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Globalità MUSICARTERAPIA dei Linguaggi ® settembre 2012 N° 14 Metodo Stefania Guerra Lisi Direttore Responsabile: Gino Stefani - Editore: Università Popolare di MusicArTerapia - Semestrale Anno 8° numero 2/2012 Registrazione Tribunale di Roma N. 326 del 12.08.2005 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB VR Euro 6,50
M. C. Escher, Mosaic I, 1951 Se è vero che ogni cosa sul pianeta Globalità settembre 2012 n° 14 dei Linguaggi (particolare) si è sviluppata in stretta interazione con ogni altra, forse queste olistiche immagini di autosomiglianza non devono sorprenderci troppo. Le dita delle nostre mani somigliano alle ali di un colobrì e alle pinne di una balena. Dopotutto ci siamo evoluti tutti in seno allo stesso sistema olistico detto “vita”. Dar senso all’insensato La ricerca ha ricevuto un nuovo impulso scientifico, recepito dai partecipanti come suggestivo e impegnativo. Alle letture dei documenti secondo le (da J. Biriggs, “L’estetica del Caos”, red, Como 1993 - citato in S. Guerra Lisi, P.G. Curti, “Stereotipie e Arte di Vivere”, ETS, Pisa 2004) Ci sono segnali di disperazione nell’isolamento dei più teorie GdL note (ricapitolate nel libro Il corpo matrice di deboli di cui ci occupiamo: handicappati, bambini, segni), Stefania Guerra Lisi ha infatti aggiunto una nuova ragazzi, anziani, immigrati, ecc.: segnali che portano alla chiave di lettura fondata sulla continuità filogenesi- maturazione di una Ri-Evoluzione di servizi, contro una ontogenesi (dalle prime forme di vita all’homo sapiens passiva accettazione di decadenza, che non riguarda sapiens). In sintesi: un dato comportamento ‘insensato’ settembre 2012 n° 14 solo tagli di soldi, ma anche un disorientamento della acquista ‘senso’ se visto come ‘indizio’ di una vita questo numero propria responsabilità professionale. animale a un certo stadio dell’evoluzione, raccordabile Sappiamo che la Globalità dei Linguaggi, nell’attuale a una fase dell’embriogenesi umana e quindi a uno Stile sistema sociale, non ha una vita facile, ma al contrario Prenatale. richiede un positivo impegno di sostegno. Quest’anno Questo ampliamento nella visione positiva GdL della in particolare, con il tema delle Stereotipie – una ricerca regressione non solo aiuta a riscattare le stereotipie Globalità 3 Editoriale: Dar senso all’insensato - G. Stefani già avviata da tempo – sentiamo la necessità di una dalla definizione di “comportamenti insensati”, ma maturazione anche politica della consapevolezza che “la è prezioso per un Progetto Persona individualizzato “GdL on line” - Redazione dei Linguaggi ® metamorfosi è sempre possibile”, se uniamo le nostre secondo i sensi e le infinite forme creativamente messe 4 Alì dagli occhi azzurri e il globo pensante - G. Scabia forze per promuoverla. in atto nell’accomodamento alla realtà, considerando il 6 ”Se questo è un uomo”... Sì! Questo è un uomo. - S. Guerra Lisi La nostra ricerca, che è a lungo termine, è tesa a corpo matrice di segni. MusicArTerapia 10 La Ripetizione: funzioni e sensi - G. Stefani dimostrare che “le stereotipie hanno un senso universale che dimostra la creatività dell’Arte di Vivere” nonostante Per proseguire insieme questa ricerca occorrono ancora tanti materiali da comparare: dai bambini 12 Astrologia e Quattro Elementi nella GdL - A. Cherubini Metodo Stefania Guerra Lisi tutto. Un potenziale, questo, che l’Uomo ha messo a neonati agli anziani, in rituali nel disagio, nella noia, Ricerche ed Esperienze punto, con forme rievocative dell’ontofilogenesi che nell’addormentamento, nei momenti di impasse, nei 15 Dal Grembo materno al grembo sociale porta in sé, come senso profondo dell’armonizzazione rituali di gruppo; e ancora comportamenti stereotipici Periodico Semestrale Diventare Me - M.L. Cioffi nella continuità Uomo-Natura anche nei vissuti patologici nelle arti, nelle tecniche della preghiera, dell’ipnosi, della organo della 16 Comunicazione ed espressione più caotici, dandoci messaggi inconsci nella dimensione transe. L’invito a collaborare in solidarietà è rivolto a tutti Università Popolare “Cantare di Corpo” - P. Bustos Wacquez autotelica dei sensi e delle modalità più idonee per i lettori. di MusicArTerapia ritessere i fili dal groviglio alla Comunicazione. GS Fotografia e GdL: I Quattro Elementi - E. Zago La Formazione Permanente 2012 dei Diplomati GdL, (UPMAT) 20 Dal curare all’aver cura svoltasi a Umbertide il luglio scorso, è stata appunto Letture Consigliate Sede e Redazione Rinspecchiandosi - V. Gabbrielli sul tema “Le Stereotipie: arte di vivere”, che continua Renato e Rossellina Balbi, Lungo viaggio al centro del Via S. Giovanni in Laterano, 22 Dall’Art Brut all’Art RiBel - R. Lemmi la ricerca sul “dar senso ai comportamenti insensati” cervello, Laterza, Bari 1981 sviluppata nei due anni scorsi con le esplorazioni sulle D’Arcy W.Thompson, Crescita e forma, Bollati-Boringhieri, 00184 Roma In fOrma - E. Scarfì Metamorfosi. L’impegno era anzitutto di documentare Torino 1969 info@centrogdl.org 24 Vocabolario “S2” dai nostri contesti quotidiani le stereotipie, tipiche Sean B.Carrol, Infinite forme bellissime, Codice, Torino www.centrogdl.org 2006 Informazione dell’handicap ma comuni anche nella ‘normalità’¸ dal S.Guerra Lisi, P,G,Curti, Stereotipie e arte di vivere, ETS, 26 Libri da leggere - R. e R. Balbi, Lungo viaggio al centro del cervello lattante all’anziano, per avviare una ricerca comparata. Pisa 2004 Direzione Editoriale E i partecipanti, rispondendo alla nostra richiesta, hanno S.Guerra Lisi, G.Stefani, Il corpo matrice di segni, Borla, Stefania Guerra Lisi S. Guerra Lisi portato video, foto e narrazioni di varie esperienze. Roma 2010 Gino Stefani Un Polo... Nord della GdL - G. Bodda GdL on line Il polo romano della GdL - A. Forte Redazione GdL nei centri per disabili (Zona Pisana) - P. Nocciola Alessandro Cherubini Silva Masini Università della Famiglia 29 Eventi Formativi 2012/2013 • Il Convegno • Il Centro • il Sito • la Rivista www.centrogdl.org Annachiara Scapini Cari lettori, Referenze e crediti per le immagini pubblicate su questo numero Ove non indicato diversamente, le foto che corredano il testo sono state Picabia, I seni (1924-1927); Andy Warhol, Marylin (1962); pag. 12 - questo è l’ultimo numero stampato della nostra rivista. Sì, dopo sette anni, cessa la spedizione postale, che Segreteria di redazione fornite dagli autori degli articoli. A pag. 19 - foto di Elena Zago © 2012. Leonardo da Vinci, Ultima Cena (Santa Maria delle Grazie, Milano - 1494- sarà sostituita da periodici aggiornamenti sulle ricerche in corso. Luana Cioffi Altre foto (fonte internet): pag. 4 - Il volto del Marocco (part. foto giannilel- 96); pag. 14 - Piero della Francesca, Angelo (Basilica di San Francesco, la) elaborazione grafica; pag. 8 - Arcimboldo, Serie dei Quattro elementi Arezzo - particolare - 1452-66); Pontormo, La Visitazione (Pieve San L’Associazione che edita questo importante strumento, infatti, non è più in grado di sostenerne le spese di tel. 331 8907129 (1566); Max Ernst, L’occhio del silenzio (1943); pag. 9 - Juan Miró, Il carne- Michele, 1537); pagg. 14 e 21 - Michelangelo, La Creazione, (volta della vale di Arlecchino (1924); Yves Tanguy, La striscia degli eccessi (1932); Cappella Sistina - particolari - 1508-12); pag. 18 - foto di Mario Giacomelli, stampa e spedizione. Tuttavia dal N.15 la Rivista continuerà on line sul sito www.centrogdl.org, con accesso Direttore Responsabile Hieronymus Bosch, Il giardino delle delizie (particolare - 1510 c.); Francis Julia Margaret Cameron, Anton Giulio Bragaglia, Francesca Woodman. libero e gratuito. Ringraziandovi del sostegno che avete potuto darci, contiamo di continuare ad avervi tra i L’Editore è a disposizione degli aventi diritto che non è stato possibile contattare Gino Stefani nostri lettori e promotori della Globalità dei Linguaggi. Università Popolare di MusicArTerapia (UPMAT) • Presidente: Gino Stefani, semiologo, musicologo. Comitato Scientifico: Alberto Abruzzese, sociologo; Giorgio Antonucci, medico; A quanti hanno fin qui collaborato alla pubblicazione fornendo materali, testimonianze e ricerche, va la nostra Progetto Grafico Giancarlo Bianchini, presidente AS.SO.FA.; Rino Caputo, italianista; Eugenia Casini Ropa, storica della danza; riconoscenza, nella certezza che la collaborazione continuerà per la realizzazione del progetto on line. e Realizzazione Marcello Cesa-Bianchi, psicologo; Pier Giorgio Curti, psicoterapeuta; Marco De Marinis, semiologo, storico del teatro; Duccio Demetrio, pedagogista; Annamaria Favorini, pedagogista; Maurizio Fontanella, dirigente AULSS; Un particolare ringraziamento va anche allo Studio Fotografico Castiglioni Associati di Nogara (Verona) e a Alessandro Cherubini miniteatro@gmail.com Alf Gabrielsson, psicologo; Bruna Grasselli, pedagogista; Stefania Guerra Lisi, ideatrice GdL; Rémy Hess, antropologo; tutto lo staff delle Grafiche Stella di Legnago (Verona), che in questi anni hanno curato la stampa con esem- Michel Imberty, psicologo; Roberto Maragliano, tecnologie istruzione; Salvatore Nocera, responsabile F.I.S.H.; tel. 333 7975923 Augusto Palmonari, psicologo; Adolfo Petiziol, psichiatra; Boris Porena, compositore; Pio Enrico Ricci Bitti, psicologo; plare attenzione e professionalità, contribuendo alla diffusione di un’immagine che ci onora e ci gratifica. Stampa Giancarlo Rinaldi, storico; Achille Rossi, giornalista; Vezio Ruggieri, psicofisiologo; Even Ruud, psicomusicologo; Dal 2013 sarà possibile consultare la rivista sul sito www.centrogdl.org Ciro Salzano, dirigente AIAS; Giuliano Scabia, scrittore e regista; Salvatore Sciarrino, compositore; Grafiche Stella - Legnago (Verona) Pier Angelo Sequeri, teologo; Eero Tarasti, semiologo, musicologo; Camillo Valgimigli, psicogeriatra; La Redazione Finito di stampare in data 10.09.2012 Pasquale Verrienti, psicoterapeuta; Patrizia Violi, semiologa; Vittorio Volterra, psichiatra; Agostino Ziino, musicologo. MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 3
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2012 n° 14 settembre 2012 n° 14 dei Linguaggi un organismo vivente.” (Nota sul progresso, in Oggi le bandiere rosse di Trotzky sembrano Giuliano Scabia L’avvenire dell’uomo, Milano, Il saggiatore, antiche come quelle di Garibaldi. Si vede qual- Alì dagli occhi azzurri 1972, pp.38-39). che altra bandiera dai colori a volte indecifrabili. E dice Ninetto Davoli nella stessa poesia: L’organismo vivente è la terra globale, pensante, e il globo pensante legata nella rete, la noosfera, momento attuale dell’evoluzione (al centro, come nucleo, a cui tutto tende e da cui si dirama, Teilhard pone I Persiani… si ammassano alle frontiere. Ma milioni e milioni di essi sono già pacificamente immigrati, Sto camminando dentro un paesino della frati e veggenti della prima crociata morti per Cristo). Evoluzione, ce l’hanno insegnato gli sono qui, al capolinea del 12, del 13, del 409, Jugoslavia, verso Traù, 1982. C’è povertà digni- strada prima di arrivare a Gerusalemme. La real- scienziati, che è ancora in cammino, per sem- dei tranvetti tosa, qualche emporio, osteria, artigiani. Mi tà (del viaggio) era diversa dall’immagine che pre, fino a sempre. La terra/mente è un fiore della Stefer. Che bei Persiani! fermo da un calzolaio giovane per fare due avevano in testa, predicata dagli spot folli di fantastico, nuovo, entrato da tempo (per visio- Dio li ha appena sbozzati, in gioventù, chiacchiere. Parla italiano. Da dove vieni? Pierre l’Hermite. Per immagini si va in trance - e ne, riflessione e curiosità) nello spazio infinito come i mussulmani o gli indù: Venezia. Ah, dice, i veneziani sono tutti ricchissi- il risveglio è tremendo. tramite i numeri. hanno i lineamenti corti degli animali mi. Non è vero, dico. Sì sì, - dice - voglio andare Siamo la rete - e dentro la rete tanti e uno. gli zigomi duri, i nasetti schiacciati o all’insù, là. Di colpo capisco: l’immagine di Venezia si è Bisogna rendersi conto che se uno dice: guar- Se dentro la rete non cerchiamo di capire la le ciglia lunghe lunghe, i capelli riccetti. formata nella mente del calzolaio per racconti e date, qui cibo, qui donne, qui automobili, vetri- forza costruttiva e distruttiva delle immagini Il loro capo si chiama: leggende: i mercanti veneziani, le suggestioni di ne, case (quello che si vede negli spot) tutti rischiamo di farci male - molto male - romperci Alì dagli occhi azzurri. Pantalone il Magnifico, gli ori di san Marco (Traù accorrono, un po’ perché sono intontiti dalle la testa e il cuore. At- traverso la rete si possono è stata veneziana dal 1420 al 1797), l’amplifica- immagini, abbagliati, fuori di testa, un po’ per- scatenare mostri, guerre micidiali, migrazioni zione televisiva che mostra (spot/pubblicità) un ché hanno voglia di roba, donne, vetrine, case distruttive mai viste. Libertà. Su ogni albero, ramo, vento, acqua, è mondo occidentale fantastico, ricchissimo, eccetera. Vogliamo tutto, o quasi. Poi sbattono scritto il tuo nome. Ognuno è libero di andare, impeccabile, irreale. contro la realtà - carcere, inse- Pasolini, in un poemetto del 1962-64 intitolato incontrarsi, giocare, giro vagare. Ha il diritto. guimenti, non lavoro, ostilità, Profezia, raccolto nel libro Alì dagli occhi azzurri Libertà. Ma se andiamo tutti a Venezia il giorno Occidente, ricchezza. Come caccia all’uomo. E forse si (1965), dice, con slancio terzomondista ancora tale, abbiamo tutti la stessa idea, per lo stesso non andarci in quell’Occidente? accorgono che. fresco (oggi del tutto sparito): giorno, in dieci milioni, cosa succede? Un È successo ieri, l’altro ieri, ora. Oggi il mondo è uno, globale, massacro succede. Come all’ultimo capodanno, Dicono gli Ávari: andiamo a unificato dalla rete: come aveva ... deponendo l’onestà la gente era così tanta in piazza san Marco che Roma, a Bisanzio, c’è roba, c’è visto (da scienziato avanti sui delle religioni contadine, molti hanno avuto paura di morire travolti. Ci donne, c’è cibo, là sono ricconi, tempi) Teilhard de Chardin pale- dimenticando l’onore vuole buon senso, sapersi decentrare, avere il ce n’è anche per noi. Andiamo, ontologo, evoluzionista, sacer- della malavita, coraggio, la forza, la motivazione di stare anche dicono tutti, Unni, Eneti, dote gesuita, (ma perché la tradendo il candore nell’ombra, dei boschi, delle terre abbandonate, Paflagoni, Longobardi, Troiani, chiesa cattolica non lo vanta di dei popoli barbari, fuori dal gran mercato della società dello Ebrei, Focesi, Vandali, Arabi, più? È stato proibito, messo dietro ai loro Alì spettacolo. Per coltivarle, le terre abbandonate. Turchi, Mongoli eccetera. Fin fuori, solo Paolo VI e Benedetto dagli occhi azzurri E non mentire per vendere irrealtà. che qualcuno scopre che è XVI l’hanno ricordato; Teilhard è - usciranno da sotto la terra per uccidere - meglio restare per esempio in il gesuita preso in giro e conte- usciranno dal fondo del mare per aggredire - La mente, la psiche, la rete, i governi, gli Gallia, che c’è più cibo, più lavo- stato da Montale, laico e scetti- scenderanno imprenditori (oggi il capitalismo sembra ro, più ricchezza, più donne, a co, nella poesia A un gesuita dall’alto del cielo per derubare - diventato scemo, come il comunismo nell’est Roma invece dopo tanti sac- moderno, in Satura). e prima di giungere a Parigi prima di svanire: dicono che è stata la borsa di cheggi più che altro macerie, le per insegnare la gioia di vivere, Tokio a spingere la Tepco a falsificare le carte famose rovine. E disoccupati. E precari. E così Ecco un passo di Teilhard, del 1920, inedito fino prima di giungere a Londra dei controlli alla centrale di Fukushima; e si va a Parigi, a Londra, a Stoccolma, a New alla pubblicazione dell’opera omnia: “Il soggetto per insegnare ad essere liberi, dappertutto nel mondo, come ha ben analizzato York, fin che c’ è spazio e lavoro. chiamato a compiere l’atto definitivo in cui verrà prima di giungere a New York, Rifkin, sono dei gran matti se fanno sparire il A New York i nuovi arrivati (olandesi e inglesi, assunta e fiorirà la forza totale dell’evoluzione per insegnare come si è fratelli lavoro) devono imparare a regolare i flussi, a tanti anni fa, 1600, emigranti, immigrati, emigra- terrestre, dev’essere rappresentato da un’uma- - distruggeranno Roma controllare la potenzialità delle immagini, a ti) sterminano in cento anni gli indigeni Lenape nità collettiva, in cui la piena coscienza d’ogni e sulle sue rovine occuparsi della salute mentale del globo - gli abitanti di Manahattan e del basso Hudson individuo si appoggerà a quella di tutti gli altri deporranno il germe pensante. Anche i poeti devono. I giornalisti. - e cambiano nome a tutto. Va così a volte la uomini, sia di coloro che allora vivranno, sia di della Storia Antica. Gli imam. I santi. Le prostitute. Tutti. Molti, storia, per genocidi. Sono le Völkerwanderungen coloro che non saranno più. Poi col Papa e ogni sacramento umilmente, per fortuna e virtù lo fanno. Basta - le migrazioni. Ne consegue che l’”opus humanum” che, fati- andranno su come zingari chiacchierare a vuoto per carpire qualche voto. cosamente, grazie alla scienza, attraverso il verso nord-ovest Siamo tutti sul barcone terra. Il viaggio è La psiche dei popoli - mia, nostra, di tutti - inse- male, si realizza gradualmente in noi, è una cosa con le bandiere rosse meraviglioso - ma anche infinitamente gue immagini come è successo ai pezzenti e ben diversa da un atto di moralità superiore; è di Trotzky al vento... pericoloso - irto di naufragi. 4 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 5
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre settembre 2012 2012 n° n° 14 14 settembre marzo 20122012 n° 13 n° 14 dei Linguaggi Stefania Guerra Lisi Stefania Guerra Lisi “Se questo è un uomo”... ... Sì! Questo è un uomo. Gravi, pesanti, pensanti. La nostra ricerca sul “dar senso ai comportamenti insensati” parte da lontano, Cerebrolesi gravi, epilettici, tetraplegici, psicotici, autolesionisti,... anzi, nasce con noi, con la Globalità dei Linguaggi. Vogliono stare nudi, sono incontinenti, filano la loro bava, si spalmano di feci, dondolano, Oggi vogliamo consolidare le sue basi con il conforto di teorie, ricerche e girano ininterrottamente su se stessi, sembrano avvolgersi con i suoni inarticolati della loro intuizioni che, muovendo da altri percorsi, vanno nella stessa direzione... voce, quando non ingoiano tutto ciò che trovano. Questi che seguono sono i loro “silenzioloqui”: sensibili squarci di lucida Identità nella globalità dei linguaggi, dedicati a quanti si sono chiesti e si chiedono In questa ricerca sul “dar senso ai comporta- Il fine di questa ricerca è appunto “riscattare “Se questo è un Uomo”. menti insensati” si confrontano gli Stili il senso dei comportamenti insensati” come Prenatali nella GdL con la teoria dell’”Evolu- “Arte di Vivere”. zione Stratificata” di Renato e Rosellina Balbi basata sul darwinismo e sull’applicazione al Si può dire che è un testo classico come Sono un’unità psicofisica senziente, sistema nervoso della legge di Haeckel, Crescita e Forma di D’Arcy W. Thompson ad simbolicamente e involontariamente associativa. secondo la quale l’ontogenesi ricapitola la aver ispirato la ricerca della GdL sul senso filogenesi. della morfologia, dei Sono un Corpo-Memoria, che sinestesicamente In entrambe le teorie viventi, e sul non riattualizza il passato aderendo al presente si parte dal Corpo senso attribuito spes- e si predispone emotivamente al futuro. come unità psicofisi- so alle stereotipie e ai ca. Ne deriva che il passaggi di crescita Come re Mida ho sensibilissime orecchie in ascolto, comportamento uma- come cambiamenti di anche di ciò che è ascoso, sento in tutti i sensi. no sarà di volta in accomodamento volta governato da dell’Essere psicofisico strutture nervose o Umano, non ricono- Ogni movimento silenzioso di formica, centri, simili a quelle sciuti come tali, ma di goccia che scivola sul vetro, di acqua che ingoio, che nelle diverse fasi considerati deforma- di iniezione che si espande nei miei muscoli, filogenetiche hanno zioni patologiche da di rossore d’ira, di sbiancamento di paura, di ogni moto d’animo, presieduto al compor- chi osserva convinto trasformo in “oromusica interna”. tamento dei nostri della bellezza implicita progenitori: inverte- solo nella geometria Tutto il mondo risuona nella mia inerzia: brati, cordati, pesci della natura, e non la la mia immobilità è piena di commovimento, primitivi, anfibi, rettili ritrova sottesa all’ap- il mio mutismo brulica di sonorità, mammiformi, mammi- parenza del Caos. la mia impossibilità di afferrare le cose mie feri primitivi, marsupiali, insettivori, roditori, Queste leggi portano all’idea di “forma buona” carnivori, primati… che inevitabilmente svaluta tutte le alternati- le fa sentire sulla pelle guardandole o ascoltandone i suoni. Un principio base della GdL è che “quando ve, in una sorta di psicobiologia statica, men- non si può andare avanti si può tornare indie- tre la GdL osserva le buone ragioni di una Di me so soprattutto che i miei confini vanno oltre la pelle, tro”, considerando la regressione come stra- “psicobiologia dinamica”: Ogni de-formazione oltre lo spazio che occupo, oltre il tempo che vivo. tegia di sopravvivenza, che in situazioni di esprime sempre una “buona ragione” che la disagio, trauma ecc. riattinge alle memorie rende straordinariamente bella, opportuna e So anche che gli altri non sanno psicofisiche del Placet (placentari) secondo il transitoria. Niente come le diagnosi irreversi- dell’estensione dei miei e dei loro confini sensibili, vitale “principio di piacere” inscritto nel Corpo bili, e le relative cadute di aspettative, indotte di arrivare a me con i loro pensieri, sguardi, atteggiamenti corporei, matrice di segni. in familiari e operatori della riabilitazione, che non sanno che siamo comunicanti. Se la carica affettiva dello stimolo è tanto non tengono conto della vicarietà che si svi- forte da annullare l’azione delle strutture inibi- luppa naturalmente, impedisce di vedere C’è una vibrante linfa sonora, sotterranea, torie, e che naturalmente inibiscono il funzio- come Arte di Vivere proprio le stereotipie e le namento del livello arcaico, quest’ultimo tor- deformazioni fisiche e comportamentali. che unisce ogni filo d’erba della pianura. nerà attivo con una reazione allo stimolo di Lo Spirito Vitale infatti dalle origini trascorre tipo arcaico e irrazionale, purtroppo conside- da un essere vivente all’altro prescindendo rato inadeguato e insensato. dalla classificazione vegetale e animale, e 6 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 7
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2012 n° 14 settembre 2012 n° 14 dei Linguaggi persino i paesaggi, le rocce assumono per [qui sotto] in cui a poco a poco, tanto sono Ciascuno lo fa con il suo linguaggio: Picasso, l’uomo parvenze umane in tanti miti e fiabe e così ben saldati, si scoprono per l’Acqua, i Brauner, Picabia [in basso, al centro], Chagall, per non pochi artisti (come Arcimboldo, vari pesci e ostriche e crostacei, per la Terra, creano atmosfere magnetiche, azzardate, in Bosch, Ernst). cervi, lepri, elefanti, cavalli, costituenti il collo cui l’ambiguità è “sogno o son desto”. Già Certo è che, solo guardan- le guance, il naso ecc. in dal “Medioevo fantastico”, attraverso do, l’essere umano tende a posture così naturali e L’arteFacere, l’Artificio fino alla Pop Art con proiettarsi nell’ambiente, combacianti da far temere Man Ray, poi Bacon, Warhol [in basso, a percependo soprattutto appunto che da un destra] mediante la fotografia, l’allusività “volti”. Il mondo umano è momento all’altro anche vuole ormai competere con la realtà. Si vuole quindi inevitabilmente uma- uno solo cambi postura, così superare il dubbio che, dalla preistoria, nizzato, e questa è anche la provocando la perdita di attraverso l’alterità dell’Arte, l’uomo percepi- fortuna mondiale dei “carto- questo attimo di connessio- sce in “essere, non essere”, esteso in “esse- ni animati” che traspongono ne, come coscienza di con- re, facendo finta di essere” . E viene così sembianze, sentimenti e tinuità fra esseri viventi. piccoli mostri non inquietanti come quelli di esorcizzata l’inquietudine per una realtà vir- comportamenti umani, in Si ha la sensazione è di Bosch [in basso, a sinistra]. C’è invece in essi tuale che invade, si insinua, mimeticamente animali, vegetali, oggetti: una visione miracolosa- la forma ignota, perché invisibile, di cellule, nel reale, in competitività con questo, al una relazione che permette mente statica ma viva, che molecole, amebe, radiolari in sospensione punto che è come risvegliarsi da un sogno una “comunicazione sub- potrebbe dinamizzarsi. In antigravitazionale, que- scoprendo che è realtà. stanziale” di tutte le Cose, particolare l’Aria, volto gre- sto diventa brodo pri- “Se si infrange la soglia come ci ricordano per es. mito di tanti uccelli, posati mordiale nella liquidità di fra immaginazione e Lucrezio, Ovidio, Giordano per incanto nei punti giusti, Tanguy [a destra], con realtà e tutto ciò che Bruno, Italo Calvino. con un pavone in primo microforme in germina- non ha potuto essere, L’Albero della Vita attraver- piano, che fa la ruota sulla zione, in fieri. Dalì ritorna se non dentro di noi, sa i tempi, dal totem ai codi- spalla. Si sospende il fiato, alle arcimboldesche diventa tangibile e si ci miniati, ai racconti arabi di per paura che a un solo inquietanti rocce isole- infrange anche la diffe- alberi che producono esseri viventi, all’Albero respiro si sciolgano gli uccelli in volo dal vin- volto in una stasi dia- renza fra mostri e non di Pantaleone del mosaico di Otranto ai por- colo della Forma. mantina, in cui l’atto mostri”, ci dice Italo tali e capitelli romanici in cui si intrecciano Arcimboldo viene considerato uno dei maestri percettivo si sdoppia Calvino sulla ”Origine vegeto-zoomorfi. Diversi autori menzionano ideali da Breton, da De Chirico, Savinio e dai per vedere, l’isola o il degli Uccelli”, nelle piante e animali che parlano o mistici che surrealisti, poiché il Surrealismo è strumento volto: una immagine Cosmicomiche. parlano il loro linguaggio (S. Antonio, S. di conoscenza attraverso il quale esplorare mangia l’altra. Magritte Francesco…). l’inconscio, il sogno, il meraviglioso, la follia, continua il gioco metamorfico in senso più Riferimenti Renato e Rosellina Balbi, Lungo viaggio al centro del le stereotipie. onirico: ingigantirsi di una rosa nei confini di cervello, Laterza, Bari 1981 Già Leonardo aveva rilevato che è molto Max Ernst [sotto] si lascia ispirare dal frottage una stanza, evocando l’intensità quasi capta- D’Arcy W.Thompson, Crescita e forma, Bollati- importante per l’artista lasciarsi ispirare da poi dal collage creando visioni allucinatorie bile del suo profumo, un volto si trasforma in Boringhieri, Torino 1969 una macchia, partendo dall’informale per come nell’Angelo della palude, nella Vestizione un corpo, le foglie in uccelli, una colomba Sean B.Carrol, Infinite forme bellissime, Codice, tranne la forma e sviluppando così l’imago – della sposa. André Masson inventa come Max volando diventa Cielo su cielo. Torino 2006 S.Guerra Lisi, G.Stefani, Il corpo matrice di segni, azione; Arcimboldo sembra seguire questa Ernst una Tecnometafora (come diciamo nella Questo aspetto metaforico competitivo con Borla, Roma 2010 strategia ispirandosi anche a studi anatomici GdL), che è il rito ripetitivo della “stratificazio- la realtà crea meraviglia ma anche sollievo S.Guerra Lisi, P.G.Curti, Stereotipie e arte di vivere, o a ritratti di Leo- ne di colla e sabbia nella dilatazione, possibile all’uomo, del reale. ETS, Pisa 2004 nardo in un assem- da cui emergono blaggio di radici forme inquietanti. fiori, frutti così pre- Così Miró con tona- ciso, che si ha lità brillanti fa flut- quasi il timore che tuare sullo sfondo all’improvviso ciò piccoli mostri, note che è così meravi- musicali, oggetti in gliosamente aggre- metamorfosi come gato, e al posto nel “Carnevale di giusto, per un sof- Arlecchino” [p. 9, in fio si sfogli, si alto] e nel “Giardino disgreghi. In parti- delle delizie” in cui colare i volti dei si equilibrano in cro- Quattro Elementi matismo festoso 8 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 9
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2012 n° 14 settembre 2012 n° 14 dei Linguaggi Gino Stefani ne estetica; e qui la ripetizione interviene e nello spazio. In questo senso si può dire, spesso a occupare il campo. Nelle arti grafi- con I. Fonagy (La ripetizione creativa, Dedalo, Ripetere... ma che senso ha? che, cromatiche e plastiche questa occupa- zione dà luogo all’arabesco, alla decorazione geometrica, alle geometrie dell’astrattismo, Bari 1982), che la Ripetizione (e la Stereotipia) è ‘immobilità nel movimento’. Come dire che una Stereotipia è un muoversi continuamente La ripetizione: funzioni e sensi alle serialità del minimalismo, ecc. In musica, per restare sempre allo stesso punto, nella la ripetizione è sovrana, dalla radice stessa stessa posizione o situazione. Stereotipia: un comportamento ripetitivo testi e circostanze la ripetizione non rinforza della sua costituzione grammaticale alla 5 -‘La parola è la cosa’: in tanti rituali religio- apparentemente insensato. un’affermazione, ma al contrario la indeboli- musica ‘minimale’ (T.Riley, Ph.Glass, ecc.) si e soprattutto magici (sacramenti, preghie- Un gesto, un’espressione orale, un compor- sce; allora ripetere una frase è come girarle dove la variazione può scendere al livello re, mantra, formule operative,…) avviene che tamento di cui non si vede una funzione? intorno, vederla e prenderla da tante angola- minimo necessario per tener desta la mente la parola è (o è creduta) ‘efficace’, cioè fa Allora la ricerca del senso è sulla natura di ture diverse: l’affermazione non è più peren- in un’attenzione estetica. quello che dice, e la ripetizione interviene quel gesto, di quell’espressione, e più preci- toria, diventa discutibile - sì,…sì,…sì (?) - si L’estetico, nella comunicazione come spesso a rafforzarla in quest’ottica performa- samente sulla relazione di quel gesto con può mettere in dubbio; il senso si dilata, si nell’espressione, è prevalenza del principio tiva. l’identità e la storia di quella persona. sfaccetta, tende a vanificarsi. di piacere sul principio di realtà. Con la ripe- Ma quello che fa pro- Lo sperimentiamo tizione la percezione si adagia, si riposa, nel Per concludere, invitiamo il lettore a riflettere blema può non essere già nella conversa- piacere del riconoscimento del noto: è il su quale densità di senso ha potuto avere la il gesto in sé, ma il zione quotidiana, ‘ritornello’, il compiacimento di Narciso. Per Ripetizione nell’esperienza del compositore fatto di essere ripetiti- ma questa espe- questo il riascolto delle canzoni note e pre- Giacinto Scelsi: “…in quel periodo la moglie vo. E allora la ricerca rienza diventa radi- ferite è di gran lunga più frequente dell’ascol- lo lasciò, e questo gli causò più avanti un sulle Stereotipie impli- cale nel linguaggio to di nuove canzoni. Nel contempo la collasso psicologico. La sua terapia consi- ca un’indagine sul poetico, come nel Ripetizione fonda e permette la variazione; e stette nel suonare in continuazione una sin- senso della ripetizione. celebre esempio di quando questa arriva, si ha insieme quel pia- gola nota di un pianoforte, cosa che lo guidò Un senso che si intra- Gertrud Stein, cita- cere e la sorpresa della novità. verso il suo nuovo stile”, di cui un buon vede molteplice, e di to da Jakobson: 3 - Ma oltre una certa soglia, se la coscien- esempio sono i Quattro pezzi su una nota cui cercherò di indica- “Rose is a rose is a za è vigile, una volta saturata l’attenzione, sola, per orchestra da camera (1959). re alcune articolazio- rose is a rose”. La l’evento-oggetto non ni. Per ciascuna di ripetizione è pura dà più informazione, queste ci si dovrebbe paratassi, non inne- ma sazietà, quindi LA RIPETIZIONE chiedere: questo sen- sca alcun discorso. noia, regredisce alla MATRICE DI SENSO NELLE STEREOTIPIE so si può ritrovare in Il testo ripetuto non condizione di sfondo questo o quel com- apporta nuova infor- inarticolato, non più portamento stereoti- mazione semantica, avvertito distinta- Rafforza po che conosco? anzi la perde, diven- mente. Se invece ci l’espressione, Un primo risultato ta un nonsense; la si lascia prendere, la chiarisce, influisce sul della ricerca sarà, ridondanza attenua possedere dall’og- recettore Piacere La parole tenendo d’occhio l’attesa cognitiva. getto-evento ripetu- è la cosa: (repetita juvant) tanti comportamenti L’attenzione viene to, questo ingiganti- MAGIA ‘insensati’,constatare orientata a concen- sce, occupa tutto lo la densità di senso trarsi altrove. Dove? spazio della coscien- che la ripetizione vi fa Sul testo nella sua za, e si ha l’ossessio- intravedere. costituzione mate- ne, la possessione 1 - Ripetere è, nella comunicazione ordinaria, riale, e quindi sulla sua percezione sensoria- (ob-sessus: posse- STEREOTIPIA ribadire, cioè intensificare, chiarire, rafforza- le, sinestesica. Ecco la funzione estetica (o duto), o l’incantazio- re: ‘lo dico, lo ripeto, torno a ripeterlo’. E poetica, nei termini di Jakobson), che la ripe- ne. E magari, con- nell’insistenza, anche se ‘monotona’, è impli- tizione basta da sé sola a sviluppare. In virtù nessa a questa, una Fa cita una funzione ‘conativa’, ossia di influsso della ripetizione la prosa quotidiana si poetiz- funzione catartica, Ossessione, perdurare possessione, l’espressione sul destinatario; tanto più evidente se esalta- za, si estetizza, si musicalizza. Si passa dal terapeutica. Rende incantamento nel tempo e ta da un crescendo espressivo-emotivo, capire al sentire, dal senso semantico del 4 - La Ripetizione fa ambigua e nello spazio: bioenergetico. Nelle manifestazioni di massa testo ai sensi sinestesici dei suoni e ritmi ver- perdurare nel tempo polisensa immobilità del gli slogan hanno appunto questa funzione; e bali, dalla frase al verso. e prolungare nello l’espressione. movimento Permette le la loro forma è adeguata: breve, concisa, In tutte le arti, al venir meno delle dimensioni spazio un gesto, Al centro: varianti N. Malinowskij, facilmente ripetibile appunto. informativa, descrittiva, rappresentativa un’espressione di per Tunnel asiatico 2 - Ma c’è un versante opposto: in certi con- emerge in primo piano l’attenzione-intenzio- sé limitati nel tempo 10 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 11
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2012 n° 14 settembre 2012 n° 14 dei Linguaggi delle Grazie, parzialmente fallito proprio dal punto Dürer, ecc.), sostiene che, nelle varie letture sim- di vista “sperimentale” (un procedimento pittorico boliche che si sono susseguite intorno al Cenacolo che per la sperimentazione di nuovi materiali ne leonardesco, “l’unica trama semantica generale e compromise la buona conservazione e costrinse maggiormente inclusiva, che si rivela coerente, lo stesso Autore e i successivi restauratori a unitaria e sostenibile, appare quella della ricompo- diversi interventi di recupero dell’opera, l’ultimo sizione zodiacale delle posizioni e delle posture, alla fine del secolo scorso) come le sue fantasio- per nulla in contrasto con la sacralità vangelica se macchine volanti (e non ci sfiori l’intenzione di della scena in quanto nei secoli passati le cono- ironizzare sugli errori di un genio di tale levatura). scenze zodiacali erano diffusamente accettate e Un capolavoro, dunque, sicura- mente dal punto di vista com- positivo, ma anche per i suoi In che cosa consiste la lettura astrologica del Cenacolo vinciano? valori simbolici, che nei secoli hanno animato il dibattito attor- Franco Berdini (op. cit. 1982) individua nei 12 apostoli, dipinti frontalmente, l’identifi- no ai suoi significati, anche eso- cazione con i 12 segni zodiacali. terici. Celebre è, oggi, anche Il dipinto ritrae il consesso dell’Ultima Cena proprio nel drammatico momento, tratto grazie all’eco mediatico e cine- dal Vangelo di Giovanni (13,21 e seguenti), in cui Gesù dice: “Uno di voi mi tradirà”: e la scena si anima di molteplici espressioni e gesti, e rivela con le diverse reazioni i matografico, la lettura esoterica diversi caratteri dei presenti. Chi fa gesti di stupore; chi si alza perché non ha udito sostenuta da Dan Brown nel bene, chi si avvicina, chi si mostra distaccato, chi si ritrae. “Codice Da Vinci”, ma tra le Gli apostoli occupano la scena in gruppi di tre e ciascun gruppo rappresenta una innumerevoli ipotesi di lettura, stagione. I sei apostoli alla sinistra di Gesù (alla destra per chi guarda il quadro) sono quella che maggiormente ci posti nella zona di luce e rappresentano i sei segni della primavera e dell’estate; gli convince prende le mosse dalla altri, collocati nella zona d’ombra, i sei segni dell’autunno e dell’inverno. Cristo è la pubblicazione, nel 1955, del figura centrale che illumina la scena di grande intensità espressiva e spirituale e rap- “Nuovo Trattato completo di presenta il Sole che troneggia nella musica del tempo dei suoi dodici segni – aposto- Alessandro Cherubini Astrologia teorica e pratica” di li. (M. Gambassi) Astrologia e Quattro Elementi Nicola Sementovsky-Kurilo, svi- L’opera, letta da destra a sinistra (come la scrittura “speculare” di Leonardo), può luppata in ulteriori studi da essere così descritta schematicamente: Simone Zelota (Ariete - Fuoco), tempera- Franco Berdini (poliedrico arti- mento nervoso e mascolino, con la testa calva e le mani protese in avanti come corna nella GdL: un esempio dal sta e studioso romano) che, nel all’attacco, veste colori caldi; Giuda Taddeo (Toro - Terra), collo taurino, spalle forti e 1982 pubblicò per Editalia fronte prominente, avvolto in una veste color ocra, con il gesto delle mani riproduce il “Magia e Astrologia nel simbolo grafico del segno zodiacale del Toro (un cerchio sormontato da una U); Matteo (Gemelli - Aria), veste d’azzurro e verde, rivolge lo sguardo a destra e indica Cenacolo di Leonardo Cenacolo di Leonardo” con un saggio critico di Francesco Mei a sinistra enfatizzando il carattere “doppio” dei Gemelli, segno di relazione e comuni- e la presentazione di Giulio cazione; Filippo (Cancro - Acqua), temperamento femmineo e sensibile, sotto un Carlo Argan. Nonostante suc- mantello arancio da “crostaceo” porta una tunica azzurra e raccoglie le mani al petto come due chele; Giacomo Maggiore (Leone - Fuoco), folta capigliatura e braccia L’Astrologia non è una scienza, o meglio, non appartiene alle “scienze esatte”, cessive riletture, critiche e ten- aperte in un gesto solare e schietto, mostra stupore ed espone il petto luminoso; tativi di confutazione di scarsa quelle, per intenderci, come la matematica e le scienze nate con Copernico e rilevanza, la tesi di Berdini-Mei Tommaso (Vergine - Terra), in posizione di richiesta precisa, concreta, alza l’indice destro, lo stesso con cui cercherà conferma corporea della resurrezione di Cristo. Galileo (fondatori dell’Astronomia e del metodo scientifico)… Tuttavia per rimane, a trent’anni di distanza, Questi è al centro della scena, in posizione d’equilibrio (equinozio d’Autunno), le lungo tempo fu considerata Scienza, seppure “astratta”, cioè, come la filosofia confortata anche da un più mani sul tavolo, pari, come i piatti di una bilancia. recente saggio di Giacomo Ma la Bilancia è Giovanni (Aria), femmineo e lieve, speculare al Maestro (veste gli e la mitologia, appartenente alle discipline umanistiche e letterarie. Maria Prati (“Il capolavoro di stessi colori, rosso e azzurro, caldo e freddo); Giuda (Scorpione - Acqua), vestito di Leonardo alla luce dei Vangeli, colori d’acqua, si ritrae nascondendo nella mano il veleno mortale (la borsa dei dana- All’epoca di Leonardo da Vinci, gli uomini “di scien- La Globalità dei Linguaggi è una disciplina umani- dell’Apocalisse e dell’alchimia”, ri) con il braccio rivolto al proprio interno come la coda dello scorpione accerchiato, za” potevano avvicinarsi agli astri ed al cosmo sol- stica: alle terapie mediche, alla “sanitarizzazione” Tortona 2011) e dallo studioso mentre il volto buio pare prolungarsi nella fronte e nella barba appuntita come le pinze tanto attraverso un’osservazione “da lontano”, una della salute, contrappone la MusicArTerapia, il fiorentino Marco Gambassi, una dell’animale che lo rappresenta; Pietro (Sagittario - Fuoco), lo scavalca con un balzo, riflessione filosofica, non certo uno studio sperimen- Ben Essere (dal curare all’aver cura). Vuole riscat- lettura simbolica estremamente allungandosi verso Giovanni: è la brace che cova sotto la cenere, il mantello rosso è tale concreto. Leonardo, dunque, scienziato nella tare la Persona dalla condizione di “Paziente” rispettosa del carattere del raccolto sotto l’altro braccio che nasconde il coltello dietro la schiena, come una fare- propria epoca, fu artista, poeta e filosofo: la “con- (ricordiamo la riflessione di Freud sul suo percorso Maestro toscano e della cultura tra che raccoglie le frecce dell’arciere, la mano è protesa come incoccata sull’arco… cretezza” dei suoi studi si limitò alla prospettiva, ai di ricerca che trasformò il “medico neurologo” in rinascimentale umanistica di cui vive il presente ma è proiettato verso il futuro, che riscatterà il tradimento di Giuda; procedimenti pittorici, all’ingegneria, all’idraulica, “biografo e letterato”). “Paziente” ha a che fare egli fu altissima espressione. Andrea (Capricorno - Terra), veste ocra e verde bosco, ha la barba bianca della sag- alle scienze naturali e all’anatomia e, solo parzial- con “Tolleranza”, “Persona” ha a che fare con In particolare, Prati ampliando le gezza e pone le mani avanti in segno di cautela, non si scompone più di tanto, vuole mente, all’aerodinamica (scusate se è poco!)… ma “Accoglienza” (corpo a corpo). È un cambio di riflessioni di Berdini con docu- capire; Giacomo Minore (Acquario - Aria), capelli fluenti e lievemente mossi come una non certo all’astronomia o alla chimica che non prospettiva, difficilmente tollerabile dal sistema mentati riferimenti all’alchimia, brezza, volto femmineo, attraversa con un braccio lo spazio di Andrea e si allunga verso Pietro in un gesto quasi danzante; ultimo è Bartolomeo (Pesci - Acqua), avvol- erano ancora nate: al loro posto esistevano, ed economico-sanitario e produttivo. alla simbologia dei colori e dei to in un mantello annodato sulle spalle come una pinna dorsale e turbinante come un erano ampiamente riconosciute, l’astrologia e l’al- numeri, alla relazione con altre ruscello, colori verde e azzurro, guizza dalla panca proiettandosi in avanti ed espone chimia, entrambe da lui studiate al pari delle altre Torniamo a Leonardo e ad uno dei suoi più gran- opere (Ultima Cena di Andrea il piede (punto debole dei Pesci) sollevato dal suolo in un movimento fluido. discipline della conoscenza umana. di capolavori artistici, il Cenacolo di Santa Maria del Castagno, Melanconia I di 12 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 13
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2012 n° 14 settembre 2012 n° 14 dei Linguaggi valorizzate.” Notando che “i quattro elementi reale sulla nostra vita concreta), ma, soprattutto, appaiono divisi e ‘aperti’ da un Cristo ‘quintessen- ponendoli in relazione con i Quattro Elementi. Far RICERCHE ED ESPERIENZE za’ che attraversa e governa, dividendo e unendo, derivare questi caratteri, o le tipologie fisiognomi- (solve et coagula) gli elementi della serie centrale, che, dal tema natale e da cicli mensili, come nella In questa rubrica riportiamo esperienze e interventi di Operatori in MusicArTerapia interponendosi fra il fuoco e la terra alla sua sini- tradizione astrologica occidentale, o dagli alberi, (OMAT GdL), raggruppati per ambiti di competenza: stra (Giacomo e Tommaso) e l’aria e l’acqua alla come nella tradizione araba, o da cicli annuali, ambito pediatrico e psico-pedagogico: “Dal grembo materno al grembo sociale”; sua destra (Giovanni e Giuda).” come vuole l’astrologia cinese, o da quant’altro, E, più avanti, avverte: “Non c’è nulla di ‘magico’ in non è determinante: ogni cultura attribuisce alle ambito artistico-espressivo: “Comunicazione ed espressione”; realtà nell’esoterismo di Leonardo se non il pluri- tipologie umane derivazioni pertinenti alle proprie ambito terapeutico: “Dal curare all’aver cura”. secolare e tradizionalissimo riconoscimento delle tradizioni simboliche e mitologiche. Certo è che Per eventuali approfondimenti si rimanda al sito www.centrogdl.org armonie e delle concordanze fra macrocosmo e ogni essere umano porta in sé, nei propri costumi, microcosmo”. Quale conclusione possiamo trarre da queste con- nel proprio carattere, nelle proprie stereotipie, i caratteri stessi della natura che lo ha generato e DAL GREMBO MATERNO AL GREMBO SOCIALE siderazioni? La stessa da cui siamo partiti: l’Astro- che (più della cultura che lo ha plasmato) si è logia non è una scienza che studia gli astri, ma impressa “nel suo DNA”: una Natura che unifica Maria Luana Cioffi * una filosofia che aiuta a studiare i caratteri dell’uo- microcosmo e macrocosmo, ontogenesi e filoge- mo, facendoli, sì, derivare dalla disposizione delle nesi, in un disegno globale che “interconnette ogni Diventare Me costellazioni conosciute (che, a quanto ci assicu- manifestazione di vita della Biosfera” (da G. rano gli astronomi, non hanno alcuna influenza Bateson, “La struttura che connette”). Un’esperienza di maternità La mia esperienza potrebbe sembrare uguale a quella di tante altre donne e esternazione e raccoglimento intimisti- mamme ma saper cogliere l’unicità di co, mosso dalla presenza radiosa cen- ogni evento è una caratteristica incon- trale dell’equinozio (d’Autunno, secondo fondibile della nostra disciplina. Essere la lettura simbolica di Berdini, ma uguale grembo vivo è stata l’esaltazione del e speculare al suo opposto primaverile). mio Corpo Senziente, partecipato ed Associabile al segno dell’Acquario, attivo alla vita per qualcun altro. dinamico e gentile, non meno “primave- Nel momento della gravidanza, dell’At- rile” del contemporaneo ma più acquati- tesa, il mio corpo si è fatto Uovo pre- Nei nostri* laboratori su Emo-tono- co Botticelli, cresciuto come lui alla zioso di energie che inglobate dentro di fonosimbolismo e Quattro Elementi pro- bottega del Verrocchio. Ma, se il caratte- me hanno saputo rendere accogliente poniamo una carrellata di immagini d’ar- re d’aria di Botticelli, pur nell’acquaticità la vita dentro la vita. Il Corpo biologica- te sul tema dell’ARIA, nella quale abbia- degli andamenti lineari, è particolarmen- mente è sempre stato pronto a vivere mo inserito l’opera di Leonardo tra Piero te riconoscibile nelle “Annunciazioni” e queste esperienza ma la frenesia e la mia “testa” ac- senza invadenza, con il parto, con la sua voglia di della Francesca e Michelangelo, come nella “Nascita di Venere”, dove Zefiro e centratrice non hanno reso possibile l’annidamento nascere ed esserci, nel mondo, Sandro ci ha sorpre- espressione delle diverse nature e mani- Flora fanno da levatrici alla dea sorgente dentro di me, solo in un momento di difficoltà quando so segnando la sua entrata alla vita come Persona festazioni dell’Aria, come segue. da un mare appena increspato da ondi- per andare avanti si può solo tornare indietro sono dipendente da noi, ma caratterizzante di sé stesso, Piero della Francesca (sotto): Spazio, ne simili a nuvole mosse dalla brezza riuscita a lasciarmi travolgere da una libertà mentale unico ed invalicabile. equilibrio, sospensione, assenza di gra- primaverile, quello di Leonardo sembra vivacità quasi estiva dei Gemelli, raffor- permettendo al mio piccolo uomo di annidarsi dentro L’accoglienza di un calore, Grembo Sociale, è quello vità, levitazione, evaporazione. coinvolgere maggiormente la materia, zata dal “raddoppio” della figura di Dio, di me! che abbiamo tentato di ri-creare alla nascita, la fortu- Associabile al segno della Bilancia e alla avvolgendosi nella dinamica delle archi- presentato di fronte e di retro nella vorti- L’attesa è stata la costruzione e il vivere delle sensa- na di poter partorire in famiglia, senza invadenze psi- stagione autunnale, caratterizzata dal tetture dei paesaggi e nelle forme elicoi- cosa creazione del sole. zioni invisibili ma vive, il primo movimento, il calore cologiche ha dato la possibilità sia a me che al papà sorgere delle prime nebbie che attuti- dali presenti tanto nei suoi studi di aero- della pancia, le emos-azioni che prendevano vita nei di essere rilassati, riconosciuti nelle nostre richieste scono i rumori diffondendo una lumino- dinamica quanto in composizioni artico- Questi tre caratteri dell’aria sono tutti sogni, nei gesti quotidiani, il mio sguardo rilassato, e sostenuti nelle scelte e nel momento di difficoltà sità uniforme. late come la “Vergine con Sant’Anna e il contenuti nel successivo Pontormo simbolo di quella vita che prendeva corpo dentro di umane naturali; così Sandro è stato accolto e involto Leonardo: “Inventore” della prospettiva bambino” o “L’adorazione dei Magi”. (sopra), che gonfia le vesti dei propri me, hanno rigenerato intorno a noi un grembo sociale dal mio Grembo al grembo umano che ci circonda; aerea, non dissipa la nebbia, ma la sol- Michelangelo (in alto a sinistra): Il dina- personaggi come vele gravide di vento, pronto all’accoglienza, Sandro è nato da un noi ma in questo ha dato uno slancio sulla sua Personalità, nel- leva consentendo alla natura di manife- mismo diventa turbine e tempesta, vento enfatizzando i gesti danzanti ignari della un voi, in un grembo sociale, presente e in ascolto in la sua immaginazione e serenità. Il suo Viaggio si è starsi nel suo brulicare di che scolpisce, rivelando il forza gravitazionale, permeando gli questi mesi. concluso nel castello Luce pieno di Amore, Dedizione vita. È respiro, brezza, corpo essenziale della sguardi di stupore assorto nella contem- Il suo viaggio dell’Eroe è stato il lasciar s-correre in e Meraviglia nel momento di un immediato con-tatto, refolo capace di turbinìo pietra come nei capolavo- plazione, dove il respiro, sempre più quindici ore dentro di me il venire alla Luce, pren- del corpo a corpo, veicolo primario di emos-azioni. improvviso, atmosfera ri naturali di Capo Testa, in rarefatto, diventa sospiro. dere consapevolezza ancora maggiore che da quel Ora siamo qui tra di voi pronti a far parte di questa naturale ricca di vegeta- Sardegna. A volte ricono- momento non saremmo stati più gli stessi. Donarlo Famiglia, a raccontare la nostra vita, il nostro amore, zione. Il Cenacolo si pre- sciuto come Terra e * Alessandro Cherubini (Scorpione, ascen- al mondo è stato l’atto più viscerale, sorprendente, ad odorarci ed assaporarci... senta come un susse- dente Sagittario) conduce laboratori didattici estenuante ma emozionante che si possa provare. Fuoco, esprime la sua presso il Master di Roma e Firenze con Anna Dal dentro al fuori con un’Energia senza misura, la [nella foto: Sandro interagisce con una “tata” un po’ guirsi di espansioni e natura ventosa nella Chiara Scapini (Leone, ascendente Cancro). vita prende corpo attraverso un corpo: nonostante speciale, Elvira] contrazioni, inspirazione Creazione (nella Cappella Entrambi sono musicarterapeuti nella GdL e ed espirazione, enfasi di Sistina), dove emerge la docenti UPMAT. per nove mesi ci fossimo preparati al dono, all’esserci * Omat GdL - Segretaria UPMAT 14 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 15
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2012 n° 14 settembre 2012 n° 14 dei Linguaggi La natura impalpabile ed invisibile del suono chie- Elena Zago * COMUNICAZIONE ED ESPRESSIONE de all’insegnante, oltre alla conoscenza dell’anato- mia e fisiologia dello strumento corpo-voce, di GdL e Fotografia: Patricia Bustos Wacquez * tentativo di piegarla a modelli imposti dalla mentalità riflettere profondamente sulle immagini e sensazio- ni propriocettive che lo abitano, quando ascolta un i Quattro Elementi rigida di una facoltà scientifica da una parte, e da suono o frase musicale; quando pensa un suono o La Fotografia parla del Corpo, non solo quando il “Cantare di Corpo” canoni estetici artistici del tutto alteri, dall’altra. Mi sentivo fuori posto, e in conservatorio, non adatta. frase musicale; quando si prepara psicofisicamen- corpo ne è il soggetto, ma essa ci parla soprattutto ri(ac)cordando lo Per me fu molto doloroso constatare che dalle istitu- te a produrre un suono o frase musicale e quando il suono o frase musicale finalmente lascia il corpo, del corpo del suo autore, del suo porsi nei confron- ti della vita. strumento-corpo nella GdL zioni bisognava imparare a difendersi, e che nulla avrei imparato che non sapessi già. Il percorso e la per vivere nello spazio circostante. Ognuna di que- ste fasi è prodotta da - e a sua volta produce - La GdL, tessuto connettivo di discipline e di paradig- ricerca è dentro di noi. E siamo noi. mi che parlano di una globalità della comunicazione e Il Canto è una disciplina che coinvolge tutto il corpo pensieri, immagini e sensazioni, che sono l’anima mettendo in gioco lo strumento più intimo della e la vita della voce. Il cantante alla stregua di un del linguaggio, utile a comprendere comportamenti Dopo 28 anni, osservo che la strada del mio viag- apparentemente insensati, basandosi sulla fiducia nei comunicazione: la Voce, identità primaria di ogni artista/artigiano che plasma la materia come creta, gio ha compiuto un cerchio; sono partita dalla potenziali umani e sulla consapevolezza che in qua- essere umano... marmo, legno, vetro, carta, acqua colorata, ecc, medicina (concepita nella mia testa come lo stru- lunque occasione e situazione, l’uomo non può non dà forma alla più “incorporea” delle materie: l’aria, mento per promuovere la salute e il benessere tra comunicare qualcosa di sé (anche se, tra l’artista e Quando intrapresi la strada dello studio del canto che accolta nel corpo umano diventa però in asso- gli esseri umani), e attraverso un lungo, avventu- l’opera c’è di mezzo un apparato meccanico, quale non ragionavo assolutamente sugli effetti terapeutici luto la materia più corporea e trascendente. roso e sofferto percorso musicale e labirinto voca- può essere la macchina fotografica), rivela una incre- del suono o della musica… cantavo ed ero felice. Mi In questo ambito della comunicazione umana, e là le ci sono felicemente tornata. dibile convergenza anche con l’arte fotografica. hanno detto che ho cominciato a cantare prima di dove sia richiesto il migliore e più efficiente uso Credo fermamente che se le persone sentono il Gli archetipi dei 4 Elementi possono essere colti nei parlare… e in famiglia ne erano felici, si cantava sem- dello strumento corpo-mente-voce, la didattica bisogno-desiderio di “migliorarsi”, e in questo gesti quotidiani di ognuno di noi, nel nostro tono mu- pre anche lì. della voce nei secoli si è dotata delle più variate, caso mi riferisco alle voci che vogliono affinare scolare, nel comportamento, nei gesti apparentemen- Cantavo, ma “sentivo” l’assoluto bisogno di qualco- fantasiose e curiose metafore visive, uditive, tattili, tecniche per esprimere la musica al meglio, deb- te insensati, nelle stereotipie, nella voce e nelle parole sa di più; conoscere, migliorare per accedere a spaziali, motorie, olfattive e perfino gustative, per bano trovare chi li possa aiutare ad individuare il che usiamo, nel lavoro che scegliamo, nelle produzio- mondi musicali più raffinati. Lo studio del canto in cercare di trasmettere agli allievi cantanti e attori, i percorso che attraverso la valorizzazione della ni grafiche e materiche e, quindi, anche nelle fotogra- un’istituzione di prestigio come il conservatorio di pensieri che guidano gli atteggiamenti pneumofo- propria musicalità, il potenziamento delle qualità fie che facciamo. musica mi avrebbe aiutato a “sviluppare” quel grovi- nici adatti alla produzione dello stile di canto in innate e sviluppo di quelle meno evidenti, porterà Un particolare taglio dell’immagine, un soggetto colto in glio di desideri, emozioni e amore che istintivamente questione. Con la GdL, oggi posso dire, che dette la persona nella direzione desiderata che sarà un determinato frangente, la scelta di un elemento com- sentivo identificarsi con il gesto vocale, con l’aria metafore aiutano l’allievo a riconoscere dentro di sicuramente vissuta come una buona “ri-uscita”. positivo piuttosto che un altro, un punto di ripresa, anche vibrante che usciva da me. sé il repertorio emo-tono-fonosimbolico che le permetterà di esprimere la musica con uno stru- semplicemente il titolo dato all’opera, ne determinano un In ogni modo, questa scelta la feci dopo che, come Nella mia tesi (2009) mi sono proposta di mettere mento ben costruito, sano ed efficace. carattere riconducibile ad uno o più Elementi. allieva della facoltà di medicina, ero stata sottoposta in relazione e di confrontare la mia oramai plurien- Per esempio, è comune chiedere all’allievo di Se pensiamo a noi stessi in relazione agli Elementi che ad uno stile di vita alquanto castrante nei confronti nale attività d’insegnante di tecnica vocale e “vedere” il suono, fuori o dentro di sé, prima di più crediamo ci caratterizzino e poi ci ripensiamo in si- del mio bisogno di esprimermi cantando. canto, con la Globalità dei Linguaggi, disciplina produrlo, e prima ancora, dovrebbe allenarsi ad tuazioni inconsuete, in momenti più o meno intensi, in Semplicemente mi era impossibile dedicarmi allo che studio e cerco di praticare da sei anni e che immaginarlo. Tutto ciò predispone il corpo e la periodi particolari, possiamo accorgerci che la preva- studio seriamente, e in più il mio “svago” così “legge- da subito, ha arricchito l’altro versante del mio mente nella situazione emo-tono-fonica e tecnica lenza di uno degli Elementi è stata temporaneamen- ro”, era incompatibile con la serietà ed importanza impegno lavorativo: la musicoterapia. necessaria. te sostituita dalla presenza di un altro insospettabile degli studi sulla salute umana (!). Risultato: abbando- Ho cercato di analizzare il mio lavoro d’osserva- Per produrre una certa emissione, il suono deve Elemento. nai la facoltà di medicina per entrare al conservatorio zione, descrizione e lettura delle persone che si essere “annusato”, “sospirato”, “allungato”, “aspi- Per questo progetto ho cercato di cogliere gli Elemen- di musica. affidano a me, con l’aiuto dei principi, concetti, rato”, ”sorriso”, “riso”, “disegnato”. Il suono deve ti predominanti nelle opere di alcuni fotografi di fama teorie e metodi della Globalità dei Linguaggi. mondiale. Gli anni di studio del canto lirico furono per me la essere pensato “in giù” quando la frase musicale Ho osservato se la conoscenza che al momento Inutile precisare che, alcuni di questi autori, presenta- migliore scuola del “come fare star male una perso- sale, e “in su” quando la melodia scende; l’acuto ho di questa disciplina stia apportando cambia- no anche opere nelle quali è prevalente un elemento na”. Ho imparato sulla mia pelle e anima quanto può essere “rotondo”, “brillante”, “grasso”, “coper- menti al mio modo di aiutare le persone a liberare diverso da quello per il quale è stato citato: qualsiasi possa fare danni il non ascoltare, l’incapacità di “sen- to”, “stretto”; la voce può essere “dolce”, “ruvida”, la propria voce, nell’intento di esprimere con gioia cosa che riguarda il nostro corpo è inevitabilmente ri- tire” chi ti sta davanti e si affida alle tue cure, che nel “aspra”, “corta”, “lunga”, “facile”, “cupa”, “indie- le emozioni e sentimenti attraverso lo strumento specchiata anche nel nostro operato. caso di uno strumento cosi particolare come la voce tro”, “avanti”; può essere “dritta”, “girata”, “calda”, corpo-voce. Non si può far fotografia senza mettere in gioco il cor- umana, significa accogliere ogni “prodotto vocale” “fredda”, “aperta”, “chiusa”, ecc. La terminologia è sconfinata e variopinta, perché po del fotografo. come un bambino che nasce da un corpo che, come La sinestesia e (oggi finalmente possiamo dirlo!) i donna in “travaglio”, con sofferenza e generosità si da una parte ogni “didatta” ha le proprie realtà neuroni specchio, sono la dotazione didattica La Terra, Materia, si ritrova costantemente nelle foto dona ed esprimendosi, crea… prima di tutto… se emo-tono-foniche, e dall’altra ogni allievo ha le innata che possiede l’insegnante, in quanto esse- di Mario Giacomelli. stesso. proprie. Dal loro rapporto nasce per forza una lin- re umano, e cantante. Il fotografo parla di segni da leggere ed interpretare, di Curiosamente i miei due principali interessi, la medi- gua condivisa, che li aiuta a navigare cercando di La GdL ci insegna che il fenomeno psicodinamico melodie tracciate inconsapevolmente sulla Terra che cina e la musica, che promettevano (solo nella mia non naufragare, nel mare infinito della comunica- della sinestesia, intesa come intersensorialità, la fanno vivere di significato, emozione e poesia. testa e cuore) di avvicinarmi professionalmente alla zione con la voce e sulla voce. fonda la vicarietà dei sensi, la globalità dei lin- Ogni tratto, ogni curva, ogni solco ed ogni riga diven- gioia di dare benessere a me stessa e agli altri, nel guaggi e la trasposizione dell’uno nell’altro. Nel * Master in MusicArTerapia nella GdL tano tracce che solo occhi abituati a cogliere la poeti- momento dello studio istituzionalizzato, si sono rive- lavoro di ristrutturazione e armonizzazione psico- ca della Terra e dell’uomo riescono a leggere. lati incapaci di ascoltare ed accogliere la “globalità” corporea-vocale, la trasposizione di un linguaggio Terra che emerge come tasti bianchi e neri di un piano- di una personalità, schiacciandola, mortificandola nel negli altri è necessaria e indispensabile. forte e che suona le note di una melodia legata ai luoghi. 16 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 17
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