DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - LOGO_GDL LOGO MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI ...

Pagina creata da Simone Alfano
 
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Globalità

                                                                                                                                          MUSICARTERAPIA
dei Linguaggi
                                                                                                                                      ®

settembre 2012 N° 14                                                                              Metodo Stefania Guerra Lisi

Direttore Responsabile: Gino Stefani - Editore: Università Popolare di MusicArTerapia - Semestrale Anno 8° numero 2/2012
Registrazione Tribunale di Roma N. 326 del 12.08.2005 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB VR   Euro 6,50
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M. C. Escher, Mosaic I, 1951                                                                             Se è vero che ogni cosa sul pianeta
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Globalità
                                                                                                                                                                                                                               settembre 2012 n° 14                                                                                                            dei Linguaggi
                                                         (particolare)                                                                          si è sviluppata in stretta interazione con ogni altra,
                                                                                                                                                forse queste olistiche immagini di autosomiglianza
                                                                                                                                                                     non devono sorprenderci troppo.
                                                                                                                                                                  Le dita delle nostre mani somigliano
                                                                                                                                                     alle ali di un colobrì e alle pinne di una balena.
                                                                                                                                                               Dopotutto ci siamo evoluti tutti in seno
                                                                                                                                                              allo stesso sistema olistico detto “vita”.
                                                                                                                                                                                                                               Dar senso all’insensato                                       La ricerca ha ricevuto un nuovo impulso scientifico,
                                                                                                                                                                                                                                                                                             recepito dai partecipanti come suggestivo e
                                                                                                                                                                                                                                                                                             impegnativo. Alle letture dei documenti secondo le
                                                                                                                                                 (da J. Biriggs, “L’estetica del Caos”, red, Como 1993 - citato in
                                                                                                                                         S. Guerra Lisi, P.G. Curti, “Stereotipie e Arte di Vivere”, ETS, Pisa 2004)           Ci sono segnali di disperazione nell’isolamento dei più       teorie GdL note (ricapitolate nel libro Il corpo matrice di
                                                                                                                                                                                                                               deboli di cui ci occupiamo: handicappati, bambini,            segni), Stefania Guerra Lisi ha infatti aggiunto una nuova
                                                                                                                                                                                                                               ragazzi, anziani, immigrati, ecc.: segnali che portano alla   chiave di lettura fondata sulla continuità filogenesi-
                                                                                                                                                                                                                               maturazione di una Ri-Evoluzione di servizi, contro una       ontogenesi (dalle prime forme di vita all’homo sapiens
                                                                                                                                                                                                                               passiva accettazione di decadenza, che non riguarda           sapiens). In sintesi: un dato comportamento ‘insensato’
                                                                                                                                                             settembre 2012 n° 14                                              solo tagli di soldi, ma anche un disorientamento della        acquista ‘senso’ se visto come ‘indizio’ di una vita

                                                         questo numero
                                                                                                                                                                                                                               propria responsabilità professionale.                         animale a un certo stadio dell’evoluzione, raccordabile
                                                                                                                                                                                                                               Sappiamo che la Globalità dei Linguaggi, nell’attuale         a una fase dell’embriogenesi umana e quindi a uno Stile
                                                                                                                                                                                                                               sistema sociale, non ha una vita facile, ma al contrario      Prenatale.
                                                                                                                                                                                                                               richiede un positivo impegno di sostegno. Quest’anno          Questo ampliamento nella visione positiva GdL della
                                                                                                                                                                                                                               in particolare, con il tema delle Stereotipie – una ricerca   regressione non solo aiuta a riscattare le stereotipie

 Globalità
                                                          3 Editoriale: Dar senso all’insensato - G. Stefani                                                                                                                   già avviata da tempo – sentiamo la necessità di una           dalla definizione di “comportamenti insensati”, ma
                                                                                                                                                                                                                               maturazione anche politica della consapevolezza che “la       è prezioso per un Progetto Persona individualizzato
                                                             “GdL on line” - Redazione
 dei Linguaggi ®
                                                                                                                                                                                                                               metamorfosi è sempre possibile”, se uniamo le nostre          secondo i sensi e le infinite forme creativamente messe
                                                          4 Alì dagli occhi azzurri e il globo pensante - G. Scabia                                                                                                            forze per promuoverla.                                        in atto nell’accomodamento alla realtà, considerando il
                                                          6 ”Se questo è un uomo”... Sì! Questo è un uomo. - S. Guerra Lisi                                                                                                    La nostra ricerca, che è a lungo termine, è tesa a            corpo matrice di segni.
 MusicArTerapia                                          10 La Ripetizione: funzioni e sensi - G. Stefani                                                                                                                      dimostrare che “le stereotipie hanno un senso universale
                                                                                                                                                                                                                               che dimostra la creatività dell’Arte di Vivere” nonostante
                                                                                                                                                                                                                                                                                             Per proseguire insieme questa ricerca occorrono
                                                                                                                                                                                                                                                                                             ancora tanti materiali da comparare: dai bambini
                                                         12 Astrologia e Quattro Elementi nella GdL - A. Cherubini
     Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                                                                                                                               tutto. Un potenziale, questo, che l’Uomo ha messo a           neonati agli anziani, in rituali nel disagio, nella noia,
                                                            Ricerche ed Esperienze                                                                                                                                             punto, con forme rievocative dell’ontofilogenesi che          nell’addormentamento, nei momenti di impasse, nei
                                                         15 Dal Grembo materno al grembo sociale                                                                                                                               porta in sé, come senso profondo dell’armonizzazione          rituali di gruppo; e ancora comportamenti stereotipici
               Periodico Semestrale                         Diventare Me - M.L. Cioffi                                                                                                                                         nella continuità Uomo-Natura anche nei vissuti patologici     nelle arti, nelle tecniche della preghiera, dell’ipnosi, della
                        organo della                     16 Comunicazione ed espressione                                                                                                                                       più caotici, dandoci messaggi inconsci nella dimensione       transe. L’invito a collaborare in solidarietà è rivolto a tutti
                Università Popolare                         “Cantare di Corpo” - P. Bustos Wacquez                                                                                                                             autotelica dei sensi e delle modalità più idonee per          i lettori.
                  di MusicArTerapia                                                                                                                                                                                            ritessere i fili dal groviglio alla Comunicazione.                                                                       GS
                                                         		 Fotografia e GdL: I Quattro Elementi - E. Zago				                                                                                                                 La Formazione Permanente 2012 dei Diplomati GdL,
                           (UPMAT)
                                                         20 Dal curare all’aver cura                                                                                                                                           svoltasi a Umbertide il luglio scorso, è stata appunto        Letture Consigliate
                 Sede e Redazione                           Rinspecchiandosi - V. Gabbrielli                                                                                                                                   sul tema “Le Stereotipie: arte di vivere”, che continua       Renato e Rossellina Balbi, Lungo viaggio al centro del
     Via S. Giovanni in Laterano, 22                     		 Dall’Art Brut all’Art RiBel - R. Lemmi                                                                                                                             la ricerca sul “dar senso ai comportamenti insensati”         cervello, Laterza, Bari 1981
                                                                                                                                                                                                                               sviluppata nei due anni scorsi con le esplorazioni sulle      D’Arcy W.Thompson, Crescita e forma, Bollati-Boringhieri,
                        00184 Roma                       		 In fOrma - E. Scarfì                                                                                                                                               Metamorfosi. L’impegno era anzitutto di documentare           Torino 1969
                 info@centrogdl.org                      24 Vocabolario “S2”                                                                                                                                                   dai nostri contesti quotidiani le stereotipie, tipiche        Sean B.Carrol, Infinite forme bellissime, Codice, Torino
                 www.centrogdl.org                                                                                                                                                                                                                                                           2006
                                                            Informazione                                                                                                                                                       dell’handicap ma comuni anche nella ‘normalità’¸ dal          S.Guerra Lisi, P,G,Curti, Stereotipie e arte di vivere, ETS,
                                                         26 Libri da leggere - R. e R. Balbi, Lungo viaggio al centro del cervello                                                                                             lattante all’anziano, per avviare una ricerca comparata.      Pisa 2004
                Direzione Editoriale                                                                                                                                                                                           E i partecipanti, rispondendo alla nostra richiesta, hanno    S.Guerra Lisi, G.Stefani, Il corpo matrice di segni, Borla,
                Stefania Guerra Lisi                                           S. Guerra Lisi                                                                                                                                  portato video, foto e narrazioni di varie esperienze.         Roma 2010
                       Gino Stefani                      		 Un Polo... Nord della GdL - G. Bodda

                                                                                                                                                                                                                                 GdL on line
                                                         		 Il polo romano della GdL - A. Forte
                         Redazione                       		 GdL nei centri per disabili (Zona Pisana) - P. Nocciola

               Alessandro Cherubini
                       Silva Masini
                                                         		 Università della Famiglia
                                                         29 Eventi Formativi 2012/2013 • Il Convegno • Il Centro • il Sito • la Rivista
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  www.centrogdl.org
                 Annachiara Scapini                                                                                                                                                                                              Cari lettori,
                                                         Referenze e crediti per le immagini pubblicate su questo numero
                                                          Ove non indicato diversamente, le foto che corredano il testo sono state            Picabia, I seni (1924-1927); Andy Warhol, Marylin (1962); pag. 12 -                questo è l’ultimo numero stampato della nostra rivista. Sì, dopo sette anni, cessa la spedizione postale, che
           Segreteria di redazione                        fornite dagli autori degli articoli. A pag. 19 - foto di Elena Zago © 2012.         Leonardo da Vinci, Ultima Cena (Santa Maria delle Grazie, Milano - 1494-
                                                                                                                                                                                                                                 sarà sostituita da periodici aggiornamenti sulle ricerche in corso.
                       Luana Cioffi                       Altre foto (fonte internet): pag. 4 - Il volto del Marocco (part. foto giannilel-   96); pag. 14 - Piero della Francesca, Angelo (Basilica di San Francesco,
                                                          la) elaborazione grafica; pag. 8 - Arcimboldo, Serie dei Quattro elementi           Arezzo - particolare - 1452-66); Pontormo, La Visitazione (Pieve San               L’Associazione che edita questo importante strumento, infatti, non è più in grado di sostenerne le spese di
                           tel. 331 8907129               (1566); Max Ernst, L’occhio del silenzio (1943); pag. 9 - Juan Miró, Il carne-      Michele, 1537); pagg. 14 e 21 - Michelangelo, La Creazione, (volta della
                                                          vale di Arlecchino (1924); Yves Tanguy, La striscia degli eccessi (1932);           Cappella Sistina - particolari - 1508-12); pag. 18 - foto di Mario Giacomelli,     stampa e spedizione. Tuttavia dal N.15 la Rivista continuerà on line sul sito www.centrogdl.org, con accesso
            Direttore Responsabile
                                                          Hieronymus Bosch, Il giardino delle delizie (particolare - 1510 c.); Francis        Julia Margaret Cameron, Anton Giulio Bragaglia, Francesca Woodman.                 libero e gratuito. Ringraziandovi del sostegno che avete potuto darci, contiamo di continuare ad avervi tra i
                                                          L’Editore è a disposizione degli aventi diritto che non è stato possibile contattare
                       Gino Stefani                                                                                                                                                                                              nostri lettori e promotori della Globalità dei Linguaggi.
                                                          Università Popolare di MusicArTerapia (UPMAT) • Presidente: Gino Stefani, semiologo, musicologo.
                                                          Comitato Scientifico: Alberto Abruzzese, sociologo; Giorgio Antonucci, medico;                                                                                         A quanti hanno fin qui collaborato alla pubblicazione fornendo materali, testimonianze e ricerche, va la nostra
                        Progetto Grafico                  Giancarlo Bianchini, presidente AS.SO.FA.; Rino Caputo, italianista; Eugenia Casini Ropa, storica della danza;                                                         riconoscenza, nella certezza che la collaborazione continuerà per la realizzazione del progetto on line.
                         e Realizzazione                  Marcello Cesa-Bianchi, psicologo; Pier Giorgio Curti, psicoterapeuta; Marco De Marinis, semiologo, storico del teatro;
                                                          Duccio Demetrio, pedagogista; Annamaria Favorini, pedagogista; Maurizio Fontanella, dirigente AULSS;                                                                   Un particolare ringraziamento va anche allo Studio Fotografico Castiglioni Associati di Nogara (Verona) e a
                   Alessandro Cherubini
                   miniteatro@gmail.com
                                                          Alf Gabrielsson, psicologo; Bruna Grasselli, pedagogista; Stefania Guerra Lisi, ideatrice GdL; Rémy Hess, antropologo;                                                 tutto lo staff delle Grafiche Stella di Legnago (Verona), che in questi anni hanno curato la stampa con esem-
                                                          Michel Imberty, psicologo; Roberto Maragliano, tecnologie istruzione; Salvatore Nocera, responsabile F.I.S.H.;
                        tel. 333 7975923                  Augusto Palmonari, psicologo; Adolfo Petiziol, psichiatra; Boris Porena, compositore; Pio Enrico Ricci Bitti, psicologo;                                               plare attenzione e professionalità, contribuendo alla diffusione di un’immagine che ci onora e ci gratifica.
                                 Stampa
                                                          Giancarlo Rinaldi, storico; Achille Rossi, giornalista; Vezio Ruggieri, psicofisiologo; Even Ruud, psicomusicologo;                                                    Dal 2013 sarà possibile consultare la rivista sul sito www.centrogdl.org
                                                          Ciro Salzano, dirigente AIAS; Giuliano Scabia, scrittore e regista; Salvatore Sciarrino, compositore;
       Grafiche Stella - Legnago (Verona)                 Pier Angelo Sequeri, teologo; Eero Tarasti, semiologo, musicologo; Camillo Valgimigli, psicogeriatra;                                                                                                                                                                                                La Redazione
                 Finito di stampare in data 10.09.2012    Pasquale Verrienti, psicoterapeuta; Patrizia Violi, semiologa; Vittorio Volterra, psichiatra; Agostino Ziino, musicologo.

                                                                                                                                                                                                                               MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                                      3
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - LOGO_GDL LOGO MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI ...
Globalità                                                                                                                                                                                                                                  Globalità
    dei Linguaggi                                                                                       settembre 2012 n° 14     settembre 2012 n° 14                                                                                          dei Linguaggi

                                                                                                                                 un organismo vivente.” (Nota sul progresso, in         Oggi le bandiere rosse di Trotzky sembrano
                    Giuliano Scabia                                                                                              L’avvenire dell’uomo, Milano, Il saggiatore,           antiche come quelle di Garibaldi. Si vede qual-

                    Alì dagli occhi azzurri
                                                                                                                                 1972, pp.38-39).                                       che altra bandiera dai colori a volte indecifrabili.
                                                                                                                                                                                        E dice Ninetto Davoli nella stessa poesia:
                                                                                                                                 L’organismo vivente è la terra globale, pensante,

                    e il globo pensante                                                                                          legata nella rete, la noosfera, momento attuale
                                                                                                                                 dell’evoluzione (al centro, come nucleo, a cui
                                                                                                                                 tutto tende e da cui si dirama, Teilhard pone
                                                                                                                                                                                           I Persiani… si ammassano alle frontiere.
                                                                                                                                                                                               Ma milioni e milioni di essi sono già
                                                                                                                                                                                                      pacificamente immigrati,
                    Sto camminando dentro un paesino della                 frati e veggenti della prima crociata morti per       Cristo). Evoluzione, ce l’hanno insegnato gli          sono qui, al capolinea del 12, del 13, del 409,
                    Jugoslavia, verso Traù, 1982. C’è povertà digni-       strada prima di arrivare a Gerusalemme. La real-      scienziati, che è ancora in cammino, per sem-                                 dei tranvetti
                    tosa, qualche emporio, osteria, artigiani. Mi          tà (del viaggio) era diversa dall’immagine che        pre, fino a sempre. La terra/mente è un fiore                     della Stefer. Che bei Persiani!
                    fermo da un calzolaio giovane per fare due             avevano in testa, predicata dagli spot folli di       fantastico, nuovo, entrato da tempo (per visio-              Dio li ha appena sbozzati, in gioventù,
                    chiacchiere. Parla italiano. Da dove vieni?            Pierre l’Hermite. Per immagini si va in trance - e    ne, riflessione e curiosità) nello spazio infinito               come i mussulmani o gli indù:
                    Venezia. Ah, dice, i veneziani sono tutti ricchissi-   il risveglio è tremendo.                              tramite i numeri.                                             hanno i lineamenti corti degli animali
                    mi. Non è vero, dico. Sì sì, - dice - voglio andare                                                          Siamo la rete - e dentro la rete tanti e uno.           gli zigomi duri, i nasetti schiacciati o all’insù,
                    là. Di colpo capisco: l’immagine di Venezia si è       Bisogna rendersi conto che se uno dice: guar-         Se dentro la rete non cerchiamo di capire la                le ciglia lunghe lunghe, i capelli riccetti.
                    formata nella mente del calzolaio per racconti e       date, qui cibo, qui donne, qui automobili, vetri-     forza costruttiva e distruttiva delle immagini                         Il loro capo si chiama:
                    leggende: i mercanti veneziani, le suggestioni di      ne, case (quello che si vede negli spot) tutti        rischiamo di farci male - molto male - romperci                        Alì dagli occhi azzurri.
                    Pantalone il Magnifico, gli ori di san Marco (Traù     accorrono, un po’ perché sono intontiti dalle         la testa e il cuore. At- traverso la rete si possono
                    è stata veneziana dal 1420 al 1797), l’amplifica-      immagini, abbagliati, fuori di testa, un po’ per-     scatenare mostri, guerre micidiali, migrazioni
                    zione televisiva che mostra (spot/pubblicità) un       ché hanno voglia di roba, donne, vetrine, case        distruttive mai viste.                                 Libertà. Su ogni albero, ramo, vento, acqua, è
                    mondo occidentale fantastico, ricchissimo,             eccetera. Vogliamo tutto, o quasi. Poi sbattono                                                              scritto il tuo nome. Ognuno è libero di andare,
                    impeccabile, irreale.                                                  contro la realtà - carcere, inse-     Pasolini, in un poemetto del 1962-64 intitolato        incontrarsi, giocare, giro vagare. Ha il diritto.
                                                                                           guimenti, non lavoro, ostilità,       Profezia, raccolto nel libro Alì dagli occhi azzurri   Libertà. Ma se andiamo tutti a Venezia il giorno
                    Occidente, ricchezza. Come                                             caccia all’uomo. E forse si           (1965), dice, con slancio terzomondista ancora         tale, abbiamo tutti la stessa idea, per lo stesso
                    non andarci in quell’Occidente?                                        accorgono che.                        fresco (oggi del tutto sparito):                       giorno, in dieci milioni, cosa succede? Un
                    È successo ieri, l’altro ieri, ora.                                    Oggi il mondo è uno, globale,                                                                massacro succede. Come all’ultimo capodanno,
                    Dicono gli Ávari: andiamo a                                            unificato dalla rete: come aveva                    ... deponendo l’onestà                   la gente era così tanta in piazza san Marco che
                    Roma, a Bisanzio, c’è roba, c’è                                        visto (da scienziato avanti sui                    delle religioni contadine,                molti hanno avuto paura di morire travolti. Ci
                    donne, c’è cibo, là sono ricconi,                                      tempi) Teilhard de Chardin pale-                     dimenticando l’onore                    vuole buon senso, sapersi decentrare, avere il
                    ce n’è anche per noi. Andiamo,                                         ontologo, evoluzionista, sacer-                           della malavita,                    coraggio, la forza, la motivazione di stare anche
                    dicono tutti, Unni, Eneti,                                             dote gesuita, (ma perché la                           tradendo il candore                    nell’ombra, dei boschi, delle terre abbandonate,
                    Paflagoni, Longobardi, Troiani,                                        chiesa cattolica non lo vanta di                       dei popoli barbari,                   fuori dal gran mercato della società dello
                    Ebrei, Focesi, Vandali, Arabi,                                         più? È stato proibito, messo                             dietro ai loro Alì                  spettacolo. Per coltivarle, le terre abbandonate.
                    Turchi, Mongoli eccetera. Fin                                          fuori, solo Paolo VI e Benedetto                        dagli occhi azzurri                  E non mentire per vendere irrealtà.
                    che qualcuno scopre che è                                              XVI l’hanno ricordato; Teilhard è       - usciranno da sotto la terra per uccidere -
                    meglio restare per esempio in                                          il gesuita preso in giro e conte-      usciranno dal fondo del mare per aggredire -          La mente, la psiche, la rete, i governi, gli
                    Gallia, che c’è più cibo, più lavo-                                    stato da Montale, laico e scetti-                         scenderanno                        imprenditori (oggi il capitalismo sembra
                    ro, più ricchezza, più donne, a                                        co, nella poesia A un gesuita                 dall’alto del cielo per derubare -             diventato scemo, come il comunismo nell’est
                    Roma invece dopo tanti sac-                                            moderno, in Satura).                            e prima di giungere a Parigi                 prima di svanire: dicono che è stata la borsa di
                    cheggi più che altro macerie, le                                                                                     per insegnare la gioia di vivere,              Tokio a spingere la Tepco a falsificare le carte
                    famose rovine. E disoccupati. E precari. E così        Ecco un passo di Teilhard, del 1920, inedito fino               prima di giungere a Londra                   dei controlli alla centrale di Fukushima; e
                    si va a Parigi, a Londra, a Stoccolma, a New           alla pubblicazione dell’opera omnia: “Il soggetto              per insegnare ad essere liberi,               dappertutto nel mondo, come ha ben analizzato
                    York, fin che c’ è spazio e lavoro.                    chiamato a compiere l’atto definitivo in cui verrà             prima di giungere a New York,                 Rifkin, sono dei gran matti se fanno sparire il
                    A New York i nuovi arrivati (olandesi e inglesi,       assunta e fiorirà la forza totale dell’evoluzione              per insegnare come si è fratelli              lavoro) devono imparare a regolare i flussi, a
                    tanti anni fa, 1600, emigranti, immigrati, emigra-     terrestre, dev’essere rappresentato da un’uma-                     - distruggeranno Roma                     controllare la potenzialità delle immagini, a
                    ti) sterminano in cento anni gli indigeni Lenape       nità collettiva, in cui la piena coscienza d’ogni                       e sulle sue rovine                   occuparsi della salute mentale del globo
                    - gli abitanti di Manahattan e del basso Hudson        individuo si appoggerà a quella di tutti gli altri                    deporranno il germe                    pensante. Anche i poeti devono. I giornalisti.
                    - e cambiano nome a tutto. Va così a volte la          uomini, sia di coloro che allora vivranno, sia di                      della Storia Antica.                  Gli imam. I santi. Le prostitute. Tutti. Molti,
                    storia, per genocidi. Sono le Völkerwanderungen        coloro che non saranno più.                                  Poi col Papa e ogni sacramento                  umilmente, per fortuna e virtù lo fanno. Basta
                    - le migrazioni.                                       Ne consegue che l’”opus humanum” che, fati-                      andranno su come zingari                    chiacchierare a vuoto per carpire qualche voto.
                                                                           cosamente, grazie alla scienza, attraverso il                           verso nord-ovest                     Siamo tutti sul barcone terra. Il viaggio è
                    La psiche dei popoli - mia, nostra, di tutti - inse-   male, si realizza gradualmente in noi, è una cosa                    con le bandiere rosse                   meraviglioso - ma anche infinitamente
                    gue immagini come è successo ai pezzenti e             ben diversa da un atto di moralità superiore; è                       di Trotzky al vento...                 pericoloso - irto di naufragi.

4                                                                                   MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi   MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                    5
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - LOGO_GDL LOGO MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI ...
Globalità                                                                                                                                                                                                                      Globalità
    dei Linguaggi                                                                               settembre
                                                                                                settembre 2012
                                                                                                          2012 n°
                                                                                                               n° 14
                                                                                                                  14     settembre
                                                                                                                         marzo 20122012
                                                                                                                                     n° 13
                                                                                                                                         n° 14                                                                                     dei Linguaggi

                    Stefania Guerra Lisi                                                                                 Stefania Guerra Lisi

                    “Se questo è un uomo”...                                                                             ... Sì! Questo è un uomo.
                    Gravi, pesanti, pensanti.                                                                            La nostra ricerca sul “dar senso ai comportamenti insensati” parte da lontano,
                    Cerebrolesi gravi, epilettici, tetraplegici, psicotici, autolesionisti,...                           anzi, nasce con noi, con la Globalità dei Linguaggi.
                    Vogliono stare nudi, sono incontinenti, filano la loro bava, si spalmano di feci, dondolano,         Oggi vogliamo consolidare le sue basi con il conforto di teorie, ricerche e
                    girano ininterrottamente su se stessi, sembrano avvolgersi con i suoni inarticolati della loro
                                                                                                                         intuizioni che, muovendo da altri percorsi, vanno nella stessa direzione...
                    voce, quando non ingoiano tutto ciò che trovano.
                    Questi che seguono sono i loro “silenzioloqui”: sensibili squarci di lucida Identità
                    nella globalità dei linguaggi, dedicati a quanti si sono chiesti e si chiedono                       In questa ricerca sul “dar senso ai comporta-        Il fine di questa ricerca è appunto “riscattare
                    “Se questo è un Uomo”.                                                                               menti insensati” si confrontano gli Stili            il senso dei comportamenti insensati” come
                                                                                                                         Prenatali nella GdL con la teoria dell’”Evolu-       “Arte di Vivere”.
                                                                                                                         zione Stratificata” di Renato e Rosellina Balbi
                                                                                                                         basata sul darwinismo e sull’applicazione al         Si può dire che è un testo classico come
                                              Sono un’unità psicofisica senziente,                                       sistema nervoso della legge di Haeckel,              Crescita e Forma di D’Arcy W. Thompson ad
                                      simbolicamente e involontariamente associativa.                                    secondo la quale l’ontogenesi ricapitola la          aver ispirato la ricerca della GdL sul senso
                                                                                                                         filogenesi.                                                                    della morfologia, dei
                                      Sono un Corpo-Memoria, che sinestesicamente                                        In entrambe le teorie                                                          viventi, e sul non
                                        riattualizza il passato aderendo al presente                                     si parte dal Corpo                                                             senso attribuito spes-
                                          e si predispone emotivamente al futuro.                                        come unità psicofisi-                                                          so alle stereotipie e ai
                                                                                                                         ca. Ne deriva che il                                                           passaggi di crescita
                                     Come re Mida ho sensibilissime orecchie in ascolto,                                 comportamento uma-                                                             come cambiamenti di
                                       anche di ciò che è ascoso, sento in tutti i sensi.                                no sarà di volta in                                                            accomodamento
                                                                                                                         volta governato da                                                             dell’Essere psicofisico
                                                                                                                         strutture nervose o                                                            Umano, non ricono-
                                              Ogni movimento silenzioso di formica,                                      centri, simili a quelle                                                        sciuti come tali, ma
                                      di goccia che scivola sul vetro, di acqua che ingoio,                              che nelle diverse fasi                                                         considerati deforma-
                                          di iniezione che si espande nei miei muscoli,                                  filogenetiche hanno                                                            zioni patologiche da
                               di rossore d’ira, di sbiancamento di paura, di ogni moto d’animo,                         presieduto al compor-                                                          chi osserva convinto
                                                 trasformo in “oromusica interna”.                                       tamento dei nostri                                                             della bellezza implicita
                                                                                                                         progenitori: inverte-                                                          solo nella geometria
                                             Tutto il mondo risuona nella mia inerzia:                                   brati, cordati, pesci                                                          della natura, e non la
                                          la mia immobilità è piena di commovimento,                                     primitivi, anfibi, rettili                                                     ritrova sottesa all’ap-
                                                il mio mutismo brulica di sonorità,                                      mammiformi, mammi-                                                             parenza del Caos.
                                           la mia impossibilità di afferrare le cose mie                                 feri primitivi, marsupiali, insettivori, roditori,   Queste leggi portano all’idea di “forma buona”
                                                                                                                         carnivori, primati…                                  che inevitabilmente svaluta tutte le alternati-
                                  le fa sentire sulla pelle guardandole o ascoltandone i suoni.
                                                                                                                         Un principio base della GdL è che “quando            ve, in una sorta di psicobiologia statica, men-
                                                                                                                         non si può andare avanti si può tornare indie-       tre la GdL osserva le buone ragioni di una
                                   Di me so soprattutto che i miei confini vanno oltre la pelle,                         tro”, considerando la regressione come stra-         “psicobiologia dinamica”: Ogni de-formazione
                                       oltre lo spazio che occupo, oltre il tempo che vivo.                              tegia di sopravvivenza, che in situazioni di         esprime sempre una “buona ragione” che la
                                                                                                                         disagio, trauma ecc. riattinge alle memorie          rende straordinariamente bella, opportuna e
                                                So anche che gli altri non sanno                                         psicofisiche del Placet (placentari) secondo il      transitoria. Niente come le diagnosi irreversi-
                                       dell’estensione dei miei e dei loro confini sensibili,                            vitale “principio di piacere” inscritto nel Corpo    bili, e le relative cadute di aspettative, indotte
                             di arrivare a me con i loro pensieri, sguardi, atteggiamenti corporei,                      matrice di segni.                                    in familiari e operatori della riabilitazione, che
                                               non sanno che siamo comunicanti.                                          Se la carica affettiva dello stimolo è tanto         non tengono conto della vicarietà che si svi-
                                                                                                                         forte da annullare l’azione delle strutture inibi-   luppa naturalmente, impedisce di vedere
                                          C’è una vibrante linfa sonora, sotterranea,                                    torie, e che naturalmente inibiscono il funzio-      come Arte di Vivere proprio le stereotipie e le
                                                                                                                         namento del livello arcaico, quest’ultimo tor-       deformazioni fisiche e comportamentali.
                                          che unisce ogni filo d’erba della pianura.
                                                                                                                         nerà attivo con una reazione allo stimolo di         Lo Spirito Vitale infatti dalle origini trascorre
                                                                                                                         tipo arcaico e irrazionale, purtroppo conside-       da un essere vivente all’altro prescindendo
                                                                                                                         rato inadeguato e insensato.                         dalla classificazione vegetale e animale, e

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DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - LOGO_GDL LOGO MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI ...
Globalità                                                                                                                                                                                                                               Globalità
    dei Linguaggi                                                                                    settembre 2012 n° 14     settembre 2012 n° 14                                                                                          dei Linguaggi

                    persino i paesaggi, le rocce assumono per         [qui sotto] in cui a poco a poco, tanto sono                                                                Ciascuno lo fa con il suo linguaggio: Picasso,
                    l’uomo parvenze umane in tanti miti e fiabe e     così ben saldati, si scoprono per l’Acqua, i                                                                Brauner, Picabia [in basso, al centro], Chagall,
                    per non pochi artisti (come Arcimboldo,           vari pesci e ostriche e crostacei, per la Terra,                                                            creano atmosfere magnetiche, azzardate, in
                    Bosch, Ernst).                                    cervi, lepri, elefanti, cavalli, costituenti il collo                                                       cui l’ambiguità è “sogno o son desto”. Già
                    Certo è che, solo guardan-                                             le guance, il naso ecc. in                                                             dal “Medioevo fantastico”, attraverso
                    do, l’essere umano tende a                                             posture così naturali e                                                                L’arteFacere, l’Artificio fino alla Pop Art con
                    proiettarsi nell’ambiente,                                             combacianti da far temere                                                              Man Ray, poi Bacon, Warhol [in basso, a
                    percependo         soprattutto                                         appunto che da un                                                                      destra] mediante la fotografia, l’allusività
                    “volti”. Il mondo umano è                                              momento all’altro anche                                                                vuole ormai competere con la realtà. Si vuole
                    quindi inevitabilmente uma-                                            uno solo cambi postura,                                                                così superare il dubbio che, dalla preistoria,
                    nizzato, e questa è anche la                                           provocando la perdita di                                                               attraverso l’alterità dell’Arte, l’uomo percepi-
                    fortuna mondiale dei “carto-                                           questo attimo di connessio-                                                            sce in “essere, non essere”, esteso in “esse-
                    ni animati” che traspongono                                            ne, come coscienza di con-                                                             re, facendo finta di essere” . E viene così
                    sembianze, sentimenti e                                                tinuità fra esseri viventi.        piccoli mostri non inquietanti come quelli di       esorcizzata l’inquietudine per una realtà vir-
                    comportamenti umani, in                                                Si ha la sensazione è di           Bosch [in basso, a sinistra]. C’è invece in essi    tuale che invade, si insinua, mimeticamente
                    animali, vegetali, oggetti:                                            una visione miracolosa-            la forma ignota, perché invisibile, di cellule,     nel reale, in competitività con questo, al
                    una relazione che permette                                             mente statica ma viva, che         molecole, amebe, radiolari in sospensione           punto che è come risvegliarsi da un sogno
                    una “comunicazione sub-                                                potrebbe dinamizzarsi. In          antigravitazionale, que-                                                    scoprendo che è realtà.
                    stanziale” di tutte le Cose,                                           particolare l’Aria, volto gre-     sto diventa brodo pri-                                                      “Se si infrange la soglia
                    come ci ricordano per es.                                              mito di tanti uccelli, posati      mordiale nella liquidità di                                                 fra immaginazione e
                    Lucrezio, Ovidio, Giordano                                             per incanto nei punti giusti,      Tanguy [a destra], con                                                      realtà e tutto ciò che
                    Bruno, Italo Calvino.                                                  con un pavone in primo             microforme in germina-                                                      non ha potuto essere,
                    L’Albero della Vita attraver-                                          piano, che fa la ruota sulla       zione, in fieri. Dalì ritorna                                               se non dentro di noi,
                    sa i tempi, dal totem ai codi-                                         spalla. Si sospende il fiato,      alle     arcimboldesche                                                     diventa tangibile e si
                    ci miniati, ai racconti arabi di                                       per paura che a un solo            inquietanti rocce isole-                                                    infrange anche la diffe-
                    alberi che producono esseri viventi, all’Albero   respiro si sciolgano gli uccelli in volo dal vin-       volto in una stasi dia-                                                     renza fra mostri e non
                    di Pantaleone del mosaico di Otranto ai por-      colo della Forma.                                       mantina, in cui l’atto                                                      mostri”, ci dice Italo
                    tali e capitelli romanici in cui si intrecciano   Arcimboldo viene considerato uno dei maestri            percettivo si sdoppia                                                       Calvino sulla ”Origine
                    vegeto-zoomorfi. Diversi autori menzionano        ideali da Breton, da De Chirico, Savinio e dai          per vedere, l’isola o il                                                    degli Uccelli”, nelle
                    piante e animali che parlano o mistici che        surrealisti, poiché il Surrealismo è strumento          volto: una immagine                                                         Cosmicomiche.
                    parlano il loro linguaggio (S. Antonio, S.        di conoscenza attraverso il quale esplorare             mangia l’altra. Magritte
                    Francesco…).                                      l’inconscio, il sogno, il meraviglioso, la follia,      continua il gioco metamorfico in senso più          Riferimenti
                                                                                                                                                                                  Renato e Rosellina Balbi, Lungo viaggio al centro del
                                                                      le stereotipie.                                         onirico: ingigantirsi di una rosa nei confini di    cervello, Laterza, Bari 1981
                    Già Leonardo aveva rilevato che è molto           Max Ernst [sotto] si lascia ispirare dal frottage       una stanza, evocando l’intensità quasi capta-       D’Arcy W.Thompson, Crescita e forma, Bollati-
                    importante per l’artista lasciarsi ispirare da    poi dal collage creando visioni allucinatorie           bile del suo profumo, un volto si trasforma in      Boringhieri, Torino 1969
                    una macchia, partendo dall’informale per          come nell’Angelo della palude, nella Vestizione         un corpo, le foglie in uccelli, una colomba         Sean B.Carrol, Infinite forme bellissime, Codice,
                    tranne la forma e sviluppando così l’imago –      della sposa. André Masson inventa come Max              volando diventa Cielo su cielo.                     Torino 2006
                                                                                                                                                                                  S.Guerra Lisi, G.Stefani, Il corpo matrice di segni,
                    azione; Arcimboldo sembra seguire questa          Ernst una Tecnometafora (come diciamo nella             Questo aspetto metaforico competitivo con           Borla, Roma 2010
                    strategia ispirandosi anche a studi anatomici     GdL), che è il rito ripetitivo della “stratificazio-    la realtà crea meraviglia ma anche sollievo         S.Guerra Lisi, P.G.Curti, Stereotipie e arte di vivere,
                    o a ritratti di Leo-                                                            ne di colla e sabbia      nella dilatazione, possibile all’uomo, del reale.   ETS, Pisa 2004
                    nardo in un assem-                                                              da cui emergono
                    blaggio di radici                                                               forme inquietanti.
                    fiori, frutti così pre-                                                         Così Miró con tona-
                    ciso, che si ha                                                                 lità brillanti fa flut-
                    quasi il timore che                                                             tuare sullo sfondo
                    all’improvviso ciò                                                              piccoli mostri, note
                    che è così meravi-                                                              musicali, oggetti in
                    gliosamente aggre-                                                              metamorfosi come
                    gato, e al posto                                                                nel “Carnevale di
                    giusto, per un sof-                                                             Arlecchino” [p. 9, in
                    fio si sfogli, si                                                               alto] e nel “Giardino
                    disgreghi. In parti-                                                            delle delizie” in cui
                    colare i volti dei                                                              si equilibrano in cro-
                    Quattro Elementi                                                                matismo        festoso

8                                                                               MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi    MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                    9
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - LOGO_GDL LOGO MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI ...
Globalità                                                                                                                                                                                                                       Globalità
        dei Linguaggi                                                                                settembre 2012 n° 14     settembre 2012 n° 14                                                                                      dei Linguaggi

                        Gino Stefani                                                                                          ne estetica; e qui la ripetizione interviene        e nello spazio. In questo senso si può dire,
                                                                                                                              spesso a occupare il campo. Nelle arti grafi-       con I. Fonagy (La ripetizione creativa, Dedalo,

                        Ripetere... ma che senso ha?                                                                          che, cromatiche e plastiche questa occupa-
                                                                                                                              zione dà luogo all’arabesco, alla decorazione
                                                                                                                              geometrica, alle geometrie dell’astrattismo,
                                                                                                                                                                                  Bari 1982), che la Ripetizione (e la Stereotipia)
                                                                                                                                                                                  è ‘immobilità nel movimento’. Come dire che
                                                                                                                                                                                  una Stereotipia è un muoversi continuamente
                        La ripetizione: funzioni e sensi                                                                      alle serialità del minimalismo, ecc. In musica,     per restare sempre allo stesso punto, nella
                                                                                                                              la ripetizione è sovrana, dalla radice stessa       stessa posizione o situazione.
                     Stereotipia: un comportamento ripetitivo            testi e circostanze la ripetizione non rinforza      della sua costituzione grammaticale alla            5 -‘La parola è la cosa’: in tanti rituali religio-
                     apparentemente insensato.                           un’affermazione, ma al contrario la indeboli-        musica ‘minimale’ (T.Riley, Ph.Glass, ecc.)         si e soprattutto magici (sacramenti, preghie-
                     Un gesto, un’espressione orale, un compor-          sce; allora ripetere una frase è come girarle        dove la variazione può scendere al livello          re, mantra, formule operative,…) avviene che
                     tamento di cui non si vede una funzione?            intorno, vederla e prenderla da tante angola-        minimo necessario per tener desta la mente          la parola è (o è creduta) ‘efficace’, cioè fa
                     Allora la ricerca del senso è sulla natura di       ture diverse: l’affermazione non è più peren-        in un’attenzione estetica.                          quello che dice, e la ripetizione interviene
                     quel gesto, di quell’espressione, e più preci-      toria, diventa discutibile - sì,…sì,…sì (?) - si     L’estetico, nella comunicazione come                spesso a rafforzarla in quest’ottica performa-
                     samente sulla relazione di quel gesto con           può mettere in dubbio; il senso si dilata, si        nell’espressione, è prevalenza del principio        tiva.
                     l’identità e la storia di quella persona.           sfaccetta, tende a vanificarsi.                      di piacere sul principio di realtà. Con la ripe-
                     Ma quello che fa pro-                                                           Lo sperimentiamo         tizione la percezione si adagia, si riposa, nel     Per concludere, invitiamo il lettore a riflettere
                     blema può non essere                                                            già nella conversa-      piacere del riconoscimento del noto: è il           su quale densità di senso ha potuto avere la
                     il gesto in sé, ma il                                                           zione quotidiana,        ‘ritornello’, il compiacimento di Narciso. Per      Ripetizione nell’esperienza del compositore
                     fatto di essere ripetiti-                                                       ma questa espe-          questo il riascolto delle canzoni note e pre-       Giacinto Scelsi: “…in quel periodo la moglie
                     vo. E allora la ricerca                                                         rienza diventa radi-     ferite è di gran lunga più frequente dell’ascol-    lo lasciò, e questo gli causò più avanti un
                     sulle Stereotipie impli-                                                        cale nel linguaggio      to di nuove canzoni. Nel contempo la                collasso psicologico. La sua terapia consi-
                     ca un’indagine sul                                                              poetico, come nel        Ripetizione fonda e permette la variazione; e       stette nel suonare in continuazione una sin-
                     senso della ripetizione.                                                        celebre esempio di       quando questa arriva, si ha insieme quel pia-       gola nota di un pianoforte, cosa che lo guidò
                     Un senso che si intra-                                                          Gertrud Stein, cita-     cere e la sorpresa della novità.                    verso il suo nuovo stile”, di cui un buon
                     vede molteplice, e di                                                           to da Jakobson:          3 - Ma oltre una certa soglia, se la coscien-       esempio sono i Quattro pezzi su una nota
                     cui cercherò di indica-                                                         “Rose is a rose is a     za è vigile, una volta saturata l’attenzione,       sola, per orchestra da camera (1959).
                     re alcune articolazio-                                                          rose is a rose”. La      l’evento-oggetto non
                     ni. Per ciascuna di                                                             ripetizione è pura       dà più informazione,
                     queste ci si dovrebbe                                                           paratassi, non inne-     ma sazietà, quindi                                    LA RIPETIZIONE
                     chiedere: questo sen-                                                           sca alcun discorso.      noia, regredisce alla                     MATRICE   DI SENSO NELLE STEREOTIPIE
                     so si può ritrovare in                                                          Il testo ripetuto non    condizione di sfondo
                     questo o quel com-                                                              apporta nuova infor-     inarticolato, non più
                     portamento stereoti-                                                            mazione semantica,       avvertito       distinta-                                   Rafforza
                     po che conosco?                                                                 anzi la perde, diven-    mente. Se invece ci                                     l’espressione,
                     Un primo risultato                                                              ta un nonsense; la       si lascia prendere,                                      la chiarisce,
                                                                                                                                                                                       influisce sul
                     della ricerca sarà,                                                             ridondanza attenua       possedere dall’og-                                         recettore
                                                                                                                                                                   Piacere                                      La parole
                     tenendo        d’occhio                                                         l’attesa cognitiva.      getto-evento ripetu-                                                              è la cosa:
                                                                                                                                                              (repetita juvant)
                     tanti comportamenti                                                             L’attenzione viene       to, questo ingiganti-                                                               MAGIA
                     ‘insensati’,constatare                                                          orientata a concen-      sce, occupa tutto lo
                     la densità di senso                                                             trarsi altrove. Dove?    spazio della coscien-
                     che la ripetizione vi fa                                                        Sul testo nella sua      za, e si ha l’ossessio-
                     intravedere.                                                                    costituzione mate-       ne, la possessione
                     1 - Ripetere è, nella comunicazione ordinaria,      riale, e quindi sulla sua percezione sensoria-       (ob-sessus: posse-                                      STEREOTIPIA
                     ribadire, cioè intensificare, chiarire, rafforza-   le, sinestesica. Ecco la funzione estetica (o        duto), o l’incantazio-
                     re: ‘lo dico, lo ripeto, torno a ripeterlo’. E      poetica, nei termini di Jakobson), che la ripe-      ne. E magari, con-
                     nell’insistenza, anche se ‘monotona’, è impli-      tizione basta da sé sola a sviluppare. In virtù      nessa a questa, una                                                                     Fa
                     cita una funzione ‘conativa’, ossia di influsso     della ripetizione la prosa quotidiana si poetiz-     funzione catartica,               Ossessione,                                       perdurare
                                                                                                                                                                possessione,                                    l’espressione
                     sul destinatario; tanto più evidente se esalta-     za, si estetizza, si musicalizza. Si passa dal       terapeutica.                                                 Rende
                                                                                                                                                               incantamento                                      nel tempo e
                     ta da un crescendo espressivo-emotivo,              capire al sentire, dal senso semantico del           4 - La Ripetizione fa                                     ambigua e               nello spazio:
                     bioenergetico. Nelle manifestazioni di massa        testo ai sensi sinestesici dei suoni e ritmi ver-    perdurare nel tempo                                        polisensa             immobilità del
                     gli slogan hanno appunto questa funzione; e         bali, dalla frase al verso.                          e prolungare nello                                      l’espressione.              movimento
                                                                                                                                                                                        Permette le
                     la loro forma è adeguata: breve, concisa,           In tutte le arti, al venir meno delle dimensioni     spazio un gesto,
         Al centro:                                                                                                                                                                       varianti
     N. Malinowskij, facilmente ripetibile appunto.                      informativa, descrittiva, rappresentativa            un’espressione di per
     Tunnel asiatico 2 - Ma c’è un versante opposto: in certi con-       emerge in primo piano l’attenzione-intenzio-         sé limitati nel tempo

10                                                                               MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi   MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                11
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - LOGO_GDL LOGO MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI ...
Globalità                                                                                                                                                                                                                                             Globalità
     dei Linguaggi                                                                                           settembre 2012 n° 14     settembre 2012 n° 14                                                                                                 dei Linguaggi

                                                                                                                                      delle Grazie, parzialmente fallito proprio dal punto          Dürer, ecc.), sostiene che, nelle varie letture sim-
                                                                                                                                      di vista “sperimentale” (un procedimento pittorico            boliche che si sono susseguite intorno al Cenacolo
                                                                                                                                      che per la sperimentazione di nuovi materiali ne              leonardesco, “l’unica trama semantica generale e
                                                                                                                                      compromise la buona conservazione e costrinse                 maggiormente inclusiva, che si rivela coerente,
                                                                                                                                      lo stesso Autore e i successivi restauratori a                unitaria e sostenibile, appare quella della ricompo-
                                                                                                                                      diversi interventi di recupero dell’opera, l’ultimo           sizione zodiacale delle posizioni e delle posture,
                                                                                                                                      alla fine del secolo scorso) come le sue fantasio-            per nulla in contrasto con la sacralità vangelica
                                                                                                                                      se macchine volanti (e non ci sfiori l’intenzione di          della scena in quanto nei secoli passati le cono-
                                                                                                                                      ironizzare sugli errori di un genio di tale levatura).        scenze zodiacali erano diffusamente accettate e
                                                                                                                                      Un capolavoro, dunque, sicura-
                                                                                                                                      mente dal punto di vista com-
                                                                                                                                      positivo, ma anche per i suoi            In che cosa consiste la lettura astrologica del Cenacolo vinciano?
                                                                                                                                      valori simbolici, che nei secoli
                                                                                                                                      hanno animato il dibattito attor-        Franco Berdini (op. cit. 1982) individua nei 12 apostoli, dipinti frontalmente, l’identifi-
                                                                                                                                      no ai suoi significati, anche eso-       cazione con i 12 segni zodiacali.
                                                                                                                                      terici. Celebre è, oggi, anche           Il dipinto ritrae il consesso dell’Ultima Cena proprio nel drammatico momento, tratto
                                                                                                                                      grazie all’eco mediatico e cine-         dal Vangelo di Giovanni (13,21 e seguenti), in cui Gesù dice: “Uno di voi mi tradirà”: e
                                                                                                                                                                               la scena si anima di molteplici espressioni e gesti, e rivela con le diverse reazioni i
                                                                                                                                      matografico, la lettura esoterica
                                                                                                                                                                               diversi caratteri dei presenti. Chi fa gesti di stupore; chi si alza perché non ha udito
                                                                                                                                      sostenuta da Dan Brown nel
                                                                                                                                                                               bene, chi si avvicina, chi si mostra distaccato, chi si ritrae.
                                                                                                                                      “Codice Da Vinci”, ma tra le
                                                                                                                                                                               Gli apostoli occupano la scena in gruppi di tre e ciascun gruppo rappresenta una
                                                                                                                                      innumerevoli ipotesi di lettura,         stagione. I sei apostoli alla sinistra di Gesù (alla destra per chi guarda il quadro) sono
                                                                                                                                      quella che maggiormente ci               posti nella zona di luce e rappresentano i sei segni della primavera e dell’estate; gli
                                                                                                                                      convince prende le mosse dalla           altri, collocati nella zona d’ombra, i sei segni dell’autunno e dell’inverno. Cristo è la
                                                                                                                                      pubblicazione, nel 1955, del             figura centrale che illumina la scena di grande intensità espressiva e spirituale e rap-
                                                                                                                                      “Nuovo Trattato completo di              presenta il Sole che troneggia nella musica del tempo dei suoi dodici segni – aposto-
                     Alessandro Cherubini                                                                                             Astrologia teorica e pratica” di         li. (M. Gambassi)

                     Astrologia e Quattro Elementi
                                                                                                                                      Nicola Sementovsky-Kurilo, svi-          L’opera, letta da destra a sinistra (come la scrittura “speculare” di Leonardo), può
                                                                                                                                      luppata in ulteriori studi da            essere così descritta schematicamente: Simone Zelota (Ariete - Fuoco), tempera-
                                                                                                                                      Franco Berdini (poliedrico arti-         mento nervoso e mascolino, con la testa calva e le mani protese in avanti come corna

                     nella GdL: un esempio dal
                                                                                                                                      sta e studioso romano) che, nel          all’attacco, veste colori caldi; Giuda Taddeo (Toro - Terra), collo taurino, spalle forti e
                                                                                                                                      1982 pubblicò per Editalia               fronte prominente, avvolto in una veste color ocra, con il gesto delle mani riproduce il
                                                                                                                                      “Magia       e   Astrologia    nel       simbolo grafico del segno zodiacale del Toro (un cerchio sormontato da una U);
                                                                                                                                                                               Matteo (Gemelli - Aria), veste d’azzurro e verde, rivolge lo sguardo a destra e indica

                     Cenacolo di Leonardo
                                                                                                                                      Cenacolo di Leonardo” con un
                                                                                                                                      saggio critico di Francesco Mei          a sinistra enfatizzando il carattere “doppio” dei Gemelli, segno di relazione e comuni-
                                                                                                                                      e la presentazione di Giulio             cazione; Filippo (Cancro - Acqua), temperamento femmineo e sensibile, sotto un
                                                                                                                                      Carlo Argan. Nonostante suc-             mantello arancio da “crostaceo” porta una tunica azzurra e raccoglie le mani al petto
                                                                                                                                                                               come due chele; Giacomo Maggiore (Leone - Fuoco), folta capigliatura e braccia
                     L’Astrologia non è una scienza, o meglio, non appartiene alle “scienze esatte”,                                  cessive riletture, critiche e ten-
                                                                                                                                                                               aperte in un gesto solare e schietto, mostra stupore ed espone il petto luminoso;
                                                                                                                                      tativi di confutazione di scarsa
                     quelle, per intenderci, come la matematica e le scienze nate con Copernico e                                     rilevanza, la tesi di Berdini-Mei
                                                                                                                                                                               Tommaso (Vergine - Terra), in posizione di richiesta precisa, concreta, alza l’indice
                                                                                                                                                                               destro, lo stesso con cui cercherà conferma corporea della resurrezione di Cristo.
                     Galileo (fondatori dell’Astronomia e del metodo scientifico)… Tuttavia per                                       rimane, a trent’anni di distanza,        Questi è al centro della scena, in posizione d’equilibrio (equinozio d’Autunno), le
                     lungo tempo fu considerata Scienza, seppure “astratta”, cioè, come la filosofia                                  confortata anche da un più               mani sul tavolo, pari, come i piatti di una bilancia.
                                                                                                                                      recente saggio di Giacomo                Ma la Bilancia è Giovanni (Aria), femmineo e lieve, speculare al Maestro (veste gli
                     e la mitologia, appartenente alle discipline umanistiche e letterarie.                                           Maria Prati (“Il capolavoro di           stessi colori, rosso e azzurro, caldo e freddo); Giuda (Scorpione - Acqua), vestito di
                                                                                                                                      Leonardo alla luce dei Vangeli,          colori d’acqua, si ritrae nascondendo nella mano il veleno mortale (la borsa dei dana-
                     All’epoca di Leonardo da Vinci, gli uomini “di scien-     La Globalità dei Linguaggi è una disciplina umani-     dell’Apocalisse e dell’alchimia”,        ri) con il braccio rivolto al proprio interno come la coda dello scorpione accerchiato,
                     za” potevano avvicinarsi agli astri ed al cosmo sol-      stica: alle terapie mediche, alla “sanitarizzazione”   Tortona 2011) e dallo studioso           mentre il volto buio pare prolungarsi nella fronte e nella barba appuntita come le pinze
                     tanto attraverso un’osservazione “da lontano”, una        della salute, contrappone la MusicArTerapia, il        fiorentino Marco Gambassi, una           dell’animale che lo rappresenta; Pietro (Sagittario - Fuoco), lo scavalca con un balzo,
                     riflessione filosofica, non certo uno studio sperimen-    Ben Essere (dal curare all’aver cura). Vuole riscat-   lettura simbolica estremamente           allungandosi verso Giovanni: è la brace che cova sotto la cenere, il mantello rosso è
                     tale concreto. Leonardo, dunque, scienziato nella         tare la Persona dalla condizione di “Paziente”         rispettosa del carattere del             raccolto sotto l’altro braccio che nasconde il coltello dietro la schiena, come una fare-
                     propria epoca, fu artista, poeta e filosofo: la “con-     (ricordiamo la riflessione di Freud sul suo percorso   Maestro toscano e della cultura          tra che raccoglie le frecce dell’arciere, la mano è protesa come incoccata sull’arco…
                     cretezza” dei suoi studi si limitò alla prospettiva, ai   di ricerca che trasformò il “medico neurologo” in      rinascimentale umanistica di cui         vive il presente ma è proiettato verso il futuro, che riscatterà il tradimento di Giuda;
                     procedimenti pittorici, all’ingegneria, all’idraulica,    “biografo e letterato”). “Paziente” ha a che fare      egli fu altissima espressione.           Andrea (Capricorno - Terra), veste ocra e verde bosco, ha la barba bianca della sag-
                     alle scienze naturali e all’anatomia e, solo parzial-     con “Tolleranza”, “Persona” ha a che fare con          In particolare, Prati ampliando le       gezza e pone le mani avanti in segno di cautela, non si scompone più di tanto, vuole
                     mente, all’aerodinamica (scusate se è poco!)… ma          “Accoglienza” (corpo a corpo). È un cambio di          riflessioni di Berdini con docu-         capire; Giacomo Minore (Acquario - Aria), capelli fluenti e lievemente mossi come una
                     non certo all’astronomia o alla chimica che non           prospettiva, difficilmente tollerabile dal sistema     mentati riferimenti all’alchimia,        brezza, volto femmineo, attraversa con un braccio lo spazio di Andrea e si allunga
                                                                                                                                                                               verso Pietro in un gesto quasi danzante; ultimo è Bartolomeo (Pesci - Acqua), avvol-
                     erano ancora nate: al loro posto esistevano, ed           economico-sanitario e produttivo.                      alla simbologia dei colori e dei
                                                                                                                                                                               to in un mantello annodato sulle spalle come una pinna dorsale e turbinante come un
                     erano ampiamente riconosciute, l’astrologia e l’al-                                                              numeri, alla relazione con altre
                                                                                                                                                                               ruscello, colori verde e azzurro, guizza dalla panca proiettandosi in avanti ed espone
                     chimia, entrambe da lui studiate al pari delle altre      Torniamo a Leonardo e ad uno dei suoi più gran-        opere (Ultima Cena di Andrea
                                                                                                                                                                               il piede (punto debole dei Pesci) sollevato dal suolo in un movimento fluido.
                     discipline della conoscenza umana.                        di capolavori artistici, il Cenacolo di Santa Maria    del Castagno, Melanconia I di

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DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - LOGO_GDL LOGO MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI ...
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                         Globalità
      dei Linguaggi                                                                                                    settembre 2012 n° 14       settembre 2012 n° 14                                                                                                  dei Linguaggi

                      valorizzate.” Notando che “i quattro elementi                reale sulla nostra vita concreta), ma, soprattutto,
                      appaiono divisi e ‘aperti’ da un Cristo ‘quintessen-         ponendoli in relazione con i Quattro Elementi. Far             RICERCHE ED ESPERIENZE
                      za’ che attraversa e governa, dividendo e unendo,            derivare questi caratteri, o le tipologie fisiognomi-
                      (solve et coagula) gli elementi della serie centrale,        che, dal tema natale e da cicli mensili, come nella            In questa rubrica riportiamo esperienze e interventi di Operatori in MusicArTerapia
                      interponendosi fra il fuoco e la terra alla sua sini-        tradizione astrologica occidentale, o dagli alberi,            (OMAT GdL), raggruppati per ambiti di competenza:
                      stra (Giacomo e Tommaso) e l’aria e l’acqua alla             come nella tradizione araba, o da cicli annuali,               ambito pediatrico e psico-pedagogico: “Dal grembo materno al grembo sociale”;
                      sua destra (Giovanni e Giuda).”                              come vuole l’astrologia cinese, o da quant’altro,
                      E, più avanti, avverte: “Non c’è nulla di ‘magico’ in        non è determinante: ogni cultura attribuisce alle
                                                                                                                                                  ambito artistico-espressivo: “Comunicazione ed espressione”;
                      realtà nell’esoterismo di Leonardo se non il pluri-          tipologie umane derivazioni pertinenti alle proprie            ambito terapeutico: “Dal curare all’aver cura”.
                      secolare e tradizionalissimo riconoscimento delle            tradizioni simboliche e mitologiche. Certo è che               Per eventuali approfondimenti si rimanda al sito www.centrogdl.org
                      armonie e delle concordanze fra macrocosmo e                 ogni essere umano porta in sé, nei propri costumi,
                      microcosmo”.
                      Quale conclusione possiamo trarre da queste con-
                                                                                   nel proprio carattere, nelle proprie stereotipie, i
                                                                                   caratteri stessi della natura che lo ha generato e
                                                                                                                                                  DAL GREMBO MATERNO AL GREMBO SOCIALE
                      siderazioni? La stessa da cui siamo partiti: l’Astro-        che (più della cultura che lo ha plasmato) si è
                      logia non è una scienza che studia gli astri, ma             impressa “nel suo DNA”: una Natura che unifica                 Maria Luana Cioffi *
                      una filosofia che aiuta a studiare i caratteri dell’uo-      microcosmo e macrocosmo, ontogenesi e filoge-
                      mo, facendoli, sì, derivare dalla disposizione delle         nesi, in un disegno globale che “interconnette ogni            Diventare Me
                      costellazioni conosciute (che, a quanto ci assicu-           manifestazione di vita della Biosfera” (da G.
                      rano gli astronomi, non hanno alcuna influenza               Bateson, “La struttura che connette”).                         Un’esperienza di maternità

                                                                                                                                                  La mia esperienza potrebbe sembrare
                                                                                                                                                  uguale a quella di tante altre donne e
                                                esternazione e raccoglimento intimisti-                                                           mamme ma saper cogliere l’unicità di
                                                co, mosso dalla presenza radiosa cen-                                                             ogni evento è una caratteristica incon-
                                                trale dell’equinozio (d’Autunno, secondo                                                          fondibile della nostra disciplina. Essere
                                                la lettura simbolica di Berdini, ma uguale                                                        grembo vivo è stata l’esaltazione del
                                                e speculare al suo opposto primaverile).                                                          mio Corpo Senziente, partecipato ed
                                                Associabile al segno dell’Acquario,                                                               attivo alla vita per qualcun altro.
                                                dinamico e gentile, non meno “primave-                                                            Nel momento della gravidanza, dell’At-
                                                rile” del contemporaneo ma più acquati-                                                           tesa, il mio corpo si è fatto Uovo pre-
 Nei nostri* laboratori su Emo-tono-            co Botticelli, cresciuto come lui alla                                                            zioso di energie che inglobate dentro di
 fonosimbolismo e Quattro Elementi pro-         bottega del Verrocchio. Ma, se il caratte-                                                        me hanno saputo rendere accogliente
 poniamo una carrellata di immagini d’ar-       re d’aria di Botticelli, pur nell’acquaticità                                                     la vita dentro la vita. Il Corpo biologica-
 te sul tema dell’ARIA, nella quale abbia-      degli andamenti lineari, è particolarmen-                                                         mente è sempre stato pronto a vivere
 mo inserito l’opera di Leonardo tra Piero      te riconoscibile nelle “Annunciazioni” e                                                          queste esperienza ma la frenesia e la mia “testa” ac-      senza invadenza, con il parto, con la sua voglia di
 della Francesca e Michelangelo, come           nella “Nascita di Venere”, dove Zefiro e                                                          centratrice non hanno reso possibile l’annidamento         nascere ed esserci, nel mondo, Sandro ci ha sorpre-
 espressione delle diverse nature e mani-       Flora fanno da levatrici alla dea sorgente                                                        dentro di me, solo in un momento di difficoltà quando      so segnando la sua entrata alla vita come Persona
 festazioni dell’Aria, come segue.              da un mare appena increspato da ondi-                                                             per andare avanti si può solo tornare indietro sono        dipendente da noi, ma caratterizzante di sé stesso,
 Piero della Francesca (sotto): Spazio,         ne simili a nuvole mosse dalla brezza                                                             riuscita a lasciarmi travolgere da una libertà mentale     unico ed invalicabile.
 equilibrio, sospensione, assenza di gra-       primaverile, quello di Leonardo sembra           vivacità quasi estiva dei Gemelli, raffor-       permettendo al mio piccolo uomo di annidarsi dentro        L’accoglienza di un calore, Grembo Sociale, è quello
 vità,     levitazione,      evaporazione.      coinvolgere maggiormente la materia,             zata dal “raddoppio” della figura di Dio,        di me!                                                     che abbiamo tentato di ri-creare alla nascita, la fortu-
 Associabile al segno della Bilancia e alla     avvolgendosi nella dinamica delle archi-         presentato di fronte e di retro nella vorti-     L’attesa è stata la costruzione e il vivere delle sensa-   na di poter partorire in famiglia, senza invadenze psi-
 stagione autunnale, caratterizzata dal         tetture dei paesaggi e nelle forme elicoi-       cosa creazione del sole.                         zioni invisibili ma vive, il primo movimento, il calore    cologiche ha dato la possibilità sia a me che al papà
 sorgere delle prime nebbie che attuti-         dali presenti tanto nei suoi studi di aero-                                                       della pancia, le emos-azioni che prendevano vita nei       di essere rilassati, riconosciuti nelle nostre richieste
 scono i rumori diffondendo una lumino-         dinamica quanto in composizioni artico-          Questi tre caratteri dell’aria sono tutti        sogni, nei gesti quotidiani, il mio sguardo rilassato,     e sostenuti nelle scelte e nel momento di difficoltà
 sità uniforme.                                 late come la “Vergine con Sant’Anna e il         contenuti nel successivo Pontormo                simbolo di quella vita che prendeva corpo dentro di        umane naturali; così Sandro è stato accolto e involto
 Leonardo: “Inventore” della prospettiva        bambino” o “L’adorazione dei Magi”.              (sopra), che gonfia le vesti dei propri          me, hanno rigenerato intorno a noi un grembo sociale       dal mio Grembo al grembo umano che ci circonda;
 aerea, non dissipa la nebbia, ma la sol-       Michelangelo (in alto a sinistra): Il dina-      personaggi come vele gravide di vento,           pronto all’accoglienza, Sandro è nato da un noi ma in      questo ha dato uno slancio sulla sua Personalità, nel-
 leva consentendo alla natura di manife-        mismo diventa turbine e tempesta, vento          enfatizzando i gesti danzanti ignari della       un voi, in un grembo sociale, presente e in ascolto in     la sua immaginazione e serenità. Il suo Viaggio si è
 starsi nel suo brulicare di                                    che scolpisce, rivelando il      forza gravitazionale, permeando gli              questi mesi.                                               concluso nel castello Luce pieno di Amore, Dedizione
 vita. È respiro, brezza,                                       corpo essenziale della           sguardi di stupore assorto nella contem-         Il suo viaggio dell’Eroe è stato il lasciar s-correre in   e Meraviglia nel momento di un immediato con-tatto,
 refolo capace di turbinìo                                      pietra come nei capolavo-        plazione, dove il respiro, sempre più            quindici ore dentro di me il venire alla Luce, pren-       del corpo a corpo, veicolo primario di emos-azioni.
 improvviso, atmosfera                                          ri naturali di Capo Testa, in    rarefatto, diventa sospiro.                      dere consapevolezza ancora maggiore che da quel            Ora siamo qui tra di voi pronti a far parte di questa
 naturale ricca di vegeta-                                      Sardegna. A volte ricono-                                                         momento non saremmo stati più gli stessi. Donarlo          Famiglia, a raccontare la nostra vita, il nostro amore,
 zione. Il Cenacolo si pre-                                     sciuto come Terra e              * Alessandro Cherubini (Scorpione, ascen-        al mondo è stato l’atto più viscerale, sorprendente,       ad odorarci ed assaporarci...
 senta come un susse-                                                                            dente Sagittario) conduce laboratori didattici   estenuante ma emozionante che si possa provare.
                                                                Fuoco, esprime la sua
                                                                                                 presso il Master di Roma e Firenze con Anna      Dal dentro al fuori con un’Energia senza misura, la        [nella foto: Sandro interagisce con una “tata” un po’
 guirsi di espansioni e                                         natura ventosa nella             Chiara Scapini (Leone, ascendente Cancro).
                                                                                                                                                  vita prende corpo attraverso un corpo: nonostante          speciale, Elvira]
 contrazioni, inspirazione                                      Creazione (nella Cappella        Entrambi sono musicarterapeuti nella GdL e
 ed espirazione, enfasi di                                      Sistina), dove emerge la         docenti UPMAT.                                   per nove mesi ci fossimo preparati al dono, all’esserci                           * Omat GdL - Segretaria UPMAT

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Globalità                                                                                                                                                                                                                                                           Globalità
     dei Linguaggi                                                                                                  settembre 2012 n° 14        settembre 2012 n° 14                                                                                                     dei Linguaggi

                                                                                                                                                La natura impalpabile ed invisibile del suono chie-        Elena Zago *
                     COMUNICAZIONE ED ESPRESSIONE                                                                                               de all’insegnante, oltre alla conoscenza dell’anato-
                                                                                                                                                mia e fisiologia dello strumento corpo-voce, di            GdL e Fotografia:
                     Patricia Bustos Wacquez *
                                                                                   tentativo di piegarla a modelli imposti dalla mentalità
                                                                                                                                                riflettere profondamente sulle immagini e sensazio-
                                                                                                                                                ni propriocettive che lo abitano, quando ascolta un
                                                                                                                                                                                                           i Quattro Elementi
                                                                                   rigida di una facoltà scientifica da una parte, e da
                                                                                                                                                suono o frase musicale; quando pensa un suono o            La Fotografia parla del Corpo, non solo quando il
                     “Cantare di Corpo”                                            canoni estetici artistici del tutto alteri, dall’altra. Mi
                                                                                   sentivo fuori posto, e in conservatorio, non adatta.
                                                                                                                                                frase musicale; quando si prepara psicofisicamen-          corpo ne è il soggetto, ma essa ci parla soprattutto
                     ri(ac)cordando lo                                             Per me fu molto doloroso constatare che dalle istitu-
                                                                                                                                                te a produrre un suono o frase musicale e quando
                                                                                                                                                il suono o frase musicale finalmente lascia il corpo,
                                                                                                                                                                                                           del corpo del suo autore, del suo porsi nei confron-
                                                                                                                                                                                                           ti della vita.
                     strumento-corpo nella GdL                                     zioni bisognava imparare a difendersi, e che nulla
                                                                                   avrei imparato che non sapessi già. Il percorso e la
                                                                                                                                                per vivere nello spazio circostante. Ognuna di que-
                                                                                                                                                ste fasi è prodotta da - e a sua volta produce -           La GdL, tessuto connettivo di discipline e di paradig-
                                                                                   ricerca è dentro di noi. E siamo noi.                                                                                   mi che parlano di una globalità della comunicazione e
                     Il Canto è una disciplina che coinvolge tutto il corpo                                                                     pensieri, immagini e sensazioni, che sono l’anima
                     mettendo in gioco lo strumento più intimo della                                                                            e la vita della voce. Il cantante alla stregua di un       del linguaggio, utile a comprendere comportamenti
                                                                                   Dopo 28 anni, osservo che la strada del mio viag-                                                                       apparentemente insensati, basandosi sulla fiducia nei
                     comunicazione: la Voce, identità primaria di ogni                                                                          artista/artigiano che plasma la materia come creta,
                                                                                   gio ha compiuto un cerchio; sono partita dalla                                                                          potenziali umani e sulla consapevolezza che in qua-
                     essere umano...                                                                                                            marmo, legno, vetro, carta, acqua colorata, ecc,
                                                                                   medicina (concepita nella mia testa come lo stru-                                                                       lunque occasione e situazione, l’uomo non può non
                                                                                                                                                dà forma alla più “incorporea” delle materie: l’aria,
                                                                                   mento per promuovere la salute e il benessere tra                                                                       comunicare qualcosa di sé (anche se, tra l’artista e
                     Quando intrapresi la strada dello studio del canto                                                                         che accolta nel corpo umano diventa però in asso-
                                                                                   gli esseri umani), e attraverso un lungo, avventu-                                                                      l’opera c’è di mezzo un apparato meccanico, quale
                     non ragionavo assolutamente sugli effetti terapeutici                                                                      luto la materia più corporea e trascendente.
                                                                                   roso e sofferto percorso musicale e labirinto voca-                                                                     può essere la macchina fotografica), rivela una incre-
                     del suono o della musica… cantavo ed ero felice. Mi                                                                        In questo ambito della comunicazione umana, e là
                                                                                   le ci sono felicemente tornata.                                                                                         dibile convergenza anche con l’arte fotografica.
                     hanno detto che ho cominciato a cantare prima di                                                                           dove sia richiesto il migliore e più efficiente uso
                                                                                   Credo fermamente che se le persone sentono il                                                                           Gli archetipi dei 4 Elementi possono essere colti nei
                     parlare… e in famiglia ne erano felici, si cantava sem-                                                                    dello strumento corpo-mente-voce, la didattica
                                                                                   bisogno-desiderio di “migliorarsi”, e in questo                                                                         gesti quotidiani di ognuno di noi, nel nostro tono mu-
                     pre anche lì.                                                                                                              della voce nei secoli si è dotata delle più variate,
                                                                                   caso mi riferisco alle voci che vogliono affinare                                                                       scolare, nel comportamento, nei gesti apparentemen-
                     Cantavo, ma “sentivo” l’assoluto bisogno di qualco-                                                                        fantasiose e curiose metafore visive, uditive, tattili,
                                                                                   tecniche per esprimere la musica al meglio, deb-                                                                        te insensati, nelle stereotipie, nella voce e nelle parole
                     sa di più; conoscere, migliorare per accedere a                                                                            spaziali, motorie, olfattive e perfino gustative, per
                                                                                   bano trovare chi li possa aiutare ad individuare il                                                                     che usiamo, nel lavoro che scegliamo, nelle produzio-
                     mondi musicali più raffinati. Lo studio del canto in                                                                       cercare di trasmettere agli allievi cantanti e attori, i
                                                                                   percorso che attraverso la valorizzazione della                                                                         ni grafiche e materiche e, quindi, anche nelle fotogra-
                     un’istituzione di prestigio come il conservatorio di                                                                       pensieri che guidano gli atteggiamenti pneumofo-
                                                                                   propria musicalità, il potenziamento delle qualità                                                                      fie che facciamo.
                     musica mi avrebbe aiutato a “sviluppare” quel grovi-                                                                       nici adatti alla produzione dello stile di canto in
                                                                                   innate e sviluppo di quelle meno evidenti, porterà                                                                      Un particolare taglio dell’immagine, un soggetto colto in
                     glio di desideri, emozioni e amore che istintivamente                                                                      questione. Con la GdL, oggi posso dire, che dette
                                                                                   la persona nella direzione desiderata che sarà                                                                          un determinato frangente, la scelta di un elemento com-
                     sentivo identificarsi con il gesto vocale, con l’aria                                                                      metafore aiutano l’allievo a riconoscere dentro di
                                                                                   sicuramente vissuta come una buona “ri-uscita”.                                                                         positivo piuttosto che un altro, un punto di ripresa, anche
                     vibrante che usciva da me.                                                                                                 sé il repertorio emo-tono-fonosimbolico che le
                                                                                                                                                permetterà di esprimere la musica con uno stru-            semplicemente il titolo dato all’opera, ne determinano un
                     In ogni modo, questa scelta la feci dopo che, come            Nella mia tesi (2009) mi sono proposta di mettere
                                                                                                                                                mento ben costruito, sano ed efficace.                     carattere riconducibile ad uno o più Elementi.
                     allieva della facoltà di medicina, ero stata sottoposta       in relazione e di confrontare la mia oramai plurien-
                                                                                                                                                Per esempio, è comune chiedere all’allievo di              Se pensiamo a noi stessi in relazione agli Elementi che
                     ad uno stile di vita alquanto castrante nei confronti         nale attività d’insegnante di tecnica vocale e
                                                                                                                                                “vedere” il suono, fuori o dentro di sé, prima di          più crediamo ci caratterizzino e poi ci ripensiamo in si-
                     del mio bisogno di esprimermi cantando.                       canto, con la Globalità dei Linguaggi, disciplina
                                                                                                                                                produrlo, e prima ancora, dovrebbe allenarsi ad            tuazioni inconsuete, in momenti più o meno intensi, in
                     Semplicemente mi era impossibile dedicarmi allo               che studio e cerco di praticare da sei anni e che
                                                                                                                                                immaginarlo. Tutto ciò predispone il corpo e la            periodi particolari, possiamo accorgerci che la preva-
                     studio seriamente, e in più il mio “svago” così “legge-       da subito, ha arricchito l’altro versante del mio
                                                                                                                                                mente nella situazione emo-tono-fonica e tecnica           lenza di uno degli Elementi è stata temporaneamen-
                     ro”, era incompatibile con la serietà ed importanza           impegno lavorativo: la musicoterapia.
                                                                                                                                                necessaria.                                                te sostituita dalla presenza di un altro insospettabile
                     degli studi sulla salute umana (!). Risultato: abbando-       Ho cercato di analizzare il mio lavoro d’osserva-
                                                                                                                                                Per produrre una certa emissione, il suono deve            Elemento.
                     nai la facoltà di medicina per entrare al conservatorio       zione, descrizione e lettura delle persone che si
                                                                                                                                                essere “annusato”, “sospirato”, “allungato”, “aspi-        Per questo progetto ho cercato di cogliere gli Elemen-
                     di musica.                                                    affidano a me, con l’aiuto dei principi, concetti,
                                                                                                                                                rato”, ”sorriso”, “riso”, “disegnato”. Il suono deve       ti predominanti nelle opere di alcuni fotografi di fama
                                                                                   teorie e metodi della Globalità dei Linguaggi.                                                                          mondiale.
                     Gli anni di studio del canto lirico furono per me la                                                                       essere pensato “in giù” quando la frase musicale
                                                                                   Ho osservato se la conoscenza che al momento                                                                            Inutile precisare che, alcuni di questi autori, presenta-
                     migliore scuola del “come fare star male una perso-                                                                        sale, e “in su” quando la melodia scende; l’acuto
                                                                                   ho di questa disciplina stia apportando cambia-                                                                         no anche opere nelle quali è prevalente un elemento
                     na”. Ho imparato sulla mia pelle e anima quanto                                                                            può essere “rotondo”, “brillante”, “grasso”, “coper-
                                                                                   menti al mio modo di aiutare le persone a liberare                                                                      diverso da quello per il quale è stato citato: qualsiasi
                     possa fare danni il non ascoltare, l’incapacità di “sen-                                                                   to”, “stretto”; la voce può essere “dolce”, “ruvida”,
                                                                                   la propria voce, nell’intento di esprimere con gioia                                                                    cosa che riguarda il nostro corpo è inevitabilmente ri-
                     tire” chi ti sta davanti e si affida alle tue cure, che nel                                                                “aspra”, “corta”, “lunga”, “facile”, “cupa”, “indie-
                                                                                   le emozioni e sentimenti attraverso lo strumento                                                                        specchiata anche nel nostro operato.
                     caso di uno strumento cosi particolare come la voce                                                                        tro”, “avanti”; può essere “dritta”, “girata”, “calda”,
                                                                                   corpo-voce.                                                                                                             Non si può far fotografia senza mettere in gioco il cor-
                     umana, significa accogliere ogni “prodotto vocale”                                                                         “fredda”, “aperta”, “chiusa”, ecc.
                                                                                                                                                La terminologia è sconfinata e variopinta, perché          po del fotografo.
                     come un bambino che nasce da un corpo che, come               La sinestesia e (oggi finalmente possiamo dirlo!) i
                     donna in “travaglio”, con sofferenza e generosità si                                                                       da una parte ogni “didatta” ha le proprie realtà
                                                                                   neuroni specchio, sono la dotazione didattica                                                                           La Terra, Materia, si ritrova costantemente nelle foto
                     dona ed esprimendosi, crea… prima di tutto… se                                                                             emo-tono-foniche, e dall’altra ogni allievo ha le
                                                                                   innata che possiede l’insegnante, in quanto esse-                                                                       di Mario Giacomelli.
                     stesso.                                                                                                                    proprie. Dal loro rapporto nasce per forza una lin-
                                                                                   re umano, e cantante.                                                                                                   Il fotografo parla di segni da leggere ed interpretare, di
                     Curiosamente i miei due principali interessi, la medi-                                                                     gua condivisa, che li aiuta a navigare cercando di
                                                                                   La GdL ci insegna che il fenomeno psicodinamico                                                                         melodie tracciate inconsapevolmente sulla Terra che
                     cina e la musica, che promettevano (solo nella mia                                                                         non naufragare, nel mare infinito della comunica-
                                                                                   della sinestesia, intesa come intersensorialità,                                                                        la fanno vivere di significato, emozione e poesia.
                     testa e cuore) di avvicinarmi professionalmente alla                                                                       zione con la voce e sulla voce.
                                                                                   fonda la vicarietà dei sensi, la globalità dei lin-                                                                     Ogni tratto, ogni curva, ogni solco ed ogni riga diven-
                     gioia di dare benessere a me stessa e agli altri, nel         guaggi e la trasposizione dell’uno nell’altro. Nel
                                                                                                                                                                   * Master in MusicArTerapia nella GdL    tano tracce che solo occhi abituati a cogliere la poeti-
                     momento dello studio istituzionalizzato, si sono rive-        lavoro di ristrutturazione e armonizzazione psico-                                                                      ca della Terra e dell’uomo riescono a leggere.
                     lati incapaci di ascoltare ed accogliere la “globalità”       corporea-vocale, la trasposizione di un linguaggio                                                                      Terra che emerge come tasti bianchi e neri di un piano-
                     di una personalità, schiacciandola, mortificandola nel        negli altri è necessaria e indispensabile.                                                                              forte e che suona le note di una melodia legata ai luoghi.

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