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N. 65, giugno 2008 Comunicazioni CFSL Schweizerische Eidgenossenschaft Commissione federale di coordinamento Confédération suisse per la sicurezza sul lavoro CFSL Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Lavorare in un call center. Un quadro della situazione. Pagina 8
Indice La CFSL: focalizzata sulla prevenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Lavorare in un call center. Un quadro della situazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Stampanti laser e fotocopiatrici: pericoli per la salute . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Prevenire le malattie trasmesse dalle zecche – un tema tuttora Vettura Stop-Risk. di grande attualità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Nanotecnologie: i rischi legati alle nanoparticelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Dalle scarpe con puntale in acciaio al senso di responsabilità . . . . . . . . . . . . 20 «Stop alla manipolazione dei dispositivi di protezione» . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Programma di sensibilizzazione per prevenire le «molestie sessuali sul posto di lavoro» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Legge federale sul lavoro nero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 La seconda edizione dell’opuscolo dedicato alle panetterie . . . . . . . . . . . . . . 33 Zecca adulta a pasto terminato. Nuovi supporti informativi della Suva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Il pericolo è in agguato anche sul posto di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 Il modello Suva è pronto ad affrontare il futuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Fatti e cifre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 2 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
Nella nostra percezione il tempo vola. Talvolta sembra correre così Dott. Ulrich Fricker rapido da superare persino i limiti di velocità. Per spiegare questo Presidente della CFSL fenomeno, non c’è un esempio più calzante dello sviluppo registrato dall’Internet. Non più lontano di 25 anni fa, davanti all’idea di una rete a livello mondiale, per la maggior parte avremmo reagito sem- plicemente scuotendo la testa perplessi. Ma 25 anni fa scoccava anche l’ora della nascita della CFSL. Ciò che è stato fatto in questo arco di tempo per la sicurezza sul lavoro è davanti agli occhi di tutti. Beninteso, il merito non va assolutamente attribuito solo alla CFSL. Meriterebbero una menzione tutti gli attori che si impegnano per la sicurezza e la tutela della salute sul posto di lavoro. Come organo centrale verso il quale convergono tutte le fila delle attività, la CFSL e la sua Segreteria, tuttavia, hanno un’indiscu- tibile funzione di fulcro. Sotto il segno dei «25 anni CFSL» non sono in programma grandi celebrazioni. Cogliamo invece l’occasione dell’anniversario per un bel restyling tanto di Comunicazioni quanto anche del nostro sito Inter- net, allo scopo di rendere queste due preziose piattaforme di comu- nicazione sempre più chiare e ricche di informazioni e dotarle di una veste più moderna. Nel presente numero vi lasciamo dare un’occhiata ai nuovi contenuti con questioni bene evidenziate. Ringrazio quindi calorosamente per la proficua collaborazione tutti gli autori di Comunicazioni e tutti coloro che si impegnano per la sicu- rezza e per la tutela della salute sul posto di lavoro! E, con l’atten- zione concentrata sulla prevenzione, vi auguro una lettura stimolante e informativa. Ulrich Fricker Impressum Comunicazioni della Commissione federale La rivista Comunicazioni pubblica contributi Tiratura di coordinamento per la sicurezza sul lavoro firmati. Il nome dell’autore è riportato su Tedesco: 21 000 CFST – n. 65, giugno 2008 ogni articolo. Francese: 7 000 Italiano: 2 000 Layout Hilfiker AG, Werbung und Design Distribuzione e diffusione Editore: 6002 Lucerna Svizzera CFSL, Fluhmattstrasse 1, 6002 Lucerna, telefono 041 419 51 11, fax 041 419 61 08, Stampa Copyright www.cfsl.ch, ekas@ekas.ch UD Print AG, 6002 Lucerna © CFSL; Riproduzione autorizzata con Responsabile redazione Edizioni citazione della fonte e previo consenso della dott. Serge Pürro, Segretario principale Pubblicato due volte l’anno redazione. Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 3
Dott. Serge Pürro La CFSL: focalizzata sulla Segretario principale CFSL, Lucerna prevenzione. L’economia non è soggetta ai cambiamenti solo oggi. Ma senza dub- bio da due o tre decenni questo processo ha subito una marcata acce- lerazione, che pone domande ed esige risposte. La globalizzazione, i cambiamenti tecnologici e la pressione sempre più forte della con- correnza espongono il mondo del lavoro a sfide in parte completa- mente nuove. Quali sono le ripercussioni per la sicurezza sul lavoro? A che punto siamo, oggi, dove stiamo andando? Sono domande con le quali la CFSL si confronta. Flashback istituita per disporre di uno strumento di Un vantaggio per tutti coordinamento per la sicurezza sul Il 21 febbraio 1983, quindi 25 anni fa, la lavoro adeguato a far fronte a una situa- Alla fine di novembre 2007, il Consiglio CFSL ha tenuto la sua prima seduta. Già zione di crescente complessità e inter- federale ha eletto i membri della CFSL allora, nell’economia e nella società si connessione delle strutture dell’econo- per il nuovo periodo amministrativo ravvisavano profondi cambiamenti. La mia e del lavoro. E, come si è potuto (2008 – 2011). Cogliamo l’occasione dei Commissione federale di coordinamento vedere in tutti questi anni, si tratta di primi 25 anni della CFSL per presentarne per la sicurezza sul lavoro CFSL è stata uno strumento realmente efficace. la struttura e i compiti. Oggi come ieri, La CFSL e gli organi d’esecuzione. Consiglio federale Ufficio federale della sanità pubblica Vigilanza Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro CFSL Sottocommissioni Segreteria commissioni specializzate Servizio specializzato MSSL Mobilizzazione, controllo, finanziamento Segretaria di Stato Cantoni INSAI Organizzazioni specializzate dell’economia SECO 26 Ispettorati Dipartimento tutela della electrosuisse Direzione del lavoro Centro cantonali del lavoro salute con 4 divisioni: SSIGA di competenze Condizioni di – Sicurezza sul lavoro Lucerna ASS lavoro – Sicurezza sul lavoro Losanna ASIT 2 Ispezioni federali del – Medicina del lavoro agriss lavoro – Servizi prevenzione UCSL Settore Lavoro e salute Strutture decentralizzate in 15 luoghi differenti Prevenzione infortuni Prevenzione infortuni Prevenzione infortuni sul Prevenzione infortuni sul sul lavoro sul lavoro lavoro e malattie professionali lavoro in ambiti particolari 4 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
infatti, si può affermare che la sicurezza minimizza le eventuali ridondanze e infortuni e delle malattie professionali e la tutela della salute sul posto di lavoro garantisce l’efficienza delle misure (OPI). Compito centrale della CFSL è non hanno perso importanza, neppure adottate e degli strumenti utilizzati. tutelare i lavoratori dagli infortuni sul nella realtà attuale del lavoro. Al con- lavoro e dalle malattie professionali. trario. Esattamente come accadeva in Essa deve garantire l’attuazione uni- passato, gli infortuni e le malattie pro- I compiti degli organi d’esecuzione forme delle prescrizioni di sicurezza fessionali provocano sempre grande nelle aziende, coordinare le sfere di sofferenza per le persone e determina- Ai cosiddetti «organi d’esecuzione» competenze degli organi d’esecuzione no costi elevati. L’adozione di misure spetta il compito di vigilare sull’attua- e impiegare in modo efficace i mezzi a mirate e coordinate può ridurre en- zione delle prescrizioni nel campo della disposizione. Per assolvere tale funzione trambi questi fattori portando un sicuro sicurezza sul lavoro, ma anche di fornire la CFSL è dotata delle competenze ade- beneficio ai datori di lavoro e ai lavora- l’indispensabile consulenza alle aziende. guate. Il Consiglio federale esercita la tori, all’economia e alla società tutta. A garantire la consulenza e il controllo vigilanza sull’attività della CFSL. sulle aziende sono chiamati principal- mente i Cantoni e la Suva. Ma anche la La CFSL come punto di SECO e le organizzazioni specializzate Modalità operativa della CFSL coordinamento coadiuvano l’attività esecutiva. La CFSL opera in base al regolamento Di fronte alla molteplicità dei compiti e approvato dal Consiglio federale. Si riu- degli attori nel campo della sicurezza Composizione della CFSL nisce quattro volte l’anno. La Segreteria sul lavoro, ossia della prevenzione di prepara i lavori e sbriga gli affari confor- infortuni e malattie professionali, nella La Commissione federale di coordina- memente alle decisioni della Commis- legge sull’assicurazione contro gli infor- mento per la sicurezza sul lavoro è una sione. La CFSL e la sua Segreteria sono tuni il legislatore ha previsto un organo commissione permanente extraparla- coadiuvate nella loro attività da diversi centrale di coordinamento verso il quale mentare eletta dal Consiglio federale e servizi della Suva, della SECO e dell’AIPL, confluiscono tutte le diverse attività: la dotata di competenza decisionale, alla da organizzazioni specializzate e da par- CFSL. Essa ha una funzione di guida, quale sono affidati compiti della Confe- ticolari gruppi (commissioni specializ- derazione. La Commissione è presie- zate, sottocommissioni, gruppi di lavoro). duta da un rappresentante della Suva ed è composta da cinque rappresen- tanti degli assicuratori (Suva, assicura- Ruolo della Segreteria La competenza degli organi tori privati, casse malati) e altrettanti d’esecuzione degli organi di vigilanza e di esecuzione La CFSL dispone di una Segreteria. Que- della legge sul lavoro (ossia SECO e sta è il fulcro e il punto di riferimento Il legislatore ha incaricato il Consiglio federale di Cantoni). Secondo una consuetudine di quotidiano che offre supporto alla determinare gli ambiti di vigilanza degli organi d’ese- cuzione. Alla CFSL spetta il compito di definire i det- lunga data, la vicepresidenza spetta Commissione di coordinamento nelle tagli e la cooperazione pratica. alternativamente all’AIPL (Associazione sue funzioni di guida, esegue i prepa- Il Consiglio federale ha attribuito alla Suva la vigilanza intercantonale per la protezione dei rativi per le sedute, cura la prepara- e la consulenza nella prevenzione degli infortuni pro- lavoratori) e alla SECO. Attualmente, il zione degli argomenti fino a quando fessionali nelle aziende con particolari pericoli pro- vicepresidente è un rappresentante dei sono pronti per essere deliberati, si fessionali (circa 1,3 milioni di lavoratori) e per una serie di installazioni e apparecchi tecnici complicati. Cantoni. Dal 1993, su invito della CFSL occupa dell’esecuzione delle delibere e Gli Ispettorati cantonali del lavoro sono invece partecipano anche i rappresentanti di sbriga le attività quotidiane. La sede responsabili della consulenza e della vigilanza sulle datori di lavoro e lavoratori, due per cia- della Segreteria della CFSL è presso la restanti aziende (circa 2,3 milioni di lavoratori). Per la SECO si applica un regime specifico. Le organizzazioni scuna categoria, con voto consultivo. Suva. I locali si trovano nella sede cen- specializzate controllano il rispetto delle disposizioni Dal 2000 interviene alle sedute anche trale di quest’ultima, a Lucerna. antinfortunistiche negli ambiti specialistici tramite un rappresentante dell’UFSP (Ufficio convenzioni specifiche che stipulano con la Suva su autorizzazione della CFSL. federale della sanità pubblica). Alle Da aprile 2001 si è aggiunto anche il Per quanto riguarda la prevenzione delle malattie pro- sedute della Commissione sono rappre- servizio specializzato MSSL, che coor- fessionali, il Consiglio federale ha incaricato esclusi- sentati i 16 membri e la Segreteria. dina le soluzioni settoriali MSSL e offre vamente la Suva. consulenza agli specialisti della sicu- rezza sul lavoro. Compiti della CFSL I compiti e le competenze della CFSL Più di 100 soluzioni settoriali sono definiti nella legge sull’assicura- zione contro gli infortuni (LAINF) e nel- Da quando la CFSL è stata fondata, il l’ordinanza sulla prevenzione degli suo campo di attività si è allargato. Se Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 5
Prima fila (da sin.): Erwin Buchs, Martina Köllinger, Hans Koenig, Ursula Vogt, Ulrich Fricker, Marc-André Tudisco, Doris Bianchi, Vital G. Stutz, Marcel Jost, Peter Schlegel, Erich Janutin Seconda fila (da sin.): Serge Pürro, Urs F. Meyer, Kurt Gfeller, Edouard Currat, Robert Odermatt, Giusep Valaulta, Peter Meier, Werner Krummenacher, Heinz Roth all’inizio dell’attività l’attenzione era zione e computerizzazione) si è fatto sforzi mirati alla prevenzione sono con- ancora focalizzata principalmente sulla strada un modo di vedere più ampio. fluite anche conoscenze scaturite dalla prevenzione degli infortuni, a seguito L’attenzione si è concentrata sempre collaborazione europea. La dimostra- dei cambiamenti che hanno interessato più sulla tutela della salute e sugli zione dell’efficienza della CFSL nella il posto di lavoro (aumento di automa- aspetti ergonomici, ecc., mentre negli prevenzione degli infortuni e nella tutela della salute è ben visibile, come dimostrano anche le oltre 100 soluzioni settoriali avviate e seguite. Segreteria CFSL Pubblicazioni CFS Fluhmattstrasse 1, casella postale Le pubblicazioni indicate sono disponibili 6002 Lucerna, tel. 041 419 51 11, gratuitamente presso la Segreteria della Pubblicazioni e servizi fax 041 419 61 08 CFSL fino a esaurimento delle scorte. Per Dott. Serge Pürro, segretario princi- ordinazioni e informazioni: L’informazione non è tutto. Ma senza pale, dipl. chimico CFSL informazione non si ottengono risul- Dott. Erich Janutin, sostituto del Segreteria segretario principale, avvocato Fluhmattstrasse 1 tati. Tra i suoi principi fondamentali, la Erwin Buchs, Servizio specializzato 6002 Lucerna CFSL annovera la trasparenza nell’adem- MSSL, El.-Ing. STS / igienista del lavoro telefono 041 419 51 11 pimento della sicurezza sul lavoro e Signora Martina Köllinger, impiegata ekas@ekas.ch un’informazione aperta. Tutti i respon- specializzata sabili della sicurezza sul lavoro hanno Signora Susanne Kunz, impiegata specializzata un obiettivo ambizioso: tutelare nel migliore dei modi il bene più prezioso 6 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
I membri della CFSL Presidente: dott. Ulrich Fricker, presidente della Direzione della Suva, Lucerna Marc-André Tudisco, vicepresidente, capo- servizio presso lo Stato del Vallese, Sion Edouard Currat, membro della Direzione della Suva, capo Dipartimento Tutela della salute, Lucerna Dott. med. Marcel Jost, medico capo della Divisione Medicina del lavoro, Suva, Lucerna Dott. Robert Odermatt, responsabile Sicu- rezza sul lavoro Lucerna della Suva, Lucerna Werner Krummenacher, responsabile Ispettorato del lavoro del Cantone Basilea Città, Basilea Dott. Peter Meier, capo del settore Arbeitsbedingungen, Amt für Wirtschaft und Arbeit, Zurigo Hans Koenig, Chef de l’inspection fédérale du travail, SECO, Losanna Giusep Valaulta, sostituto capo settore Arbeitsbedingungen, SECO, Berna Heinz Roth, responsabile del settore Prevenzione/Promozione della salute, Associazione svizzera d’assicurazioni (ASA) Zurigo Signora Ursula Vogt, responsabile della segreteria generale santésuisse, Olten Delegati dei datori di lavoro – Kurt Gfeller, vicedirettore dell’Unione svizzera delle arti e mestieri, Berna – Urs F. Meyer, membro della direzione, Unione svizzera degli imprenditori, Berna Delegati dei lavoratori – Dott. Doris Bianchi, segretaria centrale, Unione sindacale svizzera, Berna – Vital G. Stutz, avocato, Baar Delegato dell’UFSP – Dott. Peter Schlegel, capo della Sezione infortuni e sicurezza sul lavoro, Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), Berna delle persone, la loro salute. Questo Relazione annuale competenza per la sicurezza sul lavoro. obiettivo può essere raggiunto soltanto Offerte per l’aggiornamento Oggi dispone di processi ben consoli- se tutti gli attori cooperano e agiscono Sito Internet: www.cfsl.ch dati per promuovere la sicurezza e la di comune accordo. La CFSL tiene in tutela della salute sul posto di lavoro. E, grande considerazione questo principio Dal 1999, il sito Internet della CFSL è di fronte alle sfide di un mercato del e informa apertamente su intenzioni, stato ottimizzato e rinnovato più volte. lavoro in costante trasformazione, alla progetti, decisioni e priorità del proprio Nel quadro di un restyling completo, al- complessità crescente e all’intreccio operato. A tale scopo serve tra l’altro la l’inizio di marzo 2008 i contenuti del sito internazionale, la CFSL sarà sempre più pubblicazione, a scadenze periodiche, sono stati riorganizzati e presentati in necessaria. In tutti i suoi sforzi e attività, delle Comunicazioni. modo più chiaro. La nuova veste di que- il fattore chiave è sempre il concetto di sta piattaforma ha lo scopo di rispondere assistenza. La CFSL mette il massimo ancora meglio alle esigenze dei clienti. Vi impegno per essere un partner affida- I supporti informativi e i servizi aspettiamo sul sito www.cfsl.ch. Visitarlo bile in tutte le questioni legate alla sicu- regolarmente conviene! rezza sul lavoro e alla tutela della salute Direttive sul posto di lavoro. Con grande dili- Guida alla sicurezza sul lavoro genza e professionalità, e in collabora- (www3.ekas.ch) Più importante che mai zione con i partner sociali, si impegna Opuscoli (per es. «Non c’è infortu- per garantire uno standard elevato nella nio senza causa») Dall’anno della sua istituzione, nel cultura della sicurezza delle aziende Liste di controllo 1983, la CFSL si è sviluppata fino a svizzere. Comunicazioni diventare l’organo centrale e il centro di Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 7
Dott. Peter Meier Lavorare in un call center. Capo settore Arbeits- bedingungen, Amt für Un quadro della situazione. Wirtschaft und Arbeit, Negli ultimi anni, molte imprese hanno allestito dei call center al fine Zurigo. Membro della CFSL di rispondere alle nuove necessità connesse al contatto con i clienti. Le mansioni svolte all’interno di un call center impongono ai lavora- tori molteplici esigenze e li sottopongono a stress di vario tipo, quali l’alta concentrazione, le forti sollecitazioni per voce e udito, i carichi emotivi dovuti alla fretta e ai clienti «difficili», ma anche agli orari di lavoro irregolari. Funzione e organizzazione di un leader spetta la competenza oggettiva sbrigati tutti i compiti che l’agente non call center per un determinato compito o per uno è in grado di svolgere durante una tele- specifico progetto e, di solito, anche la fonata. Quando si parla di «call center», oggi si responsabilità direttiva per i propri intende soprattutto uno «strumento agenti. Ciò significa che il team leader per l’organizzazione della comunica- è responsabile dell’impiego di perso- Diverse modalità di lavoro zione con i clienti e il mercato che nale e dello sviluppo del personale dei sfrutta i mezzi della telecomunicazio- propri agenti. All’occorrenza si fa un’ul- Il call center può limitarsi a effettuare le ne». In altre parole, all’interno di una teriore distinzione tra front-office e telefonate oppure può seguire anche i unità organizzativa appositamente alle- back-office: nel back-office vengono contatti via fax e posta elettronica; le stita a questo scopo, il call center, viene concentrata la gestione parziale o com- pleta dei contatti telefonici tra l’azienda da una parte e clienti, fornitori e per- sone interessate dall’altra. Quanto più grandi sono le aziende, tanto più numerosi sono i call center istituiti in parallelo che si occupano di funzioni diverse (hotline, supporto ven- dite) o telefonano ai diversi gruppi di destinatari (clienti finali, clienti azien- dali) oppure quei call center nei quali lo svolgimento delle mansioni richiede necessariamente delle qualifiche speci- fiche (conoscenze specifiche della pro- fessione, know-how a livello esperto). Un call center esterno o di servizi è un’azienda separata che si occupa della comunicazione con clienti interni o esterni su incarico di altre aziende. I call center presentano una gerarchia relativamente piatta, spesso a tre livelli: call center manager, team leader e agenti. In pratica, nei call center più grandi gli agenti sono suddivisi in team utilizzati per svolgere determinate man- sioni o progetti. Generalmente ai team 8 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
richieste e i problemi vengono gestiti Differenze tecniche Al fine di evitare i problemi connessi possibilmente on line via Internet alla monotonia o allo stress andrebbe oppure in un momento differito. Nella Le telefonate sono temporizzate: è sfruttata la possibilità di consentire comunicazione con i clienti risultano un’impostazione frequente nelle telefo- all’agente non solo di telefonare, ma quindi le seguenti varianti: nate di tipo inbound, ma viene appli- anche di svolgere altre attività. Per gli agenti rispondono solo alle chia- cata anche nell’attività outbound. Nel- esempio, nella vendita è competenza mate in arrivo: attività inbound (per l’attività inbound significa che gli dell’agente anche la spedizione di esempio nel caso di hotline, accetta- agenti hanno dei tempi prestabiliti per materiale informativo o la risposta alle zione ordini e simili). Le chiamate arri- la durata di una telefonata e del tempo domande pervenute in forma scritta. vano all’impianto telefonico centraliz- di elaborazione successiva e questa zato e vengono quindi smistate agli durata viene registrata automatica- agenti, in parte in base alle loro com- mente tramite l’impianto telefonico e Configurazione della postazione petenze. può essere controllata. Nelle telefonate di lavoro gli agenti effettuano direttamente di tipo outbound, alla conclusione della le chiamate: attività outbound (per chiamata l’impianto assegna automati- A stella: in molti call center, i tavoli sono esempio nel caso delle ricerche di mer- camente all’agente il numero succes- disposti a stella. Questa forma può pre- cato e simili). Tecnicamente è possibile sivo da chiamare. sentare notevoli svantaggi perché è che agli agenti venga assegnata auto- quasi impossibile evitare i riflessi e gli maticamente la telefonata successiva, Più sono standardizzati i compiti, più abbagliamenti dalle finestre e dai siste- non appena si è conclusa quella prece- viene applicata la possibilità di tempo- mi di illuminazione a fila continua. Que- dente. rizzazione. In particolare viene ridotto il sta disposizione ha origini soprattutto agli agenti si richiedono entrambe tempo di elaborazione successiva alla storiche (controllo sociale), ma oggi è le attività. chiamata. Tutte le informazioni impor- da considerare superata a causa dei I seguenti compiti sono frequenti: infor- tanti devono essere inserite già nel cor- progressi della tecnica (controllo via mazioni, help desk, accettazione ordini, so della conversazione. Di conseguenza software). ricerca di mercato, ricerca di indirizzi e l’agente ha meno possibilità di influire consulenza qualificata. sull’organizzazione del suo lavoro. A catena: per evitare questi svantaggi, Quando il cosiddetto wallboard segnala sempre più call center adottano la che la coda d’attesa delle chiamate in disposizione dei tavoli a onda o a ca- arrivo sta aumentando, la pressione per tena. Questa sistemazione presenta concludere rapidamente le telefonate inoltre dei vantaggi acustici, in quanto aumenta. La maggior parte degli im- la posizione sfalsata degli agenti causa pianti telefonici consentono di verifi- meno disturbo reciproco. care on line quante telefonate vanno perse (lost calls), quanti chiamanti han- Open space: più è grande l’unità del no perso la pazienza o quanto tempo è call center, maggiore è la probabilità trascorso fino all’accettazione. Questa che il call center si trovi all’interno di un pressione viene spesso sentita come ufficio di grandi dimensioni. Questo opprimente. tipo di assetto può presentare il van- taggio di facilitare una sistemazione Le telefonate non sono temporizzate: comune dello spazio, per esempio in più è intensa l’attività di consulenza, caso di team che si alternano rapida- più sono complessi i prodotti e i servizi mente e che, lavorando in relazione a offerti, tanto più le prescrizioni di specifici progetti, hanno bisogno di tempo avranno solo un carattere di rac- comunicare facilmente tra sé. comandazione. Ciò vale innanzitutto per le telefonate di tipo outbound, per I collaboratori devono sentirsi a proprio esempio per le funzioni di vendita. agio e soprattutto devono sentirsi bene Restando nel quadro delle indicazioni fisicamente, perché solo in questo caso ricevute, l’agente può decidere libera- motivazione e rendimento coincidono. mente la durata di una conversazione I problemi spesso non sono immediata- telefonica. mente riconoscibili, ma gli effetti pos- sono avere molte conseguenze. E que- sto nonostante i fattori critici spesso possano essere eliminati facilmente e con poco dispendio. Bisogna prestare Richiesta massima concentrazione. particolarmente attenzione ai seguenti Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 9
aspetti delle condizioni di lavoro nel call orientamento ai servizi, padronanza dei renza, provvede a eventuali altre misure center: condizioni di luce (abbaglia- software standard (Windows, eventual- di qualificazione. mento, luce solare, ecc.), acustica (acu- mente almeno le conoscenze di base stica della sala, interferenze, cuffie, dell’elaborazione testi, banca dati, cal- Orari di lavoro ecc.), microclima (temperatura, correnti colo di tabelle), resistenza e buone ca- d’aria, aria secca e viziata, ecc.), ergo- pacità di superare lo stress. Gli orari di lavoro nei call center sono nomia (cuffie, organizzazione del posto estremamente diversificati. La maggior di lavoro, movimento fisico, ergonomia Inoltre, gli agenti vengono qualificati parte dei call center svolge un lavoro a software, ecc.) e conformazione degli per i loro compiti specifici. General- turni, ossia il call center assicura la repe- ambienti di lavoro (superficie necessa- mente, alla qualificazione iniziale i ribilità per almeno 10 ore al giorno, tal- ria, assenza di barriere per lavoratori futuri agenti vengono istruiti sulla tec- volta persino 24 ore su 24. Soprattutto invalidi, ecc.). nica (telefonia, computer) e sui conte- i call center più grandi, che operano nuti. Il training telefonico si svolge in internamente alle aziende, occupano parte attraverso un gioco di ruoli. Si ini- prevalentemente lavoratori a tempo Requisiti per gli agenti dei zia con una fase di osservazione, pieno che lavorano sia nel front-office call center seguita dall’effettuazione di telefonate (first level), quindi a diretto contatto dietro supervisione che viene gradual- con il cliente, sia nel back-office Com’è comprensibile, i requisiti per l’a- mente ridotta. In base alle mansioni da (second level). In numerosi call center gente dipendono dalle sue mansioni e svolgere, la formazione può durare da sono impiegati anche lavoratori a dalla sua qualificazione. In linea di mas- qualche ora a diversi mesi. In molti call tempo parziale con contratti molto sima è evidente che l’agente deve center gli agenti sono sottoposti a un diversi. In parte, dagli agenti ci si avere una buona comunicativa. Questo coaching a cadenza regolare. Un aspetta che indichino una finestra tem- aspetto comprende una voce piacevole, agente esperto – generalmente il team porale entro la quale siano potenzial- una lingua priva di inflessioni dialettali leader – ascolta una o più telefonate, mente a disposizione e possano recarsi (eccezione: la vendita di prodotti regio- direttamente o da registrazione, forni- nel call center su chiamata. nali), una buona espressione parlata, sce il feed-back all’agente e, all’occor- 10 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
Dott.ssa. Irene Kunz Stampanti laser e Capo settore, Divisione medicina del lavoro, fotocopiatrici: Suva, Lucerna pericoli per la salute. Da alcuni anni le polveri di toner, i composti organici volatili e l’ozono rilasciati nell’aria ambiente dalle stampanti laser e dalle fotocopiatrici sono stati associati ad una serie di disturbi. Quali sono i rischi con- creti e quali misure si possono consigliare? Dott. med. Marcel Jost Medico capo, Divisione medicina del lavoro, Suva, Lucerna, Membro della CFLS Emissioni di stampanti laser e fotocopiatrici Nel processo di stampa e fotocopiatura si svolgono processi chimici e fisici com- plessi, nel corso dei quali i componenti di toner e carta reagiscono sotto l’ef- fetto della luce e di temperature ele- vate. Queste reazioni possono liberare composti organici volatili (COV), parti- celle piccolissime di toner e di carta, ma anche gas, che vengono rilasciati nel- l’aria. La qualità e la quantità delle sostanze emesse dipendono dal proce- dimento tecnico, dal tipo di toner e di carta utilizzato, dal modello e dall’età dell’apparecchio, dalla manutenzione e dalle condizioni ambientali. Grazie al progresso tecnologico, molti apparec- chi moderni (tecnica a transfer roller) non generano quasi più ozono. Per quanto riguarda le emissioni di pol- veri, queste possono essere sia di carta, sia di toner, anche se la percentuale delle polveri di carta è di gran lunga maggiore. I toner sono costituiti di pic- colissime particelle di materia termo- principali, i toner comprendono diversi è stata accertata la presenza di ben- plastica (copolimeri stirolo-acrilato, coadiuvanti come cera, acido silicico e, zolo. L’analisi della composizione chi- nelle stampanti ad alto rendimento in in parte, anche piccole quantità di sali mica dei toner in commercio, eseguita parte poliestere) che si fissano sulla metallici. I COV possono essere emessi con diverse tecniche, ha rivelato oltre a carta per fusione. Come pigmenti colo- dalla fusione del toner, ma anche dal carbonio, ferro e rame anche piccole ranti, nei toner neri si utilizza il nero- riscaldamento della carta. I COV sono percentuali di altri elementi (titanio, fumo o l’ossido di ferro, nei toner di per esempio stirolo, toluolo, etilben- cobalto, nichel, cromo, zinco, stronzio, altri colori invece si utilizzano pigmenti zolo, xilolo, fenoli, aldeidi e chetoni. zirconio, cadmio, stagno, tellurio, tung- organici. Oltre a questi componenti Soprattutto negli apparecchi più vecchi steno, tantalio e piombo). Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 11
Caratteristiche delle emissioni Nel 2007 e nel 2008 l’università di Gies- mente non sono state confermate sen ha pubblicato i risultati di uno stu- allergie. I malesseri menzionati devono La polvere di toner è una polvere respira- dio pilota. Le concentrazioni di TCOV essere valutati nel singolo caso come bile, capace di penetrare negli alveoli pol- (composti organici volatili totali) ave- reazioni di tipo irritativo, riconducibili a monari e, con le stampanti in funzione, vano raggiunto al massimo 330 µg/m3. cattive condizioni di lavoro o ad un’i- presenta percentuali nell’ordine di
Locale B-14 UFP 250000 Fase di stampa 200000 Particelle/cm3 150000 100000 50000 I valori limite di esposizione professio- Eliminare con molta cautela i fogli 0 nale non costituiscono un limite sicuro inceppati per non sollevare polvere. tra concentrazioni «pericolose» e «in- Utilizzare guanti monouso per cari- 90:29:00 90:36:12 90:43:24 90:50:36 90:57:48 90:05:00 90:12:12 90:19:24 90:26:36 90:33:48 90:41:00 90:48:12 90:55:24 90:02:36 90:09:48 90:17:00 90:24:12 90:31:24 nocue» e i disturbi della salute – anche care la polvere di toner o i toner liquidi. in caso di rispetto dei valori limite – non Foto 2: numero delle particelle di toner possono essere esclusi. Per questi di- Provvedimenti da adottare in caso prima, durante e dopo la stampa. Foto pendenti si devono trovare soluzioni di esposizione elevata tratta dall’indagine tossicologica sui individuali, ad esempio una migliore Quando si sostituiscono le cartucce di toner dell’università di Giessen 2007. ventilazione dell’ufficio o lo spostamen- stampa e durante la pulizia e la manu- to della stampante e/o della copiatrice tenzione degli apparecchi, si possono in un locale separato. Inoltre, soprat- verificare brevi emissioni di polvere di tutto le stampanti e i toner di vecchia toner. Le persone che svolgono queste 1 E+06 Printer Printer Printer generazione dovrebbero essere sosti- attività frequentemente o abitualmente A B C 1 E+05 tuiti da apparecchi moderni e a basse possono essere esposte in misura più 1 E+04 emissioni oppure sarebbe opportuno massiccia. Per questa ragione, queste Particelle/cm3 1 E+03 sostituire il tipo di toner (toner con cer- persone devono adottare adeguati 1 E+02 tificazione di compatibilità ambientale provvedimenti al fine di ridurre il rischio «Angelo azzurro»). In linea di massima, di inalazione. Le misure principali sono: 1 E+01 in caso di disturbi occorre verificare pulire gli apparecchi con un aspira- 1 E+00 10 100 1000 anche lo stato di manutenzione della tore testato, non usare aria compressa; Dimensioni particelle (nm) fotocopiatrice. Se i disturbi persistono qualora si tema una notevole emis- Foto 3: vari tassi di emissione di parti- anche dopo avere adottato tutti i prov- sione di polveri: garantire una corretta celle in base al tipo di apparecchio. vedimenti necessari, è bene eseguire ventilazione; utilizzare una mascherina Foto tratta dall’indagine condotta nel ulteriori accertamenti relativi all’igiene di tipo FFP2; indossare di occhiali di pro- 2007 dalla Queensland University of del lavoro e/o alla medicina del lavoro. tezione; Technology di Brisbane. al termine della manutenzione pulire l’area circostante con un panno umido; Raccomandazioni indossare guanti di protezione ade- no fornito segnali di una contaminazione guati (tener conto anche del detergen- interna più alta di metalli pesanti/solventi Misure generali te utilizzato). nelle persone che professionalmente Rispettare scrupolosamente le istru- hanno un contatto frequente con le zioni riportate nel manuale d’uso del stampanti laser e le fotocopiatrici. Non è fabbricante. Provvedimenti da adottare in ancora chiaro quale peso vada attribuito Collocare gli apparecchi in un locale caso di disturbi all’emissione transitoria di particelle ampio e ben ventilato. ultrafini per pochi minuti all’accensione Installare le apparecchiature di ele- I disturbi correlati all’ambiente di lavoro delle stampanti laser. vata potenza in un locale separato e, se accusati dai dipendenti devono essere necessario, dotare questo ultimo di un presi sul serio. In caso di malesseri, è I rapporti finora pubblicati dimostrano impianto di aspirazione locale. necessario verificare e applicare dei prov- che le persone con un’iperreattività Non direzionare le bocchette di sca- vedimenti per migliorare le condizioni di aspecifica nasale o bronchiale possono rico dell’aria verso le persone. igiene del lavoro. Generalmente, in que- sviluppare sintomi come starnuti, muco Eseguire regolarmente la manuten- sto modo si riesce ad eliminare i males- nasale, tosse e disturbi respiratori. Ge- zione delle apparecchiature. seri o a migliorare significativamente la neralmente, si tratta di reazioni aspeci- Optare per sistemi di toner chiusi. situazione. Se i malesseri persistono fiche di ipersensibilità dovute all’effetto Sostituire le cartucce del toner anche dopo aver migliorato le condi- irritativo delle emissioni. Tali reazioni si secondo le indicazioni del fabbricante e zioni di lavoro, è necessario svolgere possono prevenire migliorando l’igiene non aprirle con forza. Rimuovere con indagini più approfondite. sul posto di lavoro. Nella letteratura un panno umido la sporcizia provocata molto raramente sono state documen- dal toner; lavare le parti principali con tate delle vere e proprie allergie alle vie acqua e sapone; se il toner entra in con- respiratorie provocate dai toner. Lo stu- tatto con gli occhi, lavare con acqua dio pilota dell’università di Giessen non per 15 minuti; se il toner entra in con- ha fornito alcuna indicazione di una tatto con la bocca, sciacquarla abbon- reazione infiammatoria a carico delle dantemente con acqua fredda. In linea vie respiratorie, di una reazione infiam- di massima, non utilizzare acqua calda matoria generale o di un aumento delle o bollente (i toner diventano appicci- allergie nei lavoratori. cosi). Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 13
Dott. Felix Ineichen Prevenire le malattie tra- Divisione medicina del lavoro, Suva, Winterthur smesse dalle zecche – un tema tuttora di grande attualità. L’arrivo della primavera e il dolce tepore del bel tempo porta con sé anche il pericolo di essere morsi dalle zecche. Per ridurre il rischio di contrarre infezioni, a volte anche gravi, è utile conoscere le modalità con cui le zecche possono trasmettere le malattie. Lo scorso anno i giornali hanno parlato molto delle zecche e delle patologie che possono trasmettere, soprattutto in seguito all’aumento dei casi di FSME (la meningoencefalite da zecche), una malattia che può provocare conse- guenze anche gravissime. La zecca come vettore di malattie Se si evita il morso della zecca non si contraggono le malattie che la zecca trasmette. Semplice a dirsi, ma non a farsi. Il rischio di essere morsi da un zecca è maggiore nel sottobosco e ai margini di boschi o sentieri, dove la zecca si trova sulle piante fino a un’al- tezza di 1,5 metri. Di norma le zecche attaccano uccelli o altri mammiferi, spe- cie i roditori. Tuttavia non disdegnano anche l’uomo che, infatti, fornisce loro quello di cui hanno bisogno: un pasto di sangue (fig. 1) che serve alla zecca per evolversi da ninfa a zecca adulta. Stare a contatto con la natura, specie nei luoghi ricchi di vegetazione, signi- fica esporsi al rischio di essere morsi da una zecca. Per quanto riguarda gli ani- mali domestici, non si può escludere del tutto che una zecca passi dal gatto o dal cane all’uomo. Tuttavia, questo rischio è minimo. Se la zecca trova un cane o un gatto da parassitare non ha bisogno di cercarsi una nuova vittima e, una volta che si è lasciata cadere, muore in tempi abbastanza rapidi in ambienti domestici. Infatti, il nemico peggiore per le zecche sono i micro- climi secchi. 14 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
con ripercussioni sul lungo periodo e, raramente, con esiti letali (fig. 4). Diversamente dalla borreliosi, l’agente patogeno della FSME è un virus. Le zec- che portatrici di questo virus vivono solo in territori limitati della Svizzera (fig. 5). In questi ultimi anni si è tuttavia verifi- Fig. 1: zecca adulta, dopo il pasto Fig. 2: eritema migrans, un possibile cata un’espansione dei focolai ende- di sangue. sintomo di una borreliosi allo stadio mici, ragion per cui è possibile contrarre iniziale. una malattia virale anche in altre zone al di fuori di quelle note. Analogamente alla borreliosi, non è detto che si debba Borreliosi, la malattia più curare efficacemente con l’assunzione contrarre la FSME ogni volta che si è frequente trasmessa dalle zecche tempestiva di antibiotici. stati morsi da una zecca infestata. La borelliosi, chiamata spesso anche Per i bambini le conseguenze sono di malattia di Lyme, è provocata da un La FSME può avere conseguente norma meno severe che per gli adulti. tipo di batterio – la Borrelia – veicolato letali Contrariamente a quanto accade per la attraverso il morso della zecca. Non borreliosi, la FSME non può essere trat- tutti i morsi di zecca causano un’infe- Per FSME si intende la meningoencefa- tata con antibiotici. Adottare le neces- zione, anche perché le zecche porta- lite primaverile o da zecche, una malat- sarie precauzioni è perciò molto impor- trici di borrelie non sono così frequenti. tia molto meno frequente della borre- tante. In determinati territori della Svizzera vi liosi ma con decorso molto più severo. sono tuttavia dei focolai, nei quali oltre Tra l’altro, può provocare l’infiamma- la metà delle zecche sono portatrici di zione dei nervi e delle meningi, a volte Se conosci le zecche, le eviti questo agente patogeno. Quando la zecca morde non trasmette subito il Conoscere le modalità con cui le zecche batterio. Perciò quanto prima si ri- trasmettono la borreliosi e la FSME, muove la zecca, tanto minore è il rischio Stadi e sintomi della borreliosi significa anche sapere come proteg- di contrarre la borreliosi. Se la perma- gersi. La prima cosa da fare è, ovvia- nenza della zecca non supera un paio di Primo stadio mente, non farsi mordere. Quando ci si ore, il rischio è relativamente basso. Ma (da 3 a 32 giorni dalla puntura) addentra nel sottobosco nei territori anche se i batteri vengono trasmessi, In corrispondenza della puntura di zecca si con focolai endemici, occorre evitare di manifesta un arrossamento, con un'area ciò non significa necessariamente che tipicamente sbiadita al centro (chiamato comportarsi come un possibile ospite. la malattia si manifesti. eritema migrante o erythema migrans, In altre parole, è utile vestirsi in modo figura 2). Possono manifestarsi sintomi che le zecche non possano attaccarsi simili all'influenza anche in assenza del- Come evidenziato dalle analisi del san- l'eritema. I sintomi similinfluenzali scom- gue, una persona su dieci ha già avuto paiono nel giro di un mese, mentre l'eri- contatto con le borrelie in Svizzera. Di tema può persistere ancora per alcuni mesi. questo 10% solo una parte minima ha Sintomi e fasi della meningo- Secondo stadio contratto la malattia. Ciò significa, dun- encefalite da zecche (settimane o mesi dopo la puntura) que, che la malattia non ha sempre Si manifestano sintomi a carico del si- Prima fase un’evoluzione conclamata. stema nervoso (disturbi della sensibilità, soprattutto nell'area della testa, talvolta (da 1 a 2 settimane dalla puntura) A volte si manifesta una macchia rossa anche a braccia e gambe), nonché disturbi Sintomi influenzali con febbre e mal di alle articolazioni e ai tendini (sopratutto testa. Questa fase dura solo pochi giorni. sulla pelle che si espande lentamente artriti). Più raramente si manifestano pro- intorno al punto in cui è avvenuto il blemi cutanei, cardiaci e della vista. Seconda fase morso della zecca. Questa alterazione è (settimane dopo la puntura) chiamata eritema migrans (fig. 2) e si Terzo stadio Nel 5 – 15 % degli ammalati, dopo alcuni manifesta dopo qualche giorno o dopo (anni dopo la puntura) giorni spesso senza sintomi, si manife- qualche settimana dal morso della La pelle presenta alterazioni cutanee estese stano infiammazioni del sistema nervoso zecca. Altri sintomi (fig. 3) non si (assottigliamento e colore rosso-violaceo), con forte mal di testa, talvolta paralisi e raramente vi possono essere alterazioni disturbi della coscienza. Sono possibili lasciano correlare tanto facilmente alla croniche a carico del sistema nervoso. danni permanenti. borreliosi. A volte è necessario fare una serie di esami per arrivare a diagnosti- Fig. 3: borreliosi: possibili sintomi Fig. 4: fasi e sintomi della FSME. carla correttamente. La malattia si può e stadi della malattia. Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 15
Fig. 6: come rimuovere una zecca. e portato a un aumento delle vaccina- zioni. Le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica per la vaccinazione sono ancora lontane dal- Fig. 5: focolai di FSME (gennaio 2008, fonte: Ufficio federale della sanità l’essere attuate. Per chi non lo avesse pubblica). già fatto, è indicato farsi vaccinare anche se la stagione delle zecche è già iniziata. sulla pelle: indossare abiti che coprono trovano zecche che trasmettono il virus. le estremità, ovvero pantaloni lunghi, e Maggiori informazioni sulle raccoman- Qui di seguito riepiloghiamo le misure di infilare i pantaloni nelle calze! Queste dazioni della Commissione federale per protezione essenziali (fig. 7). Per altre precauzioni si possono evitare oltre i le vaccinazioni sono disponibili al sito: informazioni sintetiche rimandiamo al- 1500 metri di altitudine, perché in tali www.infovac.ch. l’opuscolo «Attenzione, zecche!» che zone non vi sono zecche. può essere ordinato direttamente alla Le esperienze maturate in Austria dimo- Suva oppure scaricato al sito Per ridurre il rischio di contrarre la strano che la vaccinazione su larga scala www.suva.ch/waswo-i, codice 44051. borelliosi dopo il morso di una zecca, è molto efficace. Da anni gran parte occorre rimuoverla rapidamente, ossia della popolazione è vaccinata e dal entro poche ore (fig. 6). 1980 al 2000 i casi di FSME in Austria sono scesi da 600 a meno di 100 l’anno. Vaccinarsi contro la FSME è un metodo particolarmente efficace per proteg- gersi dalle possibili e gravi conseguenze Consigliata la vaccinazione di questa malattia. L’Ufficio federale della sanità consiglia la vaccinazione Il marcato aumento dei casi nel 2005 e per tutte le persone di età superiore ai nel 2006 in Svizzera ha di nuovo richia- 6 anni che vivono nelle regioni in cui si mato l’attenzione su questo argomento Ecco come proteggersi Prevenire la puntura Impedire la trasmissione Farsi vaccinare In caso di sintomi, di zecche degli agenti patogeni rivolgersi al medico Evitare i luoghi con zecche Ispezionare corpo e abiti alla La vaccinazione FSME offre Un arrossamento in corrispon- (zone boschive, sottobosco ecc.). ricerca di zecche. un'ottima protezione contro la denza della puntura di zecca può meningite. indicare l’insorgere di una borre- Indossare abiti che coprono Se si è stati punti da una liosi. bene il corpo. zecca: rimuovere subito la zecca. È raccomandata per le persone nelle zone a rischio. Utilizzare un repellente per gli insetti. Non protegge però contro la borreliosi per la quale non esiste nessuna vaccinazione Fig. 7: prevenzione. 16 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
Dott. Marc Truffer Nanotecnologie: i rischi Capo Divisione sicurezza sul lavoro, Suva, Losanna legati alle nanoparticelle. Le nanotecnologie, ormai parte integrante della nostra vita quoti- diana, offrono formidabili opportunità di sviluppo, in particolare in campo medico. Il problema dei rischi legati alle nanoparticelle conti- nua però a destare preoccupazione. L’articolo seguente è un estratto della conferenza tenuta da Marc Truffer in occasione delle giornate di lavoro della CFSL del 14 e 15 novembre 2007. Numerosi prodotti di largo consumo (cosmetici, pitture, tessili, ecc.) sfrut- tano già queste tecnologie o conten- gono nanoparticelle. Nuove applica- zioni vengono create praticamente ogni giorno. Ma quali sono i rischi potenziali per l’ambiente, per la salute e per i lavoratori che entrano a contatto con le nanoparticelle? Questa domanda pre- occupava la Suva già nell’ottobre 2005, quando in occasione di una prima con- ferenza-dibattito riunì i responsabili della salute e della sicurezza sul lavoro sul tema «Nanoparticelle, l’amianto di domani?». Qualche esempio di applicazione attuale Confinate nei laboratori scientifici fino ancora a qualche anno fa, oggi le nano- particelle sono presenti un po’ ovun- que: nei prodotti cosmetici per proteg- gerci dai raggi UV, in alcuni tessuti Riempimento di un reattore con polveri: questa illustrazione non costituisce una antisporco (cravatte) o antibatterici soluzione ideale. Le soluzioni da privilegiare sono di tipo tecnico, come ad esempio (calze), su superfici idrorepellenti (vetri), il trasferimento pneumatico sotto vuoto a circuito chiuso che permette di evitare come addensanti nei prodotti alimen- l’esposizione del lavoratore senza ricorrere a dispositivi di protezione individuale. tari (ketchup), ecc. Nel campo medico si sviluppano medicine e vaccini che sfrut- tano le nanotecnologie: le nanoparti- sono un sottoprodotto dei procedi- boli di pericolo o avvertenze che infor- celle consentono infatti di trasportare i menti di combustione (motore a scop- mino il consumatore sulla presenza di principi attivi verso cellule e organi spe- pio, processo di saldatura). nanoparticelle in determinati prodotti. cifici, riducendo così gli effetti collate- La pubblicazione Suva di riferimento rali. Anche a livello di ricerca di fonti «Valori limite di esposizione sul posto di energetiche non inquinanti (pannelli Situazione giuridica e scientifica in lavoro» deve essere completata in solari, pile a combustibile) le nanopar- Svizzera modo da tenere conto della specificità ticelle offrono un potenziale straordi- di polveri fini e ultrafini. I valori limite nario. Le nanoparticelle esistono anche Attualmente non esiste alcuna regola- espressi in unità di massa (ad esempio allo stato naturale, ad esempio in feno- mentazione specifica riguardo alle in mg/m3) non sono infatti applicabili. meni come le eruzioni vulcaniche, e nanoparticelle, come non esistono sim- Occorre calcolarli in base al numero o Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 17
alla superficie delle nanoparticelle per potenziali e identifica le lacune e le esi- tecnicamente applicabili e adatte alle cm3, analogamente a quanto accade genze in materia di ricerca («Syntheti- circostanze (LAINF art. 82). Va però per i materiali fibrosi, tra cui l’amianto, sche Nanomaterialien. Grundlagenbe- anche detto che, ad oggi, tanto il per i quali i valori sono espressi in richt zum Aktionsplan», disponibile solo mondo scientifico quanto il mondo fibre per cm3. L’ordinanza 832.321.11 in tedesco, www.umwelt-schweiz.ch/ industriale presentano una singolare (26.12.1960) del Dipartimento federale uw-0721-d). ignoranza in materia. Le competenze e dell’interno costituisce una delle basi le responsabilità della Suva possono legali che regolamentano i principi di essere riassunte così: prevenzione ed è completata dai requi- Quale è la responsabilità della sorvegliare l’applicazione delle pre- siti posti dalla direttive MSSL. Numerosi Suva? scrizioni sulla prevenzione delle malat- testi di legge e regolamenti dovranno tie professionali in tutte le aziende (OPI essere adattati. In una prima fase, l’Uf- Se l’applicazione di una crema solare da art. 50.1); ficio federale della sanità pubblica parte di una qualsiasi persona è di re- emanare direttive sui valori limite (UFSP) e l’Ufficio federale dell’ambiente sponsabilità dell’UFSP, cui compete la degli agenti fisici nei posti di lavoro (OPI (UFAM) in collaborazione con la Segre- protezione della salute della popola- art. 50.3); teria di stato dell’economia (SECO), la zione, la sicurezza e la salute dei lavo- riconoscere le malattie professionali Suva, l’EMPA, l’Istituto per la salute sul ratori che fabbricano tale crema è di (LAINF art. 9) e fornire tutte le presta- lavoro (IST, università di Losanna e responsabilità delle imprese. Ricordia- zioni assicurative previste per legge. Ginevra) e il Politecnico federale di mo infatti che per prevenire gli infortuni Losanna (EPF) hanno consegnato un professionali e le malattie professionali, In questo senso una malattia provocata rapporto iniziale che descrive lo stato il datore di lavoro deve prendere tutte da un’esposizione rischiosa a nanopar- attuale delle conoscenze sui rischi le misure necessarie per esperienza, ticelle sul posto di lavoro potrebbe effettivamente essere riconosciuta come malattia professionale. La Divisione di Il fullerene misura all’incirca 10 nanometri. È più noto sotto forma di carbonio o medicina del lavoro della Suva supervi- diamante che nella sua struttura simile a quella di un pallone da calcio con 60 siona gli esami medici che servono a atomi di carbonio. Paragonare una molecola di fullerene con un pallone da cal- prevenire le malattie professionali (OPI cio è come paragonare il pallone alla Terra. art. 70 seg.). Allo stato attuale non esi- ste alcun esame medico specifico di routine, ma la situazione potrebbe cambiare rapidamente con l’evoluzione delle conoscenze in materia di tossico- logia, epidemiologia o medicina. Rischi a causa delle particelle ultrafini Le particelle fini presentano rischi fisici particolari: esplosività delle polveri, ris- chi di scariche elettrostatiche, auto- combustione a contatto con l’aria (nanoparticelle di ferro) o con l’acqua (nanoparticelle di alluminio). È dimo- strato che le polveri ultrafini possono attaccare il sistema respiratorio e cau- sare disturbi cardiaci. Non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine (10, 20 o 30 anni) dell’accumulo di queste nanoparticelle nell’organismo. La tossi- cità può variare a seconda del tipo e della forma delle nanoparticelle. L’EMPA ha sottoposto a dei test 7 diversi tipi di nanoparticelle. I risultati sono stati molto eterogenei: le particelle di ossido di ferro si sono rivelate citotossiche, contrariamente a quelle di ossido di sili- 18 Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008
Un ricercatore studia i dati forniti dal computer nella camera bianca del FIRST-Lab, presso il centro di ricerca per le micro e nanotecnologie del PF di Zurigo-Hönggerberg. (Foto: Keystone/Gaetan Bally) cio. Quanto ai nanotubi di carbonio, venzione attuati. Per questo motivo nel Agire oggi affinché le nano- possono raggiungere e sopravvivere 2007 l’Istituto per la salute sul lavoro particelle non diventino l’amianto negli alveoli polmonari. (IST) di Losanna, in collaborazione con di domani! la Suva, ha avviato una ricerca in cui sono state selezionate e intervistate più È nostro dovere studiare i rischi a lungo Misure di prevenzione di 2000 imprese svizzere. Lo spoglio e termine in termini di sicurezza e di l’analisi delle risposte sono in corso, i salute, immaginando ad esempio un Restano validi i principi di prevenzione risultanti saranno presentati nel corso parallelo tra i nanotubi di carbonio che standard. Si privilegiano le misure tec- del 2008. penetrano negli alveoli polmonari e niche (confinamento) e le misure orga- l’esposizione a fibre di amianto, i cui nizzative (limite del numero di persone nefasti effetti si manifestano dopo esposte) prima di applicare misure di Che cosa fa la Suva in materia di decenni di latenza e causano ogni anno protezione individuale (maschera P3, prevenzione? la morte di centinaia di persone in occhiali stagni, guanti). Svizzera. Comunicare apertamente con La Suva collabora attivamente a diversi il pubblico sulle opportunità ma anche progetti: l’inventario delle nanotecno- sui rischi legati a queste nuove tecno- Necessità di un inventario delle logie sopra menzionato in collabora- logie è essenziale, affinché le misure di nanotecnologie in Svizzera zione con l’IST e lo sviluppo di metodi e prevenzione siano adottate e i consu- strumenti di misura con l’EMPA. I chi- matori possano usare i nuovi prodotti in Tra i principali utilizzatori svizzeri, si mici, gli igienisti e i medici del lavoro piena consapevolezza. Va invece evitata contano gli istituti di ricerca (PF, EMPA, supervisionano l’evoluzione delle tec- una polemica simile a quella sollevata IST, Centro svizzero di ricerche in elet- nologie e partecipano a commissioni per la produzione e la commercializza- tronica e microtecnicha CSEM, Istituto scientifiche. La pagina web della Suva zione di organismi geneticamente di sicurezza SWISSI ecc.), ma anche le www.suva.ch/nanoparticelle informa modificati. È indispensabile agire oggi, industrie che usano le nanoparticelle su questo tema e sulle misure di pre- affinché le nanoparticelle non diventino nel settore chimico, nell’edilizia, nella venzione, con il vantaggio – rispetto ad l’amianto di domani. cosmesi, nel settore tessile, nella una pubblicazione – di essere aggior- microelettronica o nella produzione di nata regolarmente. Le imprese possono carta fotografica. Attualmente non si inoltre far appello agli specialisti della conoscono con esattezza gli utilizza- Suva per richiedere analisi, consigli o tori, i volumi impiegati o i mezzi di pre- campagne di prevenzione. Comunicazioni CFSL n. 65, giugno 2008 19
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