COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
DESIGN AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/11252022 ESSAYS & VIEWPOINT COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO Processi simbiotici tra scienze, arti e design NATURAL AND ARTIFICIAL INTERACTION Symbiotic processes between science, art and design Federica Dal Falco, Rosanna Veneziano, Michela Carlomagno ABSTRACT Il contributo si incentra sulle modalità con cui nella contemporanea visione del design, il concetto di ‘vivente’ riferito alla vegetazione, incide sulla cultura del progetto, che si è confrontata da sempre con il contesto ambientale, attraverso pratiche di imitazione delle logiche della natura, di interpretazione delle sue dinamiche evolutive, di trasformazione dei suoi elementi e, più recentemente, con attività che indagano la fragile relazione e la convivenza con l’uomo, in un’ottica di sensibilizzazione verso comportamenti consape- voli. L’interpretazione dei progetti metterà in evidenza le visioni del design contempora- neo sui legami tra mondo antropico, mondo vegetale e animale e indagherà gli scenari progettuali volti alla prefigurazione di mondi possibili. Le riflessioni critiche sono legate al- l’iniziativa interdisciplinare New European Bauhaus, che contempla nuove sinergie tra natura e cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia. The contribution will focus on how the concept of ‘living’ in the contemporary vision of design, with regard to vegetation, influences design culture, a concept constantly faced with the environmental context through practices of imitation of the logic of natural world interpretation of its evolutionary dynamics, the transformation of its elements and, more recently, with activities that investigate the fragile relationship and coexistence with man, to raise awareness of conscious behaviour. The interpretation of the projects will high- light the visions of contemporary design on the links between the anthropic world and the plant and animal world and will investigate design scenarios aimed at prefiguring possible worlds. Critical reflections will connect to the interdisciplinary New European Bauhaus initiative, which contemplates new synergies between natural and cultural, so- cial inclusion, science and technology. KEYWORDS Antropocene, natura e artificio, New European Bauhaus, design speculativo, consapevo- lezza Anthropocene, natural and the artificial, New European Bauhaus, speculative design, awareness Federica Dal Falco, Architect and PhD, is an Associate Professor of Design at the Depart- ment of Planning, Design and Architecture Technology of ‘Sapienza’ University of Rome (Italy). She conducts research on the history of design, museum communication and de- sign for public space. He is an Academic of the National Academy of Design (Russia) and a Guest Investigator at CIEBA (Portugal). E-mail: federica.dalfalco@uniroma1.it Rosanna Veneziano, Architect and PhD, is an Associate Professor of Industrial Design at the Department of Architecture and Industrial Design at the ‘Luigi Vanvitelli’ University of Campania (Italy). Since 2002 she has been researching design-oriented strategies for local product development. E-mail: rosanna.veneziano@unicampania.it Michela Carlomagno, Visual Designer and PhD Candidate in Environment, Design for Innovation at the ‘Luigi Vanvitelli’ University of Campania (Italy), conducts research on collaborative and transdisciplinary approaches to test new design visions. E-mail: michela.carlomagno@unicampania.it 274
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 Nell’era dell’Antropocene, conseguenza del- cui si può leggere il fenomeno in atto è l’evoluzio- sibili sviluppi coerenti con lo stato dell’arte intro- l’impatto delle attività dell’homo sapiens sul pia- ne del rapporto tra natura e artificiale: una distin- duttivo, con gli aspetti positivi e con i limiti indivi- neta, i processi di distruzione e riduzione delle ri- zione e relazione da sempre oggetto di studi e ri- duati nelle teorie e sperimentazioni e nei casi stu- sorse sono accelerati e caratterizzati dalla scom- flessioni che dai filosofi greci presocratici, è stata dio, anche in termini di trasferibilità delle applica- parsa di un gran numero di specie, dalla progres- sviluppata nella seconda metà del secolo scorso zioni negli ambiti della costruzione e del design. siva riduzione della disponibilità di combustibili fos- accentuando l’approccio critico. Secondo Remo Il carattere di originalità del saggio risiede nel- sili e dall’aumento delle emissioni di gas serra (Crut- Bodei (2012), fin dall’antichità, l’uomo ha piegato l’interpretazione del tema proposto attraverso di- zen and Stoermer, 2000; Crutzen, 2002; Moore, e padroneggiato le risorse e forze della natura ai verse angolazioni, nella restituzione di un quadro 2017; Fig. 1). Quest’insieme complesso di cam- suoi scopi, creando attraverso le tecnologie un complesso di ricerche non ancora consolidate e biamenti dalle nefaste conseguenze si propaga mondo artificiale, con protesi che amplificano le nella disamina critica di sperimentazioni che con- nello spazio e nel tempo, in modo transnazionale facoltà e la percezione del corpo, fino ad arrivare siderano la gravità delle conseguenze del presen- e transgenerazionale e comporta una radicale ri- alle biotecnologie, in cui l’artificio diventa natura. te antropocentrico rispetto al quale la cultura pro- flessione sull’insieme delle regole, dalle scienze al- Gillo Dorfles (1968) evidenzia come l’ambiguità gettuale deve assumere il suo carico di responsa- la filosofia e all’arte, perseguite dal momento in cui dell’opera di trasformazione della natura sviluppa- bilità. Nell’integrare conoscenze di tipo storico, si determinò la fine dell’Olocene (Lewis and Ma- ta dall’uomo, se da un lato ha portato benefici al- scientifico, filosofico, di arti e design, il contributo slin, 2015; Lovelock, 1979). Maldonado (1990) ci ri- l’umanità, dall’altro ha condotto a una violenta esca- restituisce un avanzamento dello stato delle ricer- corda che questo fenomeno è stato definito ‘tran- lation del conflitto tra forme naturali e artificiali, fi- che in materia, al fine di comprendere possibili re- sference irreversibility’ (Pearce, 1983) e significa no ad arrivare alla falsificazione dell’ambiente, che lazioni e percorsi in un’ottica multiscalare. La trat- che ogni generazione lascia alla successiva pro- non significa abdicare alla ricerca scientifica e tec- tazione ha quindi come obiettivo la sistematizza- cessi che sono sempre più dannosi e meno rever- nologica, ma sviluppare un nuovo pensiero. zione di riflessioni critiche e riferimenti per la mes- sibili. Il testo di Maldonado esamina criticamente La questione generale cui si riferisce la com- sa a punto di nuovi approcci della cultura proget- la molteplicità di approcci contrastanti che hanno plessità delle nuove ricerche nei diversi campi del tuale, anche utilizzando trasferimenti metodologi- delineato l’emergenza ambientale negli ultimi de- sapere, è quindi di necessità in relazione al mute- ci che nel considerare prioritari i processi rispetto cenni, sottolineando come lo stile di vita dei Paesi vole, vasto e polimorfo concetto dell’Antropoce- ai prodotti, può contribuire a delineare nuovi mo- altamente industrializzati ha sempre più esacer- ne, un ‘super-iper-oggetto’ che incorpora una ta- delli resilienti e sostenibili a partire dagli obiettivi del bato l’effetto serra e il buco dell’ozono. Il testo di le serie di livelli di cambiamento da rendere una New European Bauhaus, dove il design per la città Maldonado esamina criticamente la molteplicità sua analisi di estrema difficoltà, anche per la varia- è immaginato quale risultato delle sinergie tra arte, di approcci contrastanti che hanno delineato l’e- bilità dei significati che dalla stessa umanità pos- cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia. mergenza ambientale negli ultimi decenni, sotto- sono essere ad esso attribuiti (Zalasiewicz, 2021). lineando come lo stile di vita dei Paesi altamente Il fine è di immaginare soluzioni e nuovi dispositivi, Collaborazione e simbiosi tra sistema natura e industrializzati ha sempre più esacerbato l’effet- avvalendosi di molteplici letture, nella convinzione progetto: teorie e sperimentazioni nel design | to serra e il buco dell’ozono. Naturalmente, co- che il tempo dei pensieri settoriali sia tramontato e Le pratiche e le sperimentazioni riportate in segui- stringere la società industriale ad abbandona- il contemporaneo richieda, più che l’interdiscipli- to testimoniano il recente orientamento del design re un certo stile di vita sembra un obiettivo difficile narietà, la ‘interdipendenza’ tra diversi campi del che supera l’aspetto formale o funzionale dell’og- da raggiungere. sapere, tra strumenti e linguaggi diversi (Caffo and getto per concentrarsi su quello speculativo, nar- Trischlern (2016) sostiene che è innanzitutto Muzzonigro, 2018). Il riferimento alle teorie filoso- rativo, evocativo che è in grado di definire nuove necessario chiarire come il concetto di Antropo- fiche e letterarie del trascendentalismo americano prospettive e visioni, attraverso una lettura del rea- cene, oltre alla geologia, sia sintesi di aspetti stori- (Onfray, 2019; Thoreau, 2018) costituisce il fil rou- le e del quotidiano (Petroni, 2020). A partire da una ci, geografici e culturali. In tal senso, la nuova era ge che lega le teorie filosofiche del postumano ricostruzione critica, che investiga le posizioni in- può essere considerata un ‘dispositivo di cono- (Caffo, 2017) alla radicalità dei movimenti degli an- terpretative del rapporto tra uomo e natura, si in- scenza trasversale’ in grado di stimolare collabo- ni Sessanta del Novecento (Quinz, 2020), agli tende osservare il design contemporaneo attraver- razioni tra le scienze, le humanities e la cultura del scritti di Victor Papanek (Papanek, 1985; Kries, so esperienze progettuali di designer e artisti. progetto, il cui compito coinvolge l’habitat e tutte Klein and Clarke, 2018), Yona Friedman (2016), La cultura del progetto si è confrontata da le attività umane. A questo quadro si sommano i Buckmeister Fuller (2008) e al già citato Tomás sempre con il contesto ambientale, attraverso pra- recenti conflitti che stanno ridisegnando la geopo- Maldonado (1970, 1980, 1990), fondamenti per tiche di imitazione delle logiche della natura, di in- litica mondiale con il rischio di un ritorno a tempi una revisione critica del design finalizzata al supe- terpretazione delle sue dinamiche evolutive, di tra- ancora più bui per l’umanità e per il pianeta nella ramento della crisi attuale. sformazione dei suoi elementi e, più recentemen- sua dimensione integrata. L’Antropocene è quin- In questo contesto culturale, il contributo in- te, con attività che indagano la fragile relazione e di una svolta culturale e in qualche misura deter- daga sul rapporto tra natura e artificio inquadran- la convivenza con l’uomo, in un’ottica di sensibi- mina la fine del pensiero moderno e il tramonto dolo in un ambito problematico globale che inve- lizzazione verso comportamenti consapevoli. Le dell’idea che la natura sia un sistema privo di valo- ste la cultura del vivente, intendendo con questo ricerche legate al binomio design/natura hanno ri, mero sfondo e fonte di risorse per l’agire umano la capacità relazionale e simbiotica dell’umano con condotto verso esplorazioni che integrano arte, (Pellegrino and Di Paola, 2018). l’ambiente che è poi il fondamento sul quale si in- design, tecnologia per dare forma all’interpreta- Ma la concezione del mondo quale organi- staura ogni relazione (Fig. 2). Il contributo è strut- zione delle logiche e delle riflessioni critiche sulla smo vivente non è una novità: risale al Timeo, il turato in tre paragrafi attraverso: una selezione di natura, incidendo sulla cultura materiale, tecnolo- dialogo scritto da Platone (2016) nel 360 a.C. che teorie e sperimentazioni relative a processi di sim- gica e digitale del progetto. La dimensione orga- ne descrive le doti di intelligenza e spiritualità, prin- biosi tra sistema natura e design da cui emergono nicista, che inizia a diffondersi negli anni ’40 e che cipi poi interpretati da James E. Lovelock (1979), le criticità di determinati approcci; alcuni casi stu- si identifica maggiormente nel design nord euro- con un unico sistema chiamato Gaia. I meccani- dio improntati alla collaborazione tra natura e arti- peo, oggi percorre direzioni di ricerca fortemen- smi equilibratori di Gaia, tecnicamente denominati ficiale a diverse scale progettuali (dall’urbanistica te condizionate da software e tecniche di realizza- ‘omeostasi’, generano quelle forze e controforze al design di prodotto) di cui sono identificati i para- zione avanzata: biotecnologie, nanotecnologie, si- in grado di attenuare la mutevolezza derivante metri selettivi e dei quali è proposta una sistema- stemi di intelligenza artificiale e sensoristica sono dalle oscillazioni dell’ambiente. Anche Lynn Mar- tizzazione critica in tre categorie (biologico-inter- parte del progetto e amplificano prestazioni, ca- gulis (2002) considera il pianeta un organismo vi- pretativa, critico-esperienziale, ambientale-gene- ratteristiche e impatto degli artefatti. vente collettivo, capace di controllare l’atmosfera rativa); le riflessioni conclusive con gli sviluppi futu- Dalla mostra al MoMA dal titolo Organic Desi- terrestre attraverso complessi meccanismi auto- ri e un’analisi critica delle relazioni tra gli approcci gn in Home Furnishings del 1941, a cura di Elliot regolati che ne garantiscono la sopravvivenza e la individuati e i nuovi percorsi nature-based solu- Noyes, il design organico – a cui sono stati asso- circolarità dei processi, secondo l’antica idea di tions, con riferimento al New European Bauhaus. ciati oggetti che avessero struttura, materiale e continua trasformazione e riciclo. Tale visione olistica, multidisciplinare e multiscala- funzione in perfetta armonia, proprio come in na- Nell’area delle discipline progettuali, e in parti- re che comprende molteplici tematiche, è da con- tura – si è consolidato nel panorama contempora- colare del design, una delle angolazioni attraverso siderare come riferimento metodologico per pos- neo come ‘integrazione di funzione, tecnologia, e 275
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 forma’ attraverso ricerche e sperimentazioni non sperimentale per qualificare un’idea non dicoto- lare dibattiti, approfondimenti e un confronto aper- solo legate all’esplorazione di forme e strutture, mica della Natura come tecnologia, capace di for- to e plurale sugli argomenti proposti per riproget- ma anche delle strategie di ottimizzazione delle mare uno spazio sperimentale tra arte e scienze’. tare il futuro prossimo su basi nuove. I concetti di risorse (Antonelli, 2011). «[…] Così, la Natura è Da un lato la Natura è coinvolta nel processo adattamento, convivenza, collaborazione, mimesi chiamata a partecipare al processo creativo, spe- progettuale per i suoi aspetti formali e imitativi, dal- in una visione post-antropocentrica di convivenza rimentando la possibilità di sostituire i sistemi in- l’altro le tecnologie digitali hanno alimentato la ge- pacifica tra le specie, emergono nelle opere di ar- dustriali con processi biologici ed estendendo l’e- nerazione di forme di intelligenza mutuate dagli chitetti, artisti e designer presenti nell’ultima Bien- quilibrio degli ecosistemi naturali al mondo arti- oggetti, rendendoli autonomi, reattivi agli input co- nale Internazionale di Architettura, curata da Ha- ficiale» (Lucibello, 2019, p. 26). Il bio-design, l’hy- me organismi viventi. Questa analogia biologica è shim Sarkis (Sommariva, 2021). brid design investigano il rapporto tra biologia e stata fortemente orientata dalla lettura in chiave I recenti avvenimenti sociali economici am- progetto, declinando l’osservazione a più scale, funzionalista della natura, ma le intenzioni concet- bientali hanno reso ancor più tangibile la preca- dal micro al macro, e applicando i principi di mi- tuali, critiche e poetiche, emergono attraverso mo- rietà del nostro abitare il pianeta, messo in discus- mesi, quelli deduttivi e interpretativi in differenti am- stre, eventi, dibattiti con sempre maggiore impat- sione la supremazia della specie umana sulle altre biti progettuali. A partire dallo studio degli elementi to sulla collettività. «Branzi’s interest is aimed at e reso discutibile il dominio degli esseri umani sulle naturali l’indagine riguarda logiche, elementi, ca- the extremely dialoguing nature of design with pro- altre forme di vita, confermando che l’equilibrio de- ratteristiche, morfologie con l’intenzione di creare duction and merchandising systems, which costi- gli ecosistemi che viviamo è fragile e labile e va artefatti che somigliano sempre più a sistemi bio- tuite the reality in which we are immersed: design preservato e rispettato. Azioni progettuali hanno logici. «[…] Strutture e oggetti che fanno parte di un is the medium between man and the complex so- quindi lo scopo di sensibilizzare, informare, costrui- universo tecno-biologico dove la materia artificiale cio-techno-economic system of our planet. Archi- re una visione critica e un punto di osservazione prende vita, cresce, evolve e si trasforma; dove i si- tecture is no longer the primary scene of life; it is preferenziale dell’attuale fragilità della relazione stemi sono in grado di auto-organizzarsi alla stre- indifferent to it, often the surplus. It is in ‘industrial tra il sistema naturale e quello antropico, indiriz- gua di organismi viventi» (Langella, 2007, p. 12). design’ that man re-establish the ability to project zando verso comportamenti consapevoli. Pertan- In questo contesto si assiste a molteplici inter- himself into the world, to enter the point of tan- to il progetto sui temi complessi, condotto con la pretazioni della natura o delle nature definite nel gency with the continuous evolution of technology contaminazione di molteplici competenze (Mar- testo di Lucibello e La Rocca (2015, p. 66) come as the fabric of everyday life» (Ranzo, 2018, p. 500). zocca, 2014; Ramchandani, 2017), si concretizza «[…] ‘nature plurali’ ovvero più visioni della natura La dimensione critica che utilizza il design co- in esperienze narrative che pongono gli osserva- in cui si intrecciano o si alternano riferimenti arcaici me strumento di speculazione sensibile del pro- tori/fruitori dinanzi a interrogativi e a riflessioni cri- e tradizione, innovazione sui materiali, temi ecolo- getto ha spostato l’attenzione dalla funzionalità e tiche. Il contributo del progetto è dunque quello di gici, temi utopici e tecnologie avanzate, eviden- dell’estetica dell’oggetto al suo aspetto critico e re- anticipare il futuro, attraverso la prefigurazione di ziando la ricchezza dei livelli di lettura possibili». I lazionale, con lo scopo di generare riflessioni a par- mondi possibili in cui sviluppare visioni per intrave- differenti livelli di lettura hanno dato luogo a speci- tire dall’osservazione del reale (Dunne and Raby, dere strade alternative da percorrere per il piane- fici filoni di ricerca che si integrano spesso con 2013). L’intenzione è di creare una nuova consa- ta e per tutti gli esseri viventi (Latour, 2000; Petro- tecnologie avanzate e processi realizzativi para- pevolezza del mondo che ci circonda, di indirizza- ni, 2016). metrici, i quali, attraverso algoritmi di matrice bio- re verso riflessioni su fenomeni sociali e politici Le tematiche connesse alla natura, all’ambien- logica e sistemi di produzione additive manufac- contemporanei, sulla convivenza tra le specie e te e al pianeta, evidenziano come la dimensione turing, consentono di replicare le logiche morfolo- sull’attuale fragilità del sistema naturale e antropi- del progetto affronta tale complessità consideran- gico-accrescitive della natura e quelle di auto-ge- co, a partire dall’osservazione dei contesti di vita. do la salvaguardia della biodiversità, la riduzione nerazione, auto-riparazione e autonomia dei siste- Mostre come Broken nature Design Takes on Hu- dell’inquinamento nell’ecosistema, la mitigazione mi biologici (Scodeller, Langella and Dal Buono, man Survival ideata e curata da Paola Antonelli sul del cambiamento climatico, la gestione dei pro- 2017). Nuove esperienze progettuali e di ricerca, tema del design ricostituente o come Unknown cessi produttivi e il benessere della collettività. Il capaci di integrare design e urbanistica ecologica, Unknowns – An Introduction to Mysteries, di Ste- concetto maturo di sostenibilità ambientale, eco- sono condotte da Elisa Cattaneo (2016, 2018) fano Boeri su ciò che appare ‘sconosciuto’ dell’u- nomica, etica e sociale rende possibile un proces- che definisce la Technonature come un ‘concetto niverso micro e macro, hanno l’obiettivo di stimo- so di cambiamento della cultura del progetto ver- Fig. 1 | Ancient cleared forest on Edinburgh's mountain near Port Renfrew, from the 2018 documentary Anthropocene – The Human Epoch. Fig. 2 | The Architecture of Trees by Cesare Leonardi and Franca Stagi, 2018 (source: Leo- nardi and Stagi, 2018). 276
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 so strategie di azione che integrano la componen- te ambientale con quella simbolico-evocativa, in- cludendo principi di equità nella disponibilità del- le risorse, delle regole della democrazia e nel ri- spetto delle identità culturali. Pertanto, il progetto viene inteso come una ‘call to action’ (UN, 2015a, 2015b), nella sua accezione di impegno etico e sociale e come disciplina in grado di attuare una ‘strategia di riparazione ben ponderata’ (Antonelli and Tannir, 2019). Da manifesto di modernità i pro- getti di design sono diventati oggi un grido di allar- me, riscontrabile nel lavoro di numerosi designer che pongono interrogativi, riflessioni e critiche dei modelli di vita ed osservano criticamente i legami con l’ambiente operando a più scale del progetto che integrano arte, design, scienza. Parametri di selezione ed esperienze proget- tuali | Il coinvolgimento di antropologi, scienziati, ingegneri e artisti nel progetto ha permesso da un lato di trasferire competenze ed esperienze per affrontare tematiche complesse e dall’altro di ren- dere più fluidi i confini tra i diversi ambiti disciplina- ri. La multiscalarità e la multidisciplinarietà è defini- ta come ‘design across scales’ (Oxman and Yoon, 2016), in cui le relazioni reciproche tra arte, desi- gn, scienza e tecnologia collaborano per svilup- Fig. 3 | Reformative Coral Habitats in Hong Kong, 2020 (credit: The University of Hong Kong, 2020). pare soluzioni replicabili e scalabili e il cui trade union è investigare il concetto di sostenibilità nelle sue quattro dimensioni: ambientale, economica, imitare forme e processi della natura, ma di rein- coinvolgono attivamente gli utenti. Il lavoro di Ire- etica e sociale (Vezzoli et alii, 2022). Le esperienze terpretarli nel processo creativo; ne sono un esem- ne Stracuzzi, On Melting Ground, trasferisce una selezionate nel presente contributo riguardano la pio i progetti di rigenerazione ambientale che so- serie di dati legati allo scioglimento dei ghiacciai scala urbana e ambientale, quella architettonica e stituiscono e riparano parti danneggiate dell’eco- dell’Artico, basando la narrazione sul concetto del- del prodotto, sperimentazioni su nuovi materiali e sistema marino come Reformative Coral Habitats, l’invisibilità dei fenomeni ambientali e sull’urgenza artefatti comunicativi, che si distinguono da un la- sviluppato dal team dello Swire Institute of Marine di consolidare stili di vita e comportamenti soste- to per l’approccio strategico e realizzativo, legato Science della University of Hong Kong, in cui mo- nibili (Fig. 6). L’obiettivo è quello di generare una alla sostenibilità ambientale, dall’altro per l’impat- delli biomimetici e processi di additive manufactu- maggiore consapevolezza, mostrando come le to sulla collettività, in termini di sensibilizzazione, ring vengono impiegati per realizzare elementi mo- azioni quotidiane incidono sullo stato di salute del crescita di consapevolezza e partecipazione. dulari che simulano le strutture e i comportamenti pianeta. Con stesso orientamento l’installazione La selezione e l’analisi dei casi studio riportati dei coralli naturali, ripristinando gli equilibri naturali Symbiosia, realizzata per la Fondazione Cartier hanno lo scopo di delineare gli orientamenti del pro- della costa del Hoi Ha Wan Marine Park di Hong dalla collaborazione tra l’artista danese Thijs Bier- getto contemporaneo legato alla relazione com- Kong (Fig. 3). Anche l’utilizzo di organismi come stejer e lo scienziato Stefano Mancuso, ha lo sco- plessa tra natura e artificio, individuando strategie miceli, insetti, batteri permette di realizzare ‘strut- po di rendere visibile l’impatto del contesto antro- e approcci. Le caratteristiche ricorrenti dei proget- ture multifunzionali’, in cui la forma e la composi- pico sulla natura: attraverso sensori e display col- ti – tematiche, obiettivi, discipline coinvolte – ma zione materica viene definita attraverso l’interazio- locati sugli alberi, sono resi visibili fenomeni, come anche i processi realizzativi, i materiali, le tecnolo- ne tra gli organismi viventi e le tecnologie digitali, l’inquinamento o la siccità causata dall’aumento gie e le funzionalità, sono state osservate a partire dando vita a vere e proprie stampanti biologiche. delle temperature, che incidono sulla crescita e lo da tre categorie di osservazione: quella ‘biologi- In particolare, questa collaborazione è interpre- stato di salute degli alberi (Figg. 7, 8). L’artefatto co- ca-interpretativa’, intesa come la capacità del pro- tata nel progetto Silk Pavilion ideato dal MIT Me- municativo diventa quindi mediatore tra l’ambien- getto di interpretare e utilizzare modelli che imita- dia Lab, un padiglione realizzato attraverso l’in- te naturale e il fruitore, rendendo accessibili le vi- no strutture, logiche e processi provenienti dalla terazione tra una macchina a controllo numerico sualizzazioni dinamiche e la complessità dei dati. natura per la realizzazione di nuovi materiali, og- (CNC) guidata da un algoritmo e bachi da seta, Altri problemi ambientali trovano espressione getti e artefatti a diversa scala, ottimizzando le ri- capaci di tessere i filamenti sulla struttura stessa in progetti intesi come ‘manifesti di necessità’ che sorse, migliorando le capacità formali e funzionali (Fig. 4). La materia vivente diventa sia ‘materiale influenzano comportamenti e stili di vita utili a pre- e delineando nuovi scenari progettuali; quella ‘cri- programmabile’ (van Der Leest, 2016), plasmata servare il futuro dell’ecosistema; la banca del ger- tico-esperienziale’, definita come la capacità del attraverso metodi di design parametrico e gene- moplasma Svalbard Global Seed Vault, in Norve- progetto di costruire narrazioni e generare nuove rativo, che ‘materiale organico’ in grado di sfrutta- gia, dal 2008 si occupa di custodire semi di nu- esperienze di fruizione che hanno l’obiettivo di sen- re le capacità strutturali e meccaniche della natu- merose specie di piante in via di estinzione per pre- sibilizzare verso temi specifici, di far comprendere ra. Materiali vivi come le alghe sono, infatti, da an- servare la biodiversità delle colture del mondo e problematiche complesse dell’ambiente e di indi- ni impiegati in arredi e prodotti in grado di purifi- garantire la sopravvivenza in caso di catastrofe. rizzare verso comportamenti consapevoli, trasfe- care l’aria, produrre ossigeno ed energia rinnova- Analoga strategia è adottata nel progetto Earth’s rendo informazioni e dati attraverso la costruzione bile. È il caso della collezione Living Things, di Black Box, nato nel 2022 dalla collaborazione tra di artefatti comunicativi e ‘oggetti manifesto’; infi- Jacob Douenias e Ethan Frier, che utilizza le pro- l’Università della Tasmania, la società di comuni- ne, quella ‘ambientale-generativa’, identificata co- prietà della spirulina per creare un ambiente sim- cazione Clemenger BBDO e il collettivo artistico me la capacità del progetto di preservare gli equi- biotico di vita con gli utilizzatori (Fig. 5). Glue Society: si tratta di un monolite d’acciaio po- libri naturali uomo-natura e di salvaguardare l’uso I progetti collocati nella categoria critica-espe- sizionato sulla costa occidentale della Tasmania, delle risorse attraverso spazi, oggetti e materiali renziale sono in grado di stimolare riflessioni su te- un dispositivo di archiviazione, che appare come che crescono, si adattano e resistono a particolari mi emergenti e sui fenomeni contemporanei, infor- un’installazione artistica, in grado di scaricare e condizioni ambientali. mando e sensibilizzando la collettività; i casi sele- registrare dati sul cambiamento climatico (Fig. 9); I progetti collocati nella categoria biologica-in- zionati integrano sensori, tecnologie e visualizza- progettato per resistere a eventi catastrofici, ha terpretativa sono in grado non solo di osservare e zioni complesse in esperienze multimediali che l’obiettivo di trasferire alle generazioni future e alla 277
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 Fig. 4 | Silk Pavilion designed by MIT Media Lab, 2012-18 (credit: Mediated Matter, 2013). Next page Fig. 5 | Living Things designed by Jacob Douenias and Ethan Frier, Mattress Factory Mu- seum, 2016 (source: ethanfrier.com/living-things, 2015). Fig. 6 | On Melting Ground designed by Irene Stracuzzi, Z33 House for Contemporary Art, Design & Architecture, Hasselt (credit: Liva Storytelling, 2021). ‘società post-apocalittica’ informazioni necessa- a diversi contesti di destinazione che possono mo- con la moltiplicazione degli scarti, al fine di costrui- rie a comprendere le motivazioni che hanno con- dificare presupposti e caratteristiche. Infine, un ul- re una nuova narrazione (Bourriaud, 2018; Dal Fal- dotto allo stato di irreversibilità dell’ecosistema. teriore limite che emerge dalla collaborazione tra co, 2018). Infine i progetti collocati nella categoria am- differenti discipline, nella fase di realizzazione del La collaborazione con le piante, la mescolan- bientale-generativa sono in grado di migliorare le progetto, è quello legato al superamento del back- za e il postumano sono chiavi di lettura per un rin- prestazioni ambientali attraverso la definizione di ground culturale di provenienza degli attori coin- novato rapporto con l’ambiente secondo un’otti- soluzioni materiche, tecnologiche e di processo. volti nel processo che talvolta possono riscontra- ca multiscalare, il cui campo di applicazione con- La selezione riguarda progetti a scala paesaggi- re ostacoli linguistici, relazionali e gerarchici. sidera prioritari i luoghi abbandonati, dalle aree più stica, architettonica e abitativa in cui si sperimen- grandi agli spazi più piccoli (Clément, 2005). Tale tano tecniche realizzative e materiali in grado di Conclusioni e sviluppi futuri: il New European approccio può essere assunto quale dispositivo reagire e di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Bauhaus per un Design responsabile integra- trasversale atto a connettere conoscenze e prati- Per salvaguardare la biodiversità, Avena + Test to con la natura | Il recente cambio di paradigma che per lo spazio pubblico, tema centrale per l’i- Bed – Agricultural Printing and Altered Landsca- che vede la collaborazione con il sistema natura e dentità culturale e l’inclusione sociale delle città e pes sperimenta un processo di stampa che, at- in particolare con la vegetazione quale elemento componente strategica per attuare percorsi so- traverso l’uso di algoritmi e strumenti di fabbrica- dirimente del nuovo approccio simbiotico, è so- stenibili e resilienti, coerentemente alla strategia zione digitale, ha l’obiettivo di aumentare l’effi- stenuto da scienziati e filosofi contemporanei, il europea del Green Deal (European Commission, cienza agricola e contrastare l’agricoltura mono- cui pensiero costituisce un riferimento per un de- 2019). Una politica culturale volta a trasformare i culturale per la produzione di biomasse (Figg. 10, sign globale e olistico basato sull’interdisciplina- comportamenti umani con il duplice obiettivo di ri- 11). Il progetto Alive – A New Spatial Contract for rietà tra arti e scienze, sulla contaminazione tra durre le emissioni di gas serra e di innalzare gli Multi-Species Architecture utilizza la luffa per la elementi viventi e intelligenza artificiale (Oxman, standard di vita creando nuove opportunità di la- definizione di un ambiente probiotico che mette in 2015). Innanzitutto, sono da evidenziare alcuni te- voro (Boeri, 2021; Manzini, 2021). L’importanza e equilibrio uomo e microbi con l’obiettivo di miglio- mi interconnessi che possono individuare nuovi la necessità di un approccio globale e olistico alle rare la salute collettiva delle persone che abitano percorsi e metodologie progettuali. questioni urbane contemporanee sono i principi lo spazio (Figg. 12, 13). La necessità di far coesi- Il primo è quello derivante dalla teoria endo- che sottendono il New European Bauhaus (Euro- stere mondo animale e vegetale in nuovi spazi ur- simbiotica formulata da Lynn Margulis nel 1967 pean Commission, 2021) l’iniziativa creativa e in- bani e abitativi, definisce paesaggi alternativi co- (Sagan, 1967), che fa capire come la cooperazio- terdisciplinare in cui il progetto urbano è conce- me quelli modulari proposti dallo Studio Ossidia- ne delle piante governata dalle simbiosi, porti a ri- pito quale risultato delle sinergie tra arte, design, na: il progetto Platform for Human and Birds è pen- sultati altrimenti irraggiungibili. Secondo Mancu- cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia sato come modello multiscala che va dall’archi- so (2019), le piante sono maestre del ‘mutuo ap- (Ness, 2021). tettura, alle strategie urbane e di paesaggio, fino al poggio’ e ottengono il massimo dalla convivenza Con lo slogan ‘beautiful, sustainable, together’ design di arredi e oggetti, in cui vengono integrate attraverso le relazioni vegetali. L’uomo è entrato il New European Bauhaus (NEB) propone di met- le diverse specie viventi (Fig. 14). in questa cooperazione con la domesticazione tere a sistema proposte e idee progettuali in gra- Per la selezione, senza dubbio non esaustiva, creando un meccanismo di reciproco vantaggio: i do di configurare i riferimenti per un nuovo proget- delle esperienze progettuali sul binomio natura e cereali hanno risolto molti problemi alimentari, e to culturale europeo, coerente con i principi di so- artificio, si è scelto di attribuire i casi a specifiche ca- nello stesso tempo sono stati diffusi nel pianeta. Il stenibilità e resilienza. Molti tra i numerosi progetti tegorie, osservandone prevalentemente gli obiet- secondo è relativo all’idea di una mescolanza uni- pubblicati sul sito del NEB, pongono al centro del- tivi, le strategie attuate e i risultati formali. I casi se- versale, secondo cui essendo tutto in tutto, il mon- la sperimentazione proprio lo spazio pubblico co- lezionati sono espressione delle teorie, degli ap- do è relazione tra le cose, le piante sono il respiro me una delle principali matrici delle città verdi, se- procci e delle pratiche del bio-design, dell’hybrid dell’indiviso e la sua trasformazione non può che condo un’accezione culturale che considera la stra- design e del design speculativo individuate nel pa- essere operata dai suoi stessi componenti (Coc- tificazione leggera e debole del design tra i campi ragrafo precedente. L’obiettivo è quello di traccia- cia, 2021). Un terzo tema è il postumano. Non si più interessanti di intervento (Branzi, 2006). La re il complesso scenario su cui la cultura del pro- tratta del transumano bionico, ma di una nuova città come luogo della coesistenza, dell’eteroge- getto si sta orientando nell’ultimo decennio, defi- speciazione che riesce a sopravvivere in un am- neità e della molteplicità di relazioni tra diverse for- nendo nuove aree di azione e trasferendo proces- biente ostile per le sue capacità cognitive e rela- me di vita, comporta una riflessione sullo spazio si e tecniche di altri settori, come l’ingegneria e la zionali, in continuità ontologica con la natura e gli urbano aperto a molteplici analisi, letture, inter- biologia, al design. L’analisi mette in evidenza però animali (Caffo, 2017). La capacità di adattamento venti, con riferimento alle teorie di Umberto Eco alcuni limiti e criticità presenti nei progetti selezio- del postumano al cospetto dell’Antropocene si (1962), immaginando un dialogo continuo, inter- nati come la difficoltà di replicare alcune soluzioni colloca in uno schema integrato nella natura, ba- disciplinare e interscalare e anche un’estensibilità progettuali che non superano la dimensione spe- sandosi su pochi mezzi, con una concezione della di ciò che è pubblico ai più disparati luoghi di in- rimentale e prototipale e la necessaria adattabilità creatività, azione e forma passibili di confrontarsi contro. Alla visione delle città quali organismi vivi il 278
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 – al cospetto del dibattito sull’Antropocene, as- As Trischlern (2016) argues, it is first necessary sunto quale scenario ineludibile dell’attuale condi- to clarify how the geological concept of the An- zione ambientale, è necessario sviluppare un rin- thropocene and the historical, geographical and novato dialogo collettivo sul significato del proget- cultural concepts are inextricably intertwined. As a to basato sulla collaborazione tra ambiente e po- result, one can be considered a ‘transversal knowl- stumano, secondo uno schema integrato nella Na- edge device’ capable of stimulating collaborations tura, al fine di costruire narrazioni che prefigurino between sciences, humanities and design culture, un arredo del mondo in termini ecologici (Caffo, whose task involves the habitat and all human ac- 2017; Maldonado, 1990); tivities. Recent conflicts reshaping world geopoli- – rispetto alle teorie, sperimentazioni e casi studio tics add to this picture with the risk of bringing back esposti sono stati selezionati approcci e pratiche even darker times for humanity and the planet in operanti nel segno di una sinergia tra saperi e una its integrated dimension. Thus, the Anthropocene collaborazione interdisciplinare, con riflessioni cri- is a cultural turning point that, somehow, deter- tiche su processi progettuali e risultati orientati a mines the end of modern thinking and the decline prefigurare prodotti narrativi che sensibilizzano of the idea that the natural world is a system with- verso le tematiche ambientali e inducono com- out values, a mere background and source of re- portamenti consapevoli; sources for human action (Pellegrino and Di Pao- – la nuova visione, che integra gli aspetti climatici la, 2018). alle questioni sociali coerentemente con gli obiet- But the conception of the world as a living or- tivi del New European Bauhaus, opera nel segno ganism is not new: it dates back to around 360 di un progetto culturale, creativo e artistico del fu- BC in Timaeus of Plato (2016), which describes its Figg. 7-8 | Symbiosia designed by Thijs Biersteker and turo, secondo un rinnovato concetto di bellezza qualities of intelligence and spirituality concept Stefano Mancuso, Fondation Cartier pour l’Art Contem- basato su valori quali l’inclusione sociale, l’acces- interpreted by James E. Lovelock (1979) as a sin- poraine in Paris, 2019 (source: thijsbiersteker.com/sym- sibilità degli spazi, la sostenibilità come dialogo gle system called Gaia. The balancing mechanisms biosia, 2019). e costruzione di sinergie tra ambiente antropico of Gaia, technically called ‘homeostasis’, gener- e preservazione della biodiversità, l’arricchimen- ate those forces and counter-forces that can mit- to individuale e delle comunità improntato all’a- igate the mutability resulting from fluctuations in design partecipa con le sue caratteristiche di fles- scolto delle diversità. Il NEB rielabora il concetto di the environment. Lynn Margulis (2002) also con- sibilità, secondo un’interpretazione porosa e tra- bellezza in una dimensione pluridimensionale, co- siders the planet a collective living organism ca- sformabile dei confini atti ad accogliere più con- struendo un nuovo paradigma e una nuova meto- pable of controlling the atmosphere of the Earth cetti, relazioni, forme ibride e stili di vita. dologia per rigenerare città e territori attraverso through complex self-regulating mechanisms that I percorsi di ricerca tra arti, design e scienze azioni combinate con la transizione ecologica e guarantee the survival and circularity of process- che utilizzano il ‘vivente’, IoT, e soluzioni innovati- digitale. I nuovi percorsi inclusivi possono essere es, following the old concept of constant transfor- ve per lo spazio pubblico, sono indicativi per un sviluppati non tanto in relazione alla fisicità del pro- mation and recycling. rinnovato confronto interdisciplinare. Questo cam- dotto di memoria novecentesca, quanto secondo In the project subjects, especially design, one po di sperimentazione, i cui esempi sono limitati ri- un approccio processuale del progetto, legato a perspective through which we can read the cur- spetto alle aree del design più consolidate, pre- molteplici interazioni disciplinari che considerano rent phenomenon is the evolution of the relation- sentano un margine di ambiguità e contaminazio- la questione ambientale al centro di teorie, meto- ship between natural and artificial. A distinction ne con le discipline progettuali liminari. La specifi- dologie e pratiche e lo spazio urbano quale ‘ope- and a relationship that has always been the sub- cità è evidente nella metodologia di ricerca, che si ra aperta’. ject of study and reflection, starting with the pre- colloca in uno spazio interstiziale, meno attenta ai Socratic Greek philosophers, has developed in the riferimenti morfologici e storici e più concentrata second half of the last century, accentuating the sui processi e sull’approccio critico, su quella ri- critical approach. According to Remo Bodei (2012), gorosa responsabilità già propugnata da Buck- In the Anthropocene era, a consequence of the since ancient times, man has bent and controlled meister Fuller (2008). Il design come scienza tota- impact of the activities of homo sapiens on the the resources and forces from the natural world to le e anticipatoria richiede analisi rigorose, cono- planet, the processes of destruction and reduc- his ends, creating through technologies an artifi- scenze approfondite, capacità di proiettare l’og- tion of resources are getting faster and involving cial world with prostheses that amplify body facul- getto nel futuro della sua obsolescenza e offre stru- the disappearance of a large number of species, ties and perception up to biotechnology, in which menti per ridurre le separazioni e la lontananza tra the progressive decrease in the availability of fos- artifice becomes part of natural. Gillo Dorfles (1968) gli oggetti e le risorse da cui derivano (Figg. 15-17). sil fuels and the increase in greenhouse gas emis- points out how the ambiguity of the work of trans- In tal senso, le ricerche di Formafantasma (An- sions (Crutzen and Stoermer, 2000; Crutzen, 2002; forming natural conditions developed by man has drea Trimarchi e Simone Farresin), come il pro- Moore, 2017; Fig. 1). This complex set of changes brought benefits to humanity and has also led to getto Cambio esposto alla Serpentine Galleries di with nefarious consequences spreads across space an escalation of the conflict between natural and Londra, restituiscono una visione del design alla and time, transnationally and transgenerational- artificial forms, to the point of falsification of the luce di un’indagine che comprende aspetti ecolo- ly, and calls for a radical rethinking of the set of environment. That does not mean abdicating sci- gici, sociali, politici e storici (Obrist, Lewin and Par- rules, from science to philosophy to art, pursued entific and technological research but developing rella 2021). since the end of the Holocene was determined new thinking. L’approccio olistico e simbiotico che sottende (Lewis and Maslin, 2015; Lovelock, 1979). Maldo- The general question to which the complexity tale impostazione ha quindi come obiettivo prio- nado (1990) reminds us that this phenomenon has of the new research in the various fields of knowl- ritario un’assunzione di responsabilità che ricon- been termed ‘transference irreversibility’ (Pearce, edge refers is therefore of necessity about the nette secondo metodiche processuali l’origine del- 1983) and means that each generation leaves to changing, vast and polymorphous concept of the lo sfruttamento delle risorse al prodotto finale, at- the subsequent processes that are increasingly Anthropocene, a ‘super-hyper-object’ that incor- tribuendo alla finitezza dell’oggetto lo stesso valo- damaging and less reversible. The paper of Mal- porates such a range of levels of change as to re dell’iniziale ciclo di vita, in armonia con la com- donado text critically examines the multiplicity of make its analysis extremely difficult, not least be- plessità del pensiero metamorfico, espressione contrasting approaches that have outlined the en- cause of the variability of the meanings that can be antica e contemporanea della massima econo- vironmental emergency in recent decades, point- attributed to it by humanity itself (Zalasiewicz, 2021). mia circolare (Coccia, 2022). Secondo tale ap- ing out how the lifestyle of highly overdeveloped The aim is to imagine solutions and new devices, proccio e dai contenuti del contributo emergono countries has increasingly exacerbated the green- making use of multiple readings, in the belief that elementi critici e di confronto che possono contri- house effect and the hole in the ozone layer, Of the time of sectorial thoughts has passed and the buire a delineare percorsi di ricerca innovativi in course, forcing industrial society to abandon a spe- contemporary requires, more than interdisciplinar- una futura prospettiva post-antropocenica: cific lifestyle seems a challenging goal to achieve. ity, the ‘interdependence’ between different fields 280
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 of knowledge, between various tools and languages object to focus on the speculative, narrative, evoca- sign through the design experiences of designers (Caffo and Muzzonigro, 2018). The reference to the tive approach that can define new perspectives and artists. philosophical and literary theories of American tran- and visions through a reading of the real and every Since the beginning, design culture has been scendentalism (Onfray, 2019; Thoreau, 2018) con- day (Petroni, 2020). Starting from a critical recon- working with the environmental contest through stitutes the fil rouge that links the philosophical views struction, which investigates the interpretative po- practices of imitation of the logic of nature, inter- of the posthuman (Caffo, 2017) to the radicality of sitions of the relationship between man and na- pretation of its evolutionary dynamics, a transfor- the movements of the 1960s (Quinz, 2020), to the ture, the intention is to observe contemporary de- mation of its elements and, more recently, activi- writings of Victor Papanek (Papanek, 1985; Kries, Klein and Clarke, 2018), Yona Friedman (2016), Buckmeister Fuller (2008) and the above-cited To- más Maldonado (1970, 1980, 1990), foundations for a critical revision of design aimed at overcom- ing the current crisis. In this cultural context, the contribution inves- tigates the relationship between natural and artifi- cial, framing it within a global problem framework that invests in the culture of the living, meaning by this the relational and symbiotic capacity of the human being with the environment, which is then the foundation from which every relationship stems (Fig. 2). The three-paragraph paper presents a se- lection of theories and experiments related to the symbiosis processes between the nature and de- sign system, from which the critical aspects of some approaches emerge; several case studies based on the collaboration between natural and artificial at different design scales (from urbanism to prod- uct design), identifying the selective parameters and proposing a systematic critique in three cate- gories (biological-interpretive, critical-experiential, environmental-generative); concluding reflections with future developments and a critical analysis of the relationships between the identified approach- es and new nature-based solutions, concerning the New European Bauhaus. This holistic, multi-dis- ciplinary and multiscale vision, which embraces different themes, is to be considered a method- ological reference for possible developments con- sistent with the introduction state of the art, with the positive aspects and with the limits identified in the theories and case studies, also in terms of transferability of applications in the fields of con- struction and design. One of the most original features of the essay lies in the interpretation of the theme proposed from different perspectives, in the rendering of a complex and still unconsolidated research frame- work and in its critical examination of experiments that consider the seriousness of the consequences of the anthropocentric present, towards which de- sign culture must assume its burden of responsi- bility. By integrating historical, scientific, philosoph- ical, artistic and design knowledge, the paper pro- vides the state of the art of research on the topic to understand the relationships and possible paths from a multiscale perspective. The discussion thus aims to settle critical reflections and references for the development of new approaches to design cul- ture, also through methodological transfers that, by privileging processes over products, can con- tribute to outlining new resilient and sustainable models starting from the objectives of the New Eu- ropean Bauhaus, where design for the city is the result of synergies between art, culture, social in- clusion, science and technology. Fig. 9 | Earth’s Black Box designed by University of Tas- mania, Clemenger BBDO and Glue Society, Tasmania, Cooperation and symbiosis between natural 2022 (source: earthsblackbox.com, 2022). system and project: theories and experiments Figg. 10, 11 | Avena + Test Bed – Agricultural Printing and in design | The practices and experiments report- Altered Landscapes designed by Benedikt Groß Unter- ed below testify to a recent design orientation that waldhausen, Germany, 2013 (source: benedikt-gross.de, goes beyond the formal or functional aspect of the 2013). 281
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287 ties investigating the fragile relationship and coex- called upon to participate in the creative process, sible reading levels. The different levels of inter- istence with man, to raise awareness of conscious experimenting with the possibility of replacing in- pretation have given rise to specific strands of re- behaviour. Research linked to the design/nature dustrial systems with biological processes and search often combined with advanced technolo- binomial has led to explorations involving art, de- extending the balance of natural ecosystems to gies and parametric manufacturing processes, sign and technology to interpret the logic and crit- the artificial world (Lucibello, 2019). Bio-design and which, through biological matrix algorithms and ical reflections regarding the natural world, influ- hybrid design investigate the relationship between additive manufacturing systems, make it possible encing material, technological and digital design biology and design, declining observation at mul- to replicate the morphological and growth logic of culture. The organicist dimension, which began to tiple scales, from micro to macro, and applying the the natural world and those of self-generation, self- spread in the 1940s and was mainly identifiable in principles of mimesis, deductive and interpretative repair and autonomy of biological systems (Sco- northern European design, now runs along with re- ones in different design fields. From the study of deller, Langella and Dal Buono, 2017). Elisa Cat- search directions strongly influenced by software natural elements, the investigation concerns logic, taneo (2016, 2018) leads the new project and re- and advanced manufacturing techniques. Biotech- features, characteristics and morphologies intend- search experiences, capable of integrating design nology, nanotechnology, artificial intelligence sys- ing to create artefacts that increasingly resemble and ecological urbanism, defining Technonature tems and sensors are part of the design to amplify biological systems. Structures and objects are part as an ‘experimental concept to qualify a non-di- performance artefact characteristics and impact. of a techno-biological universe where artificial mat- chotomous idea of Nature as technology, capable Starting with the 1941 MoMA exhibition Organ- ter comes to life, grows, evolves and transforms of forming an experimental space between art and ic Design in Home Furnishings, curated by Elliot and is self-arranged in the same way as living or- science’. Noyes, organic design – associating objects with ganisms (Langella, 2007). Nature is involved in the design process for its structure, material and function in perfect harmo- Here we see multiple interpretations as to na- formal and imitative aspects on the one hand, while ny, just like in nature – has been consolidated in ture or natures defined by Lucibello and La Rocca digital technologies have fuelled the generation of the contemporary scene as an ‘integration of func- (2015) as ‘plural natures’ that is, several visions of forms of intelligence borrowed from objects, mak- tion, technology and form’ through research and being a nature in which archaic references and tra- ing them independent and reactive to inputs like experimentation not only related to the exploration dition, innovation on materials, ecological themes, living organisms. Although the biological analogy of form and structure, but also of strategies of re- utopian themes and advanced technologies inter- gets influenced by a functionalist reading of na- source efficiency (Antonelli, 2011). Thus, nature is twine or alternate, highlighting the wealth of pos- ture, conceptual, critical and poetic intentions are evident in exhibitions, events and debates with an increasing impact on the community. «Branzi’s in- terest is aimed at the extremely dialoguing nature of design with production and merchandising sys- tems, which costituite the reality in which we are immersed: design is the medium between man and the complex socio-techno-economic system of our planet. Architecture is no longer the primary scene of life; it is indifferent to it, often the surplus. It is in ‘industrial design’ that man re-establish the ability to project himself into the world, to enter the point of tangency with the continuous evolution of technology as the fabric of everyday life» (Ranzo, 2018, p. 500). The critical dimension that uses design as a tool for sensitive speculation has shifted the focus from the functionality and aesthetics of the object to its relational and crucial aspect, intending to generate reflections from the observation of reality (Dunne and Raby, 2013). The intention is to create a new awareness of the world around us to direct us towards reflections on contemporary social and political phenomena, the coexistence of species, and the current fragility of the natural and anthrop- ic system, starting from observing living contexts. Paola Antonelli conceives and curates exhibitions such as Broken nature Design Takes on Human Survival on the theme of restorative design or Un- known Unknowns – An Introduction to Myster- ies, by Stefano Boeri on what appears to be ‘un- known’ in the micro and macro universe, to stim- ulate debates, in-depth studies and an open, plu- ral discussion on the topics proposed to redesign the near future on new bases. The concepts of adaptation, coexistence, collaboration and mime- sis in a post-anthropocentric vision of peaceful coexistence between species emerge in the works of architects, artists and designers at the latest In- ternational Architecture Biennial, curated by Ha- shim Sarkis (Sommariva, 2021). Recent social, economic and environmental events have made the precariousness of our in- habitation of the planet even more tangible, ques- Figg. 12, 13 | Alive – A New Spatial Contract for Multi- Species Architecture designed by David Benjamin of The tioning the supremacy of the human species over Living New York, La Biennale di Architettura in Venezia, others and making the dominance of human be- 2021 (credit: La Biennale di Venezia, 2021). ings over other forms of life questionable, confirm- 282
Puoi anche leggere