COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design

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COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
DESIGN
                     AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 11 | 2022 | pp. 274-287
                     ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/11252022

ESSAYS & VIEWPOINT

                     COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO
                     Processi simbiotici tra
                     scienze, arti e design

                     NATURAL AND ARTIFICIAL INTERACTION
                     Symbiotic processes between
                     science, art and design

                     Federica Dal Falco, Rosanna Veneziano, Michela Carlomagno

                     ABSTRACT
                     Il contributo si incentra sulle modalità con cui nella contemporanea visione del design, il
                     concetto di ‘vivente’ riferito alla vegetazione, incide sulla cultura del progetto, che si è
                     confrontata da sempre con il contesto ambientale, attraverso pratiche di imitazione delle
                     logiche della natura, di interpretazione delle sue dinamiche evolutive, di trasformazione
                     dei suoi elementi e, più recentemente, con attività che indagano la fragile relazione e la
                     convivenza con l’uomo, in un’ottica di sensibilizzazione verso comportamenti consape-
                     voli. L’interpretazione dei progetti metterà in evidenza le visioni del design contempora-
                     neo sui legami tra mondo antropico, mondo vegetale e animale e indagherà gli scenari
                     progettuali volti alla prefigurazione di mondi possibili. Le riflessioni critiche sono legate al-
                     l’iniziativa interdisciplinare New European Bauhaus, che contempla nuove sinergie tra
                     natura e cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia.

                     The contribution will focus on how the concept of ‘living’ in the contemporary vision of
                     design, with regard to vegetation, influences design culture, a concept constantly faced
                     with the environmental context through practices of imitation of the logic of natural world
                     interpretation of its evolutionary dynamics, the transformation of its elements and, more
                     recently, with activities that investigate the fragile relationship and coexistence with man,
                     to raise awareness of conscious behaviour. The interpretation of the projects will high-
                     light the visions of contemporary design on the links between the anthropic world and
                     the plant and animal world and will investigate design scenarios aimed at prefiguring
                     possible worlds. Critical reflections will connect to the interdisciplinary New European
                     Bauhaus initiative, which contemplates new synergies between natural and cultural, so-
                     cial inclusion, science and technology.

                     KEYWORDS
                     Antropocene, natura e artificio, New European Bauhaus, design speculativo, consapevo-
                     lezza

                     Anthropocene, natural and the artificial, New European Bauhaus, speculative design,
                     awareness

                     Federica Dal Falco, Architect and PhD, is an Associate Professor of Design at the Depart-
                     ment of Planning, Design and Architecture Technology of ‘Sapienza’ University of Rome
                     (Italy). She conducts research on the history of design, museum communication and de-
                     sign for public space. He is an Academic of the National Academy of Design (Russia) and a
                     Guest Investigator at CIEBA (Portugal). E-mail: federica.dalfalco@uniroma1.it

                     Rosanna Veneziano, Architect and PhD, is an Associate Professor of Industrial Design
                     at the Department of Architecture and Industrial Design at the ‘Luigi Vanvitelli’ University
                     of Campania (Italy). Since 2002 she has been researching design-oriented strategies for
                     local product development. E-mail: rosanna.veneziano@unicampania.it

                     Michela Carlomagno, Visual Designer and PhD Candidate in Environment, Design for
                     Innovation at the ‘Luigi Vanvitelli’ University of Campania (Italy), conducts research on
                     collaborative and transdisciplinary approaches to test new design visions. E-mail:
                     michela.carlomagno@unicampania.it

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COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287

       Nell’era dell’Antropocene, conseguenza del-          cui si può leggere il fenomeno in atto è l’evoluzio-       sibili sviluppi coerenti con lo stato dell’arte intro-
l’impatto delle attività dell’homo sapiens sul pia-         ne del rapporto tra natura e artificiale: una distin-       duttivo, con gli aspetti positivi e con i limiti indivi-
neta, i processi di distruzione e riduzione delle ri-       zione e relazione da sempre oggetto di studi e ri-         duati nelle teorie e sperimentazioni e nei casi stu-
sorse sono accelerati e caratterizzati dalla scom-          flessioni che dai filosofi greci presocratici, è stata        dio, anche in termini di trasferibilità delle applica-
parsa di un gran numero di specie, dalla progres-           sviluppata nella seconda metà del secolo scorso            zioni negli ambiti della costruzione e del design.
siva riduzione della disponibilità di combustibili fos-     accentuando l’approccio critico. Secondo Remo                   Il carattere di originalità del saggio risiede nel-
sili e dall’aumento delle emissioni di gas serra (Crut-     Bodei (2012), fin dall’antichità, l’uomo ha piegato         l’interpretazione del tema proposto attraverso di-
zen and Stoermer, 2000; Crutzen, 2002; Moore,               e padroneggiato le risorse e forze della natura ai         verse angolazioni, nella restituzione di un quadro
2017; Fig. 1). Quest’insieme complesso di cam-              suoi scopi, creando attraverso le tecnologie un            complesso di ricerche non ancora consolidate e
biamenti dalle nefaste conseguenze si propaga               mondo artificiale, con protesi che amplificano le            nella disamina critica di sperimentazioni che con-
nello spazio e nel tempo, in modo transnazionale            facoltà e la percezione del corpo, fino ad arrivare         siderano la gravità delle conseguenze del presen-
e transgenerazionale e comporta una radicale ri-            alle biotecnologie, in cui l’artificio diventa natura.      te antropocentrico rispetto al quale la cultura pro-
flessione sull’insieme delle regole, dalle scienze al-       Gillo Dorfles (1968) evidenzia come l’ambiguità            gettuale deve assumere il suo carico di responsa-
la filosofia e all’arte, perseguite dal momento in cui        dell’opera di trasformazione della natura sviluppa-        bilità. Nell’integrare conoscenze di tipo storico,
si determinò la fine dell’Olocene (Lewis and Ma-             ta dall’uomo, se da un lato ha portato benefici al-         scientifico, filosofico, di arti e design, il contributo
slin, 2015; Lovelock, 1979). Maldonado (1990) ci ri-        l’umanità, dall’altro ha condotto a una violenta esca-     restituisce un avanzamento dello stato delle ricer-
corda che questo fenomeno è stato definito ‘tran-            lation del conflitto tra forme naturali e artificiali, fi-    che in materia, al fine di comprendere possibili re-
sference irreversibility’ (Pearce, 1983) e significa         no ad arrivare alla falsificazione dell’ambiente, che       lazioni e percorsi in un’ottica multiscalare. La trat-
che ogni generazione lascia alla successiva pro-            non significa abdicare alla ricerca scientifica e tec-       tazione ha quindi come obiettivo la sistematizza-
cessi che sono sempre più dannosi e meno rever-             nologica, ma sviluppare un nuovo pensiero.                 zione di riflessioni critiche e riferimenti per la mes-
sibili. Il testo di Maldonado esamina criticamente               La questione generale cui si riferisce la com-        sa a punto di nuovi approcci della cultura proget-
la molteplicità di approcci contrastanti che hanno          plessità delle nuove ricerche nei diversi campi del        tuale, anche utilizzando trasferimenti metodologi-
delineato l’emergenza ambientale negli ultimi de-           sapere, è quindi di necessità in relazione al mute-        ci che nel considerare prioritari i processi rispetto
cenni, sottolineando come lo stile di vita dei Paesi        vole, vasto e polimorfo concetto dell’Antropoce-           ai prodotti, può contribuire a delineare nuovi mo-
altamente industrializzati ha sempre più esacer-            ne, un ‘super-iper-oggetto’ che incorpora una ta-          delli resilienti e sostenibili a partire dagli obiettivi del
bato l’effetto serra e il buco dell’ozono. Il testo di      le serie di livelli di cambiamento da rendere una          New European Bauhaus, dove il design per la città
Maldonado esamina criticamente la molteplicità              sua analisi di estrema difficoltà, anche per la varia-      è immaginato quale risultato delle sinergie tra arte,
di approcci contrastanti che hanno delineato l’e-           bilità dei significati che dalla stessa umanità pos-        cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia.
mergenza ambientale negli ultimi decenni, sotto-            sono essere ad esso attribuiti (Zalasiewicz, 2021).
lineando come lo stile di vita dei Paesi altamente          Il fine è di immaginare soluzioni e nuovi dispositivi,      Collaborazione e simbiosi tra sistema natura e
industrializzati ha sempre più esacerbato l’effet-          avvalendosi di molteplici letture, nella convinzione       progetto: teorie e sperimentazioni nel design |
to serra e il buco dell’ozono. Naturalmente, co-            che il tempo dei pensieri settoriali sia tramontato e      Le pratiche e le sperimentazioni riportate in segui-
stringere la società industriale ad abbandona-              il contemporaneo richieda, più che l’interdiscipli-        to testimoniano il recente orientamento del design
re un certo stile di vita sembra un obiettivo difficile      narietà, la ‘interdipendenza’ tra diversi campi del        che supera l’aspetto formale o funzionale dell’og-
da raggiungere.                                             sapere, tra strumenti e linguaggi diversi (Caffo and       getto per concentrarsi su quello speculativo, nar-
      Trischlern (2016) sostiene che è innanzitutto         Muzzonigro, 2018). Il riferimento alle teorie filoso-       rativo, evocativo che è in grado di definire nuove
necessario chiarire come il concetto di Antropo-            fiche e letterarie del trascendentalismo americano          prospettive e visioni, attraverso una lettura del rea-
cene, oltre alla geologia, sia sintesi di aspetti stori-    (Onfray, 2019; Thoreau, 2018) costituisce il fil rou-       le e del quotidiano (Petroni, 2020). A partire da una
ci, geografici e culturali. In tal senso, la nuova era       ge che lega le teorie filosofiche del postumano            ricostruzione critica, che investiga le posizioni in-
può essere considerata un ‘dispositivo di cono-             (Caffo, 2017) alla radicalità dei movimenti degli an-      terpretative del rapporto tra uomo e natura, si in-
scenza trasversale’ in grado di stimolare collabo-          ni Sessanta del Novecento (Quinz, 2020), agli              tende osservare il design contemporaneo attraver-
razioni tra le scienze, le humanities e la cultura del      scritti di Victor Papanek (Papanek, 1985; Kries,           so esperienze progettuali di designer e artisti.
progetto, il cui compito coinvolge l’habitat e tutte        Klein and Clarke, 2018), Yona Friedman (2016),                  La cultura del progetto si è confrontata da
le attività umane. A questo quadro si sommano i             Buckmeister Fuller (2008) e al già citato Tomás            sempre con il contesto ambientale, attraverso pra-
recenti conflitti che stanno ridisegnando la geopo-          Maldonado (1970, 1980, 1990), fondamenti per               tiche di imitazione delle logiche della natura, di in-
litica mondiale con il rischio di un ritorno a tempi        una revisione critica del design finalizzata al supe-       terpretazione delle sue dinamiche evolutive, di tra-
ancora più bui per l’umanità e per il pianeta nella         ramento della crisi attuale.                               sformazione dei suoi elementi e, più recentemen-
sua dimensione integrata. L’Antropocene è quin-                  In questo contesto culturale, il contributo in-       te, con attività che indagano la fragile relazione e
di una svolta culturale e in qualche misura deter-          daga sul rapporto tra natura e artificio inquadran-         la convivenza con l’uomo, in un’ottica di sensibi-
mina la fine del pensiero moderno e il tramonto              dolo in un ambito problematico globale che inve-           lizzazione verso comportamenti consapevoli. Le
dell’idea che la natura sia un sistema privo di valo-       ste la cultura del vivente, intendendo con questo          ricerche legate al binomio design/natura hanno
ri, mero sfondo e fonte di risorse per l’agire umano        la capacità relazionale e simbiotica dell’umano con        condotto verso esplorazioni che integrano arte,
(Pellegrino and Di Paola, 2018).                            l’ambiente che è poi il fondamento sul quale si in-        design, tecnologia per dare forma all’interpreta-
      Ma la concezione del mondo quale organi-              staura ogni relazione (Fig. 2). Il contributo è strut-     zione delle logiche e delle riflessioni critiche sulla
smo vivente non è una novità: risale al Timeo, il           turato in tre paragrafi attraverso: una selezione di        natura, incidendo sulla cultura materiale, tecnolo-
dialogo scritto da Platone (2016) nel 360 a.C. che          teorie e sperimentazioni relative a processi di sim-       gica e digitale del progetto. La dimensione orga-
ne descrive le doti di intelligenza e spiritualità, prin-   biosi tra sistema natura e design da cui emergono          nicista, che inizia a diffondersi negli anni ’40 e che
cipi poi interpretati da James E. Lovelock (1979),          le criticità di determinati approcci; alcuni casi stu-     si identifica maggiormente nel design nord euro-
con un unico sistema chiamato Gaia. I meccani-              dio improntati alla collaborazione tra natura e arti-      peo, oggi percorre direzioni di ricerca fortemen-
smi equilibratori di Gaia, tecnicamente denominati          ficiale a diverse scale progettuali (dall’urbanistica       te condizionate da software e tecniche di realizza-
‘omeostasi’, generano quelle forze e controforze            al design di prodotto) di cui sono identificati i para-     zione avanzata: biotecnologie, nanotecnologie, si-
in grado di attenuare la mutevolezza derivante              metri selettivi e dei quali è proposta una sistema-        stemi di intelligenza artificiale e sensoristica sono
dalle oscillazioni dell’ambiente. Anche Lynn Mar-           tizzazione critica in tre categorie (biologico-inter-      parte del progetto e amplificano prestazioni, ca-
gulis (2002) considera il pianeta un organismo vi-          pretativa, critico-esperienziale, ambientale-gene-         ratteristiche e impatto degli artefatti.
vente collettivo, capace di controllare l’atmosfera         rativa); le riflessioni conclusive con gli sviluppi futu-        Dalla mostra al MoMA dal titolo Organic Desi-
terrestre attraverso complessi meccanismi auto-             ri e un’analisi critica delle relazioni tra gli approcci   gn in Home Furnishings del 1941, a cura di Elliot
regolati che ne garantiscono la sopravvivenza e la          individuati e i nuovi percorsi nature-based solu-          Noyes, il design organico – a cui sono stati asso-
circolarità dei processi, secondo l’antica idea di          tions, con riferimento al New European Bauhaus.            ciati oggetti che avessero struttura, materiale e
continua trasformazione e riciclo.                          Tale visione olistica, multidisciplinare e multiscala-     funzione in perfetta armonia, proprio come in na-
      Nell’area delle discipline progettuali, e in parti-   re che comprende molteplici tematiche, è da con-           tura – si è consolidato nel panorama contempora-
colare del design, una delle angolazioni attraverso         siderare come riferimento metodologico per pos-            neo come ‘integrazione di funzione, tecnologia, e

                                                                                                                                                                              275
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forma’ attraverso ricerche e sperimentazioni non                sperimentale per qualificare un’idea non dicoto-              lare dibattiti, approfondimenti e un confronto aper-
solo legate all’esplorazione di forme e strutture,              mica della Natura come tecnologia, capace di for-            to e plurale sugli argomenti proposti per riproget-
ma anche delle strategie di ottimizzazione delle                mare uno spazio sperimentale tra arte e scienze’.            tare il futuro prossimo su basi nuove. I concetti di
risorse (Antonelli, 2011). «[…] Così, la Natura è                     Da un lato la Natura è coinvolta nel processo          adattamento, convivenza, collaborazione, mimesi
chiamata a partecipare al processo creativo, spe-               progettuale per i suoi aspetti formali e imitativi, dal-     in una visione post-antropocentrica di convivenza
rimentando la possibilità di sostituire i sistemi in-           l’altro le tecnologie digitali hanno alimentato la ge-       pacifica tra le specie, emergono nelle opere di ar-
dustriali con processi biologici ed estendendo l’e-             nerazione di forme di intelligenza mutuate dagli             chitetti, artisti e designer presenti nell’ultima Bien-
quilibrio degli ecosistemi naturali al mondo arti-              oggetti, rendendoli autonomi, reattivi agli input co-        nale Internazionale di Architettura, curata da Ha-
ficiale» (Lucibello, 2019, p. 26). Il bio-design, l’hy-          me organismi viventi. Questa analogia biologica è            shim Sarkis (Sommariva, 2021).
brid design investigano il rapporto tra biologia e              stata fortemente orientata dalla lettura in chiave                 I recenti avvenimenti sociali economici am-
progetto, declinando l’osservazione a più scale,                funzionalista della natura, ma le intenzioni concet-         bientali hanno reso ancor più tangibile la preca-
dal micro al macro, e applicando i principi di mi-              tuali, critiche e poetiche, emergono attraverso mo-          rietà del nostro abitare il pianeta, messo in discus-
mesi, quelli deduttivi e interpretativi in differenti am-       stre, eventi, dibattiti con sempre maggiore impat-           sione la supremazia della specie umana sulle altre
biti progettuali. A partire dallo studio degli elementi         to sulla collettività. «Branzi’s interest is aimed at        e reso discutibile il dominio degli esseri umani sulle
naturali l’indagine riguarda logiche, elementi, ca-             the extremely dialoguing nature of design with pro-          altre forme di vita, confermando che l’equilibrio de-
ratteristiche, morfologie con l’intenzione di creare            duction and merchandising systems, which costi-              gli ecosistemi che viviamo è fragile e labile e va
artefatti che somigliano sempre più a sistemi bio-              tuite the reality in which we are immersed: design           preservato e rispettato. Azioni progettuali hanno
logici. «[…] Strutture e oggetti che fanno parte di un          is the medium between man and the complex so-                quindi lo scopo di sensibilizzare, informare, costrui-
universo tecno-biologico dove la materia artificiale             cio-techno-economic system of our planet. Archi-             re una visione critica e un punto di osservazione
prende vita, cresce, evolve e si trasforma; dove i si-          tecture is no longer the primary scene of life; it is        preferenziale dell’attuale fragilità della relazione
stemi sono in grado di auto-organizzarsi alla stre-             indifferent to it, often the surplus. It is in ‘industrial   tra il sistema naturale e quello antropico, indiriz-
gua di organismi viventi» (Langella, 2007, p. 12).              design’ that man re-establish the ability to project         zando verso comportamenti consapevoli. Pertan-
     In questo contesto si assiste a molteplici inter-          himself into the world, to enter the point of tan-           to il progetto sui temi complessi, condotto con la
pretazioni della natura o delle nature definite nel              gency with the continuous evolution of technology            contaminazione di molteplici competenze (Mar-
testo di Lucibello e La Rocca (2015, p. 66) come                as the fabric of everyday life» (Ranzo, 2018, p. 500).       zocca, 2014; Ramchandani, 2017), si concretizza
«[…] ‘nature plurali’ ovvero più visioni della natura                 La dimensione critica che utilizza il design co-       in esperienze narrative che pongono gli osserva-
in cui si intrecciano o si alternano riferimenti arcaici        me strumento di speculazione sensibile del pro-              tori/fruitori dinanzi a interrogativi e a riflessioni cri-
e tradizione, innovazione sui materiali, temi ecolo-            getto ha spostato l’attenzione dalla funzionalità e          tiche. Il contributo del progetto è dunque quello di
gici, temi utopici e tecnologie avanzate, eviden-               dell’estetica dell’oggetto al suo aspetto critico e re-      anticipare il futuro, attraverso la prefigurazione di
ziando la ricchezza dei livelli di lettura possibili». I        lazionale, con lo scopo di generare riflessioni a par-        mondi possibili in cui sviluppare visioni per intrave-
differenti livelli di lettura hanno dato luogo a speci-         tire dall’osservazione del reale (Dunne and Raby,            dere strade alternative da percorrere per il piane-
fici filoni di ricerca che si integrano spesso con              2013). L’intenzione è di creare una nuova consa-             ta e per tutti gli esseri viventi (Latour, 2000; Petro-
tecnologie avanzate e processi realizzativi para-               pevolezza del mondo che ci circonda, di indirizza-           ni, 2016).
metrici, i quali, attraverso algoritmi di matrice bio-          re verso riflessioni su fenomeni sociali e politici                Le tematiche connesse alla natura, all’ambien-
logica e sistemi di produzione additive manufac-                contemporanei, sulla convivenza tra le specie e              te e al pianeta, evidenziano come la dimensione
turing, consentono di replicare le logiche morfolo-             sull’attuale fragilità del sistema naturale e antropi-       del progetto affronta tale complessità consideran-
gico-accrescitive della natura e quelle di auto-ge-             co, a partire dall’osservazione dei contesti di vita.        do la salvaguardia della biodiversità, la riduzione
nerazione, auto-riparazione e autonomia dei siste-              Mostre come Broken nature Design Takes on Hu-                dell’inquinamento nell’ecosistema, la mitigazione
mi biologici (Scodeller, Langella and Dal Buono,                man Survival ideata e curata da Paola Antonelli sul          del cambiamento climatico, la gestione dei pro-
2017). Nuove esperienze progettuali e di ricerca,               tema del design ricostituente o come Unknown                 cessi produttivi e il benessere della collettività. Il
capaci di integrare design e urbanistica ecologica,             Unknowns – An Introduction to Mysteries, di Ste-             concetto maturo di sostenibilità ambientale, eco-
sono condotte da Elisa Cattaneo (2016, 2018)                    fano Boeri su ciò che appare ‘sconosciuto’ dell’u-           nomica, etica e sociale rende possibile un proces-
che definisce la Technonature come un ‘concetto                  niverso micro e macro, hanno l’obiettivo di stimo-           so di cambiamento della cultura del progetto ver-

Fig. 1 | Ancient cleared forest on Edinburgh's mountain near Port Renfrew, from the 2018
documentary Anthropocene – The Human Epoch.
Fig. 2 | The Architecture of Trees by Cesare Leonardi and Franca Stagi, 2018 (source: Leo-
nardi and Stagi, 2018).

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COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287

so strategie di azione che integrano la componen-
te ambientale con quella simbolico-evocativa, in-
cludendo principi di equità nella disponibilità del-
le risorse, delle regole della democrazia e nel ri-
spetto delle identità culturali. Pertanto, il progetto
viene inteso come una ‘call to action’ (UN, 2015a,
2015b), nella sua accezione di impegno etico e
sociale e come disciplina in grado di attuare una
‘strategia di riparazione ben ponderata’ (Antonelli
and Tannir, 2019). Da manifesto di modernità i pro-
getti di design sono diventati oggi un grido di allar-
me, riscontrabile nel lavoro di numerosi designer
che pongono interrogativi, riflessioni e critiche dei
modelli di vita ed osservano criticamente i legami
con l’ambiente operando a più scale del progetto
che integrano arte, design, scienza.

Parametri di selezione ed esperienze proget-
tuali | Il coinvolgimento di antropologi, scienziati,
ingegneri e artisti nel progetto ha permesso da un
lato di trasferire competenze ed esperienze per
affrontare tematiche complesse e dall’altro di ren-
dere più fluidi i confini tra i diversi ambiti disciplina-
ri. La multiscalarità e la multidisciplinarietà è defini-
ta come ‘design across scales’ (Oxman and Yoon,
2016), in cui le relazioni reciproche tra arte, desi-
gn, scienza e tecnologia collaborano per svilup-           Fig. 3 | Reformative Coral Habitats in Hong Kong, 2020 (credit: The University of Hong Kong, 2020).
pare soluzioni replicabili e scalabili e il cui trade
union è investigare il concetto di sostenibilità nelle
sue quattro dimensioni: ambientale, economica,             imitare forme e processi della natura, ma di rein-             coinvolgono attivamente gli utenti. Il lavoro di Ire-
etica e sociale (Vezzoli et alii, 2022). Le esperienze     terpretarli nel processo creativo; ne sono un esem-            ne Stracuzzi, On Melting Ground, trasferisce una
selezionate nel presente contributo riguardano la          pio i progetti di rigenerazione ambientale che so-             serie di dati legati allo scioglimento dei ghiacciai
scala urbana e ambientale, quella architettonica e         stituiscono e riparano parti danneggiate dell’eco-             dell’Artico, basando la narrazione sul concetto del-
del prodotto, sperimentazioni su nuovi materiali e         sistema marino come Reformative Coral Habitats,                l’invisibilità dei fenomeni ambientali e sull’urgenza
artefatti comunicativi, che si distinguono da un la-       sviluppato dal team dello Swire Institute of Marine            di consolidare stili di vita e comportamenti soste-
to per l’approccio strategico e realizzativo, legato       Science della University of Hong Kong, in cui mo-              nibili (Fig. 6). L’obiettivo è quello di generare una
alla sostenibilità ambientale, dall’altro per l’impat-     delli biomimetici e processi di additive manufactu-            maggiore consapevolezza, mostrando come le
to sulla collettività, in termini di sensibilizzazione,    ring vengono impiegati per realizzare elementi mo-             azioni quotidiane incidono sullo stato di salute del
crescita di consapevolezza e partecipazione.               dulari che simulano le strutture e i comportamenti             pianeta. Con stesso orientamento l’installazione
      La selezione e l’analisi dei casi studio riportati   dei coralli naturali, ripristinando gli equilibri naturali     Symbiosia, realizzata per la Fondazione Cartier
hanno lo scopo di delineare gli orientamenti del pro-      della costa del Hoi Ha Wan Marine Park di Hong                 dalla collaborazione tra l’artista danese Thijs Bier-
getto contemporaneo legato alla relazione com-             Kong (Fig. 3). Anche l’utilizzo di organismi come              stejer e lo scienziato Stefano Mancuso, ha lo sco-
plessa tra natura e artificio, individuando strategie       miceli, insetti, batteri permette di realizzare ‘strut-        po di rendere visibile l’impatto del contesto antro-
e approcci. Le caratteristiche ricorrenti dei proget-      ture multifunzionali’, in cui la forma e la composi-           pico sulla natura: attraverso sensori e display col-
ti – tematiche, obiettivi, discipline coinvolte – ma       zione materica viene definita attraverso l’interazio-           locati sugli alberi, sono resi visibili fenomeni, come
anche i processi realizzativi, i materiali, le tecnolo-    ne tra gli organismi viventi e le tecnologie digitali,         l’inquinamento o la siccità causata dall’aumento
gie e le funzionalità, sono state osservate a partire      dando vita a vere e proprie stampanti biologiche.              delle temperature, che incidono sulla crescita e lo
da tre categorie di osservazione: quella ‘biologi-         In particolare, questa collaborazione è interpre-              stato di salute degli alberi (Figg. 7, 8). L’artefatto co-
ca-interpretativa’, intesa come la capacità del pro-       tata nel progetto Silk Pavilion ideato dal MIT Me-             municativo diventa quindi mediatore tra l’ambien-
getto di interpretare e utilizzare modelli che imita-      dia Lab, un padiglione realizzato attraverso l’in-             te naturale e il fruitore, rendendo accessibili le vi-
no strutture, logiche e processi provenienti dalla         terazione tra una macchina a controllo numerico                sualizzazioni dinamiche e la complessità dei dati.
natura per la realizzazione di nuovi materiali, og-        (CNC) guidata da un algoritmo e bachi da seta,                      Altri problemi ambientali trovano espressione
getti e artefatti a diversa scala, ottimizzando le ri-     capaci di tessere i filamenti sulla struttura stessa            in progetti intesi come ‘manifesti di necessità’ che
sorse, migliorando le capacità formali e funzionali        (Fig. 4). La materia vivente diventa sia ‘materiale            influenzano comportamenti e stili di vita utili a pre-
e delineando nuovi scenari progettuali; quella ‘cri-       programmabile’ (van Der Leest, 2016), plasmata                 servare il futuro dell’ecosistema; la banca del ger-
tico-esperienziale’, definita come la capacità del          attraverso metodi di design parametrico e gene-                moplasma Svalbard Global Seed Vault, in Norve-
progetto di costruire narrazioni e generare nuove          rativo, che ‘materiale organico’ in grado di sfrutta-          gia, dal 2008 si occupa di custodire semi di nu-
esperienze di fruizione che hanno l’obiettivo di sen-      re le capacità strutturali e meccaniche della natu-            merose specie di piante in via di estinzione per pre-
sibilizzare verso temi specifici, di far comprendere        ra. Materiali vivi come le alghe sono, infatti, da an-         servare la biodiversità delle colture del mondo e
problematiche complesse dell’ambiente e di indi-           ni impiegati in arredi e prodotti in grado di purifi-           garantire la sopravvivenza in caso di catastrofe.
rizzare verso comportamenti consapevoli, trasfe-           care l’aria, produrre ossigeno ed energia rinnova-             Analoga strategia è adottata nel progetto Earth’s
rendo informazioni e dati attraverso la costruzione        bile. È il caso della collezione Living Things, di             Black Box, nato nel 2022 dalla collaborazione tra
di artefatti comunicativi e ‘oggetti manifesto’; infi-      Jacob Douenias e Ethan Frier, che utilizza le pro-             l’Università della Tasmania, la società di comuni-
ne, quella ‘ambientale-generativa’, identificata co-        prietà della spirulina per creare un ambiente sim-             cazione Clemenger BBDO e il collettivo artistico
me la capacità del progetto di preservare gli equi-        biotico di vita con gli utilizzatori (Fig. 5).                 Glue Society: si tratta di un monolite d’acciaio po-
libri naturali uomo-natura e di salvaguardare l’uso             I progetti collocati nella categoria critica-espe-        sizionato sulla costa occidentale della Tasmania,
delle risorse attraverso spazi, oggetti e materiali        renziale sono in grado di stimolare riflessioni su te-          un dispositivo di archiviazione, che appare come
che crescono, si adattano e resistono a particolari        mi emergenti e sui fenomeni contemporanei, infor-              un’installazione artistica, in grado di scaricare e
condizioni ambientali.                                     mando e sensibilizzando la collettività; i casi sele-          registrare dati sul cambiamento climatico (Fig. 9);
      I progetti collocati nella categoria biologica-in-   zionati integrano sensori, tecnologie e visualizza-            progettato per resistere a eventi catastrofici, ha
terpretativa sono in grado non solo di osservare e         zioni complesse in esperienze multimediali che                 l’obiettivo di trasferire alle generazioni future e alla

                                                                                                                                                                               277
COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287

                                                                                             Fig. 4 | Silk Pavilion designed by MIT Media Lab, 2012-18 (credit: Mediated Matter, 2013).

                                                                                             Next page
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                                                                                             seum, 2016 (source: ethanfrier.com/living-things, 2015).
                                                                                             Fig. 6 | On Melting Ground designed by Irene Stracuzzi, Z33 House for Contemporary Art,
                                                                                             Design & Architecture, Hasselt (credit: Liva Storytelling, 2021).

‘società post-apocalittica’ informazioni necessa-              a diversi contesti di destinazione che possono mo-            con la moltiplicazione degli scarti, al fine di costrui-
rie a comprendere le motivazioni che hanno con-                dificare presupposti e caratteristiche. Infine, un ul-          re una nuova narrazione (Bourriaud, 2018; Dal Fal-
dotto allo stato di irreversibilità dell’ecosistema.           teriore limite che emerge dalla collaborazione tra            co, 2018).
      Infine i progetti collocati nella categoria am-           differenti discipline, nella fase di realizzazione del             La collaborazione con le piante, la mescolan-
bientale-generativa sono in grado di migliorare le             progetto, è quello legato al superamento del back-            za e il postumano sono chiavi di lettura per un rin-
prestazioni ambientali attraverso la definizione di             ground culturale di provenienza degli attori coin-            novato rapporto con l’ambiente secondo un’otti-
soluzioni materiche, tecnologiche e di processo.               volti nel processo che talvolta possono riscontra-            ca multiscalare, il cui campo di applicazione con-
La selezione riguarda progetti a scala paesaggi-               re ostacoli linguistici, relazionali e gerarchici.            sidera prioritari i luoghi abbandonati, dalle aree più
stica, architettonica e abitativa in cui si sperimen-                                                                        grandi agli spazi più piccoli (Clément, 2005). Tale
tano tecniche realizzative e materiali in grado di             Conclusioni e sviluppi futuri: il New European                approccio può essere assunto quale dispositivo
reagire e di adattarsi ai cambiamenti ambientali.              Bauhaus per un Design responsabile integra-                   trasversale atto a connettere conoscenze e prati-
Per salvaguardare la biodiversità, Avena + Test                to con la natura | Il recente cambio di paradigma             che per lo spazio pubblico, tema centrale per l’i-
Bed – Agricultural Printing and Altered Landsca-               che vede la collaborazione con il sistema natura e            dentità culturale e l’inclusione sociale delle città e
pes sperimenta un processo di stampa che, at-                  in particolare con la vegetazione quale elemento              componente strategica per attuare percorsi so-
traverso l’uso di algoritmi e strumenti di fabbrica-           dirimente del nuovo approccio simbiotico, è so-               stenibili e resilienti, coerentemente alla strategia
zione digitale, ha l’obiettivo di aumentare l’effi-            stenuto da scienziati e filosofi contemporanei, il              europea del Green Deal (European Commission,
cienza agricola e contrastare l’agricoltura mono-              cui pensiero costituisce un riferimento per un de-            2019). Una politica culturale volta a trasformare i
culturale per la produzione di biomasse (Figg. 10,             sign globale e olistico basato sull’interdisciplina-          comportamenti umani con il duplice obiettivo di ri-
11). Il progetto Alive – A New Spatial Contract for            rietà tra arti e scienze, sulla contaminazione tra            durre le emissioni di gas serra e di innalzare gli
Multi-Species Architecture utilizza la luffa per la            elementi viventi e intelligenza artificiale (Oxman,            standard di vita creando nuove opportunità di la-
definizione di un ambiente probiotico che mette in              2015). Innanzitutto, sono da evidenziare alcuni te-           voro (Boeri, 2021; Manzini, 2021). L’importanza e
equilibrio uomo e microbi con l’obiettivo di miglio-           mi interconnessi che possono individuare nuovi                la necessità di un approccio globale e olistico alle
rare la salute collettiva delle persone che abitano            percorsi e metodologie progettuali.                           questioni urbane contemporanee sono i principi
lo spazio (Figg. 12, 13). La necessità di far coesi-                Il primo è quello derivante dalla teoria endo-           che sottendono il New European Bauhaus (Euro-
stere mondo animale e vegetale in nuovi spazi ur-              simbiotica formulata da Lynn Margulis nel 1967                pean Commission, 2021) l’iniziativa creativa e in-
bani e abitativi, definisce paesaggi alternativi co-            (Sagan, 1967), che fa capire come la cooperazio-              terdisciplinare in cui il progetto urbano è conce-
me quelli modulari proposti dallo Studio Ossidia-              ne delle piante governata dalle simbiosi, porti a ri-         pito quale risultato delle sinergie tra arte, design,
na: il progetto Platform for Human and Birds è pen-            sultati altrimenti irraggiungibili. Secondo Mancu-            cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia
sato come modello multiscala che va dall’archi-                so (2019), le piante sono maestre del ‘mutuo ap-              (Ness, 2021).
tettura, alle strategie urbane e di paesaggio, fino al          poggio’ e ottengono il massimo dalla convivenza                    Con lo slogan ‘beautiful, sustainable, together’
design di arredi e oggetti, in cui vengono integrate           attraverso le relazioni vegetali. L’uomo è entrato            il New European Bauhaus (NEB) propone di met-
le diverse specie viventi (Fig. 14).                           in questa cooperazione con la domesticazione                  tere a sistema proposte e idee progettuali in gra-
      Per la selezione, senza dubbio non esaustiva,            creando un meccanismo di reciproco vantaggio: i               do di configurare i riferimenti per un nuovo proget-
delle esperienze progettuali sul binomio natura e              cereali hanno risolto molti problemi alimentari, e            to culturale europeo, coerente con i principi di so-
artificio, si è scelto di attribuire i casi a specifiche ca-     nello stesso tempo sono stati diffusi nel pianeta. Il         stenibilità e resilienza. Molti tra i numerosi progetti
tegorie, osservandone prevalentemente gli obiet-               secondo è relativo all’idea di una mescolanza uni-            pubblicati sul sito del NEB, pongono al centro del-
tivi, le strategie attuate e i risultati formali. I casi se-   versale, secondo cui essendo tutto in tutto, il mon-          la sperimentazione proprio lo spazio pubblico co-
lezionati sono espressione delle teorie, degli ap-             do è relazione tra le cose, le piante sono il respiro         me una delle principali matrici delle città verdi, se-
procci e delle pratiche del bio-design, dell’hybrid            dell’indiviso e la sua trasformazione non può che             condo un’accezione culturale che considera la stra-
design e del design speculativo individuate nel pa-            essere operata dai suoi stessi componenti (Coc-               tificazione leggera e debole del design tra i campi
ragrafo precedente. L’obiettivo è quello di traccia-           cia, 2021). Un terzo tema è il postumano. Non si              più interessanti di intervento (Branzi, 2006). La
re il complesso scenario su cui la cultura del pro-            tratta del transumano bionico, ma di una nuova                città come luogo della coesistenza, dell’eteroge-
getto si sta orientando nell’ultimo decennio, defi-             speciazione che riesce a sopravvivere in un am-               neità e della molteplicità di relazioni tra diverse for-
nendo nuove aree di azione e trasferendo proces-               biente ostile per le sue capacità cognitive e rela-           me di vita, comporta una riflessione sullo spazio
si e tecniche di altri settori, come l’ingegneria e la         zionali, in continuità ontologica con la natura e gli         urbano aperto a molteplici analisi, letture, inter-
biologia, al design. L’analisi mette in evidenza però          animali (Caffo, 2017). La capacità di adattamento             venti, con riferimento alle teorie di Umberto Eco
alcuni limiti e criticità presenti nei progetti selezio-       del postumano al cospetto dell’Antropocene si                 (1962), immaginando un dialogo continuo, inter-
nati come la difficoltà di replicare alcune soluzioni           colloca in uno schema integrato nella natura, ba-             disciplinare e interscalare e anche un’estensibilità
progettuali che non superano la dimensione spe-                sandosi su pochi mezzi, con una concezione della              di ciò che è pubblico ai più disparati luoghi di in-
rimentale e prototipale e la necessaria adattabilità           creatività, azione e forma passibili di confrontarsi          contro. Alla visione delle città quali organismi vivi il

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COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287

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COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
Dal Falco F., Veneziano R., Carlomagno M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 274-287

                                                            – al cospetto del dibattito sull’Antropocene, as-               As Trischlern (2016) argues, it is first necessary
                                                            sunto quale scenario ineludibile dell’attuale condi-      to clarify how the geological concept of the An-
                                                            zione ambientale, è necessario sviluppare un rin-         thropocene and the historical, geographical and
                                                            novato dialogo collettivo sul significato del proget-      cultural concepts are inextricably intertwined. As a
                                                            to basato sulla collaborazione tra ambiente e po-         result, one can be considered a ‘transversal knowl-
                                                            stumano, secondo uno schema integrato nella Na-           edge device’ capable of stimulating collaborations
                                                            tura, al fine di costruire narrazioni che prefigurino       between sciences, humanities and design culture,
                                                            un arredo del mondo in termini ecologici (Caffo,          whose task involves the habitat and all human ac-
                                                            2017; Maldonado, 1990);                                   tivities. Recent conflicts reshaping world geopoli-
                                                            – rispetto alle teorie, sperimentazioni e casi studio     tics add to this picture with the risk of bringing back
                                                            esposti sono stati selezionati approcci e pratiche        even darker times for humanity and the planet in
                                                            operanti nel segno di una sinergia tra saperi e una       its integrated dimension. Thus, the Anthropocene
                                                            collaborazione interdisciplinare, con riflessioni cri-     is a cultural turning point that, somehow, deter-
                                                            tiche su processi progettuali e risultati orientati a     mines the end of modern thinking and the decline
                                                            prefigurare prodotti narrativi che sensibilizzano          of the idea that the natural world is a system with-
                                                            verso le tematiche ambientali e inducono com-             out values, a mere background and source of re-
                                                            portamenti consapevoli;                                   sources for human action (Pellegrino and Di Pao-
                                                            – la nuova visione, che integra gli aspetti climatici     la, 2018).
                                                            alle questioni sociali coerentemente con gli obiet-             But the conception of the world as a living or-
                                                            tivi del New European Bauhaus, opera nel segno            ganism is not new: it dates back to around 360
                                                            di un progetto culturale, creativo e artistico del fu-    BC in Timaeus of Plato (2016), which describes its
Figg. 7-8 | Symbiosia designed by Thijs Biersteker and      turo, secondo un rinnovato concetto di bellezza           qualities of intelligence and spirituality concept
Stefano Mancuso, Fondation Cartier pour l’Art Contem-       basato su valori quali l’inclusione sociale, l’acces-     interpreted by James E. Lovelock (1979) as a sin-
poraine in Paris, 2019 (source: thijsbiersteker.com/sym-    sibilità degli spazi, la sostenibilità come dialogo       gle system called Gaia. The balancing mechanisms
biosia, 2019).                                              e costruzione di sinergie tra ambiente antropico          of Gaia, technically called ‘homeostasis’, gener-
                                                            e preservazione della biodiversità, l’arricchimen-        ate those forces and counter-forces that can mit-
                                                            to individuale e delle comunità improntato all’a-         igate the mutability resulting from fluctuations in
design partecipa con le sue caratteristiche di fles-         scolto delle diversità. Il NEB rielabora il concetto di   the environment. Lynn Margulis (2002) also con-
sibilità, secondo un’interpretazione porosa e tra-          bellezza in una dimensione pluridimensionale, co-         siders the planet a collective living organism ca-
sformabile dei confini atti ad accogliere più con-           struendo un nuovo paradigma e una nuova meto-             pable of controlling the atmosphere of the Earth
cetti, relazioni, forme ibride e stili di vita.             dologia per rigenerare città e territori attraverso       through complex self-regulating mechanisms that
     I percorsi di ricerca tra arti, design e scienze       azioni combinate con la transizione ecologica e           guarantee the survival and circularity of process-
che utilizzano il ‘vivente’, IoT, e soluzioni innovati-     digitale. I nuovi percorsi inclusivi possono essere       es, following the old concept of constant transfor-
ve per lo spazio pubblico, sono indicativi per un           sviluppati non tanto in relazione alla fisicità del pro-   mation and recycling.
rinnovato confronto interdisciplinare. Questo cam-          dotto di memoria novecentesca, quanto secondo                   In the project subjects, especially design, one
po di sperimentazione, i cui esempi sono limitati ri-       un approccio processuale del progetto, legato a           perspective through which we can read the cur-
spetto alle aree del design più consolidate, pre-           molteplici interazioni disciplinari che considerano       rent phenomenon is the evolution of the relation-
sentano un margine di ambiguità e contaminazio-             la questione ambientale al centro di teorie, meto-        ship between natural and artificial. A distinction
ne con le discipline progettuali liminari. La specifi-       dologie e pratiche e lo spazio urbano quale ‘ope-         and a relationship that has always been the sub-
cità è evidente nella metodologia di ricerca, che si        ra aperta’.                                               ject of study and reflection, starting with the pre-
colloca in uno spazio interstiziale, meno attenta ai                                                                  Socratic Greek philosophers, has developed in the
riferimenti morfologici e storici e più concentrata                                                                   second half of the last century, accentuating the
sui processi e sull’approccio critico, su quella ri-                                                                  critical approach. According to Remo Bodei (2012),
gorosa responsabilità già propugnata da Buck-               In the Anthropocene era, a consequence of the             since ancient times, man has bent and controlled
meister Fuller (2008). Il design come scienza tota-         impact of the activities of homo sapiens on the           the resources and forces from the natural world to
le e anticipatoria richiede analisi rigorose, cono-         planet, the processes of destruction and reduc-           his ends, creating through technologies an artifi-
scenze approfondite, capacità di proiettare l’og-           tion of resources are getting faster and involving        cial world with prostheses that amplify body facul-
getto nel futuro della sua obsolescenza e offre stru-       the disappearance of a large number of species,           ties and perception up to biotechnology, in which
menti per ridurre le separazioni e la lontananza tra        the progressive decrease in the availability of fos-      artifice becomes part of natural. Gillo Dorfles (1968)
gli oggetti e le risorse da cui derivano (Figg. 15-17).     sil fuels and the increase in greenhouse gas emis-        points out how the ambiguity of the work of trans-
In tal senso, le ricerche di Formafantasma (An-             sions (Crutzen and Stoermer, 2000; Crutzen, 2002;         forming natural conditions developed by man has
drea Trimarchi e Simone Farresin), come il pro-             Moore, 2017; Fig. 1). This complex set of changes         brought benefits to humanity and has also led to
getto Cambio esposto alla Serpentine Galleries di           with nefarious consequences spreads across space          an escalation of the conflict between natural and
Londra, restituiscono una visione del design alla           and time, transnationally and transgenerational-          artificial forms, to the point of falsification of the
luce di un’indagine che comprende aspetti ecolo-            ly, and calls for a radical rethinking of the set of      environment. That does not mean abdicating sci-
gici, sociali, politici e storici (Obrist, Lewin and Par-   rules, from science to philosophy to art, pursued         entific and technological research but developing
rella 2021).                                                since the end of the Holocene was determined              new thinking.
     L’approccio olistico e simbiotico che sottende         (Lewis and Maslin, 2015; Lovelock, 1979). Maldo-                The general question to which the complexity
tale impostazione ha quindi come obiettivo prio-            nado (1990) reminds us that this phenomenon has           of the new research in the various fields of knowl-
ritario un’assunzione di responsabilità che ricon-          been termed ‘transference irreversibility’ (Pearce,       edge refers is therefore of necessity about the
nette secondo metodiche processuali l’origine del-          1983) and means that each generation leaves to            changing, vast and polymorphous concept of the
lo sfruttamento delle risorse al prodotto finale, at-        the subsequent processes that are increasingly            Anthropocene, a ‘super-hyper-object’ that incor-
tribuendo alla finitezza dell’oggetto lo stesso valo-        damaging and less reversible. The paper of Mal-           porates such a range of levels of change as to
re dell’iniziale ciclo di vita, in armonia con la com-      donado text critically examines the multiplicity of       make its analysis extremely difficult, not least be-
plessità del pensiero metamorfico, espressione               contrasting approaches that have outlined the en-         cause of the variability of the meanings that can be
antica e contemporanea della massima econo-                 vironmental emergency in recent decades, point-           attributed to it by humanity itself (Zalasiewicz, 2021).
mia circolare (Coccia, 2022). Secondo tale ap-              ing out how the lifestyle of highly overdeveloped         The aim is to imagine solutions and new devices,
proccio e dai contenuti del contributo emergono             countries has increasingly exacerbated the green-         making use of multiple readings, in the belief that
elementi critici e di confronto che possono contri-         house effect and the hole in the ozone layer, Of          the time of sectorial thoughts has passed and the
buire a delineare percorsi di ricerca innovativi in         course, forcing industrial society to abandon a spe-      contemporary requires, more than interdisciplinar-
una futura prospettiva post-antropocenica:                  cific lifestyle seems a challenging goal to achieve.       ity, the ‘interdependence’ between different fields

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of knowledge, between various tools and languages          object to focus on the speculative, narrative, evoca-   sign through the design experiences of designers
(Caffo and Muzzonigro, 2018). The reference to the         tive approach that can define new perspectives           and artists.
philosophical and literary theories of American tran-      and visions through a reading of the real and every         Since the beginning, design culture has been
scendentalism (Onfray, 2019; Thoreau, 2018) con-           day (Petroni, 2020). Starting from a critical recon-    working with the environmental contest through
stitutes the fil rouge that links the philosophical views   struction, which investigates the interpretative po-    practices of imitation of the logic of nature, inter-
of the posthuman (Caffo, 2017) to the radicality of        sitions of the relationship between man and na-         pretation of its evolutionary dynamics, a transfor-
the movements of the 1960s (Quinz, 2020), to the           ture, the intention is to observe contemporary de-      mation of its elements and, more recently, activi-
writings of Victor Papanek (Papanek, 1985; Kries,
Klein and Clarke, 2018), Yona Friedman (2016),
Buckmeister Fuller (2008) and the above-cited To-
más Maldonado (1970, 1980, 1990), foundations
for a critical revision of design aimed at overcom-
ing the current crisis.
      In this cultural context, the contribution inves-
tigates the relationship between natural and artifi-
cial, framing it within a global problem framework
that invests in the culture of the living, meaning by
this the relational and symbiotic capacity of the
human being with the environment, which is then
the foundation from which every relationship stems
(Fig. 2). The three-paragraph paper presents a se-
lection of theories and experiments related to the
symbiosis processes between the nature and de-
sign system, from which the critical aspects of some
approaches emerge; several case studies based
on the collaboration between natural and artificial
at different design scales (from urbanism to prod-
uct design), identifying the selective parameters
and proposing a systematic critique in three cate-
gories (biological-interpretive, critical-experiential,
environmental-generative); concluding reflections
with future developments and a critical analysis of
the relationships between the identified approach-
es and new nature-based solutions, concerning
the New European Bauhaus. This holistic, multi-dis-
ciplinary and multiscale vision, which embraces
different themes, is to be considered a method-
ological reference for possible developments con-
sistent with the introduction state of the art, with
the positive aspects and with the limits identified
in the theories and case studies, also in terms of
transferability of applications in the fields of con-
struction and design.
      One of the most original features of the essay
lies in the interpretation of the theme proposed
from different perspectives, in the rendering of a
complex and still unconsolidated research frame-
work and in its critical examination of experiments
that consider the seriousness of the consequences
of the anthropocentric present, towards which de-
sign culture must assume its burden of responsi-
bility. By integrating historical, scientific, philosoph-
ical, artistic and design knowledge, the paper pro-
vides the state of the art of research on the topic
to understand the relationships and possible paths
from a multiscale perspective. The discussion thus
aims to settle critical reflections and references for
the development of new approaches to design cul-
ture, also through methodological transfers that,
by privileging processes over products, can con-
tribute to outlining new resilient and sustainable
models starting from the objectives of the New Eu-
ropean Bauhaus, where design for the city is the
result of synergies between art, culture, social in-
clusion, science and technology.
                                                                                                                   Fig. 9 | Earth’s Black Box designed by University of Tas-
                                                                                                                   mania, Clemenger BBDO and Glue Society, Tasmania,
Cooperation and symbiosis between natural                                                                          2022 (source: earthsblackbox.com, 2022).
system and project: theories and experiments
                                                                                                                   Figg. 10, 11 | Avena + Test Bed – Agricultural Printing and
in design | The practices and experiments report-                                                                  Altered Landscapes designed by Benedikt Groß Unter-
ed below testify to a recent design orientation that                                                               waldhausen, Germany, 2013 (source: benedikt-gross.de,
goes beyond the formal or functional aspect of the                                                                 2013).

                                                                                                                                                                         281
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ties investigating the fragile relationship and coex-      called upon to participate in the creative process,      sible reading levels. The different levels of inter-
istence with man, to raise awareness of conscious          experimenting with the possibility of replacing in-      pretation have given rise to specific strands of re-
behaviour. Research linked to the design/nature            dustrial systems with biological processes and           search often combined with advanced technolo-
binomial has led to explorations involving art, de-        extending the balance of natural ecosystems to           gies and parametric manufacturing processes,
sign and technology to interpret the logic and crit-       the artificial world (Lucibello, 2019). Bio-design and    which, through biological matrix algorithms and
ical reflections regarding the natural world, influ-         hybrid design investigate the relationship between       additive manufacturing systems, make it possible
encing material, technological and digital design          biology and design, declining observation at mul-        to replicate the morphological and growth logic of
culture. The organicist dimension, which began to          tiple scales, from micro to macro, and applying the      the natural world and those of self-generation, self-
spread in the 1940s and was mainly identifiable in          principles of mimesis, deductive and interpretative      repair and autonomy of biological systems (Sco-
northern European design, now runs along with re-          ones in different design fields. From the study of        deller, Langella and Dal Buono, 2017). Elisa Cat-
search directions strongly influenced by software           natural elements, the investigation concerns logic,      taneo (2016, 2018) leads the new project and re-
and advanced manufacturing techniques. Biotech-            features, characteristics and morphologies intend-       search experiences, capable of integrating design
nology, nanotechnology, artificial intelligence sys-        ing to create artefacts that increasingly resemble       and ecological urbanism, defining Technonature
tems and sensors are part of the design to amplify         biological systems. Structures and objects are part      as an ‘experimental concept to qualify a non-di-
performance artefact characteristics and impact.           of a techno-biological universe where artificial mat-     chotomous idea of Nature as technology, capable
     Starting with the 1941 MoMA exhibition Organ-         ter comes to life, grows, evolves and transforms         of forming an experimental space between art and
ic Design in Home Furnishings, curated by Elliot           and is self-arranged in the same way as living or-       science’.
Noyes, organic design – associating objects with           ganisms (Langella, 2007).                                      Nature is involved in the design process for its
structure, material and function in perfect harmo-              Here we see multiple interpretations as to na-      formal and imitative aspects on the one hand, while
ny, just like in nature – has been consolidated in         ture or natures defined by Lucibello and La Rocca         digital technologies have fuelled the generation of
the contemporary scene as an ‘integration of func-         (2015) as ‘plural natures’ that is, several visions of   forms of intelligence borrowed from objects, mak-
tion, technology and form’ through research and            being a nature in which archaic references and tra-      ing them independent and reactive to inputs like
experimentation not only related to the exploration        dition, innovation on materials, ecological themes,      living organisms. Although the biological analogy
of form and structure, but also of strategies of re-       utopian themes and advanced technologies inter-          gets influenced by a functionalist reading of na-
source efficiency (Antonelli, 2011). Thus, nature is        twine or alternate, highlighting the wealth of pos-      ture, conceptual, critical and poetic intentions are
                                                                                                                    evident in exhibitions, events and debates with an
                                                                                                                    increasing impact on the community. «Branzi’s in-
                                                                                                                    terest is aimed at the extremely dialoguing nature
                                                                                                                    of design with production and merchandising sys-
                                                                                                                    tems, which costituite the reality in which we are
                                                                                                                    immersed: design is the medium between man
                                                                                                                    and the complex socio-techno-economic system
                                                                                                                    of our planet. Architecture is no longer the primary
                                                                                                                    scene of life; it is indifferent to it, often the surplus.
                                                                                                                    It is in ‘industrial design’ that man re-establish the
                                                                                                                    ability to project himself into the world, to enter the
                                                                                                                    point of tangency with the continuous evolution of
                                                                                                                    technology as the fabric of everyday life» (Ranzo,
                                                                                                                    2018, p. 500).
                                                                                                                          The critical dimension that uses design as a
                                                                                                                    tool for sensitive speculation has shifted the focus
                                                                                                                    from the functionality and aesthetics of the object
                                                                                                                    to its relational and crucial aspect, intending to
                                                                                                                    generate reflections from the observation of reality
                                                                                                                    (Dunne and Raby, 2013). The intention is to create
                                                                                                                    a new awareness of the world around us to direct
                                                                                                                    us towards reflections on contemporary social and
                                                                                                                    political phenomena, the coexistence of species,
                                                                                                                    and the current fragility of the natural and anthrop-
                                                                                                                    ic system, starting from observing living contexts.
                                                                                                                    Paola Antonelli conceives and curates exhibitions
                                                                                                                    such as Broken nature Design Takes on Human
                                                                                                                    Survival on the theme of restorative design or Un-
                                                                                                                    known Unknowns – An Introduction to Myster-
                                                                                                                    ies, by Stefano Boeri on what appears to be ‘un-
                                                                                                                    known’ in the micro and macro universe, to stim-
                                                                                                                    ulate debates, in-depth studies and an open, plu-
                                                                                                                    ral discussion on the topics proposed to redesign
                                                                                                                    the near future on new bases. The concepts of
                                                                                                                    adaptation, coexistence, collaboration and mime-
                                                                                                                    sis in a post-anthropocentric vision of peaceful
                                                                                                                    coexistence between species emerge in the works
                                                                                                                    of architects, artists and designers at the latest In-
                                                                                                                    ternational Architecture Biennial, curated by Ha-
                                                                                                                    shim Sarkis (Sommariva, 2021).
                                                                                                                          Recent social, economic and environmental
                                                                                                                    events have made the precariousness of our in-
                                                                                                                    habitation of the planet even more tangible, ques-
Figg. 12, 13 | Alive – A New Spatial Contract for Multi-
Species Architecture designed by David Benjamin of The                                                              tioning the supremacy of the human species over
Living New York, La Biennale di Architettura in Venezia,                                                            others and making the dominance of human be-
2021 (credit: La Biennale di Venezia, 2021).                                                                        ings over other forms of life questionable, confirm-

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COLLABORAZIONE TRA NATURA E ARTIFICIO - Processi simbiotici tra scienze, arti e design
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