Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2019 - 2022 - Casa Sacro Cuore
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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2019 - 2022 Scuola Primaria Paritaria “Casa Sacro Cuore” Scuola dell’Infanzia Paritaria “G. Marzotto” Casa Sacro Cuore Bogno di Besozzo (VA) Telefono 0332-770293 E-mail: segreteria@casasacrocuore.eu Sito Web: www.casasacrocuore.eu 1
Premessa Secondo la legge n. 107/2015 ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra- curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. L’autonomia in atto da diversi anni, avviata dal D.P.R. 8 marzo 1999, n.275, L. 28 marzo 2003, n.53, d. Lgs. n. 59 del 19 febbraio 2004, Atto di Indirizzo dell’8 settembre 2009 e oggi compiuta con la L.n.107/2015, consente alla scuola di garantire flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l’integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, anche attraverso l’introduzione e la diffusione di tecnologie innovative. Detta autonomia si esprime nel PTOF attraverso la descrizione: delle possibilità di opzioni offerte agli studenti e alle famiglie; delle discipline e delle attività scolastiche di tipo curricolare; delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate; dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; dei progetti strutturali e/o annuali; delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni. Il Piano Triennale scaturisce dal Rapporto di Autovalutazione d’Istituto ed è occasione per le istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti volti a garantire il successo formativo di tutti gli alunni. Il PTOF aderisce agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale e risponde alle esigenze del contesto culturale e religioso, sociale ed economico in cui la scuola opera. Il nostro progetto si qualifica soprattutto perché è fondato sui valori cristiani e pertanto, oltre alla trasmissione di conoscenze scolastiche e culturali, vi si cura in maniera più sollecita la promozione umana e cristiana degli alunni. In particolare, l’azione educativa tende a promuovere la crescita della persona in tutte le sue dimensioni, a offrire occasioni di esperienze atte a favorire la socializzazione e la solidarietà, a sviluppare la capacità di autodeterminazione e di critica, ad avviare alla lettura della realtà dal punto di vista del Vangelo riscoperto e vissuto. 2
Profilo della scuola "Vi faccio l'augurio che possiate comunicare la scienza con tanto amore materno". (Don A. Boccio) Cenni storici Il compito educativo in ambito scolastico è fin dalle origini della Congregazione delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù una delle attività nelle quali è possibile realizzare pienamente la missione di "donare ai fratelli luce, verità, vita e santo amore" (Don A. Boccio). Le Sorelle che si dedicano al servizio educativo sono impegnate nell'attuazione di un progetto pedagogico-didattico in cui sono in armonia Vangelo, cultura, fede e vita. Esse si dedicano con premura materna e vicinanza ai bambini della scuola dell'infanzia e delle elementari. Con umile e grato stupore accolgono ogni talento e con amore cercano di coinvolgere i giovani nell'edificazione di una società più giusta e fraterna (cf Regola di Vita, 77). A Bogno (Va) sorge la scuola ‘Casa Sacro Cuore’, luogo in cui le Piccole Figlie vivono e concretizzano il carisma a loro affidato. Diversi sono stati i passaggi che hanno segnato la storia di questa opera. Inizialmente fu il Conte Marzotto a volere l’edificazione di due stabili in cui poter dare vita a servizi di carattere assistenziale e sociale a favore dei dipendenti dell’omonimo lanificio che sorgeva nei pressi della località Bogno, oggi frazione di Besozzo (Va). In continuità con questo progetto di attenzione al tessuto sociale del tempo, nel 1952, grazie alla presenza delle Piccole Figlie, gli stabili del Conte Marzotto diventarono, anno dopo anno, struttura di accoglienza per bambini e ragazzi che si trovavano in situazioni familiari particolarmente difficili. Le Suore presenti si prodigavano in ogni modo perché ai bambini non mancasse nulla per una crescita serena, erano attente a proporre percorsi scolastici adeguati e a offrire quel clima familiare in cui ciascuno potesse ritrovare serenità, affetto, cura. Nel 1961 le Suore continuarono la loro opera attraverso l’istituzione ufficiale della scuola materna, denominata appunto ‘G. Marzotto’, e contemporaneamente lo stabile passò ad essere proprietà della Congregazione. Fu preoccupazione delle Suore provvedere a organizzare anche il servizio scolastico della scuola elementare per poter fare in modo che i bambini, già presenti nella scuola materna e provenienti in particolare dalle vicine località (la Bozza, Brebbia e Monvalle), potessero proseguire il loro itinerario scolastico senza interruzioni. Per questo motivo il Ministero della Pubblica Istruzione concesse la parifica alla scuola elementare che venne denominata ‘Casa Sacro Cuore’; successivamente, con decreto del 5 giugno 2001, si arrivò al riconoscimento della parità sia per scuola dell’infanzia, sia per quella elementare. L’aumento del numero degli alunni e il mutare delle esigenze didattiche portarono alla costruzione di un altro edificio e la ristrutturazione di quelli già presenti nei quali alunni e insegnanti potessero usufruire di ampi spazi e avere la possibilità di vivere il tempo della Scuola in un ambiente bello, accogliente e funzionale. Oggi ‘Casa Sacro Cuore’ si presenta come luogo di formazione e crescita, un’opportunità preziosa per tutti quei genitori che credono nel valore di un’educazione ispirata ai valori del Vangelo, un’educazione integrale che mira all’acquisizione di competenze e contenuti, ma anche a una crescita globale della persona. Fedele allo spirito degli inizi ‘Casa Sacro Cuore’ si presenta in modo autentico come “la scuola che cerchi, la casa che trovi” in cui professionalità, competenza, sicurezza si coniugano in modo sempre nuovo e al passo coi tempi con passione educativa, attenzione e cura per ogni singolo bambino. 3
Risorse e strutture La scuola si organizza su tre edifici. Edificio A Scuola dell’Infanzia (due sezioni, salone, refettorio, dormitorio). Uffici e Segreteria. Mensa e cucina. Aule laboratorio. Cappella e alloggi della comunità della Congregazione. Infermeria. Aula di musica con pianoforte. Edificio B 2 aule di classe dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale). 1 aula di tecnologia/ 16 postazioni pc e stampanti. Aula attrezzata per attività individualizzate. Palestra / salone ricreazione e feste. Infermeria. Edificio C Atrio/ salone accoglienza attrezzato. Spogliatoio. Biblioteca insegnanti. 3 aule di classe dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale). Aula insegnanti. Palestra attrezzata. Aula di arte e immagine. Tutti i plessi sono serviti da rete wifi protetta e collegati con sistema telefonico interno. Gli edifici B e C sono interconnessi da tunnel riscaldato con finestre e porte antipanico. Gli ingressi principali sono videosorvegliati negli spazi esterni. Spazi esterni Ampio parco. 2 campi da calcio. 1 campo da minibasket/minivolley. Zone attrezzate a parco giochi con pavimentazione antinfortunistica. Servizi igienici esterni. 4
Progettualità dell’Istituto e finalità educative La nostra scuola: - promuove la formazione umana e culturale ispirandosi ai valori cristiani dell'umanesimo integrale, per essere cittadini competenti con un alto bagaglio umano e valoriale; - promuove la crescita e lo sviluppo individuale in modo etico ed armonioso, attraverso la creatività e le peculiarità personali; - avvia alla lettura della realtà in modo critico e competente, con responsabilità e attenzione al messaggio evangelico vissuto; - mette al centro le famiglie e condivide con loro i progetti per facilitare l’armonico sviluppo della personalità del bambino. Principio fondante della scuola è l’educazione alla verità, al senso critico, all’amore per il prossimo, alla solidarietà e all’accoglienza, alla religiosità convinta e profonda, alla pace. L’Insegnamento della Religione Cattolica caratterizza l’identità della scuola e i suoi valori vengono vissuti quotidianamente in modo trasversale nei diversi momenti dell’attività didattica, proponendosi di scoprire l’importanza del dialogo e dell’incontro con Dio, comprendere i segni che la liturgia offre per richiamare le realtà spirituali, saper ascoltare e attuare nella propria vita la parola di Dio. La valorizzazione della formazione religiosa culmina nella Celebrazione Eucaristica una volta al mese e in alcune ricorrenze legate al calendario. Si presta particolare attenzione ai periodi di Avvento e Quaresima organizzando attività volte alla sensibilizzazione dei ragazzi e delle famiglie sull’impegno personale per la fede e la vita in comunità. Si favorisce il coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica, nelle forme previste dai decreti delegati e dagli organi collegiali e nella progettazione delle attività e delle iniziative religiose, sociali, culturali e sportive, avendo come finalità ultima la formazione integrale dell’alunno. L’iniziativa volontaria dei genitori dà vita a gruppi di animazione per le feste: il gruppo “Uno di Noi”, composto da alcuni papà, per l’organizzazione pratica e il gruppo delle mamme, per l’allestimento dei mercatini e la realizzazione delle decorazioni. La S. Messa in corrispondenza della conclusione dell’anno scolastico si lega al saluto dei bambini uscenti e alla presentazione dei “grandi” della Scuola dell’Infanzia. 5
Le finalità educative della scuola dell’infanzia La scuola dell’infanzia si propone quattro finalità: VIVERE LE PRIME ESPERIENZE DI CONSOLIDARE CITTADINANZA L’IDENTITA’ ACQUISIRE SVILUPPARE COMPETENZE L’AUTONOMIA Le finalità educative della scuola primaria FORNIRE ALL’ ALUNNO LE OCCASIONI PER CAPIRE SÈ STESSO E PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE POTENZIALITÀ E RISORSE OFFRIRE OPPORTUNITA’ DI SVILUPPARE LE DIMENSIONI COGNITIVE, EMOTIVE, AFFETTIVE, SOCIALI, CORPOREE, ETICHE E RELIGIOSE E DI ACQUISIRE I SAPERI IRRINUNCIABILI PROMUOVERE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE PER ACQUISIRE LE BASI DI UNA CITTADINANZA ATTIVA: PRENDERSI CURA DI SE STESSI, DEGLI ALTRI E DELL’ AMBIENTE PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI E LA RICERCA DELLE STRATEGIE E DEI PERCORSI ATTI A VALORIZZARE VOCAZIONI E POTENZIITA’ DI CIASCUNO 6
Curricolo Verticale Di Istituto Traguardi e competenze Il curricolo verticale del 1° ciclo di istruzione copre un periodo di undici anni di scolarità ed è articolato in tre segmenti: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Presso la nostra scuola è possibile frequentare fino alla conclusione dei primi otto anni di scolarizzazione che si concludono con il quinto anno della scuola primaria. Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (D.M.254 16/11/12) definiscono il PROFILO DELLO STUDENTE al termine del 1° ciclo di istruzione, articolando il percorso formativo in competenze. Ciascun filone viene definito con i traguardi di competenza e i relativi obiettivi di apprendimento per ciascun ordine di scuola. Dai campi di esperienza della scuola dell’infanzia: IL SÈ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI SUONI E COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO Alle discipline della scuola primaria: I DISCORSI E LE PAROLE (ITALIANO – INGLESE) CONOSCENZA DEL MONDO (TECNOLOGIA – MATEMATICA – SCIENZE – STORIA – GEOGRAFIA) IMMAGINI SUONI E COLORI (ARTE E MUSICA) CORPO E IL MOVIMENTO (EDUCAZIONE FISICA) IL SE E L’ALTRO (RELIGIONE E CITTADINANZA) Alle competenze per la vita: 7
Articolazione del monte ore di ciascuna disciplina Scuola dell’Infanzia I campi di esperienza sono periodizzati nell’arco dell’anno scolastico. Ogni settimana si svolgono n° 1ora e 30 minuti di IRC con l’insegnante di sezione idoneo a tale insegnamento. Scuola primaria Settimanale Annuale Attività Mensa e Totale Attività Mensa e Totale didattica dopo mensa didattica dopo mensa ore 30 10 40 990 330 1320 L’orario delle discipline è così ripartito nella settimana: Disciplina I II III IV V Italiano 8 8 7 7 7 Inglese 2 2 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 Matematica 6 6 6 6 6 Scienze 2 2 2 2 2 Tecnologia 1 1 1 1 1 Musica 1 1 1 1 1 Arte e immagine 2 2 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 2 2 Religione Cattolica 2 2 2 2 2 Dall’anno scolastico 2020/2021 si introduce l’insegnamento trasversale, all’interno delle varie discipline, dell’Educazione Civica per un totale di 33 ore annue. 8
Profilo dello studente al termine di ciascun ordine di scuola COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Utilizza la comunicazione verbale per esprimere i propri bisogni, mettersi in relazione con gli altri e con l’ambiente circostante. Traguardo di competenza scuola primaria Utilizza la lingua italiana, in forma orale e scritta, per interagire, esprimersi e comunicare in modo adeguato alle diverse situazioni anche avvalendosi di strumenti tradizionali ed informatiche. COMUNICAZIONE IN LINGUA INGLESE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Scopre la presenza di lingue diverse. Traguardo di competenza scuola primaria Si esprime oralmente in modo comprensibile riguardo a semplici situazioni di vita quotidiana. COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare con i numeri e con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni. Traguardo di competenza scuola primaria Comprende la realtà che lo circonda utilizzando le proprie abilità senso – percettive e logiche discriminando e confrontando le quantità. COMPETENZE DIGITALI Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Manifesta interesse per gli oggetti tecnologici presenti nel suo ambiente, ponendo semplici domande, manipolando e scoprendone funzioni e possibili usi. Traguardo di competenze scuola primaria Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni, producendo semplici testi multimediali. CONSAPEVOLEZZA CULTURALE E CRITICA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Si orienta sulle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in autonomia con gli altri e con le regole condivise. Traguardo di competenze scuola primaria Si orienta nello spazio e nel tempo utilizzando punti di riferimento e coordinate spazio – temporali; riconosce elementi significativi del passato nel proprio ambiente di vita e sa cogliere rapporti di connessione e/o di interdipendenza tra elementi fisici e antropici. ESPRESSIONE CULTURALE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Comunica ed esprime emozioni e vissuti attraverso linguaggi diversi e tecniche varie. Traguardo di competenze scuola primaria 9
Utilizza i diversi linguaggi espressivi per produrre messaggi visivi e musicali attraverso l’uso di tecniche e strumenti diversi. IMPARARE AD IMPARARE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Sperimenta approcci diversi alla realtà, alla ricerca del proprio stile di apprendimento al fine di acquisire conoscenze. Traguardo di competenze scuola primaria Sulla base delle proprie conoscenze ed esperienze di vita, è in grado di ricercare e organizzare nuove informazioni e di applicarle a contesti diversi. CRESCITA PERSONALE E SPIRITO DI INIZIATIVA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Propone situazioni di gioco e/o attività individuali o di gruppo, le organizza e le porta a termine. Traguardo di competenze scuola primaria Porta a termine il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri; valuta alternative e prende decisioni appropriate al contesto. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Il bambino fa esperienza delle prime interazioni sociali con coetanei e adulti. Sperimenta le regole della convivenza civile. Traguardo di competenze scuola primaria Ha cura e rispetto degli altri e dell’ambiente; condivide le regole e collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. 10
Organico dell’Istituto Assistenti amministrativi segreteria: Bertoncello Sara – Cerri Barbara. Coordinatore attività didattico educative scuola dell’infanzia: Sbrugnera Silvia. Coordinatrici attività didattico educative scuola primaria: Gandini Eliana, Pietragalla Rosetta. Docenti scuola dell’infanzia: Perna Simona, Sbrugnera Silvia, Zanotti Elisa. Docenti scuola primaria: Banfi Ileana, Bedore Elisabetta, Cerri Barbara, Cresci Katrin, Farinella Lara, Mancini Michela, Piccolo Serena, Rebaioli suor Jenni, Scalco Elena, Trovato Stefania. Educatori: Capalbo Jennifer, Parola Emanuele, Spata Jessica, Berrini Francesca. RSPP: Ing. Bini Marco. RLS: Sbrugnera Silvia Consiglio d’Istituto Di durata triennale, è presieduto da uno dei suoi membri eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Il Consiglio di Istituto è composto da 14 componenti, così ripartiti: - I Coordinatori delle attività Educative e Didattiche -6 rappresentanti del personale docente di cui almeno 1 della scuola dell’infanzia -6 rappresentanti dei genitori degli alunni di cui almeno 1 della scuola dell’infanzia -1 rappresentante del personale non docente -1 rappresentante dell’Ente Gestore Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Istituto, a titolo consultivo, gli specialisti che operano nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento, e altri esperti su richiesta dei membri del Consiglio. Delibera su quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: adozione del regolamento interno dell’Istituto per disciplinare il funzionamento della biblioteca, l’uso delle attrezzature culturali, didattiche, sportive; acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici; acquisto dei materiali di consumo; adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche; promozione di contatti con altre scuole per eventuali iniziative di collaborazione; partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali. Il Consiglio di Istituto è consultivo sui criteri generali per la formazione delle classi, per l’adattamento dell’orario delle lezioni alle condizioni ambientali; esprime parere sull’andamento generale didattico dell’Istituto stesso. 11
Collegio dei Docenti Di carica annuale, è presieduto dal Coordinatore Didattico, lo compongono i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Si riunisce durante l’orario di servizio, in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Funge da segretario, su indicazione del Dirigente, uno dei suoi collaboratori. Il Collegio dei Docenti svolge le seguenti funzioni: delibera in materia di programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali, nel rispetto della libertà di insegnamento del singolo docente; propone al Dirigente Scolastico la formazione delle classi, l’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche; verifica e valuta periodicamente l’efficacia dell’azione didattica proponendo eventuali misure per il miglioramento della stessa; provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse e alla scelta dei sussidi didattici; adotta iniziative di sperimentazione; promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto; esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni. Il Collegio dei Docenti si riunisce tutte le volte che il Coordinatore Didattico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni quadrimestre. Consiglio d’Interclasse/ Intersezione Di durata annuale, è presieduto dal Coordinatore Didattico o da un docente membro del Consiglio e da lui delegato. Lo compongono gli insegnanti dell’Istituto. Ne fa altresì parte, per ciascuna delle classi/sezioni interessate, un rappresentante dei genitori degli alunni eletto dagli stessi. Il Consiglio si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e formula al Collegio Docenti proposte relative all’azione didattica ed educativa, alla sperimentazione e ai rapporti tra docenti, genitori e alunni. Le funzioni di segretario sono svolte da un docente, membro del Consiglio, su indicazione del Dirigente. Organo Di Vigilanza Le riunioni dell’ODV sono valide se sono presenti almeno il componente esterno ed uno dei due componenti interni (anche mediante telefono o tele conferenza). Il componente esterno redige il verbale, che viene sottoscritto al termine della riunione stessa o in avvio della riunione successiva. Persone che non sono membri dell’ODV possono essere invitate a partecipare alle riunioni, in qualità di osservatori; ciò riguarda sia addetti della Congregazione che eventuali soggetti esterni. L’ODV può trasmettere in forma scritta una richiesta formale al legale rappresentante (o eventuale delegato) quando ritenga necessario adottare un provvedimento disciplinare verso un alunno, un lavoratore, una religiosa o un fornitore esterno. 12
Protocollo d’Istituto per l’inclusione L’adozione del Protocollo d’Istituto per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali nasce dall’esigenza di definire ed adottare pratiche condivise e comuni. Includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, sociale, culturale, alla pari degli altri alunni, insieme agli altri alunni, senza alcuna discriminazione; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico e formativo. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma anche e soprattutto un impegno di sviluppo della loro formazione, attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche. Cosa si intende per BES? Al fine dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il Collegio Docenti dell’Istituto “Casa Sacro Cuore” si prefigge i seguenti obiettivi: favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento; incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi, durante il percorso di istruzione e di formazione; 13
adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico; fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e progettazione del percorso formativo; proporre modifiche e aggiustamenti condivisi. Il protocollo d’istituto per l’inclusione degli ‘Alunni BES’ Si tratta di un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e, pertanto, è integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate e delle specificità proprie di ciascun ordine di scuola. CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI BES (Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e Circolare n°8 del 06/03/2013, D.M 96/2019) Bisogni Educativi Speciali DISABILITÀ (L. 104/92) La Documentazione comprende: 1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità. 2. Diagnosi funzionale 3. Profilo dinamico funzionale. 4. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD), Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP), Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio (DL), Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza (L.170/2010 con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico). La Documentazione comprende: 1. Relazione clinica che includa la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di valutazione effettuato, le indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico, l’indicazione dei test e dei punteggi ottenuti. Affinché la certificazione di DSA possa essere considerata valida per i benefici di legge, essa deve essere effettuata da una struttura pubblica o privata accreditata. 2. Piano Didattico Personalizzato. 14
SVANTAGGIO socio-economico Alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevazioni del Team docenti attraverso osservazione diretta. La Documentazione comprende: 1. Eventuale segnalazione Servizio Famiglia-Minori 2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di classe 3. Dichiarazione di Adesione per la famiglia 4. Piano Didattico Personalizzato SVANTAGGIO linguistico e culturale Alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche. La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione per la famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato. DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE Alunni con comportamento problematico rispetto agli altri e/o all’ambiente (senza certificazione sanitaria). La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato. DISAGIO FISICO (certificato) Alunni con un disagio fisico che influisce sull’apprendimento. La Documentazione comprende: 1. Certificazione medica. 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato. NOTA 1 Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. NOTA 2 La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto la Direttiva Ministeriale richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003. 15
RUOLI E STRUMENTI IL TEAM DOCENTI/CONSIGLIO DI CLASSE Il Team dei docenti/Consiglio di classe/sezione definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento. È compito del Team docenti/Consiglio di classe/sezione individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali, per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei docenti/Consiglio di Classe/sezione motiverà opportunamente, attraverso la compilazione della scheda di segnalazione (Allegato 1 e Allegato 1a), le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Si evidenzia che l’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe/sezione. IL RUOLO DELLA FAMIGLIA Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una condivisione del percorso. In accordo con la famiglia, verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire il pieno sviluppo delle sue potenzialità. PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES Il Progetto Didattico Personalizzato BES è elaborato sulla base della situazione di disagio e/o sulle effettive capacità dello studente. Il PDP BES ha carattere di temporaneità, configurandosi come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi dovrà considerare ed integrare quanto condiviso e riportato nel PDP BES. Il progetto didattico personalizzato BES è elaborato tendo conto delle effettive capacità dello studente, sia in presenza di svantaggio e/o disagio socioculturale che di studenti con alto potenziale cognitivo (Nota Ministeriale 562, del 03/04/2019) INDIVIDUAZIONE DI PROCEDURE CONDIVISE 1. RILEVAZIONE 2. DEFINIZIONE CRITERI DI INTERVENTO 3. PASSAGGIO DI INFORMAZIONI 4. MODALITA’ STRUTTURATE (PDP) 5. MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE 16
RILEVAZIONE DEI BISOGNI: procedura PARTE PRIMA: compilazione scheda Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di segnalazione dei Bisogni Educativi Speciali da parte del Team/Consiglio di classe. Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento attraverso il coinvolgimento del Team/Consiglio di Classe, della Famiglia e dei servizi. PARTE SECONDA: strategie Stesura e messa a punto di un piano di intervento (PEI e PDP): si procede alla progettazione di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in piccolo gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità, attraverso il coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe e della Famiglia (Famiglia firma il PEI/PDP). PARTE TERZA: verifica interventi e aggiornamenti Valutazione dei risultati sulla base degli obiettivi indicati nel PEI/PDP BES (intermedia e finale) Registrazione delle strategie utilizzate, degli esiti ottenuti ed eventuali ulteriori azioni da progettare, attraverso il coinvolgimento del Consiglio di classe e della Famiglia. 17
Scuola dell’infanzia A causa dell’emergenza sanitaria in corso (COVID-19) alcune parti del presente documento sono state integrate con le indicazioni contenute nel Protocollo di Sicurezza in vigore per l’a.s. 2020-2021 e consultabile sul sito della scuola. Orario scolastico L’orario attuato nella nostra scuola prevede trentacinque ore settimanali dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 16.00. Dalle ore 7.30 alle ore 08.50 è possibile usufruire del servizio di pre-scuola. Entrata: dalle ore 9.00 alle ore 9.15 Uscita: dalle ore 15.30 alle ore 16.00 Dalle ore 16.00 alle ore 18.00 è possibile usufruire del servizio di dopo-scuola Si ricorda ai genitori che dalle ore 8.50 alle ore 9.00 la porta dell’entrata resterà chiusa per permettere il riordino della sezione. La frequenza regolare e continua è premessa necessaria per assicurare un’ottimale esperienza educativa oltre che un corretto funzionamento della scuola. Visite d’istruzione I docenti propongono le uscite didattiche che devono essere approvate dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Tali iniziative, integrate da possibili uscite sul territorio, sono parte integrante del percorso didattico, educativo e formativo della scuola. Durante lo svolgimento delle visite di istruzione l’unico punto di riferimento sarà la segreteria. Insegnanti e direzione non si rendono garanti di denaro o di oggetti di valore degli alunni. La vita a scuola La giornata educativa della Scuola dell’Infanzia è strutturata in momenti differenziati: attività libere - attività guidate - attività igieniche di vita pratica – pranzo - riposo. L’organizzazione delle attività si affida ad una concezione ludica e segue una giusta alternanza di tempi e contenuti, nel rispetto di esigenze e bisogni dei bambini delle tre età, compresenti nella sezione. Si alternano quindi: ATTIVITÀ DI SEZIONE: partecipazione di tutti i bambini appartenenti ad una sezione, ad attività guidate come assegnazione a incarichi giornalieri, racconti, drammatizzazione, canti e filastrocche. ATTIVITÀ DI INTERSEZIONE: i bambini sono divisi per età e svolgono delle attività mirate alle proprie competenze, capacità e bisogni. ATTIVITÀ DI LABORATORIO: si tratta di itinerari tematici integrati con le altre modalità, così da rendere il processo stesso completo, personalizzato e adeguato all’età e alle esigenze del singolo bambino. IL PRANZO: il pranzo è parte integrante della giornata ed ha tre scopi principali - educare ad un’equilibrata alimentazione, creando nel bambino corrette abitudini fin dall’infanzia; - educare al “mangiar insieme”, favorendo così il processo socializzante; - educare ad un “modo sereno” di consumare il pranzo. IL RIPOSO: dopo il pranzo e le cure igieniche, per i bambini di tre e quattro anni è previsto un momento di riposo. 18
Competenze trasversali in uscita di cittadinanza Competenze di Obiettivi formativi in uscita per la scuola dell’infanzia cittadinanza IMPARARE AD Riconoscere i propri pensieri, i propri stati d’animo, le proprie emozioni. IMPARARE Utilizzare informazioni, provenienti dalle esperienze quotidiane (a -Conoscenza di sé scuola, a casa, con gli altri), in modo appropriato alla situazione. (limiti, capacità) Avere fiducia in se stesso affrontando serenamente anche situazioni nuove. -Uso di strumenti informativi. - Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro. PROGETTARE Scegliere, organizzare e predisporre materiali, strumenti, spazi, tempi ed -Uso delle conoscenze interlocutori per soddisfare un bisogno primario, realizzare un gioco, apprese per realizzare un trasmettere un messaggio mediante il linguaggio verbale e non verbale. prodotto. -Organizzazione del materiale per realizzare un prodotto. COMUNICARE Comprendere il linguaggio orale di uso quotidiano, (narrazioni, regole, COMPRENDERE indicazioni operative). E Comprendere e utilizzare gesti, immagini, suoni. RAPPRESENTARE Esprimere le proprie esperienze, sentimenti, opinioni, avvalendosi dei diversi -Comprensione e uso linguaggi sperimentati. dei linguaggi di vario genere. -Uso dei linguaggi disciplinari. COLLABORARE Partecipare a giochi e attività collettivi, collaborando con il gruppo, E riconoscendo e rispettando le diversità. PARTECIPARE Stabilire rapporti corretti con i compagni e gli adulti. -Interazione nel gruppo. -Disponibilità al confronto -Rispetto dei diritti altrui. AGIRE IN MODO Esprimere i propri bisogni. AUTONOMO E Portare a termine il lavoro assegnato. RESPONSABILE Capire la necessità di regole, condividerle e rispettarle. - Assolvere gli obblighi scolastici. -Rispetto delle regole. 19
RISOLVERE PROBLEMI Riconoscere situazioni che richiedono una risposta. -Risoluzione di situazioni Formulare la domanda. problematiche utilizzando Risolvere semplici situazioni problematiche legate all’esperienza. contenuti e metodi delle diverse discipline. INDIVIDUARE Utilizzare parole, gesti, disegni, per comunicare in modo efficace. COLLEGAMENTI Cogliere relazioni di spazio, tempo, grandezza. E RELAZIONI -Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi. -Individuare collegamenti fra le varie aree disciplinari. ACQUISIRE ED Ricavare informazioni attraverso l’ascolto e supporti iconografici. INTERPRETAE Avvalersi di informazioni utili per assumere comportamenti adeguati L’INFORMAZIOE alle situazioni. -Capacità di analizzare l’informazione. -Valutazione dell’attendibilità e dell’utilità. -Distinzione di fatti e opinioni. 20
Scuola Primaria A causa dell’emergenza sanitaria in corso (COVID-19) alcune parti del presente documento sono state integrate con le indicazioni contenute nel Protocollo di Sicurezza in vigore per l’a.s. 2020-2021 e consultabile sul sito della scuola. Orario scolastico L’orario attuato nella nostra scuola prevede quaranta ore settimanali dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00. Parte integrante della giornata sono il servizio mensa e la ricreazione dalle ore 12.00 alle ore 14.00. Dalle ore 7.30 alle ore 8.00 è possibile usufruire del servizio di pre-scuola gratuito, e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 del servizio di dopo-scuola con la presenza di educatori che seguono i ragazzi anche nello svolgimento dei compiti. Visite d’istruzione Le visite di istruzione sono parte integrante del percorso didattico educativo e formativo della Scuola, pertanto la mancata partecipazione di uno o più alunni, se non supportata da valide motivazioni, verrà considerata assenza ingiustificata. Agli alunni che non parteciperanno alla Visita di Istruzione verrà, comunque, assicurata la permanenza a scuola attraverso l’inserimento in altra classe. Gli insegnanti prevalenti delle classi consegneranno al Coordinatore Didattico le mete prescelte che verranno sottoposte all’approvazione del Collegio Docenti, del Consiglio di Interclasse e del Consiglio di Istituto. Le visite di istruzione saranno effettuate solo se, ad esse, aderiranno non meno dei ¾ degli alunni della classe. Gli alunni, durante le visite di istruzione, saranno accompagnati dall’ insegnante prevalente della classe e da educatori. Gli accompagnatori e la Direzione non si rendono garanti del denaro e degli oggetti di valore portati dagli alunni. Durante lo svolgimento della visita l’unico riferimento per informazioni sarà la Direzione Didattica. La Scuola garantisce che la quota di partecipazione annua individuale non supererà, indicativamente, la somma di € 100,00. 21
Valutazione La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Essa è compito imprescindibile della scuola, è la verifica dell’efficacia delle azioni messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno. Tale compito non riguarda semplicemente la valutazione degli apprendimenti del discente, ma investe anche il ruolo dell’insegnante, le sue modalità d’insegnamento, il rapporto con gli studenti, la progressione dell’attività curricolare. Compito dell’insegnante è comprendere quale metodo valutativo permetta a ciascun ragazzo di esprimersi più adeguatamente, in modo da poter dare il meglio di sé. Questo non solo per confermare le conoscenze realmente acquisite, ma anche per promuovere un cammino di crescita che motivi il ragazzo allo studio e ne migliori l’autostima. Nel corso dell’anno vengono proposte diverse modalità di verifica degli apprendimenti (verifiche scritte, a risposte chiuse, aperte o multiple, interrogazioni orali. Le valutazioni intermedia e finale prendono in considerazione non soltanto le conoscenze e le competenze acquisite in corso d’anno, ma anche l’impegno, la partecipazione, il metodo di studio e la progressione rispetto alla situazione di partenza facendo riferimento alle competenze chiave di cittadinanza. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI In deroga all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, dall’anno scolastico 2020/2021, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo, comprese Educazione Civica, è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’istruzione. Il giudizio descrittivo rappresenta la restituzione della scuola alla famiglia, si ritiene pertanto necessario illustrare i parametri condivisi a cui si fa riferimento. Inoltre, è importante ricordare che il giudizio descrittivo assume anche una valenza educativa. L’insegnante, quindi, può decidere di utilizzarlo come sprone e stimolo alla motivazione e all’impegno. L’allievo non apprende per essere valutato: si auto valuta ed è valutato per apprendere meglio. La valutazione serve a guidare il suo cammino nel corso dell’apprendimento e a rendere conto del livello di sviluppo delle sue competenze alla fine del ciclo. La valutazione, periodica e annuale, è affidata ai docenti responsabili delle attività educative didattiche; agli stessi è affidata l’ammissione dell’alunno alla classe successiva. Per verificare gli apprendimenti si utilizzano i seguenti strumenti: test, questionari, schede, prove interdisciplinari, osservazione diretta. La valutazione in itinere sarà strettamente connessa con quella periodica (primo quadrimestre e fine anno). Al fine di predisporre gli strumenti auspicati dalla ordinanza (obiettivi declinati per materia e anno di corso, adeguamento dei giudizi) per la valutazione solo del primo quadrimestre relativo all’anno 2020/2021, i livelli verranno attribuiti direttamente alla disciplina, come previsto nella Nota Ministeriale di accompagnamento n. 2158 del 4/12 2020. Nel corso del secondo quadrimestre dell’anno in corso si provvederà all’adeguamento completo, comprensivo della declinazione degli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica per ogni disciplina. I medesimi livelli saranno utilizzati anche per la valutazione dei traguardi di bambini diversamente abili secondo i traguardi previsti dai PEI individuali. Per gli alunno BES e DSA, gli obiettivi saranno i medesimi della classe, ma nella attribuzione dei livelli si terrà conto delle misure previste dai PDP individuali. I livelli stabiliti dalla circolare ministeriale sono riportati nella tabella seguente, non sono modificabili ma il collegio docenti può implementarli. 22
Criteri di valutazione L’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una AVANZATO varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità. L’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; INTERMEDIO risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo. L’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite BASE dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità. IN VIA DI L’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto ACQUISIZIONE del docente e di risorse fornite appositamente. VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC) La valutazione della Religione Cattolica o della attività alternative, basata sulla partecipazione e l’interesse dell’alunno, non cambia rispetto agli anni precedenti. Criteri di valutazione OTTIMO Utilizza nel modo più opportuno e consono gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio ricco e appropriato. Rielabora in maniera autonoma e personale le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando sempre eccellenti capacità di restituzione. DISTINTO Utilizza correttamente gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio ricco e appropriato. Rielabora in maniera autonoma le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando elevate capacità di restituzione. BUONO Utilizza con proprietà gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio generalmente appropriato. Rielabora in maniera abbastanza autonoma le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando buone capacità di restituzione. SUFFICIENTE Utilizza abbastanza correttamente gli strumenti e i linguaggi disciplinari. Rielabora le conoscenze con la supervisione dell’insegnante. NON Utilizza in maniera parzialmente corretta gli strumenti e i linguaggi disciplinari. SUFFICIENTE Non riesce a rielaborare con sufficiente chiarezza e sicurezza le conoscenze nonostante il supporto dell’insegnante. 23
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO In base alle legge 62 del 2017 come recita l’articolo n. 2, la valutazione del comportamento è riferita allo sviluppo di alcune competenze chiave di cittadinanza elencate nella tabella sottostante: COMPETENZE TRASVERSALI IN USCITA DI CITTADINANZA Competenze di Obiettivi formativi in uscita per la scuola primaria cittadinanza IMPARARE AD IMPARARE Analizzare le proprie capacità nella vita scolastica riconoscendone i -Conoscenza di sé punti di debolezza e i punti di forza, e saperli gestire. (limiti, capacità.) Essere consapevoli dei propri comportamenti -Uso di strumenti Iniziare ad organizzare il proprio apprendimento utilizzando le informativi. informazioni ricevute, anche in funzione dei tempi disponibili. - Acquisizione di un Acquisire un personale metodo di studio. metodo di studio e di lavoro. PROGETTARE Elaborare e realizzare semplici prodotti di genere diverso utilizzando le -Uso delle conoscenze conoscenze apprese. apprese per realizzare un prodotto. -Organizzazione del materiale per realizzare un prodotto COMUNICARE Comprendere semplici messaggi di genere diverso anche mediante COMPRENDERE E supporti cartacei e informatici. RAPPRESENTARE Utilizzare i linguaggi di base appresi per descrivere eventi, fenomeni, -Comprensione e uso norme, procedure, e le diverse conoscenze disciplinari, anche mediante dei linguaggi di vario vari supporti (cartacei, informatici e multimediali). genere. Esprimere le proprie esperienze, sentimenti, opinioni, avvalendosi dei -Uso dei linguaggi diversi linguaggi sperimentati. disciplinari. COLLABORARE Confrontarsi e collaborare con gli altri nelle attività di gruppo e nelle E PARTECIPARE discussioni, apportando il proprio contributo nel rispetto dei diritti di tutti. -Interazione nel gruppo. -Disponibilità al confronto -Rispetto dei diritti altrui. AGIRE IN MODO Assolvere gli obblighi scolastici con responsabilità. AUTONOMO E Rispettare le regole condivise. RESPONSABILE - Assolvere gli obblighi scolastici. -Rispetto delle regole. 24
RISOLVERE PROBLEMI Riconoscere situazioni che richiedono una risposta. -Risoluzione di situazioni Cercare di formulare ipotesi di soluzione, raccogliendo e valutando i dati, problematiche utilizzando proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e contenuti e metodi delle metodi delle diverse discipline. diverse discipline. INDIVIDUARE Individuare e rappresentare fenomeni ed eventi disciplinari, cogliendone COLLEGAMENTI E analogie e differenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel tempo. RELAZIONI -Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi. -Individuare collegamenti fra le varie aree disciplinari. ACQUISIRE ED Ricavare informazioni da immagini e testi scritti di contenuto vario. INTERPRETARE Essere disponibile a ricercare informazioni utili al proprio apprendimento, L’INFORMAZIONE anche in contesti diversi da quelli disciplinari e prettamente -Capacità di scolastici. Analizzare l’informazione -Valutazione dell’attendibilità e dell’utilità. -Distinzione di fatti e opinioni. 25
Ed è’ espressa collegialmente attraverso un giudizio sintetico riferito alla tabella sottostante, tenendo anche presente il patto di corresponsabilità condiviso con le famiglie ed il regolamento di Istituto. IMPARARE A IMPARARE OTTIMO Sa organizzare autonomamente il proprio lavoro scolastico anche in funzione dei tempi disponibili e delle proprie strategie di apprendimento, mostrando continuità nell’impegno e accuratezza nell’esecuzione DISTINTO Sa organizzare il proprio lavoro scolastico anche in funzione dei tempi disponibili e delle proprie strategie di apprendimento, mostrando continuità nell’impegno e nell’esecuzione. BUONO Sa generalmente organizzare il proprio lavoro scolastico anche in funzione dei tempi disponibili e delle proprie strategie di apprendimento, mostrando continuità nell’impegno e nell’esecuzione. DISCRETO Sa organizzare discretamente il proprio lavoro scolastico anche in funzione dei tempi disponibili e delle proprie strategie di apprendimento, mostrando impegno e nell’esecuzione. SUFFICIENTE Sa sufficientemente organizzare il proprio lavoro scolastico, con qualche difficoltà nell’esecuzione e/o discontinuità nell’impegno nell’esecuzione. ACCETTABILE Opportunamente guidato si avvia ad organizzare il proprio lavoro scolastico. PROGETTARE OTTIMO Organizza autonomamente la realizzazione di un semplice progetto: pianifica il lavoro, utilizza le conoscenze anche in modo creativo, ne verifica l’efficacia trovando soluzioni alternative. DISTINTO Organizza autonomamente la realizzazione di un semplice progetto: pianifica il lavoro, utilizza le conoscenze, ne verifica l’efficacia. BUONO Procede generalmente in autonomia nella realizzazione di un semplice progetto, pianificando il lavoro ed organizzando le conoscenze. DISCRETO Procede con discreta autonomia nella realizzazione di un semplice progetto, organizzando il lavoro e le conoscenze. SUFFICIENTE Procede con sufficiente autonomia nella realizzazione di un semplice progetto; con qualche aiuto pianifica il lavoro ed organizza le conoscenze. ACCETTABILE Opportunamente guidato, coglie le fasi essenziali della realizzazione di un progetto COMUNICARE COMPRENDERE E RAPPRESENTARE OTTIMO Si esprime con consapevolezza ed efficacia nei diversi contesti comunicativi e relazionali. DISTINTO Si esprime con efficacia nei diversi contesti comunicativi e relazionali. BUONO Si esprime in modo adeguato nei diversi contesti comunicativi e relazionali. DISCRETO Si esprime in modo generalmente adeguato nei diversi contesti comunicativi e relazionali. SUFFICIENTE Si esprime in modo sufficientemente adeguato nei diversi contesti comunicativi e relazionali. ACCETTABILE Opportunamente guidato si avvia ad esprimersi in modo adeguato nei diversi contesti comunicativi e relazionali 26
COLLABORARE E PARTECIPARE OTTIMO Collabora e partecipa consapevolmente alla costruzione delle regole di convivenza scolastica assumendo un comportamento rispettoso e responsabile verso l’adulto ed i compagni, valorizzando i propri e gli altrui punti di forza per un fine comune DISTINTO Collabora e partecipa alla costruzione delle regole di convivenza scolastica assumendo un comportamento rispettoso e responsabile verso l’adulto ed i compagni BUONO Collabora e partecipa alla vita scolastica rispettando le regole di convivenza civile e sociale, assumendo un comportamento adeguato verso l’adulto ed i compagni DISCRETO Partecipa alla vita scolastica rispettando generalmente le regole di convivenza civile e sociale, assumendo un comportamento adeguato verso l’adulto ed i compagni. SUFFICIENTE Rispetta generalmente le regole di convivenza scolastica assumendo un comportamento quasi sempre adeguato verso l’adulto ed i compagni. ACCETTABILE Opportunamente guidato si avvia al rispetto delle regole scolastiche. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE OTTIMO Agisce in modo autonomo e responsabile mostrando fiducia in sé e autonomia di giudizio nell’operare scelte. È consapevole del proprio modo di apprendere e sa auto valutarsi. DISTINTO Agisce in modo autonomo e responsabile mostrando fiducia in sé e autonomia di giudizio nell’operare scelte. È consapevole del proprio modo di apprendere BUONO Agisce in modo responsabile nell’operare scelte. È consapevole del proprio modo di apprendere. DISCRETO Agisce generalmente in modo responsabile nell’operare scelte. Inizia ad acquisire consapevolezza del proprio modo di apprendere. SUFFICIENTE Si avvia ad operare scelte in autonomia e ad acquisire consapevolezza del proprio modo di apprendere. ACCETTABILE Opportunamente guidato comprende come effettuare semplici scelte. RISOLVERE PROBLEMI OTTIMO Sa affrontare autonomamente situazioni problematiche avvalendosi con sicurezza di strategie e strumenti adeguati, proponendo soluzioni costruttive DISTINTO Sa affrontare autonomamente situazioni problematiche avvalendosi con sicurezza degli strumenti a disposizione e proponendo soluzioni costruttive BUONO Sa affrontare situazioni problematiche, avvalendosi degli strumenti a disposizione e proponendo soluzioni accettabili DISCRETO Sa affrontare semplici situazioni problematiche, avvalendosi con discreta sicurezza degli strumenti a disposizione e proponendo soluzioni accettabili SUFFICIENTE Sa affrontare semplici situazioni problematiche, avvalendosi degli strumenti a disposizione. ACCETTABILE Opportunamente guidato si avvia ad affrontare semplici situazioni problematiche. 27
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