CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco

Pagina creata da Diego Cavalli
 
CONTINUA A LEGGERE
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
Anno IX n. 2/2021

     RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO DEL CORPO NAZIONALE

        CLIMATE CHANGE
           CORPO NAZIONALE      ANNIVERSARI   ASSOCIAZIONE   MEMORIA STORICA
           GUIDO PARISI NUOVO   LA DIOSSINA   UN ASSEGNO     POMPIERI
           CAPO DEL CORPO       DI SEVESO     PER L’UNICEF   E PANDEMIE

001 Copertina 1 2021.indd 1                                                        15/11/21 15:02
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
001 Copertina 1 2021.indd 2   15/11/21 15:02
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
Sommario
            SERVIZI
                                                             IL VIGILE DEL FUOCO
                                                           RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE
                                                             NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
            6         GUIDO PARISI NUOVO                          DEL CORPO NAZIONALE
                      CAPO DEL CORPO                                  WWW.ANVVF.IT

            10        Il SALUTO DI DATTILO
            13        INCENDI BOSCHIVI E
                      CAMBIAMENTI CLIMATICI
            18        POMPIERI E PANDEMIE                         Anno IX n. 2/2021

            22        SEVESO, 45 ANNI DOPO                      Pubblicazione trimestrale
                                                            Registrazione Tribunale di Roma
            24        UN ASSEGNO PER L’UNICEF                    n. 197 del 02/12/2015
            26        LA PRIMA UNIFORME                    Iscrizione al ROC n. 26136/2016

                      DEL CORPO NAZIONALE/2                    Direttore Responsabile
                                                                     Andrea Pucci
            31        IL SALUTO
                      DI SANTANGELO                                      Editore
                                                                    Editoriale Idea Srl
            33        INSERTO SOLIDARIETÀ                 Via A. Gandiglio, 81 - 00151 Roma
            33        I piani di emergenza inclusivi     Tel. 06 65797535 - Fax 06 65741338
                      familiari/2                                 www.editorialeidea.it
                                                                  info@editorialeidea.it
            36        L’interazione comunicativa
                      nella Didattica a Distanza (DAD)               Pubblicità
            38        Come i genitori possono aiutare           Alessandro Caponeri
                      i figli a vivere meglio la scuola        caponeri@editorialeidea.it
            40        Ambra Sabatini, lo sport
                                                                    Abbonamenti
                      non ha disabilità                          Per tutti i Soci ANVVF
                                                             l’abbonamento è compreso
            45 AUGURI PER S. BARBARA                       nel costo della tessera annuale.
            46 CARLO GALIMBERTI:                         Nessuna azienda è stata autorizzata
                                                          alla raccolta degli abbonamenti.
               SPORTIVO, POMPIERE
               ED EROE                                                Stampa
                                                            Arti Grafiche La Moderna Srl
            48 CHE COSA PENSANO                               Via Enrico Fermi, 13-17
               DI NOI                                     00012 Guidonia Montecelio (RM)

            51 IL RADUNO DI VITERBO                          Stampato a novembre 2021

            52 BORSE DI STUDIO                               Foto e articoli, anche se non
                                                            pubblicati, non si restituiscono.
            54 IL CONCORSO ARTISTICO                             Ogni collaborazione
            56 IL BILANCIO 2020                                 è volontaria e gratuita

            RUBRICHE
            61        Vita dell’Associazione

                                                                        MAGGIO>DICEMBRE/2021     3

003 Sommario.indd 3                                                                              15/11/21 15:02
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
Editoriale

                                                      Riprendiamo
                                                      il cammino…
                 Antonio Grimaldi, Presidente

                                                      L
                 dell’Associazione Nazionale Vigili          a pandemia ha messo in crisi tutta la società, italiana e mondiale, soprat-
                 del Fuoco del Corpo Nazionale               tutto negli ambiti: sanitario, economico e sociale. Diverse sono state le
                                                             risposte messe in campo per fronteggiare una situazione critica che ha
                                                      coinvolto tutti, anziani e giovani, e soprattutto le donne.
                                                      Mi tornano alla mente le parole di un carissimo amico della nostra Associazio-
                                                      ne, l’architetto Giulio Capuano, Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco
                                                      di Brindisi: «…le persone che hanno speso la propria vita per garantire la si-
                                                      curezza del cittadino in ogni occasione, che hanno garantito la continuità dei
                                                      servizi essenziali per assolvere ai compiti di Difesa Civile, restare oggi fermi,
                                                      inattivi a osservare altri soccorritori che si adoperano con grande sacrificio,
                                                      significa vivere una condizione di estrema sofferenza. Purtroppo, la prudenza
                                                      in questo caso è oltremodo dovuta e giustificata, soprattutto perché, questa
                                                      volta, per questa emergenza, non si conoscono esattamente le regole del gioco.
                                                      Un terremoto, un’alluvione, una qualsiasi calamità naturale, sono nemici a noi
                                                      noti, conosciuti, con i quali sappiamo e possiamo confrontarci a viso aperto
                                                      e combattere ad armi pari. Purtroppo, in questa circostanza, il nemico non è
                                                      così leale e colpisce, principalmente, soggetti con patologie che presentano
                                                      un certo grado di debolezza fisica generata dal limite biologico imposto dalla
                                                      natura, dalla vita…».
                                                      In questo contesto e in considerazione di ciò, anche la nostra Associazione ha
                                                      dovuto necessariamente pensare a un piano di resilienza mediante l’utilizzo
                                                      della tecnologia informatica, che ci ha permesso di modellare e sperimentare
                                                      un nuovo sistema di comunicazione efficace (la videoconferenza), che certa-
                                                      mente non può e non deve essere sostitutivo di quello in presenza.
                                                      Nonostante tutte le difficoltà, la risposta a tale cambiamento è stata soddisfa-
                                                      cente, tanto da non averci allontanato dall’obiettivo scaturito dal dibattito con-
                                                      gressuale del 2019. Certo, non si può negare la fatica delle Sezioni Provinciali
                                                      per assicurare un minimo di attività, che comunque si è caratterizzata quale
                                                      reazione positiva allo shock pandemico.

                                                      C   omunque, tutto questo non mi esime dal soffermarmi su un momento di
                                                          sintesi di questo primo biennio del mandato congressuale, e su una rifles-
                                                      sione di prospettiva su cui rivolgere la nostra attenzione in questo secondo
                                                      periodo.

           4     IL VIGILE DEL FUOCO

004-005 editoriale.indd 4                                                                                                             15/11/21 15:03
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
Mi sento di rivolgere a tutti gli Organi sociali un plauso per l’impegno che hanno profuso
           e profondono affinché la nostra Associazione possa trovarsi in regola e pronta all’atto della
           pubblicazione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) per essere inserita nel
           Settore delle ODV Rete Associativa.
           Nonostante tutte le difficoltà contingenti, abbiamo continuato a mantenere un rapporto co-
           struttivo con il Corpo Nazionale, che si è concretizzato nella sottoscrizione di due importanti
           atti, quali:
             1. l’accordo di programma per il raggiungimento dell’obiettivo comune di realizzare l’Ar-
                chivio Storico Diffuso dei Vigili del Fuoco e il relativo Catalogo unico condiviso;
             2. il Protocollo operativo inerente l’attività di collaborazione tecnico-logistico durante le
                calamità.
           Non meno importante è stata la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con il Comitato Italiano
           per l’Unicef Onlus, con cui siamo stati nominati Goodwill Ambassador dell’Unicef Italia.
           L’ultimo Raduno nazionale, tenutosi nella città di Matera, ha confermato e rafforzato il sen-
           timento più profondo che ci lega alla popolazione, soprattutto quella di età scolare: la grati-
           tudine verso i nostri colleghi in servizio e verso quelli in quiescenza, che per sentimento di
           appartenenza restano legati al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco tramite l’Associazione.
           Nell’ambito della divulgazione della cultura della sicurezza negli ambienti di vita quotidiana,
           dobbiamo invece registrare un notevole rallentamento a causa della pandemia, anche se ci
           sono state svariate iniziative intraprese dalle Sezioni provinciali mediante la videoconferenza.
           Infine, desidero ricordare le molteplici iniziative di solidarietà a livello locale e nazionale, non
           ultima quella di devolvere all’Unicef Italia i contributi raccolti in occasione della distribuzione
           del Calendario istituzionale 2021 che abbiamo realizzato assieme al Corpo.

          Q      uesto è il quadro con cui oggi ci apprestiamo ad affrontare il secondo tempo del nostro
                 mandato, durante il quale tutti, ne sono certo, esprimeremo il meglio di noi per consolidare
           quanto abbiamo costruito fino a oggi, attraverso uno sforzo comune inteso a rilanciare nuove
           iniziative in tutti gli ambiti e per ritornare a essere presenti tra la gente, in particolare nelle
           scuole a parlare di sicurezza. Dobbiamo ancor più dimostrare che siamo un’Associazione che
           vuole essere protagonista nel rilancio sociale, dopo una situazione che ci ha costretti a limitare,
           se non annullare, in molti casi le nostre iniziative.
           Dopo aver superato momenti di naturale fragilità, per ritornare alla normalità è necessario
           “fare appello” con forza, da Pompieri quali siamo, al nostro spirito di squadra, forse attutito
           ma mai soffocato dalla pandemia. Siamo pronti a riprendere il cammino, l’importante è non
           mollare mai, così come abbiamo sempre fatto negli anni di servizio.
           Il futuro è nostro, la pandemia sarà solo un ricordo!
           Con l’occasione, a nome di tutto l’Ufficio di Presidenza, invio a voi e ai vostri cari i migliori
           auguri per un felice e sereno Natale.

                                                                                          Antonio Grimaldi

                                                                                                       MAGGIO>DICEMBRE/2021   5

004-005 editoriale.indd 5                                                                                                     15/11/21 15:03
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
CORPO NAZIONALE

           Guido Parisi,
           Innovazione e Tradizione
           Per il nuovo Capo
           del Corpo Nazionale,
           fondamentali sono
           la formazione e la
           prevenzione dei rischi
           di Giusy Federici

         “N
                         el mio percorso pro-
                         fessionale e di cre-
                         scita, caratterizzato
           da un’attenzione per l’innovazio-
           ne nella tradizione, ho avuto an-
           che l’opportunità di poter lavora-
           re 4 anni, in qualità di funzionario,
           all’Ispettorato formazione profes-
           sionale, di aver diretto per un an-
           no e mezzo la ripartizione didatti-
           ca delle Scuole Centrali Antincen-
           di e di aver guidato per 4 anni una
           incisiva e significativa ristruttura-
           zione dell’Istituto Superiore Antin-
           cendi. Per me, la formazione è fon-
           damentale. Come dico sempre, la
           formazione è il primo dispositivo
           di protezione individuale di un Vi-
           gile del Fuoco; è un elemento es-
           senziale, soprattutto per un orga-
           no tecnico come il nostro”.

           Guido Parisi è il nuovo Capo del
           Corpo Nazionale dei Vigili del
           Fuoco. Ingegnere, romano di ori-
           gini calabresi, classe 1958, ha ri-
           coperto diversi ruoli dirigenzia-
           li: da Direttore I.S.A. a Coman-
           dante VVF di Roma, dal Direttore        blemi: qualità che saprà mettere in   mo sempre in emergenza. I Vigi-
           Regionale VVF Calabria e Cam-           campo anche nel suo nuovo ruolo       li del Fuoco che contributo pos-
           pania fino a capo della Direzione        di comando, a Capo del Corpo Na-      sono dare alla cultura della pre-
           Centrale per l’Emergenza, il Soc-       zionale.                              venzione?
           corso tecnico e l’Antincendio Bo-                                             Da un lato registriamo una gestio-
           schivo. Parisi porta con sé la sua      Problematicità del territorio ita-    ne del territorio un po’ trascurata
           grande esperienza di operativo ca-      liano: tra nubifragi, smottamenti,    e dall’altro dei fenomeni più inten-
           pace di pianificare e risolvere i pro-   incendi spesso dolosi e crolli sia-   si per quanto riguarda il clima, tra

           6     IL VIGILE DEL FUOCO

006-009 Guido Parisi.indd 6                                                                                                15/11/21 15:04
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
periodi di forte siccità che si alter-    verse situazioni: dall’alluvione        mo insieme al personale sanita-
           nano a forti precipitazioni. La si-       dell’Aniene e del Tevere, agli inci-    rio. Il poter prevedere la presenza
           tuazione complessiva fa emerge-           denti della metropolitana a piaz-       del personale medico e infermie-
           re un quadro di indubbia fragilità.       za Vittorio o incendi rilevanti co-     ristico dell’ambulanza del 118 già
           Abbiamo, ad esempio, zone dove            me ad esempio quello degli studios      nelle nostri sedi, crea occasioni di
           c’è stato un abbandono di aree col-       di Cinecittà. Sono diversi gli sce-     confronto nei momenti diversi da
           tivate e dove forse bisogna tornare       nari che mi porto dietro. E poi ho      quelli critici, il che favorisce poi
           a un maggior controllo del territo-       avuto l’occasione di dirigere strut-    una migliore e maggiore compren-
           rio da parte di cittadini. Per quan-      ture del sud, soprattutto in Cala-      sione e intesa anche sull’interven-
           to riguarda altri tipi di rischi, nel     bria e in Campania, dove le critici-    to, creando un affiatamento che è
           campo della prevenzione incendi           tà sono accentuate da un territorio     indispensabile in situazioni dove
           i Vigili del Fuoco sono i primi at-       particolarmente fragile, dove ab-       in pochi istanti si deve prendere la
           tori e, come è ormai noto, il nostro      biamo collaborato per predispor-        decisione più giusta, migliorando
           modello prevede che il soccorrito-        re i piani di emergenza, ad esem-       i tempi di risposta e non viceversa.
           re sia anche l’uomo che controlla         pio, per il Vesuvio, o per far fronte   In questo senso, anche il numero
           in maniera preventiva le attività a       a diversi rischi industriali in Cam-    unico dell’emergenza, il 112, all’i-
           rischio incendio. Aver concentrato        pania. In Calabria, poi, abbiamo        nizio molto criticato, ha invece da-
           su un unico ente sia la prevenzio-                                                to un impulso all’integrazione tra
           ne che il soccorso tecnico urgente
           in Italia ha dato i suoi risultati. La
                                                       LA FORMAZIONE È                       le diverse componenti: ha permes-
                                                                                             so a tutte le sale operative di condi-
           nostra è una realtà che all’estero         IL PRIMO DISPOSITIVO                   videre sin dal momento iniziale le
           guardano con interesse e un cer-
           to senso di emulazione. In relazio-
                                                          DI PROTEZIONE                      diverse informazioni e, cosa molto
                                                                                             importante, anche la geolocalizza-
           ne poi agli altri aspetti di gestione        INDIVIDUALE DI UN                    zione dell’evento incidentale. Tutti
           del territorio, la scelta, a livello di
           norme costituzionali, è stata quel-
                                                     VIGILE DEL FUOCO: È UN                  condividono le stesse informazioni
                                                                                             indispensabili nei primi momenti
           la di demandarli alla competenza          ELEMENTO ESSENZIALE,                    di richiesta di soccorso.
           degli enti locali, che sono in grado
           di esercitare un potere di control-
                                                      SOPRATTUTTO PER UN                     Quindi, in Protezione Civile, si
           lo più capillare. In questo campo,           ORGANO TECNICO                       riesce a fare sistema tra le varie
           comunque, restano ferme le nostre
           importanti prerogative: anche l’ul-
                                                         COME IL NOSTRO                      componenti? Nel passato ci sono
                                                                                             stati attriti e incomprensioni…
           tima modifica al Codice di Prote-                                                  Ora, con le linee guida dei piani di
           zione Civile ci conferisce un ruolo       istituito una scuola di formazione      emergenza, i diversi attori sono in
           fondamentale nella gestione del-          antincendio boschivo per il perso-      un certo senso costretti a mettersi
           le emergenze, meno significati-            nale VVF, ma non solo. Lì, all’epo-     attorno a un tavolo. Personalmen-
           vo nella previsione e prevenzione,        ca, facevamo classi miste di Vigi-      te, mi vanto di aver portato a ter-
           sebbene il nostro contributo possa        li del Fuoco, tecnici del Corpo fo-     mine anche delle intese con le di-
           invece rivelarsi fondamentale an-         restale dello Stato e tecnici degli     verse componenti. Ad esempio, noi
           che nella prevenzione, per l’espe-        enti locali della Regione e dei Co-     Vigili del Fuoco abbiamo un accor-
           rienza maturata nell’analisi dei di-      muni: un validissimo esercizio di       do con le Regioni, con i Comuni;
           sastri e le loro cause principali e       integrazione tra le diverse compo-      accordi e convenzioni con alcune
           nella gestione delle criticità.           nenti del sistema di Protezione Ci-     strutture sanitarie e abbiamo rin-
                                                     vile. Penso che la strada del futu-     novato quello con la Croce Rossa
           In questo si porta dietro l’espe-         ro sia questa: far dialogare tra lo-    Italiana. Abbiamo fatto degli ac-
           rienza da operativo…                      ro i vari operatori prima che arrivi    cordi anche con Carabinieri, Fi-
           Ho avuto la fortuna di prestare ser-      un’emergenza. Ricordo, ad esem-         nanza, Polizia di Stato, per poter
           vizio prima a Brescia, poi a Tera-        pio, l’esperienza fatta al Comando      svolgere attività comuni sia nella
           mo, Asti e a Roma come Coman-             di Roma, dove aprimmo nei nostri        formazione, sia nelle esercitazio-
           dante, dove ho avuto modo di ma-          Distaccamenti le sedi per il per-       ni. È tutto il sistema che favorisce
           turare una grande esperienza con          sonale del 118. Perché noi, quasi       la perfetta integrazione tra i vari
           diverse emergenze gestite in di-          sempre, sugli interventi lavoria-       protagonisti in campo.

                                                                                                            MAGGIO>DICEMBRE/2021   7

006-009 Guido Parisi.indd 7                                                                                                        15/11/21 15:04
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
CORPO NAZIONALE

           Quello dei VVF è un mondo pie-
           no di competenze che vanno co-
           stantemente aggiornate, ma ci
           sono abbastanza fondi per tutto
           questo?
           Come Corpo tecnico con quasi mil-
           le unità tra ingegneri e architetti,
           siamo persone predisposte all’in-
           novazione tecnologica. Devo di-
           re che gli ultimi governi ci hanno
           consentito di poter fare una piani-
           ficazione pluriennale, per cui pos-
           siamo dire di avere a disposizione
           dei fondi per lo sviluppo di questo
           settore. Da quando ho avuto il pri-
           vilegio di svolgere il ruolo di Diret-
           tore Centrale per le Risorse Logi-
           stiche e Strumentali, e poi per l’E-
           mergenza, ho impostato a gestire
           tutta la programmazione e pianifi-
           cazione degli acquisti, verificando,
           dati alla mano, l’età media dei no-
           stri mezzi, l’esigenza di migliora-
           re il servizio. E’ iniziato quindi un
           piano che prevede, da qui ai pros-
           simi 15 anni, stanziamenti annua-         lizzarli sui nostri simulatori, pro-    ne a distanza. Avevo iniziato 20
           li che sono triplicati rispetto al pas-   vandoli quindi per incendi di va-       anni fa, quando ho diretto l’Isti-
           sato. Questo lo dobbiamo alla cul-        ria tipologia, dalle balle di fieno      tuto Superiore Antincendi, inco-
           tura della programmazione, che a          alle materie plastiche, alle batte-     raggiandola a livello di dirigen-
           volte è mancata nel sistema Italia        rie elettriche fino agli incendi in      ti e funzionari direttivi, tecnici
           e a una fornitura di dati concreti        galleria o dentro un aereo. Abbia-      ed amministrativi. Invece, abbia-
           che ha convinto chi di dovere. Cer-       mo fatto queste simulazioni con le      mo capito che diventa uno stru-
           tamente questi dati vanno monito-         proposte innovative che ci veniva-      mento fondamentale anche per il
           rati: ad esempio, anche nel piano         no dal mondo dell’industria. Siamo      personale operativo, sia per i Vi-
           dei fondi PNRR (Piano nazionale           quindi andati ben oltre la partner-     gili che per i Capi squadra. Ab-
           di ripresa e resilienza, ndr), abbia-     ship: direi che abbiamo messo in        biamo istituito un gruppo di lavo-
           mo presentato un progetto credi-          competizione le diverse aziende.        ro per migliorare l’offerta formati-
           bile per la decarbonizzazione dei                                                 va all’interno del Corpo Naziona-
           nostri mezzi e iniziato un percorso       Competenza e formazione: il             le, facendo ricorso alla didattica
           che porterà alla loro sostituzione,       Corpo Nazionale dispone di suf-         a distanza. Da elemento di criti-
           da quelli a gasolio a quelli ibridi o     ficienti formatori?                      cità durante la pandemia, la for-
           alimentati elettricamente.                Come ho detto, la formazione per        mazione, in nuove e diverse for-
                                                     me è fondamentale. Per quanto ri-       me, la stiamo trasformando in op-
           Le risorse, i fondi, sono solo pub-       guarda gli istruttori, abbiamo isti-    portunità. Abbiamo anche trovato
           blici o ci sono anche investimenti        tuito degli albi professionali inter-   dei fondi di investimento per que-
           da parte di privati?                      ni, proprio per poterli qualificare.     sto settore, e mi auguro, nel giro di
           Proprio l’anno scorso, abbiamo fat-       Certamente, dobbiamo ancora in-         un anno, di avere una piattaforma
           to delle esercitazioni, nella nostra      sistere per mantenere alta la qua-      dedicata. Il massimo sarebbe con-
           Scuola di Formazione Operativa a          lità del personale istruttore e do-     dividerla con gli altri enti, propor-
           Montelibretti, dove abbiamo invi-         cente e devo dire che la pande-         la come offerta formativa per l’e-
           tato aziende private a presentarci i      mia, indirettamente, ci ha dato un      sterno. Con gli ordini professiona-
           loro prodotti di eccellenza per uti-      ulteriore stimolo per la formazio-      li, nel campo della prevenzione e

           8     IL VIGILE DEL FUOCO

006-009 Guido Parisi.indd 8                                                                                                     15/11/21 15:04
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
protezione, noi puntiamo all’e-             ti anche giovani, di 58 anni e che    del Fuoco, perché loro hanno già
           sterno, a preparare architetti, in-         hanno ancora molto da dare alla       vissuto le emergenze e sanno co-
           gegneri, geologi, periti, geometri,         collettività, con un linguaggio più   sa possa servire in certe situazio-
           agronomi, etc, ovvero tutti quegli          vicino ai ragazzi. E anche quel-      ni. Possono dare un fondamentale
           interlocutori esterni che posso-            li “meno giovani”, forti della loro   supporto rispetto alle nostre fun-
           no essere meglio preparati nella            esperienza, possono contribuire       zioni logistiche, consentendo co-
           prevenzione e protezione dai ri-            ad aumentare e diffondere la cul-     sì al personale operativo di dedi-
           schi. E anche qui stiamo pensan-            tura della sicurezza, anche nel-      carsi alla gestione dell’evento già
           do a momenti di formazione con-             le scuole professionali. Sì, perché   nelle prime fasi, senza distrazioni.
           giunta e condivisa tra professio-           una delle grosse carenze che ab-
           nisti e i nostri funzionari tecnici,        biamo in Italia è che sta scarseg-    L’Associazione porta avanti, con
           per parlare tutti un linguaggio co-         giando sempre di più la manua-        il Corpo Nazionale, da tempo, il
           mune nel campo della sicurezza              lità, l’attenzione all’artigianato.   progetto di diventare una com-
           antincendio. È un’esperienza di             E sicuramente, con i nostri Vigi-     ponente permanente dello stesso
           classi miste che avevo già realiz-          li del Fuoco in congedo, che inve-    Corpo, componente volontaria,
           zato da Direttore Regionale VVF             ce sono stati dei grandi artigia-     con ruoli diversi dal servizio at-
           per la Campania, e che mi ha da-            ni in passato all’interno del Cor-    tivo ma permanente. La cosa po-
           to grande soddisfazione.                    po Nazionale, potremmo far cre-       trà concretizzarsi a breve?
                                                       scere il gusto della manualità tra    Aldilà di ogni suggestione che
           Della formazione, nelle proprie             i più giovani. L’Associazione, poi,   possa provenire dall’aggettivo,
           competenze nell’ambito del terzo            può dare un contributo anche in       c’è da dire che, storicamente, il
           settore, il volontariato, potrebbe          caso di emergenze: in questo sen-     Corpo Nazionale è costituito dal-
           occuparsi l’ANVVF?                          so è stato siglato protocollo d’in-   la componente permanente, con il
           Il ruolo dell’Associazione Nazio-           tesa per quanto riguarda i campi      personale professionista di ruolo,
           nale dei Vigili del Fuoco è fonda-          base, ed abbiamo già individuato,     e da quella volontaria. La funzio-
           mentale: la formazione e la sen-            quando ero Direttore Centrale per     ne dell’Associazione è di continui-
           sibilizzazione sui temi della sicu-         l’Emergenza, quali possano esse-      tà, e noi dobbiamo trovare la paro-
           rezza sono argomenti di cui l’As-           re i loro ambiti di collaborazione    la giusta che, pur non riprenden-
           sociazione, secondo me, può e               in caso di eventi critico. C’è tut-   do l’attributo “permanente”, ne
           deve occuparsi, a fianco del Cor-            to un settore, per quanto riguar-     identifichi il costante ruolo svolto
           po Nazionale. Abbiamo pensiona-             da i campi base, dove l’Associa-      nei fatti. È quindi un nostro impe-
                                                       zione può darci una grande ma-        gno fare in maniera tale che ci sia
           Il saluto tra Guido Parisi e Mario Draghi   no grazie all’esperienza da Vigile    una cabina di regia di coordina-
                                                                                             mento congiunto, e in continuità
                                                                                             con il Corpo Nazionale dei Vigili
                                                                                             del Fuoco. Non è semplice, in re-
                                                                                             altà, trovare un aggettivo che non
                                                                                             crei qualche “malessere” intorno
                                                                                             a noi. Io dico che non bisogna di-
                                                                                             menticare il passato per avere un
                                                                                             futuro, ma piuttosto far leva su un
                                                                                             presente capace di innovare. Allo-
                                                                                             ra, se riusciamo a innovare il pre-
                                                                                             sente, togliendo qualche piccola
                                                                                             remora del passato, forse riuscia-
                                                                                             mo a fare quel salto di qualità che
                                                                                             un’organizzazione come il Corpo
                                                                                             Nazionale merita. E, dal mio pun-
                                                                                             to di vista, ci sono tutte le condi-
                                                                                             zioni per poterlo fare questo salto
                                                                                             che sarà caratterizzato dalla “in-
                                                                                             novazione nella tradizione”.

                                                                                                         MAGGIO>DICEMBRE/2021   9

006-009 Guido Parisi.indd 9                                                                                                     15/11/21 15:04
CLIMATE CHANGE - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
CORPO NAZIONALE

           Il saluto dell’ex Capo
           del Corpo Fabio Dattilo
          C
                   arissimi colleghi e amici,
                   non ho mai contato i miei
                   anni di lavoro e ora scopro
           che ne sono trascorsi oltre trenta-
           sette e che ormai vado in pensione.
           Una vita professionale vissuta con
           trasporto, assaporandone ogni at-
           timo, ogni emozione e ogni espe-
           rienza nella sua unicità.
           In questo lungo viaggio ho incon-
           trato tantissime persone di valore,
           molti appartenenti al Corpo, che
           hanno saputo, a ogni livello, inter-
           pretare il proprio ruolo con com-
           petenza, onestà e rettitudine.
           Donne e uomini professionalmen-
           te ineccepibili, ma anche esempi
           di umana sensibilità. Donne e uo-
           mini che sanno arrivare al cuo-
           re del loro prossimo con generosi-
           tà e gratuità. Da ciascuno di loro
           ho appreso un insegnamento, da          idee e progetti nuovi. Alcuni se-      Ho capito subito che la mia laurea
           ognuno ho ricevuto un contributo        mi stanno germinando, molti so-        e le mie esperienze pregresse era-
           che si è poi rivelato fondamentale      no già divenuti frutti maturi, al-     no solo un punto di partenza, e che
           nel mio percorso.                       tri ancora lo diventeranno, poco a     avrei dovuto imparare tante altre
                                                   poco, e daranno risultati e raccol-    cose, come il soccorso tecnico ur-

           H     o conosciuto dei rappresen-
                 tanti del personale, territo-
           riali e centrali, a cui sta veramen-
                                                   ti in abbondanza.
                                                   In fondo, quando sei parte di una
                                                   grande storia, senti di dover an-
                                                                                          gente, l’ingegneria antincendio, la
                                                                                          capacità di riconoscere e gestire le
                                                                                          emozioni sia di valorosi Vigili del
           te a cuore il benessere degli ap-       dare per forza oltre gli ostacoli e,   Fuoco, sia delle persone che aiu-
           partenenti al Corpo e a loro va il      personalmente, questo richiamo,        tiamo quotidianamente.
           mio grazie, per il leale e sempre       l’ho sentito sin dall’inizio. Quan-
           costruttivo confronto.
           Ho avuto la fortuna di lavorare
           sempre con squadre formidabili,
                                                   do entrai nei ruoli del CNVVF nel
                                                   1984, non immaginavo in quale
                                                   fortuna mi fossi imbattuto.
                                                                                          H     o imparato, pian piano, a
                                                                                                mantenere la calma e la luci-
                                                                                          dità negli scenari complessi, co-
           come quella che mi ha supportato        A 27 anni non solo avevo trovato       sì come a valutare con serenità le
           in questi ultimi due anni, e a cui      un lavoro stabile ma, soprattutto,     critiche, riuscendo a distinguere
           rinnovo la mia stima e la mia gra-      un’organizzazione caratterizzata       quelle che aiutano a crescere da
           titudine.                               da un marcato profilo professio-        quelle che portano vantaggio solo
           Anni segnati dalla pandemia che,        nale e umano in cui, nel momen-        a chi astutamente le genera.
           di sicuro, ci ha costretti a rivedere   to cruciale dell’intervento, ognu-     Ho imparato che mettere il cuo-
           programmi e procedure, ma non           no dà il meglio di se stesso, a pre-   re nel lavoro ti permette di tirare
           ci ha impedito di tracciare nuovi       scindere dal grado e dall’incari-      fuori forze inaspettate proprio nei
           solchi, seminando con passione          co ricoperto.                          momenti del bisogno.

           10      IL VIGILE DEL FUOCO

010-011 Dattilo.indd 10                                                                                                     15/11/21 15:26
Ho imparato cosa significa prova-        ta al risultato, che adotta proce-      l’arrivo di cospicue risorse da uti-
           re empatia verso chi stai soccor-       dure collaudate ma flessibili. Che       lizzare per il rinnovo completo del
           rendo.                                  punta su quell’approfondimento          parco automezzi, compresi quelli
           Ho imparato a spiegare la gravi-        continuo che ci aiuta a valorizza-      delle colonne mobili, delle attrez-
           tà di certe situazioni difficili, por-   re le risorse umane, nella misura       zature e degli elicotteri in servi-
           tando quella verità da cui si vor-      in cui conserviamo il coraggio di       zio; cospicue risorse da destinare
           rebbe solo scappare.                    innovare. Un Corpo che già utiliz-      alla costruzione o il mantenimen-
           Ho imparato a condividere il do-        za le più moderne tecnologie e si       to degli edifici destinati a sedi di
           lore per la perdita di uno di noi,      orienta sempre di più alla digita-      servizio; l’adozione di nuove mo-
           stringendomi ai familiari e agli af-    lizzazione. Un Corpo che sa guar-       derne tecniche di spegnimento, di
           fetti più cari, insieme ai colleghi.    dare al futuro, che è l’unico tem-      nuove tecniche di intervento spe-
           Ho imparato quanto sia importan-        po plasmabile, senza mai dimen-         rimentate con importanti eserci-
           te, in un mondo che agevola una         ticare la propria altissima e glorio-   tazioni apprezzate dal personale;
           comunicazione superficiale anche         sa tradizione.                          nuove forme di reclutamento con
           su argomenti complessi e delicati,      Ora, giunto a questo traguardo,         l’abbassamento della soglia d’età
           studiare, approfondire e confron-       penso che rifarei tutto quello che      a 26 anni per l’accesso al ruolo dei
           tarsi per immaginare strategie di       ho fatto, orgoglioso di lasciare ai     Vigili del Fuoco e una contestua-
           ampio respiro e di crescita del Cor-    miei ottimi compagni di viaggio         le richiesta di manualità, divenu-
           po, in tutte le sue componenti.         la possibilità di proseguire il la-     ta ormai fondamentale nel nostro
           Ho sperimentato che – come dice-        voro, di fare cose grandi e, perché     mestiere.
           va il Mahatma Gandhi – «la vita         no, di sbagliare come tutti.            Inoltre, nel campo della preven-
           non è aspettare che passi la tem-                                               zione incendi, è stato completato
           pesta, ma imparare a ballare sot-                                               il quadro di semplificazione delle
           to la pioggia».                         HO AVUTO CONFERMA                       normative in tutti i settori, com-
           E noi, durante la tempesta Covid,
           abbiamo ballato e lavorato, riso e       CHE, QUANDO SERVE,                     preso quello energetico, per esse-
                                                                                           re pronti alle sfide che il PNRR ci
           sofferto. Ma abbiamo anche pian-         CI RITROVIAMO TUTTI                    impone.
           to, per la vita che ci è mancata e,
           ancor di più, per le vite che sono        DIETRO LA NOSTRA                      Per chi lo vorrà, i dettagli sono ri-
                                                                                           portati nella relazione che pubbli-
           mancate.                                GLORIOSA BANDIERA,                      cata sul sito internet dei Vigili del
           Ho avuto conferma che, quando
           serve, ci ritroviamo tutti dietro la        CHE HO AVUTO                        Fuoco, e dalla quale spero traspa-
                                                                                           ia che tutto è stato portato avanti
           nostra gloriosa bandiera, che ho        L’ONORE DI CUSTODIRE                    non guardando a bisogni contin-
           avuto l’onore di custodire nel mio
           Ufficio, con il suo prezioso carico         NEL MIO UFFICIO,                     genti, ma a quelli delle future ge-
                                                                                           nerazioni.
           di medaglie al valore.                   CON IL SUO PREZIOSO                    Infine, voglio condividere con Voi
           Ho scoperto quanto la gente ci
           ami sinceramente e voglia, in           CARICO DI MEDAGLIE                      la gioia di sapere che il nuovo Ca-
                                                                                           po del Corpo, nel segno della con-
           qualche modo, partecipare al no-              AL VALORE                         tinuità, sarà l’ing. Guido Parisi,
           stro sviluppo e percorrere un pez-                                              di cui conosco e apprezzo le do-
           zo di strada con noi, donando gra-                                              ti professionali e umane. Un’otti-
           tuitamente la propria arte o il pro-
           prio ingegno.
           Per quanto mi riguarda, sono fe-
                                                   P    ensando ai traguardi raggiun-
                                                        ti, voglio ricordare che, grazie
                                                   alla sinergia tra il personale, l’Am-
                                                                                           ma scelta.
                                                                                           Ora io esco di scena, ma tutti voi
                                                                                           continuerete a “ballare sotto la
           lice di quanto ho potuto fare per       ministrazione e la politica, abbia-     pioggia”, per la gente che vi ama,
           alimentare quell’affetto e penso        mo vissuto una stagione che ha vi-      e per voi stessi, che avete il privi-
           che nessun altro lavoro mi avreb-       sto un sensibile miglioramento del      legio di svolgere questo meravi-
           be dato così tante soddisfazioni.       trattamento economico del perso-        glioso lavoro. Per me, il più bello.
           Il Corpo Nazionale dei Vigili del       nale (percorso non ancora ultima-       Grazie a ognuno di voi, sono fiero
           Fuoco ha oltre ottant’anni, ma non      to); un aumento delle dotazioni or-     di avervi rappresentato.
           li dimostra, perché è formato da        ganiche che consentirà, a regime,
           una squadra fortemente orienta-         un vero potenziamento del Corpo;        Viva i Vigili del Fuoco!

                                                                                                        MAGGIO>DICEMBRE/2021   11

010-011 Dattilo.indd 11                                                                                                         15/11/21 15:26
012-017 clima.indd 12   15/11/21 15:27
ATTUALITÀ

          Incendi boschivi
          e cambiamenti climatici
          Un rischio ambientale che l’abbandono e l’incuria                               corretta gestione dei nostri boschi
                                                                                          con conseguente efficace preven-
          del territorio, come in Italia, rende sempre più evidente
                                                                                          zione. Che ci sia una relazione di-
          di Lucia Spagnolo*                                                              retta tra l’intensità dei grandi in-
                                                                                          cendi e le ondate di calore, sem-
                                                                                          pre più frequenti anche a latitudi-

          N
                   egli ultimi anni, l’atten-     governo integrato di tutte le cause     ni un tempo non interessati da tali
                   zione del Paese si è con-      predisponenti, realizzando un’a-        fenomeni o almeno non interessa-
                   centrata sul dilagare de-      deguata prevenzione a tutto ton-        ti in modo così diretto, è indubbio.
          gli incendi boschivi critici verifi-     do, dalla quale dipende anche           Il meccanismo che lega questi due
          catisi in diverse regioni italiane,     l’efficacia dell’attività di estinzio-   fenomeni è stato spiegato da nu-
          il segnale di un nuovo interes-         ne, facendo formazione a tutti gli      merosi scienziati.
          se da parte dei decisori politici       attori coinvolti insieme a corret-
          che, in una certa misura, segue
          la maggiore attenzione che l’opi-
          nione pubblica mostra verso il no-
                                                  te campagne di comunicazione ri-
                                                  volte alla cittadinanza.
                                                  Così facendo, le ingenti risorse
                                                                                          U    na delle principali sfide del
                                                                                               nostro tempo è rappresenta-
                                                                                          ta dai cambiamenti climatici (cli-
          stro capitale naturale, di cui le fo-   che attualmente vengono spese           mate change), che costituiscono il
          reste rappresentano la parte più        in emergenza nell’estinzione e ri-      più grande rischio ambientale a
          importante. Si sta facendo strada       costituzione, potrebbero essere         cui oggi l’uomo è esposto.
          la consapevolezza che la lotta agli     drasticamente ridotte se accom-         Questi comportano un costante
          incendi non si realizza solo con la     pagnate da una pianificazione del        aumento delle temperature glo-
          repressione dei reati, ma con un        territorio forestale che punti a una    bali, con variazioni degli indici

                                                                                                      MAGGIO>DICEMBRE/2021   13

012-017 clima.indd 13                                                                                                         15/11/21 15:27
ATTUALITÀ

                                                                                      le emissioni di gas serra, a livello
           UNA DELLE PRINCIPALI SFIDE DEL NOSTRO TEMPO                                nazionale e internazionale.
           È RAPPRESENTATA DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI,                                 I cambiamenti climatici stanno
                                                                                      portando, in Europa e in Italia, a
              CHE COSTITUISCONO IL PIÙ GRANDE RISCHIO                                 un aumento del numero di gior-
             AMBIENTALE A CUI OGGI L’UOMO È ESPOSTO                                   ni di rischio e di conseguenza, a
                                                                                      un prolungamento della stagione
                                                                                      antincendi rendendo i nostri bo-
          delle precipitazioni e conseguen-     complicarsi e aggravarsi sempre       schi sempre più vulnerabili. Inol-
          ziale incremento del rischio lega-    di più nei prossimi anni. Stiamo      tre, è previsto che le annate sicci-
          to a eventi meteorologici e clima-    parlando di un fenomeno che in        tose, che in Italia dal 2000 hanno
          tici estremi. Gli effetti derivanti   Europa, dal 2000 al 2017, secon-      avuto un periodo di ritorno di cir-
          da essi varieranno in base alle re-   do stime attendibili, ha distrutto    ca 4 anni (2003-2007-2012-2017-
          gioni e alle località, ma in combi-   8,5 milioni di ettari (poco meno di   2021), aumenteranno sottoponen-
          nazione con gravi periodi di sicci-   mezzo milione di ettari ogni an-      do i boschi e la vegetazione a in-
          tà, ondate di calore e tempeste di    no), ha causato la perdita di 611     tensi stress prolungati, con perio-
          vento, che causeranno prevedibili     vite umane tra addetti allo spe-      di sempre minori per il recupero.
          incendi boschivi con conseguen-       gnimento e civili oltre alla perdi-   L’area boscata annuale percorsa
          ze catastrofiche.                      ta economica di più di 54 miliar-     dagli incendi dovrebbe aumenta-
          La triste prospettiva del verifi-      di di euro. Per scongiurare la ca-    re da 3 a 5 volte nell’Europa meri-
          carsi di incendi boschivi costitui-   tastrofe climatica dobbiamo agi-      dionale, da qui al 2100. In Italia le
          sce un serio problema destinato a     re ora per ridurre e poi azzerare     foreste coprono circa il 36% del-

          14      IL VIGILE DEL FUOCO

012-017 clima.indd 14                                                                                                    15/11/21 15:27
la superficie nazionale (10,9 milio-
          ni di ettari di territorio) e tratten-
          gono 4,5 miliardi di tonnellate di
          anidride carbonica al loro interno,
          quali serbatoi di carbonio.

          M      a, nonostante i numeri ci
                 dicano che le foreste rap-
          presentino una risorsa essenzia-
          le nella mitigazione al cambia-
          mento climatico, solo il 18% del-
          la superficie forestale italiana può
          contare su un piano di gestione ad
          hoc. In generale, le principali cau-
          se che rendono gli incendi un pe-
          ricolo sempre maggiore per i no-
          stri boschi, insieme al riscalda-
          mento globale, sono il progressi-
          vo abbandono di aree agricole e di
          pascolo, la mancanza di gestione          PER SCONGIURARE LA CATASTROFE CLIMATICA
          del territorio e un approccio che            DOBBIAMO AGIRE ORA PER RIDURRE E POI
          si concentra principalmente sulla
          lotta agli incendi attivi piuttosto            AZZERARE LE EMISSIONI DI GAS SERRA,
          che sulla loro prevenzione.                   A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE
          Sarà necessario intraprendere un
          immediato cambiamento di rot-
          ta con decisioni politiche tenden-                                             di accompagnamento nella ridu-
          ti ad accelerare il processo di tran-                                          zione dell’effetto serra, conside-
          sizione energetica e decarboniz-                                               rando che la quantità di CO2 im-
          zazione dell’economia; mitiga-                                                 messa nell’atmosfera, attraverso
          re i rischi di incendi accrescendo                                             la combustione di biomassa fore-
          la resilienza dei nostri ecosistemi                                            stale, è più che rilevante.
          forestali; passare da un approccio                                             Servirà integrare l’estinzione con
          emergenziale a uno di prevenzio-                                               la pianificazione forestale e quel-
          ne; migliorare il monitoraggio e                                               la territoriale, l’educazione am-
          la raccolta dei dati; rafforzare la                                            bientale rivolta innanzitutto alle
          preparazione delle comunità lo-                                                scuole e la prevenzione attraverso
          cali, attraverso attività di sensibi-                                          la cura del bosco, bene insostitu-
          lizzazione e una migliore proget-                                              ibile per migliorare il benessere e
          tazione delle strutture abitative a                                            la qualità della vita. Ed è davvero
          contatto con le zone boschive.                                                 necessario trovare al più presto la
          Sarà necessario curare i boschi,                                               giusta rotta perché stiamo già vi-
          realizzare interventi pianificati e                                             vendo le prime conseguenze dei
          integrati con le esigenze dell’am-                                             cambiamenti climatici.
          biente e delle aree protette.                                                  La stagione del “rischio incendi”
          Sarà necessario gestire il territo-                                            non si è ancora conclusa e abbia-
          rio anche attraverso il recupero                                               mo capito che diventerà sempre
          di aree agricole e di pascoli mon-       ti del fuoco e tutte quelle aree di   più una costante l’intensità con
          tani. Si dovrà fare prevenzione in       bosco a contatto con le aree abi-     la quale il fuoco si esprimerà ne-
          quelle zone del territorio, nelle        tate (interfaccia urbano foresta).    gli anni a venire. L’insegnamento
          quali gli incendi subiscono acce-        Il controllo degli incendi appare     più grande che possiamo e dob-
          lerazioni, moltiplicazioni dei fron-     quindi una irrinunciabile misura      biamo ricavare da questa grande

                                                                                                     MAGGIO>DICEMBRE/2021   15

012-017 clima.indd 15                                                                                                        15/11/21 15:27
ATTUALITÀ

                                                                                         li per evitare scollamenti e favori-
                                                                                         re azioni sinergiche.

                                                                                         I  l climate change ha dunque una
                                                                                            grande rilevanza, non solo sul
                                                                                         piano ambientale, ma per le sue
                                                                                         ricadute a livello economico, po-
                                                                                         litico e sociale e di tutti i possibili
                                                                                         riflessi anche a livello di sicurez-
                                                                                         za. Non interessa solo le regioni o
                                                                                         i paesi colpiti, ma tutto il mondo,
                                                                                         avendo un potenziale impatto sot-
                                                                                         to molti punti di vista e sulla salute
                                                                                         globale, come hanno dimostrato
                                                                                         in passato i gravi incendi austra-
                                                                                         liani, brasiliani, americani e na-
                                                                                         zionali. Mai come prima e adesso
                                                                                         più che mai è da considerare che
          e terribile lezione è che le cono-    non ci consentono di farci trovare       “prevenire è meglio che curare”.
          scenze, le competenze e le tecno-     impreparati. Bisogna quindi cer-
          logie che abbiamo a disposizione,     care di essere incisivi e lavorare                  * D.V.D. A.I.B Comando
          sia a livello locale che nazionale,   con gli enti e le autorità territoria-             Provinciale VVF Salerno

          16      IL VIGILE DEL FUOCO

012-017 clima.indd 16                                                                                                         15/11/21 15:27
012-017 clima.indd 17   15/11/21 15:27
MEMORIA STORICA

          Pompieri e pandemie
          Sempre, nella storia, i “pompieri” hanno aiutato                                NAPOLI, 1837
          la popolazione durante le varie epidemie che hanno                              In ordine cronologico, il primo in-
          colpito l’Italia nel corso dei secoli                                           tervento per un’epidemia di cui
                                                                                          si ha notizia certa nella storia dei
          di Michele Maria La Veglia*                                                     Pompieri fu effettuato nella capi-
                                                                                          tale del Regno delle Due Sicilie
                                                                                          dalla Compagnia dei Pompieri di

         Q
                   uesto appassionante lavoro     tale la lettera “B” del biologico,      Napoli, se non altro perché qui fu
                   di ricerca storica, testimo-   dell’esperienza dei Nuclei NBCR         fondato il primo Corpo dell’Italia
                   nia le innumerevoli volte      in vent’anni di impegno per in-         preunitaria già nel 1806. L’inter-
          che i vari Corpi dei civici pompie-     terventi sul territorio nazionale e     vento riguarda l’epidemia di cho-
          ri sono intervenuti a supporto della    missioni internazionali. A partire      lera morbus del 1836, nella qua-
          popolazione per le tante pestilenze     dal mese di marzo del 2020, infat-      le persero la vita oltre 30mila per-
          che hanno flagellato il nostro Pae-      ti, tutti i Comandi provinciali so-     sone, tra i quali il poeta Giacomo
          se negli ultimi due secoli.             no stati allertati per mettersi a di-   Leopardi nella seconda ondata del
          Vengono illustrate strategie di sup-    sposizione di Comuni e Prefetti,        1837. Anche in quel caso il conta-
          porto sanitario, interventi di disin-   e il Capo del Corpo ricordò a tut-      gio era partito da est: dall’India si
          fezione e molto altro, messi in cam-    te le strutture periferiche di esse-    era propagato nel resto dell’Asia, e
          po dai pompieri per fronteggiare        re «componente fondamentale del         attraverso le rotte commerciali era
          pestilenze di ogni tipo.                Sistema Nazionale di Protezione         entrato in Europa. Dopo aver de-
          A marzo 2020, viene dichiara-           Civile».                                vastato gli stati dell’alta Italia ave-
          ta l’emergenza Covid-19 e i Vigi-       Ma andando indietro nel tempo,          va raggiunto i confi ni del Regno,
          li del Fuoco subito sono schierati      possiamo ricordare le innumere-         travolgendo il governo del giova-
          a fianco delle strutture sanitarie.      voli volte che i Vigili del Fuoco, e    ne Ferdinando II di Borbone.
          I primi impegni sono stati quelli       ancor prima i vari Corpi e le com-      Di grande rilievo la figura di Carlo
          d’igienizzare e disinfettare stra-      pagnie dei pompieri, sono interve-      Diversi, primo Direttore dei pom-
          de, luoghi aperti, locali pubblici,     nuti a supporto della popolazione       pieri di Napoli, ingegnere e archi-
          edifici come scuole e uffici e aree       per le tante epidemie che hanno         tetto, che fu incaricato di proget-
          esterne. E si è rivelata fondamen-      flagellato il nostro Paese.              tare il lazzaretto di Bacoli, su un
                                                                                          isolotto con una cinta di mura a
                                                                                          pianta ottagonale.
                                                                                              I pompieri di Napoli, valenti
                                                                                                  artigiani, furono impiega-
                                                                                                 ti inoltre nei «Lavori per gli
                                                                                                 ospedali cholerici dei villag-
                                                                                                gi», in particolare nella co-
                                                                                                struzione di letti in legno per
                                                                                               i malati.
                                                                                               Lo stesso avvenne, su impulso
                                                                                              del comandante Francesco del
                                                                                              Giudice, ingegnere Direttore,
                                                                                              nella nuova epidemia del 1854,
                                                                                             in cui si contarono «450 letti co-
                                                                                             struiti con la mano d’opera de-
                                                                                            gli individui del Corpo de’ Pom-
                                                                                            pieri di Napoli» con legname
                                                                                           fornito direttamente dall’Uffi zio
                                                                                           della Regia Intendenza.

          18     IL VIGILE DEL FUOCO

018-021Pompieri Pandemia.indd 18                                                                                               15/11/21 15:28
Maschera protettiva e utensili per la
          disinfezione delle lettere scoperti sull’isola
          di Poveglia, laguna di Venezia, nel 1889

          LODI, 1855                                       La maschera del medico della pe-         VENEZIA, 1866
          Nell’epidemia di colera del 1855 i               ste aveva un lungo becco all’in-         Nel 1866, a Venezia venne nomi-
          pompieri di Lodi vennero inseriti                terno del quale venivano inseriti        nata una numerosa Giunta sani-
          nel drappello di soccorso che muo-               fiori secchi, lavanda, timo, mirra,       taria di medici e di cittadini che
          veva alla volta dell’abitazione di               ambra, foglie di menta, canfora,         «attese a tutti i provvedimen-
          un infetto. Nei resoconti dell’epo-              chiodi di garofano, aglio e spugne       ti sanitari propriamente detti e a
          ca si legge come: «A permanenza                  imbevute di aceto, tutti elementi i      quelli che più particolarmente si
          vi risiedevano due medici visitato-              quali avrebbero dovuto ridurre al        riferiscono all’igiene». Fu neces-
          ri, un sorvegliante agli espurghi,               minimo il rischio di contagio per        sario operare misure drastiche di
          un espurgatore e due guardie dei                 la respirazione di miasmi da par-        prevenzione e d’isolamento coat-
          pompieri (…). Pervenutavi la de-                 te dei medici                            to di edifici, nonché di disinfezio-
          nuncia di un ammalato di colèra                                                           ne con cloruro di depositi di ge-
          di là partivano al momento istes-                TRIESTE, 1866                            neri alimentari e immondezzai.
          so un medico, il sorvegliante agli               Anche nell’Italia unita le epide-        E sembra proprio che fu merito
          espurghi, l’espurgatore, un pom-                 mie non mancarono. I Civici pom-         della Giunta se la particolare at-
          piere e il cursore municipale. Ve-               pieri di Trieste parteciparono alle      tenzione sulle imbarcazioni prove-
          nuti tutti in un tempo in luogo, se              operazioni di decontaminazione e         nienti da Trieste, effettuata in ma-
          il medico riconosceva l’individuo                di supporto logistico per fronteg-       niera tempestiva, rallentò la diffu-
          per sospetto, affetto o cadavere, il             giare l’epidemia di colera scoppia-      sione massiva del morbo.
          che non di rado in sul bel princi-               ta in città nel 1866, anche metten-      I pompieri di Venezia collaboraro-
          pio, per le ubbie generali a ogni                do a disposizione i locali, come ri-     no con l’autorità militare per tenere
          paese miseramente accadeva,                      portano le cronache del tempo: «Le       sotto controllo le persone in isola-
          staccavasi tosto il pompiere con                 caserme dei pompieri allestivano         mento domiciliare e per ispeziona-
          stampiglia d’ordine pei portanti-                contemporaneamente una tettoja e         re gli ospedali. Altri compiti affida-
          ni all’ospitale ove teneano sede; e              dei tavolati onde asciugare perfet-      ti ai pompieri furono, nell’ambito
          questi colla portantina n. 1 se trat-            tamente le lane dei materassi. L’a-      delle misure per evitare la propa-
          tavasi di sospetto, con quella n. 2              sporto della biancheria dal domi-        gazione del colera, quelli di vigi-
          se di affetto, e finalmente col n. 3              cilio dei cholerosi veniva effettua-     lare sugli «arrivi marittimi, terre-
          se di cadavere era questione, mo-                to di notte (…). Le lettighe aventi il   stri e fluviali col minor danno pos-
          veano al luogo indicato (…)».                    materasso foderato di tela inglese,      sibile del commercio». Il Municipio
          Il pompiere incaricato partecipa-                già allestite nell’invasione decor-      quindi «mise a disposizione tutti i
          va poi alle operazioni di disinfe-               sa furono, al più sollecito traspor-     proprii commessi e gran parte del
          zione degli ambienti con «soluzio-               to dei malati, collocate nei depositi    Corpo dei civici pompieri, accioc-
          ni cloro-calciche». La biancheria                dei civici pompieri, alla Dogana, e      chè i sequestri fossero rigorosa-
          del malato veniva disinfettata con               in piazza Lipsia: oltre a quelle già     mente tenuti».
          lavaggi, mentre i pagliericci veni-              disponibili nel nosocomio maggio-        I sequestri degli ambienti infet-
          vano dati alle fiamme.                            re e negli ospitali succursali».         ti e del controllo dei colerosi ven-

                                                                                                                MAGGIO>DICEMBRE/2021   19

018-021Pompieri Pandemia.indd 19                                                                                                        15/11/21 15:28
MEMORIA STORICA

          nero appunto affidato alle Guar-                                                sto servizio suppliva abbondan-
          die municipali e ai pompieri ci-                                               temente l’acquedotto Nicolay e vi
          vici. Infatti, «ricevuta appena la                                             erano impiegati i civici pompieri».
          denuncia di un caso di colera, si                                              Le statistiche pubblicate ci danno
          recava a visitare il paziente un                                               un’idea dell’impegno del persona-
          medico dell’Ufficio d’Igiene, ac-                                               le pompieristico schierato a sup-
          compagnato da un graduato delle                                                porto delle operazioni di disinfe-
          Guardie municipali o dei Pompie-                                               zione e dei quantitativi di materia-
          ri (...). Quando non fosse lì pron-                                            li impiegati: «Dal 1 giugno al 30
          to il medico, o non potesse im-                                                ottobre venne effettuato il lavag-
          mediatamente recarsi dal mala-                                                 gio di oltre 120 strade, impiegan-
          to, perché altrimenti impedito, vi                                             do per ogni servizio oltre 40 uomi-
          andavano per intanto le guardie                                                ni con 69 milioni di litri di acqua
          o i pompieri, per porvi il seque-                                              dolce e 450.000 litri di acqua sala-
          stro provvisorio, fino a che il me-                                             ta (...). Come disinfettanti furono
          dico avesse deciso sul caso». C’è                                              utilizzati decine di quintali di sol-
          da sottolineare che quando i ca-                                               fato di ferro, cloruro e calce».
          si raggiunsero un numero eleva-
          to – e i casi erano sparsi in punti                                            PARMA, 1873
          distanti della città – le cronache      Sopra, il medico veneziano del 1800    Anche nel 1873 a Parma fu creato
          riportano come si trovasse «non                                                un comitato che comprendeva «le
          praticamente necessaria od uti-         NAPOLI, 1866                           guardie Municipali, i loro capi, il
          le questa misura vessatoria, limi-      La città di Napoli fu di nuovo fla-     corpo dei pompieri, tutti gli stipen-
          tatrice della libertà individuale».     gellata dal colera nel 1866. Furo-     diati del Comune, (…) e tutti meri-
          I pompieri effettuarono la disin-       no applicate dal Municipio misure      tarono elogi per buoni servigi resi,
          fezione con notevole precisione:        di prevenzione e realizzati inter-     per l’interesse con che prestaronsi
          «...si faceva col mettere copia di      venti di disinfezione con la parte-    ad ogni richiesta, mostrandosi così
          cloruro di calce nei vasi, e coll’im-   cipazione del Corpo dei pompie-        dominati dall’idea di corrisponde-
          mergere per 24 ore le bianche-          ri partenopei.                         re col maggior impegno verso co-
          rie in una soluzione di sublima-        I rapporti delle Commissioni di        loro che per la pubblica salute ri-
          to corrosivo, o più esattamente di      Igiene descrivono come «le pub-        ponevano in essi intiera fiducia».
          sale dell’Alembroth (parti egua-        bliche vie e le più mal esalanti
          li di cloruro d’ammonio e biclo-        vennero di sovente espurgate me-       ROMA 1892
          ruro di mercurio) perché più fa-        diante copiose effusioni di solfato    «Ci piace, a questo proposito, di
          cilmente solubile. E mentre il Mi-      di ferro, in modo che a tal salute-    rilevare il merito delle istruzioni
          quel dice che a distruggere ogni        vole uso se ne consumarono circa       ministeriali, di avere ridotto i di-
          germe infezioso basta la soluzio-       700 quintali; e quando in alcuni       sinfettanti chimici a tre soli: lat-
          ne di sublimato all’1:13.000, pur-      luoghi s’incontrò mancanza d’ac-       te di calce, acido fenico e subli-
          ché l’immersione sia molto pro-         qua, che ostava alla disinfezione,     mato corrosivo». Le “Istituzioni di
          lungata, qui si usava la propor-        s’ebbe ricorso alla opera de’ pom-     previdenza”, pubblicate in Roma
          zione di 1:2.000».                      pieri che, incitati dall’egregio lor   nel 1892, fanno il punto sulle pra-
          E le cronache rimarcano di come         Capo cav. del Giudice, vi corsero      tiche di disinfezione e sul modo
          il personale pompieristico incari-      pronti sempre ed operosi in aiuto».    in cui esse si praticano, auspican-
          cato facesse grande attenzione al-                                             do il coinvolgimento dei pompieri:
          la vestizione in sicurezza «...per      GENOVA, 1873                           «Ci vogliono dei periti disinfetto-
          queste pratiche tutte, come pure        A Genova, fra le misure generali       ri, i quali conoscano l’importanza
          pel trasporto e seppellimento dei       adottate «di mondezza e di disin-      e la ragione di ciò che fanno e ne
          cadaveri si aveva un personale e        fezione adottate per la circostan-     siano responsabili. (…) All’istru-
          barche apposite. E gli addetti a        za, non è da tacersi quella della      zione di questi periti disinfettori
          questi uffici dovevano, quando li        lavatura notturna delle strade e       potrebbero prestarsi, con compe-
          compievano, rivestirsi di specia-       della immissione di forti colonne      tenza particolare, i medici provin-
          le tunica cerata».                      d’acqua nelle chiaviche: a que-        ciali e gli ufficiali sanitari. Natu-

          20     IL VIGILE DEL FUOCO

018-021Pompieri Pandemia.indd 20                                                                                            15/11/21 15:28
ralmente, in tempo di epidemia si        nenti, italiani o figli
          recluterebbero squadre straordi-         d’italiani, allo scopo
          narie di disinfettori fra i pompie-      di attenuare i dan-
          ri; in pochi giorni essi possono im-     ni, di lenire i dolori,
          pratichirsi delle pratiche disinfet-     di salvare vite uma-
          tanti relative al colera, e poscia di-   ne in pericolo, dando
          stribuirsi il lavoro...».                costante prova di ar-
          Nei documenti d’archivio consul-         dimento e filantropia
          tati si trova anche un interessante      e tenendo alto, sem-
          monito che va letto alla luce del-       pre ed ovunque, il
          la recente pandemia: «Ne viene           nome d’Italia».
          di conseguenza che sarà sempre           L’excursus stori-
          sconsigliabile la pratica di rende-      co ha evidenzia-
          re obbligatorio pei malati il tra-       to come, ancor pri-
          sporto all’Ospedale per contagio-        ma della costituzio-
          si (...) Si provveda piuttosto a tale    ne del Corpo Nazio-
          una abbondanza di locali di iso-         nale dei Vigili del
          lamento, di medici e di infermie-        Fuoco, i pompieri di
          ri (…) Guai se nei primi giorni vi       tutte le città italia-
          ha difetto di personale! Alla pau-       ne fossero uniti da
          ra del colera si aggiunge il terrore     un unico filo con-
          del lazzeretto, e l’epidemia molti-      duttore nel suppor-
          plica le sue vittime».                   to alle misure di sa-
          E di seguito ancora un interessan-       nità pubblica messe
          te auspicio «E poiché non è pos-         in campo per le fre-
          sibile che gli operai impiegati in       quenti epidemie
          quest’ufficio nei tempi ordinari          E, in uno sguardo fi-
          possano bastare in tempo di gravi        nale all’affresco di L’affresco di Mattia Preti a Porta San Gennaro in Napoli, 1656
          epidemie, è bene di istruire nella       Mattia Preti del 1658
          pratica delle disinfezioni un certo      recentemente restaurato a Napo- Clemente Esposito, mio maestro
          numero di pompieri».                     li, c’è l’invocazione alla Vergine ri- e massimo esperto di acquedotti e
                                                   volta da tre dei 52 patroni della cit- sottosuolo napoletano, per avermi
          VALPARAISO, CILE 1933                    tà di Napoli, San Gennaro, Santa introdotto nei meandri della ricer-
          È noto quanto sia stretto il lega-       Rosalia e San Francesco Saverio. ca storica. Un grazie sentito anche
          me tra il Corpo dei Vigili del Fuo-      Ma anche qui, oltre al sentimen- al prof. Gennaro Rispoli, grande
          co italiano e quello cileno. E anche     to religioso in un angolo meno ri- esperto in Storia della chirurgia,
          in questo tema è importante la te-       levante rispetto alla scena degli per avermi avvicinato a pubblica-
          stimonianza dell’impegno a tutto         esseri supremi, emerge qualcosa zioni storico-scientifiche-artisti-
          tondo dei pompieri cileni, anche in      di sorprendente, soprattutto agli che come L’ospedale del reame,
          occasione di emergenze sanitarie.        occhi di noi che abbiamo vissuto Gli incurabili di Napoli e La colli-
          Il Re Vittorio Emanuele II volle, con    un’epidemia, e che pare finalmen- na sacra. Infine, un ringraziamen-
          R.D. del 16 gennaio 1933, concede-       te ci stiamo mettendo alle spalle.      to particolare a Rosario Martu-
          re una Medaglia d’argento al Valor       Scendendo con lo sguardo in basso sciello, presidente ANVVF della
          civile alla Compagnia dei pompie-        a destra, si vedono i piedi di un ca- sezione di Napoli, il quale, impe-
          ri “Cristoforo Colombo” di Valpa-        davere e una donna che lo trasci- gnato simultaneamente da Vigi-
          raiso con la motivazione: «Duran-        na tirandolo per una corda. Ebbe- le del Fuoco e da volontario sa-
          te settantacinque anni di vita glo-      ne, aguzzando la vista, vedrete che nitario, mi ha inconsapevolmen-
          riosa in ogni occasione di incendi,      quella donna porta una benda su te suggerito l’idea di questa pub-
          di disastri, di epidemie che colpi-      bocca e naso e che è altro che una blicazione.
          rono la terra cilena, la Compagnia       mascherina, anche se del 1600.                            *Responsabile NBCR
          si è costantemente prodigata con         Mi si consenta di esprimere un                       della Direzione regionale
          l’opera spontanea dei suoi compo-        riconoscimento perenne all’ing.                    Campania e socio ANVVF

                                                                                                           MAGGIO>DICEMBRE/2021    21

018-021Pompieri Pandemia.indd 21                                                                                                    15/11/21 15:28
ANNIVERSARI

          Quando la
                                                                                          Sotto, Roberto Grigoletto con il Capo reparto
                                                                                          a riposo Primo Sammarchi, classe 1933.
                                                                                          In basso, una parte della zona recintata dopo
                                                                                          la contaminazione da diossina

          morte scese
          dal cielo
          Quarantacinque anni fa una nube di Diossina fuggita
          dall’Icmesa investì Seveso e i comuni limitrofi.
          Il racconto di chi ha vissuto quei tragici momenti
          di Roberto Grigoletto*

          A
                  bitavo con la mia famiglia      portante era salire sull’autopom-
                  a Limbiate, a circa 10 km       pa e a sirene spiegate correre per
                  di distanza da Seveso.          andare a fare qualcosa di straor-
          Quando è avvenuto il disastro, il       dinario senza rendersi conto del-
          10 luglio 1976, ero ausiliario di le-   le situazioni a cui si partecipava.     curezza una parte di grondaia del
          va e prestavo servizio presso il        A quei tempi, l’ausiliario di leva      tetto di uno dei tanti capannoni,
          Distaccamento permanente pro-           era parte integrante dell’equipag-      utilizzando la scala italiana. Era
          vinciale di Desio del Comando di        gio dell’autopompa, oltre a svol-       un luglio molto caldo e numerosi
          Milano, che dista da Seveso 5 km        gere tutte quelle mansioni inter-       erano gli interventi per incendio
          circa. Oggi, il Distaccamento di        ne alla caserma come pulizie, tele-     di sterpaglie e campi di grano nei
          Deio si trova alle dipendenze del       foni, mensa, etc. Era un importan-      territori limitrofi a Seveso, senza
          neo Comando provinciale VVF di          te supporto all’attività di soccorso.   protezioni individuali.
          Monza Brianza.                          Un giorno, con l’Aps siamo entra-       Nel comune di Seveso era com-
          Ero molto giovane, a quell’età le       ti nello stabilimento Icmesa, dopo      petente il Distaccamento volonta-
          sfide non mi intimorivano, l’im-         un vento forte, per mettere in si-      rio di Seregno, confi nante con il
                                                                                          Distaccamento di Desio pertanto,
                                                                                          quel 10 luglio del 1976, interven-
                                                                                          ne la squadra di Seregno. A og-
                                                                                          gi, sono rimasti in pochi quelli che
                                                                                          possono raccontare la storia: uno
                                                                                          di loro era il Capo distaccamento
                                                                                          Pierluigi Valaderio: «con la squa-
                                                                                          dra ero in caserma e come al so-
                                                                                          lito il sabato stavamo effettuando
                                                                                          le pulizie. Intorno alle 12.40, arri-
                                                                                          va una chiamata da un cittadino di
                                                                                          Seveso che dice di vedere una nu-
                                                                                          be provenire molto probabilmen-
                                                                                          te dall’Icmesa e che si muove verso
                                                                                          sud. Con l’Aps andiamo davanti ai
                                                                                          cancelli della fabbrica ma succede
                                                                                          l’incredibile, non ci fanno entrare,

          22     IL VIGILE DEL FUOCO

022-023Seveso Diossina.indd 22                                                                                                        15/11/21 15:28
Puoi anche leggere