Camminare, giocare, pregare - #22 - Chiesa di Rieti
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#22 anno XXXI / 3 giugno 2016 € 1,00 www.frontierarieti.com redazione@frontierarieti.com tel. 0746 271378 Soc. Coop. Massimo Rinaldi, Reg. Trib. di Rieti n. 1/91 del 16/3/1991. Direttore responsabile Carlo Cammoranesi. Sped. in a.p. – 45% – Art.2 Comma 20/b Legge 662/96 – Filiale di Rieti Camminare, giocare, pregare
programmazione Dal vescovo Domenico l’invito alla Chiesa locale a fare proprio l’atteggiamento che il Papa sollecita nella sua recente esortazione incontro pastorale a settembre apostolica. Un investimento sulla bellezza e sulla forza della famiglia da fare tenendo conto del mondo che cambia, affinché esso possa incidere a tutto campo sull’evangelizzazione sommario #22 » 4-5 In cammino insieme al Signore » 6-7 Facilitare l’espressione Umanizzazione: una strada da percorrere » 8-9 e la crescita della fede Al fondo dell’Incontro pastorale, in programma per il prossimo Correre in segno di pace settembre, lo sforzo di creare le condizioni migliori per andare incontro alle esigenze di fede degli uomini e delle donne del tempo presente » 10-11 di Alfredo Pasquetti universale all’indomani della ciò che si può e si deve fare per L’immigrazione sua elezione al soglio pontifi- tradurre quei principi e quelle cio: camminare, edificare-co- direttive nelle situazioni, L secondo i giovani unedì 30 maggio, presso struire, confessare. Adesso, secondo modi e gradi che le la curia vescovile di Rieti, dopo la consultazione con i stesse situazioni consentono o il vescovo Domenico ha suoi principali collaboratori, il reclamano». L’obiettivo è presieduto una riunione con i vescovo è in grado di fornire dunque quello di contribuire direttori degli uffici per qualche dettaglio in più. fattivamente, a partire da discutere dell’Incontro Innanzitutto, il metodo del questo schema, a «facilitare pastorale che impegnerà la convegno si articolerà intorno l’espressione e la crescita della » 12-13 diocesi nel prossimo settem- a un trinomio che richiama fede», in ciò rispondendo bre. L’annuncio dell’iniziativa l’enciclica Mater et magistra all’invito che papa Francesco Accogliere, custodire, era stato dato dallo stesso pubblicata da Giovanni XXIII ha rivolto alla Chiesa far crescere mons. Pompili durante il 15 maggio 1961: vedere, nell’esortazione apostolica l’omelia della veglia di Pente- giudicare, agire. Così lo spiega- Amoris laetitia (n. 289). coste, ma in quell’occasione va il pontefice al n. 217 del Mons. Pompili si riserva di erano trapelate soltanto le documento: «Nel tradurre in occuparsi dell’ultimo elemen- date (da venerdì 9 settembre, termini di concretezza i principi to della triade, l’agire, tirando solennità della Dedicazione e le direttive sociali, si passa di le somme della “tre giorni” della Basilica Cattedrale, a solito attraverso tre momenti: diocesana nella celebrazione » 14-15 domenica 11) e le linee-guida rilevazione delle situazioni; eucaristica conclusiva di del convegno, ispirate dalle tre valutazione di esse nella luce di domenica 11 settembre. La Templum Pacis, parole-chiave consegnate da quei principi e di quelle diretti- trattazione degli altri due restaurato il mosaico papa Francesco alla Chiesa ve; ricerca e determinazione di aspetti sarà invece affidata a 2 Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016
Incontro pastorale / Testimoni più che relatori Vedere La Rieti e la Chiesa reatina del 2016 non sono quelle del 2006 o del 2000. Tante cose sono cambiate. Di qui l’invito all’Incontro pastorale di settembre rivolto al sociologo Nando Pagnoncelli: uno studioso che ha processi di globalizzazione e le una conoscenza di prima mano dei trasformazioni socio-cultura- li, la comunicazione intercul- cambiamenti, capace di spiegare cosa sta turale, l’antropologia dei accadendo e dove stiamo andando media, il rapporto tra media e città, nonché l’incidenza dei Nando Pagnoncelli (Bergamo, 1959), all’anagrafe nuovi media sulle relazioni Ferdinando, è uno dei più apprezzati sondaggisti italiani. sociali. Il suo intervento sarà Laureato in Scienze politiche all’Univesità degli Studi di certamente capace di aprire la Milano, è presidente di Ipsos Italia e amministratore riflessione dell’Incontro delegato di Ipsos Public Affairs. Presidente di Assirm pastorale a una prospettiva (l’associazione di categoria degli istituti che effettuano più ampia, non ripiegata ricerche di mercato, ricerche sociali e sondaggi d’opinio- soltanto sugli angusti scenari ne), in qualità di docente a contratto insegna Analisi locali, evitando in tal modo della pubblica opinione e Teoria e tecniche della rappre- che «l’aria ristagni»: un perico- sentazione dell’opinione pubblica all’Università Cattolica lo contro il quale lo stesso del Sacro Cuore di Milano. Collabora con la trasmissione vescovo aveva messo in di approfondimento Dimartedì, condotta da Giovanni guardia nella sua allocuzione Floris su La7, e dal gennaio 2014 cura la rubrica settima- pentecostale. nale Scenari per il «Corriere della sera». Con Andrea L’auspicio è che si possano Vannucci ha scritto L’elettore difficile. Cosa influenza il organizzare gruppi di lavoro voto degli italiani? (Bologna, Il Mulino, 2006), mentre con che approfondiscano le Mauro Broggi ha firmato il libro-intervista Le opinioni tematiche affrontate dagli degli altri (Brescia, La Scuola, 2009). Cresciuto negli ospiti nei momenti, per così ambienti dell’oratorio, vive nella città natale con la dire, “frontali” del convegno. moglie e i due figli. Ovviamente, accanto alle ore formative, finalizzate a innescare quel «nuovo entu- siasmo educativo» a suo tempo presentato da don Domenico come la precondizione inelu- Giudicare dibile di un rinnovato slancio pastorale, non mancherà lo Oggi serve a poco emettere sentenze: spazio per la preghiera. L’Incontro sarà scandito da occorre capacità di scelta di fronte alle una serie di appuntamenti situazioni. Un aiuto in questa direzione liturgici la cui preparazione è verrà da Chiara Giaccardi, sociologa e già in corso, così che essi madre di 6 figli, alla quale è richiesto di possano essere inseriti nel programma definitivo del con- fornire un punto di vista sulla trasmissio- vegno. Nel frattempo, gli uffici ne della fede due illustri studiosi. pastorali dovranno impegnar- Il primo è il noto sondaggi- si in un’opera di sensibilizza- Chiara Giaccardi (Forlì, 1959) è professore ordinario di sta Nando Pagnoncelli. A lui zione che possa favorire una Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso spetterà il compito di aiutare i partecipazione numericamen- l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove partecipanti all’incontro – che te rilevante e spiritualmente insegna anche Sociologia e Antropologia dei media e non saranno soltanto i presbi- fruttuosa all’importante coordina il dottorato in Culture della comunicazione. teri, i religiosi e i diaconi, ma iniziativa. Dopo la laurea in Filosofia alla Cattolica, ha conseguito anche e soprattutto le parroc- La congiuntura calendariale nel medesimo ateneo un master in Semiotica della chie, i gruppi, le associazioni e farà inoltre sì che l’Incontro comunicazione e si è quindi addottorata in Social Scien- i movimenti ecclesiali – a pastorale funga anche da ces alla University of Kent (Regno Unito). Dirige la rivista leggere (vedere) i mutamenti preparazione al pellegrinag- «Comunicazioni sociali» e collabora con il quotidiano intervenuti nella realtà di gio diocesano a Roma, che si «Avvenire». Sposata con il sociologo Mauro Magatti, ha Rieti e del suo territorio quali svolgerà sabato 24 settembre. avuto cinque figli e ne ha preso un sesto in affido. È fattori da cui muovere per Anche i particolari di questo presidente dell’associazione di volontariato Eskenosen, rinnovare in profondità e su evento sono in via di definizio- che si occupa di accoglienza e di accompagnamento basi solide la pastorale della ne e saranno comunicati all’integrazione di famiglie di stranieri, e vicepresidente Chiesa locale. quanto prima. Quel che si può della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca Nel secondo giorno dell’In- già anticipare è che anche la Onlus. Tra le sue principali pubblicazioni ricordiamo: La contro una riflessione ulterio- trasferta romana sarà vissuta globalizzazione non è un destino (con M. Magatti, Roma- re, volta a impostare tale come un’opportunità preziosa, Bari, Laterza, 2001); L’io globale (con M. Magatti, Roma- rinnovamento, sarà guidata per dirla ancora con il vescovo Bari, Laterza, 2003); La comunicazione interculturale da Chiara Giaccardi. Nelle Domenico, «per ritrovare nell’era digitale (Bologna, Il Mulino, 2012); La scuola e i sue ricerche la sociologa ha insieme il senso del nostro media. Tra conflitto e convergenza (con M. Tarantino, indagato approfonditamente i essere Chiesa». Trento, Erickson, 2012). Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016 3
Ricorrenze È stata celebrata la scorsa domenica la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Nel sacramento dell’altare la Chiesa corpus domini trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, realmente presente nell’Eucaristia T anta gente in Cattedrale, domenica 29 maggio, per la solennità del Santissi- mo Corpo e Sangue di Cristo. Nonostante il tempo, in mattinata, avesse fatto temere il peggio, alla fine le associa- zioni rionali di Rieti, la Pia Unione Sant’Antonio di Padova e i volontari della mensa di Santa Chiara sono riusciti a infiorare senza problemi il tratto di via Cintia compreso tra Santa Maria e piazza Vittorio Emanuele. Soprattutto, la clemenza del tempo ha consentito lo svolgi- mento della tradizionale processione, che ha visto il vescovo Domenico portare il Santissimo Sacramento per le vie della città. Seguendo un percorso leggermente diverso da quello consueto, a causa della concomitanza con la manifestazione “ForMaggio”, il corteo ha svoltato in via Pennina anziché tirare dritto per via Garibaldi. Prima della processione, come al solito, all’interno della In cammino basilica è stata celebrata l’Eucaristia. Il repertorio musicale curato dalla schola cantorum per l’occasione si è insieme al Signore caratterizzato – né avrebbe potuto essere altrimenti – per l’accentuata indole tomista. Quale canto d’ingresso è stato infatti eseguito in polifonia il classico Lauda, Sion composto nel 1927 da Federico Caudana sulle parole di san Tommaso Una celebrazione intensa e partecipatissima quella cittadina del d’Aquino, che costituiscono il Corpus Domini, che ha visto una fitta processione attraversare le testo della sequenza del giorno: parole che sono poi vie del centro, decorate nel tratto iniziale da belle infiorate risuonate nuovamente, nella versione gregoriana, subito te, alcune gocce di sangue pre- mento» rituale, scandito da tre un evento che si rinnova e ogni prima del canto al Vangelo. sero a sgorgare dall’ostia momenti. volta fa la Chiesa. Proprio la D’altronde, la festa del Corpus consacrata bagnando il forza di questo inserirsi nella Domini è nata proprio nel corporale, che ancora oggi è STARE DAVANTI AL SIGNORE tradizione vivente della Chiesa secolo dell’Aquinate, il XIII. A conservato presso il duomo di ha permesso sin dalle origini istituirla fu, nel 1264, papa Orvieto. Il primo è quello della statio, che sedessero insieme l’aristo- Urbano IV (1261-1264), un È stato proprio richiaman- dello «stare davanti al Signo- cratico e lo scaricatore del porto anno dopo il miracolo avvenu- dosi alle origini medievali re», che l’assemblea liturgica di Corinto, il povero schiavo e il to a Bolsena sotto gli occhi di della solennità (il culto vive riunendosi per celebrare i ricco possidente, il filosofo e uno sbalordito prete boemo. In tributato al Santissimo divini misteri. I fedeli si l’analfabeta, la prostituta e il pellegrinaggio verso Roma, il Sacramento era comunque ritrovano insieme «non come pubblicano. L’Eucaristia – ha sacerdote si era fermato a precedente agli anni ‘60 del una folla anonima, ma nella sottolineato il vescovo – è ciò celebrare la messa nella Duecento) e alla continuità del condivisione di una speranza: che raduna e fa saltare le cittadina laziale e lì, turbato modo di celebrarla lungo il siamo popolo, non massa». È barriere, conducendo gli uomini dai dubbi sulla presenza reale fluire dei secoli che il vescovo l’Eucaristia stessa a plasmare all’unità». Oggi come ai tempi di Gesù nel sacramento dell’al- ha dato avvio alla sua omelia. questo popolo, nella misura in dell’apostolo Paolo, autore tare, aveva chiesto un segno: Il suo è stato un invito esplici- cui essa non rappresenta «un della prima lettera ai Corinzi fu allora che, improvvisamen- to ad assecondarne il «movi- semplice rito che si ripete, ma proclamata domenica scorsa, 4 Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016
«l’Eucaristia compie il miracolo che ha detto: “Io sono il pane di agli altri due momenti e che to don Domenico citando la della comunione delle differen- vita”». Gesù è infatti l’ispirato- funge anzi da loro centro strofa della sequenza che, a ze in un mondo diviso e indivi- re di un realismo differente d’irradiazione. Contrariamen- proposito del Corpo e del dualizzato, anzi ormai atomiz- da quello che informa il te a quanto il senso comune Sangue del Signore, recita: zato, che delle differenze ha modello economicistico oggi parrebbe suggerire, non si «Sumit unus, sumunt mille: paura. La Parola, il pane e il imperante e perpetuatore di tratta di un gesto lesivo della quantum isti, tantum ille: nec vino consacrati hanno la sperequazioni profonde tra dignità di chi lo compie. sumptus consumitur» (siano capacità di farci ritrovare bisogni e risorse. Il suo è un Piuttosto la preserva, «perché uno, siano mille, ugualmente insieme perché vengono dal «realismo profetico, che vede la l’uomo fatalmente si inginoc- lo ricevono: mai è consumato). cielo. Da un tempo che ci mancanza come un “non chia davanti agli idoli se non è Ancora una volta, dunque, a precede e ci attende, che apre i ancora” anziché come una capace di inginocchiarsi riecheggiare nelle navate confini ristretti del nostro qui e negazione, un’assenza, un dinanzi all’assoluto». Un’adora- della Cattedrale sono state le ora. È la terra, infatti, che ci muro». È di tale realismo che zione nutrita di umiltà e di parole di san Tommaso, che divide, ci contrappone, ci Cristo dà prova nell’episodio stupore si rivela l’antidoto più non a caso Giovanni Paolo II segrega, se non mantiene il dei cinque pani e dei due pesci efficace contro una vita che, ebbe a definire, nell’enciclica respiro del cielo e dell’eterno». proposto dal Vangelo di Luca: se soggetta esclusivamente Ecclesia de Eucharistia del «Un altro punto di vista, che all’«eterna necessità della 2004, «sommo teologo e CAMMINARE INSIEME consiste nel prendere quel poco materia» e alle «leggi immodi- insieme appassionato cantore CON IL SIGNORE che si ha e nel condividerlo. ficabili della natura», priva di Cristo eucaristico». Alla Gesù alza gli occhi al cielo, l’uomo della sua libertà e lo sapienza a un tempo specula- Alla prima fase, per così dire, benedice, spezza e distribuisce. riduce a «un minuscolo granel- tiva e appassionata del Doctor statica fa seguito quella Occorre ritrovare questo lo di polvere, che viene disperso angelicus si è ricorso di nuovo dinamica della processio, del sguardo delle cose dall’alto, che qua e là nella macina del cosmo al rientro della processione, «camminare con il Signore». sovverte le logiche asfittiche e cerca invano di convincersi di quando l’assemblea ha intona- Tale cammino diventa un della quantità, ed elevarsi a un essere libero». Proprio mentre to a pieni polmoni il canto, modo per lasciarsi «misurare livello umano più vicino allo abbiamo l’impressione di sempre popolarissimo a da Lui piuttosto che dai nostri sguardo di Dio». essere noi a piegarci di fronte dispetto del testo in latino, del reciproci pregiudizi. Solo Gesù a Cristo, è in realtà quest’ulti- Tantum ergo. Con la benedizio- Cristo ci aiuta ad affrontare INGINOCCHIARSI DAVANTI mo che «si piega a noi e si fa ne, le acclamazioni e l’omag- situazioni umanamente AL SIGNORE nostro cibo, nostro compagno, gio alla Vergine si è conclusa insostenibili». Con il Figlio di nostra via». A questa realtà la preghiera della Chiesa Dio è possibile «ritrovare la È sempre al cospetto di Gesù, santificante tutti possono reatina intorno al mistero rotta, cioè la strada. Non sarà infine, che si consuma il terzo attingere, come ha rammenta- eucaristico. certo il mondo – ha ammonito atto, quello dell’inginocchiar- don Domenico – a fornirci si, dell’adoratio. L’adorazione è qualche indizio, ma solo Colui l’atteggiamento che sta dietro A proposito dello spezzare il pane Molto bello e sentito è stato l’accenno che, nel corso della sua omelia, mons. Pompili ha fatto a Nazareno Strampel- li, «un antesignano della rivoluzione verde – così lo ha defi- nito il vescovo – che inventò, proprio nella piana reatina, forme di ibridazione del grano che hanno portato a molti- plicare la produzione per poter sfamare tanti. Ricordarlo significa rendersi conto che la scienza, insieme all’apertura del cuore, è più importante delle sole leggi economiche. E ci fa interpretare correttamente anche le parole che il Papa ha pronunciato ieri: “I migranti sono in pericolo, non sono un pericolo!». Proprio il giorno prima della celebrazione del Corpus Domini si è tenuto a Castelraimondo (Mc), paese natale di Strampelli, un convegno di studi dal titolo Nazareno Strampelli: l’uomo, lo scienziato e i suoi grani, patrocinato Ovunque una festa di popolo dall’Università di Camerino e dai Comuni di Castelrai- mondo e di Rieti per commemorare il 150° anniversario della nascita del genetista e agronomo. A rappresentare la nostra città, tra gli altri, anche il direttore del locale Ampia partecipazione alle liturgie del Corpus Domini in tutta la Archivio di Stato, Roberto Lorenzetti, a suo tempo autore diocesi. E in diverse parrocchie non è mancata la realizzazione di un’accurata monografia su Strampelli che nel sottoti- delle tradizionali infiorate. Le immagini delle processioni nelle tolo evoca proprio «la rivoluzione verde» cui si è rifatto il parrocchie di Santa Rufina di Cittaducale e di Poggio Fidoni sono vescovo Domenico nella sua predica. pubblicate sul sito di «Frontiera». Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016 5
salute Stand nei corridoi e volontari impegnati in un’instancabile opera Giornata del sollievo di presentazione e sensibilizzazione: sono tra gli aspetti vincenti del volontariato sanitario di Maria Grazia Valentini N ella mattinata di dome- nica 29 maggio, l’Ospedale di Rieti ha ospitato la XV Giornata del sollievo. Promossa dal Mini- stero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dalla Fondazione Gigi Ghirotti (giornalista de «La Stampa» che, ammalatosi di linfoma di Hodgking, dedicò i suoi ultimi anni alla narrazione della malattia), la Giornata del Sollievo è stata istituita nel 2001 con direttiva del Presi- dente del Consiglio dei Mini- stri per promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ulti- mando il loro percorso vitale. Umanizzazione L’evento rientra nell’ambito del tema dell’umanizzazione delle cure inserito nel Patto della Salute 2014-2016. delle cure: una strada Alla manifestazione, che ha visto coinvolti i reparti di Oncologia, Radioterapia, Neurologia, Hospice e Servizio da percorrere insieme di Psicologia, hanno parteci- pato circa 25 associazioni operanti nel tessuto socio- sanitario reatino, a testimo- nianza del grande fermento che anima il volontariato Cresce di anno in anno la partecipazione alla Giornata del locale. Una giornata viva, lucida, armoniosa, in cui si è sollievo realizzata dentro l’ospedale provinciale San Camillo de parlato di sofferenza e di Lellis. Un buon segno, che racconta una città sempre più riscatto, di solitudine e di incontro, di medicina e di cosciente dei problemi e delle opportunità, al di là del mugugno persone. Con i loro vissuti, le e della lamentela loro fragilità, le loro sofferen- ze, le loro speranze. A introdurre la giornata «Il giorno cominciava a dati», ma a uscire a gruppi, a zione». una messa celebrata dal declinare», ha ricordato il relazionarsi e ad adoperarsi. Ed è qui che si innesta il vescovo Domenico, affiancato vescovo citando il brano del L’esempio del «prendere il poco lavoro delle associazioni. dai cappellani ospedalieri don Vangelo. Il declinare del e arrivare a condividerlo con Tante quelle presenti alla Stefano e don Cesare e dal giorno è il simbolo della condi- tutti» guarda oltre «i dati di manifestazione: Alcli, Musi- diacono Nazzareno, direttore zione esistenziale dell’uomo, fatto, di tipo economico e kologiamo, Lilt, Cittadinan- dell’Ufficio per la Pastorale alla ricerca continua del quantitativo»: è un invito a zattiva, Raggio di Sole, della Salute. Per una coinci- benessere e della felicità. In guardare le cose da un punto Quercia Millenaria, Consul- denza di calendario la Chiesa lotta sempre con se stesso e di vista più alto. La «possibiltà» torio Familiare Sabino, Leo celebrava la solennità del avvinto da un senso di insod- è nell’ordine della qualità: il Club, Confraternita di Corpus Domini ed è a partire disfazione e di bisogno, «di poco di molti può essere Misericordia di Rieti, Gruppo da questo tema che si è vita, di bellezza, di armonia, di messo a disposizione di tanti. Donatori Sangue Fratres e articolata l’omelia di mons. amore». Di fronte a tale Così il sollievo è una strada da altre ancora. Tutte presenti Pompili: «Se la Parola incarna domanda la risposta del percorrere insieme, rigenerati per dare voce ai propri servizi, la verità, il sollievo accompa- Maestro è un invito all’azione, dallo Spirito che è amore. Il a dire che umanizzare signifi- gna la storia con la leggerezza al fare insieme e a guardare sollievo «vola sulle ali della ca tante cose, tante quanti della speranza». oltre. A non «arrendersi ai professionalità e dell’umanizza- sono gli uomini e le donne che 6 Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016
Le camminate della salute di Asm Rieti Nasce dalla collaborazio- ne dell’Asm con le realtà scuola del terzo settore la Cam- minata del Cuore organiz- zata per sabato 11 giugno alle associazioni si rivolgono. alle ore 10: un circuito Come a dire che «per umaniz- cittadino di 3 chilometri zazione si intende quel processo che partirà da piazza in cui si deve porre il malato al Angelucci e si concluderà centro della cura; questo al parco “Molino della concetto segna il passaggio da Salce”, che per quel una concezione del malato giorno diventerà il “Parco come persona con i suoi della Salute”. All’interno sentimenti, le sue conoscenze, saranno infatti presenti le sue credenze rispetto al le associazioni di volonta- proprio stato di salute. Si può riato che hanno aderito al Un’ora per disabili sottolineare quindi che il progetto Asm si fa Smart processo di umanizzazione per la salute, ivi comprese consiste sostanzialmente nel quelle operanti nei settori ricondurre al centro l’uomo con della prevenzione e dello Conservare la salute vuol dire anche la sua malattia e i suoi vissuti». sport, che distribuiranno La persona è al centro materiale informativo impegnarsi a non separare il cervello dell’atto medico in tutta la sua integrità. Umanizzare vuol volto a sensibilizzare i reatini all’assunzione di dal cuore dire far incontrare progresso un corretto stile di vita. Il di Samuele Paolucci tecnico ed evoluzione cultura- video di presentazione le, e si declina di necessità in dell’iniziativa è disponibi- S buone pratiche il cui presup- le sul sito di «Frontiera». i è svolta nella mattinata di sabato 28 maggio, nella posto è un approccio multidi- chiesa di San Domenico, la giornata conclusiva del sciplinare in cui scienze progetto Un’ora per disabili. umane e scienze della natura Un’iniziativa, promossa dalla NPIC (Associazione Nuova si integrano e collaborano. Per Partecipata Pallacanestro in Carrozzina Rieti) per la prevenzione degli questo l’umanizzazione delle passeggiata incidenti del sabato sera e in motorino, che nasce dalla voglia cure è una proposta antropo- di incontrare i ragazzi, maggiormente esposti al problema logica che non è solo riferibile ecologica degli incidenti stradali. al fine vita, ma che coinvolge sul monte Tancia L’incontro, nelle scuole che hanno aderito al progetto, ha tutte le situazioni nelle quali visto gli studenti coinvolti anche in due esperienze pratiche: si abbia a che fare con la l’utilizzo delle carrozzine da gioco, con la spiegazione dei sofferenza fisica e morale. fondamentali del basket “da seduti”, e la prova di un percorso In tal senso il richiamo per non vedenti applicando sugli occhi una benda. anche della direttrice dell’Asl Alla giornata di premiazione ha partecipato anche il di Rieti, Laura Figorilli, a vescovo Domenico, che si è complimentato per l’iniziativa nuovi strumenti di sinergia insieme all’assessore allo Sport del Comune di Rieti Vincen- pubblico/privato, come l’intro- Grande partecipazione, zo Di Fazio. Nel suo breve discorso il vescovo ha preso le duzione dei volontari nei l’8 maggio, alla passeggia- mosse dal poeta di Recanati: «Ai tempi del Leopardi – ha detto pronti soccorso e la qualifica- ta ecologica presso la – esisteva il “sabato del villaggio”: noi abbiamo ridotto tutto alla zione del personale infermie- Grotta di San Michele “febbre del sabato sera”». Una «concentrazione» dei tempi che, ristico, e la comunicazione del Arcangelo sul monte secondo il vescovo, è segno in realtà di una «esasperazione». sindaco Simone Petrangeli Tancia, culminata nella «Dobbiamo ritrovare una visione più distesa del tempo, il dell’apertura dei Pua (Punti santa messa officiata da sabato e la domenica devono diventare giorni in cui davvero ci Unici di Accesso) ai servizi di don Valerio Shango nella si distenda e non si acquistino forme nuove di nevrosi». Invece accoglienza della domanda, solennità dell’Ascensione. nella società attuale la settimana è divisa: «c’è l’ambito del orientamento e presa in carico Un modo concreto per lavoro e poi c’è il fine settimana». degli utenti, soprattutto di rileggere nella cornice «La vera questione – ha aggiunto mons. Pompili – è che quelli particolarmente fragili giusta la Laudato sì di abbiamo separato il cervello dal cuore». Oggigiorno il cervello come anziani, disabili gravi, papa Francesco, coniu- deve «produrre, lavorare e in qualche modo essere efficiente» persone con patologie croni- gando la pastorale durante la settimana e essere «messo al bando» nel fine che. dell’amore dell’ambiente settimana, durante il quale «devono funzionare soltanto il Umanizzazione vuol dire in armonia con il cuore cuore, le emozioni, le passioni». accessibilità ai servizi per i della persona umana, in «In questo modo abbiamo creato un uomo spezzato, che vive disabili motori, abbattimento un mondo fortemente durante la settimana oppresso dalle cose e non deve mai cedere delle barriere sensoriali, inquinato e senza pace. ai sentimenti», ma poi il sabato e la domenica si dà alla «pazza semplificazione delle modalità Questa esperienza viene gioia». di prenotazione, informatizza- riproposta ogni anno «Questa separazione tra intelligenza e sentimenti è molto zione, avanzamento tecnologi- nella prima domenica di pericolosa e allora il compito che ci aspetta è quello di rimettere co, comunicazione clinica, maggio, anche per dare insieme questi due aspetti». Durante tutta la settimana, ha medicina narrativa e altro una risposta di speranza concluso don Domenico, «il cervello e il cuore, l’intelligenza e ancora chiede la vita con lo ai tanti devoti di san l’emozione, devono essere connessi e in questo risiede il grande sguardo rivolto al Cielo. Michele Arcangelo. compito dell’educazione». Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016 7
giubileo Anche passare attraverso la Porta Santa è un gesto, un movimento. Un gesto fisico che include anche la fede. Questa una con gli sportivi delle chiavi di lettura offerte dal vescovo Domenico ai tanti che hanno partecipato al Giubileo con gli sportivi Correre in segno di pace Nel Giubileo con gli sportivi è emerso il senso profondo della “disciplina”, intesa come capacità di tirare fuori il meglio. Un bene che si leggeva chiaramente nei volti della moltitudine di giovani che hanno camminato, giocato, pregato I l tempo incerto non ha Motociclistica Italiana, dove «Sono rimasto molto colpito dalle cose di tutti i giorni. Il fermato il Giubileo con gli sono stati accolti dal vescovo dai bambini – ha detto mons. premio vero è competere con se sportivi celebrato dalla Domenico. Pompili – è una delizia vedere stessi prima ancora che con gli Chiesa reatina insieme agli Ed è di fronte al Comune come siano motivati in questa altri, tirare fuori il meglio atleti e alle tante società che si è svolto il vero e proprio bella esperienza. Credo sia attraverso la temperanza, che presenti sul territorio. momento giubilare, anticipato necessario continuare a serve a spuntare ciò che è di Il pomeriggio del primo da un suggestivo lancio di insistere in questa direzione». troppo e a far venir fuori la giugno è stato infatti un modo palloncini. Poi il raccoglimen- Nella sua breve riflessione concentrazione, la volontà, lo per vedere insieme dilettanti to di tutti nella preghiera e don Domenico si è appoggiato spirito di gruppo. Lo sport è e professionisti, praticanti e l’accensione del tripode. Un alla lettera di san Paolo ai anche un modo per sorridere e tifosi delle diverse specialità gesto significativo, compiuto Corinti: «A quel tempo lo sport il sorriso è una qualità di Dio, sfilare tutti uniti lungo le da un ospite d’eccezione: il era legato alla pace, quando che guarda le cose da un altro strade di Rieti. tedoforo delle Olimpiadi di c’erano i giochi la guerra si punto di vista. Lo sport ci aiuta Due i cortei partiti in Roma 1960, Giancarlo Peris. interrompeva. Lo sport è a vedere la realtà in altri modi. contemporanea, dal “Corian- Al suo fianco due giovani veramente qualcosa di vitale, Lo sport ci fa divertire, ci fa dolo” e dal “Guidobaldi”. Dopo reatini: Filippo Amodeo, che ci aiuta in tre direzioni: a riscoprire il contatto con la essersi congiunti, sono saliti dell’Atletica Sport e Terapia, e correre, a sorridere e a divertir- natura, l’amicizia, l’incontro in piazza Vittorio Emanuele II, Raffaella Tsimi, vincitrice ci. Senza lo sport saremmo con gli altri che spesso dimenti- scortati dalla Federazione della Scheggia Sabina. fermi e bloccati dalla routine e chiamo. Lo sport è un grande 8 Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016
E a seguire lo Sport Festival Q uasi in un’ideale staffetta con il Giubileo con gli Sportivi, si tiene dal 2 al 12 giugno il Rieti Sport Festival, una manifestazione, presentata mercoledì 18 maggio presso la Sala consiliare del Comune di Rieti, che si propone di valorizzare la città di Rieti e il suo territorio attraverso eccellenze sportive, culturali, turistiche ed eno-gastronomiche. La manifestazione, che avrà luogo al parco del Coriandolo, punta infatti a esaltare la naturale vocazione sportiva della città, senza trascurare l’idea di promuovere il territorio, anche attraverso la presenza di personaggi del mondo della televisione e dello spettacolo durante i numerosi incontri sportivi. Tra i nomi si segnalano quelli di Giovanni Malagò, Neri Marcorè, Jimmy Ghione, Gianni Rivera, Giampiero Galeazzi. Tra le specialità previste il basket, il beach volley, il rugby touch, il calcio a 5, il pugilato, la scherma, le arti marziali, il ciclismo, l’arrampicata e gli sport in carrozzina. La priorità del “Rieti Sport Festival” è la valorizzazione del rapporto tra pratica sportiva e mondo della scuola, attraver- so l’organizzazione di eventi ed esibizioni per gli studenti- atleti tra i 6 e i 15 anni all’insegna della creatività, della gioia, della tolleranza e della fruizione del tempo ludico, con il coinvolgimento delle società operanti nel territorio, che con sacrificio e passione svolgono un fondamentale ruolo di integrazione sociale e di equilibrata formazione individuale. prossima tappa dono e una grande opportunità attraverso la Porta Santa, GIUBILEO CON I BAMBINI, per tutti, anche per i diversa- dopo il quale a ognuno è stato INIZIATI I PREPARATIVI mente abili». consegnato il Manifesto dello C Al Giubileo, vissuto nel sport, sottoscritto da tutte le on la chiusura del Giubileo con gli sportivi già si ricordo di Andrea Milardi, federazioni sportive. annuncia la versione giubilare della tradizionale oltre ai tanti rappresentanti La festa del Giubileo ha giornata del Giugno antoniano dedicata ai più delle società sportive reatine, quindi proseguito il suo corso piccoli: la benedizione dei bambini. L’iniziativa si svolge- hanno preso parte anche il presso gli impianti sportivi rà il 16 giugno nell’intero pomeriggio e avrà una prima sindaco di Rieti Simone del Pattinodromo con le parte destinata ai fanciulli dai 7 ai 12 anni (orientativa- Petrangeli, l’assessore allo esibizioni di numerose realtà mente dalla prima elementare alla prima media): sport Vincenzo Di Fazio, il del territorio: dal pattinaggio raduno alle ore 15 dinanzi alla Cattedrale di Santa presidente del Coni Lazio artistico alla ginnastica Maria, ritrovo in allegria, quindi una piccola celebrazio- Riccardo Viola. ritmica, dalle arti marziali al ne giubilare con momento di preghiera e passaggio della I musicisti della sede basket in carrozzina, dal Porta Santa; seguirà un percorso a carattere ludico-cate- reatina del Conservatorio di calcio al rugby. chetico con stand dedicati al tema della misericordia, Santa Cecilia hanno suonato Ciascuno con il proprio dislocati nel centro storico. La conclusione a San France- l’inno d’Europa, quello del talento e la propria vitalità, sco, dove, nella piazza antistante la chiesa, si terrà alle Giubileo e quello d’Italia. Poi il ma tutti insieme in un mo- 18.30 la festosa benedizione dei bambini, quest’ultima passaggio di tutti i presenti mento di grande comunione. aperta, come di consueto, anche ai più piccoli. Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016 9
scuola e attualità L’integrazione e l’intercultura non sono faccende semplici, ma richiedono lo sforzo reciproco di chi arriva da un altro paese e di prospettive chi si trova a ricevere il flusso migratorio. E in questa prospettiva non fa certo male un buon lavoro di formazione e informazione compiuto a scuola di Sara Quattrini N ella tarda mattinata di lunedì 30 maggio, pres- so l’Aula Magna dell’I.I.S. Celestino Rosatelli, è stato presentato, dai ragazzi delle classi I e II MAT, seguiti dalle docenti Enrica Rinal- duzzi e Serenella Chiuppi, e dai ragazzi della classe 4c dell’I.I.S. Luigi di Savoia, seguiti dalla prof.ssa Ilaria Simeoni, il progetto Abbatti il muro, che ha dato vita al libro L’immigrazione Costruiamo ponti... non muri. L’incontro, che ha riscosso molto successo e una larga affluenza, ha visto la parteci- pazione, tra gli altri, del secondo consigliere regionale Daniele Mitolo, che ha definito il progetto «una bellissima iniziativa, che ha proposto un i giovani reatini importante accostamento tra intercultura e problematiche attuali». Presentatrice dell’esposizio- ne è stata l’insegnante di italiano e storia Enrica Rinal- duzzi, che ha esordito introdu- cendo il progetto, a cui è stato Lunedi 30 maggio si è svolta la presentazione del libro dato inizio a settembre 2015 e Costruiamo ponti... non muri e del progetto Abbatti il muro, che che ha visto il susseguirsi di più fasi, spiegate poi dai ha visto protagonisti gli alunni delle classi prime e seconde degli ragazzi con l’aiuto di un video istituti Celestino Rosatelli e Luigi di Savoia, con il patrocinio del di presentazione. In questi lavori hanno Centro Intercultura di Rieti collaborato classi aperte. Gli studenti italiani si sono dietro al progetto Abbatti il tà che gli immigrati incontra- oggetto di riflessione e di dunque incontrati e confron- muro, ovvero la volontà di no quando arrivano nel nostro discussione tra i ragazzi e tati con i loro compagni creare un team building per paese. proprio la parola Legge ha stranieri, abbattendo quelle permettere alle otto scuole Le fasi che hanno portato permesso il passaggio alla barriere scolastiche e soprat- partecipanti della regione alla pubblicazione del libro Co- terza fase costitutiva del tutto culturali che vengono Lazio di lavorare insieme in struiamo ponti... non muri progetto: lo studio della parte denunciate nel loro libro. modo organico e finalizzato a sono state quattro e sono della legislazione italiana Prima di lasciare la parola far acquisire ai ragazzi una iniziate sottoponendo i riguardante l’immigrazione agli studenti, veri protagonisti competenza interculturale. ragazzi alla proiezione del film confrontata con quella spa- di questa iniziativa, è interve- «Il mio più il tuo diventa il Samba, uscito nei cinema gnola. nuto il dirigente scolastico del nostro», ha detto la signora nell’aprile di quest’anno, che Durante l’esposizione, gli Rosatelli, Daniela Marianto- Rossocci lasciando la parola racconta la difficile vita di un alunni del Rosatelli hanno ni, che ha ringraziato i ragazzi agli studenti degli istituti immigrato clandestino una fatto particolari riferimenti a per il loro impegno e ha Rosatelli e Luigi di Savoia che, volta giunto in Italia. Alla leggi italiane e alcuni cenni sottolineato l’importanza di nel raccontare il loro lavoro, proiezione hanno fatto seguito alla normativa spagnola che essere «cittadini attivi» della hanno mostrato grande le risposte a un questionario nel tempo hanno portato società. Ulteriori elogi al loro empatia, superando gli elaborato dalle docenti delle all’attuale concezione legisla- lavoro sono giunti dalla stereotipi culturali che scuole partecipanti. tiva sugli immigrati. referente della rete Promossi, ultimamente raffiorano La seconda fase ha visto un La sincera partecipazione nonché madre di questo troppo spesso nella nostra brain storming di parole emotiva di questi giovani è progetto, Flavia Rossocci, e da società. chiave proposte dagli studen- stata apertamente dimostrata una rappresentante dell’asso- Con una discussione sui ti: Leggi, Etnia, Cultura, da uno studente del Luigi di ciazione Intercultura. pregiudizi fra ragazzi italiani Emigrante, Clandestino, Asilo Savoia, che ha elogiato forte- Proprio la signora Rossocci, e stranieri, gli alunni hanno Politico, Integrazione, Rifiugiato mente il coraggio di un suo durante il suo intervento, ha parlato delle differenze tra Politico. compagno immigrato, fre- spiegato l’idea base che sta modi di vivere e delle difficol- Questi concetti sono stati quentante l’altro istituto. Il 10 Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016
esposizioni dramma immigrazione Tanti per tutti: in una mostra fotografica il lavoro della Caritas diocesana con i migranti P renderà il via il 10 giugno e rimarrà aperta fino al 25 del mese, presso i locali della Caritas diocesana, la mostra fotografica Tanti per tutti, un viaggio nel mondo del volonta- riato, realizzata dal Circolo Fotografico Reatino “Fausto Porfiri” «Davvero gli uomini e le donne BFI. Si tratta degli scatti che i soci della storica associazione hanno effettuato aderendo all’omonimo progetto nazionale della hanno ancora un cuore?» Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (Fiaf): un’indagi- Note a margine delle morti nel Mediterraneo ne per immagini sul mondo del volontariato italiano, svolta con il patrocinio del Ministero del Lavoro e politiche sociali, che a Rieti di Valerio Shango ha trovato un soggetto ideale proprio nel lavoro quotidiano della Caritas diocesana, soprattutto per quanto riguarda la gestione I del progetto Sprar del comune capoluogo attraverso il gruppo di l cinismo sembra avere oramai preso il sopravvento sui volontariato “Il Samaritano”. Le fotografie sono state anche sentimenti di umanità. Dinanzi al dramma delle migra- accolte da un volume prodotto dalla stessa Fiaf. Il tutto per zioni si continuano a moltiplicare i summit: montagne raccontare in che modo vivono nel nostro Paese i numerosissimi che partoriscono topolini, mentre tanti bambini innocenti volontari che donano il loro tempo, il loro lavoro e la loro compe- continuano a morire annegati. C’è di che interrogarsi: tenza alla comunità. davvero gli uomini e le donne hanno ancora un cuore? O tutto si svolge in funzione di ristretti interessi di parte, legati all’idolatria del dio danaro? Quelle piccole creature di Dio meritano di vivere in un diciassettenne L., oggi sotto la viaggio, immigrati. mondo di pace, di rispetto dell’ambiente, di democrazia. Un tutela dell’associazione Arci Infine è intervenuta Miche- mondo in cui c’è da mangiare per tutti: di ricchezze del suolo (associazione che, per conto la Morelli, rappresentante e del sottosuolo in Africa ce n’è in abbondanza. del Comune di Rieti, accoglie i della casa editrice Funambolo, E allora viene voglia di chiedere all’Ue, all’Onu, agli Usa, di minori stranieri non accom- che ha pubblicato il libro far tacere le voci della violenza, delle armi e delle guerre. pagnati), nel raccontare come Costruiamo ponti… non muri, Viene la speranza che le dittature e le lobby finanziarie ha lasciato la sua famiglia per spiegando la scelta di aver incontrino presto il giudizio del Tribunale penale internazio- venire da solo in Italia, ha lasciato alcuni errori ortogra- nale della Aja. emozionato tutta la platea fici commessi dai giovani Altrimenti come trovare la strada di un nuovo equilibrio presente. ragazzi stranieri che hanno tra i popoli, fondato sul rispetto della dignità dei poveri, sulla Alla relazione degli alunni è partecipato alla scrittura del fine della predazione delle ricchezze, su un autentico senti- seguito poi l’intervento del libro, con la volontà di sottoli- mento di fratellanza universale? consigliere regionale Daniele neare quanto ininfluenti siano A cosa è servito il grande incontro “Italia-Africa” di alcuni Mitolo, il quale ha spiegato le diversità culturali, sociali e giorni fa? Se è stato solo una trattativa per assicurarsi che il quanto in realtà risultino didattiche di questi ragazzi. voto dei paesi africani faccia sedere l’Italia al Consiglio di simili le ricerche di opportu- «È importante sentirsi sicurezza delle Nazioni Unite, siamo ancora nel campo della nità da parte dei giovani, che cittadini del mondo»: con collusione tra i poteri dell’Occidente e i governi africani siano essi italiani o stranieri. questa toccante frase, pronun- corrotti. Un’alleanza contro i popoli dell’Africa. La differenza sta solo nelle ciata da una collaboratrice Le immagini sconvolgenti dei salvataggi dei migranti a disponibilità di partenza che dell’Arci al termine della largo delle coste italiane, da parte della Marina italiana e essi hanno. mattinata, si è concluso internazionale, non inducono i paesi africani a impegnarsi Una particolarità che ha l’incontro e sulla base musica- nel recupero dei propri cittadini che in Libia attendono di contraddistinto il libro di le della canzone Ghali sono tentare la traversata disperata, né invogliano l’Occidente a questi giovani alunni, ha stati consegnati gli attestati finanziare questo genere di politica. Forse perché il commer- precisato la prof.ssa Enrica agli alunni aderenti al proget- cio delle armi rende di più a entrambe le parti. Rinalduzzi, è stato l’utilizzo to, come premio per la loro I soldi per le armi in Africa si trovano sempre. E l’Europa del Tag Cloud, un’applicazione fondamentale partecipazione. solo adesso prova a inventarsi un migration compact. Qual è il propria dei giornalisti e Proprio questi giovani, che tornaconto? riguardante la grafica; attra- sono il futuro della società, Nell’attesa di scoprirlo aspettiamo il prossimo bambino verso di essa, infatti, si hanno saputo sviluppare morto, da fotografare come Aylan Kurdi, profugo di Kobane, metteno in evidenza le parole competenze didattiche e trovato senza vita sulla spiaggia turca di Bodrum. Magari più usate in un testo. I ragazzi, capacità relazionali che diremo nuovamente «mai più», ma senza crederci più di al termine della presentazio- devono essere da esempio per tanto. Certe storie provocano commozione e buoni sentimen- ne, hanno voluto spiegare tutti, in modo da poter contri- ti, ma nei fatti la comunità internazionale resta indifferente. secondo il loro punto di vista buire alla nascita di quella Quanto all’Africa, dovrà forse salvarsi dagli stessi africani. le parole più ricorrenti nei coscienza interculturale che il Se è vero quello che disse papa Paolo VI a Kampala nel 1969: loro racconti, svolti durante la progetto Abbatti il muro ha «Africani, siate missionari del vostro continente se avete fase di scrittura creativa: tra permesso di raggiungere ai accolto nella verità e nella vera fede Cristo come il vostro queste, per esempio, partenza, suoi protagonisti. Salvatore». Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016 11
Editoriale Le coppie rinunciano a far figli quando vedono il futuro incerto e privo di speranza non solo dal punto di vista economico, società ma anche sul fronte dell’universo di valori e di rapporti sociali entro cui costruire il nucleo familiare di Carlo Cammoranesi L a recente proposta del ministro della Salute di aumentare il bonus per i futuri figli delle coppie economicamente meno favorite va a recuperare una parte del divario presente nel nostro sistema di welfare rispetto agli altri paesi euro- pei. La scelta di mettere al mondo figli è un aspetto decisivo nella vita di una coppia, ma è anche un punto cruciale nel futuro del Paese. Non mancano le ragioni per avvalorare una simile propo- sta, anche sotto l’aspetto stret- tamente tecnico: il calo delle nascite creerà, a lungo anda- re, una falla incolmabile nel nostro sistema pensionistico, in quanto un numero esiguo di giovani dovrà mantenere, con il proprio lavoro, un gruppo consistente di anziani. Non sfuggono poi a nessuno le conseguenze più generali di un invecchiamento della popolazione italiana, con tutto Accogliere, custodire, quello che può significare per un qualsiasi futuro. L’intento del ministro Beatrice Lorenzin è quindi più che lodevole, va far crescere riconosciuto e appoggiato in ogni modo possibile. Soprat- tutto se, come annunciato, a esso si accompagnano altre due misure altrettanto importanti: l’aumento degli Cosa blocca la natalità nel nostro Paese? Senza dubbio i problemi asili nido e il sostegno alla maternità. Tuttavia è legitti- economici. Ma questi non sono l’unico fattore mo chiedersi se ciò possa bastare. E se, soprattutto, non menti, pur encomiabili, che anno, il carattere circo- limitarsi molto in una simile resterà puro spot o slogan a restino ancora insufficienti. E scritto dei risultati ottenuti. strada, è certamente un uso dei social. È però abba- non ci sarebbe nulla di più Ciò che infatti impedisce alle problema economico – che va stanza chiaro che ci sono forti mesto, qualora fossero appro- giovani coppie di mettere al immediatamente affrontato –, possibilità che tali provvedi- vati, dello scoprire, tra qual- mondo figli, o che le porta a ma non è solo questo. La .2718 05 7 4 6 0 46.497121 07 Via F.lli Sebastiani, 215/217 - 02100 Rieti 12 Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016
parrocchie / campoloniano diminuzione delle nascite è dalle protervie, dalla violenza infatti l’esito cumulativo di sottile delle esclusioni, dall’in- più fattori. Le ragioni che civiltà assoluta delle irrisioni riducono la potenzialità nelle quali si cimentano aree generativa delle coppie non opache dell’universo scolasti- sono solo economiche, ma co nella più quieta indifferen- anche strutturali, culturali e za degli adulti. Non basta solo infine relazionali. Una coppia poter accedere: occorre anche diminuisce la propria volontà che l’ambiente sia degno delle di generare figli non solo sue promesse. Se la scelta quando vede il futuro incerto, della paternità e della mater- ma anche quando si sente nità è anche la consapevolezza preda di una società nella di dover accompagnare, quale stenta a riconoscersi, diventa allora fondamentale dove alle incertezze economi- la qualità delle istituzioni che si affiancano quelle assieme alla libertà di scelta. sociali, dove gli ambienti della Se nessun uomo è un’isola, vita quotidiana appaiono nemmeno la famiglia lo è. sempre meno affidabili e dove Ogni coppia sa che, da sola, i percorsi di educazione e di non ce la può fare e ha quindi formazione si mostrano bisogno di un mondo, cioè di sempre più inconsistenti da un lato o fuori portata dall’al- istituzioni affidabili, assieme a un universo di relazioni Il Rosario in via Pollastrini: tro. La scelta di mettere al primarie umanamente in contemplazione con Maria mondo un figlio è tanto più riconoscibili, dove sentirsi complessa quanto più la riconosciuta e, soprattutto, di Samuele Paolucci coppia percepisce la necessità vedere riconosciuti i propri di doverlo accompagnare con figli. Ogni coppia cerca per N tutte le risorse possibili, sul questi un mondo, una città, ella serata di giovedì 26 maggio il vescovo Domenico piano relazionale prima e una compagnia, una rete di ha presieduto il Rosario nel cortile delle case popolari formativo poi, durante tutta relazioni capaci di riconoscere di via Elettra Pollastrini, nel popoloso quartiere di l’infanzia, cercando di molti- e di accogliere, di custodire e Campoloniano. Introducendo il momento di preghiera, mons. plicare tutte le opportunità di far crescere. Ovviamente Pompili ha spiegato che occorre «cercare di immedesimarsi concretamente presenti. È un simile luogo resta tutto da nello sguardo della Madre che contempla i misteri del Figlio» allora strategicamente decisi- costruire, ma nel fondo del grazie a una preghiera che ha due «grandi vantaggi». vo che anche il percorso proprio animo ogni coppia lo Il primo riguarda il «tornare a respirare secondo quello che è formativo, in tutta la sua desidera per i piccoli che il nostro ritmo, perché noi siamo sempre un po’ affaticati o, al ricchezza e pluralità, sia mette al mondo ed è in cerca contrario, siamo un po’ rallentati. La preghiera del Rosario ci fa assicurato a ciascuno e si di quei segni che ne assicuri- ritrovare il ritmo giusto e in questo senso è una preghiera che ci imbatta il meno possibile in no la presenza. La scelta di rasserena, ci ridà in qualche modo la percezione del tempo». ostacoli economici. Una tale avere un figlio è intimamente «Poi – ha aggiunto il vescovo – ci aiuta a rileggere come esigenza di accompagnamen- legata alla volontà di vivere e Maria gli avvenimenti della nostra vita, con uno sguardo non to è tanto più sentita quanto di edificare, presuppone un schiacciato sull’immediato, ma capace di cogliere l’insieme. più i genitori avvertono la posto che non sia vivo solo nel- Molte volte noi reagiamo alle cose che ci accadono un po’ troppo necessità di far crescere non la pura idealità, una sorta di di pancia e finiamo per esacerbare le situazioni. Questa pre- solo fisicamente, ma anche Atlantide sommersa, ma che ghiera ci ridona la calma e la tranquillità, non per evitare i umanamente e moralmente si materializzi con tutte le problemi, che rimangono, ma per affrontarli con uno spirito ogni singolo figlio. Per quanto possibilità di far crescere una diverso. Lasciamoci ispirare allora da Maria, una donna e una coscienti delle difficoltà, le comunità e di costruire il madre, e facciamo che il suo sguardo diventi il nostro durante coppie di potenziali genitori senso di una civiltà, eredità di questa preghiera». desiderano per i propri figli un cammino di millenni di Al termine del Rosario il vescovo ha ricordato come duran- un’infanzia serena, lontana storia. te le Nozze di Cana (uno dei misteri luminosi) «Maria è in azione» quando chiede a Gesù di risolvere il problema della fine del vino. «È come se lo generasse alla vita di Messia». Poi è tornato sul tema dello sguardo: «Maria ci dimostra che lo sguardo verso Dio non distoglie dalla realtà». E lo stesso vale L’abbonamento a per la preghiera, «che rende più capaci di capire e più corag- giosi». Le parole amplificate provocavano un’eco nello spazio aperto, ma possiamo immaginare che anche nell’animo dei presenti quelle stesse parole abbiano lasciato un’eco duratu- costa meno di un caffè alla settimana ra. Dopo la benedizione, il vescovo Pompili ha partecipato al è sufficiente versare 35 euro rinfresco offerto dai condomini, ricevendo in dono una targa sul C.C.P. n. 11919024, dedicata proprio alla Madonna. Con il gesto di prossimità intestato a Coop. Massimo Rinaldi compiuto intervenendo al momento di preghiera, don via della Cordonata snc, Rieti Domenico ha confermato una vicinanza, non solo simbolica, davvero importante per le periferie cittadine ed esistenziali. Frontiera • anno XXXI n.22 • 3 giugno 2016 13
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