Tutti in ginocchio - Liceo classico Romagnosi

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Tutti in ginocchio - Liceo classico Romagnosi
Liceo Romagnosi - Marzo 2019, n°3

                   STUDENTI IN
                        M
                  MOV I E   N T O

                                          Tutti in ginocchio
                                     Parigi, Francia - 11 dicembre 2018
Inginocchiate con le mani dietro la testa: centinaia di persone hanno manifestato così il loro sostegno
ai 151 studenti di un liceo fermati a Mantes-la-Jolie il 6 dicembre durante la giornata di proteste contro
il governo. In un video, girato da un poliziotto e circolato nei giorni successivi all’operazione, si vedono
i liceali raggruppati nel cortile di un edificio in ginocchio con le mani dietro la testa o legate dietro la
                      schiena, sotto lo sguardo degli agenti in tenuta antisommossa.

                                                           Tratto da Internazionale, n. 1286, dicembre 2018
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                                          EUREKA
INDICE                                         EDITORIALE di Francesca Orlandini
                                               Studenti in movimento
2. Editoriale          8. "Prof, chi è
                       che comanda?"           Protagonismo studentesco: ecco la parola chiave di questo nuovo numero
                                               di Eureka. Numero che nasce dalla precisa volontà di noi studenti di capire
                                               quale sia, quale dovrebbe e potrebbe essere il nostro ruolo nella scuola, in
3-4. Interviste al                             che modo lo studente sia un soggetto politico all’interno di essa e se l’ane-
                       9. L'amica geniale
Romagnosi                                      stesia diffusa, di cui ci sembra affetta gran parte degli studenti della nostra
                                               città, sia un fenomeno generale, o se invece in altri paesi d’Europa gli stu-
5. Volantino           10. Tre anni senza      denti si siano davvero messi in movimento con manifestazioni e proteste.
sommovitore di         Regeni e senza
coscienze              verità                  Come si potrà evincere dalle pagine seguenti, in effetti, la cappa di indif-
                                               ferenza che grava sugli studenti parmigiani non si corrisponde alla grande
                       I martiri della li-     mobilitazione studentesca che sta coinvolgendo migliaia di studenti attivis-
#Friday for future     bertà: Jan Palach       simi, di scuole superiori e università, in altre città italiane e in Paesi come la
                                               Francia, la Germania, ma anche i Balcani e la Grecia. Gli studenti rivendica-
                                               no soprattutto il diritto a una diffusione democratica del sapere, a un libero
6. Proteste            11. Marce della         accesso all’università, schierandosi spesso contro riforme governative che
studentesche in        fame                    rischiano di mettere a repentaglio alcuni diritti fondamentali, a partire pro-
Europa                                         prio dalla possibilità, per tutti, di accedere allo studio.

                                               È necessario dunque, per iniziare una ricerca e una inchiesta di questo tipo
Mobilitazione in       12. The chatter         e capire le dinamiche scolastiche a livello micro e macroscopico, partire dai
Francia: intervista    in the rye              documenti legislativi che delineano i diritti e i doveri degli studenti, nonché
ad uno studente                                i rapporti che intercorrono nelle diverse situazioni.
                                               Prima normativa della lista, dunque, è lo Statuto nazionale delle Studen-
parigino               Dal viaggio di          tesse e degli Studenti (scritto nel 1998, aggiornato l’ultima volta nel lonta-
                       nozze incantato         no 2007), a cui dovrebbero richiamarsi tutti i regolamenti interni ad ogni
7. Manifestare è                               istituto italiano. Altrettanto importante perciò è fare riferimento al Rego-
un diritto                                     lamento d’Istituto del Liceo Romagnosi, reperibile sul sito della scuola. Invi-
                                               tiamo tutti gli studenti a leggere con attenzione i due documenti, e a pren-
Conredattrici: Francesca Orlandini, Emma       dere parte all’iniziativa della Redazione di proporre alcune integrazioni al
Nicolazzi Bonati                               Regolamento d’Istituto, dopo aver stabilito insieme e democraticamente
Grafica: Francesca Orlandini                   quali sono gli articoli che, a nostro giudizio, dovrebbero essere aggiornati o
Copertina: Foto di Julien Mattia (Le Picto-    rivisti, o magari inseriti ex novo.
rium)
Referenti: prof.ssa Ilaria Mazza, prof Ma-     È importante capire che lo studente ha diritto ad avere una partecipazio-
                                               ne attiva e responsabile alla vita scolastica (cfr. Statuto degli Studenti, art.
riano Vezzali, prof.ssa Cristina Quintavalla
                                               2 comma 4), e per questo non deve vivere gli anni della scuola come un
                                               individuo passivo, senza porsi domande riguardo alle regole cui deve sotto-
La redazione                                   stare, ma anzi rivendicando il diritto all’autodeterminazione e alla possibili-
Veronica Albertini, Elena Camuti Borani,       tà di avere una parte anche nella definizione delle regole stesse.
Amanda Braga, Sofia Bronzoni, Eleonora         Speriamo che questo numero del nostro giornale possa contribuire a una
Capitano, Teresa Casappa, Sofia Covati,        maggiore presa di coscienza da parte di noi studenti, e allo sviluppo di un
Delsoldato Niccolò, Sara Fedele, Mar-          pensiero critico che possa innestare in noi la voglia di far sentire la nostra
gherita Ferioli, Arianna Gabanelli, Emma       voce e metterci, finalmente, in movimento.
Galloni, Davide Ghini, Irene Manfredi,
Christian Marchi, Giulia Martini, Martina
Masotti, Marta Militello, Giuditta Monica,     Infine annunciamo l’intenzione della Redazione di indire un bando di con-
                                               corso per la realizzazione di un nuovo logo di Eureka da inserire in coper-
Margherita Neri, Emma Nicolazzi Bonati,
                                               tina. Presto daremo informazioni più dettagliate sulle modalità.
Francesca Orlandini, Linda Orzenini, Sara
                                               Inoltre, qualunque studente interessato a partecipare al giornalino non
Pallonetto, Giada Pedroni, Laura Pesca-        solo per scrivere articoli, ma anche per avere una parte nella realizzazione
tore, Michela Tosini, Eleonora Urbanetto,      grafica dei numeri, sarà accolto alle riunioni di Eureka con grande piacere
Maria Sole Zanzucchi                           della Redazione.
Tutti in ginocchio - Liceo classico Romagnosi
Abbiamo intervistato alcuni studenti del nostro liceo per sapere quali sono le
                                 opinioni generali sulla scuola e sul ruolo dello studente.
                                                                                                                             Pagina 3
Cos’è per te la scuola?                                                                               Partecipi attivamente
Alcune stu-                                                                                            alla vita scolastica?
dentesse di   (A). La scuola è un luogo stressante, dove è obbligatorio andare, tuttavia mi
IV ginnasio   permette di incontrare i miei amici.
                                                                                                    IV g. (A). No (B). In che senso
                                                                                                          vita scolastica? (C). Fac-
Alcune stu-   (A). La scuola è un luogo di incontro dove si impara e, nel nostro caso, si co-       ciamo il torneo di pallavolo (D). Per
dentesse di   nosce la storia e la cultura classica nonché la lingua greca e latina. La scuola è    quanto riguarda ciò che succede al
V ginnasio    quindi un luogo che dovrebbe formare l’individuo e la sua riuscita dipende dal        mattino sì, mentre al pomeriggio se
              tipo di scuola, dall’ambiente e da come uno la vive.                                  possiamo stiamo fuori dalla scuola.
              (B). La scuola è un luogo dove si apprende e dove dovremmo esprimere i nostri         (A, B, C,D). Però partecipiamo alle as-
              pensieri, ma questo non accade sempre, perché dipende sia dalla persona che           semblee.
              dalle opportunità offerte dalla scuola. Spesso succede che, anche se l’istitu-
              to mette a disposizione abbastanza spazi, sono gli stessi studenti a non voler
              condividere le proprie opinioni con il resto della scuola. A mio parere, dipende
                                                                                                    V g. (A). Cosa si intende per atti-
                                                                                                         vamente? Che partecipiamo
              dalla generazione.                                                                    a tutti i comitati?
                                                                                                    (A, B). Ci interessa sapere quanto ac-
Alcuni        (A). La scuola è un luogo dove imparare e formarsi anche come cittadini per           cade nella nostra scuola.
studenti di
              vivere appieno la città, lo Stato e per prepararsi anche a modificarlo nel caso
I liceo
              fosse necessario.
              (B). La scuola è un luogo d’incontro.
                                                                                                    I l.    (A). Sì, penso di sì.
                                                                                                            (B, C, D). Sì.
              (C). La scuola è un luogo d’incontro e dove imparare.
              (D). La scuola è un luogo di cultura.
                                                                                                    II l. (A). Ho partecipato attiva-
                                                                                                          mente, da qualche anno
Studente di   (A). La scuola per me è innanzitutto un luogo di confronto, di crescita e anche       sempre meno.
II liceo      un luogo dove far nascere e sperimentare i propri talenti e le proprie passioni
              per poi sfruttarle e utilizzarle nella vita futura.
                                                                                                    III l. (A). Non troppo attivamen-
                                                                                                           te: negli anni passati molto
Studente di   (A). La scuola per me è sempre stata l’occasione di conoscere cose, ho sempre         di più, quest’anno un po’ meno. Cer-
III liceo     avuto questo senso di curiosità verso l’ignoto. È anche un’occasione per impa-        co, però, di dare del mio meglio, per
              rare, per rapportarmi con le altre persone e per formare quello che sarà il mio       esempio dalla quarta ginnasio ho par-
              futuro.                                                                               tecipato a tutte le scuole aperte.

Credi che gli altri studenti partecipino attivamente alla vita scolastica o che piuttosto prevalga un’indifferenza
generale? Se secondo te prevale un’indifferenza generale, quali sono le cause di questo disinteresse?

IV g. (A).    Secondo me c’è un’in-
         differenza generale, per
                                    I l.             (A). Penso che prevalga un’indifferenza        II l.      (A). Purtroppo non c’è molta
                                                                                                               partecipazione. Il compito
esempio le assemblee vengono viste                   generale. Secondo me ci sono attività in-
                                                                                                    del rappresentante credo che sia quel-
come una “scappatoia”, un momento           teressanti, però ora forse prevale più una conce-
                                                                                                    lo di invogliare i ragazzi a partecipare:
per perdere tempo.                          zione utilitaristica del mondo e della vita quindi
                                                                                                    è questa la grande sfida. Tutti dovreb-
(B). Sono d’accordo: c’è un’indifferen-     si fanno le cose per come viene comodo e senza
                                                                                                    bero almeno provarci, poi portarla a
za generale. La causa principale, se-       tanto impegnarsi. Questo si rispecchia anche nel-
                                                                                                    termine completamente è impossibile,
condo me, è che questa è comunque           la politica della nostra nazione per cui la parteci-    ma almeno provarci. Le cause di que-
una scuola impegnativa e se uno ha          pazione è sempre minore e siccome a scuola c’è          sta indifferenza sono il non essere abi-
altri impegni, non si interessa molto       poca partecipazione attiva, ugualmente anche in         tuati ad esprimersi sia in ambito scola-
ad altro.                                   politica. Forse adesso c’è meno interesse anche         stico ma anche al di fuori, il non sentire
(C). Io sinceramente non lo so. Forse       perché c’è un po’ di disincanto e di disillusione nei   la scuola come un posto dove mettersi
prevale l’indifferenza a causa dei mol-     confronti sia della politica che della scuola.          in gioco, dove non avere paura di dire
ti impegni.                                 (B, C, D). Non tutti partecipano alla vita scolastica   le proprie idee.
(D). Anche secondo me c’è un’indiffe-       ma la maggior parte sì. Non prevale un’indifferen-
renza generale.                             za generale, è una scuola viva. I motivi principali
                                            per cui vi sono studenti che non partecipano sono       III l.     (A). Secondo me dipende
                                                                                                               molto da come uno si trova

V g.      (A, B). No, non tutti gli stu-
          denti partecipano attiva-
                                            il poco interesse nei confronti della scuola e forse
                                            anche la poca maturità.
                                                                                                   nell’ambiente scolastico: secondo me,
                                                                                                   se uno si sente accolto, se uno si sente
mente alla vita scolastica. Alcuni si                                                              “a casa” è portato a impegnarsi e a cer-
disinteressano totalmente di ciò che                                                               care di persuadere anche altre perso-
accade e pensano solamente a terminare il loro percor- ne a frequentare questa scuola; invece se uno non si sente bene all’interno della
so di studi perché o non si trovano bene nell’ambiente scuola non credo che gli possa interessare molto la vita scolastica, rimanendo così
scolastico o non sentono la necessità di interessarsene, indifferente. Tra le persone che conosco, molte si interessano e si impegnano,
forse a causa del mancato coinvolgimento.                però sono sicuro che ci sia anche molta indifferenza.
Tutti in ginocchio - Liceo classico Romagnosi
Avere la forza di fermarsi e riflettere, di non buttare via ciò che ci succede.
                                                                                              prof.ssa Emanuela Montagna
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Cosa si potrebbe fare per incentivare gli studenti a vivere la scuola come spazio di compartecipazione?

IV g.       (A). Per attirare più partecipazione
            si potrebbero fare delle attività più
                                                       però, molti comunque non vogliono parteci-
                                                       pare. Si potrebbe tenere qualche dibattito di      I l.      (A). Non saprei proprio come incenti-
                                                                                                                    vare gli studenti.
attuali. Ad esempio durante le assemblee ven-          attualità o anche aggiungere spazi in cui dare      (B, C, D). Si potrebbero fare più attività diffe-
gono proiettati film carini ma anche film vecchi       voce alle necessità e ai problemi degli studen-     renti in modo tale da invogliare tutti a parte-
che non guarderei mai.                                 ti. Io personalmente non partecipo alle inizia-     cipare.
                                                       tive scolastiche.
V g.       (A). Secondo me si tratta di una sfida
           difficile. Già adesso ci sono abbastan-
                                                       (B). Secondo me è praticamente impossibile
                                                       incentivare gli studenti a partecipare alla vita   II l.      (A). Sarebbe bello che ognuno aves-
                                                                                                                     se un proprio compito all’interno
za input ma se uno non si sente di partecipa-          scolastica. Molte cose si stanno già facendo,       della scuola. Ci sarà sempre qualcuno che non
re non partecipa neanche se vengono offerte            qualcosa si potrebbe aggiungere, ma credo           si vorrà mettere in evidenza, magari per timi-
nuove iniziative. Forse, dal punto di vista della      che la situazione cambierebbe poco perché           dezza, però sarebbe opportuno predisporre
classe, si potrebbero organizzare gite ed uscite       nella mentalità dei giovani di oggi prevale una     sempre gli studenti ad avere qualcosa per cui
supplementari per integrarsi e conoscersi me-          sorta di menefreghismo. Io non sono così per-       mettersi in gioco con iniziative ed attività.
glio. Per quanto riguarda la scuola secondo me         ché mi interesso.
ci sono già abbastanza iniziative interessanti,
                                                                                              Come vivi le assemblee?
Partecipi alle assemblee d’istituto? Quali gruppi assem-
                                                                                             IV g.
                                                                                                         (A). (B). Le assemblee sono quasi dei giorni di
bleari preferisci?                                                                                       festa, perché vieni a scuola e non fai pratica-
                                                                                             mente niente tutta la mattina, guardi un film e ti diverti.
IV g.      (A,B,C) Sì.
           (A). (B). (C).
                               a casa.
                               (A). (B). Preferiamo le
                                                               Quindi, preferisco assem-
                                                               blee di riflessione, magari
                                                                                             Però ci piace partecipare.
Preferiamo film con            assemblee con film e le         anche con qualche ospite
                                                                                             V g.
                                                                                                       (B). Sono un momento di condivisione delle
successivo dibattito.          discussioni a seguire.          esterno (cosa non del
                                                                                                       proprie opinioni, dei propri pensieri e di anche
                                                               tutto essenziale perché
                                                                                             di confronto con persone che hanno pareri differenti ri-
V g.       (A). Io poco
           perché essendo      I l.
                                         (A). Sì.
                                         (A). Prediligo le
                                                               credo che l’assemblea
                                                               sia degli studenti) dove      spetto al tuo. (A). Può essere anche un attimo di stacco
                                                                                             dalla quotidianità.
settimane molto stres-         assemblee dove si parla         si parli di un tema che
santi e facendo questa         di attualità. (B). (C). (D).    concerne la scuola,
                                                                                                      (A). L’assemblea per me è uno spazio dove poter-
scuola difficile spesso
ne approfitto per stare
                               Di solito andiamo nei
                               gruppi assembleari dove
                                                               ma anche un tema di
                                                               attualità. È importante,      I l.     mi informare e apprendere ciò sta succedendo
a casa, riposarmi o met-       fanno vedere film in cui        però, che colui che tiene     nella nostra nazione. (B, C, D). Le assemblee per noi sono
termi avanti per qualche       c’è un dibattito attivo che     l’assemblea dia spazio e      un’attività diversa dalla normale lezione frontale, un mo-
verifica o interrogazione.     fa riflettere.                  voce a tutte le opinioni      mento di condivisione e di discussione di tematiche
Questo so che è sbagliato                                      e che non prevalga solo

                               II l.
perché se tutti facessero                  (A). Solita-        la sua.                                (A). Un momento di partecipazione studente-
come me le assemblee                       mente cerco                                       II l.    sca in cui ogni studente è libero di esprimere le

                                                               III l.
non esisterebbero.             di partecipare, però se                      (A). Sono        proprie opinioni.
(B). Io generalmente           qualche fattore esterno                      sempre stato
partecipo. Qualche volta       (es: malattia o indispo-        presente alle assemblee                    (A). Le assemblee dovrebbero essere occasio-
sono stata a casa perché
avevo bisogno di un gior-
                               sizioni) me lo impedisce
                               non partecipo.
                                                               d’Istituto. Molti gruppi
                                                               assembleari non li trovo
                                                                                             III l. ni per discutere quello che succede a scuola,
                                                                                             per esempio mi è piaciuta molto l’ultima fatta in bibliote-
no per studiare. Inoltre,      (A). Cerco sempre di evi-       interessanti ma vengo         ca. Mi piacerebbe discutere e sapere le opinioni di altre
dipende anche dalle            tare i film e i dibattiti, se   comunque, al contrario        persone sulla scuola.
tematiche proposte: se         non c’è una persona che         di molti miei compagni di
vedo che le tematiche          tiene davvero il gruppo         classe.             Camminando per i corridoi di questa scuola si respirano
proposte non mi inte-          e che sia disposta a far        (A). Preferisco i gruppi
                                                                                   emozioni contrastanti: da un lato il desiderio di esprimer-
ressano e ho bisogno di        parlare tutti e a creare un     assembleari dove non
                                                                                   si e di conoscere le opinioni altrui, dall’altro un’indifferen-
studiare, preferisco stare     vero e proprio dibattito.       vengono proiettati film.
                                                                                   za generale che preclude ogni forma di condivisione.
                                                                                   Ascoltando gli studenti che abbiamo intervistato ci siamo
rese conto che a pochi è chiaro cosa significhi partecipare attivamente alla vita scolastica.
La scuola viene vista da molti come un obbligo e non come una possibilità. Conseguentemente, molti studenti preferiscono sottrarsi a
qualsiasi spazio volontario di compartecipazione. Ne sono un esempio le assemblee d’Istituto: i gruppi assembleari diminuiscono di mese
in mese e solo pochi studenti vi partecipano. Il giorno di assemblea diventa così l’occasione di dormire qualche ora in più o di mettersi
avanti con lo studio. Abbiamo perso il valore del confronto. Sottovalutiamo l’importanza del dialogo. Così, sprechiamo i pochi momenti in
cui, tra verifiche ed interrogazioni, abbiamo la possibilità di esprimerci e di formarci come individui pensanti. Ci stiamo convincendo che
“essere adolescenti” significhi dover attendere l’età adulta per avere un pensiero critico e per formarsi un’opinione. Forse, oggi non siamo
molto abituati ad esprimere le nostre opinioni. Forse, non siamo addirittura abituati avere un’opinione. È come se ci sfuggisse qualcosa.
È come se non volessimo far parte della società. Abbiamo perso il gusto della curiosità.
Se non ci interessiamo ora del nostro microcosmo, della nostra scuola, potre-
mo un giorno interessarci della nostra vita, della nostra città, del nostro Paese?          Emma Nicolazzi Bonati ed Eleonora Urbanetto
Tutti in ginocchio - Liceo classico Romagnosi
Fai della tua vita un sogno, e del tuo sogno una realtà
                                                                     (Slogan del 68)
                                                                                                                                                  Pagina 5

              Volantino sommovitore di coscienze
         Da mesi ormai gli studenti di tutta Italia si sono mobilitati contro il sedicente Governo del Cambiamento.
                                      Sono diversi i temi oggetto della contestazione:
 - La direttiva Scuole Sicure. Emanata il 26 Ago-           - L’Alternanza Scuola-Lavoro.             - La riforma dell’Esame di Stato. Cambia la secon-
 sto scorso, prevede uno stanziamento di 2,5 mi-            Sono stati riportati dalla stampa         da prova, scompare la terza, scompaiono pure
 lioni di euro da spartirsi tra gli istituti di 15 tra le   i numerosi casi di sfruttamen-            INVALSI (in via eccezionale?) e tesina. “Il nuovo
 più grandi città italiane -Parma esclusa- al fine di       to degli studenti-lavoratori, e a         Esame di Stato valorizzerà gli studenti”, afferma
 prevenire e contrastare lo spaccio di stupefacen-          volte di incidenti anche gravi,           sicuro il Sottosegretario all’Istruzione Salvatore
 ti davanti alle scuole. Come? Con l’intervento di          come quello di uno studente di            Giuliano. È da vedere, mentre si può affermare
 Polizia di Stato e Municipale nelle aree limitrofe         Faenza precipitato dal cestello di        con sicurezza che i maturandi di quest’anno sa-
 agli edifici scolastici e l’installazione di impianti di   una gru il 21 Dicembre 2017. Ep-          ranno sottoposti a un esperimento, per di più co-
 videosorveglianza negli stessi. Un inasprimento            pure, il progetto continua. Solo,         municato con ampio ritardo, che piace a pochi.
 della repressione che non tiene conto delle pri-           cambia nome (PCTO, Percorsi               Verrebbe da dire: solo a chi lo ha imposto.
 orità: nell’a.s. 2017/2018 erano 21.606 gli istituti       per le Competenze Trasversali             - La politica sull’immigrazione. Il Decreto Sicurez-
 senza certificato di agibilità, il 53% del totale (dati    e per l’Orientamento) e si ridu-          za, divenuto legge in data 3 Dicembre 2018, tra le
 Censis). “Noi vogliamo scuole sicure” è stato uno          ce il monte ore obbligatorio (da          altre cose abolisce la protezione per motivi uma-
 degli slogan più intonati durante i cortei studente-       200 a 90 per i Licei, da 400 a 150        nitari e sopprime il sistema SPRAR. A nulla sono
 schi di Livorno di inizio Gennaio, che hanno visto         per gli istituti Tecnici e 180 per        servite le accuse di incostituzionalità e i moniti
 diverse centinaia di partecipanti, provenienti da          quelli Professionali). Facile com-        umanitaristi della società civile italiana e della co-
 tutta la regione.                                          prendere come la disponibilità            munità internazionale. Avrà come effetto primario
                                                            di forza lavoro gratuita, anche           quello di costringere molte persone nell’illegalità
 - I tagli all’Istruzione. La legge di bilancio prevede
                                                            se non specializzata, costituisca         che afferma di voler contrastare. Non si dimenti-
 per il triennio 2019-2022 un taglio di 4 miliardi di
                                                            una ghiotta opportunità di pro-           chino i rimpalli tra l’Italia e altri stati europei ogni-
 euro alle risorse destinate all’istruzione primaria
                                                            fitto per le aziende, dalle piccole       qualvolta bisogna decidere dove fare approdare le
 e secondaria, in linea con la politica dei governi                                                   navi delle ONG, insieme al loro scomodo carico di
 precedenti.                                                realtà di provincia alle multina-
                                                            zionali.                                  persone salvate dalle bagnarole con cui tentano la
                                                                                                      traversata del Mediterraneo.

Il 4 Novembre scorso abbiamo assistito allo sgombero del Liceo Classi-          Le manifestazioni non si contano più.
co Virgilio, a Roma, occupato per una settimana. Tutti e 74 gli studenti        Il fenomeno italiano è l’espressione particolare di una tendenza al rifiu-
identificati sono stati denunciati per “danneggiamento, interruzione di         to di politiche scolastiche improvvisate o non adeguate ai reali bisogni
pubblico servizio e invasione di edificio pubblico”. Più recentemente, il       e problemi della nostra generazione.
15 Gennaio, a Catania, la DIGOS ha interrotto con la forza l’occupazione        Tale rifiuto è positivo e non, come è stato dipinto, ottusamente distrut-
del Liceo Scientifico Boggio Lera.                                              tivo.
Notizia di questi giorni, a Pisa gli studenti hanno occupato tutti gli isti-    Sta a noi il difficile compito di incanalare que-
tuti superiori della città.                                                     sta forza nei binari del vero Cambiamento.                 Davide Ghini

                           #FRIDAY                FOR FUTURE CON GRETA THUNBERG
Si tratta dell’iniziativa studentesca più grande, più
                                                  ferenza delle Parti sul Clima tenutasi in Polonia         muovono le iniziative in tutto il mondo: basta de-
importante e concreta su scala mondiale degli ul- nel 2018) e al Forum economico Mondiale di Da-            cidere di incontrarsi per manifestare con un unico
timi decenni con un obiettivo preciso: convincere vos (Svizzera) dove ha tenuto un discorso e si è          obiettivo, cioè quello di chiedere ai governi che
chi governa a rispettare l’ambiente, migliorando  rivolta al Segretario generale delle Nazioni Unite        attuino gli accordi presi a Parigi nel 2015 e che in-
il futuro di tutti. Questi sono i principali hashtag:
                                                  António Guterres toccando tuti i temi legati alla         tervengano radicalmente per mettere in atto dei
                                                  crisi climatica.                                          provvedimenti che incidano in maniera decisiva
                 #FridayforFuture                 Inoltre in un Ted Talk (Technology Entertainment          sulle emissioni di CO2, che investano in energie
             #SchoolsStrike4Climate               Design) racconta il suo percorso di impegno fin da        rinnovabili e che si prendano cura dei mari e dei
                  #ClimateStrike                  bambina per l’ambiente.                                   paesaggi, dagli ecosistemi devastati dal surriscal-
                                                  Il risultato più significativo e importante è che         damento globale, delle specie in via di estinzione
Tutto è nato dall’iniziativa di GRETA THUNBERG, da quel 20 agosto Greta è riuscita a coinvolgere            e di quelle che presto saranno estinte.
una studentessa svedese da poco sedicenne, che migliaia di studenti in tutto il mondo. Le adesioni          Questi saranno i principali temi delle manifesta-
dallo scorso agosto salta la scuola ogni venerdì al FridayforFuture si registrano in decine di città        zioni indette per il prossimo
(da questo deriva il nome Friday) per manifestare nel mondo oltre alle manifestazioni: dal 30 no-                            15 marzo 2019:
davanti al parlamento svedese.                    vembre si sono formati comitati in tutta Europa.            il più grande sciopero globale per il clima degli
In poche settimane Greta è diventata una delle Anche in Italia ed anche a Parma sono iniziate le                                 ultimi anni.
25 teenager più influenti al mondo secondo TIME prime manifestazioni di venerdì.                            Con questa protesta gli studenti avranno davvero
(un autorevole settimanale di informazione pub- Come molti altri movimenti di protesta pacifica             la possibilità di cambiare il futuro del pianeta.
blicato negli Stati Uniti d'America a partire dal nati negli ultimi anni, anche sui social network si
1923.)                                            sono creati gruppi ed eventi. L’account Instagram         (tratto da “Friday for Future, o come i teenagers hanno de-
Greta è intervenuta due volte alla Cop24 (la Con- di Greta è il più prestigioso di tanti profili che pro-   ciso di salvare il mondo” di Edoardo Vitale – www.wired.it)
Il sapere deve essere libero e liberamente consentito
                                                                     (Slogan del 68)
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                                  PROTESTE STUDENTESCHE IN EUROPA
Spesso sentiamo dire che i “Millenials” sono una generazione poco interessata alla dimensione politica e ripiegata verso i propri
interessi personali. Tuttavia, le crescenti manifestazioni studentesche degli ultimi mesi, che coinvolgono sempre più studenti liceali e
universitari e spesso vengono ignorate dall’opinione pubblica, smentiscono questo modo semplicistico di vedere il mondo giovanile.
In vari paesi, in particolare nei Balcani, le proteste, originate da riforme riguardanti l’istruzione, si sono presto trasformate in
movimenti più estesi contro governi accusati di essere chiusi al dialogo, disinteressati all’opinione popolare, succubi delle dinamiche
di mercato.

Uno dei casi                         più eclatanti degli ultimi tempi si
                                     è verificato in Albania. Qui, nella
                                                                                Altre proteste, effettuate da studenti per lo più delle scuole supe-
                                                                                riori, riguardano invece l’incoerenza del sistema scolastico odierno,
capitale Tirana, molti studenti universitari hanno manifestato non              ormai privatizzato sempre di più e sempre meno focalizzato sulla
solo per una maggiore accessibilità ai corsi universitari, il motivo            risoluzione dei problemi attuali.
scatenante, ma anche contro lo stesso sistema economico e poli-
tico del paese. Le proteste sono iniziate nella facoltà di ingegneria
e architettura della capitale a causa dell’introduzione di una nuova
tassa di iscrizione verso gli inizi di dicembre 2018 e sono continuate
                                                                                Anche in                Germania vi sono state proteste, stavolta da
                                                                                                        parte di studenti liceali. Essi hanno manda-
                                                                                to al governo una petizione, corredata da 36000 firme, richiedendo
per tutto il mese, riprendendo infi-                                                                           maggiore elasticità nelle valutazioni
ne il 10 gennaio dopo una pausa 10                                                                             dell’esame di inglese, in quanto esso
giorni.                                                                                                        è parte integrante degli esami finali,
Le proteste vengono paragonate a                                                                               indispensabili per l’iscrizione all’uni-
quelle, sempre studentesche, che                                                                               versità. Alle loro richieste il capo del
diedero inizio alla rivolta conclusa-                                                                          governo Winfried Kretschmann ha
si con la fine del regime comunista                                                                            risposto dichiarando che diplomarsi
nel 1990,poiché ora come allora gli                                                                            non è un diritto.
studenti trovano l’appoggio del po-
polo. Tuttavia, se le proteste di allora
contribuirono alla caduta del regime
comunista, sostituito dall’alternanza
                                                                                                                   Negli ultimi
                                                                                                               mesi vi sono state proteste di stu-
di partiti di centrodestra e centrosinistra, le proteste di oggi potreb-        denti di scuole superiori, presto soprannominate dai giornalisti
bero mettere in crisi l'attuale governo.                                        “Teenager Revolution”. Il movimento, chiamato in realtà “School
                                                                                Strike For Climate Action” è composto da studenti di vari paesi che

In Grecia,                   ad ottobre 2018, vi sono state manife-
                             stazioni studentesche contro le riforme
riguardanti la composizione del curriculum dell’ultimo anno di li-
                                                                                protestano non tanto contro riforme scolastiche o governative, ma
                                                                                contestano il disinteresse degli adulti verso il cambiamento climati-
                                                                                co e denunciano la scarsa credibilità del mondo adulto che seguita
ceo e le modifiche ai test d’ingresso per l’università. I manifestanti          a mostrarsi indifferente verso problemi globali. Vi sono stati vari ri-
si sono trovati in piazza Syntagma, ad Atene, sede del parlamen-                trovi a partire dal gennaio 2018, con 2500 partecipanti in Germania
to greco, dando inizio ad un lancio di pietre, bengala e molotov,               e 3000 in Svizzera. Gli studenti sempre più spesso abbandonano la
a cui la polizia ha risposto con gas lacrimogeni. Questa è solo una             scuola in segno di protesta verso un
delle “manifestazioni”( non sempre pacifiche) contro il governo di              sistema ormai incoerente e cieco di             Maria Sole Zanzucchi
Tsipras, durante il quale vi sono state varie riforme in ambito stu-            fronte ai bisogni del pianeta.              ed Elena Camuti Borani
dentesco e non solo, tra cui molte restrizioni sul diritto di sciopero.

                      MOBILITAZIONE STUDENTESCA IN FRANCIA
                                    intervista ad uno studente parigino
Già dalla scorsa primavera, in Francia migliaia di studenti si mobilitano con forza rivendicando i propri diritti, sfidando le riforme
governative che rischiano di metterli in discussione e cercando di ottenere un vero cambiamento. Per saperne di più sui movimenti
       studenteschi francesi, abbiamo intervistato Andreas Coste, studente ventiduenne all’università di Paris Ouest Nanterre.

1.      Quali sono i motivi che spingono gli
        studenti francesi a manifestare? Quali
sono i principali cambiamenti introdotti dal-
                                                      obbligato a lavorare per finanziare i suoi studi).
                                                      Poi, ciò che ha spinto manifestazioni abbastan-
                                                      za importanti nelle principali facoltà in Francia
                                                                                                            verno Macron. Tuttavia, per così dire, è solo la
                                                                                                            goccia che ha fatto traboccare il vaso: c’erano
                                                                                                            già stati parecchi attacchi che l’hanno prece-
le riforme nella scuola e nell’università dal         è l’introduzione della selezione dal primo anno       duta.
governo Macron?                                       di università. In Francia, tutti - con il consegui-   Penso che si debbano mettere in relazione gli
I principali motivi che spingono gli studenti a       mento del Bac (corrispondente alla maturità           attacchi e le riforme introdotte dal governo
lottare e a mobilitarsi sono gli attacchi ripetu-     italiana, ndr) - avevano il diritto di accedere       Sarkozy, Hollande e ora Macron, con la crisi
ti, da diversi anni, sulle condizioni di studio, di   all’università, peraltro una delle conquiste del      economica del 2008, che ha portato un au-
vita e di lavoro (più di uno studente su due è        68, e ciò è stato rimesso in discussione dal go-      mento della disoccupazione, un rallentamento
Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
                                                                                                              Mahatma Gandhi
                                                                                                                                            Pagina 7
generale dell’economia.                                                                                        mobilitazioni molto più allargate. È un pro-
In più, il denaro pubblico è andato a rim-                                                                     nostico che può verificarsi effettivamente,
pinguare banche e imprese, e non a servizi                                                                     per esempio con i gilets jaunes, con i quali
pubblici e università.                                                                                         si è visto che le lotte studentesche possono
All’introduzione della selezione, si aggiun-                                                                   davvero essere un focolaio di propagazione
ge poi un aumento delle tasse d’iscrizione                                                                     verso altri settori del mondo del lavoro, ed
per tutti gli studenti.                                                                                        è quello che il governo teme di più.
Questo colpirà soprattutto gli studenti
dell’Africa, per i quali è già un investimen-
to consistente venire in Francia e pagare
le odierne tasse d’iscrizione, e in più ora
                                                                                                               5.       Dal ‘68 al 2018: possiamo parago-
                                                                                                                        nare le dinamiche di questi due mo-
                                                                                                                vimenti di contestazione?
sono aumentate in modo allucinante                     studentesche a livello del mondo del lavoro.             Il punto in comune tra il 1968 e il 2018 è
(3000 euro per entrare a un master), e ciò ha          Certo, ci sono delle università occupate, ma         quello proprio di ogni mobilitazione, che sia di
causato una diminuzione del 10% delle do-              finché non è bloccata anche l’economia non           studenti o di lavoratori. Ovvero, a partire dal
mande d’iscrizione quest’anno rispetto all’an-         si costituisce il problema maggiore per il go-       momento in cui la gente inizia a mobilitarsi, a
no scorso, per gli studenti stranieri.                 verno.                                               non agire più individualmente ma in un’azione
                                                       In alcuni casi la selezione in entrata è stata       collettiva, sviluppando le assemblee generali

2.
zione?
       Gli studenti che protestano sono sia
       liceali, sia universitari? In che propor-
                                                       messa in pratica e al momento il governo non
                                                       è affatto propenso a una modifica delle tasse
                                                       d’iscrizione per gli studenti francesi, ma è stato
                                                                                                            dove tutti gli studenti possono decidere, vo-
                                                                                                            tare e avere una parte nella conduzione della
                                                                                                            lotta, per forza si sviluppa la coscienza politica
I giovani che protestano sono insieme univer-          obbligato ad indietreggiare a causa della mo-        degli studenti, e ciò spinge ad idee più politi-
sitari e liceali, perché sono attaccati allo stesso    bilitazione dei gilets jaunes. In questo caso si     che e radicali. Si può vedere in misura molto
modo da questi provvedimenti. Poi ci sono dif-         vede come l’impatto sia molto più importante         larga nel movimento del ‘68, e in misura mino-
ferenze a livello locale, ci sono licei e università   quando non sono solo gli studenti a mobilitar-       re in quello del maggio 2018.
più o meno mobilitati.                                 si, ma anche l’insieme dei lavoratori.               La differenza principale è il contesto economi-
                                                                                                            co: nel 1968 si era in un periodo di espansione

3.      Quali risultati concreti sono stati rag-
        giunti fino ad oggi?
Il problema delle mobilitazioni studentesche
                                                       4.     Qual è la reazione del governo davanti
                                                              alla contestazione studentesca? Preve-
                                                       de di introdurre cambiamenti per accogliere
                                                                                                            del sistema capitalista, quando c’era un’impor-
                                                                                                            tante crescita economica, una disoccupazione
                                                                                                            molto bassa, e in generale un aumento del li-
è che, se si vogliono ottenere risultati, un ele-      le rivendicazioni degli studenti, o è chiuso al      vello di vita (anche se in modo relativo a causa
mento importante è il numero, la capacità di           dialogo?                                             delle enormi differenze tra ricchi e poveri). Al
raggruppare nell’azione la maggior parte degli         In realtà, quello tra il governo e gli studenti è    contrario, oggi siamo esattamente nella situa-
studenti, di fare unità tra studenti e lavoratori.     un rapporto di forza, quindi non c’è dialogo,        zione opposta: con la crisi dell’attuale sistema
Questo è un po’ il limite degli ultimi movimen-        ma il governo teme che in qualche caso le            economico, non si può fare altro che regredire
ti, perché non c’è una propagazione delle lotte        mobilitazioni studentesche siano il sintomo di       nelle condizioni di vita.
                                                                                                                                      Francesca Orlandini

                                    MANIFESTARE È UN DIRITTO
L’ art. 4 comma 4 del D.P.R. 249/98 (Statuto delle Studentesse e degli            Allora questa passività diventa        ciale, purché questa rimanga una
Studenti) stabilisce che “In nessun caso può essere sanzionata, né di-            la prassi e si trasforma in indiffe-   scelta consapevole e non dettata
rettamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni corret-           renza: deleghiamo i problemi e         da timori o intimidazioni.
tamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.”                        le responsabilità ad altri, che non    In quest'ottica dunque, scegliere
                                                                                  hanno nulla di diverso da noi, ma      di partecipare ad una manifesta-
Decidere consapevolmente di as-          Chiunque dovrebbe sentirsi legit-        non sono noi.                          zione non è sinonimo di disimpe-
sentarsi da scuola e partecipare         timato a mettere in discussione          Quando l’opinione pubblica viene       gno scolastico ma espressione di
ad una manifestazione significa          un sistema di decisioni non con-         finalmente ammutolita, le naturali     una presa di coscienza più adulta
esercitare la propria libertà di         divisibili. Rientra nel dovere della     conseguenze sono rappresentate         e responsabile verso ciò che ci cir-
pensiero.                                scuola educare all’esercizio di una      da una progressiva mancanza di         conda; partecipare alla vita scola-
Partecipare alle riunioni studen-        cittadinanza libera e responsabile:      interesse e partecipazione, che        stica non è un dispendio eccessivo
tesche, che siano assemblee o            voler capire, discutere, chiedersi       porta un maggiore controllo au-        di tempo ed energie ma una pre-
comitati, esprimendo un parere,          se si è d’accordo con certi indirizzi    toritario.                             disposizione naturale dello stu-
significa in ugual modo esercitare       significa imparare ad essere citta-      Senza parlare dei massimi siste-       dente, inteso come componente
la propria libertà di parola.            dini, che prendono a cuore le de-        mi, possiamo appurare questo           attivo di una comunità; argomen-
Anche mettere in discussione             cisioni della comunità.                  meccanismo anche nella vita sco-       tare il proprio dissenso, non è un
comportamenti e scelte di caratte-                                                lastica: il pensiero degli studenti    atto di ὕβϱις (dal greco, “tracotan-
re didattico o derivanti da indirizzi    Eppure le cose non stanno sempre         è talmente assopito che nessuno        za”), ma la base per un rapporto
politici nazionali in materia scola-     così. Abbiamo paura delle riper-         si fa problemi a decidere per noi      di rispetto reciproco e di crescita
stica, se lo si ritiene importante,      cussioni, del giudizio, di essere soli   e noi non ci facciamo problemi ad      politica.
significa esercitare la propria liber-   contro un mondo (scolastico, lavo-       accettarlo.
tà di parola.                            rativo, sociale, politico, etc.) che     Poi ognuno può decidere se pren-       Il diritto di manifestare la propria
La libera espressione di opinione,       non ci piace. Abbiamo così pau-          dere posizione oppure estromet-        opinione deve essere impedito o
ergo anche di dissenso, non è un         ra che non parliamo affatto, non         tersi dal nostro microcosmo so-        valorizzato?
atto di coraggio, ma un diritto.         emettiamo neanche un sussurro.                                                                     Giada Pedroni
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna
                                                  possono cambiare il mondo.
   Pagina 8                                                                                                Malala Yousafzai

                                     "PROF, CHI E’ CHE COMANDA?"
                           Ottobre 2017: Mirandola (MO), uno studente lancia un cestino contro un professore;
                                   Febbraio 2018: Caserta, uno studente accoltella una professoressa;
                          Marzo 2018: Alessandria, un professore viene legato ad una sedia, ripreso ed insultato;
                                     Aprile 2018: Lucca, un professore viene insultato e minacciato.
L’anno scolastico 2017-2018 viene definito           principi di autorità e di rispetto dei ruoli che   Si può parlare quindi di una vera e propria
come un “annus horribilis” per i numerosi            non vengono più accettati dalle nuove gene-        emergenza e definire tutta la serie di atti
atti di violenza contro i docenti di tutta Italia:   razioni probabilmente perché nella società         intimidatori e violenti contro i professori
dal settembre 2017 si sono contati 33 casi           stessa e nel nucleo familiare non sono più         “bullismo”, una nuova forma di comporta-
di violenze fisiche accertate e 81 casi di vio-      percepiti come valori “forti”. Il modo di fare     mento sociale oppressivo e vessatorio che
lenze fisiche stimate con una paurosa media          scuola è notevolmente cambiato nel corso           si sta diffondendo in tutto il mondo come
di quattro episodi a settimana. Inoltre, come        del secondo dopoguerra: prima il metodo            un’epidemia. E’ bene infatti ricordare che
riportato da una statistica di Skuola.net, per       d’insegnamento era più rigido ed intran-           gli episodi di violenza nei confronti dei do-
ogni aggressione di cui si ha conoscenza             sigente, la "severa" figura dell’insegnante        centi non sono un fenomeno solo italiano: la
certa, si stima che ve ne siano almeno al-           rispettata e possiamo dire “temuta”; ora il        Gran Bretagna, in cui nel 2014 secondo una
tre tre non rese pubbliche e il numero dei           rapporto docente-studente è meno freddo            ricerca il 57% del personale scolastico aveva
casi aumenta se si considerano le violenze           e distaccato e favorisce la libera interazio-      subito aggressioni, gli Stati Uniti, dove un'in-
verbali ancora più diffuse. E il problema non        ne, ma allo stesso tempo si assi-
va percepito come lontano da noi e com-              ste alla frequente delegittimazio-
pletamente estraneo poiché passando alle             ne quotidiana dei professori da
singole regioni, il primato della litigiosità        parte dei ragazzi e la svalutazione
viene detenuto dall'Emilia-Romagna (con il           del loro fondamentale ruolo di
66% delle scuole che riporta casi di violen-         educatori. Il significato etimolo-
za), seguita da Abruzzo e Toscana. E’ cor-           gico della parola “educare” vuol
retto quindi parlare di un ribaltamento del          dire “trarre fuori” inteso come
rapporto studente-professore? Nella realtà           apprendimento di principi intel-
quotidiana i ruoli della scuola e del docen-         lettuali o morali in accordo con
te vengono davvero messi in discussione?             le esigenze dell’individuo e della
Si tratta di un fenomeno solo italiano? Ma           società. Come citato nell’articolo
soprattutto come si esprime lo Statuto na-           1 dello Statuto degli Studenti “la comuni-         dagine indica che almeno il 20% dei docenti
zionale degli studenti e delle studentesse in        tà scolastica […] fonda il suo progetto e la       delle scuole pubbliche è stato insultato e
merito a questa tematica? E cosa contiene il         sua azione educativa sulla qualità delle re-       minacciato, e il Canada sono alcuni esempi
Regolamento d’Istituto del Romagnosi?                lazioni insegnante-studente” poiché solo in        che portano a parlare di un allarme globa-
                                                     presenza di un rapporto di collaborazione e        le. Come fare allora? Come poter arginare
Un’escalation di violenza, quella di cui sia-        rispetto reciproco tra studenti e insegnanti       una crisi che riempie costantemente pagi-
mo testimoni, che spaventa e che porta ad            si può svolgere al meglio l’attività didattica.    ne e pagine di cronaca? Quali sono i rime-
una naturale riflessione sul rapporto stu-           L’articolo A5 del Regolamento d’Istituto del       di?
dente-professore, una relazione complessa            Romagnosi afferma analogamente che “gli            La scuola si è sempre evoluta, in base all'e-
ma splendida ed unica fondata sulla fiducia          studenti sono tenuti a creare un clima di ri-      voluzione della società, e il modo di fare
e sull’ascolto, sulla collaborazione e sul dia-      spetto, di collaborazione, di fattiva parteci-     scuola cambia e cambierà sempre al pari
logo, ma soprattutto sul rispetto reciproco.         pazione con i compagni e le compagne, con          del nostro mondo e del progresso sociale,
La relazione umana è qualcosa che si crea            i docenti e con tutti coloro che esercitano        ma per affrontare i problemi odierni occorre
nel tempo, che incontra ostacoli e mette             un ruolo educativo e formativo”. Il rappor-        agire e ripartire con un approccio diverso.
alla prova le parti coinvolte, che ci costrin-       to tra insegnante e alunno in nessun caso          Bisogna ripartire da un nuovo patto di cor-
ge a misurarci contemporaneamente con gli            può trasformarsi in un rapporto alla pari e        responsabilità scuola-famiglia, da una riap-
altri e con noi stessi e a metterci in gioco.        la trasgressione alle regole che lo disciplina-    propriazione da parte dei docenti del loro
La scuola è innanzitutto un ambiente di vita,        no non deve essere prevista. Servirebbe la         ruolo cardine come professionisti dell’edu-
ma è anche l’ambiente in cui si apprende             stretta collaborazione fra scuola e famiglia       cazione con i quali potersi confrontare sulle
e l’apprendimento ha bisogno di passare              per coltivare i valori trasmessi dagli statuti     problematiche didattiche e sui disagi adole-
attraverso la relazione umana. La relazio-           degli studenti, anche se oggi questa alleanza      scenziali. Ripartire insomma da una basila-
ne umana in sé però non basta a creare un            educativa sembra sempre più vacillare con il       re cultura del rispetto delle regole, troppe
ambiente scolastico formativo ed idoneo a            rifiuto ad interiorizzare l’autorità messa si-     volte taciuta e ignorata nelle famiglie, nella
favorire la crescita dello studente e per que-       stematicamente in discussione da parte dei         scuola, nella società.
sto deve combinarsi con il rispetto del ruolo        ragazzi prima a casa e poi in classe.
di educatore dell’insegnante. Sono proprio i                                                                                      Margherita Ferioli
La fantasia al potere!
                                                              (Slogan del 68)
                                                                                                                               Pagina 9

                                                 L'amica geniale
           “Qualcosa mi convinse, allora, che se fossi sempre andata dietro a lei, alla sua andatura, il passo di mia madre
            avrebbe smesso di minacciarmi. Decisi che dovevo regolarmi su quella bambina, non perderla mai di vista…”
                                                                                                           E. Ferrante, L’amica geniale

“L’amica geniale” è il primo di una serie di quattro romanzi, ideato dalla scrittrice italiana Elena Ferrante e pubblicato nel 2011. In seguito
al successo mondiale del romanzo (considerato come il romanzo italiano più venduto nel mondo negli ultimi dieci anni) è stato elaborato
un adattamento cinematografico con la regia di Saverio Costanzo per una serie di otto puntate andate in onda negli Stati Uniti dal 18
novembre 2018 e in Italia su Rai 1 dal 27 novembre al 18 dicembre 2018.

Il primo romanzo della serie narra le vicende di Lila e Lenù, attra-      Lila alla fine delle scuole elementari per volontà dei genitori, che
verso gli occhi di quest’ultima, nella Napoli degli anni ‘50 e ‘60,       non le permetteranno di continuare gli studi. Lenù, invece, - dopo
dal loro primo incontro durante il periodo dell’infanzia per arrivare     un’assidua lotta contro la madre, contraria a farla studiare - prose-
fino all’adolescenza, segnata da molti cambiamenti che si rivele-         guirà gli studi alle scuole medie e in seguito al ginnasio, quasi su-
ranno fondamentali nel corso della vita delle due protagoniste. In        perando in bravura l’amica. Lila continuerà la sua lotta quotidiana
una cornice popolana e misera di un rione nella periferia napoleta-       per evadere da quella realtà popolare immobile e violenta, man-
na, crescono due “piccole donne”, che ben presto saranno chiama-          tenendo la singolare creatività e il temperamento ribelle e tenace
te a prendere decisioni fondamentali per sopravvivere nella cruda         che la caratterizzano, proprio come aveva progettato e sognato fin
e amara quotidianità del quartiere, tra le discordie con i genitori e     da piccola con la sua amica geniale.
ostilità delle organizzazioni criminali locali, che spesso confermano
la loro autorità con la violenza.                                         Fin dal primo capitolo della serie, l’autrice ci sorprende con una
Lila, diminutivo di Raffaella, fin dall’infan-                                                  scrittura semplice e diretta: attraverso gli
zia dimostra di possedere capacità quasi                                                        occhi e le memorie di Elena, ormai anziana,
geniali unite ad un temperamento ribelle                                                        che dopo molti anni decide di riscrivere la
e deciso. La scuola, la lettura e la scrittura,                                                 sua vita, le tappe e le persone che l’hanno
per le quali si rivela essere molto portata                                                     caratterizzata e influenzata, in un viaggio
fin da subito, ben presto vengono indivi-                                                       colmo di cambiamenti, dubbi, scelte e con-
duate dalla giovane come l’unico mezzo di                                                       seguenze, nella crescita e nella ricerca di
evasione dall’ambiente e dalle sue regole.                                                      un’identità propria. L’epoca di ambientazio-
Lenù, diminutivo di Elena, per quanto a                                                         ne è un fattore chiave degli avvenimenti nel
scuola possa dimostrarsi diligente, capace                                                      corso della vita delle due amiche, le quali
e rispettosa, capisce che non riuscirà mai                                                      sono testimoni dei numerosi mutamenti
ad eguagliare le incredibili capacità di Lila,                                                  interni ed esterni della loro persona e del
ma individua in quella bambina, gracile, ri-                                                    luogo in cui vivono. Il principale di tali ro-
belle e singolare, la sua chiave di evasione                                                    vesciamenti di ruoli riguarda proprio le due
dalla difficile quotidianità che la circonda.                                                   giovani amiche: se inizialmente l’immagine
Tra le due bambine si instaura rapidamente                                                      dell’ “amica geniale” viene attribuita a Lila,
un legame affettivo unico e indissolubile,                                                      creativa e ribelle, in seguito, dopo l’abban-
un’amicizia che va oltre i confini fatiscenti                                                   dono del percorso d’istruzione, la stessa
del rione e che si protrae nel tempo come                                                       Lila ritroverà in Elena, ormai una studen-
vitale ed eterna.                                                                               tessa brillante, la sua realizzazione e il com-
La crescita e la maturazione delle due bam-                                                     pimento del suo progetto.
bine, ben presto ragazzine e donne, viene
accuratamente analizzata dall’autrice con                                                        “...Tu sei la mia amica geniale, devi diventa-
lo scopo di mettere in luce i loro cambia-                                                       re la più brava di tutti, maschi e femmine.”
menti individuali, la singolare modalità di                                                      le dirà Lila.
influenzarsi a vicenda, che si sviluppa nel
tempo e i momenti di tensione e difficoltà                                                         Un romanzo efficace e decisamente riusci-
nel loro rapporto, che non fanno altro però che rafforzarlo.              to, una storia intensa e autentica nelle sue tante riflessioni e os-
Procedendo nella narrazione, vengono presentati i tanti volti che         servazioni. L’autrice - con una scrittura semplice e lineare, ma allo
popolano la vita nel rione, le storie, i cambiamenti che sono pro-        stesso tempo estremamente coinvolgente - cattura il lettore e lo
fondamente influenzati dagli effetti delle trasformazioni che inve-       invoglia a proseguire il lungo e tortuoso viaggio delle due prota-
stono il rione, Napoli e l’Italia. L’unico aspetto che sembra poter       goniste, anche dopo la conclusione del primo capitolo della serie.
sottrarre le due giovani donne allo statico destino della “plebe” del
rione si rivela essere l’istruzione e la conoscenza, privilegi negati a
                                                                                                                             Sara Pallonetto
Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni
                                  malvagie, ma per quelli che osservano senza fare nulla.
                                                                                                                    Albert Einstein
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                                     Tre anni senza Regeni e senza verità
Sono ormai passati tre anni dalla morte del           colpo di stato milita-                                                      danti riguardo alla
giovanissimo Giulio Regeni, tre anni in cui an-       re), ma l'intero gover-                                                     faccenda.
cora non si è fatta chiarezza sul caso e in cui       no è stato accusato di                                                      Roberto Fico, poli-
non si è risaliti ad un colpevole. Giulio aveva       repressione dei diritti                                                     tico di Cinque stel-
solo 28 anni ed era un dottorando italiano che        umani anche a cau-                                                          le, crede che dopo
ancora minorenne si era trasferito per andare         sa delle sparizioni di                                                      l’omicidio di Giulio
a studiare nel New Mexico e, successivamen-           molte persone che dal                                                       sia sopraggiunto un
te, nel Regno Unito. Al momento della morte           2015 in questo Stato                                                        periodo di crisi e che
stava conseguendo un dottorato di ricerca per         (come in altri) vengo-                                                      le due magistrature
conto dell’università di Cambridge, si trovava        no praticate come atti                                                      siano in stallo e che
infatti in Egitto per svolgere delle ricerche ri-     di routine dalle forze armate. Regeni in effetti non vi sia cooperazione. Altri sono fiduciosi
guardo i sindacati indipendenti egiziani.             non è un caso isolato, ma di solito le vittime nei confronti dell’Egitto e credono che ci possa
Il 25 gennaio 2016 fu denunciata la sua scom-         sono egiziane.                                    essere un confronto e maggior collaborazione,
parsa da un’amica con cui si sarebbe dovuto                                                             invece altri non ritengono possibile un soste-
incontrare nel pomeriggio. Il cadavere orribil-       Dopo aver preso in considerazione tutte le gno da parte dell'Egitto, che ritengono respon-
mente martoriato fu rinvenuto però soltanto il        opzioni e aver visto la polizia egiziana segui- sabile della morte di Giulio.
3 febbraio, dentro ad un fosso alla periferia del     re tracce improbabili, viene quasi automatico La capitale italiana però ormai ha dichiarato di
Cairo, con evidenti segni di tortura.                 chiedersi in quale situazione Egitto ed Italia voler tagliare i ponti con l’Egitto fino a quando
Poco dopo il suo ritrovamento le autorità egi-        sono adesso. I due stati sono da sempre in non si giungerà a una vera e propria svolta del
ziane pur se garantirono a parole una piena           stretto contatto ed economicamente impor- caso. Purtroppo infatti le indagini su questo
collaborazione agli investigatori italiani in real-   tanti l'uno per l'altro, ma con il caso Regeni le caso ancora non han portato ad alcuna pista.
tà impedirono loro di interrogare i testimoni.        cose sembrano essersi inasprite.                  Inoltre, la procura di Roma ha annunciato che
Nel settembre 2017 il legale egiziano che se-         Ilsegnale più vistoso delle tensioni diplomati- probabilmente aggiungeranno alla lista degli
guiva il caso fu incarcerato in Egitto con l’accu-    che tra i due Paesi è stato il richiamo a Roma indagati degli agenti del Cairo e forse ciò ser-
sa di voler sovvertire il governo Al-Sisi. Il com-    dell'ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio virà a dare una scossa a un caso fermo allo
portamento di Al-Sisi infatti ha sempre lasciato      Massari, da parte di Gentiloni, nell'aprile del stesso punto ormai da anni, dato che il gover-
molti dubbi: non solo è noto per l’oppressione        2016 (poi l'ambasciatore sarebbe stato rein- no egiziano non
implacabile dei sostenitori del presidente pre-       tegrato nella sua sede a distanza di qualche sembra più voler            Teresa Casappa, Sofia
cedente (Al-Sisi è salito al potere grazie a un       mese). Oggi in Italia vi sono opinioni discor- collaborare.            Covati, Giuditta Monica

                                   I martiri della libertà: Jan Palach
19 gennaio 1969: una data che dice poco a             giore libertà di espressione e di stampa. Que-        torcia umana. Noi esigiamo l'abolizione della
molti di noi.                                         sto tentativo rifirmistico fu però stroncato sul      censura e la proibizione di Zpravy.»
La seconda guerra mondiale era ormai termi-           nascere dalle forze militari dell’Unione Sovieti-     ("Zpravy" vuol dire "Notiziario"; egli si riferiva al
nata, ma la sua fine non coincise con quella          ca e degli alleati (ad eccezione della Romania),      giornale delle forze d'occupazione sovietiche.)
delle tensioni e delle violenze. Il mondo era         le quali invasero la Cecoslovacchia nel 1968.         «Se le nostre richieste non saranno esaudite
diviso dalla guerra fredda in due aree e la Re-       Quest’occupazione deluse molte speranze e             entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il
pubblica Socialista Cecoslovacca rientrava in         inflisse un duro colpo agli animi, in molti si ras-   nostro popolo non darà un sostegno sufficien-
quella sotto l’influenza dell'URSS. Durante il        segnarono alla privazione della libertà politica:     te a quelle richieste, con uno sciopero generale
periodo dell’influenza comunista, in Cecoslo-         è per denunciare questa repressione e ridare          e illimitato, una nuova torcia s'infiammerà».
vacchia si iniziava a respirare aria di riforme:      coraggio al proprio popolo che un giovane stu-
era la cosiddetta Primavera di Praga, intrapre-       dente (neanche 21enne) il 19 gennaio del 1969         Del gruppo di persone qui nominato non si han-
sa dal segretario del PCC (Partito Comunista di       si diede fuoco nella piazza di San Venceslao a        no certezze, ma probabilmente non esisteva re-
Cecoslovacchia), Alexander Dubček, il quale si        Praga, sotto gli occhi sconvolti dei passanti.        almente, non concretamente, almeno. La cosa
proponeva come obbiettivo un “socialismo dal          Tre giorni di agonia e Jan Palach morì.               che sorprende, però, è questa: Jan Palach non
volto umano”, che concedesse ai cittadini mag-        Il motivo del suo gesto venne chiarito dai suoi       fu davvero l’ultima torcia umana a Praga. Dopo
                                                      appunti, in una sacca lasciata a terra, prima         di lui molti altri (circa dieci persone, di cui 7 stu-
                                                      che si versasse addosso la benzina:                   denti) provarono a suicidarsi allo stesso modo,
                                                                 «Poiché i nostri popoli sono sull'orlo     dichiarando apertamente di seguire il suo
                                                      della disperazione e della rassegnazione, ab-         esempio e di condividere le sue motivazioni.
                                                      biamo deciso di esprimere la nostra protesta          La cosa che, se non turba, quantomeno sor-
                                                      e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro      prende, è che queste persone non avevano
                                                      gruppo è costituito da volontari, pronti a bru-       alcun legame con Jan Palach, non l’aveva-
                                                      ciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto           no mai conosciuto prima della sua morte,
                                                      l'onore di estrarre il numero 1, è mio diritto        né visto di persona, il che significa che pro-
                                                      scrivere la prima lettera ed essere la prima          babilmente non esisteva un vero e proprio
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