Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale

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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
www.comunicareilsociale.com
aprile 2021 - n. 04
Testata reg. al Tribunale di Napoli aut. n.77 del 21/10/2010

                                                                Beata gioventù (o no?)
                                                               Niente scuola in presenza, niente piazze, strade e luoghi di ritrovo, niente sport: i giovani sono
                                                               fortemente penalizzati dalla pandemia. Riflessioni, storie e interviste su una generazione dal
                                                               futuro a rischio.                              1
Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
Sommario

     6                                                                                                             14
     L’inchiesta                                                                                L’approfondimento
4. I nostri ragazzi congelati dal virus.
   E nessuno che chieda loro:
   «Come state?»
    di Antonio Menna
5. Perform-Amando, al via gli incontri
   per fare prevenzione in tema
   di sessualità, covid-19 e psicologia
    di Walter Medolla                                                                  Direttore Responsabile
6. Progetto Pace, quando l’inclusione                                                  Nicola Caprio
   è promossa dalle nuove generazioni
                                                                                       In redazione
    di Antonio Sabbatino
                                                                                       Francesco Gravetti
7. Scuola e Volontariato, nuove soluzioni                                              Walter Medolla
   e tanta interazione: così prosegue                                                  Valeria Rega
   il progetto del CSV Napoli                                                          Impaginazione & Grafica
    A cura dell’area Promozione del CSV Napoli                                         Giuseppina Vitale
8. Quel faro accesso su un territorio
                                                                                       Stampa
   dimenticato: «Questi ragazzi                     in copertina
   sono un esempio per gli altri»                                                      Tuccillo Arti Grafiche
                                                    Beata gioventù (o no?)
    di Franco Buononato                             illustrazione di Manuela Buonomo
                                                                                       Chiuso in redazione
10. “Lacrime condivise”: superare                                                      il 1 aprile 2021
    la perdita di un figlio attraverso
    lo strumento dello psicodramma                                                     Gli articoli firmati possono non rap-
    di Bianca Bianco                                                                   presentare la linea dell’editore ma, per
                                                                                       una più ampia e completa informa-
11. Giovani, pandemia e disturbi del comportamento alimentare:                         zione, vengono pubblicate anche le
    in Campania oltre 100mila casi. E l’assistenza va a rilento                        opinioni non condivise. L’editore au-
                                                                                       torizza la riproduzione dei testi e delle
    di Ornella Esposito                                                                immagini a patto che non vengano uti-
                                                                                       lizzate per finalità di lucro ed in ogni
12. «Adolescenti e covid: effetti devastanti in questo tempo sospeso»                  caso citando la fonte.
    di Guliana Covella
13. «Per i giovani? Lo strabismo di Stato: un occhio ai sussidi e uno al lavoro»
    di Raffaele Perrotta
14. A Napoli l’orto urbano che produce per la mensa dei poveri
    di Luca Leva                                                                       Cdn Is. E1 - Napoli - tel. 0815624666
                                                                                       redazione@comunicareilsociale.com
15. Gli effetti del Covid-19 sui migranti: più disoccupati e più sfruttati             www.comunicareilsociale.com
    di Emanuela Rescigno                                                               Testata registrata al Tribunale
16. Dl Sostegni: le novità per il Terzo settore                                        di Napoli aut. n.77 del 21/10/2010
    a cura dell’area Consulenza del CSV Napoli
17. La dura lotta delle persone down del Molise per il vaccino
    di Valentina Ciarlante
18. “Il primo che passa”: l’educazione sentimentale di un millenial
    di Marina Indulgenza
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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
Editoriale

   I nostri ragazzi congelati dal virus.
E nessuno che chieda loro: «Come state?»
                                        di Antonio Menna
                                       giornalista e scrittore

Quarant’anni li fai tante volte ma sedici             muni e province, con gli altri colori. Tutto
una volta sola. Lo sappiamo: a un certo               il mondo del tempo libero. Come dire: ci
punto si smette di crescere e si invecchia.           sono cose necessarie e cose non necessa-
Dopo quella fase, i compleanni si somi-               rie. Cosa si può chiedere? La vita giovani-
gliano tutti un po’: al massimo si sente un           le, fondamentalmente.
tuffo quando si scavalla un decennio. E dai           È ai ragazzi che abbiamo chiesto il sacrifi-
quaranta è comunque tutto un “anta”. Pri-             cio più grande, in questa pandemia. I gio-
ma, invece, ogni età è diversa                                    vani sono stati chiamati a chiu-
da quella precedente. Un anno                                     dere tutti i canali (non quelli
scava un solco. Un altro anno                                     on line) benché poi il virus ten-
riempie un fossato. I sedici                                      da a risparmiare proprio loro.
anni sono un mondo opposto                                        A loro abbiamo tolto gli ami-
ai diciotto, e tra i venti e i venti-                             ci, gli amori, le conoscenze, le
quattro passano quattro secoli.                                   esperienze, lo stare insieme,
L’adolescenza ha in sé proprio                                    l’incontrarsi, il viaggiare, il fare
il tormento della trasformazio-                                   comunità. Si dirà: non è colpa
ne, il turbo del cambiamento,                                     di nessuno, è una emergenza
la macina che non si ferma, la                                    sanitaria. In parte è così, scelte
vita che corre solo in avanti. Eppure da un           obbligate: ma almeno chiediamoci come
anno abbiamo congelato i nostri ragazzi.              stanno, questi ragazzi. Invece li trattiamo
Gli abbiamo detto: stop. Chiudetevi nelle             con sufficienza. Che vuoi che sia, sei solo
camerette. Da soli. Non andate a scuola.              chiuso in casa. E quando escono, per un
Niente università. Niente palestra. Niente            poco di aria, per un abbraccio, per un bic-
muretto con gli amici. Niente gite. Niente            chiere insieme al sole, grida e dito punta-
locali, bar, serata, discoteche, passeggiate.         to. Siate disciplinati! Non vi manca nulla.
Abbiamo paralizzato (più o meno) la vita              Beata gioventù. Eppure dovremmo ricor-
di tutti - qualcuno osserva - non solo dei            darci di quanto ci mancasse tutto, quando
ragazzi. Certo, ma non è del tutto vero.              non ci mancava nulla, e di come la vita
Nel primo lockdown, forse l’unico, abbia-             negli anni della formazione non ti sembri
mo effettivamente fermato gran parte del-             mai abbastanza. Ci accorgeremo, un gior-
la nostra comunità. Ma dopo l’estate, con             no, di tutto il vuoto che ha scavato questa
la seconda e la terza ondata, abbiamo de-             pandemia nel cuore della nostra gioventù.
ciso di chiudere sostanzialmente solo due             Possiamo consolarci pensando che il do-
cose: gli edifici scolastici e il tempo libero.       lore forgia. Ma è l’ennesimo alibi che noi
Aperte le fabbriche, le aziende, gli uffici;          - che non festeggiamo più il compleanno
in attività i liberi professionisti, aperti i         - ci regaliamo per non sentire la colpa.
tribunali, le chiese, una vasta gamma di              A questa gioventù abbiamo bruciato un
negozi “utili”, dalle ferramenta all’elettro-         tempo che non tornerà più. Non dico di
nica, e ovviamente alimentari e farmacie.             chiedere scusa, e pure sarebbe il caso vi-
Dove agiscono gran parte delle restrizioni,           sto che molte della vita sottratta si poteva
che siano gialle, arancioni o rosse? Su pa-           continuare a fare se ci fosse stata una mi-
lestre, cinema, concerti, teatri, discoteche,         gliore organizzazione (test, tracciamenti,
piscine, e nel ramo commerciale, su bar,              distanziamenti, controlli); ma almeno,
ristoranti, pub, o i negozi classici dello            per una volta, occuparci di loro. Vederli.
shopping vale a dire abbigliamento e cal-             Domandarci o domandargli: come vi sen-
zature. Per non dire del divieto di stare per         tite, ragazzi? Vi sentite vivi?
strada, in zona rossa, o di girare tra co-

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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
L’ esperienza

   Perform-Amando, al via gli incontri
per fare prevenzione in tema di sessualità,
           covid-19 e psicologia
                                         di Walter Medolla

 Giovani e prevenzione sono stati i temi di        Cantiere Giovani, Onmic Napoli, Associa-
 “Perform-Amando” il webinar promosso              zione Sott’encopp, Centro Astalli Sud, AIS
 nell’ambito del progetto sociosanitario “La       h24, Paideia, Consulta regionale degli han-
 salute come bene comune”.                         dicappati onlus, Nuova Solidarietà Cardito,
 L’iniziativa è stata realizzata dall’associa-     Nives Onlus, Confraternita di Misericordia
 zione V.O.L.A., in rete con AISERV e Ma-          di Pimonte, Torre Vesuvio Pro Natura,
 scod, e sostenuta dal CSV Napoli nell’ambito      Confraternita di Misericordia di Pompei,
 dell’avviso pubblico Le Comunità Solidali.        Genitori del duemila, Mille Colori, App
 Obiettivo generale del progetto è quello di       young ) in partenariato con 44 ODV e 12
 avvicinare le giovani generazioni ai temi
 della prevenzione soprattutto rispetto alle
 malattie sessualmente trasmissibili, al ri-
 schio di contagio da Covid-19 e al disagio
 psicologico. La consapevolezza del corpo, il
 confronto con gli esperti e il dialogo sono
 elementi centrali al fine di prevenire com-
 portamenti a rischio e aiutare a sviluppare
 capacità relazionali ed emotive. Il webinar,
 a cui ha partecipato una equipe multidisci-
 plinare di professionisti sanitari, infermieri,
 virologi, psicologi, medici e ginecologi, si è
 proposto di aumentare il livello d’informa-
 zione e di self help e di favorire la promo-
 zione della salute. Al centro dell’incontro la
 prevenzione delle infezioni a trasmissione
 sessuale (HIV/AIDS, HPV, Sifilide, Epatiti,
 Condilomi), la sensibilizzazione sull’utiliz-
 zo del preservativo maschile e femminile          altri ETS, oltre a diverse manifestazioni di
 e di altri metodi contraccettivi adeguati, la     interesse di Enti Locali e Istituti Scolastici
 cultura della salvaguardia della fertilità. Il    dei 35 Comuni della Città metropolitana di
 progetto rientra nella più ampia azione de        Napoli in cui si realizzano le attività. Nume-
 “Le Comunità Solidali”, iniziativa promos-        rose le iniziative messe in campo attraverso
 sa dal CSV Napoli per favorire la nascita di      laboratori ed eventi per promuovere e valo-
 reti di volontariato che possano agire, su        rizzare l’agire solidale, l’impegno civico, la
 base territoriale e/o tematica, in maniera        responsabilità nella cura dell’ambiente e del
 sinergica e innovativa nei campi dell’inclu-      territorio, la prevenzione della salute e la
 sione e della partecipazione, dell’ambien-        lotta alle forme di dipendenza, l’inclusione
 te, dei beni comuni e degli spazi collettivi,     sociale di soggetti svantaggiati, la partecipa-
 del benessere e della salute. Sono 21 le reti     zione di cittadini ad attività di rigenerazio-
 associative per la realizzazione delle idee       ne urbana e riqualificazione di spazi urbani
 progettuali selezionate per un totale di 21       collettivi.
 ODV capofila (Hippocampus, Asfodelo, Re-
 stiamo Umani, Alts, Gabbiani Onlus, Vola,

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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
Storie di volontariato

 Progetto Pace, quando l’inclusione
è promossa dalle nuove generazioni
                                         di Antonio Sabbatino

La gioia della condivisione e dello scambio,             transgenerazionale. «La pandemia e le zone
superando ogni giorno se stessi grazie al pro-           rosse –aggiunge Iannace – purtroppo hanno
prio impegno in un perfetto gioco di squa-               bloccato la possibilità di continuare l’intera-
dra. Le attività, a partire dall’orto sociale,           zione dal vivo e le organizzazioni delle inizia-
del Progetto Pace, associazione con sede del             tive. Nel frattempo, ci riuniamo da remoto
quartiere napoletano di Soccavo, realizza in             per non disperdere tutto quanto fatto sino
favore di persone diversamente abili proget-             ad ora». Prima della pandemia l’associazio-
ti di inclusione. La realtà nacque nel 2000 a            ne era arrivata ad essere frequentata anche
Modena su intuizione di don Giuseppe Te-                 da 40 persone, la iattura del virus ha ridotto
naglia volto ad aiutare famiglie in difficoltà.          l’attuale numero a 12 per via delle restrizioni.
Un’idea vincente, tanto che il Comune della              Nonostante ciò, l’associazione non demorde.
città emiliana lo ha supportato nel tempo.               L’esempio dell’attivismo è la migliore me-
Dodici anni fa un’altra                                                         dicina per mettersi in
scommessa: quella di                                                            gioco e aprirsi al mon-
portare il Progetto Pace                                                        do. Lo sa bene Ciro
Onlus anche a Napoli                                                            Izzo, 36enne laureato
coinvolgendo persone                                                            in Economia costretto
del territorio con diffi-                                                       a muoversi su una car-
coltà di deambulazione                                                          rozzella. «Tramite un
e sindrome di Down                                                              amico – racconta Ciro
in attività laboratoriali                                                       particolarmente       sti-
come quelli di informa-                                                         molato dal laboratorio
tica, di cucina, di arte.                                                       di informatica – sono
Viene realizzato anche                                                          venuto in contatto con
un giornalino, dove le                                                          l’associazione. Ho no-
persone coinvolte pos-                                                          tato subito i benefici
sono mostrare i propri                                                          perché ho recuperato la
sentimenti e parlare di                                                         voglia di stare insieme
cosa rappresenti per loro il Progetto Pace.              ad altre persone facendo qualcosa di tangi-
Nella di via Pia sorge anche un terreno otte-            bile. Prima non avevo tanta voglia di uscire,
nuto con un comodato d’uso gratuito decen-               adesso metto tutto il mio interesse nelle cose
nale sul quale è sorto un orto sociale con la            che il Progetto Pace fa. Sono stato protago-
coltivazione di pomodori, melanzane e altri              nista anche dello spettacolo teatrale Grease
prodotti che la terra può offrire e che posso-           che abbiamo portato in scena. Però vorrei
no essere acquistati per sostenere economi-              che ai diversamente abili sia dato maggiore
camente la causa. «In modo reciproco impa-               sostegno, iniziando nel mettere a disposizio-
riamo tutti ogni giorno da quest’esperienza.             ni più mezzi di trasporto». Responsabilizza-
Lo scambio continuo è davvero il concetto                zione è un concetto fondamentale in questo
giusto per sintetizzare il segreto di Progetto           caso. La presidente dell’associazione, Anto-
Pace. Le persone che vi partecipano sono co-             nietta Di Leva, in proposito spiega: «Quan-
stantemente stimolati a imparare a cucina-               do organizziamo i pranzi sociali diamo a chi
re, a utilizzare il pc, a interessarsi all’arte, a       frequenta l’associazione un budget da utiliz-
prendersi cura dell’orto sociale» afferma Ile-           zare per fare la spesa. Lo facciamo per dare
nia Iannace, che fa parte della squadra dei 15           loro l’opportunità di scegliere e capire il va-
volontari. A dar manforte anche anziani che              lore delle cose; dal punto di vista educativo
mettono a disposizione il proprio vissuto in             questo funziona». Per tutte le info www.pro-
favore della causa, sentendosi essi stessi di            gettopace.it e pagina facebook Associazione
nuovo pienamente attivi con un patto quasi               “Progetto Pace”.

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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
Le azioni

  Scuola e Volontariato, nuove soluzioni
    e tanta interazione: così prosegue
        il progetto del CSV Napoli
                            A cura dell’area Promozione del CSV Napoli

Il progetto Scuola e Volontariato promos-             zazione. Inoltre, grande spazio e attenzione
so dal CSV Napoli nel periodo di pandemia             è stato dato al collegamento del volontaria-
è andato avanti nonostante le difficoltà, in          to con l’educazione civica. Il progetto ha
questa continua oscillazione tra chiusure             voluto mostrare che di educazione civica
e aperture degli istituti scolastici. E così,         non si deve solo parlare, ma attraverso l’a-
come tutto il mondo, anche Scuola e Vo-               zione volontaria viverne il senso. Scuola e
lontariato ha dovuto adeguarsi alla nuova             Volontariato ha rappresentato cosi un’op-
situazione. Pertanto, abbiamo cercato di              portunità per lo sviluppo del senso civico
mettere in atto nuove metodologie, in modo            degli studenti coinvolti. La conoscenza con
da attrarre l’attenzione                                                    i volontari, persone
degli studenti, utiliz-                                                     spesso coetanee de-
zando nuovi strumenti                                                       gli studenti o con altri
di interazione. Nell’an-                                                    volontari- lavoratori
no 2020/21 hanno                                                            in ambienti solo ap-
aderito 18 istituti sco-                                                    parentemente estranei
lastici di Napoli e pro-                                                    all’ attività intrapresa,
vincia, che hanno inse-                                                     ha stimolato una ri-
rito il progetto nel loro                                                   flessione introspettiva
programma di studi.                                                         sulle loro potenzialità
Formatori, tutor, Enti                                                      e nella loro adegua-
del terzo settore hanno                                                     tezza nel profilo del
dovuto rivoluzionare il                                                     volontario. La paura
loro modo di interagi-                                                      di non sentirsi pronti,
re e co-programmare                                                         che spesso accompa-
le loro attività in mo-                                                     gna gli studenti, è stata
dalità on-line. Abbia-                                                      dunque affrontata con
mo dovuto riflettere                                                        esempi di attività ed
su strumenti che potessero avvicinarci al             esigenze di profili differenti, di cui un’asso-
linguaggio dei giovani e capire come creare           ciazione ha bisogno al suo interno. Così i
una comunità educante, utilizzando solu-              giovani, per esempio, si immedesimano nel
zioni digitali di interazione, valorizzando il        ruolo dell’esperto di comunicazione, nel
video, l’immagine, la logica di gaming tanto          ruolo di curatore dei social dell’associazio-
diffusa tra i giovani, per facilitare l’intera-       ne, nella figura di progettista, di animatore
zione tra di loro, per offrire stimoli e rac-         che mette in campo creatività, innovazione,
cogliere le loro riflessioni, stimolando una          spirito! Si percepisce cosi che il volontaria-
narrazione anche dietro le quinte. Rispetto           to non riguarda soltanto l’attività principale
agli altri anni, gli studenti non hanno po-           dell’organizzazione con i giovani o con gli
tuto lavorare presso le organizzazioni, né            anziani, ma l’esigenza di molteplici figure e
stringere la mano ai volontari ma hanno               di tempo che tutti possono dare. Il progetto,
intrapreso azioni come singoli, realizzan-            come tutte le attività gestite dal CSV è in
do piccole iniziative, lasciando la loro im-          continua evoluzione, per dare una risposta
pronta di cittadini attivi. Tutto ciò è stato         efficace ed attuale ai giovani futuri volonta-
accompagnato dalla narrazione, dalle testi-           ri. Solo seminando con la massima cura ed
monianze di volontari delle organizzazioni            attenzione possiamo attendere il momento
e dalla condivisione della modalità di parte-         del raccolto desiderato.
cipazione e presa di decisioni di un’organiz-

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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
Lezioni di vita

Quel faro accesso su un territorio
 dimenticato: «Questi ragazzi
 sono un esempio per gli altri»
 Intervista a Eugenia Carfora, dirigente scolastica a Caivano

                                       di Franco Buononato

  È arrivata a Caivano nel                                        gente al Morano, ma alla
  2007, ma della scuola che                                       fine Eugenia Carfora la
  doveva dirigere c’erano                                         battaglia l’ha vinta, certi-
  solamente pareti marce                                          ficata dal titolo di Preside
  di umidità. Bagni, porte                                        dell’Anno 2020, conferito
  e finestre non esistevano                                       dall’organizzazione Your
  più: quello che non riusci-                                     Edu Action.
  vano a portare via i ladri,                                     Così, l’Istituto Morano
  veniva distrutto dai van-                                       è ora un modello per l’I-
  dali. La presidenza non                                         talia intera. Qui in molti
  disponeva neppure di se-                                        scelgono l’indirizzo alber-
  dia e scrivania per la di-                                      ghiero, diventando cuochi
  rigente fresca di nomina.                                       o camerieri, e la scuola li
  Ma lei, la preside Eugenia                                      segue per aiutarli a trova-
  Carfora, allora sul filo dei                                    re lavoro. Molti diventano
  trent’anni, non si scorag-                                      pizzaioli e vanno al nord,
  giò e si mise al lavoro, a                                      ma tanti rimangono in
  cominciare dalla pulizia       © in foto Eugenia Carfora        zona, spesso a fare i con-
  dell’edificio, di cui in un                                     ti con paghe da miseria,
  angolo si era formata per-      zi la situazione era ancor      senza garanzie. Decidono
  sino una discarica. Il pro-     più drammatica. Invece          per orgoglio di vivere qui,
  blema più grave si presen-      di sedere tra i banchi, cen-    sperando in un futuro
  tava la mattina al cancello     tinaia di alunni restavano      diverso in una realtà che
  di scuola: dei circa mille      intrappolati nella rete del     viene, quasi con rassegna-
  alunni iscritti, più della      malaffare, dello spaccio        zione, indicata come la
  metà non varcava l’in-          di droga, del contrabban-       più grande piazza di spac-
  gresso. Questa era la vita      do e dei furti. I più scaltri   cio d’Italia, regno della
  nell’istituto Morano del        facevano ben presto il sal-     camorra e della violenza.
  Parco Verde, rione in pe-       to di qualità nelle gang.       Violenza crudele come
  riferia di Caivano, costru-     La preside Carfora, ogni        quella che ha portato alla
  ito per ospitare seimila        mattina, girava il rione        morte Fortuna, sei anni,
  napoletani rimasti senza        per recuperare gli stu-         lanciata dal quinto piano
  casa e senza lavoro dopo        denti assenti, bussando         di uno di questi caser-
  il terremoto dell’80. Anni      casa per casa. Ci son vo-       moni, da chi voleva tap-
  difficili, di mattanza e di     luti quattordici anni da        parle la bocca dopo aver
  camorra, ma per i ragaz-        quel primo giorno da diri-      abusato di lei. Qualche

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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
mese fa, qui ha trovato la      questo, se opportunamen-       Ma lo Stato cosa deve
morte anche Paola, appe-        te motivati, sprigionano       fare?
na maggiorenne, caduta          una forza interiore esplosi-   «Deve dare risposte, lo
dal motorino guidato dal        va, una carica indispensa-     Stato deve fare di tutto
suo fidanzato, un ragazzo       bile per superare gli osta-    per abbattere l’evasione e
transgender. La famiglia di     coli della vita’».             la dispersione scolastica,
Paola non accettava la loro                                    garantire a questi giovani
relazione, ed è per questo      Un lavoro notevole…            un futuro nuovo, limpido,
che i due innamorati si al-     «Abbiamo iniziato col ri-      sano, dove si potrà tro-
lontanarono dal Parco Ver-      mettere in sesto l’edificio,   vare lavoro nella legalità,
de. Il giorno della tragedia,   rifacendo tutto e quasi sen-   spezzando i tentacoli della
i due furono inseguiti dal      za spendere nulla. Non è       piovra che ti offre il mirag-
                                                               gio di avere tutto e subi-

                     “
fratello di Paola, che con      stato semplice ma non ci
un calcio speronò                                                      to. Questi giovani
il mezzo dei due ra-                                                   hanno bisogno di
gazzi, spingendolo                                                     fiducia e di avere
fuori strada. Paola               Nel 2020 ha riceveto                 le stesse possibilità
cadde, battendo la                                                     dei loro coetanei
testa, spezzando la                  il premio “Preside                più fortunati».
sua esistenza.                                                         Cosa dice ai suoi
Oggi, nel Parco Ver-              dell’Anno”, conferito                ragazzi?
de, ancora nessuno
di questi nodi di in-              dall’organizzazione                 «Si devono impe-
                                                                       gnare con tutte le
vivibilità è stato de-
bellato e lo Stato è
                                     Your Edu Action                   loro forze, devono
                                                                       guardare al bello e
ancora assente, ma                                                     mai abbandonarsi
almeno un faro si è acceso:    siamo mai scoraggiati. Ab-      al buio. E noi li dobbiamo
quello di una scuola che       biamo chiesto aiuto a tutti,    seguire, guardando alle
ricorda l’esistenza di un al-  dribblando mille problemi       cose positive che hanno
tro mondo, fatto di rispetto   e mille ricatti da parte di     dentro. Basta una parola
e legalità.                    chi, per farsene un merito,     buona, una carezza e un
                               voleva mettere le mani su       abbraccio per accendere in
Una bella soddisfazione, quello che stavamo realiz-            loro la voglia di fare, di di-
preside Carfora, che vede zando. Ma i veri protagoni-          mostrare che non sono un
premiato il suo lavoro.        sti del miracolo sono stati     problema ma una risorsa».
«E’ stato premiato il lavo- i ragazzi che hanno com-
ro della scuola, il lavoro preso che i nostri sforzi E cosa le manca, preside
di tutti, anche dei genitori erano fondamentali per il Carfora, in questi giorni
di questi alunni specia- loro futuro».                      di COVID, con la chiusura
li, ragazzi che hanno solo                                  della scuola?
bisogno di fiducia e di op- Come li avete convinti?         «Anche con la didattica a
portunità per tirare fuori e «Con la serietà dei messag- distanza, la scuola non ha
sfruttare le loro potenzia- gi e con l’amore. I ragazzi mai chiuso. Certo mi man-
lità. Questi ragazzi posso- devono sentirsi amati e ac- cano i ragazzi che vorrei
no diventare un esempio cettati per dare il meglio. Li tutti qui con me. Mi man-
per gli altri, amici, fratelli devi abbracciare, facendo ca forte il loro contatto, la
ai quali indicano un per- loro sentire il calore uma- loro carica di vita e di spe-
corso fatto di impegno, di no: questa è la migliore te- ranza: una miscela magica
sacrificio e di rispetto per rapia contro l’indifferenza che dà la forza di non mol-
la legalità. Questi studenti, e l’emarginazione verso le lare di fronte a nulla».
vengono spesso da fami- persone svantaggiate».
glie disagiate e proprio per

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Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
Il percorso

           “Lacrime condivise”: superare
          la perdita di un figlio attraverso
         lo strumento dello psicodramma
                                            di Bianca Bianco

Convivere con la morte di un figlio strappato al      da un primo incontro con coppie che si erano
mondo da un male implacabile: una condan-             rivolte all’associazione “Angeli Guerrieri della
na a vita per chi non riesce a reagire al dolore.     Terra dei Fuochi Onlus” per la necessità di un
Il gruppo di mutuo aiuto ‘Lacrime Condivise           sostegno al loro dolore all’incirca un anno e
(su Facebook Lacrime Condivise - Gruppo di            mezzo fa. «In seguito – spiega la psicologa e
Mutuo Aiuto), ideato e gestito dalla psicolo-         psicoterapeuta - ho ampliato il gruppo acco-
ga-psicoterapeuta e psicodrammatista Maria            gliendo altre richieste di sostegno». Il progetto
Pirozzi, è nato con lo scopo di aiutare chi ha        ‘Lacrime condivise’, partito da Casalnuovo, è
perso un bambino a gestire il lutto attraverso        un’idea aperta a tutti coloro che vogliano ac-
lo strumento dello psicodramma. Grazie alla           coglierla nelle loro sedi, associazioni, Comuni,
collaborazione        con                                                       così che possa essere
l’associazione “Angeli                                                          un’attività    itineran-
Guerrieri della Ter-                                                            te. In tempi di Covid
ra dei Fuochi Onlus”,                                                           l’attività è stata gio-
la dottoressa Pirozzi                                                           coforza limitata: «Di-
ha potuto creare uno                                                            nanzi alle restrizioni
spazio di sostegno psi-                                                         – afferma Pirozzi - ho
cologico inizialmente                                                           trasformato l’incontro
rivolto soprattutto ai                                                          in presenza in incon-
genitori che hanno                                                              tri online conducendo
subito la perdita di un                                                         il gruppo con la stessa
figlio affetto da malattia oncologica. In seguito     modalità ad approccio psicodrammatico pur
si è esteso a tutte le persone colpite dalla perdi-   se con ovvie limitazioni alle consuete intera-
ta di una persona cara. «In seguito ad una per-       zioni. Tuttavia, il passaggio online ha favorito
dita che mi ha colpito personalmente – spiega         apertura e partecipazione in coloro che vivono
la dottoressa Pirozzi - ho deciso di mettere a        l’angoscia del contagio al punto tale da inibire
disposizione la mia professionalità per un’at-        ogni iniziativa d’interazione in presenza an-
tività di gruppo finalizzata alla gestione del        che oltre le restrizioni imposte per legge». La
lutto. Sono specializzata nell’utilizzo dello psi-    partecipazione è completamente gratuita: «Ai
codramma e la mia attività consiste nella con-        partecipanti non viene chiesto nulla, né di or-
duzione di un gruppo composto da persone              dine economico né di ordine materiale se non
colpite da un lutto mediante tale strumento di        una motivazione intima e personale ad esserci.
intervento psicologico». La tecnica dello psico-      Coloro che partecipano non vengono “trasci-
dramma favorisce l’ascolto e, nello specifico di      nati” ma prendono la decisione di prendere
alcune delle sue tecniche (inversione di ruolo,       parte al gruppo». Un gruppo che, partendo da
soliloquio, doppio), «consente il rispecchia-         storie singole, favorisce un benefico contagio:
mento del proprio dolore negli altri, consente        «È accaduto – racconta la professionista - che
una diversa ‘visione’ della personale gestione        almeno tre persone abbiano ripreso a toccare
del lutto, favorisce il superamento di cliché e       oggetti o aprire armadi che non toccavano e
retaggi culturali che impediscono la sana ela-        non aprivano da tempo, oppure, che coloro
borazione della perdita. Non giudicare il pro-        che rifiutavano a priori l’idea di ricordare il
prio né l’altrui sofferenza, nella mia prospetti-     momento dell’ultimo saluto abbiano affidato il
va, è fondamentale per una corretta gestione          loro racconto all’ascolto sensibile del gruppo».
del lutto». L’attività di mutuo aiuto è iniziata

                                                  10
L’indagine

          Giovani, pandemia e disturbi
 del comportamento alimentare: in Campania
  oltre 100mila casi. E l’assistenza va a rilento
                                         di Ornella Esposito

All’indomani della Giornata nazionale del           stenziale per la loro presa in carico pubbli-
fiocchetto lilla, le statistiche diffuse dal Mi-    cando l’elenco dei centri di cura, distribuiti,
nistero della Salute sui disturbi del compor-       almeno sulla carta, in tutte le province. Ma
tamento alimentare (DCA), frutto di un’in-          un’indagine svolta lo scorso anno dall’Asso-
dagine preliminare sui dati epidemiologici,         ciazione casertana Emmepi4ever, promossa
parlano di 230mila nuovi casi tra giovani e         dal papà di una giovane vittima di DCA, ha
giovanissimi nei pri-                                                       dimostrato la non to-
mi sei mesi del 2020.                                                       tale attendibilità delle
Un aumento di circa il                                                      informazioni relative
30%, rispetto al 2019,                                                      a tale rete assistenzia-
di anoressia, bulimia,                                                      le in quanto “esistono
fame emotiva ed altri                                                       delle discrepanze tra
squilibri nel rapporto                                                      i dati regionali e l’ef-
quotidiano con il cibo                                                      fettiva consistenza sul
durante la pandemia. I                                                      territorio campano
numeri rivelano anche                                                       di una rete di strut-
un’altro dato del tutto                                                     ture con caratteristi-
nuovo: sia l’anoressia –                                                    che quali-quantitative
seconda causa di mor-                                                       uniformi” mentre per
te, dopo gli incidenti                                                      i pazienti molto gra-
stradali, nella fascia d’età dai 12 ai 18 anni      vi, il sistema sanitario regionale spende cir-
– che la bulimia non sono più appannaggio           ca 5 milioni di euro per garantirne le cure
di bambine e ragazze perché, nel semestre           fuori la Campania. In poche parole, alcuni
preso in esame, i soggetti di sesso maschile        centri di cura rischiano di essere solo vir-
arrivati in pronto soccorso sono aumentati          tuali o con un’offerta decisamente scarna.
di quattro volte. A preoccupare gli esperti         Facile che con lo scoppio della pandemia
non è solo l’aumento dei casi, ma anche il          questo dislivello non sia stato colmato, in un
peggioramento di quelli già in cura dovu-           momento che vede, invece, un preoccupan-
to ad una serie di fattori quali l’isolamento       te aumento del fenomeno. E se da un lato
sociale, le pesanti restrizioni nelle uscite, la    sono necessari luoghi strutturati e diffusi di
chiusura delle scuole e, in generale, l’impos-      cura, come sempre la prevenzione - afferma
sibilità di frequentare fisicamente il cerchio      il Coordinamento Nazionale Disturbi Ali-
di amici o svolgere le tipiche attività socia-      mentari - è di fondamentale importanza e
li dei giovanissimi (sport, gruppo parroc-          vede centrale il ruolo del medici di medicina
chiale, etc). Per non parlare del fatto che le      generale, i primi a cui i pazienti si rivolgono
strutture di aiuto e assistenza - 146 quelle        lamentando una serie di sintomi che, se ben
tra pubblico e privato, diffuse a macchia di        inquadrati, porterebbero alla diagnosi pre-
leopardo tra lo Stivale - durante il lockdown       coce. Ma ancor più necessario e urgente è
hanno bloccato gli ingressi e sospeso le at-        l’inserimento dei disturbi del comportamen-
tività (per chi non le ha convertite online).       to alimentare all’interno dei livelli essenziali
In Campania, dove il Dipartimento di Psi-           di assistenza, come accade qualche anno fa
cologia dell’Università “Luigi Vanvitelli” ha       per i disturbi dal gioco d’azzardo patologico,
dato vita all’Osservatorio sui DCA, sono oltre      perché la pandemia sta infliggendo il colpo
100mila (dati riferiti al 2020) i giovani affetti   di grazia ad un fenomeno già preocupante.
da disturbi del comportamento alimentare.
La Regione nel 2019 ha attivato la rete assi-

                                                11
L’intervista

     «Adolescenti e covid: effetti devastanti
          in questo tempo sospeso»
  Parla Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania

                                         di Giuliana Covella

Ore trascorse davanti a un                                           c’è più e non può essere so-
monitor, attraverso il quale                                         stituita da mezzi digitali».
interagire con compagni di                                           Come intervenire?
classe e insegnanti. Niente                                          «In quanto psicologi abbia-
più passeggiate, né pani-                                            mo il dovere di rispondere
no con gli amici, o in giro a                                        con gli strumenti di cui di-
fare shopping. E soprattut-                                          sponiamo a tutti coloro che
to come unico mezzo di co-                                           si trovano a vivere questo
municazione quello virtuale,                                         clima di incertezza e di diso-
che ormai ha soppiantato la                                          rientamento, che coinvolge
realtà del loro quotidiano, tra                                      la salute del singolo ma an-
mondo dei social, videochia-      © in foto Armando Cozzuto          che i legami affettivi e sociali.
mate e tik tok. La fotografia                                        Le famiglie e le scuole vanno
dei cambiamenti che hanno         i contenitori sociali fon-         sostenute, affinché possano
investito l’universo giovani-     damentali ossia famiglia e         svolgere il loro ruolo di con-
le in quest’ultimo anno di        scuola. E gli effetti rispetto a   tenitori sociali».
pandemia è nitida, come sot-      un bambino sono più deva-          Cosa ha fatto l’Ordine degli
tolinea Armando Cozzuto,          stanti»                            Psicologi?
presidente dell’Ordine degli      In che senso?                      «Su questo stiamo lavo-
Psicologi della Campania: a       «Il bimbo può piangere, l’a-       rando da tempo. In piena
causa dell’emergenza sanita-      dolescente può sfasciare una       emergenza sanitaria è nato
ria i nostri giovani hanno                                                  il protocollo tra il mini-

                           “
subito uno stravolgimento                                                   stero dell’istruzione e il
delle abitudini di vita, che                                                nostro Consiglio nazio-
si riflette nelle relazioni                                                 nale per rendere possi-
interpersonali e nell’incer-                 Dopo giorni                    bile il supporto psico-
tezza del futuro che appa-                                                  logico nelle istituzioni
re loro sempre più distan-                chiusi in casa,                   scolastiche: in Campa-
te dopo i giorni chiusi in                                                  nia hanno aderito 699
casa.                                   il futuro appare                    istituti, segno da un
Cosa è accaduto con la                                                      lato dell’attenzione cre-
diffusione della pande-              sempre più distante                    scente delle scuole nei
mia?                                                                        confronti del benesse-
«Gli effetti maggiori sono        stanza».                           re psicologico degli alunni,
stati i cambiamenti repentini     Niente più scuola in presen-       dall’altro della professiona-
che hanno riguardato le co-       za, niente più uscite con gli      lità degli psicologi campani
siddette fasce sensibili della    amici. Cosa è venuto a man-        che spesso oggi si ritrovano
popolazione, tra cui gli ado-     care?                              a svolgere solo la libera pro-
lescenti e i giovani».            «I giovani oggi vivono una         fessione. Abbiamo inoltre si-
Di quale fascia d’età parlia-     fase di indeterminatezza, si       glato un ulteriore protocollo
mo?                               sentono in un tempo sospeso        con l’Ufficio Scolastico Re-
«Quella che va dagli 11-12        dove è venuta meno quella          gionale, al fine di specificare
anni ai 21 anni, che è parti-     “sana” routine quotidiana in       e declinare le attività dello
colarmente a rischio perché       cui la condivisone di spazi,       psicologo nella scuola su tut-
per loro sono venuti meno         situazioni e sentimenti non        to il territorio».

                                                 12
La riflessione

     «Per i giovani? Lo strabismo di Stato:
      un occhio ai sussidi e uno al lavoro»
                         A colloquio con don Tonino Palmese:
            «L’esperienza educativa e scolastica sia di supporto alle famiglie»
                                            di Raffaele Perrotta

«Penso che se chiedo al sin-       mine, o quelli che l’hanno pri-     succede con alcuni, non esse-
daco la domanda ricorrente         ma subito e poi esemplificato,      re la dimostrazione della sorte
che gli fanno molti suoi con-      poi c’è l’altro pezzo di società.   negativa, ma un mito da imi-
cittadini, mi dirà che gli chie-   Speriamo sia la maggioranza,        tare».
dono un “posto di lavoro”. È       ma talvolta sento la frustra-       Sono però questi quartieri
quella che ormai fanno conti-                                          dei murales quelli che do-
nuamente anche a noi sacer-                                            vranno accogliere i ragazzi
doti. Bisogna capire se ce lo                                          che escono dalle case-fami-
chiedono perché ci ritengono                                           glia, che spesso hanno anche
potenti, e quindi prepotenti, o                                        famiglie sgangherate.
perché il lavoro è sacro». Don                                         «Non ho una ricetta in tasca
Tonino Palmese è stato ospite                                          per risolvere il problema, ma
dell’evento “Le Stese”, ai Sale-                                       ho nel cuore e nella mente i
siani di Torre Annunziata.                                             volti e le immagini di persone
Don Tonino, sul tema lavoro                                            che ce l’hanno fatta. La cosa
hai detto “la Chiesa deve sta-                                         migliore è sempre questa»
re al fianco dello Stato”. Cosa    © in foto Don Tonino Palmese        Insieme al lavoro da costrui-
intendevi?                                                             re, alle realtà come le case-fa-
«Dobbiamo dare la possibilità                                          miglia, cosa bisogna ancora
ai giovani che si organizzano      zione di sentirmi minoranza».       migliorare?
di usufruire di quelle leggi e     Per abbattere i muri di cui         «La scuola. Una scuola che
di quei territori, grande fonte    parli cosa bisogna fare?            non può essere uguale ovun-
di lavoro, per dare la possibi-    «Le comunità che i Salesiani        que, non perché bisogna crea-
lità a questi ragazzi di poter     rappresentano a Torre An-           re le classi, ma perché i saperi
diventare forza lavoro. Credo      nunziata, a Napoli e un po’         che possono servire ad un ra-
che su questo tema lo Stato        dappertutto rispetto alle case      gazzo che vive in un contesto
debba avere un sano strabi-        famiglia sono un’esperienza         sereno non sono comunicabili
smo: un occhio deve guardare       educativa da ponte: il tentati-     alla stessa maniera ad un al-
al reddito di cittadinanza, ma     vo di dire se vieni da quest’al-    tro ragazzo che vive in forme
l’altro deve organizzare la vita   tra parte diventerai umano,         di disagio. Ritengo che l’espe-
lavorativa di questi ragazzi.      manco uomo che è una parola         rienza educativa e scolastica,
Perché il reddito di cittadi-      troppo grossa e filosofica».        tempo libero e associativa,
nanza è un segno di civiltà,       Non tutti gli esempi sono po-       devono diventare sempre più
ma da solo è un fallimento».       sitivi. Molti ragazzi strizzano     quel supporto a quelle fami-
In questo scenario si trovano      l’occhio ad altri miti, a quelli    glie che non ce la fanno».
a vivere i giovani, come gli       di alcuni murales                   Chiudiamo con quelli che ce
ospiti delle comunità “Peppi-      «Questo è un elemento icono-        l’hanno fatta. A loro cosa è
no Brancati” e “Mamma Ma-          grafico che a volte ci impedi-      successo?
tilde” di Torre Annunziata,        sce di capire dove sta il bene      «Sono accadute tre cose: qual-
che nella loro vita hanno già      e il male. L’immagine di un         cuno si è accorto di loro, li ha
sbagliato.                         ragazzo morto ammazzato             stimati e gli ha dato la possibi-
«Viviamo in una società divi-      non ha nulla di negativo, non       lità di imparare un lavoro che
sa, quella che mette muri ai       è mai da censurare in quanto        gli ha permesso di emancipar-
minori che hanno sbagliato e       tale. Però spesso l’immagine        si e diventare autonomi».
che hanno conosciuto il cri-       di quel ragazzo potrebbe, e

                                                    13
L’approfondimento

      A Napoli l’orto urbano
che produce per la mensa dei poveri
                                         di Luca Leva

 Uno splendido giardino, in pieno centro         Società di San Vincenzo De Paoli gesti-
 storico a Napoli, che diventa orto urba-        sce a Porta Capuana - condividere que-
 no. I prodotti dell’orto che si trasforma-      sta esperienza con i nostri amici meno
 no in piatti da donare ai senza fissa di-       fortunati ci aiuta molto ad approfondi-
 mora. È questo il risultato del progetto        re determinate relazioni di promozione
 sociale “L’Orto in Corso”, ormai alla se-       umana. Sinergie come quella con Casa
 conda edizione, lanciato lo scorso anno         Tolentino, sono fondamentali perché fi-
                                                                     glie di una spiccata
                                                                     sensibilità ed amore
                                                                     per la propria terra».
                                                                     Valorizzazione        del
                                                                     territorio con il ritor-
                                                                     no alla terra e soste-
                                                                     gno ai più bisognosi,
                                                                     per giunta a km 0.
                                                                     Sembra essere que-
                                                                     sta l’idea alla base di
                                                                     un progetto che non
                                                                     nasce certo dal nulla.
                                                                     La Cooperativa Vicoli
                                                                     in Corso, infatti, gesti-
                                                                     sce già da tempo parte
                                                                     del complesso monu-
                                                                     mentale San Nicola
                                                                     Da Tolentino (da qui
                                                                     il nome Casa Tolenti-
                                                                     no), una chiesa fonda-
                                                                     ta nel 1618 e incastra-
                                                                     ta tra la collina di San
                                                                     Martino ed il centro
 dalla “Cooperativa Vicoli in Corso”.            antico della città, portando avanti un
 Questa seconda edizione, partita lo scor-       progetto di riqualificazione territoriale
 so 16 marzo, vedrà la partecipazione,           dei Quartieri Spagnoli e valorizzazione
 oltre alla cooperativa promotrice, dei          delle risorse umane dal 2014.
 i volontari della Società San Vincenzo          «In questo periodo dove tutto é fermo e
 de Paoli della mensa dei poveri di Por-         sembra quasi perduto - racconta Antonio
 ta Capuana , i quali collaboreranno atti-       Trotta, uno dei soci e fondatori della co-
 vamente all’impianto di uno nuovo orto          operativa Vicoli in Corso - abbiamo vo-
 all’interno degli splendidi giardini storici    glia di seminare ancora affinché non si
 del Complesso Monumentale San Nicola            perda mai la speranza in noi che questo
 da Tolentino.                                   luogo sia sempre la casa dell’accoglienza
 «Siamo felicissimi di essere parte del          dei napoletani e di tutti coloro che vo-
 progetto - ha dichiarato Giuseppe Ma-           gliono esplorare l’anima di questa città».
 ienza, responsabile della mensa che la

                                            14
XXVI Rapporto sulle migrazioni

           Gli effetti del Covid-19 sui migranti:
              più disoccupati e più sfruttati
                                          di Emanuela Rescigno

Il XXVI Rapporto sulle migrazioni 2020 pubbli-         non comunitari (24%). La pandemia inoltre ha
cato dalla Fondazione ISMU ha proposto una             (ri)aperto il dibattito sulla questione del “lavoro
lettura dell’impatto della pandemia globale da         essenziale” svolto dalla popolazione migrante,
Sars-Cov2 sui flussi migratori e sulle comunità        che quest’anno ha svolto ancor più una funzio-
migranti presenti in Italia. Secondo il Rapporto,      ne vitale nella tenuta del sistema economico, in
al primo gennaio 2020, la popolazione migran-          quanto esclusivamente impiegata nella filiera
te presente in Italia è pari a 5.923.000 rispetto
a una popolazione italiana di 59.641.488, poco
meno di uno straniero ogni 10 abitanti. Guar-
dando ai dati raccolti alla stessa data del 2019,
la portata del flusso risulta essenzialmente in-
variato dal momento che si è registrato un calo
pari al -0,7%, certificando così quanto sia incon-
sistente la narrazione del “pericolo di invasione”
e specularmente “di contagio” da parte di chi
abbandona la propria terra d’origine per arri-
vare in Italia. I migranti e le migranti regolar-
mente residenti sul territorio italiano risultano
essere l’85% del totale (circa 5 milioni, di cui i
lungosoggiornanti costituiscono il 63,1%) in un
rapporto pressocché paritario di divisione di ge-     © Romolo Maddaleni Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti.
nere, mentre gli/le irregolari ammontano a 517        Viaggio nel volontariato italiano”
mila unità: l’8% in meno rispetto al 2019. An-
che le richieste d’asilo registrano un’inversione      agro-alimentare, nel settore della cura e della
di tendenza, alle 43.783 richieste del 2019 se ne      logistica. A far emergere la necessità per l’eco-
contano 28 mila nel 2020, così come il numero          nomia italiana di fare affidamento sul lavoro
dei nuovi permessi di soggiorno: nel primo se-         migrante in determinati settori è stata la pro-
mestre del 2020 sono stati rilasciati ai cittadini     posta del governo Conte-bis di far emergere il
non comunitari circa 43 mila nuovi permessi di         lavoro informale e di regolarizzare i lavoratori
soggiorno, meno della metà del primo semestre          non italiani attraverso una sanatoria. Una so-
del 2019. Le riduzioni maggiori si sono avute so-      luzione non priva di criticità dal momento che
prattutto durante i mesi di lockdown naziona-          ha interessato solo determinati lavori: badanti e
le ovvero ad aprile (-93,4%) e maggio (-86,7%).        braccianti. Infatti, su 207.542 domande di emer-
L’impatto della pandemia ha interessato soprat-        sione 176.848 sono state registrate per il lavoro
tutto il mercato del lavoro in cui sono occupati       domestico e di assistenza alla persona e 30.694
cittadini non italiani: la popolazione migrante        nel settore primario (agricoltura e pesca). È
rappresenta, infatti, il 10,4% della popolazione       stato il centro studi Tempi Moderni, già in fase
in età attiva, l’11,2% della forza-lavoro, il 10,7%    pandemica avanzata, ad osservare un aumento
degli occupati e ben il 15,6% dei disoccupati to-      del 15-20% di lavoratori migranti sfruttati nelle
tali. Se nel 2019 il tasso di occupazione dei cit-     campagne italiane (40-45 mila persone), regi-
tadini di paesi terzi è stato del 61%, nel 2020 ha     strando un peggioramento delle condizioni la-
subito una lieve flessione a causa dell’andamen-       vorative sia in termini di incremento dell’orario
to negativo di quello femminile che, insieme           di lavoro (8 e 15 ore giornaliere) che del nume-
ai giovani, emergono come i gruppi più colpiti         ro (20%) di ore lavorate e non registrate. Ed è
dalla pandemia. A fotografare tale condizione è        sul sudore e sullo sfruttamento del corpo e del
il tasso di disoccupazione che risulta del 13,8%       tempo dei lavoratori/lavoratrici migranti che il
(contro il 9,5% degli italiani), con punte più alte    sistema economico italiano non si è arrestato in
tra la componente femminile (16,3%) e i giovani        questo anno di pandemia.

                                                  15
infoODV                                                                        a cura dell’area
                                                                    Consulenza del CSV Napoli

       Dl Sostegni: le novità
        per il Terzo settore
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale       È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
di lunedì 22 marzo 2021 il decreto-legge 22       del 18 marzo il decreto legislativo 28/2/2021
marzo 2021, n. 41 (cosiddetto “decreto So-        n. 36 attuativo della legge di riforma
stegni”) con il quale il Governo ha appro-        dell’ordinamento sportivo con riferimento
vato nuovi aiuti a sostegno delle imprese e       alle disposizioni in materia di enti sportivi
degli operatori economici, del lavoro, del-       professionistici e dilettantistici, nonché di
la salute e dei servizi territoriali, connesse    lavoro sportivo.
all’emergenza sanitaria.                          Il provvedimento prevede l’entrata in vigo-
Le misure a sostegno del Terzo settore            re dal 2 aprile fatta eccezione per la mag-
I provvedimenti di contenimento e gestio-         gior parte delle disposizioni relative al la-
ne dell’emergenza epidemiologica da Co-           voro sportivo la cui efficacia è posticipata
vid-19 hanno portato alla notevole ridu-          al primo luglio 2022. La bozza del decreto
zione o addirittura alla sospensione delle        sostegni prevede però il rinvio dell’entrata
attività di decine di migliaia di enti del Ter-   in vigore del decreto al 1° gennaio 2022,
zo settore (Ets).                                 fatta eccezione per le disposizioni lavoristi-
Già il dl n. 137/2020 ha istituito il “Fondo      che sopra citate.
straordinario per il sostegno degli enti del
Terzo settore” rivolto alle organizzazioni di     Quale raccordo con il Terzo settore?
volontariato (Odv), alle associazioni di pro-     Il decreto, tra l’altro, chiarisce che nulla im-
mozione sociale (Aps) e alle Onlus, dotato        pedisce ad una associazione (Asd) o società
di 70 milioni di euro per il 2021. Al fine di     sportiva dilettantistica (Ssd) di valutare se
recare adeguato ristoro ai tanti enti in dif-     mantenere o assumere la qualifica di ente
ficoltà, l’art. 14 prevede un incremento di       del Terzo settore (Ets) o di impresa sociale,
tale Fondo di 100 milioni di euro.                con la consapevolezza che le disposizioni
Proroga agli adeguamenti di statuto               del “decreto sport” trovano applicazione se
La stessa disposizione, in considerazione         non incompatibili con la disciplina dedica-
del perdurare dell’emergenza epidemiolo-          ta al Terzo settore.
gica da Covid-19, prevede anche la proroga        L’assunzione della doppia qualifica consen-
al 31 maggio 2021 del termine entro il qua-       te di partecipare ai percorsi di coprogram-
le le organizzazioni di volontariato (Odv),       mazione e coprogettazione con la pubblica
le associazioni di promozione sociale (Aps)       amministrazione, anche realizzati di im-
e le Onlus iscritte nei rispettivi registri (e    pulso degli stessi Ets, nonché di perveni-
costituite prima del 3 agosto 2017) possono       re a convenzione, di fruire in via stabile di
modificare i propri statuti con le modalità e     contributi pubblici così come di garantire
le maggioranze previste per le deliberazio-       ai donatori maggiori agevolazioni fiscali, di
ni dell’assemblea ordinaria al fine di ade-       accedere – se si assume la qualifica di asso-
guarli alle nuove disposizioni introdotte         ciazione di promozione sociale (Aps) – ad
dal codice del Terzo settore. Per maggiori        agevolazioni fiscali equiparabili a quelle
informazioni sull’adeguamento degli statu-        previste per le Asd e ad un regime forfetta-
ti, ecco un focus dedicato.                       rio di liquidazione delle imposte alternativo
                                                  a quello disciplinato dalla Legge 398/1991,
Approvata la riforma dello sport, cosa cam-       in ogni caso operativo quanto meno fino al
bia per il Terzo settore                          31/12/2021.

                                              16
La partnership

   La dura lotta delle persone down
       del Molise per il vaccino
                                         di Valentina Ciarlante

Due mesi di battaglie per ottenere il diritto a      commissariale e l’azienda sanitaria regionale
non ammalarsi e poi finalmente la speranza           poi inserissero le persone affette da sindrome
che torna ad alimentarsi. I ragazzi con sindro-      di down nella fascia prioritaria. Una conqui-
me di down di Campobasso e i loro caregiver          sta iniziale era stata ottenuta con l’apertura
ora hanno un’arma in più per contrastare il          delle prenotazioni per le persone vulnerabili,
Covid19: il vaccino. Ma per arrivare a questo        avviata nel mese di febbraio, ma questo non
traguardo hanno lot-                                                           è bastato ad appiana-
tato, si sono fatti por-                                                       re le preoccupazioni
tavoce di una vera e                                                           delle famiglie. Il cen-
propria opera di sen-                                                          tro, che aveva riaperto
sibilizzazione e nel                                                           nel rispetto dei pro-
frattempo hanno fat-                                                           tocolli e che non ha
to i conti con dei lutti                                                       fatto mai mancare la
dolorosi. All’indomani                                                         propria vicinanza agli
della giornata mondia-                                                         iscritti, nemmeno nei
le che accende un faro                                                         periodi di lockdown
sulle persone affette                                                          e zona rossa, tramite
da questa patologia,                                                           laboratori online, ha
il 21 marzo, l’autorità                                                        continuato a chiedere
sanitaria del Molise ha                                                        la vaccinazione anche
previsto l’immunizza-                                                          per i caregiver, cioè
zione dei ragazzi che                                                          per le persone che
frequentano il centro                                                          hanno il carico più
Casanostra,       gestito                                                      grande, cioè quello di
dall’AIPD e da anni                                                            non far mai mancare
punto di riferimento                                                           nulla a chi piano pia-
per tante famiglie che, insieme agli operatori       no sta conquistando la propria indipendenza,
della struttura, lavorano ogni giorno contro         ma che non può dirsi ancora autosufficien-
le discriminazioni e per l’inclusione. Medici e      te. La morte a causa del virus del genitore di
infermieri dell’Asrem hanno vaccinato com-           una ragazza affetta dalla sindrome di down di
plessivamente 106 persone: ospiti del centro         Campobasso, avvenuta il 19 marzo, nel giorno
semiresidenziale, familiari e caregiver. Una         della festa del papà, ha scatenato la rabbia del
decisione arrivata dopo numerosi solleciti e in      numero uno dell’AIPD. Il suo messaggio po-
seguito alla presa di posizione forte della pre-     stato su Facebook ha generato una solidarietà
sidentessa dell’AIPD: la chiusura temporanea         social che ha avuto effetto: dopo un paio di
del centro. «Se ci ammaliamo chi assisterà i         giorni infatti è arrivata la notizia tanto attesa
nostri figli», il grido di dolore che i genitori     dello sblocco delle vaccinazioni. «Questa non
hanno diffuso per settimane e a cui nessuno          è una mia vittoria – ha dichiarato Giovanna
sembrava dare attenzione. Lo sfogo è stato           Grignoli -, ma è solo l’affermazione di un di-
raccolto dalla numero uno dell’associazione          ritto. Ci sono delle indicazioni specifiche che
Giovanna Grignoli che, insieme ai volontari,         riguardano gli effetti del virus sulle persone
ha tenuto il punto su un tema delicato e di fon-     affette da sindrome di down e sulla necessità
damentale importanza: il sostegno alle perso-        della loro immediata immunizzazione. È una
ne fragili. Lei, sin dall’inizio della campagna      questione sociale, su cui non dovrebbero ac-
vaccinale, ha lanciato ripetuti appelli affinché     cendersi ‘guerre tra poveri’, ma che dovrebbe
il ministero della Salute prima, la struttura        vedere tutti uniti verso la stessa causa».

                                                17
Il libro

“Il primo che passa”: l’educazione
    sentimentale di un millenial
                                     di Marina Indulgenza

 “Il primo che passa”, edito da Mondadori        passaggio generazionale si compie. Pier-
 per la Collana Strade Blu, è il romanzo         paolo va a correre, perde peso, prende
 di esordio di Gianluca Nativo, giovane          coscienza del suo corpo e di quello che
 scrittore napoletano, in cui si affronta il     vuole, anche se non ha gli strumenti giu-
 tema dell’educazione sentimentale decli-        sti per gestire questa smania e l’impreve-
 nata al maschile, ma priva di quei cliché       dibilità che comporta. Quando il padre
 – uno tra tutti il “coming out” – che porta     ritorna agli arresti domiciliari e i genitori
 il libro a inserirsi all’interno                                si dissolvono in una clau-
 di una forte e potente tradi-                                   sura forzata, Pierpaolo fug-
 zione di scrittura. Pierpao-                                    ge tra le strade di Napoli a
 lo Tammaro è un ventenne                                        chiedere conferma del suo
 che vive all’ultimo piano di                                    desiderio e lo fa cercando
 un palazzo nella zona nord                                      l’approvazione del primo
 di Napoli e studia Medicina                                     che passa.
 all’Università. La sua è una                                    Le trasgressioni diventano
 famiglia di “arricchiti” su                                     il simbolo di un’esperien-
 cui grava, come un fardello,                                    za all’interno di una gene-
 il privilegio di appartenere                                    razione in cui l’esperienza
 a quella media borghesia                                        stessa è negata dall’atteg-
 di periferia che cerca di                                       giamento protettivo degli
 elevarsi da un contesto so-                                     adulti. Pierpaolo non cono-
 ciale, umano ed economi-                                        sce il linguaggio di quello
 co limitato e limitante. In                                     che sta sperimentando, per
 questo universo la famiglia                                     certi versi è un “puro” che
 Tammaro, come una monade, si proteg-            ha come unico strumento di comunica-
 ge dallo squallore del quartiere restando       zione il corpo. Quello che cerca è qualcu-
 solidamente arroccata in alto, in una casa      no che comunichi come lui. L’esperienza
 dall’arredamento severo, monolitico, te-        sessuale, quindi, diventa parte del lin-
 nuta a lucido dalla domestica. I legami         guaggio stesso perché non conosce altri
 sono proibiti, negati. Le uniche relazio-       modi di comunicare. Pierpaolo attinge
 ni si basano sull’utilità. Pierpaolo cresce     dal suo corpo una serie di esperienze che
 con la convinzione che, assecondando le         va a replicare per uscire dalla gabbia in
 aspettative degli altri, può difendersi da      cui vive. La città di Napoli, che di per sé è
 tutto e da tutti, anche da sé stesso. È un      una città erotica, si frammenta in luoghi
 millennial fermo, immobile, in ritardo          simbolo del piacere e della sensualità. Ma
 verso il mondo perché segue un desiderio        anche in questo caso i luoghi sono circo-
 che non è il suo, che lo preoccupa e a cui      scritti: case piccolo borghesi, confortevoli
 non riesce a dare un nome. Non essendo          e luminose, o claustrofobici scantinati e
 in grado di definirsi, si appoggia letteral-    angusti ballatoi. Nel suo oscillare tra l’a-
 mente al machismo coatto dei suoi amici         pertura alla città e il ritorno alla periferia,
 – guardare le ragazze, uscirci, farci ses-      Pierpaolo si rende conto che nessuno dei
 so – che come lui, vivono in spazi chiusi       due spazi gli corrisponde perfettamente.
 dove nessuna trasgressione è possibile e        “Chi sono io?” si chiede. Riuscirà la scrit-
 dove non c’è spazio per crescere. Tutto         tura a condurlo – e a condurci – in una
 cambia quando il padre, l’imprenditore,         direzione terza, necessaria, per risolvere
 viene arrestato: l’età dell’innocenza cede      l’interrogativo che muove la narrazione
 il passo a quella della consapevolezza e il     di una vita?

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