Beata gioventù (o no?) - Comunicare il sociale
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www.comunicareilsociale.com aprile 2021 - n. 04 Testata reg. al Tribunale di Napoli aut. n.77 del 21/10/2010 Beata gioventù (o no?) Niente scuola in presenza, niente piazze, strade e luoghi di ritrovo, niente sport: i giovani sono fortemente penalizzati dalla pandemia. Riflessioni, storie e interviste su una generazione dal futuro a rischio. 1
Sommario 6 14 L’inchiesta L’approfondimento 4. I nostri ragazzi congelati dal virus. E nessuno che chieda loro: «Come state?» di Antonio Menna 5. Perform-Amando, al via gli incontri per fare prevenzione in tema di sessualità, covid-19 e psicologia di Walter Medolla Direttore Responsabile 6. Progetto Pace, quando l’inclusione Nicola Caprio è promossa dalle nuove generazioni In redazione di Antonio Sabbatino Francesco Gravetti 7. Scuola e Volontariato, nuove soluzioni Walter Medolla e tanta interazione: così prosegue Valeria Rega il progetto del CSV Napoli Impaginazione & Grafica A cura dell’area Promozione del CSV Napoli Giuseppina Vitale 8. Quel faro accesso su un territorio Stampa dimenticato: «Questi ragazzi in copertina sono un esempio per gli altri» Tuccillo Arti Grafiche Beata gioventù (o no?) di Franco Buononato illustrazione di Manuela Buonomo Chiuso in redazione 10. “Lacrime condivise”: superare il 1 aprile 2021 la perdita di un figlio attraverso lo strumento dello psicodramma Gli articoli firmati possono non rap- di Bianca Bianco presentare la linea dell’editore ma, per una più ampia e completa informa- 11. Giovani, pandemia e disturbi del comportamento alimentare: zione, vengono pubblicate anche le in Campania oltre 100mila casi. E l’assistenza va a rilento opinioni non condivise. L’editore au- torizza la riproduzione dei testi e delle di Ornella Esposito immagini a patto che non vengano uti- lizzate per finalità di lucro ed in ogni 12. «Adolescenti e covid: effetti devastanti in questo tempo sospeso» caso citando la fonte. di Guliana Covella 13. «Per i giovani? Lo strabismo di Stato: un occhio ai sussidi e uno al lavoro» di Raffaele Perrotta 14. A Napoli l’orto urbano che produce per la mensa dei poveri di Luca Leva Cdn Is. E1 - Napoli - tel. 0815624666 redazione@comunicareilsociale.com 15. Gli effetti del Covid-19 sui migranti: più disoccupati e più sfruttati www.comunicareilsociale.com di Emanuela Rescigno Testata registrata al Tribunale 16. Dl Sostegni: le novità per il Terzo settore di Napoli aut. n.77 del 21/10/2010 a cura dell’area Consulenza del CSV Napoli 17. La dura lotta delle persone down del Molise per il vaccino di Valentina Ciarlante 18. “Il primo che passa”: l’educazione sentimentale di un millenial di Marina Indulgenza 3
Editoriale I nostri ragazzi congelati dal virus. E nessuno che chieda loro: «Come state?» di Antonio Menna giornalista e scrittore Quarant’anni li fai tante volte ma sedici muni e province, con gli altri colori. Tutto una volta sola. Lo sappiamo: a un certo il mondo del tempo libero. Come dire: ci punto si smette di crescere e si invecchia. sono cose necessarie e cose non necessa- Dopo quella fase, i compleanni si somi- rie. Cosa si può chiedere? La vita giovani- gliano tutti un po’: al massimo si sente un le, fondamentalmente. tuffo quando si scavalla un decennio. E dai È ai ragazzi che abbiamo chiesto il sacrifi- quaranta è comunque tutto un “anta”. Pri- cio più grande, in questa pandemia. I gio- ma, invece, ogni età è diversa vani sono stati chiamati a chiu- da quella precedente. Un anno dere tutti i canali (non quelli scava un solco. Un altro anno on line) benché poi il virus ten- riempie un fossato. I sedici da a risparmiare proprio loro. anni sono un mondo opposto A loro abbiamo tolto gli ami- ai diciotto, e tra i venti e i venti- ci, gli amori, le conoscenze, le quattro passano quattro secoli. esperienze, lo stare insieme, L’adolescenza ha in sé proprio l’incontrarsi, il viaggiare, il fare il tormento della trasformazio- comunità. Si dirà: non è colpa ne, il turbo del cambiamento, di nessuno, è una emergenza la macina che non si ferma, la sanitaria. In parte è così, scelte vita che corre solo in avanti. Eppure da un obbligate: ma almeno chiediamoci come anno abbiamo congelato i nostri ragazzi. stanno, questi ragazzi. Invece li trattiamo Gli abbiamo detto: stop. Chiudetevi nelle con sufficienza. Che vuoi che sia, sei solo camerette. Da soli. Non andate a scuola. chiuso in casa. E quando escono, per un Niente università. Niente palestra. Niente poco di aria, per un abbraccio, per un bic- muretto con gli amici. Niente gite. Niente chiere insieme al sole, grida e dito punta- locali, bar, serata, discoteche, passeggiate. to. Siate disciplinati! Non vi manca nulla. Abbiamo paralizzato (più o meno) la vita Beata gioventù. Eppure dovremmo ricor- di tutti - qualcuno osserva - non solo dei darci di quanto ci mancasse tutto, quando ragazzi. Certo, ma non è del tutto vero. non ci mancava nulla, e di come la vita Nel primo lockdown, forse l’unico, abbia- negli anni della formazione non ti sembri mo effettivamente fermato gran parte del- mai abbastanza. Ci accorgeremo, un gior- la nostra comunità. Ma dopo l’estate, con no, di tutto il vuoto che ha scavato questa la seconda e la terza ondata, abbiamo de- pandemia nel cuore della nostra gioventù. ciso di chiudere sostanzialmente solo due Possiamo consolarci pensando che il do- cose: gli edifici scolastici e il tempo libero. lore forgia. Ma è l’ennesimo alibi che noi Aperte le fabbriche, le aziende, gli uffici; - che non festeggiamo più il compleanno in attività i liberi professionisti, aperti i - ci regaliamo per non sentire la colpa. tribunali, le chiese, una vasta gamma di A questa gioventù abbiamo bruciato un negozi “utili”, dalle ferramenta all’elettro- tempo che non tornerà più. Non dico di nica, e ovviamente alimentari e farmacie. chiedere scusa, e pure sarebbe il caso vi- Dove agiscono gran parte delle restrizioni, sto che molte della vita sottratta si poteva che siano gialle, arancioni o rosse? Su pa- continuare a fare se ci fosse stata una mi- lestre, cinema, concerti, teatri, discoteche, gliore organizzazione (test, tracciamenti, piscine, e nel ramo commerciale, su bar, distanziamenti, controlli); ma almeno, ristoranti, pub, o i negozi classici dello per una volta, occuparci di loro. Vederli. shopping vale a dire abbigliamento e cal- Domandarci o domandargli: come vi sen- zature. Per non dire del divieto di stare per tite, ragazzi? Vi sentite vivi? strada, in zona rossa, o di girare tra co- 4
L’ esperienza Perform-Amando, al via gli incontri per fare prevenzione in tema di sessualità, covid-19 e psicologia di Walter Medolla Giovani e prevenzione sono stati i temi di Cantiere Giovani, Onmic Napoli, Associa- “Perform-Amando” il webinar promosso zione Sott’encopp, Centro Astalli Sud, AIS nell’ambito del progetto sociosanitario “La h24, Paideia, Consulta regionale degli han- salute come bene comune”. dicappati onlus, Nuova Solidarietà Cardito, L’iniziativa è stata realizzata dall’associa- Nives Onlus, Confraternita di Misericordia zione V.O.L.A., in rete con AISERV e Ma- di Pimonte, Torre Vesuvio Pro Natura, scod, e sostenuta dal CSV Napoli nell’ambito Confraternita di Misericordia di Pompei, dell’avviso pubblico Le Comunità Solidali. Genitori del duemila, Mille Colori, App Obiettivo generale del progetto è quello di young ) in partenariato con 44 ODV e 12 avvicinare le giovani generazioni ai temi della prevenzione soprattutto rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili, al ri- schio di contagio da Covid-19 e al disagio psicologico. La consapevolezza del corpo, il confronto con gli esperti e il dialogo sono elementi centrali al fine di prevenire com- portamenti a rischio e aiutare a sviluppare capacità relazionali ed emotive. Il webinar, a cui ha partecipato una equipe multidisci- plinare di professionisti sanitari, infermieri, virologi, psicologi, medici e ginecologi, si è proposto di aumentare il livello d’informa- zione e di self help e di favorire la promo- zione della salute. Al centro dell’incontro la prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale (HIV/AIDS, HPV, Sifilide, Epatiti, Condilomi), la sensibilizzazione sull’utiliz- zo del preservativo maschile e femminile altri ETS, oltre a diverse manifestazioni di e di altri metodi contraccettivi adeguati, la interesse di Enti Locali e Istituti Scolastici cultura della salvaguardia della fertilità. Il dei 35 Comuni della Città metropolitana di progetto rientra nella più ampia azione de Napoli in cui si realizzano le attività. Nume- “Le Comunità Solidali”, iniziativa promos- rose le iniziative messe in campo attraverso sa dal CSV Napoli per favorire la nascita di laboratori ed eventi per promuovere e valo- reti di volontariato che possano agire, su rizzare l’agire solidale, l’impegno civico, la base territoriale e/o tematica, in maniera responsabilità nella cura dell’ambiente e del sinergica e innovativa nei campi dell’inclu- territorio, la prevenzione della salute e la sione e della partecipazione, dell’ambien- lotta alle forme di dipendenza, l’inclusione te, dei beni comuni e degli spazi collettivi, sociale di soggetti svantaggiati, la partecipa- del benessere e della salute. Sono 21 le reti zione di cittadini ad attività di rigenerazio- associative per la realizzazione delle idee ne urbana e riqualificazione di spazi urbani progettuali selezionate per un totale di 21 collettivi. ODV capofila (Hippocampus, Asfodelo, Re- stiamo Umani, Alts, Gabbiani Onlus, Vola, 5
Storie di volontariato Progetto Pace, quando l’inclusione è promossa dalle nuove generazioni di Antonio Sabbatino La gioia della condivisione e dello scambio, transgenerazionale. «La pandemia e le zone superando ogni giorno se stessi grazie al pro- rosse –aggiunge Iannace – purtroppo hanno prio impegno in un perfetto gioco di squa- bloccato la possibilità di continuare l’intera- dra. Le attività, a partire dall’orto sociale, zione dal vivo e le organizzazioni delle inizia- del Progetto Pace, associazione con sede del tive. Nel frattempo, ci riuniamo da remoto quartiere napoletano di Soccavo, realizza in per non disperdere tutto quanto fatto sino favore di persone diversamente abili proget- ad ora». Prima della pandemia l’associazio- ti di inclusione. La realtà nacque nel 2000 a ne era arrivata ad essere frequentata anche Modena su intuizione di don Giuseppe Te- da 40 persone, la iattura del virus ha ridotto naglia volto ad aiutare famiglie in difficoltà. l’attuale numero a 12 per via delle restrizioni. Un’idea vincente, tanto che il Comune della Nonostante ciò, l’associazione non demorde. città emiliana lo ha supportato nel tempo. L’esempio dell’attivismo è la migliore me- Dodici anni fa un’altra dicina per mettersi in scommessa: quella di gioco e aprirsi al mon- portare il Progetto Pace do. Lo sa bene Ciro Onlus anche a Napoli Izzo, 36enne laureato coinvolgendo persone in Economia costretto del territorio con diffi- a muoversi su una car- coltà di deambulazione rozzella. «Tramite un e sindrome di Down amico – racconta Ciro in attività laboratoriali particolarmente sti- come quelli di informa- molato dal laboratorio tica, di cucina, di arte. di informatica – sono Viene realizzato anche venuto in contatto con un giornalino, dove le l’associazione. Ho no- persone coinvolte pos- tato subito i benefici sono mostrare i propri perché ho recuperato la sentimenti e parlare di voglia di stare insieme cosa rappresenti per loro il Progetto Pace. ad altre persone facendo qualcosa di tangi- Nella di via Pia sorge anche un terreno otte- bile. Prima non avevo tanta voglia di uscire, nuto con un comodato d’uso gratuito decen- adesso metto tutto il mio interesse nelle cose nale sul quale è sorto un orto sociale con la che il Progetto Pace fa. Sono stato protago- coltivazione di pomodori, melanzane e altri nista anche dello spettacolo teatrale Grease prodotti che la terra può offrire e che posso- che abbiamo portato in scena. Però vorrei no essere acquistati per sostenere economi- che ai diversamente abili sia dato maggiore camente la causa. «In modo reciproco impa- sostegno, iniziando nel mettere a disposizio- riamo tutti ogni giorno da quest’esperienza. ni più mezzi di trasporto». Responsabilizza- Lo scambio continuo è davvero il concetto zione è un concetto fondamentale in questo giusto per sintetizzare il segreto di Progetto caso. La presidente dell’associazione, Anto- Pace. Le persone che vi partecipano sono co- nietta Di Leva, in proposito spiega: «Quan- stantemente stimolati a imparare a cucina- do organizziamo i pranzi sociali diamo a chi re, a utilizzare il pc, a interessarsi all’arte, a frequenta l’associazione un budget da utiliz- prendersi cura dell’orto sociale» afferma Ile- zare per fare la spesa. Lo facciamo per dare nia Iannace, che fa parte della squadra dei 15 loro l’opportunità di scegliere e capire il va- volontari. A dar manforte anche anziani che lore delle cose; dal punto di vista educativo mettono a disposizione il proprio vissuto in questo funziona». Per tutte le info www.pro- favore della causa, sentendosi essi stessi di gettopace.it e pagina facebook Associazione nuovo pienamente attivi con un patto quasi “Progetto Pace”. 6
Le azioni Scuola e Volontariato, nuove soluzioni e tanta interazione: così prosegue il progetto del CSV Napoli A cura dell’area Promozione del CSV Napoli Il progetto Scuola e Volontariato promos- zazione. Inoltre, grande spazio e attenzione so dal CSV Napoli nel periodo di pandemia è stato dato al collegamento del volontaria- è andato avanti nonostante le difficoltà, in to con l’educazione civica. Il progetto ha questa continua oscillazione tra chiusure voluto mostrare che di educazione civica e aperture degli istituti scolastici. E così, non si deve solo parlare, ma attraverso l’a- come tutto il mondo, anche Scuola e Vo- zione volontaria viverne il senso. Scuola e lontariato ha dovuto adeguarsi alla nuova Volontariato ha rappresentato cosi un’op- situazione. Pertanto, abbiamo cercato di portunità per lo sviluppo del senso civico mettere in atto nuove metodologie, in modo degli studenti coinvolti. La conoscenza con da attrarre l’attenzione i volontari, persone degli studenti, utiliz- spesso coetanee de- zando nuovi strumenti gli studenti o con altri di interazione. Nell’an- volontari- lavoratori no 2020/21 hanno in ambienti solo ap- aderito 18 istituti sco- parentemente estranei lastici di Napoli e pro- all’ attività intrapresa, vincia, che hanno inse- ha stimolato una ri- rito il progetto nel loro flessione introspettiva programma di studi. sulle loro potenzialità Formatori, tutor, Enti e nella loro adegua- del terzo settore hanno tezza nel profilo del dovuto rivoluzionare il volontario. La paura loro modo di interagi- di non sentirsi pronti, re e co-programmare che spesso accompa- le loro attività in mo- gna gli studenti, è stata dalità on-line. Abbia- dunque affrontata con mo dovuto riflettere esempi di attività ed su strumenti che potessero avvicinarci al esigenze di profili differenti, di cui un’asso- linguaggio dei giovani e capire come creare ciazione ha bisogno al suo interno. Così i una comunità educante, utilizzando solu- giovani, per esempio, si immedesimano nel zioni digitali di interazione, valorizzando il ruolo dell’esperto di comunicazione, nel video, l’immagine, la logica di gaming tanto ruolo di curatore dei social dell’associazio- diffusa tra i giovani, per facilitare l’intera- ne, nella figura di progettista, di animatore zione tra di loro, per offrire stimoli e rac- che mette in campo creatività, innovazione, cogliere le loro riflessioni, stimolando una spirito! Si percepisce cosi che il volontaria- narrazione anche dietro le quinte. Rispetto to non riguarda soltanto l’attività principale agli altri anni, gli studenti non hanno po- dell’organizzazione con i giovani o con gli tuto lavorare presso le organizzazioni, né anziani, ma l’esigenza di molteplici figure e stringere la mano ai volontari ma hanno di tempo che tutti possono dare. Il progetto, intrapreso azioni come singoli, realizzan- come tutte le attività gestite dal CSV è in do piccole iniziative, lasciando la loro im- continua evoluzione, per dare una risposta pronta di cittadini attivi. Tutto ciò è stato efficace ed attuale ai giovani futuri volonta- accompagnato dalla narrazione, dalle testi- ri. Solo seminando con la massima cura ed monianze di volontari delle organizzazioni attenzione possiamo attendere il momento e dalla condivisione della modalità di parte- del raccolto desiderato. cipazione e presa di decisioni di un’organiz- 7
Lezioni di vita Quel faro accesso su un territorio dimenticato: «Questi ragazzi sono un esempio per gli altri» Intervista a Eugenia Carfora, dirigente scolastica a Caivano di Franco Buononato È arrivata a Caivano nel gente al Morano, ma alla 2007, ma della scuola che fine Eugenia Carfora la doveva dirigere c’erano battaglia l’ha vinta, certi- solamente pareti marce ficata dal titolo di Preside di umidità. Bagni, porte dell’Anno 2020, conferito e finestre non esistevano dall’organizzazione Your più: quello che non riusci- Edu Action. vano a portare via i ladri, Così, l’Istituto Morano veniva distrutto dai van- è ora un modello per l’I- dali. La presidenza non talia intera. Qui in molti disponeva neppure di se- scelgono l’indirizzo alber- dia e scrivania per la di- ghiero, diventando cuochi rigente fresca di nomina. o camerieri, e la scuola li Ma lei, la preside Eugenia segue per aiutarli a trova- Carfora, allora sul filo dei re lavoro. Molti diventano trent’anni, non si scorag- pizzaioli e vanno al nord, giò e si mise al lavoro, a ma tanti rimangono in cominciare dalla pulizia © in foto Eugenia Carfora zona, spesso a fare i con- dell’edificio, di cui in un ti con paghe da miseria, angolo si era formata per- zi la situazione era ancor senza garanzie. Decidono sino una discarica. Il pro- più drammatica. Invece per orgoglio di vivere qui, blema più grave si presen- di sedere tra i banchi, cen- sperando in un futuro tava la mattina al cancello tinaia di alunni restavano diverso in una realtà che di scuola: dei circa mille intrappolati nella rete del viene, quasi con rassegna- alunni iscritti, più della malaffare, dello spaccio zione, indicata come la metà non varcava l’in- di droga, del contrabban- più grande piazza di spac- gresso. Questa era la vita do e dei furti. I più scaltri cio d’Italia, regno della nell’istituto Morano del facevano ben presto il sal- camorra e della violenza. Parco Verde, rione in pe- to di qualità nelle gang. Violenza crudele come riferia di Caivano, costru- La preside Carfora, ogni quella che ha portato alla ito per ospitare seimila mattina, girava il rione morte Fortuna, sei anni, napoletani rimasti senza per recuperare gli stu- lanciata dal quinto piano casa e senza lavoro dopo denti assenti, bussando di uno di questi caser- il terremoto dell’80. Anni casa per casa. Ci son vo- moni, da chi voleva tap- difficili, di mattanza e di luti quattordici anni da parle la bocca dopo aver camorra, ma per i ragaz- quel primo giorno da diri- abusato di lei. Qualche 8
mese fa, qui ha trovato la questo, se opportunamen- Ma lo Stato cosa deve morte anche Paola, appe- te motivati, sprigionano fare? na maggiorenne, caduta una forza interiore esplosi- «Deve dare risposte, lo dal motorino guidato dal va, una carica indispensa- Stato deve fare di tutto suo fidanzato, un ragazzo bile per superare gli osta- per abbattere l’evasione e transgender. La famiglia di coli della vita’». la dispersione scolastica, Paola non accettava la loro garantire a questi giovani relazione, ed è per questo Un lavoro notevole… un futuro nuovo, limpido, che i due innamorati si al- «Abbiamo iniziato col ri- sano, dove si potrà tro- lontanarono dal Parco Ver- mettere in sesto l’edificio, vare lavoro nella legalità, de. Il giorno della tragedia, rifacendo tutto e quasi sen- spezzando i tentacoli della i due furono inseguiti dal za spendere nulla. Non è piovra che ti offre il mirag- gio di avere tutto e subi- “ fratello di Paola, che con stato semplice ma non ci un calcio speronò to. Questi giovani il mezzo dei due ra- hanno bisogno di gazzi, spingendolo fiducia e di avere fuori strada. Paola Nel 2020 ha riceveto le stesse possibilità cadde, battendo la dei loro coetanei testa, spezzando la il premio “Preside più fortunati». sua esistenza. Cosa dice ai suoi Oggi, nel Parco Ver- dell’Anno”, conferito ragazzi? de, ancora nessuno di questi nodi di in- dall’organizzazione «Si devono impe- gnare con tutte le vivibilità è stato de- bellato e lo Stato è Your Edu Action loro forze, devono guardare al bello e ancora assente, ma mai abbandonarsi almeno un faro si è acceso: siamo mai scoraggiati. Ab- al buio. E noi li dobbiamo quello di una scuola che biamo chiesto aiuto a tutti, seguire, guardando alle ricorda l’esistenza di un al- dribblando mille problemi cose positive che hanno tro mondo, fatto di rispetto e mille ricatti da parte di dentro. Basta una parola e legalità. chi, per farsene un merito, buona, una carezza e un voleva mettere le mani su abbraccio per accendere in Una bella soddisfazione, quello che stavamo realiz- loro la voglia di fare, di di- preside Carfora, che vede zando. Ma i veri protagoni- mostrare che non sono un premiato il suo lavoro. sti del miracolo sono stati problema ma una risorsa». «E’ stato premiato il lavo- i ragazzi che hanno com- ro della scuola, il lavoro preso che i nostri sforzi E cosa le manca, preside di tutti, anche dei genitori erano fondamentali per il Carfora, in questi giorni di questi alunni specia- loro futuro». di COVID, con la chiusura li, ragazzi che hanno solo della scuola? bisogno di fiducia e di op- Come li avete convinti? «Anche con la didattica a portunità per tirare fuori e «Con la serietà dei messag- distanza, la scuola non ha sfruttare le loro potenzia- gi e con l’amore. I ragazzi mai chiuso. Certo mi man- lità. Questi ragazzi posso- devono sentirsi amati e ac- cano i ragazzi che vorrei no diventare un esempio cettati per dare il meglio. Li tutti qui con me. Mi man- per gli altri, amici, fratelli devi abbracciare, facendo ca forte il loro contatto, la ai quali indicano un per- loro sentire il calore uma- loro carica di vita e di spe- corso fatto di impegno, di no: questa è la migliore te- ranza: una miscela magica sacrificio e di rispetto per rapia contro l’indifferenza che dà la forza di non mol- la legalità. Questi studenti, e l’emarginazione verso le lare di fronte a nulla». vengono spesso da fami- persone svantaggiate». glie disagiate e proprio per 9
Il percorso “Lacrime condivise”: superare la perdita di un figlio attraverso lo strumento dello psicodramma di Bianca Bianco Convivere con la morte di un figlio strappato al da un primo incontro con coppie che si erano mondo da un male implacabile: una condan- rivolte all’associazione “Angeli Guerrieri della na a vita per chi non riesce a reagire al dolore. Terra dei Fuochi Onlus” per la necessità di un Il gruppo di mutuo aiuto ‘Lacrime Condivise sostegno al loro dolore all’incirca un anno e (su Facebook Lacrime Condivise - Gruppo di mezzo fa. «In seguito – spiega la psicologa e Mutuo Aiuto), ideato e gestito dalla psicolo- psicoterapeuta - ho ampliato il gruppo acco- ga-psicoterapeuta e psicodrammatista Maria gliendo altre richieste di sostegno». Il progetto Pirozzi, è nato con lo scopo di aiutare chi ha ‘Lacrime condivise’, partito da Casalnuovo, è perso un bambino a gestire il lutto attraverso un’idea aperta a tutti coloro che vogliano ac- lo strumento dello psicodramma. Grazie alla coglierla nelle loro sedi, associazioni, Comuni, collaborazione con così che possa essere l’associazione “Angeli un’attività itineran- Guerrieri della Ter- te. In tempi di Covid ra dei Fuochi Onlus”, l’attività è stata gio- la dottoressa Pirozzi coforza limitata: «Di- ha potuto creare uno nanzi alle restrizioni spazio di sostegno psi- – afferma Pirozzi - ho cologico inizialmente trasformato l’incontro rivolto soprattutto ai in presenza in incon- genitori che hanno tri online conducendo subito la perdita di un il gruppo con la stessa figlio affetto da malattia oncologica. In seguito modalità ad approccio psicodrammatico pur si è esteso a tutte le persone colpite dalla perdi- se con ovvie limitazioni alle consuete intera- ta di una persona cara. «In seguito ad una per- zioni. Tuttavia, il passaggio online ha favorito dita che mi ha colpito personalmente – spiega apertura e partecipazione in coloro che vivono la dottoressa Pirozzi - ho deciso di mettere a l’angoscia del contagio al punto tale da inibire disposizione la mia professionalità per un’at- ogni iniziativa d’interazione in presenza an- tività di gruppo finalizzata alla gestione del che oltre le restrizioni imposte per legge». La lutto. Sono specializzata nell’utilizzo dello psi- partecipazione è completamente gratuita: «Ai codramma e la mia attività consiste nella con- partecipanti non viene chiesto nulla, né di or- duzione di un gruppo composto da persone dine economico né di ordine materiale se non colpite da un lutto mediante tale strumento di una motivazione intima e personale ad esserci. intervento psicologico». La tecnica dello psico- Coloro che partecipano non vengono “trasci- dramma favorisce l’ascolto e, nello specifico di nati” ma prendono la decisione di prendere alcune delle sue tecniche (inversione di ruolo, parte al gruppo». Un gruppo che, partendo da soliloquio, doppio), «consente il rispecchia- storie singole, favorisce un benefico contagio: mento del proprio dolore negli altri, consente «È accaduto – racconta la professionista - che una diversa ‘visione’ della personale gestione almeno tre persone abbiano ripreso a toccare del lutto, favorisce il superamento di cliché e oggetti o aprire armadi che non toccavano e retaggi culturali che impediscono la sana ela- non aprivano da tempo, oppure, che coloro borazione della perdita. Non giudicare il pro- che rifiutavano a priori l’idea di ricordare il prio né l’altrui sofferenza, nella mia prospetti- momento dell’ultimo saluto abbiano affidato il va, è fondamentale per una corretta gestione loro racconto all’ascolto sensibile del gruppo». del lutto». L’attività di mutuo aiuto è iniziata 10
L’indagine Giovani, pandemia e disturbi del comportamento alimentare: in Campania oltre 100mila casi. E l’assistenza va a rilento di Ornella Esposito All’indomani della Giornata nazionale del stenziale per la loro presa in carico pubbli- fiocchetto lilla, le statistiche diffuse dal Mi- cando l’elenco dei centri di cura, distribuiti, nistero della Salute sui disturbi del compor- almeno sulla carta, in tutte le province. Ma tamento alimentare (DCA), frutto di un’in- un’indagine svolta lo scorso anno dall’Asso- dagine preliminare sui dati epidemiologici, ciazione casertana Emmepi4ever, promossa parlano di 230mila nuovi casi tra giovani e dal papà di una giovane vittima di DCA, ha giovanissimi nei pri- dimostrato la non to- mi sei mesi del 2020. tale attendibilità delle Un aumento di circa il informazioni relative 30%, rispetto al 2019, a tale rete assistenzia- di anoressia, bulimia, le in quanto “esistono fame emotiva ed altri delle discrepanze tra squilibri nel rapporto i dati regionali e l’ef- quotidiano con il cibo fettiva consistenza sul durante la pandemia. I territorio campano numeri rivelano anche di una rete di strut- un’altro dato del tutto ture con caratteristi- nuovo: sia l’anoressia – che quali-quantitative seconda causa di mor- uniformi” mentre per te, dopo gli incidenti i pazienti molto gra- stradali, nella fascia d’età dai 12 ai 18 anni vi, il sistema sanitario regionale spende cir- – che la bulimia non sono più appannaggio ca 5 milioni di euro per garantirne le cure di bambine e ragazze perché, nel semestre fuori la Campania. In poche parole, alcuni preso in esame, i soggetti di sesso maschile centri di cura rischiano di essere solo vir- arrivati in pronto soccorso sono aumentati tuali o con un’offerta decisamente scarna. di quattro volte. A preoccupare gli esperti Facile che con lo scoppio della pandemia non è solo l’aumento dei casi, ma anche il questo dislivello non sia stato colmato, in un peggioramento di quelli già in cura dovu- momento che vede, invece, un preoccupan- to ad una serie di fattori quali l’isolamento te aumento del fenomeno. E se da un lato sociale, le pesanti restrizioni nelle uscite, la sono necessari luoghi strutturati e diffusi di chiusura delle scuole e, in generale, l’impos- cura, come sempre la prevenzione - afferma sibilità di frequentare fisicamente il cerchio il Coordinamento Nazionale Disturbi Ali- di amici o svolgere le tipiche attività socia- mentari - è di fondamentale importanza e li dei giovanissimi (sport, gruppo parroc- vede centrale il ruolo del medici di medicina chiale, etc). Per non parlare del fatto che le generale, i primi a cui i pazienti si rivolgono strutture di aiuto e assistenza - 146 quelle lamentando una serie di sintomi che, se ben tra pubblico e privato, diffuse a macchia di inquadrati, porterebbero alla diagnosi pre- leopardo tra lo Stivale - durante il lockdown coce. Ma ancor più necessario e urgente è hanno bloccato gli ingressi e sospeso le at- l’inserimento dei disturbi del comportamen- tività (per chi non le ha convertite online). to alimentare all’interno dei livelli essenziali In Campania, dove il Dipartimento di Psi- di assistenza, come accade qualche anno fa cologia dell’Università “Luigi Vanvitelli” ha per i disturbi dal gioco d’azzardo patologico, dato vita all’Osservatorio sui DCA, sono oltre perché la pandemia sta infliggendo il colpo 100mila (dati riferiti al 2020) i giovani affetti di grazia ad un fenomeno già preocupante. da disturbi del comportamento alimentare. La Regione nel 2019 ha attivato la rete assi- 11
L’intervista «Adolescenti e covid: effetti devastanti in questo tempo sospeso» Parla Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania di Giuliana Covella Ore trascorse davanti a un c’è più e non può essere so- monitor, attraverso il quale stituita da mezzi digitali». interagire con compagni di Come intervenire? classe e insegnanti. Niente «In quanto psicologi abbia- più passeggiate, né pani- mo il dovere di rispondere no con gli amici, o in giro a con gli strumenti di cui di- fare shopping. E soprattut- sponiamo a tutti coloro che to come unico mezzo di co- si trovano a vivere questo municazione quello virtuale, clima di incertezza e di diso- che ormai ha soppiantato la rientamento, che coinvolge realtà del loro quotidiano, tra la salute del singolo ma an- mondo dei social, videochia- © in foto Armando Cozzuto che i legami affettivi e sociali. mate e tik tok. La fotografia Le famiglie e le scuole vanno dei cambiamenti che hanno i contenitori sociali fon- sostenute, affinché possano investito l’universo giovani- damentali ossia famiglia e svolgere il loro ruolo di con- le in quest’ultimo anno di scuola. E gli effetti rispetto a tenitori sociali». pandemia è nitida, come sot- un bambino sono più deva- Cosa ha fatto l’Ordine degli tolinea Armando Cozzuto, stanti» Psicologi? presidente dell’Ordine degli In che senso? «Su questo stiamo lavo- Psicologi della Campania: a «Il bimbo può piangere, l’a- rando da tempo. In piena causa dell’emergenza sanita- dolescente può sfasciare una emergenza sanitaria è nato ria i nostri giovani hanno il protocollo tra il mini- “ subito uno stravolgimento stero dell’istruzione e il delle abitudini di vita, che nostro Consiglio nazio- si riflette nelle relazioni nale per rendere possi- interpersonali e nell’incer- Dopo giorni bile il supporto psico- tezza del futuro che appa- logico nelle istituzioni re loro sempre più distan- chiusi in casa, scolastiche: in Campa- te dopo i giorni chiusi in nia hanno aderito 699 casa. il futuro appare istituti, segno da un Cosa è accaduto con la lato dell’attenzione cre- diffusione della pande- sempre più distante scente delle scuole nei mia? confronti del benesse- «Gli effetti maggiori sono stanza». re psicologico degli alunni, stati i cambiamenti repentini Niente più scuola in presen- dall’altro della professiona- che hanno riguardato le co- za, niente più uscite con gli lità degli psicologi campani siddette fasce sensibili della amici. Cosa è venuto a man- che spesso oggi si ritrovano popolazione, tra cui gli ado- care? a svolgere solo la libera pro- lescenti e i giovani». «I giovani oggi vivono una fessione. Abbiamo inoltre si- Di quale fascia d’età parlia- fase di indeterminatezza, si glato un ulteriore protocollo mo? sentono in un tempo sospeso con l’Ufficio Scolastico Re- «Quella che va dagli 11-12 dove è venuta meno quella gionale, al fine di specificare anni ai 21 anni, che è parti- “sana” routine quotidiana in e declinare le attività dello colarmente a rischio perché cui la condivisone di spazi, psicologo nella scuola su tut- per loro sono venuti meno situazioni e sentimenti non to il territorio». 12
La riflessione «Per i giovani? Lo strabismo di Stato: un occhio ai sussidi e uno al lavoro» A colloquio con don Tonino Palmese: «L’esperienza educativa e scolastica sia di supporto alle famiglie» di Raffaele Perrotta «Penso che se chiedo al sin- mine, o quelli che l’hanno pri- succede con alcuni, non esse- daco la domanda ricorrente ma subito e poi esemplificato, re la dimostrazione della sorte che gli fanno molti suoi con- poi c’è l’altro pezzo di società. negativa, ma un mito da imi- cittadini, mi dirà che gli chie- Speriamo sia la maggioranza, tare». dono un “posto di lavoro”. È ma talvolta sento la frustra- Sono però questi quartieri quella che ormai fanno conti- dei murales quelli che do- nuamente anche a noi sacer- vranno accogliere i ragazzi doti. Bisogna capire se ce lo che escono dalle case-fami- chiedono perché ci ritengono glia, che spesso hanno anche potenti, e quindi prepotenti, o famiglie sgangherate. perché il lavoro è sacro». Don «Non ho una ricetta in tasca Tonino Palmese è stato ospite per risolvere il problema, ma dell’evento “Le Stese”, ai Sale- ho nel cuore e nella mente i siani di Torre Annunziata. volti e le immagini di persone Don Tonino, sul tema lavoro che ce l’hanno fatta. La cosa hai detto “la Chiesa deve sta- migliore è sempre questa» re al fianco dello Stato”. Cosa © in foto Don Tonino Palmese Insieme al lavoro da costrui- intendevi? re, alle realtà come le case-fa- «Dobbiamo dare la possibilità miglia, cosa bisogna ancora ai giovani che si organizzano zione di sentirmi minoranza». migliorare? di usufruire di quelle leggi e Per abbattere i muri di cui «La scuola. Una scuola che di quei territori, grande fonte parli cosa bisogna fare? non può essere uguale ovun- di lavoro, per dare la possibi- «Le comunità che i Salesiani que, non perché bisogna crea- lità a questi ragazzi di poter rappresentano a Torre An- re le classi, ma perché i saperi diventare forza lavoro. Credo nunziata, a Napoli e un po’ che possono servire ad un ra- che su questo tema lo Stato dappertutto rispetto alle case gazzo che vive in un contesto debba avere un sano strabi- famiglia sono un’esperienza sereno non sono comunicabili smo: un occhio deve guardare educativa da ponte: il tentati- alla stessa maniera ad un al- al reddito di cittadinanza, ma vo di dire se vieni da quest’al- tro ragazzo che vive in forme l’altro deve organizzare la vita tra parte diventerai umano, di disagio. Ritengo che l’espe- lavorativa di questi ragazzi. manco uomo che è una parola rienza educativa e scolastica, Perché il reddito di cittadi- troppo grossa e filosofica». tempo libero e associativa, nanza è un segno di civiltà, Non tutti gli esempi sono po- devono diventare sempre più ma da solo è un fallimento». sitivi. Molti ragazzi strizzano quel supporto a quelle fami- In questo scenario si trovano l’occhio ad altri miti, a quelli glie che non ce la fanno». a vivere i giovani, come gli di alcuni murales Chiudiamo con quelli che ce ospiti delle comunità “Peppi- «Questo è un elemento icono- l’hanno fatta. A loro cosa è no Brancati” e “Mamma Ma- grafico che a volte ci impedi- successo? tilde” di Torre Annunziata, sce di capire dove sta il bene «Sono accadute tre cose: qual- che nella loro vita hanno già e il male. L’immagine di un cuno si è accorto di loro, li ha sbagliato. ragazzo morto ammazzato stimati e gli ha dato la possibi- «Viviamo in una società divi- non ha nulla di negativo, non lità di imparare un lavoro che sa, quella che mette muri ai è mai da censurare in quanto gli ha permesso di emancipar- minori che hanno sbagliato e tale. Però spesso l’immagine si e diventare autonomi». che hanno conosciuto il cri- di quel ragazzo potrebbe, e 13
L’approfondimento A Napoli l’orto urbano che produce per la mensa dei poveri di Luca Leva Uno splendido giardino, in pieno centro Società di San Vincenzo De Paoli gesti- storico a Napoli, che diventa orto urba- sce a Porta Capuana - condividere que- no. I prodotti dell’orto che si trasforma- sta esperienza con i nostri amici meno no in piatti da donare ai senza fissa di- fortunati ci aiuta molto ad approfondi- mora. È questo il risultato del progetto re determinate relazioni di promozione sociale “L’Orto in Corso”, ormai alla se- umana. Sinergie come quella con Casa conda edizione, lanciato lo scorso anno Tolentino, sono fondamentali perché fi- glie di una spiccata sensibilità ed amore per la propria terra». Valorizzazione del territorio con il ritor- no alla terra e soste- gno ai più bisognosi, per giunta a km 0. Sembra essere que- sta l’idea alla base di un progetto che non nasce certo dal nulla. La Cooperativa Vicoli in Corso, infatti, gesti- sce già da tempo parte del complesso monu- mentale San Nicola Da Tolentino (da qui il nome Casa Tolenti- no), una chiesa fonda- ta nel 1618 e incastra- ta tra la collina di San Martino ed il centro dalla “Cooperativa Vicoli in Corso”. antico della città, portando avanti un Questa seconda edizione, partita lo scor- progetto di riqualificazione territoriale so 16 marzo, vedrà la partecipazione, dei Quartieri Spagnoli e valorizzazione oltre alla cooperativa promotrice, dei delle risorse umane dal 2014. i volontari della Società San Vincenzo «In questo periodo dove tutto é fermo e de Paoli della mensa dei poveri di Por- sembra quasi perduto - racconta Antonio ta Capuana , i quali collaboreranno atti- Trotta, uno dei soci e fondatori della co- vamente all’impianto di uno nuovo orto operativa Vicoli in Corso - abbiamo vo- all’interno degli splendidi giardini storici glia di seminare ancora affinché non si del Complesso Monumentale San Nicola perda mai la speranza in noi che questo da Tolentino. luogo sia sempre la casa dell’accoglienza «Siamo felicissimi di essere parte del dei napoletani e di tutti coloro che vo- progetto - ha dichiarato Giuseppe Ma- gliono esplorare l’anima di questa città». ienza, responsabile della mensa che la 14
XXVI Rapporto sulle migrazioni Gli effetti del Covid-19 sui migranti: più disoccupati e più sfruttati di Emanuela Rescigno Il XXVI Rapporto sulle migrazioni 2020 pubbli- non comunitari (24%). La pandemia inoltre ha cato dalla Fondazione ISMU ha proposto una (ri)aperto il dibattito sulla questione del “lavoro lettura dell’impatto della pandemia globale da essenziale” svolto dalla popolazione migrante, Sars-Cov2 sui flussi migratori e sulle comunità che quest’anno ha svolto ancor più una funzio- migranti presenti in Italia. Secondo il Rapporto, ne vitale nella tenuta del sistema economico, in al primo gennaio 2020, la popolazione migran- quanto esclusivamente impiegata nella filiera te presente in Italia è pari a 5.923.000 rispetto a una popolazione italiana di 59.641.488, poco meno di uno straniero ogni 10 abitanti. Guar- dando ai dati raccolti alla stessa data del 2019, la portata del flusso risulta essenzialmente in- variato dal momento che si è registrato un calo pari al -0,7%, certificando così quanto sia incon- sistente la narrazione del “pericolo di invasione” e specularmente “di contagio” da parte di chi abbandona la propria terra d’origine per arri- vare in Italia. I migranti e le migranti regolar- mente residenti sul territorio italiano risultano essere l’85% del totale (circa 5 milioni, di cui i lungosoggiornanti costituiscono il 63,1%) in un rapporto pressocché paritario di divisione di ge- © Romolo Maddaleni Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. nere, mentre gli/le irregolari ammontano a 517 Viaggio nel volontariato italiano” mila unità: l’8% in meno rispetto al 2019. An- che le richieste d’asilo registrano un’inversione agro-alimentare, nel settore della cura e della di tendenza, alle 43.783 richieste del 2019 se ne logistica. A far emergere la necessità per l’eco- contano 28 mila nel 2020, così come il numero nomia italiana di fare affidamento sul lavoro dei nuovi permessi di soggiorno: nel primo se- migrante in determinati settori è stata la pro- mestre del 2020 sono stati rilasciati ai cittadini posta del governo Conte-bis di far emergere il non comunitari circa 43 mila nuovi permessi di lavoro informale e di regolarizzare i lavoratori soggiorno, meno della metà del primo semestre non italiani attraverso una sanatoria. Una so- del 2019. Le riduzioni maggiori si sono avute so- luzione non priva di criticità dal momento che prattutto durante i mesi di lockdown naziona- ha interessato solo determinati lavori: badanti e le ovvero ad aprile (-93,4%) e maggio (-86,7%). braccianti. Infatti, su 207.542 domande di emer- L’impatto della pandemia ha interessato soprat- sione 176.848 sono state registrate per il lavoro tutto il mercato del lavoro in cui sono occupati domestico e di assistenza alla persona e 30.694 cittadini non italiani: la popolazione migrante nel settore primario (agricoltura e pesca). È rappresenta, infatti, il 10,4% della popolazione stato il centro studi Tempi Moderni, già in fase in età attiva, l’11,2% della forza-lavoro, il 10,7% pandemica avanzata, ad osservare un aumento degli occupati e ben il 15,6% dei disoccupati to- del 15-20% di lavoratori migranti sfruttati nelle tali. Se nel 2019 il tasso di occupazione dei cit- campagne italiane (40-45 mila persone), regi- tadini di paesi terzi è stato del 61%, nel 2020 ha strando un peggioramento delle condizioni la- subito una lieve flessione a causa dell’andamen- vorative sia in termini di incremento dell’orario to negativo di quello femminile che, insieme di lavoro (8 e 15 ore giornaliere) che del nume- ai giovani, emergono come i gruppi più colpiti ro (20%) di ore lavorate e non registrate. Ed è dalla pandemia. A fotografare tale condizione è sul sudore e sullo sfruttamento del corpo e del il tasso di disoccupazione che risulta del 13,8% tempo dei lavoratori/lavoratrici migranti che il (contro il 9,5% degli italiani), con punte più alte sistema economico italiano non si è arrestato in tra la componente femminile (16,3%) e i giovani questo anno di pandemia. 15
infoODV a cura dell’area Consulenza del CSV Napoli Dl Sostegni: le novità per il Terzo settore È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di lunedì 22 marzo 2021 il decreto-legge 22 del 18 marzo il decreto legislativo 28/2/2021 marzo 2021, n. 41 (cosiddetto “decreto So- n. 36 attuativo della legge di riforma stegni”) con il quale il Governo ha appro- dell’ordinamento sportivo con riferimento vato nuovi aiuti a sostegno delle imprese e alle disposizioni in materia di enti sportivi degli operatori economici, del lavoro, del- professionistici e dilettantistici, nonché di la salute e dei servizi territoriali, connesse lavoro sportivo. all’emergenza sanitaria. Il provvedimento prevede l’entrata in vigo- Le misure a sostegno del Terzo settore re dal 2 aprile fatta eccezione per la mag- I provvedimenti di contenimento e gestio- gior parte delle disposizioni relative al la- ne dell’emergenza epidemiologica da Co- voro sportivo la cui efficacia è posticipata vid-19 hanno portato alla notevole ridu- al primo luglio 2022. La bozza del decreto zione o addirittura alla sospensione delle sostegni prevede però il rinvio dell’entrata attività di decine di migliaia di enti del Ter- in vigore del decreto al 1° gennaio 2022, zo settore (Ets). fatta eccezione per le disposizioni lavoristi- Già il dl n. 137/2020 ha istituito il “Fondo che sopra citate. straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore” rivolto alle organizzazioni di Quale raccordo con il Terzo settore? volontariato (Odv), alle associazioni di pro- Il decreto, tra l’altro, chiarisce che nulla im- mozione sociale (Aps) e alle Onlus, dotato pedisce ad una associazione (Asd) o società di 70 milioni di euro per il 2021. Al fine di sportiva dilettantistica (Ssd) di valutare se recare adeguato ristoro ai tanti enti in dif- mantenere o assumere la qualifica di ente ficoltà, l’art. 14 prevede un incremento di del Terzo settore (Ets) o di impresa sociale, tale Fondo di 100 milioni di euro. con la consapevolezza che le disposizioni Proroga agli adeguamenti di statuto del “decreto sport” trovano applicazione se La stessa disposizione, in considerazione non incompatibili con la disciplina dedica- del perdurare dell’emergenza epidemiolo- ta al Terzo settore. gica da Covid-19, prevede anche la proroga L’assunzione della doppia qualifica consen- al 31 maggio 2021 del termine entro il qua- te di partecipare ai percorsi di coprogram- le le organizzazioni di volontariato (Odv), mazione e coprogettazione con la pubblica le associazioni di promozione sociale (Aps) amministrazione, anche realizzati di im- e le Onlus iscritte nei rispettivi registri (e pulso degli stessi Ets, nonché di perveni- costituite prima del 3 agosto 2017) possono re a convenzione, di fruire in via stabile di modificare i propri statuti con le modalità e contributi pubblici così come di garantire le maggioranze previste per le deliberazio- ai donatori maggiori agevolazioni fiscali, di ni dell’assemblea ordinaria al fine di ade- accedere – se si assume la qualifica di asso- guarli alle nuove disposizioni introdotte ciazione di promozione sociale (Aps) – ad dal codice del Terzo settore. Per maggiori agevolazioni fiscali equiparabili a quelle informazioni sull’adeguamento degli statu- previste per le Asd e ad un regime forfetta- ti, ecco un focus dedicato. rio di liquidazione delle imposte alternativo a quello disciplinato dalla Legge 398/1991, Approvata la riforma dello sport, cosa cam- in ogni caso operativo quanto meno fino al bia per il Terzo settore 31/12/2021. 16
La partnership La dura lotta delle persone down del Molise per il vaccino di Valentina Ciarlante Due mesi di battaglie per ottenere il diritto a commissariale e l’azienda sanitaria regionale non ammalarsi e poi finalmente la speranza poi inserissero le persone affette da sindrome che torna ad alimentarsi. I ragazzi con sindro- di down nella fascia prioritaria. Una conqui- me di down di Campobasso e i loro caregiver sta iniziale era stata ottenuta con l’apertura ora hanno un’arma in più per contrastare il delle prenotazioni per le persone vulnerabili, Covid19: il vaccino. Ma per arrivare a questo avviata nel mese di febbraio, ma questo non traguardo hanno lot- è bastato ad appiana- tato, si sono fatti por- re le preoccupazioni tavoce di una vera e delle famiglie. Il cen- propria opera di sen- tro, che aveva riaperto sibilizzazione e nel nel rispetto dei pro- frattempo hanno fat- tocolli e che non ha to i conti con dei lutti fatto mai mancare la dolorosi. All’indomani propria vicinanza agli della giornata mondia- iscritti, nemmeno nei le che accende un faro periodi di lockdown sulle persone affette e zona rossa, tramite da questa patologia, laboratori online, ha il 21 marzo, l’autorità continuato a chiedere sanitaria del Molise ha la vaccinazione anche previsto l’immunizza- per i caregiver, cioè zione dei ragazzi che per le persone che frequentano il centro hanno il carico più Casanostra, gestito grande, cioè quello di dall’AIPD e da anni non far mai mancare punto di riferimento nulla a chi piano pia- per tante famiglie che, insieme agli operatori no sta conquistando la propria indipendenza, della struttura, lavorano ogni giorno contro ma che non può dirsi ancora autosufficien- le discriminazioni e per l’inclusione. Medici e te. La morte a causa del virus del genitore di infermieri dell’Asrem hanno vaccinato com- una ragazza affetta dalla sindrome di down di plessivamente 106 persone: ospiti del centro Campobasso, avvenuta il 19 marzo, nel giorno semiresidenziale, familiari e caregiver. Una della festa del papà, ha scatenato la rabbia del decisione arrivata dopo numerosi solleciti e in numero uno dell’AIPD. Il suo messaggio po- seguito alla presa di posizione forte della pre- stato su Facebook ha generato una solidarietà sidentessa dell’AIPD: la chiusura temporanea social che ha avuto effetto: dopo un paio di del centro. «Se ci ammaliamo chi assisterà i giorni infatti è arrivata la notizia tanto attesa nostri figli», il grido di dolore che i genitori dello sblocco delle vaccinazioni. «Questa non hanno diffuso per settimane e a cui nessuno è una mia vittoria – ha dichiarato Giovanna sembrava dare attenzione. Lo sfogo è stato Grignoli -, ma è solo l’affermazione di un di- raccolto dalla numero uno dell’associazione ritto. Ci sono delle indicazioni specifiche che Giovanna Grignoli che, insieme ai volontari, riguardano gli effetti del virus sulle persone ha tenuto il punto su un tema delicato e di fon- affette da sindrome di down e sulla necessità damentale importanza: il sostegno alle perso- della loro immediata immunizzazione. È una ne fragili. Lei, sin dall’inizio della campagna questione sociale, su cui non dovrebbero ac- vaccinale, ha lanciato ripetuti appelli affinché cendersi ‘guerre tra poveri’, ma che dovrebbe il ministero della Salute prima, la struttura vedere tutti uniti verso la stessa causa». 17
Il libro “Il primo che passa”: l’educazione sentimentale di un millenial di Marina Indulgenza “Il primo che passa”, edito da Mondadori passaggio generazionale si compie. Pier- per la Collana Strade Blu, è il romanzo paolo va a correre, perde peso, prende di esordio di Gianluca Nativo, giovane coscienza del suo corpo e di quello che scrittore napoletano, in cui si affronta il vuole, anche se non ha gli strumenti giu- tema dell’educazione sentimentale decli- sti per gestire questa smania e l’impreve- nata al maschile, ma priva di quei cliché dibilità che comporta. Quando il padre – uno tra tutti il “coming out” – che porta ritorna agli arresti domiciliari e i genitori il libro a inserirsi all’interno si dissolvono in una clau- di una forte e potente tradi- sura forzata, Pierpaolo fug- zione di scrittura. Pierpao- ge tra le strade di Napoli a lo Tammaro è un ventenne chiedere conferma del suo che vive all’ultimo piano di desiderio e lo fa cercando un palazzo nella zona nord l’approvazione del primo di Napoli e studia Medicina che passa. all’Università. La sua è una Le trasgressioni diventano famiglia di “arricchiti” su il simbolo di un’esperien- cui grava, come un fardello, za all’interno di una gene- il privilegio di appartenere razione in cui l’esperienza a quella media borghesia stessa è negata dall’atteg- di periferia che cerca di giamento protettivo degli elevarsi da un contesto so- adulti. Pierpaolo non cono- ciale, umano ed economi- sce il linguaggio di quello co limitato e limitante. In che sta sperimentando, per questo universo la famiglia certi versi è un “puro” che Tammaro, come una monade, si proteg- ha come unico strumento di comunica- ge dallo squallore del quartiere restando zione il corpo. Quello che cerca è qualcu- solidamente arroccata in alto, in una casa no che comunichi come lui. L’esperienza dall’arredamento severo, monolitico, te- sessuale, quindi, diventa parte del lin- nuta a lucido dalla domestica. I legami guaggio stesso perché non conosce altri sono proibiti, negati. Le uniche relazio- modi di comunicare. Pierpaolo attinge ni si basano sull’utilità. Pierpaolo cresce dal suo corpo una serie di esperienze che con la convinzione che, assecondando le va a replicare per uscire dalla gabbia in aspettative degli altri, può difendersi da cui vive. La città di Napoli, che di per sé è tutto e da tutti, anche da sé stesso. È un una città erotica, si frammenta in luoghi millennial fermo, immobile, in ritardo simbolo del piacere e della sensualità. Ma verso il mondo perché segue un desiderio anche in questo caso i luoghi sono circo- che non è il suo, che lo preoccupa e a cui scritti: case piccolo borghesi, confortevoli non riesce a dare un nome. Non essendo e luminose, o claustrofobici scantinati e in grado di definirsi, si appoggia letteral- angusti ballatoi. Nel suo oscillare tra l’a- mente al machismo coatto dei suoi amici pertura alla città e il ritorno alla periferia, – guardare le ragazze, uscirci, farci ses- Pierpaolo si rende conto che nessuno dei so – che come lui, vivono in spazi chiusi due spazi gli corrisponde perfettamente. dove nessuna trasgressione è possibile e “Chi sono io?” si chiede. Riuscirà la scrit- dove non c’è spazio per crescere. Tutto tura a condurlo – e a condurci – in una cambia quando il padre, l’imprenditore, direzione terza, necessaria, per risolvere viene arrestato: l’età dell’innocenza cede l’interrogativo che muove la narrazione il passo a quella della consapevolezza e il di una vita? 18
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