Cult Il mensile culturale RSI Giugno 2018
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Un padre, un figlio Brevissima Intervista a e una lezione storia della lirica Francesco Abate cult da camera italiana Il mensile culturale RSI Giugno 2018
Un padre, un figlio Sandra Sain SGUARDI DUETTO e una lezione Produttrice Rete Due 4 18 Brevissima storia Intervista a Pensilina di Lugano. Piove. Due signori di mezza età in attesa del della lirica da camera Francesco Abate bus. “E così gli ho detto, senti un po’, guarda che io non ho niente italiana da imparare da te! Arrivato a questo punto ho tutto da insegnare!”. L’altro lo guarda, annuisce: “Hai fatto proprio bene! Bravo! NOTA BENE Così impara!”. ONAIR Non so a chi si stessero riferendo, non conosco il merito della 23 questione che tanto li accalorava, so però che quando il mio bus è 8 Recensioni arrivato e li ho lasciati sulla banchina ancora intenti a discutere Valle di Lodano - mi è venuta addosso un po’ di tristezza. scrigno di biodiversità Daniel Mendelsohn, autore pluripremiato de Gli scomparsi, docen- 26 te di letteratura e critico per il New Yorker e la New York Review Proposte Club of Books, nel suo ultimo libro racconta di un viaggio o, forse, 10 del viaggio per antonomasia. “Un’Odissea. Un padre, un figlio e La lunga estate un’epopea” prende infatti le mosse da un seminario universitario del documentario RSI RENDEZ-VOUS sull’opera di Omero al quale l’anziano padre, matematico in pensione, partecipa come uditore. I livelli di lettura di queste 300 24 pagine sono molteplici e il gioco di incroci, sovrapposizioni e 12 L’agenda rimandi è continuo: il viaggio di Telemaco e quello di Ulisse come Un’estate da leggere di giugno la crociera che padre e figlio intraprendono insieme sulle tracce attraverso i libri e dell’Odissea; quello di Telemaco alla scoperta di Ulisse come quello gli archivi della RSI dell’autore alla scoperta del padre; quello degli studenti alla sco- perta di cosa sia un viaggio e di cosa voglia dire incontrare un maestro… 16 “… la bellezza e il piacere sono il cuore dell’insegnamento. Perché La grande bellezza: gli insegnanti migliori sono quelli che ti spingono a trovare un l’Arno e la Loira significato nelle cose che hanno dato loro piacere, così che l’apprez- zamento di quella bellezza sopravviva alla loro esistenza.” Mendelsohn si pone molte domande in merito alla professione di insegnante: rimette spesso in questione le proprie tesi, cerca un confronto vivace e aperto con altri studiosi e con gli studenti. In certo senso si sente nudo e, con grande umiltà e coraggio, si mette a nudo. L’Odissea è un viaggio circolare, è un procedere per spirali per tor- nare al punto di partenza finalmente cambiati. Non sembra un caso quindi che alla fine di questa lettura risulti evidente che il vero insegnante è colui che resta sempre disponibile ad imparare, e quindi a correre il rischio di cambiare. Non mi dispiacerebbe regalare un bel libro ai due signori che ho in- contrato alla fermata del bus. E chissà se ne caverebbero qualcosa. In copertina: La vague, Normandie I, 1995 © Estate Balthasar Burkhard Non è un caso che l’Odissea sia una storia di mare: un’enorme massa d’acqua che ben rappresenta l’arbitrarietà ACCENTO delle correnti e la forza dell’uomo che le governa. Foto di Balthasar Burkhard (vedi pag. 26).
Brevissima Rete Due / Prima fila dal 5 all’8 giugno alle ore 22.00 rsi.ch/retedue storia della lirica da camera Guido Salvetti italiana Ho accettato con piacere di registrare per Rete Due queste quattro brevi puntate. anche potuto scegliere questa soluzione, una volta risolti tanti problemi di tipo Guido Salvetti Ero reduce, infatti, da una bella esperienza: pratico, non ultimo quello logistico, visto quella dell’organizzazione e del tutoraggio che il corso a cui si appoggiava la nostra di un Master biennale per il Conservato- idea (di Giuseppe Clericetti e mia) doveva rio di Milano su tale argomento che, a sua riferirsi al Conservatorio di Milano. Ep- volta, si ricollegava a tante esperienze con- pure, nella sostanza di questa breve storia simili, lungo molti decenni della mia vita. quel Master è parte fondamentale, perché Mi riferisco alla frequentazione come mu- utilizza esecuzioni musicali prodotte colà Rete Due ospita Guido Salvetti per quattro sicologo e come pianista di tante iniziati- ve riguardanti il Lied tedesco e la Mélodie ‹ Un repertorio di grande puntate dedicate a un tema originale e non francese. Tra queste mi è gradito ricordare molto conosciuto; o, forse meglio, non ancora qualità e grandi nomi per una serie di trasmissioni per la Televisione della Svizzera italiana, prodotte da Carlo illustrarlo. › abbastanza apprezzato. Abbiamo chiesto Piccardi alla fine degli anni Ottanta, in cui, all’illustre pianista e musicologo italiano di assieme al soprano Karin Ott, allestimmo durante il biennio 2016–2018, in tante alcune lezioni a bravi giovani (cantanti esecuzioni pubbliche in tante diverse sale introdurci i contenuti delle quattro trasmissioni e pianisti) sul repertorio liederistico di italiane ed europee, tra cui anche Lugano. che andranno in onda nella prima settimana Schubert, Schumann, Brahms e altri. Era- Dietro le quinte, per così dire, ci sta uno no quelle che si usa definire “finte dirette”, staff numeroso di docenti che, in quel cor- di giugno, nello spazio serale di Prima fila. molto vivaci e veloci, in cui convergevano so, hanno guidato la scelta del repertorio in tutta naturalezza la competenza di una e hanno presieduto alle scelte esecutive. È cantante dalla non comune carriera, anche un elenco lungo che comprende docenti di didattica, e la passione per questo reperto- materie ‘pratiche’ (Stelia Doz, Daniela Uc- rio di un musicologo-pianista. cello, Luigi Marzola, Emanuela Piemonti, Questa breve storia della lirica da ca- Eric Battaglia, Luisa Castellani, Antonio mera italiana non è invece costituita da “le- Ballista, Lorna Windsor, Riccardo Piacen- zioni”, anche se - a ben pensarci - si sarebbe tini, Tiziana Scandaletti) e attività storiche 5 SGUARDI 4
Francesco Paolo Tosti Ottorino Respighi 1846–1916 1879–1936 Gian Francesco Malipiero Gabriele D’Annunzio 1863–1938 1882–1973 Giuseppe Martucci Luigi Dallapiccola 1856–1909 1904–1975 o teoriche (il sottoscritto, Paolo Petazzi, rivendica all’Italia un intero repertorio che ne, da un soprassalto - che può essere an- affidati mutevolmente alla voce e al piano- Cesare Orselli, Adriana Guarnieri, Giaco- può orgogliosamente gareggiare, se non che di ilarità, di giocosità, di energia - che forte, e intessuti, altrettanto mutevolmen- mo Manzoni). con la Germania di Schumann, Brahms, spinge a modellare in modo conforme il te, nel rapporto tra musica e poesia. Come Perché così tanti nomi? per coprire Richard Strauss e Wolf, sicuramente con la canto - declamazione che ne consegue. E a dire che il modo peggiore - a mio parere - di nella sua interezza un repertorio molto ar- Francia di Fauré e dei cosiddetti Six. Il gap definire, attraverso un pianoforte “impor- eseguire questa musica è in sala di concer- ticolato nei diversi momenti storici e nei è, piuttosto, nella quantità e - dato talvol- tante”, un’ambientazione sonora che ne to con programmi dove si offrono, senza diversi generi, tanto da sentire il bisogno ta troppo determinante nel giudizio del- esalti il significato. adeguata conoscenza delle poesie e delle di diversi “specialisti” o “cultori”, che dir si lo storico - nel ritardo, visto che una vera Mi spiego meglio: nella migliore pro- intenzioni musicali, una serie di esecuzio- voglia. È quanto salta all’occhio ripercor- duzione liederistica è del tutto improprio ni d’infilata, e quindi inevitabilmente con rendo i nomi del nostro elenco. ‹ Poesia e musica si fondono definire la parte pianistica un “accompa- atteggiamento uniforme. Va detto ancora degli esecutori, che gnamento” della voce, stabilendo con ciò Quello che giustifica, quindi, il lavo- nella migliore produzione appaiono, qui, per una parte minima del una gerarchia, che a sua volta determini ro didattico sull’interpretazione è questo repertorio da loro acquisito nei due anni liederistica. › la maggiore attenzione, nell’ascolto, alla riscatto dalla superficialità dell’ascolto di corso: i soprani Roberta Canzian, Selena voce. Ne consegue anche che, quando la che i sociologi definiscono “passivo”. Solo Colombera, Barbara Vignudelli; il mezzo- produzione di lirica da camera si attestò in voce tace, i preludi, gli interludi, i postlu- con un richiamo multiplo alla complessità soprano Valentina Vanini; i pianisti Bea- Italia nei primi del Novecento, un mezzo di, o quando il pianoforte s’impone sulla (anche emotiva) dell’incontro tra musica e trice Bartoli, Muriel Grifò, Giuliano Gui- secolo dopo la Francia, più di ottant’anni voce, tacitandola, l’esecuzione e l’ascol- poesia, l’esperienza musicale diventa “cul- done, Maria Silvana Pavan. dalla matura produzione di Schubert. to sono chiamati a una ancor maggiore tura”. Questa è l’intenzione (forse utopica, Per quanto sia doveroso, da parte Tutto questo avrebbe davvero poca compenetrazione nel significato e nell’in- ma sincera) che ha guidato il nostro lavo- mia, dare queste informazioni, vorrei pre- importanza se non ci fosse - nel cuore di tenzione di ciò che l’autore della musica, ro. scindere da tutto questo e dire qualche pa- questa produzione musicale - la ragione guidato dalla poesia, ha voluto esprimere. rola sul contenuto di questa breve storia, profonda del suo esistere: la sintesi poeti- L’interpretazione del Lied - a cui noi non certo ritrascrivendo qui ciò che ho ca in cui le ragioni della poesia diventano abbiamo equiparato la produzione di Mar- detto appoggiandomi alle esecuzioni, ma le ragioni della musica. tucci, Sgambati, l’ultimo Tosti, Pizzetti, riferendo dei motivi profondi che rendono Questa mia affermazione potrebbe Casella, Malipiero, Alfano, Castelnuovo- Fotografie pag. 5: rsi.ch - Pag. 6: operaclick.com / per gentile concessione del Centro Studi interessante questo lavoro, questo studio apparire retorica. E invece è il vero noccio- Tedesco, Petrassi, Dallapiccola, Berio, e Martucciani onlus, centrostudimartucciani.it / e queste esecuzioni. Il primo, più appari- lo della questione: questa musica sgorga tanti contemporanei - esige quindi che si wikipedia.org - Pag. 7: incertitudes.over-blog.fr / scente motivo è quello nazionalistico: si da una lettura poetica, da una commozio- cerchi di entrare in questa selva di segni renzocresti.com / wikipedia.org 7 SGUARDI 6
LA 1 / Il giardino di Albert domenica 3 alle ore 18.10 rsi.ch/ilgiardinodialbert Valle di Lodano - scrigno di biodiversità Davide Conconi Il nostro pianeta sta forse vivendo, negli ultimi 50 anni, i più rapidi, repentini e complessi cambiamenti naturali e antropolo- gici di sempre. L’accelerazione impressa al nostro pianeta da nuove scoperte e tecnologie ha rivoluzionato le abitudini e le tradizionali attività dell’uomo, generando cambiamenti e pro- fonde modificazioni anche nella natura e negli ecosistemi. Da sempre fauna e flora hanno mostrato di essere capaci di incredibili strategie di adattamento, ma quando ciò è favorito dall’uomo i risultati sono ancora più sorprendenti. La Valle di Lodano con la sua Riserva forestale è oggi uno di questi esempi. Storie di uomini e di territorio che nel tempo si sono intrecciate in un legame così profondo da risultare impossi- bile distinguere l’una dall’altra. Lungo la linea del tempo però i bisogni e l’utilizzo del territorio sono mutati, imponendo oggi nuovi scenari di sviluppo. La Riserva forestale di Lodano e il suo vasto progetto di valorizzazione territoriale, descritti nel documentario, oggi hanno saputo dare nuova vita alla valle con una gestione sostenibile e moderna a tutto vantaggio della biodiversità e di una migliore qualità di vita per tutti. Questo in sintesi il documentario Valle di Lodano, scrigno di biodiversità che chiude l'undicesima stagione di diffusione de Il giardino di Albert. Il programma di divulgazione scientifica termina il suo percorso annuale di trasmissioni sulla scienza, la tecnologia e la natura, con uno sguardo profondo e intenso sul nostro territorio e sulla ricchezza dei suoi contenuti na- turalistici. Tutto questo mentre la redazione sta già lavorando alla nuova stagione, ricca di novità. Perciò non ci resta che augurarvi buona estate e arrivederci a settembre! 9 ONAIR 8
LA 1 / da domenica 17 giugno a venerdì 31 agosto Il documentario RSI non va mai in vacanza. Il filo della storia ogni giovedì alle 23.15 La nostra televisione offre ormai da qualche anno al telespetta- e Il filo della storia - Archeologia ogni sabato alle 11.00 tore durante tutta l’estate una proposta documentaristica ine- Cine Tell estate ogni lunedì alle 23.40 dita specifica, eterogenea e ricca di cultura, di arte, di evasione Il nostro ambiente il sabato alle 10.20 e la domenica alle 9.40 e di avventura, di conoscenza e di riflessione. Viaggi dal lunedì alla domenica alle 19.00 Dal 18 giugno al 2 settembre si potranno vedere documentari Natura viva la domenica alle 18.05 in prima televisiva oltre a rivederne una selezione mirata per chi Sottosopra ogni domenica fino al 12 agosto alle 20.40 avesse perso la prima diffusione, per una media di almeno 2 Serie svizzere ogni giovedì fino al 23 agosto alle 22.10 documentari al giorno. e ogni domenica dal 19 agosto al 9 settembre Ritornano gli appuntamenti prestigiosi di Portrait, trasmissio- ne dedicata al documentario sull’arte, e delle Serie svizzere. LA 2 / il lunedì dal 9 luglio al 27 agosto Portrait quest’anno è all’insegna dell’internazionalità: dal padre Storie estate alle 22.05 dell’impressionismo, Camille Pissarro, a Nadar, che ci ha Portrait alle 23.05 tramandato meravigliosi ritratti di personaggi importanti della storia culturale europea, mentre per l’aspetto più prettamente La lunga estate architettonico e dedicato al design, un documentario sul nuo- vissimo Louvre di Abu-Dhabi e il ritratto di Eero Saarinen, le cui creazioni influenzano ancora oggi il nostro modo di del documentario RSI concepire lo spazio, il design e l’architettura. Ricca di novità la serata confederata del giovedì per conoscere la vita degli espatriati svizzeri all’estero: ritorna Via per sempre Silvana Bezzola Rigolini con gli episodi della nona serie, a cui si aggiunge la nuova serie Svizzeri a Mosca. Un altro importante appuntamento sarà poi quello della terza serie in programmazione, per quattro appuntamenti domenica- li, Siamo la Svizzera, in cui si potrà seguire la quotidianità di alcuni cittadine e cittadini svizzeri dall’alba al tramonto, anche in canton Ticino. Come già lo scorso anno poi, il Filo della storia d’estate raddop- pia, con una sede dedicata alla storia in generale il giovedì, che sottolineerà, ad esempio, gli anniversari della Primavera di Praga e i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela, e quella del sabato mattina per immergerci nell’avventura dell’archeologia. Infine, da non dimenticare l’appuntamento del fine settimana con Il nostro ambiente, per raccontare la relazione fondamen- tale tra uomo e ambiente; ma l’offerta comprende anche viaggi nel formato preserale, le coproduzioni svizzere di Cine Tell, Storie estate e Sottosopra, appuntamento con la montagna e l’av- ventura. E, ancora, il magico mondo della natura e dei nostri amici animali, vicini e lontani. Evviva il documentario! 11 ONAIR 10
Rete Due da lunedì 18 giugno a venerdì 31 agosto Cosa legge chi scrive da lunedì a venerdì alle ore 7.50 Finestra Aperta della sera da lunedì a venerdì alle ore 17.30 rsi.ch/retedue Un’estate da leggere attraverso i libri e gli archivi della RSI Moira Bubola Gli scrittori saranno i grandi protagonisti dell’estate, scrittori contemporanei che confesseranno gusti, perversioni e passioni letterarie. Scrittori del passato che sono stati ospiti della no- stra Radio e Televisione e si sono raccontati. La lettura ci apre a esperienze e vite non nostre, ci permette di viaggiare e di riflettere attorno a temi magari anche molto lontani dalla quotidianità che ci circonda. Segnalibro, ogni gior- no alle 7.50, ci introduce a un romanzo, a un saggio o a una raccolta di poesie. È una trasmissione che ha ascoltatori molto fedeli, un successo dovuto ad una rosa di collaboratori etero- genea e competente. Considerato l’impegno di realizzare un consiglio di lettura al giorno, questa nostra rubrica farà un po’ infatti rinnovato la collaborazione tra RSI e l’Istituto di Studi di vacanza, ma non vi lasciamo senza libri! italiani dell’USI. Grazie a Massimo Zenari e Stefano Prandi, Sempre alla stessa ora ci sarà Cosa legge chi scrive, a cura di Ma- una rosa di scrittori del Novecento sono stati letti attraverso rio Fabio. Scrittori della Svizzera italiana e del resto del panora- le teche della RSI. Un ciclo di incontri dal piglio divulgativo ma letterario vi consiglieranno quali libri portare con voi che ha riscosso un ottimo successo e che dunque era naturale durante l’estate oppure quale autore merita una nuova lettura diventasse anche programma radiofonico: lo ha adattato per o persino una rilettura. Rete Due Sara Flaadt. Abbiamo però pensato di andare oltre i consigli, ecco perché Vi aspettiamo dal 18 di giugno e fino al 31 agosto per un’im- nella nostra Finestra Aperta della sera, tra le 17.30 e le 18.00, mersione tra le pagine di grandi penne del passato e di nuove potrete esplorare alcuni tesori dei nostri archivi: la primavera ha leve che si affacciano al panorama editoriale. 13 ONAIR 12
Sovrapposizioni e rimandi coerenti che generano nuovi significati. Così in questa foto di Balthasar Burkhard in cui il letto Il letto (con Markus Raetz), 1969/70 © Estate Balthasar Burkhard. Un’ampia selezione di scatti del fotografo svizzero 15 ritratto e stampato su una tela, quasi fosse un lenzuolo o un sudario, che vibra dell’assenza dell’umano. in mostra al MASI di Lugano dal 10 giugno al 30 settembre (per la visita del Club Rete Due vedi pag. 26). 16
Rete Due / Fiumi idealmente in agosto lungo il più lungo fiume di Francia, la ogni sabato a partire dal 30 giugno alle ore 10.00 Loira che, dalle montagne dell’Ardèche, taglia in due il paese, rsi.ch/fiumi disegnando un grande arco che finisce nell’oceano atlantico, a Saint Nazaire, con i suoi giganteschi cantieri navali. La grande bellezza: La Loira con i suoi celebri castelli, che ricordano i grandi fasti della Francia cinquecentesca, ma anche la guerra dei cent’anni quando i re lasciarono Parigi per spostarsi più a sud, dove il l’Arno e la Loira pericolo inglese era meno presente. Reportage, ospiti in studio, curiosità, biografie di grandi personaggi (da Caterina de Medici alla Reine Margot, da Leonardo a Jules Verne) musica, pro- poste di viaggio che evidenzino la mobilità lenta (piste ciclabili, Roberto Antonini trasporti pubblici) per meglio scoprire quel passato che ha dato lustro alla nostra cultura e di cui i due fiumi sono una sorta di ideale memoria storica. E come ogni anno non può mancare anche in questa edizione 2018 dei grandi fiumi, “Quando l’arte rinasce lungo i grandi fiumi”, così potremmo un concorso - proposto sia sulle nostre onde sia su Facebook - battezzare il nostro viaggio estivo lungo i fiumi, che come con diversi premi particolarmente interessanti consuetudine, sostituisce Moby Dick nel palinsesto di luglio e agosto. Una scelta, quella di Arno e Loira, che si iscrive nel quadro dell’anno del patrimonio culturale e che evidenzia uno dei grandi periodi di fioritura dell’arte e del pensiero: il Rina- scimento. Arno significa naturalmente Toscana e soprattutto Firenze, il cuore della rinascita delle arti e del pensiero a partire dal 400. Anche se la teoria dello svizzero Jacob Burckhardt sulla discontinuità totale tra Medioevo e Rinascimento è ormai smentita dai grandi storici (tra cui Etienne Gilson e il medie- vista Jacques Le Goff) il Rinascimento costituì certamente un’accelerazione dei processi di rinascite in atto già a partire dall’anno mille. Con l’umanesimo l’essere umano, assume una sempre maggiore centralità affrancandosi da molti vincoli religiosi e ideologici: “l’uomo libero e sovrano, artefice di se stesso” secondo la celebre espressione del filosofo fiorentino Pico della Mirandola, noto anche per la sua straordinaria memoria che gli consentiva - così dicono i biografi - di recitare la Divina Commedia al contrario, partendo dall’ultimo verso. Masaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Raffaello, Leonardo: tutti nomi che rimandano a quello straordinario contesto. Il nome del genio assoluto, Leonardo da Vinci, ci ricorda quan- to il Rinascimento non fu prerogativa unica dell’Italia centro settentrionale. Leonardo ci porta anche in Francia, lungo la Loira, dove fu (come altri, tra cui Rosso Fiorentino) alla corte del re di Francia Francesco I. Ecco allora che dopo avervi L’Arno a Firenze portato in luglio lungo l’Arno, abbiamo pensato di condurvi 17 ONAIR 16
Intervista a cura Francesco Abate è stato ospite di Consuelo Marcoli della trasmissione Storie domenica 22 aprile - rsi.ch/storie Francesco Abate L’ironico affabulatore Francesco Abate, scrittore ironico e Francesco Abate chi frequenta le grande affabulatore, da anni descrive sue presentazioni o ha avuto modo Francesco Abate scrittore, giornalista ed ex disc jockey, nasce a Cagliari con lucida coscienza un destino che sin di assistere ai suoi reading sa che il 17 maggio del 1964. Il suo esordio letterario è del 1996 con L’Oratorio - da piccolo lo ha messo a confronto con ha sempre uno sguardo piuttosto Vietato ai minori di 14 anni, breve racconto, nella collettiva Racconti di la malattia. Ammalatosi di epatite C ironico, lieve pur affrontando temi Celluloide. Da allora ha scritto 11 romanzi (due con Massimo Carlotto, uno quando aveva due anni, ha visto il pa- grevi, come il dolore, la malattia con Saverio Mastrofranco ovvero l’attore Valerio Mastandrea, uno con Carlo A. Melis Costa), ha partecipato a numerose raccolte di racconti, scritto dre morire della sua stessa patologia. o la morte. Non si è smentito neppu- pièce teatrali, testi per la televisione e sceneggiature cinematografiche. Scrittore eclettico che ama frequentare re nel corso dell’intervista realizza- Alcuni suoi libri sono tradotti in Francia, Germania, Olanda, Belgio e Grecia. generi diversi, dal noir al romanzo sto- ta nell’ambito del programma televi- Il suo prossimo romanzo s’intitola Bus trapiantati, edito da Einaudi, uscirà rico, a dieci anni dal suo trapianto di sivo Storie. Da cosa deriva questa il 12 giugno. Giornalista, cura le pagine culturali del quotidiano cagliaritano L’Unione Sarda. fegato, torna a riflettere sulla sua con- sua attitudine? dizione di estrema fragilità, con Bus trapiantati. Ho scoperto che prendere la vita con ironia è la mia vera indole. Ovviamente la preoccupazione della malattia e il dolore mettevano da parte o forse, per meglio dire, tenevano nascosto questo mio stato d’animo. La mia vera indole è quella di una persona scanzonata, divertente, divertita. Io cerco il buffo in tutto ciò faccio, in tutto ciò che vedo. Mi sono reso conto, sempre 19 DUETTO 18
più, che questo atteggiamento è un'anco- grafica”. Gli dissi: “Valerio, ma quale film. vista”, ecco, allora, ovviamente ti metti a stesso anno del mio trapianto. Una nar- ra di salvezza, aiuta anche il corpo nei mo- Io sto morendo, non ho tempo di scrive- ridere e ti sottoponi alla colonscopia met- razione fantastica, attraverso la quale si menti di difficoltà. Affrontare la malattia re con te una sceneggiatura. Quello che tendo da parte le tue paure. poteva riflettere su quanto tempo avessi- con uno stato d'animo triste, abbattuto, posso fare semmai è lasciare una testimo- mo ancora da vivere e, in maniera ancora depresso non ti aiuta. È chiaro che è dif- nianza”. In realtà, poi le cose sono andate più sarcastica, più disincantata, sul valore ficile conquistare uno stato di spensiera- decisamente meglio rispetto a quello che E alle paure, oltre che con la risata, della vita, sul valore della donazione, sulle tezza, ma è la lotta che cerco di affrontare, io mi aspettavo e quindi abbiamo scritto il lei risponde ancora una volta con persone che morendo decidono di donar- di combattere quotidianamente rispetto a libro insieme. Mi sono poi reso conto che la forza creatrice della scrittura. si, di far sì che dal loro lutto rinasca la vita. tutte le avversità: un sorriso mi aiuta, uno quello che mi aveva chiesto Valerio faceva A breve uscirà infatti il suo nuovo Così è nato questo libretto. stato d'animo depresso mi affossa. bene a me, soprattutto, ma faceva bene un libro Bus trapiantati. po' a tutti i trapiantati che si sentivano rappresentati da quella storia e, attraverso La sua scrittura è cambiata? Lei fin da piccolo ha convissuto quella storia, trovavano anche un esem- con il dolore, con il timore che tutto pio, non in me, ma nella storia che aveva- Sono cambiato io, è cambiato il mio potesse spegnersi da un momento mo raccontato. modo di comportarmi, di scegliere le sto- all’altro. Si è ammalato di epatite C rie, poi sicuramente si cambia anche nel a due anni, insieme a suo padre, modo di scrivere, a seconda dei libri, a deceduto della sua stessa patologia, Per tornare alla sua indole, in seconda delle proprie stagioni. Fonda- poi ha subito un trapianto di fegato. Chiedo scusa, non mancano i mo- mentalmente è cambiato il mio modo di Nel 2010 scrive con Saverio Mastro- menti ironici, addirittura tragico- decidere le storie da raccontare, più che di franco ovvero l’attore Valerio Mast- mici. Lei è bravissimo nel ritrarre scrivere. andrea, Chiedo scusa, che raccoglie con humor e disincanto il variegato la narrazione del suo dramma per- mondo degli ospedali, quei luoghi sonale, incentrato sul periodo che che ha frequentato a lungo per Una costante nei suoi libri, siano appena precede e succede al suo sopravvivere. Penso al passaggio essi di taglio biografico, storico trapianto di fegato. Cosa l’ha spinta in cui racconta della sua colonscopia Il libro nasce da due momenti di o noir, mi pare sia la presenza della a rendere pubblica la sua storia? o, ancora, la descrizione della ca- riflessione. Meccanicamente, stavo rior- sua città, Cagliari, della sua isola, E questo l’ha aiutata? mera d’ospedale, dove come unico dinando tutti i faldoni delle mie analisi la Sardegna. compagno di stanza “un Cristo mediche compiute dopo il trapianto e Mi ha aiutato molto, ma non l'ho appeso ad una parete istoriata dai ho trovato il vademecum che mi era stato Sì, lo è. Non so chi ha detto raccon- deciso io. È stato Valerio Mastandrea, cadaveri di zanzare crocifisse da consegnato all’uscita del centro trapian- ta il tuo paese, racconta ciò che conosci, l’attore e coautore di Chiedo Scusa, che una ciabatta”. Come si arriva a scri- tati, in cui c'erano tutte le indicazioni racconterai il mondo e io ho aderito total- vedendomi in condizioni fisiche sempre vere ironizzando sul dolore? sul comportamento medico e alimentare. mente a questa visione della narrativa. peggiori mi chiese le ragioni. Sa, le malat- Nell’ultima riga, in grassetto, c’era scritto: tie epatiche si rivelano subito perché ren- È un processo, io cerco questa ironia vita media di un trapiantato 10 anni ed dono la pelle di un colore improponibile. in tutto quello che vedo. A volte è l'ospe- io stavo per compiere i dieci anni dal tra- E che Sardegna racconta? Quindi gli raccontai tutta la vicenda, sin dale stesso che ti aiuta nel senso che se tro- pianto. Questo ha fatto nascere in me la dall'infanzia. Lui rimase molto impres- vi dei buoni medici, dei buoni infermieri riflessione, che forse era di nuovo scoccato La Sardegna che ho raccontato fino sionato. Dopodiché l'indomani mattina che nell’affrontare il peggio ti instillano lo scadere del mio tempo. La seconda ri- ad oggi, escluso Il Corregidor (ndr, roman- molto presto mi chiamò e mi disse: “Sen- il buonumore, la risata, come ad esempio flessione è scaturita da una bellissima gita zo storico ambientato nel XVII. secolo) ti, questa tua storia è bellissima, io vorrei il medico che, preparandosi a fare la co- dell’associazione trapiantati, di cui faccio in cui sono andato a fare i conti con i no- farci un film. Da tempo sto cercando un lonscopia, non mi guarda in faccia ma da parte. Eravamo più di cento trapiantati stri avi, è una Sardegna contemporanea, soggetto per la mia prima regia cinemato- un’altra parte e mi dice: “Io forse l’ho già con le loro famiglie, molti dei quali dello delle città, non è la Sardegna rurale, pa- 21 DUETTO 20
storale. Racconto della Sardegna costie- ne racconto una. Non dico che non mi in- ra, del grande turismo, conosciuta per il teressa raccontare le altre, dico che ci sono suo aspetto scintillante. Ma come tutte altri molto più bravi di me che sanno rac- le situazioni urbane, tutte le situazioni contarli. moderne nascondono tutta una serie di aspetti che per certi aspetti - scusi il gioco di parole - la rendono unica e nel contem- L’isola di per sé, per sua natura, po omologata ad altre grandi città. rappresenta una condizione parti- colare. Spazio delimitato, chiuso La chiave Il canto di Orfeo Papa Francesco. e nel contempo luogo che invita nel latte echeggia Un uomo di Comunque lontana dall’immagine al viaggio, alla scoperta per l’infini- Alexander Hmine Gabriele Capelli Editore ancora parola stereotipata del mondo rurale, to del mare che la circonda. di Wim Wenders Valentina Bensi documentario (2018) pastorale. L’isola in fondo è un luogo ideale per uno scrittore, sempre alla Massimo Gezzi Nella seconda metà del XVIII Marco Zucchi ricerca di nuovi mondi, nuove secolo Napoli era una delle Nel 1976 una ragazza incinta storie da raccontare principali capitali della musica Una coppia di giovani produt- fugge dal Marocco e vola in in Europa nonché l'unico cen- tori ticinesi, un mostro sacro Svizzera, dà alla luce suo figlio tro teatrale italiano ad ospitare del cinema internazionale Sì lo è. Mi ritengo molto fortunato e lo affida a un’anziana vedo- tutti e tre i titoli di “riforma” di e il Papa. Come ricetta per un va di nome Elvezia che vive che mio padre fece la scelta da non sardo, Gluck: due diverse produzioni film sembra piuttosto assorti- nel Malcantone. Comincia così sposando mia madre sarda, di restare in di Orfeo ed Euridice si svolsero ta, ma il documentario-evento la storia del protagonista di Sardegna, di far nascere lì me, mio fratello nel 1774, Alceste fu rappresen- in cui il pontefice parla al mon- La chiave nel latte, romanzo tata nel 1779 e nel 1785, e Pa- do per circa un’ora e mezza e mia sorella, regalandoci un bellissimo d’esordio dello scrittore ticine- ride ed Elena nel 1777 e nel in fondo è tutto qui. Nella sua posto in cui vivere. Come tutti i posti belli se Alexandre Hmine che si è 1779. Da quella messa in scena volontà di raccontarsi quasi aggiudicato il Premio Studer/ da vivere, ovviamente, sono belli e affasci- Ganz 2017 per l’opera prima. di Orfeo ed Euridice sono pas- a ruota libera a Wim Wenders, nanti da raccontare perché il fascino del sati 244 anni ma il capolavoro nella rinuncia a ogni tentazio- Con uno stile brillante, una non perde di attualità. ne di protagonismo formale o racconto è anche il fascino del luogo bello lingua mescidata e una narra- L’etichetta Warner ripropone autoriale da parte di quest’ulti- che non viene rispettato o del luogo in- zione organizzata in blocchi questa versione napoletana in mo, nel lavoro archivistico di poche righe, il libro racconta cantevole che ti regala delle storie che altri una nuova produzione disco- imponente e potente che af- la crescita e la formazione Si, se no facevo il pubblicitario. Non luoghi non potrebbero invece regalarti. Io grafica, incisa interamente fianca le interviste, a cui ha umana e intellettuale del prota- alla RSI, con uno straordinario contribuito la luganese posso raccontare una Sardegna rurale per- credo che la Sardegna sia veramente la ter- gonista, proiezione autobio- Philippe Jaroussky nel ruolo Célestes Images. Bergoglio ché non mi appartiene, non posso raccon- ra della mia anima, credo anche però che grafica dell’autore, confrontato protagonista di Orfeo, che gli parla di tanti temi e lo fa senza tare una Sardegna idilliaca perché non esi- un uomo debba avere più residenze, più con il difficile compito di costru- permette ancora una volta di girarci intorno: dalle ingiusti- irsi un’identità complessa che ste. Posso raccontare invece ciò che più mi domicili. Per me poi però tornare a casa, tenga assieme le origine ma- dimostrare i suoi doni vocali, zie socio-economiche flagranti affascina, questo continuo contrasto della rivarcare il mare significa veramente tor- di agilità e raffinata espres- del mondo contemporaneo rocchine e il presente svizzero, sione. Una seducente Euridice alla fratellanza con le altre reli- mia terra che è isola, ma allo stesso tem- nare in quello che considero il mio nido. l’italiano (e il dialetto parlato è personificata dal soprano gioni, dal pugno di ferro contro po è un continente, che ha mille diversità, dall’Elvezia) e l’arabo, il deside- americano Amanda Forsythe i preti pedofili all’accoglienza rio impossibile di sentirsi parte dove si parlano lingue diverse, si hanno in- e Amore ha le splendide fat- nei confronti degli omosessua- di una famiglia e quello di fluenze culturali diverse, si hanno territori tezze del soprano ungherese li. Un film, nelle intenzioni, da emanciparsi da ogni dogma. Emőke Bárath. Il Coro della ascoltare con gli occhi. completamente diversi. Si passa dai gran- Radiotelevisione svizzera e di pascoli alle grandi montagne - alle pic- I Barocchisti diretti Diego In uscita nelle sale il 14 giugno cole montagne se paragonate ovviamente Fasolis suggellano perfetta- alle vostre - si hanno luoghi di mare. È un mente questo capolavoro continente che ha mille sfaccettature, io Immagini tratte da Storie, © RSI. senza tempo. 23 DUETTO NOTA BENE 22
6. Ma 5 Lu 11 Gio 21 Da Me 27 2018 ore 20.00 Auditorio Stelio Molo RSI, Lugano ore 20.00 Auditorio Stelio Molo RSI, Lugano Gio 21 ore 21.30 Piazza Bernardino Luini, LAC Lugano ore 18.30 Sala del Consiglio Comunale, Bellinzona Svetlana Aleksievič, la voce di una dissidente Showcase di Rete Uno con Noemi a Open Air OSI City Lights Serate d’ascolto 2018 Le tre età di Claude Debussy Sa 30 Incontro pubblico con la Proiezione del film muto con Guido Salvetti Premio Nobel per la lette- in diretta su Rete Uno Luci della città (1931) ratura 2015 di Charlie Chaplin In collaborazione con RSI Conduce Maurizio Canetta con musica dal vivo Lungolago di Ascona Rete Due Produzione Roberto Antonini Orchestra della Svizzera Palco di Rete Uno Gio 14 italiana Prevendita Ufficio turistico Entrata Libera su prenotazione Direttore Philippe Béran JazzAscona 2018 Bellinzona T + 41 91 825 21 31 scrivendo a eventi@rsi.ch ore 20.00 Anteprima LongLake Festival Tutti i giorni dalle ore 16.00 Antico convento, Monte alle 24.00 in diretta dal lungo- Ve 29 Carasso In collaborazione con LAC lago di Ascona, con ospiti e Sa 9 Lugano Arte e Cultura performance su Rete Uno. 8x15. Interviste, reportage e l’attuali- Live di 15’ con otto gruppi Entrata libera tà del festival in onda anche ore 20.30 dalle 13.00 alle 18.00 musicali in Reteduecinque, dal lunedì Auditorio Stelio Molo RSI, Studi TV, Comano al venerdì dalle 13.45 alle 17.00 Lugano Una coproduzione su Rete Due, e sul web da Porte aperte RSI RSI Rete Tre - RTR rsi.ch/jazzascona Concerto dei Solisti del Conservatorio della Svizzera Entrata libera Informazioni rsi.ch/retetre italiana Gio 21 Sa 23 Orchestra della Svizzera italiana Direttore Michel Tabachnik Ve 15 a Sa 23 Solisti Giacomo Cardelli ore 21.00 violoncello Piazza Bernardino Luini, Rui Pedro Ferreira clarinetto a Sa 16 dalle ore 20.00 LAC Lugano Matteo Del Monte flauto Piazza Governo, Bellinzona Musiche di C. Ph. E. Bach, Open Air OSI C. Nielsen e J. Ibert dalle ore 20.00 Bellinzona Blues Sessions Igudesman & Joo: Piazza del Municipio, Chiasso Big Nichtmare Music Informazioni osi.swiss Giovedì e sabato Show musicale Festate 2018 in diretta su Rete Tre con Aleksey Igudesman Festival di culture e musiche rsi.ch/retetre violino e Hyung-ki Joo del mondo pianoforte e con l’Orchestra della in diretta su Rete Tre Svizzera italiana rsi.ch/retetre Anteprima LongLake Festival In collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura Entrata libera 25 RENDEZ-VOUS 24
Giovedì 21 giugno In visita alla Martedì 4 settembre Il Club Rete Due al KKL per il Lucerne Festival Un programma interamente russo con autentici specialisti come i componenti l’Orchestra Filarmonica di San Pietro- club Da venerdì 12 a lunedì 15 ottobre 2018 mostra che burgo diretta da una delle bacchette più prestigiose della scena internazionale Il risveglio di Catania il MASI dedica e La bella addormentata Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo al fotografo Direttore Yuri Temirkanov Venerdì 12 trasferimento in bus a Linate, volo Alitalia alle 12.20 con arrivo a Catania alle 14.05. Balthasar Solista Sergej Redkin, pianoforte Dopo la sistemazione in hotel**** con la guida inizieremo a scoprire quest’affascinante città dai Burkhard Nikolaj Rimskij-Korsakov Le tre meraviglie dall’opera La favola 2'700 anni di storia che saprà stupirci ed incantarci. Cena in ristorante e pernottamento in hotel. Sabato 13 in bus raggiungeremo un piccolo comune della provincia Catanese: Vizzini. Il caratte- alle ore 18.30 il Club Rete Due dello Zar Saltan op.57 ristico borgo rappresenta il luogo più importante per l’infanzia di Giovanni Verga e in cui sono invita i soci e i simpatizzanti ambientate due delle sue opere più apprezzate: Cavalleria Rusticana e Mastro Don Gesualdo. alla scoperta della nuova Sergej Rachmaninov Vedremo, Piazza S. Teresa, luogo in cui si svolgono le vicende della Cavalleria Rusticana, la mostra che il MASI dedica Concerto per pianoforte no. 2 op. 18 Chiesa di S. Teresa, nei pressi dell'abitazione di Turiddu, “A Cunzirìa” il luogo in cui avvenne il all’artista svizzero Balthasar duello tra Turiddu ed Alfio, il Palazzo Trao, più volte menzionato nel racconto, adiacente alle Burkhard (1944–2010). Pëtr Il’ič Čajkovskij proprietà di Mastro Don Gesualdo; il Palazzo Sganci all'interno del quale Don Gesualdo immagi- Suite dal Balletto Lo schiaccianoci op. 71 na di fidanzarsi con l’amata Bianca. L’itinerario Verghiano prevede anche la visita del museo La retrospettiva dedicata a nell’edizione curata da Yuri Temirkanov dell’Immaginario Verghiano. Aperitivo finale e nel primo pomeriggio rientro a Catania per il pome- Burkhard, organizzata in colla- riggio libero. Cena libera e pernottamento in hotel. borazione con il Museum Folk- Programma alle ore 12.30 partenza dagli Studi Radio Domenica 14 percorrendo la suggestiva litoranea denominata la “Riviera dei Ciclopi” passando wang di Essen, il Fotomuseum di Besso e alle ore 13.00 dalla stazione ferroviaria di da Acitrezza raggiungeremo Taormina che ci ammalierà con le sue impareggiabili viste sull’Etna, e la Fotostiftung di Winterthur, Arbedo-Castione. Lungo il tragitto un redattore musicale sul mare e il suo elegante centro storico, la guida ci racconterà la sua storia prestando particolare offre l'opportunità di ripercorre- di Rete Due farà un’introduzione al concerto. Arrivo a attenzione al teatro greco. Pranzo libero e nel pomeriggio rientro a Catania. re la carriera di un fotografo Lucerna, tempo a disposizione e cena libera. Alle 19.30 che fra gli anni sessanta e set- inizio del concerto al KKL. Al termine, rientro in Ticino. Alle 17.30 nello storico Teatro Massimo Vincenzo Bellini assisteremo al balletto: tanta ha documentato uno dei periodi di maggiore vitalità Prezzo la quota di partecipazione che comprende la tra- La bella addormentata Musica di Čajkovskij sferta in pullman e il biglietto in Platea è di CHF 325.- per Balletto in un prologo e tre atti basato sulla fiaba di Charles Perrault de La bella addormentata, dell’arte contemporanea, e i soci (340.- per i non soci), in II Balconata di CHF 225.- Orchestra del Teatro Massimo Bellini soprattutto che ha contribuito a rivoluzionare con la propria per i soci (240.- per i non soci), in III Balconata di CHF Lunedì 15 incontreremo la guida per una visita davvero originale e speciale: nelle vicinanze opera la pratica della fotografia. 165.- per i soci (180.- per i non soci). dell’hotel sorge il più importante palazzo privato della città, Palazzo Biscari. Ci faremo conquista- Fra le numerose opere in mo- re dalla magnetica narrazione di Ruggero Moncada, discendente di Ignazio Paternò Castello, stra immagini di grande formato Iscrizioni Fosca Vezzoli T +41 91 803 56 60 oppure V principe Biscari. Al termine, pranzo libero e pomeriggio a disposizione fino al ritrovo per il tra- in cui il corpo si trasforma in scrivendo a clubretedue@rsi.ch sferimento in aeroporto. Il volo diretto Alitalia delle ore 18.15 ci porterà a Milano alle ore 20.05. paesaggio e l’immagine foto- Prezzo per persona in camera doppia CHF 1’270.- per i soci CHF 1’310.- per i non soci grafica in dipinto. La quota comprende voli Milano - Catania - Milano in classe economica / 3 notti in hotel**** con Durata 1h ca. (ritrovo 10 minuti prime colazioni a buffet / 1 cena in ristorante / 1 aperitivo a Vizzini / Guida, bus locale e ingressi prima all’entrata del LAC, Piazza (Museo Casa di Verga, Teatro Greco Taormina, Pal. Biscari). Luini 6, Lugano). Prezzo ridotto Supplementi (prezzi in CHF per persona) camera standard singola 320.- / camera superior CHF 10.- 180.- / biglietto balletto platea o palco di 1. ordine 90.- / platea o palco di 2. ordine 70.- Iscrizioni: T +41 91 803 56 60 Iscrizioni telefonando al +41 91 803 56 60 oppure scrivendo a clubretedue@rsi.ch o clubretedue@rsi.ch Condizioni d’annullamento dal 1. luglio 50%, dal 2 agosto 75%, dal 1. settembre 100%. 27 NOTA BENE 26
Frequenze di Rete Due Fm Bellinzonese 93.5 Biasca e Riviera 90.0 97.9 93.5 Blenio 90.0 Bregaglia 97.9 99.6 96.1 Calanca 90.2 Leventina 90.0 93.6 96.0 Locarnese 97.8 93.5 92.9 Luganese 91.5 94.0 91.0 Malcantone 97.6 91.5 Mendrisiotto 98.8 Mesolcina 90.9 91.8 92.6 Maggia-Onsernone 97.8 93.9 91.6 Rivera-Taverne 97.3 92.8 Val Poschiavo 94.5 100.9 Verzasca 92.3 92.7 Galleria Mappo-Morettina 93.5 INTERNET retedue.rsi.ch SATELLITE Satellite Hotbird 3 Posizione 13° Est Frequenza 12.398 GHz DAB K12 23 it.zenit.org © Copyright Vatican Media 10, 13, 17 iStockphoto Immagini: 9 © RSI n.5 Produttrice Rete Due Ackermann Dal Ben tutti i diritti riservati Prestampa Taiana 18 Progetto grafico Art Director RSI Redazione Cult Gianni Bardelli Fosca Vezzoli Fontana Print Sandra Sain Stampa Fotolito © RSI T +41 (0)91 803 56 60 F +41 (0)91 803 90 85 clubretedue@rsi.ch casella postale Club Rete Due rsi.ch/rete-due 6903 Lugano 69-235-4 Internet E-mail Ccp
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