Anghiari Dance Hub vince il bando Creative Europe
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Anghiari Dance Hub vince il bando Creative Europe Micro and Macro Dramaturgy in Dance, progetto nato da un’idea di Gerarda Ventura, direttrice artistica di Anghiari Dance Hub e Guy Cools, che gestisce da anni il seminario sulla drammaturgia della danza in programma ad Anghiari Dance Hub ha vinto il bando Creative Europe, con un ottimo piazzamento (17 su 87 progetti vincitori). Secondo la definizione di Marianne Van Kerkhoven, decana dei dramaturg della danza, la micro drammaturgia è la relazione tra coloro che collaborano al processo creativo, mentre la macro riguarda la rilevanza sociale e la funzione dell’opera. Il progetto ha quindi come obiettivo lo sviluppo delle capacità degli artisti (coreografi, interpreti, dramaturgs) di mettere in relazione la propria pratica artistica con i contesti sociali in cui si trovano ad operare. Il progetto è indirizzato a coreografi e dramaturg emergenti dei paesi partner e si svilupperà attraverso una serie di seminari itineranti sotto la guida del comitato scientifico e dei direttori artistici delle strutture coinvolte. Ogni struttura ha inoltre individuato una comunità locale di riferimento che per Anghiari sarà quella costituita dagli immigrati di seconda generazione, in collaborazione con Il Teatro di Anghiari e l’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano.
Il progetto si svilupperà in due anni, da ottobre 2019 a settembre 2021. Il comitato scientifico è composto, oltre al già citato Guy Cools, da Maja Hriešik, che ha curato per l’Istituto del Teatro Slovacco presentazioni internazionali della danza slovacca e workshop dedicati a coreografi emergenti, Katalin Trencsényi, autrice di numerose pubblicazioni sulla drammaturgia della danza e editor per la sezione drammaturgia del portale TheTheatreTimes.com, Anne- Marije van den Bersselaar, che ha creato un master interdisciplinare dedicato alle performance negli spazi pubblici e dal 2018 insegna al St.Joost Master Institute of Visual Cultures. I partner del progetto sono, oltre ad Anghiari Dance Hub in collaborazione con Marche Teatro, Tanec Praha, ente capofila, che organizza il più importante festival di danza della Repubblica Ceca e da 25 anni la Piattaforma di danza nazionale, l’olandese DansBrabant, luogo di ricerca e sviluppo per artisti della danza, di produzioni, ospitalità e sensibilizzazione del pubblico, Dance House Lemesos, di Cipro, che realizza attività a sostegno degli artisti della danza e il festival annuale Open House Festival con opere locali e internazionali e, infine, Dansens Hus Stockolm, la più grande struttura svedese per la danza.
Associazione “Mai più solo”: l’uso consapevole della tecnologia passa per l’innalzamento del livello di autostima Realizzazione di iniziative finalizzate alla protezione dall’uso scellerato degli strumenti tecnologici: è questa l’attività principale di “MAI PIU’ SOLO” un’associazione no- profit, indipendente e apartitica che offre agli associati consulenza ed assistenza su un’ampia gamma di tematiche tutte riferite all’ uso consapevole della tecnologia (come web reputation, cyber-bullismo, vessazione) affinché non ci si imbatta in vere e proprie trappole che possono portare all’annientamento della persona, e addirittura al suicidio. “MAI PIU’ SOLO” nasce nel 2019 ma affonda le radici nel 2016, quando il Presidente, l’ Ing. Vincenzo De Feo, scrisse il primo protocollo di contrasto alle mode lesive degli adolescenti (dal titolo appunto: “Adolescenti lontano dai pericoli metropolitani”) in conseguenza al decesso per suicidio di Tiziana Cantone, una giovane, sana e bella donna partenopea. Il programma “Adolescenti lontano dai pericoli metropolitani” ha come nobile ed etico scopo la salvaguardia e la qualità della vita di famiglie, donne, adolescenti vittime di vessazione, violenza, disvalore personale. Vittime di abusi, di diffamazione, bullismo e cyberbullismo. Quest’ultimo, piaga sociale che sta raggiungendo livelli oltre l’immaginabile. Tutti fenomeni sociali che hanno una ripercussione anche sulla vita socio-economica dell’intera comunità.
Per MAI PIU’ SOLO essere al fianco del cittadino significa: porsi nell’ottica dell’ascolto, indicare immediatamente la strada del successo contro i problemi che lo affligge, educarlo ad un rapporto efficace con l’uso della tecnologia e in contrasto con i pericoli metropolitani e tecnologici. MAI PIU’ SOLO ha uno su tutti come obiettivo l’innalzamento del livello di autostima in ogni persona di qualsiasi genere, religione, età e sesso. A tal fine l’Associazione organizza meeting, convegni e corsi di formazione su tutti i temi sopra elencati forte dell’esperienza del Presidente, uno tra i primi in Italia ad utilizzare Internet per scopi professionali e negli anni ’90, quando il caso lo ha richiesto, è stato incaricato dalle Forze dell’Ordine per compiere il lavoro che oggi svolge in Polizia postale, non esistendo all’epoca questo Corpo di Polizia. “Sono prima di tutto un genitore di un ragazzo ormai maggiorenne e sono riuscito a non far cadere mio figlio in trappole metropolitane apparentemente innocue – racconta De Feo -. Sono inoltre ingegnere informatico con 30 anni di esperienza alle palle e, negli anni ’90, sono stato tra i primi, attraverso le aziende per cui ho lavorato, ad approfondire il mondo del web e poi a diventare un esperto di problematiche Cyber”. “Spesso i genitori credono che, non parlandone, i problemi rientrino da soli, ma non va cosi. Ancora, si pensa che il proprio figlio è sempre il migliore, i problemi sono dei figli altrui! Il mio intento è quello di scuotere le coscienze dei genitori e sensibilizzare l’opinione pubblica. Bisogna avere l’umiltà di parlare, tralasciare omertà o vergogna, se no i problemi diventano grandi seminando vittime – continua De Feo -. Non bisogna avere timore di parlare e mettersi in gioco, in famiglia, con i professori, tra genitori. Bisogna far rispettare la legge vigente per
contrastare l’uso di alcol e tabacco da parte dei minorenni (Legge Balduzzi 2012), la scuola deve introdurre di nuovo il voto in condotta e l’Educazione Civica. I genitori devono capire che se i loro figli non sono sempre i migliori va bene lo stesso e devono accompagnarli nel percorso di crescita senza pretendere che siano i primi”. Vincenzo De Feo, di origini napoletane, è anche autore del libro “prima del CLICK” (pubblicato in ITA, UK, RU), giunto alla 2da Edizione, nel quale parla del linguaggio dei millennials e del loro modo di comunicare, dando consigli e suggerendo le azioni più opportune da svolgere. Maggiori informazioni su https://www.maipiusolo.com E. L. Il Trovatore delle stelle all’Arena di Verona È il Trovatore di Anna Netrebko, a volersi allargare di Netrebko e marito. Miracoli dello star system forse, ma non solo, semplicemente “nella vita esistono le categorie”, come insegna quell’allenatore pluriscudettato, e Annabella è da Champions League. D’altronde Cecilia Gasdia l’ha detto a chiare lettere: l’obiettivo è riportare a Verona le stelle, come ai tempi in cui l’Arena era considerata La Scala d’estate. Perché ammettiamolo, un cantante quando sale sul palco si porta dietro anche la propria storia, mescolata a quella cosa che non sapendo come meglio definirla chiamiamo “carisma”, e lei, la Netrebko, di carisma ne ha da vendere. Ma sa anche cantare, eccome se lo sa fare! In alto sta che è una meraviglia: voce bella – quel suo timbro inconfondibile –
fluida, fiati da mantice d’organo, sfuma e alleggerisce come se regolasse l’emissione con una manopola per l’aria. Sotto gonfia un po’, è vero, cosa che non infastidisce affatto perché dà alla voce un’omogeneità di brunitura lungo tutta l’estensione. È dunque perfetta, questa Netrebko? Ovviamente no. Talvolta un pochino stona, e nemmeno troppo di rado, ma si sa, questo difetto se lo porta dietro da sempre. È pur vero che il protagonista dell’opera sarebbe il tenore, nel caso specifico il marito appunto, cioè Yusif Eyvazov, che non è affatto l’inetto raccomandato che raccontano i sapientoni dei loggioni facebookiani. Ha una voce di natura poco attraente, soprattutto per l’aridità del timbro e la pochezza di armonici, ma è un cantante solido, musicale, pulito nella linea e fraseggiatore asciutto. Inoltre per cantare Manrico ha sia i centri, che sono quelli su cui Verdi scrive la parte, sia gli acuti, cioè i do in sostanza, che partitura alla mano servirebbero a poco ma che fanno vendere i biglietti. Le voci gravi convincono meno: Luca Salsi ha il gran bel timbro baritonale che sappiamo ma soffre parecchio la tessitura (forse troppo?) acuta del Conte, soprattutto in aria e successiva cabaletta, dove infila una serie di calate una dietro l’altra. Dolora Zajick ha ancora una bella canna e la personalità della “grande vecchia”, seppur la voce sia ormai eufemisticamente liquidabile come disomogenea. Però nel registro acuto è ancora capace di sparare certe fucilate impressionanti. Chi invece si fa valere oltre ogni attesa è Riccardo Fassi, un signor basso dall’avvenire già scritto. Bel timbro, controllo impeccabile e tutto quel che serve per gettare le basi di una carriera che si spera sia lunga e piena di successi. Tra le parti minori Carlo Bosi, Antonello Ceron e Dario Giorgelè sono delle certezze, Elisabetta Zizzo una piacevole sorpresa: voce chiara che cammina senza imbarazzi negli spazi colossali dell’anfiteatro.
Dal podio non arrivano meraviglie, o meglio, Pier Giorgio Morandi si ferma all’onesta routine, perdendosi qua e là il palco e marciando a testa bassa nelle arie – se D’amor riesce così bene è perché la Netrebko si prende tutte le libertà del mondo e l’orchestra le va dietro – ma ha il merito non indifferente di cavare dall’orchestra un suono di inedita bellezza, almeno all’orecchio di chi l’Arena la frequenta saltuariamente, come il sottoscritto. Per il resto non si ascoltano né prodigi né nefandezze. Resta da dire dello spettacolo, che probabilmente è quanto di meglio Franco Zeffirelli abbia concepito per il Festival. Certo, ci sono le sue solite furbate e gigionate: nel coro degli zingari e in quello dei soldati monta una sorta di carnevale di Rio con tanto di brani del balletto parigino buttati dentro per allungare il brodo. Ci sono i soliti cavalli, ballerini, comparse a perdita d’occhio, ma c’è anche del teatro vero, di taglio kolossal ovviamente, ma vero. È poi innegabile che certi affreschi corali siano talmente maestosi da smuovere anche il più cinico dei cuori. Bello. Manco a dirlo è trionfo per tutti. Paolo Locatelli paolo.locatelli@ildiscorso.it © Riproduzione riservata AL TEATRO ROMANO DI VERONA E’
PARTITO IL 25° TOUR LIVE DI FIORELLA MANNOIA Dopo il concerto di domenica sera degli America, sul palco del Teatro Romano di Verona in occasione dell’anniversario del loro debutto di 50 anni fa, Verona Folk ha offerto lunedì sera il concerto di un’icona del folk italiano e grande interprete come Fiorella MANNOIA che in occasione del debutto del suo 25esimo Tour Live ha presentato il suo ultimo lavoro “Personale” uscito la scorsa primavera. La Mannoia spiega l’impegno politico racchiuso nel disco, racconta il taglio musicale dell’album e si racconta come donna e come appassionata di fotografia. Migliore parto non poteva avere con il calore trasmesso e ricevuto dal suo pubblico che ha gremito ogni singolo mattone del Teatro Romano di Verona pieno all’inverosimile. Su un palco completamente buio Fiorella appare nel suo splendore sulle note di Il peso del coraggio, senza un attimo di tregua – forse anche per non farsi assalire dall’emozione che trapela dal palco – la cantante romana intona poi nell’ordine I treni a vapore e Imparare ad essere donna. Finalmente interrompe la musica e chiacchiera con il suo pubblico per presentare l’ennesimo Live Tour che proprio da stasera prende via e porterà in tutta Italia.
Teatro Romano di Verona strapieno per Fiorella. Una breve parentesi dove due piccole ammiratrici omaggiano l’artista con striscioni in cui raccontano di essere sempre presenti ai suoi concerti, la cantante emozionata (per davvero) ringrazia del gesto d’affetto soprattutto i genitori che hanno fatto conoscere alle nuove generazioni il suo lavoro portandole con loro ai concerti. É stata la volta di omaggiare Fred Buscaglione con “Eri piccola così” in una in afosa serata estiva. Dopo aver intonato Luna Spina la “giovane” Fiorella con la sua verve da ragazzina ha dato il meglio di se per inaugurare il 25° tour dedicando anche in questo nuovo lavoro delle canzoni del suo amico Ivano Fossati reinterpretando Penelope e Panama, ricordando al pubblico che Panama non entrava nel suo repertorio da oltre una ventina d’anni. Ha infine dato il giusto spazio ai musicisti che l’accompagnano in questa nuova avventura. Con “Povera patria” (cantata accompagnata solo dal piano) ha gridato una vera e propria accusa politica verso chi in questo momento ci governa senza pudore ne amore e con una piccola nota polemica nei confronti del vice premier Salvini che la ha più volte criticata per le sue spontanee prese di posizione verso le donne ed i più deboli.
Un momento del concerto É stato poi il momento di dedicare il suo impegno contro la violenza sulle donne, con “Carillon” e “Riparare” ma è con il brano “In viaggio” che ha dato il meglio di se. Un concerto molto crudo ed impegnato dove è apparsa una Fiorella molto politicizzata e a suo dire poco artista. Ma la verità rimane, la sua classe e la sua estensione vocale che grida tutto il suo dolore per le storture che vede intorno a se. Dalla vita politica attuale, alla violenza sulle donne a chi c’è la fa e resta senza ferite o almeno vuole mostrarsi senza ferite apparenti. Applausi a scena aperta durante l’esecuzione dei brani più crudi e duri dove le accuse fioccano come schiaffi sonori. Un altro momento è dedicato ai figli che lasciano la casa e con “In viaggio” e con “Riparare” esamina gli errori dei genitori prima di lasciare che i figli prendano una loro strada, una storia nella storia. Un concerto live di pancia e di cuore che inizia nel modo migliore con un pubblico entusiasta e carico d’affetto per un interprete inossidabile. Con Combattente non rinnega il suo ruolo di donna combattiva e non rinnega neanche una dolcezza tutta femminile che imputa al passare degli anni e con “ Che sia benedetta”, suo cavallo di battaglia, il pubblico in estasi ha tributato tutto il suo amore ad una interprete completa e sempre con i piedi per terra vicina ai sui adoranti
fan. Molto coinvolto il pubblico, con continui applausi quando Fiorella ha reinterpretato i suoi successi più noti, come Sally di Vasco Rossi, nella sua personalissima interpretazione, o come Siamo ancora qui, quest’ultima ritmata sin dalla prima nota da tutto il Teatro Romano durante la sua esecuzione. Circa due ore di palcoscenico, senza un attimo di riposo nonostante i suoi sessantacinque anni compiuti ai primi di aprile e portati meglio di una venticinquenne. Richiamata sul palco per il rituale bis dopo i saluti e decine di minuti di applausi Fiorella riappare e dedica ai suoi fans ancora alcuni brani tra cui Sempre per sempre (solo piano e voce), Quello che le donne e il Cielo d’Irlanda che chiude un concerto indimenticabile. Enrico Liotti enrico.liotti@ildiscorso.it RIPRODUZIONE RISERVATA
CONSUNTIVO E ANTICIPAZIONI DELLA NUOVA STAGIONE ERT-FVG Udine – Si è tenuta stamattina nella sede udinese della Regione FVG la conferenza stampa dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia nel corso della quale il presidente Sergio Cuzzi e il direttore Renato Manzoni hanno illustrato – alla presenza dell’Assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – i risultati 2018/2019 del circuito e fornito le prime anticipazioni sui cartelloni 2019/2020. Affluenza – Nella stagione 2018/2019 i 23 teatri ERT hanno fatto segnare un’affluenza media dell’86% nelle 181 repliche di spettacolo presentate da ottobre ad aprile nelle sole serate in abbonamento. L’ERT continua quindi ad attestarsi stabilmente sopra l’80% di affluenza media, soglia dalla quale non scende da oltre 10 anni, periodo in cui si sono avuti picchi anche dell’88 e 89%. Presenze – Fondamentali nel raggiungimento di questi dati sono gli abbonati che a inizio stagione ripongono fiducia nei cartelloni proposti di concerto con le amministrazioni comunali e i referenti del territorio. Nel 2018/2019 gli abbonati alle stagioni teatrali sono stati 5’748 a fronte dei 5’658 della stagione precedente, ai quali vanno aggiunti gli abbonati alle rassegne musicali che portano il totale a 6’216. Le presenze totali sono state 70’686 di cui 62’900 nelle stagioni teatrali, 4’126 negli appuntamenti di danza, 3’271 nei concerti realizzati al di fuori delle stagioni ERT in sinergia con altre associazioni e 389 nelle serate dedicate all’opera lirica, grazie alla collaborazione con la Regione FVG e la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. Entrando nel dettaglio dei singoli teatri, anche quest’anno tre sono state le stagioni che hanno fatto segnare il tutto esaurito a ogni serata: Artegna, Lestizza e Maniago; mentre
sopra il 90% si sono attestate Cividale, Codroipo, Cordenons, Colugna, Premariacco, Sacile, San Daniele, San Vito al Tagliamento e Tolmezzo. Spettacoli – Sono state 249 le repliche complessive – 170 di prosa, 37 di musica, 39 di danza e 3 di lirica – di cui 194 nei cartelloni dei 23 teatri ERT, 26 concerti realizzati collaborando con strutture presenti nel territorio, 26 repliche di danza realizzate in collaborazione con gli Artisti Associati di Gorizia, partner dell’ERT per l’arte coreutica; come detto, 3 sono state le repliche di La prova di un’opera seria del Lirico Giuseppe Verdi. Per quanto concerne le sole stagioni, sono stati 97 i titoli presentati, 34 dei quali provenienti da compagnie del Friuli Venezia Giulia che hanno realizzato 22 produzioni di prosa, 10 concerti, uno spettacolo di danza e la già citata lirica per un totale di 61 repliche. Al termine della stagione gli abbonati di tutti i teatri del circuito hanno redatto un questionario di gradimento degli spettacoli. Dopo l’era Cristicchi, vincitore in tre delle quattro stagioni precedenti, sul virtuale gradino più alto del podio sale un comico. Il ligure Giovanni Vernia con l’autobiografico Vernia o non Vernia: questo è il problema ha trionfato con una media voto altissima nelle tre repliche andate in scena a Lignano, Premariacco e Zoppola. Al secondo posto l’emozionante teatro canzone di Libera Nos Domine, spettacolo di e con Enzo Iacchetti che nel circuito ERT aveva debuttato a inizio 2018 e che nella stagione 2018/2019 è stato ospite dei teatri di Cividale, Cordenons, Grado e Pontebba. Al terzo posto una commedia corale, La casa di famiglia, con Luca Angeletti, Toni Fornari, Simone Montedoro e Laura Ruocco, vista quest’anno a Cividale, Cordenons e Lestizza. La classifica non
tiene conto degli spettacoli presentati in una singola replica. Tra questi, i primi tre per valutazione sono stati Traviata con Lella Costa, il Concerto di Primavera della Mitteleuropa Orchestra e il nouveau cirque (mimo, giocoleria, clownerie e acrobazia) di PSS PSS della Compagnia Baccalà con Camilla Pessi e Simone Fassari. Nella danza ha trionfato Night Garden dell’Evolution Dance Theater di Anthony Heinl, uno degli spettacoli più circuitati e più apprezzati nelle ultime stagioni. Non mancano nel corso della conferenza stampa alcune attese anticipazioni sulle stagioni 2019/2020. Uno dei generi che incontra maggiormente i gusti del pubblico è il musical. La scelta per i cartelloni della prossima stagione è caduta su A Christmas Carol, adattamento del celebre romanzo di Charles Dickens con le musiche originali del compositore statunitense Alan Menken, autore tra l’altro delle musiche di La Bella e la Bestia, La Sirenetta e Aladdin. Tra i protagonisti Roberto Ciufoli. Un artista a tuttotondo – attore, scrittore, regista – è Gioele Dix che quest’anno ritorna sui palcoscenici del Friuli Venezia Giulia con Vorrei essere figlio di un uomo felice, un lavoro che partendo dall’Odissea e dalla figura di Telemaco, racconta più in generale il rapporto tra padri e figli. Dall’Odissea ha preso spunto anche Marco Paolini per il suo nuovo lavoro, Nel tempo degli dèi, uno spettacolo con musiche e canzoni diretto da Gabriele Vacis. L’affabulatore bellunese sarà in cartellone anche con Techno Filò, apprezzato già la scorsa stagione nei teatri ERT.
Alessio Boni vestirà i panni di Don Chisciotte, nell’adattamento del romanzo di Cervantes firmato da Francesco Niccolini. In questa produzione del Nuovo Teatro il fedele scudiero Sancho avrà le fattezze di Serra Yilmaz, attrice feticcio di Ferzan Özpetek. Debora Villa porterà in scena il bestseller di John Gray, Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. L’adattamento teatrale di questo testo tradotto in oltre 40 lingue per la prima volta viene affidato all’interpretazione di una donna. Tra graditi ritorni e novità, le produzioni regionali saranno protagoniste dei calendari 2019/2020. Gli Artisti Associati di Gorizia per la seconda stagione presenteranno Mi amavi ancora…, intensa pièce del prolifico drammaturgo francese Florian Zeller con Ettore Bassi e Simona Cavallari. Si resta in Francia anche per la nuova produzione: Il rompiballe è una delle commedie di maggior successo di Francis Veber (La cena dei cretini, L’apparenza inganna). La regia e l’interpretazione è della coppia Nicola Pistoia – Paolo Triestino (Ben Hur; Grisù, Giuseppe e Maria). Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia presenterà anche nella nuova stagione la superproduzione 2018/2019, I miserabili di Victor Hugo, nell’adattamento di Luca Doninelli e con l’interpretazione di Franco Branciaroli; L’onore perduto di Katharina Blum è, invece, una delle due nuove produzioni. Tratto dal romanzo di Heinrich Böll, lo spettacolo diretto da Franco Però e interpretato dalla compagnia dello Stabile regionale, cui si aggiungono Elena Radonicich e Peppino Mazzotta, è un’analisi molto attuale sull’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa e sulle forme di violenza intrinseche al linguaggio mediatico. La seconda novità è tratta dal libro di Marco Malvaldi Infinito tra parentesi:
attraverso vicende apparentemente quotidiane Maddalena e Giovanni Crippa sfidano il pubblico a entrare nel complesso rapporto tra letteratura/poesia e scienza. La Contrada di Trieste tornerà in circuito con uno spettacolo che ha già riscontrato grande favore tra il pubblico regionale: Un autunno di fuoco, pièce di Eric Coble con Milena Vukotic e Maximilian Nisi. La nuova produzione si intitola, invece, Hollywood Burger. La commedia, interpretata da Pino Quartullo ed Enzo Iacchetti, è ambientata in una mensa degli Studios hollywoodiani in cui due attori mitomani alla deriva se ne dicono e fanno di tutti i colori per restare aggrappati al sogno del silver screen. Del CSS di Udine in circuito vedremo Fieste della premiata ditta Fabiano Fantini, Claudio Moretti ed Elvio Scruzzi, l’ultimo lavoro del trio che proprio in circuito ha debuttato sul finire della scorsa stagione. Tra le novità 2019/2020 un posto speciale è riservato a Hermanos, spettacolo di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino nato dall’esperienza teatrale vissuta dai due artisti in Argentina, Uruguay e Paraguay a contatto con i discendenti dei migranti friulani e abruzzesi. Hermanos affronta il fenomeno migratorio da un’angolazione concreta, tenendosi alla larga da sentimenti nostalgici e utilizzando le lingue e i dialetti degli emigranti: italiano, friulano, spagnolo e abruzzese. Come da tradizione, alcuni degli spettacoli che hanno avuto ottimi riscontri di pubblico e di critica ritornano nei teatri
regionali per ulteriori repliche. Giovanni Vernia potrà cercare di “difendere” il titolo di spettacolo preferito dal pubblico con il suo Vernia o non Vernia; ritorneranno anche la commedia La casa di famiglia, gli Oblivion con il loro primo musical La Bibbia riveduta e scorretta e Angela Finocchiaro con Ho perso il filo, in cui danza e recitazione si fondono per creare uno spettacolo che sfugge a definizioni ed etichette. Nella danza prosegue la fortunata collaborazione con gli Artisti Associati di Gorizia e il direttore artistico Walter Mramor per la definizione del cartellone danza che oltre ai teatri del Circuito ha toccato quest’anno anche i palcoscenici di Azzano Decimo, Cervignano, Cormons, Gradisca d’Isonzo e Trieste (Teatro Stabile Sloveno). Le novità 2019/2020 verranno svelate in settembre, ma è già certo il ritorno di due produzioni molto apprezzate dal pubblico nelle stagioni passate: Odyssey Ballet della Mvula Sungani Physical Dance e Indaco della RBR Dance Company di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri. Infine, si fa sempre più stretta la collaborazione con la compagnia di danza Arearea nell’ambito dei progetti OffLabel, rassegna per una nuova danza. Concerti esclusivi, rassegne, festival e nuovi progetti originali hanno caratterizzato il cartellone musicale 2018/2019 del Circuito ERT. Tra le tante proposte, la rassegna Note in Castello, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine, per il secondo anno è stata ospite del Salone del Parlamento del Castello con cinque concerti nelle domeniche di marzo e aprile che hanno fatto segnare un continuo aumento delle presenze; è proseguito il progetto dedicato a Beethoven dal Maestro Marco
Feruglio che propone l’esecuzione integrale su strumenti originali delle sinfonie del compositore tedesco; San Vito Jazz, il festival diretto da Flavio Massarutto e realizzato con il Comune di San Vito al Tagliamento, ha mandato in archivio l’edizione numero 13; e Winners, rassegna dedicata ai giovani talenti del pianoforte, ideata assieme a Fazioli Pianoforti, ha chiuso il suo programma annuale in primavera alla Fazioli Concert Hall di Sacile. Molti gli appuntamenti musicali in programma nelle prossime settimane: i concerti nell’ambito delle rassegne Armonie in Corte nella Chiesa di Santa Chiara di Udine, gli appuntamenti con Carniarmonie, entrambi in collaborazione con la Fondazione Luigi Bon, e Atom Heart Mother, progetto dedicato al capolavoro dei Pink Floyd che, dopo il successo ottenuto al Teatro Pasolini di Casarsa, sarà a Valvasone il prossimo 5 agosto. I cartelloni ERT 2019/2020 verranno presentati all’inizio di settembre. ELIANA LIOTTA: LIGNANO, GIOVEDì 11 LUGLIO AGLI INCONTRI CON L’’AUTORE E CON IL VINO, LIGNANO PINETA – Giovedì 11 luglio il gradito ritorno a Lignano per gli “Incontri con l’autore e con il vino” di Eliana Liotta, che alle 18.30 al PalaPineta nel Parco del Mare presenta “Prove di felicità. 25 idee riconosciute dalla scienza per vivere con gioia” (La nave di Teseo).
L’incontro sarà abbinato al vino dell’Azienda Grillo Iole di Prepotto. La felicità è un dono che dovremmo fare a noi stessi. Dopo tutto, ce lo meritiamo. Si dice che siamo nati per soffrire, ma gli studi provano che la storia dell’uomo avanza alla ricerca di gioia, il nostro principio vitale. Lo testimoniano l’arte, la musica, l’innamoramento. Il sorriso pieno è l’espressione meglio identificabile sul volto: forse perché chi sa riconoscerla trova un amico, e gli amici allenano il buonumore. Un abbraccio seda lo stress, pranzare in compagnia stimola la produzione di endorfine. Con la vicinanza degli altri, a cascata, calano i rischi di depressione, di malattie del cuore, di ipertensione. Il nuovo saggio di Eliana Liotta, autrice dei best sellers L’età non è uguale per tutti e La Dieta Smartfood, suggerisce 25 idee per cercare di vivere con gioia: sono Prove di felicità. Per la prima volta, un libro raccoglie le evidenze scientifiche rilevanti sul tema, i riscontri che provengono dai laboratori e dalle indagini sulle popolazioni. E per la prima volta medici e ricercatori di un grande istituto scientifico e ospedale universitario, il San Raffaele di Milano, collaborano a un progetto che esplora un ingrediente non quantificabile eppure essenziale nella salute di una persona. Prove di felicità sono i tentativi che ciascuno di noi può sperimentare. Gesti individuali, azioni a volte semplici che possono insegnarci a trarre soddisfazioni dalla vita di tutti i giorni. Nonostante le difficoltà, le perdite, le malattie. La felicità è una scelta ed è nel nostro sguardo. Ma anche la chimica conta. Il nostro umore è come un palazzo, i cui pilastri non sono altro che combinazioni di atomi e i cui mattoni sono proteine e ormoni, primo fra tutti la serotonina. Persino a tavola possiamo coltivare la felicità, scegliendo i cibi che influenzano i sorrisi e il benessere del corpo: gli happyfood.
Il vino in abbinamento all’incontro con Eliana Liotta sarà il Friulano 2017 Colli Orientali dell’Azienda Grillo Iole di Prepotto. Un un vino autentico, minerale e di contenuta freschezza per il basso tenore in acidità. Il profumo di mandorla che si conferma nel retrogusto si accompagna a un insieme verde e sfumato di fiori di campo e pesca. Gli Incontri con l’autore e con il vino sono organizzati dall’Associazione Culturale Lignano nel Terzo Millennio e curati da Alberto Garlini e Giovanni Munisso. La segreteria organizzativa è affidata alla Fondazione Pordenonelegge. La manifestazione e le iniziative collegate (corso scrittura creativa, cene con l’autore, Enotour) hanno il sostegno di Città di Lignano Sabbiadoro – Assessorato alla Cultura, PromoTurismoFVG, Regione Friuli Venezia Giulia, Civibank, Società Lignano Pineta, Porto Turistico Marina Uno, Hotel Ristorante President Lignano, Ma.in.cart., Marina Punta Verde, MD Frigo Service, Nuova Saldotermica, V.D.E., Dersut Caffè, Nosella Dante, Toscano Forme, Panificio Pasticceria Gobatto, Koki, Lignano Banda Larga e Legnolandia. Incontri con l’autore e con il vino 2019. A Lignano Pineta, ogni giovedì, dal 13 giugno al 5 settembre, ore 18.30 Palapineta nel Parco del Mare. Ingresso libero, info: http://www.lignanonelterzomillennio.it ANÀ-THEMA TEATRO: AL VIA
“EUREKA 10”, UNA STAGIONE “A MISURA DELL’UOMO” Un teatro a “misura d’uomo”, dove lo spettatore è parte integrante della scena insieme con gli attori. Dove si eliminano convenzioni e tutto diventa coinvolgente, familiare. Un teatro “cucito” addosso al e per il pubblico. Non poteva che essere presentata in una sorta di sfilata a metà tra moda e teatro, tra stoffe pregiate, atmosfere hollywoodiane e abiti maschili mozzafiato, “Eureka 10”, la nuova stagione teatrale messa a punto dalla compagnia Anà-Thema Teatro articolata come sempre tra Udine e Osoppo e intitolata quest’anno, appunto “La misura dell’uomo”. Momenti della conferenza stampa Tante, tantissime, le sorprese svelate oggi (8 luglio), infatti, nello show-room di Cleofe Finati a Udine. Una carrellata di debutti nazionali, prime regionali assolute, compagnie di livello internazionale e attori amati dal grande pubblico. Senza dimenticare molti spettacoli per tutte le età immersi i luoghi misteriosi, magici, spesso sconosciuti ai più oltre al “cartellone nel
cartellone” rappresentato dalla stagione “I tesori del territorio” dedicati al friulano e alle sue storie. «Dieci anni – commenta il direttore artistico, regista e attore Luca Ferri – sono un bel traguardo per Anà-Thema Teatro, che con “Eureka” ha da sempre cercato di creare una stagione di eventi e spettacoli per tutta la famiglia, ricevendo il consenso del sempre più numeroso pubblico e della critica. Siamo orgogliosi – annuncia – di presentare questo nuovo cartellone che testimonia l’impegno sempre maggiore della mia compagnia che negli anni si è trasformata e cresciuta, mantenendo sempre fede ai suoi principi culturali e alla sua indipendenza. Perché crediamo – conclude – che per fare teatro occorra avere ben chiara la propria identità. E la nostra, credo, sia ormai inconfondibile». Venendo al cartellone, che si apre il 12 ottobre e con un’anteprima già il 18 luglio, la Momenti della conferenza stampa stagione di Anà-Thema Teatro si sviluppa come sempre sia su più “piazze”, in particolare a Osoppo, dove ha sede “La corte”, e a Udine. Ma non solo, perché le proposte sono sempre talmente variegate da rappresentare ciascuna un programma a sé stante. I grandi ospiti
Come anticipato, anche quest’anno saranno tanti i grandi nomi che faranno tappa a Osoppo ospiti di Anà-Thema in prima assoluta regionale. Ad aprire la stagione sarà, in anteprima nazionale, il 12 ottobre, il nuovo monologo di Luca Ferri, che dopo il successo di “neve” nella precedente stagione, quest’anno propone “Il bosco di margherite”, un’indagine poetica e diretta sulla società attuale in un viaggio nella bellezza dove risiedono le diversità perché «è solo guardando la vita con occhi diversi – spiega Ferri – che si capisce quanto la vita stessa sia meravigliosa». Il 24 ottobre sarà la volta di Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti, che firma anche la regia, con il loro “Parlami d’amore” di Philippe Claudel, un racconto dolce-amaro di una coppia, ma in realtà dell’intera società, in crisi profonda di valori e di punti di riferimento. La straordinaria energia di Marina Massironi, sul palco insieme con Nicoletta Fabbri, travolgerà gli spettatori il 9 novembre con “La somma di due”, liberamente tratto da “Sorelle” di Lidia Ravera per la regia di Elisabetta Ratti. Uno spettacolo fresco, ironico, ma anche fortemente critico in cui si racconta un legame naturale, eppure così misterioso, che unisce due sorelle alle prese con il divorzio dei genitori. Ancora il rapporto tra genitori e figli in “La lavatrice del cuore”, il 22 novembre, dove stavolta protagonista sarà l’istrionica Maria Amelia Monti, alle prese con uno spettacolo, a cura di Edoardo Erba, sul tema delle adozioni, raccontate attraverso le testimonianze di chi le ha vissute direttamente o indirettamente.
Spazio alla grande danza, il 7 dicembre, con un vero e proprio evento. A Osoppo, infatti, approderà l’applauditissima compagnia nazionale di Raffaele Paganini, affiancata dalla compagnia Almatanz di Luigi Martelletta, con uno spettacolo che, solo dal titolo, “Lo schiaccianoci”, farà registrare il sold-out. Una favola tradizionale e un grande balletto del repertorio, riproposto in una nuova versione, più attuale, allegra e colorata. Non mancheranno sorprese, giochi, magie, e soprattutto le danze più belle messe in scena da étoiles di fama internazionale e dagli artisti della compagnia. Dedicato all’indiscusso genio Leonardo Da Vinci, è lo spettacolo (18 gennaio) “Quel genio di Leonardo”, prima assoluta di una messinscena proposta da Anà-Thema Teatro che, con il suo stile irriverente, fantasioso e, al contempo, fedele alla realtà, racconterà le meraviglie di un personaggio che ha segnato la storia di tutti i tempi. Per tutti è il Libanese della famosissima serie televisiva “Romanzo criminale”. Basterebbe dire questo per presentare Francesco Montanari, che con Alessandro Bardani, saranno a
Osoppo il 1° febbraio, a presentare il loro “La più meglio gioventù”, un divertente reading che rappresenta il lato più leggero e dissacrante della scrittura di Bardani e Montanari in un’atmosfera che vede mischiare sacro e profano, battute fulminanti, sarcastiche, ironiche e frizzanti. La classe e la bravura di Barbara De Rossi, insieme con Francesco Branchetti (sua anche la regia), saranno gli ingredienti sottesi, il 15 febbraio, a “Un grande grido d’amore” di Josiane Balasko, la scrittrice, regista e attrice francese i cui testi sono stati rappresentati nei più importanti teatri di tutto il mondo riscuotendo ovunque straordinari successi. Lo spettacolo è un ritratto amaro e graffiante, ma anche pieno di “umanità”, di un mondo dai valori, a dir poco, bizzarri e spesso senza reali alternative al proprio modo di vivere. Richiesta a gran voce dal pubblico che ha potuto già conoscerla proprio a Osoppo, torna una delle giovani compagnie più applaudite sulla scena teatrale contemporanea, “Stivalaccio teatro”, a cui è affidato il compito di chiudere in bellezza la stagione dei grandi nomi, il 29 febbraio, stavolta con “Arlecchino furioso”. L’Amore, quello con la “A” maiuscola, è il motore di un originale canovaccio costruito secondo i canoni classici della Commedia dell’Arte. Un Amore ostacolato, invocato, cercato, nascosto e rivelato, ma soprattutto un Amore universale, capace di travalicare i confini del mondo. L’anteprima Come anticipato, chi non potesse attendere il via ufficiale della stagione di “Eureka 10”, potrà godersi una divertente anteprima già a partire da luglio con un nuovo spettacolo di Anà-Thema Teatro che sarà in tournée in diverse piazze della regione e non solo. “La macchina del tempo”, questo il titolo, debutterà ufficialmente il 18 e il 19 luglio a Casa Cavazzini a Udine, per poi proseguire nella suggestiva Grotta Gigante di
Trieste (24 e 25 luglio) e proseguendo poi il suo tour a Gorizia, Venzone (Ud), Cimolais (Pn), Commezzadura (Tn) e Lestans (Ud). Per l’attesissimo spettacolo estivo della compagnia di casa a Osoppo, stavolta il pubblico verrà trasportato in un divertente viaggio nel tempo, è proprio il caso di dire, con una guida d’eccezione, Leonardo Da Vinci. A lui il compito di traghettare gli spettatori alla scoperta di grandi personaggi della storia e dei loro racconti, passando da Elisabetta I a Cleopatra, da Cristoforo Colombo a Einstein, dall’uomo primitivo a Nerone, solo per citarne alcuni. I tesori del territorio Ricca anche la stagione dei “Tesori del territorio”, il cartellone nel cartellone che Anà-Thema vuole dedicare, sempre a Osoppo, ai protagonisti di queste terre e alla marilenghe e che, stagione dopo stagione, riscuote sempre più apprezzamento e interesse da parte di un pubblico variegato. Si parte il 14 marzo con “Il miedi par fuarce” proposto dalla compagnia “El Tendon”, per proseguire il 28 marzo con “Angela” e la compagnia “Drin e Delaide”. I “Sot la nape” proporranno invece, il 18 aprile, “News in the gnot”, mentre il 2 maggio “La Pipinate” presenterà “Non sta viarzi chel armar”. Chiude il cartellone dei “Tesori del territorio”, il 16 maggio, lo spettacolo “Provaci ancora Todero” della compagnia “Arc di San Marc”. Il “Teatro da leggere” e gli altri immancabili appuntamenti lungo tutto l’anno Apprezzata dal pubblico, torna a Osoppo la formula dell’abbinamento libri-teatro con “Teatro da leggere”. Per “Eureka 10”, però, al posto di brevi presentazioni di libri prima di ogni spettacolo, Anà-Thema proporrà un vero e proprio programma di appuntamenti che costituiranno una stagione vera e propria stagione di serate in cui verranno presentate novità
editoriali di autori del territorio. Un modo per conoscere nuovi talenti o incontrare dal vivo scrittori già affermati. Non mancheranno, infine, i tanti appuntamenti previsti nel capoluogo friulano come l’ormai tradizionale, “Casa di Babbo Natale”, lo spettacolo degli orrori per Halloween, l’imperdibile “Capodanno a teatro”, così come le “Cene con delitto” oltre ai tanti pomeriggi dedicati ai più piccoli con il programma di “Favole a merenda”. La campagna abbonamenti si apre da mercoledì, 17 luglio, e si potrà acquistare l’abbonamento alla biblioteca di Osoppo (via Cerere 2) il lunedì e il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30, il martedì e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30 (tel 0432975627). Oppure si potrà prenotare l’abbonamento telefonando direttamente ad Anà-Thema Teatro al numero 3453146797 (info@anathemateatro.com o consultare il sito www.anathemateatro.com.) La stagione di “Eureka 10” a Osoppo e gli spettacoli a Udine sono stati resi possibili grazie al contributo della Regione Fvg, della Fondazione Friuli e del Comune di Osoppo, oltre alla collaborazione del Comune di Udine e dei Civici Musei del capoluogo friulano. OLTRE MILLE VOLANO CON L’AQUILA DELLA GRAN FONDO LIOTTO La lunga attesa degli appassionati e dei fedelissimi della Gran Fondo Liotto è stata premiata.
Uno spettacolo nello spettacolo: Vicenza invasa dai variopinti colori dei ciclisti accorsi da tutta Italia per celebrare insieme due giornate di eventi, ottima partecipazione e sport per tutti. Nonostante le inevitabili difficoltà rappresentate dalla nuova data di luglio, il popolo del pedale ha risposto con ottima partecipazione al ricco programma che Luigina, Doretta e Pierangelo Liotto hanno messo in campo per accontentare tutti coloro che sabato 6 luglio e domenica 7 luglio sono accorsi a Vicenza per celebrare insieme a loro i 21 anni della manifestazione dell’aquila. Apertura delle danze con il sabato dedicato alle giovani pedivelle a partire da “Meccanico per un giorno” dove i piccoli biker hanno appreso le tecniche di manutenzione delle loro biciclette, il circuito GIMKANA – strada e mtb – dove hanno potuto cimentarsi in un percorso fatto ad hoc per loro, in collaborazione con la Scuola di Ciclismo Fausto Coppi e nel frattempo gli amici dell’associazione Dottor Clown Vicenza Onlus – uno dei due partner etici 2019 accanto a DONNA CHIAMA DONNA Vicenza che assiste le donne vittime di maltrattamenti – hanno organizzato animazione, trucca-bimbi, laboratori e intrattenimento. Sempre sabato c’è stata anche l’apertura del Villaggio Expo con tanti marchi di settore e tutte le novità del brand di casa Cicli Liotto, che ha presentato, accanto ai gioielli di ultima generazione, anche diverse bici storiche che parlano di una passione tramandata di padre in figlio e che continua ad ardere con la medesima passione e vivacità.
Ma la trepidante attesa era tutta per domenica e il risultato dell’intenso, febbrile lavoro dello staff Liotto e dei suoi collaboratori non ha disatteso le aspettative. Nello straordinario palcoscenico offerto dalla città di Vicenza, in Viale Roma, la scia dai mille colori dei corridori ha raccolto la sfida della famiglia Liotto: vivere tutti insieme la gara all’insegna del divertimento, della spensieratezza e del bel ciclismo, ammirando il favoloso scenario della città veneta, dei Monti Berici e di tutti i Comuni attraversati ed uniti per rendere possibile un evento memorabile, fino a giungere alla grande novità 2019: il traguardo a Monte Berico. Schierati in griglia, pronti a vivere le emozioni di una gara epica: il vicentino Marco Canola, professionista dal 2012 in forza alla Nippo-Vini Fantini, vincitore di una tappa del Giro d’Italia 2014, la campionessa lituana Edita Pucinskaite, presente anche durante la giornata di sabato per incontrare i bambini e la brand ambassador Cicli Liotto Barbara Lancioni, ex professionista che, dopo cinque anni di militanza tra le Elite, nel 2006 ha esordito nell’attività amatoriale con grande grinta e determinazione. Dorsale numero Uno per il responsabile nazionale Acsi CiclismoEmiliano Borgna, da sempre al fianco della famiglia Liotto. Presenti per pedalare insieme ai corridori il commissario tecnico L.R. Vicenza Domenico di Carlo e l’immancabile avv. Claudio Pasqualin. Dopo il saluto ufficiale delle autorità presenti, rappresentate dall’Assessore allo Sport Matteo Celebron, Emiliano Borgna ha affiancato le due mascotte Liotto – quarta generazione nel ciclismo di casa Liotto – Nicolò e Margherita, nel dare il via alla partenza puntualmente alle 8:30, con il countdown dello speaker Ivan Cecchini, mentre lo
start della bella cicloturistica è avvenuto un quarto d’ora dopo. Due i percorsi, pane per denti affilati e muscoli allenati: un medio fondo di 90 km e 1600 mt di dislivello e la regina, la gran fondo di 125 km e 2500 mt di dislivello. I temerari che si sono misurati con il Muro dell’aquila, 1,3 km di lunghezza con pendenza media del 14% e massima del 20%, sono stati sostenuti e incitati dalla voce squillante dello speaker Silvio Mevio che li ha aiutati così a completare l’impresa per guadagnare l’agognato traguardo. La Highroad Team ASD ha fatto il bis nel medio fondo: primo Riccardo Zanrossi, Highroad Team Asd, in testa già dalla divisione dei percorsi, con 02:30:31, secondo gradino del podio per Alessandro Bianchin della Spezzotto Bike Team Morgantini World con un tempo di 02:32:30, terzo Alessandro della Motta Highroad Team Asd con un tempo di 02:32:53. Le vincitrici del medio sono state: prima Alessia Bortoli – Argon 18 Hicari Stemax con un tempo di 02:46:14, seconda Luisella Montebelli – Team del Capitano ASD in 03:01:50, terza Elena Pancari – Team Loda Millenium in 3:04:35. Trionfo nel lungo di Carlo Muraro – Argon 18 Hicari Stemax con un tempo di 03:30:22, secondo posto conquistato da Federico Pozzetto della ASD Cicli Copparo in 03:30:23, terzo posto per Marco Spada del Gianluca Faenza Team in 03:30:27. Regina del lungo una straordinaria Michela Bergozza del Team Ktm Asd Scatenati che ha espresso parole preziose di ringraziamento rivolte al livello di sicurezza sul percorso, per questa edizione ancora più potenziato. Conquista la vittoria in 03:56:30, seconda Claudia Padoan – Equipe Corse Iperlando in 04:03:50, mentre terza si piazza Eleonora Vavassori – Team Armistizio Zerolite in 04:33:34. Per quanto riguarda le prima tre squadre con più atleti presenti, il team Granfondo Liotto ha battuto tutti, seguito
dal Bike Studio Team e dall’Asd Ferrara Bike. Si ricorda che la Gran Fondo Liotto, oltre ad essere prova del Campionato Nazionale ACSI e del circuito Zero Wind Show, è prova unica del Campionato Triveneto Medio Fondo e Gran Fondo ACSI, di cui si fornisce di seguito la classifica dei vincitori. Per il medio: Barbara Menego:, Daniela Meneghini, Filippo Ferronato, Daniele Magagnotti, Giampaolo Zanni, Riccardo Zanrossi, Alessandro Motta, Davide Spiazzi, Ruggero Miano, Leonardo Toson, Remo Seganfreddo, Daniele Bassi, Cristiano Pegoraro. Per il lungo: Claudia Padoan, Massimo Raffaelli, Silvano Libelli, Omar Paoletti, Rogelio Emmanuel Paredes, Riccardo Sartori, Fulvio Lazzari, Simone Penzo, Orazio Giustolisi. La coppa TEAM del Campionato Triveneto, sforando la soglia dei 1500 km pedalati, è stata conquistata dalla Pasino Luxory Team. Tutte le classifiche complete sono già online sul sito www.winningtime.it Luigina, Doretta e Pierangelo ringraziano tutti i volontari e gli addetti sui percorsi per aver consentito lo svolgimento della gara in piena sicurezza e con il sorriso sulle labbra, gli sponsor, le amministrazioni locali, le forze dell’ordine e i partecipanti che hanno voluto condividere con la famiglia Liotto uno straordinario weekend di sport e di divertimento. L’appuntamento è per il 2020. A breve verrà data comunicazione della nuova data. Per conoscere meglio le iniziative dei partner etici della manifestazione: www.dottorclownvicenzaonlus.org – www.donnachiamadonna.org
CLUB 91 SQUADRA CORSE: POCHI MA BUONI ALLA CROSARA VALBONA La prima edizione della rievocazione vicentina, organizzata da Club 91 Squadra Corse, si è fregiata della presenza di autentici totem del rallysmo come Bernacchini, Verini, Simoni e Taufer. Rubano (Pd), 08 Luglio 2019 – Il ghiaccio è finalmente stato rotto, Sabato 29 e Domenica 30 Giugno, con la prima edizione della rievocazione storica Crosara Valbona entrata in archivio. Tanti i motivi per gioire in casa Club 91 Squadra Corse, organizzatrice dell’evento assieme all’associazione 50 Anni di Rally, a partire dalla soddisfazione per essere riusciti a portare al traguardo un evento, fortemente voluto, nonostante le avversità incontrate lungo il cammino. Chiuso nel cassetto dei ricordi il precedente rinvio, causato da un meteo inclemente, l’ultimo fine settimana di Giugno ha regalato una due giorni baciata da uno splendido sole, ciliegina sulla torta di un appuntamento nato e vissuto sull’onda della sana passione per l’automobilismo.
All’insegna del pochi ma buoni, una quindicina i partecipanti all’evento, si è quindi concluso il primo capitolo di una rievocazione storica nella quale il sodalizio di Rubano crede molto. Autentici totem del rallysmo nazionale si sono dati appuntamento ad Arsiero, in provincia di Vicenza, per festeggiare questa bella iniziativa, promossa grazie al sostegno di tutte le amministrazioni locali interessate dal transito dei partecipanti: Arnaldo Bernacchini, Maurizio Verini, Gianti Simoni, Giorgio Taufer ed alcuni protagonisti dell’edizione 1969 del Rally San Martino di Castrozza come Pino Ceccato, in coppia con Corrado Patella, ed Antonio Zanussi, affiancato da Carlo Bisol, assieme ad altri protagonisti del rallysmo nazionale come Sandro Giacomelli, Luigi Costa, Pino Arangino e Giba Bertolini. Occhi puntati sulle signore a quattro ruote, impegnate nell’affrontare il durissimo sterrato della prova speciale Crosara Valbona, uno dei pochi tratti rimasti invariati dopo oltre mezzo secolo: Fiat 125 Special, Lancia Fulvia, Fiat 124 Spider, Ford Escort MK1, Autobianchi A112 ed altre ancora hanno affrontato il tracciato, riportando alla mente l’epopea di un rallysmo ormai defunto. Due le giornate di rievocazione autentica, intervallate da un incontro conviviale, tenutosi nella serata del Sabato in una sala del Comune di Arsiero,
dove si è assistito ad un vero e proprio tuffo nel passato, con i protagonisti degli anni ’70 ed ’80 a rivivere le proprie esperienze, condividendole con chi non ha avuto la fortuna di poterle vivere personalmente. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “perchè abbiamo vinto, prima di tutto, la sfida con noi stessi. Siamo orgogliosi del lavoro svolto. Emozioni davvero intense, rivivendo quelle esperienze raccontate dai nostri blasonati ospiti. Grazie a tutti, agli ACI di Vicenza e di Padova, alle amministrazioni comunali, ai partners, a chi non ha smesso di credere nel nostro evento. Arrivederci al 2020.” Gli fa eco Sergio Furlan, presidente dell’associazione 50 Anni di Rally e coorganizzatore. “Bello rivivere la piazza di Arsiero come cinquant’anni fa” – racconta Furlan (presidente 50 Anni di Rally) – “con i meccanici stesi a terra a ripristinare le vetture. Un weekend ricco di emozioni, una grande soddisfazione. Un particolare ringraziamento lo voglio fare a Cesare Gerolimetto, presente come ospite. Fotografo, autore e protagonista, a modo suo, di quel epico periodo.” In/Visible Cities, quinta edizione del festival multimediale Il Festival multimediale urbano In\Visible Cities invade la città di Gorizia e reinventa gli spazi cittadini portando al centro dell’attenzione il dialogo tra le arti visive e performative e gli spazi urbani. Performance, installazioni, spettacoli teatrali e di danza, workshop e seminari, 32 appuntamenti dal 5 al 15 luglio caratterizzano la programmazione della quinta edizione di In\Visible Cities, un
festival aperto alla sperimentazione, innovativo e dal respiro internazionale capace di portare arte e spettacolo in mezzo alla vita quotidiana e riflettere sui temi al centro del dibattito pubblico con i linguaggi artistici e tecnologici, divertenti e coinvolgenti. Il Festival multimediale urbano In\Visible Cities è stato presentato ieri sera – venerdì 5 luglio ore 18.30al Parco di Piuma sulle rive dell’Isonzo – dai direttori artistici Alessandro Cattunar e Chiara Perini, dall’ Assessore alla Cultura del Comune di Gorizia Fabrizio Oreti, dal Vice Presidente Camera di Commercio Venezia Giulia Gianluca Madriz, Leonardo immagini del futuro è ilfocus dell’edizione 2019 diIn\Visibile cities, Festival curato e organizzato da Associazione Quarantasettezeroquattro in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG co- finanziato da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia, Camera di Commercio della Venezia Giulia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Comune di Gradisca. Quest’anno la collaborazione si amplia e In\Visibile Cities apre ai territori circostanti, organizzando a Trieste, grazie alla collaborazione con proESOF Trieste 2020, un seminario sul rapporto Arte e scienza e programmando a Gradisca di Isonzo una giornata di eventi che anticipa la programmazione autunnale dedicata a Leonardo da Vinci. Inoltre, il Festival entra in relazione con realtà italiane ed europee grazie al partenariato con University of Scheffield (UK), Museo Leonardiano di Vinci, Pergine Festival, Acquasumarte Associazione culturale, Vitamina T Associazione culturale (Festival Approdi), Teatro della Sete, Teatro Pim Off,Scientifica (RO), Sonitus, proESOF Trieste 2020
In occasione del 500° anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, la quinta edizione del Festival sceglie di dedicare il suo Focus al dialogo tra arte e scienza, di cui il maestro toscano è uno dei massimi rappresentanti. Gli artisti invitati, dalla coreografa Ariella Vidach, all’artista Isabella Pers, al collettivo di arti performative AjaRiot, alla giovane compagnia exvUoto teatro, alla performer Elisabetta Consonnifino alle giovani promesse del territorio come la monfalconeseGiulia Bean, hanno esplorato ad ampio raggio la relazione tra questi due ambiti disciplinari, ponendo al centro dell’attenzione la capacità della scienza e delle arti – nel passato e nel presente- di immaginare, raccontare e progettare il futuro, modificando l’immaginario delle persone. PERFORMANCE, SPETTACOLI E INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI Inaugura questa sera In\Visible Cities, – venerdì 5 luglio ore 18.30- al Parco Piuma sulle rive dell’Isonzo la performance When Mind Becomes Form. Del moto et misura dell’acqua dell’artista Isabella Pers, un’azione collettiva, una meditazione di gruppo frutto dell’analisi degli studi sull’acqua di Leonardo da Vinci, realizzata in collaborazione con ilMuseo Leonardiano da Vinci. La giovane compagnia exvUoto teatro percorre gli spazi urbani della città di Gorizia giovedì 11 luglio ore 18.30 (partenza da Museo Santa Chiara), con Mappatura Emotiva di un territorio, un itinerario performativo costruito sulle caratteristiche topografiche del luogo dove si svolge e sulle relazioni che la comunità ha con esso. Alle ore 19.30 in Piazza Vittoria, la danzatrice e coreografa monfalconese Giulia Bean invita a esplorare assieme a lei, in un colloquio di ricerca con l’artista, le key words del progetto in divenireCabe, a VHS Elegy paternità, archivio, essere figli: ognuno potrà sbirciare dentro le proprie Time Capsules (capsule del tempo), concetto introdotto da Andy Warhol. La performance apre al pubblicodomenica 14 luglio ore
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