Università di Trieste_Emilio Fatovic è il Presidente,Vice
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Università Popolare di Trieste_Emilio Fatovic è il nuovo Presidente,Vice Presidente Paolo Rovis Emilio Fatovic è il nuovo Presidente dell’Università Popolare di Trieste, nominato venerdì 10 luglio, su espressione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente, composto da Stefano Russo rappresentante dell’Assemblea dei Soci, Francesco Saverio De Luigi indicato dal Ministero degli Esteri come lo stesso Fatovic, Paolo Rovis (Vice Presidente) per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Guido Modugno per l’Università degli Studi di Trieste. Nato a Zara il 22 febbraio 1948, Emilio Fatovic è profugo ed esule della Dalmazia, cittadino del mondo, europeista convinto. Con un profilo dall’alta sensibilità civile e uno stile di vita riservato, Emilio Fatovic ha conosciuto nell’infanzia ben sette campi profughi e ha saputo costruirsi un percorso di crescita in ascesa, come insegnante, dirigente scolastico, sindacalista, esperto accreditato europeo di problemi economici, raggiungendo posizioni apicali e ottenendo ampi consensi in ogni ambiente in cui ha operato. “La nomina di Presidente dell’Università Popolare di Trieste, questo prestigioso Ente Morale che quest’anno celebra 120 anni di storia – sottolinea Emilio Fatovic, ricordando le positive relazioni già avviate con l’Istituzione quando operava nel Gruppo di contatto per il riconoscimento del Montenegro in Europa – “rappresenta per me un ritorno alle origini, la chiusura del sogno di tutta una vita. Un grande onore e una grande opportunità – afferma Fatovic, ringraziando il Consiglio di Amministrazione e il Ministero degli Esteri che,
per la prima volta, ha espresso una nomina per la presidenza – e al tempo stesso l’approdo alle mie radici, per difenderle nel fondamentale rispetto delle diversità e delle minoranze, ponendo le mie competenze professionali, l’esperienza fatta con l’Unione Europea e il mio senso civico al servizio della collettività”. “In continuità con la gestione commissariale e con la validità delle precedenti gestioni – spiega Fatovic, ringraziando di cuore per il loro operato i tre Commissari Francesca Adelaide Garufi, Marzia Baso e Alessandro Paolini – intendo come prima cosa ascoltare tutto e tutti, operando in sintonia con il Comitato di Coordinamento, presieduto da Francesco Saverio De Luigi, con una partecipazione attiva alla distribuzione delle risorse, secondo gli indirizzi del Ministero degli Esteri, a favore della Comunità italiana in Slovenia, Croazia e Montenegro. Sintonia che favorirò anche con il Comitato scientifico culturale dell’Ente, vero cuore della Governance (composto dai rappresentati di: Assemblea dei Soci; Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo; InCe – Iniziativa Centro Europea; Comune di Trieste; Comune di Muggia; Ufficio Scolastico Regional FVG; Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini; Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati: Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico; Unione Italiana), alla cui presidenza intendo delegare il prof. Guido Modugno, data la sua esperienza e valenza professionale e la sua capacità di raccordo con il mondo della ricerca, dell’innovazione e della formazione universitaria”. “Tra le prime azioni – conclude il Presidente Emilio Fatovic – la verifica di tutti gli aspetti normativi riguardanti l’emergenza Covid 19 in vista della programmazione futura dell’Ente, la valutazione dell’adeguatezza delle strutture, l’armonizzazione delle norme che riguardano il personale, la valorizzazione del codice etico, l’attualizzazione dell’anima dell’Università Popolare di Trieste nel segno della trasparenza grazie al nuovo modello di Governance”.
Emilio Fatovic vanta un’esperienza professionale internazionale, avendo ricoperto incarichi di prestigio come Componente del Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE dal 2010 a oggi; membro delle sezioni TEN (Trasporti, energia, infrastrutture, società dell’informazione) e NAT (Agricoltura, Sviluppo rurale, Ambiente); membro della sezione ECO (Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale); Co-Presidente del Comitato Consultivo dell’Unione Europea per la ex Repubblica Jugoslava della Macedonia in rappresentanza del Consiglio Economico e Sociale Europeo. Negli anni ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali, fra i quali Dirigente Confederale CIFA (Confederazione Italiana Federazioni Autonome); Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dal 2010 a oggi dell’ente fondo interprofessionale FONARCOM per l’erogazione della formazione continua; Presidente dell’Accademia Europa del CESI; Componente Segreteria Generale Confsal (Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori di cui è stato Vice Segretario Nazionale Confsal. Importante la sua esperienza nel settore della formazione, essendo stato Componente del Consiglio di Amministrazione dell’ente fondo interprofessionale FONARCOM; Componente del Consiglio di Amministrazione dell’ente fondo paritetico interprofessionale nazionale FORMAZIENDA per la formazione continua; Componente del Consiglio di Amministrazione dell’ente CONFSALFORM (Consorzio per la Formazione, Qualità e Organizzazione aziendale delle Risorse Umane); Componente del Comitato Strategico del corso di laurea in Global Governance dell’Università Tor Vergata di Roma, Rettore – Dirigente Scolastico del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma; Rettore – Dirigente Scolastico reggente Convitto
Nazionale “Amedeo di Savoia, Duca D’Aosta” di Tivoli; Rettore – Dirigente Scolastico Convitto Nazionale “Regina Margherita” di Anagni; Vice Rettore Incaricato Convitto Nazionale Cividale del Friuli. Giro d’Italia 2020: una sigla e un nuovo manifesto per la Corsa Rosa Gli Extraliscio i protagonisti della colonna sonora (link videoclip). Franco Matticchio illustra il Giro 103 con un disegno che diventa la copertina del singolo. Milano, 10 luglio 2020 – RCS Sport ha affidato agli Extraliscio la canzone ufficiale che accompagnerà il Giro d’Italia 103, edita da Betty Wrong di Elisabetta Sgarbi e distribuita da Universal. Dopo il grande successo del singolo “Merendine blu”, edito da Garrincha edizioni, la band di Mirco Mariani, Moreno “il Biondo” Conficconi e Mauro Ferrara torna a regalarci un altro piccolo grande capolavoro con il suo ritmo travolgente che mescola la tradizione del liscio con i suoni del punk. “GiraGiroGiraGi” (videoclip disponibile cliccando su questo link) è il titolo del brano le cui parole sono il frutto della collaborazione tra lo scrittore e autore di testi Pacifico (Gino de Crescenzo), il compositore Mirco Mariani, e la editrice e regista Elisabetta Sgarbi. Tra le note e le parole della canzone si innesta la voce unica e inconfondibile di Antonio Rezza, straordinario regista e performer, vincitore del Leone d’oro alla carriera per il
teatro nel 2018, che si cimenta nella sua personalissima interpretazione di una telecronaca sportiva. Il brano sarà accompagnato da un video realizzato da Michele Bernardi con la collaborazione di Davide Toffolo. Gli Extraliscio L’immagine di copertina del singolo e manifesto del Giro d’Italia 103 è opera di Franco Matticchio ed è stata commissionata all’artista dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi. Franco Matticchio, artista nato nel 1957 a Varese, il cui dono particolare è la capacità del tutto personale, di arricchire le illustrazioni di connotati empatici, esordisce nel 1979 disegnando per le pagine della cultura del Corriere della Sera. Nel corso degli anni realizza illustrazioni per numerose riviste e quotidiani. Le sue tavole sono state presentate in mostre in spazi pubblici e privati, come la galleria Nuages di Milano e la galleria dell’Incisione di Brescia. Nel 2017 la Galerie Martel di Parigi gli dedica una personale.
Gli Extraliscio, nati da una intuizione di Riccarda figlia di Secondo Casadei, artista che all’inizio del 900 ha inventato lo swing romagnolo firmando capolavori intramontabili, raccolgono la preziosa eredità del padre e la attualizzano, restituendo linfa vitale a un genere che rischiava di essere
messo da parte. Un’esperienza musicale, umana e sociale per una band che affonda le radici in Romagna e porta avanti la tradizione della musica folcloristica, rispettandone le regole fondamentali e allo stesso tempo distruggendole con sonorità lontane dal Liscio di oggi, ma vicine al liscio delle origini con l’aggiunta del Punk. Roberto Salamini, Direttore Marketing & Comunicazione RCS Sport: “Il Giro d’Italia è tradizione, storia, racconti di grandi personaggi dello sport e della cultura. Ma il Giro d’Italia è anche innovazione, una piattaforma in grado di comunicare su tutti i media utilizzando linguaggi diversi per raggiungere gli appassionati nei cinque continenti. La tradizione quindi convive sempre con l’innovazione e, insieme, diventano ancora più forti. Il progetto con gli Extraliscio va in questa direzione perché, proprio come facciamo per il Giro, siamo partiti dalla tradizione musicale popolare rivedendola in chiave moderna. Per questo credo che il brano rappresenti molto bene lo spirito della nostra Corsa Rosa con tutte le storie che regala sempre ai propri tifosi. L’illustrazione della copertina realizzata da un artista internazionale come Franco Matticchio dà ancora più valore a questo progetto e racconta in modo poetico l’unicità della prossima edizione del Giro d’Italia che per la prima volta sarà corsa ad ottobre.” Elisabetta Sgarbi, Presidente e Direttore artistico Betty Wrong Edizioni Musical ha detto: “GiraGiroGiraGi di Extraliscio nasce per raccontare l’epica senza tempo del Giro d’Italia: un ragazzino formica che corona per amore il sogno di diventare un uomo, di indossare la Maglia Rosa e sfrecciare come un razzo sotto il traguardo. In questo brano ci sono i sogni, i desideri, le sconfitte, il sacrificio, il senso di solidarietà che connotano non solo il Giro d’Italia ma anche la vita degli Extraliscio, nomadi musicali, musicisti per la gente, per far ballare la gente, fuori dalle logiche commerciali, per il gusto puro di suonare e ballare, per celebrare la tradizione musicale popolare sempre con un tocco
di Punk. Il video del brano musicale, realizzato da Michele Bernardi, con la collaborazione di Davide Toffolo esprime, nel disegno animato, la libertà di questo gruppo, la sua visionarietà”. Gli Extraliscio hanno commentato: “Una banda di paese stralunata suona per le strade d’Italia e anticipa l’arrivo della tappa, il suono dei raggi impazziti avverte la gente che sta per arrivare e quello dei rocchetti sfiniti è un ritmo faticoso e romantico, è un ritmo che GiraGiroGiraGi. Poi una voce megafonata annuncia il passaggio del primo eroe in fuga tra vigneti, salite, discese, rintocchi di campane, grida di gioia e trombette! Perché è una grande festa, è una grande gioia per tutta l’Italia e il suo Campione!”. #Giro Tornano nel vivo le attività didattiche di SIENA JAZZ – Aperte le iscrizioni all’anno accademico 2020-2021 Dopo il necessario periodo di lockdown imposto dalle misure sanitarie anti covid-19, la successiva attività formativa online e una serie
di importanti lavori di ristrutturazione ai locali di Siena Jazz, tra cui l’installazione di una doppia autostrada telematica con connessione in fibra a banda larga, grazie alla collaborazione con il Comune di Siena, a disposizione di studenti, docenti e personale non docente, l’Accademia Nazionale del Jazz di Siena, in concomitanza col l’apertura delle iscrizioni all’Anno Accademico 2020-2021, annuncia la prima parte del calendario delle prossime attività didattiche. I Seminari di Siena Jazz Tra Martedì 25 e Domenica 30 Agosto, si terrà l’11° edizione del Seminario KIND OF BLUE, una sei giorni di full-immersion musicale, un’esperienza unica dedicata ai giovani musicisti, per chiarirsi le idee, per approfondire le conoscenze e gli aspetti creativi del Jazz musica, per perfezionare la propria tecnica strumentale, per migliorare la propria preparazione musicale globale e fare progressi nello stile e nelle tecniche dell’improvvisazione. Quest’anno la 50ª edizione dei Seminari Internazionali Estivi, sarà eccezionalmente spostata e si terrà da Domenica 6 a Domenica 20 Settembre Anno Accademico 2020-2021 Le iscrizioni ai corsi del Biennio e del Triennio si chiuderanno il 29 Agosto. Dopo ciò gli esami d’ammissione Triennio si terranno “in presenza” da Mercoledì 2 a Giovedì 4 Settembre e la comunicazione dei risultati ai candidati sarà data il 5 Settembre. Gli esami d’ammissione Biennio, anche questi “in presenza”, si svolgeranno da Giovedì 4 a Venerdì 5 Settembre e la comunicazione dei risultati sarà data il 7 Settembre. Gli Esami Tra Domenica 13 e Lunedì 15 Luglio si terrà, in modalità “a
distanza” la prima sessione d’esami del Triennio, relativo all’anno accademico 2019-2020 Tra Mercoledì 15 e Domenica 19 Luglio si terrà, in modalità “a distanza” la prima sessione d’esami del Biennio, relativo all’anno accademico 2019-2020 Tra Sabato 18 e Domenica 19 Luglio si terrà il Primo appello di Tesi, relativo all’anno accademico 2018-2019. Corsi di Formazione Musicale – “CFM di Siena” Sono corsi di introduzione e di perfezionamento musicale al Jazz e alle numerose musiche contemporanee da esso derivate, come la Fusion, il Funky, la Musica Latina, il Blues, il Jazz- rock, e stili simili. Questi corsi inizieranno insieme ai corsi pre-accademici di base e ai nuovi corsi propedeutici per l’inserimento al Triennio universitario e ai corsi della PPO – Peter Pan Orchestra, Lunedì 5 Ottobre. Corsi SJU – Siena Jazz University Sono i corsi di Alta Formazione Artistica Musicale per il Diploma accademico di Primo e Secondo Livello in pianoforte, chitarra, contrabbasso, basso elettrico, tromba, trombone, clarinetto, sassofono, batteria e percussioni e canto. I primi recuperi delle lezioni che non è stato possibile effettuare durante il periodo di lockdown inizieranno a fine Agosto e termineranno a fine Ottobre. Di particolare importanza saranno i SJU-STAGE (gli stage dei corsi Siena Jazz University), le mini-residenze organizzate da Siena Jazz per gli studenti del Triennio. Queste lezioni veramente speciali, che termineranno ognuna con un concerto a dimostrazione del lavoro svolto per l’occasione, si terranno presso il Teatro dei Rozzi con il seguente calendario:
3°SJU-STAGE, dal 4 al 6 Ottobre, con il sassofonista Jasper Bloom, docente Conservatorio di Amsterdam. L’esibizione finale del Martedì sera, con inizio alle ore 21.30 sarà ad ingresso libero; 4°SJU-STAGE, dal 18 al 20 Ottobre, con il bassista Ronan Guilfoyle, docente Conservatorio di Dublino. L’esibizione finale del Martedì sera, con inizio alle ore 21.30 sarà ad ingresso libero; 5°SJU-STAGE dal Primo al 3 Novembre, con il contrabbassista Joe Sanders (tbc). L’esibizione finale di Martedì 3 Novembre, con inizio alle ore 21.30 sarà ad ingresso libero; Sempre il 3 Novembre si svolgerà l’OPENING DAY riservato ali studenti del Biennio, che inizieranno le lezioni Mercoledì 4 Novembre 2020. Martedì 10 novembre, invece si terrà l’OPENING DAY per gli studenti del Triennio, che inizieranno le lezioni Mercoledì 11 Novembre 2020. Per tutte le informazioni sui corsi e le attività: www.sienajazz.it Arredamento e metalmeccanica: in Friuli si riparte con energia Openjobmetis ricerca e seleziona 180 profili per soddisfare i piani di ripresa delle aziende
Milano, 10 luglio 2020 – Dall’ Osservatorio di Openjobmetis, unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa Italiana, presente con oltre 130 filiali in tutta Italia, segnali di grande incoraggiamento per il territorio friulano, sul quale le aziende stanno reagendo con grande proattività in questa estate di post lockdown. “Quella che vediamo avviata è una vera e propria ingegnerizzazione della ripresa: partnership con nuovi fornitori locali in sostituzione di quelli esteri, talvolta bloccati nelle export relation, incentivazione alla formazione professionalizzante e piani di messa in sicurezza sanitaria dei lavoratori attraverso turnazioni frequenti negli ingressi e nelle pause pranzo per evitare gli assembramenti, il tutto corredato da dispositivi di sicurezza al passo con le ultime normative – spiega Claudia Bincoletto, responsabile Openjobmetis per il Friuli Venezia Giulia. Siamo felici di notare come questo grande clima di fermento e fiducia, anche alimentato dalle ottime performance del sistema sanità friulano e veneto, del quale andiamo molto orgogliosi – aggiunge Bincoletto – ci stia portando ad essere presi come punto di riferimento per la gestione delle Risorse Umane volto non soltanto ad entrare in contatto con i migliori profili per i picchi di lavoro, ma anche come via per assumere le persone in modo stabile, come dimostrano le ottime percentuali di assunzioni transitate dal tempo determinato in somministrazione a quello indeterminato.” Oggi le filiali di Pordenone e di Sacile stanno selezionando qualcosa come 180 profili nell’ambito dell’arredamento, dell’elettricistica e della metalmeccanica. Per quanto riguarda il settore della metalmeccanica, la ricerca è per addetti alle macchine utensili e cnc cnc, addetti alle finiture e al controllo strumentale, responsabili qualità, magazzinieri, e ancora, addetti alla marcatura laser e al confezionamento. Diverse aziende di questo ambito appartengono a settori di alta precisione e innovazione, come,
per esempio, quelle che producono protesi artificiali per la ricostruzione dell’anca, della spalla e del ginocchio. Per l’invio dei cv, la mail cui riferirsi è: pordenone@openjob.it e sacile@openjob.it. Qualora ci sia disponibilità al trasferimento in Friuli, sarà possibile sostenere il primo colloquio nella filiale più vicina alla propria residenza. L’elenco delle filiali è disponibile sul sito www.openjobmetis.it. Per quanto riguarda invece l’arredamento, si ricercano operai addetti alle macchine, all’imballaggio, all’assemblaggio e alla verniciatura. Si ricercano infine anche 40 tra elettricisti civili e industriali per lavorare su Trieste. In questo caso, la filiale di riferimento è raggiungibile all’indirizzo trieste@openjob.it. Anche per queste figure vale la possibilità del trasferimento e quindi il riferimento alla filiale Openjobmetis più vicina alla propria residenza. Un successo inatteso per il 1° AutoRaduno Storico Le Valli del Natisone Si è disputato il 4 luglio scorso il 1° AutoRaduno Storico Le Valli del Natisone, una manifestazione motoristica non agonistica e non competitiva nata con lo scopo di far conoscere le bellezze naturalistiche delle valli del fiume Natisone (in provincia di Udine) abbinata al connubio delle auto “diversamente giovani”.
Poche regole di partecipazione e un costo di iscrizione sicuramente non esorbitante, unito alla voglia di ripartenza dopo mesi di vuoto nel panorama automobilistico (ma non solo), hanno decretato il successo di questo evento che ha registrato l’en plein di iscritti lasciando putroppo insoddisfatti altri equipaggi che avrebbero voluto prendere il via. Un risultato inaspettato per gli organizzatori che hanno così visto ripagati i loro sforzi nel realizzare quello che all’inizio era un piccolo sogno diventato poi una splendida realtà. Foto Claudio Savoia
Foto Eli – Plume Sport Foto Claudio Savoia L’Autofficina Venturini – zona industriale di Azzida (San Pietro al Natisone) – è stata il centro nevralgico della
manifestazione ospitando iscrizioni, briefing e convivio finale; nel primo pomeriggio le vetture hanno iniziato a convergere verso l’officina portando l’immaginazione a fare un salto indetro nel tempo, all’orario prestabilito si sono poi dirette, con un breve trasferimento, nel centro dell’abitato di Azzida dove è stato dato il via ad un giro di 75 chilometri che ha portato gli equipaggi ad attraversare strade con paesaggi dal fascino indiscutibile ricalcando anche parecchi tratti delle mitiche prove speciali del Rally Alpi Orientali. I 66 equipaggi partecipanti (60 vetture ultraventennali e 6 Abarth di recente immatricolazione) in uno splendido pomeriggio assolato si sono divertiti destreggiandosi con tabelle di marcia, controlli orari, controlli timbro, ecc.; il riordino, posto a metà percorso lungo le pendici del Monte Matajur, ha permesso una sosta per poter assaporare alcuni assaggi della cucina tipica locale, ripartenza quindi per la seconda parte del percorso attirando la simpatia di quanti a bordo strada osservavano il passaggio delle variegate vetture tirate a lucido per l’occasione . Alcune immagini del raduno:
Foto Eli- Plume Sport Foto Claudio Savoia
Foto Claudio Savoia Foto Assale Nord
Foto Plume Sport Foto Plume Sport All’arrivo a Azzida i partecipanti hanno trovato ad attenderli un aperitivo (rigorosamente analcolico, come il resto della ristorazione in programma) che ha fatto da preludio alla cena all’aperto prevista all’Autofficina dove si è continuato a
parlare di motori, roadbook e controlli orari, citando le sensazioni e le emozioni – a detta dei partecipanti più che positive – vissute durante il giro. Foto Claudio Sanoia
Foto Plume Sport Foto Plume Sport
Foto Claudio Savoia Foto Plume Sport L’evento, organizzato dal G.S. Azzida con la collaborazione di Furlan_Wrc e Autofficina Venturini e con l’aiuto di alcuni volontari, è stato volutamente impostato senza alcuna velleità agonistica o competitiva ma ha comunque visto al via moltissime vetture interessanti, da una Lancia Flavia Coupe’
T. C. del 1964 ad un paio di Lancia Delta Evoluzione, ma anche una Fiat Topolino del 1953 che nonostante gli abbondantissimi tempi di settore accordati ai partecipanti ha accumulato ben 7 minuti di ritardo al primo C.O. causa l’inesistente potenza del mezzo che arrancava lungo le ripide salite delle valli del Natisone. Foto Plume Sport In partenza anche 2 Renault 5 Maxi Turbo (1 e 2), De Tomaso Pantera, Lancia Beta Montecarlo, Audi Quattro Sport e molte altre vetture di interesse storico ma quello che va sottolineato della manifestazione è la caparbietà degli organizzatori che nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza Covid-19 sono riusciti a mettere in scena un evento risultato oltremodo soddisfacente per tutti i partecipanti che hanno chiesto a gran voce di poter nuovamente ritornare quanto prima su queste bellissime strade. Dario Furlan
ESTATE TEATRALE VERONESE Anteprima Verona, dal 18 luglio al 31 luglio 2020 LXXII° edizione La settantaduesima edizione dell’Estate Teatrale Veronese presenta, dal 18 luglio al 21 settembre, un ricco programma di teatro, danza e musica che conferma Verona un punto di riferimento nel panorama culturale nazionale. Tra gli ospiti Claudio Bisio, Paolo Rossi, Chiara Francini, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Chiara Lagani, Melania Mazzucco, Babilonia Teatri con Paola Gassman e Ugo Pagliai, Alessio Boni e Michela Cescon, Marco Tullio Giordana, Vinicio Capossela, Vasco Brondi, Raphael Gualazzi, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Musica Nuda. Nata nel 1948 per volontà del Comune di Verona di sottolineare il legame fra William Shakespeare e la città scaligera, presente non solo in Romeo e Giulietta ma anche ne La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, Estate Teatrale Veronese, realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Veneto con la collaborazione di Arteven, si conferma quest’anno appuntamento imprescindibile nel panorama culturale nazionale. Al Teatro Romano, sede storica del festival e luogo della ripartenza per lo spettacolo veneto, che accoglierà 9 prime nazionali e 5 coproduzioni, si aggiungono il chiostro di Santa Eufemia e Forte Giselle, due ulteriori location che ospiteranno progetti
legati ai giovani e agli spettatori più piccoli. Il programma della settantaduesima edizione, a cura del nuovo direttore artistico, Carlo Mangolini, propone, dal 18 luglio al 21 settembre, un cartellone ricco e variegato, che annovera, fra gli ospiti, Claudio Bisio, Isabella Ferrari, Chiara Francini, Paolo Rossi, Sergio Rubini, Chiara Lagani, Melania Mazzucco, Babilonia Teatri con Paola Gassman e Ugo Pagliai, Alessio Boni e Michela Cescon diretti da Marco Tullio Giordana, Vinicio Capossela, Vasco Brondi, Raphael Gualazzi, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi. “Mai avrei pensato di dover immaginare la mia prima stagione da direttore artistico in una situazione “extraordinaria” come quella che stiamo vivendo da quando questo nemico invisibile ha stravolto completamente le nostre vite.- afferma il direttore artistico Carlo Mangolini – L’eccezionalità del momento fa del cartellone 2020 un “unicum”. Un programma che non potrà essere paragonato a nient’altro, per la determinazione con cui abbiamo voluto farlo ma anche per le condizioni senza precedenti nelle quali siamo chiamati a realizzarlo. Ci siamo dovuti adeguare a nuove disposizioni, a un diverso rapporto tra palco e platea, ma per farlo non abbiamo abdicato alla qualità, anzi abbiamo chiesto ai diversi artisti coinvolti, attori, danzatori e musicisti, di essere nostri sodali e compagni di strada, accettando la sfida di trasformare i limiti in opportunità.” La programmazione dedicata al TEATRO si suddivide in due sezioni, CLASSICHE PAROLE, nella doppia accezione di antiche e quotidiane, e il FESTIVAL SHAKESPEARIANO, nucleo centrale del festival, con progetti inediti, centrati sulla riscrittura drammaturgica e, ovviamente, adeguati nei formati al post Covid. Tre spettacoli saranno presentati nella meravigliosa cornice del Teatro Romano, nell’ANTEPRIMA FESTIVAL dal 18 al 31 luglio. Per la sezione CLASSICHE PAROLE inaugura il festival, sabato
18 luglio, in PRIMA NAZIONALE, Claudio Bisio con un progetto realizzato assieme a Gigio Alberti a partire dal libro di Federico Baccomo “Ma tu sei felice?”, nato durante il lockdown come format a metà tra la lettura teatrale e la serie web. Isabella Ferrari sarà in scena, venerdì 24 luglio, con Fedra, di Ghiannis Ritsos, uno dei più importanti poeti ellenici del XX secolo. Un’opera di grande fascino in cui sono esplorati i turbamenti contrastanti di una donna vittima delle proprie passioni e dei sensi di colpa che ne scaturiscono, un monologo di grande intensità che trova nell’interpretazione di Isabella Ferrari, diretta dal regista Fabrizio Arcuri, una preziosa e appassionata dimensione di sogno poetico. Ultimo appuntamento prima della ripresa a settembre, un’altra grande PRIMA NAZIONALE. Paolo Rossi apre il FESTIVAL SHAKESPEARIANO, venerdì 31 luglio, con Stand up Shakespeare. Nella sua lunga carriera da autentico “irregolare” della scena, Paolo Rossi ha incontrato molte volte Shakespeare. Innamorato di una scrittura che è da sempre fonte d’ispirazione inesauribile, Rossi torna al genio di Stratford per divertirsi e divertirci, portando quella vena di lucida follia che rende ogni sua incursione sul palco un autentico happening dagli esiti del tutto imprevedibili. La programmazione riprenderà a settembre con la PRIMA NAZIONALE di un’inedita versione di “Romeo e Giulietta”, con Paola Gassman e Ugo Pagliai diretti dalla pluripremiata compagnia Babilonia Teatri. Ultimo spettacolo della sezione CLASSICHE PAROLE, Fuga a tre voci, in cui Marco Tullio Giordana porta in scena Alessio Boni e Michela Cescon, impegnati con il carteggio fra la poetessa Ingeborg Bachmann e il musicista tedesco Hans Werner Henz. La scrittrice Melania Mazzucco affida a Vanessa Scalera, la celebre “Imma Tataranni” televisiva, la sua versione della “Storia di re Lear” mentre Chiara Francini e Andrea Argentieri, premio UBU 2019, diretti da Chiara Lagani, saranno in scena in L’amore segreto di Ofelia. Steven Berkoff compone una folgorante versione in forma epistolare del mito di Amleto, 39 lettere che
esplorano i meandri della relazione fra Amleto e Ofelia appena suggeriti da Shakespeare. E’ infine un monologo originale, Macbeth solo, creato da Sergio Rubini a partire dai passi più significativi del celebre dramma. La SEZIONE MUSICALE del festival, realizzata in collaborazione con IMARTS International Music and Arts, offre una panoramica di artisti italiani, originali interpreti della scena pop, folk, indie e jazz articolati in 3 rassegne che si alternano e susseguono sul palco del Teatro Romano. Il programma di RUMORS ILLAZIONI VOCALI, curato da Elisabetta Fadini, porta a Verona i suoni del presente con alcuni dei musicisti più interessanti del panorama musicale, a partire da Raphael Gualazzi, musicista poliedrico che sa catturare il pubblico e portarlo nel suo mondo musicale raffinato e pop, a Vasco Brondi che prosegue il percorso cantautorale che lo ha reso una star della scena indipendente italiana fino a Vinicio Capossela che con “Bestiario D’Amore”, piccola opera composta di 4 brani di ambientazione trobadorica, conclude il viaggio nel medioevo fantastico di “Ballate per uomini e bestie”. VERONA JAZZ, al teatro romano, alterna invece grandi protagonisti come Paolo Fresu, il più importante trombettista italiano, il trombonista Mauro Ottolini che, assieme alla sua orchestra, propone un travolgente omaggio allo swing italiano e il pianista Enrico Pieranunzi, da sempre nutrito di una fascinosa trasversalità. L’ultima sezione, VENERAZION, è dedicata invece ai temi del femminile, in programma il raffinato minimalismo di Musica nuda, Il tributo a Mia Martini a 25 anni dalla scomparsa. La DANZA porta in scena IL CORPO DISTILLATO, magari in dialogo con lo spazio, con la musica, spesso eseguita dal vivo, con i limiti che il distanziamento sociale impone, costringendo il
danzatore a condividere con gli spettatori l’esperienza vivificante della solitudine scenica. Un programma di soli che riunisce alcune artiste italiane capaci di raccontarsi sul palco, in una sorta di diario a cuore aperto offerto al pubblico a partire da Laura Corradi che riflette sulla straordinarietà di questo momento in Andrà tutto bene, nuova produzione di Ersilia Danza creata appositamente per il festival al focus sul percorso artistico di Camilla Monga e sull’indagine che sta portando avanti rispetto al rapporto tra coreografia e composizioni originali. Tre lavori sintetizzano poi al meglio il percorso dell’Associazione Zebra, struttura orizzontale che riunisce attorno alle coreografe Chiara Frigo e Silvia Gribaudi alcuni artisti della danza contemporanea come Siro Guglielmi e Claudia Marsicano in “Himalaya Drumming”, “Pink elephant” e “R.osa”, tre diverse visioni poetiche che alternano il rigore delle simmetrie coreografiche e la leggerezza di una danza che trova nell’ironia un’insolita profondità. Infine Cristiana Morganti, con l’accordo e il sostegno della Pina Bausch Foundation Wuppertal, in Moving with Pina, ripercorre la sua straordinaria esperienza a fianco di Pina Bausch a 11 anni dalla scomparsa della coreografa tedesca. Per informazioni e approfondimenti www.estateteatraleveronese.it Mittelfest 2020 a Cividale del Friuli nel segno
dell’EMPATIA Cividale (immagine Dario Furlan) È davvero l’alba di un nuovo modo di vivere quella che vuole sorgere dopo la pandemia che ha unito, nella stessa sfida, il mondo intero? E potrà l’EMPATIA, la capacità di essere più vicini al sentire dell’altro, divenire la rampa su cui far decollare un futuro comune? E quanto invece il rispetto delle specificità è una ricchezza da non smarrire? Quali sono allora i confini che portano valore e quelli della paura? Sono questi alcuni degli interrogativi inevitabili alla ricostruzione del mondo che verrà, dopo che quello che conoscevamo è stato scosso alle fondamenta dal Covid-19. Da queste riflessioni parte l’edizione 2020 di Mittelfest – festival di musica, teatro, danza di riferimento per l’area Centro-europea e balcanica, intitolato quest’anno proprio al tema dell’EMPATIA, sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Cividale, CiviBank, Ert FVG (soci dell’Associazione Mittelfest), MIBACT, Fondazione Friuli, Camera di Commercio di Udine e Pordenone, ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, Convivio Zorzettig, APT, Fazioli,
e patrocinato dalla CEI – Central European Initiative. Conferma inoltre la collaborazione internazionale con il Dutch Performing Arts, che lavora alla promozione internazionale degli spettacoli olandesi con il contributo di Performing Arts Fund NL e sostiene 3 progetti musicali di grande livello. Spostata dal tradizionale mese di luglio a settembre, per poter garantire un programma di prestigio, con ospitalità internazionali e spettacoli tutti in spazi chiusi Covid-free, la rassegna andrà in scena dal 5 al 13 settembre a Cividale del Friuli, ancora sotto la direzione artistica di Haris Pašović, pluripremiato regista di teatro e cinema di Sarajevo, all’ultimo anno del suo mandato triennale, e guidato da un nuovo Cda alla cui presidenza c’è l’udinese Roberto Corciulo. Un tema importante, l’empatia, nel mondo ferito dal Covid-19, dalla perdita economica e dai problemi sociali, che verrà esplorato con diversi registri artistici, spettacoli ad hoc, sguardi ad altri momenti del passato in cui il mondo era rimasto al buio, per trarre saggezze nuove dalle esperienze antiche. Dando risalto, accanto a quelli tradizionali, a nuovi linguaggi tecnologici, multimediali e digitali, grandi protagonisti dei mesi del lockdown, anche con il fine di interrogarsi su quanto questi influenzino le relazioni e la comunicazione. Il tutto con grandi nomi nazionali e internazionali, per fare di questo appuntamento, anche per la
sua collocazione geografica, un’opportunità di “vaccino culturale” contro la paura che porta a rialzare confini, reali o psicologici. “Mittelfest è nato nel 1991, dopo il crollo dei regimi totalitari dell’Europa Centro-Orientale, con il fine di costruire un dialogo attraverso la cultura nell’area della Mitteleuropa – spiega il presidente Roberto Corciulo -. Nel 2020 ci troviamo di fronte a un altro imponderabile ed epocale cambiamento: quello determinato dalla pandemia Coronavirus. Una volta di più, dunque, accogliamo la sfida di rilanciare nuove possibilità di futuro che mettano radici nell’arte e nella diplomazia culturale. Molti economisti e sociologi individuano infatti nel turismo, nell’arte e nella cultura momenti tra i più importanti per la rinascita nazionale. Perciò ci siamo posti un obiettivo ambizioso: non solo potenziare Mittelfest, ma costruire una nuova piattaforma mitteleuropea che sinergicamente riesca a coniugare le arti performative con le relazioni, il business e il turismo culturale, per essere parte attiva di un processo che porti ad una rinascita non solo della cultura ma dell’Italia. Con questo intento – conclude Corciulo – è stato allestito un programma ancora una volta di prestigio e attento al presente, garantendo al nostro pubblico l’accoglienza di una terra ospitale, in un’atmosfera di assoluta sicurezza e nel pieno rispetto delle regole vigenti”. “Mai come quest’anno – sottolinea il sindaco di Cividale Stefano Balloch – provati dopo quasi trent’anni dall’esperienza di rivedere i confini attorno a noi chiudersi, Mittelfest ritrova la forza unificante della grande comunità della Mitteleuropa, che ebbe ai suoi esordi, quando contribuì a riunificare, grazie alla cultura, una comunità che il comunismo e i totalitarismi avevano diviso con un muro per quasi mezzo secolo”. In numeri, Mittelfest quest’anno avrà 25 progetti artistici – 14 musicali, 9 teatrali, 2 di danza – e 3 forum: per 10 prime
assolute e italiane. Mentre già dal 21 agosto importanti eventi collaterali prepareranno l’inizio della kermesse. Empatia Così il direttore artistico Haris Pašović, spiega la scelta del tema di Mittelfest 2020: “Se ti ferissi e sanguinassi, preferiresti avere accanto a te in quel momento critico la tua cara amica che sviene quando vede sangue o un medico competente che può fermare il sanguinamento, agendo in modo professionale senza alcun sentimento?” Questa domanda, posta dal defunto scienziato americano Carl Sagan, e alcune idee correlate portate in discussione dal famoso psicoanalista italiano Massimo Recalcati, acuiscono il nostro pensiero sul significato dell’empatia. Che cos’è l’empatia? È possibile un mondo senza empatia? Al contrario, un mondo con troppa empatia – così ancora Pašović, – è del tutto inutile, pieno di sentimenti infiniti e menti sfocate? Questo è il motivo per cui abbiamo scelto l’empatia come tema principale del Mittelfest 2020. Nel mondo colpito gravemente dal Covid-19, c’è posto per l’empatia? E se c’è, allora perché, quando e quanto rende migliori le nostre vite? Gli artisti proveranno ad esprimere i propri pensieri e sentimenti al riguardo attraverso gli spettacoli musicali, teatrali e di danza in cartellone”. Il programma La rassegna, mantenendo il proposito di rappresentare ai massimi livelli teatro, danza, musica classica e contemporanea, con una predilezione per i punti di vista meno scontati, che creano connessioni tra i generi e riflessioni sul presente, presentando insieme spettacoli inediti, grandi artisti amati dal pubblico, spettacoli di pregio che per la prima volta vengono in Italia, nonché giovani promesse nazionali e regionali sulle quali Mittelfest investe per portare semi al futuro, punta quest’anno in particolare su artisti italiani che condividono con il festival un respiro
artistico internazionale, anche per le difficoltà di spostamento create dalla pandemia e per sostenere un settore che è stato colpito profondamente dalla sospensione degli impegni professionali. Tenendo anche in considerazione di dare nuova vita a spettacoli di pregio interrotti dal lockdown. Già il 5 settembre a INAUGURARE Mittelfest ci saranno due prime assolute di grande livello, stilisticamente diverse, ma entrambe sintonizzate con il nostro tempo. Da un lato Il terzo Reich, performance con video installazione di Romeo Castellucci, uno degli artisti italiani più riconosciuti in tutto il mondo per il coraggio e la profondità della sua ricerca artistica, che ci fa riflettere sulla forza di manipolare la realtà da parte del linguaggio e delle parole reiterate. Con questo nuovo intervento, accompagnato dai suoni di Scott Gibbons, restituisce infatti il bombardamento di segni, oggetti, parole a cui siamo sottoposti ogni giorno, fino a un’ipnosi dove tutto diviene indistinto. Una democrazia quantitativa che è in realtà totalitaria. Dall’altro lato, Alessandro Benvenuti in Panico ma rosa – dal diario di un non intubabile propone una delle prime drammaturgie emerse dal periodo Covid-19, raccontando in un monologo serrato la sua esperienza dei mesi sospesi del lockdown, con esiti alternativamente tragici e comici, e l’auspicio finale di una rinascita con lo stupore di un bambino. La giornata inaugurale sarà inoltre incorniciata da un doppio appuntamento musicale: il mezzosoprano Valentina Volpe Andreazza con il gruppo Abdo Buda Marconi Trio – che unisce ritmi klezmer, balcanici e caucasici – taglieranno il nastro portandoci in un viaggio musicale alle radici europee, intitolato Il viaggio di Europa. La giornata sarà chiusa da un grande concerto in Duomo della FVG Orchestra, diretta da Filippo Maria Bressan, intitolato Per un Mondo Nuovo, insieme al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con musiche dal Requiem di Mozart, in omaggio alle vittime della pandemia, e dalla Sinfonia n. 9 Dal Nuovo Mondo
di Antonín Dvořák, per l’auspicata rinascita. Continuando a esplorare il programma, e raggruppando le proposte per aree tematiche, il soggetto del totalitarismo, come lezione del passato e come separazione e assenza dell’empatia positiva, è anche protagonista di due appuntamenti che vogliono essere dei veri e propri memorandum, affinché la Storia sia maestra di vita: così è per un classico come Srebrenica (11 settembre) di Roberta Biagiarelli, con cui si commemorano i 25 anni del genocidio bosniaco di Srebrenica, e Deve Trattarsi di autentico amore per la vita (6 settembre), il reading di Maddalena Crippa dai Diari 1941–1943 dell’umanissima mistica olandese Etty Hillesum, che racconta la Shoà in modo inedito, come progressivo cammino di crescita interiore e di illuminazione, più forte delle atrocità perpetrate. Entrambi nel genere dello storytelling, che attraversa anche altri spettacoli in programma. A questo tema si rifà anche la nuova creazione di un attore molto amato in teatro e al cinema, Elio Germano, che propone in Segnale d’allarme (7-9 settembre) una trasposizione virtuale del suo spettacolo, scritto con Chiara Lagani, La mia battaglia, tratto dalla traduzione italiana di Mein Kampf di Adolf Hitler, e che permette allo spettatore, attraverso visori, di rivivere la pièce teatrale dalla prima fila immergendosi completamente fino a confondere immaginazione e verità. La domanda che ci pone è questa: nel mondo dominato dalla realtà virtuale, siamo ancora in grado di distinguerla dalla vera realtà? All’insegna della sperimentazione e della multimedialità sono anche le proposte realizzate con il sostegno dell’olandese Dutch Performing Arts, con cui si rinnova per il secondo anno la collaborazione, per 3 spettacoli in prima nazionale. A cominciare dal concerto Il ciclo della falsificazione del giovane compositore e inventore di strumenti sorprendenti Akim Moiseenkov, che ci interroga e si interroga anche lui sul concetto di vero e falso ( 6 settembre, coproduzione
Mittelfest), per continuare con Muhammad (9 settembre), originalissimo concerto dell’ensemble Ikarai, in onore del Re della boxe, che non canta lo sport, ma si fonde con il suo ritmo e lo traduce in scrittura musicale, trasformando il palcoscenico in un ring, e per concludere con i Tin Men and the Telephone (8 settembre) che ci porteranno in un immaginifico viaggio spaziale verso un nuovo pianeta abitabile, dopo che abbiamo reso questo inabitabile e surriscaldato. Una performance dal titolo parlante The GREATEST Show (Global Relocation of Evolved Apes Towards Exoplanet Suitable for Terraformation/Ricollocazione globale delle scimmie evolute in un Esopianeta adatto alla ricreazione della Terra) che combina improvvisazioni musicali jazz, immagini e la partecipazione del pubblico attraverso un’app dello smartphone. Della frattura dell’uomo e l’ambiente tratta anche 19 luglio 1985 – una tragedia alpina (12 settembre), un appuntamento tra prosa, grande musica ed esecuzioni corali, con la drammaturgia di Marco Bernardi e la regia di Filippo Andreatta, che ripercorre il disastro della frana della Val di Stava, dove persero la vita 268 persone. Uno spettacolo che unisce vari linguaggi e che ci fa riflettere ancora una volta su come ogni progetto futuro possa nascere solo da un’alleanza con il mondo che ci ospita
. È invece un punto di vista visionario quello del teatro di Emma Dante, una delle drammaturghe e registe italiane più apprezzate a livello internazionale, che riprende il tour di Misericordia, interrotto dal lockdown (10 settembre, spettacolo in programma in collaborazione con CSS – Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia), dove racconta la fragilità delle donne in un contesto emarginato e in una Sicilia senza tempo, in cui si fondono realtà e poesia. Ispirato ad una sorta di realismo magico era anche il teatro dello sloveno Tomaž Pandur, più volte ospite a Mittelfest e scomparso prematuramente nel 2016, a cui la sua compagnia rende omaggio con lo spettacolo postumo Immaculata (7 settembre), che indaga la storia di Maria, la madre di Gesù, cogliendola dal punto di vista umano e trascendente insieme, immaginando ciò che è seguito alla Passione, nelle pagine su di lei che non sono mai state scritte. L’arte che viene dai Balcani sarà protagonista anche del dramma familiare che arriva dalla Serbia in prima nazionale Finché morte non ci separi (7 settembre) di Mira Furlan, con la regia di Miki Manojlović, regista di fama europea e un cast
apprezzatissimo: con atmosfera quasi cechoviana, racconta del ripiegarsi della vita familiare in corrispondenza alle delusioni storiche, ma anche degli scorci di luce che nascono dall’ombra. Tra le proposte di grande musica di questa edizione di Mittelfest, che spaziano dalla composizione d’autore a ensemble internazionali, dal pop alla migliore musica classica e contemporanea, troviamo un altro visionario, per alcuni addirittura un sacerdote delle note per le sue ricerche alle radici dell’umano e del sacro, ovvero Vinicio Capossela. Capossela porterà il suo nuovo concerto Pandemonium (12 settembre) dal nome della rubrica quotidiana che teneva durante il periodo della quarantena: un concerto narrativo con storie e canzoni scelte nel suo repertorio che quest’anno compie trent’anni. Passando al versante classico, atteso è il quartetto d’archi dei Philharmonic String Quartet (13 settembre), giovani musicisti dello storico ensemble dei Berliner Philharmoniker, che eseguiranno musiche di Mozart, Haydn, Beethoven. Mentre, per la nuova musica, è un’occasione ghiotta quella di trovare in cartellone in prima nazionale uno dei giovani sperimentatori più promettenti del panorama italiano, come Michele Marco Rossi, in scena con il concerto per violoncello prodotto da Mittelfest Hurt/Heart (8 settembre), considerato il nuovo Sollima, e lo stesso Maestro Giovanni Sollima, compositore fuori dal comune e virtuoso del violoncello, che si esibirà nel concerto Folk Cello (11 settembre). Ma tra i propositi di Mittelfest c’è anche quello di sostenere i talenti musicali del territorio, o emersi da iniziative regionali, per mettere dei semi nel futuro. Li rappresenteranno in questa edizione la pianista russa Gala Chistiakova, una delle vincitrici del Concorso pianistico internazionale del Friuli Venezia Giulia, che eseguirà un recital pianistico intitolato Appassionata (10 settembre, in
collaborazione con PianoFVG); Valentina Danelon e Nicoletta Sanzin, artiste premiatissime a livello nazionale e internazionale, che proporranno il concerto per violino e arpa Meditations (12 settembre, produzione Progetto Musica); Maria Iaiza, pianoforte, il quartetto di fiati di Irene Fiorino oboe, Federico Martinello clarinetto, Nicola Fattori corno, Tara Lešnik fagotto, con Luca Trabucco al pianoforte, e il pianista Piero Franceschetto, musicisti selezionati dei Conservatori G. Tartini di Trieste, J. Tomadini di Udine e Associazione Progetto Musica, che saranno protagonisti del concerto Empatia (13 settembre, Produzione Mittelfest). La danza sarà rappresentata da una delle formazioni più amate a livello regionale, riconosciuta a livello nazionale, gli Arearea, guidati dalla coreografa Marta Bevilacqua, presenti con lo spettacolo Il Rovescio (10 settembre), che ancora ritorna sul tema della difficoltà di distinguere la realtà vera da quella falsificata, in un continuo raddoppiamento carnevalesco, con ispirazioni da Camus e musiche dei Pink Floyd. E sarà rappresentata anche da uno spettacolo che porta i colori dell’Africa, Dannatamente libero (9 settembre) scritto da Sonia Antinori e diretto da Filippo Ughi, che in prima nazionale, esplorerà una volta in più la relazione tra verità e narrazione, in un racconto drammaturgico che si ispira a storie tradizionali, con musica e danza, e affronta il temi dell’incontro tra culture e del dialogo interreligioso. Come gran finale, il giorno di chiusura (13 settembre) sarà ancora incorniciato da due proposte artistiche speciali. In mattinata si terrà il “concerto teatrale sui mondi di frontiera” Sconfinati, con il Coro Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, un concerto teatrale sul concetto di confine, ritornato protagonista negli ultimi mesi anche nella linea orientale del Friuli, con l’idea di coglierne la ricchezza culturale oltre ogni separazione. E si chiuderà con lo spettacolo di Teatro, musica e multimedialità,
in prima assoluta, Giorgio Mainerio, un misteri furlan, con l’ideazione e la direzione artistica di Marco Maria Tosolini, anche alla drammaturgia e regia insieme a Paolo Antonio Simioni: un’azione scenica per parole, suoni, corpi, immagini con cui viene vivificata la storia misteriosa di Mainerio, musico, sacerdote e, forse, negromante in quel Friuli del ‘500 in cui sacro e profano si fondono. Una produzione Mittelfest 2020 e ARLeF Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e anche il pubblico sarà parte della pièce. Oltre agli spettacoli si terranno 3 forum di approfondimento, mentre due densi fine settimana faranno da anteprima al festival dal 21 agosto e saranno presentati in seguito. Biglietti e abbonamenti Abbonamenti: previo appuntamento dall’11 agosto (tel. 0432/734316, biglietteriamittelfest@gmail.com) Biglietti: online (www.mittelfest.org) o nelle rivendite Vivaticket dal 15 agosto E naturalmente Mittelfest è anche la sua terra e la sua città, Cividale, patrimonio mondiale dell’Unesco: una rete di pubblico, artisti, ospiti, cittadini e un network di hotel, ristoranti e caffè, in una delle terre più rinomate d’Italia per la storia e i sapori. Un punto di riferimento enogastronomico internazionale attorniato dai paesaggi unici delle Valli del Natisone, terra perfetta per un turismo slow, Covid-free. Info: www.mittelfest.org
NEK e Banco del Mutuo Soccorso presenti al festival di Majano NEK – 11 agosto BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – 14 agosto MAJANO (UDINE), AREA CONCERTI FESTIVAL_ ore 21.30 I biglietti per il concerto di Nek saranno in vendita a partire dalle 10.00 di giovedì 9 luglio online su Tickeone.it e in tutti i punti autorizzati. I biglietti per il concerto del Banco del Mutuo Soccorso sono già in vendita online e in tutti i punti autorizzati Ticketone. Info e punti vendita su www.azalea.it Annunciati oggi due nuovi importanti eventi musicali che vanno ad aggiungersi al calendario dei concerti della 60° edizione del Festival di Majano. Dopo l’ufficializzazione dei live di Francesco Gabbani, Blood Brothers the Bruce Springsteen Show e della Vasco History Band, si aggiunge quindi oggi l’appuntamento con Nek, amatissimo cantautore e polistrumentista, capace di vendere oltre 10 milioni di dischi in tutto il mondo, che salirà sul palco dell’Area Concerti il prossimo martedì 11 agosto. Il secondo nuovo appuntamento è invece quello che porterà a Majano la leggendaria band del Banco del Mutuo Soccorso, formazione che, assieme alla PFM, ha scritto la storia del progressive rock in Italia e nel mondo. I biglietti per il concerto di Nek saranno in vendita a partire dalle 10.00 di giovedì 9 luglio, online su Ticketone.it e in tutti i punti vendita del circuito.
I biglietti per il concerto del Banco del Mutuo Soccorso sono già in vendita online e in tutti i punti autorizzati dello stesso circuito. Info e punti vendita su www.azalea.it. I due live (che inizieranno alle ore 21.30) sono organizzati da Zenit srl, in collaborazione con Pro Majano, Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo FVG. Info e punti vendita autorizzati su www.azalea.it. Quest’estate, Nek torna a suonare dal vivo. Saranno poche date speciali, che lo vedranno sul palco da solo, chitarra e voce, per provare a lanciare un piccolo messaggio di ripartenza per il settore della musica in difficoltà a cui, anche grazie a questi concerti, arriveranno alcuni sostegni concreti. I compensi dell’Artista di queste date verranno infatti devoluti al fondo per i lavoratori dello spettacolo di Music Innovation Hub, un’impresa Sociale che ha lo scopo di supportare musicisti e professionisti del settore musicale in questo momento di crisi globale. “Solo: chitarra e voce”: è questo il nome di questi concerti, in cui Nek sarà da solo con il suo pubblico e il suono delle corde del suo strumento, in una dimensione intima ed essenziale. Così Nek ha annunciato queste date attraverso un post sui social: «Quest’estate dovevo fare un tour vero e proprio, ma abbiamo dovuto rimandare tutto, non c’era altra via. Mi sono poi arrivate alcune proposte per suonare, naturalmente in condizioni diverse, e mi sono detto: “perché no?”. Ho voluto coinvolgere Music Innovation Hub, una realtà che sta dando sostegno ai professionisti del mondo della musica attraverso un fondo dedicato, a cui darò anch’io un mio contributo, con i miei compensi di queste date.
Non sarà un tour, saranno poche occasioni speciali che mi faranno vivere il palcoscenico in una dimensione intima, semplice, essenziale. Oggi, poter dire di tornare a suonare sul palco per me è bellissimo. Ci vediamo in giro, se vorrete». Il Banco del Mutuo Soccorso, il gruppo guidato dal carismatico leader Vittorio Nocenzi, ha ritrovato nuova linfa vitale e rinnovata energia, e la sua storia continua, fortificata dalla vena creativa ancora intatta di Nocenzi, e dal contributo fondamentale di una famiglia di musicisti all’apice della loro maturità. Il Banco proporrà, per la prima volta dal vivo, i brani che compongono l’ultimo lavoro “Transiberiana”, riflesso di tutta la carriera della band e di ciò che è al giorno d’oggi. I live saranno anche l’occasione per riascoltare le composizioni più famose del Banco, quelle che hanno reso il gruppo uno dei punti di riferimento del rock progressive internazionale. Fra i concerti già annunciati al Festival di Majano ricordiamo quello della stella Francesco Gabbani del 26 luglio, la serata tributo a Bruce Springsteen con i Blood Brothers in programma il 30 luglio, e lo storico appuntamento con la Vasco History Band che raggruppa tutti i grandi musicisti di Vasco, live il 1° agosto. Biglietti in vendita, info su www.azalea.it . Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Majano, Associazione regionale tra le Pro Loco, Comunità Collinare del Friuli, Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare.
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