200 ragazzi con disabilità gravi inseriti nel progetto '#unicimaisoli' - Cronache ...

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200 ragazzi con disabilità gravi inseriti nel progetto '#unicimaisoli' - Cronache ...
200 ragazzi con disabilità
gravi inseriti nel progetto
‘#unicimaisoli’
“Con il progetto ‘#unicimaisoli’, finanziato dal Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, la Federazione nazionale
Liberi Circoli è riuscita a coinvolgere oltre duecento ragazzi
con disabilità gravi, in tutta Italia, in percorsi di
inclusione grazie all’impegno della rete di enti e
associazioni di volontariato che è stata in grado di mettere
in campo circa 500 volontari per raggiungere questo
straordinario traguardo. Nemmeno le giuste limitazioni imposte
dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 hanno fermato
questo progetto coinvolgente. Abbiamo offerto un segnale
concreto a tante famiglie per affrontare i loro problemi”.
Queste le parole di Francesco Buono, commercialista e
tesoriere nazionale della Fenalc, associazione promotrice
dell’iniziativa che si è svolta presso la Stazione Marittima
di Salerno. “I ragazzi sono stati coinvolti grazie alle
associazioni affiliate alla Fenalc e ai partner istituzionali
del progetto (comuni, istituzioni scolastiche e altri enti del
terzo settore federati con la Fenalc in virtù di protocolli
d’intesa) in attività sportive come elemento trainante
dell’inclusione – ha proseguito Buono – abbiamo ottenuto
sempre ottimi risultati e continueremo su questa strada.
Vogliamo essere ascoltati dalle amministrazioni locali e
nazionali per offrire suggerimenti utili in termini di azioni
da mettere in campo per eliminare ogni forma di barriera”. A
testimoniare l’impegno delle istituzioni su questo tema
l’intervento del senatore Francesco Urraro, componente della
Commissione Giustizia: “Questo governo ha scelto in modo
opportuno di istituire un ministero apposito per affrontare i
delicati temi delle disabilità. Su questo fronte l’impegno
della ministra, Erika Stefani, si è fatto subito sentire. Il
200 ragazzi con disabilità gravi inseriti nel progetto '#unicimaisoli' - Cronache ...
nostro obiettivo principale è quello di raggiungere traguardi
importanti sul piano legislativo ma, soprattutto, operativo
per valorizzare i diritti di tutti, eliminando ogni forma di
barriera. Può sembrare un paradosso, ma lavoriamo tutti
affinchè non ci debba più essere un ministero per le
disabilità. Per far questo occorre che le amministrazioni
locali siano in grado di dare risposte immediate alle esigenze
delle famiglie. I fondi del Recovery plan sono un’opportunità
unica per rinforzare il personale con nuove risorse. Con il
decreto Reclutamento il governo ha segnato un punto importante
che, senza dubbio, migliorerà la qualità dei servizi per
l’utenza”. Partner del progetto #unicimaisoli l’Organizzazione
di volontariato “L’abbraccio” presente con il presidente
Matteo Marzano: “Il progetto per sostenere i ragazzi con gravi
disabilità con sostegno psicologica anche alle loro famiglie e
con percorsi di inclusione. Questi ragazzi non devono rimanere
esclusi da circuiti importanti come quelli sportivi. Pensiamo
ad esempio agli sport acquatici dove alcune disabilità
addirittura scompaiono. Hanno tanta voglia di vivere, sono
consapevoli della loro condizione ma non si arrendono
spingendo i propri limiti sempre più avanti. Vanno sostenuti
con tutte le forze che possiamo mettere in campo.” A
sottolineare l’importanza della pratica sportiva Carmine
Mellone, presidente del Comitato italiano paralimpico della
Campania: “Lo sport è un prezioso valore aggiunto. In Italia
abbiamo scelto di immaginare due strutture organizzative, Coni
e Cip, proprio per sostenere queste iniziative. Siamo vicini
agli enti di promozione come Fenalc e alle federazioni
sportive per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi”.
L’impegno dei professionisti nei progetti di inclusione è
stato sottolineato da Salvatore Giordano, presidente
dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di
Salerno: “Abbiamo da sempre sostenuto le iniziative Fenalc
perché riconosciamo l’impegno e la passione che mettono in
tutte le campagne nazionali. Sentiamo il dovere di mettere al
servizio di queste iniziative la nostra professionalità perché
i commercialisti devono non solo accompagnare le associazioni
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in questi percorsi ma anche far crescere la cultura della
solidarietà che è elemento essenziale per la crescita di tutto
il Paese”. Ai partecipanti all’evento è giunto in diretta
anche il messaggio della piccola Elena Salvatore, nominata nel
2020 a soli 10 anni ‘Alfiere d’Italia’ dal presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo impegno nelle
campagne di sensibilizzazione al rispetto dei diritti dei
disabili: “Io non mi sono mai arresa. Grazie ai social network
ho avuto la possibilità di lanciare un appello forte a tutti
affinché si impegnino per abbattere ogni forma di barriera
diffondendo la cultura del rispetto e della tutela dei diritti
di tutti. Non mi sono mai arresa alle difficoltà e proseguirò
in questa battaglia senza risparmiare energie”. Nel corso dei
lavori sono giunti i saluti del ministro del lavoro, Andrea
Orlando, e del presidente nazionale Fenalc, Alberto Spelda.
Sono intervenuti all’iniziativa Manuella Penda (vicepresidente
nazionale    Fenalc),    Salvatore    Scafuri    (presidente
Confcooperative Salerno), Tiziana Petrosino (Aias onlus di
Nola), Anna Ambrosino (cooperativa sociale ‘L’impronta’) e
Giuseppe Ambrosino (Uici area vesuviana e nolana e presidente
del Comitato regione Campania della Fand).

Il Positano Teatro Festival
ricorda Gerardo D’Andrea
di Monica De Santis

Presentata ieri mattina a Napoli l’edizione 2021 del Positano
Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, ideato dal compianto
Gerardo D’Andrea, diciotto anni fa, e che è riuscito a stilare
il programma anche di questa edizione. Come per lo scorso
anno, anche per questa edizioni, a causa delle disposizioni
anticovid vi sarà un ridimensionamento del programma, che si
svolgerà in quattro serate che avranno luogo tutte
nell’“Anfiteatro Piazza dei Racconti” i cui ampi spazi
consentiranno di mantenere un regolare distanziamento sociale.
Come da tradizione anche per questa edizione lo scopo sarà
quello di offrire al pubblico occasioni di “ridere, riflettere
e commuoversi”. Primo appuntamento in cartellone per sabato 7
agosto alle ore 20,45, con una serata dedicata alla cantante
Milva con lo spettacolo “La Rossa” che vede protagoniste
Antonella Morea, e Martina Carpi, con testi scritti da
Gianmarco Cesario. Lo spettacolo sarà accompagnato, in
quest’occasione, dall’ensemble musicale composta da Vittorio
Cataldi (piano, fisarmonica e violino), da Luigi Fiscale
(contrabbasso), da Franco Ponzo (chitarra) e Gianluca Mirra
(batteria). Subito dopo sarà il momento del Premio Annibale
Ruccello 2020 alla carriera a Milva che sarà consegnato alla
figlia Martina Corgnati. Il Festival sarà anticipato
dall’esibizione musicale del duo “acCosta acCosta” con Michele
Colonna e Nino Apreda che insieme ad un gruppo di giovani in
abiti folcloristici, partendo da Via Pasitea, alle 19,30,
coinvolgerà cittadini e turisti dando il benvenuto al pubblico
del Positano Teatro Festival. Secondo appuntamento domenica 8
agosto, alle 20,45, con Enzo Moscato, con lo spettacolo
“Luparella” ovvero Foto di Bordello con Nanà, testo e
interpretazione dello stesso Moscato. Uno spettacolo che è
entrato di diritto nella storia del teatro contemporaneo. Lo
spettacolo è presentato dalla Compagnia Teatrale Enzo Moscato,
le musiche Donamos, i costumi Tata Barbalato, l’organizzazione
Claudio Affinito. Terzo appuntamento lunedì 9 agosto, alle
20.00, il palcoscenico del festival ospiterà lo spettacolo
“L’ufficio delle parole smarrite” che segna il gradito ritorno
della compagnia Il Teatro nel Baule, formazione leader per il
teatro dell’infanzia, ancora una volta protagonista
dell’appuntamento tanto atteso dai bambini, ma non solo, tanto
che il direttore artistico era solito aggiungere che fosse
«vietato l’ingresso ai maggiori se non accompagnati». Ultimo
appuntamento martedì 10 Agosto, alle 20,45, spettacolo di
teatro musicale “Nino” (dedicato all’amico magico Nino Rota)
con Lalla Esposito accompagnata al pianoforte da Antonio
Ottaviano. Nino Rota, uno dei più grandi compositori del
novecento, “l’amico magico”, come amava definirlo Fellini. Al
termine dello spettacolo, nella serata condotta da Martina
Carpi, sarà consegnato dal sindaco Giuseppe Guida il Premio
Pistrice – Città di Positano” ad Alessandro D’Alatri, regista
teatrale e cinematografico, reduce dall’enorme successo di
ascolti, di critica e di pubblico della serie televisiva “Il
Commissario Ricciardi” (Rai1), che ha vinto il prime time di
serata. L’autrice del Premio è l’artista Marina Contento.

Gargani, ecco la Federazione
dei    Popolari.     Salzano
commissario cittadino
di Erika Noschese

La Federazione Popolare dei Democratici Cristiani sarà in
campo, per le prossime elezioni comunali con una lista a
sostegno del sindaco Vincenzo Napoli. Nei giorni scorsi, il
Presidente della Federazione, Giuseppe Gargani, ha nominato
Aniello Salzano commissario cittadino per la città di Salerno.
Intanto, Federazione Popolare dei Democratici Cristiani sarà
presente anche su tutto il territorio regionale, con una lista
già pronta a Benevento e una work in progress a Napoli.
Onorevole Gargani, Federazione Popolare dei Democratici
Cristiani sarà protagonista della prossima tornata elettorale…
“E’ un progetto politico nato 20 anni fa e più, è sempre lo
stesso ma si è concretizzato nel novembre del 2019 quando
tutti i partiti del centro, Udc, Democrazia Cristiana, Cdu di
Mario Tassone che si rifacevano alla tradizione laico
cristiana, ai cattolici, ai laici e ai riformisti del nostro
Paese si sono riuniti davanti al notaio per mettere in campo
una federazione notarile, decidendo di metterci insieme per
superare la diaspora che, dagli anni ‘90, ha dilaniato il
centro e l’ha diviso. Questa presentazionie ha fatto andare su
situazioni totalmente diverse gli ex centristi, ex
democristiani e ci siamo rimessi insieme. Di questa
federazione, fanno parte 60 associazioni oltre ai partiti che
ho già nominato e varie sigle che racchiudono tutti quelli che
erano insieme fino agli anni ‘80 e ho cercato di rimetterli
insieme. Questoprogetto ha una verifica dopo il decennale del
2019, abbiamo tentato le regionali ma non siamo riusciti a
mettere in campo delle liste, a causa di un’opposizione
riscontrata in Calabria e in Sicilia ma adesso noi – per le
amministrative – siamo pronti ad aggregare e presentarci alle
elezioni, con il nostro simbolo. Anche a Salerno facciamo
quest’operazione”. Aniello Salzano è stato nominato
commissario cittadino della città capoluogo. È sicuramente un
segnale importante… “Non c’è dubbio, ho dato l’incarico a
Salzano che dovrà organizzare la lista e portare avanti la
politica che la federazione vuole e che lui ben conosce.
Abbiamo l’ambizione di rappresentare tutto il mondo laico,
democristiano; presenteremo le liste per il consiglio
regionale in Calabria, in Sicilia mentre in Campania abbiamo
presentato la lista a Benevento e la presentiamo a Salerno e
Napoli con quelli che sono usciti da Forza Italia per una
posizione centrista”. Cosa si aspetta da questa tornata
elettorale, soprattutto nella città capoluogo e in virtù
dell’emergenza covid che persiste ancora? “Non si è fuori
purtroppo e questo è un problema che riguarda i Comuni, il
governo per cui le amministrazioni locali devono creare i
presupposti civili, organizzativi, per i servizi, i pronto
soccorso, i medici di base. Uno dei programmi che vogliamo
portare avanti riguarda la riorganizzazione sanitaria di cui
poco si parla; una organizzazione precisa sulla città di
Salerno, con medici di base e coloro che devono rispondere
prontamente, credo sia un’azione politica importante perché
non è solo un problema scientifico ma di divisione politica,
ora”. A Salerno città la Federazione è a sostegno del sindaco
uscente Vincenzo Napoli… “Sì, lui si presenta con una lista
civica, con un simbolo civico ed è una persona che conosce
l’amministrazione, di rilievo, di grande professionalità. Lo
appoggiamo per questa ragione”. Quali sono le proposte che
porterete in consiglio comunale? “Oltre alla sanità – che
riguarda tutta la Campania – constatiamo che da quando ci sono
partiti populisti e demagogici come il Movimento 5 Stelle e la
Lega, gli enti locali contano molto di meno; noi, in passato –
fino agli anni ‘90 – abbiamo potenziamento le amministrazioni
locali con sostegni e fondi ma negli ultimi 10 anni i Comuni
non hanno quel ruolo fondamentale che noi – perché quando ero
in Parlamento ho contribuito all’approvazione della legge –
abbiamo dato; i sindaci avevano un grande potere, quello della
programmazione dei territori ed è a questo che bisogna
tornare. Questo è il caposaldo del programma che vogliamo
portare avanti: gli enti locali devono avere un ruolo di
organizzazione democratica di prima livello, con le decisioni
prese dal consiglio comunale per programmare il territorio, a
partire da sanità, edilizia, servizi, sviluppo, economia. Noi
diciamo alla popolazione che ci devono votare perché il
prossimo quinquennio sarà il riscatto dei Comuni, come
avvenuto negli anni ‘80 e tutti volevano diventare sindaci
mentre ora sono su un binario morto”. Tra i nomi di spicco
della Federazione Popolare, indubbiamente Aniello Salzano. Si
possono svelare altre identità? “Questo lo farà Aniello
Salzano che sta lavorando alla lista, avendo avuto questo
mandato specifico e da giorni è impegnato a trovare questi
nomi rappresentativi della città”.
Promenade tra archi e fiati.
Gli interventi musicali dei
gruppi          cameristici
dell’Orchestra Cherubini
di Olga Chieffi

La musica da camera è sicuramente una delle espressioni più
nobili e profonde della cultura occidentale. Seppure l’Italia,
storicamente legata al melodramma, sia sempre stata un po’
indifferente a questo sublime genere musicale, non c’è momento
più adatto per rilanciarla. Nella giornata di oggi, il Ravello
Festival dipanerà tra i luoghi più incantevoli del paese
splendide trame sonore affidate ai giovani strumentisti
dell’Orchestra Luigi Cherubini, intercettando ed affascinando
attraverso il connubio del bello da sentire con il bello da
vedere, riprendendo a dialogare senza sovrapporci cercando
nelle voci degli altri la riflessione, l’elaborazione e
l’arricchimento del proprio pensiero. Quest’oggi il duo di
celli composto da Alessandro Brutti e Valentina Cangero ci
accoglieranno in Santa Maria a Gradillo alle ore 12,30, con un
programma che spazierà dal duo di . J. Haydn, Duo Hob. X:11 in
Re maggiore, J. J. F. Dotzauer, Duo op. 15 n. 1 in do
maggiore, Allegro, Andante, Andantino con Variazioni su “Là ci
darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart, A. J. Franchomme,
Notturno per 2 violoncelli op.15 n.1 in do minore, M. Berteau,
Capriccio in sol maggiore per violoncello e basso continuo, J.
B. Barrière, Sonata X in sol maggiore per due violoncelli,
mentre nel pomeriggio, ci si potrà ritrovare nei Giardini del
Monsignore, alle ore 18,30, dove incontreremo un’ ensemble di
fiati e percussioni, composto da Pietro Sciutto e Matteo
Novello, alla tromba, Gianpaolo Del Grosso, Federico Fantozzi,
Giovanni Mainenti, Xavier Soriano Cambra al corno, Andrea
Andreoli, Antonio Sabetta, Cosimo Iacoviello al trombone,
Alessandro Rocco Iezzi alla tuba e Federico Moscano alle
percussioni. Programma eterogeneo per musica di ampio respiro
che passerà dal Gabrieli all’immortale Stardust di Carmichael,
dagli sfarzi barocchi dell’ Händel, di The arrival of the
Queen of Sheba da “Solomon” HWV67, alla sinfonia del Nabucco,
al Dukas della Fanfare pour “La Péri”, sino N. Rota-N.
Piovani, Cinema all’italiana, in attesa, naturalmente della
performance dedicata a Dante Alighieri, che si svolgerà sul
Belvedere di Villa Rufolo con Elena Bucci e Chiara Muti
“Lumina in tenebris”.

Lumina   in   Tenebris:                                  l’
“Infinito eccesso”
di Olga Chieffi

“Lumina in tenebris” è poesia sulla poesia prima e dopo Dante.
Chiara Muti ed Elena Bucci si pongono alla ricerca dei suoi
ritmi nascosti, delle linee chiare, dell’armoniosa struttura
che va dallo sprofondo dell’Inferno alla vertigine
dell’Empireo, e incontrano ciechi enigmi e le ombre, da cui si
lasciano inseguire su di un palcoscenico avaro di luce. Un
confronto aspro tra i morti e loro vive, la richiesta testarda
di risposte attraverso i versi di Dante, nella musica estrema
di un razionale labirinto, ispirate e ispiranti. L’umano come
insieme di homo faber e di spirito entrambi costruttivi sta
abbandonando l’umano stesso: è il tempo della fine quello che
stiamo vivendo. Il compito che si sono assegnate le artiste è
cercare voci del passato, che le “inizino” e noi con loro, al
divino. Attraverso la voce Dante, e anche attraverso la
reciproca contaminazione vocale e di pensiero, la Bucci e la
Muti evocano due figure della modernità che si congiungono
idealmente alla schiera delle donne celebrate da Dante. Chiara
ed Elena elaborano una drammaturgia propria, curandone sia
l’interpretazione che la regia, si lasciano guidare unicamente
dalla sostanza della poesia, “come luce e suono impalpabile
che viaggia veloce, seguendo vie imprevedibili, passa
attraverso il tempo e la storia”. Per questa nuova, luminosa
tessera nel mosaico di omaggi che il Ravello Festival sta
tributando nell’anno celebrativo di Stravinskij, Piazzolla,
Caruso, ecco Dante, in scena stasera, sul Belvedere di Villa
Rufolo, alle ore 21, in occasione del VII centenario dalla
morte, attraverso la cui figura si andrà ad indagare la forza
stessa della poesia in toto, che resiste tenace a ogni
censura, esilio, dittatura, cecità, rimbalzando tra voci
diverse, maestre le une alle altre. Così, dalla Bibbia si
passa al viaggio di Enea immaginato dal poeta Virgilio, ma
anche a Boezio al quale, durante la cui prigionia, la
filosofia fu di conforto. Il viaggio racconta la perdita del
Paradiso secondo Milton, raggiunge il lager dove Primo Levi si
aggrappò alla memoria del viaggio dell’Ulisse dantesco per
fuggire, almeno con la mente, dalla terribile realtà. Si cita
la “divina mimesis” di Pasolini a confronto con paure e dubbi
del primo canto della Commedia, e poi le domande di Pascal, i
versi d’amore di Byron, le visioni ultraterrene di Balzac, la
perdita di Euridice narrata da Rilke, fino alle apparizioni
dello spirito femminile che crea e rigenera, incarnato da
Beatrice. Tutti questi poeti vengono assunti a testimoni di un
tempo pieno, poiché, come ricorda Meister Eckart, il tempo è
pieno quando viene alla sua fine. Tale pienezza dei tempi
permette di stabilire il punto in comune tra questi autori: è
l’ “infinito eccesso” del verbo (Par.XIX), da intendere non
solo come eccesso della parola creante, ma anche come una
sorta di appello imperioso da parte di una zona più smisurata
dello spirito a tentare un’esperienza limite quale il dantesco
“transumanar”. Ne consegue per il linguaggio dell’uomo, una
parola che diventa contenitore di suono, contenitore di una
luce che la invade e la pervade, rovesciandola in parola
veggente, in “ombra di luce”.
Amministrative: Si vota il 3
e 4 ottobre
E’ stata, finalmente, definita la data per il voto delle
Amministrative 2021: fonti governative hanno confermato che le
Elezioni Comunali si terranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre
2021 per il primo turno. La decisione ufficiale dovrebbe
aarrivare già oggi, nel corso del Consiglio dei Ministri,
convocato per approvare anche altri provvedimenti. Alla fine
il Governo ha scartato l’ipotesi di votare il 26 settembre,
data sostenuta e voluta solo dagli ambienti del Partito
Democratico.

Domenico Della Porta: “Non
serve una legge per l’obbligo
del green pass, esiste già”
di Monica De Santis

Sul tema del green pass che dal prossimo 6 agosto diventerà
obbligatorio per tutti coloro che vorranno accedere a
determinati servizi, mercoledì mattina, nel corso
dell’incontro svoltosi all’ordine dei medici di Salerno è
intervenuto anche il dottor Domenico Della Porta, Direttore
del Dipartimento provinciale di Prevenzione e Sanità Pubblica
dell’Asl di Salerno… “E’ vero esibire il green pass dal
prossimo 6 agosto sarà un obbligo, ma un giusto obbligo perchè
si sta cercando di tutelare la salute pubblica. In tanti
dicono che serve una legge per rendere obbligatorio ciò che il
governo ha deciso nell’ultimo Dpcm, ma non è proprio così. O
meglio non c’è bisogno di una legge che possa andare verso
questo indirizzo, perchè in realtà esiste già. Se proviamo a
decidere sull’obbligatorieta del green pass e diamo la
possibilità ai datori di lavoro di gestire l’accesso alle loro
attività private o pubbliche, prive o con green pass, la
normativa in vigore, parlo della 81 del 2008, all’articolo 20,
dice proprio che è il datore di lavoro, sentito il medico
competente ad attivare i percorsi di obbligatorietà per le
misure di prevenzione, per il mantenimento dello stato di
salute dei suoi dipendenti. – prosegue ancora il dottor Della
porta – Quindi per tutelare le proprie aziende ed i propri
dipendendi gli stessi datori di lavoro, applicando la
normativa in vigore del 2008 potrebbe decidere che i loro
dipendenti se vogliono continuare a lavorare, devono
vaccinarsi. Noi ci troviamo di fronte ad una campagna di
vaccinazione uguale a tante altre campagne. Esistono nel
nostro paese le vaccinazioni obbligatorie, le vacinazioni
raccomandate e quelle facoltative, nel caso specifico della
vaccinazione contro il Covid, ritengo che non ci sia bisogno
di una legge che integri quelle attuali, ma solo di un
indirizzo da far seguire ai datori di lavoro. – spiega il
direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl – E questo
non è solo un mio pensiero, si pensi che anche l’ex
procuratore della Repubblica, Raffaele Guariniello, ha
affermato che non c’è bisogno di una legge che integri le
attuali e che con il green pass c’è la possibilità di lavorare
in sicurezza e quindi se si lavora in sicurezza si garantisce
sicurezza. Certo resta il problema di quelli che non lavorano
o lavorano a nero e su queste persone si deve fare una buona
campagna d’informazione facendo capire che la vaccinazione
serve a garantire e a tutelare la salute dell’intera società.
– conclude Domenico Della Porta – Non si tratta di un obbligo
ma di un diritto alla salute, quindi se una persona non ha il
green pass, perchè non si è vaccinato, è ovvio che provoca e
compromette il diritto alla salute, sia e delle persone che
frequenta. Ecco perchè se si parte dai datori di lavoro e si
fa si che siano loro a decidere sul vaccino e sulla tutela dei
propri dipendenti, applicando la legge della tutela e
sicurezza della salute pubblica, già in essere per la tutela
della salute e sicurezza sul lavoro, avremo sicuramente un
numero più alto di persone vaccinate e riusciremo a
raggiungere l’immunità di gregge molto prima del previsto”.

Sviluppo e investimento, una
delegazione dell’Angola in
visita a Salerno e provincia
di Monica De Santis

Mattinata all’insegna della cooperazione, ieri mattina a
Palazzo Sant’Agostino, dove, promosso dalla Camera di
Commercio e dall’Africa Centrale si è tenuto l’incontro con la
delegazione dell’Angola guidata dal Segretario di Stato alla
pesca Esperança Maria Francisco Eduardo da Costa e
dall’Ambasciatrice in Italia Maria De Fatima Domingas Jardim,
per consolidare l’interazione culturale ed economica tra
l’Italia e l’Angola, volta a consolidare la collaborazione tra
le imprese del settore privato salernitano che operano e
possono operare in Angola, sfruttando i punti di forza dei due
paesi. Hanno accolto e salutato la delegazione il Presidente
della Provincia di Salerno Michele Strianese, il Sindaco di
Salerno Vincenzo Napoli, l’International Legal Advisor
Giuseppe La Sala e il Presidente della Camera di Commercio
ItalAfrica Centrale Alfredo Carmine Cestari, che ha
collaborato alla realizzazione dell’appuntamento. “La nostra
città – spiega l’ingegner Cestari – è molto vicina al
continente africano, un’ora solo di volo e siamo già nel
grande mercato africano che prenta oltre un miliardo di
consumatori. Quindi anche le nostre merci e le nostre imprese
possono facilmente arrivare in queste aree in questi mercati e
questa è l’occasione importante per presentare l’Angola che è
uno dei principali paesi con i quali l’Italia ha degli scambi
commerciali. Quindi questa visita è anche la continuità e la
base per poter presentare alle nostre imprese e così anche
alle imprese angolane che sono a seguito del segretario di
Stato quelle che sono le nostre eccellenze e che sono
veramente tante e che dopo questo periodo di emergenza
sanitaria, ora possono guardare con nuovo ottimismo al
futuro”. “La cooperazione internazionale ha visto in Salerno e
nella sua provincia – dice il sindaco Napoli – un
interlocutore importante e di questo noi ne siamo lieti e
rinforza, naturalmente la nostra impostazione di amicizia tra
i popoli e naturalmente un’amicizia condita da possibilità
commerciali che credo siano utili a tutti”. “Salerno e la sua
provincia – dichiara il Presidente Michele Strianese – sono un
importante hub di interscambio fra Europa e Africa. Confronto
e collaborazioni con realtà economiche, sociali e culturali
diverse sono fondamentali per noi e le nostre imprese.
Soprattutto ora che è necessario ripartire e creare sviluppo,
è bene cogliere in pieno le possibilità offerte
dall’internazionalizzazione. Il mercato angolano può essere un
ottimo sbocco economico. L’Angola è un paese ricco di risorse
e si configura come una rilevante destinazione di investimenti
soprattutto nei settori della pesca, dell’agricoltura e
dell’edilizia. In particolare oggi il Paese sta vivendo il
momento più florido della sua storia, la guerra ormai è solo
un ricordo del passato visto che è stato avviato un processo
di ricostruzione che ha consentito una valida riorganizzazione
in tutti i settori. L’Angola è un luogo più dinamico e sicuro,
stabile sia politicamente che economicamente e presenta un
grande potenziale di sviluppo.”
Mister    Italia,                                 cinque
salernitani in gara
Ci sono anche cinque ragazzi salernitani tra i novanta
bellissimi pre-finalisti nazionali del concorso di Mister
Italia 2021.

Si tratta di Antonio Avella 18 anni di Salerno,
Valentino Calandriello 26 anni di Padula,

Gennaro Mondelli 29 anni di Ogliastro Cilento, Alessandro
Vitiello 17 anni di Scafati e Gianfranco Tamburo 31 anni di
Battipaglia.

I cinque ragazzi saranno in passerella lunedì prossimo 2
agosto a Giulianova (TE) dove, nello splendido scenario di
piazza del Mare, cercheranno di conquistare il “pass” per la
finalissima nazionale in programma pochi giorni dopo, sabato 7
agosto a Pescara. Per i ragazzi salernitani l’opportunità di
vivere un’esperienza indimenticabile in quello che rappresenta
il concorso di bellezza al maschile più importante organizzato
nel nostro Paese. Promosso come ogni anno da patron Claudio
Marastoni, il concorso di Mister Italia è stato trampolino di
lancio nel corso degli anni di personaggi del calibro di
Raffaello Balzo, Luca Onestini, Paolo Crivellin, Andrew Del
Corso e tanti altri volti noti del mondo dello spettacolo,
della moda e del cinema. Unica manifestazione di bellezza a
non fermarsi durante il lockdown (nel 2020 lo scettro è andato
tra le mani del napoletano Giuseppe Moscarella), Mister Italia
dal 2020 propone anche un contest social, Mister Italia On the
Web che, nei mesi invernali, vede cimentarsi centinaia di
ragazzi da tutta Italia. In palio un accesso diretto alla
finalissima nazionale del concorso “in presenza” che
quest’anno ha premiato il monzese Mattia Bertolino. Per i
cinque esponenti salernitani, quindi, il primo obiettivo sarà
quello di raggiungerlo sul palco della finale di Pescara che
sarà condotta come ogni anno da Jo Squillo e che vedrà
“madrina” e presidente di giuria la splendida Manuela Arcuri.
La manifestazione è organizzata dalla “Claudio Marastoni” con
il sostegno e la partnership di Ducati, Caffe Mokambo, Bes
Italy, Bomba Energy Drink e i patrocini dei comuni di Pescara
e Giulianova. Per restare aggiornati sull’avventura dei
ragazzi di Salerno e provincia a Mister Italia si possono
seguire i canali social del concorso: Instagram e Facebook
@misteritalia

Lo sfavillio degli                              ottoni
della Cherubini
di Olga Chieffi

E’ vanto delle massime orchestre creare il maggior numero
possibile di gruppi da camera utilizzando i musicisti del
proprio organico. L’indimenticato Herbert von Karajan
stimolava ininterrottamente i suoi musicisti in questo senso.
Essi devono imparare ad ascoltarsi a vicenda, devono
comunicare musicalmente nel più piccolo e amichevole dei
cerchi, per poi affiatarsi nella grande famiglia musicale che
un’orchestra è. Lungo un itinerario di cinque concerti, le
formazioni da camera dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
– in quartetto d’archi o d’ottoni, in duo o quintetto o
ensemble – animeranno luoghi del cuore della città della
Musica, la Sala dei Cavalieri, Santa Maria a Gradillo, i
Giardini del Monsignore, San Giovanni del Toro, portando in
dono preziose pagine musicali – Haydn, Beethoven, Verdi,
Smetana, Fauré, Gershwin, ma anche Rota, Morricone, Modugno.
Stasera, alle ore 18,30ci si ritroverà nella Sala dei
Cavalieri di Villa Rufolo, con gli ottoni dell’orchestra. Ad
inaugurare la promenade musicale sarà il quartetto di corni,
composto da Gianpaolo Del Grosso, Federico Fantozzi, Giovanni
Mainenti, Xavier Soriano Cambra. Prima parte nel segno della
caccia, naturalmente, con una Fantasia da “Il Franco
Cacciatore” di Carl Maria Von Weber, sulla cui orchestra
imperano corni e legni, alla ricerca di timbri nuovi e
romantici. A seguire, “La Grande fanfare par Rossini”,
conosciuta anche con il titolo “le Rendez-vous de chasse”, è
una celebre pagina per quattro corni da caccia e orchestra,
scritta nel 1828 durante una vacanza a Rambouillet, nella casa
del Barone Schickler, quindi un programma eterogeneo che passa
dalla Polka caricaturale di Reiche alla trascrizione del coro
dei pellegrini dal Tannhauser di Wagner, dal Bayerischer
Landler, alla musica da film di Morricone e Piovani in due
particolari arrangiamenti dell’indimenticato Maurizio
Maiorino, per affermare che volare è sempre possibile, sulle
note di Domenico Modugno. Passaggio di testimone al Low Brass
Quartet di Andrea Andreoli e Antonio Sabetta al trombone
tenore, Cosimo Iacoviello al trombone basso e Alessandro Rocco
Iezzi alla tuba. Anche qui programma composito ma d’impronta
più operistica, con “Lascia ch’io pianga” dal “Rinaldo” di
Haendel che produce un effetto commovente e di rara intensità,
una fantasia dalla Tosca di Puccini e il “Nessun dorma”, con i
tromboni che si lanceranno tra gli ardimenti vocali del
principe Calaf e la partitura grondante di suoni, splendente
di impasti ferrigni e luci adamantini che è quella della
Turandot di Giacomo Puccini. In mezzo ancora grandi melodie
come Granada, “In memoriam” di Premru, la splendida “The
Liberty Bell March” di Sousa e le colonne sonore dei film di
James Bond.
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