200 ragazzi con disabilità gravi inseriti nel progetto '#unicimaisoli' - Cronache ...
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200 ragazzi con disabilità gravi inseriti nel progetto ‘#unicimaisoli’ “Con il progetto ‘#unicimaisoli’, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Federazione nazionale Liberi Circoli è riuscita a coinvolgere oltre duecento ragazzi con disabilità gravi, in tutta Italia, in percorsi di inclusione grazie all’impegno della rete di enti e associazioni di volontariato che è stata in grado di mettere in campo circa 500 volontari per raggiungere questo straordinario traguardo. Nemmeno le giuste limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 hanno fermato questo progetto coinvolgente. Abbiamo offerto un segnale concreto a tante famiglie per affrontare i loro problemi”. Queste le parole di Francesco Buono, commercialista e tesoriere nazionale della Fenalc, associazione promotrice dell’iniziativa che si è svolta presso la Stazione Marittima di Salerno. “I ragazzi sono stati coinvolti grazie alle associazioni affiliate alla Fenalc e ai partner istituzionali del progetto (comuni, istituzioni scolastiche e altri enti del terzo settore federati con la Fenalc in virtù di protocolli d’intesa) in attività sportive come elemento trainante dell’inclusione – ha proseguito Buono – abbiamo ottenuto sempre ottimi risultati e continueremo su questa strada. Vogliamo essere ascoltati dalle amministrazioni locali e nazionali per offrire suggerimenti utili in termini di azioni da mettere in campo per eliminare ogni forma di barriera”. A testimoniare l’impegno delle istituzioni su questo tema l’intervento del senatore Francesco Urraro, componente della Commissione Giustizia: “Questo governo ha scelto in modo opportuno di istituire un ministero apposito per affrontare i delicati temi delle disabilità. Su questo fronte l’impegno della ministra, Erika Stefani, si è fatto subito sentire. Il
nostro obiettivo principale è quello di raggiungere traguardi importanti sul piano legislativo ma, soprattutto, operativo per valorizzare i diritti di tutti, eliminando ogni forma di barriera. Può sembrare un paradosso, ma lavoriamo tutti affinchè non ci debba più essere un ministero per le disabilità. Per far questo occorre che le amministrazioni locali siano in grado di dare risposte immediate alle esigenze delle famiglie. I fondi del Recovery plan sono un’opportunità unica per rinforzare il personale con nuove risorse. Con il decreto Reclutamento il governo ha segnato un punto importante che, senza dubbio, migliorerà la qualità dei servizi per l’utenza”. Partner del progetto #unicimaisoli l’Organizzazione di volontariato “L’abbraccio” presente con il presidente Matteo Marzano: “Il progetto per sostenere i ragazzi con gravi disabilità con sostegno psicologica anche alle loro famiglie e con percorsi di inclusione. Questi ragazzi non devono rimanere esclusi da circuiti importanti come quelli sportivi. Pensiamo ad esempio agli sport acquatici dove alcune disabilità addirittura scompaiono. Hanno tanta voglia di vivere, sono consapevoli della loro condizione ma non si arrendono spingendo i propri limiti sempre più avanti. Vanno sostenuti con tutte le forze che possiamo mettere in campo.” A sottolineare l’importanza della pratica sportiva Carmine Mellone, presidente del Comitato italiano paralimpico della Campania: “Lo sport è un prezioso valore aggiunto. In Italia abbiamo scelto di immaginare due strutture organizzative, Coni e Cip, proprio per sostenere queste iniziative. Siamo vicini agli enti di promozione come Fenalc e alle federazioni sportive per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi”. L’impegno dei professionisti nei progetti di inclusione è stato sottolineato da Salvatore Giordano, presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Salerno: “Abbiamo da sempre sostenuto le iniziative Fenalc perché riconosciamo l’impegno e la passione che mettono in tutte le campagne nazionali. Sentiamo il dovere di mettere al servizio di queste iniziative la nostra professionalità perché i commercialisti devono non solo accompagnare le associazioni
in questi percorsi ma anche far crescere la cultura della solidarietà che è elemento essenziale per la crescita di tutto il Paese”. Ai partecipanti all’evento è giunto in diretta anche il messaggio della piccola Elena Salvatore, nominata nel 2020 a soli 10 anni ‘Alfiere d’Italia’ dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo impegno nelle campagne di sensibilizzazione al rispetto dei diritti dei disabili: “Io non mi sono mai arresa. Grazie ai social network ho avuto la possibilità di lanciare un appello forte a tutti affinché si impegnino per abbattere ogni forma di barriera diffondendo la cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutti. Non mi sono mai arresa alle difficoltà e proseguirò in questa battaglia senza risparmiare energie”. Nel corso dei lavori sono giunti i saluti del ministro del lavoro, Andrea Orlando, e del presidente nazionale Fenalc, Alberto Spelda. Sono intervenuti all’iniziativa Manuella Penda (vicepresidente nazionale Fenalc), Salvatore Scafuri (presidente Confcooperative Salerno), Tiziana Petrosino (Aias onlus di Nola), Anna Ambrosino (cooperativa sociale ‘L’impronta’) e Giuseppe Ambrosino (Uici area vesuviana e nolana e presidente del Comitato regione Campania della Fand). Il Positano Teatro Festival ricorda Gerardo D’Andrea di Monica De Santis Presentata ieri mattina a Napoli l’edizione 2021 del Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, ideato dal compianto Gerardo D’Andrea, diciotto anni fa, e che è riuscito a stilare il programma anche di questa edizione. Come per lo scorso anno, anche per questa edizioni, a causa delle disposizioni
anticovid vi sarà un ridimensionamento del programma, che si svolgerà in quattro serate che avranno luogo tutte nell’“Anfiteatro Piazza dei Racconti” i cui ampi spazi consentiranno di mantenere un regolare distanziamento sociale. Come da tradizione anche per questa edizione lo scopo sarà quello di offrire al pubblico occasioni di “ridere, riflettere e commuoversi”. Primo appuntamento in cartellone per sabato 7 agosto alle ore 20,45, con una serata dedicata alla cantante Milva con lo spettacolo “La Rossa” che vede protagoniste Antonella Morea, e Martina Carpi, con testi scritti da Gianmarco Cesario. Lo spettacolo sarà accompagnato, in quest’occasione, dall’ensemble musicale composta da Vittorio Cataldi (piano, fisarmonica e violino), da Luigi Fiscale (contrabbasso), da Franco Ponzo (chitarra) e Gianluca Mirra (batteria). Subito dopo sarà il momento del Premio Annibale Ruccello 2020 alla carriera a Milva che sarà consegnato alla figlia Martina Corgnati. Il Festival sarà anticipato dall’esibizione musicale del duo “acCosta acCosta” con Michele Colonna e Nino Apreda che insieme ad un gruppo di giovani in abiti folcloristici, partendo da Via Pasitea, alle 19,30, coinvolgerà cittadini e turisti dando il benvenuto al pubblico del Positano Teatro Festival. Secondo appuntamento domenica 8 agosto, alle 20,45, con Enzo Moscato, con lo spettacolo “Luparella” ovvero Foto di Bordello con Nanà, testo e interpretazione dello stesso Moscato. Uno spettacolo che è entrato di diritto nella storia del teatro contemporaneo. Lo spettacolo è presentato dalla Compagnia Teatrale Enzo Moscato, le musiche Donamos, i costumi Tata Barbalato, l’organizzazione Claudio Affinito. Terzo appuntamento lunedì 9 agosto, alle 20.00, il palcoscenico del festival ospiterà lo spettacolo “L’ufficio delle parole smarrite” che segna il gradito ritorno della compagnia Il Teatro nel Baule, formazione leader per il teatro dell’infanzia, ancora una volta protagonista dell’appuntamento tanto atteso dai bambini, ma non solo, tanto che il direttore artistico era solito aggiungere che fosse «vietato l’ingresso ai maggiori se non accompagnati». Ultimo appuntamento martedì 10 Agosto, alle 20,45, spettacolo di
teatro musicale “Nino” (dedicato all’amico magico Nino Rota) con Lalla Esposito accompagnata al pianoforte da Antonio Ottaviano. Nino Rota, uno dei più grandi compositori del novecento, “l’amico magico”, come amava definirlo Fellini. Al termine dello spettacolo, nella serata condotta da Martina Carpi, sarà consegnato dal sindaco Giuseppe Guida il Premio Pistrice – Città di Positano” ad Alessandro D’Alatri, regista teatrale e cinematografico, reduce dall’enorme successo di ascolti, di critica e di pubblico della serie televisiva “Il Commissario Ricciardi” (Rai1), che ha vinto il prime time di serata. L’autrice del Premio è l’artista Marina Contento. Gargani, ecco la Federazione dei Popolari. Salzano commissario cittadino di Erika Noschese La Federazione Popolare dei Democratici Cristiani sarà in campo, per le prossime elezioni comunali con una lista a sostegno del sindaco Vincenzo Napoli. Nei giorni scorsi, il Presidente della Federazione, Giuseppe Gargani, ha nominato Aniello Salzano commissario cittadino per la città di Salerno. Intanto, Federazione Popolare dei Democratici Cristiani sarà presente anche su tutto il territorio regionale, con una lista già pronta a Benevento e una work in progress a Napoli. Onorevole Gargani, Federazione Popolare dei Democratici Cristiani sarà protagonista della prossima tornata elettorale… “E’ un progetto politico nato 20 anni fa e più, è sempre lo stesso ma si è concretizzato nel novembre del 2019 quando tutti i partiti del centro, Udc, Democrazia Cristiana, Cdu di
Mario Tassone che si rifacevano alla tradizione laico cristiana, ai cattolici, ai laici e ai riformisti del nostro Paese si sono riuniti davanti al notaio per mettere in campo una federazione notarile, decidendo di metterci insieme per superare la diaspora che, dagli anni ‘90, ha dilaniato il centro e l’ha diviso. Questa presentazionie ha fatto andare su situazioni totalmente diverse gli ex centristi, ex democristiani e ci siamo rimessi insieme. Di questa federazione, fanno parte 60 associazioni oltre ai partiti che ho già nominato e varie sigle che racchiudono tutti quelli che erano insieme fino agli anni ‘80 e ho cercato di rimetterli insieme. Questoprogetto ha una verifica dopo il decennale del 2019, abbiamo tentato le regionali ma non siamo riusciti a mettere in campo delle liste, a causa di un’opposizione riscontrata in Calabria e in Sicilia ma adesso noi – per le amministrative – siamo pronti ad aggregare e presentarci alle elezioni, con il nostro simbolo. Anche a Salerno facciamo quest’operazione”. Aniello Salzano è stato nominato commissario cittadino della città capoluogo. È sicuramente un segnale importante… “Non c’è dubbio, ho dato l’incarico a Salzano che dovrà organizzare la lista e portare avanti la politica che la federazione vuole e che lui ben conosce. Abbiamo l’ambizione di rappresentare tutto il mondo laico, democristiano; presenteremo le liste per il consiglio regionale in Calabria, in Sicilia mentre in Campania abbiamo presentato la lista a Benevento e la presentiamo a Salerno e Napoli con quelli che sono usciti da Forza Italia per una posizione centrista”. Cosa si aspetta da questa tornata elettorale, soprattutto nella città capoluogo e in virtù dell’emergenza covid che persiste ancora? “Non si è fuori purtroppo e questo è un problema che riguarda i Comuni, il governo per cui le amministrazioni locali devono creare i presupposti civili, organizzativi, per i servizi, i pronto soccorso, i medici di base. Uno dei programmi che vogliamo portare avanti riguarda la riorganizzazione sanitaria di cui poco si parla; una organizzazione precisa sulla città di Salerno, con medici di base e coloro che devono rispondere
prontamente, credo sia un’azione politica importante perché non è solo un problema scientifico ma di divisione politica, ora”. A Salerno città la Federazione è a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli… “Sì, lui si presenta con una lista civica, con un simbolo civico ed è una persona che conosce l’amministrazione, di rilievo, di grande professionalità. Lo appoggiamo per questa ragione”. Quali sono le proposte che porterete in consiglio comunale? “Oltre alla sanità – che riguarda tutta la Campania – constatiamo che da quando ci sono partiti populisti e demagogici come il Movimento 5 Stelle e la Lega, gli enti locali contano molto di meno; noi, in passato – fino agli anni ‘90 – abbiamo potenziamento le amministrazioni locali con sostegni e fondi ma negli ultimi 10 anni i Comuni non hanno quel ruolo fondamentale che noi – perché quando ero in Parlamento ho contribuito all’approvazione della legge – abbiamo dato; i sindaci avevano un grande potere, quello della programmazione dei territori ed è a questo che bisogna tornare. Questo è il caposaldo del programma che vogliamo portare avanti: gli enti locali devono avere un ruolo di organizzazione democratica di prima livello, con le decisioni prese dal consiglio comunale per programmare il territorio, a partire da sanità, edilizia, servizi, sviluppo, economia. Noi diciamo alla popolazione che ci devono votare perché il prossimo quinquennio sarà il riscatto dei Comuni, come avvenuto negli anni ‘80 e tutti volevano diventare sindaci mentre ora sono su un binario morto”. Tra i nomi di spicco della Federazione Popolare, indubbiamente Aniello Salzano. Si possono svelare altre identità? “Questo lo farà Aniello Salzano che sta lavorando alla lista, avendo avuto questo mandato specifico e da giorni è impegnato a trovare questi nomi rappresentativi della città”.
Promenade tra archi e fiati. Gli interventi musicali dei gruppi cameristici dell’Orchestra Cherubini di Olga Chieffi La musica da camera è sicuramente una delle espressioni più nobili e profonde della cultura occidentale. Seppure l’Italia, storicamente legata al melodramma, sia sempre stata un po’ indifferente a questo sublime genere musicale, non c’è momento più adatto per rilanciarla. Nella giornata di oggi, il Ravello Festival dipanerà tra i luoghi più incantevoli del paese splendide trame sonore affidate ai giovani strumentisti dell’Orchestra Luigi Cherubini, intercettando ed affascinando attraverso il connubio del bello da sentire con il bello da vedere, riprendendo a dialogare senza sovrapporci cercando nelle voci degli altri la riflessione, l’elaborazione e l’arricchimento del proprio pensiero. Quest’oggi il duo di celli composto da Alessandro Brutti e Valentina Cangero ci accoglieranno in Santa Maria a Gradillo alle ore 12,30, con un programma che spazierà dal duo di . J. Haydn, Duo Hob. X:11 in Re maggiore, J. J. F. Dotzauer, Duo op. 15 n. 1 in do maggiore, Allegro, Andante, Andantino con Variazioni su “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart, A. J. Franchomme, Notturno per 2 violoncelli op.15 n.1 in do minore, M. Berteau, Capriccio in sol maggiore per violoncello e basso continuo, J. B. Barrière, Sonata X in sol maggiore per due violoncelli, mentre nel pomeriggio, ci si potrà ritrovare nei Giardini del Monsignore, alle ore 18,30, dove incontreremo un’ ensemble di fiati e percussioni, composto da Pietro Sciutto e Matteo Novello, alla tromba, Gianpaolo Del Grosso, Federico Fantozzi, Giovanni Mainenti, Xavier Soriano Cambra al corno, Andrea Andreoli, Antonio Sabetta, Cosimo Iacoviello al trombone,
Alessandro Rocco Iezzi alla tuba e Federico Moscano alle percussioni. Programma eterogeneo per musica di ampio respiro che passerà dal Gabrieli all’immortale Stardust di Carmichael, dagli sfarzi barocchi dell’ Händel, di The arrival of the Queen of Sheba da “Solomon” HWV67, alla sinfonia del Nabucco, al Dukas della Fanfare pour “La Péri”, sino N. Rota-N. Piovani, Cinema all’italiana, in attesa, naturalmente della performance dedicata a Dante Alighieri, che si svolgerà sul Belvedere di Villa Rufolo con Elena Bucci e Chiara Muti “Lumina in tenebris”. Lumina in Tenebris: l’ “Infinito eccesso” di Olga Chieffi “Lumina in tenebris” è poesia sulla poesia prima e dopo Dante. Chiara Muti ed Elena Bucci si pongono alla ricerca dei suoi ritmi nascosti, delle linee chiare, dell’armoniosa struttura che va dallo sprofondo dell’Inferno alla vertigine dell’Empireo, e incontrano ciechi enigmi e le ombre, da cui si lasciano inseguire su di un palcoscenico avaro di luce. Un confronto aspro tra i morti e loro vive, la richiesta testarda di risposte attraverso i versi di Dante, nella musica estrema di un razionale labirinto, ispirate e ispiranti. L’umano come insieme di homo faber e di spirito entrambi costruttivi sta abbandonando l’umano stesso: è il tempo della fine quello che stiamo vivendo. Il compito che si sono assegnate le artiste è cercare voci del passato, che le “inizino” e noi con loro, al divino. Attraverso la voce Dante, e anche attraverso la reciproca contaminazione vocale e di pensiero, la Bucci e la Muti evocano due figure della modernità che si congiungono
idealmente alla schiera delle donne celebrate da Dante. Chiara ed Elena elaborano una drammaturgia propria, curandone sia l’interpretazione che la regia, si lasciano guidare unicamente dalla sostanza della poesia, “come luce e suono impalpabile che viaggia veloce, seguendo vie imprevedibili, passa attraverso il tempo e la storia”. Per questa nuova, luminosa tessera nel mosaico di omaggi che il Ravello Festival sta tributando nell’anno celebrativo di Stravinskij, Piazzolla, Caruso, ecco Dante, in scena stasera, sul Belvedere di Villa Rufolo, alle ore 21, in occasione del VII centenario dalla morte, attraverso la cui figura si andrà ad indagare la forza stessa della poesia in toto, che resiste tenace a ogni censura, esilio, dittatura, cecità, rimbalzando tra voci diverse, maestre le une alle altre. Così, dalla Bibbia si passa al viaggio di Enea immaginato dal poeta Virgilio, ma anche a Boezio al quale, durante la cui prigionia, la filosofia fu di conforto. Il viaggio racconta la perdita del Paradiso secondo Milton, raggiunge il lager dove Primo Levi si aggrappò alla memoria del viaggio dell’Ulisse dantesco per fuggire, almeno con la mente, dalla terribile realtà. Si cita la “divina mimesis” di Pasolini a confronto con paure e dubbi del primo canto della Commedia, e poi le domande di Pascal, i versi d’amore di Byron, le visioni ultraterrene di Balzac, la perdita di Euridice narrata da Rilke, fino alle apparizioni dello spirito femminile che crea e rigenera, incarnato da Beatrice. Tutti questi poeti vengono assunti a testimoni di un tempo pieno, poiché, come ricorda Meister Eckart, il tempo è pieno quando viene alla sua fine. Tale pienezza dei tempi permette di stabilire il punto in comune tra questi autori: è l’ “infinito eccesso” del verbo (Par.XIX), da intendere non solo come eccesso della parola creante, ma anche come una sorta di appello imperioso da parte di una zona più smisurata dello spirito a tentare un’esperienza limite quale il dantesco “transumanar”. Ne consegue per il linguaggio dell’uomo, una parola che diventa contenitore di suono, contenitore di una luce che la invade e la pervade, rovesciandola in parola veggente, in “ombra di luce”.
Amministrative: Si vota il 3 e 4 ottobre E’ stata, finalmente, definita la data per il voto delle Amministrative 2021: fonti governative hanno confermato che le Elezioni Comunali si terranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021 per il primo turno. La decisione ufficiale dovrebbe aarrivare già oggi, nel corso del Consiglio dei Ministri, convocato per approvare anche altri provvedimenti. Alla fine il Governo ha scartato l’ipotesi di votare il 26 settembre, data sostenuta e voluta solo dagli ambienti del Partito Democratico. Domenico Della Porta: “Non serve una legge per l’obbligo del green pass, esiste già” di Monica De Santis Sul tema del green pass che dal prossimo 6 agosto diventerà obbligatorio per tutti coloro che vorranno accedere a determinati servizi, mercoledì mattina, nel corso dell’incontro svoltosi all’ordine dei medici di Salerno è intervenuto anche il dottor Domenico Della Porta, Direttore del Dipartimento provinciale di Prevenzione e Sanità Pubblica dell’Asl di Salerno… “E’ vero esibire il green pass dal prossimo 6 agosto sarà un obbligo, ma un giusto obbligo perchè
si sta cercando di tutelare la salute pubblica. In tanti dicono che serve una legge per rendere obbligatorio ciò che il governo ha deciso nell’ultimo Dpcm, ma non è proprio così. O meglio non c’è bisogno di una legge che possa andare verso questo indirizzo, perchè in realtà esiste già. Se proviamo a decidere sull’obbligatorieta del green pass e diamo la possibilità ai datori di lavoro di gestire l’accesso alle loro attività private o pubbliche, prive o con green pass, la normativa in vigore, parlo della 81 del 2008, all’articolo 20, dice proprio che è il datore di lavoro, sentito il medico competente ad attivare i percorsi di obbligatorietà per le misure di prevenzione, per il mantenimento dello stato di salute dei suoi dipendenti. – prosegue ancora il dottor Della porta – Quindi per tutelare le proprie aziende ed i propri dipendendi gli stessi datori di lavoro, applicando la normativa in vigore del 2008 potrebbe decidere che i loro dipendenti se vogliono continuare a lavorare, devono vaccinarsi. Noi ci troviamo di fronte ad una campagna di vaccinazione uguale a tante altre campagne. Esistono nel nostro paese le vaccinazioni obbligatorie, le vacinazioni raccomandate e quelle facoltative, nel caso specifico della vaccinazione contro il Covid, ritengo che non ci sia bisogno di una legge che integri quelle attuali, ma solo di un indirizzo da far seguire ai datori di lavoro. – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl – E questo non è solo un mio pensiero, si pensi che anche l’ex procuratore della Repubblica, Raffaele Guariniello, ha affermato che non c’è bisogno di una legge che integri le attuali e che con il green pass c’è la possibilità di lavorare in sicurezza e quindi se si lavora in sicurezza si garantisce sicurezza. Certo resta il problema di quelli che non lavorano o lavorano a nero e su queste persone si deve fare una buona campagna d’informazione facendo capire che la vaccinazione serve a garantire e a tutelare la salute dell’intera società. – conclude Domenico Della Porta – Non si tratta di un obbligo ma di un diritto alla salute, quindi se una persona non ha il green pass, perchè non si è vaccinato, è ovvio che provoca e
compromette il diritto alla salute, sia e delle persone che frequenta. Ecco perchè se si parte dai datori di lavoro e si fa si che siano loro a decidere sul vaccino e sulla tutela dei propri dipendenti, applicando la legge della tutela e sicurezza della salute pubblica, già in essere per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, avremo sicuramente un numero più alto di persone vaccinate e riusciremo a raggiungere l’immunità di gregge molto prima del previsto”. Sviluppo e investimento, una delegazione dell’Angola in visita a Salerno e provincia di Monica De Santis Mattinata all’insegna della cooperazione, ieri mattina a Palazzo Sant’Agostino, dove, promosso dalla Camera di Commercio e dall’Africa Centrale si è tenuto l’incontro con la delegazione dell’Angola guidata dal Segretario di Stato alla pesca Esperança Maria Francisco Eduardo da Costa e dall’Ambasciatrice in Italia Maria De Fatima Domingas Jardim, per consolidare l’interazione culturale ed economica tra l’Italia e l’Angola, volta a consolidare la collaborazione tra le imprese del settore privato salernitano che operano e possono operare in Angola, sfruttando i punti di forza dei due paesi. Hanno accolto e salutato la delegazione il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’International Legal Advisor Giuseppe La Sala e il Presidente della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale Alfredo Carmine Cestari, che ha collaborato alla realizzazione dell’appuntamento. “La nostra
città – spiega l’ingegner Cestari – è molto vicina al continente africano, un’ora solo di volo e siamo già nel grande mercato africano che prenta oltre un miliardo di consumatori. Quindi anche le nostre merci e le nostre imprese possono facilmente arrivare in queste aree in questi mercati e questa è l’occasione importante per presentare l’Angola che è uno dei principali paesi con i quali l’Italia ha degli scambi commerciali. Quindi questa visita è anche la continuità e la base per poter presentare alle nostre imprese e così anche alle imprese angolane che sono a seguito del segretario di Stato quelle che sono le nostre eccellenze e che sono veramente tante e che dopo questo periodo di emergenza sanitaria, ora possono guardare con nuovo ottimismo al futuro”. “La cooperazione internazionale ha visto in Salerno e nella sua provincia – dice il sindaco Napoli – un interlocutore importante e di questo noi ne siamo lieti e rinforza, naturalmente la nostra impostazione di amicizia tra i popoli e naturalmente un’amicizia condita da possibilità commerciali che credo siano utili a tutti”. “Salerno e la sua provincia – dichiara il Presidente Michele Strianese – sono un importante hub di interscambio fra Europa e Africa. Confronto e collaborazioni con realtà economiche, sociali e culturali diverse sono fondamentali per noi e le nostre imprese. Soprattutto ora che è necessario ripartire e creare sviluppo, è bene cogliere in pieno le possibilità offerte dall’internazionalizzazione. Il mercato angolano può essere un ottimo sbocco economico. L’Angola è un paese ricco di risorse e si configura come una rilevante destinazione di investimenti soprattutto nei settori della pesca, dell’agricoltura e dell’edilizia. In particolare oggi il Paese sta vivendo il momento più florido della sua storia, la guerra ormai è solo un ricordo del passato visto che è stato avviato un processo di ricostruzione che ha consentito una valida riorganizzazione in tutti i settori. L’Angola è un luogo più dinamico e sicuro, stabile sia politicamente che economicamente e presenta un grande potenziale di sviluppo.”
Mister Italia, cinque salernitani in gara Ci sono anche cinque ragazzi salernitani tra i novanta bellissimi pre-finalisti nazionali del concorso di Mister Italia 2021. Si tratta di Antonio Avella 18 anni di Salerno,
Valentino Calandriello 26 anni di Padula, Gennaro Mondelli 29 anni di Ogliastro Cilento, Alessandro Vitiello 17 anni di Scafati e Gianfranco Tamburo 31 anni di Battipaglia. I cinque ragazzi saranno in passerella lunedì prossimo 2 agosto a Giulianova (TE) dove, nello splendido scenario di piazza del Mare, cercheranno di conquistare il “pass” per la finalissima nazionale in programma pochi giorni dopo, sabato 7 agosto a Pescara. Per i ragazzi salernitani l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile in quello che rappresenta il concorso di bellezza al maschile più importante organizzato
nel nostro Paese. Promosso come ogni anno da patron Claudio Marastoni, il concorso di Mister Italia è stato trampolino di lancio nel corso degli anni di personaggi del calibro di Raffaello Balzo, Luca Onestini, Paolo Crivellin, Andrew Del Corso e tanti altri volti noti del mondo dello spettacolo, della moda e del cinema. Unica manifestazione di bellezza a non fermarsi durante il lockdown (nel 2020 lo scettro è andato tra le mani del napoletano Giuseppe Moscarella), Mister Italia dal 2020 propone anche un contest social, Mister Italia On the Web che, nei mesi invernali, vede cimentarsi centinaia di ragazzi da tutta Italia. In palio un accesso diretto alla finalissima nazionale del concorso “in presenza” che quest’anno ha premiato il monzese Mattia Bertolino. Per i cinque esponenti salernitani, quindi, il primo obiettivo sarà quello di raggiungerlo sul palco della finale di Pescara che sarà condotta come ogni anno da Jo Squillo e che vedrà “madrina” e presidente di giuria la splendida Manuela Arcuri. La manifestazione è organizzata dalla “Claudio Marastoni” con il sostegno e la partnership di Ducati, Caffe Mokambo, Bes Italy, Bomba Energy Drink e i patrocini dei comuni di Pescara e Giulianova. Per restare aggiornati sull’avventura dei ragazzi di Salerno e provincia a Mister Italia si possono seguire i canali social del concorso: Instagram e Facebook @misteritalia Lo sfavillio degli ottoni della Cherubini di Olga Chieffi E’ vanto delle massime orchestre creare il maggior numero possibile di gruppi da camera utilizzando i musicisti del
proprio organico. L’indimenticato Herbert von Karajan stimolava ininterrottamente i suoi musicisti in questo senso. Essi devono imparare ad ascoltarsi a vicenda, devono comunicare musicalmente nel più piccolo e amichevole dei cerchi, per poi affiatarsi nella grande famiglia musicale che un’orchestra è. Lungo un itinerario di cinque concerti, le formazioni da camera dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini – in quartetto d’archi o d’ottoni, in duo o quintetto o ensemble – animeranno luoghi del cuore della città della Musica, la Sala dei Cavalieri, Santa Maria a Gradillo, i Giardini del Monsignore, San Giovanni del Toro, portando in dono preziose pagine musicali – Haydn, Beethoven, Verdi, Smetana, Fauré, Gershwin, ma anche Rota, Morricone, Modugno. Stasera, alle ore 18,30ci si ritroverà nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo, con gli ottoni dell’orchestra. Ad inaugurare la promenade musicale sarà il quartetto di corni, composto da Gianpaolo Del Grosso, Federico Fantozzi, Giovanni Mainenti, Xavier Soriano Cambra. Prima parte nel segno della caccia, naturalmente, con una Fantasia da “Il Franco Cacciatore” di Carl Maria Von Weber, sulla cui orchestra imperano corni e legni, alla ricerca di timbri nuovi e romantici. A seguire, “La Grande fanfare par Rossini”, conosciuta anche con il titolo “le Rendez-vous de chasse”, è una celebre pagina per quattro corni da caccia e orchestra, scritta nel 1828 durante una vacanza a Rambouillet, nella casa del Barone Schickler, quindi un programma eterogeneo che passa dalla Polka caricaturale di Reiche alla trascrizione del coro dei pellegrini dal Tannhauser di Wagner, dal Bayerischer Landler, alla musica da film di Morricone e Piovani in due particolari arrangiamenti dell’indimenticato Maurizio Maiorino, per affermare che volare è sempre possibile, sulle note di Domenico Modugno. Passaggio di testimone al Low Brass Quartet di Andrea Andreoli e Antonio Sabetta al trombone tenore, Cosimo Iacoviello al trombone basso e Alessandro Rocco Iezzi alla tuba. Anche qui programma composito ma d’impronta più operistica, con “Lascia ch’io pianga” dal “Rinaldo” di Haendel che produce un effetto commovente e di rara intensità,
una fantasia dalla Tosca di Puccini e il “Nessun dorma”, con i tromboni che si lanceranno tra gli ardimenti vocali del principe Calaf e la partitura grondante di suoni, splendente di impasti ferrigni e luci adamantini che è quella della Turandot di Giacomo Puccini. In mezzo ancora grandi melodie come Granada, “In memoriam” di Premru, la splendida “The Liberty Bell March” di Sousa e le colonne sonore dei film di James Bond.
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