Hibe e la purezza del suo vestito azzurro
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Hibe e la purezza del suo vestito azzurro di Olga Chieffi Quando nel dicembre del 2018 in Sudan esplode “La rivolta del pane”, una protesta popolare contro la corruzione e la drammatica crisi alimentare che vede per la prima volta in prima linea le donne, Antonella Napoli, unica giornalista occidentale presente nel paese, percorre le strade di Khartoum, insanguinate dagli scontri tra l’esercito e la popolazione civile, per testimoniare con i suoi reportage la storia della rivolta che porterà alla caduta del dittatore militare Al Bashir, al potere da oltre trent’anni. Il suo viaggio attraverso il paese in fiamme la conduce in quei giorni drammatici fino in Darfur, in piena zona di guerra, dove avviene l’incontro con la giovane rifugiata Hiba, incontro che e ̀ all’origine del libro “Il vestito azzurro”, un dono richiesto ad Antonella Napoli da questa donna più volte stuprata, poiché in quella terra l’azzurro è simbolo di purezza, una intensa e coraggiosa testimonianza della realtà sudanese di quel periodo. Di tutto questo, e della attuale situazione in quell’area del mondo, ancora contrassegnata da conflitti e crisi umanitarie, relazioneranno, nel Salotto Comunale di Battipaglia questo pomeriggio alle ore 17,30, moderati da Alessandra De Vita, Silvana Montesanto, presidente dell’Auser, il Sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, Lino Picca dell’Associazione Libera e Michela Masullo in rappresentanza dell’Anpi, in dialogo con Antonella Napoli, sulla sua ultima opera, “Il vestito azzurro. Un regime dimenticato e il coraggio di una giornalista”, in libreria per le edizioni People. Antonella, che abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere quale collega, su queste colonne, penna della giudiziaria e della sanità, Presidente dell’associazione “Italians for Darfur Onlus”, nel consiglio di presidenza di
“Articolo 21” e membro dell’associazione “Giornaliste italiane unite libere autonome”, coordinator per l’Italia della campagna internazionale Sudan 365, si occupa da anni di diritti umani, promuovendo campagne, eventi e iniziative istituzionali. E’ autrice di vari saggi e libri, tra cui il best seller “Il mio nome è Meriam”; è stata insignita della Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica nel 2011 per il reportage fotografico “Volti e colori del Darfur”. Antonella fu fermata e rilasciata dopo alcune (lunghissime) ore dalla polizia del Sudan. L’hanno lasciata andare dopo aver cancellato tutte le riprese che lei aveva fatto di “obiettivi sensibili”: il lancio di lacrimogeni contro dei manifestanti. La rilasciarono dopo aver distrutto il suo lavoro di testimone, di giornalista. Dopo quell’episodio una vera e propria ripartenza professionale, da free lance che viaggia senza committente, senza assicurazione, contro il volere della famiglia, ma con la convinzione e la consapevolezza di svolgere un mestiere importante, al servizio di una società che può cambiare anche grazie ad una giornalista capace di tentare l’impossibile, ogni giorno. Strianese nomina Stefano Giuliano componente del Consiglio di Ravello Il Presidente della Provincia di Salerno ha nominato, ai sensi dell’articolo 8 comma 1 (lett. d) del vigente Statuto della “Fondazione Ravello”, il M°. Stefano Giuliano quale componente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Ravello per la Provincia di Salerno, in qualità di esponente del mondo della cultura o delle professioni. Del Consiglio di indirizzo fa
parte lo stesso Presidente della Provincia come previsto dallo Statuto. “Nei giorni scorsi – dichiara il Presidente Michele Strianese – è stato designato Presidente della Fondazione Ravello lo scrittore Antonio Scurati, con decreto del Presidente della Regione Campania, assieme all’ulteriore componente del CdA di nomina regionale, il notaio Diomede Falconio. Le nomine sono state disposte sentiti, rispettivamente, il Sindaco di Ravello e il sottoscritto, come prevede lo Statuto. Quindi anche noi come Provincia di Salerno abbiamo proceduto a quanto dettato dallo Statuto. Lo scorso anno insieme al Commissario straordinario Almerina Bove, abbiamo lavorato alla stesura del nuovo Statuto, a sostegno della bellissima edizione del Festival in un momento particolarmente delicato per l’emergenza. Eppure Ravello non si è fermata grazie alla forte volontà del Presidente della Regione Campania. Con lui ci muoviamo in sinergia perché la Fondazione Ravello svolge un fondamentale compito strategico di tutela e valorizzazione, in termini culturali ed economici, della vocazione di Ravello e dell’immagine della Campania nel mondo” Il segno poetico di Mariangela Gualtieri di Olga Chieffi Il segno poetico di Mariangela Gualtieri sposerà il dire di Roberto Latini, nello spettacolo “La delicatezza del poco e del niente”, uno degli eventi più preziosi della VI edizione della stagione Mutaverso Teatro, progetto dell’Associazione Erre Teatro ideato e diretto da Vincenzo Albano. Questa sera, alle ore 20.30 negli spazi del Teatro Ghirelli, riflettori
accesi su Fortebraccio Teatro e la Compagnia Lombardi-Tiezzi un concerto poetico per sola voce, in cui la poesia si trasformerà in respiro, saliva, corpo e voce. Le forme linguistiche e le figure retoriche sono dei mezzi che ci servono per raccontare la realtà così come la viviamo. Ognuno di noi usa ogni giorno metafore, iperboli, eufemismi, per cercare di dare una vita fisica, palpabile, alle proprie emozioni; per raccontarle agli altri e a noi stessi. La poesia è la massima espressione di questa tendenza, perché cerca di raccontare l’essenza delle cose, di superare il concetto di ‘io’ per avvicinarsi al ‘noi’, a ciò che tutti sentiamo. Mariangela Gualtieri è autrice di teatro. Ha fondato insieme al regista Cesare Ronconi il Teatro Valdoca, nel quale è attiva come drammaturga. “E’ poco il poco che so e di questo/ poco io chiedo perdono. Io chiedo/ perdono per quello che so, perdono io chiedo/ per tutto quello che so’ ”: così scrive nel suo Parsifal Mariangela Gualtieri, la quale non concepisce la natura né come entità né come metamorfosi, ma piuttosto come una meta spirituale da raggiungere e tramandare poeticamente. “Due verbi che si intrecciano – scrive il De Angelis – in una sorte comune: tramandare la natura ha valore soltanto se il cammino precedente ne ha avuto a sua volta, se ha osservato nel profondo quanto veniva offerto ai suoi occhi: popoli, cespugli, angeli, le minime differenze di luce, odore, di gesti e di dialetti durante il susseguirsi dei giorni e delle notti E’ perciò evidente – al di là di ogni abuso etimologico – che il gesto del tramandare converge con il tradurre: ne è un altro volto, quello visibile alla comunità, e si delinea via via che le cose viste camminando vengono riscritte nella lingua attuale del luogo attuale, con le sue diverse sillabe e pause, con i suoi nomi e i suoi cognomi”. Una poesia che oscilla tra la chiamata e la fuga, tra il presagio di senso e l’orrore per il nulla, tra la paura della sommersione e la fede nelle forze che traggono comunque dalle acque. La frequentazione delle cose è percorsa dal brivido della morte e dalla preghiera di una luce, dal sussulto inatteso della speranza. Essere avvolti nell’ombra non impedisce il
riverbero, e la poesia della Gualtieri è tutta sollecitata dalla luce, persino nel fondo dell’orrore. Ma tutta questa poesia è come un brulichío da cui scintillano immagini di violenza e di dolcezza, strappi di brutalità e sussurri di gentilezza. La scrittura di Mariangela Gualtieri, come il teatro insieme al quale prende forma, è primariamente esplorazione e registrazione di un flusso emotivo, di una voce che affiora alla coscienza. Quasi fosse un rabdomante della parola, l’autrice oltrepassa la sembianza razionale delle cose e i confini della psiche individuale, in un abbandono vigile e teso a cogliere l’essenza di stati d’animo e corrispondenze col mondo. E dalla capacità di osservazione stupita del mondo, unita a quella di ascolto delle risonanze interiori, nasce il tono sorprendentemente ispirato di queste poesie, che conducono chi legge nel territorio ibrido che sta fra infanzia e crudeltà, bellezza e dolore, umano e animale. Una visionarietà dirompente centra suggestioni e umori, e una generosa passionalità sostiene il verso, approdando a un discorso su vocazione, ragione e istinto, mancanza e possibilità di conseguimento, morte e rinascita. Cioè sulla necessità di tornare a uno stato sorgivo dell’essere per potersi ritrovare, per colmare la ferita della distanza da se stessi e dal proprio fuoco centrale. “Sul mercato alla stazione eravamo tutti d’accordo” “Questa mattina, mercoledì 9 giugno, a seguito di una rimostranza spontanea e pacifica da parte di alcuni ambulanti che operano presso il mercatino situato nelle adiacenze della stazione di Nocera Inferiore, una delegazione è stata ricevuta dall’Assessore al Commercio, dott. Antonio Franza. Va fatta
una doverosa precisazione: sul trasferimento tutti gli operatori sono stati sentiti ed eravamo tutti d’accordo nell’accettare l’area adiacente la stazione, giudicata dagli stessi operatori una zona centrale della città anche nel paragone con le altre proposte. Sulla nota di alcuni consiglieri comunali che esprimono solidarietà agli ambulanti, va detto che più che della solidarietà avremmo bisogno di soluzioni coraggiose. Alcuni aderenti al gruppo politico in questione, infatti, più volte ci avevano detto che dal trincerone dovevamo andare via. Allora: se realmente vogliono essere solidali mi aspetto che domattina presentino una mozione al Sindaco per delocalizzare il mercato davanti al Comune; è l’unica piazza vicino al trincerone il cui mercato non sarebbe di fastidio a nessuno. Questo sarebbe un vero segnale di vicinanza e non di semplice propaganda elettorale consumata sulle difficoltà della nostra categoria. In attesa di ‘scelte coraggiose’ e nella consapevolezza che la pandemia ha ridotto al lumicino i consumi, l’Amministrazione e gli stessi operatori hanno condiviso alcune iniziative. Chiunque comprerà presso il mercatino, con un minimo di spesa di 3 euro riceverà un biglietto che, compilato potrà essere poi introdotto in un urna per poi attendere il sabato l’estrazione di un buono spesa di 50euro utilizzabile tra i banchi del mercatino. Iniziativa voluta dall’Assessore al Commercio dott. Antonio Franza e dal Sindaco avv. Manlio Torquato e denominata SosteniAmo il commercio locale. Compra al Mercatino”. Il comune nel mirino dei sindacati Ancora bufera al Comune di Scafati: in merito al Contratto Decentrato Integrativo anno 2020, ancora una volta dall’Ente
vi è la mancata liquidazione delle obbligazioni contrattuali. Inoltre il Municipio ha istituito di un antitetico servizio di pronta reperibilità Utc ignorando la convocazione-confronto disposta dal Prefetto di Salerno. Le organizzazioni sindacali scrivono al sindaco e alla Segretaria Comunale. In una lettera a firma del Segretario Cgil/Fp, Alfonso Rianna, del segretario provinciale CislL/Fp Vincenzo Della Rocca, del Segretario Generale Uil/Fpl, Filomena D’Aniello e del Segretario Provinciale Csa, Angelo Rispoli, arriva al richiesta di convocazione urgente. “Le scriventi Organizzazioni Sindacali, hanno tenuto l’ennesima assemblea di tutto il personale dipendente del Comune di Scafati ove sono stati verificati e affrontati le gravi situazioni che affliggono l’intera struttura organizzativa dell’Ente, ricevendo mandato dall’assemblea di assumere drastiche posizioni di protesta – si legge nella lettera – Nello specifico vengono acuite inadempimenti in merito al del quadro normativo di tutela della salute e sicurezza sul lavoro è rappresentato dal D.Lgs. 81/2008 con conseguente recrudescenza da rischio da stress lavoro correlato generate dalla grave carenza di personale, che vede il datore di lavoro assegnare carichi di lavoro insostenibili nonché a svolgere attività plurime di mansioni nei diversi uffici orami sguarniti di risorse umane. Inoltre, vi è la mancata definizione ed esigibilità delle progressioni economiche orizzontale anno 2019 e 2020, performance anno 2020, mancata liquidazione delle indennità di specifiche responsabilità, indennità servizio estero ed ordine pubblico fondo Perseo Polizia Municipale, la modifica unilaterale accordo buoni pasto, l’istituzione unilaterale di un antitetico servizio pronta reperibilità “Ufficio Tecnico” – dichiara Alfonso Rianna – Tale istituzione si ritiene capro espiatorio per l’impossibilità di eseguila per mancanza di personale salariato impiegato nei turni, ma ancor più grave, è stata organizzata in assenza di beni strumentali come attrezzature e materiale tale da genere inutile interventi in caso di chiamata, che riteniamo vada sospesa senza indugio al fine del configurassi di potenziali danni erariali. Inoltre
l’Amministrazione non ha previsto l’incontro di confronto con le parti sociali, disposto dalla Prefettura di Salerno, afferente alla grave carenza di personale”. I sindacati chiedono quindi un urgente incontro. A Tramonti tavola rotonda con Pino Aprile, Diego de Silva, Sal De Riso È la settimana delle Radici al premio Città di Tramonti Pietro Tagliafierro. Il tema scelto per la XV edizione accompagnerà gli eventi della settimana fino al clou: la tavola rotonda moderata dal giornalista Pino Aprile con ospiti lo scrittore Diego De Silva, Sal De Riso, presidente dell’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani, Andrea Ferraioli, presidente della Rete Sviluppo Turistico Costiera Amalfitana, il docente universitario Paolo Romano, esperto di marketing territoriale. A fare gli onori di casa ci sarà il sindaco Domenico Amatruda. Appuntamento venerdì 11 giugno 2021 alle ore 20.00 sulla pagina Facebook del Premio Tagliafierro con la diretta della tavola rotonda che avrà luogo al Palazzo Municipale di Tramonti. L’autorevole tavola rotonda, di primo piano culturale come il Premio Tagliafierro di consuetudine mette in campo, ha come nome “Suggestioni di Pensiero” e darà vita ad un dibattito sul tema “Radici”. Sull’identità dei borghi che con la pandemia stanno tornando alla ribalta, con i loro spazi e la loro vita slow, come luoghi da vivere nel quotidiano per ritrovare umanità e autenticità. Le stesse “Radici” tra passato, presente e futuro, alimentate dalla più genuina essenza della città di Tramonti, alle quali devono essere ispirate da regolamento le poesie, le opere d’arte e i
cortometraggi che saranno presentati in concorso da professionisti e amatori, oltre che dagli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. Si ricorda che la partecipazione, gratuita, al premio è possibile fino al 12 giugno 2021. L’evento, nel rispetto delle misure sanitarie in vigore, sarà in presenza solo per autorità ed ospiti al tavolo. Siccome l’edizione 2021 fonde cultura e tecnologia, un evento tutto digitale chiamato “Suggestioni in versi” precederà la tavola rotonda mercoledì 9 giugno, alle ore 20.00. In differita sulla pagina Facebook “Premio Tagliafierro”, l’attore Gaetano Amato darà vita con la sua profonda voce a versi e, appunto, suggestioni dal Sentiero delle Formichelle. L’antica strada che veniva percorsa nell’800 e per metà ‘900 dalle donne che tradizionalmente portavano da Tramonti verso la valle, e il mare, i limoni che venivano imbarcati sui bastimenti e inviati in tutto il mondo. Un viaggio emozionante nelle radici. Dopo la tavola rotonda di venerdì 11 giugno si continua con un altro grande evento: Domenica 13/06 alle ore 20.00 Sal da Vinci in concerto sui canali social, in differita dal suggestivo Chiostro del Convento di San Francesco. Un emozionante spettacolo accompagnato dal pianoforte, dall’artista che i critici musicali di Rockol definiscono come: “il cantautore classico che nel corso della sua carriera ha unito la tradizione della canzone napoletana con atmosfere più contemporanee e moderne.“ Il concerto sarà poi seguito da un altro appuntamento digitale e dalla gran chiusura con la premiazione dei vincitori. Mercoledì 16 ore 20.00 l’appuntamento è con “Suggestioni Visive” dal territorio di Tramonti, con la messa in onda su social di un corto dedicato alla cittadina che sarà girato nei giorni del premio. Sabato 26 giugno ci sarà poi l’evento che va al cuore del premio: la cerimonia di premiazione in diretta social dal palazzo municipale. Gli ospiti saranno Monica Sarnelli, raffinata interprete della canzone napoletana la cui voce intona la sigla di Un Posto Al Sole, serie nella quale recita l’ospite maschile della serata: Giuseppe Pisacane, originario del territorio. Modera il giornalista Alfonso Bottone. Il Premio
Tagliafierro è promosso dal Comune di Tramonti, Everlive Italia, con la direzione artistica di Rossano Giordano ed è co-finanziato dal POC Campania 2014-2020 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e per la cultura. Programma regionale di eventi e iniziative promozionali”. Il posto degli assenti occupato da qualcun altro Un libro su quelli che non ci sono più e su quelli che restano. Il romanzo “Il posto degli assenti” di Francesco Puccio, Marlin editore, verrà presentato a Cava de’ Tirreni giovedì 10 giugno, alle 18.30, presso il Complesso Monumentale del Monastero di San Giovanni (Corso Umberto I, 167). Per l’occasione, il medico Mariano Agrusta e il giornalista Franco Bruno Vitolo, con accompagnamento musicale a cura di Ernesto Tortorella, si confronteranno con l’autore. Il libro Cosa accadrebbe se il posto che è sempre stato il nostro, accanto a una persona che abbiamo amato, finisse con l’essere occupato da qualcun altro? Questo interrogativo è centrale nel romanzo “Il posto degli assenti” di Francesco Puccio (collana “Il portico”, pagine 144, € 15,00, marlineditore.it), pubblicato da Marlin editore, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano, e disponibile nelle librerie e negli store on line. Il libro è in concorso al Premio Costadamalfilibri – Sezione Narrativa e Saggistica 2021. Significativo il commento dello scrittore Diego De Silva, che firma la quarta di copertina: «Non prendete il titolo alla lettera, ampliatelo. Questo è un libro sull’assenza, che aleggia su ogni pagina come una nebbia che si dirada progressivamente, scomparendo sul finale, al tempo di una scrittura che ha la delicatezza che si riserva alle cose fragili. Ed è lì, in quel posto disabitato eppure
pieno di presenze, che a un tratto ci sembra di veder passare qualcuno che abbiamo perso, che per un attimo ci concede un segno di sé». Sottolinea Francesco Puccio: «Questo è un romanzo che nasce da una riflessione sul tema dell’assenza che mi porto dentro da tempo. Accade, talvolta, che certi temi bussino alla nostra porta e senza aspettare che li si lasci entrare, si mettono comodi, in attesa che ad essi ci si rivolga. Occupano lo spazio intorno, abitano i luoghi, attraversano le memorie, e iniziano a diventare parte del tuo vissuto. Mi è capitato così con l’assenza, prima in certe mie scritture teatrali dedicate ai personaggi del mito classico, e poi in questo libro, nato durante un viaggio a Cefalonia, in una di quelle estati azzurre che solo il Mediterraneo conosce, e poi mai più andato via, finché non l’ho messo per iscritto. È una storia d’amore e di amicizia, ma anche la ricerca instancabile di una risposta alla domanda che fa da bussola a tutto il racconto: cosa accadrebbe se il posto che è sempre stato il nostro, accanto a qualcuno che abbiamo amato, fosse occupato da qualcun altro? Un romanzo su quelli che non ci sono più, ma anche su quelli che restano», precisa l’autore. È in linea con le atmosfere del libro l’esergo affidato alle riflessioni di Natalia Ginzburg, tratte dal racconto “Il nostro amico” (dedicato a Cesare Pavese), dalla raccolta “Piccole virtù“: «E la tristezza che la città ci ispira ogni volta che vi ritorniamo, è in questo sentirci a casa nostra e sentire, nello stesso tempo, che noi, a casa nostra, non abbiamo più ragione di stare; perché qui, a casa nostra, nella nostra città, nella città dove abbiamo trascorso la giovinezza, ci rimangono ormai poche cose viventi, e siamo accolti da una folla di memorie e di ombre». Francesco Puccio è nato a Cava de’ Tirreni nel 1982. Laureato in Lettere classiche all’Università di Napoli, è ricercatore all’Università di Padova, dove si occupa di Teatro antico greco e latino e della sua ricezione sulla scena contemporanea. Autore e regista teatrale, è ideatore e direttore artistico del progetto “L’antico fa testo”. Un progetto di ricerca sulla performatività del mito classico
sulla scena moderna. Ha scritto romanzi, drammaturgie, saggi, e ha realizzato numerosi progetti per il teatro nelle aree archeologiche e nei siti museali nazionali, specializzandosi nella scrittura di testi ispirati al mito antico e alla sua permanenza nel mondo contemporaneo. Notti magiche nell’anfiteatro Massimo Troisi di Baronissi Maxi schermo in Anfiteatro comunale per le partite dell’Europeo 2021. E’ tempo di Europei, la Nazionale del Ct Roberto Mancini è pronta a scendere in campo. Debutterà venerdì 11 giugno alle ore 21 contro la Turchia, poi incrocerà la Svizzera, il 16 giugno, alla stessa ora. Due eventi che potranno essere seguiti nell’Anfiteatro “P. Daniele”. “Abbiamo deciso di installare un maxi schermo per le partite dell’Italia e per le fasi successive del campionato europeo – spiega il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante – anch’io sarò in piazza a tifare per gli azzurri. E’ un evento che in questo momento assume per la nostra città anche un valore extracalcistico”. “Sarà una festa – assicurano all’unisono l’assessore agli eventi Giuseppe Giordano e allo sport Marco Picarone – c’è desiderio di socialità e di aggregazione. L’obiettivo è quello di far ripartire tutto ciò che ruota intorno al mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport, del divertimento e dell’intrattenimento rimasto fermo per un anno e mezzo”. “Riportiamo verso la normalità l’organizzazione degli eventi in città – conclude il consigliere delegato al turismo Giuseppe Pasquile – nelle prossime settimane proseguiremo con molteplici iniziative, sportive ma anche culturali e di intrattenimento, musica e spettacolo nel pieno rispetto delle normative anti Covid che ci verranno
indirizzate”. I tifosi potranno seguire le partite – nel rispetto delle norme anti Covid – prenotando il biglietto presso l’Ufficio Urp del Comune, contattando il numero telefonico 089828246 oppure inviando una e-mail all’indirizzo urp@comune.baronissi.sa.it . Angri diventa “Città d’Arte” La Proloco Angri, in un ottica di valorizzazione e promozione socio-culturale del territorio, ha realizzato il progetto “Angri Città d’Arte”, una lunga kermesse che parte da giugno fino ad ottobre e racchiude in maniera trasversale rappresentazioni di tutte le arti, dalla musica e spettacolo allo sport, dalla storia alla cultura, dalla presentazione di libri a convegni. La rassegna è realizzata in collaborazione con il Comune di Angri, l’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo, con il patrocinio della Regione Campania, della Camera di Commercio di Salerno, della Confesercenti provinciale di Salerno e dell’Unpli Provinciale di Salerno. Inoltre attraverso una manifestazione di interesse, la Pro Loco ha invitato tutte le associazioni del territorio a partecipare alla rassegna, arricchendo così il cartellone di eventi. Diverse le associazioni che hanno aderito all’iniziativa, potendo così ripartire dopo tanto tempo di inattività. Alla conferenza stampa di presentazione svolta nella Casa del Cittadino, numerosi gli interventi con i saluti dell’assessore alla Cultura e Spettacolo Francesco Ferraioli, dell’assessore ai Servizi Sociali Maria D’Aniello, del direttore del Dipartimento Studi e Ricerche Turistiche Raffaele Palumbo, del giornalista Salvatore Biazzo e del presidente onorario Pro Loco Angri Giuseppe Abate. “Finalmente ritornano gli eventi culturali estivi ad Angri. Grazie alla Pro Loco, guidata dal presidente Aldo Severino, in sinergia
con la nostra Amministrazione e i tanti soggetti culturali del territorio, proponiamo un ricco cartellone di eventi di spessore, spaziando dalla letteratura alla musica, valorizzando le tradizioni e i sapori popolari e anche il nostro Sant’Alfonso Maria Fusco. La nostra città meritava questa programmazione, soprattutto per cercare di lasciarci alle spalle il torpore del lockdown e assicurare ai cittadini le attività di socialità e svago che tanto ci sono mancate negli ultimi mesi. Spero e mi auguro che sia solo il primo di tanti anni di collaborazione tra Pro Loco e l’Amministrazione comunale. Invito i nostri concittadini a partecipare attivamente a tutti gli eventi organizzati per toccare con mano il lavoro di questi ultimi mesi” – spiega l’assessore alla Cultura e Spettacolo Francesco Ferraioli. Dopo i saluti, il progetto è stato ampiamente illustrato dal presidente Aldo Severino: “Purtroppo durante la pandemia le attività culturali, artistiche, educative e in generale tutte quelle che prevedono aggregazione hanno necessariamente subito una drastica battuta d’arresto, ora il nostro intento è di portare una ventata di positività attraverso delle iniziative che possano coinvolgere tutta la cittadinanza, regalando un momento di spensieratezza ad adulti e bambini, ma il nostro obiettivo è anche di rivalorizzare la nostra città che da lungo tempo sta vivendo una stagnazione culturale. Noi come Associazione Pro Loco faremo il possibile affinché i cittadini angresi ritrovino il gusto di un buono spettacolo musicale piuttosto che di una visita ad una mostra o ad una presentazione di un libro o ancora ad una degustazione, senza doversi spostare altrove”. Il primo appuntamento è in programma il giorno 12 giugno 2021, alle ore 20,00 in Villa Comunale. L’evento vedrà impegnato, nella presentazione del suo libro, il giornalista, volto storico sportivo della Rai Salvatore Biazzo e come moderatore Giuseppe De Caro del TGR Campania. Per tutta la durata della manifestazione, gli eventi presentati in Villa Comunale sono con ingresso libero ma limitato, nel rispetto delle normative anticovid, con posti a sedere distanziati, nel numero massimo compreso tra 50 e 70
postazioni a seconda dell’evento. Il consigliere Trotta in campo al fianco dei cittadini di Sonia Angrisani L’ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Nocera Inferiore e consigliere comunale di opposizione Gianfranco Trotta lascia ha creato il gruppo nocerino del partito fondato da Carlo Calenda. L’avvocato Trotta esperto in diritto di famiglia, minorile e delle persone. Presidente della Camera Minorile di Nocera Inferiore. Consigliere Comunale della città di Nocera Inferiore dal 2011 al 2017 e poi Assessore alle Politiche Sociali dal 2017 al 2020, attualmente consigliere comunale. Come mai questa scelta di fare politica in anni in cui sempre meno persone si avvicinano a questo mondo? “Ho scelto di fare politica perché ritengo che occuparsi della cosa pubblica è un dovere di ogni cittadino, in ogni sua accezione, sia attraverso la partecipazione diretta che indirettamente, sempre però interessandosi della propria comunità. Secondo lei come si possono attrarre i cittadini? Perché la politica sembra sempre meno interessante per gli Italiani? Anche quella locale? “I cittadini si possono attrarre solo facendo proposte concrete, proponendo una idea di politica che non si traduca solamente in critiche all’avversario, in spot elettorali, ma proponendo soluzioni ai loro problemi e ascoltandoli davvero, che è cosa diversa dal sentirli”. Lei è nuovamente in Consiglio Comunale quali le sue aspettative? Quali saranno le priorità della sua attività consiliare? “La mia attività di consigliere è e sarà concentrata sempre su tutto ciò che è tutela dei cittadini,
nel rispetto del ruolo che rivesto, nella ferma convinzione che il consigliere comunale esercita un ruolo fondamentale nei processi decisionali, sia esso di maggioranza o di minoranza. Sulla giunta preferisco non esprimere giudizi, anche per rispetto a coloro con i quali ho comunque condiviso una parte del percorso, saranno poi i cittadini a giudicare. Questo, però, non mi impedirà di essere critico quando non condividerò delle scelte e/o allorquando dovessi rilevare delle criticità”. Non le sembra che il Consiglio Comunale di Nocera Inferiore sia sempre più un luogo dove più che discutere, si ratificano decisioni già prese? “Il Consiglio Comunale non può essere ridotto a semplice esecutore o ratificatore di decisioni già prese, così viene svilito il ruolo che i cittadini assegnano ai consiglieri, questo aspetto fu da me ribadito anche nel consiglio del 30 dicembre scorso in cui rientrai in assise. Devono tenersi più consigli comunali, così come devono funzionare le commissioni, altrimenti siamo di fronte ad una gestione della cosa pubblica non in linea col principio della partecipazione democratica”. Dopo quattro anni, si può fare un bilancio della giunta comunale? Reputa il progetto politico rappresentato dal sindaco Manlio Torquato ancora spendibile in campagna elettorale? Quali alternative possibili? “Ormai ci avviamo alla fine della consiliatura, manca un anno più o meno, nel corso del quale l’attenzione va dedicata alla soluzione dei problemi che ancora restano irrisolti, se il modello Torquato è ancora proponibile non sta a me dirlo, io sono in minoranza, ho fatto una scelta diversa che esprime la mia opinione in merito”. Qualcun altro sostiene che le uscite dai gruppi politici di appartenenza, specie nella maggioranza e in prossimità oramai della scadenza della legislatura, debbano essere lette come tentativi di riposizionamento politico in chiave elettorale. Quanto c’è di vero in questa analisi? “Sui giornali, sui social, l’attenzione è già rivolta alle prossime amministrative, com’è naturale che sia, girano tante voci su candidati a Sindaco, coalizioni, costruzioni di liste, etc., etc.,. Credo che la cosa fondamentale sia avere un’idea di città, di sviluppo del
territorio, che non sia limitata solo alla gestione dell’ordinario, da presentare all’elettorato, perché, se è vero che in politica contano anche i numeri, la scelta del governo della città non può risolversi in una somma algebrica. Azione vuole recitare la propria parte, come sta già facendo dalla sua costituzione, provando a caratterizzarsi per la proposta e non solo per la critica ed è quello che farà anche in quest’ultimo anno, aprendosi al dialogo con le forze che si identificano nell’ideale liberale e socialdemocratico e nei principi della partecipazione e della condivisione”. Avvocato Trotta, è pronto per scendere di nuovo in campo? “Sono già in campo!”.
Puoi anche leggere