Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020

Pagina creata da Gabriel D'Amico
 
CONTINUA A LEGGERE
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
Comune di Russi
mercoledì, 15 gennaio 2020
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
Comune di Russi
                                                 mercoledì, 15 gennaio 2020

Prime Pagine

 15/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                     4
 Prima pagina del 15/01/2020

Cronaca

 15/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                                          5
 «Oltre 50 famiglie senza mobili»
 15/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                                      6
 Mercatone Uno, clienti beffati: «Addio ai mobili pagati»
 15/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                                          7
 Lido di Dante, presto un chiosco in via Matelda
 14/01/2020   Ravenna Today                                                                                         8
 Mercatone Uno, i clienti non avranno i mobili già pagati: "Vergognosa conclusione"
 14/01/2020   Ravenna24Ore.it                                                                                       9
 Mercatone Uno. Mobili già pagati non saranno consegnati, l' ira di Federconsumatori: "Vergogna"
 14/01/2020   RavennaNotizie.it                                                                                    10
 Crisi Mercatone Uno. I mobili acquistati e pagati non saranno consegnati ai clienti

Cultura e Turismo

 15/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42                                    MARCELLO TOSI   11
 I libri mai visti sono tornati! Che meraviglie a Palazzo Rasponi
 15/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                                         13
 Russi, incontro sull' educazione

Politica locale

 15/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                                     14
 Marabini (Lega): «Serve una stretta sulle droghe»

sport

 15/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                                                    15
 Il Russi va di cinquina Piange l' Osteria
 15/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 70                                                         16
 Calcio a 5, il Russi si è imposto 5-2 sul Futsal Bellaria

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 15/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                      G.Sa.   17
 Ance: Anas in ritardo, ripartita la spesa dei Comuni (+16%)
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
15/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 2                       Celestina Dominelli   19
Il Manifesto sul clima verso Assisi con 2mila firme
15/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 29                                            21
Pensioni, Quota 100 alimenta la fuga dalla Pa
15/01/2020   Italia Oggi Pagina 38                      FRANCESCO CERISANO       23
Ex Ilva, rinnovo cigs nel Milleproroghe
15/01/2020   Italia Oggi Pagina 38                        STEFANO MANZELLI       24
Dal Viminale contributi per la vigilanza delle scuole
15/01/2020   Italia Oggi Pagina 38                                               25
Amianto, fondi per le bonifiche
15/01/2020   Italia Oggi Pagina 38                                               26
Sblocco turnover non per tutti
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
[ § 1 § ]

            mercoledì 15 gennaio 2020
                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
[ § 1 5 2 7 4 7 4 6 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 44

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                       Cronaca

                          «Oltre 50 famiglie senza mobili»
                          Russi, Mercatone Uno, la denuncia di Federconsumatori. Fuschini: «C' è chi aveva ordinato il giorno prima»

                          «C' è un cliente che aveva ordinato e pagato un mobile. Lo hanno
                          chiamato dal negozio per andare a ritirarlo, ma lui quel giorno era
                          impegnato col lavoro e non è riuscito ad andare: ha pensato 'andrò
                          domani'. Ma il giorno dopo la ditta era fallita e il negozio chiuso». Sembra
                          assurdo, ma è successo a tanti al Mercatone Uno: le famiglie che si sono
                          rivolte a Federconsumatori, nella speranza di ottenere i mobili già pagati,
                          sono circa 50. E rischiano in modo sempre più concreto di restare a
                          bocca asciutta. «A queste si aggiungono tutti quei clienti che non si
                          sono rivolti a noi - spiega Vincenzo Fuschini, presidente di
                          Federconsumatori Ravenna -. È difficile fare una stima di quanti siano in
                          totale. E la cosa paradossale è che tanti di loro avevano ordinato mobili
                          esposti, solo da portare via: non dovevano arrivare da chissà dove, erano
                          lì, dietro alla saracinesca abbassata». Ma ora la speranza di poter entrare
                          in possesso dei mobili pagati, come spiegano da Federconsumatori, è
                          diventata ancora più remota: «Il curatore del fallimento ha comunicato
                          che i mobili acquistati e pagati non saranno consegnati ai clienti - spiegano dall' associazione dei consumatori -.
                          Questa decisione ha suscitato sconcerto e rabbia fra i clienti, alcuni dei quali, anche nel punto vendita di Russi,
                          avevano acquistato i mobili in esposizione, ovvero non avevano ancora ricevuto la consegna degli articoli già
                          consegnati al negozio». Federconsumatori inoltre spiega che le domande di restituzione dei beni mobili in custodia
                          «non sono state prese in considerazione», e anzi «il curatore ha chiesto e ottenuto l' autorizzazione a sciogliere tutti i
                          contratti, vendendo i mobili presenti nei magazzini a blocchi, probabilmente per somme assai inferiori al prezzo».
                          Attualmente Federconsumatori ha chiesto un incontro urgente al ministro dell' Economia Roberto Gualtieri e a quello
                          dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli per affrontare la questione: «Ai clienti è semplicemente riconosciuto il
                          diritto di presentare la domanda di insinuazione nel passivo, come creditori, con scarsissime speranze di ottenere
                          qualcosa» prosegue Federconsumatori, che aggiunge che ritiene «gravissimo che si sia consentito alla Shernon
                          Holding (proprietaria del Mercatone, ndr) di effettuare le operazioni di vendita pur essendo pienamente consapevole
                          dell' effettiva impossibilità di rispettare gli obblighi contrattuali, mettendo in atto una vera e propria azione
                          truffaldina». Fuschini in questi mesi ha incontrato tanti clienti increduli di fronte all' accaduto: «Magari erano andati il
                          giorno prima ad acquistare i mobili. Fino al giorno precedente alla chiusura nel negozio si vendeva, cucine
                          comprese, semplicemente dietro al pagamento di un acconto. Anche molto piccolo». Sara Servadei ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 5
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
[ § 1 5 2 7 4 7 5 3 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 6

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                      Cronaca

                          Mercatone Uno, clienti beffati: «Addio ai mobili pagati»
                          Il curatore ha comunicato che non saranno consegnati L' associazione chiede un incontro urgente al governo

                          RAVENNA Nella giornata di quella chiusura lampo, di cui gli stessi lavoratori
                          erano venuti a conoscenza attraverso i social, erano stati tanti i clienti fuori dal
                          punto vendita di Russi (come di vari in tutta Italia) che attendevano fiduciosi l'
                          apertura delle porte automatiche. Molti in via Luciano Pezzi erano lì per ritirare
                          merce già pagata e furono informati dell' impossibilità che questo avvenisse
                          dal Corriere Romagna, presente per intervistarli. Per loro e per le migliaia di
                          clienti nella medesima condizione in tutto lo Stivale le notizie non sono buone.
                          Soldi addio «La vicenda del fallimento della Shernon Holding, il gruppo maltese
                          che aveva acquistato i negozi con marchio "Mercatone Uno", sembra ormai
                          conclusa nel modo peggiore per i clienti: il curatore del fallimento, infatti, ha
                          comunicato che i mobili acquistati e pagati non saranno consegnati ai clienti».
                          Ad affermarlo è Feder consumatori che che spiega come «le domande di
                          restituzione dei beni mobili in custodia del curatore, presentate anche con l'
                          assistenza della Federconsumatori di Ravenna, non sono state prese in
                          considerazione-spiegal' associazione-. Il curatore ha chiesto e ottenuto l'
                          autorizzazione a scio gliere tutti i contratti, vendendo i mobili presenti nei
                          magazzini a blocchi, probabilmente per somme assai inferiori al prezzo. Ai clienti è semplicemente riconosciuto il
                          diritto di presentare la domanda di insinuazione nel passivo, come creditori, con scarsissime speranze di ottenere
                          qualcosa». Federconsumatori chiede a questo punto un intervento del Governo: «Considerando la gravità dei fatti,
                          abbiamo chiesto un incontro urgente al ministro dell' Economia, Gualtieri, e al ministro dello Sviluppo Economico,
                          Patuanelli, per discutere degli strumenti idonei ad affrontare la situazione e a tutelare idi ritti delle famiglie. L'
                          incontro non è stato ancora concesso. Riteniamo gravissimo - conclude Feder consumatori - quella che fu la
                          condotta di Shernon, una vera e propria azione truffaldina a danno degli utenti». AN.TA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 6
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
[ § 1 5 2 7 4 7 5 1 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 46

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                         Cronaca

                          Lido di Dante, presto un chiosco in via Matelda
                          Aggiudicata la concessione per l' installazione di una friggitoria

                          È scaduta la domanda per la concessione di un' area comunale per l'
                          installazione di un chiosco per l' esercizio di un' attività di produzione e
                          vendita di prodotti di friggitoria e similari in via Matelda a Lido di Dante,
                          alla quale sono stati giudicati ammissibili due progetti. Uno, quello di
                          Michael Baroncini di Godo di Russi, ha ottenuto 8.37 punti, l' altro invece,
                          intestato a Antonio Del Grippo di Russi, ha chiuso con 8.88 punti,
                          risultando quindi vincente. A Del Grippo va quindi la concessione, della
                          durata di 12 anni, per l' occupazione dell' area in oggetto, che sarà
                          sottoposta alle vigenti tariffe della tassa per l' occupazione di spazi ed
                          aree pubbliche. Il Comune di Ravenna ricorda comunque che l'
                          aggiudicazione alla ditta prima classificata è provvisorio, e subordinata
                          all' esito positivo delle verifiche di legge.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
[ § 1 5 2 7 4 7 5 4 § ]

                          martedì 14 gennaio 2020

                                                                               Ravenna Today
                                                                                      Cronaca

                          Mercatone Uno, i clienti non avranno i mobili già pagati: "Vergognosa conclusione"
                          La vicenda del fallimento della Shernon Holding, il gruppo maltese che aveva acquistato i negozi con marchio
                          "Mercatone Uno", sembra ormai conclusa nel modo peggiore per i clienti

                          1 Borracce di acciaio e fontane di acqua depurata: Federcoop Romagna è
                          plastic free 2 Mercatone Uno, i clienti non avranno i mobili già pagati:
                          "Vergognosa conclusione" Video del giorno Attendere un istante: stiamo
                          caricando il video... La vicenda del fallimento della Shernon Holding, il
                          gruppo maltese che aveva acquistato i negozi con marchio "Mercatone
                          Uno", sembra ormai conclusa nel modo peggiore per i clienti: il curatore del
                          fallimento, infatti, ha comunicato che i mobili acquistati e pagati non saranno
                          consegnati ai clienti. "Questa decisione ha suscitato sconcerto e rabbia fra i
                          clienti alcuni dei quali, anche nel punto vendita di Russi, avevano acquistato i
                          mobili in esposizione, ovvero non avevano ancora ricevuto la consegna degli
                          articoli già consegnati al negozio - commenta la Federconsumatori
                          ravennate - Le domande di restituzione dei beni mobili in custodia del
                          curatore, presentate anche con la nostra assistenza, non sono state prese in
                          considerazione. Il curatore ha chiesto e ottenuto l' autorizzazione a
                          sciogliere tutti i contratti, vendendo i mobili presenti nei magazzini a blocchi,
                          probabilmente per somme assai inferiori al prezzo. Ai clienti è
                          semplicemente riconosciuto il diritto di presentare la domanda di insinuazione nel passivo, come creditori, con
                          scarsissime speranze di ottenere qualcosa. Considerando la gravità dei fatti, abbiamo chiesto un incontro urgente al
                          ministro dell' Economia Gualtieri e al ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli per discutere degli strumenti
                          idonei ad affrontare la situazione e a tutelare i diritti delle famiglie. L' incontro non è stato ancora concesso.
                          Riteniamo gravissimo che si sia consentito alla Shernon Holding di effettuare le operazioni di vendita pur essendo
                          pienamente consapevole dell' effettiva impossibilità di rispettare gli obblighi contrattuali, mettendo in atto una vera e
                          propria azione truffaldina a danno degli utenti".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
[ § 1 5 2 7 4 7 5 5 § ]

                          martedì 14 gennaio 2020

                                                                              Ravenna24Ore.it
                                                                                      Cronaca

                          Mercatone Uno. Mobili già pagati non saranno consegnati, l' ira di Federconsumatori:
                          "Vergogna"
                          Rabbia e sconforto tra i clienti anche del punto vendita di Russi

                          La vicenda del fallimento della Shernon Holding, il gruppo maltese che aveva
                          acquistato i negozi con marchio "Mercatone Uno", si appresta a concludersi
                          con nuove polemiche. In una dura nota, infatti, Federconsumatori annuncia
                          la comunicazione del curatore fallimentare: "I mobili acquistati e pagati non
                          saranno consegnati ai clienti". "Questa decisione - spiega l' associazione - ha
                          suscitato sconcerto e rabbia fra i clienti, alcuni dei quali, anche nel punto
                          vendita di Russi, avevano acquistato i mobili in esposizione, ovvero non
                          avevano ancora ricevuto la consegna degli articoli già consegnati al
                          negozio. Le domande di restituzione dei beni mobili in custodia del curatore,
                          presentate anche con l' assistenza della Federconsumatori di Ravenna, non
                          sono state prese in considerazione. Il curatore ha chiesto e ottenuto l'
                          autorizzazione a sciogliere tutti i contratti, vendendo i mobili presenti nei
                          magazzini a blocchi, probabilmente per somme assai inferiori al prezzo". "Ai
                          clienti - prosegue amaramente Federconsumatori - è semplicemente
                          riconosciuto il diritto di presentare la domanda di insinuazione nel passivo,
                          come creditori, con scarsissime speranze di ottenere qualcosa".
                          Federconsumatori ha chiesto un incontro urgente al ministro dell' Economia Gualtieri e al ministro dello Sviluppo
                          Economico Patuanelli per discutere degli strumenti idonei ad affrontare la situazione e a tutelare i diritti delle
                          famiglie, ma, si legge, l' incontro non è stato ancora concesso. "Riteniamo gravissimo - conclude l' associazione -
                          che si sia consentito alla Shernon Holding di effettuare le operazioni di vendita pur essendo pienamente
                          consapevole dell' effettiva impossibilità di rispettare gli obblighi contrattuali, mettendo in atto una vera e propria
                          azione truffaldina a danno degli utenti".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 9
Comune di Russi mercoledì, 15 gennaio 2020
[ § 1 5 2 7 4 7 4 8 § ]

                          martedì 14 gennaio 2020

                                                                            RavennaNotizie.it
                                                                                     Cronaca

                          Crisi Mercatone Uno. I mobili acquistati e pagati non saranno consegnati ai clienti
                          La vicenda del fallimento della Shernon Holding, il gruppo maltese che aveva acquistato i negozi con marchio
                          'Mercatone Uno', sembra ormai conclusa nel

                          La vicenda del fallimento della Shernon Holding, il gruppo maltese che aveva
                          acquistato i negozi con marchio 'Mercatone Uno' , sembra ormai conclusa
                          nel modo peggiore per i clienti: il curatore del fallimento, infatti, ha
                          comunicato che i mobili acquistati e pagati non saranno consegnati ai clienti
                          .'Questa decisione ha suscitato sconcerto e rabbia fra i clienti, alcuni dei
                          quali, anche nel punto vendita di Russi, avevano acquistato i mobili in
                          esposizione, ovvero non avevano ancora ricevuto la consegna degli articoli
                          già consegnati al negozio - spiegano dalla Federconsumatori di Ravenna - .
                          Le domande di restituzione dei beni mobili in custodia del curatore,
                          presentate anche con l' assistenza della Federconsumatori di Ravenna, non
                          sono state prese in considerazione. Il curatore ha chiesto e ottenuto l'
                          autorizzazione a sciogliere tutti i contratti , vendendo i mobili presenti nei
                          magazzini a blocchi, probabilmente per somme assai inferiori al prezzo'
                          prosegue la nota inviata dall' associazione in tutela dei consumatori -. Ai
                          clienti è semplicemente riconosciuto il diritto di presentare la domanda di
                          insinuazione nel passivo, come creditori, con scarsissime speranze di
                          ottenere qualcosa'.Considerando la gravità dei fatti, la Federconsumatori ha chiesto un incontro urgente al ministro
                          dell' Economia Gualtieri e al ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli per discutere degli strumenti idonei ad
                          affrontare la situazione e a tutelare i diritti delle famiglie . L' incontro non è stato ancora concesso.'Riteniamo
                          gravissimo che si sia consentito alla Shernon Holding di effettuare le operazioni di vendita pur essendo pienamente
                          consapevole dell' effettiva impossibilità di rispettare gli obblighi contrattuali, mettendo in atto una vera e propria
                          azione truffaldina a danno degli utenti' concludono da Federconsumatori Ravenna.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 10
[ § 1 5 2 7 4 7 4 9 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 42

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                 Cultura e Turismo

                          I libri mai visti sono tornati! Che meraviglie a Palazzo Rasponi
                          Accanto ai nuovi manufatti inediti sono esposti anche 45 pezzi della "Bibliothèque imaginaire de Rabelais"

                                                                                                                                   MARCELLO TOSI

                          RAVENNA Rinasce a Palazzo Rasponi delle Teste quell' autentica festa degli
                          occhi e dello stupore che è "Libri mai mai visti". L' iniziativa, visibile fino al 19
                          gennaio e curata dai vari cervelli associati dell' associazione Vaca, è promossa
                          da assessorato alla Cultura, Biblioteca Classense e Ibc. Accanto alla mostra di
                          libri ma nufatti, mai editi né esposti in pubblico, anche quella formata da 45
                          "pezzi" facenti parte del fondo"La bibliothèque imaginai rede Rabelais",
                          realizzati da artistiche hanno partecipato alle prime edizioni di "Libri mai visti",
                          invitati a ricostruire l' immaginaria biblioteca di Saint Victor, inventata e
                          descritta in "Gargantua et Pantagruel". Un gioco, come lo definiscono i suoi
                          ideatori, cheebbeper21edi zioni a Russi un successo sempre crescente,
                          innestato sul desiderio di creare con le proprie mani un libro -oggetto: con un
                          testo già noto oppure inventato o anche solo attraverso immagini e
                          particolarità del manufatto, che lo rendono libro magari anche senza parole. Dal
                          1995 hanno partecipato migliaia di concorrenti da tutto il mondo, e il successo
                          si è esteso anche alle esposizioni tenute alla NewYorkUniversity, al Salon du
                          livre di Parigi e nel Galles. Chiediamo allo scrittore e creativo Gianni Zauli
                          dell' associazione Vaca: come si è reso possibile il ritorno di "Libri mai visti" e quale esiti ha registrato il
                          nuovo concor so rivolto agli artisti? «Libri mai mai visti è ritornato grazie, ovviamente, al decisivo e meritorio
                          intervento dell' assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e dell' Istituzione Biblioteca Classense che lo hanno
                          calorosamente accolto. Ma anche grazie a manifestazioni di solidarietà che da subito (appena "circostanze di forza
                          maggiore" fecero sospendere l' iniziativa nel 2015) abbiamo ricevuto da tutta Italia e dall' estero. È ritornato grazie a
                          impegno, dedizione evo glia di riappropriarsi di questo sogno collettivo, e alla grande, in quanto c' è stata una
                          risposta all' invito a partecipare da parte di artisti da tutta Italia, da diversi Tutto questo si è rivelato ancora «un gioco
                          di libri», in grado di stupire attraverso «la libertà di immaginare, inventare, sognare, volare e costruire il proprio libro».
                          Assolutamente sì! Un gioco che non smette mai di meravigliare e che ha un valore intrinseco che miscela con
                          leggerezza, mettendoli sullo stesso piano, seriosità e divertimento. Una mostra, avete scritto sottolineando l' aspetto
                          oggettuale dei manufatti, che deve essere non solo vista ma toccata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 11
[ § 1 5 2 7 4 7 4 9 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                Cultura e Turismo

                          La peculiarità è infatti questa: il pubblico non solo può, ma è addirittura invitato a toccare, sfogliare (qualora siano
                          presenti pagine), ascoltare, maneggiare, annusare le opere per poter gustare e godere appieno della loro bellezza ed
                          entrare in questo affascinante mondo di editoria che è allo stesso tempo utopica e concreta. Orario feriali 15-18,
                          sabato e festivi 11-18. Ingresso libero.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 12
[ § 1 5 2 7 4 7 5 6 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 46

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                               Cultura e Turismo

                          Russi, incontro sull' educazione

                          Terminano alle 18 gli incontri dedicati a informare, discutere e
                          confrontare i molteplici aspetti della vita educativa. Titolo dell' ultimo
                          appuntamento alla Biblioteca Comunale di Russi, è 'Sbagliando si
                          impara. Sostenere le autonomie dei bambini per farli crescere sicuri', con
                          Alessandra Marcazzan.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
[ § 1 5 2 7 4 7 5 2 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 6

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                  Politica locale

                          Marabini (Lega): «Serve una stretta sulle droghe»

                          RUSSI «La droga fa male: è annullamento e morte, un pericolo per sè e per gli
                          altri come dimostrano le troppe e assurde tragedie della strada. Con la Lega al
                          governo della Regione sarà affidata la prevenzione alle istituzioni competenti.
                          La scuola inprimis dovrà garantire una corretta informazioneeprevenzione». Lo
                          afferma Marabini Maria, candidata a consigliere regionale per il Carroccio.
                          Lucia Borgonzoni, riferisce la candidata, «afferma spesso "droga e spaccio di
                          cocaina alla luce del sole. Uno schifo. Non è questo il modello di Emilia-
                          Romagna che ho in mente". La Lega al governo aveva dato più fondi ai sindaci
                          per la videosorveglianza, assunto forze dell' ordine e finanziato il progetto
                          Scuole sicure per tenere lontani gli spacciatori dalle classi. Oggi il Pd di
                          Bonaccini vuole smantellare i Decreti sicurezza! Con noi al governo della
                          regione tolleranza zero. La scuola, per una corretta informazione, si farà
                          promotrice di distribuzioni su cosa causa l' uso delle droghe e quali sono i danni
                          a lungo e breve termine sia a livello fisico che mentale».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
[ § 1 5 2 7 4 7 5 0 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 35

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                       sport

                          CALCIO A 5 C1

                          Il Russi va di cinquina Piange l' Osteria

                          IMOLA La ripresa del campionato non è stata positiva per la sola Osteria
                          Grande, sconfitta a domicilio dal Forlì (1-5, golbiancoblù di Salvi ni) e sempre
                          terzultimi in classifica. Chi invece sta benissimo è il Russi, che si conferma sul
                          secondo gradino del podio dopo la vittoria esterna sul campo del Bellaria (2-5):
                          la cinquina arancione è stata firmata da Gurioli, Cedrini, Riccardo Babini,
                          Gallami nie Masetti a segno dalla propria porta. Resta stabilmente in zona
                          playoff anche la Ic Futsal, 4ª dopo la vittoria 6-4 alla Cavina con tro il Futsal
                          Sassuolo in un match nel quale hanno segnato una doppietta a testa Paolini ed
                          Argnani (a punto pure Lesce e Scala). Si torna in campo sabato 18 gennaio con
                          il menù che prevede la sfida Russi -Osteria Grande e la trasferta della Ic Futsal
                          sul campo del Forlì. La classifica Modena 41; Russi 38; Gennarini 36; Ic Futsal,
                          Forlì e Balca 28; Bellaria 23; Santa Sofia 19; Fos solo, Real Casalgrandese 15;
                          Baraccaluga 15; Osteria Grande 7; Rimini 5; Futsal Sassuolo 3. A.M.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
[ § 1 5 2 7 4 7 4 7 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 70

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                        sport

                          Calcio a 5, il Russi si è imposto 5-2 sul Futsal Bellaria

                          Il Russi calcio a 5 ha iniziato il nuovo anno nello stesso identico modo
                          con cui aveva chiuso il 2019 e cioè vincendo. Infatti la formazione
                          allenata da Balducci nel primo impegno del 2020 si è imposta
                          nettamente in trasferta, superando col punteggio di 5-2 il Futsal Bellaria,
                          centrando così il decimo successo consecutivo e confermandosi al
                          secondo posto del girone di serie C1. Ad andare a segno per i 'falchetti'
                          sono stati Gurioli, Cedrini, Riccardo Babini, Gallamini ed Erik Masetti.
                          Questa la classifica del girone: Modena 41 punti; Russi 38; Gennarini
                          Montecchio 36; Oleodinamica Forlì, IC Imola, Balca Malalbergo 28;
                          Bellaria 23; Santa Sofia 19; Fossolo, Real Casalgrande 15; Baraccaluga
                          Piacenza 14; Osteria Grande 7; Rimini 5; Sassuolo 3. Gli arancioneri di
                          Balducci continuano quindi a inseguire la capolista Modena con 3 punti
                          di ritardo e sabato prossimo, tra le mura amiche del 'PalaValli'
                          ospiteranno l' Osteria Grande, terzultima della classe.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
[ § 1 5 2 7 4 7 5 7 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 2

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          OGGI L' OSSERVATORIO CONGIUNTURALE

                          Ance: Anas in ritardo, ripartita la spesa dei Comuni (+16%)
                          Buia: grave che l' azienda delle strade spenda il 39% di quanto programmato

                                                                                                                                                 G.Sa.

                          ROMA Oggi anche l' Ance, l' associazione nazionale dei costruttori edili che
                          presenta a Roma il suo Osservatorio congiunturale, evidenzierà alcuni primi
                          segnali di risveglio del mercato delle opere pubbliche, come la crescita
                          della spesa effettiva dei comuni che nei primi dieci mesi del 2019 ha
                          registrato un +16%. Qui non parliamo di bandi di gara ma di spesa di
                          investimenti vera, di cassa fumante, trainata anche in questo caso dal
                          Nord-Ovest che registra una crescita del 27%. Vanno bene anche il Nord-
                          Est (+20%) e il Centro (+19%) mentre resta indietro il Sud (+4%). Su scala
                          regionale, i sindaci che hanno accelerato di più la spesa di investimento
                          (+37%) sono quelli del Lazio. «Buona parte del merito di questo risultato -
                          dice il presidente dell' Ance, Gabriele Buia - è attribuibile al modello
                          spagnolo che ha consentito la spesa soprattutto per manutenzioni con
                          procedure estremamente semplificate. Abbiamo proposto noi per primi
                          quel modello e pensiamo che bisognerebbe insistere su quella strada». Il
                          modello spagnolo, rilanciato dal governo gialloverde su proposta dell'
                          allora ministro per il Parlamento, Riccardo Fraccaro, e confermato dall'
                          attuale governo con una nuova dote di 400 milioni, prevede l' assegnazione di una dote finanziaria ai comuni che
                          devono spenderli in termini temporali strettissimi senza obbligo di gara per l' affidamento dell' appalto. I segnali
                          positivi provenienti dai comuni non si traducono nell' analisi dell' Ance né in ottimismo, né, tanto meno, in
                          trionfalismo. Anzi, l' invito è a restare con i piedi per terra. E non vengono meno motivi di profonda preoccupazione
                          rispetto al quadro complessivo del settore. «Il primo elemento di preoccupazione - dice Buia - resta il Sud, perché il
                          Sud soffre ancora. E se soffre il Sud, soffriamo tutti». In effetti nel Mezzogiorno non ci sono segnali di ripresa. Il
                          secondo motivo di preoccupazione per l' Ance è che la produzione edilizia resta sotto i livelli del 2008. «Soprattutto -
                          dice Buia - preoccupa che la spesa per investimenti resti ancora il 47% al di sotto del livello del 2008 mentre la spesa
                          corrente è cresciuta del 13% da allora. Con una legge di bilancio appena approvata che accresce ancora la spesa
                          corrente e taglia le risorse per gli investimenti». Ma in cima alla lista dei motivi di preoccupazione dell' Ance c' è l'
                          Anas che - dice l' Osservatorio - ha speso a consuntivo nel 2019 soltanto il 39% di quanto previsto: 1,1 miliardi su tre.
                          Anche nel 2018 l' Anas aveva speso il 39% di quanto previsto dal piano investimenti. «Accanto alla buona
                          performance degli enti locali - dice l' Osservatorio congiunturale Ance - permangono difficoltà per i grandi enti

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 17
[ § 1 5 2 7 4 7 5 7 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          di spesa, quali Anas,a causa dei tempi lunghissimi di approvazione dei rispettivi contratti di programma che hanno
                          determinato l' accumularsi di ritardi rispetto alla programmazione». Buia su questo attacca e chiede chiarezza al
                          governo. «Noi non facciamo politica - dice - e lasciamo certe scelte alla politica, ma pretendiamo che l' Anas
                          funzioni. Il governo deve far funzionare l' Anas per rilanciare gli investimenti pubblici e per mettere in sicurezza il
                          patrimonio infrastrutturale». Buia è pronto a porre anche l' accento sulla questione autostradale. «Il governo deve
                          decidere in fretta - dice il presidente dell' Ance - che cosa vuole fare della rete autostradale e della concessione ad
                          Aspi. Decida in base agli elementi acquisiti ma lo faccia in fretta perché ciò che non è assolutamente tollerabile è
                          che si blocchino gli investimenti autostradali che invece devono accelerare al più presto». © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 18
[ § 1 5 2 7 4 7 5 8 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 2

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          ambiente

                          Il Manifesto sul clima verso Assisi con 2mila firme
                          Il 24 gennaio l' incontro per una economia a misura d' uomo

                                                                                                                              Celestina Dominelli

                          L' obiettivo è a un passo a conferma che la sfida per un futuro capace di
                          conciliare la tutela dell' ambiente e l' attenzione alle comunità e alle
                          persone è in grado di riunire le migliori risorse del paese. Perché il
                          Manifesto contro la crisi climatica per un' economia a misura d' uomo,
                          presentato ufficialmente ieri a Roma ha già raccolto 1.500 sottoscrizioni e
                          viaggia speditamente verso quota 2mila. Un ottimo biglietto da visita,
                          dunque, in vista dell' appuntamento del prossimo 24 gennaio quando nel
                          cuore dell' Umbria, ad Assisi, si riuniranno i firmatari del documento che
                          vede tra i suoi promotori Catia Bastioli, amministratore delegato di
                          Novamont, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, Padre Enzo
                          Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, Ettore
                          Prandini, presidente Coldiretti, Ermete Realacci, presidente della
                          Fondazione Symbola (sul cui sito web è disponibile il manifesto per chi
                          volesse aderire) e Francesco Starace, numero uno di Enel. Iniziativa di cui il
                          gruppo Sole 24 Ore è media partner. Un' iniziativa trasversale, dunque, che
                          ha registrato anche l' adesione convinta dell' Anci (i Comuni italiani), con
                          Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale dell' associazione, a fare ieri gli onori di casa con il vicepresidente
                          vicario Roberto Pella. «Il documento è riuscito a coagulare il consenso di tanti amministratori locali di ogni colore
                          politico, dai sindaci di grandi città, come Milano, Napoli, Torino, Bologna e Firenze, ai primi cittadini dei piccoli e
                          piccolissimi Centri», ha spiegato l' ex sindaco di Catania non prima di aver annunciato anche il sì al Manifesto del
                          presidente dell' Anci, Antonio Decaro, del vice Pella, nonché del coordinatore dei piccoli Comuni Massimo Castelli.
                          «Sulle tematiche ambientali - ha aggiunto Bianco - i Comuni italiani lavorano da tempo e su questo argomento c' è
                          già una collaborazione molto forte a livello europeo». E il manifesto, ha fatto capire Bianco, apre nuovi fronti di
                          impegno per gli amministratori dislocati sul territorio sia nelle grandi città che nei piccoli centri decisi - gli ha fatto
                          eco Pella che è anche sindaco di Valdengo, in Piemonte -, a giocare questa partita in prima linea. «È una missione
                          importante», ha spiegato il vicepresidente vicario dell' Anci, «che dobbiamo portare avanti per il bene dell' Italia e
                          delle generazioni future». Insomma, il manifesto come punto di partenza e non come approdo finale. «È un percorso
                          aperto quello che presentiamo e il 24 gennaio non sarà un momento conclusivo», ha sottolineato Realacci per poi
                          porre l' accento sulla capacità del documento «di mettere insieme le energie vitali di tanti mondi e chi verrà ad Assisi
                          potrà annusare l' Italia che sfida il futuro». Il messaggio di fondo dell' iniziativa è molto chiaro, quindi: l' emergenza
                          climatica, ha rimarcato Realacci, «non è solo una necessità da affrontare

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
[ § 1 5 2 7 4 7 5 8 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          con coraggio, ma costituisce anche una straordinaria opportunità per costruire un' economia più forte perché più a
                          misura d' uomo. E l' Italia - ha ricordato ancora il numero uno di Symbola - può declinarla mettendo a frutto la sua
                          leadership in Europa nell' economia circolare». La strada e gli obiettivi da perseguire sono quindi tracciati. Ora serve,
                          per dirla con le parole di Padre Fortunato, «imparare a camminare insieme». E l' appuntamento di Assisi, è la chiosa
                          del direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, «rappresenterà con il manifesto un prima e un dopo
                          segnando l' impegno "green" del nostro paese». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
[ § 1 5 2 7 4 7 5 9 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 29

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          PREVIDENZA

                          Pensioni, Quota 100 alimenta la fuga dalla Pa
                          Uscite anticipate cresciute del 307% nel pubblico impiego e del 33% nel privato

                          Davide Colombo - roma Nel primo anno di sperimentazione quota 100 ha
                          consentito il pensionamento anticipato a 150mila lavoratori (sono gli
                          assegni liquidati su 380mila domande presentate all' Inps), un dato «molto
                          inferiore al previsto» ha affermato ieri il presidente dell' Istituto, Pasquale
                          Tridico, nel corso di un' audizione parlamentare. Le uscite agevolate con
                          62 anni e 38 di contributi minimi ha fatto aumentare del 33% gli anticipi nel
                          settore privato e del 307% quelli nel pubblico impiego, passati da circa
                          100mila del 2018 a 190mila dell' anno scorso (-35% i pensionamenti di
                          vecchiaia e, appunto, +307% gli anticipi). Un risultato, quest' ultimo, da
                          attribuire probabilmente anche all' effetto della finestra semestrale che ha
                          indotto i pubblici con i requisiti a concentrare le domande di
                          pensionamento. Complessivamente l' anno scorso sono state accolte
                          586mila domande di pensionamento, contro le 554mila del 2018 (+5,7%) e
                          l' Istituto ha liquidato le nuove pensioni nel 79% dei casi in 30 giorni (76,4%
                          nel 2018), mentre per i dipendenti pubblici il tempo medio di pagamento è
                          stato di 52 giorni (57 nel 2018). Il che significa - secondo Tridico - che
                          quota 100 non ha compresso i tempi medi di erogazione delle altre pensioni, come durante l' anno era stato
                          contestato: «Abbiamo costituito un polo virtuale con 150 nuovi assunti solo per velocizzare la liquidazione delle
                          pensioni pubbliche» ha affermato. L' importo medio delle pensioni quota 100 è attorno ai 1.983 euro lordi mensili e
                          per il 70% dei casi i beneficiari sono uomini. Tridico ha dato anche qualche numero di consuntivo 2019 per il reddito
                          di cittadinanza, prestazione erogata a 1,1 milioni di nuclei familiari (2,5 milioni di individui di cui circa 200mila disabili
                          e oltre 400mila bambini). Di questi beneficiari - ha spiegato - 739mila sono persone occupabili: «L' importo medio del
                          reddito è pari a 520 euro mentre quello della pensione di cittadinanza è di 219 euro». Sull' effetto che il RdC avrebbe
                          sul tasso di povertà assoluto, Tridico s' è limitato a ricordare che l' assegno massimo è di 1.380 euro per un nucleo
                          con quattro figli, una famiglia che secondo le soglie Istat uscirebbe dallo stato di povertà solo con più di 2.129 euro
                          se residente in una grande città settentrionale. «Il reddito di cittadinanza, e così il decreto dignità, non creano lavoro
                          in senso letterale, aiutano ad allocare il lavoro sul mercato attraverso l' incrocio tra domanda e offerta, come
                          qualsiasi altra politica attiva. Per creare lavoro servono investimenti» ha detto Tridico sottolineando che anche
                          quota 100 ha avuto un effetto positivo sul mercato del lavoro anche se il «tasso di sostituzione al momento è
                          indeterminato». Tra gli altri temi toccati la proposta del fondo integrativo pubblico gestito da Inps: «È qualcosa di cui
                          si sta parlando e sono contento: oggi la previdenza completare raccoglie

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 21
[ § 1 5 2 7 4 7 5 9 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          167 miliardi e il 75% viene investito all' estero. Io penso a un fondo integrativo pensionistico pubblico e volontario
                          gestito dall' Inps che possa investire risorse nel Paese». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 22
[ § 1 5 2 7 4 7 6 1 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 38

                                                                                    Italia Oggi
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Ex Ilva, rinnovo cigs nel Milleproroghe

                                                                                                                             FRANCESCO CERISANO

                          Parte da Montecitorio il cammino parlamentare del decreto legge
                          Milleproroghe (dl n. 162/2019). Il provvedimento avrà come relatori Vittoria
                          Baldino (M5S) e Fabio Melilli (Pd) ed è stato incardinato ieri nelle
                          commissioni affari costituzionali e bilancio della camera che questa
                          settimana svolgeranno le audizioni in programma per poi concentrarsi sulle
                          possibili modifiche al testo a partire dalla prossima settimana. Il termine per
                          la presentazione degli emendamenti parlamentari scade infatti lunedì 20
                          gennaio. Poi le commissioni I e V si esprimeranno sulle inammissibilità e
                          sugli eventuali ricorsi. L' inizio delle votazioni sugli emendamenti è invece
                          previsto per il 27 gennaio. Tra le modifiche in arrivo c' è il rinnovo della cassa
                          integrazione straordinaria (cigs) per i lavoratori dell' ex Ilva. Ad annunciare il
                          rinnovo dell' integrazione salariare del 10% è stato il ministero del lavoro che,
                          rispondendo alle preoccupazioni espresse dai sindacati, ha assicurato la
                          presentazione della misura come emendamento del governo al decreto
                          Milleproroghe. © Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
[ § 1 5 2 7 4 7 6 2 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 38

                                                                                    Italia Oggi
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Dal Viminale contributi per la vigilanza delle scuole

                                                                                                                             STEFANO MANZELLI

                          Il Viminale finanzia assunzioni straordinarie di personale stagionale della
                          polizia locale, impianti tecnologici a uso interforze e la videosorveglianza
                          delle scuole. Per prevenire e contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze
                          stupefacenti. Ma saranno soltanto un centinaio i comuni che potranno
                          beneficiare di questa iniziativa. Lo ha chiarito il Ministero dell' interno con la
                          circolare n. 17287/110/1 del 10 gennaio 2020. Il potenziamento delle
                          iniziative in materia di sicurezza urbana ai sensi del dl 113/2018, convertito
                          nella legge n. 132/2018, è stato oggetto di una specifica direttiva del
                          Ministero dell' interno del 18 dicembre 2018 a cui ha fatto seguito una
                          ulteriore istruzione del Viminale dedicata alla complessa materia. Le risorse
                          del fondo, che sono state ulteriormente incrementate con la legge di bilancio
                          2019, sono destinate al finanziamento di iniziative di materia di sicurezza
                          cittadina da parte dei comuni. Ovvero all' acquisto di tecnologie e all'
                          assunzione di personale a tempo determinato per la polizia locale. Per il
                          prossimo anno scolastico 2020/2021 per l' iniziativa scuole sicure il Viminale
                          metterà a disposizione complessivamente 2,8 milioni di euro. Che saranno
                          destinati a 100 comuni che sono già stati selezionati dal ministero sulla base di particolari indici anche demografici.
                          Per questi soggetti sarà ora necessario predisporre dei progetti ad hoc e presentare domanda alla prefettura entro il
                          30 aprile 2020. Utilizzando gli appositi modelli messi a disposizione dal ministero dell' interno. Gli ambiti di intervento
                          generali dei progetti «scuole sicure» sono l' assunzione di personale della polizia locale a tempo determinato ma
                          anche l' acquisto e l' installazione di impianti tecnologici. Ovvero in particolare il potenziamento degli impianti di
                          videosorveglianza che non abbiano già beneficiato di contribuzione pubblica. I progetti dovranno passare al vaglio
                          del comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza pubblica. E se si tratta di impianti di videosorveglianza anche
                          delle zone telecomunicazioni della polizia di stato. Previo rispetto di tutte le indicazioni normative ed in particolare
                          della tutela della privacy. Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 24
[ § 1 5 2 7 4 7 6 3 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 38

                                                                                   Italia Oggi
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Il Minambiente mette sul piatto 385 mln

                          Amianto, fondi per le bonifiche

                          Fondi pari a 385 milioni di euro per la bonifica dall' amianto negli edifici
                          pubblici, in particolare per la rimozione e lo smaltimento nelle scuole e negli
                          ospedali. Lo prevede il Piano di bonifica da amianto, previsto nel secondo
                          addendum al Piano operativo ambiente approvato dal Cipe nel 2016 e
                          adottato dal ministero guidato da Sergio Costa. Nel piano, sono individuati i
                          soggetti beneficiari delle risorse (regioni e province autonome di Trento e
                          Bolzano) e le modalità di trasferimento. I soggetti beneficiari dovranno
                          individuare, a loro volta, gli interventi da finanziare e dovranno curarne la
                          gestione, il controllo e il monitoraggio sulla realizzazione. L' impegno del
                          Minambiente è garantire che le regioni e le province autonome ricevano
                          tutte le informazioni utili all' attuazione degli interventi, in particolare le
                          istruzioni sulle modalità per la corretta gestione, verifica e rendicontazione
                          delle spese, attraverso anche la condivisione di quanto previsto dal Sistema
                          di gestione e controllo del Piano operativo ambiente. Tutti gli interventi
                          dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025. I 385 milioni di euro
                          sono stati ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati
                          per le risorse del Fondo sviluppo e coesione. Alla regione Sicilia sono stati assegnati i finanziamenti più corposi:
                          107,8 milioni di euro. In seconda posizione la Puglia, con 74,8 milioni di euro, e al terzo la Calabria, con 43 milioni di
                          euro. Segue la Sardegna con 35 milioni e l' Abruzzo con 20. Alla Lombardia andranno 16,7 milioni mentre il Lazio ne
                          riceverà 14. Fanalino di coda la Valle d' Aosta con 800 mila euro. «Con questi fondi per la rimozione dell' amianto
                          dagli edifici pubblici daremo priorità al risanamento delle scuole e degli ospedali italiani. Confido nella
                          collaborazione con le regioni e le province autonome per dare avvio subito ai progetti più urgenti. È fondamentale
                          accelerare la messa in sicurezza del Paese perché i soldi ci sono e vanno spesi. I cittadini hanno atteso
                          abbastanza», ha commentato il ministro dell' ambiente Costa. © Riproduzione riservata.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 25
[ § 1 5 2 7 4 7 6 0 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020
                          Pagina 38

                                                                                     Italia Oggi
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Lo schema di dpcm licenziato dalla Conferenza stato-città sta spiazzando molti enti

                          Sblocco turnover non per tutti
                          Programmazione mobile. E soglie troppo selettive

                          MATTEO BARBERO - Sblocco del turnover non per tutti i comuni. Lo schema
                          di decreto del presidente del consiglio dei ministri, attuativo dell' art. 33 del dl
                          34/2019 licenziato dalla Conferenza stato-città e autonomie locali dell' 11
                          dicembre scorso, ha spiazzato molti enti, che si aspettavano un via libera più
                          generalizzato. Come noto, l' intento è quello di sganciare i nuovi reclutamenti
                          dalle cessazioni, misurando l' ampiezza del turnover in base al peso della
                          spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti. Ma le soglie
                          fissate rischiano di essere troppo selettive e non mancano i dubbi
                          interpretativi. Proviamo a fare chiarezza. Le amministrazioni nelle quali il
                          rapporto si colloca al di sotto della soglia minima possono effettuare
                          assunzioni a tempo indeterminato in misura superiore alla propria capacità
                          assunzionale. Per contro, le amministrazioni nelle quali tale rapporto si
                          colloca al di sotto della soglia massima fissata dal provvedimento dovranno
                          adottare un piano che consenta loro di rientrare nel 2025 entro i parametri
                          fissati. Infine, le amministrazioni comunali che presentano un rapporto
                          intermedio fra i due valori soglia dovranno restare nel tetto delle capacità
                          assunzionali, ma non sono obbligati ad adottare un piano di rientro. Ai fini del calcolo del rapporto, le entrate correnti
                          corrispondono alla media degli accertamenti relativi ai primi tre titoli relativi agli ultimi tre rendiconti approvati, al
                          netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione relativo all' ultima annualità
                          considerata. La spesa per il personale, invece, deve essere così conteggiata considerando tutti gli impegni di
                          competenza senza detrazioni oltre all' Irap, come rilevati nell' ultimo rendiconto della gestione approvato. Qui si
                          pone una prima questione riguardante i dati da considerare. È ovvio che al momento il riferimento sia ai rendiconti
                          2016, 2017 e 2018 per le entrate e per la spesa di personale, mentre già sul Fcde iniziano i primi dubbi: riteniamo che
                          lettera della norma indichi il preventivo 2018 e che occorra considerare il dato di previsione finale. Cosa succederà,
                          però, quando approveremo il rendiconto 2019? Dovremo rifare tutti i calcoli ed eventualmente rivedere di nuovo la
                          programmazione? Dal tenore letterale del provvedimento sembrerebbe di sì, per cui avremmo una programmazione
                          molto (forse troppo) «mobile». Per gli enti «virtuosi» è detto chiaramente che la maggiore spesa derivante dalle
                          assunzioni disposte in base al dpcm non rileva ai fini della verifica dei limiti di cui ai commi 557 e 562 della legge n.
                          296/2006, che quindi rimangono vigenti: ne deriva che, in sede di verifica, occorrerà depurare la spesa di tale quota.
                          Per gli enti sopra soglia massima, invece, si tratta di definire un «percorso di graduale riduzione annuale» del
                          rapporto «anche applicando un turnover inferiore al 100%» e solo

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 26
[ § 1 5 2 7 4 7 6 0 § ]

                          mercoledì 15 gennaio 2020

                                                                                   Italia Oggi
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          dal 2025 scatterebbe, in caso di mancato conseguimento del target, la limitazione del turnover al 30%. Idem per il
                          caso, ancora più indefinito, degli enti mediani, ossia di quelli che si trovano a metà fra il valore minimo e quello
                          massimo. Per essi, il decreto di palazzo Chigi si limita a precisare che non posso incrementare la spesa di personale
                          rispetto all' ultimo rendiconto approvato. Il che pare introdurre per tali enti un doppio limite: da un lato, quello fisso,
                          ex commi 557 e 562 della legge n. 296/2006, dall' altro quello mobile dell' ultimo rendiconto. Limiti, per di più, diversi
                          (in quanto il primo da verificare su un aggregato più limitato rispetto a quello rilevante per il secondo) e
                          paradossalmente più restrittivi di quelli degli enti fuori linea. La speranza è che l' attesa per la pubblicazione del
                          provvedimento sia la conseguenza di un (parziale) ripensamento dei suoi contenuti. © Riproduzione riservata.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 27
Puoi anche leggere