Un seul monde Eine Welt Un solo mondo

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Un seul monde
Eine Welt                                    N. 2/ GIUGNO 2009

Un solo mondo
                                             LA RIVISTA DELLA DSC
                                             PER LO SVILUPPO E LA
                                             COOPERAZIONE
                                             www.dsc.admin.ch

Africa occidentale: mille sfide
e un immenso potenziale
Bangladesh: tra urbanizzazione
e un fiorente settore tessile

Concentrare la cooperazione allo sviluppo:
un obiettivo non privo di rischi
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DOSSIER                                                                         Un luogo di scambio per lo sviluppo
                                                                                                                      Grande impatto per un mini-progetto di sviluppo a Cuba

                                                                                                                      24

                                                                                                                  FORUM

                                            AFRICA OCCIDENTALE
                                            L’immenso potenziale dell’Africa occidentale
                                            Le popolazioni dell’Africa occidentale si distinguono per la
                                            loro estrema mobilità. Sotto l’effetto dell’urbanizzazione e
                                            della crescita demografica, il mondo agricolo è profondamente
                                            mutato

                                            6                                                                         Concentrazione – nessuna garanzia di efficacia
                                            Accrescere i legami tra istruzione e realtà locale                        La concentrazione degli aiuti allo sviluppo non è una
                                            Nell’Africa occidentale, per diversi motivi, milioni di bambini           panacea, cela infatti anche diversi rischi e non sempre
                                            sono esclusi dall’istruzione. La cooperazione svizzera                    costituisce l’approccio giusto
                                            contribuisce a migliorare la qualità della formazione
                                                                                                                      26
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    Sommario
                                                                                                                      «Un capriccio soddisfatto a spese dei disoccupati
                                            «Non siamo meno competitivi degli americani»                              nei ghetti»
                                            Un’intervista con Ndiogou Fall, presidente della Rete delle               Lo scrittore sudafricano Zakes Mda critica le strategie
                                            organizzazioni contadine e dei produttori agricoli in Africa              di sviluppo scelte dal proprio paese
                                            occidentale (Roppa)
                                                                                                                      29
                                            14
                                      ORIZZONTI                                                                   CULTURA

                                            BANGLADESH                                                                «Lo sviluppo è per definizione un cambiamento
                                            Una svolta grazie al tessile                                              culturale»
                                            Il Bangladesh, paese in cui il 45 per cento dei 160 milioni di abitanti   Siri Tellier, direttrice dell’ufficio ginevrino del Fondo delle
                                            vive ancora sotto la soglia della povertà, si serve della manodopera      Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), ci spiega
                                            a basso costo per spronare l’industria tessile nazionale                  come e perché la cultura vada integrata nella

                                            16                                                                        cooperazione allo sviluppo

                                            Un sogno a tre ruote
                                                                                                                      30
                                            Hana Shams Ahmed, una giovane giornalista in quel di Dhaka,
                                            ci illustra la vita quotidiana di un simpatico conduttore di risciò

                                            20                                                                        Editorial
                                                                                                                      Periscopio
                                                                                                                                                                                              3
                                                                                                                                                                                              4
                                                                                                                      Dietro le quinte della DSC                                             25
                                      DSC
                                                                                                                      Che cos’è … la corruzione?                                             25
                                            Attenti a non mettere a repentaglio i successi raggiunti                  Servizio                                                               33
                                            Martin Dahinden, direttore della DSC, illustra gli effetti                Impressum                                                              35
                                            devastanti che la crisi finanziaria provoca nei paesi in via
                                            di sviluppo

                                            21
                                            Poliziotte afgane al servizio delle donne
                                            In Afghanistan un programma per le pari opportunità in
                                            seno al corpo di polizia si prefigge di ridurre i casi di violenza        La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), l’agenzia dello
                                                                                                                      sviluppo in seno al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), è
                                            domestica                                                                 l’editrice di «Un solo mondo». La rivista non è una pubblicazione ufficiale

                                            22                                                                        in senso stretto; presenta infatti anche opinioni diverse. Gli articoli pertanto
                                                                                                                      non esprimono sempre il punto di vista della DSC e delle autorità federali.

2   Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
Editoriale

Interazione tra cultura e sviluppo

Il cambiamento spaventa. Spaventa, quando le cata-             Un ulteriore esempio dell’interazione tra cultura e svi-
strofi naturali incalzano e sembra avvicinarsi il crollo       luppo emerge dalla storia della trentottenne cucitrice
dell’intero ecosistema. Spaventa, quando regioni rurali        Rekha (pag. 16): quando nel 1990 l’industria tessile del
devono essere abbandonate e le città, a causa della            Bangladesh fece enormi progressi e le fabbriche spun-
forzata immigrazione di milioni di persone, sono pros-         tarono come funghi dal terreno, molte donne trovarono
sime alla loro esplosione demografica. Spaventa, in            lavoro e con esso anche un riconoscimento sociale.
fine, quando il numero dei disoccupati cresce e la for-        Oggi, Rekha è orgogliosa di contribuire al reddito fa-
bice tra ricchi e poveri si allarga sempre più.                miliare e di avere raggiunto una certa indipendenza. Un
Tali cambiamenti ci pongono di fronte a gigantesche            successo questo che va letto anche in rapporto alla
sfide. Il modo in cui le affrontiamo varia da paese a          cultura locale in cui queste donne vivono.
paese, da cultura a cultura, ed è di decisiva impor-
tanza per la cooperazione allo sviluppo.                       Il rapporto 2008 del Fondo delle Nazioni Unite per
                                                               la Popolazione (UNFPA) esige l’uso di cosiddetti ap-
Nell’attuale edizione di «Un solo mondo» vi proponiamo         procci culturalmente sensibili nell’ambito della coope-
diversi esempi dell’interazione tra cultura e sviluppo.        razione allo sviluppo. Siri Tellier, capo dell’ufficio gine-
Nell’Africa occidentale, ad esempio, è nella pratica tra-      vrino dell’UNFPA, afferma nella nostra intervista (pag.
dizionale del «cousinage à plaisanterie» (cuginanza            30) che lo sviluppo non si arresta di certo con la co-
burlesca n.d.t.) che si può trovare la prova più lam-          struzione di un ponte o di una centrale elettrica, ma che
pante della sopravvivenza della tradizione africana di         esige anche un cambiamento del modo di pensare e di
regolare pacificamente i conflitti: con molto umore, tal-      comportarsi. Quanto possa essere difficile spronare
volta anche amaro, si procede ad eliminare liti fra vicini     delle popolazioni ad un cambiamento di pensiero, Siri
di casa e fra parenti. «Molto più di mero divertimento,        Tellier lo riscontra quotidianamente nel suo lavoro.
questo uso codificato dello humour permette di preve-          Infatti, nella nostra intervista afferma in modo chiaro:
nire o risolvere molti conflitti e serve a serbare la pace     «Chi si oppone al cambiamento, in fondo non vuole lo
tra le famiglie e le popolazioni secondo regole e rituali      sviluppo».
molto precisi», spiega l’ex governatore di Dakar e scrit-
tore Saliou Sambou nel nostro Dossier (pag. 8), dedi-          (Tradotto dal tedesco)
cato all’Africa occidentale. Questa parte dell’Africa,
nonostante le grandi sfide che restano da affrontare –         La redazione
dalla siccità alle enormi emigrazioni interne verso i cen-
tri urbani ed all’instabilità politica e sociale – sorprende
costantemente per le sue stupefacenti capacità di
cambiamento e di sviluppo.

                                                                                                     Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   3
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
Periscopio                                                                                                                                                   istruiti nella produzione di kit
                                                                                                                                                             di emergenza con medicine
                                                                                                                                                             naturali, ed in Cina, per la prote-
                                                                                                                                                             zione di piante medicinali in
                                                                                                                                                             pericolo, vengono realizzati
                                                                                                                                                             giardini e riserve protette e
                                                                                                                                                             controllate dalle comunità locali.
                                                                                                                                                             www.plantlife.org.uk

                                                                                                                                                             Le donne del Mali chiedono
                                       Martin Roemers/laif

                                                                                                                                                             la pace
                                                                                                                                                             (jls) Nel nord del Mali conti-
                                                                                                                                                             nuano gli scontri nei quali si
                                                                                                                                                             confrontano, ad intermittenza,
                                                         Africa: serbatoio mondiale                                    Proteggere le piante curative         l’esercito governativo ed i ribelli
                                                         del riso                                                      (gn) La natura è la più impor-        tuareg, che rivendicano l’auto-
                                                         (gn) Già da tempo il riso non è                               tante farmacia del mondo. Ci          nomia politica di questa regione.
                                                         più l’alimento di base per la sola                            offre circa 50000 piante cura-        Ora alcune donne, semplici cit-
                                                         Asia: l’Africa si sta infatti evi-                            tive. Secondo un rapporto di          tadine o membri di associazioni,
                                                         denziando quale secondo acqui-                                Plantlife International circa         si mobilitano per cercare di
                                                         rente, e ne importa oggi circa                                15000 di queste specie sono           porre fine a queste atrocità, ed
                                                         dieci milioni di tonnellate                                   minacciate di estinzione. Ma          esercitano pressioni sia sull’eser-
                                                         l’anno. Eppure, il continente                                 non si dovrà arrivare a ciò: con      cito sia sui ribelli. «Non siamo
                                                         avrebbe non solo il potenziale                                l’aiuto delle popolazioni locali,     sul campo di battaglia, e nem-
                                                         di coprire il proprio fabbisogno,                             le piante medicinali in pericolo,     meno nelle delegazioni che
                                                         bensì anche di produrne grandi                                possono essere utilizzate e nello     prendono parte ai negoziati, ma
                                                         quantità per l’export. È quanto                               stesso tempo protette. «Una mi-       la pace parte comunque dalle
                                                         afferma Marco Wopereis del                                    gliore salute, garanzia di guada-     nostre iniziative», afferma Assory
                                                         Centro africano per il riso                                   gno, e la possibilità di mantenere    Aïcha Belco, membro della
                                                         WARDA. Mentre in Asia la pro-                                 le tradizioni culturali sono im-      Coordinazione delle associazioni
                                                         duzione non può più essere in-                                portanti argomenti quando si          e delle ONG del Mali (Cafo),
                                                         crementata, l’Africa – secondo                                tratta di motivare l’uomo a pro-      presente su tutto il territorio.
                                                         la FAO – dispone di circa 200                                 teggere le piante medicinali»,        La Cafo organizza delle marce a
                                                         milioni di ettari di bassopiano                               afferma Alan Hamilton, autore         favore della pace, oltre a confe-
                                                         e territori umidi, perfettamente                              di uno studio, che riassume le        renze e manifestazioni davanti
                                                         atti alla coltivazione del riso.                              conoscenze scaturite da una de-       alle caserme. In aggiunta a questi
                                                         Nuovi tipi di riso, sviluppati ap-                            cina di casi esemplari. È così che    eventi, le pacifiste operano an-
                                                         positamente per le condizioni                                 un progetto in Uganda rende           che su tempi lunghi. Fra l’altro,
                                                         climatiche africane, dovrebbero                               accessibile la garanzia di un trat-   propongono programmi di alfa-
                                                         consentire in futuro un enorme                                tamento di basso costo contro la      betizzazione tesi ad evidenziare
                                                         incremento dei raccolti, così                                 malaria con piante medicinali; i      le aberrazioni della guerra e le
                                                         come evidenzia l’esempio del                                  contadini del posto vengono           conseguenze per le famiglie.Tali
                                                         Mali. Inoltre, il riso africano è
                                                         recentemente divenuto concor-
                                                         renziale. Ancora oggi, l’Africa
                                                         subsahariana importa il 40 per
                                                         cento del suo fabbisogno. Le
                                                         proiezioni fornite da Marco
                                                         Wopereis in occasione di una
                                                         conferenza a Zurigo lasciano
                                                         intravedere visioni che vanno
                                                         ben al di là del semplice autoso-
                                                         stentamento. L’esperto ha, in
                                                                                              Guenay Ulutuncok/ laif

                                                         effetti, parlato di un’Africa pre-
                                                         sto serbatoio mondiale del riso.
                                                         www.warda.org

 4   Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
Disegno di Martial Leiter

                            Cooperazione
                            corsi, frequentati da donne di        giorno una vera strategia nella                                        a 1600 casi di poliomielite al-         (Nigeria) e in problemi di
                            ogni età, sono tenuti nelle lingue    lotta contro la povertà.Alcune                                         l’anno, tuttavia il virus persiste, e   accesso al vaccino a causa di
                            nazionali.                            donne utilizzano il denaro rice-                                       ancora oggi colpisce in partico-        conflitti armati (Afghanistan e
                                                                  vuto per sistemare l’arredamento                                       lare bambini in India,Afghani-          Pakistan).Al momento, la comu-
                            Solidarietà contro la povertà         delle loro case.Altre, ne approfit-                                    stan, Nigeria e Pakistan. Da que-       nità internazionale – soprattutto
                            (jls) Nelle grandi città del Niger,   tano per investirlo nell’alleva-                                       sti paesi, il virus si sposta – se-     il Rotary International, la Gates
                            le difficoltà economiche hanno        mento o in piccole attività com-                                       condo quanto afferma                    Foundation, Germania e Regno
                            stimolato le donne a dar nuova        merciali. Questo capitale iniziale                                     l’Organizzazione mondiale della         Unito – hanno comunicato all’i-
                            vita al foyandi, che sono poi cir-    consente loro ad esempio di                                            sanità – in altri paesi in via di       nizio dell’anno che metteranno
                            coli di solidarietà nati negli anni   aprire un negozietto, di mettersi                                      sviluppo. I maggiori problemi           a disposizione oltre 630 milioni
                            ’60. Questi club femminili si         a vendere teli multicolori, di                                         che si presentano nella lotta alla      di dollari Usa, tesi alla definitiva
                            contano oggi a centinaia. Per         dar vita ad una struttura di pro-                                      poliomielite sono da vedere nel-        eliminazione della paralisi infan-
                            farne parte, è necessario farsi       duzione di succhi di frutta, o di                                      l’efficacia dei vaccini (India), in     tile.
                            carico di una quota mensile che       lanciarsi nel mondo della risto-                                       un ridotto tasso di vaccinazioni        www.rotary.org/endpolio
                            può andare dai 5000 ai 60000          razione.
                            franchi CFA (più o meno, da 12
                            a 140 CHF). Ogni mese, il totale      Grandi progressi contro la
                            raccolto è consegnato ad una          poliomielite
                            delle donne membro del club.          (bf) La malattia, che uccide le
                            Così, secondo il turno stabilito,     sue vittime o le storpia, sta final-
                            le donne ricevono l’equivalente,      mente per sparire. Nel 1988,
                            una somma che va da 700 a             quando fu lanciata la campagna
                                                                                                         The New York Times/Redux/laif

                            1200 franchi svizzeri a seconda       internazionale per sradicare
                            della grandezza del foyandi.          la paralisi infantile, ogni anno
                            Per Hadjia Fati, membro               si ammalavano ancora ben
                            dell’Associazione delle donne         350000 bambini. Oggi, il nu-
                            del Niger, i foyandi sono oggi-       mero delle infezioni si è ridotto

                                                                                                                                                                                              Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   5
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
D O S S I E R

                    L’immenso potenziale
                    dell’Africa occidentale
                    Le popolazioni dell’Africa occidentale si distinguono per la loro estrema mo-
                    bilità. Si spostano non soltanto tra i paesi – per fare commercio o cercare la-
                    voro – ma anche dalle campagne verso le città. Sotto l’effetto dell’urbanizza-
                    zione e della crescita demografica, il mondo agricolo è profondamente mutato.
                    Di Christine Holzbauer*.

                6   Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
Le popolazioni dell’Africa occidentale si distinguono per       Africa occidentale
                                                                                            la loro estrema flessibilità e per il loro spiccato senso de-
                                                                                            gli affari. Nell’immagine, un venditore ambulante di palloni
                                                                                            nelle vie di Cotonou, la metropoli finanziaria del Benin.

                                                                                            nella pratica tradizionale del «cousinage à plaisante-
                                                                                            rie» (cuginanza burlesca n.d.t.) che si può trovare
                                                                                            la prova più lampante della sopravvivenza della tra-
                                                                                            dizione africana di regolare pacificamente i con-
                                                                                            flitti. La cuginanza patronimica o simbolica tra
                                                                                            persone di etnie o classi sociali differenti è molto
                                                                                            diffusa in paesi come il Mali. Essa autorizza l’im-
                                                                                            piego dell’ironia tra «cugini», che sovente sono an-
                                                                                            che dei semplici vicini di casa. Questi possono far-
                                                                                            si delle battute e dirsi verità anche amare. «Molto
                                                                                            più di mero divertimento, questo uso codificato
                                                                                            dello humour permette di prevenire o risolvere
                                                                                            molti conflitti e serve a serbare la pace tra le fa-
                                                                                            miglie e le popolazioni secondo regole e rituali
                                                                                            molto precisi», spiega Salio Sambou.

                                                                                            Scambi e migrazioni nonostante gli osta-
                                                                                            coli
                                                                                            Viaggiatori e commercianti nell’anima, gli abitanti
                                                                                            dell’Africa occidentale sono sempre pronti ad
                                                                                            espatriare nei luoghi in cui intravedono reali pos-
                                                                                            sibilità di guadagnare denaro. Nonostante le diffi-
                                                                                            coltà dovute ai posti di blocco delle dogane o del-
                                                                                            la polizia sulle strade, il commercio transfrontalie-
                                                                                            ro non ha mai cessato di esistere. Al contrario, è
                                                                                            un presupposto per la sopravvivenza di numerosi
                                                                                            Stati dell’Africa subsahariana privi di accesso al
                                                                                            mare.
                                                                                            Il mauritano Ahmedou Ould-Abdallah, che dal
                                                                                            2002 al 2007 ha diretto a Dakar l’ufficio delle Na-
                                                                                            zioni Unite per l’Africa occidentale (UNOWA),
                                                                                            era consapevole della necessità di incoraggiare i
                                                                                            flussi migratori e gli scambi, di vitale importanza
                                                                                            per tutta la regione. Durante il suo mandato non
                                                           Jean-Claude Moschetti/REA/laif

                                                                                            ha mai smesso di raccomandare la rimozione dei
                                                                                            blocchi stradali e di tutti gli ostacoli alla libera cir-
                                                                                            colazione delle persone e delle merci. Secondo
                                                                                            Ould-Abdallah le sfide transfrontaliere – anche
                                                                                            quelle poste dai mercenari, dai bambini soldato o
                                                                                            dalla proliferazione delle armi leggere – possono
L’Africa occidentale occupa un quinto del Con-                                              essere affrontate soltanto con un «approccio re-
tinente nero ed offre una grande varietà geogra-                                            gionale integrato, e non più Stato per Stato». L’ex
fica tra gli Stati costieri e quelli della striscia del-                                    rappresentante speciale del Segretario generale
l’Africa subsahariana. Questi 16 o 17 paesi – se-                                           delle Nazioni Unite per l’Africa occidentale rac-
condo che si includa o meno il Ciad oltre alla                                              comandava una strategia globale di prevenzione
Mauritania e ai quindici Stati membri della Co-                                             dei conflitti, di gestione delle crisi e di stabilizza-
munità economica degli Stati dell’Africa occi-                                              zione post conflitto nella regione.
dentale (Cedeao) – costituiscono un insieme mul-
ticolore ed eterogeneo, ma soltanto in apparenza.                                           Guerre a raffica
Anche se di primo acchito nulla sembra accomu-                                              I cambiamenti climatici e l’incalzante desertifica-
nare un tuareg nigeriano col turbante, un man-                                              zione inaspriscono i conflitti tra allevatori e agri-
dingo della Guinea, un peul del Senegal o un                                                coltori, divenuti ricorrenti a causa dei problemi
mandjak di Capo Verde, i legami etnici e socio-                                             fondiari ancora irrisolti. Sanguinosi scontri han-
culturali che uniscono i vari popoli della regione                                          no devastato gli Stati costieri. Scoppiata nel di-
sono in realtà antichi e profondi. Secondo lo scrit-                                        cembre 1989 in Liberia, la guerra si è spostata in
tore Saliou Sambou, ex governatore di Dakar, è                                              Sierra Leone, poi ha toccato nuovamente la Libe-

                                                                                                                                                              Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   7
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
Le Figaro Magazine/laif
                                      Jorgen Schytte/Still Pictures

    Benin: facilitare l’ac-
    cesso all’acqua potabile
                                                                                                                                   Michael Riehle/laif

    Solo il 41 per cento della
    popolazione rurale del
    Benin ha attualmente ac-
    cesso all’acqua potabile.                                         Molti esperti sono convinti che lo sviluppo dell’Africa occidentale sia possibile solo attraverso un approccio globale e
    Il governo si augura di por-                                      transfrontaliero. Di questa politica ne sono un esempio il Benin (in alto e a sinistra) e il Burkina Faso (a destra).
    tare questo tasso al 67 per
    cento entro il 2015. Per
    raggiungere questo obiet-                                         ria, prima di diffondersi in Guinea nel 2000 e                                     ra in Sierra Leone si è ufficialmente conclusa nel
    tivo, il Centre Régional
    pour l’Eau Potable et                                             2001. Nel settembre 2002 la Costa d’Avorio è pre-                                  gennaio 2002. Il conflitto liberiano ha preso fine
    l’Assainissement à faible                                         cipitata a sua volta nella violenza. Nonostante la                                 con la fuga in esilio di Charles Taylor, e quello in
    coût propone una solu-                                            rinnovata promessa di elezioni dal 2005, il gigan-                                 Costa d’Avorio con i primi accordi di pace di
    zione semplice, che richie-                                       te economico dell’Africa occidentale resta oggi ac-                                Ouagadougou nel marzo 2007, che hanno con-
    de soltanto un po’ di sole
    e una bottiglia di plastica.                                      quartierato in una situazione di «né pace né guer-                                 sentito all’ex capo delle forze ribelli Guillaume
    Creato dall’Istituto federale                                     ra». Questo contesto ha un impatto non indiffe-                                    Soro di divenire primo ministro. Fatto significati-
    svizzero per le scienze e le                                      rente sulle attività del porto di Abidjan e,di riflesso,                           vo: è il presidente del Burkina Faso Blaise Cam-
    tecnologie dell’acqua
    (Eawag), questo procedi-
                                                                      su quelle degli altri porti della regione (Lomé,                                   paoré, a lungo sospettato di aver rifornito i ribel-
    mento – battezzato «disin-                                        Accra, Cotonou, ed anche Dakar). In Guinea, una                                    li ivoriani con armi e derrate alimentari, ad esser-
    fezione solare dell’acqua»                                        giunta militare ha assunto il potere nel dicembre                                  si trasformato in depositario di pace. Benché
    – utilizza i raggi ultra-                                         2008, dopo la morte del presidente Lansana                                         fragile, la pace – o piuttosto l’assenza di conflitti
    vieoletti e il calore del sole
    per decontaminare l’acqua.
                                                                      Conté.A detta di International Crisis Group (ICG),                                 aperti – in questi Stati costieri ha almeno permesso
    Ad oggi il Benin è uno dei                                        nel paese la situazione permane allarmante, anzi-                                  di avviare il processo di disarmo, di assicurare il
    rari paesi dell’Africa occi-                                      tutto a causa della «presenza, a cavallo dei confini                               rimpatrio di migliaia di profughi e di iniziare la
    dentale ad averlo testato.                                        di Stato, di un gran numero di ex combattenti del                                  ricostruzione. Ma, soprattutto, favorisce un vero
    In questo Stato, le malattie
    diarroiche, compreso il co-                                       conflitto liberiano che vivono nelle regioni silve-                                approccio regionale integrato, grazie al rafforza-
    lera, sono la causa nel 17                                        stri».                                                                             mento del partenariato tra le missioni di pace o le
    per cento dei decessi fra i                                                                                                                          agenzie delle Nazioni Unite e le istituzioni re-
    lattanti. In Africa uccidono
    800 000 persone ogni
                                                                      Ritorno alla stabilità                                                             gionali.
    anno; il 90 per cento sono                                        Oggi molti di questi paesi sono saldamente im-                                     Ma a preoccupare sono soprattutto le dinamiche
    bambini sotto i 5 anni.                                           pegnati sulla via della pace e della stabilità.La guer-                            socioeconomiche e politiche come pure la preca-

8   Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
Africa occidentale

                                                        Mauritania

                      Capo Verde                  Nouakchott
                                                                              Mali                                                 Niger                  Ciad

                      Praia        Dakar
                                              Senegal
                                    Banjul                                                                               Niamey
                                 Gambia                           Bamako
                                     Bissau                                   Ouagadougou
                                                                                                                                                      N’Djamena
                              Guinea-Bissau                                  Burkina Faso
                                                        Guinea                                                                    Nigeria
                                                                                                            Benin
                                         Conakry
                                             Freetown                                   Togo                                         Abuja
                                      Sierra Leone                                  Ghana
                                                                   Costa d’Avorio
                                                 Monrovia
                                                        Liberia      Yamassoukro                      Porto-Novo
                                                                                                    Lomé
                                                                                      Accra

                                                                                                                                                                                Burkina Faso: combat-
                                                                                                                                                                                tere l’impoverimento
                                                                                                                                                                                del suolo
                                                                                          Bruno Morandi/hemis.fr/laif

                                                                                                                                                                                Un cattivo utilizzo delle ri-
                                                                                                                                                                                sorse naturali deteriora le
Wim Klerkx/laif

                                                                                                                                                                                terre e spezza gli equilibri
                                                                                                                                                                                ecologici. In un paese
                                                                                                                                                                                come il Burkina Faso, dove
                  Nelle regioni rurali dell’Africa occidentale, le persone vivono, come in questa immagine del Niger, in primo luogo di                                         l’economia è predominata
                  agricoltura e allevamento.                                                                                                                                    dall’agricoltura e l’alleva-
                                                                                                                                                                                mento, può generare con-
                                                                                                                                                                                flitti anche gravi. Questi
              ria sicurezza lungo le zone di confine, vaste e spes-                                                     delle zone di confine sensibili devono essere te-       due settori occupano, in-
                                                                                                                                                                                fatti, oltre l’85 per cento
              so mal controllate. Così, il traffico di cocaina pro-                                                     nute in maggiore considerazione in ambiti come          della popolazione e garan-
              veniente dall’America latina che transita in Africa                                                       la riforma della sicurezza, la gestione transfronta-    tiscono quasi il 70 per
              occidentale a destinazione dell’Europa ha trasfor-                                                        liera concertata, l’assistenza umanitaria o la colla-   cento degli introiti dalle
              mato in «narcostati» paesi molto poveri come la                                                           borazione con la società civile. In partenariato con    esportazioni. Per tale mo-
                                                                                                                                                                                tivo, Green Cross Svizzera
              Guinea-Bissau. In questo piccolo paese lusofono,                                                          UNOWA, ha pertanto organizzato a Timbuctu,              e Green Cross Burkina
              un regolamento di conti ai vertici ha provocato, a                                                        nell’aprile 2005, una riunione transfrontaliera tra     Faso hanno deciso di lan-
              inizio marzo, la morte del presidente Joao Ber-                                                           Mali, Mauritania e Niger per consentire a questi        ciare il progetto «Preven-
                                                                                                                                                                                zione dei conflitti legati alla
              nardo Vieira e del suo capo di Stato maggiore.                                                            tre Stati sahelo-sahariani di definire soluzioni in     gestione delle risorse natu-
              Questi eventi sollevano numerosi quesiti quanto                                                           comune dopo anni di protratta siccità.                  rali nel bacino del Volta».
              all’infiltrazione dei narcotrafficanti nelle più alte                                                     Nel settembre 2005 si è tenuto a Sikasso (Mali)         Il comune rurale di Nagré-
              sfere del potere.Tutti gli Stati costieri della regio-                                                    un seminario simile sulla zona che comprende il         ongo ha funto da punto
                                                                                                                                                                                d’accesso per la forte
              ne ne sono colpiti, in particolare la vicina Guinea,                                                      sud del Burkina Faso, il Mali meridionale e la Co-      pressione esercitata dalle
              che ha fatto della lotta contro l’insicurezza, la cor-                                                    sta d’Avorio settentrionale. Infine, la capitale gui-   popolazioni sulle risorse
              ruzione e il traffico di droga, le sue tre priorità.                                                      neana Conakry ha accolto nel 2006 una confe-            naturali (suolo, acqua,
                                                                                                                        renza sulla stabilità nell’Unione del fiume Mano,       vegetazione). Creato nel
                                                                                                                                                                                1994, Green Cross
              Strategie integrate per le zone di confine                                                                che riunisce Guinea, Costa d’Avorio, Liberia e          Burkina Faso diffonde una
              Hervé Ludovic de Lys, direttore regionale del-                                                            Sierra Leone. Ultimo gruppo di paesi di confine         tecnologia di compostag-
              l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordina-                                                            ad essere stato identificato per lavorare all’elabo-    gio chiamata «compost
                                                                                                                                                                                plus», che consente di pro-
              mento degli affari umanitari (UNOCHA), vede                                                               razione e alla messa in atto di «strategie integrate
                                                                                                                                                                                durre concime organico,
              un solo modo per bloccare la diffusione dell’in-                                                          di sviluppo»,il Senegal,la Gambia e la Guinea-Bis-      indispensabile per il recu-
              stabilità: i bisogni e le aspirazioni delle popolazioni                                                   sau non si sono ancora incontrati. Secondo il Club      pero dei terreni degradati.

                                                                                                                                                                                      Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   9
Un seul monde Eine Welt Un solo mondo
del Sahel e dell’Africa occidentale, l’essenziale per
                                       questi Stati è di privilegiare l’identificazione e la
                                       promozione di dinamiche di cambiamento. «Nel
                                       corso degli ultimi decenni, l’Africa occidentale ha
                                       vissuto trasformazioni così profonde che non do-
                                       vrebbe essere percepita come una regione in sta-
                                       gnazione, ma in mutazione,capace di adeguamenti
                                       e progressi significativi. Non si tratta certo di af-
                                       fermare che tutto va bene,ma di riconoscere i con-
                                       siderevoli sforzi attuati dagli africani occidentali
                                       con il sostegno dei partner per lo sviluppo», si può
                                       leggere nel sito internet dell’organizzazione.

                                       Mutamenti rurali e urbani
                                       Oggi le politiche di sviluppo rurale non possono
                                       più riferirsi ad immagini del passato. Secondo
                                       l’Atlas de l’intégration régionale en Afrique de
                                       l’Ouest, nel corso degli ultimi 45 anni, il mondo
                                       agricolo dell’Africa occidentale sarebbe profon-
                                       damente mutato: la crescita demografica e l’urba-
                                       nizzazione hanno trasformato quest’area in un
                                       mercato di dimensione regionale. Questa nuova
                                       era è dunque carica di promesse ma anche di ri-
                                                                                               Henning Christoph/Das Fotoarchiv/Still Pictures

                                       schi, nella misura in cui la popolazione rurale più
                                       debole subisce gli svantaggi del mercato senza be-
     Niger: diversificare la           neficiare dei vantaggi. Il passaggio da un’econo-
     produzione                        mia agraria tradizionale all’urbanizzazione e al
     Yatawa, 600 chilometri ad
                                       mercato è andato di pari passo con un consumo
     est della capitale Niamey,
     sembra un eden verde. Dal         accresciuto di spazi agricoli e di risorse naturali
     2001, in questa regione           non rinnovabili, come la legna da riscaldamento.                                                          Il mercato Dantopka, a Cotonou, nel Benin, è il più
     svariati gruppi di gestione       E sotto la pressione demografica, nei prossimi ven-                                                       grande mercato dell’Africa occidentale ed evidenzia
     sono stati creati nell’am-                                                                                                                  molto bene lo spiccato senso per gli affari della gente
     bito di un programma che
                                       t’anni questi mutamenti saranno senz’altro più ra-                                                        di questa regione.
     permette ai contadini di          pidi ed energici.
     beneficiare di prestiti rinno-    Nell’Africa occidentale la popolazione urbana au-                                                         pagne non è rosea, poiché non permette alle po-
     vabili a tassi agevolati.         menta del 4,4 per cento l’anno, il tasso di crescita                                                      polazioni di nutrirsi. Per rimediarvi, il Consiglio
     Appollaiato su una pompa
     a pedali, Abdoulaye si ral-       più elevato al mondo. Entro il 2020, oltre la metà                                                        per la ricerca e lo sviluppo agricolo dell’Africa
     legra: «Qui cresce di tutto:      degli abitanti sarà probabilmente costituita da cit-                                                      centrale e occidentale (CORAF) raccomanda di
     carote, cipolle, cavoli e an-     tadini. Una città di 100 000 abitanti nel 2006, ne                                                        coinvolgere un’ampia fascia di partner nei settori
     che delle insalate!» A turno      conterà 160 000 nel 2025, già solo per il suo na-                                                         della ricerca e dello sviluppo. «La routine non ha
     i soci della cooperativa si
     danno il cambio ai pedali.        turale sviluppo, e 180 000 considerando i nuovi ar-                                                       fatto avanzare l’agricoltura. Dobbiamo appellarci
     È il mezzo più economico          rivati dal mondo rurale. Rispetto a oggi, un nu-                                                          ad un nuovo sistema che favorisca le collaborazioni
     per irrigare gli appezza-         mero maggiore di aziende agricole sarà ben col-                                                           tra agricoltori, industria, ricercatori, industrie di
     menti. «In due anni la co-
     operativa ha raddoppiato
                                       legato al mercato e ne trarrà dei vantaggi. Gli                                                           trasformazione delle derrate ed altri attori», affer-
     la superficie coltivabile.        agricoltori delle zone periferiche, invece, conti-                                                        ma Marcel Nwalozie del CORAF.
     Oggi i raccolti sono tre al-      nueranno a subire i capricci del clima e del mer-
     l’anno – e generano anche         cato, forse in misura ancora maggiore a causa del-                                                        Una persona su quattro soffre di malnu-
     eccedenze, grazie alla pro-
     duzione diversificata», in-
                                       l’impatto dei mutamenti climatici. In ultima ana-                                                         trizione
     dica un responsabile di           lisi, l’agricoltura non sarà l’unica attività del                                                         Secondo Ibrahim Assane Mayaki, direttore esecu-
     SOS Sahel Niger. Questa           mondo rurale, anche se resterà il motore princi-                                                          tivo dello hub agricolo, occorre rimettere gli agri-
     organizzazione aiuta anche        pale. Universo agricolo e universo urbano sono                                                            coltori – e in particolare le donne contadine – al
     le donne nell’allevamento
     di ovini e sostiene il rimbo-     strettamente connessi, e le loro relazioni si inten-                                                      centro delle preoccupazioni. È, infatti, a causa del-
     schimento con giovani             sificheranno. Qualsiasi politica o strategia di svi-                                                      la scarsa produttività dell’agricoltura alimentare
     pianticelle di acacia, che        luppo dovrà tenerne conto.                                                                                che i paesi della regione sono obbligati ad impor-
     grazie allo sfruttamento
     della gomma arabica rap-
                                                                                                                                                 tare prodotti alimentari a costi sempre crescenti.
     presenteranno un’impor-           Sottrarre l’agricoltura alla routine                                                                      «L’agricoltura ha difficoltà a nutrire le famiglie.
     tante fonte di reddito.           La situazione che prevale attualmente nelle cam-                                                          Una persona su quattro soffre di malnutrizione,

10   Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Philipp Engelhorn/laif
Philipp Engelhorn/laif
                                                                                                                                                                          Africa occidentale

                                                                                     Jens Grossmann/laif

                                                                                                                                                                         Mali: istruzione primaria
                                                                                                                                                                         per tutti
                                                                                                                                                                         Dal 2002 al 2007, la per-
                                                                                                                                                                         centuale di allievi maliani
                         La presenza del deserto del Sahara contribuisce in maniera centrale a determinare la vita quotidiana della gente del                            iscritti alla scuola primaria è
                         luogo. Nelle immagini: carovane del sale e pastori con capre nel Mali, e agricoltori in Burkina Faso.                                           aumentata dal 56 al 68 per
                                                                                                                                                                         cento per le ragazze e da
                                                                                                                                                                         78 all’88 per cento per i
                                                                                                                                                                         ragazzi. Il governo realizza
                         rari sono i nuclei familiari che hanno accesso al-                                molteplici fonti energetiche», sostiene Ibrahim As-           dunque un notevole pro-
                         l’elettricità – appena il 7 per cento dei contadini                               sane Mayaki. Così, una migliore gestione della le-            gresso nel raggiungimento
                                                                                                                                                                         del secondo Obiettivo di
                         – e la tentazione di emigrare è forte», aggiunge                                  gna – il 70 per cento dell’energia consumata nel-             sviluppo del Millennio, che
                         questo ex primo ministro del Niger. Sia i governi                                 l’Africa subsahariana – permetterebbe di lottare              consiste appunto nel ga-
                         che i donatori sono dunque condannati, secondo                                    contro il disboscamento e preservare riserve di car-          rantire un’istruzione prima-
                         lui, a rivalorizzare le professioni agricole se vo-                               bonio preziose per l’intero pianeta. ■                        ria per tutti entro il 2015.
                                                                                                                                                                         Tuttavia, la carenza di in-
                         gliono riassorbire le migliaia di giovani che ap-                                                                                               segnanti e di posti nelle
                         prodano ogni anno sul mercato del lavoro e non                                    (Tradotto dal francese)                                       classi impedisce a un nu-
                         trovano un’occupazione.                                                                                                                         mero crescente di bambini
                                                                                                           *Christine Holzbauer è corrispondente in Africa occi-         di frequentare il ciclo se-
                                                                                                                                                                         condario. Su oltre 80 000
                         Puntare sulle energie rinnovabili                                                 dentale e centrale per diversi giornali francesi (La Croix,   allievi che hanno sostenuto
                         L’energia è un altro aspetto essenziale, spesso tra-                              L’Express e LaTribune). Di stanza dapprima nel Mali,          gli esami di ammissione
                         scurato. Senza accesso ad energie a basso costo, lo                               poi in Senegal, da settembre 2001 copre tutti i grandi        alla scuola secondaria nel
                                                                                                                                                                         2008, 17 000 non sono
                         sviluppo sostenibile delle regioni rurali rimane il-                              eventi della regione.                                         stati ammessi. Per far
                         lusorio. «Per paesi dipendenti dall’importazione di                                                                                             fronte a questo problema
                         prodotti petroliferi, la cui agricoltura è minaccia-                                                                                            saranno costruiti nuovi
                         ta dai mutamenti climatici, le bioenergie possono                                                                                               centri di formazione profes-
                                                                                                                                                                         sionale. Tanto più che, se-
                         svolgere un ruolo chiave. Grazie alla biomassa, la                                                                                              condo il ministero maliano
                         risorsa energetica che più abbonda nella regione,                                                                                               dell’Istruzione, nel 2010
                         i contadini possono produrre e utilizzare in loco                                                                                               quasi il 35 per cento degli
                         delle energie rinnovabili.Trasformando i vegetali                                                                                               allievi del primario non sod-
                                                                                                                                                                         disferà i criteri richiesti per
                         in combustibile, recuperando il calore prodotto                                                                                                 accedere al ciclo seconda-
                         dalla combustione dei rifiuti o il biogas, si creano                                                                                            rio.

                                                                                                                                                                               Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   11
Accrescere i legami tra istruzione
                                                          e realtà locale
                                                          Nell’Africa occidentale milioni di bambini sono esclusi dall’i-
                                                          struzione a causa di un’offerta educativa insufficiente e non
                                                          confacente ai bisogni delle popolazioni. La cooperazione sviz-
                                                          zera contribuisce a migliorare la qualità dell’istruzione, soste-
                                                          nendo riforme – come l’insegnamento bilingue – che riducono
                                                          la dispersione e favoriscono lo sviluppo.
                                       Delta Survie (2)

                                                          Nella regione di Douentza, nel Mali, la costituzione di scuole mobile ha reso possibile, nell’arco di poco tempo, un no-
                                                          tevole aumento della frequenza scolastica da parti dei bambini nomadi.

                                                          (jls) Il delta interno del fiume Niger, nel Mali, dà          delle lezoni, ad esempio, sulle specie ittiche, sulla
                                                          da vivere a un milione di persone, per lo più no-             confezione di tende di cuoio o sulle piante medi-
     L’aiuto svizzero in Africa
     occidentale                                          madi. Ma per esercitare la loro attività di pescato-          cinali.
     Il settore dell’istruzione è                         ri o allevatori i bozo, i peul e i tuareg sono costretti
     uno dei cinque ambiti su                             a muoversi più volte all’anno. Queste migrazioni              Un sistema inadeguato
     cui la cooperazione elve-                            impediscono alla stragrande maggioranza dei loro              Nei suoi cinque paesi prioritari (Mali, Burkina
     tica focalizza le proprie atti-
     vità in Africa occidentale.                          figli di integrarsi nel sistema scolastico. Consape-          Faso,Niger,Benin e Ciad),la DSC sostiene da tem-
     Gli altri sono l’economia lo-                        vole di questa problematica, nel 2005 l’associazio-           po questo tipo di progetto – innovatore rispetto alla
     cale, con articolazioni a li-                        ne locale Delta Survie ha preso l’iniziativa di crea-         scuola classica. La maggior parte dei progetti si in-
     vello nazionale e mondiale,
     la produzione agropasto-
                                                          re scuole che seguono i nomadi nei loro sposta-               serisce nell’istruzione detta «informale», sovente
     rale e la gestione delle ri-                         menti. Le lezioni si tengono sotto delle tende che            l’unica accessibile alle popolazioni rurali più po-
     sorse naturali, la salute e il                       al momento opportuno vengono smontate e tra-                  vere. L’aiuto svizzero finanzia in particolare la for-
     decentramento. Tutti i pro-                          sferite all’accampamento successivo. Il progetto ha           mazione di giovani descolarizzati tra i 9 e i 15 anni,
     grammi integrano due temi
     trasversali: l’uguaglianza
                                                          ottenuto rapidamente il favore dei genitori: nelle            programmi di alfabetizzazione e formazione per
     dei sessi e il buongoverno.                          22 comunità che beneficiano già di una scuola mo-             adulti e scuole gestite dagli abitanti dei villaggi.
     La DSC àncora la sua                                 bile, la frequenza scolastica è prontamente au-               Nell’Africa occidentale, milioni di giovani non
     azione a livello locale.                             mentata. Con il sostegno della DSC e di altri do-             sono mai andati a scuola o l’hanno abbandonata
     Queste esperienze con-
     crete sul campo nutrono il                           natori, Delta Survie prevede di apportare diverse             prematuramente. Questa situazione è in parte im-
     dialogo politico a livello na-                       ottimizzazioni. Così è ad esempio previsto di adat-           putabile alle politiche educative: «Retaggio dell’e-
     zionale. La Svizzera consi-                          tare i programmi alle realtà locali. Gli allievi non          poca coloniale, il sistema scolastico perpetua le di-
     dera i paesi anche nel loro
                                                          apprenderanno soltanto la matematica, la storia o             sparità ed è inadeguato per gli stili di vita delle po-
     contesto regionale, che ri-
     veste un’importanza deter-                           la geografia, ma si approprieranno anche di saperi            polazioni», spiega Fabienne Lagier, consulente
     minante per il loro futuro.                          locali.Alcuni membri della comunità daranno loro              tematica presso la DSC per le questioni inerenti al-

12   Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Africa occidentale

l’istruzione. A titolo di esempio, le vacanze scola-       Sostenere le lingue africane
stiche non coincidono con i periodi di raccolto,           Tuttavia, il sostegno di progetti e il dialogo con i
durante i quali i giovani devono aiutare i genitori        governi non bastano a riformare profondamente i
nei campi. Altro problema: l’insegnamento è di-            sistemi educativi. Per tale motivo, la Svizzera in-
spensato in francese,una lingua che la maggior par-        terviene parallelamente a livello internazionale.
te degli allievi non conosce quando inizia a fre-          Uno dei suoi principali partner è l’Associazione per
quentare la scuola.Questa barriera linguistica spie-       lo sviluppo dell’istruzione in Africa (Adea),una tri-
ga in gran parte l’alta percentuale di bocciature e        buna di dialogo politico tra donatori e ministri afri-
di abbandoni.                                              cani dell’istruzione. La DSC vi controlla un grup-

                                                                                                                     Obiettivi compromessi
                                                                                                                     Gli Obiettivi di sviluppo del
                                                                                                                     Millennio si propongono,
                                                                                                                     tra l’altro, di garantire entro
                                                                                                                     il 2015 un’istruzione prima-
                                                                                                                     ria per tutti e l’uguaglianza
                                                                                                                     tra i sessi nell’insegna-
                                                                                                                     mento. Tuttavia, se le ten-
                                                                                                                     denze attuali persistono,
                                                                                                                     questi obiettivi non sa-
Riconosciuta l’importanza delle innova-                    po di lavoro sull’istruzione informale. «Quando           ranno conseguiti. 75 mi-
zioni                                                      questo gruppo è stato creato, nel 1996, la maggior        lioni di bambini, di cui il 55
                                                                                                                     per cento ragazze, non
La DSC privilegia l’insegnamento bilingue: gli al-         parte dei nostri aderenti non credeva nel poten-          hanno ancora accesso alla
lievi imparano a legger e a scrivere nella loro lin-       ziale del settore informale. Ma grazie agli sforzi in     scuola – e la sola Africa
gua madre, e solo in un secondo tempo appren-              sua difesa,nel corso degli anni,la percezione è com-      subsahariana ne conta
                                                                                                                     circa la metà. Nonostante i
dono il francese. Inoltre l’ente svizzero incoraggia       pletamente cambiata», ricorda Jean-Marie Byll-
                                                                                                                     progressi degli ultimi anni
forme di formazioni in linea con le sfide dello svi-       Cataria, segretario esecutivo di Adea.                    (70 per cento nel 2006), la
luppo e in grado di favorire l’inserimento profes-         L’associazione si è fortemente impegnata a favore         percentuale di scolarizza-
sionale dei giovani nel loro ambiente.                     dell’utilizzo delle lingue africane nell’alfabetizza-     zione rimane in questa
                                                                                                                     zona la più debole al
Convinti da questi approcci alternativi, più effica-       zione e nell’insegnamento elementare. Inoltre, ha         mondo. In numerosi paesi,
ci della scuola classica, alcuni governi hanno ini-        sensibilizzato un numero crescente di attori – fino       la maggior parte dei bam-
ziato a finanziarli e a integrarli nei loro sistemi edu-   ai vertici. Infatti, l’Unione africana ha fatto della     bini abbandona la scuola
cativi. Il Burkina Faso, ad esempio, ha deciso di ge-      questione linguistica uno dei sette assi prioritari del   prima di avere completato
                                                                                                                     le elementari. Inoltre, sussi-
neralizzare il bilinguismo ispirandosi a un progetto       Decennio dell’istruzione in Africa (2006-2015). È         stono profonde disparità.
pilota – sostenuto dalla Svizzera – dai risultati elo-     la prima volta che affronta ufficialmente questo          In Senegal, ad esempio, i
quenti: la percentuale di abbandono è estrema-             tema. ■                                                   piccoli abitanti delle città
mente contenuta, e gli allievi completano il ciclo                                                                   hanno il doppio di possibi-
                                                                                                                     lità di essere scolarizzati ri-
primario in cinque anni anziché sei. «È essenziale         (Tradotto dal francese)                                   spetto ai bambini delle
che le innovazioni possano essere integrate nelle                                                                    campagne. In Mali, la pro-
politiche nazionali.Il nostro obiettivo finale è quel-                                                               babilità di frequentare le
                                                                                                                     scuole è di quattro volte
lo di far evolvere i sistemi», sottolinea Mary-Luce                                                                  maggiore per le ragazze
Fiaux Niada, incaricata di programma presso la                                                                       di buona famiglia rispetto a
DSC.                                                                                                                 quelle delle famiglie povere.

                                                                                                                           Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   13
«Non siamo meno competitivi
                                                      degli americani»

                                                                                                                                                                           Michael Riehle/laif
     Ndiogou Fall, agricoltore
                                       Michael Riehle/laif

     di nazionalità senegalese,
     nasce nel 1955 a Mékhé,
     città situata a 120 km a
     nord-est di Dakar. Ndiogou
     Fall è impegnato da oltre
     25 anni per la difesa della
                                                         Nonostante il ricco potenziale agricolo, l’Africa occidentale di-
     sua professione, inizial-                           pende dalle importazioni per nutrire la sua popolazione. So-
     mente nella sua regione,
     poi a livello nazionale e                           prattutto le famiglie contadine soffrono di un’endemica pover-
     dell’Africa occidentale.
     Ha in particolare diretto                           tà. Per Ndiogou Fall, presidente della Rete delle organizzazio-
     l’Union des groupements
     paysans de Mécké e
                                                         ni contadine e dei produttori agricoli in Africa occidentale
     l’Union nationale interpro-                         (Roppa), le ragioni di questa situazione sono politiche. Un’in-
     fessionnelle des semen-
     ces. Attivo fin dal 1985                            tervista di Jane-Lise Schneeberger.
     nell’ambito della Federa-
     zione delle ONG del
     Senegal (Fongs), è diven-                           L’Africa occidentale importa sempre più ce-              denze ha governato le nostre politiche agricole e
     tato segretario generale nel
     1993 prima di accedere                              reali, latticini e carne. Sembrerebbe para-              commerciali. Negli anni sessanta, alcuni governi
     alla presidenza, carica che                         dossale per un’economia a vocazione agri-                hanno decretato che l’agricoltura doveva concen-
     occupa a tutt’oggi. Dal                             cola?                                                    trarsi sulla produzione di derrate destinate all’e-
     2000 Ndiogou Fall pre-
     siede anche la rete delle
                                                         È una vergogna, poiché la nostra regione è dotata        sportazione, come il caffè, il cacao o l’olio di ara-
     organizzazioni contadine                            di un immenso potenziale: ecosistemi comple-             chidi. Quando le quotazioni sono crollate, i con-
     e dei produttori agricoli                           mentari, una popolazione giovane a maggioranza           tadini non guadagnavano più nulla e hanno dovuto
     dell’Africa occidentale                             contadina, fiumi fra i più lunghi d’Africa, terreni      abbandonare le loro terre, facendo precipitare an-
     (Roppa). In questa sua
     funzione partecipa regolar-
                                                         agricoli a perdita d’occhio, foreste, una costa ma-      che la produzione di cereali. Così, dopo aver fatto
     mente a dibattiti o forum                           rittima molto estesa… In poche parole: abbiamo           bere caffè a tutti gli europei, non abbiamo miglio
     internazionali.                                     praticamente tutto il necessario per sviluppare la       o riso da mettere sotto i denti. Ma anche se si tra-
     Parallelamente, continua                            nostra agricoltura. E nonostante ciò, siamo co-          sferisce in città, la gente non smette di mangiare.
     a gestire la sua piccola
     azienda agricola nel villag-                        stantemente sull’orlo della carestia.Meno del 25 per     E data la penuria di prodotti locali, i cittadini con-
     gio di Risso, nei pressi di                         cento dei pascoli è sfruttato. Per le terre coltivabi-   sumano principalmente merci importate.
     Mékhé, dove su dieci ettari                         li, la situazione non è migliore: un quarto soltan-
     coltiva miglio e arachidi ed
                                                         to è seminato, e il tasso d’irrigazione delle colture    I governi possono ancora definire politiche
     alleva una decina di muc-
     che.                                                non supera il 4 per cento.                               agricole senza consultare i contadini?
                                                                                                                  Fortunatamente no, sempre più spesso coinvolgo-
                                                         Perché l’agricoltura locale non è in grado di            no le organizzazioni nazionali di produttori nelle
                                                         soddisfare il fabbisogno della popolazione?              loro decisioni. Ma il vero problema è che non han-
                                                         Ciò è dovuto alla logica fallace che dalle indipen-      no mai attribuito grande importanza all’agricoltu-

14   Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Africa occidentale
Michael Riehle/laif

                                                                                                     Michael Riehle/laif
                      L’Africa occidentale dispone di ricchi ecosistemi, di terreni fertili e di un paesaggio variegato – come per esempio nella
                      regione di Dogon in Burkina Faso (a sinistra) o in quella di Segou nel Mali (in alto). Ciononostante, a causa delle impor-
                      tazioni a basso prezzo delle eccedenze di prodottoti agricoli sovvenzionati – provenienti soprattutto dagli Stati Uniti e
                      dai paesi europei – i contadini stentano a sopravvivere.

                      ra. Meno del 10 per cento dei fondi nazionali è                interessi dei contadini africani?
                      assegnato al settore agricolo, benché quest’ultimo             Sul piano nazionale, aiutiamo le organizzazioni
                      occupi oltre il 60 per cento della popolazione. E              contadine a condurre attività economiche a favo-
                      spesso questo denaro serve soltanto a garantire il             re dei loro soci, a rafforzare le loro capacità e a
                      funzionamento del ministero. Nulla di compara-                 negoziare con le autorità. Parallelamente, interve-
                      bile alle massicce sovvenzioni praticate dai paesi in-         niamo a livello regionale, soprattutto presso la
                      dustrializzati. L’Unione europea destina il 42 per             Comunità economica degli Stati dell’Africa occi-
                                                                                                                                                   Difendere i piccoli
                      cento del bilancio agli agricoltori, che rappresen-            dentale (Cedeao). In occasione dei negoziati com-             contadini
                      tano appena il 5 per cento della popolazione. La               merciali multilaterali, appoggiamo le delegazioni             La Rete delle organizza-
                      liberalizzazione del commercio ci espone alla con-             ufficiali dei nostri paesi. Su tutte le questioni im-         zioni contadine e dei pro-
                                                                                                                                                   duttori agricoli in Africa oc-
                      correnza sleale di queste agricolture fortemente               portanti per il settore agricolo, Roppa chiama in             cidentale (Roppa) si batte
                      sovvenzionate, che smaltiscono le loro eccedenze               causa le istanze decisionali, fa conoscere le sue ri-         per promuovere e difen-
                      in Africa. Gli effetti sui nostri produttori sono di-          vendicazioni e conduce campagne d’informazione.               dere le piccole aziende fa-
                      sastrosi.                                                                                                                    miliari. Secondo quest’or-
                                                                                                                                                   ganizzazione, la famiglia
                                                                                     Vi capita anche di scendere in strada per par-                contadina è la base delle
                      Quali settori sono particolarmente toccati?                    tecipare a delle manifestazioni?                              società agricole nei paesi
                      La risicoltura, ad esempio, è in concorrenza con le            Abbiamo organizzato marce di protesta contro gli              africani, fatto che la mag-
                      importazioni provenienti dagli Stati Uniti. Il con-            accordi di partenariato economico che l’Unione                gior parte delle politiche
                                                                                                                                                   agrarie ha finora ignorato.
                      tadino americano, finanzia di tasca propria soltan-            europea voleva firmare con la Cedeao. La nostra               Roppa vuole promuovere
                      to il 30 per cento della produzione, il resto è sop-           agricoltura è molto debole, eppure ci chiedevano              un’agricoltura che procuri
                      portato dallo Stato. Inoltre, beneficia di prezzi ga-          di aprire completamente i nostri mercati. Roppa               a queste famiglie un red-
                                                                                                                                                   dito confacente e permetta
                      rantiti dal governo. Anche gli esportatori sono                ha subito riconosciuto il pericolo di questo libero           loro di restare sulle loro
                      sovvenzionati. Risultato: il riso americano è ven-             scambio totale e ha denunciato i negoziati in cor-            terre. Creata nel 2000, la
                      duto in Africa occidentale a un prezzo inferiore al            so. Alla fine, la Cedeao ha ammesso di non essere             rete riunisce le piattaforme
                      costo di produzione locale, che è già uno dei più              pronta a firmare questi accordi. Abbiamo anche                contadine di dodici paesi
                                                                                                                                                   (Benin, Burkina Faso,
                      bassi al mondo. Non è competitività, questo ter-               combattuto il valore irrisorio delle tasse che i pae-         Costa d’Avorio, Gambia,
                      mine sacrosanto con cui ci riempiono la testa. Se              si dell’Africa occidentale applicano alle merci im-           Ghana, Guinea, Guinea-
                      gli Stati Uniti sopprimessero tutte queste sovven-             portate. Recentemente, questi dazi doganali sono              Bissau, Mali, Niger, Sene-
                      zioni, i loro contadini non potrebbero vendere un              stati leggermente aumentati. È una piccola vitto-             gal, Sierra Leone e Togo).
                                                                                                                                                   Le dodici strutture nazio-
                      solo chilo di riso sui nostri mercati. In parole po-           ria, ma non basta a proteggere la nostra agricoltu-           nali raggruppano tutte le
                      vere: non sono più competitivi di noi, beneficia-              ra. Le derrate importate restano più convenienti di           organizzazioni mantello di
                      no semplicemente di un sostegno statale che noi                quelle prodotte localmente. ■                                 produttori (pescatori, alle-
                                                                                                                                                   vatori, orticoltori, produttori
                      non abbiamo.                                                                                                                 di carne, avicoltori ecc.)
                                                                                     (Tradotto dal francese)                                       costituitesi in questi paesi a
                      Come agisce la rete Roppa per difendere gli                                                                                  partire dagli anni Settanta.

                                                                                                                                                         Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   15
Una svolta
                                                       grazie al tessile
O R I Z Z O N T I

                                                                                                                          Fernando Moleres/laif

                    Esportazioni da record             Il Bangladesh, paese in cui il 45 per cento dei 160 milioni di abi-
                    Il settore del tessile e
                    dell’abbigliamento, in piena
                                                       tanti vive ancora sotto la soglia della povertà, si serve della ma-
                    espansione, costituisce il         nodopera a basso costo per spronare l’industria tessile na-
                    ramo industriale più forte
                    del Bangladesh. Da solo            zionale. Migliaia di donne affluiscono nella capitale Dhaka per
                    genera il 75 per cento dei
                    proventi ricavati da esporta-      farsi assumere nelle fabbriche. Altre hanno la fortuna di poter
                    zioni. Quasi 4800 fabbriche
                    producono capi prêt-à-por-
                                                       lavorare nei loro villaggi, senza costrizioni. Di Grégoire Duruz*.
                    ter destinati ai mercati euro-
                    pei ed americani. Negli anni
                    2007 e 2008 queste espor-          Interrompono il lavoro per parlare un po’. E per       Il gruppo di donne sedute in un cerchio emana una
                    tazioni hanno fruttato ben         regalare un sorriso al visitatore. Sedute in una bi-   miscela di orgoglio e imbarazzo. Orgoglio di con-
                    10,7 miliardi di dollari. Il       cocca costruita alla meglio, una trentina di donne     tribuire a pari titolo del marito al reddito dome-
                    Bangladesh è oggi il terzo
                    produttore di vestiario al
                                                       sono intente a lavorare a maglia. Producono gilet      stico e di aver acquisito una vera indipendenza.Im-
                    mondo. È riuscito a ricuper-       per bebè, giocattoli in cotone in forma di legumi      barazzo di ammettere che, come ogni donna, an-
                    are una parte del mercato          o biscotti, piccoli cuoricini rosa. Lavorano circa     che loro amano le cose belle: un sari multicolore,
                    tessile cinese, ormai pena-        quattro ore ogni mattino. Chi vuole ritorna anche      un paio di orecchini, qualche braccialetto d’oro...
                    lizzato dal continuo au-
                    mento dei costi della ma-
                                                       il pomeriggio.Fino al 2005,queste artigiane del vil-   Nazmunahar, 29 anni, guadagna 1500 taka (circa
                    nodopera. D’altro canto è          laggio di Shilmandi non esercitavano nessuna atti-     26 CHF ) al mese. Spiega che il suo salario serve a
                    minacciato da una concor-          vità remunerata. Cucinavano per la famiglia e aiu-     vestire le due figlie. «Poi verso anche 400 taka sui
                    renza sempre più forte             tavano nei campi. Da quattro anni lavorano per la      loro conti di risparmio», precisa. Quanto a Tahmi-
                    da parte di Vietnam e Cam-
                    bogia. Come in Bangla-             Hathay Bunano, una ONG locale recentemente             na, 20 anni, viene a lavorare a maglia in paese per
                    desh, anche in questi paesi,       trasformata in azienda sociale. La loro vita ha co-    pagarsi gli studi all’università locale. «Finché non
                    i salari sono bloccati a livelli   nosciuto una svolta fondamentale.                      mi sposo, i miei genitori non mi lasceranno mai
                    bassissimi. Nel 2008, la
                    Svizzera ha importato vestiti
                                                       «Ora posso comprarmi un nuovo sari quando ne           andare a lavorare a Dhaka». Solo sessanta chilome-
                    provenienti dal Bangladesh         ho voglia,mentre prima mio marito mi diceva sem-       tri separano Shilmandi da Dhaka, ma la differenza
                    per 114 milioni di franchi.        pre: ti darò i soldi domani», esulta Rekha, 38 anni.   fra le due realtà non potrebbe essere più grande.

              16    Un solo mondo n.2 / Giugno 2009
Bangladesh

L’esodo verso la capitale                                  Creazione d’impieghi nei villaggi
All’ambiente tranquillo del villaggio, dove i cam-         Numerose organizzazioni affermano che occorre
pi di patate costeggiano le piantagioni di banane,         offrire urgentemente delle prospettive di lavoro alle
si oppone il fracasso della capitale invasa da un traf-    donne anche nell’entroterra. Samantha Morshed,
fico incessante. Dhaka e le zone di periferia che si       codirettrice britannica di Hathay Bunano insieme
allungano come tentacoli ai margini della capita-          al marito bangladese, insiste sulla necessità di por-
le, inglobano 15 milioni di abitanti. E ogni giorno
                                      Grégoire Duruz (2)   re un freno alla migrazione verso la capitale: «Si

ne arrivano altri; centinaia di facce nuove, appena        tratta di una questione essenziale per il Bangladesh
giunte dalla campagna.L’industria tessile,fra i prin-      e per le donne stesse. Restando in paese non de-
cipali responsabili di questo esodo rurale, assume         vono spendere nulla per l’alloggio e possono con-
personale a tutto spiano. Le fabbriche di abbiglia-        tinuare a vivere con la famiglia».
mento si susseguono lungo le strade.Sono state co-         Dal 2005, Hathay Bunano promuove la confezio-
struite in varie tappe e ora si moltiplicano per es-       ne di prodotti tessili home made. A Shilmandi, 400
sere in grado di adempiere gli ordini che giungo-          donne hanno già seguito una formazione di due
no dal mondo occidentale.                                  settimane per imparare la tecnica del lavoro a ma-
I prodotti tessili rappresentano il 75 per cento del-      glia o all’uncinetto. Si recano al centro di produ-
le esportazioni annuali del Bangladesh.La filiera oc-      zione per rifornirsi del cotone necessario per rea-
cupa 2,5 milioni di persone, di cui l’80 per cento         lizzare gli articoli commissionati. Sono pagate al
donne, quasi tutte giovani e nubili. La creazione          pezzo e possono lavorare a casa, occupandosi così
delle prime fabbriche all’inizio degli anni 1980,poi       anche delle faccende domestiche. Oggi, Hathay
la loro esplosione negli anni ’90 ha permesso a cen-       Bunano impiega 3500 donne in una trentina di ate-
tinaia di migliaia di donne di accedere al mercato         lier sparsi in tutto il paese. I giocattoli e i vestitini
del lavoro ed essere riconosciute dalla società. «Le       per bebè si pregiano del marchio di qualità Ecota
donne che vengono a lavorare nelle città si apro-          Fair Trade, sviluppato in Bangladesh. Sono espor-
no ad una nuova realtà, ad una cultura moderna»,           tati in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Australia.
costata Rokeya Rafique, direttrice di Karmojibi                                                                                   Cina

Nari, un’organizzazione che tutela le donne ope-           Un contributo indispensabile
                                                                                                                                     Bhutan
raie. «Ma a quale prezzo? Si ritrovano in cinque o         Distretto di Sirajganj,a 120 chilometri a nord-ovest        Nepal

in dieci in un tugurio che non offre neanche le            da Dhaka. La sopravvivenza del casale di Ratakan-                      Bangladesh
strutture igieniche più elementari. E, da cinque           di si gioca fra i due bracci del Brahmapoutre. Ogni                     Dhaka
                                                                                                                       India
anni a questa parte, si tende a insediare le fabbri-       estate durante la stagione delle piogge, quando il
che in luoghi periferici sempre più distanti dalle         fiume decuplica il volume, il villaggio è inondato                      Oceano
                                                                                                                                                   Myanmar
                                                                                                                                   Indiano
città, complicando la vita delle lavoratrici».             e con lui i terreni circostanti coltivati a grano e riso.

                                                                                                                               Un solo mondo n.2 / Giugno 2009   17
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