Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere

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Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
MAGAZINE   ANNO VI | N. 01 2020      ISSN 2531-9973

Benessere e nuovi modelli abitativi
Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
CIVILTÀ DI CANTIERE
                                                                                    Il benessere abitativo prima e dopo
                                                                                il COVID-19
                                                                                Tutti noi la sera ci troviamo a leggere in alto a destra del nostro televisore l’av-
                                                                                                                                                                       e
                                                                                                                                                                       Editoriale
                                                                                viso che il programma che stiamo vedendo è stato registrato prima dell’arrivo                di ALFREDO
                                                                                della pandemia per Coronavirus. Quei programmi pensati e realizzati prima                       MARTINI
 Persegue il consolidamento di una visione comune su alcuni                     del COVID-19 non sono compatibili con quanto stiamo vivendo. Una riflessione                  Direttore di
 temi chiave del nostro vivere contemporaneo, contribuendo                      che ha ovviamente riguardato anche la progettazione e la redazione di que-              Civiltà di Cantiere
 all’incremento della consapevolezza e della comprensione                       sto numero della rivista. Dalla fine dell’anno scorso avevamo programmato di
 delle opportunità offerte dai cambiamenti in atto,                             dedicare il primo numero di Civiltà di Cantiere del 2020 al tema del benessere
 attraverso momenti di confronto, dialogo e condivisione.                       abitativo, collegandolo ai nuovi modelli di offerta immobiliare. Ciò nella con-
                                                                                vinzione che intorno a questa relazione si stavano ridefinendo i paradigmi del
 CIVILTÀ DI CANTIERE si avvale di un mix di                                     mercato immobiliare del futuro. Avevamo contattato e coinvolto una serie di
 strumenti ed azioni di comunicazione:                                          personalità e di protagonisti, così come avevamo ritenuto di tornare a raccon-
                                                                                tare i cambiamenti demografici. Ritenevamo e riteniamo che l’importanza di
                                                                                quanto stava succedendo a Milano e probabilmente continuerà a caratteriz-
                                                                                zare il mercato immobiliare della capitale economica del Paese, dovesse avere
         PORTALE WEB                                                            uno spazio particolarmente ampio. Milano come riferimento, come terreno
         con contenuti e articoli multimediali di stimolo
                                                                                dove andare a cercare le esperienze e i trend più interessanti e più indicativi
         alla riflessione sui temi di interesse del network
                                                                                dell’evoluzione del mercato. Poi è arrivato il Coronavirus e come sta succe-
                                                                                dendo per ognuno di noi ogni giorno, tutto è cambiato. E anche noi abbiamo
         MAGAZINE TRIMESTRALE
         di approfondimento ricco di editoriali,                                modificato il nostro sommario. Il COVID-19, con i suoi effetti drammatici sulla
         dossier, interviste e rubriche                                         società e sull’economia è diventato oggetto imprescindibile di riflessione. Il
                                                                                numero che vi accingete a scorrere e a leggere è figlio di questo disorienta-
         CONFERENCE TEMATICHE                                                   mento, di questa necessità di rimettere insieme l’analisi di quanto stava av-
         su Innovazione, Sostenibilità e                                        venendo e caratterizzando il mercato immobiliare, l’importanza di conoscere
         Rigenerazione di città e territori
                                                                                e valutare i cambiamenti profondi della domanda e la capacità della filiera
                                                                                immobiliare di dare delle risposte, con l’incertezza di quanto potrà accadere
         COMMUNITY MANAGEMENT
         attraverso la divulgazione dei contenuti sui profili social Civiltà    alla fine dell’emergenza straordinaria. Abbiamo cercato di leggere da diver-
         di Cantiere e l’invio della newsletter periodica “Città e Territori"   si punti di vista gli scenari attuali e quelli possibili, abbiamo confermato di
                                                                                puntare i riflettori su Milano, ribadendo trend e potenzialità, ma anche rischi
                                                                                e criticità. Ma abbiamo anche ritenuto che parlare di benessere oggi non po-
                                                                                tesse prescindere dalla relazione tra innovazione tecnologica, digitalizzazione

              Entra nel network!                                                e salute, collegandola all’invecchiamento della popolazione e alla fragilità so-
                                                                                ciale, evidenziando l’importanza della telemedicina e sottolineando i ritardi e
              vai su www.civiltadicantiere.it                                   le resistenze pubbliche.

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                                                                                Alfredo Martini

                                                                                CIVILTÀ DI CANTIERE N.01 2020                                                                          3
Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
Sommario

                                                                                              N.1 | 2020
                                                                                              Benessere
                                                                                  e nuovi modelli abitativi
                                                                                                                                                                    a     abitare

                                                                                                                                                                    Condividere ambienti e progetti...................................................................................................................... 35

                                                                                                                                                                    Verde e spazi comuni per una città sempre più sociale..................................................................................... 40
                                                                                                                                                                    l’intervista a GIOVANNI LA VARRA, Studio Barreca & La Varra

                                                                                                                                                                    Nuove frontiere per l’urbanistica..................................................................................................................... 44

s     scenari                                                                                                                                                       Coniugare teleassistenza e benessere ambientale........................................................................................... 24

                                                                                                                                                                    Abitare gli spazi............................................................................................................................................. 47
Come cambia la domanda immobiliare............................................................................................................. 6                   l’intervista a MARCO GRILLO AD Abitare In

Covid19 e il digitale rimettono la casa al centro.................................................................................................14                Soluzioni a prova di confort............................................................................................................................. 51

Saper gestire il cambiamento: flessibilità, qualità, benessere........................................................................... 17                        Benessere è riqualificazione........................................................................................................................... 54
l’intervista a PAOLO PODDI, Consigliere d’amministrazione di Copernico Srl

Stare bene. L’importanza della Telemedicina................................................................................................... 20

Coniugare teleassistenza e benessere ambientale........................................................................................... 24
                                                                                                                                                                    t     territorio

Non solo virus................................................................................................................................................ 29   Nuovi modelli abitativi, uno sguardo in Europa................................................................................................ 56

L’etica ambientale al centro delle scelte per i materiali da costruzione............................................................. 32                            Il co-living inglese di successo......................................................................................................................... 60

                                                                                                                                                                    EDITORE E PROPRIETÀ                      DIRETTORE                                REDAZIONE                                 PROGETTO GRAFICO
                                                                                                                                                                    EDITORIALE                               RESPONSABILE                             Martino Almisisi                          E IMPAGINAZIONE
                                                                                                                                                                    Democom                                  ED EDITORIALE                            Emanuele Incanto                          Michela Lombardi
                                                                                                                                                                    Via G. Palatucci, 6                      Alfredo Martini                          Asia Ruffo Di Calabria                    In copertina
                                                                                                                                                                    86170 Isernia                                                                     Paola Savina                              Policlinico di Milano.
                                                                                                                                                                                                             CAPOREDATTORE                            Titty Santoriello                         Render Boeri Studio
                                                                                                                                                                                                             Mimosa Martini                                                                     (S. Boeri, G. Barreca,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                G. La Varra)
Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
s            Scenari
                       Come cambia la domanda immobiliare                                                    decedute arrivano soltanto 67 bambini (dieci anni fa erano 96). Si tratta del più

                                                                                                                                                                                                      s

                                                                                                                                                                                                          Scenari
                                                                                                             basso livello di ricambio naturale mai espresso dal Paese dal 1918. Si stima che
                                                                                                             nel 2045 saremo 59 milioni, perdendo rispetto all’inizio del calo (2017) oltre un
                                                                                                             milione e mezzo di persone.

                                                                                                             Si accelera il processo di ristrutturazione demografica territoriale, in particolare
di ALFREDO               Evoluzione sociale della domanda e nuove opportunità                                tra un Nord dove la popolazione cresce (+1,4 x 1000), con tassi rilevanti in Lom-
MARTINI                per il mercato immobiliare                                                            bardia (+3,4 per mille) ed Emilia-Romagna (+2,8) e il Mezzogiorno, dove il calo
                                                                                                             è ogni anno più consistente (-6,3 x 1000 nel 2019). Un processo determinato da
                       Per capire di quali spazi abbiamo bisogno, di come dobbiamo progettarli e che         uno spostamento di popolazione verso le regioni del Nord, che nel 2019 hanno
                       cosa metterci dentro dobbiamo innanzitutto sapere chi siamo, come è cam-              assorbito oltre 70.000 nuovi cambiamenti di residenza a fronte di una perdita
                       biata la nostra società, come siamo cambiati noi. Noi che viviamo, lavoriamo,         nel Mezzogiorno di 77.000. Secondo i più recenti Outlook, nel 2065 il Centro-nord
                       ci spostiamo e cerchiamo soluzioni e risposte alle nostre esigenze. Che sono          accoglierebbe il 71% di residenti contro il 66% di oggi e il Mezzogiorno invece
                       esigenze del tutto diverse da quelle dei nostri genitori, di chi oggi ha più di       scenderebbe al 29% contro il 34% attuale.
                       settant’anni. Delle generazioni che oggi non lavorano più ma che hanno anche
                       loro necessità diverse da quelle di un settantenne degli anni Cinquanta e Ses-        Il terzo elemento da considerare riguarda la composizione delle famiglie: sempre
                       santa, ma anche degli anni Ottanta.                                                   più piccole, di cui il 44% unipersonali o unigenitoriali e un terzo di coppie senza
                       Negli ultimi vent’anni la società è profondamente mutata, nella sua struttura,        figli. Su 25,7 milioni di famiglie, 8,5 milioni di famiglie sono unipersonali (33%),
                       nel modo di relazionarsi tra le persone, con le cose, con lo spazio e con il tempo.   mentre 17,2 milioni (due terzi) sono di almeno due persone. Tra queste, le fami-
                       A dominare sono nuovi modelli e diversi stili di vita. Ciò che stiamo vivendo in      glie senza figli sono circa il 32% (5,5 milioni). Delle 11,6 milioni di famiglie con
                       questi mesi è qualcosa di straordinario che contribuirà a modificare i processi       figli, 8,8 milioni sono coppie e 2,8 milioni monogenitoriali (32%), di cui 2.300mila
                       che hanno caratterizzato i primi venti anni di questo secolo. Il nostro futuro e      (l’82%) madri.
                       la nostra relazione con gli spazi abitativi e quindi con il mercato immobiliare
                       continueranno, tuttavia, a dipendere soprattutto da due fattori: struttura de-        L’altro fenomeno da evidenziare è la grande mobilità matrimoniale, fondata su
                       mografica e digitalizzazione.                                                         un numero sempre minore di unioni, a cui corrisponde un aumento dei divorzi,
                                                                                                             grazie anche alla formula “breve”. Aumentano le libere unioni, più che quadrupli-
                                                                                                             cate dal 1997-1998 al 2017-2018, passando da circa 329 mila a 1 milione 368 mila.
                       I trend dell’Italia che cambia                                                        Così come sono in continuo aumento le convivenze prematrimoniali. Dal 2016,
                                                                                                             anno dell’entrata in vigore della Legge n. 76, sono più di 10.000 le unioni civili tra
                       Era il 2016 quando nella prima Construction Conference avevamo posto al centro        coppie dello stesso sesso. Fenomeni che caratterizzano prevalentemente il Nord
                       di qualunque riflessione sul mercato edilizio il forte cambiamento demografico.       d’Italia e le sue maggiori città, a cominciare da Milano.
                       Parlavamo di “mappe demografiche impensabili solo venti anni fa.” E ci chiede-
                       vamo cosa stesse succedendo alla popolazione italiana, evidenziando soprat-           Siamo di fronte a una domanda abitativa articolata, fluida, che impone al sistema
                       tutto alcuni processi destinati a condizionare profondamente il mercato immo-         produttivo della filiera delle costruzioni una attenzione e una rinnovata capacità
                       biliare: il calo della popolazione, la nuova struttura delle famiglie e la fluidità   di saper coniugare al meglio imprenditorialità e innovazione. Questa trasforma-
                       matrimoniale, il forte e inarrestabile invecchiamento, le dinamiche migratorie.       zione sociale porta a nuovi stili di vita e a modi di vivere e di lavorare che richie-
                       Processi che in quattro anni si sono accentuati e che in prospettiva sono sempre      dono modelli di offerta, tipologie abitative, soluzioni costruttive più rispondenti
                       più destinati a ridefinire strutturalmente la nostra società.                         a questa nuova conformazione delle famiglie, dove prevale la flessibilità e cresce
                                                                                                             la mobilità anche temporanea dei diversi componenti. Mutamenti sui quali va ad
                       Al 1° gennaio 2020 i residenti nel nostro Paese ammontavano a 60 milioni e            impattare la digitalizzazione, intesa come modo di relazionarsi e di dialogare, ma
                       317mila, 116mila in meno su base annua. Ma il saldo naturale negativo ammon-          anche di lavorare. Un’innovazione che si declina in un diverso modo di essere e di
                       tava a 220mila unità. Aumenta il divario tra nascite e decessi: per 100 persone       abitare gli spazi e da cui nascono domande e soluzioni del tutto nuove.

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Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
s   Scenari
              Da una recente indagine realizzata dal portale web Immobiliare.it per cogliere                                         to è che a gennaio 2020 la percentuale degli ultrasessantacinquenni ha raggiun-

                                                                                                                                                                                                                                              s

                                                                                                                                                                                                                                                  Scenari
              le nuove esigenze da parte di chi sta cercando una casa, è emerso come su 12                                           to il 23,1% della popolazione totale. Ma chi sono questi anziani? Innanzitutto
              indicatori ben 7 riguardino non la struttura o le caratteristiche dell’appartamen-                                     va detto che sono un arcipelago molto articolato e caratterizzato da condizioni
              to, bensì il contesto circostante e la relazione tra alcuni suoi aspetti e l’offerta                                   e situazioni molto diverse. Vale, tuttavia, la pena evidenziare alcuni aspetti di
              immobiliare. Tra questi le richieste di sale comuni, l’armadietto per la consegna                                      particolare interesse per chi opera nel mercato immobiliare. Il primo riguarda la
              di pacchi, la disponibilità di una APP condominiale. Cambia anche la struttura                                         presenza di anziani soli che sono sempre di più e si avvicinano a rappresentare il
              interna degli appartamenti, in cui prevale uno spazio unico di vita a cui accompa-                                     60% del totale. Un dato non secondario riguarda la percentuale tra le donne che
              gnare una camera da letto e i servizi. La vita si svolge all’esterno. La propensione                                   sono il 74% e gli uomini (26%).
              alla mobilità e alla flessibilità si manifesta nella crescita della richiesta di affitto
              che nelle due maggiori città italiane, Milano e Roma, sempre secondo l’indagine,                                       Non solo case
              supera il 57% contro il 33% dell’acquisto e un 9,5% di richieste per entrambe le                                       Invecchiamento della popolazione e Silver economy
              soluzioni. La casa diventa una commodity e la differenza la fanno i servizi e il
              contesto intorno.                                                                                                            Famiglie unipersonali over 60                 L’Italia del 2050
                                                                                                                                                                                                                       2016        2050
                                                                                                                                                                                                         Età media    45,5 anni   51,5 anni

                                                                                                                                                                                                 Popolazione attiva
              Il mercato immobiliare residenziale
                                                                                                                                                                                                                       64,3%        54%

                                                                                                                                            54%
                                                                                                                                                           Uomini              Donne                   (15-64 anni)

              Il cambiamento della domanda: il calo demografico
                                                                                                                                                           26%                 74%                   Proporzione di
                                                                                                                                                                                                popolazione over 65     22%        33,8%

                                                                                                                                                                                                     Proporzione di
                                                                                                                                                                                                popolazione over 80     6,5%       13,8%
                       Calo della popolazione                           Distribuzione territoriale
                                       60,6
                                                                54
                                      MILIONI                           CENTRO                           MEZZOGIORNO
                                                              MILIONI
                                                                         NORD
                                                                                   66%        71%
                                                                                                                      34%      29%

                                                2017   2065                        2017       2065                    2017    2065

                                                                                                                                     La seconda questione su cui soffermarsi riguarda la mobilità degli over sessan-
                       Aumento dell’età media                           Fuga di cervelli 2017/2013
                                                                                                                                     tacinquenni. Nel decennio tra il 2006 e il 2016 il volume dei loro trasferimenti è
                                        44,9                   50                           33.000                        28.000
                                        ANNI                  ANNI                        DIPLOMATI                      LAUREATI    passato da 99mila a 116mila (+18%). Nelle età più anziane, dai 70 anni in su, a
                                                                                                      +32,9%   +42%
                                                                                                                                     trasferire la loro residenza sono per lo più le donne: circa 50mila nel 2016, di cui
                                                2017   2065
                                                                                                                                     molte sono vedove: circa il 40% nella fascia tra i 70 e i gli 80 anni che diventano
                                                                                                                                     circa il 70% sopra gli 80. Presumibilmente si tratta di donne che si trasferiscono
              Nel segno degli ultra sessantacinquenni                                                                                per congiungersi a familiari o per recarsi presso le case di cura.

              Una delle caratteristiche principali delle società occidentali – con qualche ecce-                                     Ma c’è una terza questione che va considerata nell’impostare una strategia
              zione come ad esempio l’Irlanda - è il costante invecchiamento della popolazio-                                        immobiliare e riguarda la relazione tra l’età e la concentrazione della ricchez-
              ne. A fronte di una media europea del 19,7% di persone con un’età superiore ai 65                                      za. Secondo una ricerca Censis-Tendercapital gli anziani detengono una quota di
              anni, l’Italia nel 2018 è risultata la nazione con la percentuale più alta in assoluto                                 ricchezza più alta del 13,5% di quella media degli italiani. Nell’ultimo decennio la
              con il 22,6%. La quota degli ultraottantenni è del 7%, anche in questo caso sia-                                       quota di ricchezza attribuibile alla fascia degli ultrasessantacinquenni si è pres-
              mo al vertice dell’Europa. L’Italia è anche il Paese con la percentuale più bassa di                                   soché raddoppiata, passando dal 20 al 39,9%.
              giovani sotto i 14 anni (13,4%). Con un’età media di 45 anni siamo anche una del-
              le nazioni con la percentuale più bassa di persone nella fascia lavorativa (64%).                                      Per comprendere la dimensione del trend basta confrontarlo con quanto avve-
              Nell’ultimo decennio gli individui con 65 anni di età e oltre sono passati da 12 a                                     nuto relativamente alla fascia dei così detti millennials, per i quali risulta essersi
              quasi 14 milioni. Il processo non si arresta e su di esso incide anche l’emorragia                                     ridotta del 54,6%. Come commenta il presidente del Censis Giuseppe De Rita
              migratoria di giovani e neolaureati verso l’estero.                                                                    “oggi in media l'anziano ha la casa di proprietà, una qualità della vita e un livello
                                                                                                                                     di consumi elevato, ma non investe. Occorre pertanto sviluppare, all'interno del-
              Nel 2019 sono state 120.000 le persone che si sono trasferite all’estero. Il risulta-                                  la popolazione anziana, una cultura dell'investimento nel proprio futuro.”

8                                                                                   N.01 2020 CIVILTÀ DI CANTIERE                    CIVILTÀ DI CANTIERE N.01 2020                                                                                   9
Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
s    Scenari
               Il mercato immobiliare residenziale
               Il cambiamento della domanda: le mappe della ricchezza
                                                                                                                                                                        La questione della concentrazione della ricchezza e l’importanza di politiche vol-

                                                                                                                                                                                                                                                                 s

                                                                                                                                                                                                                                                                     Scenari
                                                                                                                                                                        te ad una più equa redistribuzione non è un fattore secondario per il mercato im-
               Ricchezza netta familiare per classe di età del capofamiglia (Numeri indice, Italia=100)                                                                 mobiliare. Le sue potenzialità di sviluppo dipenderanno molto anche da questo.
               160
                                                                                                                                            Fra 55 e 64 anni
               140

               120
                                                                                                                                            Fra 45 e 54 anni            Il fattore Covid19 e il futuro del mercato immobiliare
               100
                                                                                                                                                  Oltre 64 anni
                80                                                                                                                                                      In questo contesto si innesta la situazione straordinaria determinatasi per ef-
                60
                                                                                                                                            Fra 35 e 44 anni
                                                                                                                                                                        fetto della diffusione del COVID-19. E allora non possiamo non chiederci che cosa
               40

                20
                                                                                                               Fino a 34 anni                                           comporti, se e quali effetti potrebbe avere. In quale misura lo scenario potrebbe
                 0                                                                                                                                                      cambiare ancora.
                     1991   1992   1993   1994   1995   1996   1997   1998   1999   2000   2001   2002 2003   2004 2005   2006 2007   2008 2009    2010   2011   2012

               Fonte: Elaborazioni sull’archivio storico dell’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane, versione 8.0

                                                                                                                                                                        Innanzitutto il Coronavirus ha evidenziato ulteriormente le debolezze della so-
                                                                                                                                                                        cietà e dell’organizzazione istituzionale-amministrativa, tra centralismo e re-
               Il tema della concentrazione della ricchezza riguarda più in generale la società                                                                         gionalismo, le sue contraddizioni maturate negli ultimi trent’anni, le differenze
               italiana, così come la sua distribuzione a livello territoriale. Nel 2018 il 20% più                                                                     profonde tra Nord e Sud, ma anche tra le regioni. Il Coronavirus ha tuttavia enfa-
               ricco della popolazione deteneva il 72% della ricchezza totale del Paese. Il 60%                                                                         tizzato alcuni processi e potenzialità in grado di costituire fattori non secondari
               della popolazione più povera soltanto il 13,4%. Se poi ci spostiamo a valutare in                                                                        nel poter condizionare ed orientare il mercato immobiliare futuro.
               che proporzione si distribuisca la ricchezza sul territorio nazionale lo squilibrio                                                                      La questione della concentrazione della ricchezza e della necessità di politiche di
               appare evidente. Il dato relativo al reddito medio annuo ne costituisce un utile                                                                         redistribuzione sono emerse con virulenza mettendo a nudo la fragilità sociale
               indicatore. A fronte di una media nazionale di 26.000€, in Lombardia si registra                                                                         di molti territori, così come le contraddizioni relative alla gestione del sistema
               un’oscillazione tra i 31.000 e oltre i 36.000€. Nelle altre regioni del Nord, compre-                                                                    sanitario. Egualmente ha messo in discussione molte scelte politiche più e meno
               sa l’Emilia Romagna e ad esclusione della Liguria, essa sale sopra i 27.000€ con                                                                         recenti. La chiusura o la limitazione delle attività economiche e produttive, così
               un’oscillazione fino a 30.000€. Condizione simile si registra anche in Toscana                                                                           come di quelle collegate alla maggioranza dei servizi non essenziali, accompa-
               e nel Lazio. Il resto d’Italia è sotto la media e nelle regioni del Mezzogiorno, ad                                                                      gnata dall’obbligo di quarantena della popolazione, ha generato una straordi-
               esclusione della Sardegna, il reddito resta mediamente al di sotto dei 18.000€.                                                                          naria crisi economica. Tutto questo ha fatto emergere in maniera drammatica
               Ciò vuol dire che in Calabria il reddito medio è la metà di quello del Trentino Alto                                                                     l’ampiezza della povertà o dell’indigenza nel nostro Paese, Potremmo dire che la
               Adige.                                                                                                                                                   struttura sociale descritta attraverso le principali e più recenti dinamiche demo-
                                                                                                                                                                        grafiche ha mostrato tutte le sue crepe e la sua fragilità. Una fragilità rappresen-
                                                                                                                                                                        tata innanzitutto dal numero eccezionale di anziani morti.

                                                                                                                                                                        Un altro elemento destinato a produrre effetti duraturi nel tempo e ad accelerare
                                                                                                                                                                        un processo già dirompente nella nostra società contemporanea ha riguardato la
                                                                                                                                                                        centralità della rete digitale e dei device ad essa collegati. Veri e propri strumenti
                                                                                                                                                                        di salvezza e in grado di assicurare al Paese di continuare a funzionare, a fornire
                                                                                                                                                                        servizi, a produrre creatività, cultura e a mantenere vive le relazioni tra le perso-
                                                                                                                                                                        ne. La rete digitale come protagonista della reazione alla tragedia, al trauma.
                                                                                                                                                                        Intorno ad essa il sistema Paese si è ricompattato, ritrovando identità e orgoglio
                                                                                                                                                                        e costruendo la speranza.

                                                                                                                                                                        Ma la rete digitale ha messo anche in luce le sue grandi potenzialità sotto diversi
                                                                                                                                                                        punti di vista, dall’organizzazione del lavoro alla comunicazione, ma soprattutto
                                                                                                                                                                        - anche se poco sottolineata nel dibattito mediatico - rispetto alla sicurezza, alla

10                                                                                                                 N.01 2020 CIVILTÀ DI CANTIERE                        CIVILTÀ DI CANTIERE N.01 2020                                                                  11
Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
s    Scenari
               salute e al benessere dei cittadini. Al di là della straordinarietà e della velocità      no una quota sempre più rilevante della domanda, ma che non trovano risposte

                                                                                                                                                                                                   s

                                                                                                                                                                                                       Scenari
               con cui si è diffuso il contagio, l’emergenza sanitaria ha riproposto drammati-           adeguate sul mercato. In primis gli anziani, attraverso nuove e innovative strate-
               camente la questione dei ritardi nell’utilizzo della telemedicina e della teleassi-       gie di senior housing e più consoni modelli di cohousing. Ma soprattutto appare
               stenza, nel saper cogliere in maniera sistematica le potenzialità dell’innovazione        fondamentale poter contare su una nuova stagione di social housing, mettendo
               tecnologica.                                                                              a valore il patrimonio edilizio esistente ed offrendo risposte alla crescente po-
                                                                                                         polazione in difficoltà economica. Qui si dovranno concentrare le strategie pub-
               Salute e benessere chiamano in causa la qualità ambientale e la relazione tra             bliche contribuendo, anche con il supporto dei privati, a ricostruire un mercato
               loro, sollecitando una riflessione ad ampio spettro sullo stesso modello di svi-          oggi in crisi. Si tratta di ridefinire lo stesso concetto di housing sociale inteso non
               luppo. Gli effetti recessivi del COVID-19 sulla produzione e sull’economia richie-        come un mercato povero e residuale ma come una nuova occasione per tuti gli
               deranno uno sforzo collettivo che non potrà non coniugarsi con una riflessione            operatori e contribuendo a fare di esso un nuovo territorio di crescita solidale.
               profonda sui modelli e sui rischi di una globalizzazione non governata e che va
               orientata al benessere comune e delle persone. Così se il valore dell’innovazio-          In questo scenario in evoluzione resta comunque ancora valido quanto scriveva-
               ne tecnologica e digitale ne uscirà rafforzato, egualmente crescerà la pressione          mo all’inizio del 2017 che “la casa da ambiente costruito diventa contenitore di
               dell’opinione pubblica ad acquisire garanzie soprattutto rispetto alla propria sa-        funzionalità, predisposto ad assicurare la gamma più ampia possibile di servizi,
               lute e alla propria sicurezza fisica, economica e sociale. Ed è in questo ambito          secondo una logica fondata sulla interconnessione tra persone e tra cose, ma
               che si dovrà ripensare lo stesso concetto di sostenibilità.                               soprattutto tra persone e cose. Ci vuole consapevolezza, spirito critico, intelli-
                                                                                                         genza e gusto. Ci vuole una crescita culturale in cui utenza e sistema produttivo
               In questo scenario in cui dinamiche demografiche ed effetti della pandemia sono           insieme trovino le soluzioni per creare le condizioni migliori per vivere bene.”
               destinati a sovrapporsi e ad integrarsi nei prossimi mesi, proiettandosi sul no-
               stro futuro, anche il concetto di casa e il suo rapporto con nuovi modelli di vita e
               relazionali sarà oggetto di nuova attenzione. Come opportunità di investimento,
               ma anche come luogo privilegiato e molto più integrato di quanto sia oggi con il
               lavoro e le relazioni, ma soprattutto dove garantirsi un insieme di condizioni per
               stare bene.

               Questa evoluzione richiederà da parte dell’intera filiera di accettare la sfida e di
               lavorare per accelerare un processo di adeguamento in termini di progettazione,
               di soluzioni e di modelli, ridefinendo spazi e servizi. Così come per il monito-
               raggio della salute delle persone molto conterà progettare e realizzare case in
               grado di prevedere funzionalità nuove a misura di sostenibilità e di benessere,
               consentendo e facilitando l’applicazione di dispositivi di monitoraggio sui fattori
               di comfort, dalla qualità dell’aria agli effetti della luminosità e dell’efficacia a
               limitare il rumore. Egualmente, si dovrà avere la capacità di offrire un prodotto,
               sia essa un’abitazione o un ufficio, in grado di adattarsi all’evoluzione tecnologi-
               ca così come ai nuovi valori della flessibilità e della socialità.

               Da parte sua il mercato dovrà accettare la sfida della segmentazione sociale, del-
               la grande varietà tipologica della domanda, dovrà rimettersi in gioco oltre che ri-
               spetto a modelli rivolti all’articolazione del target familiare, dai single con le loro
               diverse esigenze economiche alle famiglie arcobaleno e fluide, oltre ovviamente
               ai modelli più tradizionali a reddito fisso. Dovrà aumentare la sua capacità crea-
               tiva e sul piano delle soluzioni anche verso categorie sociali che oggi costituisco-

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Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
s            Scenari
                       Covid19 e il digitale rimettono                                                           Una potente accelerazione della digitalizzazione

                                                                                                                                                                                                           s

                                                                                                                                                                                                               Scenari
                       la casa al centro                                                                         Sicuramente ci lascia una potente accelerazione della digitalizzazione. É come
                                                                                                                 se tutta la popolazione, soprattutto in Italia, fosse stata chiamata a una specie
                                                                                                                 di ‘leva obbligatoria’ digitale, con lo smart working obbligato quasi per tutti, a
                                                                                                                 cominciare dalla pubblica amministrazione, con una spinta formidabile alla fru-
di STEFANO               L’epidemia globale ha costretto a riscoprire l’abitazione come centro                   izione da remoto, quindi digitale, di moltissimi servizi, a cominciare da quelli
CARATELLI              della vita lavorativa e sociale                                                           sanitari. E poi ci lascia una nuova dimensione dell’abitare. La casa non più solo
                                                                                                                 come posto dove andare a dormire e guardare la tv, per chi la guarda ancora, ma
                                                                                                                 è diventata il ‘luogo’ centrale della vita delle persone: sia la vita ‘privata’ che la-
                                                                                                                 vorativa. Il virus ci ha costretto a imparare quante cose si possono fare da casa,
                                                                                                                 e probabilmente è una scoperta che avrà effetti duraturi, che spingerà a ottimiz-
                                                                                                                 zare e potenziare le funzionalità dell’abitazione, aggiungendo alle mura e agli
                                                                                                                 arredi tutta la tecnologia necessaria.
                                                                                                                 Negli ultimi 10 anni lo smartphone è diventato il baricentro della vita degli indivi-
                                                                                                                 dui e la mobilità è la modalità largamente dominante per tenersi in connessione
                                                                                                                 con il mondo, quello sociale, quello del lavoro e quello della cultura e dell’intrat-
                                                                                                                 tenimento. La casa ne usciva come la grande sconfitta, quasi un accessorio non
                                                                                                                 indispensabile nel nuovo universo del nomadismo digitale. Il virus ha trasforma-
                                                                                                                 to la casa nel luogo della sicurezza, della protezione, dove volendo e ingegnan-
                                                                                                                 dosi si può fare quasi tutto senza rinunciare quasi a niente. Ovviamente il virus
                                                                                                                 passa, e così può passare anche la casa come luogo ritrovato dell’esistenza. Ma
                                                                                                                 la scoperta, anzi la riscoperta, delle potenzialità non sfruttate e trascurate che
                                                                                                                 offre l’abitazione, potrebbe diventare un trend duraturo. Con conseguenza im-
                       photo credits: freepick.com                                                               portanti sul mercato immobiliare.

                       Un’epidemia è come una guerra, oppure come una grande impresa tecnologica,                Possibile una revisione delle mappe del valore delle città
                       tipo i viaggi spaziali. Il suo impatto può essere violento, ma poi passa. Invece le
                       innovazioni che spinge a trovare e realizzare, quelle durano. Il boom economico           Quali? Magari la rivalutazione di zone della città che oggi sono valutate meno
                       degli anni ‘50 e ‘60 nei paesi avanzati è stato alimentato anche dalle innovazioni        perché sono penalizzate dal punto di vista della mobilità, perché non hanno la
                       tecnologiche e non della macchina bellica della seconda guerra mondiale.                  stazione della metropolitana sotto il portone o sono lontane dai raccordi con le
                                                                                                                 autostrade, oppure dalle aree dove si concentrano uffici e luoghi di produzione.
                       E a cinquanta e passa anni dallo sbarco sulla Luna le innovazioni realizzate per          Ma che magari hanno altre attrattive, come la vista del verde fuori dalla fine-
                       compiere il balzo sul satellite sono ancora parte della nostra vita quotidiana:           stra, o standard abitativi superiori – dall’efficienza energetica alla connessione
                       un esempio per tutti sono le cellule fotovoltaiche, con cui funzionano in tutto il        digitale – oppure strutture edilizie che favoriscono la creazione di comunità di
                       mondo gli impianti per la produzione di energia solare.                                   condominio o di quartiere. Di sicuro il dibattito sull’impatto possibile del virus sul
                       Negli anni 60 nessuno ancora pensava al solare come alternativa al petrolio,              mercato immobiliare è aperto, non solo in Italia.
                       casomai era il nucleare, ma quell’innovazione fu disponibile già pronta quando
                       l’energia dal sole diventò un’opzione.                                                    Gli immobili si stanno trasformando in asset digitali?

                       E allora, cosa ci lascia oggi in eredità la crisi del virus?                              Il magazine americano Forbes lo scorso marzo ha sostenuto in una lunga analisi
                                                                                                                 che gli immobili si stanno trasformando in un ‘asset digitale’ anche per effetto

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Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
s    Scenari
               delle trasformazioni da virus. Il report racconta di investitori asiatici che inten-     Saper gestire il cambiamento:
                                                                                                                                                                                                s

                                                                                                                                                                                                            Scenari
               dono comprare $500 mln di immobili in America, ma causa virus non possono
               viaggiare. Alla fine si affidano a un broker molto digitalizzato e finalizzano un        flessibilità, qualità, benessere
               acquisto da mezzo miliardo senza neanche aver visto con i propri occhi un solo
               mattone di quello che stavano comprando. Partendo da quest’episodio, Forbes
               mette a fuoco 5 trend che potrebbero prendere piede sullo sterminato mercato
               del real estate americano.                                                                  Oggi i Business centre firmati Copernico costituiscono un modello in forte           L’intervista
                                                                                                        espansione, frutto di un progetto che ha saputo rispondere pienamente al cam-
               Il primo, di cui Civiltà di Cantiere si è già occupata qualche tempo fa, è la possi-     biamento del mondo del lavoro nell’era della digitalizzazione. Intorno a questa         A colloquio con
               bilità che le transazioni di immobili possano avvenire interamente su digitale,          trasformazione si è sviluppato un progetto di investimenti e di business nel qua-       PAOLO PODDI,
               esattamente come comprare o vendere azioni a Wall Street da un terminale. Il             le rientrano tutti quegli elementi che caratterizzano le soluzioni innovative e di      Consigliere
               secondo è il proptech, vale a dire tecnologia applicata all’immobiliare, un seg-         successo nel mercato immobiliare orientato al futuro: flessibilità, centralità dei      d’amministrazione
               mento sviluppato anche in Italia dal Politecnico di Milano, che attrae sempre più        servizi, personalizzazione degli spazi.Di questo mondo che cambia e dell’impat-         di Copernico Srl
               investimenti dal Venture Capital e dal Private Equity che si lanciano nel finanzia-      to sempre maggiore della digitalizzazione sul Real Estate abbiamo parlato con il
               mento di startup specializzate nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovati-        consigliere d’amministrazione di Copernico, Paolo Poddi.                                a cura di
               ve come realtà virtuale, elaborazione di big data e centralizzazione dei processi                                                                                                EMANUELE
               di gestione. Il terzo trend è quello degli ‘instant buyer’, vale a dire acquirenti di                                                                                            INCANTO
               immobili che comprano all’istante online, abbreviato in ‘iBuyer’, che servono a
               soddisfare l’offerta di chi ‘deve’ vendere subito per fare cassa. In USA per questo
               canale è passata la vendita di oltre 20.000 abitazioni nel 2019, cosa possibile
               grazie alla grande semplicità delle pratiche che possono essere gestite con un
               software, mentre in Europa e soprattutto in Italia il passaggio ‘fisico’ dal notaio
               è indispensabile. Strettamente collegato alll’iBuying è il trend della mutazione
               genetica dell’agente immobiliare, che (ed è il quarto trend), diventa sempre più
               un fornitore di servizi collaterali alla compravendita di carattere anche qui tec-
                                                                                                        photo credits: freepick.com
               nologico, quindi sempre meno intermediari tra venditore e compratore e sempre
               più ingegneri dell’intero processo, a partire dalla ricerca fino alla chiusura della     “Per ragionare di quali spazi abbiamo bisogno dobbiamo avere la consapevo-
               transazione. Il quinto e ultimo trend ci porta nel campo della crypto-finanza ed è       lezza dei profondi mutamenti sociali che, soprattutto nell’ultimo ventennio,
               un po’ più complicato, sia da spiegare che da realizzare. Forbes lo chiama ‘Toke-        hanno caratterizzato la nostra società. Se penso a mio padre, avvocato figlio di
               nization’ della proprietà immobiliare.                                                   avvocati, mi trovo davanti una persona che ha vissuto sempre e costantemen-
                                                                                                        te all’interno di un percorso lavorativo e di relazioni predefinito, con chiari punti
               In pratica è l’evoluzione digitale della cartolarizzazione, la tecnica finanziaria che   fermi, stabile e fortemente radicato su un determinato territorio, con un sistema
               consente di impacchettare degli asset, ad esempio portafogli di mutui, in titoli         di relazioni basato sul rapporto umano diretto. Oggi per noi e per i nostri figli è
               vendibili sul mercato agli investitori. Con la ‘Tokenization’ si fa lo stesso con gli    molto diverso. Quel che sta accadendo in questi giorni è un esempio concreto del-
               immobili, solo che l’impacchettamento delle quote di proprietà non avviene in            la profonda e irreversibile trasformazione che caratterizza il nostro tempo e che
               titoli finanziari tradizionali, ma in crypto finanza, tipo Bitcoin, con la tecnologia    è destinata ad accelerare i cambiamenti proprio sul piano delle relazioni. Vivere
               blockchain. Siamo nel campo del futuro poco prevedibile. Per tornare dove sia-           nell’era della digitalizzazione vuol dire aver abbandonato quel mondo stabile e
               mo partiti, sicuramente il mix della crisi del virus con la rivoluzione digitale può     certo, vuol dire vivere in condizioni di continua mutazione, di forte mobilità. Con
               generare effetti importanti sul mercato immobiliare globale e in definitiva sul          la conseguenza che le nostre relazioni, i nostri modi di vivere e di lavorare sono
               posto che assegniamo alla casa nella vita.                                               altri, completamente differenti. Essere sempre connessi è oggi una condizione
               Sembra che stia tornando al centro.                                                      umana che modifica profondamente il modo con cui ci relazioniamo con gli altri
                                                                                                        e che si riverbera sul nostro rapporto con lo spazio e con gli ambienti di vita e di

16                                                                    N.01 2020 CIVILTÀ DI CANTIERE     CIVILTÀ DI CANTIERE N.01 2020                                                                         17
Benessere e nuovi modelli abitativi - MAGAZINE ANNO VI | N. 01 2020 - Civiltà di Cantiere
s    Scenari
               lavoro. Così gli spazi in cui queste relazioni si esplicano cambiano. I vecchi luoghi      in grado di aumentare e qualificare la propria offerta sul piano ad esempio del-

                                                                                                                                                                                                    s

                                                                                                                                                                                                        Scenari
               di aggregazione come le piazze non ci sono più, la motorizzazione spinta, i tempi          la salute e dell’assistenza domiciliare o a distanza. Un altro aspetto importan-
               di lavoro ne hanno cambiato la funzione originaria. Il tuo modo di vivere richiede         te riguarda la capacità di pensare e gestire l’offerta immobiliare in una logica di
               nuove modalità per costruire queste relazioni. Abbiamo bisogno di nuove forme              flessibilità, ovvero essendo in grado di adeguare le soluzioni proposte a diverse
               di costruzione delle nostre reti relazionali. Cerchiamo modi nuovi di costruire o          tipologie di domanda e di categoria sociale. Ciò va d’accordo con le richieste di
               entrare a far parte di una comunità nell’era digitale. La nostra esigenza è quella         personalizzazione e con la crescita della consapevolezza degli utenti di ciò che
               di condividere partner, reti e, sul lavoro, clienti. Abbiamo bisogno di contrastare i      vogliono. Un terzo aspetto è quindi la sartorizzazione. In questo scenario in evo-
               rischi di disumanizzazione delle città contemporanee. Tutto ciò porta a richiedere         luzione un altro elemento fondamentale è la redditività delle diverse categorie di
               nuovi spazi e all’affermazione di nuovi modelli di abitare questi spazi.”                  utenti. L’immobile, l’appartamento, la casa ambita dai nostri genitori è qualcosa
                                                                                                          di impossibile per le nuove generazioni. Ecco un altro fattore che richiede al Real
               Tutto questo cosa comporta rispetto alla progettazione e al modo in cui                    Estate un ripensamento profondo dei modelli di offerta e delle tipologie edilizie.
               approcciare nuove operazioni immobiliari?                                                  In questo ambito rientra anche il tema della riqualificazione del patrimonio esi-
                                                                                                          stente, delle dimensioni medie degli alloggi e della loro riconfigurabilità rispetto
               “Per qualunque progetto innovativo, per qualunque nuovo modello il punto da                alle nuove famiglie, ai nuovi stili di vita. Per chi opera su questo mercato diventa
               cui partire è la domanda di comunità, il che vuol dire identità, scambio, maggio-          importante avere la capacità di inventare soluzioni in grado ad esempio di usare
               re sicurezza e ricerca di certezze, quelle certezze che il mondo contemporaneo             il patrimonio come bene di scambio, gestendolo all’interno di una strategia più
               ha smontato ed emarginato dai suoi modelli di successo e di vita. Ecco allora              ampia attirando nuove modalità di investimento e nuovi operatori, spesso assen-
               le risposte come il cohousing, dove mettere al centro l’idea di comunità, non di           ti nel nostro Paese.”
               semplice messa a disposizione di spazi anonimi, ma progettati e forniti secondo
               una ampia e qualificata gamma di servizi orientati a favorire lo stare insieme.            Come tutto questo va ad impattare in una logica di rigenerazione urbana?
               Luoghi come i business centre che noi progettiamo e gestiamo o i co-housing,
               vogliono dare delle risposte al cambiamento, ad esigenze profonde che caratte-             “Le nostre città devono trasformarsi per saper dare risposte adeguate alle esi-
               rizzano le donne e gli uomini del nostro tempo. La situazione straordinaria che            genze nuove di una popolazione cambiata profondamente nella sua struttura
               stiamo vivendo in questi giorni ci riporta alla concretezza di relazioni tra persone,      sociale, nelle sue abitudini e nei suoi modi di vivere. Sulla città l’impatto della
               scopriamo chi ci vive accanto perché passiamo più tempo con loro. È questo il sen-         digitalizzazione può avere un effetto molto positivo, nell’alleggerire le criticità le-
               so della comunità. Ecco allora l’importanza degli spazi comuni dei nuovi luoghi            gate ad esempio all’affollamento, agli effetti negativi sull’ambiente, alla cattiva
               di aggregazione collegati da un lato ai luoghi di lavoro, dove si passa sempre più         gestione dei flussi turistici. La concezione della smart city è alla base di questo
               tempo e dall’altro alle abitazioni dove a fronte di appartamenti piccoli fanno da          cambiamento e mette in gioco le potenzialità dell’innovazione legata a una ge-
               contrappeso spazi ampi dove ritrovarsi intorno a servizi comuni.                           stione più organizzata, a prevedere i fenomeni. Dobbiamo pensare a trasformare
                                                                                                          le nostre città a dimensione delle nuove esigenze. Dobbiamo rendere nuovamente
               Quindi come si sta delineando il mercato? Quali le priorità e i processi destinati         vivi i centri storici, restituendo sviluppo economico e sapendo gestire il grande pa-
               a produrre le maggiori innovazioni?                                                        trimonio monumentale di cui disponiamo. Pensiamo a Venezia, alle sue criticità,
                                                                                                          alla sua perdita di popolazione, alle difficoltà di assorbire flussi turistici senza
               “Quello che stiamo vedendo, ad iniziare da Milano, ma non solo, è un modo com-             controllo e alla crescita esponenziale di bed & breakfast e affittacamere. Tutto
               pletamente diverso di percepire l’investimento immobiliare. I nuovi investitori            questo potrebbe cambiare mettendo al centro un grande progetto di digitalizza-
               si muovono verso rendimenti stabili, anche con ritorni medi più contenuti, ma              zione, puntando sulle potenzialità oggi offerte in termini di programmazione, di
               richiedono certezze sulla riuscita dell’operazione. Egualmente, si presta grande           gestione dei flussi, di investimento in una logica di smart heritage. Usare queste
               attenzione ai processi di cambiamento demografico, ai nuovi target. Pensiamo               potenzialità per cambiare il modello di fruizione della città e delle sue ricchezze
               al tema dell’invecchiamento, alle nuove esigenze di un senior housing di qualità           culturali, dei suoi paesaggi, favorendo anche nuovi modelli di business immobi-
               con soluzioni progettuali costruite intorno a una ampia gamma di servizi indivi-           liari. Sono riflessioni che possono valere per tutte le nostre città storiche.
               duali e collettivi. E in grado di recepire una varietà di esigenze ad iniziare da quelle   L’idea guida dovrebbe essere quella di puntare a semplificare la fruibilità dei beni
               di anziani soli. Un senior housing permeato di digitalizzazione e di innovazioni           e dei servizi.”

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s            Scenari
                       Stare bene.                                                                              servizi del sistema sanitario nazionale. Per l’Unione europea essa è l’insieme di

                                                                                                                                                                                                         s

                                                                                                                                                                                                             Scenari
                                                                                                                strumenti e servizi che valorizzano le tecnologie informatiche e di telecomunica-
                       L’importanza della Telemedicina                                                          zione per migliorare la prevenzione, la diagnosi e le terapie delle patologie, oltre
                                                                                                                al monitoraggio e alla gestione della salute e degli stili di vita.
                                                                                                                Utilizzare al meglio le potenzialità offerte dalla digitalizzazione e dalle tecnolo-
                                                                                                                gie per far stare bene le persone, rendendo più efficiente il sistema assistenziale
di MARTINO                Lo scenario aperto dall’emergenza mostra nuove opportunità e scelte                   e sanitario. Il che vuol dire migliorare la qualità della vita e allo stesso tempo
ALMISISI               di innovazione tecnologica per il benessere e la salute                                  ridurre i costi economici pubblici e molte criticità presenti nei servizi ospedalieri.
                                                                                                                Stando ai dati dell’ultimo rapporto presentato poco meno di un anno fa a cura
                                                                                                                dell'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management
                                                                                                                del Politecnico di Milano, “nel 2018 la spesa per la sanità digitale cresce del 7%,
                                                                                                                raggiungendo un valore di 1,39 miliardi di euro e rafforzando il trend iniziato nel
                                                                                                                2017, quando l’aumento era stato del 2%. Le strutture sanitarie sostengono la
                                                                                                                quota più rilevante della spesa, con investimenti pari a 970 milioni di euro (+9%
                                                                                                                rispetto al 2017), seguite dalle Regioni con 330 milioni di euro (+3%), dai Medici
                                                                                                                di Medicina Generale (MMG) con 75,5 milioni (+4%), pari in media a 1.606 euro
                                                                                                                per medico e dal Ministero per la Salute con 16,9 milioni di euro (contro i 16,7
                                                                                                                milioni nel 2017).”

                                                                                                                Secondo The European Healthcare Startup Ecosystem, realizzato dal fondo di
                                                                                                                venture capital Nina Capital, in Europa ci son 162 acceleratori di start-up dedicate
                       photo credits: freepick.com                                                              al settore Healthcare, tra questi la Gran Bretagna, con 20, la Germania con 17 e
                                                                                                                l’Italia con 15.
                       La pandemia da Coronavirus ha evidenziato drammaticamente l’importanza di                Le start-up nel campo della sanità digitale, secondo Assobiomedica, solo nel set-
                       poter disporre di attrezzature in grado di limitare i contagi, ridurre gli effetti sa-   tore dei dispositivi medici nell’aprile del 2018 erano 324, di cui il 43% “spin-off”
                       nitari e salvare vite umane. Di particolare rilevanza è poi il monitoraggio delle        della ricerca pubblica, circa il 20% aziendali e il 30% incubate in parchi scientifici
                       condizioni fisiche, soprattutto per quanto riguarda persone anziane o che pre-           e tecnologici. L’ambito di sviluppo riguarda per circa un terzo le biotecnologie
                       sentano patologie croniche, per le quali il rischio di contagio e di morte aumenta       (31%), circa un altro terzo la ICT (31%) e il resto materiali avanzati (9%), nanotec-
                       esponenzialmente. Condividere informazioni e relazionarsi da remoto con chi ci           nologie (6%) e robotica (6%).
                       può aiutare a curarci a distanza e a consentire di ridurre i contatti, assicurando       Questo processo di sostegno alla ricerca e ad esperienze innovative nel campo
                       comunque livelli di assistenza adeguati alle diverse situazioni fa la differenza.        della sanità digitale trova un riscontro ancora più significativo a livello mondiale
                       Quale scenario avremmo potuto avere se avessimo potuto disporre di un siste-             dove sempre nel 2018 si sono investiti nell’eHealth ben 18 miliardi di dollari, con
                       ma integrato di telemedicina e sensoristica diffusa, abbinata a sistemi di smart         una crescita del 56% rispetto all’anno precedente. Dal 2014, inoltre, ne sono stati
                       home rispetto a tutte le categorie di persone, ad iniziare da quelle a maggior           raccolti dai fondi di venture capital ben 45 miliardi. Un trend destinato a cre-
                       rischio? Quasi sicuramente saremmo stati in grado di gestire meglio i contagi,           scere ulteriormente, alla luce dell’attuale emergenza sanitaria mondiale, anche
                       ridurre i rischi degli operatori sanitari, consentire alle persone di sentirsi meno      rispetto alle stime più recenti che prevendevano nel 2024 un valore globale del
                       esposte e rassicurate.                                                                   mercato di 400 miliardi di dollari. L’attenzione alla salute delle persone cresce in
                                                                                                                tutto il mondo e i risultati raggiunti dall’innovazione e dalle potenzialità della di-
                       Una definizione e qualche numero                                                         gitalizzazione spingono gli investimenti e incalzano gli Stati a sostenere sistemi
                                                                                                                amministrativi e scelte in grado di favorire la diffusione della digitalizzazione e
                       Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con eHealth si intende l’uso             del monitoraggio a distanza della salute. Del resto gli effetti positivi anche sul
                       della tecnologia per migliorare la salute e il benessere umano e per potenziare i        debito pubblico e sull’efficienza dei sistemi sanitari appaiono ormai evidenti.

 20                                                                            N.01 2020 CIVILTÀ DI CANTIERE    CIVILTÀ DI CANTIERE N.01 2020                                                                  21
s    Scenari
               La telemedicina e la sua diffusione in Italia                                           persona anziana o fragile a domicilio, risultano sostanzialmente presenti solo

                                                                                                                                                                                              s

                                                                                                                                                                                                  Scenari
                                                                                                       con progetti pilota, e riguardavano rispettivamente il 27% e il 22% delle aziende
               Sono diversi i fattori che favoriscono una sempre maggiore diffusione e ricorso         ospedaliere. Anche tra i medici di base la Telemedicina fatica a diffondersi. Il
               alla telemedicina. Tutti destinati ad assumere una sempre maggiore rilevanza in         sondaggio dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità lo rileva soltanto nel
               seguito a questa pandemia. In primo luogo la crescente consapevolezza dell’im-          4% del campione. Secondo il responsabile scientifico Cristina Masella “il livello di
               portanza di poter fare riferimento a una gestione della propria salute evitando         maturità che emerge dalla fotografia della situazione attuale mostra un quadro
               l’ospedalizzazione, se non in casi di necessità. In secondo luogo la crescente di-      ancora disorganico, nonostante una lenta, seppur costante, crescita rispetto alle
               mestichezza e facilità di utilizzo di device digitali a cominciare dallo smartphone     rilevazioni degli ultimi anni.” Per poi sottolineare come “l’adozione delle tecnolo-
               che accompagna continuamente la nostra quotidianità. Due fattori destinati a            gie digitali e la loro corretta integrazione nel Patient Journey consentirebbero, se
               costituire la base su cui innestare un processo di accelerazione nel rapporto con       pienamente sfruttate, di mettere davvero il paziente al centro dell’ecosistema,
               la sanità digitale.                                                                     rendendo più appropriato e sostenibile il suo rapporto con i professionisti sani-
               Nel 2017 nel nostro Paese su un totale di 43 milioni di utenti attivi, il 32% aveva     tari e con il sistema salute”.
               utilizzato i servizi digitali per raccogliere informazioni sulle strutture sanitarie,
               mentre il 22% per prenotare servizi di check-up e un 18% per controllare i refer-
               ti medici o per ricevere dei promemoria sulle visite mediche precedentemente
               prenotate.
               Come è emerso dalla ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano “le App
               e i wearable stanno ormai entrando nella quotidianità dei cittadini, con il 41%
               che utilizza una applicazione di coaching o un dispositivo indossabile per il mo-
               nitoraggio dello stile di vita. Sono particolarmente diffuse tra i giovani sotto i
               35 anni (55%), mentre l’uso diminuisce oltre i 55 anni (29%). Lo strumento più
               presente è lo smart watch, utilizzato da un cittadino su tre, con un vero e proprio
               boom rispetto all’8% registrato nel 2018.” Dall’indagine del Politecnico emerge,
               tuttavia, come ben il 75% dei cittadini che usa le App non invii né comunichi al
               proprio medico i dati raccolti, che rimangono quindi spesso inutilizzati. Cresce
               anche l’utilizzo di strumenti digitali da parte dei medici e del personale sanitario
               per comunicare o condividere informazioni e documenti con i pazienti. Secondo
               un sondaggio relativo a 2.322 medici, inserito sempre nella stessa ricerca, la mail
               è il canale più usato: mediamente lo utilizza l’83% degli intervistati. Ricorre a
               WhatsApp oltre il 60% del campione.
               La crescita di un utilizzo quotidiano dei device rafforza e potenzia il valore della
               telemedicina favorendone una sempre maggiore diffusione. Ciò appare ancora              photo credits: freepick.com
               più essenziale in una società come quella italiana caratterizzata da progressi-
               vo invecchiamento della popolazione e a cui si accompagna una spesa sanitaria
               sempre più insostenibile. Lo scenario che si sta vivendo nel nostro Paese ne ha
               evidenziato le principali criticità. Ecco allora che la telemedicina può giocare un
               ruolo fondamentale nell’integrazione fra ospedale e territorio e nelle nuove for-
               me di aggregazione delle cure primarie. Se però guardiamo alla composizione
               della spesa sanitaria digitale italiana quella dedicata al rapporto con il pazien-
               te attraverso sistemi di informazione e gestione in remoto risulta poco svilup-
               pata. Nel 2019 i servizi di Telesalute, per la diagnosi, monitoraggio, gestione e
               responsabilizzazione dei pazienti e Teleassistenza, per la presa in carico della

22                                                                    N.01 2020 CIVILTÀ DI CANTIERE    CIVILTÀ DI CANTIERE N.01 2020                                                                23
s            Scenari
                       Coniugare teleassistenza e                                                             mondo non si sia puntato sulla telemedicina. Come non si sia scelto di utilizzare

                                                                                                                                                                                                               s

                                                                                                                                                                                                                   Scenari
                                                                                                              le sperimentazioni come uno strumento per mettere a disposizione del sistema
                       benessere ambientale                                                                   sanitario e dei cittadini un modello innovativo, basato sul rapporto a distanza
                                                                                                              tra medico, strutture ospedaliere e pazienti. Ed è ancora più difficile da com-
                                                                                                              prendere se si considera il processo di riforma sanitaria da tempo orientato su
                                                                                                              un contenimento dei costi ospedalieri a favore dell’assistenza domiciliare. Il
di MARTINO               Le soluzioni che la medicina e la tecnologia insieme stanno portando                 fatto è che non si è stati in grado di superare la ritrosia, la resistenza culturale
ALMISISI               avanti per curare, ma soprattutto per prevenire malattie e patologie                   e l’inerzia del sistema ospedaliero e delle Regioni a trasformare quei risultati in
                                                                                                              qualcosa di strutturale. Ovvero leggi, politiche e finanziamenti.”
                       Come ormai sappiamo tutti il modo più efficace per combattere la diffusione
                       del COVID19 è restare a casa. Ed è così che la qualità della nostra casa è diven-      Steindler condivide quanto contenuto nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio
                       tato un fattore essenziale di benessere. Sia rispetto al rischio di contagio, sia      del Politecnico di Milano a proposito degli ostacoli che impediscono la diffu-
                       dal punto di vista del mantenimento delle nostre condizioni psicofisiche. Leg-         sione di queste tecnologie in Italia, ovvero la scarsa conoscenza della validità
                       gendo quanto ci viene quotidianamente suggerito di fare per “stare meglio” in          clinica, la difficoltà a comprendere le opportunità offerte e non ultimo l’assen-
                       una condizione di sostanziale clausura, emergono alcune istruzioni che riguar-         za di rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
                       dano il nostro rapporto con la casa come l’importanza di areare gli ambienti
                       e l’accertarsi della qualità dell’aria che respiriamo. E lo avremmo potuto fare
                       in questi anni se vi fosse stata la consapevolezza dell’importanza di passare
                       dalle numerose sperimentazioni ad una strategia di diffusione capillare, favo-
                       rendo una cultura tra i pazienti e i medici e soprattutto superando le troppe
                       resistenze di un sistema poco aperto ai cambiamenti.

                       Ne abbiamo parlato con Alberto Steindler docente del corso “Sistemi e solu-
                       zioni e-Health” all’Università di Trieste, per anni ai vertici di gruppi e aziende
                       anche internazionali di biomedicale e impegnate nella ricerca e nell’innovazio-
                       ne tecnologica applicata alla sanità. “Quando sento o leggo che a proposito di
                       telemedicina ancora si continua a parlare di sperimentazione mi inquieto. Chi
                       si occupa di questo sa bene che sono dieci anni che a livello internazionale si
                       è giunti a risultati consolidati sull’efficacia e sui risultati che si possono otte-
                       nere nella gestione del paziente e delle patologie croniche o post ospedaliere
                       da remoto. È del 2009 lo studio del Dipartimento della salute inglese su 7.000
                       pazienti con il quale si sono dimostrati in maniera chiara e inequivocabile i ri-
                       sultati sul benessere e la qualità della vita delle persone, così come sul piano dei
                       minori costi per il sistema sanitario, del monitoraggio domiciliare dei parame-
                       tri clinici. Oggi scontiamo un colpevole ritardo, e nella situazione attuale ciò si
                       dimostra un fatto grave. In questi giorni nel mio corso all’università di Trieste
                       spiego come un efficiente sistema di telemedicina potrebbe inserirsi virtuosa-
                       mente all’interno della gestione dell’acuirsi della pandemia di Covid19. Invece in
                       Italia si continuano a fare sperimentazioni che purtroppo restano tali. Eppure
                       le tecnologie esistono e le metodologie ampiamente registrate. È veramente
                       incomprensibile come in un Paese in cui il 40% della popolazione soffre di al-                                              Fonte: Massimo Mangia, 13 Marzo 2020, salutedigitale.blog
                       meno una patologia cronica e ha un processo di invecchiamento tra i più alti al

 24                                                                          N.01 2020 CIVILTÀ DI CANTIERE    CIVILTÀ DI CANTIERE N.01 2020                                                                          25
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