TOUR SICILIA - Il nostro posto nel mondo
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TOUR SICILIA Partenza: Salerno Arrivo: Messina Così facendo si avrebbero poche ore di traghetto e si può imbarcare il proprio mezzo; di solito da Salerno i traghetti partono all’ora di pranzo e si arriva a Messna di sera. Il tour prevede tappe di svago, scoperte tipiche del territorio e cultura.
MESSINA ➢ DUOMO DI MESSINA Il Duomo di Messina è senza dubbio l’edificio più rappresentativo di Messina, andato distrutto più volte ma ricostruito fedelmente alle sue originarie forme normanne. Situato all’interno di Piazza Duomo, fu edificato sotto il Conte Ruggero e consacrato nel settembre del 1197 alla presenza di Enrico VI (figlio di Federico Barbarossa). Per la bellezza e l’eleganza della struttura, venne scelto quale sede per l’importante matrimonio tra Guglielmo II, principe normanno di origini siciliane, e la principessa Giovanna, sorella di Riccardo Cuor di Leone. Nel 1294 fu danneggiato da un incendio e notevolmente modificato nel suo aspetto attraverso rifacimenti in diversi stili architettonici con l’aggiunta di finestre e statue marmoree. ➢ IL CAMPANILE DEL DUOMO DI MESSINA Il Campanile del Duomo di Messina è tra le attrazioni più curiose d’Italia. Si eleva per circa 60 metri con il suo maestoso orologio meccanico, aggiunto al campanile nel 1933, vantando il primato di essere il più grande orologio astronomico al mondo. Al primo piano, viene raffigurata l’esperienza terrena delle quattro fasi principali della vita: infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia. Tra di esse si cela la morte. Tutto il complesso si muove ogni quarto d’ora. Più sotto invece, i giorni della settimana sono rappresentati da. Al secondo piano invece sono riprodotte le fasi più importanti delle vicende di Cristo: la Nascita, la Pasqua e la Pentecoste. Al terzo piano la scena è dominata da un gallo ruspante, simbolo della rinascita della città. Ai suoi lati le statue di due donne, Dina e Clarenza, valorose cittadine messinesi distintesi durante i Vespri Siciliani del 1282 contro gli Angioini. Al quarto piano il Leone, simbolo di forza e coraggio, stringe tra le sue zampe la bandiera di Messina che sventola tre volte al giorno. A mezzogiorno inoltre, un poderoso ruggito celebra la caparbietà della sua gente. In vetta infine, il grande orologio.
➢ LA FONTANA DI ORIONE La fontana di Orione si trova al centro di Piazza Duomo. Fu realizzata nel 1553 per celebrare il primo acquedotto cittadino, in onore del fondatore mitologico della città, il cacciatore Orione. Alla base, le 4 figure sdraiate simboleggiano i fiumi Nilo, Tevere, Ebro e Camaro (proprio di quest’ultimo furono convogliate le acque per dar vita all’acquedotto). Figure mitologiche fungono da sostegno alle vasche centrali, al culmine delle quali vi è posto Orione, con lo scudo crociato di Messina e il fido cane Sirio. ➢ LA CHIESA SANTISSIMA ANNUNZIATA DEI CATALANI ➢ LA CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ALEMANNI ➢ LA STATUA DELLA MADONNA DELLA LETTERA La statua della Madonna della Lettera è il simbolo di Messina, posta nella parte più esterna dell’abitato, quasi a voler proteggere l’intera città e i naviganti che attraversano lo Stretto. Realizzata in bronzo dorato nel 1927, poggia su di un colonnato raggiungendo un’altezza complessiva di circa 60 metri. La base della struttura è formata dalle fortificazioni medievali della città, sulle quale vi è posta la famosa frase latina Vos et ipsam civitatem benedicimus (Benediciamo Voi e la città vostra). Questa dicitura fu posta a conclusione di una lettera di riconoscenza ceduta da Maria di Nazareth ad alcuni delegati messinesi giunti in Terrasanta per renderle omaggio. E’ importante ricordare che la Statua della Madonna fu oggetto di un esperimento da parte di Guglielmo Marconi che durante la sua inaugurazione nel 1934 la illuminò attraverso un meccanismo elettromagnetico, azionato da Papa Pio XI direttamente da Roma. ➢ LA FONTANA DI NETTUNO La fontana di Nettuno al centro di Piazza Unità d’Italia. L’opera venne realizzata nel 1557 ritraendo il Dio del mare che ha infatti domato le acque di Scilla e Cariddi, allegoricamente ritratte ai piedi di Nettuno, dando finalmente quiete alle correnti dello Stretto.
➢ PALAZZO CALAPAI-D’ALCONTRES Palazzo Calapaj-D’alcontres rappresenta l’unico esempio superstite di dimora signorile presente a Messina. Posto in prossimità di Piazza Duomo, in Via San Giacomo, è stato più volte ristrutturato, mantenendo comunque la struttura e i decori originari del Settecento. ➢ MESSINA PANORAMICA La circonvallazione corre per 9 chilometri sulla parte alta di Messina offrendo scorci panoramici di notevole bellezza, soprattutto la sera, con le luci che illuminano le acque dello Stretto e la punta estrema della Calabria. ➢ Santuario di Montalto ➢ Sacrario Cristo Re ➢ Museo Regionale di Messina Sorge all’estremità settentrionale del Viale della Libertà e custodisce collezioni provenienti dal Museo Civico, opere scultoree, dipinti e manufatti decorativi ordinati secondo un criterio cronologico. Tra le opere spiccano prestigiosi autori quali Antonello da Messina, Mattia Preti, Caravaggio, Annibale Carracci e Vincenzo Catena. Gli orari di ingresso sono: 9:00 – 18:00 (dal martedì al sabato) e 9:00 – 13:00 (domenica e festivi). Il costo standard del biglietto è di 8 euro. CIBO: • Calia e simenza (ceci tostati e semi di zucca secchi); • Mozzarella in carrozza; • Focaccia alla messinese; • Pidone (pane rustico con pomodoro, acciughe, formaggio, scarola); • Schiacciata (focaccia cotta al forno e olio) • Cucunci (i frutti della pianta del cappero); • Salame Sant’Angelo di Brolo (un preparato con carne di maiale); • Bianco e nero (dolce simile ai profiteroles); • Cuddura (ciambella intrecciata che può essere anche salata); • Frutta di Martorana (dolci di farina di mandorle e zucchero a cui viene data la forma di un frutto).
TAORMINA CITTA’: ➢ CORSO UMBERTO I E’ il vialone principale del centro storico, attorno cui ruota il piccolo borgo di Taormina. ➢ TEATRO GRECO E’ uno dei monumenti più famosi della Perla dello Ionio, nonché il secondo teatro antico più grande della Sicilia, dopo quello di Siracusa. E’ consigliatissimo trascorrervi una serata d’estate durante la messa in scena spettacoli teatrali, tragedie e concerti. Dalla cima della gradinata si può osservare un magnifico panorama con in lontananza la cima fumante dell’Etna. ➢ PALAZZO CORVAJA E’ una splendida villa gentilizia divenuta oggi sede del Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari. ➢ COSIDDETTE NAUMACHIE Il nome significa battaglia navale e deriva dalla credenza che un tempo esso fosse un circo acquatico realizzato dai romani per le rappresentazioni di battaglie navali. ➢ VILLA COMUNALE ➢ DUOMO DI TAORMINA ➢ PIAZZA IX APRILE Qui si trova la famosa “terrazza” da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato. Sulla piazza si affacciano la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa Sant’Agostino e la famosa Torre dell’Orologio.
➢ CASTELLO SARACENO Non è accessibile al pubblico, ma merita comunque uno “sguardo” sia solo per le scale che conducono dinnanzi ➢ CASA CUSENI E’ il museo d’Arte della Città di Taormina e, al suo interno, sono ospitate le collezioni private di Robert Hawthorn Kitson. Ogni giorno vengono effettuate visite guidate. ➢ ISOLA BELLA Dove mangiare a Taormina? • Trattoria Tiramisu: Belle decorazioni ed accoglienza amichevole con un tranquillo terrazzo. Ottima cucina a base di prodotti freschi. Piatti abbondanti ad un prezzo onesto. Da non perdere c’è il tiramisù, la specialità della casa. Prenotazione consigliata. • Trattoria Don Ciccio: Situata in una tranquilla stradina. Ottima cucina e prodotti di qualità. La pasta è eccezionale. In caso di attesa prolungata vengono offerti un bicchiere di prosecco ed una bruschetta, la prenotazione rimane consigliata. • Pizzeria Villa Zucaro: Come suggerisce il nome, potete venire qui se desiderate mangiare una pizza! Scelta impressionante, pizze deliziose ed abbondanti. Prima di sedervi, chiedete se potete scegliere la terrazza al piano di sopra, i camerieri sono gentili e premurosi.
BRONTE Diverse le dominazioni che si sono succedute, tra cui va ricordata quella degli Arabi, che in queste zone trapiantarono il pistacchio. Il 10 ottobre 1799, il re di Napoli Ferdinando IV donò l’abbazia di Maniace, con l’annesso territorio, all’ammiraglio Inglese Orazio Nelson, nominandolo “Duca di Bronte”, quale ricompensa per l’aiuto ricevuto nella repressione della Repubblica Partenopea. Nel 1860, durante la spedizione di Garibaldi in Sicilia, si crearono una serie di tensioni sociali che sfociarono nei tristemente famosi “Fatti di Bronte”: nei primi giorni d’agosto scoppiò un tumulto, conclusosi con l’eccidio dei “cappelli” (i brontesi di condizione economica più agiata). Sedati i tumulti, Bixio fece intervenire su Bronte la commissione mista di guerra per celebrare un rapido e sbrigativo processo contro coloro che venivano ritenuti i capi della rivolta, che vennero fucilati in presenza di tutta la popolazione il 9 agosto del 1860, nella piazzetta antistante la chiesa di San Vito. I diversi episodi storici avvenuti nel suo territorio fanno di Bronte una città ricca di beni culturali, monumentali ed artistici, soprattutto di chiese, sebbene molte siano andate perdute a causa di terremoti o incuria: Chiesa di S. Blandano, Chiesa del Sacro Cuore, Casa Radice e Collegio Capizzi, uno dei centri culturali di maggior rilievo dell’intera isola. A 13 km da Bronte si trova il “Castello di Nelson”, un complesso edilizio che dal 1981 è diventato di proprietà del comune. Recentemente ristrutturato, parte è stata adibita a museo e parte a centro di studi e di congressi. Bronte è universalmente riconosciuta come la città del pistacchio. Trapiantata già dagli Arabi nell’ostile terreno sciaroso, la pianta trae alimento quasi miracolosamente dalla pietra lavica e, fertilizzata dalla cenere espulsa continuamente dal vulcano, produce la più pregiata qualità di pistacchio. !!!! Da provare uno dei tanti prodotti tipici a base di pistacchio di Bronte !!!
ETNA https://www.excursionsetna.it/escursioni-etna-tour-sicilia/etna-escursioni/ Escursioni sull’Etna di varie difficoltà e tempi diversi. Possibilità di tour più avventurosi o anche wine tour! Che abbigliamento dobbiamo indossare? L'abbigliamento consigliato varia in base alla stagione. Considerate sempre che si raggiungeranno almeno i 2000 m di altitudine. Consigliamo, perciò, un abbigliamento a strati e comode scarpe chiuse che vi permetteranno di affrontare il graduale calo di temperature che affronterete salendo in quota. In inverno una escursione termica di circa 15 gradi in meno rispetto al centro città e in estate una escursione termica di circa 10 gradi in meno rispetto al centro città. Durante la bella stagione, invece, è meglio indossare scarpe da trekking e non dimenticare sia il cappello sia gli occhiali da sole, tenendo preferibilmente le gambe coperte anche per evitare graffi o morsi dovuti dalle vipere locali. In ogni caso è sempre preferibile dotarsi di protezione solare. Tra le principali attrazioni da visitare figurano: • la Valle dal Bove che si estende fino a sette chilometri, vasta conca situata sul versante orientale dell’Etna, compresa all’interno dell’area protetta del Parco dell’Etna; • i crateri sommitali, quattro bocche sommitali eruttive tra cui il cratere centrale che comprende Voragine e Bocca Nuova, ma anche il cratere Nord Est e il cratere Sud Est; • le grotte dei Lamponi, delle Palombe, dei Tre Livelli e soprattutto del Gelo, la più famosa perché contiene il ghiacciaio perenne situato più a Sud a livello europeo.
CATANIA ➢ LA CATTEDRALE DI SANT’AGATA Costruita sui resti di antiche terme, Il Duomo di Sant’Agata è stato più volte distrutto e ricostruito dopo terremoti ed eruzioni dell’Etna. La prima costruzione risale al 1070 circa e di quell’epoca resta solo l’abside mentre tutto il resto è stato distrutto e ricostruito da capo. L’aspetto attuale risale ai lavori realizzati dal 1734 al 1761 da Vaccarini (esterni) e Palazzotto (interno). La facciata è realizzata interamente in marmo di Carrara con innesto delle colonne provenienti dall’antico teatro romano. Le statue di Sant’Agata sono distribuite su tutti gli ordini. Protetta dietro una cancellata c’è la cappella di Sant’Agata con la camera che contiene le reliquie. Di fronte all’altare c’è la tomba di Vincenzo Bellini, musicista catanese di nascita. ➢ PIAZZA DEL DUOMO Piazza del Duomo accoglie i visitatori con “O Liotru“, l’elefantino simbolo di Catania. Le diverse leggende che lo accompagnano lo considerano magico, protettore dalle eruzioni dell’Etna, ricordo di una religione dimenticata e molto altro. ➢ CHIESA DELLA BADIA DI SANT’AGATA Fu costruito nel XVII secolo su progetto dell’architetto palermitano Giovan Battista Vaccarini, in sostituzione di una chiesa distrutta dal terremoto del 1693. L’interno, con pianta a croce greca, è impreziosito dai decori in marmo bardiglio su marmo bianco di Carrara del pavimento, da altari in marmo giallo di Castronovo, statue e stucchi marmorizzati. Le terrazze e il camminamento della cupola, aperti al pubblico nel 2015, offrono una vista inedita sul centro storico di Catania.
➢ TOUR DEI MONUMENTI BAROCCHI Palazzo Municipale, il Duomo e la Badia di Sant’Agata sono soltanto tre dei monumenti barocchi di Catania, ma da vedere c’è molto altro. Le chiese (Santa Chiara, Santa Maria dell’Aiuto e Casa di Loreto, San Biagio, SS. Trinità, San Nicola, Sant’Agata al Carcere ecc.); il Monastero dei Benedettini; il Palazzo dell’Università; Porta Uzeda e Porta Ferdinandea. Un tour dei monumenti davvero impressionante, il percorso della “Catania ricostruita” (il riferimento è appunto alla ricostruzione barocca successiva al terremoto del 1693). ➢ GIARDINO BELLINI ➢ SAN GIOVANNI LI CUTI Un borgo marinaro in pieno centro a Catania. ➢ CATANIA SOTTERRANEA € 50,00 per i percorsi di 2h ➢ MUSEO DELLO SBARCO ➢ VIA DEI CROCIFERI E VIA ETNEA GITA FUORI PORTA DA CATANIA ➢ Acireale ➢ Acitrezza ➢ Mascalucia – un saluto ai parenti!!
SIRACUSA ➢ ISOLA DI ORTIGIA ➢ FONTE ARETUSA ➢ LATOMIA DEL PARADISO E ORECCHIO DI DIONISIO Le latomie erano cave di pietra utilizzate, nell’antichità, come prigioni: se ne trovano molte a Siracusa e dintorni, ma la più famosa è certamente quella detta del “Paradiso”, che ospita il famoso Orecchio di Dionisio, proprio sotto il Teatro Greco. Secondo la leggenda, fu scavata da Dionisio di Siracusa: grazie alla particolare forma della grotta, il crudele tiranno era in grado di ascoltare di nascosto i discorsi dei suoi nemici imprigionati… altro che cimici e microfoni! In effetti, la grotta vanta un’acustica eccezionale, e ogni suono ne risulta amplificato fino a 16 volte. Dunque, attenti a quel che dite! ➢ TEATRO GRECO Costruito nel V secolo avanti Cristo, passato attraverso molte ristrutturazioni nei secoli successivi, il teatro è oggi il centro del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa, e una delle attrazioni più visitate della Sicilia. A lungo abbandonato in passato, nel corso dell’Ottocento affascinò i primi viaggiatori inglesi sbarcati in Italia per il loro “Grand Tour”, e fa rimanere a bocca aperta ancora oggi i loro nipoti. ➢ ANFITEATRO ROMANO A testimonianza delle molte culture passate per la Neapolis di Siracusa, non poteva mancare anche un anfiteatro romano, in parte scavato nella collina e in parte costruito con pietra locale estratta dalle latomie. Oggi, purtroppo, la parte superiore è mancante: all’epoca del suo massimo splendore, quello di Siracusa era il maggiore anfiteatro siciliano e uno dei più grandi in assoluto, secondo in Italia solo all’Arena di Verona.
➢ DUOMO DI SIRACUSA La storia greca di Siracusa viene sempre a galla: così, persino la più importante architettura religiosa della città, il Duomo, è stata in passato un tempio greco, dedicato alla dea Minerva. Collocato nella parte più elevata dell’isola di Ortigia. ➢ Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile Un vero e proprio canyon; la natura selvaggia, le strane forme della roccia e il richiamo di un buon bagno rinfrescante in uno dei molti laghetti naturali lungo il percorso valgono la gita. Armatevi di acqua da bere, e di un buon paio di scarpe da trekking! ➢ CASTELLO MENIACE Il periodo svevo è rappresentato, a Siracusa dal Castello Maniace. Costruito sulla punta estrema dall’isola di Ortigia dall’imperatore Federico II di Svevia intorno al 1200, il castello doveva apparire come imprendibile e minaccioso ai nemici che arrivavano dal mare, o particolarmente desiderabile ai soldati di ritorno dalle Crociate. Oggi una passeggiata fra le torri e sui bastioni offre un’incredibile vista a quasi 360 gradi sul mare intorno alla città. ➢ Chiesa di San Giovanni alle Catacombe e Catacombe ➢ TEATRO DEI PUPI ➢ TEMPIO DI APOLLO Il tempio dorico più antico di tutta la Sicilia è stato trasformato, nel corso dei secoli, in una chiesa bizantina e una moschea araba, una chiesa normanna e – persino – una caserma spagnola. Così, passandoci davanti (si trova nel pieno centro di Ortigia) ci vuole forse un po’ di fantasia per immaginarsi la maestosa struttura originale. ➢ SPIAGGIA ARENELLA ➢ CASTELLO EURIALO
NOTO ➢ NOTO CITTA’ ➢ NOTO ANTICA All’apice del suo splendore, l’11 gennaio 1693, noto fu distrutta da un devastante terremoto. La città per motivi di sicurezza venne ricostruita a 8 km più a valle. Per la ricostruzione della città vennero chiamati ingegneri, matematici e architetti di grande rilievo in quel periodo. ➢ LIDO DI NOTO Noleggio barca (oppure a Malacala) per vedere le spiagge lontano dalla folla e cercare una caletta più isolata; consigliano Spiaggia di San Lorenzo, Tonnara di Avola, Plemmirio. ➢ VENDICARI (mare) ➢ SAN LORENZO (mare) ➢ CALAMOSCHE (mare) ➢ PORTOPALO DI CAPOPASSERO – Isola delle correnti ➢ Spiaggia di Marianelli (Noto, Sr) GITE FUORI PORTA ➢ Avola - museo della mandorla ➢ Visita ai parenti!! ➢ Ragusa - Spiaggia di Randello (Riserva di Cava Randello, Rg) ➢ Marzamemi – da trovare!
MODICA ➢ VICOLI E CENTRO STORICO ➢ DUOMO DI SAN GIORGIO ➢ CHIESA DI SAN PIETRO ➢ PALAZZO DELLA CULTURA E MUSEO CIVICO ➢ CHIESA DI SANTA MARIA DEL GESU’ ➢ CASA DI SALVATORE QUASIMODO ➢ CHIESA RUPESTRE DI SAN NICOLO’ INFERIORE ➢ MUSEO DEL CIOCCOLATO ➢ TOUR NELL’ANTICO LABORATORIO BONAJUTO Cosa vedere a Modica in un giorno: itinerario consigliato La visita a Modica inizia dal centro storico e da Corso Umberto I, la strada che taglia in due la città. Qui, dopo aver fatto una buona colazione a base di prodotti tipici al Sicula caffè, visitate la Cattedrale di San Pietro con le statue degli apostoli. Inoltre, sulla via sono presenti due piccoli ma interessanti musei: il Palazzo della Cultura Museo Civico, che espone una collezione di reperti del Neolitico e l'imperdibile statuetta dell' Ercole di Cafeo, e il Museo del Cioccolato di Modica, che racconta l'antico legame che lega appunto la città e il cioccolato. Fermarsi a pranzo la Ristorante Accursio, è un buon modo per poter assaggiare dei prodotti tipici, in un ambiente intimo e piacevole. Dopo pranzo è arrivato il momento di mettersi in marcia verso Modica alta. Dal ristorante muovetevi verso nord percorrendo il quartiere "Sbalzo", dove potrete ammirare delle caratteristiche case scavate direttamente nella roccia. Continuando in direzione nord si arriva al Duomo di San Giorgio : patrimonio dell'Unesco dal 2015. Terminata la visita, non vi resta altro da fare che continuare a salire, fino ad arrivare alle rovine del Castello dei Conti, per poi fermarvi a cena al ristorante Umami: un caratteristico localino scavato nella roccia.
CALTAGIRONE ➢ MUSEO DELLA CERAMICA Orari: Tutti i giorni 9:00-18:30. La domenica e festivi dalle 10:00 alle 18:30 Costo biglietto: €4,00 biglietto intero, €2,00 biglietto ridotto, €1,00 biglietto per residenti nella provincia ➢ SCALINATA DI SANTA MARIA DEL MONTE Costruita nel 1606, la Scalinata di Santa Maria del Monte collega la parte antica di Caltagirone a quella nuova, costruita nella parte alta. La scalinata, lunga oltre 130 metri, era stata originariamente costruita a sbalzi. Nel 1844 vennero unificate le varie rampe, dando così vita ai 142 gradini decorati con mattonelle di ceramica. ➢ VILLA COMUNALE E GIARDINO PUBBLICO ➢ CATTEDRALE DI SAN GIULIANO ➢ CIMITERO MONUMENTALE ➢ CHIESA MARIA SS. DEL MONTE ➢ MUSEI CIVICI LUIGI STURZO ➢ CHIESA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA ➢ IL TONDO VECCHIO ➢ PIAZZA UMBERTO I
Cosa vedere a Caltagirone in un giorno: itinerario consigliato Mattina: dopo aver fatto colazione presso il bar Forte, è bene muoversi verso la prima tappa dell'itinerario: il Museo della ceramica di Caltagirone, che di certo non può non essere visto, visto che ci troviamo proprio nella città della ceramica. La seconda tappa è la bellissima ed imponente chiesa di San Pietro, con il suo particolare stile gotico che le conferisce un certo "fascino misterioso". Terminata la visita è giunto il momento di muoversi verso un ulteriore chiesa, quella dedicata a San Francesco di Paola, custode di numerosi tesori provenienti da altre chiese distrutte o danneggiate dai terremoti. Nei pressi della chiesa c'è il famoso "Tondo Vecchio": un punto panoramico che affaccia su una bellissima distesa di monti e vallate da non perdere. Pomeriggio: vi consigliamo una sosta al ristorante Tondo Vecchio lì vicino. Il Ponte di San Francesco è la prossima tappa in programma. Ultimato nel 1665, al fine di collegare due delle tre colline su cui sorge la città, il ponte è finemente decorato con delle ceramiche in rilievo e presenta 5 maestose arcate. Attraversato il Ponte, procedendo diritto su via Roma, si arriverà ben presto alla centralissima Piazza Umberto I, sulla quale affacciano Monte delle Prestanze, il Palazzo Crescimanno d'Albafiorita, Palazzo Libertini di San Marco. Con un solo giorno a disposizione non si possono di certo visitare tutte le bellezze che Caltagirone ha da offrire e bisogna fare delle scelte ma, una visita alla piazza permette al turista di vedere tutti insieme questi capolavori dell'architettura. Ed eccoci ora alle due ultime tappe della visita, senonché fiore all'occhiello della città: la scalinata di Santa Maria del Monte e l'omonima chiesa. Costruita nel 1606, la Scalinata di Santa Maria del Monte collega la parte antica della città a quella nuova, situata sulla parte alta. La scalinata è lunga oltre 130 metri, per un totale di 142 gradini decorati con mattonelle di ceramica. A dominare l'opera c'è la chiesa di Santa Maria del Monte, particolarmente cara ai cittadini e custode di una rara immagine sacra. Sera: ed eccoci giunti all'ora della cena, e vi consigliamo di chiudere la giornata con una tappa alla trattoria Anima e Core, in modo da poter gustare qualche buon piatto tipico prima di salutare la città.
AGRIGENTO ➢ LA VALLE DEI TEMPLI La valle dei templi di Agrigento si trova su una collina a circa 5 km dal centro della città, e si estende su di un’area di oltre 13.000 ettari. È il sito archeologico più grande del mondo. Si tratta del nucleo originario di Akragas, l’odierna Agrigento, fondata dai Greci nel 581 a. C. Oltre ai resti di 12 templi dorici, santuari e necropoli, il parco racchiude il Museo Archeologico di Agrigento e il Giardino della Kolymbethra. Orari di apertura e costo del biglietto della Valle dei Templi: Indirizzo: Biglietteria Teatro Ellenistico – Contrada San Nicola; Biglietteria Tempio di Giunone – Via Panoramica dei Templi Snc; Biglietteria Porta V – Contrada Sant’Anna, via Caduti di Marzabotto. Orari di apertura: tutti i giorni dalle 8:30 alle 20. Costo del biglietto: €12, €7 dai 18 ai 25 anni, gratis fino a 18 anni e ogni prima domenica del mese. Biglietto combinato Parco + Museo: €15,50, €9 dai 18 ai 25 anni. Permette di visitare, entro 3 giorni, anche il museo archeologico. Biglietto combinato Parco + Giardino della Kolymbethra: €17, €11 dai 18 ai 25 anni. ➢ IL MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE DI AGRIGENTO Il museo conta 5.688 reperti ed è suddiviso in 18 sale con due percorsi espositivi: uno conserva i reperti dell’antica Akragas, rinvenuti negli scavi dagli anni ’40 in poi. Orari di apertura e costo del biglietto del Museo: Indirizzo: Agrigento – Contrada San Nicola Orari di apertura: tutti i giorni dalla 9 alle 19.30, domenica e festivi fino alle 13.30. Costo del biglietto: €8, €4 dai 18 ai 25 anni, gratis fino a 18 anni e ogni prima domenica del mese. Biglietto Museo + Valle dei Templi: € 13,50, ridotto € 7
➢ IL CENTRO STORICO DI AGRIGENTO ➢ IL MONASTERO DI SANTO SPIRITO ➢ LA CATTEDRALE DI SAN GERLANDO ➢ I LUOGHI DI PIRADELLO Orari di apertura e costo del biglietto della casa museo di Pirandello: Indirizzo: Contrada Caos Villaseta, Agrigento SS 115 Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 19. Domenica e festivi fino alle 13. La visita alla tomba chiude un’ora prima del tramonto. Costo del biglietto: €4, €2 ridotto. Merita una visita poi la biblioteca museo Luigi Pirandello, che si trova ad Agrigento in via Imera 50, ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30, il mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18. Ingresso gratuito. ➢ LA SCALA DEI TURCHI E CAPO ROSSO ➢ Punta Bianca (Monte Grande) ➢ Le Solette (Porto Palo di Menfi) ➢ Spiaggia di Torre Salsa (Siculiana) ➢ Riserva del Fiume Platani (Borgo Bonsignore) GITE FUORI PORTA ➢ Sciacca – tappa di mezzo o gita – cosa vedere: • La Cattedrale • Il Castello Luna • Il Castello Incantato • Il Palazzo Steripinto • La Chiesa di Santa Margherita • Porta San Salvatore
MARSALA ➢ Da vedere il centro città e i vari monumenti e piazze ➢ Cantine Florio La cantina è aperta al pubblico ed offre tour e degustazioni. Come arrivare: Per arrivare alle Cantine, che si trovano in via Vincenzo Florio, è consigliabile utilizzare l'auto. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, sabato dalle 9:00 alle 13:00. Costo biglietto: il prezzo varia a seconda del tipo di degustazione scelta (indicativamente fra €20,00 e €50,00 a persona) ➢ Cantine Pellegrino Possibilità di prenotare visite guidate. Cosa mangiare a Marsala e dove • La colazione all’Antica Pasticceria De Gaetano in piazza Mameli, dove la vetrina dei dolci mette in seria crisi esistenziale – aperta tutti i giorni dalle 8 alle 20, orario continuato. • Il pane cunzato della Salumeria La Vecchia in via Abele Damiani 30: 3€ e passa la paura – aperto tutti i giorni, orario continuato. • Un arancino caldo (ma anche due) al panificio Ragona in via Abele Damiani 15 – chiuso la domenica e in “pausa pranzo” dalle 14 alle 16, ma poi tiene aperto la sera fino alle 21. • La cena alla taverna Ci vulia u Quarant8 in via Stefano Bilardello 48, che deve cominciare con le fantastiche busiate fatte a mano – aperto solo a cena, chiuso il martedì. Spiagge nei dintorni di Marsala ▪ Punta Tramontana La Spiaggia di Punta Tramontana si raggiunge percorrendo la SS115 tra Marsala e Trapani, fino a località Birgi. Da qui, si prende una strada asfaltata in prossimità della cantina sociale di Birgi; in fondo alla strada, si costeggiano le saline e si giunge alla Punta Tramontana. ▪ Spiaggia San Teodoro
ISOLE EGADI FAVIGNANA ➢ Cala Rossa ➢ Bue Marino ➢ Cala Azzurra ➢ Porto di Favignana ➢ Castello di Santa Caterina ➢ Faro di Punta Sottile per un tramonto spettacolare LEVANZO Grotta del Genovese. Poca sabbia, sono soprattutto i sassi. Spiagge di sabbia e sassi si incontrano lungo il sentiero che porta a Cala del Faraglione, dove è possibile fare un bel tuffo nelle acque calde e cristalline. Un'altra spiaggia molto bella è Cala Tramontana dagli scorci particolari. Cala Fredda (sassi); la selvaggia Cala Minnola, dove è possibile dedicarsi ad immersioni. Al largo tra Cala Minnola e Punta Altarella, a una profondità di circa 30 metri, si incontrano i resti di un antico relitto romano del I secolo a.C. MARETTIMO ➢ Castello Normanno di Punta Troia ➢ Case Romane ➢ Gita in barca per scoprire grotte e calette ➢ Museo del mare ➢ Spiagge: ▪ Scalo maestro (sotto punta Troia): piccola spiaggetta raggiungibile e piedi in 1h30’ dal paese ▪ Libano (dopo la grotta della Pipa): piccola spiaggia che appare e scompare a seconda dei venti, si raggiunge solo via mare ▪ Punta Libeccio/Cala Nera (sotto al faro): si raggiunge solo via mare ▪ Cretazzo:: si raggiunge a piedi in circa 2h con un sentiero ▪ Zotta Muletti (o Pozza dei Cefali): una caletta con scogli comodi. Ci si arriva a piedi da “la Carcaredda” ▪ Cala Conca: si raggiunge solo in barca ▪ Cala Finocchio Marino: si raggiunge solo in barca ▪ Praia dei Nacchi (chiamata così in onore di una famiglia storica di Marettimo): si raggiunge a piedi dal paese in 20’
TRAPANI ➢ CENTRO STORICO DI TRAPANI ▪ La Torre di Ligny sulla punta di Trapani ▪ Il Museo Regionale Agostino Pepoli ▪ La Basilica di San Lorenzo ▪ La Chiesa delle anime del purgatorio ▪ Il Museo di Arte Contemporanea ▪ La Fontana di Saturno ▪ La Torre dell’Orologio ➢ ERICE ➢ PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE A Selinunte, nei pressi di Castelvetrano, troverete il più grande parco archeologico d'Europa: Selinunte. Avventurandovi al suo interno troverete gli epici resti di una colonia greca, luoghi di culto come i tre templi dorici o il santuario della Malophoros, l'immensa acropoli con le sue antiche mura, che vi faranno riscoprire il fascino mitologico di un'antica civiltà. SAN VITO LO CAPO RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLO ZINGARO GITE FUORI PORTA ➢ Scopello ▪ Tonnara di Scopello ▪ Spiaggia dei Faraglioni ▪ Paradiso per lo snorkeling
PALERMO ➢ PALAZZO DEI NORMANNI il palazzo dei Normanni. È bene sapere che spesso viene anche chiamato Palazzo Reale di Palermo. Costruito per ospitare gli emiri Arabi, fu in seguito occupato dai Normanni che lo espansero, e successivamente dagli spagnoli. Al giorno d’oggi, è la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. La cosa più incredibile presente all’interno della cappella Palatina sono gli incredibili mosaici d’oro, che decorano sia le pareti che il soffitto. ➢ SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI Una chiesa medievale Normanna, facilmente riconoscibile dall’esterno grazie alle sue cupole dal colore rosso intenso, anche il suo interno merita una visita. Il chiostro ed i suoi giardini sono davvero splendidi; la chiesa, è un mix tra stile Musulmano e Normanno. ➢ LA CATTEDRALE DI PALERMO È possibile visitare la cripta e vedere le tombe di re e regine, tra cui anche la tomba di Re Ruggero II. Qui è presente anche il tesoro della cattedrale, una collezione di gioielli reali provenienti dal 12° secolo. E’ possibile anche salire sui tetti della cattedrale per ammirare tutta la città. ➢ MERCATO DI BALLARO’ ➢ I QUATTRO CANTI L’incrocio dei “Quattro Canti” rappresenta l’intersezione delle 2 strade principali di Palermo, la Via Vittorio Emanuele e la Via Maqueda. E’ d’obbligo ammirare queste 4 facciate perfettamente simmetriche. Sono tutte state costruite seguendo lo stesso modello: alla base, è presente una fontana che rappresenta le stagioni; al primo livello sono presenti le statue dei re di Palermo mentre all’ultimo livello i 4 santi patroni di Palermo. ➢ TEATRO MASSIMO DI PALERMO ➢ MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE
➢ Galleria d’Arte Regionale della Sicilia, a Palazzo Abatellis ➢ IL FORO ITALICO ➢ L’ORTO BOTANICO E VILLA GIULIA ➢ LE CATACOMBE DEI CAPPUCCINI DI PALERMO ➢ I PALAZZI DI PALERMO ▪ Palazzo Gangi: questo sontuoso palazzo è ben noto per essere stato il luogo presso il quale è stato girato il film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti. La famiglia Gangi vive qui tutt’ora. Non potrete visitarlo da soli, dato che dovrete fare una prenotazione di gruppo di almeno 20 persone. ▪ Palazzo Chiaramonte Steri: si pensa che questo palazzo sia stato la sede della Corte dell’Inquisizione per oltre 150 anni. Potete scoprire le celle delle prigioni, coperte di graffiti fatti dai prigionieri con il loro sangue e le proprie urine e saperne di più sugli orrori delle torture durante il periodo dell’Inquisizione. ▪ Palazzo Mirto: uno splendido palazzo con autentiche decorazioni e mobili originali. Rappresenta lo stile di vita di una ricca famiglia palermitana del XVIII secolo. ▪ Il palazzo della Zisa ospita il Museo di Arte Islamica. Splendido da vedere dall’esterno: l’interno non è molto interessante. ➢ LE CHIESE DI PALERMO ▪ Concattedrale di Santa Maria dell’Ammiraglio (La Martorana) ▪ Chiesa di San Cataldo, per la sua insolita architettura. ▪ Chiesa di Santa Caterina, una chiesa barocca ▪ Santa Maria della Catena con le sue decorazioni interne molto semplici ▪ Chiesa del Gesù, il più grande edificio barocco di Palermo ▪ Chiesa di San Domenico ▪ Chiesa di San Antonio Abate ▪ Chiesa di San Matteo di Palermo ▪ Chiesa del Carmine Maggiore ➢ LA CATTEDRALE DI MONREALE Questa attrazione da non perdere si trova a 40 minuti in auto dal centro di Palermo. Classificata come patrimonio mondiale dell’UNESCO, rappresenta un capolavoro di architettura, specialmente il suo interno.
CEFALU’ ➢ DUOMO ➢ MUSEO MANDRALISCA ➢ LAVATOIO MEDIOEVALE ➢ PORTA PESCARA ➢ OSTERIO MAGNO – l’antico palazzo di Cefalù ➢ LUNGOMARE E SPIAGGIA ➢ SANTUARIO DI GIBILMANNA Cosa vedere a Cefalù in un giorno: itinerario consigliato Il Lido di Cefalù è il modo migliore di cominciare la giornata, per poi magari lasciarlo presto quando la folla dei bagnanti inizia ad essere troppo pressante. Dalla spiaggia si può partire poi, per l'escursione alla Rocca, che porta via circa 2 ore tra salita e discesa con andatura media. Ci si può riposare presso il Tempio di Diana e godere dello stupendo panorama dalla vetta. Scendere sarà più veloce ma si arriverà nel centro storico non prima di pranzo. Nel pomeriggio, dopo aver mangiato in uno dei tanti ristoranti di pesce del centro, si può visitare il Duomo con il suo stile romanico e i suoi mosaici, dirigersi poi verso l'Osterio Magno e visitare il Museo Mandralisca. Da qui si prosegue per ammirare il Lavatoio Medioevale, il porto antico e Porta Pescara. Questa parte del borgo è la più suggestiva, perché ancora vi si respira l'aria del lavoro, della fatica dei pescatori e della storia passata e si consiglia di percorrerne vicoli e strade in relax, senza pensare troppo a dove andare, lasciandosi trasportare dal caldo vento pomeridiano. Nel tardo pomeriggio si può optare per l'escursione al Santuario di Gibilmanna, cui si arriva in 15 minuti scarsi di auto, per l'ultimo saluto ad un giorno pieno ma rilassante, dove il tempo non è mai tiranno e dove gli odori si fondono coi colori incredibili di un panorama mozzafiato.
CAPO D’ORLANDO ➢ CASTELLO BASTIONE ➢ SPIAGGIA DI SAN GREGORIO ➢ SANTUARIO MARIA SANTISSIMA E BELVEDERE Cosa vedere a Capo d’Orlando in un giorno: itinerario consigliato Castello Bastione è la prima tappa di un ipotetico tour giornaliero, sia perché è uno dei simboli della città, sia perché è il sito più distante dal centro ed è preferibile visitarlo all'apertura, così da poter avere il resto della giornata a disposizione. La mattina si evitano le file, soprattutto se ospita qualche evento di forte richiamo, ed è possibile anche visitare il bel giardino interno. Da qui si torna verso il centro, passando per il lungomare e ammirando il vecchio Faro, per poi arrampicarsi sul belvedere e visitare il Santuario di Maria Santissima. Dopo pranzo si prosegue con la salita del sentiero Goletta per godersi il panorama dall'alto e la natura rigogliosa della vecchia mulattiera. Poco distante da lì, le Terme Romanedi Bagnoli meritano la visita per il valore storico culturale che rappresentano e per la bellezza dei mosaici presenti nel sito archeologico. L'itinerario prosegue verso la Marina, il posto ideale dove riposarsi a due passi dall'acqua, ammirando le splendide barche e il passeggio dei diportisti. Se si ha tempo e il periodo lo consente, la spiaggia di San Gregorio si propone con i suoi colori, la limpidezza delle acque e la bellezza dei suoi fondali. Al tramonto lo spettacolo è sicuramente suggestivo. Per la cena si può decidere di rimanere in zona, per poi eventualmente fare ritorno verso il centro, dove tirare fino a tardi in un pub o in un club.
ISOLE EOLIE E’ possibile fare un giro in barca per le isole Eolie o visitarne una in particolare. Ci si può informare se è possibile andarci da soli direttamente da Milazzo e cercare spiagge e calette dove fermarsi per rilassarsi nell’ultima tappa prima del rientro! **Rientro a Messina e rientro a Salerno: di solito il traghetto parte di sera così da affrontare il viaggio dormendo.** FINE
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