Elezioni europee 2014 - Il manifesto dei poteri locali e regionali - Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa
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Elezioni europee 2014 Il manifesto dei poteri locali e regionali Consiglio dei comuni e 1 delle regioni d’Europa
Informazioni sul CCRE Un’organizzazione impegnata a promuovere un’Europa locale e regionale Il Consiglio dei comuni e delle regio- dalle primissime fasi del processo ni d’Europa (CCRE) è la più impor- legislativo della Commissione eu- tante e antica associazione di poteri ropea sino all’adozione di modi- locali e regionali d’Europa. Siamo fiche da sottoporre al Parlamento l’unica organizzazione che riunisce europeo. le associazioni nazionali di enti lo- cali e regionali di 41 paesi europei e rappresenta, per il loro tramite, tutti i 2. Costituire un forum per promuo- livelli territoriali - locale, intermedio vere dibattiti e cooperazione fra e regionale. gli enti locali e regionali europee attraverso le nostre associazioni Dalla sua nascita nel 1951, il CCRE promuove lo sviluppo di un’Europa unita, pacifica e democratica fondata nazionali. Fondato nel 1951 Il CCRE funge anche da piattafor- 57 sull’autonomia locale, il rispetto del ma di scambio oltreché di dibat- principio di sussidiarietà e la parteci- tito su aspetti politici e tecnici. associazioni aderenti pazione dei cittadini. Forniamo opportunità di condivi- Il nostro lavoro è imperniato su due sione e reciproco apprendimento ai membri e agli enti locali e regio- nali. Ogni anno, il CCRE organizza 41 paesi 150 000 pilastri principali: incontri a carattere tecnico, dibat- titi, congressi e seminari su temi autorità locali 1. I nfluire sulle politiche e sulla d’interesse per i governi locali e e regionali legislazione europee in tutti i regionali. campi attinenti a comuni e regioni; La legislazione europea incide su oltre il 60% delle politiche adot- Il CCRE è inoltre la sezione europea tate da città, comuni e regioni. Il dell’organizzazione mondiale Città CCRE collabora con i propri mem- e governi locali uniti (CGLU), attra- bri al fine di garantire che i loro in- verso la quale rappresentiamo i teressi vengano presi in considera- poteri locali e regionali europei a zione in sede di elaborazione delle livello internazionale. politiche europee. Interveniamo 2
Il nostro manifesto Adottato dalle associazioni delle autorità locali e regionali in Europa Il presente manifesto è stato adottato all’unanimità il 3 dicembre 2013, a Praga, dai rappresentanti eletti e dalle associazioni aderenti delle 57 sezioni del CCRE. Associazioni di autorità locali e regionali (UE): Associazione austriaca di città e comuni Austria Associazione austriaca delle municipalità Unione delle città e delle municipalità belghe Belgio Associazione delle città e delle municipalità fiamminghe Associazione della città e delle municipalità della regione di Bruxelles capitale Unione delle città e delle municipalità della Vallonia Associazione nazionale dei comuni della Repubblica Bulgaria di Bulgaria Associazione delle contee croate Croazia Unione dei comuni ciprioti Cipro Unione delle città e delle municipalità della Repubblica Ceca Repubblica Ceca Regioni danesi Danimarca Governi locali della Danimarca Associazione delle città estoni Estonia Associazione dei comuni estoni Associazione delle autorità locali e regionali finlandesi Finlandia Associazione francese del CCRE Francia Associazione tedesca del CCRE Germania Associazione delle città tedesche Associazione tedesca delle città e delle municipalità Associazione tedesca delle contee Unione centrale dei comuni greci Grecia Partenariato di associazioni dei governi locali ungheresi Ungheria Associazione di governi e rappresentanti locali ungheresi Associazione nazionale ungherese di autorità locali Istituto di amministrazione pubblica Irlanda Agenzia di gestione dei governi locali Associazione italiana del CCRE Italia Associazione lettone di governi locali e regionali Lettonia 3
Associazione di autorità locali in Lituania Lituania Associazione delle città e delle municipalità Lussemburgo lussemburghesi Associazione dei consigli locali Malta Associazione dei comuni nederlandesi Paesi Bassi Associazione delle province nederlandesi Associazione delle città polacche Polonia Associazione delle contee polacche Associazione nazionale dei comuni portoghesi Portogallo Associazione dei comuni rumeni Romania Associazione delle città rumene Unione nazionale dei consigli di contea di Romania Associazione delle municipalità rumene Associazione delle città e delle comunità di Slovacchia Slovacchia Associazione delle municipalità e dei comuni di Slovenia Slovenia Federazione spagnola dei comuni e delle province Spagna Associazione svedese delle regioni e delle autorità locali Svezia Associazione dei governi locali Regno Unito Convenzione delle autorità locali scozzesi Associazione dei governi locali dell’Irlanda del Nord Associazione gallese dei governi locali Associazioni di autorità locali e regionali (non UE): Associazione albanese dei comuni Albania Associazione albanese delle municipalità Associazione delle autorità locali della Repubblica Bosnia ed di Srpska Herzegovina Associazione delle municipalità e città della Federazione di Bosnia ed Herzegovina Ex-repubblica Associazione delle unità di autogoverno locale della yugoslava di Repubblica di Macedonia Macedonia Associazione nazionale delle autorità locali di Georgia Georgia Associazione di autorità locali in Islanda Islanda Unione delle autorità locali in Israele Israele Congresso delle autorità locali di Moldavia Moldavia Unione delle municipalità di Montenegro Montenegro Associazione norvegese di autorità locali e regionali Norvegia Conferenza permanente delle città e dei comuni di Serbia Serbia Associazione svizzera del CCRE Svizzera Unione delle municipalità di Turchia Turchia Associazione delle città ucraine Ucraina Associazione ucraina dei consigli distrettuali e regionali 4
Messaggi chiave 10 messaggi per rivitalizzare l’Europa Continuare a dar priorità all’oc- economico generale, e ricercare Sostenere le risposte legali che cupazione giovanile. Supporta- un equilibrio tra le esigenze della assicurano la sostenibilità delle re programmi specifici e transitori dimensione competitiva e di quella politiche di parità fra uomo e di integrazione del lavoro giova- sociale dell’“economia sociale di donna a livello locale e regionale. nile, in particolare, attraverso la mercato altamente competitiva Sezione 6 del Manifesto, proposta “EU Starter”. Rafforzare della UE”. pagina 18 il ruolo dell’istruzione oltreché Sezione 3 del Manifesto, l’investimento in innovazione, pagina 12 Sostenere una maggiore inte- R&S e settori ad alto valore ag- grazione e legittimità democra- giunto. Definire obiettivi ambiziosi per ticay dell’Unione europea ed ela- Sezione 1 del Manifesto, la riduzione delle emissioni di borare una Convenzione al fine di pagina 9 gas serra e sviluppare energia abbozzare una Legge fondamen- rinnovabile ed efficienza ener- tale dell’Unione europea. M onitorare accuratamente l’at- getica entro il 2030. Rispettare le Sezione 8 del Manifesto, tuazione dei fondi strutturalis competenze delle autorità locali e pagina 20 per conseguire una migliore co- regionali nel campo della mobili- esione territoriale, in particolare tà in ogni iniziativa UE, sostenere S ostenere un ulteriore allar- l’applicazione del Principio di par- comuni e regioni nell’adozione di gamento dell’Unione europea e tenariato e del Codice di condot- politiche di mobilità sostenibili. coinvolgere maggiormente tutti i ta. Garantire il rafforzamento del Sezione 4 del Manifesto, livelli degli enti locali e regionali principio di sussidiarietà e creare pagina 14 nel processo di negoziazione. una cultura di sussidiarietà fra i Sezione 9 del Manifesto, diversi livelli di governo. Aumentare la dotazione di bi- pagina 21 Sezione 2 del Manifesto, lancio per il Programma “Euro- pagina 11 pa per i cittadini” fino al simboli- Sostenere approcci globali inte- co “1 euro per cittadino” al fine di grati, soprattutto in cooperazione Optare per regolamentazioni responsabilizzare maggiormente con partner nel Sud del mondo, chiare e semplici, che si con- alla cittadinanza dell’Unione eu- per contribuire alla creazione di centrino su obiettivi di comune ropea, dedicando un impegno un villaggio globale più sicuro, accordo anziché su disposizioni particolare a raggiungere i cittadini inclusivo, pacifico e prospero. troppo dettagliate, garantire tra- a rischio di esclusione e a sostenere Sezione 10 del Manifesto, sparenza in caso di selezione della iniziative volte a promuovere pagina 22 procedura accelerata. la parità di genere e l’integrazione Presentazione, pagina 7 dei migranti. Sostenere autorità locali e regionali fornendo rispo- R ispettare i principi di sussidia- ste legislative per contrastare la rietà e proporzionalità, l’ampia discriminazione, soprattutto nella discrezionalità delle autorità na- comunità Rom. zionali, regionali e locali nell’orga- Sezioni 5, 6 e 7 del Manifesto, nizzazione di servizi di interesse pagine 16, 18 e 19 5
Presentazione Nel maggio 2014, gli europei hanno un appuntamento con la democrazia Il Parlamento europeo è l’unica isti- deranno alla sua elezione definitiva. tuzione dell’Unione europea i cui Per la prima volta, gruppi politici pre- membri sono eletti direttamente dai senteranno i loro candidati alla cari- cittadini. Circa il 70% delle direttive ca di Presidente della Commissione approvate dal Parlamento europeo prima dell’elezione stessa, consen- sono adottate a livello locale e regio- tendo in tal modo di attribuire mag- nale e producono effetti su tali livelli gior visibilità e importanza alla scelta in un ampio ventaglio di ambiti po- che i cittadini europei opereranno. Il litici e nei servizi fondamentali per i crescente euroscetticismo presente cittadini. Le elezioni del 2014 rappre- nell’opinione pubblica, unito all’o- Annemarie Jorritsma sentano quindi un’occasione unica stilità nei confronti dell’integrazio- Sindaco di Almere, per promuovere il dibattito pubblico ne europea, rende particolarmente Presidente CCRE sul futuro dell’Europa tra i diversi significativo questo appuntamento livelli di governo e i cittadini. Il CCRE democratico fra l’Europa e i suoi cit- ha un ruolo da svolgere poiché costi- tadini. È oggi più importante che mai tuisce la più grande organizzazione rendere tali elezioni un’occasione di di poteri locali e regionali e rappre- mobilitazione popolare e di rinnovato senta 100.000 enti locali e regionali slancio di entusiasmo nei confronti nell’Unione europea. del progetto europeo. Queste elezioni si svolgeranno nel In quanto livello decisionale di go- contesto di un’Europa che si trova verno democratico più vicino ai cit- a dover affrontare molte insidie e tadini, i enti locali e regionali devono sfide e devono essere intese come svolgere un ruolo particolare. Desi- il principale strumento attraverso il deriamo contribuire all’obiettivo di quale i cittadini hanno la possibilità attribuire un significato al progetto di influenzare il futuro dell’Unione europeo attraverso una campagna europea. L’adozione del Trattato di elettorale che integri la dimensione Frédéric Vallier Lisbona ha assegnato al Parlamen- territoriale ed esistono ancora margi- Segretario generale CCRE to europeo maggiori competenze ni di miglioramento nell’attuazione attraverso le quali è in grado di rie- del principio di sussidiarietà. Manca quilibrare altre istituzioni come la ancora quasi sempre una struttura Commissione europea o il Consiglio trasparente di funzionamento dei dell’Unione europea. Con un’autenti- meccanismi di cooperazione con i ca legittimità democratica, i membri parlamenti regionali; strumenti e del Parlamento europeo eserciteran- tempi di analisi della sussidiarietà no una grande influenza sulla scelta sono scarsi. Manca ugualmente la del futuro Presidente della Commis- creazione di una cultura della sussi- sione operata dal Consiglio e proce- diarietà fra i parlamenti regionali con 6
poteri legislativi e la considerazione Sì a un’Europa vicina ai suoi degli enti locali al fine di costituire enti locali e regionali un sistema europeo multilivello di pesi e contrappesi. Riguardo al pro- L’Europa non va percepita esclusiva- cesso decisionale europeo, rileviamo mente come un livello istituzionale un maggior ricorso alla “procedura aggiuntivo distante, che si sviluppa accelerata” (una sola lettura nel Par- negli incontri fra Capi di Stato e di lamento europeo), cosa che favori- Governo e nelle istituzioni tecno- sce una scarsa trasparenza. Il CCRE cratiche. Prima di tutto, essa deve chiede ai membri del Parlamento rappresentare un’area di rispetto e europeo di garantire la trasparenza libertà per i territori nella loro piena e discussioni aperte quando optano diversità. per la procedura di lettura unica. Ci impegniamo in particolare a soste- Talvolta, una regolamentazione trop- nere i principi di democrazia locale, governo democratico locale e auto- Optare per rego- po dettagliata a livello di UE non è indispensabile, mentre è necessaria governo, fedeli ai principi e allo spirito lamentazioni più della nostra Carta europea delle libertà una normativa più semplice. In talu- ni ambiti, per esempio per quanto municipali del 1953, che si è tradotta leggere e semplici, riguarda il cambiamento climatico e nell’adozione della Carta europea che si concentrino su obiettivi di comune l’integrazione, non esiste un sostegno dell’autogoverno locale nel 1988. accordo anziché su disposizioni troppo finanziario adeguato affinché gli enti dettagliate, garantire trasparenza in caso di I poteri locali e regionali devono selezione della procedura accelerata. locali e regionali possano gestire ade- essere considerati protagonisti pari- guatamente le proprie competenze e tari nella governance europea. Con- le direttive UE. tribuiscono all’attuazione delle po- Il CCRE desidera formulare, nel qua- litiche dell’Unione europea nei loro dro di queste elezioni e nel rispetto territori, soprattutto in ambiti molto dei suoi valori fondanti, un messag- importanti come la coesione, l’inclu- gio di partecipazione e fiducia verso sione sociale, l’ambiente e il clima. Il l’Europa per conto dei poteri locali e Trattato di Lisbona ha esteso il princi- regionali d’Europa e delle loro asso- pio di sussidiarietà ai poteri locali e ciazioni nazionali. regionali, ma il loro riconoscimento come chiave dello sviluppo europeo richiede una maggiore comprensio- ne da parte delle istituzioni dell’U- nione europea. 7
Siamo convinti, in qualità di leader Apertura, oltreché dialogo e rispetto eletti di governi subnazionali, che un per la diversità, sono anche gli stru- modello futuro di sviluppo in Europa menti chiave per il mantenimento debba affrontare la crisi economica della pace sul nostro continente. e sociale e che possa essere attuato Non dobbiamo dimenticare che solo per il tramite dei nostri territori e l’Unione europea, insignita del Pre- attraverso la mobilitazione di tutti gli mio Nobel per la Pace 2012, poggia le attori: dai cittadini ai leader econo- sue fondamenta sulla riconciliazione mici, agli imprenditori, alla comunità dei suoi popoli, cosa che costituisce educativa fino alle amministrazioni un’eredità davvero inestimabile. locali e regionali. L’Unione europea deve sostenere questa mobilitazione È necessario collaborare al fine di in cooperazione con i sindaci e i diri- affrontare i legittimi timori dei cittadini genti di comuni e regioni. che si aspettano un’Europa forte, capace di garantire condizioni favo- revoli a una crescita sostenibile e a Sì a un’Europa della solidarietà uno sviluppo equo. Nell’attuale con- forte e unita testo, ciò comporta un’attuazione decisa delle politiche comuni al fine Crediamo in un’Unione europea fon- di garantire servizi pubblici di qualità data su solidarietà, giustizia sociale I cittadini si aspettano un’Europa e di contrastare la disoccupazione, e coesione; basata su un’economia forte, capace di garantire condizioni soprattutto giovanile. sociale di mercato altamente competi- favorevoli per una crescita sostenibile tiva. Tuttavia, è necessario ricercare un e uno sviluppo equo. equilibrio fra le esigenze della dimen- sione competitiva e di quella sociale, con particolare riferimento ai servizi di interesse economico generale. Vogliamo un’Unione forte e coesa, vicina ai suoi cittadini e ai suoi enti locali e regionali, conformemente A tal fine, abbiamo bisogno di isti- all’articolo 3 del Trattato sull’Unione tuzioni europee solide in grado di Europea (TUE). assumere decisioni per affrontare le sfide che ci attendono. Abbiamo bi- In un clima di particolari difficoltà sogno di un quadro istituzionale in sociali ed economiche, dove l’isola- grado di elaborare una reale politica mento e la propensione verso gli in- comune, e non solamente rappre- teressi nazionali sono molto allettan- sentativa degli interessi nazionali dei ti, una delle prime sfide consiste nel paesi membri. Chiediamo al futuro promuovere l’apertura e il dialogo tra Parlamento europeo e ai suoi mem- gli europei a tutti i livelli, secondo i va- bri di conservare questo spirito di lori cardine del progetto europeo che collaborazione e a tal fine attiriamo promuove la dignità, la libertà, la de- la loro attenzione sui seguenti temi mocrazia e l’uguaglianza dell’uomo. di interesse comune: 8
1. O ccupazione e priorità sociali Più di 5,7 milioni di giovani non programmi specifici e transitori di in- hanno un’occupazione nell’Unione tegrazione professionale dei giovani, europea, un dato che registra una in particolare attraverso la proposta crescita costante. Da una prospet- EU Starter sostenuta dal CCRE. tiva politica, sociale ed economica, si tratta di un disastro che richiede Il cambiamento demografico in risposte con ogni possibile mezzo. Europa comporta anche l’invecchia- L’occupazione giovanile rappresenta mento della popolazione. Anziché un elemento cardine nel percorso concentrarsi sugli aspetti negativi di di ripresa economica sostenibile, so- questo cambiamento, il Parlamento prattutto per la stabilità economica europeo dispone delle competenze e sociale di lungo periodo di tutta adatte per porsi in prima linea al fine la nuova generazione, della nostra di promuovere questa opportunità società e dell’Europa. È un dibattito unica in termini economici, di cre- che trascende ogni confine politico e ideologico. Il crescente cambia- scita e di sostenibilità. È un tema che si intreccia con la promozione della Continuare a dare mento demografico determina una solidarietà intergenerazionale nella popolazione europea. Inoltre, il bi- priorità all’occupa- dipendenza sempre più marcata dai giovani, che vengono marginalizzati sogno fondamentale di inclusione zione giovanile. dalla società che un giorno si trove- sociale di tutti i gruppi esige risposte e in tempo di crisi l’inclusione sociale Supportare programmi specifici e ranno a dover guidare. transitori di integrazione del lavoro deve essere rafforzata. Pur essendo giovanile, in particolare, attraverso la Chiediamo pertanto al futuro Par- principalmente una responsabilità proposta EU Starter. Rafforzare il ruolo lamento europeo di continuare a nazionale, il Parlamento europeo è dell’istruzione oltreché l’investimento dare priorità all’occupazione e all’in- chiamato a svolgere un ruolo cruciale, in innovazione, R&S e settori ad alto tegrazione giovanile nel corso della garantendo che l’opinione delle valore aggiunto. prossima legislatura poiché le deci- autorità locali e regionali in materia di sioni adottate in tale sede incidono inclusione sociale sia al centro di tutti direttamente sulle risposte degli i dibattiti europei. enti locali e regionali delle comunità di appartenenza. Gli enti locali e re- Gli enti locali e regionali devono gionali sono in prima linea nell’im- rivestire un ruolo cruciale in qualità pegno contro la disoccupazione e di datori di lavoro e fornitori di ser- nell’assistenza sociale per i disoccu- vizi che occupano oltre 17 milioni pati, e rivestono un ruolo cruciale di lavoratori nel settore pubblico. nello sviluppo e nell’attuazione di A tal riguardo, il CCRE raccomanda programmi di integrazione giovanile che la Direttiva in materia di ora- nel mercato del lavoro e nel campo rio di lavoro, di prossima revisione, dell’istruzione. Chiediamo al futuro consenta agli enti locali e regionali Parlamento europeo di sostenere di organizzare autonomamente gli 9
orari di lavoro esistenti nei suoi ser- livello locale, regionale e nazionale vizi pubblici essenziali. In aggiunta, che a livello europeo: rafforzando il il CCRE raccomanda che la revisione ruolo dell’istruzione e, al contempo, della direttiva in materia pensioni- investendo maggiormente in innova- stica rispetti il diritto degli enti locali zione, R&S e settori ad alto valore ag- e regionali di organizzare propri re- giunto. Questo strumento, secondo gimi pensionistici per dipendenti pubblici, nel rispetto dell’interesse pubblico e delle esigenze specifiche dei dipendenti. Chiediamo pertanto quanto definito nel Trattato di Lisbo- na, consente un dialogo strutturato fra gli attori principali nella politica occupazionale: datori di lavoro, sin- Tutte le questioni pertinenti all’oc- cupazione devono essere affrontate mediante meccanismi specifici, per esempio il dialogo sociale sia a livel- al Parlamento europeo di rafforzare dacati e governi. Il Parlamento eu- lo locale, regionale e nazionale che questi messaggi chiave nel corso del ropeo, in quanto rappresentativo a livello europeo. suo nuovo mandato. di tutti i cittadini, deve promuovere il dialogo sociale come strumento Tutte le questioni pertinenti all’oc- per conseguire risultati durevoli nel cupazione devono essere affronta- campo dell’occupazione all’interno te mediante meccanismi specifici, dell’Unione europea, e a livello per esempio il dialogo sociale sia a nazionale e locale. 10
2. C oesione territoriale Nel 2014 la politica di coesione inau- governance efficaci delle aree eco- gurerà un nuovo periodo di program- nomiche funzionali, sia rurali che mazione finanziaria e l’attuazione di urbane, sono considerati un van- nuovi regolamenti sarà molto impor- taggio aggiuntivo per la coesio- tante per i poteri locali e regionali. In ne territoriale. Ulteriori sviluppi, particolare, ci interessa conoscere in per esempio la creazione di aree che misura i paesi membri daranno attuazione ai nuovi strumenti terri- metropolitane e la cooperazione intercomunale, meritano di essere Monitorare toriali quali lo sviluppo locale gestito valutati in quanto aree funzionali – l’attuazione dei dalla comunità e gli investimenti ter- un approccio che la nuova politica ritoriali integrati, e comprendere se le di coesione dell’Unione europea fondi strutturali autorità responsabili coinvolgeranno raccomanda nell’ambito delle misure con accuratezza, per conseguire una mi- enti locali e regionali nella gestione, di sviluppo integrato. gliore coesione territoriale, in particolare attuazione e valutazione. l’applicazione del Principio di partenaria- Di conseguenza, chiediamo al futuro to e del Codice di condotta. Garantire il Un tema specifico sarà l’integrazione Parlamento europeo di monitorare rafforzamento del principio di sussidia- dei diversi fondi e la cooperazione con accuratezza l’attuazione dei fon- rietà e creare una cultura di sussidiarietà fra confini amministrativi e approcci di strutturali, in particolare l’applica- fra i diversi livelli di governo. settoriali, con particolare riferimento zione del Principio di partenariato e ai partenariati urbano-rurali. Sia le del Codice di condotta, e di collabo- aree rurali che urbane sono infatti rare con i poteri locali e regionali nel oggetto di un vivace cambiamento, perseguire uno sviluppo sostenibile che trascende i confini amministra- nei territori europei. tivi. Approcci integrati e sistemi di 11
3. S ervizi pubblici nel mercato unico europeo Il mercato unico europeo continua Riteniamo che i principi di sussidia- ad evolversi e si prospetta una rietà e proporzionalità, come definiti crescita economica, conseguente ai nell’articolo 5 del Trattato di Lisbona regolamenti europei nell’area degli e nel suo Protocollo (N. 26) in materia appalti pubblici e degli aiuti di Stato di servizi di interesse generale, il e ad ulteriori sviluppi nei servizi elet- quale offre ampia discrezione alle tronici e nell’e-commerce. In qualità autorità nazionali, regionali e locali di fornitori di servizi e datori di lavo- nell’organizzazione di tali servizi, ro, sono interessate anche gli enti lo- non siano debitamente presi in cali e regionali, che adeguano e mo- considerazione. dernizzano costantemente i servizi Rispettare i principi Chiediamo al futuro Parlamento offerti e la propria organizzazione nel rispetto della legislazione e dei europeo di considerare la diversità in di sussidiarietà requisiti europei. Tuttavia, temiamo Europa, le differenze storiche, politi- e proporzionalità, l’ampia discreziona- che il legislatore europeo non bilanci che e culturali che si riflettono anche lità delle autorità nazionali, regionali e in modo adeguato l’interesse gene- nelle modalità di offerta dei servizi ai locali nell’organizzazione di servizi di rale e quello economico, al momento cittadini. Nella misura in cui i poteri interesse economico generale, e ricer- di emanare regole per disciplinare locali e regionali, che sono demo- care un equilibrio tra le esigenze della craticamente eletti e rispondono ai dimensione competitiva e di quella so- servizi di interesse economico gene- propri cittadini, rispettano i Trattati ciale dell’“economia sociale di mercato rale. Inoltre, le specificità dei servizi altamente competitiva della UE”. pubblici locali e il loro obiettivo di dell’Unione europea, essi devono servizio ai cittadini non vengono poter organizzare i loro servizi se- presi debitamente in considerazione. condo le modalità che reputano nel miglior interesse dei cittadini. I rego- lamenti dell’Unione europea devono concentrarsi sui servizi che rischiano effettivamente di distorcere il merca- to interno, una questione che gene- ralmente non riguarda i servizi ero- gati localmente. 12
Per quanto concerne gli imminenti blico deve considerare le esigenze negoziati sugli accordi commerciali specifiche delle autorità locali e internazionali, il CCRE propugna un regionali, in particolare per quanto innalzamento delle soglie nel GPA attiene alle collaborazioni pubblico- (Accordo quadro sugli appalti pub- pubblico. blici), che è rimasto invariato per Inoltre, con riferimento alla protezio- Gli obblighi posti a carico degli enti molti anni. Un’attenzione particola- locali e regionali e del settore pub- re va dedicata all’impatto che questi ne dei dati, il CCRE rileva che il rego- lamento proposto mira a garantire blico rimangano proporzionati al accordi possono produrre sull’auto- reale beneficio sociale derivan- governo locale e regionale e al fine i diritti dei cittadini e a promuovere te dall’introduzione di norme più l’economia digitale in Europa. Tutta- di vigilare sul rispetto dei summen- complesse. zionati principi di sussidiarietà e via, raccomandiamo che gli obblighi proporzionalità. posti a carico degli enti locali e regio- nali e del settore pubblico rimanga- La nuova legislazione in materia di no proporzionati al reale beneficio IVA per gli organismi pubblici e di sociale derivante dall’introduzione esenzione fiscale di interesse pub- di norme più complesse. 13
4. Cambiamento climatico, transizione e sostenibilità energetica Salvaguardare le nostre risorse che la crescita economica e la salva- naturali e sviluppare un’economia guardia del nostro ambiente e delle circolare sono responsabilità condivi- nostre risorse non costituiscano pri- se fra le autorità pubbliche ad ogni orità contraddittorie. I poteri locali e livello, il settore privato e i cittadini. regionali stanno già dando attuazio- Il 7° Programma di azione per l’am- ne ad un ampio ventaglio di iniziati- biente dell’Unione europea fornisce ve per la difesa del clima e l’energia un quadro di riferimento per le po- sostenibile, che favoriscano la cresci- litiche ambientali europee dei pros- ta e la creazione di occupazione eco- simi anni e, in particolare, ribadisce compatibile, come testimonia il Pat- due principi cardine: il principio del to dei sindaci. Per poter consolidare “chi inquina paga” e della riduzione gli sforzi compiuti, hanno bisogno di Definire obiettivi dell’inquinamento alla fonte. Il CCRE invita il futuro Parlamento europeo forti segnali politici dall’Unione euro- pea. Chiediamo al futuro Parlamento ambiziosi per la a garantire che questi principi orien- europeo di dimostrare la sua deter- riduzione delle tino le future politiche ambientali a minazione nella definizione di obiet- livello europeo e mondiale, parten- tivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di gas do dall’attuale revisione della politi- emissioni di gas serra e di sviluppa- ca dell’Unione europea sulla qualità re l’energia rinnovabile e l’efficienza serra, dell’aria e dalla legislazione sullo energetica entro il 2030. Ci atten- e sviluppare energia rinnovabile ed smaltimento dei rifiuti dell’Unione diamo un rinnovamento del quadro efficienza energetica entro il 2030. Ri- europea. Su quest’ultimo tema, ci energetico e climatico di riferimento spettare le competenze degli enti locali auguriamo che il Parlamento euro- che consenta, anziché impedire, di e regionali nel campo della mobilità in peo garantirà una revisione degli sfruttare appieno il potenziale di una ogni iniziativa UE, sostenere comuni e obiettivi di smaltimento urbano, in transizione energetica locale e regio- regioni nell’adozione di politiche di mo- modo che siano proporzionati e re- nale a comuni e regioni. bilità sostenibili. alistici e accompagnati da un soste- gno adeguato, rivolto per esempio ai Nel 2015 l’Europa ospiterà a Parigi comuni in ritardo. la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, che rappre- La crisi economica, la salvaguardia senterà per molto tempo l’ultima della competitività e la sicurezza occasione al fine di raggiungere un dell’approvvigionamento energetico ambizioso accordo mondiale sul sono i principali temi d’interesse per clima. Tutte le istituzioni e le parti i responsabili politici e le imprese coinvolte devono mobilitarsi per private. Siamo nondimeno convinti cogliere questa opportunità di get- 14
tare le basi di un cambiamento nel per i nostri cittadini. A tal riguardo, paradigma di sviluppo del mondo. il sostegno dell’Unione europea è I poteri locali e regionali hanno ri- naturalmente sempre ben accetto badito il proprio impegno alla salva- in tema di promozione dell’innova- guardia del clima nella Dichiarazione zione e di incentivi alla transizione di Nantes dei sindaci e dei dirigenti verso modalità di trasporto più so- subnazionali sul cambiamento clima- stenibili. Nel dicembre 2013 sono tico adottata nel settembre 2013, che state pubblicate nuove proposte sul- orienterà le iniziative locali e regio- la mobilità urbana; speriamo prima nali sino alla Conferenza di Parigi del di tutto che il Parlamento europeo 2015. Speriamo di trovare un alleato rispetti le competenze delle autorità nel Parlamento europeo per battersi locali e regionali in questo ambito, a favore di un ambizioso accordo in- oltre a promuovere un quadro di ternazionale sul clima che conceda riferimento che consenta a comuni e ai governi locali e regionali il potere regioni di attuare politiche di mobi- di intraprendere iniziative. lità sostenibile accompagnate dalle risorse necessarie al conseguimento I trasporti rappresentano uno stru- degli obiettivi. mento essenziale per l’economia e la coesione dei nostri territori, oltreché 15
5. E uropa per i cittadini In quanto livello di governo più per abitante dell’UE da destinarsi al vicino ai cittadini, gli enti locali e programma Europa dei cittadini al regionali detengono una particolare termine della prossima legislatura, responsabilità nel coinvolgere gli compiendo uno sforzo particolare al europei in questa iniziativa. fine di raggiungere anche i cittadini Soprattutto attraverso gemellaggi e a rischio di esclusione. Ciò potrebbe Aumentare la contribuire a colmare le distanze fra i partenariati fra città, gli enti locali e cittadini e l’Unione europea attraver- dotazione di bilan- regionali svolgono un ruolo impor- tante nella reciproca comprensio- so la visibilità locale, e contempora- neamente attraverso il sostegno ad cio per il Program- ne e nella costruzione di una storia comune. Gli enti locali e regionali una maggior solidarietà e parità fra i nostri popoli. ma “Europa per i sono fonte di molte iniziative per la promozione di mobilità, scambi gio- Chiediamo anche ai candidati al par- cittadini” vanili e condivisione delle esperienze. lamento europeo di rivedere questa fino al simbolico “1 euro per cittadino” Tali iniziative rappresentano lo stru- politica e favorire lo stanziamento al fine di responsabilizzare maggior- mento fondamentale di sviluppo delle risorse necessarie a tutti gli mente alla cittadinanza dell’Unione della cittadinanza europea. Ciono- ambiti del programma. Ad oggi, si europea, dedicando un impegno parti- colare a raggiungere i cittadini a rischio nostante, nel 2013, ovvero l’Anno favoriscono le grandi reti di città di esclusione e a sostenere iniziative europeo dei cittadini, la dotazione di gemellate e le collaborazioni di natu- volte a promuovere la parità di genere bilancio per il programma Europa ra tecnica a discapito delle attività e l’integrazione dei migranti. Sostenere dei cittadini ha subito un’ulteriore sul campo dei cittadini e dei piccoli autorità locali e regionali fornendo riduzione. La crisi finanziaria ed comuni. Questo quadro rafforza ul- risposte legislative per contrastare la economica ha prodotto un impatto teriormente il sentimento di esclu- discriminazione, soprattutto quelle negativo sui cittadini, che hanno so- sione dal governo europeo. delle comunità Rom. llevato perplessità e domande circa il futuro del progetto europeo. Di In passato, i poteri locali e regionali conseguenza, chiediamo al Parla- hanno operato in stretta collabo- mento di sostenere uno stanziamen- razione con il Parlamento europeo to di bilancio non inferiore a 1 euro attraverso i nostri amici della Rete 16
CCRE. Molti membri del Parlamen- to europeo sono esperti dirigenti locali e regionali che comprendono le sfide e gli obiettivi perseguiti da comuni, città e regioni. Apprezziamo par ticolarmente il contributo dell’intergruppo URBAN e il ruolo del vicepresidente incaricato dei rap- porti con gli enti locali e regionali e le associazioni che le rappresentano. Come dirigenti di poteri locali e re- gionali, sosteniamo inoltre i pro- grammi di scambio che consentono a città e regioni di apprendere le une dalle altre; programmi come INTE- RREG e l’Erasmus dei rappresentanti locali e regionali dovrebbero essere rafforzati e consolidati. 17
6. E uropa della parità La parità fra uomo e donna rappre- La Carta è stata sottoscritta da qua- senta un valore fondamentale di si 1400 enti locali e regionali di 29 ogni democrazia oltreché un fat- paesi. Al fine di dar seguito a questo tore di sviluppo della nostra socie- lavoro, il CCRE ha costituito un Osser- tà. Malgrado i progressi compiuti vatorio incaricato di monitorare l’at- nell’ultimo decennio, molte sfide tuazione della Carta. È fondamentale restano aperte. Le donne, per esem- dotare gli enti locali e regionali di pio, continuano a ricevere salari e una piattaforma di scambio sui temi stipendi mediamente inferiori a quelli della parità per garantire la sosteni- degli uomini, sono ancora sotto- bilità di questo impegno. rappresentate nei ruoli decisionali e si fanno carico di buona parte delle Per raggiungere gli obiettivi dell’U- responsabilità derivanti dal lavoro nione europea in materia di sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo, è domestico non retribuito. di vitale importanza dare la priorità Invitiamo il futuro Parlamento eu- Come attori locali e regionali, svol- ai temi della parità di genere, battersi ropeo a sostenere gli enti locali e giamo un ruolo fondamentale nella per il riconoscimento di pari diritti e regionali che perseguono la parità attraverso risposte legislative di con- promozione della parità fra uomo dedicare energie al fine di garantire trasto alla discriminazione basata e donna. Il CCRE ha offerto agli enti che tutti i cittadini possano parteci- sul genere. locali e regionali l’opportunità di im- pare a plasmare il futuro dell’Euro- pegnarsi pubblicamente a sostenere pa. Invitiamo il futuro Parlamento la parità di genere attraverso la sot- europeo a sostenere proposte volte toscrizione della Carta europea per a garantire la sostenibilità di iniziati- la parità delle donne e degli uomini ve condotte in questo ambito, com- nella vita locale, lanciata nel 2006. La presa l’integrazione di genere, e a Carta presenta principi e valori fon- sostenere gli enti locali e regionali damentali di parità fre le donne e gli che perseguono la parità attraverso uomini, oltre a riflettere la comples- risposte legislative di contrasto alla sità di questo tema attraverso mo- discriminazione basata sul genere. dalità esemplificative con le quali gli enti regionali possono impegnarsi ad aumentare la parità in diversi am- biti delle loro competenze. 18
7. E uropa della diversità e dell’integrazione L’integrazione dei migranti rappre- Trattati è stata messa in causa. È dun- senta una sfida soprattutto a livello que necessario un approccio alter- locale, poiché avviene nelle città e nativo per affrontare l’integrazione nei comuni. Un coordinamento ap- della comunità Rom attraverso l’isti- propriato dei vari livelli di governo tuzione di un programma UE ad hoc. costituisce l’unica modalità vincente Spesso, le autorità locali non vengo- in tema di integrazione degli stranieri no dotate degli strumenti necessari e le autorità locali patiscono spesso a gestire l’integrazione in generale e una carenza di risorse. Chiediamo ai futuri membri del Parlamento euro- peo di operare in stretta collabora- zione con gli enti locali e regionali i migranti non-UE rimangono in cen- tri di detenzione dove non vengono rispettati i loro diritti o si procede ad espulsioni in paesi diversi da quelli Chiediamo ai futuri membri del Parlamento europeo di contrastare gli approcci populisti e xenofobi che si sono affermati in tanti paesi negli al fine di porre in essere politiche di origine, dove rimangono bloccati ultimi due anni. appropriate che garantiscano un ap- soltanto per aver cercato una vita mi- proccio olistico per affrontare questo gliore. Di conseguenza, chiediamo ai tema. futuri membri del Parlamento euro- peo di contrastare gli approcci popu- Le comunità che confidano nella cit- listi e xenofobi che si sono affermati tadinanza dell’Unione europea sono in tanti paesi negli ultimi due anni a state attaccate e la fondamentale causa della crisi economica. libertà di movimento garantita dai 19
8. E uropa dei trattati È sempre più evidente che la crisi futuri membri del Parlamento euro- dell’Europa non ha carattere esclu- peo di sviluppare la strategia dal bas- sivamente finanziario, economico so volta ad accrescere l’integrazione e sociale, bensì investe anche i suoi e la legittimità democratica dell’UE valori fondamentali. Gli europei formulata da Altiero Spinelli, uno dei stanno perdendo la convinzione padri fondatori dell’Unione europea, nel progetto europeo, la fede nelle e promossa dal Gruppo Spinelli nel istituzioni democratiche e la fiducia Parlamento europeo. nella democrazia rappresentativa ad Sostenere una Invitiamo il futuro Parlamento eu- ogni livello di governo. La comunità dei cittadini europei sta perdendo la ropeo ad elaborare una Convenzio- maggiore integra- battaglia contro gli interessi egoistici nazionali. L’Unione europea, fondata ne al fine di predisporre una Legge fondamentale dell’Unione europea. zione e legittimità per porre definitivamente fine a se- Questa legge fondamentale deve definire un nuovo equilibrio istitu- democratica coli di guerre reciproche combattute zionale basato su una maggior rap- dell’Unione europea ed elaborare una nel nostro continente, rischia di ca- presentazione democratica dei citta- Convenzione al fine di predisporre una dere vittima del ritorno di naziona- Legge fondamentale dell’Unione euro- lismi politici e protezionismo econo- dini d’Europa, che sia rispettato dai paesi membri. Deve basarsi sulla de- pea. mico. lega di poteri e competenze reali alla La crisi ha reso superati gli equilibri Commissione europea, sulla condivi- istituzionali dell’Unione europea e sione del governo a tutti i livelli e sul inevitabile una riforma dei Trattati rafforzamento dell’integrazione eco- affinché l’Unione possa prosperare. nomica, fiscale e politica dei Paesi I poteri locali e regionali che guarda- membri che desiderano un’unione no ad un’Europa unita chiedono ai ancora più coesa dei popoli europei. 20
9. Europa dell’allargamento Dopo la quinta fase di allargamento trasporti, ambiente, energia, istru- dell’Unione europea, nel 2001 e nel zione, politiche sociali e occupazio- 2007, diversi paesi hanno espresso la ne. Oltre a cercare di svolgere un loro aspirazione ad aderire all’Unione ruolo attivo e riconosciuto nel siste- europea. La Croazia è entrata a farne ma europeo di governo multilivello, i parte il 1° luglio 2013, mentre Serbia, poteri locali e regionali devono intra- Ex-repubblica iugoslava di Mace- prendere riforme ad ampio respiro e donia e Montenegro sono candida- attività di preparazione all’adesione ti ufficiali insieme alla Turchia. Fra i all’Unione europea. potenziali candidati si annoverano Albania, Bosnia ed Herzegovina, oltre Un maggior impegno nel monito- a Kossovo (ai sensi dell’UNSCR 1244). raggio dei paesi candidati prima L’Islanda rimane un paese candidato, dell’adesione potrebbe garantire anche se le negoziazioni sono state una miglior integrazione dopo l’ade- temporaneamente interrotte. sione, attraverso il rafforzamento dei governi subnazionali e un’ulteriore Sostenere I cittadini di questi paesi hanno ri- decentralizzazione dei contributi of- un ulteriore badito a più riprese il loro sostegno ferti dai paesi candidati e potenzial- all’unificazione del nostro conti- mente candidati alla fondamentale allargamento nente e ad una maggior stabilità e stabilità sociale politica ed economica dell’Unione europea e mediare le impli- prosperità sostenibile. Essi possono nelle future componenti dell’Unione cazioni più profonde a tutti i livelli degli apportare al progetto europeo ciò europea. enti locali e regionali nel processo di ne- che più manca attualmente: la fede goziazione. in un’Europa unita e in una maggiore Chiediamo al futuro Parlamento eu- integrazione. ropeo di continuare a sostenere un ulteriore allargamento dell’Unione Il processo di adesione, in particolare europea e di coinvolgere tutti i livelli l’armonizzazione dei sistemi giuri- di governo nel processo di negozia- dici nazionali con quello dell’Unio- zione, inclusi i poteri locali e regiona- ne europea e i negoziati relativi alle li. La loro preparazione all’adesione condizioni di accesso, comprendono e il loro coinvolgimento per l’intera diverse aree tematiche d’interesse durata del processo di negoziazione dei poteri locali e regionali. Essi de- rappresenta un’opportunità unica al vono attuare sul territorio una parte fine di costruire un’Europa futura sta- rilevante della legislazione dell’Unio- bile e coesa, con salde radici e carat- ne europea, soprattutto nelle aree di terizzata da un governo democratico appalti pubblici, sviluppo regionale, locale. 21
10. Europa della solidarietà e della cooperazione internazionale I cittadini europei sono parte inte- In particolare, il 2015 segnerà una grante di una comunità mondiale svolta storica per la solidarietà più vasta nella quale la condivisione internazionale e la cooperazione dei valori della pace, della sicurezza, allo sviluppo, attraverso l’adozione della libertà, della giustizia e della di un nuovo quadro mondiale di solidarietà sono lungi dall’essere rag- riferimento che orienterà le future giunti. Per molti anni, i poteri locali strategie di eliminazione della po- e regionali, al pari delle loro associa- vertà e sviluppo sostenibile. Dato il zioni e reti, hanno offerto un contri- ruolo catalizzatore di comuni, città, buto positivo a questi ideali. Grazie province e regioni nel garantire una al lavoro di lobby di PLATFORMA, la vita decente a tutti entro il 2030, so- voce degli enti locali e regionali atti- prattutto attraverso i servizi di base va nell’ambito dello sviluppo e della collaborazione, il valore della coope- offerti da queste entità, per definire questo quadro di riferimento sarà Sostenere approcci razione allo sviluppo da loro promos- sa ha acquisito forza nel 2013 con la necessario ascoltare la loro voce. Per la stessa ragione, auspichiamo che globali integrati, pubblicazione della comunicazione questo programma abbia un carat- soprattutto in collaborazione con part- sulla responsabilizzazione degli enti tere trasformativo. Deve spingersi ner nel Sud del mondo, per contribuire locali nei paesi partner e con l’intro- oltre il tradizionale concetto di aiuto alla creazione di un villaggio globale più sicuro, inclusivo, pacifico e prospero. duzione di un nuovo rapporto del e assistenza allo sviluppo, integran- Parlamento europeo sulla coope- do al contempo obiettivi e strumenti razione decentralizzata. I prossimi più ampi. I governi locali e regionali cinque anni si focalizzeranno esclusi- europei hanno già adottato approcci vamente su una corretta attuazione integrati di sviluppo inclusivo e so- delle conclusioni e raccomandazioni stenibile. della comunicazione e del rapporto. Chiediamo al futuro Parlamento Confidiamo che il futuro Parlamento europeo di continuare a sostenere e europeo resti nostro alleato nel ga- promuovere questi approcci integrati rantire la possibilità per i poteri locali su scala mondiale e, in particolare, la e regionali nel Nord come del Sud di sua cooperazione con i partner nel contribuire efficacemente ad un vil- Sud del mondo. laggio globale più sicuro, inclusivo, pacifico e prospero. 22
© Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (CCRE) www.ccre.org © Can Stock Photo Inc. / Kudryashka La presente pubblicazione riporta esclusivamente le opinioni dell’autore; la Commissione europea non può ritenersi responsabile per qualsivoglia utilizzo che potrà essere fatto delle informazioni ivi contenute.
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