RASSEGNA STAMPA 29 giugno 2020 - Comune di Tarquinia
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DATA: 28-06-2020 PAG.: 31 ó ű+378-23ô -0 1%6) % 378%'30- `121 + 2#4%*'))+ # 2#)#/'061ò #44+8# #0%*' +. &+8+'61 &+ 64#05+61 +0 8+# )1 '4+ 06'4&'661 .ā#%%'551 #..#
DATA: 28-06-2020 PAG.: 1 la Provincia Quotidiano di Civitavecchia, Santa Marinella e dell’Etruria ANNO XVI - Numero 149 - euro 0,60* - Domenica 28 Giugno 2020 - *** web: www.laprovinciadicivitavecchia.it - e.mail: info@laprovinciadicivitavecchia.it *Prezzo giornale euro 0,30 + copia edizione digitale abbinata euro 0,30 (accesso: www.laprovincia.online) y(7HC0D8*OTTKKM( +z!z!.!$!: TVN I dem sulla nuova centrale a gas: nessuno ne parla ma le cose stanno andando avanti Enel, Pd all’attacco: «Saranno due gli impianti» De Angelis, Di Gennaro e Piendibene: «Serve una discussione in consiglio comunale» «Siamo costretti a tornare su Enel perché abbiamo l’impres- sione che, malgrado in città Fari puntati sulla sicurezza post covid nessuno ne parli, le cose sotto sotto stiano andando avanti». Inizia così una nota dei consi- Crocierismo, Costa glieri comunali del Partito de- mocratico Marina De Angelis d’Ossat, Marco Di Gennaro e pronta a rilanciare Marco Piendibene. Secondo i Costa Crociere rilancia ed dem da un esame dato per via è pronta a presentare il suo telematica al registro ufficiale piano di ripresa post covid del Ministero dell’Ambiente ri- 19. Nei prossimi giorni sa- sulta che «Enel in data 13 feb- rà data comunicazione uf- braio 2020 – spiegano – abbia ficiale, ma per il momento, protocollato l’istanza per l’av- nel corso del “MedCruise vio del procedimento di valuta- incontra Costa” ha subito zione di impatto ambientale messo in chiaro le cose. per la “nuova centrale». A PAGINA 4 A PAGINA 3 I militari hanno eseguito una serie di controlli mirati su tutto il territorio PALLAVOLO Asp Civitavecchia, Marina Pergolesi Blitz dei Nas: scoperti tre falsi farmacisti nuovo presidente Sorpresi a lavorare senza i titoli di abilitazione: denunciati a piede libero Blitz dei Nas in una parafarma- cia, all’interno della quale hanno scoperto tre lavoratori che eserci- Usi civici, il comitato tavano la professione sprovvisti dei necessari titoli autorizzativi. chiede L’attività dei militari si inseri- azioni concrete sce in un quadro più ampio, che ha portato a una serie di controlli «Siamo arrivati al “tavolo interi- Ieri mattina si è tenuta su tutto il territorio. stituzionale”, parole sicura- presso l’impianto sporti- I Nas hanno effettuato una se- mente altisonanti, ma i segnali vo “Corsini-La Rosa” l’as- rie di verifiche mirate, arrivando per 5-6mila cittadini che aspet- semblea ordinaria e straor- anche all’individuazione, in tano da anni una soluzione al dinaria dei soci dell’Asp Ci- un’altra città, di un dentista abusi- problema degli usi civici sono vitavecchia. Marina Pergo- vo. preoccupanti». Lo dichiarano lesi è stata eletta nuovo I tre farmacisti finiti nel mirino dal Comitato usi civici ripercor- presidente della società. dei militari sono stati denunciati rendo la nota spinosa vicenda. A PAGINA 9 a piede libero. A PAGINA 2 A PAGINA 3 COVID 19 A Fiumicino positivi dipendenti, titolari e conviventi del primo paziente All’interno Omicidio Vannini, ultime parole di Marco: Nuovo focolaio: chiuso un secondo ristorante TARQUINIA Sant’Agostino, borgo «Ti prego basta» «La Asl Roma 3 ha comunicato chiuso al transito veicolare che sui 400 tamponi eseguiti al drive-in di Casal Bernocchi, 8 so- S. MARINELLA Stop alla sosta selvaggia no risultati positivi: 2 titolari del locale, 2 dipendenti e 4 conviven- ti del dipendente del locale rico- Sabbie nere, A PAGINA 6 MONTALTO DI CASTRO verato ieri allo Spallanzani». Lo rende noto il sindaco di Fiumici- no, Esterino Montino. il Comitato: Sospensione da sindaco: «E’ importante sottolineare che, al momento, nessun cliente «Aprite il tribunale respinge risulta positivo al tampone – ag- giunge -: gli unici tamponi positi- vi sono di dipendenti, titolari e i cancelli» il ricorso di Caci conviventi del primo paziente». A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 7 A PAGINA 8 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 28-06-2020 PAG.: 1,6 All’interno TARQUINIA Sant’Agostino, borgo chiuso al transito veicolare Stop alla sosta selvaggia A PAGINA 6 Nel secondo weekend d’estate l’amministrazione Giulivi adotta i primi provvedimenti per migliorare la viabilità Sant’Agostino: chiuso l’accesso al borgo. Alta la guardia contro la sosta selvaggia TARQUINIA – Niente acces- L’ordinanza parte dal pre- so all’area del borgo, tanto- supposto del “notevole ri- meno all’annessa pineta, chiamo suscitato dal Borgo spesso meta di sosta selvag- di S. Agostino, in termini di gia da parte di camper e au- presenze turistiche, villeg- to. Sosta solo su un lato della gianti e frequentatori, in for- strada per consentire una za, sia delle sue rinomate pe- viabilità più snella (e non si culiarità storico-paesaggisti- esclude che dal prossimo che, che delle spiagge della weekend possa arrivare il di- sua fascia costiera con ovvie vieto anche sull’altro lato); ripercussioni sulla mobilità camper solo sull’area di so- urbana, la logistica e i servi- sta prevista e adeguatamen- arrivino altre. Intanto però i zi”; e dalla necessità di “assi- te indicata. Secondo wee- vigili già da ieri hanno intensi- curare la regolare fruizione kend d’estate: i fari sono tutti ficato i controlli. ’ordinanza dei luoghi, coniugata al man- puntati sulla località di 68 del 20 giugno coinvolge la tenimento degli standard Sant’Agostino dove domeni- frazione tarquiniese da via qualitativi di vita sia per l’u- ca scorsa si sono sollevate Ugo Neri fino al termine del tenza residente che per i nu- proteste a seguito degli ingor- centro abitato, denominato merosi villeggianti, turisti e ghi generati dall’allontana- “Le villette” ed esclude dalla visitatori che vi soggiorna- mento simultaneo dei ba- chiusura i titolari, gli utilizza- no, o che vi si recano in visi- gnanti per l’improvviso mal- tori e gli ospiti di immobili e ta”. Nell’intento dell’ammi- tempo che ha costretto ad strutture ricettive, i clienti nistrazione Giulivi oltre ad una fuga generale dalle spiag- dell’attività balneare “Le vil- “agevolare il controllo dei ge. L’amministrazione co- lette” e i veicoli muniti di con- flussi di accesso e la circola- munale di Tarquinia ha già trassegno per soggetti con ca- zione veicolare e pedonale varato una prima ordinanza pacità deambulatoria ridot- del borgo, e garantire l’ordi- che prevede proprio la chiu- ta, fissando l’orario di carico ne e la sicurezza dell’utenza sura al traffico veicolare e scarico merci dalle 4 alle 9 e stradale”, anche “la tutela dell’ingresso al borgo anti- dalle 14 alle 16 di ogni giorno. dei beni e del patrimonio del- co, ma non è escluso che ne la collettività”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 27-06-2020 https://www.centumcellae.it/comprensorio/tarquinia-300mila-euro-dalla-regione-lazio-per-il-completamento-di-palazzo-bruschi- falgari/ Tarquinia. 300mila euro dalla Regione Lazio per il completamento di palazzo Bruschi Falgari 27 giugno 2020 0 116 TARQUINIA – La Regione Lazio ha stanziato nuove risorse aggiuntive per il fondo dedicato al completamento delle opere pubbliche d’interesse locale, per questo la domanda presentata dall’amministrazione Mencarini che non era stata ammessa in graduatoria per l’esaurimento della dotazione economica del capitolo, viene riammessa con determinazione G07223 del 19 giugno 2020, in attuazione della delibera di Giunta numero 2 dell’11 gennaio 2018 . Era il 2006 quando la richiesta inoltrata dall’allora Amministrazione Alessandro Giulivi per “il recupero di Palazzo Bruschi Falgari” venne inserita tra gli interventi previsti dalla Regione Lazio e il primo finanziamento approvato con delibera di giunta regionale. La stessa giunta Giulivi dunque il 14/06/2006 ne approvava il progetto e richiesta di contributo. Una storia che dura da circa 14 anni quella del restauro di uno dei palazzi più importanti della città di Tarquinia che sembra oggi trovare la sua vera identità. Nel corso degli anni infatti grazie all’interesse della Regione e delle amministrazioni comunali che si sono susseguite, questo luogo è diventato oltre che la sede della Biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli”, uno spazio culturale vitale per la città. La prima inaugurazione dopo l’intervento di recupero riguardante le decorazioni delle stanze, la pavimentazione e la scalinata di accesso avvenne nel 2012. Nel 2019 viene inaugurato La galleria e il Salone delle Feste sono state dipinte da Annibale Angelini, Accademico di San Luca, uno dei protagonisti della pittura romana di metà ottocento, attivo anche nei cantieri di Palazzo Chigi. Nella galleria sono raffigurati alcuni scorci del paesaggio della campagna tarquiniese di metà ottocento che restituiscono vedute di paesaggio autentiche della costa tarquiniese dall’Argentario fino a Civitavecchia. “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale sono una nostra priorità – dichiara il Sindaco Giulivi – La storia di Palazzo Bruschi continua ad affascinare la città di Tarquinia e oggi si compie un altro passo importante per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati già 14 anni fa, quello di trasformare questo luogo in un Palazzo della cultura, sede della Biblioteca comunale e centro di attività educative, intellettuali, formative. L’attuale amministrazione aveva già stanziato dei soldi per i lavori del completamento del secondo piano, iniziati da qualche settimana, grazie a questo ulteriore contributo regionale ne vedremo sicuramente il completamento nei prossimi mesi. Esprimo soddisfazione e gratitudine verso chi ha continuato negli anni a lavorare a questo progetto così importante per la città di Tarquinia ”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 24-06-2020 https://www.cittapaese.it/viterbo-provincia-il-movimento-civico-per-tarquinia-su-talete-vogliamo-chiarezza-troppe-cose-non- tornano/ Politica 24 Giugno 2020 cittapaese 0 Viterbo, Provincia, Il Movimento Civico per Tarquinia: “Su Talete vogliamo chiarezza, troppe cose non tornano” Ricollegandoci ad un articolo del Consigliere comunale del Comune di Viterbo Luisa Ciambella del 19 giugno u.s. (Corriere di Viterbo), dalle notizie apprese, siamo sempre più sconcertati per la mala gestione della Società Talete in merito al servizio idrico della Tuscia. Una gestione dettata da incapacità e incompetenza in quanto veniamo a conoscenza che: – da ben 5 anni gli stessi studi tecnici la fanno da padrone sulla spartizione di incarichi affidati dalla sudetta società; – negli ultimi 7 anni, senza nessun tipo di procedure di selezione e senza nessuna analisi che riscontri la dovuta professionalità in merito alla progettazione dei lavori, si viene a conoscenza che vengono affidati incarichi diretti tra nove professionisti abituali per importi complessivi da capogiro. …. e molto altro ancora…. Noi, caro Sindaco, non in qualità di maggiore azionista ma come il più grande comune della provincia dopo quello di Viterbo, oltreché ai quesiti sollevati al Sindaco Arena attraverso l’interrogazione presentata dalla consigliera Dem. Ciambella, siamo ad aggiungere altri due interrogativi. Vorremmo sapere i titoli e le modalità di assunzione che a breve dovrebbero riguardare altri nuovi 10 arrivi in casa Talete. Tutto ciò senza sapere né per quali funzioni e tantomeno per che tipo di attività verranno impiegati all’interno di una struttura oramai al collasso. Inoltre, il debito di milioni di euro che la stessa Talete Spa ha con il nostro Comune, caro primo cittadino, come intende reclamarlo per giustizia morale ed economica nei confronti dei Tarquiniesi? Per concludere, vorremmo avere contezza sulla situazione attuale della proposta economica ATO/Talete per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria riguardanti la località di San Giorgio, collegata direttamente al predetto debito che Talete ha con i suoi cittadini! Giovedì prossimo alla Regione Lazio ci sarà una manifestazione contro la Talete e la scellerata gestione di questo Ente; avremmo l’onore di sentirci da Lei rappresentati! Comunque, ad ogni buon fine, saranno presenti le 15.000 firme dei vari cittadini della Tuscia (tra cui le oltre 1.600 raccolte nella nostra città) che, come al solito, si rappresenteranno da soli?! Il Movimento Civico per Tarquinia. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 24-06-2020 https://www.cittapaese.it/viterbo-provincia-movimento-civico-per-tarquinia-mozione-di-richiesta-commissariamento- delluniversita-agraria-di-tarquinia/ Politica 24 Giugno 2020 cittapaese 0 Viterbo, Provincia, Movimento Civico per Tarquinia, “Mozione di richiesta commissariamento dell’Università Agraria di Tarquinia” Il “Movimento Civico per Tarquinia” avendo come priorità gli interessi di tutta la collettività tarquiniese ha affrontato il delicatissimo tema riguardante la situazione finanziaria dell’Università Agraria di Tarquinia, dovuta all’inconcepibile “modus operandi” degli attuali amministratori. Abbiamo costatato innegabili criticità dell’Ente agrario e, dopo le dovute considerazioni, abbiamo inviato un esposto agli organi preposti al controllo del predetto Ente. Considerato tutto ciò e nelle more di avere certezze in merito abbiamo inviato oggi, al Comune di Tarquinia, una “Mozione di richiesta commissariamento dell’Università Agraria di Tarquinia” della quale si allega il contenuto. Di seguito la mozione Tarquinia 24.06.2020 Alla c.a. del Presidente del Consiglio comunale di Tarquinia Federica Guiducci e p.c. del Sindaco del Comune di Tarquinia Alessandro Giulivi e Della Giunta Sede municipale Oggetto: “Mozione di richiesta commissariamento dell’Università Agraria di Tarquinia”. Il “Movimento Civico per Tarquinia”, che fin dalla sua costituzione (marzo 2019) ha sentito primari gli interessi di tutta la collettività tarquiniese, ha affrontato in maniera decisiva e fattiva il delicatissimo tema riguardante l’Università Agraria di Tarquinia, a causa dell’inconcepibile modus operandi degli attuali amministratori. Sollecitammo anche la Regione Lazio e il Comune di Tarquinia a interessarsi del fallimento della MareTour che danneggiò la stagione turistica del 2019 con ripercussioni su tutto il personale, 60 addetti, e sui campeggiatori. Da un’accurata analisi della documentazione reperita, abbiamo constatato innegabili criticità dell’Ente agrario. Dopo dovute considerazioni, abbiamo presentato tramite il nostro rappresentate al Consiglio comunale, Maurizio Conversini, un esposto agli organi preposti al controllo del suddetto Ente, nello specifico: alla Regione Lazio, nella persona del Presidente Nicola Zingaretti e dell’Assessore alle Politiche Sociali ed Enti Locali il dr. Palozzi Maurizio e all’Ill.mo Prefetto di Viterbo, dr. Giovanni Bruno, con l’intento di ristabilire all’Università Agraria la legalità e la legittimità degli atti amministrativi e un suo eventuale commissariamento. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 26-06-2020 https://www.cittapaese.it/viterbo-provincia-movimento-civico-per-tarquinia-ecco-la-nostra-mozione-sul-completamento-della- strada-statale-675-umbro-laziale-ss-675/ Politica 26 Giugno 2020 cittapaese 0 Viterbo, Provincia, Movimento Civico per Tarquinia: “Ecco la nostra “Mozione sul completamento della Strada Statale 675 Umbro- Laziale (SS 675)” Riportiamo integralmente di seguito la “Mozione sul completamento della Strada Statale 675 Umbro-Laziale (SS 675)”. presentata dal Movimento Civico per Tarquinia: Tarquinia 26/06/2020 Alla c.a. del Presidente del Consiglio comunale di Tarquinia Federica Guiducci e p.c. del Sindaco del Comune di Tarquinia Alessandro Giulivi e Della Giunta Sede municipale Oggetto: “Mozione sul completamento della Strada Statale 675 Umbro-Laziale (SS 675)”. Premessa Il “Movimento Civico per Tarquinia” avendo come priorità gli interessi di tutti i cittadini di Tarquinia ha affrontato, in maniera concreta e costruttiva, l’annoso tema del completamento del tracciato stradale Civitavecchia-Orte-Terni. Lo studio di tutta la documentazione reperita ha permesso di presentare le motivazioni per le quali si ritiene che il “SI al tracciato VIOLA” come completamento della trasversale Civitavecchia-Orte sia un’opera prioritaria sulla quale investire celermente le risorse a disposizione. Non possiamo non far caso che il Tar del Lazio si sia espresso rimettendo la decisione sulla scelta del tracciato “VERDE” della Orte- Civitavecchia alla Corte di Giustizia Europea la quale, a seguito di un’accurata analisi, ha valutato lo stesso “non conforme” alla disciplina per la tutela ambientale, argomento e quindi la sola novità sta nel fatto che Anas ha proseguito sondaggi e studi di fattibilità sul tracciato “VERDE” per essere così pronta a presentare il progetto definitivo al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Quel tracciato “VERDE” che sfregerà in maniera irreversibile un’area ambientale di altissimo valore europeo qual è appunto la Valle del Mignone e sul quale grava ancora il giudizio della Corte europea di giustizia. Abbiamo altresì appreso da documenti ufficiali che il percorso alternativo a quello “VERDE” esiste già e fruisce di numerose autorizzazioni. Basterebbe apportare solo alcune modifiche per porlo in essere! In merito a ciò si rammenta che il Cipe ha già approvato questo tipo di tracciato alternativo, il tracciato “VIOLA”. Abbiamo dunque la possibilità di velocizzare la realizzazione della trasversale Umbro-Laziale (tratto Monte Romano Est – Autostrada Tirrenica) seguendo proprio il progetto Anas denominato “VIOLA”, modificandolo però in alcune sue parti. Per cui, sottolineando l’importanza di avere certezza della disponibilità finanziaria, si riassumono i motivi per cui risulta preferibile il progetto del tracciato VIOLA con semplici varianti in alcune sue parti per il completamento della SS 675. Vale a dire: Uscire da un confronto duro in cui esistono molti ricorsi contro le decisioni dell’ANAS e della Regione per la realizzazione del tracciato VERDE; Sottoporre all’attenzione degli organi competenti un progetto alternativo (tracciato VIOLA); Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 26-06-2020 https://www.cittapaese.it/viterbo-provincia-movimento-civico-per-tarquinia-ecco-la-nostra-mozione-sul-completamento-della- strada-statale-675-umbro-laziale-ss-675/ Non perdere ulteriore tempo rincorrendo nuovi progetti di tracciati dal momento che, quello VIOLA, è stato già approvato dal CIPE con progetto esecutivo; Dividerlo in tre stralci funzionali, di cui il primo dallo svincolo dell’autostrada Tirrenica alle cave del Pisciarello, il terzo da Monteromano Est alla Casa Cantoniera Aurelia bis (come dicevamo già approvati), e quello centrale da rivedere; Equilibrare gli eventuali maggiori costi attingendoli dai ribassi d’asta delle gare dei primi due stralci funzionali; Avere la possibilità, in un momento di grave crisi economica come quella attuale aggravata dalla pandemia dovuta al Covid-19 di iniziare senza tentennamenti le opere e i lavori inerenti al 1° e 3° stralcio funzionale; Consentire la ripresa economica delle nostre aziende coinvolgendole nelle opere; Completare la maglia infrastrutturale del nostro paese; Sostenere la modernizzazione e garantire l’accessibilità al nostro territorio; Ascoltare le esigenze del nostro territorio; Salvaguardare le bellezze naturalistiche presenti nella Valle del Mignone; Evitare che la nostra città venga completamente tagliata fuori dagli interessi economici, turistici e culturali nati sull’asse politico e amministrativo “Viterbo-Civitavecchia”. Tutto ciò considerato, il Movimento Civico per Tarquinia, firmatario, sottolinea l’urgenza di procedere immediatamente trovando soluzioni fattive che portino all’immediata realizzazione dell’opera in oggetto. Consapevole inoltre che questo progetto attende oramai da troppo tempo di essere portato a “meta”, se ne assume l’iniziativa, spinto esclusivamente dalla volontà di affrontare lo stallo dell’opera e di assicurare alla città e ai suoi cittadini una soluzione migliore ed economicamente più vantaggiosa. Esprime, in modo convinto, la necessità di arrivare con urgenza alla realizzazione del completamento della Orte-Civitavecchia (tratto Monteromano/Tarquinia) attraverso il tracciato VIOLA come descritto in premessa. Chiede, l’impegno del Consiglio comunale nel prendere atto dell’argomento in oggetto per trarne le opportune valutazioni e decisioni in merito. Per il “Movimento Civico per Tarquinia” Consigliere comunale Maurizio Conversini Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 2
DATA: 27-06-2020 https://www.civonline.it/2020/06/27/leoncelli-e-massi-piu-chiarezza-sullagraria-di-tarquinia-esposto-procura/ PUBBLICATO IL 27 GIUGNO 2020 ALLE 11:30 Leoncelli e Massi: “Più chiarezza sull’Agraria di Tarquinia: esposto in Procura” TARQUINIA – I consiglieri Maurizio Leoncelli e Roberto Massi tornano all’attacco dell’amministrazione Borzacchi all’Università Agraria di Tarquinia. “Le ripetute e gravi lettere che in questi mesi abbiamo più volte ricevuto dai responsabili dell’Ente, che evidenziano ombre sulla gestione dell’amministrazione Borzacchi, ci hanno imposto una netta presa di posizione nell’interesse della cittadinanza – affermano i due consiglieri – Abbiamo presentato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia formale esposto/denuncia, perché non si può restare passivi di fronte a queste cose e ci auguriamo che venga fatta chiarezza sulle questioni “poco chiare” richiamate nelle missive di cui sono a conoscenza tutti gli organi istituzionali dell’Università Agraria; dal Presidente, al Vice Presidente, dagli assessori a tutti i consiglieri di amministrazione”. “Quello che più ci preoccupa – spiegano Leoncelli e Massi – è il silenzio di tutti loro. Apprendiamo dai social e dalle testate giornalistiche anche la nomina di Marcello Marian quale nuovo segretario generale dell’ente, anche se ancora non abbiamo avuto modo neanche di leggere l’atto di nomina sull’albo pretorio. Auguriamo al nuovo segretario buon lavoro e sarà nostro interesse incontrarlo nei prossimi giorni. Nonostante ciò poniamo degli interrogativi al Presidente e alla Giunta: sarà un incarico gratuito? Perché se così non fosse era così indispensabile aggiungere ulteriori costi di personale quando lo stesso ruolo per anni è stato ricoperto da un dipendente dell’ente stesso? E soprattutto, come si fanno ad impegnare soldi di bilancio quando gli stessi bilanci non sono stati approvati dal 2017? Una gestione veramente poco trasparente così come riportano le lettere inviate. Attendiamo fiduciosi gli esiti di questa vicenda sperando che l’Università Agraria possa tornare ad essere un fiore all’occhiello sfruttando a pieno le sue enormi potenzialità”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 28-06-2020 https://www.civonline.it/2020/06/28/santagostino-chiuso-laccesso-al-borgo-alta-la-guardia-contro-la-sosta-selvaggia/ PUBBLICATO IL 28 GIUGNO 2020 ALLE 07:23 Sant’Agostino: chiuso l’accesso al borgo. Alta la guardia contro la sosta selvaggia Nel secondo weekend d’estate l’amministrazione Giulivi adotta i primi provvedimenti per migliorare la viabilità TARQUINIA – Niente accesso all’area del borgo, tantomeno all’annessa pineta, spesso meta di sosta selvaggia da parte di camper e auto. Sosta solo su un lato della strada per consentire una viabilità più snella (e non si esclude che dal prossimo weekend possa arrivare il divieto anche sull’altro lato); camper solo sull’area di sosta prevista e adeguatamente indicata. Secondo weekend d’estate: i fari sono tutti puntati sulla località di Sant’Agostino dove domenica scorsa si sono sollevate proteste a seguito degli ingorghi generati dall’allontanamento simultaneo dei bagnanti per l’improvviso maltempo che ha costretto ad una fuga generale dalle spiagge. L’amministrazione comunale di Tarquinia ha già varato una prima ordinanza che prevede proprio la chiusura al traffico veicolare dell’ingresso al borgo antico, ma non è escluso che ne arrivino altre. Intanto però i vigili già da ieri hanno intensificato i controlli. ’ordinanza 68 del 20 giugno coinvolge la frazione tarquiniese da via Ugo Neri fino al termine del centro abitato, denominato “Le villette” ed esclude dalla chiusura i titolari, gli utilizzatori e gli ospiti di immobili e strutture ricettive, i clienti dell’attività balneare “Le villette” e i veicoli muniti di contrassegno per soggetti con capacità deambulatoria ridotta, fissando l’orario di carico e scarico merci dalle 4 alle 9 e dalle 14 alle 16 di ogni giorno. L’ordinanza parte dal presupposto del “notevole richiamo suscitato dal Borgo di S. Agostino, in termini di presenze turistiche, villeggianti e frequentatori, in forza, sia delle sue rinomate peculiarità storico-paesaggistiche, che delle spiagge della sua fascia costiera con ovvie ripercussioni sulla mobilità urbana, la logistica e i servizi”; e dalla necessità di “assicurare la regolare fruizione dei luoghi, coniugata al mantenimento degli standard qualitativi di vita sia per l’utenza residente che per i numerosi villeggianti, turisti e visitatori che vi soggiornano, o che vi si recano in visita”. Nell’intento dell’amministrazione Giulivi oltre ad “agevolare il controllo dei flussi di accesso e la circolazione veicolare e pedonale del borgo, e garantire l’ordine e la sicurezza dell’utenza stradale”, anche “la tutela dei beni e del patrimonio della collettività”. L’ordinanza richiama infatti la presenza di “un’area di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico (con superficie pari a 73.77 ha) insistente a ridosso del borgo della frazione di S. Agostino”, istituita come “Monumento Naturale La Frasca” con decreto del presidente della Regione Lazio n. T000162 del 29/09/2017”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 27-06-2020 https://etrurianews.it/2020/06/27/tarquinia-un-biodistretto-anche-nella-bassa-maremma/ Tarquinia – Un Biodistretto anche nella bassa Maremma By Redazione Centrale Posted on 27 Giugno 2020 Tra i comuni, aziende e associazioni di Tarquinia, Tolfa, Allumiere e Monte romano matura l’idea della costituzione di un Biodistretto TARQUINIA – In questi ultimi anni l’essere umano sta cominciando ad avvicinarsi sempre di più verso uno stile di vita che cerca in qualche modo di salvaguardare il territorio e chi lo vive. È fuori discussione che un ambiente non tutelato produce inquinamento, alimenti non sani e tanti problemi a chi lo abita.Nasce quin di l’idea del Biodistretto ovvero, un’area vocata al biologico dove produttori, cittadini, operatori turistici e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, attuando un modello bio di coltivazione, trasformazione e consumo, anche con l’obiettivo di valorizzare l’economia e le tradizioni locali. Il territorio della Tuscia è sicuramente ideale: nessuna industria, un’intensa agricoltura, molta della quale già biologica, tanta superficie incontaminata e protetta, per giunta una bassissima densità abitativa. Alcuni incontri degli ultimi tre mesi hanno portato alla riunione del 19 giugno che si è tenuta presso la sede del comune di Tarquinia, dove vi hanno partecipato: il Vice Sindaco, padrone di casa, Luigi Serafini, Giuseppe Orefice e Kim Assael dell’Associazione INER, De Simone Loretta Az. Agr. La Turchina e presidente della Rete di Impresa Terre della Farnesiana, il presidente dell’Università Agraria di Allumiere Pietro Vernace, il Prof. Odoardo Basili Istituto Cardarelli, Claudia Papalini e Roberto Bellardini tecnici Arsial, CNA Luigia Melaragni, Pusceddu Mario ISVRA, Fabio Massimo Iacoponi Slowfood Condotta Costa della Maremma e infine come coordinatore del tavolo di lavoro Cedrini Anna, presidente dell’ass. Terre della Farnesiana, alla quale peraltro rivolgo la mia prima domanda: Lei è sicuramente uno degli ispiratori dell’iniziativa, perché ha pensato al Biodistretto? Quale è stato lo spunto? “In realtà l’idea non nasce soltanto da me, ma da un gruppetto di 3-4 aziende che immaginano un’agricoltura svolta con un maggior rispetto dell’ambiente e di conseguenza una migliore gestione dei territori, che secondo me rimane una delle più importanti mansioni svolte dagli agricoltori. L’ispirazione di fatto è nata guardandoci intorno, in particolare osservando il territorio della Farnesiana, così intatto dal punto di vista naturalistico e allo stesso tempo cosparso di piccole e grandi aziende per lo più biologiche, che hanno fatto in modo di svolgere il loro lavoro non solo rispettando l’ambiente, ma anche conservandolo e proteggendolo. Il Biodistretto su carta non esiste ancora, ma di fatto questo territorio lo è da sempre.” Qual è il principale obiettivo? “Il principale obiettivo è quello di sperimentare una nuova forma di governance territoriale ed in particolare dei territori così detti marginali, per far fronte a delle esigenze che spesso vengono trascurate dalle locali amministrazioni, giustamente molto più concentrate sulle necessità dei centri urbani.” Secondo alcuni dati scientifici, la deforestazione potrebbe essere una causa della diffusione di virus come il Coronavirus; tra gli obiettivi del Biodistretto c’è la conservazione della flora? “La conservazione della forte biodiversità che caratterizza i nostri territori, è sicuramente uno degli obiettivi principali del Biodistretto, devi pensare che abbiamo immaginato di legare tutti i comuni che ne fanno parte, con un unico filo conduttore, quello della Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 27-06-2020 https://etrurianews.it/2020/06/27/tarquinia-un-biodistretto-anche-nella-bassa-maremma/ salvaguardia delle api, che come immagino saprai sono in forte pericolo di estinzione, con conseguenze gravissime per tutto l’ecosistema; sai che senza il loro importante lavoro come impollinatori la produzione mondiale di frutta e ortaggi è in serio pericolo. Quindi sì, vorremmo lavorare per arrivare ad un mondo agricolo perfettamente integrato con l’ecosistema in cui opera, ritenendo che questo possa migliorare la qualità del lavoro e della vita dei territori interessati”. Un’altra domanda la rivolgiamo al Segretaria Territoriale CNA Viterbo e Civitavecchia Luigia Melaragni e Vicepresidente della Camera di Commercio di Viterbo: Pensa che con questa iniziativa le aziende comprese all’interno del Biodistretto, che trasformeranno le loro produzioni in biologico, saranno rilanciate? “Certo, il Biodistretto nasce proprio per la necessità dello sviluppo del territorio, legato alle tematiche del biologico, del rispetto dell’ambiente, con l’obiettivo anche di una crescita economica più in linea con il rispetto dell’ecosistema. Quindi sì, penso sia molto importante per le aziende.” Al tavolo di lavoro ha partecipato, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Tarquinia, il vicesindaco Luigi Serafini, al quale chiediamo: Come affronteranno le amministrazioni partecipanti al Biodistretto il delicato tema del consumo di suolo? Perché se è vero che uno degli sviluppi importanti del Biodistretto è sostenere lo sviluppo delle imprese contenute all’interno, è pur vero che spesso l’ accrescimento è costruzione di infrastrutture e spazi da destinare alla trasformazioni, quindi operazioni difficilmente compatibili con la tutela dell’ambiente, visto dal punto di vista del consumo di suolo. “Questo sarà il compito più difficile, in effetti la politica si trova spesso a combattere alcune contraddizioni, lo sviluppo purtroppo potrebbe essere in contrasto con la tutela dell’ambiente, in sostanza, se è fondamentale per una corretta e sana sopravvivenza dell’essere umano, mettere in piedi tutte quelle iniziative a tutela dell’ambiente, è pur vero che la troppa attenzione o iniziative troppo restrittive, potrebbero generare un effetto devastante per quelle aziende che si troveranno a produrre e quindi immettere sul mercato prodotti troppo costosi, quindi in concorrenza sleale con quei paesi meno o sistemi meno sensibili. Ma quale potrebbe essere allora la migliore strategia da sostenere come pubblica amministrazione? Penso che la strada sia sostenere con programmi comunitari, anche economici, le aziende che producono bio, in modo da rendere marginali le differenze dei prezzi al dettaglio e aggiungendo una forte e trasparente comunicazione, il mercato farà la naturale selezione, è ovvio che tutti preferirebbero comperare bio, in questo momento è solo il costo più alto al dettaglio che riduce la domanda. Infine facciamo una domanda a Mario Pusceddu, presidente di ISVRA (Istituto Italiano per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo): Il concetto di Biodistretto sposa bene con lo Sviluppo Rurale, cosa ne pensa dell’associazione di queste due espressioni? “In realtà lo Sviluppo Rurale è un concetto molto ampio, che al suo interno comprende sia le attività biologiche che le attività estremamente moderne le quali spesso prevedono nell’agricoltura, l’utilizzo di pratiche tutt’altro che biologiche: basti pensare all’utilizzo dei pesticidi, delle concimazioni chimiche e l’utilizzo dei macchinari che hanno introdotto alcuni metodi di lavoro così tanto funzionali, da non prevedere quasi più l’utilizzo della manodopera, a fronte di un esponenziale aumento delle produzioni. Di fatto, anche in questo settore, ancora si tende troppo a considerare più importante l’economia che la salute. All’interno di questi strumenti come il Biodistretto, tuttavia vivono energicamente molte attività di nicchia dallo straordinario valore sociale, per esempio le attività agrituristiche, imprese estremamente moderne in quanto soddisfano i più innovativi criteri di ospitalità, rimanendo agganciati ai più antichi concetti di conduzione agricola, dove le pratiche di coltivazione e trasformazione del prodotto agroalimentare sono quasi sempre biologiche, inoltre queste attività valorizzano ed incentivano la conoscenza, maturando sempre di più nel fruitore il concetto di genuinità. Ecco quindi che uno degli incoraggiamenti più forti che questi Biodistretti devono elaborare è proprio quello di spronare le aziende ad introdurre una modernizzazione strumentale, incentivando l’inserimento delle attività connesse, come ad esempio l’agriturismo, queste attività arrivano direttamente al consumatore finale aggiungendo valore aggiunto al prodotto, bai-passando quindi i classici concetti di concorrenza al punto da farli diventare quasi banali, il cosiddetto prodotto a km zero vale di più perché è garanzia di genuinità”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 2
DATA: 27-06-2020 https://etrurianews.it/2020/06/27/tarquinia-un-biodistretto-anche-nella-bassa-maremma/ Tirando quindi le somme e facendo un’analisi generale di come l’essere umano sta trattando il pianeta, certo è che qualcosa non sta andando nel giusto verso. Concetti o filosofie come il Biodistretto potrebbero e/o probabilmente dovrebbero essere allargati o imposti in tutto il mondo, del resto se come si è palesato è l’economia l’essenza trainante di tutto, è sicuramente più conveniente trarre guadagni da una gestione pulita dell’ambiente piuttosto che da una conduzione disastrosa e inquinante. Papa Francesco qualche giorno fa ha detto: “Non si può vivere sani in mondo malato!”. Semplice no? Giorgia Pusceddu Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 3
DATA: 28-06-2020 https://etrurianews.it/2020/06/28/tarquinia-santagostino-chiuso-laccesso-al-borgo-e-aumentati-i-controlli-per-snellire-il-traffico/ Tarquinia – Sant’Agostino: chiuso l’accesso al borgo e aumentati i controlli per snellire il traffico By Redazione Centrale Posted on 28 Giugno 2020 Nel secondo weekend d’estate l’amministrazione Giulivi ha adottato i primi provvedimenti per migliorare, viabilità e sosta nelle aree parcheggio TARQUINIA – Niente accesso all’area del borgo, tantomeno all’annessa pineta, spesso meta di sosta selvaggia da parte di camper e auto. Sosta solo su un lato della strada per consentire una viabilità più snella (e non si esclude che dal prossimo weekend possa arrivare il divieto anche sull’altro lato); camper solo sull’area di sosta prevista e adeguatamente indicata. Secondo weekend d’estate: i fari sono tutti puntati sulla località di Sant’Agostino dove domenica scorsa si sono sollevate proteste a seguito degli ingorghi generati dall’allontanamento simultaneo dei bagnanti per l’improvviso maltempo che ha costretto ad una fuga generale dalle spiagge. L’amministrazione comunale di Tarquinia ha già varato una prima ordinanza che prevede proprio la chiusura al traffico veicolare dell’ingresso al borgo antico, ma non è escluso che ne arrivino altre. Intanto però i vigili già da ieri hanno intensificato i controlli. ’ordinanza 68 del 20 giugno coinvolge la frazione tarquiniese da via Ugo Neri fino al termine del centro abitato, denominato “Le villette” ed esclude dalla chiusura i titolari, gli utilizzatori e gli ospiti di immobili e strutture ricettive, i clienti dell’attività balneare “Le villette” e i veicoli muniti di contrassegno per soggetti con capacità deambulatoria ridotta, fissando l’orario di carico e scarico merci dalle 4 alle 9 e dalle 14 alle 16 di ogni giorno. L’ordinanza parte dal presupposto del “notevole richiamo suscitato dal Borgo di S. Agostino, in termini di presenze turistiche, villeggianti e frequentatori, in forza, sia delle sue rinomate peculiarità storico-paesaggistiche, che delle spiagge della sua fascia costiera con ovvie ripercussioni sulla mobilità urbana, la logistica e i servizi”; e dalla necessità di “assicurare la regolare fruizione dei luoghi, coniugata al mantenimento degli standard qualitativi di vita sia per l’utenza residente che per i numerosi villeggianti, turisti e visitatori che vi soggiornano, o che vi si recano in visita”. Nell’intento dell’amministrazione Giulivi oltre ad “agevolare il controllo dei flussi di accesso e la circolazione veicolare e pedonale del borgo, e garantire l’ordine e la sicurezza dell’utenza stradale”, anche “la tutela dei beni e del patrimonio della collettività”. L’ordinanza richiama infatti la presenza di “un’area di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico (con superficie pari a 73.77 ha) insistente a ridosso del borgo della frazione di S. Agostino”, istituita come “Monumento Naturale La Frasca” con decreto del presidente della Regione Lazio n. T000162 del 29/09/2017”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 28-06-2020 https://www.ilfaroonline.it/2020/06/28/tarquinia-dalla-regione-300mila-euro-per-completare-palazzo-bruschi-falgari/348295/ Tarquinia, dalla Regione 300mila euro per completare Palazzo Bruschi Falgari Giulivi: “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale sono una nostra priorità" Comunicato Stampa - 28 Giugno 2020 - 6:10 Tarquinia – La Regione Lazio ha stanziato nuove risorse aggiuntive per il fondo dedicato al completamento delle opere pubbliche d’interesse locale, per questo la domanda presentata dall’amministrazione Mencarini che non era stata ammessa in graduatoria per l’esaurimento della dotazione economica del capitolo, viene riammessa con determinazione G07223 del 19 giugno 2020, in attuazione della delibera di Giunta numero 2 dell’11 gennaio 2018. Era il 2006 quando la richiesta inoltrata dall’allora Amministrazione per “il recupero di Palazzo Bruschi Falgari” venne inserita tra gli interventi previsti dalla Regione Lazio e il primo finanziamento approvato con delibera di giunta regionale. La stessa giunta Giulivi dunque il 14/06/2006 ne approvava il progetto e richiesta di contributo. Una storia che dura da circa 14 anni quella del restauro di uno dei palazzi più importanti della città di Tarquinia che sembra oggi trovare la sua vera identità. Nel corso degli anni infatti grazie all’interesse della Regione e delle amministrazioni comunali che si sono susseguite, questo luogo è diventato oltre che la sede della Biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli”, uno spazio culturale vitale per la città. La prima inaugurazione dopo l’intervento di recupero riguardante le decorazioni delle stanze, la pavimentazione e la scalinata di accesso avvenne nel 2012. Nel 2019 viene inaugurato La galleria e il Salone delle Feste sono state dipinte da Annibale Angelini, Accademico di San Luca, uno dei protagonisti della pittura romana di metà ottocento, attivo anche nei cantieri di Palazzo Chigi. Nella galleria sono raffigurati alcuni scorci del paesaggio della campagna tarquiniese di metà ottocento che restituiscono vedute di paesaggio autentiche della costa tarquiniese dall’Argentario fino a Civitavecchia. “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale sono una nostra priorità – dichiara il Sindaco Giulivi – La storia di Palazzo Bruschi continua ad affascinare la città di Tarquinia e oggi si compie un altro passo importante per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati già 14 anni fa, quello di trasformare questo luogo in un Palazzo della cultura, sede della Biblioteca comunale e centro di attività educative, intellettuali, formative. L’ attuale amministrazione aveva già stanziato dei soldi per i lavori del completamento del secondo piano, iniziati da qualche settimana, grazie a questo ulteriore contributo regionale ne vedremo sicuramente il completamento nei prossimi mesi. Esprimo soddisfazione e gratitudine verso chi ha continuato negli anni a lavorare a questo progetto così importante per la città di Tarquinia”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 29-06-2020 https://www.ilfaroonline.it/2020/06/29/tarquinia-la-denuncia-di-fare-verde-orti-di-bruschi-ostaggio-degrado-e-incuria/348523/ Tarquinia, la denuncia di Fare Verde: “Orti di Bruschi ostaggio degrado e incuria” Olmi: "Urge un intervento di bonifica, lanciamo un appello all'amministrazione comunale affinché l'area sia risanata e resa fruibile per i cittadini" Comunicato Stampa - 29 Giugno 2020 - 6:30 Tarquinia – L’associazione ambientalista Fare Verde denuncia la situazione di degrado e pericolo in cui si trova un vasto terreno nel quartiere Peep-Madonna dell’Olivo, a Tarquinia. I volontari, chiamati da alcuni abitanti dei palazzi che si affacciano su via Pertini e via Dalla Chiesa, hanno effettuato ieri mattina, domenica, un sopralluogo per accertare lo stato in cui versa l’area denominata “Orti di Bruschi”. “Il terreno è ricco di acqua affiorante e si trova al centro del quartiere Madonna dell’Olivo, dietro a un noto centro commerciale – dichiara Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – durante il sopralluogo abbiamo constatato che un vero e proprio ruscello sgorga dal terreno e lo ha ormai ridotto ad un pantano, con il rischio di far proliferare le zanzare. Quest’acqua andrebbe incanalata e non dispersa. Inoltre, il terreno è stato solo in parte ripulito dalle erbacce e in alcuni punti l’erba è altissima. C’è un edificio diroccato, che è in stato di abbandono da troppi anni e andrebbe recuperato per farne un centro di aggregazione per il popoloso quartiere. Infine, nel terreno che è privo di recinzione, abbiamo trovato un container da cantiere e diversi cumuli di rifiuti composti da materiale elettrico e scarti di lavori edilizi. Urge un intervento di bonifica – conclude Silvano Olmi –, lanciamo un appello all’amministrazione comunale affinché l’area sia risanata e resa fruibile per i cittadini e si studi la possibilità di recuperare l’acqua che sgorga copiosa dal terreno”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 27-06-2020 https://www.ilmessaggero.it/viterbo/viterbo_biodistretto_agricoltura_sempre_piu_green_nasce_secondo_nella_tuscia- 5312780.html Agricoltura sempre più green, nasce il secondo Biodistretto nella Tuscia: da Tarquinia a Tolfa Viterbo Sabato 27 Giugno 2020 di Ugo Baldi Sta per nascere il secondo Biodistretto nella Tuscia. La collocazione sarà nella bassa Maremma, tra le province di Viterbo e Roma, nei territori di Tarquinia, Tolfa, Allumiere e Monte Romano. I parenti più stretti saranno quelli del biodistretto della via Amerina, che comprende 13 comuni del basso Viterbese e i monti Cimini. Nella riunione del 19 giugno che si è tenuta al Comune di Tarquinia, hanno partecipato il vice sindaco, Luigi Serafini, Giuseppe Orefice e Kim Assael dell’Associazione Iner, Loretta De Simone dell’azienda agricola La Turchina e presidente della Rete di impresa Terre della Farnesiana, il presidente dell’Università agraria di Allumiere, Pietro Vernace, Odoardo Basili dell’Istituto Cardarelli, Claudia Papalini e Roberto Bellardini tecnici Arsial, Luigia Melaragni della Cna, Mario Pusceddu Mario dell’Isvra, Fabio Massimo Iacoponi di Slowfood condotta Costa della Maremma; infine come coordinatore del tavolo di lavoro Anna Cedrini, presidente dell’associazione, Terre della Farnesiana. «In realtà l’idea nasce da un gruppetto di 3-4 aziende – ha detto Cedrini - che immaginano un’agricoltura svolta con un maggior rispetto dell’ambiente e di conseguenza una migliore gestione dei territori, che rimane una delle più importanti mansioni svolte dagli agricoltori. L’ispirazione è nata guardandoci intorno, in particolare osservando il territorio della Farnesiana, così intatto dal punto di vista naturalistico e allo stesso tempo cosparso di piccole e grandi aziende per lo più biologiche, che hanno fatto in modo di svolgere il loro lavoro non solo rispettando l’ambiente, ma anche conservandolo e proteggendolo. Il Biodistretto su carta non esiste ancora, ma di fatto questo territorio lo è da sempre». Qual è il principale obiettivo? «Sperimentare una nuova forma di governance territoriale e in particolare dei territori cosiddetti marginali, per far fronte a esigenze che spesso vengono trascurate dalle locali amministrazioni, molto più concentrate sulle necessità dei centri urbani». Tra gli obiettivi c’è la conservazione della flora. «La conservazione della forte biodiversità che caratterizza i nostri territori è uno degli obiettivi principali del Biodistretto. Abbiamo immaginato di legare tutti i comuni con un unico filo conduttore, la salvaguardia delle api». Melaragni, vicepresidente della Camera di commercio, ha detto: «Il Biodistretto nasce proprio per la necessità dello sviluppo del territorio, legato alle tematiche del biologico, con l’obiettivo anche di una crescita economica più in linea con il rispetto dell’ecosistema». Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 27-06-2020 http://www.laprovinciadicivitavecchia.it/laprovinciadicivitavecchia/2020/06/27/leoncelli-e-massi-piu-chiarezza-sullagraria-di- tarquinia-esposto-procura/ PUBBLICATO IL 27 GIUGNO 2020 ALLE 11:30 Leoncelli e Massi: “Più chiarezza sull’Agraria di Tarquinia: esposto in Procura” TARQUINIA – I consiglieri Maurizio Leoncelli e Roberto Massi tornano all’attacco dell’amministrazione Borzacchi all’Università Agraria di Tarquinia. “Le ripetute e gravi lettere che in questi mesi abbiamo più volte ricevuto dai responsabili dell’Ente, che evidenziano ombre sulla gestione dell’amministrazione Borzacchi, ci hanno imposto una netta presa di posizione nell’interesse della cittadinanza – affermano i due consiglieri – Abbiamo presentato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia formale esposto/denuncia, perché non si può restare passivi di fronte a queste cose e ci auguriamo che venga fatta chiarezza sulle questioni “poco chiare” richiamate nelle missive di cui sono a conoscenza tutti gli organi istituzionali dell’Università Agraria; dal Presidente, al Vice Presidente, dagli assessori a tutti i consiglieri di amministrazione”. “Quello che più ci preoccupa – spiegano Leoncelli e Massi – è il silenzio di tutti loro. Apprendiamo dai social e dalle testate giornalistiche anche la nomina di Marcello Marian quale nuovo segretario generale dell’ente, anche se ancora non abbiamo avuto modo neanche di leggere l’atto di nomina sull’albo pretorio. Auguriamo al nuovo segretario buon lavoro e sarà nostro interesse incontrarlo nei prossimi giorni. Nonostante ciò poniamo degli interrogativi al Presidente e alla Giunta: sarà un incarico gratuito? Perché se così non fosse era così indispensabile aggiungere ulteriori costi di personale quando lo stesso ruolo per anni è stato ricoperto da un dipendente dell’ente stesso? E soprattutto, come si fanno ad impegnare soldi di bilancio quando gli stessi bilanci non sono stati approvati dal 2017? Una gestione veramente poco trasparente così come riportano le lettere inviate. Attendiamo fiduciosi gli esiti di questa vicenda sperando che l’Università Agraria possa tornare ad essere un fiore all’occhiello sfruttando a pieno le sue enormi potenzialità”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 28-06-2020 http://www.laprovinciadicivitavecchia.it/laprovinciadicivitavecchia/2020/06/28/santagostino-chiuso-laccesso-al-borgo-alta-la- guardia-contro-la-sosta-selvaggia/ PUBBLICATO IL 28 GIUGNO 2020 ALLE 07:23 Sant’Agostino: chiuso l’accesso al borgo. Alta la guardia contro la sosta selvaggia Nel secondo weekend d’estate l’amministrazione Giulivi adotta i primi provvedimenti per migliorare la viabilità TARQUINIA – Niente accesso all’area del borgo, tantomeno all’annessa pineta, spesso meta di sosta selvaggia da parte di camper e auto. Sosta solo su un lato della strada per consentire una viabilità più snella (e non si esclude che dal prossimo weekend possa arrivare il divieto anche sull’altro lato); camper solo sull’area di sosta prevista e adeguatamente indicata. Secondo weekend d’estate: i fari sono tutti puntati sulla località di Sant’Agostino dove domenica scorsa si sono sollevate proteste a seguito degli ingorghi generati dall’allontanamento simultaneo dei bagnanti per l’improvviso maltempo che ha costretto ad una fuga generale dalle spiagge. L’amministrazione comunale di Tarquinia ha già varato una prima ordinanza che prevede proprio la chiusura al traffico veicolare dell’ingresso al borgo antico, ma non è escluso che ne arrivino altre. Intanto però i vigili già da ieri hanno intensificato i controlli. ’ordinanza 68 del 20 giugno coinvolge la frazione tarquiniese da via Ugo Neri fino al termine del centro abitato, denominato “Le villette” ed esclude dalla chiusura i titolari, gli utilizzatori e gli ospiti di immobili e strutture ricettive, i clienti dell’attività balneare “Le villette” e i veicoli muniti di contrassegno per soggetti con capacità deambulatoria ridotta, fissando l’orario di carico e scarico merci dalle 4 alle 9 e dalle 14 alle 16 di ogni giorno. L’ordinanza parte dal presupposto del “notevole richiamo suscitato dal Borgo di S. Agostino, in termini di presenze turistiche, villeggianti e frequentatori, in forza, sia delle sue rinomate peculiarità storico-paesaggistiche, che delle spiagge della sua fascia costiera con ovvie ripercussioni sulla mobilità urbana, la logistica e i servizi”; e dalla necessità di “assicurare la regolare fruizione dei luoghi, coniugata al mantenimento degli standard qualitativi di vita sia per l’utenza residente che per i numerosi villeggianti, turisti e visitatori che vi soggiornano, o che vi si recano in visita”. Nell’intento dell’amministrazione Giulivi oltre ad “agevolare il controllo dei flussi di accesso e la circolazione veicolare e pedonale del borgo, e garantire l’ordine e la sicurezza dell’utenza stradale”, anche “la tutela dei beni e del patrimonio della collettività”. L’ordinanza richiama infatti la presenza di “un’area di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico (con superficie pari a 73.77 ha) insistente a ridosso del borgo della frazione di S. Agostino”, istituita come “Monumento Naturale La Frasca” con decreto del presidente della Regione Lazio n. T000162 del 29/09/2017”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
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