La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi

Pagina creata da Andrea Albano
 
CONTINUA A LEGGERE
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
La Voce del Leone
                        I.I.S. “Roncalli-Sarrocchi”

                       Anno XIV n°1 Ottobre 2019

                  Gerusalemme
      una porta aperta su tre mondi

Goffredo di Buglione                      Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
La Voce del Leone
                          contatti: Facebook.com/giornalinoLaVocedelLeone
 Anno XIV n°1 Ottobre 2019          Blog: La-voce-del-leone 1.webnode.it

    IN QUESTO NUMERO:
3-4 I Patrimoni                                        5-7 Basilica del Santo
dell'Umanità                                           Sepolcro

                         La città vecchia

 2 Editoriale                                          13-15 Le Crociate
                           11-12 Il Muro del Pianto
8-10 Le Porte di          che fa piangere           18-19 La Giornata del
Gerusalemme                                         Risparmio

  Le nostre rubriche:

   16-17    Le recensioni del Leone a cura di    Andrea Verdiani

            Copertina                a cura di   Tommy Laurino
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.2

                                        EDITORIALE

La nostra attenzione si è concentrata sui Siti Patrimonio dell'Unesco e per questi motivi la
Redazione ha operato una scelta,assai complicata per altro,tra gli oltre 1100 che sono stati
individuati dalla prestigiosa organizzazione internazionale.
Ci siamo mossi seguendo due criteri: 1) il particolare interesse dei medesimi e la possibilità
di allargare l'orizzonte del giornalino ad argomenti collegati ,anche indirettamente, con i siti
prescelti;2) l'anno della proclamazione a Sito Patrimonio dell'Umanità operata
dall'UNESCO.
Non voglio qui anticipare la sequenza delle località di cui tratteremo nel corso di questo anno
scolastico perché la Redazione preferisce che i lettori,vale a dire voi, li scopriate mese per
mese. La nuova stagione del Leone si apre con la città di Gerusalemme città simbolo per
molteplici motivi ,di ordine religioso ma anche politico.
Mi voglio soffermare sui molti significati del nome Gerusalemme poiché in essi sono
comprese le ragioni profonde che uniscono la città alle tre religioni monoteiste:
Cristianesimo,Ebraismo,Islamismo.
Le origini del nome vengono fatte risalire all'episodio del sacrificio di Isacco (che l'Islam
chiama Ismaele),figlio del patriarca biblico Abramo,che fu portato dal padre sul Monte del
Tempio (il monte Moria) per essere immolato a D-o e dopo che l’angelo divino fu intervenuto
per risparmiare il primogenito, Abramo nominò quel posto “D-o vedrà” o “D-o provvederà”.
Yerushalayim è la denominazione in lingua ebraica di Gerusalemme e noi possiamo dividerla in
due parti Yreh e Shalayim; ora torniamo al nome dato da Abramo al luogo del mancato
sacrificio “D-o vedrà”;la parola “vedrà” in ebraico è ‫( יראה‬yireh) la terza persona futura del
verbo ‫(לראות‬vedere). Per capire la seconda parte bisogna tornare indietro a quando Abramo
salvò il nipote Lot dalla prigionia e Malchizedek, re del regno di Shalem (Salem), gli offrì
pane e vino. Secondo l’antica tradizione, Malchizedek era Shem, figlio di Noah, e Shalem non
era altro che la stessa terra rinominata “Yireh” da Abramo: Yireh+Shalem = Yerushalayim,
quindi Gerusalemme. Siamo solo all'inizio del nostro percorso, perché se focalizziamo la
parola Shalem (Salèm che significa Pace) e ricordiamo che Melchisedek era re di Salem,
vale a dire Re di pace,in greco εἰρήνη (eirène), “pace”,il riferimento all’ebraico shalòm (
‫)שלום‬, “pace” corrisponde all’arabo salàm (‫) سلم‬. Primo indizio,si direbbe;ma c'è dell'altro.
Nella parola Ierusalèm (ερουσαλήμ)
                           Ἰ           è contenuto l'aggettivo ερός
                                                                ἱ   ( ieròs), “santo” e
Gerusalemme è chiamata la Città Santa. In lingua araba, Gerusalemme è ancora chiamata “la
santa” (‫القدس‬, al Quds) perché Maometto ,nel suo viaggio notturno, fu trasportato da La
Mecca a Gerusalemme,dove poi sarebbe asceso la cielo. Infatti, nei primi tempi dell’Islam il
luogo verso cui si dirigeva la preghiera (la qibla) era Gerusalemme....

Insomma, il nostro viaggio promette bene,no?

Non mi resta che augurarvi una BUONA LETTURA.

                                                               Patrizia Davini
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.3

                           I Siti Patrimonio dell'UNESCO

                    “ Il patrimonio culturale e ambientale del Mondo è
                                          il legame
  tra il nostro passato, ciò che siamo ora, e ciò che passeremo alle generazioni future”

Con queste parole l'UNESCO ha voluto ,nel lontano 1972, dare vita ad una Convenzione che
legasse le Nazioni del nostro pianeta al rispetto e alla conservazione di siti che per loro
natura appartenessero alla comunità internazionale.
L'UNESCO ha rappresentato ,sin dalla sua costituzione nel 1943, una risposta al bisogno di
rilanciare la cooperazione tra Stati in un'ottica di diffusione della pace,della democrazia e
dell'uguaglianza degli uomini dopo gli orrori della seconda guerra mondiale e le aberrazioni
del Nazismo.
La Costituzione dell'UNESCO fu firmata il 16 novembre 1945 ed entrò in vigore l'anno
successivo,il 4 novembre 1946. Furono venti le nazioni che la ratificarono:Arabia Saudita,
Australia,Brasile,Canada,Cecoslovacchia,Cina,Danimarca,Egitto,Francia,Grecia,India,Libano,
Messico,Norvegia,Nuova Zelanda,Regno Unito,Repubblica Dominicana,Stati Uniti
d'America,Sudafrica e Turchia. Il nostro Paese fu ammesso solo nel 1947 e fu quello il primo
riconoscimento internazionale dopo la fine della dittatura fascista.
Tra gli obiettivi dell'organizzazione un posto di rilievo è costituito dalla Educazione e dalla
Cultura le quali trovano nell'istituzione dei Siti Patrimonio la loro migliore espressione; per
questo quanto appartiene al genere umano di bello e di unico,sia esso frutto del genio o della
Natura non può che essere valorizzato e ciò ben espresso dai criteri che sono stati scelti
per l'individuazione dei luoghi più interessanti del Mondo.
Fino alla fine del 2004, ci sono stati sei criteri per i beni culturali e quattro criteri per il
patrimonio naturale. Nel 2005, questo è stato modificato in modo che ci siano solo dieci
criteri.
I Siti designati devono essere di "eccezionale valore universale" e soddisfarne almeno uno.
Di seguito ve li propongo tutti, si suddividono in queste due categorie:

Criteri culturali
(I) "rappresentare un capolavoro del genio creativo umano"
(II) "testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo
archeologico sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico"
(III) "apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della
civiltà"
(IV) "offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o
tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana"
(V) "essere un esempio eminente dell'interazione umana con l'ambiente"
(VI) "essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche
e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad
altri punti)"
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.4

Criteri naturali

(VII) "rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una
importanza estetica eccezionale"
(VIII) "essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza
della vita o dei processi geologici"
(IX) "essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso
nell'evoluzione dell'ecosistema"
(X) "contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione
delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale
eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione
Preservare quanto di bello esiste sul nostro pianeta è stato, secondo me, frutto di una
ispirazione “divina”. Le nuove generazioni avranno a loro disposizione davvero un patrimonio
di incalcolabile valore.

L'elenco dei siti patrimonio viene aggiornato periodicamente; l'ultimo aggiornamento è stato
fatto nella Conferenza svoltasi a Baku ,in Azerbaigian, tra il 30 giugno e il 10 luglio 2019 ed
attualmente i Siti riconosciuti sono in totale 1121,suddivisi in tre categorie: 869 beni
culturali,213 beni naturali,39 siti misti.
I Paesi che ne hanno in misura maggiore sono: l'Italia (55 siti); la Cina (55 siti); la Spagna
(48 siti); la Germania (46 siti) e la Francia (45 siti).

                                                             LA REDAZIONE
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.5

                          La Basilica del Santo Sepolcro

I pellegrini che si recano a Gerusalemme ed anche i semplici turisti non mancano di
andare a visitare la chiesa più importante:la Basilica del Santo Sepolcro.
Data l'importanza del monumento abbiamo deciso di parlarne per
permettervi,quando andrete in Terra Santa,di farne la visita “più attrezzati”.

La Basilica del Santo Sepolcro, chiamata anche la chiesa della Resurrezione; è una
delle più importanti chiese cristiane non solo di Gerusalemme e sorge sul luogo,
indicato dalla tradizione, della crocifissione e resurrezione di Gesù. Infatti è l’unico
luogo che riporta prove archeologiche dei fatti di cui sopra risalenti ad un centinaio
d’anni dopo. Oggi è la sede del patriarcato greco – ortodosso di Gerusalemme. Il luogo
del Santo sepolcro, ovvero la tomba vuota di Gesù, è racchiuso all’interno della
basilica che da esso prende il nome e che secondo una fonte non cristiana risalirebbe
al II secolo dopo Cristo. Infatti, nel 135 d. C. l’esercito romano represse la rivolta di
Bar Kokhba e per punire gli ebrei l'imperatore Adriano ordinò la distruzione di
Gerusalemme, facendo radere al suolo i luoghi più sacri per essi e sostituendoli con
templi pagani.
Non vogliamo annoiarvi con la lunga e complessa storia della Basilica ma è
importante ricordare che fu l'imperatore Costantino il Grande che ordinò nel 325 d.
C. la distruzione dei templi pagani e la costruzione della prima basilica.
Una curiosità:La famiglia musulmana Joudeh Al Ghudaya mantiene la custodia della
chiave dal 1182, quando ne ricevette l’incarico dal Saladino, ma nel XVIII secolo le
autorità ottomane incaricarono la famiglia Nusayba di aiutare la famiglia Joudeh nel
suo compito ed ancora oggi ne apre e chiude la porta giornalmente.
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.6

La pianta attuale dell' edificio mostra le sovrapposizioni successive e gli
ampliamenti.L'ingresso alla chiesa è solo da una singola porta, a sud. ( il transetto).
La facciata del transetto murato di pietra è divisa da un cornicione e nella parte
inferiore ci sono due archi. All'interno dell'arco di sinistra c’è il portale d'ingresso e
nella parte superiore ci sono due archi acuti, al centro dei quali si apre una
monofora (finestra con luce unica.). Accanto alla finestra di destra c’è una scala di
legno a pioli. Alla sinistra della facciata, c’è la torre campanaria a pianta quadrata e
poco più alta del transetto e alla sua base si trova la cappella officiata dalla Chiesa
greco ortodossa;mentre a destra della facciata, si trovano la Cappella della
Madonna Addolorata o Cappella dei Franchi, antico ingresso alla Cappella del
Calvario, gestita dai Frati Minori della Custodia di Terra Santa e la Cappella della
Morte dei greci ortodossi. Esse furono costruite rialzando di alcuni metri, in modo
da ricoprire e racchiudere la roccia, che è visibile in
parte attraverso un vetro e si può toccare infilando la
mano in un foro nel pavimento ,sotto l'altare eretto
sulla sua sommità,ed è quello il punto esatto in cui Gesù
fu crocifisso. Nella parte sinistra della chiesa, invece, a
poche decine di metri, si trova il sepolcro dove Gesù fu
deposto. Entrando nella basilica dal transetto si trova
la Pietra dell'Unzione (luogo dove il corpo di Gesù venne
preparato per la sepoltura),poi ,proseguendo, a sinistra
(a ovest), si trova la rotonda dell’ Anastasis, al centro
della quale è posta l' Edicola del Santo Sepolcro. Qui
le Chiese Ortodossa, Cattolica e Armena hanno diritto
di accesso all'interno della tomba e vi celebrano la
messa. All'interno di una cappella, costruita con una struttura in ferro su una base in
pietra, si trova l’altare, mentre ,sul retro della rotonda, si trova una cappella in stile
grezzo che si crede sia la Tomba di Giuseppe di Arimatea.
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.7

Sul lato est,poi, si trova il Catholicon greco-ortodosso , risalente alle Crociate, che
costituisce l’altare principale della chiesa. La navata è coperta con una cupola il cui
interno è ricoperto con un mosaico raffigurante Gesù Pantocratore.

Al di sotto della cupola, vi è il Compas,una pietra scolpita, che un tempo era
ritenuto il centro del Mondo. Il presbiterio del Catholicon è costituito da sette
                                          archi poggianti su esili pilastri.

                                           Nella parte anteriore, si trovano due troni
                                           barocchi in marmi policromi, uno riservato
                                           al patriarca mentre l'altro ai celebranti
                                           vescovi in visita alla basilica Nel transetto
                                           di sinistra, di fianco all'ingresso della
                                           basilica, sopraelevata rispetto al resto della
                                           chiesa e raggiungibile tramite una stretta
                                           scalinata, si trova la Cappella del Calvario,
                                           o Golgota, ritenuta essere il luogo della
                                           crocifissione di Gesù. La cappella, la parte
                                           più decorata di tutta la chiesa, è a due
navate separate da due arcate a tutto sesto e coperte con volta a crociera decorata
a mosaico. La Cappella è gestita dai Frati Minori della Custodia di Terra Santa e la
Cappella della Morte, dei greci ortodossi furono costruite rialzando di alcuni metri,
in modo da ricoprire e racchiudere la roccia, che è visibile in parte attraverso un
vetro e si può toccare infilando la mano in un foro nel pavimento sotto l'altare
eretto sulla sua sommità, in quello che si ritiene il punto esatto dove Gesù fu
crocifisso. Nella parte sinistra della chiesa invece, a poche decine di metri, si trova
il sepolcro dove Gesù fu deposto. Secondo la tradizione, il Golgota è appena fuori
dalle mura di Gerusalemme del tempo di Gesù, a nord-ovest, ma all'interno
dell'attuale città vecchia (in epoche più recenti le mura vennero spostate verso
nord) e consiste in un rilievo roccioso di pochi metri, che attualmente è inglobato
all'interno della basilica del Santo Sepolcro.

Si discute da tempo sulla collocazione vera del Golgota ,che secondo i Protestanti
sarebbe in prossimità della Tomba del Giardino che si trova nei pressi della Porta di
Damasco, ma a sostegno della sua collocazione all’interno della Basilica c’è il fatto
che ai tempi di Erode Agrippa (41-44 D.C.) la cinta muraria di Gerusalemme fu
ampliata inglobando il sito del Santo Sepolcro (e venne costruito il giardino
circostante menzionato nella Bibbia).
                                                               Valentina Leo

                                                              Genni Nebiu
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.8

                           Le porte di Gerusalemme
Le porte di Gerusalemme sono molto antiche, ed un tempo esse aiutavano a chiudere
la città in caso di attacco; sono 9 ma una che è murata.
La porta più antica risale al VI secolo d. C. ed è la Porta D'Oro, chiamata anche
                              Porta della Misericordia o Porta della Vita Eterna e la
                              sua costruzione risalirebbe ai tempi dell’Imperatore
                              Giustiniano. Tutte queste diverse denominazioni hanno la
                              loro motivazione; infatti secondo una tradizione ebraica,
                              la Shekhinah (‫שכינה‬, la «presenza divina») si manifestava
                              attraverso questa porta e si manifesterà ancora in
                              occasione dell'avvento del Messia (Ez 44:1-3), e una
                              nuova porta rimpiazzerà l'attuale; questo è il motivo per
                              cui gli Ebrei sono soliti pregare e chiedere misericordia
                              in questo luogo, da cui il nome Sha'ar Harachamim (‫שער‬
                              ‫)הרחמים‬, la Porta della Misericordia. In testi della
                              letteratura cristiana apocrifa, la porta fa da sfondo a un
                              incontro tra i genitori di Maria, madre di Gesù; ciò ha
determinato la nascita del soggetto ricorrente dell'incontro di Gioacchino e Anna
alla Porta d'Oro - ad esempio nell'affresco di Giotto Incontro alla Porta d'Oro - nei
cicli rappresentanti la Vita della Vergine. È anche riportato che Gesù abbia varcato
questa porta nel suo trionfale ingresso in città nella Domenica delle Palme. In
arabo,poi, è nota come Porta della Vita Eterna. In tempi antichi, era nota come la
Porta Bella. È situata nella parte Est ed è centrale. Questa porta è stata murata in
tempi molto antichi,forse all'epoca delle crociate o nel XVI secolo da Solimano il
Magnifico.
Tra il 1530 e il 1540 è stata costruita la Porta di Giaffa oppure Porta degli amici o
Porta della Torre di Davide.
Essa è situata nella parte
Ovest sempre centrale.
Questa porta è chiamata così
perché conduce direttamente
alla città di Giaffa, a qualche
chilometro da Tel-Aviv.
La Voce del Leone Gerusalemme - una porta aperta su tre mondi - Roncalli Sarrocchi
Pag.9

La Porta di Damasco, detta anche Porta del Pilastro per via di una colonna romana
                                             del tempo dell'imperatore Adriano(II
                                             sec.) che non esiste più, fu costruita
                                             nel 1537 dal sultano Solimano il
                                             Magnifico ed è situata nella parte
                                             Nord. È l'entrata più vicina al
                                             mercato arabo e un facile accesso per
                                             la Moschea al-Aqsa . È inoltre
                                             utilizzata dagli ebrei ortodossi per
                                             raggiungere il Muro Occidentale .
                                             Uscendo da questa porta possiamo
                                             trovare la città di Sichem.
                                                 La Porta dei Leoni, è chiamata in
tanti altri modi, tra cui Porta di
Giosafat.
Essa fu costruita tra il 1538 e il
1539, è situata nella parte Nord
delle mura ,a Est, e deve il suo nome
alla scultura posta sull'architrave, di
due leoni probabilmente, ma per
alcuni storici sono due leopardi. Essa
conduce dalla Città Vecchia alla valle
di Giosafat ed al Monte degli Ulivi.
Nella tradizione cristiana, la Porta
dei Leoni segna l'inizio della Via
Dolorosa, il percorso che Gesù fece
dalla prigione al luogo della crocifissione.
Nel 1538 e il 1540, fu costruita la Porta del Letame.
                              Detta anche Porta di Silwan. È situata della parte
                              orientale delle mura, a Sud. È chiamata così perché,
                              secondo la Storia, su questa porta pesavano i detriti
                              della Città Vecchia. Essa è la porta più vicino al Muro del
                              Pianto. Dentro a questa porta ne troviamo un’altra,
                              scoperta da poco, che però risale al XIII secolo, ed è
                              chiamata Porta dei Tintori,forse perché ai tempi delle
                              crociate da qui si accedeva a piedi al quartiere delle
                              concerie,che si trovava fuori dalle mura urbane
Pag.10

                            Se vuoi entrare nel quartiere ebraico, dovrai passare
                            dalla Porta di Sion. Detta anche Porta di Davide,
                            perché dà un accesso veloce al Monte Sion, dove si trova
                            la tomba di Davide. Essa fu costruita nel 1540 e si trova
                            al centro delle mura, a Sud.

                            La Porta di Erode, detta anche Porta dei Fiori, si trova
                            nella parte orientale delle mura, a Nord e conduce nel
                            quartiere musulmano. Nel 1875 questa porta fu aperta
                            per offrire un passaggio verso la Città Vecchia.

                                    Ultima, ma non per importanza, è la Porta Nuova è
                                    chiamata anche Porta di Hamid ,dal nome del
                                    sultano Abdul Hamid II che ne ordinò la
                                    costruzione nel 1889, è situata nella parte
                                    occidentale a Nord. Questa porta fa entrare nel
                                    quartiere cristiano ed è situata nella parte più
altra, a 790 metri sopra al livello del mare.
A questo punto non mi resta che auguravi un buon soggiorno in Gerusalemme!

                                                            Khrystyna Klyusyk
Pag.11

                  Il Muro del pianto e il muro che fa piangere
Il Muro Occidentale,‫יברעמה לתוכה‬, conosciuto come il Muro del Pianto, è un
importantissimo luogo, per ebrei e anche musulmani.
Il Muro del Pianto è ricordo e punto di preghiera essendo l'unico “frammento” del
                                 secondo tempio costruito da Erode il Grande, situato
                                 dove è il Monte Moriah (oggi chiamata Spianata delle
                                 Moschee) dove,nella tradizione ebraica, avvenne
                                 l'episodio del sacrificio di Isacco. Infatti il Muro
                                 Occidentale faceva parte della cinta muraria costruita
                                 da Erode il Grande ed è quanto ne rimane dopo che la
                                 legione di Tito lo
                                 saccheggiò e distrusse nel
                                 70 d. C. dopo la ribellione
                                 giudaica all’Impero
                                 romano. Ciò che ne è
                                 rimasto ,secondo la
                                 mentalità di quel
tempo,doveva servire come triste monito per gli ebrei,e
non solo loro, di ciò che accadeva a chi si ribellava al
potere di Roma. Tuttavia quel “piccolo ricordo” fortificò
la fede degli ebrei i quali attribuirono a Dio, JHWS, il
merito di ad aver conservato quel brandello del tempio
come prova dell'alleanza con Israele e premessa per il ritorno a Gerusalemme dopo
la Grande Diaspora del popolo ebreo seguita alla distruzione del tempio.

                    Francesco Hayez: Distruzione del tempio nel 70 d.C
Pag.12

In seguito, da quasi duemila anni, il luogo è divenuto il punto di preghiera più santo e
pio,e gli ebrei vi si recano e depositano nelle fessure del muro le loro preghiere.
Ora, mi dovrete scusare se non porterò a termine tutti i fegatelli riguardo al muro,
ma potremmo parlare e pensare al dannato muro che “divide” la Gerusalemme ebraica
da quella palestinese e non solo è uno sfregio a una bellissima città che dovrebbe
essere mantenuta come una perla.
Secondo me esso è fonte di discordia e la sua distruzione permetterebbe a due
nazionalità di coesistere e non spingerebbe l'animo di tutti e due ad un odio
reciproco. Questo muro, per me, è un semplice
parentesi secolare che dovrà finire; è un'ingiustizia
fatta dalle stesse persone che nella Storia ne hanno
subite molte. Quindi mi sembra irresponsabile e contro
producente la conservazione di un oggetto di disturbo
innaturale e che porta infelicità, voluta da una
popolazione e una cultura che ne hanno visti fin troppi
di muri di detenzione e d confinamenti a zone
predestinate. Israele è uno Stato governato da
Netanyahu e dalla sua politica del rinfacciare tutti i
mali subiti per giustificare i mali che esso stesso sta
producendo, basta pensare alle immagini dei morti dopo
le proteste di Gaza.
                               Non ha certamente
                               aiutato la delibera ratificata dall’UNESCO nel 2016
                               che nega l’esistenza di legami storici religiosi e
                               culturali degli ebrei con la città di Gerusalemme. Le
                               ragioni dei Palestinesi secondo questo documento sono
                               prevalenti su quelle di Israele.
                               In questo calderone, dove tutti hanno ragione e tutti
                               hanno torto, però vedo delle possibilità attraverso
                               una via calma e d’accettazione. Accettazione del fatto
                               che in una nazione vi sono presenti più culture che non
                               devono sottostare o andarsene, ma coesistere, senza
                               l'egemonia dell'una sull'altra.

                                                                     Pietro Vezzaro
Pag.13

   Breve storia delle Crociate per la liberazione del Santo Sepolcro
Tra la fine dell'XI secolo e la fine del XIII secolo la religione cristiana fu
protagonista di otto spedizioni militari per conquistare Gerusalemme, la Terra
Santa, e per mantenerne il controllo, ma anche per sconfiggere gli infedeli.
                                    Con il termine « crociata » si intende la serie di
                                    otto guerre svolte tra l'XI e il XIII secolo fra
                                    gli eserciti dei cristiani europei e le truppe
                                    musulmane in Medio Oriente per la conquista e il
                                    controllo di Gerusalemme e la Terra Santa. Il
                                    concetto di crociata venne elaborato nel
                                    Duecento per indicare le spedizioni militari
                                    avviate con i seguenti scopi:
                                    1. Espandere militarmente la cristianità
                                    2. Difenderne i confini
                                    3. diminuire i nemici interni della Chiesa
                                      L'Europa popolata dai cavalieri era però vittima
di lotte interne mentre Gerusalemme veniva occupata nel 1077 dai Turchi. Per porre
fine a questa situazione, nel 1095 Papa Urbano II durante il concilio tenuto a
Clermont, in Francia, fece un appello di pacificazione ai principi e ai cavalieri
cristiani che da decenni si combattevano e,
per rimediare ai loro peccati, li spinse a
intraprendere un pellegrinaggio verso
Gerusalemme così da riconquistarla e
toglierla ai Turchi. In questo modo Urbano
II otteneva due risultati: far cessare i
conflitti interni all’Europa coinvolgendo i
sovrani in una missione comune, in nome
della cristianità, e al tempo stesso
difendere ed espandere la fede cristiana
con le armi. In realtà il papà non era motivato dalla volontà di proteggere i Cristiani
di Gerusalemme da una presunta oppressione dei Musulmani;bensì egli voleva
riportare l'azione dei cavalieri all'interno dell'etica cristiana voluta dalla riforma
gregoriana. I risultati dell'appello andarono oltre questa volontà. L'invito a
organizzare un pellegrinaggio verso la Terra Santa fu inizialmente accolto con
favore. La prima crociata,nel 1096, chiamata crociata popolare o dei pezzenti, fu
combattuta da gruppi di pellegrini, privi di qualsiasi organizzazione, che lungo il
cammino si resero protagonisti di atti di violenza e di intolleranza religiosa. Dopo
aver percorso tutti i Balcani, arrivarono stremati e vennero sconfitti dai Turchi.
Pag.14

Nello stesso anno Urbano II riuscì a coinvolgere in un'altra spedizione i maggiori
esponenti dell'aristocrazia europea che conquistarono Edessa (dove fu fondato il
primo regno crociato),Tripoli,Antiochia e quindi Gerusalemme nel 1099.
                           Nei territori conquistati furono fondati diversi regni.
                           Nel 1144,a causa della caduta della città di Edessa in mano
                           agli infedeli, fu organizzata dal re di Francia Luigi VII e
                           dall'imperatore germanico una seconda crociata che ,nel
                           1148, fallì a causa dei contrasti tra i due sovrani e tra gli
                           Stati crociati e per l'incapacità di far fronte comune al
                           nuovo attacco dei Musulmani guidati da Saladino.
                           Nel 1187 Saladino conquistò Gerusalemme.
                           Per riconquistare la Città Santa, tra 1189-1192, venne
                           combattuta la terza crociata che si concluse con un
                           clamoroso fallimento dei Cristiani,
nonostante vi avessero partecipato i sovrani più potenti:
Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano
Impero, che morì in Terra Santa cadendo da cavallo
mentre attraversava un fiume; Filippo Augusto, re di
Francia e Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra.
Agli inizi del XIII secolo con il papato di Innocenzo III
l'idea di crociata si sviluppò e si definì in vari modi. Per
Crociata si intese il tentativo di far tornare alla cristianità
                                  occidentale tutti i territori
                                  che un tempo le erano
                                  appartenuti: non solo la
                                  Terra Santa, ma anche
                                  l'Impero bizantino, che se ne era allontanato con lo
                                  scisma del 1054. Un primo esito si ebbe nella quarta
                                  crociata ,del 1202-1204, quando per una
                                  sovrapposizione di esigenze papali e interessi politico-
                                  economici delle potenze europee, anziché sottrarre
                                  Gerusalemme ai Musulmani fu sottratta la capitale
                                  bizantina Costantinopoli, ad altri cristiani.
                                Nei territori balcanici e turchi dell'Impero bizantino
                                appena conquistati venne creato il nuovo Impero Latino
                                d'Oriente che sopravvisse per circa sessant'anni.
Negli stessi anni la crociata divenne anche un mezzo per sconfiggere i nemici interni
alla cristianità: gli eretici.
Pag.15

Nel 1208 Papa Innocenzo III avviò una crociata contro i Catari, detta Albigesi
perché il loro centro più importante era Albi, città della Francia meridionale.
                            Il papa promise ai Combattenti della Fede gli stessi
                            vantaggi concessi a chi combatteva a Gerusalemme e cioè
                            il perdono totale dei peccati; il sud della Francia divenne
                            così teatro di scontri.
                            Oltre che per riconquistare i territori della cristianità,
                            le crociate servirono anche per difenderne i confini. Fu
                            questo il caso delle crociate del Nord nel XIII secolo
                            per sottomettere le popolazioni pagane del Nord Europa
                            come i Balti e i Lettoni.
                            Tra 1217 e 1221 il papa promosse la quinta crociata
                            combattuta per riconquistare
                            l'Egitto; la crociata ebbe un
esito fallimentare.
Nel 1228, l'imperatore Federico II, appena scomunicato
per non essere voluto partire per la crociata un anno
prima, riuscì a ottenere Gerusalemme dopo una lunga
trattativa con il sultano d'Egitto e Siria Al-Kamil, ma la
soluzione non fu accolta con favore dal papa e la Terra
Santa rimase musulmana.
Le ultime due crociate verso il Medio Oriente, quella del
                             1248-1254 e del 1270,
                             ebbero un unico protagonista:
                             re Luigi IX di Francia.
                             Motivato da una profonda
                             religiosità, il re francese comandò due crociate che si
                             risolsero in altrettanti fallimenti. Durante la prima
                             spedizione in Egitto venne catturato e nella seconda in
                             Tunisia morì di malattia appena sbarcato. Con la morte di
                             Luigi IX il progetto di riconquistare Gerusalemme venne
                             abbandonato per sempre.

                                                            Fabrizio Giacomini
Pag.16

                            Le recensioni del Leone

                            La Gerusalemme liberata

                               Autore : Torquato Tasso
                               Titolo originale : LA GIERVSALEMME LIBERATA
                               Titolo italiano : LA GERUSALEMME LIBERATA

                                La trama ruota attorno allo storico condottiero
Goffredo di Buglione che, giunto al sesto anno della prima crociata a capo
dell'esercito, attende la fine dell'inverno in Libano, quando gli appare l'Arcangelo
Gabriele che lo invita ad assumere il comando dell'esercito e a portare l'attacco
finale contro Gerusalemme. I cristiani accettano di eleggere Goffredo loro capo
supremo e si mettono in marcia verso la Città Santa. Nascono i primi scontri, e tra i
cristiani si distinguono Rinaldo e Tancredi, tra i pagani Clorinda e Argante. Dall'alto
delle mura la principessa Erminia assiste allo scontro e indica al re di Gerusalemme
Aladino i guerrieri cristiani più forti. Argante, impaziente e contrariato dagli indugi
dell'assedio, vuol risolvere con un duello le sorti della guerra e sfida i cristiani e ad
affrontarlo. L’avversario prescelto è Tancredi. L'accanito duello però viene rinviato
per il sopraggiungere della notte. Armida usa la seduzione per condurre e
imprigionare i guerrieri cristiani in un castello. In seguito ad una delle tante
contese che turbano il campo cristiano, Rinaldo è costretto a lasciare
l'accampamento. La pagana Erminia, innamorata di Tancredi, indossa le armi di
Clorinda (della quale Tancredi è innamorato) per fuggire dalla città e recarsi al
campo cristiano e curare le ferite del suo amato. Tuttavia viene avvistata a causa
del chiaro di luna ed è costretta a fuggire, trovando rifugio tra i pastori. Tancredi,
credendo che ella sia Clorinda, la insegue ma viene fatto prigioniero da Armida nel
castello insieme ad altri crociati.
Pag.17

Il giorno del duello arriva e poiché Tancredi è scomparso viene sostituito da
Raimondo di Tolosa, aiutato da un angelo. I diavoli, a loro volta, aiutano il musulmano
e trasformano il duello in una battaglia generale. Giunge al campo cristiano Carlo, il
quale racconta che il re danese Sveno il quale doveva aiutare i crociati con il suo
esercito, è stato ucciso dal sultano dei turchi Solimano.
Si diffonde nel campo la notizia del ritrovamento del cadavere di Rinaldo, Goffredo
viene accusato di averlo fatto uccidere. Quest'ultimo, con la sua autorevolezza e con
l'aiuto divino, riesce a neutralizzare i disordini nati nel campo.
A questo punto Solimano attacca il campo cristiano con l'aiuto di Clorinda e Argante;
le sorti della battaglia si rovesciano però con l'arrivo dei crociati prigionieri di
Armida e liberati da Rinaldo, erroneamente creduto morto per un inganno dei pagani.
Goffredo così ordina ai suoi di costruire una torre per dare l'assalto a Gerusalemme,
ma di notte Argante e Clorinda (di cui Tancredi è innamorato) incendiano la torre.
Clorinda, tuttavia, non riesce a entrare nelle mura e viene uccisa in duello, in una
delle scene più significative del poema, proprio da colui che la ama, Tancredi, che non
l'ha riconosciuta perché coperta dalla corazza da combattimento. Tancredi è
addolorato per aver ucciso la donna amata e solo l'apparizione in sogno di Clorinda gli
impedisce di suicidarsi. Inoltre il mago Ismeno lancia un incantesimo sul bosco in
modo che i crociati non possano ricostruire la torre in mancanza di materiale ligneo
da costruzione. L'unico in grado di spezzare l'incantesimo è Rinaldo, che è però
stato fatto prigioniero della maga Armida che lo trattiene presso di sé con le sue
arti magiche e femminili. Due guerrieri vengono inviati da Goffredo per cercarlo e
alla fine lo trovano e lo liberano. Rinaldo, pentito di essersi lasciato irretire da
Armida fino a trascurare il suo dovere di guerriero e di cristiano, vince gli
incantesimi della selva e permette ai crociati di assalire e conquistare Gerusalemme.
Il poema si conclude con Goffredo che pianta il vessillo cristiano all'interno delle
mura della città santa.
Il poema di Torquato Tasso è talmente famoso che un mio commento sarebbe
inadeguato per descriverne la bellezza;il mio suggerimento,cari lettori,è quello di
leggerlo con attenzione ed anche leggerezza solo così lo potrete apprezzare
veramente.
BUONA LETTURA.

                                                       Andrea Verdiani
Pag.18

                 LA GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO
Il 31 ottobre 2019, giunto al termine il mese finanziario, nel nostro Istituto per il
secondo anno consecutivo, si è svolta La Giornata Mondiale Del Risparmio e l'evento
                                             è stato organizzato dalle classi V A
                                             Amministrazione Finanza e Marketing, V
                                             A e V B Turismo, sotto la guida delle
                                             professoresse Tiziana Giomi e Giulia
                                             Cicali.
                                               La classe V A/AFM si è occupata della
                                               parte teorica dell’evento e della ricerca
                                               dei contenuti, le classi Quinte del Corso
                                               Turismo,invece,si sono dedicate alla
                                               mostra sulla moneta e alla
pubblicizzazione dell’evento sia all’interno dell’ Istituto sia all’esterno. Erano
presenti anche le rappresentanze di alcune imprese del territorio.
La giornata è nata con l’intento di sensibilizzare i giovani al Risparmio,una tematica
sempre più attuale, in quanto gli italiani risultano essere degli ottimi risparmiatori.
L’incontro è iniziato con la spiegazione dell’articolo 47 della nostra Costituzione che
nonostante sia stata scritta nel secondo dopoguerra e ratificata nel 1948 è quanto
mai attuale,perché l'elemento suo più importante è la difesa del valore della moneta,
in quanto rappresenta uno dei fattori dell’equilibrio economico.
Gli argomenti trattati nel corso dell'evento sono stati i seguenti:
-La moneta come strumento di pagamento usata per comprare ciò di cui gli individui,
le organizzazioni e le società hanno bisogno.Sono state presentati i quattro tipi di
moneta esistenti: 1) la Moneta legale; 2) la Moneta virtuale; 3) la Moneta
elettronica; 4) la moneta bancaria. Si è poi parlato della moneta virtuale ed è stato
affrontato anche il tema del Bitcoin. Di quest'ultimo sistema di pagamento sono
stati evidenziati i rischi ed in particolare la perdita del costo investito. È stata
sottolineata la necessità di tutelarsi non investendo mai in strumenti finanziari di
cui non si conoscono le caratteristiche.
È stato illustrato poi il tema principale della giornata:il Risparmio.
-Si è parlato del Risparmio e della sua tutela, allo scopo di Pianificare il futuro e
fronteggiare gli imprevisti. Sono state date informazioni per salvaguardare i
risparmi, poiché un' eventuale crisi finanziaria potrebbe farci perdere tutti i nostri
risparmi.
Pag. 19

-A seguire è stato illustrato il tema delle Obbligazioni che sono un titolo di debito
emesso dalle SPA e SAPA e anche un titolo di debito nei confronti della società.
Le Obbligazioni possono essere sia pubbliche sia private e comportano i seguenti
rischi: 1.interesse;2.credito ; 3. liquidità; 4.cambio .
-Lo Spread è la differenza di rendimento tra due Titoli di Stato e serve a misurare
la stabilità economica di un Paese.
-Le Azioni sono parti unitarie che formano il capitale sociale. Hanno un rendimento e
sono rischiose.
- le Polizze Vita consistono nell’accumulare una somma di denaro da riscattare al
momento del bisogno.
- i Fondi Pensione sono patrimoni collettivi raccolti da apposite società autorizzate.
Al termine dell'evento è stato somministrato un breve quiz sugli argomenti trattati
e sul Risparmio di ognuno di noi per capire quanti ragazzi oggi riescono a
risparmiare
È stata una giornata molto utile sia dal punto di vista scolastico sia per la nostra
quotidianità.
                                                              Ilaria Ciappi V A/AFM
                                                              Margherita Corti V A/AFM
GERUSALEMME D’ORO
         Aria di monti limpida come vino e fragranza di pini
      portata nel vento del crepuscolo, con una voce di campane,
     e in un sonno di albero e di pietra, prigioniera del suo sogno,
  sta la città che siede solitaria, nel cuore della quale sta un muro...
                  Gerusalemme d'oro, di bronzo e di luce,
          forse che io non sono un violino per tutte le tue canzoni?
Come si sono seccate le cisterne d'acqua, la piazza del mercato è vuota,
  non c'è nessuno che visita il Monte del Tempio nella Città Vecchia,
           nelle grotte che sono nella roccia gemono i venti,
e non c'è nessuno che scenda verso il Mar Morto sulla strada di Gerico.
                             Gerusalemme d'oro...
 Ma nel mio venire oggi a cantare per te, e a intrecciare corone per te,
io sono più piccolo del più giovane dei tuoi figli e dell'ultimo dei poeti;
    poiché il tuo nome brucia le labbra come il bacio di un serafino
     se mi dimentico di te, Gerusalemme, che sei tutta quanta oro.
                             Gerusalemme d'oro...
    Siamo ritornati alle cisterne d'acqua, al mercato e alla piazza,
    uno shofar risuona sul Monte del Tempio, nella Città Vecchia.
      e nelle grotte che ci sono nella roccia splendono mille soli:
   torneremo a scendere verso il Mar Morto, sulla strada di Gerico.
                                                        Naomi Shemer

           La Voce del Leone
     Redazione
De Luca J.; ; Giacomini C.
Guadagno N.; Klyusyk C.;
Leo V. ;Massimiani S.;
   Nebiu G.;Vaia D.
  Caporedattore                             Collaborazioni esterne
 Pietro Vezzaro                         Fabrizio Giacomini;Andrea Verdiani

                       Caporedattore Emerito
                           Marco Nesi
Puoi anche leggere