SOMMARIO - Associazione Polis Legnano

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SOMMARIO
Editoriale                                                        Visto, si stampi
L’inutile referendum: 50 milioni buttati via
Leghisti e Cinquestelle affossano l’autonomia       Bel successo delle tre serate proposte dalla as-
                                                    sociazione Polis tra settembre e novembre. Ap-
Altomilanese e dintorni                             puntamenti di qualità, a partire dal cabaret di
Accam: decisioni rimangiate, interessi di parte     Mike Diegoli, a San Domenico, con una rifles-
e ora lo scontro tra Busto, Legnano e Gallarate     sione, e tante risate, sulla scuola, l’educazione
                                                    giovanile, la famiglia. Poi, a ottobre, pienone
Politica a Legnano: subalternità o futuro?          anche a Santa Teresa, protagonista il sondag-
Alle bugie rispondere con nuova progettualità       gista Nando Pagnoncelli (dedichiamo tre arti-
                                                    coli in questo numero alla serata; gli appro-
Fratelli d’Italia, le matite per le scuole          fondimenti sono sul sito www.polislegnano.it).
e la benzina per i Vigili                           Quindi il dibattito sull’enciclica Laudato si’
                                                    (San Magno, 7 novembre), di Papa Francesco,
Cambiare rotta: ecologia integrale ed equità
                                                    con la sua “rivoluzione” fra ecologia integra-
Convegni di Polis e C3Dem sulla Laudato si’
                                                    le, giustizia sociale, nuovi scenari globali (ne
Politica e società                                  daremo conto sul prossimo numero).
Pagnoncelli: «La percezione diventa realtà»         Nelle pagine che seguono abbiamo affidato al
Il sondaggista ci racconta dove va il paese         vice presidente del Consiglio regionale Bor-
                                                    ghetti un’analisi di quanto è stato compiuto (o
Commenti/1 L’Italia di oggi tra ossessioni,         di ciò che non è stato fatto!) per dare seguito al
cattivismo e neo “codice Rocco” (Casalino)          referendum sull’autonomia della Lombardia,
                                                    svolto un anno fa, con gran dispendio di dena-
Commenti/2 Italia gialloverde: il governo           ro pubblico e battage pre-elettorale.
dei populismi diseguali e la rivalsa dei perdenti   Sulla politica legnanese non c’è molto da dire.
                                                    Per ora la giunta non esce allo scoperto (tran-
Farmacie: nell’Alto Milanese un servizio            ne che per la forzatura sulla nuova biblioteca).
di “aderenza alla terapia” gratuito per l’utente    Ma i ben informati spiegano che stanno matu-
                                                    rando parecchie novità nelle stanze del palaz-
Obiettivo su…                                       zo, ad opera di un ristrettissimo gruppo di per-
Legnano nella Grande Guerra: a un secolo
                                                    sone (non tutte elette o nominate a Palazzo
dal conflitto una ricerca di storia locale
                                                    Malinverni). E, ancora, Accam, Sinodo dei
Don A. Matteo: Chiesa e nuove generazioni,          giovani, storia locale. Con il ricordo di due
«gli adulti non rubino spazio ai giovani»           amici: Filippo Di Palma, primo direttore di
                                                    questa rivista, e don Giovanni Barbareschi,
Filippo Di Palma: cultura, fede, passione civile    prete-partigiano.
Impegno per Canazza, parrocchia e ambiente
                                                        Conto BancoPosta POLIS: 001014869695
                                                                                                         POLIS LEGNANO

                                                            Le coordinate sono: Codice IBAN
Don Barbareschi, prete “ribelle per amore”
                                                          IT24 J076 0101 6000 0101 4869 695
Il testamento: «Beato colui che sa resistere»              Codice BIC/SWIFT - BPPIITRRXXX
Editoriale

   L’inutile referendum: 50 milioni buttati via
  Leghisti e Cinquestelle affossano l’autonomia
    Il 22 ottobre 2017 si svolse la consultazione popolare che avrebbe dovuto accelerare –
     questa era la promessa – la riforma federalista. A un anno di distanza, a che punto è il
  Governo gialloverde? Le regioni non sono più in cima all’agenda dei partiti e dei vicepremier
   che guidano il Paese. Le priorità sono altre, le promesse da mantenere forse eccessive…

I
    l federalismo differenziato, che sta alla ba-   (quante e quali) lo Stato possa lasciare ad
    se di ogni ragionamento sull’attribuzione di    una regione, perché questa possa gestire cor-
    maggiori competenze alle Regioni, il pros-      rettamente la materia che le è stata attribuita
simo anno diventerà maggiorenne. Sono pas-          in via definitiva. Non basta, infatti, decidere –
sati infatti quasi 18 anni da quella riforma co-    ad esempio – che una materia come la tutela
stituzionale, voluta dal Governo Amato alla fi-     dell’ambiente e dell’ecosistema diventi in via
ne di una legislatura tormentata, e nonostante      esclusiva regionale, ma bisogna prevedere
tutto questo tempo, siamo ancora qui a parla-       anche “le modalità per l’attribuzione delle ri-
re di questa possibilità, senza aver mai visto      sorse finanziarie, umane e strumentali neces-
avverarsi un processo reale di trasferimento        sarie all’esercizio di ulteriori forme e condizio-
delle competenze dallo Stato alle Regioni.          ni di autonomia”: e su questo punto, di solito,
Quella che viene chiamata dagli esperti “la         crolla tutto.
questione del 116, comma terzo”, facendo ri-
ferimento appunto all’articolo della Costituzio-    Lo stop della Devolution
ne che ha introdotto questa eventualità, ha vi-

                                                                                                          POLIS LEGNANO - Pag. 2 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
sto, nella sua storia, per ben due volte iniziare   Facendo un po’ di storia, se il 2001 ha segna-
una trattativa fra alcune Regioni e lo Stato        to l’inizio di questo percorso, solo con il Go-
centrale, ma al momento nulla di concreto è         verno di centro-sinistra guidato da Romano
mai stato realizzato.                               Prodi, fra il 2006 e il 2008, è stata intavolata la
La storia ci racconta che, nonostante esista        prima trattativa, che però venne archiviata,
una volontà politica trasversale fra centro-        senza alcuna fortuna, proprio a causa della
destra e centro-sinistra per praticare questa       caduta del governo. L’esecutivo di centro-
strada costituzionale, gli ostacoli che si frap-    destra salito al potere nel 2008, premier Ber-
pongono tra “il dire e il fare” risultano al mo-    lusconi, con la Lega in posizione strategiche,
mento ancora molto forti.                           decise di non portare avanti la trattativa che
                                                    aveva visto la Lombardia protagonista, e si
Due fattori decisivi da considerare                 concentrò su una riforma costituzionale che
                                                    prese nome di “devolution” e che venne suc-
Questi sono dovuti, essenzialmente, a due fat-      cessivamente bocciata da un referendum po-
tori: il primo è la storica differenza fra Nord e   polare.
Sud che non è mai stata colmata né nelle pra-       Solo al termine della scorsa legislatura tre re-
tiche, né nelle questioni economiche. La co-        gioni si riaffacciarono alle cronache nazionali
siddetta “questione meridionale” è, infatti, il     per chiedere l’attuazione del federalismo diffe-
vero nodo su cui le finanze dello Stato hanno       renziato, come proposto dalla Costituzione.
trovato negli anni un equilibrio difficile da ri-   Veneto e Lombardia lo fecero accompagnan-
mettere in discussione.                             do il processo con un referendum popolare –
In secondo luogo, esiste una atavica resisten-      che non è richiesto dalla procedura costituzio-
za, anche se la politica si dice pronta a supe-     nale – che si diceva fosse utile per agevolare
rarla, degli apparati dello Stato che fanno rife-   la trattativa, suffragandola con un voto popola-
rimento ai ministeri economici, rispetto ad ogni    re (domenica 22 ottobre 2017). L’Emilia-
forma di devoluzione di competenze. Se infatti      Romagna, per contro, decise invece di segui-
si è sempre ragionato sulla quantità e qualità      re la via più semplice, visto che basta un im-
di materie che potevano essere devolute, ogni       pegno del Consiglio Regionale per aprire una
tentativo di trattativa ha trovato come scoglio     trattativa e avanzò quindi le proprie richieste
fondamentale la definizione delle risorse           senza passare da un voto consultivo.
Editoriale

                                                      stesse. Alla maggiore autonomia dovrà infatti
I nostri soldi al vento. Come consigliere re-         accompagnarsi una maggiore responsabilità
gionale del Partito democratico, anche io sono        sul territorio, in termini di equo soddisfacimen-
stato contrario allo spreco di soldi, quasi 50        to dei servizi a garanzia dei propri cittadini e in
milioni di euro, di un referendum – quello di un      termini di efficienza ed efficacia dell’azione
anno fa – non necessario, che fu utilizzato so-       svolta”.
lo ai fini propagandistici più che per reale ne-      Purtroppo per ora non sono, però, che parole.
cessità istituzionale. Il governo di Roma si era
infatti detto disponibile a sentire le ragioni del-   Tra il dire e il fare…
la nostra Lombardia, e quindi era assoluta-
mente superfluo utilizzare il voto popolare           Ora, inquadrata la questione, mi preme fare
come grimaldello per rafforzare le proprie ar-        alcune osservazioni, sul perché, ad oggi, non
gomentazioni. Soprattutto con quello spreco di        abbiamo nessuna certezza rispetto ai tempi di
denaro pubblico.                                      attuazione di questo percorso. Probabilmente
Quel referendum, stiamo vedendo oggi, non             ciò accade perché le resistenze sono tutt’altro
ha per nulla cambiato il corso delle cose: oggi       che facili da superare, come è successo ai
la maggioranza di Governo, composto dalla             tempi del Governo di centro-sinistra, che è
Lega e dal Movimento 5 Stelle, è quella stes-         bene ricordarlo ha voluto questa riforma costi-
sa che in Lombardia propose la via referenda-         tuzionale,
ria.                                                  Quello che doveva essere un governo “che
Il ministro degli Affari regionali è leghista e le    spaccava il mondo” sta iniziando, infatti, a fare
regioni interessate, Lombardia e Veneto, tro-         i conti con il fatto che è facile “dire le cose”,
vano una corrispondenza esatta – dal punto di         condivisibili o meno, mentre altra cosa è “por-
vista del colore politico – fra assessorati re-       tarle a casa”.

                                                                                                            POLIS LEGNANO - Pag. 3 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
gionali e ministero. Non ci sono scuse, si po-        Ad oggi il Consiglio regionale della Lombardia,
trebbe dire.                                          che è l’osservatorio privilegiato dal quale ho la
Nonostante tutto ciò, oggi però la trattativa su      possibilità di seguire le vicende che riguarda-
quali e quante materie lasciare alle regioni,         no la nostra regione, non ha sentore che la
nonostante i numeri schiaccianti di questa            trattativa tra Stato e Regione Lombardia stia
maggioranza, sembra essersi arenata. Alcune           procedendo.
voci volevano che il processo venisse termi-          Questa maggioranza, invece di concentrarsi
nato già prima dell’estate, mentre ora si parla       su poche questioni qualificanti, ha preferito
della fine dell’anno, senza che sia chiara la         aprire il fronte su tutte le 23 materie previste
road map costituzionale che si vuole percorre-        dalla Costituzione, assumendosi il rischio, non
re.                                                   così remoto, di impantanarsi, senza riuscire a
                                                      portare a casa nulla. I prossimi mesi saranno
Cosa dice il contratto di governo                     fondamentali per capire se questo Governo,
                                                      che già sulla Finanziaria ha dimostrato di es-
Il famoso contratto di governo, su cui si basa-       sere quantomeno improvvisato, sarà in grado
no le politiche dell’attuale Governo, rispetto        di compiere un percorso serio.
questo punto è estremamente chiaro, e utiliz-         Nonostante sia passato un anno da quel fati-
za parole moderate che è difficile non condivi-       dico referendum, nonostante quello dovesse
dere e che riporto qui di seguito: “Sotto il profi-   essere il grimaldello che faceva precipitare le
lo del regionalismo, l’impegno sarà quello di         cose, nonostante si siano spesi quasi 50 mi-
porre come questione prioritaria nell’agenda di       lioni di soldi pubblici, siamo ancora qui in atte-
Governo l’attribuzione, per tutte le Regioni che      sa che qualcosa si muova. E visto come il te-
motivatamente lo richiedano, di maggiore au-          ma è scomparso dalle pagine dei giornali e
tonomia in attuazione dell’art. 116, terzo            dai proclami dei politici leghisti, è lecito pensa-
comma, della Costituzione, portando anche a           re che questa attesa non sarà di pochi giorni.
rapida conclusione le trattative tra Governo e
Regioni attualmente aperte. Il riconoscimento                                      CARLO BORGHETTI
delle ulteriori competenze dovrà essere ac-                                           vice presidente
compagnato dal trasferimento delle risorse                                         Consiglio regionale
necessarie per un autonomo esercizio delle                                           della Lombardia
Altomilanese e dintorni

  Accam: decisioni rimangiate, interessi di parte
  e ora lo scontro tra Busto, Legnano e Gallarate
    Dal rilancio dell’inceneritore (2012) col “revamping” alla decisione di spegnere i forni
(2015). Poi le parole rimangiate, i cambi di maggioranza (2017), il braccio di ferro Lega-Forza
   Italia. Il quadro mutato nel “mondo” dei rifiuti e la questione “in house”. Polis Legnano
      ha chiesto al sindaco di Rescaldina di fare un po’ di luce sulla vicenda dell’Accam

U
         na storia infinita quella   delle due linee di inceneri-       mento a una società di trat-
         di Accam, una storia        mento per diventare perfor-        tamento dei rifiuti a freddo.
         che forse potrebbe es-      manti e bruciare più rifiuti       Sullo sfondo c’era anche la
sere un libro su “come non si        possibile magari generando         creazione dell’impianto Forsu
amministra la cosa pubblica”,        calore ed energia elettrica.       di Legnano e l’integrazione
sul prevalere dell’interesse         L’idea che sembrava buona          delle società di trattamento
particolare rispetto al genera-      nel 2012 però non lo era più       dei rifiuti di Legnano, Busto
le, sugli artifici amministrativi,   nel 2014 quando i comuni so-       Arsizio, Gallarate per avere
sull’interpretazione pro domo        ci di Accam chiedono un ap-        un’unica grande società ca-
propria delle leggi.                 profondimento prima di intra-      pace di economie di scala.
Quella di Accam, infatti, al-        prendere un’avventura da di-       Arriva il pasticcio. Nel 2016,
meno nella sua vicenda degli         versi milioni di euro. Nel frat-   a causa soprattutto di alcune
ultimi sette o otto anni, è la       tempo, infatti, il “mondo” dei     sopravvenute difficoltà finan-
storia di una nave vecchiotta        rifiuti è cambiato, si produco-    ziarie ma soprattutto per al-
dove gli armatori (i proprietari)    no meno rifiuti da incenerire e    cune sorprese (una possibile

                                                                                                            POLIS LEGNANO - Pag. 4 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
iniziano a litigare per farsi        soprattutto la Lombardia è di-     causa di una azienda che la-
ognuno i fatti propri chieden-       ventata autosufficiente, anzi,     vora all’inceneritore e i ritardi
do però agli ufficiali di conti-     ha più inceneritori di quelli      nei pagamenti di alcuni tra i
nuare a tenere in mare la na-        che servano. Mentre le am-         comuni più grandi), il termine
ve, di fare profitti, perdendo       ministrazioni     più    attente   del 2017 viene spostato al
però di vista la rotta e conti-      all’ambiente cominciano ad         2021 con l’impegno dello
nuando a chiedere cambi di           avere sempre più dubbi sul         spegnimento dei forni, della
direzione senza mai soste,           rilancio di un inceneritore si     continuità aziendale, del con-
senza mai momenti di vera            aggiunge il dubbio se sia giu-     tenimento delle tariffe applica-
riflessione con il rischio con-      sto bruciare in Lombardia ri-      te ai comuni.
creto che la barca affondi.          fiuti che provengono da altre      Le sorprese arrivano però nel
Se guardiamo infatti gli ultimi      regioni d’Italia.                  2017 e forse anche nel 2018:
anni di storia della società che     Si arriva così al 2015 quando      Accam per mantenersi accet-
gestisce l’inceneritore di cui è     i comuni soci, guidati da pic-     ta rifiuti anche da altri comuni,
proprietario anche il Comune         coli comuni come Buscate,          anche da chi non è socio, ac-
di Legnano vediamo innume-           Canegrate, Cardano al Cam-         cetta anche ecoballe in arrivo
revoli cambi di rotta e soprat-      po, Castano Primo, Magnago,        da altre regioni italiane. Perde
tutto notiamo che la società è       Pogliano Milanese, Rescaldi-       così la caratteristica di azien-
rimasta sostanzialmente allo         na, San Giorgio su Legnano,        da “in house”, ovvero l’essere
stesso punto ma – per tenere         San Vittore Olona, Vanza-          una azienda pubblica che la-
il parallelo con la nave –           ghello, a cui poi si erano ag-     vora principalmente per i suoi
sempre più in pericolo di af-        giunti anche i comuni più          soci, i comuni.
fondare e sempre più in balia        grandi Gallarate e Legnano (a      Qui le cose si complicano e si
delle onde.                          guida rispettivamente Guen-        arriva      al   pasticcio:   se
Un po’ di storia… Nel 2012           zani e Centinaio), convince-       l’azienda non è “in house” i
ad Accam si inizia a ragionare       vano la maggioranza a votare       comuni per conferire i rifiuti
sul futuro: la prospettiva è         un atto che impegnava allo         devono fare le gare ma se poi
quella di un rilancio dell’ince-     spegnimento dei forni nel          non li conferiscono più alla lo-
neritore, del cosiddetto “re-        2017 per trasformare la socie-     ro società non hanno nean-
vamping”, del rinnovamento           tà da una società di inceneri-     che ragione di esserci e allora
Altomilanese e dintorni

devono vendere le quote…            teressi del suo investimento       amministrazioni        possono
Già, vendere le quote ma a          sulla Forsu, Gallarate… non        cambiare, quante volte po-
chi? Di chi diventerà Accam?        si sa… In realtà forse tutto       tranno cambiare idea i diversi
Chi ne avrà il controllo?           nasce da interessi di partito:     partiti?
L’ultimo anno ha poi rivelato       la Lega Nord sembra volere lo      A prescindere da tutto, però,
un’altra grande verità: gli inte-   spegnimento ma non va              tanti consigli comunali hanno
ressi di parte vengono prima,       d’accordo con Forza Italia che     già votato l’intenzione di man-
gli interessi di partito anche,     invece ne vuole il manteni-        tenere lo spegnimento dei
la salute dei cittadini invece      mento e si sa, sia a Busto che     forni al 2021; soprattutto han-
viene dopo… infatti ancora a        a Legnano e Gallarate la Le-       no ribadito la volontà che sia
nessuno è dato di capire quali      ga non può fare a meno dei         fatta chiarezza chiedendo il
siano le intenzioni di Busto        forzisti e viceversa.              rinvio della questione “in hou-
Arsizio, Legnano, Gallarate         Ecco allora che il pasticcio è     se” o meno a Corte dei Conti,
che nel frattempo hanno             servito. Il Consiglio di ammi-     Antitrust e Autorità Anticorru-
cambiato amministrazioni e          nistrazione non sa più che fa-     zione perché almeno per una
quindi anche rotta (lo ricorda-     re, tirato da una parte e          volta chi sbaglia si prenda le
te l’esempio iniziale della na-     dall’altra dai tre comuni citati   proprie responsabilità e per-
ve?).                               qui sopra, ha creato un tavolo     ché finalmente si possa met-
Giunte e partiti. Busto Arsizio     tecnico che ha preparato cin-      tere la parola fine a una vi-
ha interessi nell’affitto dell’a-   que proposte diverse tutte         cenda che davvero, proprio
rea (l’area dove sorge              economicamente sostenibili         come si diceva all’inizio, può
l’inceneritore è di proprietà       ma poi ne presenta all’as-         diventare un caso da studia-
bustocca) e non vuole certo         semblea una sola: il prose-        re… per non rifare gli stessi
rinunciare alle centinaia di        guimento dell’incenerimento        errori.

                                                                                                         POLIS LEGNANO - Pag. 5 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
migliaia di euro che ogni anno      almeno fino al 2027; nel frat-
entrano nelle sue casse; Le-        tempo quante cose possono                     MICHELE CATTANEO
gnano vuole preservare gli in-      ancora succedere? Quante                   sindaco di Rescaldina

                            Associazione politica e culturale Polis
    Adesione e rivista: qualunque quota sottoscrivano, ai soci sarà inviata la rivista Polis Legnano.
    Modalità di adesione:
      diretta;
      con Conto BancoPosta 001014869695, intestato Associazione Polis, via Montenevoso 28, 20025
        Legnano;
      con bonifico, beneficiario "POLIS", IBAN: IT24 J076 0101 6000 0101 4869 695
    Le quote, per il 2019, sono:
      associativa ordinaria euro 50,00;
      “formula rivista” euro 20,00;
      “formula amici di Polis” euro 30,00.

                                     POLIS LEGNANO
                   è un bimestrale edito dall’associazione culturale e politica POLIS
                               (via Montenevoso, 28 - 20025 Legnano)

               Direttore responsabile: Gianni Borsa - Condirettore: Piero Garavaglia

     Redazione: Anna Pavan, Giorgio Vecchio, Alberto Fedeli, Anselmina Cerella, Paolo Pigni

                        Stampa: La Mano s.c.r.l. - via Dell’Acqua, 6 – Legnano

                      Autorizzazione Tribunale di Milano - n. 513 - 22 luglio 1988
Altomilanese e dintorni

    Politica a Legnano: subalternità o futuro?
  Alle bugie rispondere con nuova progettualità
         ’era un consigliere co-

C
                                    rere cinque anni (per fortuna        mo sostenere con forza la no-
         munale che, come in        uno e mezzo è già passato)           stra visione di una nuova bi-
         un mantra, ad ogni         ad accusare questa giunta di         blioteca moderna, a misura
Consiglio accusava la giunta        incapacità, di vanagloria, di        della nostra città e del territo-
Centinaio con questa frase:         essere forte con i deboli e vi-      rio circostante, senza spreco
“Non avete fatto niente!”. Una      ceversa, a contestare le bugie       di verde e di denaro, riqualifi-
frase che la realtà ha dimo-        del suo programma elettora-          cando edifici e aree pubbliche
strato essere una bugia paz-        le? In fondo se non saranno          dismesse.
zesca. Eppure, a volte, il con-     in grado di realizzare quanto        Dovremmo sì denunciare con
tenuto si annulla di fronte         promesso, non vedo perché            decisione le spese pazze
all’efficacia della reiterazione    sollecitarli! Ribattere colpo su     messe in campo per rifare il
comunicativa e una menzo-           colpo a tutte le loro iniziative è   centro città, dimenticando
gna acclarata diventa verità        sicuramente il compito di una        completamente le periferie
inconfutabile alle orecchie di      opposizione e non va abban-          ma soprattutto dovremmo
chi, non strettamente coinvol-      donato ma se il suo ruolo si         promuovere il nostro progetto
to, ascolta. È una tecnica che      fermasse a ciò evidenziereb-         di inclusione dei quartieri
viene applicata con precisione      be una nostra drammatica             esterni già avviato con la ri-
chirurgica anche dall’attuale       subalternità, sarebbe segno di       qualificazione della ex casa di
governo.                            grande debolezza propositiva.        riposo Accorsi e la nuova Ztl

                                                                                                             POLIS LEGNANO - Pag. 6 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
Ora che il centrosinistra le-       Dovremmo invece indirizzare          di via Venegoni in oltre sta-
gnanese, o quel che ne rima-        gli sforzi a comunicare la no-       zione.
ne, è all’opposizione, sarebbe      stra visione: una città che ab-      Dovremmo sì accusare que-
logico pensare che anch’esso        bia cura di se stessa, che           sta giunta per la politica le-
potrebbe, visto che funziona,       sappia salvaguardare il pro-         gnano centrista nella gestione
adottare questa tecnica per         prio patrimonio e la propria         delle società partecipate, che
strappare i voti dei più in-        storia, che miri a migliorare il     esclude le giuste esigenze del
fluenzabili al blocco di centro-    benessere e la qualità della         territorio ma soprattutto do-
destra. E qui, per chi ha sem-      vita di tanti e non di pochi.        vremmo ribadire la nostra vo-
pre lottato, seppur con risultati   Faccio alcuni esempi.                lontà di rendere invece Le-
alterni, per valori come equità,    Dovremmo sì criticare l’eva-         gnano punto di riferimento
trasparenza, onestà, si pone il     nescenza del grande progetto         amministrativo per tutti i co-
dilemma: mentire per acquisi-       della ex Manifattura come            muni associati, in un rapporto
re consensi o dire la verità        centro di esposizione e pro-         dove prevalga inclusione e
sapendo che spesso fa male?         duzione di arte contempora-          condivisione,     proseguendo
Io non avrei dubbi. C’è un          nea ma soprattutto dovremmo          nel percorso di risanamento
principio di coerenza politica      ribadire la nostra idea di ri-       avviato con coraggio da Cen-
che non riesco, non posso           qualificazione della grande          tinaio.
abbandonare. Il gramsciano          fabbrica dismessa: un centro         Dovremmo sì rimarcare il
pessimismo della ragione mi         di ricerca e sviluppo produtti-      permanere delle criticità in fat-
porta a non nascondere i pro-       vo che sappia dare continuità        to di sicurezza e immigrazio-
blemi che assillano Legnano         alla grande tradizione mani-         ne ma soprattutto dovremmo
e l’ottimismo della volontà mi      fatturiera del nostro territorio.    far conoscere le nostre idee di
spinge a guardare il futuro         Dovremmo sì smascherare le           accoglienza diffusa, di sicu-
con speranza, senza ricorrere       giravolte che si sono susse-         rezza partecipata, di gestione
a scorciatoie mediatiche o ad       guite nei mesi scorsi sulla col-     sovracomunale delle forze di
enfatizzazioni del passato re-      locazione della nuova biblio-        polizia locale.
cente, per quanto meritevole        teca, scegliendo infine la           Il compito che ci aspetta è
esso sia stato.                     peggiore delle soluzioni pos-        improbo. Non sappiamo e non
E allora, vale la pena trascor-     sibili ma soprattutto dovrem-        vogliamo raccontare bugie.
Altomilanese e dintorni

Dovremo essere e rendere            Dovremo saper tradurre tutto        va della nostra fede nei valori
consapevoli tutti noi che ci        questo in azioni politiche, in      della democrazia partecipata
troviamo in un periodo storico      proposte serie, coinvolgenti,       e del bene comune, ne va del
e in una società pervasi di         concrete e rivolte al futuro,       futuro della nostra città.
complessità, che il semplici-       per una città innovativa,
smo ha il respiro corto. Do-        smart, giusta e solidale. Ne va
vremo con umiltà ascoltare e        della nostra dignità, per noi                  UMBERTO SILVESTRI
comprendere i bisogni veri          che aspiriamo a rappresenta-
delle famiglie, dei lavoratori,     re con spirito di servizio le
dei giovani, delle donne.           istanze della popolazione, ne

 Sicurezza, verde, biblioteca, piazza, palazzetto dello sport, cultura:
 qualche mormorio si leva in città. Ci vorrebbe tutta un’altra musica
 Mormora, qualcuno mormora a Legnano. Magari senza la potenza di fuoco dei social ammae-
 strati, come qualche anno fa. Ma qualcuno mormora a Legnano. Perché tutto doveva cambiare
 in termini di sicurezza, ma nulla sembra essere cambiato. C’è chi mormora (un tempo si diceva:
 a mormorare si fa peccato…) perché la città doveva essere improvvisamente più pulita e bella,
 invece i marciapiedi son sempre più sporchi e i cestini traboccano di rifiuti. E le foglie autunnali
 – guarda un po’ – sono tornate a cadere imbrattando le strade… Legnano borbotta perché il
 verde doveva essere meglio curato e invece l’unico risultato è stato abbattere un albero cente-
 nario in area Cantoni (se gli agronomi dicono che era malato...).

                                                                                                           POLIS LEGNANO - Pag. 7 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
 La gente – non tutta, certo, ma non pochi – ha da ridire perché non capisce la scelta della bi-
 blioteca, che toglie “aria”, visuale e quel poco di verde che c’è in centro. Senza contare i 5 mi-
 lioni che sfumano senza una vera ragione. Mormora perché non capisce il senso di spendere
 ancora altri soldi per l’ennesimo restyling della piazza, per di più ridando soldi e lavoro a chi già
 progettò proprio la nuova piazza.
 Alzano dubbiose il sopracciglio le categorie: i commercianti per la scelta della nuova viabilità in
 centro. Il mondo produttivo per l’ondivaga incertezza in cui l’alleanza Lega-Forza Italia sta cac-
 ciando Amga e Accam (ed emerge in proposito una decisione di finanza creativa da parte del
 Comune di Legnano che agli altri soci risulta indigeribile). C’è poi la questione delle aree di-
 smesse, come ad esempio la Manifattura, sul cui futuro non è certo avviato un dibattito cittadi-
 no. Mentre, purtroppo, qualcuno ha già messo gli occhi sulle aree Tosi anziché pensare a sal-
 vare l’azienda…
 Borbottano associazioni e mondo del sociale, che non capiscono un certo approccio “fast and
 furious” dell’assessora. Mentre i divieti abbondano (a partire dal divieto delle bici in centro).
 Mormora un certo mondo dello sport per la promessa del palazzetto già svanita nel nulla...
 Cultura: le prime mosse non hanno certo brillato, assessorato non pervenuto. E dunque è in fa-
 se di definizione una nuova struttura, esterna al Comune, per mandare avanti i progetti culturali
 in città. Ne sapremo presto di più (“Verifica e studio di fattibilità per la costituzione di una fonda-
 zione per la gestione unitaria delle attività in ambito culturale”: Dup, Documento unico di pro-
 grammazione 2018/2020, p. 129 - “Azioni strategiche del quinquiennio di mandato”).
 Qualche osservatore più attento, che ha brindato al decreto sicurezza, si è invece accorto che a
 Legnano quello stesso decreto potrebbe aprire davvero alla possibilità – non sia mai – che il
 Prefetto crei a Legnano un centro per 200/300 persone fuori dal caos di Milano. Per ora Legna-
 no si limita al mormorio e sicuramente il riuscito impiego di cento e passa mila euro per il Natale
 2017 e chissà quanti altri soldi per qualche riuscita manifestazione estiva bastano a far pratica-
 re quell’allegra spensieratezza che tiene lontano dal cuore (e dagli occhi) tanti, troppi risultati
 che erano stati promessi e che in questo primo anno e mezzo di Lega al governo la città nem-
 meno ha visto lontanamente avvicinare. Qualcuno ci dirà che è troppo presto per giudicare una
 Giunta, è vero; ma il tempo passa e il frinire delle cicale, presto potrebbe divenire... tutta un’altra
 musica.
Altomilanese e dintorni

    Cambiare rotta: ecologia integrale ed equità
    Convegni di Polis e C3Dem sulla Laudato si’
                                   le dell’Università di Parma;

C
        ambiare rotta. Equità e                                        globale (con le diseguaglian-
        sostenibilità alla luce    Leonardo Becchetti, ordinario       ze tra i gruppi umani e tra i
        della Laudato si’: è il    di Economia politica presso la      popoli che si allargano in mo-
tema del Convegno nazionale        Facoltà di Economia della           do ingovernabile, causando
promosso per il 1° dicembre        Università di Roma “Tor Ver-        disordine e ondate di minac-
dal coordinamento nazionale        gata”; Pier Virgilio Dastoli,       ciosi risentimenti). C’è in-
C3Dem (Costituzione, Conci-        presidente del Movimento eu-        somma in atto uno squilibrio
lio, cittadinanza), di cui         ropeo–Italia. Nel pomeriggio,       profondo, con radici comuni,
l’associazione Polis fa parte.     alle ore 14.30 laboratori di        che è arrivato a un punto pe-
Sede dell’incontro della rete di   confronto e alle 17.00 conclu-      ricolosissimo per l’umanità in-
una ventina di associazioni        sione dei lavori.                   tera”.
che aderiscono a C3Dem sa-         Per informazioni e per una in-      Alla Laudato si’, Polis ha de-
rà Modena, presso il centro        troduzione tematica ai lavori:      dicato la serata pubblica del 7
culturale “Francesco Luigi         www.c3dem.it.                       novembre al centro San Ma-
Ferrari”, Palazzo Europa, via      Vi si legge fra l’altro: “La tesi   gno (ne daremo conto nel
Emilia Ovest 101. Il pro-          centrale dell’enciclica Laudato     prossimo numero della rivi-
gramma prevede: ore 10.00          si’ non è difficile da individua-   sta).
saluti di benvenuto e delle au-    re: ‘Non ci sono due crisi se-      Hanno portato le loro rifles-
torità. A seguire interventi:      parate, una ambientale e            sioni mons. Franco Agnesi,

                                                                                                            POLIS LEGNANO - Pag. 8 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
Giannino Piana, già docente        l’altra sociale, ma una sola e      vicario generale della diocesi
di Etica cristiana presso l’Issr   complessa         crisi    socio-   di Milano (aspetti spirituali, re-
della Libera Università di Ur-     ambientale’ (numero 139). Le        ligiosi e pastorali), e Chiara
bino e di Etica ed economia        difficoltà del rapporto umani-      Tintori, politologa della reda-
all’Università di Torino; Anto-    tà-natura”, scrive Guido For-       zione della rivista Aggiorna-
nella Bachiorri, Dipartimento      migoni, “non sono logicamen-        menti sociali (aspetti sociali e
di Scienze chimiche, della vita    te e strutturalmente diverse        politici dell’enciclica).
e della sostenibilità ambienta-    dai problemi dell’ingiustizia

 Fratelli d’Italia, le matite per le scuole e la benzina per i Vigili
 “Aiutaci ad aiutare” è lo slogan che spesso usa chi aiuta gli indigenti, le persone che non hanno
 una casa, le persone vittime di un incidente, chi per un accidente ha bisogno di aiuti straordinari
 perché i sistemi ordinari degli enti locali o del welfare non riescono ad assicurare i generi di
 prima necessità per affrontare la quotidianità. Di fronte a queste situazioni si apre il cuore della
 gente, si scende in piazza, si organizzano gazebo, si aiuta chi non può farcela altrimenti.
 “Aiutaci ad aiutare” è anche lo slogan che Fratelli d’Italia, capitanati dall’assessora di ferro
 Cacucci e dalla sua braccio destro Bozzani (membro del cda del Sant’Erasmo) hanno scelto, a
 fine ottobre, per una raccolta di “generi di prima necessità” da destinare alle scuole legnanesi.
 Iniziativa generosa. Ma dispiace, e ancora di più preoccupa, che Fratelli d’Italia, non si fidi a tal
 punto del suo sindaco e dell’assessore all’istruzione Colombo da scendere in piazza per
 raccogliere matite, pennarelli, risme di carta per fotocopie.
 Basterebbe allargare un po’ il piano del Diritto allo Studio, basterebbe dare qualche fondo in più
 alle scuole e queste potrebbero comprarsi il materiale didattico di cui hanno bisogno.
 La prossima volta non ci stupiremo se i legnanesi saranno chiamati, magari dall’assessore
 Colombo, a portare un po’ di benzina per le auto dei Vigili dell’assessora Cacucci...
Politica e società

      Pagnoncelli: «La percezione diventa realtà»
       Il sondaggista ci racconta dove va il paese
    Il presidente di Ipsos ha svolto nuove ricerche sul clima sociale e politico in Italia dopo le
 elezioni del 4 marzo. Le ha esposte a Legnano in una serata promossa da Polis. «Già vent’anni
fa avevamo individuato un soggetto emblematico: l’operaio del Nord, iscritto alla Fiom che vota
      Lega e va a messa la domenica. E non avverte la dissonanza valoriale di questi ambiti»

       ’Italia è «un Paese diviso                                               “perdonano”           l’ingenuità,

L
                                         mi, risparmi, occupazione) e ciò
       per senso di condivisione         ha determinato una perdita di          l’incompetenza, le difficoltà ad
       e per senso di apparte-           consenso per i partiti della pre-      affrontare problemi complessi».
nenza; facciamo fatica a ricono-         cedente maggioranza». Pa-
scerci in una identità, cresce il        gnoncelli è sempre rigoroso nel-       C’è un rischio di deriva totali-
soggettivismo e il ripiegamento          le analisi: «I dati sulle intenzioni   taria?
su se stessi. Siamo il popolo            di voto sono solo stime e servo-       «Io francamente penso di no»,
che sa meno di sé, la nazione            no per avere un’idea di come           risponde Pagnoncelli a una do-
dove la percezione è più lontana         vanno le cose, però non dob-           manda dal pubblico. «Penso
dalla realtà». Sono alcune delle         biamo dimenticare che le cam-          che questa fase finirà, anche se
affermazioni di Nando Pagnon-            pagne elettorali sono determi-         è giustificata e comprensibile la
celli, sondaggista, presidente           nanti nel muovere il consenso          preoccupazione, perché è come
dell’istituto Ipsos, nel suo inter-      (altrimenti non si spenderebbero       se       avessimo        sdoganato
vento all’incontro organizzato da        energie, risorse e tempo per le        l’insofferenza, l’intolleranza, il
Polis lo scorso 15 ottobre, da-          campagne elettorali) e che quel-       linguaggio crudo, l’insulto, il ri-

                                                                                                                       POLIS LEGNANO - Pag. 9 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
vanti a una sala stracolma di cit-       lo che succede nell’ultima setti-      corso ad espressioni che deno-
tadini desiderosi di comprendere         mana è decisivo; perciò non            tano una scarsa consapevolez-
che cosa stia accadendo nel              dobbiamo confondere il consen-         za del ruolo istituzionale che si
nostro Paese a livello sociale e         so istituzionale con quello virtua-    ha, in cui si fa leva anche
politico.                                le. Detto questo, il fatto che la      sull’impreparazione o la scarsa
                                         Lega abbia raddoppiato il con-         informazione delle persone». È
Come si spiega l’esito delle             senso virtualmente è un ele-           come se il «voto fosse un salva-
elezioni del 4 marzo e il fatto          mento su cui riflettere».              condotto per tutto: gli italiani so-
che, in base alle intenzioni di                                                 no con me, mi hanno votato –
voto, più del 60% degli elettori         Perché si è giunti a questa si-        pensa il leader politico vincente
esprime oggi consenso per il             tuazione?                              – e questo giustifica qualsiasi
governo Lega/M5S?                        «È la risultante di 25 anni di vita    azione; non solo, mi mette nelle
«Si è trattato di una campagna           del nostro paese. Quando si            condizioni, facendo leva sulla
elettorale “omologata”, appiattita       parla dell’alternanza all’italiana,    scarsa consapevolezza dei cit-
su promesse spesso impratica-            s’intende dire che siamo un            tadini, di dire che le terze parti o
bili (molte delle quali basate su        Paese perennemente deluso da           altri soggetti istituzionali di que-
un “no” al passato), ma soprat-          chi ci governa. Li abbiamo pro-        sto paese per esprimersi devo-
tutto priva di una visione del fu-       vati tutti – osserva il sondaggista    no avere coraggio di candidarsi
turo, senza un’idea di Paese,            nel suo intervento – e abbiamo         e di prendere i voti, perché il vo-
una meta», afferma Pagnoncelli.          investito solo nella personaliz-       to è il sistema di legittimazione.
«Insomma, una campagna pro-              zazione della politica, nel leader,    Ma è così? È questo che affer-
porzionalistica (“tutti contro tutti”,   nell’uomo solo al comando, de-         ma la Costituzione? Evidente-
persino contro gli alleati) desti-       legittimando i corpi intermedi         mente no! Ma è quello che i cit-
nata ad acuire le profonde e             che erano e sono la spina dor-         tadini pensano, perché questa è
crescenti diseguaglianze pre-            sale della nostra società. Allora      una stagione così, ma passerà
senti nel Paese e a deteriorare          è chiaro che se prevale questo         anche questa stagione, come ne
ulteriormente il clima sociale».         tipo di istanza, finisce che ci af-    passeranno altre».
La fiducia dei cittadini «non ri-        fidiamo al leader di turno, al par-
flette il sensibile miglioramento        tito di turno, purché nuovo, pur-      Gli italiani sono molto critici
del clima economico (Pil, consu-         ché diverso dal passato. E si          nei confronti del proprio Pae-
Politica e società

se; dovremmo cercare di                impressionante, e poi vanno in        strumento manipolato per tenere
averne una percezione più vi-          massa a sentire Salvini alla          a distanza il popolo. La gente
cina      al    reale,    restituire   “Berghem Fest”, la festa della        non crede ai dati statistici: di
un’immagine più positiva del-          Lega che si tiene ad Alzano           fronte al dato che gli stranieri
la realtà. Ma come fare?               Lombardo, e tornano entusiasti:       non sono più di 5 milioni nel no-
«L’Italia è un Paese dove, pur         “È il leader del futuro!”. Ma co-     stro paese dice: “non è vero,
nelle difficoltà e nei momenti cri-    me è possibile? Eppure, è così!       sono di più, sono il 30%” della
tici, c’è un esercito di 6 milioni e   Siamo così».                          popolazione italiana. La perce-
mezzo di volontari, c’è una proli-     E allora in questo contesto           zione diventa realtà, guida i
ferazione di mondi associativi,        «proviamo        ad      immaginare   comportamenti. La comunica-
c’è un italiano su due che fa una      l’aspetto positivo: sono anche i      zione deve fare i conti con que-
donazione per fini benefici, che       ragazzi che hanno fatto anima-        sto aspetto, col fatto che le
sia la ricerca scientifica, la coo-    zione, che hanno dato del tem-        emozioni prevalgono sulla ra-
perazione internazionale, l’ado-       po; sono le mamme che hanno           zionalità. Nei nostri comporta-
zione a distanza o cose di que-        cucito i vestitini. È quella dimen-   menti ci sono istanze emotive o
sto tipo. Questo rinvia – prose-       sione lì che noi in qualche modo      affettive che prevalgono sul ra-
gue il relatore alla serata svolta-    dovremmo recuperare. Speria-          ziocinio, la stessa cosa avviene
si all’oratorio di Santa Teresa –      mo che prevalga questo! Sarei         nel nostro rapporto con la politi-
al grande problema dell’Italia,        molto più preoccupato se ci fos-      ca. Ecco allora che non si può
che è la frammentazione identi-        se una contrapposizione tra i         ad un numero contrapporne un
taria. Ciascuno di noi esprime         cattivi da una parte e i buoni        altro perché ognuno crede al
istanze diverse, bisogni diversi,      dall’altra. In realtà siamo buoni e   proprio numero. Probabilmente
non sempre coerenti tra di loro;       cattivi nello stesso tempo».          bisogna rappresentare il paese
siamo pieni di contraddizioni,                                               in un modo diverso, far leva su

                                                                                                                     POLIS LEGNANO - Pag. 10 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
facciamo tutto e il contrario di       Si può ancora parlare di poli-        emozioni positive».
tutto».                                tica in modo da recuperare il         «Indubbiamente – sottolinea
L’analisi      prosegue:       «Già    senso civico e stimolare nuo-         nelle sue conclusioni Pagnon-
vent’anni fa con le nostre ricer-      ve vocazioni politiche? Quale         celli – l’aspetto formativo è deci-
che avevamo individuato un             approccio comunicativo oc-            sivo. Io sono totalmente favore-
soggetto emblematico: l’operaio        corre sostenere?                      vole all’educazione nelle scuole:
del Nord Italia, iscritto alla Fiom    «La comunicazione è un argo-          però non l’educazione civica in-
che vota Lega e va a messa la          mento molto delicato: indubbia-       tesa solo come studio della Co-
domenica, e non avverte mini-          mente oggi le emozioni preval-        stituzione, ma come ragiona-
mamente la dissonanza valoria-         gono sulla razionalità, è molto       mento sul senso della conviven-
le di questi tre ambiti. Forse è       più premiante cavalcare le pau-       za e sull’importanza del rispetto
un tratto antropologico nostro,        re, le emozioni negative. Anche       dell’altro. Altrimenti è inutile par-
ma si è accentuato negli ultimi        il contrapporre i dati reali alle     lare di Costituzione o di senso
tempi. Ci sono delle contraddi-        percezioni genera incredulità.        civico. Il senso civico c’è nel no-
zioni e delle incoerenze profon-       D’altra parte – osserva ancora        stro paese, ma è un senso civi-
de nei comportamenti delle per-        Pagnoncelli proponendo dati e         co fai da te, mosso più da istan-
sone, che ci portano anche a           commenti sulla società e la poli-     ze individuali che non da istanze
sorridere talora».                     tica italiana – in una situazione     collettive. Ricominciare a parla-
«Mi hanno raccontato, ad               in cui le persone non sono in         re in questo senso di politica si-
esempio, di alcune mamme di            grado di distinguere tra la bontà     gnifica investire sul futuro, ri-
una parrocchia che trascorrono         di un dato e la bontà di un altro     nunciare al cambiamento imme-
tutta la domenica a cucire i ve-       dato, ci si affida a quello che è     diato, sperando che i nostri figli
stitini per i bambini dei migranti     più simpatico o alla propria parte    e i nostri nipoti guarderanno alla
e poi sono entusiaste di Salvini.      politica, si mettono sempre in        politica con uno sguardo diverso
A me è anche capitato di parlare       discussione i numeri altrui e si      rispetto allo sguardo disfattista
con il responsabile della pasto-       diventa tifosi. Questa cosa non       che sta caratterizzando oggi la
rale giovanile della mia diocesi,      nasce oggi, non nasce da que-         politica».
che mi diceva dei suoi animatori       sto governo».                         La ricerca e le slides realizzate
che hanno partecipato alle ini-        Oggi la statistica ufficiale è        da Pagnoncelli per Polis sono
ziative missionarie, hanno con-        «considerata uno strumento nel-       nel sito www.polislegnano.it.
diviso tutto con una generosità        le mani delle élites e quindi uno                 GIANPIERO COLOMBO
Politica e società

     Commenti/1 L’Italia di oggi tra ossessioni,
     cattivismo e neo “codice Rocco” (Casalino)
      a parola chiave è “perce-       ca, dell’immigrato”. Su scala na-

L
                                                                             sono margini di speranza? Se
      zione”. Nando Pagnoncelli       zionale 45% dei cittadini ritiene      guardiamo i dati e con proiezioni
      ha tenuto la sua lectio ma-     problematica (roba da paura ve-        scientifiche alla mano non sem-
gistralis all’oratorio Santa Tere-    ra) l’immigrazione. Su scala lo-       bra ci siano venti di cambiamen-
sa di Legnano lo scorso 15 otto-      cale meno del 15% e nel 2011           to a breve. L’informazione main-
bre ruotando attorno e pla-           l’1 (uno!)%, nel 2013 il 3%.           stream è moribonda, devastata
smando questa parola. Egli ha         In pochi anni si trasforma il tutto;   e devastante, del tutto incapace
fotografato, sondato, analizzato      il “popolo” guarda la Tv plau-         di uscire dall’“adesso e subito”
pressione, temperatura, velocità      dendo il “cattivismo” di Salvini e     derivato dall’inseguimento dei
del vento sulla superfice e non       complici e “crede – percepisce –       social con facebook che ha mu-
solo, della società italiana ed       di essere invasa da orde di mori       tato geneticamente la percezio-
europea e mondiale. Poi ha pro-       con scimitarra, poi esce di casa       ne del mondo; cinica e a tratti
vato a prevedere.                     e si accorge che così non è”.          fieramente sprezzante della ve-
Lo diciamo subito (spoiler); il ba-   “Il tema da sociale diventa tutto      rità e del pudore, con talk-show
rometro volge a burrasca.             e solo mediatico”; ma la “gggen-       che somigliano a gabbie di matti
Il sondaggista, termine che a noi     te” vota mediaticamente.               con l’evidenza della “fine dei fatti
appare riduttivo, ha lasciato po-     Pagnoncelli cita la campagna           sotto gli occhi di tutti”. Improba-
chi margini di speranza: la per-      elettorale “falsa e impraticabile      bili personaggi vaneggiano sen-

                                                                                                                    POLIS LEGNANO - Pag. 11 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
cezione, ecco la parola, che          dal punto di vista politico” ricor-    za contraddittorio (l’esempio è il
pervade la società – il popolo –      dando la sciagurata campagna           “codice Rocco” – Casalino, il
è quella che Zygmunt Bauman           di gran parte della destra – e di      portavoce 5S – accettato supi-
ha battezzato “retrotopia” e che      “autorevoli” giornalisti – e dei 5S    namente dalle Tv che impedisce
l’uomo medio traduce in “si sta-      sul “premier non eletto”.              che gli esponenti grillini siano
va meglio quando si stava peg-        Gli ultimi anni e l’avvento dei        “contradetti” o incalzati).
gio”. Nostalgia del passato, pau-     nuovi media han trasformato an-        Certo, dice Pagnoncelli, la so-
ra del futuro.                        tropologicamente l’homo itali-         cietà non è innocente e la “vi-
Si può dire che i numeri sciori-      cus, ma non solo lui anche se          sione angelicata” che se ne dà è
nati da Pagnoncelli inquietano,       l’Italia, come spesso accade, è        l’ennesima truffa di spregiudicati
per qualcuno – a giudicare dalle      apripista nel cogliere il peggio,      bari. “La responsabilità dei citta-
facce dei presenti -, inducono        in un essere senza memoria e           dini non è marginale” ed essi
vera paura, ma dell’oggi.             “dotato di sistemi di giudizio del     devono tener conto “dell’obbligo
Certo, lo studioso della società      tutto particolari”.                    di informarsi poiché la democra-
si premura di ricordare che in        In più la devastazione ha tra-         zia è costata sangue e non vale
sondaggistica, sociologia e so-       sformato lo stesso cittadino-          essere spettatori”.
prattutto politica, i numeri si       elettore in un ottuso tifoso con       “Però non appare plausibile un
possono leggere non solo nella        percezione della realtà “total-        rischio deriva autoritaria” o fa-
canonica forma posizionale, ma,       mente distorta e con scarsissi-        scistoide per cui possiamo se-
per farla breve, ognuno dei sog-      ma competenza” che si palesa           guire la percezione, quella che
getti “signoreggianti” fa un po’      in un “analfabetismo numerico          possiamo considerare più pros-
ciò che vuole e li piega a proprio    del tutto legato alle emozioni”.       sima alla realtà, che “forse –
uso e consumo.                        Analfabeti funzionali che “cre-        non presto – ma questo, a tratti
Ci tocca dare un po’ di numeri.       dono alla panzana dell’uno vale        inverosimile, momento           che
Per esempio, la campagna elet-        uno” e che arrivano a disprezza-       stiamo vivendo, finirà”.
torale della Lega – di Salvini e      re la competenza tracimando, a
del suo sguaiato inveire – è “vi-     destra, nel delirio leninista della
rata totalmente sul problema,         cuoca alla guida del paese!
trasformato in ossessione fobi-       Se la percezione è questa, ci                         GIUSEPPE VIGANÒ
Politica e società

   Commenti/2 Italia gialloverde: il governo
 dei populismi diseguali e la rivalsa dei perdenti

S
        ono molti gli elementi di    ultimi anni ma si è presentato        hanno tratto alimento per affer-
        riflessione che, nell’in-    ed affermato, in forma precoce,       marsi è per molti aspetti comu-
        contro del 15 ottobre        con largo anticipo rispetto agli      ne. Ed è riconducibile a un ge-
scorso organizzato da Polis sul      altri Paesi.                          neralizzato senso di ribellione
tema del “clima sociale e politi-    Alcuni caratteri tipici del populi-   alla diseguaglianza. Una dise-
co in Italia dopo le elezioni del    smo, infatti (primato di riferirsi    guaglianza che non è più ascri-
4 marzo”, la presentazione di        al popolo e di esserne l’unico        vibile alla contraddizione eco-
Nando Pagnoncelli ha saputo          interprete; personalizzazione         nomica tra capitale e lavoro ma
stimolare. In primo luogo, per       carismatica della figura del lea-     è ad essa trasversale: una sor-
quanto riconducibile all’analisi     der; disintermediazione e rap-        ta di rivalsa dei “perdenti”
del contesto di un risultato elet-   porto diretto tra leader e popo-      (sempre più) verso i “vincenti”
torale così apparentemente           lo; totale rottura con il passato     (sempre meno) nel terremoto
eclatante; e in secondo luogo,       e i suoi rappresentanti; sempli-      sociale generato dalla globaliz-
ma altrettanto e forse più im-       ficazione dei problemi e iperbo-      zazione e che supera ogni di-
portante, per gli elementi di        liche promesse di cambiamen-          stinzione storica e culturale tra
analisi della risposta degli elet-   to a beneficio del popolo; co-        destra e sinistra. Una rivalsa di
tori a posteriori della formazio-    stante presenza di un nemico          chi si è sentito messo al margi-
ne del governo gialloverde.          da combattere in quanto re-           ne, è stato declassato o teme

                                                                                                               POLIS LEGNANO - Pag. 12 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
Quest’ultimo aspetto partico-        sponsabile di tutti i problemi e      di diventarlo e si sente tradito.
larmente utile anche a supporto      ostacolo al progetto di cam-          Un disagio e un rancore estesi
di una ragionata interpretazio-      biamento) sono già presenti           e radicati, che sono tanto più
ne dei possibili scenari futuri.     nella retorica, nelle forme e nei     forti quanto maggiore è la di-
La nascita e l’avvento del po-       contenuti della “discesa in           stanza dei molti, che stanno in
pulismo (o meglio dei populi-        campo di Berlusconi” nel 1993         basso, dai pochi che stanno in
smi, giacché diverse sono le         e nel successivo affermarsi di        cima alla piramide. In questo
forme che questo assume nei          Forza Italia nelle politiche del      senso il quadro evolutivo del
diversi contesti) è ormai un fe-     1994.                                 clima economico e sociale pre-
nomeno globale che ha pro-           E un ventennio più tardi, nel         sentato da Pagnoncelli è illu-
gressivamente interessato una        2103, concluso il ciclo berlu-        minante sia sul piano dei fatti
moltitudine di Paesi occidentali:    sconiano, e dopo la parentesi         (aumento costante della pover-
dagli Stati Uniti di Trump, alla     tecnica del governo Monti e le        tà, particolarmente al Sud e tra
Gran Bretagna del Brexit, dalla      sue pesanti scelte di politica        i giovani; tassi di disoccupazio-
Francia Lepenista dove il Front      sociale, un nuovo populismo è         ne che restano molto elevati,
National si è affermato come         emerso in modo altrettanto            soprattutto tra le nuove gene-
primo partito al primo turno del-    esplosivo dalle urne. Quello          razioni; clima economico che si
le ultime elezioni presidenziali,    rappresentato dal M5S, forma-         conferma tra i più bassi sia in
al nazional populismo dei “ri-       zione che si è affermata come         termini di condizioni attuali che
belli” del Gruppo di Visegrad.       primo partito nazionale, supe-        di prospettiva, interruzione
Per toccare persino il cuore         rando, a sorpresa, il Pd di Ber-      dell’ascensore sociale) che sul
economico della vecchia Euro-        sani.                                 piano della percezione (il pre-
pa con la crescita inesorabile       Per arrivare poi ai giorni nostri     valere del segno meno nella
dell’AfD in Germania.                e alle elezioni del 2018, con la      percezione di qualità della vita
                                     caduta del Pd ed il clamoroso         sia a livello di Paese che nel
Il bacino della                      successo dei due partiti più          proprio territorio; la preoccupa-
insoddisfazione                      marcatamente populisti nel pa-        zione, generale ma anche per-
L’Italia, in questo contesto,        norama politico italiano: il M5S      sonale, per l’economia, l’occu-
rappresenta un caso a parte.         e la Lega a trazione Salvini.         pazione, il welfare, l’immi-
Nel nostro Paese, infatti, il po-    Il bacino di insoddisfazione dal      grazione, la sicurezza, l’am-
pulismo non è una novità degli       quale i due recenti populismi         biente).
Politica e società

Quelli che…                              L’essere o meno cattolico pra-        l’effetto combinato di due fe-
parlano come me                          ticante (o dichiararsi tale) non      nomeni: la forte tenuta della
E altrettanto comune è la reto-          ha invece alcuna rilevanza dal        propria base elettorale e la ca-
rica che contraddistingue i due          punto di vista della segmenta-        pacità attrattiva che la retorica
diversi populismi e raccoglie            zione: secondo i sondaggi pre-        populista di Salvini è riuscita ad
positivi consensi tra i sostenito-       sentati da Pagnoncelli il 31,7%       esprimere nei confronti della
ri (ancora una volta ben rap-            di chi partecipa settimanalmen-       base elettorale di altri partiti
presentata dalle analisi di Pa-          te alla funzione religiosa oggi       (prevalentemente M5S, Forza
gnoncelli): la fiducia nella forza       voterebbe Lega, come farebbe-         Italia e FdI). Al contrario, il
del leader e l’apprezzamento             ro all’incirca nella stessa misu-     M5S, che ha ridotto il suo con-
per il suo linguaggio crudo e            ra anche i non praticanti o i         senso dal 32,7% al 28% e vede
brutale (talvolta sgrammatica-           praticanti occasionali.               allargarsi la forbice di popolari-
to!) – che parla come me –; la                                                 tà tra Salvini e Di Maio, sembra
ribellione verso l’Europa, le “eli-      Siamo tutti                           soffrire sia in termine di tenuta
te”, i “poteri forti”, “i giornaloni”,   “salviniani”?                         della propria base di elettori
i tecnici (visti tutti come nemici       Alla luce di queste differenze di     che di capacità attrattiva verso
del popolo e antagonisti al              matrice e di geografia politica è     elettori di altri partiti. Ciò non
cambiamento); la sfiducia ver-           interessante valutare quali sia-      stupisce considerando i mag-
so i partiti tradizionali, le istitu-    no stati in questi primi mesi i       giori (e talvolta imbarazzanti)
zioni e la democrazia rappre-            riscontri degli italiani ai provve-   compromessi che il M5S ha
sentativa; l’avversione persino          dimenti di governo e quali gli        dovuto fare, rispetto ai suoi in-
al valore della competenza; la           spostamenti nelle intenzioni di       dirizzi ideologici e programma-
difesa dell’identità e della cultu-      voto, anche per cogliere il se-       tici, per gestire l’alleanza go-
ra nazionale; la visione fideisti-       gno di una possibile evoluzione       vernativa con lo scomodo

                                                                                                                     POLIS LEGNANO - Pag. 13 - n. 4 – Anno XXXI – Ottobre/Novembre 2018
ca della rete come strumento di          di questo governo di populismi        compagno di viaggio.
partecipazione diretta e dei so-         diseguali.
cial come spazio di dialogo              I dati forniti da Pagnoncelli con-    Ma forse esiste
aperto a tutti.                          fermano l’impressione che la          un’alternativa
Ma se guardiamo il quadro con            Lega di Salvini rappresenti oggi      Ma dove va dunque il Paese?
maggiore attenzione ci accor-            il nocciolo duro del nuovo ese-       Quanto durerà la luna di miele
giamo di alcune significative            cutivo. Un partito che, ancor-        degli italiani con il governo gial-
differenze che contraddistin-            ché sia entrato al governo in         loverde? C’è spazio per
guono i due populismi. Da un             minoranza, ne guida ora, nei          un’alternativa al populismo di-
lato si osserva una polarizza-           fatti e con maggior visibilità, gli   lagante?
zione geografica (la Lega pre-           indirizzi. E che ha fatto del pro-    Sono domande cui è difficile
vale al Nord mentre il M5S pre-          tagonismo del suo leader              rispondere, immersi come sia-
vale al Sud) che tradisce un di-         un’arma di retorica populista         mo in uno scenario politico del
verso bacino di elettori anche           senza eguali e vincente sul           tutto nuovo, dove la retorica
sul piano delle istanze egualita-        piano dei consensi: il 68% degli      dominante, fatta di mirabolanti
rie (la percezione di qualità del-       intervistati afferma che la Lega      promesse, di soluzioni sempli-
la vita è quasi doppia nel Tri-          di Salvini ha fatto bene ad alza-     cistiche, di cospiratori e nemici
veneto rispetto al sud Italia) e         re la voce verso l’Europa, il         del “popolo”, si diffonde in un
sulla priorità dei problemi da           59% che ha fatto bene ad an-          clima di permanente campagna
affrontare. Dall’altro una diffe-        nunciare il blocco dei porti, il      elettorale. Una retorica tanto
renziazione per così dire di col-        61% che concorda con la fer-          più inquietante se si considera
locazione politica: la Lega di           mezza nell’impedire lo sbarco         che, per citare il titolo di una
Salvini è dichiaratamente collo-         in Italia dei migranti soccorsi in    pagina del documento presen-
cata a destra (il 70% di chi oggi        mare. E i consensi verso la Le-       tato a Legnano da Pagnoncelli,
voterebbe Lega si dichiara di            ga sono clamorosamente rad-           l’Italia è “il Paese che sa meno
destra o centro-destra) mentre           doppiati: dal 17,4% di marzo          di sé”. Dove la distanza tra
il M5S mostra un maggiore                (risultati elettorali) al 34,4% di    realtà e percezione della realtà
equilibrio e una collocazione            metà ottobre (intenzioni di vo-       è tra le più alte, dove predomi-
più orientata a sinistra (il 34%         to).                                  na una scarsa capacità di di-
si colloca a sinistra, il 15% al         La dimensione straordinaria di        stinguere le informazioni vere
centro ed il 18% a destra).              questa crescita di consensi è         da quelle false, dove si ignora-
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