RASSEGNA STAMPA del 17/12/2015 - giornale-protezione ...
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RASSEGNA STAMPA del 17/12/2015
Sommario Rassegna Stampa dal 15-12-2015 al 17-12-2015 16-12-2015 Alto Adige.it Scambio di auguri tra forze di polizia e protezione civile ......................................................................... 1 16-12-2015 Alto Adige.it Fiamme nel bosco sopra Dobbiaco .............................................................................................................. 2 17-12-2015 Bresciaoggi Salò mette nel il dissesto idrogeologico Due torrenti fanno paura ........................................... 3 17-12-2015 Bresciaoggi I pompieri si autotassano per comprare il .................................................................................. 4 16-12-2015 Corriere del Ticino.ch Incendio sui monti di Gnosca........................................................................................................................ 5 16-12-2015 CronacaQui.it Incendio nel repartino psichiatrico dell'Amedeo di Savoia: non ci sono feriti......................................... 7 17-12-2015 Il Cittadino Gas, i terremoti non fermano i lavori ............................................................................................................ 8 17-12-2015 Il Cittadino (ed. Monza) Lambro sicuro Sei milioni per le opere idrauliche ...................................................................................... 9 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Belluno) Il Soccorso Alpino a Barattin....................................................................................................................... 10 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Belluno) Seggiovia San Marco: rivincita sulla frana................................................................................................. 11 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Belluno) Sistemi di allerta anti-frana: previsto l'uso delle sirene............................................................................ 12 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Rovigo) Protezione Civile: Fuso confermata presidente ........................................................................................ 13 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Rovigo) Angeli nelle emergenze sono 1.200 in 40 gruppi....................................................................................... 14 17-12-2015 Il Giorno (ed. Brianza) Dopo 30 anni basta con le alluvioni Via ai lavori della vasca anti-piene................................................. 15 17-12-2015 Il Giorno (ed. Brianza) Aree di espansione e tubi nell'alveo del Lambro....................................................................................... 16 17-12-2015 Il Giorno (ed. Legnano) Soccorrere i cavalli nelle emergenze Adesso diventa un vero mestiere ................................................ 17 17-12-2015 Il Piccolo (ed. Trieste) Emergenza tra i passeggeri Ma è soltanto un'esercitazione .................................................................... 18 16-12-2015 Il Piccolo.it Nuovi pontili alla Protezione civile.............................................................................................................. 19 17-12-2015 Il Resto del Carlino (ed. Rovigo) Silvia Fuso al timone dei volontari.............................................................................................................. 20 17-12-2015 L'Arena Auto a gas s'incendia in garage I pompieri evitano l'esplosione............................................................. 21 17-12-2015 La Nazione (ed. La Spezia) ortonovo Popolazione a "lezione" di protezione civile ............................................................................. 22 17-12-2015 La Nuova di Venezia e Mestre Tornado, non c'è alcun fondo speciale ...................................................................................................... 23 17-12-2015 La Provincia Pavese Landriano, ecco l'ordinanza per il maltempo............................................................................................. 24 17-12-2015 La Provincia di Como Dalla scuola materna alla caserma Una giornata con i vigili del fuoco................................................... 25
17-12-2015 La Provincia di Como Primo volo nel 1986 Soccorse in trent'anni oltre 23mila persone ........................................................... 26 17-12-2015 La Provincia di Lecco
Data: 16-12-2015 Alto Adige.it Scambio di auguri tra forze di polizia e protezione civile - Cronaca - Alto Adige Scambio di auguri tra forze di polizia e protezione civile VIPITENO. Secondo una tradizione iniziata negli anni '60, si è tenuto ieri a Vipiteno l'incontro fra forze di polizia e di Protezione civile intitolato “Natale senza confini”. Vi hanno preso parte... 16 dicembre 2015 VIPITENO. Secondo una tradizione iniziata negli anni '60, si è tenuto ieri a Vipiteno l'incontro fra forze di polizia e di Protezione civile intitolato “Natale senza confini”. Vi hanno preso parte autorità civili e militari, tra le quali il Commissario del governo per la Elisabetta Margiacchi, il sindaco di Vipiteno Fritz Karl Messner, il comandante della legione carabinieri Trentino Alto Adige Massimo Mennitti, il comandante regionale della guardia di finanza generale di Brigata Marcello Ravaioli, il comandante provinciale dei Carabinieri Stefano Paolucci e quello della guardia di finanza Giulio Piller. L'evento si è aperto alla chiesa di Santo Spirito con la messa, officiata dai cappellani militari della legione carabinieri, del comando regione della guardia di finanza e del 5° Reggimento alpini di Vipiteno, per poi proseguire in Comune ove, ospiti del sindaco, le varie autorità hanno sottolineato il valore della collaborazione transfrontaliera ai fini della sicurezza nazionale e internazionale. La manifestazione si è conclusa con lo scambio di auguri per le imminenti festività natalizie e per un 2016 all'insegna della collaborazione. Argomento: NORD Pag. 1
Data: 16-12-2015 Alto Adige.it Fiamme nel bosco sopra Dobbiaco - Cronaca - Alto Adige Fiamme nel bosco sopra Dobbiaco Decisivo ieri mattina l'intervento dell'elicottero. La siccità aggrava l'emergenza 16 dicembre 2015 DOBBIACO. Il permanere della siccità ha elevato in tutta la Provincia il livello d'allarme per gli incendi boschivi. Puntualmente anche le autorità provinciali competenti hanno provveduto a lanciare l'allerta, ma nonostante ciò, verso le 10 del mattino di ieri i vigili del fuoco di Dobbiaco sono stati allertati proprio per lo scoppio di un incendio boschivo, a oltre 2000 metri di quota, quindi fortunatamente al limitare della vegetazione arborea. È successo nelle vicinanze della malga Flodige, peraltro non interessata dall'evento, oltre il monte Serla all'ingresso della valle di Landro. Date le circostanze e l'impossibilità di raggiungere il posto con i mezzi motorizzati per l'assenza di tracciati, le fiamme, generatesi per cause ancora ignote dal fusto di un albero e propagatesi a un paio di altri alberi vicini, sono state attaccate con i lanci d'acqua dall'elicottero, fatto intervenire da Bolzano. Con alcuni voli, rifacendo sempre il pieno d'acqua nel vicino lago di Dobbiaco, le fiamme sono state domate, irrorando anche il terreno circostante per prevenire eventuali ulteriori focolai. La zona comunque è tuttora monitorata dai vigili del fuoco del corpo volontario di Dobbiaco. Il comandante Peter Paul Lanz: "L'intervento dell'elicottero è risultato indispensabile. Vista la difficile accessibilità della zona, per noi pompieri si sarebbe trattato di salire a piedi per circa due ore, con il rischio di veder propagarsi le fiamme a dismisura. Personalmente ho comunque colto l'occasione per un giro d'ispezione nei dintorni e posso assicurare che il livello di siccità del terreno è davvero altissimo, come poche altre volte mi è capitato di constatare. Inoltre anche la vegetazione rinsecchita aumenta il rischio d'incendio. Nonostante si sia ad oltre duemila metri di quota, anche da noi non c'è neppure un po' di neve naturale e questo naturalmente aumenta a dismisura anche le possibilità di combustione per cause naturali. Raccomandiamo quindi, come la Provincia, la massima attenzione da parte di turisti ed escursionisti". (adp) Argomento: NORD Pag. 2
Data: 17-12-2015 Bresciaoggi Salò mette nel il dissesto idrogeologico Due torrenti fanno p aura data: 17/12/2015 - pag: 27 Salò mette nel «mirino» il dissesto idrogeologico Due torrenti fanno paura Dalla Regione è arrivato a Salò un contributo a fondo perduto di 112 mila euro per il torrente che scende da Madonna del Rio, e dal Ministero dell'ambiente altri 71 mila per il Rietto. Totale: 183 mila euro, mica pochi.Con l'anno nuovo si useranno questi soldi per opere di messa in sicurezza.IL TERRITORIO di Salò è considerato ad elevato rischio idrogeologico. I cambiamenti climatici in atto, col fenomeno sempre più frequente della cosiddette «bombe d'acqua» (piogge improvvise, fortissime e localizzate), impongono una maggiore attenzione sul fronte della prevenzione è fondamentale. Per questo il Comune ha deciso di farsi carico di alcune opere, riguardanti la manutenzione, la tutela delle sponde e il contenimento delle piene.Per il torrente della Madonna del Rio sono programmati interventi di ripristino trasversali e arginali, per mettere al riparo la zona da eventuali fenomeni alluvionali. A valle dell'ex albergo Touring il corso d'acqua scorre in galleria; da qui la necessità di ripristinarlo a cielo aperto o, comunque, a effettuare una drastica pulizia.PER IL RIETTO si provvederà a sistemare l'alveo, in località Gasia, per una lunghezza di 160 metri, in modo da salvaguardare le aree urbanizzate. Gli studi preliminari hanno messo in evidenza la precarietà strutturale dei vecchi muri a secco di contenimento, che saranno consolidati.Il geometra municipale Angelo Del Miglio ha ricordato che dal 2014 a oggi si è intervenuti sul torrente Barbarano, sul Rio Madonna dei Guanti (a fianco del Palazzo della Croce Rossa), del Rio S. Anna e pure del Rietto, che ora necessita di ulteriori lavori.Situazioni di fragilità anche sui versanti montuosi di San Bartolomeo e Serniga. Alcune criticità sono emerse nel corso dell'anno, in occasione di fenomeni temporaleschi, che hanno provocato tre frane. Per garantire l'incolumità pubblica, nel 2016 verranno messe in sicurezza le scarpate soggette a erosione, e la posa di reti metalliche a protezione della parete rocciosa. Il primo intervento interesserà lo smottamento al secondo tornante di via del Panorama, un punto particolarmente fragile. SE.ZA. Argomento: NORD Pag. 3
Data: 17-12-2015 Bresciaoggi I pompieri si autotassano per comprare il data: 17/12/2015 - pag: 27 TREMOSINE. I volontari accendono un mutuo e accettano contributi I pompieri si autotassano per comprare il «pick up» Continua la storia di grandissima passione e di ammirevole attaccamento al dovere dei cinque Volontari dei vigili del fuoco della sezione di Salò, che nella scorsa primavera hanno deciso di far sentire meno «dimenticata» l'area dellalto Garda, dando vita a un nuovo presidio sull'altopiano di Tremosine, pronto a intervenire tempestivamente (h 24) in caso di incendi boschivi o altri eventi idrogeologici.Dopo qualche mese di attività, si è manifestata evidente la necessità di un automezzo che potesse sostituire il Defender 90 con modulo antincendio, finora in «prestito» dai colleghi di Lumezzane.Senza attendere improbabili aiuti dal cielo, Gianangelo Andreis e il figlio Marco, Claudia Dagnoli, Giampietro Pace e Paolo Poli, hanno deciso di «autotassarsi», sottoscrivendo un mutuo quinquennale da 18mila euro con la Bcc del Garda per l'acquisto di un pick up Ford Ranger. Splendido gesto. Non guasterebbe l'aiuto di qualche ente, istituzioni o privati. Chissà che il periodo natalizio non gli porti qualche meritato regalo. oL.SCA. Argomento: NORD Pag. 4
Data: 16-12-2015 Corriere del Ticino.ch Incendio sui monti di Gnosca Ticino - Incendio sui monti di Gnosca I pompieri di Bellinzona hanno domato le fiamme prima che si propagassero ai rustici - GUARDA LE FOTO © Rescue Media 1/5 © Rescue Media 2/5 © Rescue Media 3/5 © Rescue Media 4/5 © Rescue Media 5/5 16 dicembre 2015 20:52 2015-12-16 20:52:00 Condividi Red. Online @CdT_Online BELLINZONA - Un principio di incendio boschivo è divampato mercoledì pomeriggio, attorno alle 17.30, sui monti di Gnosca, vicino alcuni rustici. Sul posto sono prontamente intervenuti i pompieri di Bellinzona con tre veicoli ed una decina di uomini che hanno subito domato le fiamme prima che le stesse si propagassero ulteriormente. Sul posto anche la Polizia Cantonale per gli accertamenti del caso. Al momento non sono note le cause che hanno generato il rogo. Argomento: NORD Pag. 5
Data: 16-12-2015 Corriere del Ticino.ch Incendio sui monti di Gnosca Prossimi Articoli Tentato omicidio: processo a Mendrisio È l'accusa di cui deve rispondere un 25.enne per un fatto avvenuto a Bellinzona - Alla sbarra per numerosi reati anche un 27.enne Bellinzona Acquarossa, le Terme al Comune Versati 1,3 milioni per rilevare la società proprietaria di terreni e acque Bellinzona Argomento: NORD Pag. 6
Data: 16-12-2015 CronacaQui.it Incendio nel repartino psichiatrico dell'Amedeo di Savoia: non ci sono feriti - CronacaQui Torino CONDIVIDI 16 Dicembre 2015, ore 21:46 Incendio nel repartino psichiatrico dell'Amedeo di Savoia: non ci sono feriti Incendio all'interno del repartino psichiatrico dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Con ogni probabilità è stato uno dei pazienti ricoverati ad appiccare il fuoco a un materasso. Evacuati i 10 pazienti, ma di uno si sono perse, inizialmente, le tracce nella confusione: si tratta di una persona ricoverata da oggi per un Tso. L'uomo è stato rintracciato in tarda serata presso la sua abitazione. Argomento: NORD Pag. 7
Data: 17-12-2015 Il Cittadino Gas, i terremoti non fermano i lavori Il Cittadino - Quotidiano del Lodigiano I cancelli sono aperti. E operai e mezzi sono al lavoro. È ormai un cantiere lex giacimento Eni di Cornegliano, nelle campagne di Cascina Sesmones, destinato a diventare uno dei più importanti depositi italiani di stoccaggio del gas, con 2,2 miliardi di metri cubi di capacità. La comunicazione dellavvio delle opere civili è datata martedì 15 dicembre, inviata ai Ministeri dello Sviluppo economico, dellAmbiente e dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, oltre che a Regione Lombardia, Provincia di Lodi e Comune di Cornegliano. I primi cantieri dello stoccaggio - per cui è previsto un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro, a cui partecipa anche Morgan Stanley Infrastructure, entrata in agosto nel capitale sociale di Ital Gas Storage con Sandstone Holding Bv - toccheranno le opere civili del cluster B, ovvero la strada di accesso, la recinzione e il piazzale interno. E ancora le strade interne, la rete di drenaggio e raccolta delle acque meteoriche, le cantine dei pozzi - con scavi a pianta rettangolare, tra i due e i tre metri di profondità, per 10-15 metri quadrati rivestiti da muri e da una soletta in cemento armato per il contenimento delle attrezzature di sicurezza - , le fondazioni dei pali di illuminazione, oltre ai basamenti per gli strumenti tecnologici e di sicurezza. Escluse dalle operazioni, al momento, sia le opere civili dellarea Centrale, sia quelle per il Cluster A - che comprendono anche gli edifici destinati alla centrale di controllo, gli uffici e i servizi - oltre alla perforazione vera e propria dei pozzi. Tempo scaduto quindi, ma nessuna sorpresa, né nel Comitato né tra gli enti pubblici. «Ci aspettavamo questo passo - commenta Mauro Soldati, presidente della Provincia, che ha reso pubblica la documentazione - : tutto deve essere trasparente in questa partita e a breve sarà pubblico anche il patto territoriale sottoscritto tra i sei Comuni, a cui sono state aggiunte le considerazioni del Comitato. Nei prossimi giorni riconvocheremo i Comuni per coordinarci». Anche per Roberto Biagini, presidente del Comitato Ambiente e Salute nel Lodigiano, lavvio è atto dovuto. «La società non poteva rischiare di perdere il titolo di concessione, anche alla luce dei quesiti referendari proposti dal coordinamento nazionale No Triv su cui si è espressa la Suprema Corte di Cassazione - spiega Biagini - : il terzo quesito riguarda il titolo concessorio e labrogazione della disciplina della prorogabilità. Oggi arriva la prima pietra, ma da qui alla conclusione dellimpianto, il passo è lungo». Intanto Ital Gas Storage prende posizione su dubbi e timori emersi dopo le due scosse di terremoto nel Lodigiano. «Alcuni terremoti avvenuti in passato nel territorio, come quello di Caviaga del 1951, la cui insorgenza era stata attribuita ad attività produttive, si sono rivelati, al termine di recenti studi, di origine naturale - argomenta la società - : inoltre i primi risultati di recenti studi nellambito della sismicità indotta, appena pubblicati da un team di ricercatori dellIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, indicano come non vi sarebbe correlazione tra pozzi produttivi e faglie sismogeniche». Ital Gas Storage poi aggiunge che «un giacimento produttivo non può per definizione trovarsi sopra unimportante faglia sismogenica, perché questa avrebbe già inevitabilmente causato la fuga del gas dal serbatoio profondo» e ricorda che «in Italia tutti gli impianti di stoccaggio utilizzano, come sarà a Cornegliano, giacimenti esauriti e per tali impianti non esistono prove documentate di sismicità indotta». Argomento: NORD Pag. 8
Data: 17-12-2015 Il Cittadino (ed. Monza) Lambro sicuro Sei milioni per le opere idrauliche Merone: Cavo Diotti recuperato Parco Valle Lambro: lavori al via a Carate, Arcore e Macherio Il cavo Diotti (l'emissario artificiale del lago di Pusiano che poi si getta nel Lambro) è stato rinnovato del tutto nella parte idraulica: i lavori sono finiti a metà ottobre. Con la bella stagione subirà le ultime rifiniture dal punto di vista ambientale ma fino a ottobre 2016 sarà sottoposto a collaudo dall'Ufficio nazionale delle dighe. Il collaudo In sostanza si dovrà verificare come la diga risponde alle diverse condizioni meteorologiche che si verificheranno nel corso dei prossimi dodici mesi. Nel frattempo altre opere idrauliche lungo il corso del Lambro, tra Pusiano e Monza, saranno messe in cantiere per garantire la sicurezza idraulica al fiume e ai centri abitati che vi si affacciano. L'annuncio è arrivato da Eleonora Frigerio, presidente del Parco regionale della valle del Lambro, in occasione della presentazione del calendario 2016 del parco, dedicato appunto al cavo Diotti, la diga in servizio più antica d'Italia (risale al 1812), presa in carico dal Parco Valle Lambro nel 2009 quand'era in condizioni fatiscenti. Il Cavo, dosando l'acqua in uscita dal lago di Pusiano, ricopre un ruolo fondamentale nella regolazione delle piene del Lambro. Come ben sanno le amministrazioni e le popolazioni a valle: nell'autunno 2014 -a lavori sul Cavo in pieno svolgimento- solo un'oculata movimentazione dei massi delle sponde ha permesso un deflusso dell'onda di piena senza pericoli. «Le operazioni al Cavo sono partite dal 2010 con la ristrutturazione del Casa del Camparo, la struttura che ospita i sistemi di regolazione - ha spiegato Frigerio-. Poi sono state spostate le paratoie da monte a valle rispetto alla Casa; è stato rifatto tutto il canale tombato sotto la strada (98 metri: ma gli ultimi cinque metri della volta in mattoni sono stati lasciati com'erano in origine per ragioni storico-divulgative, ndr); sono stati rifatti gli argini e le griglie, allargate le luci dei canali sotto la casa, sostituite le chiuse e dotato il Cavo di un sistema elettronico di governo delle paratoie». Il tutto per due milioni di euro di investimento. Le altre opere Sistemato il Cavo -per il quale si pensa anche a un futuro ruolo di educazione ambientale con la sistemazione delle adiacenze esterne per accogliere le scolaresche e mostrare loro anche le apparecchiature dismesse vecchie di oltre un secolo- si tratta ora di realizzare altre opere di sicurezza idraulica lungo il Lambro, fino a Monza. Quest'anno il Dipartimento di riqualificazione fluviale del Parco ha bandito tredici gare per lavori per oltre sei milioni di euro. Tra di essi due interventi (per 445mila euro, da effettuarsi nella prossima primavera) riguardano Carate Brianza. In particolare sarà eliminato il "pettine" realizzato nel Lambro nel 2004/2005, che causa l'accumulo di materiale vegetale (soprattutto tronchi). Inoltre nell'alveo saranno ricostruite alcune traverse la cui eliminazione negli anni Sessanta ha portato a un abbassamento dell'alveo nella zona di via Piave. Sono stati aggiudicati definitivamente i lavori per la messa in sicurezza della frana di Veduggio (481mila euro). Sempre tra la primavera e l'estate 2016 saranno effettuati lavori sulle sponde nei pressi del Molino Ponte a Verano Brianza e a Macherio (rientrano nei 445mila euro di cui sopra) mentre sono già partite le opere di sistemazione degli argini al Molino Taboga di Arcore (50mila euro). • Argomento: NORD Pag. 9
Data: 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Belluno) Il Soccorso Alpino a Barattin L'ASSEMBLEA Il nuovo presidente nominato ieri sera: a lui l'eredità di un impegno incessante Il Soccorso Alpino a Barattin Il capostazione del Cnsas di Longarone prende il posto di Bristot alla guida dei volontari Dopo sedici anni Rufus si è fatto da parte lasciando il posto ad Alex Barattin. Momenti di commozione e tanti ricordi ieri sera sbobinati davanti agli occhi e molta voglia di lavorare per gli altri. Per salvare vite umane e far sì che la montagna sia sempre più sicura. Dopo una vita alla guida del Soccorso Alpino bellunese, ieri sera Fabio Bristot "Rufus", ha così ceduto il testimone ad Alex Barattin, attualmente capo stazione del Cnsas di Longarone. Un cambio della guardia che, come aveva assicurato i giorni scorsi lostesso Rufus, sarà «all'insegna della continuità» ma che certo sarà epocale visto il grande impegno messo in campo in tutti questi anni da Bristot. Battaglie le sue alla guida del Soccorso Alpino che hanno trasformato il Corpo montano in una realtà ben rodata e all'avanguardia. Non ultima quella per una cartografia certa e sicura delle linee aeree, dai cavi elettrici, a quelli degli impianti di risalita per arrivare alle teleferiche per la legna molte delle quali abusive e quindi fantasma. Vere e proprie trappole per il volo non presenti su nessuna carta aerea che per Falco, l'elicottero del Suem 118 e il suo equipaggio, in più occasioni composto anche dai volontari del Soccorso alpino, "armi da guerra". Per Alex Barattin da ieri sera quindi delegato bellunese del Cnsas, prendere in mano l'"eredità" di Rufus non sarà cosa semplice. L'esperienza al capostazione di Longarone non manca però. Da anni tra gli "angeli delle vette", Barattin attualmente era il vice di Bristot e si è impegnato su diversi fronti. Ha partecipato all'organizzazione di Dolomiti Emergency diventanto parte integrante nell'attivazione del Servizio di reperibilità psicologica a sostegno sia dei famigliari delle vittime delle rocce ma anche degli stessi volotari del Soccorso in più occasioni alle prese con missioni e drammi umani pesanti che toccano e non solo fisicamente. Argomento: NORD Pag. 10
Data: 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Belluno) Seggiovia San Marco: rivincita sulla frana SAN VITO L'impianto distrutto aprirà martedì 22 SAN VITO - (mdib) Oggi il collaudo, martedì l'apertura. La seggiovia San Marco, nel comprensorio sciistico di San Vito, sta per rinascere a nuova vita, dopo la devastazione dello scorso 4 agosto. Oggi gli ispettori valuteranno i lavori eseguiti in questi pochi, frenetici mesi, dallo spostamento della stazione di partenza, a valle, alla sostituzione della fune, alle altre opere necessarie, alla ricostruzione dell'impianto elettrico, sommerso dalla colata di detriti dell'Antelao. La cerimonia di apertura è prevista per martedì 22 dicembre, alle 11. Contemporaneamente aprirà anche la seggiovia Tambres. Sono già in funzione, da alcuni giorni, la sciovia Donarié e il parco giochi Nevesole, con i tappeti mobili, per i bambini e i principianti. Prosegue intanto, nei limiti consentiti dalle alte temperature, l'innevamento artificiale. Argomento: NORD Pag. 11
Data: 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Belluno) Sistemi di allerta anti-frana: previsto l'uso delle sirene SAN VITO Bilancio e prospettive dopo l'ultimo disastro Presentato il piano sicurezza nell'eventualità di nuove colate Sul Rusecco eseguiti lavori per 2 milioni, ma ne servono altri 7 La procedura di emergenza di protezione civile, per le colate di Rusecco e Chiapuzza, è stata presentata ieri alla popolazione di San Vito. È stato il passo conseguente alla votazione in consiglio comunale, il 20 novembre scorso. Il documento è articolato, comprende diverse parti, illustrate dai tecnici e dagli amministratori a una platea in realtà molto contenuta, una trentina di persone soltanto. Eppure la procedura è di grande interesse, per chi vive a ridosso di due fenomeni franosi così importanti. Per il bacino del Rusecco, devastato dalla colata rapida di detriti del 4 agosto scorso, che causò tre morti e danni per milioni di euro, sono stati spiegati soprattutto i passi che il comune deve compiere, in accordo con altri enti e istituzioni, nelle condizione di pericolo, così come indicate nel bollettino temporali emesso dal centro funzionale decentrato della Regione, dal 25 maggio al 31 ottobre. Nei diversi livelli di allerta si attivano procedure differenti, sino alla possibilità di avvisare la popolazione del rischio di colate devastanti, con l'impiego di una sirena, e l'evacuazione degli abitanti delle case a ridosso del corso d'acqua. I tecnici del Genio civile di Belluno hanno illustrato nel dettaglio i lavori eseguiti dalla prima fase di emergenza, dal 5 agosto, sino al 10 dicembre, con la sospensione delle opere, perché non ci sono più le condizioni per lavorare. Altri interventi seguiranno la prossima primavera, con la richiesta di finanziamento per altri sette milioni di euro, oltre ai due milioni spesi sinora. Quanto fatto e quanto si farà serve per dare efficacia idraulica e sicurezza al Rusecco, dopo l'evento del 4 agosto. Un altro intervento riguarda i ghiaioni di Sacomedan e dei Ros, che sovrastano l'abitato di Chiapuzza, dalle pendici della Croda Marcora: se ne occupa la Provincia di Belluno. È pronto il progetto esecutivo, per scavare un quinto canale, oltre ai quattro già realizzati, in grado di deviare eventuali colate, in modo da mettere in sicurezza Chiapuzza, anche se non garantirà la statale 51 di Alemagna. Argomento: NORD Pag. 12
Data: 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Rovigo) Protezione Civile: Fuso confermata presidente OCCHIOBELLO (M.Fur.) Rinnovo delle cariche sociali per il gruppo locale di Protezione civile. I volontari si sono riuniti martedì sera per eleggere presidente e consiglieri che guideranno il gruppo per i prossimi due anni. L'attuale presidente, nonchè assessore comunale a Scuola e Cultura Silvia Fuso, è stata riconfermata all'unanimità per il secondo mandato. Per il direttivo, allargato a sette (6 consiglieri più il presidente) si sono presentati nove candidati. Candidature eterogenee dal punto di vista dell'età, dell'esperienza e dalla longevità nella vita associativa del gruppo. «Ha prevalso la "linea verde" dei giovani che abbassano l'età media del direttivo - spiegano dal gruppo - I tre candidati che non hanno raggiunto il quorum per l'elezione saranno comunque coinvolti nel direttivo per mansioni specifiche delegate». Alla prima riunione il nuovo direttivo individuerà il vice presidente, il tesoriere, il segretario e il coordinatore. Questi dunque gli eletti consiglieri: Stefano Bianchini, Sebastiano Chiarioni, Davide Diegoli, Moreno Fogato, Paolo Marangoni, Marco Scarpante. © riproduzione riservata Argomento: NORD Pag. 13
Data: 17-12-2015 Il Gazzettino (ed. Rovigo) Angeli nelle emergenze sono 1.200 in 40 gruppi PROTEZIONE CIVILE Quaranta gruppi per quasi 1.200 volontari. Sono questi i numeri della Protezione Civile polesana che nel 2016 compirà un ulteriore passo in avanti sotto il profilo funzionale stringendo un rapporto operativo con i vigili del fuoco. «In pratica si tratta di affiancare alla loro professionalità, la consistenza delle organizzazioni di volontariato e non solo, per le grandi emergenze - ha spiegato il consigliere provinciale Davide Diegoli -. Ai vigili del fuoco saranno dati riferimenti chiari sulla composizione dei gruppi comunali, sui mezzi in dotazione e sulle specificità e addestramento del personale su cui poter contare per garantire la massima efficienza e tempestività negli interventi». Nel corso del 2015 la formazione ha interessato, nelle 166 ore di lezione, 419 partecipanti impegnati nei corsi base protezione civile, base sicurezza, dipendenti pubblici, sala operativa e formatori oltre alle attività di manutenzione mezzi-attrezzature, installazione geolocalizzatori e prove di sala operativa provinciale e distrettuali con esercitazioni periodiche sia a livello locale che nazionale. L'attività nelle scuole, iniziata nel 2008-2009, vede avviati nove progetti che coinvolgono complessivamente circa 1.360 alunni in 62 classi dall'asilo alle superiori. Sul fronte operativo le squadre sono intervenute nelle 8 emergenze locali, soprattutto di tipo meteorologico, ma anche per la ricerca dispersi, e nelle due regionali: la tromba d'aria a Dolo-Mira e il monitoraggio della frana di Borca di Cadore. Con il contributo regionale acquistati cinque furgoni per trasporto persone e attrezzatura, una cisterna collegata al potabilizzatore, 20 tavoli con panche, tre gazebo, due container per la produzione e distribuzione pasti, circa 350 all'ora. © riproduzione riservata Argomento: NORD Pag. 14
Data: 17-12-2015 Il Giorno (ed. Brianza) Dopo 30 anni basta con le alluvioni Via ai lavori della vasca anti-pie ne MO_MZ_E_PROVINC pag. 8 Dopo 30 anni basta con le alluvioni Via ai lavori della vasca anti-piene Patto con Lesmo. Spesa da 768mila euro. Tutto pronto in primavera di ANTONIO CACCAMO - ARCORE - UN GRANDE TAPPO all'invadenza della roggia Val Fazzola. A un anno dall'ultima alluvione che a novembre ha trasformato in un pantano il centro storico di Arcore e coperto strade, box, case e scantinati, BrianzAcque ha aperto i cantieri per costruire un grande invaso naturale, capace di contenere le acque in eccesso del rio e dei suoi affluenti. SERVIRÀ a proteggere, questa la scommessa dei tecnici, un pezzo importante di città che va dalla stazione fino alle centralissime via Umberto e San Gregorio e ingloba largo Arienti, piazza Pertini e tutta la zona a nord del centro storico. L'operazione costerà 768mila euro, pagati per l'83% dal Comune di Arcore e per il 17% da Lesmo, visto che il rio segna il confine tra i due paesi. «Facciamo fatti non parole», ha detto la sindaca di Arcore, Rosalba Colombo, presentando il progetto: «Dove per 30 anni amministrazioni di tutti i colori politici non sono riuscite, noi ora investiamo per difendere il paese dalle alluvioni provocate dalla Val Fazzola». Lesmo ci ha messo 130mila euro: «Era nostro dovere contribuire - spiega il sindaco Roberto Antonioli - Lesmo è in collina mentre Arcore è a valle e subisce il rischio delle alluvioni». UNA QUESTIONE annosa quella del rio che minaccia la sicurezza della città alle porte di Monza. Che alimenta ancora la polemica politica. L'assessore ai Lavori Pubblici, Fausto Perego, nell'incontro con la stampa, in villa Borromeo, si è tolto una scarpa e l'ha scossa come a voler togliere dei sassolini «Non mi è piaciuto chi, dell'opposizione, dopo l'esondazione ha tappezzato Arcore di manifesti incolpando noi di un problema che loro, quando erano al governo, non avevano risolto». LA GRANDE VASCA naturale, con una capacità di quasi 8.500 metri cubi e profonda 3 metri e mezzo, è un'opera collettiva. Una grossa mano a realizzarla l'ha data la famiglia Spinelli, che ha concesso in uso perpetuo un suo terreno, circa 7 ettari prima appartenuto a Silvio Berlusconi e poi all'imprenditore Malaspina: «Abbiamo voluto dare il nostro contributo - racconta Eugenio Spinelli, erede della storica famiglia arcorese - il terreno rimarrà nostro, ma su 5000 metri quadrati sarà ricavata la vasca di contenimento delle acque del bacino. L'unica cosa che abbiamo chiesto è di poter dire la nostra sul progetto, visto che l'invaso è vicino alla nostra cascina Eugenio». ANCHE SPINELLI ha qualche sassolino da levarsi «abbiamo fatto questo nonostante che il comune di Arcore non ci abbia trattato proprio bene: negli anni '70 ci espropriarono un terreno che valeva 1,2 miliardi di vecchie lire per 20 milioni. Una ferita che ancora brucia, ma per il bene di Arcore e degli arcoresi abbiamo fatto finta non fosse successo nulla». Enrico Boerci, il presidente dei BrianzAcque, l'azienda pubblica che si occupa in Brianza di acquedotto, rete fognaria e depurazione, ha ricordato come nel giro di un anno siao riusciti a preparare il progetto, approvarlo e affidare i lavori: «Entro 150 giorni, dunque la primavera prossima, l'invaso sarà pronto e il paese disporrà di una nuova linea di difesa dalle alluvioni». L'OPERA dovrà rispondere a dei requisiti estetici e ambientali voluti dal Parco della Valle del Lambro, nel cui perimetro ricade. Utile, ma anche bella, assicurano dunque i responsabili. Argomento: NORD Pag. 15
Data: 17-12-2015 Il Giorno (ed. Brianza) Aree di espansione e tubi nell'alveo del Lambro MO_MZ_E_PROVINC pag. 8 Aree di espansione e tubi nell'alveo del Lambro - ARCORE - UN PIANO DA quasi 900mila euro per salvare Arcore dalle acque. Quelle che quando piove forte corrono veloci giù dalle colline attorno al paese e da 40 anni inondano il centro storico, la zona del tennis, la piazza del paese. L'ultima alluvione, a novembre 2014, è stata devastante come uno tsunami, quasi più di quella (già parecchio cattiva) del 2012. In due giorni venne giù una quantità di pioggia sei volte maggiore del normale: quasi 6 metri anziché 0,9. Un fenomeno monsonico, inusuale in Brianza. DA QUI l'urgenza di correre ai ripari. Via allora in tempi record all'invaso della roggia Val Fazzola, che si aggiunge a quello fatto un po' di anni fa a Usmate Velate per fermare il Rio Molgorana. Una barriera è stata costruita questi mesi al confine con Velasca dalla Tenaris, a spese dell'azienda. Il piano contiene interventi anche nel quartiere Taboga, minacciato dal fiume, per ricostruire gli argini e rimettere a nuovo una roggia. Per proteggere il Molinetto, e dunque le vie Monte Grappa e Gran Sasso, si pensa ad una rete tubi per portare l'acqua in eccesso nel Lambro o farla filtrare nel terreno. Un altro invaso, con abbinata un'area di espansione, si prevede in via Monte Bianco. Interventi, da programmare insieme alle assemblee condominiali delle palazzine interessate, riguarderanno il parcheggio sotterraneo di via Umberto (in pieno centro) e largo Arienti. Nel caso della Val Fazzola i lavori si concentreranno nella zona Cacciatori-Cascina Eugenio, a monte del paese verso i confini con Lesmo. Oltre a creare una vasca a cielo aperto, la roggia sarà modificata per ridurre il tempo di rilascio dell'acqua in eccesso da scaricare a valle, in direzione del centro storico. Ant.Ca. Argomento: NORD Pag. 16
Data: 17-12-2015 Il Giorno (ed. Legnano) Soccorrere i cavalli nelle emergenze Adesso diventa un vero mestier e LM_PRIMO_PIANO pag. 3 Soccorrere i cavalli nelle emergenze Adesso diventa un vero mestiere Il veterinario Centinaio organizza il primo corso per ambulanzieri di CRISTIANA MARIANI - LEGNANO - DA UNA PASSIONE a un mestiere: è così che sono nate le professioni più innovative ed è così che potrebbero nascere diversi mestieri legati al mondo del soccorso di animali. Almeno, questo è quello che stanno cercando di fare Alessandro Centinaio, decano dei veterinari nel mondo del cavalli e simbolo della sicurezza per i quattrozampe al Palio di Legnano, e il suo staff di professionisti preparati e competenti. Con la collaborazione dell'ippodromo di Varese, dell'Asl, della Protezione civile e l'appoggio della Liuc di Castellanza. Proprio di cavalli si parlerà in questo corso di formazione in Horse Ambulance Groom di 80 ore diviso in 8 moduli, di cui sei alla Liuc e due all'ippodromo di Varese con esercitazioni pratiche e del costo che varia dai 500 ai 600 euro più Iva. Un corso unico in tutta la Penisola, come unica è l'idea di base. «Sull'ambulanza devono esserci un veterinario e un ambulanziere che sia stato formato a norma di legge - spiega Alessandro Centinaio - e questo corso mira proprio a creare questo genere di figure. L'obiettivo è infatti quello di fornire a chi partecipa al corso una formazione che possa poi consentirgli di intraprendere un mestiere in questo settore». «NORMARE, formare e mestiere: sono queste le parole chiave che guidano il nostro operato in merito a questo corso - aggiunge il veterinario legnanese -. Io, e chi ci crede con me, vogliamo creare un mestiere, ovvero il mestiere dell'ambulanziere veterinario. Gran parte del corso si svolgerà alla Liuc Castellanza e questo è qualcosa di innovativo. Questo territorio esprime i valori dei mestieri di una volta, qui c'erano Cantoni e Tosi ed è per questo che abbiamo deciso di puntare proprio su questa zona. C'è bisogno di tornare ai mestieri di chi fa in prima persona. L'esperienza è alla base di tutto e proprio dalla base si deve partire». A Legnano e zona, il tema della sicurezza e della salute dei cavalli è particolarmente sentito. «Il nostro non è un corso di serie b - sottolinea il promotore -, l'istruzione deve essere aperta a tutti quelli che hanno voglia di imparare e che amano il mondo dei cavalli». Unici requisiti sono quelli di aver frequentato le scuole dell'obbligo e non avere precedenti penali per maltrattamenti sugli animali. Oltre ad avere una grande passione proprio per i quattrozampe. Argomento: NORD Pag. 17
Data: 17-12-2015 Il Piccolo (ed. Trieste) Emergenza tra i passeggeri Ma è soltanto un'esercitazione Emergenza tra i passeggeri Ma è soltanto unesercitazione Ronchi RONCHI DEI LEGIONARI È scattato poco dopo le 14 di ieri lallarme simulato che ha dato il via allesercitazione di emergenza aeroportuale annuale denominata Aquileia 2015, svoltasi come ogni anno sullaeroporto di Ronchi dei Legionari. Un'occasione per testare la funzionalità del piano di emergenza predisposto dalla società di gestione, ma anche il necessario coordinamento con gli enti aeronautici e di soccorso esterni. Sono state quasi 200, tra personale aeroportuale, di Enac ed Enav e, poi, Vigili del Fuoco, forze dell'ordine, 118 e volontari della Protezione Civile, le persone coinvolte e tra loro ben 40 figuranti che hanno reso più reale la scena, impersonando passeggeri, familiari e persino giornalisti e cineoperatori. Tutto è ruotato attorno ad un episodio che, purtroppo, potrebbe accadere e che, a dir il vero, è già accaduto, nel 2013, sull'aeroporto di Fiumicino. L'equipaggio di un Airbus A320 della Wonder Air, nome di fantasia della compagnia aerea, in procinto di atterrare con a bordo un centinaio di passeggeri, segnala l'avaria ad uno dei due carrelli. Effettua un passaggio nei pressi della torre di controllo che verifica come davvero esso non sia uscito dal suo alloggiamento. Il comandante decide egualmente di atterrare e viene dichiarato lo stato di emergenza. Il velivolo poggia terra sull'ala e sul motore sinitro ed i passeggeri, alcuni dei quali contusi e sotto choc, vengono fatti evaquare attraverso gli scivoli. Intanto sulla pista sono già arrivati i mezzi di soccorso. Bisogna gestire ogni più piccolo dettaglio, anche la gestione di parenti ed amici che vengono chiedere informazioni. Ed entreranno in scena anche gli psicologi. (lu.pe.) Argomento: NORD Pag. 18
Data: 16-12-2015 Il Piccolo.it Nuovi pontili alla Protezione civile - Cronaca - Il Piccolo Nuovi pontili alla Protezione civile Intervento da 40mila per la rimozione di strutture e pali. In campo quattro ditte 16 dicembre 2015 GRADO. I vecchi pontili fissi erano stati deteriorati dal tempo, dagli agenti marini e atmosferici, e così è stato deciso di sostituirli con altri nuovi di tipo galleggiante che sono considerati più sicuri per gli operatori e migliori per l'ormeggio delle barche. La spesa prevista dal Comune con delibera dirigenziale è di poco inferiore ai 40mila euro complessivi. L'intervento sarà effettuato da quattro ditte diverse. I pontili in questione si trovano di fronte l'ingresso della sede della Protezione civile, dietro il campo sportivo dell'Isola della Schiusa, in riva Grandi Navigatori. Una ditta, la Marocco Roberto & C. snc. di Grado, si occuperà della rimozione dei vecchi pontili e pali in mare con autogru; un'altra, la Marocco Silvio di Marocco Mauro di Grado si occuperà invece della rimozione delle vecchie banchine con camion gru. Una terza ditta, la Copernico Energy srl di Caltana in provincia di Venezia sarà impegnata per le lavorazioni di posa di 4 nuovi pali dal mare con pontone galleggiante e equipaggio compresa fornitura pali. L'intervento durerà tre giorni. Infine la Ingemar srl di Milano realizzerà i nuovi pontili galleggianti. Gli importi maggiori di spesa spettano a queste ultime due ditte, rispettivamente con circa 15mila e 24mila euro. In dotazione alla Protezione civile di Grado ci sono tre barche a fondo piatto adatte per recarsi in laguna dove i fondali sono bassi, una pilotina e un gommone. Oltre al Motopesca Stella del Mare, il grande ex peschereccio di proprietà comunale che ora viene utilizzato per diverse necessità in mare aperto. Ma questo ex motopesca è ormeggiato in porto. (an.bo.) Argomento: NORD Pag. 19
Data: 17-12-2015 Il Resto del Carlino (ed. Rovigo) Silvia Fuso al timone dei volontari RO_ROAGENDA pag. 8 Silvia Fuso al timone dei volontari L'ASSEMBLEA della Protezione civile di Occhiobello ha eletto all'unanimità Silvia Fuso come presidente. Per lei è il secondo mandato. «Sono contenta di questa conferma - ha detto - si continua a lavorare e dare continuità a quanto fatto finora, sempre grazie al supporto dei volontari anima vera del gruppo. Il nostro impegno è prima di tutto al servizio degli altri, con un'attenzione continua alla formazione per essere sempre qualificati nei servizi da fornire al territorio». Il direttivo è stato allargato a sette, sei consiglieri più il presidente. Alla prima riunione il nuovo direttivo individuerà vice presidente, tesoriere, segretario e coordinatore. I nuovi consiglieri sono Stefano Bianchini, Sebastiano Chiarioni, Davide Diegoli, Moreno Fogato, Paolo Marangoni, Marco Scarpante. Mario Tosatti Argomento: NORD Pag. 20
Data: 17-12-2015 L'Arena Auto a gas s'incendia in garage I pompieri evitano l'esplosione data: 17/12/2015 - pag: 41 SONA. Paura in una casa a schiera di via Mascagni. Le fiamme si sono propagate dalla vettura Auto a gas s'incendia in garage I pompieri evitano l'esplosione Temperatura raffreddata nel box Nessun danno agli appartamenti Momenti di paura, ieri pomeriggi, in una casa a schiera di Sona per l'incendio di un'auto a gas divampato nel garage dell'abitazione. L'allarme è scattato intorno alle 13 quando il fumo nero ha iniziato a uscire dalla rimessa.Immediato l'intervento dei vigili del fuoco che sono arrivati in via Mascagni con due automezzi, tra cui un'autobotte, e sette pompieri. Le operazioni sono state particolarmente delicate perché l'auto era chiusa nel garage. Il rischio maggiore era che potesse esplodere il serbatoio della vettura: un'eventualità che avrebbe causato danni ingenti a le abitazioni situate nei due piani soprastanti. Il box, infatti, sarebbe diventato una gigantesca camera di compressione per l'esplosione.I pompieri sono riusciti, però, ad attaccare l'incendio su più fronti e a tenere sotto controllo la temperatura all'interno del locale.Alla fine il bilancio è di un'auto distrutta e di danni ingenti al garage. Gli appartamenti, invece, non hanno riportato alcuna lesione e non è stato necessario evacuare le famiglie.Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia municipale che hanno gestito la viabilità nella zona per evitare che le auto si avvicinassero al luogo delle operazioni dei vigili del fuoco.o Argomento: NORD Pag. 21
Data: 17-12-2015 La Nazione (ed. La Spezia) ortonovo Popolazione a "lezione" di protezione civile SA_SARZVALMAG pag. 21 ortonovo Popolazione a "lezione" di protezione civile - ORTONOVO - IL NUOVO dispositivo di Protezione Civile sarà il tema dell'incontro in programma oggi alle 18 nella sala consiliare del Comune di Ortonovo organizzato dall'assessore Diego Nespolo. All'appuntamento parteciperà l'esperto Paolo Lunini, presidente dell'Associazione MeteoApuane che ha realizzato il sistema di monitoraggio idro-meteorologico sul territorio comunale. «VOGLIAMO sensibilizzare la popolazione verso le problematiche metereologiche e idrogeologiche - spiega Diego Nespolo - che sempre più spesso e sempre con maggior intensità colpiscono il nostro territorio. Vogliamo spiegare quali sono gli approntamenti da mettere in opera, come da piano di protezione civile, per scongiurare pericoli durante questi accadimenti. Inoltre, visto che il nuovo sistema di allertamento demanda agli uffici comunali la facolta di prendere decisioni, abbiamo deciso di dar vita ad una collaborazione con Meteo Apuane così che possano fare previsioni sul territorio utilizzando il pluviometro e l'idrometro che abbiamo istallato». Argomento: NORD Pag. 22
Data: 17-12-2015 La Nuova di Venezia e Mestre Tornado, non c'è alcun fondo speciale Tornado, non cè alcun fondo speciale Il Governo sosterrà tutte le 55 emergenze nazionali con uno stanziamento di 1,5 miliardi a garanzia dei mutui a basso costo di Alessandro Abbadir wMIRA Il Governo boccia lemendamento dei parlamentari veneti del Pd che chiedeva stanziamenti ad hoc per i danni subiti dalle popolazioni e aziende, di Mira, Pianiga e Dolo colpite dal tornado dello scorso 8 luglio. Qui ci sono stati 71 milioni di euro di danni di cui 44,9 a Dolo, 19,2 a Pianiga e 6,5 a Mira. La maggior parte sono danni a case: 29 milioni a Dolo, 11,3 a Pianiga e 1 a Mira. Finora gli unici soldi che sono arrivati a chi ha perso tutto, sono quelli raccolti dagli enti locali con collette di solidarietà e quelli delle assicurazioni (per chi aveva stipulato polizze ad hoc). Lemendamento che i parlamentari avevano presentato è stato ritirato su suggerimento del presidente della commissione bilancio Francesco Boccia. Delusi i deputati Pd Michele Mognato Andrea Martella e Davide Zoggia. «Il governo», spiega Mognato, «ha ritenuto di non accogliere la specificità di questo evento. Specificità sulla quale avevamo tanto insistito. Per le famiglie colpite dal tornado restano 1,5 miliardi di euro utilizzabili sotto forma di agevolazione al credito, cioè di fondo di garanzia nei confronti delle banche per far ottenere ai danneggiati mutui a tassi bassissimi». Una soluzione che però deve accontentare tutte e 55 le realtà di emergenza che si sono verificate nel corso del 2015 in Italia: per nessuno sono state trovate soluzioni ad hoc. Per il deputato del movimento politico Fare Emanuele Prataviera, quello che è successo è il sintomo che la classe dirigente in Veneto a livello politico, non funziona: «Due giorni dopo il tornado, e cioè lo scorso 10 luglio, scrissi una lettera rivolta a tutte le istituzioni, per ottenere fondi speciali in aiuto dei danneggiati. Lettera firmata da tutti i deputati veneti, indipendentemente dalla loro appartenenza. Solo un mese dopo era chiaro il fatto che tutti andavano per conto proprio, e che rispondevano ai partiti più che al territorio. Il risultato di questa mancanza di capacità di fare squadra dei veneti ha portato a questo misero risultato. Un risultato che sta però nel solco di una tradizione decennale che vede il governo centrale distante dalla nostra gente. In altre occasioni come lalluvione del 2010 si era fatto molto di più. Si era capito comunque che il governo si sarebbe impegnato poco visto che il premier Matteo Renzi non ci ha mai messo la faccia sulla questione nonostante a Venezia in questi mesi ci sia venuto tante volte». Deluso anche il deputato del Movimento 5 Stelle Emanuele Cozzolino: «I deputati del Pd ovviamente hanno deciso di ritirare lemendamento», spiega, «perché sono in maggioranza. Non si tratta di un bel risultato visto che alla fine ci sarà solo il miliardo e mezzo di euro utilizzabile come fondo di garanzia al credito per tutte le realtà italiane e nulla di più». Intanto domani sera alle 20,30 in sala del consiglio in municipio a Mira il gruppo Pam consegnerà al Comune i fondi raccolti in solidarietà alle famiglie colpite dal tornado. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NORD Pag. 23
Data: 17-12-2015 La Provincia Pavese Landriano, ecco l'ordinanza per il maltempo Landriano, ecco lordinanza per il maltempo Il sindaco Maria Ivana Vacchini ha firmato un'ordinanza con le regole da seguire in caso di nevicate. Disposizioni che, se non rispettate, potranno anche portare all'emissione di una sanzione amministrativa compresa fra 25 e 500 euro. Prima cosa da non fare è lasciare le auto in sosta sulle vie interessate dal passaggio dei mezzi di sgombero, mentre una cosa da fare è invece provvedere alla pulizia del pubblico passaggio davanti a casa, mansione da effettuarsi anche in caso di gelate. Obbligatorio anche ripulire i balconi. Argomento: NORD Pag. 24
Data: 17-12-2015 La Provincia di Como Dalla scuola materna alla caserma Una giornata con i vigili del fuoc o Lezione specialesulla sicurezzaper gli alunnidi via Roncoroni I bambini dell'asilo in trasferta per conoscere i vigili del fuoco di Como. Così, dopo aver sviluppato in classe il tema della sicurezza, alcuni alunni della scuola dell'infanzia "Roncoroni", in diversi giorni si sono recati a Como a conoscere da vicino i Vigili del fuoco e a scoprire quali e quanti compiti svolgono. Le sezioni che hanno partecipato alla visita sono state: bruchi, cagnolini, elefanti, farfalle, gatti, leprotti e ippopotami, per un totale di 125 alunni di 3, 4 e 5 anni. I bambini si sono entusiasmati nel vedere gli automezzi in funzione, equipaggiamenti, attrezzi, dimostrazioni di spegnimento incendi, utilizzo autoscala e un video riassuntivo di vari interventi effettuati dai Vigili del fuoco. Un sentito ringraziamento al personale che li ha accolti e con pazienza e parole semplici ha spiegato ai piccini contenuti importanti. E un arrivederci all'anno prossimo. • L. Tar. Argomento: NORD Pag. 25
Data: 17-12-2015 La Provincia di Como Primo volo nel 1986 Soccorse in trent'anni oltre 23mila persone Fu la prima eliambulanza di tutta la Lombardia Ad agosto festeggerài trent'anni di servizio È stata la prima ambulanza volante di tutta la Lombardia. L'elisoccorso di Como la prossima estate compierà trent'anni, ma i festeggiamenti inizieranno, simbolicamente, nella giornata di domani. Era il 2 agosto del 1986 quando fu inaugurato un servizio prima pensato solo come trasporto veloce dei pazienti da un ospedale all'altro, quindi presto diventato vero e proprio presidio di soccorso sul territorio e poi - grazie all'introduzione del verricello, ovvero il cavo esterno che consente di calare l'équipe sanitaria - un mezzo essenziale per il soccorso in montagna e in zone impervie. In poco meno di trent'anni di attività l'elisoccorso del 118 ha prestato aiuto a 23mila persone e salvato la vita a un numero incalcolabile di pazienti. Negli anni, in Lombardia, sono state aperte altre basi di elisoccorso: a Milano e a Bergamo, per esempio. L'elicottero comasco resta competente per le province non solo di Como, ma anche di Lecco e di Varese. Su quel velivolo hanno volato decine e decine di infermieri, medici, tecnici di soccorso alpino e, ovviamente, il personale di volo: il tecnico - l'uomo che, tanto per citare uno dei suoi tanti compiti, cala l'équipe con il verricello - e i due piloti. Per anni l'elisoccorso di Como è stato garantito da elicottero Agusta Bell 312. Poi, una decina di anni fa, il cambio con l'arrivo dell'attuale velivolo, sempre un Agusta Bell, un 139 pentapala che garantisce prestazioni di altissimo livello soprattutto in montagna. Da poco meno di una decina di anni il servizio di elisoccorso è diventato anche notturno. Argomento: NORD Pag. 26
Data: 17-12-2015 La Provincia di Lecco
Data: 17-12-2015 La Provincia di Sondrio Allerta roghi Il Comune vieta tutti i fuochi La giunta Iacomellaha emesso un'ordinanzaper impedire incendi involontari Niente fuochi di nessun tipo, almeno fino a quando non cambieranno le condizioni meteorologiche. Troppo secco, si rischia di causare involontariamente incendi. Per questo il comune di Piuro, primo almeno in Valchiavenna a muoversi su questo fronte, ha deciso di dare un netto giro di vite a qualsiasi tipo di attività che implichi l'accensione di fuoco all'aperto. L'amministrazione Iacomella si è mossa con una semplice ordinanza. Alla quale bisogna prestare attenzione se non si vuole incappare in una multa. Fino alla revoca dello stesso provvedimento è vietato accendere fuochi di ogni genere, in particolare è vietata l'accensione di fuochi di sterpaglie e scarti vegetali di origine agricola. Un'usanza abbastanza diffusa durante la brutta stagione. É vietato anche accendere fuochi d'artificio e simili, come lanterne cinesi e petardi. Le multe vanno 25 a 500 euro. Di fatto l'ordinanza sospende il precedente provvedimento assunto dal comune un anno fa. Un'ordinanza che disciplinava i modi e i luoghi dove era possibile accendere fuochi liberi all'interno del territorio comunale. In particolare, nei casi legati alle attività agricole-montane volte a mineralizzare gli elementi contenuti nei residui organici e controllare le malattie delle piante evitando i trattamenti chimici. Visto che il provvedimento non ha una scadenza gli occhi sono subito puntati al 31 dicembre. Come ovunque allo scoccare dalla mezzanotte anche a Piuro non mancheranno i fuochi artificiali e i petardi. Un'usanza, peraltro da più parti molto criticata, che a Piuro quest'anno non sarà possibile. «Il provvedimento non ha una scadenza - spiega il sindaco Omar Iacomella - e quindi se non interverranno significativi cambiamenti nelle condizioni atmosferiche sarà in vigore anche l'ultima notte dell'anno». Sicurezza prima di tutto. I festaioli, insomma, dovranno sperare nella pioggia dopo due mesi e mezzo di siccità quasi assoluta. Purtroppo, almeno fino a Natale, le previsioni del tempo segnano bel tempo fisso su tutto il nord Italia. A livello regionale da qualche anno ci sono precise norme riguardanti l'accensione di fuochi all'aperto per evitare la proliferazione di incendi che, in qualche caso, in passato hanno creato non pochi problemi alle aree boscate. Attività che viene vietata nei primi mesi dell'anno, solitamente più secchi e ventosi. • D. Pra. Argomento: NORD Pag. 28
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