COMUNE DI RUSSI Domenica, 29 aprile 2018

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COMUNE DI RUSSI Domenica, 29 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI
 Domenica, 29 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI Domenica, 29 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI
                                                           Domenica, 29 aprile 2018

Prime Pagine
 29/04/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                           1
 29/04/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                          2
Cronaca
 29/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 37
 «Il jazz non ha sesso né età e facciamo qualcosa di...                                                      3
 29/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 55
 Rotatorie di cui non si hanno più notizie                                                                   5
 29/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 7
 Sorprende i ladri nella casa dei vicini Ma viene pestato a sangue                                           6
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55
 Il capo della Polizia arriva in visita a Lugo È la prima volta                                              8
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35
 Incappucciati ripuliscono la villa                                                                          9
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63
 Ziggy bar, compleanno in musica                                                                             11
sport
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 74
 Il Classe cerca i playoff, Russi e S.Pietro in Vincoli vicini alla...                                       12
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 74
 Il Godo a Collecchio concede troppi punti                                                                   14
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 29/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                         Gianni Trovati
 Spesa ancora su, +7 miliardi agli statali                                                                   15
 29/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                     Giovanni Parente
 Calendario Iva senza tregua                                                                                 17
 29/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                  BenedettoSantacroce
 La neutralità smarrita per inseguire il gettito                                                             19
COMUNE DI RUSSI Domenica, 29 aprile 2018
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                 Corriere di Romagna
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                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
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Pagina 37                           Corriere di Romagna
                                    (ed. Ravenna­Imola)
                                                          Cronaca

  «Il jazz non ha sesso né età e facciamo qualcosa di
  bello»
  Sbarca a "Crossroads" il trio Around
  Gershwin, recentemente formato dal
  contrabbassista di Lucca Giovanni Tommaso,
  dedicato alle opere del grande compositore e
  direttore d' orchestra americano. Insieme al
  leader ci sono la pianista romana Rita
  Marcotulli e il batterista fabrianese Alessandro
  Paternesi; lunedì 30 alle 21 al teatro Comunale
  d i Russi si aggiungerà a loro il trombettista
  triestino Enrico Rava, forse il più grande
  jazzista italiano, "artista residente" del festival.
  Abbiamo incontrato Rita Marcotulli, che era già
  stata nel programma del festival regionale con
  il concerto dedicato a De Andrè, per farci
  raccontare questo nuovo progetto.
  «È un trio che nasce da un' idea di Giovanni
  Tommaso, creato per l' Auditorium della
  musica di Roma, che ha pubblicato sei mesi fa
  il cd "Around Gershwin", registrato dal vivo
  proprio là. Lui ha preso alcuni brani famosi del
  grande compositore americano, come "But not
  for me", How long has this been going on" e "It'
  s wonderful", e gli ha dato una nuova veste
  metrica e ritmica, molto carina. In alcuni casi è
  intervenuto più profondamente sui brani, tra
  sformandoli: a esempio "Summertime" è
  diventato "Wintertime", e "Un americano a
  Parigi" "Un italiano a Parigi". Ha però
  mantenuto lo spirito di Gershwin, attraverso
  rimandi e piccole cellule del suo lavoro. Nel
  disco ci sono poi anche composizioni completamente originali di Giovanni».

  Con un repertorio così saccheggiato da chiunque, è possibile dire ancora qualcosa di nuovo su
  Gershwin?
  «Direi di sì, e questo lavoro ne è la prova, perché le composizioni di Gershwin sono fonte d' ispirazione
  per un' opera di rilettura, che comprende anche parti originali scritte oggi. Si dice che il cattivo artista è
  colui che copia, e il buon artista è colui che ruba: in questo caso si tratta certamente della seconda
  ipotesi.
  Giovanni rubacchia qua e là, in alcuni casi riproducendo fedelmente ("It' s wonderful"), in altri, come
  dicevo, rielaborando.

  Con noi a Russi, inoltre, ci sarà un grandissimo come Enrico Rava, che rende il tutto ancora più
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                                   (ed. Ravenna­Imola)
                                                         Cronaca

  Rotatorie di cui non si hanno più notizie
  La prima voce della seconda variazione di
  bilancio della Provincia dell'ottobre 2017 in cui
  era inserito anche il Piano pluriennale degli
  investimenti conteneva una previsione di
  spesa pari a 100.000,00 euro per
  l'installazione di nuovi autovelox. A parte
  questa scelta ormai diffusa in tutti gli enti locali
  giustificata solo se accompagnata da azioni di
  prevenzione e di controllo da parte degli
  organi preposti alla vigilanza, il citato piano
  programma degli investimenti è assorbito in
  larga misura dalle rotonde stradali inserite,
  appunto, nel citato documento previsionale
  2017.
  Nello specifico si tratta della rotatoria sulla
  provinciale 15 Raspona in corrispondenza
  dell'intersezione con la reale e via Mazzini a
  Alfonsine (spesa prevista 180 mila euro),
  quella di Massa Lombarda nell'incontro fra la
  San Vitale, via Vittorio Veneto e via Resistenza
  (250 mila euro); la rotatoria fra la provinciale
  95 e la Pilastrino S. Francesco a Cotignola
  (200 mila euro). E nel comune di S. Agata sul
  Santerno analogo intervento in corrispondenza
  dell'intersezio ­ ne fra la San V i t a l e e l a
  provinciale Bastia, mentre nel comune di
  Russi la nuova rotonda fra la San Vitale e la
  comunale Sentierone (200 mila euro)
  migliorerà la situazione viaria; inoltre Cervia è
  interessata a una rotonda realizzata nella
  confluenza fra la statale Adriatica e la comunale Martiri Fantini per 910.500,00 euro provenienti da
  trasferimenti regionali.
  Queste le sei rotatorie contenute nel piano programmatico 2017, invece per l'anno in corso erano
  previste altre tre rotonde.
  Vale a dire una a Cotignola in corrispondenza delle strade provinciali Felisio e Madonna di Genova (250
  mila euro), una seconda a Russi fra la San Vitale e la comunale Maestri del lavoro, e, infine, nel comune
  di S.Agata sul Santerno un'enne ­ sima rotatoria nell'incrocio fra la San vitale e la provinciale Bastia (150
  mila euro). In buona sostanza una decina di rotatorie disegnate sulla carta, che per alcune di esse come
  quelle ad esempio da realizzare sul tratto della San Vitale fra Russi e Ravenna non si hanno notizie.
  Per questo, si chiede all'Ammi ­ nistrazione un piano dettagliato degli interventi realizzati, di quelli
  previsti per l'esecuzione e il relativo crono programma, precisando se, rispetto ai citati documenti
  programmatici vi sono lavori che non saranno realizzati.

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                                                         Cronaca

  Sorprende i ladri nella casa dei vicini Ma viene
  pestato a sangue
  Terrore in una villetta di Godo, mentre a Ravenna una donna si trova i malviventi nel
  giardino

  Intervenire per sventare un furto nella casa dei
  vicini gli è costato caro. Perché i ladri, ormai
  scoperti, sono usciti e lo hanno pestato fino a
  rompergli il naso e procurargli varie lesioni, al
  punto da mandarlo all' ospedale. E' quel che è
  successo nella tarda serata di giovedì a Godo,
  dove un residente ha scoperto degli intrusi in
  una villa accanto alla sua abitazione.
  Sul posto sono andati i carabinieri della
  stazione locale, assieme al nucleo radiomobile
  e al reparto operativo. Stando alle prime
  informazioni pare che il residente, di origini
  albanesi, abbia riconosciuto dalle voci che i
  ladri erano connazionali. Aquel punto avrebbe
  cercato di metterli in fuga, ma questi anziché
  scappare sono usciti dall' abitazione e lo
  hanno aggredito. I delinquenti se ne sono poi
  andati lasciando a terra la vittima che, da sola,
  si sarebbe recata a sporgere denuncia al le
  forze dell' ordine, per poi ricorrere alle cure
  mediche. Dopo aver passato la notte in
  ospedale l' uomo è stato dimesso ieri mattina
  con la frattura del setto nasale e altre lesioni di
  minore entità a una mano.
  Altro furto sventato in città Nella stessa sera,
  questa volta a Ravenna, una residente di via
  Atalarico siè invece trovata faccia a faccia col
  ladro che aveva scavalcato il cancello dell'
  abitazione, per poi fare dietrofront tra le urla e
  gli insulti della padrona di casa.
  Barbara­ questo il nome della testimone­ ha subito dato l' allarme tramite al gruppo whatsapp Sos
  Ravenna indipendente di cui fa parte. «Saranno state le 21.30 di giovedì sera­ racconta­ eravamo tutti in
  casa io, mio marito, mia figlia e il cane, e sono uscita in giardino per scrollare la tovaglia. Appena aperta
  la porta mi sono trovata di fronte una persona alta, incappucciata e illuminata dalle luci del cortile, che
  mi dava le spalle e che non appena mi ha sentito urlare se n' è andata senza nemmeno troppa fretta,
  riscavalcando il cancelletto». Probabilmente, ipotizza la residente, «deve aver sentito la porta d'
  ingresso aprirsi e si è voltato, oppure vedendogli scuroni di casa chiusi ha pensato che dentro non ci
  fosse nessuno e quando si è avvicinato ha notato le luci della cucina».
  Per Barbara è la prima volta che capita, ma di furti ne ha già visti tanti: ricorda biciclette rubate dal

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                                        Ravenna)
                                                         Cronaca

  Il capo della Polizia arriva in visita a Lugo È la prima
  volta
  Il prefetto Gabrielli giovedì in Commissariato

  IL PREFETTO Franco Gabrielli, capo della
  polizia e direttore generale della pubblica
  sicurezza, giovedì mattina sarà a Lugo in
  occasione dell' inaugurazione dei nuovi locali
  del Commissariato.
  L' appuntamento è stato annunciato per le 11.
  Oltre al prefetto Francesco Russo, al questore
  Rosario Eugenio Russo e al sindaco Davide
  Ranalli, tra gli altri saranno presenti il vescovo
  della Diocesi e il cappellano della polizia per la
  benedizione della sede. Gabrielli (nella foto)
  quindi si sposterà al palazzo comunale
  lughese e infine sarà a Ravenna in Questura
  per un incontro di lavoro.
  Per la città di Lugo, si tratta della prima volta in
  assoluto di una visita del capo della polizia.
  Mentre per quanto riguarda Ravenna, l' ultima
  visita risale al 20 settembre scorso quando il
  prefetto Gabrielli intervenne in Duomo per
  partecipare ai funerali dell' agente Pietro
  Pezzi, 29enne di Godo di Russi, e del sostituto
  commissario Nicoletta Missiroli, 53enne di
  Fusignano, morti in un incidente stradale a
  Lido Adriano mentre si stavano recando in un
  camping rivierasco per sedare una lite.
  Il Commissariato di Lugo venne aperto il 15 marzo del lontano 1942 in una sede provvisoria.
  Quindi venne trasferito in una nuova sede in via Risorgimento, dove rimase fino al 27 ottobre del 2002.
  IL GIORNO DOPO la sede venne trasferita nuovamente, questa volta in via Emaldi 23. Ma gli spazi
  ridotti della struttura, portarono via via a un progetto di ampliamento sviluppato in tre fasi. Nella prima,
  si è provveduto alla costruzione di una struttura di ampliamento attigua già presente con inizio lavori
  datato 4 ottobre del 2012. Nella seconda, partita il 5 ottobre del 2012, gli uffici e il personale sono stati
  trasferiti in una nuova sede. Nell' ultima fase, terminata il 26 luglio del 2017, le due strutture sono state
  collegate, con la definita dislocazione degli uffici secondo il progetto originario.
  I lavori di ampliamento dello stabile, sono rimasti per qualche tempo in una fase di stallo a causa di
  problematiche di natura amministrativa legate a ditte impegnate nei lavori. In ogni modo, i lavori di
  completamento il 29 agosto del 2016 sono stati assegnati a una srl di Forlì e sono stati ultimati nella
  data del luglio dell' anno scorso che ora consociamo.
  Con l' arrivo del capo della polizia, il Commissariato lughese è destinato ora a ricevere nuovo impulso in
  chiave sicurezza e territorio anche in ragione dei rinforzi decisi dal ministero che già sono andati ad
  alimentare la Questura di Ravenna e che da inizio 2019 investiranno anche Lugo e Faenza.

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                                                         Cronaca

  Incappucciati ripuliscono la villa
  Hanno aperto la cassaforte e picchiato brutalmente il custode

  I MALVIVENTI erano almeno in cinque, tutti
  con passamontagna calato sulla faccia: lui è
  riuscito a chiuderne due dentro; ma gli altri tre,
  che si trovavano nel giardino della villa, lo
  hanno aggredito alle spalle e selvaggiamente
  picchiato. A dovere fare i conti venerdì notte a
  Godo con la furia di una banda di ladri, non è
  stato il padrone di casa ­ che in quel momento
  si trovava fuori a cena ­ ma un suo
  collaboratore, un 44enne di origine straniera,
  intervenuto quando l' allarme, collegato anche
  al suo cellulare, ha segnalato quell' intrusione.
  Il bottino è ancora da quantificare, anche se
  non sembra ingente. I malviventi, grazie a un
  flessibile, sono riusciti ad aprire la cassaforte
  nella quale c' erano alcuni preziosi. Gente
  esperta insomma: con l' attrezzatura giusta;
  che ha saputo scegliere il momento giusto per
  agire, cioè quando dentro non c' era nessuno.
  E che magari sapeva pure che quell' allarme
  era scattato tante altre volte a causa di uccelli
  o di topi: dunque non era così scontato che
  qualcuno, questa volta, si facesse vedere.
  Invece il 44enne, che abita a poche centinaia
  di metri, quando il suo cellulare si è attivato, ha mollato la cena e si è incamminato. Tutto è accaduto a
  cavallo delle 22. Sul posto, oltre ai carabinieri della caserma di Russi e a quelli del Radiomobile, sono
  intervenuti anche i colleghi del nucleo Investigativo a cui spetterà il compito di dare un volto e un nome
  ai cinque. La villa in questione appartiene a un ultraottantenne vedovo di una famiglia del posto molto
  nota e benestante. Non si trova in una zona deserta, ma è circondata da un ampio parco recintato: si
  presta dunque potenzialmente a visite di malintenzionati.
  «Si trovava fuori a cena, credo a Milano Marittima. Lo fa spesso, e sta via giusto un paio d' ore. E anche
  la figlia era fuori: penso al cinema con amiche», ha raccontato il fratello del padrone di casa, di qualche
  anno più giovane e residente nella medesima zona. È lui ad avere prestato i primi soccorsi al 44enne.
  «In quel momento, mi trovavo in strada vicino a casa quando ho visto un uomo insanguinato che
  correva».
  «POCO DOPO ho capito che si trattava» del collaboratore, «un bravissimo ragazzo. Mi sono avvicinato:
  ho notato che era aveva sangue in faccia. L' ho subito accompagnato in pronto soccorso. E così,
  durante il viaggio, mi ha raccontato cosa era successo». Tutto è partito dal cellulare: quando è arrivato il
  segnale di intrusione, il 44enne forse pensava a un altro falso allarme. Tuttavia una volta sul posto, ha
  capito che nella villa c' erano due intrusi: «Li ha chiusi a chiave dentro. Loro però avevano sfondato una
  finestra. In ogni caso, altri tre erano in giardino. Mi ha detto di essere riuscito a picchiarne uno: poi l'
  hanno preso da dietro e l' hanno malmenato». Alla fine è riuscito a divincolarsi mentre i cinque sono

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  RUSSI SI INIZIA OGGI CON IL CANTAUTORE E PIANISTA GIACOMO TONI

  Ziggy bar, compleanno in musica
  Tre giorni di live con artisti della scena indipendente italiana

  TRE GIORNI di musica live durante i quali si
  alterneranno sul palco nomi storici della scena
  indipendente italiana, in primis i piemontesi
  Statuto, giunti al traguardo dei 35 anni di
  attività, ma anche artisti romagnoli già
  affermati a livello nazionale, come il cantautore
  Giacomo Toni, inventore di un folle sound
  ibrido battezzato 'piano­punk', nonché
  promesse dell' underground tricolore come
  Riccardo Zanotti, penna e voce dei
  bergamaschi Pinguini Tattici Nucleari.
  È un programma ricco, per tutti i gusti e tutte le
  orecchie, quello che Nicola Fabrizio, per tutti
  'Zigulo', ha messo in piedi con l' obiettivo di
  festeggiare il primo anno del suo Ziggy Bar
  che è diventato un punto di riferimento per i
  giovani e meno giovani di Russi e dintorni. «È
  stato un anno tanto impegnativo quanto ricco
  di soddisfazioni ­ racconta Fabrizio ­ un
  traguardo che mi sembrava giusto celebrare
  con una festa in musica dedicata a tutti i clienti
  che hanno contribuito alla crescita del locale».
  Il mini­festival, a ingresso gratuito, si apre
  oggi, dalle 18, con le esibizioni di Colibrì
  Quartet, Mara Luz e, dalle 21.30, il live di Giacomo Toni. Domani, con gli stessi orari, spazio a Critica
  Costruttiva e ai concerti di due band russiane, Desert Wizards e Drive Me Dead. Chiuderanno il lunedì
  in musica gli Statuto con uno show che ripercorre la loro intera carriera consacrata alla cultura mod e
  ska.
  Per l' ultima serata, martedì 1 maggio, saliranno sul palco allestito nell' area verde adiacente al bar, in
  via Ungaretti 70, L' Ultimo uomo sulla luna, Two Brands, Il Mistico e l' aviatore e Riccardo Zanotti
  (Pinguini Tattici Nucleari).
  Per informazioni: cell.
  346.6130580 o su Facebook nella pagina 'ziggybarrussi'.

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  OGGI LA PENULTIMA GIORNATA

  Il Classe cerca i playoff, Russi e S.Pietro in Vincoli
  vicini alla retrocessione
  SI GIOCANO oggi alle 15.30 le gare della
  penultima giornata di regular season nel
  campionato di Eccellenza. Tutti i verdetti sono
  ancora da scrivere. Se la capolista
  Savignanese batte il Corticella è promossa in
  D con un turno di anticipo. In coda ci sono 5
  delle formazioni ravennati che lottano per non
  retrocedere, fra cui Russi e San Pietro in
  Vincoli che rischiano parecchio.
  Diegaro­Classe. Per cercare di scrivere la
  storia, ovvero per conservare il 2° posto in
  classifica che garantirebbe l' accesso agli
  spareggi per la promozione, i biancorossi ­
  padroni del proprio destino ­ devono vincere.
  L' undici di mister Evangelisti (appiedato per
  un turno dal giudice sportivo) non subisce gol
  da 472' e, nelle ultime 8 giornate, ha incassato
  solo una rete, peraltro su rigore.
  Massa Lombarda­Alfonsine. I padroni di casa,
  privi dello squalificato Valli, non hanno
  alternative se non quella di portare a casa la
  vittoria che manca da 6 turni (costellati peraltro
  da 4 sconfitte e 2 pareggi). La formazione
  bianconera è infatti scivolata in zona playout e
  ora ha una lunghezza da rimontare sul Sanpaimola. L' Alfonsine invece è fuori dai giochi.
  In vetrina c' è tuttavia Riccardo Innocenti, capocannoniere del girone B con 21 reti.
  Faenza­Castrocaro. Al 10° posto con 43 punti (di cui 6 nelle ultime 3 giornate) i manfredi sono salvi
  matematicamente e potranno giocare in scioltezza le ultime due gare. In vetrina c' è il bomber
  Grazhdani, vicecannoniere in Eccellenza, autore di 18 reti.
  Sanpaimola­Argentana. Al 'Buscaroli' di Conselice passa l' autobus della salvezza. La formazione di
  San Patrizio è annunciata col morale alto dopo aver bloccato la capolista a domicilio. Mister Mariani (16
  punti nelle ultime 9 giornate) potrebbe completare un percorso prodigioso.
  Marignanese­Cervia. I gialloblù sono ad un passo dal terzo playout consecutivo. Con 4 punti da
  rimontare sulla zona salvezza, servirebbe un mezzo miracolo per evitare lo spareggio. La vittoria manca
  da 5 turni, anche se, nelle ultime 3 trasferte (Classe, Alfonsine e Diegaro), sono stati conquistati
  altrettanti pareggi.
  Russi­Progresso. Se non arriva una vittoria contro i bolognesi (che con 3 punti di margine non sono
  ancora al riparo dalla zona playout) i falchetti potrebbero retrocedere già stasera. La zona playout dista
  4 punti, oppure si potrebbe riattivare il meccanismo con la 13ª classificata, che ora però è lontana 8
  punti (devono scendere a 6).

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  Baseball serie A2

  Il Godo a Collecchio concede troppi punti
  NULLA da fare per il Godo nella prima sfida
  col Collecchio persa 9­5. La gara dei lanciatori
  italiani vede alternarsi sul monte di lancio
  godese Galleotti (6 riprese lanciate) e Casalini
  (3). I Goti non sfruttano in attacco alcune
  occasioni che potevano far girare il match
  dalla loro parte. La formazione di casa si porta
  in vantaggio al 1° inning con 2 punti ottenuti su
  Galeotti non in giornata: per lui 6 punti, 5 pgl e
  8 bv. Al 3° attacco la reazione di orgoglio del
  Godo consente di agguantare il temporaneo
  pareggio: doppio di Luca Servidei, colpiti
  Bucchi e Rubboli, la valida di Evangelista
  porta a casa i punti di Servidei e Bucchi. Al 7°
  attacco il Godo riempe le basi con un solo
  eliminato, ma conquista solo un punto e nella
  ripresa successiva ottiene 2 punti, lasciando
  uomini in base che potevano riaprire il
  confronto. Nel box di battuta si distinguono
  Davide Meriggi (2 valide su 4 turni con un
  triplo e un doppio), Luca Servidei 2/4 con due
  doppi e Rubboli con 2/4.
  Successione punteggio: Godo 002 000 120=5,
  bv 9, errori 3; Collecchio: 200 130 21X=9, bv
  11, e 2.

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  Il Def. Nei prossimi tre anni uscite primarie in aumento del 4,5% ­ Sulla sostenibilità il nodo
  crescita

  Spesa ancora su, +7 miliardi agli statali
  ROMA Tra arretrati e aumenti a regime, i
  rinnovi contrattuali del pubblico impiego
  valgono pochi spiccioli, meno di sette miliardi.
  Il dato puntuale sul costo lordo dei nuovi
  contratti arriva dalla tabella che il Def,
  esaminato nel consiglio dei ministri di giovedì,
  dedica al conto economico delle
  amministrazioni pubbliche. La spesa per i
  redditi nella Pa vola quest' anno a 170,99
  miliardi, cioè 6,98 miliardi sopra i livelli dello
  scorso anno. La gobba arriva dopo anni di
  stabilità, dovuta proprio al lungo blocco della
  contrattazione nel pubblico impiego; p e r i
  prossimi tre anni, esaurito l' effetto degli
  arretrati, le uscite si fermeranno a 169,7
  miliardi, per scendere a 169,2 nel 2020.
  Queste dinamiche hanno bisogno di qualche
  spiegazione. I 169,7 miliardi del 2019, 5,7
  miliardi sopra la spesa dell' anno scorso,
  indicano con buona approssimazione il valore
  a regime dei nuovi contratti e del riordino delle
  carriere che ha interessato il personale delle
  forze di sicurezza. Nel dato infatti pesano gli
  aumenti riconosciuti in busta paga, ma non gli
  arretrati 2016­2018 che si concentrano su
  quest' anno. Attenzione, però, perché dal 1°
  gennaio prossimo parte il nuovo triennio contrattuale, e la manovra d' autunno dovrebbe rimettere mano
  al portafoglio: il Def leggero varato dal governo, che si limita ai tendenziali a politiche invariate, tiene
  conto però solo della futura indennità di «vacanza contrattuale», cioè la voce che arriva ai dipendenti
  pubblici quando il contratto è in ritardo. La stessa impostazione a politiche invariate spiega anche la
  flessione della spesa nel 2020, quando senza nuovi interventi finirebbe il finanziamento delle missioni di
  pace.
  Quello del pubblico impiego è un costo lordo, perché un terzo degli aumenti si riflette in maggiori
  entrate fiscali e contributive (solo per lo Stato, perché per gli enti locali l' effetto è minimo e limitato alle
  addizionali). Ma è solo una delle uscite in aumento, all' interno di una proiezione che porta la spesa
  primaria (quindi al netto degli interessi) a 761,1 miliardi nel 2021, con una crescita del 4,5% rispetto alle
  previsioni di quest' anno e del 7,5% rispetto al consuntivo del 2017: e un nuovo "aiuto" arriva anche dai
  consumi intermedi (6,4 miliardi in più fra i livelli del 2017 e quelli del 2021) che soprattutto in sanità non
  riescono a fermarsi nonostante le centralizzazioni degli acquisti, i prezzi di riferimento Anac per molti
  beni e servizi e il tetto alle spese per i dispositivi medici.
  Nell' ottica del Def, la dinamica è resa sostenibile dalla crescita economica, che in quattro anni

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  Adempimenti. Entro domani circa 5 milioni tra autonomi e imprese dovranno inviare il modello
  annuale

  Calendario Iva senza tregua
  Tra comunicazioni e nuovi obblighi 17 adempimenti da qui a inizio 2019

  È sempre tempo di scadenze per l' Iva.
  Professionisti e imprese forse pensavano che
  una volta archiviato il maxi­invio di 1,3 miliardi
  di dati per lo spesometro (tra secondo
  semestre 2017 e possibilità di correggere
  omissioni o errori sul primo semestre senza
  sanzioni) il cammino sarebbe stato in discesa.
  Invece, il termine di domani per trasmettere la
  dichiarazione Iva 2018 (quindi relativa al 2017)
  è solo l' inizio di un lungo cammino.
  In tutto si possono arrivare a contare 17 tra
  comunicazioni, dichiarazioni o nuovi obblighi
  fino ai primi mesi 2019. Questo senza
  considerare la componente legata a
  liquidazioni, versamenti e acconti né gli
  Intrastat e gli adempimenti più specifici. Ma
  non significa che tutti i contribuenti Iva (con le
  naturali esclusioni previste per legge)
  debbano sostenere questo "sforzo".
  Tanto per fare qualche esempio, chi presenta
  la dichiarazione entro domani poi non è
  interessato dalla tardiva entro il 30 luglio o chi
  opta per lo spesometro semestrale evita
  almeno due scadenze.
  La questione di fondo è che l' Iva resta una
  sorta di "sorvegliata speciale". Come si legge
  tra le righe dell' ultimo Def approvato giovedì in Consiglio dei ministri, il Vat gap (ossia la misura dell'
  evasione) è quantificato dalla Commissione in circa 35 miliardi di euro per l' Italia.
  Un numero in discesa rispetto al recente passato, frutto anche di una serie di misure richieste (e
  ottenute su concessione di Bruxelles) dal nostro Paese come l' estensione del reverse charge, lo split
  payment (diventato col tempo sempre più ampio) e ora l' obbligo di e­fattura tra privati. Misure utilizzate
  per contrastare l' evasione, ma che hanno come effetto collaterale quello di drenare liquidità alle
  imprese interessate e di aumentare la possibilità che finiscano a credito, da portare in compensazione o
  da chiedere a rimborso. Senza dimenticare l' ulteriore difficoltà della stretta sulla detrazione Iva, su cui
  poi si è cercato di intervenire in via interpretativa per evitare che gli operatori economici perdessero
  milioni di legittime detrazioni per le fatture non ancora registrate.
  Proprio la dichiarazione Iva, che riguarda quasi 5 milioni di operatori tra autonomi, ditte e società (il
  numero potrebbe essere leggermente limato rispetto al passato a causa degli accessi al regime
  forfettario che sono esonerati dall' adempimento) e il modello Tr relativo al primo trimestre 2018 in
  scadenza domani sono il banco di prova per chiedere i rimborsi . Del resto i rimborsi Iva (12 miliardi)
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  L' ANALISI

  La neutralità smarrita per inseguire il gettito
  La ricerca spasmodica e disordinata di
  combattere le frodi Iva, l' utilizzo della
  specifica imposta quale forma naturale di
  recupero di gettito, l' ansia continua di
  rifinanziare in modo più o meno surrettizio le
  clausole di salvaguardia che, in modo
  periodico, assillano il legislatore di turno sono
  gli elementi che hanno contribuito negli ultimi
  anni a snaturare completamente l' imposta sul
  valore aggiunto. L' Iva è, almeno nella logica di
  chi l' ha concepita un' imposta c h e p e r l '
  operatore economico dovrebbe risultare del
  tutto neutrale e dovrebbe economicamente
  gravare solo sul consumatore finale. Questo
  che costituisce il principio cardine del sistema
  è stato stravolto da una serie di meccanismi
  che, per lo più sul piano finanziario e, in alcuni
  casi anche sul piano economico, gravano
  direttamente sull' operatore, sia esso impresa
  o professionista.
  In particolare, il legislatore, e a dire il vero non
  solo quello nazionale, ha tra l' altro, previsto l'
  introduzione: sempre in modo più allargato del
  meccanismo del reverse charge, oltre che
  nelle operazioni internazionali, anche nelle
  transazioni interne; in via provvisoria dello split
  payment, dapprima nei confronti delle pubbliche amministrazioni e poi esteso dal luglio 2017 a tutte le
  controllate della Pa e alle controllate di queste, oltre che alle società quotate al Ftse Mib; di regole che
  impongono per i depositi Iva e depositi fiscali, al momento dell' immissione in consumo, dei beni in essi
  introdotti, all' operatore di versare l' Iva in modo diretto con F24 senza possibilità di compensazione.
  Tutti questi strumenti, ispirati principalmente da volontà antievasione, si sono trasformati per gli
  operatori in strumenti di creazione di crediti Iva non subito utilizzabili perché soggetti a stretti limiti
  normativi (si pensi alla compensazione orizzontale possibile con strette regole procedurali per importi
  limitati a 700mila euro) o perché soggetti a procedure di rimborso per lo più lente con istruttorie più o
  meno complicate. Inoltre, l' introduzione delle predette misure hanno comportato la creazione ex novo di
  una serie di nuovi adempimenti.
  Tutto questo ci deve far riflettere se, invece di inseguire, il gettito (molte volte solo apparente) non sia
  meglio ritornare a privilegiare il sistema che deve garantire nel tempo delle entrate stabili e del tutto
  prevedibili, consentendo al contribuente di pianificare per tempo le risorse finanziarie necessarie per far
  fronte al debito erariale.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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