COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
 Mercoledì, 17 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                     Mercoledì, 17 aprile 2019

Prime Pagine
 17/04/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                         1
 17/04/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                        2
Cronaca
 17/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8
 Gattini abbandonati vicino ai rifiuti Salvati dalla Clama                                                                 3
Cultura e Turismo
 17/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                         GIANNI ARFELLI
 Trilok Gurtu a Imola e poi doppio Bosso a Russi e                                                                         5
 16/04/2019 Ravenna24Ore.it
 Russi: Esce "Proteste in Sol" il nuovo lavoro discografico di Daniele...                                                  7
Politica locale
 16/04/2019 Ravenna Today
 Manifesti elettorali stracciati e adesivi antifascisti, il candidato...                                                   8
 16/04/2019 Ravenna24Ore.it
 Russi: I manifesti elettorali strappati e gli adesivi antifascisti. Per...                                                9
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 17/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                              Ministero dell' Economiae delle Finanze
 «NESSUN RECORD DEL CONTO DISPONIBILITÀ»                                                                                   10
 17/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 16                                                                Simone Tagliapietra
 Appalti smart per stimolare l' innovazione                                                                                12
 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 2                                                                    MARINO LONGONI
 Il Parlamento ingiunge, la burocrazia non fa                                                                              14
 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 16
 Poste Italiane, online il sito sui piccoli comuni                                                                         16
 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 34                                                                   SERGIO TROVATO
 Tassate le aree demaniali                                                                                                 17
 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 34
 Un portale per i piccoli comuni                                                                                           19
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
17 aprile 2019
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
                                    Prima Pagina

                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
17 aprile 2019
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
17 aprile 2019
Pagina 8                            Corriere di Romagna
                                    (ed. Ravenna-Imola)
                                                          Cronaca

  Gattini abbandonati vicino ai rifiuti Salvati dalla
  Clama
  «Erano quattro, stremati e senza cibo. Ogni anno a primavera cominciano le emergenze
  e durano mesi»

  RAVENNA Quattro gattini appena nati messi in
  una scatola e "gettati" vicino ad un bidone dell'
  immondizia a San Pancrazio. I cuccioli erano
  sfiniti, abbandonati senza neppure una
  copertina o un telo per proteggerli dalle
  temperature notturne ed erano privi di cibo.
  Per fortuna qualcuno ha sentito i loro miagolii
  disperati e ha avvertito l' associazione Clama
  che li ha salvati. Ma la preoccupazione e che
  come sempre, non sarà un caso isolato.
  Tempo di abbandoni «Con la primavera
  cominciano ad arrivare gli abbandoni dei
  gattini - spiega Cristina, volontaria dell'
  associazione Clama -, un fenomeno che si
  ripete ogni anno e che continua purtroppo
  anche in estate. I quattro cucciolini gettati in
  una scatola a San Pancrazio sono stati salvati,
  ma l' emergenza continua che si verifica ogni
  anno ci trova sempre più in difficoltà.
  Nello stesso luogo lo scorso anno erano stati
  abbandonati altri tre gattini e durante l' estate
  scorsa sono stati tanti, troppi, gli episodi
  analoghi. Purtroppo molte persone ancora
  pensano che i gatti sono animali che se la
  cavano sempre e li abbandonano, ma nei
  primi giorni di vita hanno pochissime
  probabilità di sopravvivenza». L' Associazione
  Clama procederà con una denuncia contro
  ignoti per abbandono e maltrattamento di
  animali, «il giudizio morale nei confronti del
  mentecatto senza cuore lo lasciamo invece alle coscienze personali», affermano dall' associazione.
  Sterilizzare i gatti La soluzione per evitare gli abbandoni esiste, ma molte persone la ignorano:
  sofferenza e mor tedi cuccioli sono il frutto di mancate sterilizzazioni, considerate da troppi ancora
  "contro natura" mentre appare naturale strappare alle mamme e condannare a morte certa i piccoli
  innocenti.
  «L' Associazione ha avviato in aprile un progetto per sterilizzazioni gratuite o a prezzi popolari di animali
  da compagnia - ricorda Cristina -: chi ha redditi bassi non paga nulla, gli altri possono sterilizzare i gatti
  con 30 euro, nonparliamo di cifre alte». Perin formazioni e dettagli sul progetto è possibile consultare il
  sito www.assclama.org, o scrivere all' indirizzo clama2010@libero.it.

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
17 aprile 2019
Pagina 8                           Corriere di Romagna
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
17 aprile 2019
Pagina 39                           Corriere di Romagna
                                    (ed. Ravenna-Imola)
                                                    Cultura e Turismo

  Trilok Gurtu a Imola e poi doppio Bosso a Russi e
  San Mauro
  Il grande percussionista indiano questa sera all' Ebe Stignani; poi il trombettista con due
  diverse band

  RAVENNA Settimana intensa per il festival
  jazz regionale "Crossroads", che cala alcuni
  degli assi che ha nella manica: si comincia con
  il percussionista indiano TrilokGurtu, questa
  sera a Imola, per proseguire con due
  formazioni guidate da Fabrizio Bosso, artista
  residente nel festival. Il trombettista torinese
  sarà a Russi giovedì 18 aprile con lo Spiritual
  Trio, e a San Mauro Pascoli venerdì 19 aprile
  con il suo quartetto.
  Trilok Gurtu Si parte quindi stasera alle 21.15
  dal teatro Ebe Stignani di Imola con Trilok
  Gurtu, che abbiamo già visto a Crossroads
  quest' anno, stavolta con un quartetto
  internazionale che prende il suo nome: la
  Trilok Gurtu Band. Il sessantottenne maestro
  delle percussioni di Bombay è una delle
  personalità più importanti a livello mondiale
  per quanto riguarda la tecnica percussiva
  applicata aljazz, al pop e, soprattutto,
  allaworld music. Ovviamente il suo strumento
  principe sono le tabla, ma il set di percussioni
  e oggetti, anche non appositamente nati per
  fare musica, che Gurtu usa è sterminato e
  sorprendente. Scoperto e lanciato da John Mc
  Laughlin, il musicista indiano ha poi lavorato
  con moltissimi artisti in diversi generi musicali,
  perfino nel pop, con Ivano Fossati, Marina Rei,
  Gianna Nannini e Adriano Celentano.
  Tra le sue moltissime incisioni, merita una
  citazione "Spellbound", del 2013, tributo al suo maestro Don Cherry, con la partecipazione di alcuni tra i
  migliori trombettisti mondiali, tra cui Paolo Fresu e Nils Petter Molvaer, alle prese conbrani originali e
  composizioni di Dizzy Gille spiee Miles Davis. La formazione che vedremo a Imola comprende Frederik
  Koster alla tromba, Tu lug Tirpan alle tastiere e Jonathan Ihlenfeld Cunado al basso elettrico. Biglietti a
  20 euro.
  Spiritual Trio È Fabrizio Bosso, come dicevamo, il protagonista dei due concerti successivi. A partire
  dall' esordio con il disco Fast Flight (2000) Bosso ha collaborato con i migliori jazzisti italiani (Stefano Di
  Battista, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Enrico Rava), ma ormai siamo abituati ad ascoltarlo soprattutto in
  veste di leader in contesti orchestrali, oppure con i gruppi a suo nome, dal quintetto al trio.

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
17 aprile 2019
Pagina 39                           Corriere di Romagna
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
16 aprile 2019
                                        Ravenna24Ore.it
                                                   Cultura e Turismo

  Russi: Esce "Proteste in Sol" il nuovo lavoro
  discografico di Daniele "Gil" Ferretti
  11 tracce quasi interamente di protesta verso una società sempre più disagiata

  Esce in questi giorni il nuovo lavoro
  discografico di Daniele "Gil" Ferretti , storico
  batterista della band Romagnola "Guercia
  figura goffa" che negli anni '70 e '80 era
  portavoce delle proteste di quel periodo,
  attraverso il loro genere musicale che prese
  poi definizione come Rock Progressivo. La
  protesta E restando in tema di protesta il
  nuovo album di Ferretti si intitola proprio
  "Proteste in Sol", dove fra i vari brani trova
  posto l' insoddisfazione di "Gil" dovuta ad una
  società cambiata radicalmente , con l' avvento
  di internet e in ultimo degli smartphone, che
  stanno condizionando le persone verso un
  fronte sociale di disagio sempre peggiore . "A
  cosa serve questo progresso - si chiede
  Ferretti - se in rete corri il rischio di trovare
  droghe, pedofili, cyberbullismo, sfide
  impossibili a costo della vita? Fino a 30 anni fà
  c' era la voglia di divertirsi e di vivere, che ora
  non vedo più nelle ultime generazioni". Il disco
  Nel disco trovano posto 11 tracce , di cui 7 per
  l' appunto di protesta verso i cambiamenti
  sbagliati della società e delle persone. Un
  brano dedicato alla figlia, uno alla luna, uno
  dedicato a una micia di nome Ada, e a
  chiudere questo album dalle forti rimarcature
  rock cantautoriale e rock progressive , un
  brano scritto nel 1971 con Vittorio Bonetti per l' allora "Guercia" e mai edito. A questo album, scritto
  interamente da Ferretti e mixato al Duna Studio di Russi, hanno preso parte Enrico Dragoni, Simone
  Rosty, Francesco Cimatti, Vittorio Bonetti, Gloria Ferretti e il talentuoso Gabriele "Cico" Cicognani , che
  ha curato anche tutti gli arrangiamenti del disco. "A Cico devo molto per lo straordinario lavoro che ha
  svolto - afferma Daniele Ferretti - in questi mesi di collaborazione mi ha fatto capire che vanno più d'
  accordo le persone che sono musicalmente opposte, rispetto a quelle che la pensano alla stessa
  maniera. Cico è un' anima jazz e funky. mentre il mio è un genere rock. In lui ho trovato tanti motivi di
  discussione musicale - conclude Ferretti - ma soprattutto ho trovato un amico" . Il disco sarà presentato
  sabato 20 aprile alle ore 19,30 allo Ziggy bar di Russi.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
16 aprile 2019
                                           Ravenna Today
                                                       Politica locale

  Manifesti elettorali stracciati e adesivi antifascisti, il
  candidato sindaco: "Offese ridicole"
  Andrea Flamigni, candidato sindaco per la lista Russi Libera e Sicura alle elezioni
  amministrative del 26 maggio, risponde così ad alcuni gesti vandalici avvenuti nella
  notte a Russi

  "Russi Libera e Sicura" lista fascista? Per
  qualcuno che si diverte a deturpare i manifesti
  con la mia faccia e ad attaccare adesivi
  antifascisti sicuramente sì, ma credo che non
  ci sia affermazione più ridicola". Andrea
  Flamigni, candidato sindaco per la lista Russi
  Libera e Sicura alle elezioni amministrative del
  26 maggio, risponde così ad alcuni gesti
  vandalici avvenuti nella notte a Russi: ""Russi
  Libera e Sicura" è una lista civica con valori
  ben definiti, che preferisce combattere la
  propria battaglia elettorale con il dialogo e il
  rispetto, nell' interesse dei cittadini russiani. La
  nostra lista è nata dall' unione di tutte le realtà,
  civiche e di centro-destra, attive sul territorio in
  opposizione all' attuale maggioranza. Al centro
  del nostro programma ci sono il cittadino e la
  famiglia, le iniziative per la persona e la
  famiglia sono improntate al principio di
  solidarietà e di sussidiarietà, costituiscono un
  nodo centrale della pubblica amministrazione,
  la base di ogni altra politica di sviluppo,
  accrescendo così la coesione sociale nel
  rispetto di ogni diversità. Io, come medico ho
  un codice deontologico da rispettare e al
  primo posto metto la tutela della persona e il
  rispetto delle regole". "Preferisco combattere
  la mia battaglia elettorale con le proposte, i
  programmi e anche le critiche, ma sempre nel rispetto dell' avversario e della pluralità di idee -
  sottolinea il candidato - Alle offese preferisco il confronto sui temi più cari ai cittadini, poi saranno loro a
  decidere. Se per qualcuno è più facile rispondere con la solita caccia alle streghe dandoci dei fascisti,
  se ne assumerà le proprie conseguenze al momento del voto. Vogliamo un cambiamento vero e
  abbiamo gli strumenti per realizzarlo, il 26 maggio sarà davvero l' occasione per voltare pagina".

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16 aprile 2019
                                        Ravenna24Ore.it
                                                      Politica locale

  Russi: I manifesti elettorali strappati e gli adesivi
  antifascisti. Per il candidato sindaco Flamigni sono
  offese ridicole
  In un comunicato, Andrea Flamigni candidato sindaco per la lista "Russi Libera e Sicura"
  interviene sui gesti vandalici

  "Russi Libera e Sicura" lista fascista? Per
  qualcuno che si diverte a deturpare i manifesti
  con la mia faccia e ad attaccare adesivi
  antifascisti sicuramente sì, ma credo che non
  ci sia affermazione più ridicola . "Russi Libera
  e Sicura" è una lista civica con valori ben
  definiti, che preferisce combattere la propria
  battaglia elettorale con il dialogo e il rispetto ,
  nell' interesse dei cittadini russiani. La nostra
  lista è nata dall' unione di tutte le realtà, civiche
  e di centro-destra, attive sul territorio in
  opposizione all' attuale maggioranza. Andrea
  Flamigni , candidato sindaco per la lista Russi
  Libera e Sicura, risponde con un sorriso e con
  i fatti ad alcune provocazioni che stanno
  cercando di denigrare la sua figura e quella
  della lista. "Al centro del nostro programma ci
  sono il cittadino e la famiglia - prosegue
  Flamigni - le iniziative per la persona e la
  famiglia sono improntate al principio di
  solidarietà e di sussidiarietà, costituiscono un
  nodo centrale della pubblica amministrazione,
  la base di ogni altra politica di sviluppo,
  accrescendo così la coesione sociale nel
  rispetto di ogni diversità. Io, come medico ho
  un codice deontologico da rispettare e al
  primo posto metto la tutela della persona e il
  rispetto delle regole". "Preferisco combattere
  la mia battaglia elettorale con le proposte , i programmi e anche le critiche, ma sempre nel rispetto dell'
  avversario e della pluralità di idee; - sottolinea il candidato di Russi Libera e Sicura - alle offese
  preferisco il confronto sui temi più cari ai cittadini, poi saranno loro a decidere. Se per qualcuno è più
  facile rispondere con la solita caccia alle streghe, dandoci dei fascisti, se ne assumerà le proprie
  conseguenze al momento del voto. Vogliamo un cambiamento vero e abbiamo gli strumenti per
  realizzarlo, il 26 maggio sarà davvero l' occasione per voltare pagina". Galleria immagini Adesivi
  antifascisti attaccati in bacheca.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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17 aprile 2019
Pagina 5                                       Il Sole 24 Ore
                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  LALETTERADELMEF

  «NESSUN RECORD DEL CONTO DISPONIBILITÀ»
  Su "Il Sole 24 ore" del 13 aprile scorso è stato
  pubblicato un articolo a firma di Alessandro
  Plateroti dal titolo "Il mistero dei 79 miliardi
  sepolti in Bankitalia" in cui si sostiene che la
  giacenza del Conto di tesoreria intestato al
  Tesoro presso la Banca d' Italia ("Conto
  disponibilità") «ha raggiunto la cifra record di
  79 miliardi di euro nel mese di gennaio».
  Il Conto disponibilità in realtà è la somma di
  diversi conti, è disciplinato da norme di legge
  ben precise e comprende la quasi totalità dei
  conti di tutte le Amministrazioni Pubbliche
  soggette al regime di Tesoreria Unica. A
  differenza di quanto affermato nell' articolo,
  esso è gestito dal Ministero dell' Economia e
  Finanze, e non dalla Banca d' Italia, attraverso
  un sistema di scambio di informazioni continuo
  che coinvolge ogni giorno, sei volte al giorno, il
  Dipartimento del Tesoro, la Ragioneria
  Generale dello Stato e la Banca d' Italia, per
  poter monitorare e prevedere con la massima
  precisione possibile ogni entrata e uscita dai
  conti di Tesoreria.
  Per quanto riguarda la presunta giacenza
  record registrata a fine gennaio 2019, pari a
  78.656 milioni, come si può facilmente
  v e r i f i c a r e             s u l         s i t o       d e l     D e b i t o                      Pubblico
  (http://www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico/gestione_liquidita/dati_liquidita/index.html), occorre
  evidenziare che non si tratta di un evento eccezionale dato che valori analoghi si sono registrati a luglio
  2018 (79.163 milioni di euro) e a gennaio 2017 (77.094 milioni di euro), mentre a luglio 2014 e 2016 il
  saldo risultava essere addirittura superiore ai 100 miliardi di euro.
  Il valore di 42,2 miliardi cui si riferisce l' articolo rappresenta, nel bilancio della Banca d' Italia, il totale
  delle passività verso la Pa e altre controparti e di tale valore circa 10,5 miliardi sono riferibili ai depositi
  di clearing house tra cui il Fondo nazionale di risoluzione. La giacenza del Conto disponibilità è, quindi,
  pari a 31,6 miliardi. Tale valore è riferito al Conto disponibilità al netto degli impieghi, al netto cioè di
  quelle operazioni di impiego della liquidità al fine del raggiungimento del saldo obiettivo stabilito dalla
  Bce. Si tratta delle operazioni di cash management che consistono nel collocare all' esterno della
  Tesoreria una parte delle giacenze liquide del Tesoro allo scopo di ottimizzarne i rendimenti.
  Pertanto, l' aggregato cui riferirsi in maniera corretta è il saldo del Conto disponibilità al lordo degli
  impieghi che, alla fine del 2018, presenta un valore pari a 34,6 miliardi contro i 29 miliardi di fine 2017
  con una variazione in termini percentuali di 19 punti circa.
  Peraltro, la previsione del saldo finale del Conto viene ogni anno riportata nel Def e si può verificare

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17 aprile 2019
Pagina 5                                      Il Sole 24 Ore
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                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Appalti smart per stimolare l' innovazione
  Francia e Germania hanno recentemente
  presentato un manifesto per una politica
  industriale europea per il XXI secolo,
  stimolando un vivace dibattito sul tema in tutto
  il continente. Il manifesto si basa su una
  semplice idea: in un contesto di crescente
  concorrenza globale, l' Europa deve unire le
  sue forze per rimanere una potenza
  manifatturiera a livello globale. A tal fine, il
  manifesto propone una nuova politica
  industriale, basata su maggiori finanziamenti
  pubblici all' innovazione, nonché su una
  revisione delle regole di concorrenza della Ue
  e su misure di protezione per le tecnologie e le
  imprese del Vecchio continente.
  L' idea fondante del manifesto è buona: l'
  Europa ha bisogno di una politica industriale
  per garantire che le sue imprese rimangano
  altamente competitive a livello internazionale,
  nonostante la concorrenza della Cina e degli
  altri grandi attori. Tuttavia, gli strumenti indicati
  dal manifesto franco-tedesco non paiono
  sufficienti al raggiungimento dell' obiettivo.
  In primo luogo, va notato che il tema dei
  finanziamenti       pubblici a l l ' i n n o v a z i o n e
  riecheggia una lunga storia di politica
  industriale, sia in Francia che in Germania. Una storia influenzata dall' esperienza della Defense
  advanced research projects agency (Darpa), un' agenzia del dipartimento della Difesa statunitense
  responsabile per lo sviluppo di tecnologie emergenti.
  Tuttavia, la semplice trasposizione nel contesto europeo di Darpa andrebbe gestita con attenzione
  perché potrebbe non dare gli effetti desiderati. Il successo di Darpa è legato al più ampio ecosistema
  economico degli Stati Uniti, fortemente orientato alla promozione dell' innovazione e capace di tradurre
  l' innovazione in prodotti commerciabili, anche attraverso la creazione di un primo mercato tramite gli
  appalti pubblici.
  In altre parole, i finanziamenti statali per l' innovazione non possono garantire, da soli, lo sviluppo
  industriale. Le limitate risorse economiche di Darpa dimostrano che la creazione delle condizioni per
  rendere commercializzabili i prodotti innovativi è più importante dei finanziamenti pubblici. Negli Usa
  come in Cina, la maggior parte degli investimenti per l' innovazione viene dal settore privato.
  Una nuova politica industriale della Ue dovrebbe innanzitutto concentrarsi su due elementi: il
  completamento del mercato unico europeo e l' uso strategico degli appalti pubblici.
  Il mercato unico europeo continua a essere frammentato nel settore dei servizi, impedendo di fatto alle
  imprese europee più innovative di accedere facilmente a un vasto mercato primario, come avviene
  invece per le loro controparti americane e cinesi nei rispettivi mercati nazionali. A questo proposito, è
  fondamentale sviluppare un solido quadro normativo europeo, incentrato sulla garanzia della
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  L' analisi

  Il Parlamento ingiunge, la burocrazia non fa
  L' articolo 3 del disegno di legge in materia di
  semplificazioni esaminato dalla Camera e in
  attesa del voto del Senato vieta all' Agenzia
  delle entrate di chiedere ai contribuenti
  «documenti relativi a informazioni disponibili
  nell' Anagrafe tributaria». Norma di grande
  civiltà: perché chiedere al contribuente un
  documento già in proprio possesso? Peccato
  che una norma simile sia già stata approvata
  almeno tre volte, evidentemente senza grandi
  risultati pratici.
  La prima volta risale alla riforma Bassanini del
  1990 che, al comma 2 dell' articolo 18,
  stabiliva che «al contribuente non possono, in
  ogni caso, essere richiesti documenti e
  informazioni già in possesso dell'
  Amministrazione». A quei tempi, una norma
  rivoluzionaria. Ma le abitudini sono dure a
  morire. Così il legislatore, dieci anni dopo,
  pensò bene di intervenire con una legge
  particolare, lo Stato dei diritti del contribuente,
  che aveva la pretesa di fissare i principi
  generali, inviolabili, del rapporto tra cittadini e
  pubblica amministrazione (è invece una delle
  norme più violate dallo stesso legislatore).
  All' articolo 6, comma 4, si fissava
  solennemente il principio che «al contribuente
  non possono, in ogni caso, essere richiesti
  documenti ed informazioni già in possesso dell' amministrazione finanziaria o di altre amministrazioni
  pubbliche». Repetita iuvant.
  Nonostante ciò la pubblica amministrazione non perse la (comoda) abitudine di chiedere al cittadino
  documenti già in suo possesso, tanto che 11 anni dopo il legislatore ritenne necessario ritornare sull'
  argomento con l' articolo 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183 ribadendo, per la terza
  volta, il principio che la p.a. non può più richiedere ai cittadini la presentazione di documenti detenuti da
  altre pubbliche amministrazioni.
  Ora siamo alla quarta «grida».
  Evidentemente, in Italia, nemmeno la pubblica amministrazione ha il sacro rispetto per la legge, ed è
  necessario richiamarla continuamente ai suoi doveri. Oppure il valore primario di questa norma (non è
  un caso se l' approvazione è sempre avvenuta poco prima di una chiamata alle urne) non è quello
  giuridico ma quello estetico: una specie di spot elettorale, da non prendere troppo sul serio.
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17 aprile 2019
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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Poste Italiane, online il sito sui piccoli comuni
  Poste Italiane ha lanciato il nuovo portale che
  aggiorna in modo trasparente gli impegni
  realizzati per i comuni meno densamente
  abitati presentati ai «Sindaci d' Italia» dall'
  amministratore delegato Matteo Del Fante lo
  scorso 26 novembre. Accanto alla conferma
  dell' impegno a non chiudere alcun ufficio
  postale nei comuni con meno di 5 mila abitanti,
  il nuovo portale (www.posteitaliane.it/piccoli-
  comuni) elenca l' installazione di 102 nuovi
  Atm Postamat in altrettanti comuni, di 1.817
  nuove cassette postali in 1.278 comuni, d i
  1.304 spot wi-fi in 1.211 comuni, d i 9 3 8
  impianti di videosorveglianza in 477 comuni,
  oltre all' abbattimento di 157 barriere
  architettoniche in 151 comuni, n o n c h é l a
  creazione di un ufficio centrale dedicato al
  dialogo con i piccoli comuni.
  Il nuovo sito ospita una prima sezione dedicata
  ai «dati in evidenza», contenente i più
  importanti dati aggregati per ciascun impegno
  soddisfatto, e periodicamente aggiornata con l'
  avanzamento del programma. Una seconda
  sezione riepiloga gli «impegni in dettaglio»,
  con una panoramica su tutte le iniziative che
  compongono il programma, mentre la sezione
  «cerca Comune» offre invece la possibilità di
  visualizzare gli impegni realizzati per ciascuno
  delle migliaia dei piccoli Comuni: basta digitare il nome del comune e in tempo reale appare l'
  aggiornamento. È infine presente una quarta sezione di «news», che raccoglie una rassegna
  multimediale delle notizie principali dedicate al progetto.
  «Il nostro impegno concreto e tangibile a favore delle comunità dei piccoli comuni», ha detto Del Fante,
  «conferma il ruolo strategico della capillarità della nostra rete al servizio dei cittadini, del tessuto
  imprenditoriale e degli amministratori locali. Nell' incontro del novembre scorso avevamo promesso
  maggiore efficienza nei nostri 12.800 uffici postali presso i quali accogliamo ogni giorno 1,5 milioni di
  persone: con il portale dedicato a questo progetto vogliamo dare conto, giorno dopo giorno, in modo
  trasparente e immediato della realizzazione dei nostri obiettivi e delle nostre promesse».
  «A pochi mesi di distanza dal nostro incontro con l' Italia dei piccoli comuni», ha sottolineato il
  vicedirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, «abbiamo voluto dare un segno visibile della
  nostra vicinanza al territorio e della nostra sensibilità per le istanze locali. L' iniziativa è coerente con l'
  attenzione che da sempre l' Azienda riserva alle comunità e alle aree meno densamente popolate».

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  La Cassazione dà ragione al comune di Genova che incasserà 2 mln

  Tassate le aree demaniali
  Se destinate ad attività imprenditoriali

  Le aree scoperte demaniali affidate in
  concessione sono soggette al pagamento dell'
  Ici e dell' Imu. Si tratta di unità immobiliari
  autonome potenzialmente produttive di
  reddito. Non possono, infatti, essere
  inquadrate catastalmente nella categoria E, tra
  gli immobili esenti, poiché queste aree hanno
  un' autonomia funzionale e reddituale e sono
  indispensabili al concessionario di beni
  demaniali per lo svolgimento della sua attività.
  Questo importante principio è stato affermato
  dalla Corte di cassazione, con l' ordinanza
  10287 del 12 aprile 2019. Gli Ermellini hanno
  accolto le tesi del comune di Genova (difeso
  dall' avvocato Sara Armella) che ora incasserà
  2 milioni di euro per 5 annualità di Imu
  arretrate, oltre agli interessi Per i giudici di
  legittimità, «le aree scoperte di un terminal
  portuale, destinate all' esercizio di un' attività
  imprenditoriale, come nella specie, e
  produttive di reddito, costituiscono unità
  immobiliari imponibili ai fini Ici». Naturalmente,
  la stessa regola è applicabile all' Imu.
  Del resto le aree cosiddette «scoperte»,
  secondo la Cassazione, non sono classificabili
  in categoria E poiché sono indispensabili «al
  concessionario di aree demaniali per lo
  svolgimento della sua attività».
  È soggetta a imposizione ogni area, suscettibile di costituire un' autonoma unità immobiliare,
  «potenzialmente produttiva di reddito». Nella pronuncia viene richiamato l' articolo 2, comma 40 del dl
  262/2006, convertito dalla legge 286/2006, in base al quale nelle categorie E/1, E/2, E/3, E/4, E/5, E/6 ed
  E/9 non possono essere compresi immobili o porzioni di immobili destinati a uso industriale,
  commerciale e via dicendo, qualora abbiano autonomia funzionale e reddituale. Dunque, queste
  tipologie di unità immobiliari, per le loro stesse caratteristiche non possono essere riconosciute esenti.
  Anzi, sono proprio idonee a produrre un reddito, anche se utilizzate per finalità istituzionali dell' ente che
  ne è titolare. Il concessionario di aree demaniali è tenuto al pagamento dell' Ici e dell' Imu, nella qualità
  di soggetto passivo. A partire dal 2001 l' obbligo di pagamento delle imposte locali si è trasferito dal
  titolare dell' immobile a colui che detiene il possesso nella qualità di concessionario. Il citato articolo 3
  contempla, poi, tra i soggetti passivi, oltre al proprietario e all' usufruttuario, anche il superficiario, l'
  enfiteuta, il locatario finanziario, i titolari dei diritti di uso e abitazione.

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17 aprile 2019
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  da poste

  Un portale per i piccoli comuni
  Un sito web per monitorare l' impegno di
  Poste italiane nei confronti dei piccoli comuni.
  Il portale, online da ieri all' indirizzo
  www.posteitaliane.it/piccoli-comuni, aggiorna
  in tempo reale gli obiettivi del programma
  realizzato nei comuni c o n m e n o d i 5 . 0 0 0
  abitanti. Accanto alla conferma dell' impegno a
  non chiudere alcun Ufficio postale nei mini-
  enti, i l n u o v o p o r t a l e e l e n c a g i à o g g i l '
  installazione di 102 nuovi Postamat, di 1.817
  nuove cassette postali in 1.278 enti, di 1.304
  punti wi-fi in 1.211 comuni, di 938 impianti di
  videosorveglianza, oltre all' abbattimento di
  157 barriere architettoniche, nonché la
  creazione di un ufficio centrale dedicato al
  dialogo con i piccoli comuni. « I l n o s t r o
  impegno a favore delle comunità dei piccoli
  comuni», ha detto l' amministratore delegato di
  Poste italiane, Matteo Del Fante, «conferma il
  ruolo strategico della nostra rete al servizio dei
  cittadini, degli imprenditori e degli
  amministratori locali. C o n q u e s t o p o r t a l e
  vogliamo dare conto in modo trasparente e
  immediato della realizzazione dei nostri
  obiettivi e delle nostre promesse».
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