COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019
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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 17 aprile 2019 Prime Pagine 17/04/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 17/04/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 17/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 Gattini abbandonati vicino ai rifiuti Salvati dalla Clama 3 Cultura e Turismo 17/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 GIANNI ARFELLI Trilok Gurtu a Imola e poi doppio Bosso a Russi e 5 16/04/2019 Ravenna24Ore.it Russi: Esce "Proteste in Sol" il nuovo lavoro discografico di Daniele... 7 Politica locale 16/04/2019 Ravenna Today Manifesti elettorali stracciati e adesivi antifascisti, il candidato... 8 16/04/2019 Ravenna24Ore.it Russi: I manifesti elettorali strappati e gli adesivi antifascisti. Per... 9 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 17/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Ministero dell' Economiae delle Finanze «NESSUN RECORD DEL CONTO DISPONIBILITÀ» 10 17/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Simone Tagliapietra Appalti smart per stimolare l' innovazione 12 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 2 MARINO LONGONI Il Parlamento ingiunge, la burocrazia non fa 14 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 16 Poste Italiane, online il sito sui piccoli comuni 16 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 34 SERGIO TROVATO Tassate le aree demaniali 17 17/04/2019 Italia Oggi Pagina 34 Un portale per i piccoli comuni 19
17 aprile 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
17 aprile 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
17 aprile 2019 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca Gattini abbandonati vicino ai rifiuti Salvati dalla Clama «Erano quattro, stremati e senza cibo. Ogni anno a primavera cominciano le emergenze e durano mesi» RAVENNA Quattro gattini appena nati messi in una scatola e "gettati" vicino ad un bidone dell' immondizia a San Pancrazio. I cuccioli erano sfiniti, abbandonati senza neppure una copertina o un telo per proteggerli dalle temperature notturne ed erano privi di cibo. Per fortuna qualcuno ha sentito i loro miagolii disperati e ha avvertito l' associazione Clama che li ha salvati. Ma la preoccupazione e che come sempre, non sarà un caso isolato. Tempo di abbandoni «Con la primavera cominciano ad arrivare gli abbandoni dei gattini - spiega Cristina, volontaria dell' associazione Clama -, un fenomeno che si ripete ogni anno e che continua purtroppo anche in estate. I quattro cucciolini gettati in una scatola a San Pancrazio sono stati salvati, ma l' emergenza continua che si verifica ogni anno ci trova sempre più in difficoltà. Nello stesso luogo lo scorso anno erano stati abbandonati altri tre gattini e durante l' estate scorsa sono stati tanti, troppi, gli episodi analoghi. Purtroppo molte persone ancora pensano che i gatti sono animali che se la cavano sempre e li abbandonano, ma nei primi giorni di vita hanno pochissime probabilità di sopravvivenza». L' Associazione Clama procederà con una denuncia contro ignoti per abbandono e maltrattamento di animali, «il giudizio morale nei confronti del mentecatto senza cuore lo lasciamo invece alle coscienze personali», affermano dall' associazione. Sterilizzare i gatti La soluzione per evitare gli abbandoni esiste, ma molte persone la ignorano: sofferenza e mor tedi cuccioli sono il frutto di mancate sterilizzazioni, considerate da troppi ancora "contro natura" mentre appare naturale strappare alle mamme e condannare a morte certa i piccoli innocenti. «L' Associazione ha avviato in aprile un progetto per sterilizzazioni gratuite o a prezzi popolari di animali da compagnia - ricorda Cristina -: chi ha redditi bassi non paga nulla, gli altri possono sterilizzare i gatti con 30 euro, nonparliamo di cifre alte». Perin formazioni e dettagli sul progetto è possibile consultare il sito www.assclama.org, o scrivere all' indirizzo clama2010@libero.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
17 aprile 2019 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo Trilok Gurtu a Imola e poi doppio Bosso a Russi e San Mauro Il grande percussionista indiano questa sera all' Ebe Stignani; poi il trombettista con due diverse band RAVENNA Settimana intensa per il festival jazz regionale "Crossroads", che cala alcuni degli assi che ha nella manica: si comincia con il percussionista indiano TrilokGurtu, questa sera a Imola, per proseguire con due formazioni guidate da Fabrizio Bosso, artista residente nel festival. Il trombettista torinese sarà a Russi giovedì 18 aprile con lo Spiritual Trio, e a San Mauro Pascoli venerdì 19 aprile con il suo quartetto. Trilok Gurtu Si parte quindi stasera alle 21.15 dal teatro Ebe Stignani di Imola con Trilok Gurtu, che abbiamo già visto a Crossroads quest' anno, stavolta con un quartetto internazionale che prende il suo nome: la Trilok Gurtu Band. Il sessantottenne maestro delle percussioni di Bombay è una delle personalità più importanti a livello mondiale per quanto riguarda la tecnica percussiva applicata aljazz, al pop e, soprattutto, allaworld music. Ovviamente il suo strumento principe sono le tabla, ma il set di percussioni e oggetti, anche non appositamente nati per fare musica, che Gurtu usa è sterminato e sorprendente. Scoperto e lanciato da John Mc Laughlin, il musicista indiano ha poi lavorato con moltissimi artisti in diversi generi musicali, perfino nel pop, con Ivano Fossati, Marina Rei, Gianna Nannini e Adriano Celentano. Tra le sue moltissime incisioni, merita una citazione "Spellbound", del 2013, tributo al suo maestro Don Cherry, con la partecipazione di alcuni tra i migliori trombettisti mondiali, tra cui Paolo Fresu e Nils Petter Molvaer, alle prese conbrani originali e composizioni di Dizzy Gille spiee Miles Davis. La formazione che vedremo a Imola comprende Frederik Koster alla tromba, Tu lug Tirpan alle tastiere e Jonathan Ihlenfeld Cunado al basso elettrico. Biglietti a 20 euro. Spiritual Trio È Fabrizio Bosso, come dicevamo, il protagonista dei due concerti successivi. A partire dall' esordio con il disco Fast Flight (2000) Bosso ha collaborato con i migliori jazzisti italiani (Stefano Di Battista, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Enrico Rava), ma ormai siamo abituati ad ascoltarlo soprattutto in veste di leader in contesti orchestrali, oppure con i gruppi a suo nome, dal quintetto al trio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
16 aprile 2019 Ravenna24Ore.it Cultura e Turismo Russi: Esce "Proteste in Sol" il nuovo lavoro discografico di Daniele "Gil" Ferretti 11 tracce quasi interamente di protesta verso una società sempre più disagiata Esce in questi giorni il nuovo lavoro discografico di Daniele "Gil" Ferretti , storico batterista della band Romagnola "Guercia figura goffa" che negli anni '70 e '80 era portavoce delle proteste di quel periodo, attraverso il loro genere musicale che prese poi definizione come Rock Progressivo. La protesta E restando in tema di protesta il nuovo album di Ferretti si intitola proprio "Proteste in Sol", dove fra i vari brani trova posto l' insoddisfazione di "Gil" dovuta ad una società cambiata radicalmente , con l' avvento di internet e in ultimo degli smartphone, che stanno condizionando le persone verso un fronte sociale di disagio sempre peggiore . "A cosa serve questo progresso - si chiede Ferretti - se in rete corri il rischio di trovare droghe, pedofili, cyberbullismo, sfide impossibili a costo della vita? Fino a 30 anni fà c' era la voglia di divertirsi e di vivere, che ora non vedo più nelle ultime generazioni". Il disco Nel disco trovano posto 11 tracce , di cui 7 per l' appunto di protesta verso i cambiamenti sbagliati della società e delle persone. Un brano dedicato alla figlia, uno alla luna, uno dedicato a una micia di nome Ada, e a chiudere questo album dalle forti rimarcature rock cantautoriale e rock progressive , un brano scritto nel 1971 con Vittorio Bonetti per l' allora "Guercia" e mai edito. A questo album, scritto interamente da Ferretti e mixato al Duna Studio di Russi, hanno preso parte Enrico Dragoni, Simone Rosty, Francesco Cimatti, Vittorio Bonetti, Gloria Ferretti e il talentuoso Gabriele "Cico" Cicognani , che ha curato anche tutti gli arrangiamenti del disco. "A Cico devo molto per lo straordinario lavoro che ha svolto - afferma Daniele Ferretti - in questi mesi di collaborazione mi ha fatto capire che vanno più d' accordo le persone che sono musicalmente opposte, rispetto a quelle che la pensano alla stessa maniera. Cico è un' anima jazz e funky. mentre il mio è un genere rock. In lui ho trovato tanti motivi di discussione musicale - conclude Ferretti - ma soprattutto ho trovato un amico" . Il disco sarà presentato sabato 20 aprile alle ore 19,30 allo Ziggy bar di Russi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
16 aprile 2019 Ravenna Today Politica locale Manifesti elettorali stracciati e adesivi antifascisti, il candidato sindaco: "Offese ridicole" Andrea Flamigni, candidato sindaco per la lista Russi Libera e Sicura alle elezioni amministrative del 26 maggio, risponde così ad alcuni gesti vandalici avvenuti nella notte a Russi "Russi Libera e Sicura" lista fascista? Per qualcuno che si diverte a deturpare i manifesti con la mia faccia e ad attaccare adesivi antifascisti sicuramente sì, ma credo che non ci sia affermazione più ridicola". Andrea Flamigni, candidato sindaco per la lista Russi Libera e Sicura alle elezioni amministrative del 26 maggio, risponde così ad alcuni gesti vandalici avvenuti nella notte a Russi: ""Russi Libera e Sicura" è una lista civica con valori ben definiti, che preferisce combattere la propria battaglia elettorale con il dialogo e il rispetto, nell' interesse dei cittadini russiani. La nostra lista è nata dall' unione di tutte le realtà, civiche e di centro-destra, attive sul territorio in opposizione all' attuale maggioranza. Al centro del nostro programma ci sono il cittadino e la famiglia, le iniziative per la persona e la famiglia sono improntate al principio di solidarietà e di sussidiarietà, costituiscono un nodo centrale della pubblica amministrazione, la base di ogni altra politica di sviluppo, accrescendo così la coesione sociale nel rispetto di ogni diversità. Io, come medico ho un codice deontologico da rispettare e al primo posto metto la tutela della persona e il rispetto delle regole". "Preferisco combattere la mia battaglia elettorale con le proposte, i programmi e anche le critiche, ma sempre nel rispetto dell' avversario e della pluralità di idee - sottolinea il candidato - Alle offese preferisco il confronto sui temi più cari ai cittadini, poi saranno loro a decidere. Se per qualcuno è più facile rispondere con la solita caccia alle streghe dandoci dei fascisti, se ne assumerà le proprie conseguenze al momento del voto. Vogliamo un cambiamento vero e abbiamo gli strumenti per realizzarlo, il 26 maggio sarà davvero l' occasione per voltare pagina". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
16 aprile 2019 Ravenna24Ore.it Politica locale Russi: I manifesti elettorali strappati e gli adesivi antifascisti. Per il candidato sindaco Flamigni sono offese ridicole In un comunicato, Andrea Flamigni candidato sindaco per la lista "Russi Libera e Sicura" interviene sui gesti vandalici "Russi Libera e Sicura" lista fascista? Per qualcuno che si diverte a deturpare i manifesti con la mia faccia e ad attaccare adesivi antifascisti sicuramente sì, ma credo che non ci sia affermazione più ridicola . "Russi Libera e Sicura" è una lista civica con valori ben definiti, che preferisce combattere la propria battaglia elettorale con il dialogo e il rispetto , nell' interesse dei cittadini russiani. La nostra lista è nata dall' unione di tutte le realtà, civiche e di centro-destra, attive sul territorio in opposizione all' attuale maggioranza. Andrea Flamigni , candidato sindaco per la lista Russi Libera e Sicura, risponde con un sorriso e con i fatti ad alcune provocazioni che stanno cercando di denigrare la sua figura e quella della lista. "Al centro del nostro programma ci sono il cittadino e la famiglia - prosegue Flamigni - le iniziative per la persona e la famiglia sono improntate al principio di solidarietà e di sussidiarietà, costituiscono un nodo centrale della pubblica amministrazione, la base di ogni altra politica di sviluppo, accrescendo così la coesione sociale nel rispetto di ogni diversità. Io, come medico ho un codice deontologico da rispettare e al primo posto metto la tutela della persona e il rispetto delle regole". "Preferisco combattere la mia battaglia elettorale con le proposte , i programmi e anche le critiche, ma sempre nel rispetto dell' avversario e della pluralità di idee; - sottolinea il candidato di Russi Libera e Sicura - alle offese preferisco il confronto sui temi più cari ai cittadini, poi saranno loro a decidere. Se per qualcuno è più facile rispondere con la solita caccia alle streghe, dandoci dei fascisti, se ne assumerà le proprie conseguenze al momento del voto. Vogliamo un cambiamento vero e abbiamo gli strumenti per realizzarlo, il 26 maggio sarà davvero l' occasione per voltare pagina". Galleria immagini Adesivi antifascisti attaccati in bacheca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
17 aprile 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LALETTERADELMEF «NESSUN RECORD DEL CONTO DISPONIBILITÀ» Su "Il Sole 24 ore" del 13 aprile scorso è stato pubblicato un articolo a firma di Alessandro Plateroti dal titolo "Il mistero dei 79 miliardi sepolti in Bankitalia" in cui si sostiene che la giacenza del Conto di tesoreria intestato al Tesoro presso la Banca d' Italia ("Conto disponibilità") «ha raggiunto la cifra record di 79 miliardi di euro nel mese di gennaio». Il Conto disponibilità in realtà è la somma di diversi conti, è disciplinato da norme di legge ben precise e comprende la quasi totalità dei conti di tutte le Amministrazioni Pubbliche soggette al regime di Tesoreria Unica. A differenza di quanto affermato nell' articolo, esso è gestito dal Ministero dell' Economia e Finanze, e non dalla Banca d' Italia, attraverso un sistema di scambio di informazioni continuo che coinvolge ogni giorno, sei volte al giorno, il Dipartimento del Tesoro, la Ragioneria Generale dello Stato e la Banca d' Italia, per poter monitorare e prevedere con la massima precisione possibile ogni entrata e uscita dai conti di Tesoreria. Per quanto riguarda la presunta giacenza record registrata a fine gennaio 2019, pari a 78.656 milioni, come si può facilmente v e r i f i c a r e s u l s i t o d e l D e b i t o Pubblico (http://www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico/gestione_liquidita/dati_liquidita/index.html), occorre evidenziare che non si tratta di un evento eccezionale dato che valori analoghi si sono registrati a luglio 2018 (79.163 milioni di euro) e a gennaio 2017 (77.094 milioni di euro), mentre a luglio 2014 e 2016 il saldo risultava essere addirittura superiore ai 100 miliardi di euro. Il valore di 42,2 miliardi cui si riferisce l' articolo rappresenta, nel bilancio della Banca d' Italia, il totale delle passività verso la Pa e altre controparti e di tale valore circa 10,5 miliardi sono riferibili ai depositi di clearing house tra cui il Fondo nazionale di risoluzione. La giacenza del Conto disponibilità è, quindi, pari a 31,6 miliardi. Tale valore è riferito al Conto disponibilità al netto degli impieghi, al netto cioè di quelle operazioni di impiego della liquidità al fine del raggiungimento del saldo obiettivo stabilito dalla Bce. Si tratta delle operazioni di cash management che consistono nel collocare all' esterno della Tesoreria una parte delle giacenze liquide del Tesoro allo scopo di ottimizzarne i rendimenti. Pertanto, l' aggregato cui riferirsi in maniera corretta è il saldo del Conto disponibilità al lordo degli impieghi che, alla fine del 2018, presenta un valore pari a 34,6 miliardi contro i 29 miliardi di fine 2017 con una variazione in termini percentuali di 19 punti circa. Peraltro, la previsione del saldo finale del Conto viene ogni anno riportata nel Def e si può verificare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 10
17 aprile 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
17 aprile 2019 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Appalti smart per stimolare l' innovazione Francia e Germania hanno recentemente presentato un manifesto per una politica industriale europea per il XXI secolo, stimolando un vivace dibattito sul tema in tutto il continente. Il manifesto si basa su una semplice idea: in un contesto di crescente concorrenza globale, l' Europa deve unire le sue forze per rimanere una potenza manifatturiera a livello globale. A tal fine, il manifesto propone una nuova politica industriale, basata su maggiori finanziamenti pubblici all' innovazione, nonché su una revisione delle regole di concorrenza della Ue e su misure di protezione per le tecnologie e le imprese del Vecchio continente. L' idea fondante del manifesto è buona: l' Europa ha bisogno di una politica industriale per garantire che le sue imprese rimangano altamente competitive a livello internazionale, nonostante la concorrenza della Cina e degli altri grandi attori. Tuttavia, gli strumenti indicati dal manifesto franco-tedesco non paiono sufficienti al raggiungimento dell' obiettivo. In primo luogo, va notato che il tema dei finanziamenti pubblici a l l ' i n n o v a z i o n e riecheggia una lunga storia di politica industriale, sia in Francia che in Germania. Una storia influenzata dall' esperienza della Defense advanced research projects agency (Darpa), un' agenzia del dipartimento della Difesa statunitense responsabile per lo sviluppo di tecnologie emergenti. Tuttavia, la semplice trasposizione nel contesto europeo di Darpa andrebbe gestita con attenzione perché potrebbe non dare gli effetti desiderati. Il successo di Darpa è legato al più ampio ecosistema economico degli Stati Uniti, fortemente orientato alla promozione dell' innovazione e capace di tradurre l' innovazione in prodotti commerciabili, anche attraverso la creazione di un primo mercato tramite gli appalti pubblici. In altre parole, i finanziamenti statali per l' innovazione non possono garantire, da soli, lo sviluppo industriale. Le limitate risorse economiche di Darpa dimostrano che la creazione delle condizioni per rendere commercializzabili i prodotti innovativi è più importante dei finanziamenti pubblici. Negli Usa come in Cina, la maggior parte degli investimenti per l' innovazione viene dal settore privato. Una nuova politica industriale della Ue dovrebbe innanzitutto concentrarsi su due elementi: il completamento del mercato unico europeo e l' uso strategico degli appalti pubblici. Il mercato unico europeo continua a essere frammentato nel settore dei servizi, impedendo di fatto alle imprese europee più innovative di accedere facilmente a un vasto mercato primario, come avviene invece per le loro controparti americane e cinesi nei rispettivi mercati nazionali. A questo proposito, è fondamentale sviluppare un solido quadro normativo europeo, incentrato sulla garanzia della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 12
17 aprile 2019 Pagina 16 Il Sole 24 Ore
17 aprile 2019 Pagina 2 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' analisi Il Parlamento ingiunge, la burocrazia non fa L' articolo 3 del disegno di legge in materia di semplificazioni esaminato dalla Camera e in attesa del voto del Senato vieta all' Agenzia delle entrate di chiedere ai contribuenti «documenti relativi a informazioni disponibili nell' Anagrafe tributaria». Norma di grande civiltà: perché chiedere al contribuente un documento già in proprio possesso? Peccato che una norma simile sia già stata approvata almeno tre volte, evidentemente senza grandi risultati pratici. La prima volta risale alla riforma Bassanini del 1990 che, al comma 2 dell' articolo 18, stabiliva che «al contribuente non possono, in ogni caso, essere richiesti documenti e informazioni già in possesso dell' Amministrazione». A quei tempi, una norma rivoluzionaria. Ma le abitudini sono dure a morire. Così il legislatore, dieci anni dopo, pensò bene di intervenire con una legge particolare, lo Stato dei diritti del contribuente, che aveva la pretesa di fissare i principi generali, inviolabili, del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione (è invece una delle norme più violate dallo stesso legislatore). All' articolo 6, comma 4, si fissava solennemente il principio che «al contribuente non possono, in ogni caso, essere richiesti documenti ed informazioni già in possesso dell' amministrazione finanziaria o di altre amministrazioni pubbliche». Repetita iuvant. Nonostante ciò la pubblica amministrazione non perse la (comoda) abitudine di chiedere al cittadino documenti già in suo possesso, tanto che 11 anni dopo il legislatore ritenne necessario ritornare sull' argomento con l' articolo 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183 ribadendo, per la terza volta, il principio che la p.a. non può più richiedere ai cittadini la presentazione di documenti detenuti da altre pubbliche amministrazioni. Ora siamo alla quarta «grida». Evidentemente, in Italia, nemmeno la pubblica amministrazione ha il sacro rispetto per la legge, ed è necessario richiamarla continuamente ai suoi doveri. Oppure il valore primario di questa norma (non è un caso se l' approvazione è sempre avvenuta poco prima di una chiamata alle urne) non è quello giuridico ma quello estetico: una specie di spot elettorale, da non prendere troppo sul serio. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
17 aprile 2019 Pagina 2 Italia Oggi
17 aprile 2019 Pagina 16 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Poste Italiane, online il sito sui piccoli comuni Poste Italiane ha lanciato il nuovo portale che aggiorna in modo trasparente gli impegni realizzati per i comuni meno densamente abitati presentati ai «Sindaci d' Italia» dall' amministratore delegato Matteo Del Fante lo scorso 26 novembre. Accanto alla conferma dell' impegno a non chiudere alcun ufficio postale nei comuni con meno di 5 mila abitanti, il nuovo portale (www.posteitaliane.it/piccoli- comuni) elenca l' installazione di 102 nuovi Atm Postamat in altrettanti comuni, di 1.817 nuove cassette postali in 1.278 comuni, d i 1.304 spot wi-fi in 1.211 comuni, d i 9 3 8 impianti di videosorveglianza in 477 comuni, oltre all' abbattimento di 157 barriere architettoniche in 151 comuni, n o n c h é l a creazione di un ufficio centrale dedicato al dialogo con i piccoli comuni. Il nuovo sito ospita una prima sezione dedicata ai «dati in evidenza», contenente i più importanti dati aggregati per ciascun impegno soddisfatto, e periodicamente aggiornata con l' avanzamento del programma. Una seconda sezione riepiloga gli «impegni in dettaglio», con una panoramica su tutte le iniziative che compongono il programma, mentre la sezione «cerca Comune» offre invece la possibilità di visualizzare gli impegni realizzati per ciascuno delle migliaia dei piccoli Comuni: basta digitare il nome del comune e in tempo reale appare l' aggiornamento. È infine presente una quarta sezione di «news», che raccoglie una rassegna multimediale delle notizie principali dedicate al progetto. «Il nostro impegno concreto e tangibile a favore delle comunità dei piccoli comuni», ha detto Del Fante, «conferma il ruolo strategico della capillarità della nostra rete al servizio dei cittadini, del tessuto imprenditoriale e degli amministratori locali. Nell' incontro del novembre scorso avevamo promesso maggiore efficienza nei nostri 12.800 uffici postali presso i quali accogliamo ogni giorno 1,5 milioni di persone: con il portale dedicato a questo progetto vogliamo dare conto, giorno dopo giorno, in modo trasparente e immediato della realizzazione dei nostri obiettivi e delle nostre promesse». «A pochi mesi di distanza dal nostro incontro con l' Italia dei piccoli comuni», ha sottolineato il vicedirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, «abbiamo voluto dare un segno visibile della nostra vicinanza al territorio e della nostra sensibilità per le istanze locali. L' iniziativa è coerente con l' attenzione che da sempre l' Azienda riserva alle comunità e alle aree meno densamente popolate». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
17 aprile 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La Cassazione dà ragione al comune di Genova che incasserà 2 mln Tassate le aree demaniali Se destinate ad attività imprenditoriali Le aree scoperte demaniali affidate in concessione sono soggette al pagamento dell' Ici e dell' Imu. Si tratta di unità immobiliari autonome potenzialmente produttive di reddito. Non possono, infatti, essere inquadrate catastalmente nella categoria E, tra gli immobili esenti, poiché queste aree hanno un' autonomia funzionale e reddituale e sono indispensabili al concessionario di beni demaniali per lo svolgimento della sua attività. Questo importante principio è stato affermato dalla Corte di cassazione, con l' ordinanza 10287 del 12 aprile 2019. Gli Ermellini hanno accolto le tesi del comune di Genova (difeso dall' avvocato Sara Armella) che ora incasserà 2 milioni di euro per 5 annualità di Imu arretrate, oltre agli interessi Per i giudici di legittimità, «le aree scoperte di un terminal portuale, destinate all' esercizio di un' attività imprenditoriale, come nella specie, e produttive di reddito, costituiscono unità immobiliari imponibili ai fini Ici». Naturalmente, la stessa regola è applicabile all' Imu. Del resto le aree cosiddette «scoperte», secondo la Cassazione, non sono classificabili in categoria E poiché sono indispensabili «al concessionario di aree demaniali per lo svolgimento della sua attività». È soggetta a imposizione ogni area, suscettibile di costituire un' autonoma unità immobiliare, «potenzialmente produttiva di reddito». Nella pronuncia viene richiamato l' articolo 2, comma 40 del dl 262/2006, convertito dalla legge 286/2006, in base al quale nelle categorie E/1, E/2, E/3, E/4, E/5, E/6 ed E/9 non possono essere compresi immobili o porzioni di immobili destinati a uso industriale, commerciale e via dicendo, qualora abbiano autonomia funzionale e reddituale. Dunque, queste tipologie di unità immobiliari, per le loro stesse caratteristiche non possono essere riconosciute esenti. Anzi, sono proprio idonee a produrre un reddito, anche se utilizzate per finalità istituzionali dell' ente che ne è titolare. Il concessionario di aree demaniali è tenuto al pagamento dell' Ici e dell' Imu, nella qualità di soggetto passivo. A partire dal 2001 l' obbligo di pagamento delle imposte locali si è trasferito dal titolare dell' immobile a colui che detiene il possesso nella qualità di concessionario. Il citato articolo 3 contempla, poi, tra i soggetti passivi, oltre al proprietario e all' usufruttuario, anche il superficiario, l' enfiteuta, il locatario finanziario, i titolari dei diritti di uso e abitazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
17 aprile 2019 Pagina 34 Italia Oggi
17 aprile 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali da poste Un portale per i piccoli comuni Un sito web per monitorare l' impegno di Poste italiane nei confronti dei piccoli comuni. Il portale, online da ieri all' indirizzo www.posteitaliane.it/piccoli-comuni, aggiorna in tempo reale gli obiettivi del programma realizzato nei comuni c o n m e n o d i 5 . 0 0 0 abitanti. Accanto alla conferma dell' impegno a non chiudere alcun Ufficio postale nei mini- enti, i l n u o v o p o r t a l e e l e n c a g i à o g g i l ' installazione di 102 nuovi Postamat, di 1.817 nuove cassette postali in 1.278 enti, di 1.304 punti wi-fi in 1.211 comuni, di 938 impianti di videosorveglianza, oltre all' abbattimento di 157 barriere architettoniche, nonché la creazione di un ufficio centrale dedicato al dialogo con i piccoli comuni. « I l n o s t r o impegno a favore delle comunità dei piccoli comuni», ha detto l' amministratore delegato di Poste italiane, Matteo Del Fante, «conferma il ruolo strategico della nostra rete al servizio dei cittadini, degli imprenditori e degli amministratori locali. C o n q u e s t o p o r t a l e vogliamo dare conto in modo trasparente e immediato della realizzazione dei nostri obiettivi e delle nostre promesse». © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
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