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2Fanzine ufficiale di Radio digitale - anno 2 - numero 3 (22- 17 GENNAIO 2020 - Distribuzione gratuita - info@radiodigitale.net www.radiodigitale.net ascolta Radio Digitale su: RADIO DIGITALE 1
IL PUNTO SUL CAMPIONATO La volata tra Inter e Juve per il titolo di campione d’inverno ha visto prevalere la Juve, proprio all’ultimo turno del girone di andata. Entrambe la formazioni, che al momento sono le più forti, avevano impegni difficili. La Juve andava all’Olimpico per affrontare una Roma imprevedibile ma molto arrabbiata dopo il ko casalingo col Torino. L’Inter riceveva a San Siro l’Atalanta che è tra le più dotate del lotto e si presen- tava lanciatissima dopo la cinquina rifilata al Parma. Il difficile compito di fare tre punti è riuscito solo alla Juve che a Roma ha fatto il colpo in casa dei giallorossi. Un impegno che non ha creato troppe apprensioni in quanto i torinesi, già nel primo tempo, avevano segnato due reti (una di Ronaldo) che assicu- ravano una certa tranquillità. La ripresa ha visto dimezzare la differenza reti ma non la sostanza del match e così i bianconeri hanno di fatto intascato mezzo scudetto. L’Inter doveva fare i conti con una spigolosa Atalanta e, dopo un ottimo avvio con gol che ha illuso per gran parte della partita, è stata rimontata nel finale quando non aveva più la brillantezza d’inizio gara e forse la concentrazione necessaria per piegare avver- sari che non si arrendono mai. L’Inter mastica amaro e l’Atalanta invece ribadisce di essere un outsider di grande livello che potrebbe dare fastidio a tutti sfruttando anche la gioventù di molti suoi elementi. Anche se la Juve ha fatto il pieno non c’è dubbio però che al momento sia la Lazio la squadra che mostra maggior condizione e centra risultati positivi a raffica. Proprio la Juve ne ha fatto le spese nella finale di Coppa Italia ed è stato un risultato logico per- ché in campionato si era già dovuta arrendere alla quindicesima giornata. Ma la Juve è in una buona compagnia di formazioni sconfitte dai biancazzurri perché la Lazio può vantare già dieci vittorie consecutive e se, inspiegabilmente, non fosse stata battuta a Ferrara dalla Spal sarebbe ora alla pari degli juventini. Non va dimenticato poi che la Lazio deve recuperare la partita col Verona e quindi ha la possibilità di superare addi- rittura l’Inter. Le cifre inoltre testimoniano l’ottimo stato di salute dei laziali che hanno l’attacco più prolifico e una difesa difficilmente perforabile. Alle spalle delle più accreditate intanto la lotta si fa sempre più dura e interessante con novità di rilievo. Dov’è finito il Cagliari che faceva paura anche alle grandi e che per alcune giornate è stato la rivelazione del campionato? Il ko col Milan, che sta risalendo posizioni dopo aver ritrovato gioco e reti, anche grazie ad Ibrahimovic che segnato la sua prima rete di quest’anno nel nostro torneo, è un bruttissimo segnale. I sardi sono alla quarta scon- fitta consecutiva e non sembrano più convincenti come in passato. Anche in classifica sono stati abbastanza ridimensionati e ora rischiano altre brutte figure già domenica prossima quando andranno in casa di un Brescia sempre più disperato dopo il pesante ko di Genova con la Samp. Il Milan al contrario sembra aver ritrovato la strada giusta e si propone a questo punto per un posto in Europa potendo sfruttare i nuovi arrivi che hanno subito fatto la differenza. Continua invece a zoppicare il Napoli che negli ultimi due turni ha avuto la sfortuna di affrontare Inter e Lazio che non hanno fatto errori e hanno preso tutti i punti in palio. La nuova gestione di Gattuso per ora non assicura i frutti sperati e conferma che Ancelotti non aveva commesso troppi errori nel periodo in cui ha diretto le operazioni visto il materiale che aveva a disposizione. Una boccata di ossigeno l’ha presa la Fiorentina che con un pizzico di fortuna ha supera- to una Spal determinata che l’ha comunque messa in difficoltà. I viola stanno pagando il periodo difficile vissuto da Chiesa e, nonostante i tre punti, non hanno un trend rassi- curante sia nel gioco che nella classifica che però è ancora tranquilla. Prosegue invece la serie negativa della Spal che sembra aver deciso di dare fiducia a Semplici fino a fine stagione puntando tutto sui nuovi arrivi. Le 19 partite del ritorno potrebbe bastare per 2
Nicolas Dominguez in azione. Foto Bologna F.C. - FB il miracolo ma bisogna mostrare subito che la Spal è rinata e i prossimi tre impegni (a Bergamo, in casa col Bologna ed a Roma con la Lazio) non sono l’ideale per ritrovare gioco e punti. A metà graduatoria ha fatto un notevole salto in alto il Torino che sta vivendo un mo- mento molto fortunato e positivo. Dopo aver mostrato tutti i suoi limiti nella sconfitta casalinga con la Spal si è rigenerato a spese della Roma che nel penultimo turno era andata in vacanza ed ha fatto il bis con un Bologna che non meritava assolutamente la sconfitta anche se di fatto se l’è costruita con le sue mani sbagliando gol impossibili da fallire. Poli e Palacio in particolare hanno messo a lato reti già fatte e l’amarezza è stata massima. Resta comunque la constatazione che il gioco ai rossoblù non è mancato e che l’innesto dei nuovi sta via via dando qualità e tenuta ai rossoblù. Se Mihajlovic riuscirà in tempi brevi a dare quadratura e maggior precisione il calendario potrebbe rilanciare subito il Bologna che nelle prime tre giornate del ritorno riceverà al Dall’Ara il Verona, andrà a Ferrara e ospiterà il Brescia, tre impegni alla portata che potrebbero regalare parecchi punti. In coda le dose si stanno mettendo sempre peggio per Spal, Brescia e Genoa, tutte sconfitte e sempre più staccate, che non mostrano purtroppo segni di ripresa. Il Bre- scia in particolare è stato travolto da una Samp in netta ripresa che ha visto anche la rinascita di Quagliarella. I liguri sembrano ormai rilanciati verso posizioni più tranquille mentre i lombardi se non invertiranno subito la rotta difficilmente riusciranno a ritrovare punti e serenità. Discorso simile si può fare per il Genoa che si era illuso dopo la vittoria col Sassuolo e che è finito di nuovo ko col Verona che sta vivendo un buon momento e non era certamente l’avversario ideale per un turno senza pensieri. Il Verona sembra aver cancellato definitivamente il momento-no del passato e potrebbe addirittura otte- nere punti insperati nel recupero della partita rinviata con la Lazio. Ottima prestazione anche dell’Udinese vincitrice senza problemi con un Sassuolo che invece ha imboccato una brutta strada. L’ultima vittoria degli emiliani risale al 15 dicembre col Bologna. Da allora hanno intascato solo tre pari e ben quattro sconfitte. Il posticipo ha rilanciato il Parma che ha cancellato la cinquina subita a Bergamo bat- tendo il Lecce, con il classico punteggio all’inglese, insediandosi al settimo posto della classifica generale ad un solo punto dalla zona Europa. Giuliano Musi 3
Torino-Bologna 1-0 Battuto un pallido Bologna Un piccolo Toro batte un pallido Bologna che spreca per ben due volte la palla del pari. Domenica 12 Gennaio, nello stadio Olimpico dedicato al Grande Torino, è andata in sce- na l’ultima partita del girone di andata del campionato di calcio serie A Tim 2019-2020. Giornata fredda, pubblico granata ancora di più. I tifosi poi contestano, soprattutto, la società e il presidente Cairo per i noti fatti av- venuti in Curva Primavera e per l’operato in sede di mercato, giudicato insufficiente a rinforzare adeguatamente la squadra, ma oltre il loro Presidente i tifosi granata conte- stano anche l’allenatore Mazzarri, reo anche lui di non aprire le porte degli allenamenti, di non dare un gioco più “offensivo” alla squadra e di utilizzare poco i giovani, special- mente quelli che provengono dal vivaio. Nonostante questo, prima dalla partita gli stessi appendono un grande striscione all’esterno dello stadio dedicato al loro ex e nostro attuale allenatore, che recita così: “Sinisa uomo vero!”, per dimostragli che la loro stima per lui è immutata e anzi, con il passare del tempo, dopo la sue note vicende di salute, semmai si è rafforzata. Prima di arrivare alla cronaca della partita, vorrei sottolineare anche il fatto che il terre- no di gioco dello stadio Grande Torino si presenta in condizioni pessime, e questo pro- blema penalizza di gran lunga tutti, sia i padroni di casa, che gli ospiti, nel nostro caso i ragazzi del Bologna, ma visto che al Filadelfia proprio non si può tornare a giocare, bisogna accontentarsi di quello che passa il convento, come si diceva un tempo in quel di Bologna. A seguito della squadra tantissimi supporters bolognesi, come non si vedevano da anni, i punti in palio sono pesanti, purtroppo però alla fine li porta a casa un Toro davvero inguardabile. Il Bologna crea come sempre tantissime occasioni da goal, ma poi non le concretizza, in particolare con Palacio a cui l’intera città deve essere più che grata per quello che ogni domenica regala alla causa, ma che questa volta sbaglia due goal clamorosi e prende un palo. Al Toro, invece, serve solo un goal per portare a casa il bottino pieno, ma andiamo con ordine. Dopo un primo periodo di studio da parte entrambe le formazioni, sono i granata al 10’ a colpire con l’acuto di Berenguer, servito dal “Gallo” Belotti che si era ben avvitato nell’area rossoblù. Da qui in poi, la partita offensiva del Torino si spegne, se si esclude che al 39’ Verdi prende un palo clamoroso. Per il resto è tutto di matrice bolognese, prima il palo al 54’ di Palacio, che di testa sfiora ma non affonda, poi lo stesso argentino, un minuto dopo servito da Soriano, si trova a battere un rigore in movimento che sbaglia clamorosamente. Altra tegola arriva verso il 70’, Bani dopo aver contrastato un’azione del “Gallo” Belotti si infortuna e deve lasciare il terreno di gioco. Brutta davvero brutta tegola se il giocatore ex Chievo dovesse saltare le prossime gare, visto che in quel reparto siamo da tempo già in forte emergenza. Unica notizia lieta arriva al 80’ quando esordisce in maglia rossoblu il nuovo acquisto ar- gentino Dominguez, che da subito mette in luce piedi educati e temperamento, sfornando un assist meraviglioso per il connazionale Palacio al 87’, che si ritrova solo davanti al por- tiere Sirigu, ma questo riesce a mettergli la museruola e a salvare ancora una volta la sua 4
porta, sicura- mente uno dei migliori in cam- po per i granata. Nel recupero non succede nul- la da segnalare e così si conclu- de la partita con tanti scontri fi- sici e anche un possibile rigore negato al nostro Bologna, ma per protesta non l’ho menzionato nep- pure, tanto in questa stagio- ne sono adirato con le varie ter- ne arbitrali e allo stesso tempo da molti mesi ras- segnato al fatto che le trattenu- te in area, o le mani, o i contra- Sansone in azione. Foto Bologna F.C. - FB sti vengono fi- schiati solo contro e non a favore. Perdiamo così una grande occasione ricca per la classifica per allungare la striscia po- sitiva e incamerare punti, il rammarico poi arriva nel momento in cui giochiamo con un Torino che paga l’impegno di Coppa e che, nel secondo tempo, è davvero sulle gambe e non produce un’azione che sia una, in pratica il Bologna passa la ripresa in area ma, come scrivo già da tempo, fare volume e non segnare nel calcio non serve a nulla, oggi è venuto a meno il solito Palacio e puntuale è arrivata la sconfitta immeritata, ma tanto questo è il calcio. Speriamo davvero nel mercato di riparazione per affrontare con più serenità un gior- no di ritorno migliore, visto che spesso in questa prima fase abbiamo regalato punti a molte formazioni. Risultato e tabellino: TORINO-BOLOGNA 1-0 Rete: 10′ Berenguer. TORINO (3-4-1-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Lukic, Meité, Aina; Verdi (60′ Laxalt), Berenguer (80′ Edera); Belotti. A disp. Ujkani, Rosati, Bonifazi, Millico, Bremer. All. Mazzarri. BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani (70′ Skov Olsen), Mbaye; Schouten, Poli (80′ Dominguez); Orsolini (75′ Santander), Soriano, Sansone; Palacio. A disp. Da Costa, Sarr, Paz, Corvo, Dzemaili, Svanberg. All. Mihajlovic. Arbitro: Piccinini. Ammoniti: De Silvestri, Bani, Lukic, Sirigu Danilo Billi 5
DOMENICA ACCADDE.... SAVOLDI DAY Tra le innumerevoli sfide tra le due formazioni prendo in esame quella giocata il 15 aprile 1973. La partita giocata in questa data avrebbe dato il via alla corsa di Beppe Savoldi verso la vittoria finale della classifica marcatori, seppur in coabitazione con Gianni Rivera e Paolo Pulici, con diciassette reti. La partita si era messa male per il Bologna. Dopo soli tre minuti di gioco gli ospiti si trovarono in vantaggio. Fortissimo tiro del terzino Sirena e pronta parata di Adani con palla che schizzava in fallo laterale. A rimetterla in campo era lo stesso Sirena che serviva Bergamaschi che crossava prontamente al centro dell’area bolognese. Zigoni azzeccava l’entrata di testa, a due metri dalla porta, girando la sfera imparabilmente in rete (0-1). Passavano appena tre minuti ed ancora Sirena impegnava Adani in una difficile parata. Pochi minuti dopo era la volta di Mascetti, una volta scartato il portiere bolognese, a mettere sul fondo il pallone con un tiro a filo di palo. Il Verona sciupava ancora la rete del raddoppio al 29’, quando Bergamaschi mancava il pallone sul suggerimento di Zigoni. Per contro un Bologna opaco, trotterellante, fischiato anche dal pubblico, non aveva avuto La rosa del Bologna 1972-73. In alto da sinistra: il massaggiatore Bortolotti, Battara, Adani, Buso, Landini, Caporale, il medico Dalmastri, l’allenatore in seconda Cervellati, l’allenatore Pesaola; al centro: il massaggiatore Aldrovandi, Scorsa, Liguori, Roversi, Fedele, Perani, Bulgarelli, Cresci, Novellini; in basso: Maldera, Savoldi, Gregori, Ghetti, Campagna, Lancini. 6
una sola occasione di pareggiare. Il primo tempo aveva comunque già rivelato la buona vena di Savoldi, anche se il centravanti giocava con qualche linea di febbre, e dell’ala Novellini. Al ritorno in campo si vedeva un Bologna cambiato. Ed era proprio lo scatenato centravanti (con l’appoggio dell’ex juventino) a mettere k.o. il Verona con tre splendide reti. Al 48’ fuga di Novellini, cross e gran tiro al volo di sinistro da parte di Beppe con palla sotto Savoldi segna la sua terza rete. la traversa. Al 50’ allungo di Vieri in profondità, scontro fra Nanni e Ranghino e sul rimpallo la palla finiva tra i piedi di Savoldi il quale prontamente la girava in rete con una stoccata violenta. Al 75’ ennesima sgroppata di Novellini che, dopo aver intercettato un passaggio dei gialloblu, porgeva a Savoldi un delizioso pallone. Beppe con un esatto diagonale batteva Pizzaballa in uscita e portava il Bologna in vantaggio per 3-1. Ma il Bologna sceso in campo nel secondo tempo non era ancora domo ed al 78’ era la volta del terzino Fedele di andare a segno. Una magistrale apertura di Bulgarelli verso Vieri terminava con un preciso allungo al terzino, il quale controllava e batteva in diagonale il pur ottimo ma frastornato Pizzaballa. Nell’ultima parte di gara il Verona non dava più segno di vita. Solo il centravanti Zigoni, tentava di accorciare il divario fallendo però un paio di favorevoli occasioni. Il tabellino dell’incontro: BOLOGNA–VERONA 4-1 Reti: Zigoni 3’, Savoldi 48’, Savoldi 50’, Savoldi 75’, Fedele 78’. BOLOGNA: Adani, Mei, Fedele, Caporale, Roversi, Gregori, Perani, Vieri, Savoldi, Bulgarelli, Novellini. - All. Pesaola. VERONA: Pizzaballa, Nanni (Maioli 55’), Sirena, Busatta, Ranghino, Mascalaito, Bergamaschi, Mazzanti, Jacomuzzi, Mascetti, Zigoni. - All. Cadè. Arbitro: Carlo Cantelli di Firenze. Lamberto Bertozzi RADIO DIGITALE è pubblicato da RADIO DIGITALE BOLOGNA S.R.L.S. Sede e redazione: Via Andrea Costa 169a - Bologna Articoli di: Lamberto Bertozzi, Giuliano Musi, Danilo Billi, Orfeo Orlando, Carlo Felice Chiesa, Redazione R. T. Calcio Giovanile., Angela Bernardi, Ellebiv, Ghost, Stab, Ezio Liporesi, Roberto Mugavero. Desktop publishing: Lamberto Bertozzi. Photocredits: se non espressamente scritto sotto ad esse provengono dalla Collezione "Lamberto e Luca Bertozzi". 7
Polvere di stelle VIRGILIO FELICE LEVRATTO Primo giocatore dell’Hellas Verona che ha avuto l’onore di vestire la maglia della Nazionale Azzurra. nomen omen – nel nome un presagio – diceva-no i latini. in Levratto sembra di coglie- re il senso devastante di uno sparo, il lampo di un tiro di micidiale potenza, capace di sfondare la rete e conse- gnarsi al mito. La storia di Felice Virgilio Levratto si può dire prenda l’avvio nel 1922, allo scadere della prima fina- le di Coppa Italia della sto- ria. Stanno sgocciolando gli ultimi spiccioli del secondo tempo supplementare, su un pallone proveniente da de- stra si proietta la giovane, poderosa ala mancina del Vado, Levratto, che esplo- de un tiro al volo di frago- rosa precisione e potenza. il portiere dell’Udinese, Lodolo l’acrobata, è battuto; quando si volge a raccogliere il pallo- ne in fondo al sacco però non lo trova: al suo posto, uno squarcio nella rete, bruciata dal proiettile di cuoio. “Feli- se” Levratto conta all’epoca diciotto anni, un fisico solido e compatto, una corazzata di muscoli. È nato a Carcare, a sette chilometri dal Colle di Cadibona, nell’entroterra li- gure. Ha tirato i primi calci, rigorosamente di sinistro, nel Savoia, una squadretta di Vado Ligure, la cittadina dove la famiglia si è trasferita nel frattempo. passato a un’al- tra piccola società, la Lampos, dopo due stagioni è stato tesserato nel 1920 dal Vado, nelle cui file ha giocato giovanissimo nel campionato di promozione e partecipa, abbia- mo visto con quali esiti, alla storica conquista della prima Coppa Italia, di quella rete sfondata si scrive e si parla. L’allenatore della Juventus, Jeno Karoly, mette alle strette i propri dirigenti, che pretendono però un... giro di prova. Levratto viene incluso nella rosa bianconera che disputa quattro partite amichevoli in Germania. Realizza i gol della vittoria nelle ultime due e il suo destino sembra scritto. Al ritorno in patria, tuttavia, al momento di firmare il cartellino, il giocatore esita, la sua società lo imita e non se ne fa nulla. Motivo? nel frattempo si è fatto vivo il Genoa, la più forte squadra della regione. nelle more della questione il cannoniere, ironia della sorte, viene spedito a Torino per il servizio militare, restando tesserato per il Vado. 8
Delle sue doti si è però accorto Vittorio Pozzo, ct azzurro, che ne include a sorpresa il nome nella rosa per le olimpiadi di Parigi. Corre l’anno 1924, “Felise” viene subito getta- to nella mischia come titolare e il responso del campo è decisamente buono, compreso l’“incidente” col portiere del Lussemburgo, che rischia di perdere la... lingua per una terrificante pallonata del bomber italiano. Gli exploit in azzurro rinfocolano la diatriba tra Genoa e Juventus per assicurarsene i servizi, ma tra i due litiganti si intromettono le autorità militari. Levratto finisce all’Hellas Verona, con cui debutta nel massimo campionato, continuan- do la crescita come bomber della nazionale. Assolti gli obblighi di leva, torna a casa e il Genova (nome nel frattempo italianizzato dal Regime) la spunta sui rivali bianconeri. in sette stagioni in rossoblù realizza quasi ottanta gol, in più di una circostanza ripetendo la prodezza di sfondare la rete. «Quando Levratto sta per tirare a rete» confida il gran- de Giampiero Combi «preferisco che segni e che non indirizzi su di me il suo bolide!». Alle Olimpiadi di Amsterdam, nella ripetizione della partita con la Spagna che gli italiani dominano per 7-1, sfonda la rete di Jauregui e la sua fama assurge a contorni interna- zionali. Peccato sia praticamente il suo canto del cigno in azzurro. Autentico turbine della natura, Levratto soffre quasi per contrappasso di un carattere molto sensibile. Se non avverte adeguatamente il calore della folla, si demoralizza e il suo rendimento scema. nel dicembre 1928 gioca la sua ultima partita in nazionale; gli alti e bassi con la maglia rossoblù prima e una gravissima malattia poi ne fanno preci- pitare le quotazioni. Quando si ristabilisce, è spuntata la stella argentina di Raimundo orsi e per lui non c’è più spazio. a Genova lo danno per finito, ma a Milano nell’estate 1932 Fernando Pozza- ni, nuovo presidente dell’Ambrosiana, decide di vestirlo di nerazzurro. Levratto arriva da Genova appesantito nel fisico e all’apparenza svogliato, eppure non ha che ventotto anni. È solo una questione di morale. Gli inizi sono incerti. alla vigilia di una partita, un dirigente lo prende da parte e gli co- munica che può considerarsi “libero”, non serve più alla causa e può seguire la squadra per l’ultima volta. punto nell’orgoglio, il campione risorge. nasce la magica direttrice Meazza-Levratto: il “Balilla” tocca di fino, accanto a lui irrompe come un carro armato lo sfondatore ligure, con le sue soluzioni di pura potenza. alla fine del torneo, chiuso al secondo posto dietro la Juve, con 19 gol all’attivo ritrova la maglia azzurra, sia pure del- la nazionale B, a Praga, per una vittoria (2-1) con dedica nerazzurra: Demaria-Levratto. La stagione successiva un brutto infortunio in Coppa dell’Europa Centrale sembra com- promettere l’integrità fisica del giocatore, che deve accontentarsi di un bottino minimo di gol e a fine stagione viene scaricato alla Lazio. A Roma gioca due campionati di discreto livello, prima di chiudere in C: tre stagioni a Savona e l’ultima, nel 1941-42, nella Cavese, come giocatore-allenatore. Da vice alle- natore di Fulvio Bernardini vincerà lo scudetto con la Fiorentina 1955-56. È morto il 2 agosto 1968. Carlo Felice Chiesa Via Emilia 26 - San Lazzaro di Savena 9
PRIMO PREMIO RADIO DIGITALE “MAURIZIO CEVENINI” Per ricordare l'amico e grande tifo- so del Bologna Maurizio Cevenini, e onorarne la memoria, Radio Digita- le Bologna ha deciso di istituire il I° premio "Maurizio Cevenini" con il quale intende premiare il gioca- tore del Bologna Football Club che, al termine della stagione calcistica 2019/20, risulti il migliore in asso- luto della rosa della squadra rosso- blu. I punteggi vengono ricavati dai voti, partita per partita, assegnati dal sito web: WWW.CALCIOMER- CATOBOLOGNAFC.IT Mbaye Ibrahima "Sei sempre stato e sempre sarai uno di noi.... ci mancherai mitico Cev.... da oggi siamo tutti un po' più soli" GIOCATORE VOTI PRES/VAL MEDIA VOTI ORSOLINI RICCARDO 113 19 5,94 SANSONE NICOLA 112,5 19 5,92 SKORUPSKI LUKASZ 112,5 19 5,92 PALACIO RODRIGO 108 18 6,00 POLI ANDREA 100,5 16 5,91 BANI MATTIA 94,5 16 5,90 TOMIYASU TAKEHIRO 82,5 14 5,89 SORIANO ROBERTO 77,5 13 5,96 MEDEL GARY 74 13 5,69 DENSWIL STEFANO 73 13 5,61 DANILO LARANGEIRA 73 12 6,08 SANTANDER FEDERICO 67 11 6,09 KREJČÍ LADISLAV 59,5 10 5,95 SKOV OLSEN ANDREAS 58 10 5,80 DZEMAILI BLERIN 52,5 9 5,83 SVANBERG MATTIAS 46,5 8 5,81 MBAYE IBRAHIMA 43,5 8 5,43 SCHOUTEN JERDY 34 6 5,66 DIJKS MITCHELL 24,5 4 6,12 DESTRO MATTIA 16 3 5,33 DOMINGUEZ NICOLAS 6,5 1 6,50 PAZ NEHUEN 6,5 1 6,50 KINGSLEY MICHAEL 6 1 6,00 PRES/VAL = ovvero le presenze che hanno generato un voto. 10
RISULTATI E CLASSIFICHE TORINO-BOLOGNA 1-0 11’ Berenguer. CAGLIARI-MILAN 0-2 46’ Leao, 64’ Ibrahimovic. FIORENTINA-SPAL 1-0 82’ Pezzella. VERONA-GENOA 2-1 41’ Sanabria, 55’ (rig.) Verre, 65’ Zaccagni. INTER-ATALANTA 1-1 4’ Lautaro Martinez, 75’ Gosens. LAZIO-NAPOLI 1-0 82’ Immobile. PARMA-LECCE 2-0 57’ Iacoponi, 72’ Cornelius. ROMA-JUVENTUS 1-2 3’ Demiral, 10’ (rig.) Ronaldo, 68’ (rig.) Perotti. SAMP-BRESCIA 5-1 12’ Chancellor, 34’ Linetty, 45’+3’ Jankto, 69’ (rig.) Quagliarella, 77’ Caprari, 90’+2’ Quagliarella. UDINESE-SASSUOLO 3-0 14’ Okaka, 68’ Sema, 90’+1’ De Paul. CLASSIFICA: MARCATORI: 20 reti: Immobile. 48 punti: Juventus. 14 reti: Lukaku, Ronaldo. 46 punti: Internazionale. 11 reti: Joao Pedro. 42 punti: Lazio*. 10 reti: Martinez, Muriel. 35 punti: Atalanta, Roma. 9 reti: Belotti, Ilicic. 29 punti: Cagliari. 8 reti: Berardi, Caputo. 28 punti: Parma. 7 reti: Dseko, Milik. 27 punti: Torino. 6 reti: Correa, Gomez, Gosens, Petagna, 25 punti: Milan, Verona*. Zapata. 24 punti: Napoli, Udinese. 5 reti: Balotelli, Berenguer, Cornelius, Dy 23 punti: Bologna. bala, Higuain, Kolarov, Kouame, 21 punti: Fiorentina. Mancosu, Orsolini, Palacio, 19 punti: Sassuolo, Sampdoria. Simeone. 15 punti: Lecce. 14 punti: Brescia, Genoa. ...... per il Bologna marcatori 12 punti: Spal. 5 reti: Orsolini, Palacio. * Lazio e Verona, una partita in meno. 4 reti: Sansone. 3 reti: Bani, Soriano. 2 reti: Soriano. 1 rete: Danilo, Dzemail, Krejci, Poli, San- tander, Skov Olsen. 1 autorete: Faragò, T. Hernandez. www.museobolognacalcio.it 11
Bologna-Verona Faraona... come? ARROSTO DI FARAONA ALLA BOLOGNESE L’ arrosto di faraona fa parte della cuci- na casalinga Bolognese e difficilmente lo si trova nei ristoranti. Quindi per as- saggiare questa prelibatezza dovremo o preparacelo da soli o farci invitare a pranzo da amici che lo hanno realizzato. Il problema più grosso per preparare questo piatto è il disossare la faraona; problema che si può sorpassare avendo un amico macellaio che lo esegua per noi. Le carni della faraona sono molto simili a quelle del pollo, un po’ più dolci e fi- brose. Ecco il motivo per cui il ripieno deve contenere qualche grasso e all’esterno va messa tassativamente la pancetta. Ingredienti: 1 faraona disossata. 200 grammi di macinato per polpettone. 1 salsiccia. 4 fette spesse di pancetta. 1 bicchiere di marsala secco. 100 ml di brodo. sedano, carota, cipolla, olio, sale e pepe verde q.b. spago per arrosti. Procedimento: Iniziamo con l’impastate il macinato per il polpettone con la salsiccia e lasciamo che il tutto insaporisca a temperatura ambiente per circa trenta minuti. Prendiamo la nostra faraona, precedente- mente disossata, e stendiamola su un ta- gliere, saliamo e pepiamo le sue carni, ri- empiamola col macinato, lasciando almeno tre cm dai bordi. Iniziamo ad arrotolare su se stessa la faraona partendo dal lato del petto; questo farà in modo che una volta arrotolata e cotta, ad ogni fetta saranno presenti sia le carni del petto sia le carni della coscia. Una volta ottenuto l’arrosto, avvolgiamolo con le fette di pancetta, se possibile nel sen- so longitudinale, leghiamolo bene con lo spago da cucina facendo più nodi. Rosoliamo su tutti i lati l’arrosto di faraona in una padella antiaderente. Fatto questo disponiamolo in una pirofila da forno, aggiungiamo un filo d’olio, il marsala, il brodo, le verdure tagliate grossolanamente e cuociamo in forno preriscaldato a 180° per circa 45 minuti. Lasciamo riposare l’arrosto qualche minuto prima di tagliarlo e servirlo. 12
Bologna-Verona Faraona... come? LA FARAONA DEL PRETE Il Consorzio Pro Loco del Basso Veronese racconta che il nome di questa ricetta deriva dal fatto che la “Faraona del Prete” veniva realizzata dalle perpetue con le offerte che i contadini portavano in chiesa durante le festività. Offerte che non erano in denaro, ma magari un contadino portava un pollo o una fa- raona, un altro portava delle patate, altri portavano zucche o cipolline, e tutti questi ingredienti venivano poi cucinati in canonica. Ingredienti: 1 faraona grande. 500 grammi di cipolline. 300 grammi di patate. 300 grammi di zucca. 70 grammi di burro o di lardo. 1 gambo di sedano. 1 bicchiere di vino bianco. sale, pepe e salvia. olio. Procedimento: Cominciamo con la pulitura della faraona che dovrà poi essere tagliata in pezzi pic- coli. Passiamo poi a far rosolare la carne in una padella unta con l’olio e con il bur- ro (o con il lardo) insieme alla salvia e al sedano fatto a pezzetti. In un’altra padella soffriggiamo le cipolline con le patate e la zucca tagliate a dadini fino a quando queste verdure non sono diventate tenere. Aggiungiamo poi il vino,il sale e il pepe. Cuociamo la faraona per quaranta minuti, poi mischiamola con le verdure per poi met- tere il tutto in forno per circa altri trenta minuti. Angela Bernardi Angela Bernardi Sono in distribuzione i calendari dedicati al Bologna F. C. per l'anno 2020. Gli interessati possono contattare il numero di cellulare 329.44.82.152. 13
Parliamo di Giovanili Rossoblu Week end abbastanza positivo quello vissuto dalle giovanili del Bologna che portano a casa due successi, un segno X e una sconfitta. PRIMAVERA-1 La Primavera di mister Troise non va oltre lo 0-0 nel posticipo del Campionato Primave- ra 1 contro la Lazio del tecnico Menichini. Un punto a testa che proietta i rossoblù a 16 punti, i biancocelesti a 17. Ma attenzione che la classifica si fa corta verso il basso e ora il Bologna è a sole due lunghezze dalla zona play out! Prossimo turno, sabato 18 gennaio, Sassuolo-Bologna. UNDER 17 A-B Sconfitta interna, invece, per la categoria Under 17 A-B del Bologna allenata da mister Vigiani. Ad avere la maglio sui rossoblù al “Cavina” è stato l’Hellas Verona di mister Por- ta. Dopo aver chiuso sullo 0-0 il primo tempo, al 74′ ci ha pensato capitan Terracciano a siglare il gol della vittoria da parte degli scaligeri, In classifica l’Hellas sale a 29 al terzo posto, il Bologna con 21 è quinto. Prossimo turno, domenica 19 Gennaio, Milan-Bologna. UNDER 16 A-B Vince invece la classe 2004 del Bologna (Under 16 A-B) del tecnico Biavati capace di battere 2-0 il Cittadella nel match disputatosi all’ “Antistadio Tombolato” di Cittadella. Il primo tempo terminava già 2-0 per il Bologna in gol con Casadei e Anatriello. Nel finale di gara Mazia sbagliava un rigore. In classifica i 2004 rossoblù salgono a 27 punti a-4 dalla Spal seconda. Il Cittadella resta a 12. Prossimo turno, domenica 19 gennaio, Bologna-Brescia. UNDER 15 A-B Cittadella- La formazione 2005 di mister De Rossi ha ospitato questa mattina alle 12:00 i pari età del Bologna all’Antistadio “Tombolato” di Cittadella. Il Bologna Under 15 del tecnico Morara batte senza alcun patema d’animo i pari età del Cittadella e continua la sua rincorsa alle zone alte della classifica del Girone B. Passano 60 secondi e i rossoblù sono già in vantaggio grazie al bel pallonetto di Rosetti, poi il Bologna raddoppia poco dopo: punizione di Torino, palla in area veneta che arriva all’ex Fano U15 De Marco la cui staffilata non lascia scampo al n. 1 Veneran. Il Bologna insiste e gioca bene, ma fallisce con Bellisi il rigore che avrebbe potuto man- dare i rossoblù sullo 0-3, bravissimo Veneran nell’occasione che si tuffa alla sua destra e nega la gioia della rete al giocatore emiliano, tra l’altro vero specialista nel calciare i penalty. Prima della fine del 1° tempo Zenzola, dopo aver ricevuto dalla trequarti sini- stra palla da un compagno, avanza di 20 metri circa e dal limite fa partire un tiro che gonfia la rete. Bel gol di Zenzola che festeggia anche la convocazione in Nazionale U15. Nella ripresa sale in cattedra Omeregie, ex Cittadella, che prima colpisce un legno, poi realizza il gol del definitivo 0-4. Il Bologna 2005 conquista 3 punti importanti, quindi, iniziando alla grande il 2020. In classifica i felsinei salgono a 29 (Inter prima con 32), i veneti di mister De Rossi restano a 13 quart’ultimi. Prossimo turno, domenica 19 Gennaio, Bologna-Brescia. Redazione Tutto Calcio Giovanile 14
Tifosi V.I.P. I V.I.P. dei Scaligeri Cari Amici, lettori della nostra fanzine, eccoci oggi a parlare dei sostenitori della squa- dra dell’Hellas Verona,prossima avversaria dei nostri baldi giovanotti in maglia rosso- blu, squadra quella veronese che al momento sta stupendo critici e tifosi, in quanto interprete sinora di un campionato al di sopra di ogni più rosea scaligera aspettativa. Tra i tifosi eccellenti, della squadra della città cara al papà drammaturgico di Giulietta e Romeo, ma anche della Arena e Piazza delle Erbe, troviamo in prima fila lo Chef stel- lato Giancarlo Perbellini, da anni ai livelli più alti tra gli artisti della cucina dopo gli inizi ai “12 Apostoli a Verona, al “san Domenico” di Imola, celeberrimo locale della nostra provincia, per poi proseguire la sua ascesa di chef e la sua lusinghiera formazione da “Traillevent” a Parigi, al “Ambroise” sotto la guida di chef Bernard Pacaud e a “La Ter- rasse” di Juan Le Pins sempre in terra d’oltralpe. Dal 2016 Perbellini è protagonista del programma televisivo “Casa Perbellini” in onda su Gambero Rosso Channel. Nel 2018 inoltre inaugura il suo nuovo locale “ Locanda Perbellini “ in quel di Milano. Batte forte per la compagine guidata da mister Juric, il cuore di Donatella Rettore,che ama però farsi chiamare piuttosto solo “Rettore”, interprete dall’animo piuttosto ribelle sin dalla più giovane età,talento musicale dalle indubbie doti canore ed appunto carat- teriali, che lanciata dal nostro indimenticato Lucio Dalla nel lontano 1973,ha attraversa- to con grande successo varie epoche canore dagli anni 70 agli anni 2000, collezionando lusinghieri successi con le hits “ Splendido splendente” e “Donatella” e vendendo nel corso dei vari anni di carriera più d 16 milioni di dischi in Italia ed all’esterno, cifra asso- lutamente ragguardevole per un interprete musicale italiano. Grande tifoso dell’Hellas è lo scrittore e giornalista inglese Tim Parks, autore di molti romanzi e saggi,traduttore tra le altre cose di tanti romanzi dall’italiano all’inglese per autori quali Moravia, Calvino, Tabucchi, Parks collabora inoltre con diverse testate italiane, inglesi e americane,molti dei suoi articoli sono pubblicati su New Yorker, e sul Daily Telegraph. Nel 2008 Tim Parks ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Verona e le chiavi della città dal sindaco Tosi e il premio Cangrande dalla Provincia di Verona con la motivazione se- condo cui avrebbe difeso l’onore di Verona rifiutandosi di scrivere un articolo negativo sulla città commissionatogli da un tabloid inglese,che avrebbe avuto il solo scopo di screditare la citta stessa. Altra grande tifosa dei colori gialloblù,è Francesca Cheyenne,pseudonimo di Francesca Roveda, conduttrice ed autrice televisiva e radiofonica,la quale dopo aver conseguito il diploma di maturità classica,si laurea nel 1998 in lettere moder- ne presso la Università di Padova. Francesca lavora dal 1995 come autrice,conduttrice ed inviata presso il canale musicale “Match Music” e dal 2005 è speaker per il conosciu- to network radiofonico nazionale RTL 102.5. Nonostante le grandi contestazioni subite anni fa quando era presidente della società scaligera,con episodi anche molto spiacevoli subiti (“ Io e la mia famiglia abbiamo su- bito iniziative pesanti,contestazioni violente, Il manichino impiccato in curva,le nostre macchine distrutte sotto casa,la lapide dove era morto mio padre divelta e buttata in Adige e poi per mesi dovevamo muoverci sotto scorta,tutte situazioni che ci hanno por- tato a vendere allora una buona società di serie B a Pastorello“ ) Stefano Mazzi è e resta un grande tifoso della Hellas, pur non essendo sempre in sintonia con la presidenza Setti,nonostanteMazzi stesso ammetta che fare il presidente nella città della Arena non sia esercizio di facile attuazione. Questi alcuni dei tifosi cosiddetti V.i.p dell’Hellas Verona,squadra che nel campionato 1984/85 stupì l’intero mondo calcistico italiano,conquistando un incredibile scudetto,caso più unico che raro negli anni dopo il 1970 (vedi scudetto Cagliari) per squadre fuori dal cosiddetto cerchio più o meno “magico” di Roma,Milano,Torino. Orfeo Orlando 15
Alla scoperta dei tifosi del BOLOGNA fuori sede Per questa nuova puntata de “I Fuori Sede” siamo in quel di Senigallia, ridente cittadina delle Marche, dove abitano Monica e suo marito Marco, entrambi da sempre tifosissi- mi del Bologna. A contattarci è stato Marco, ma per cavalleria facciamo le domande a Monica. -Voi siete di originari di Bologna? “Non direttamente, mio padre è nato e cresciuto a San Lazzaro, poi un’estate durante una vacanza con gli amici qui a Senigallia ha conosciuto mia madre e dopo pochi anni si sono sposati. Lui lavorando nelle ferrovie dello stato è riuscito a farsi trasferire qui, pur mantenendo tutti i suoi contatti e soprattutto la sua fede calcistica nel Bologna in città”. -Tu e tuo marito, invece, siete tifosi di lunga data e vi siete conosciuti proprio organizzando un pulmino per andare a vedere il Bologna, vero? “Verissimo, mio babbo, anche se da trenta e passa anni si è trasferito qui nelle Marche, non ha mai perso il vizio di andare allo stadio, che poi alla fine diciamo che distiamo cir- ca due ore e poco più dal Dall’Ara. Prima aveva sempre avuto l’abbonamento, poi negli ultimi anni, specie in inverno, per problemi legati alla salute ha desistito e ora come ora compra di volta in volta il biglietto. Io ho conosciuto Marco, che veniva dell’entroterra, proprio quando babbo organizzò un pulmino tre anni fa in occasione di Bologna vs Inter. -E’ stato amore a prima vista? “Si diciamo che ha catturato fin da subito la mia attenzione”. -No, intendevo con il Bologna! “Sì, mio babbo partiva sempre la mattina presto per andare a vedere il suo Bologna, e così una volta per il mio quattordicesimo compleanno mi sono fatta regalare la mia prima partita, all’epoca non ero tifosa, ero solo curiosa di vedere questo mondo di cui mio padre e il suo amico Alfonso originario delle Marche, ma da sempre patito del Bo- logna, parlavano sempre. Da quella prima volta non so dire cosa scattò in me, ma mi innamorai fin da subito dello stadio e di quei colori. A sedici anni mio padre mi regalò il primo abbonamento nei distinti con lui e il suo amico Alfonso, che tutt’ora ho man- tenuto. e di anno in anno la mia passione è cresciuta tanto che io ho contagiato la mia migliore amica che a sua volta ha portato suo cugino ovvero Marco. Dunque è stato il cupido che ha fatto scoccare la freccia a Bologna, anche perché qui a Senigallia non ci si frequentava molto, visto che lui abitava nella parte collinare e io sul mare. Poi però ogni volta che andavamo allo stadio con il mitico pulmino per vedere le gare interne del Bologna (lo parcheggiavamo vicino al cimitero della Certosa), abbiamo avuto tempo per conoscerci meglio, tanto che ci siamo sposati”. -Per Marco come è nata la passione? “Lui, come mi ha sempre detto, non sopportava i suoi amici che tifavano sempre per i grandi squadroni e giocando da giovane anche come centrocampista nella squadra locale amava il calcio e Baggio, e quando il mitico codino venne a giocare nel Bologna, iniziò con un suo amico, pur di vederlo, ad andare a Bologna, poi da lì si innamorò della città e della squadra. Come canta Luca Carboni in una delle sue ultime canzoni, Bologna è un regola, infatti mio marito spesso se poteva si faceva anche ospitare da suoi amici universitari dalla sera prima a Bologna e andava in giro con loro per locali, così Bologna 16
è diventata la sua seconda casa”. -Anche lui andava nei distinti? “No all’inizio era fisso in curva Andrea Costa, poi per conoscermi meglio si è spostato l’anno dopo nei distinti centrali, dove attualmente siamo”. -A Senigallia oltre a voi ci sono altri tifosi del Bologna? “Sì, ce ne sono diversi, come del resto ci sono diversi bolognesi che, dopo essere stati qui in vacanza d’estate, si sono sposati con qualcu- no del posto e ora vivono qui. Il Bologna qui è abbastanza popolare e ben visto, ovvio nei bar o nei circoli i big mach sono sempre i soliti, ovvero la Juve, l’Inter, Il Napoli e il Milan, però con il fatto che poi d’estate molti bolognesi pas- sano l’estate qui, molti del luogo hanno iniziato a simpatizzare anche per i rossoblu, complice il fatto che la squadra locale di calcio non milita in campionati di categoria e così come il basket”. -Riuscite a fare ancora il famoso pulmino? “No, purtroppo no, ora come ora siamo sempre io e mio marito e un’altra coppia che, a turno, prendiamo la macchina o il treno e facciamo gruppo a parte, ma uniamo anche il fatto che Bologna è una città talmente bella che ogni volta che andiamo su per vedere la partita, magari ci muoviamo per tempo. Io e la mia amica andiamo a vedere i vari ne- gozi mentre Marco e l’altro ragazzo sono appassionati di vinili e sono diventati i migliori clienti di un negozietto che vende vecchi dischi in una traversa di via Indipendenza. Poi ci piace anche il fatto di poter pranzare in qualche trattoria tipica”. -Andate anche in trasferta? “Diciamo che per noi è sempre una trasferta, attualmente no, anche perché comunque abbiamo paura di eventuali disordini ed essendo io in attesa al quarto mese, preferisco evitare ogni tipo di rischio, poi c’è il fatto che già essere presenti a tutte le gare in casa, lo scorso ne abbiamo saltate solo due per un’influenza e per un matrimonio di un nostro caro amico, la spesa che sosteniamo fra benzina, autostrada o treno, più il mangiare fuori, comprare qualche gadget, alla fine dell’anno pesa e non poco sul bilancio fami- gliare, ma per il Bologna lo facciamo volentieri”. -Cosa ne pensate del campionato attuale dei ragazzi? “Secondo noi se ci fosse stato Sinisa sempre a bordo campo avremmo avuto almeno 8 o 9 punti in più in classifica. Fino all’ultimo abbiamo davvero creduto che Ibra potesse arrivare sotto le due torri, ma siamo molto fiduciosi nel mercato di riparazione, speria- mo che arrivi una punta di spessore e almeno un difensore di esperienza”. -Per concludere qual è l’attuale giocatore del Bologna che preferite su tutti? “Io Palacio, per la sua classe e per come si mette a disposizione della squadra, per mio marito invece il migliore è Orsolini, che definisce un talento puro e spera che possa ri- manere a vita in rossoblu e anche che introno a lui si possa con il tempo costruire una squadra del calibro dell’Atalanta”. Danilo Billi 17
- Una curiosità da Roma: Straordinari per lo stadio, due sfide in poco tempo. All’Olim- pico di Roma sia la Lazio che la Roma hanno giocato nell’arco di 24 ore il proprio turno casalingo di campionato. Prima la Lazio che ha ospitato il Napoli, il giorno successivo è stato il turno della Roma nel posticipo a ricevere la Juventus. La coincidenza non si verificava da ben 31 anni, questo è accaduto per il fatto che le due romane chiuderanno il campionato entrambe in trasferta per dare il tempo di sistemare a puntino lo stadio in vista dell’Europeo 2020, che scatterà il 12 giugno nella capitale. Felicità per le forze dell’ordine pubblico di Roma che nell’arco di 24 ore hanno dovuto fare gli straordinari per accogliere due tifoserie non da poco come appunto Napoli e Juventus. - Basket diamo qualche numero: La serie A questa stagione 2019-20 offre numeri da record, il girone di andata si è chiuso con una media di 4273 spettatori per partita, un picco che non si registrava da oltre 30 anni, ovvero dalla stagione 1990-91, questo è stato battezzato l’anno della rinascita, con eccellenti arrivi, e ritorni di Ettore Messina, Fortitudo, Treviso e Roma. L’emplemento rispetto allo scorso anno è stato del 7.23%. Per quanto riguarda il flusso medio, è Milano con 7.208 spettatori a partita, tallonata da Bologna con la Virtus a 6.575, mentre la Fortitudo gravita sopra i 5000 paganti. Ma sotto il punto di vista degli incassi al botteghino, la Virtus Bologna stacca tutti, con un milione e mezzo di euro solo a metà stagione, seconda la Fortitudo con quasi no- vecentocinquantamila euro, solo terza Milano con seicentoquarantottomila euro, ecc… Pressoché esaurito il Paladozza quando gioca la Fortitudo con una percentuale di riem- pimento di 98,6. - Il Presidente della F.I.G.C. afferma: “Quello che stiamo cercando di fare è rilancia- re il Totocalcio, cercando di valorizzarlo al meglio, abbiamo fatto richiesta sia al Governo che al gestore di questo gioco. L’idea è quella di poter utilizzare al meglio la nostra ca- pacità di comunicare la cultura della schedina, molto in voga tanti anni fa”. - Football donne: Per la prima volta le Underdogs Bologna salgono sul podio più alto del campionato, vincendo finalmente uno scudetto che dopo 5 finali perse, era diven- tato quasi una maledizione per le felsinee. Questa volta le bolognesi si impongono al Vigorelli di Milano, dopo una gara pressochè perfetta, sulle Unicorns Apuania, con il punteggio shiacciante di 32 a 14, sotto la guida di Francesco Muzzioli che ha cosi com- mentato: “E’ stata una stagione spettacolare, le ragazze hanno dato il 1000%, il titolo è tutto loro, perché sono loro che scendono in campo, sono loro che si sacrificano, sono loro che hanno superato avversarie e tanti problemi”. - Figurine Panini: La collezione calciatori 2019-20 si arricchisce di statistiche e pagine speciali. La collezione l’anno prossimo taglierà il traguardo ragguardevole dei suoi primi 60 anni di vita, attualmente si presenta con 832 figurine, formati nuovi, la novità delle “Figu” degli autobus ufficiali delle squadre, le statistiche dei giocatori che tornano nelle pagine delle squadre, una pagina dedicata ai mister di A e B, il ritorno degli scudetti di serie C e una sezione con la Top 11 maschile e femminile. - Baseball: Novità in cantiere anche nel mondo del Baseball di A1, il campionato scat- terà all’inizio di Aprile con 10 squadre suddivise in due gironi, La UnipolSai Fortitudo segue a pag. 23 18
Il Bologna F.C. 1909 visto da STAB LUKASZ SKORUPSKI 19
VITTORIA A ROMA E CONTRO ISTANBUL Si gioca a Roma e nei 12 non c’è Hunter, tenuto prudenzialmente a riposo, dopo il problema alla caviglia accusato a Belgrado; al suo posto Delia. Non c’è Teodosic in quintetto e Roma parte di corsa, 9-0, quando entra Milos, poi 11-1. La Virtus Bologna piazza un parziale di 0-19 e va sull’11-20. Il primo quarto termina 14-22. Continua il dominio bianconero, Bologna vola sul 16-37, con un parziale che è diventato di 5-36. Poi la Virtus Roma recupera qualcosa con un 10-4, 27-41. La Segafredo, con due liberi di Ricci, una schiacciata di Delia e una tripla di Baldi Rossi, su assist di Teodosic, chiude i primi venti minuti con uno 0-7 e torna al massimo vantaggio, 29-50. Come aveva chiuso il secondo quarto con uno 0-7, così comincia il terzo, canestro di Markovic, due liberi di Ricci e ancora Baldi Rossi da tre, 29-57. Un tiro da lontano di Markovic quasi doppia gli avversari, 31-60. La quarta tripla di Baldi Rossi (su quattro tentativi), firma il più 30, 34-64, incrementato da Delia, 34-66. Roma si sveglia e Bologna si addormenta: un 14-0, porta il punteggio sul 48-66. La Segafredo si riprende e va all’ultima pausa sul 50-71. Teodosic mette la tripla e le V nere vanno a più 23, 54-77. Un 7-0 di Roma riduce il divario, 61-77, poi ci pensano Teodosic, con il terzo tiro da oltre l’arco su quattro tentativi (solo tiri da tre per lui), e Markovic sempre da tre, 61-83. 54 % da tre, 71 % da due; Delia 9 punti e 8 rimbalzi, ma soprattutto 46 di plus minus (come per incantesimo con lui in campo la Virtus allungava), record societario, che supera il 37 di Aradori e Gentile ottenuto alla seconda giornata del campionato 2017/18. Per le V nere primo posto confermato con 30 punti, già raggiunto il punteggio dell’annata precedente, in 17 gare, invece che in 30! In Coppa la gara contro i turchi del Darussafaka Tekfen Istanbul è già decisiva per non rimanere troppo attardati nel girone. Regolarmente al suo posto Hunter. Dopo i primi due punti di Gamble e il pareggio degli ospiti dalla lunetta, le V nere piazzano un parziale di 11-0. Il vantaggio aumenta ancora fino al più 13, poi i turchi chiudono il primo periodo con un parziale di 0-7, 20-14 e cominciano bene anche il secondo quarto, arrivando a meno quattro, 20-16. Le V nere si destano dal torpore con Cournooh su assist di Teodosic, poi è David a servire Baldi Rossi per un 2+1, 25-16, ma gli ospiti rispondono e tornano un paio di volte a meno quattro, 25-21 e 27-23. Teodosic sfrutta tre liberi, di cui uno per un tecnico alla panchina, poi Ricci arrotonda, 32-23. Dopo il canestro di Guler cinque punti consecutivi di Weems fanno allungare Bologna, 37-25. Immediata reazione del Darussafaka con Guler e due volte Lamb, 37-31. Stavolta però è la Virtus a chiudere con un parziale il quarto: una tripla di Teodosic, un libero di Markovic, due di Hunter e un canestro di Weems confezionano un 8-0, per il massimo vantaggio interno, 47-33 al 20’. Inizio equilibrato del terzo quarto, poi la squadra di casa subisce un 5-0, 52-43. Markovic tira e sbaglia, nella stessa azione, tre volte consecutive da tre, grazie ai due rimbalzi d’attacco di Cournooh; Gamble sbaglia due liberi, poi finalmente la Virtus torna a segnare con Hunter, 54-43. Teodosic segna su assist del capitano, poi dalla lunetta, 58-46. Favorevole ai turchi la fine del terzo periodo, con un 1-6 si riportano a meno 7, 59-52. Le Vu nere aprono l’ultimo quarto con un 9-2 (tripla di Baldi Rossi, Markovic e quattro punti di Gamble), 68- 54. Un po’ di maretta con antisportivo e tecnico a Browne e due tecnici a Markovic, quindi espulsi entrambi, poi Teodosic mette i liberi del 70-57. Baldi Rossi e Milos, nella stessa azione falliscono la tripla del +16 e i turchi tornano sotto, 70-62. Dopo il timeout bianconero, Milos sbaglia da tre ma Cournooh segna a rimbalzo d’attacco e converte anche l’aggiuntivo, 73-62. Teodosic dalla lunetta fa il 75-62. I turchi chiamano timeout, poi segnano due volte, 75-66 ma Milos è glaciale in lunetta. Gamble, dopo un furto di Gaines e l’assist di Cournooh segna il 79-66. Gli ospiti non demordono e tornano a meno dieci. Teodosic a 34 secondi fallisce il primo libero della sua gara, poi Lamb fa un gioco da tre punti, 80-72. Altri due liberi per Teodosic a 6”, 14 su 15 per lui (19 punti), 82-72; c’è ancora il tempo per un viaggio in lunetta di Ricci, che però fa 1 su 2, 83-72. Ottimo prova di Gamble, 15 punti e 6 rimbalzi. Scarsa la percentuale da tre della Segafredo, 4 su 25 (1 su 8 Teodosic, 0 su 6 Markovic). Vittoria meritata della Virtus, sempre avanti, in una gara nervosa e senza esclusione di colpi. Dopo due giornate, Partizan a punteggio pieno, Bologna e Istanbul a due e Trento ancora a zero. Ezio Liporesi 20
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60° ANNI DI CALCIO ALLA RADIO “Tutto il calcio minuto per minuto”, una delle trasmissioni più popolari della Rai Radio Tele- visione Italiana, compie i suoi pri- mi 60 anni! Con i suoi anni di storia e le sue ine- guagliabili profes- sionalità, si può considerare un pa- trimonio culturale del nostro Paese. Le trasmissioni del- lo storico program- ma iniziarono in via sperimentale nel 1959, mentre il de- butto ufficiale av- venne domenica 10 gennaio 1960. Un compleanno importante per la storia della radiofonia e del nostro Paese, l’occasione per rievocare e risvegliare le emozioni di un programma di successo nato grazie alla brillante intuizione di Guglielmo Moretti, capo del pool sportivo, Sergio Zavoli, all’epoca responsabile della redazione radiocronache della Rai e Roberto Bortoluzzi che di “Tutto il calcio” fu l’ideale padrone di casa per 27 anni prima di lasciare il testimone nelle mani di Massimo De Luca e poi di Alfredo Provenzali. Un appuntamento che ha saputo regalare queste emozioni a milioni di radioascoltatori. E che ancora oggi, continuando a rigenerarsi, ci regala la magia dell’immaginazione. Lunga vita a questo prezioso programma. ****** ****** ****** ****** Nel dicembre 2010, la Casa Editrice Minerva editò il volume “ Clamoroso al Cibali!” dove Riccardo Cucchi, nostro gradito ospite nella trasmissione “Salotto col trio” ripercorreva la storia di un programma, dei suoi attori principali e secondari, ma al contempo la sto- ria di un Paese e del suo costume attraverso anni di calcio e di fede sportiva. In questo volume potrete trovare nomi che riaccendono il ricordo e la fantasia dei tifo- si: Niccolò Carosio, capostipite in assoluto delle prime radiocronache di calcio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Claudio Ferretti, Ezio Luzzi. Personaggi che si sono impressi, con la bravura, la voce e la loro spiccata personalità, 22
nei timpani e nel cuore degli italiani, sempre più fedeli al rito consolidato della domenica pomeriggio. Rito che negli anni Sessanta vedeva come pro- tagonista pressoché indiscussa la ra- dio, mezzo di comunicazione tra i più immediati che, con l’avvento della te- levisione e delle tecnologie sempre più sofisticate, ha dovuto raccogliere una sfida importante per continuare a sta- re al passo con i tempi. E dunque, Riccardo Cucchi, Bruno Gentili, Giulio Delfino, Filippo Corsini, Francesco Repice e molti, molti altri che, “rubando” il mestiere ai vecchi maestri hanno portato avanti la ban- diera di una trasmissione unica, che non somiglia a nessun’altra. L’Editore, per fare viaggiare con la fan- tasia i suoi lettori, ha inserito nel vo- lume un CD Audio con spezzoni inediti in mp3 della trasmissione, le radiocro- nache più memorabili, le voci storiche dei radiocronisti. E allora, mettiamoci comodi e aspet- tiamo di sentire alcun delle frasi che hanno reso celebre la trasmissione. “Gentili ascoltatori buon pomeriggio…; I campi collegati sono nell’ordine …; Al microfono i colleghi…; Via con i risul- tati dei primi tempi”. Con la radio è così. Chiudi gli occhi e vivi sognando la partita, trasportato dalla corrente di una voce ormai amica e... “Scusa, scusa Ameri”… “Scusa Ciotti, il Milan è passato in vantaggio”… E allora l’adrenalina entra in circolo e sì, può accadere che si sia testimoni, in diretta,di un risultato inaspettato, incredibile. Magari, “clamoroso al Cibali!”. Attualmente il libro è alla sua terza edizione e potrete trovate il libro in tutti gli store e anche sul sito www.minervaedizioni.com ZIBALDONE continua da pag. 18 Bologna campione d’Italia e di Europa è in attesa del passaggio di consegne tra Stefano Michelini e Pierluigi Bissa, e presenta un organico da schierare sul diamante di tutto ri- spetto, anche se il direttore sportivo, Christian Mura, e il Team manager. Daniele Friga- ni, si contattano per costruire la squadra. Tra le conferme Andy Pazz il catcher, previste invece novità sul monte di lancio dove sono scontate le conferme di Raul Rivero, Anto- nio Noguera e Murilo Gouvea-Brolo, e il lanciatori italiani Alex Bassani, Filippo Crepaldi, Claudio Scotti e Alessandro Pizziconi. C’è il forte interessamento su Wundell Foloranus, antillano di nascita ma con passaporto olandese, mentre nel ruolo di battitore designa- to, potrebbe portare la sua grande esperienze alla Fortitudo Bologna Beppe Mazzanti, bomber del 2018, già lo scorso anno vicino ad accasarsi in quel di Bologna. Gosth 23
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