Parrocchia dei Ss. Gervasio e Protasio di Bormio con S. Lucia - n. 135 - gennaio 2019 - Parrocchia di Bormio
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Preghiera per l'Oratorio Gesù buon Pastore, che sempre guardi con simpatia i bambini e i giovani, ti preghiamo per il nostro Oratorio: fa che sia come una famiglia unita, una comunità viva, un luogo di vera giovinezza per tutta la comunità cristiana. Signore, donaci l’amore perché in Oratorio crescano armonia, concordia, collaborazione, stima reciproca, sana gara nel bene. Signore, donaci la pazienza perché i ritardi, le infedeltà, le mancanze di ciascuno di noi non siano motivo di divisione ma impegno a crescere anche nella fatica. Signore, donaci il rispetto per ogni persona che viene in Oratorio con le sue doti e i suoi difetti perché nel profondo, ognuno cerca te. Signore, donaci la speranza perché il bene è ciò che rimane e tu sai moltiplicare, anche oggi, il poco che sappiamo fare. Sostieni coloro che guidano e sono al servizio per il nostro Oratorio perché non li sorprenda scoraggiamento e sfiducia Sostieni i nostri sacerdoti e le nostre suore perché siano fermento, segno e vincolo di unità. Maria, madre tua e nostra, e il nostro patrono san Giovanni Bosco intercedano presso di Te che vivi con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli. Amen.
La parola di don Alessandro Oratorio don Bosco 03/02/2019: Indice Ringraziare, Ricordare, Sognare... Insieme! 4 La parola di don Francesco Un Progetto che nasce da un Cammino 9 Speciale Oratorio Quattro passi nella storia del nostro Oratorio 13 La struttura "Oratorio" nella riflessione pastorale 23 Estate 2018: un Oratorio... senza muri 42 Festa di Inaugurazione dell'Oratorio don Bosco 54 Anagrafe parrocchiale 56 Sostenere il progetto dell'Oratorio 58 Ss. Messe 59
4 La PAROLA di don ALESSANDRO Arciprete Bormio, 10 gennaio 2019 e sotto la protezione del patrono San Giovanni Bosco. La presenza del vescovo ORATORIO DON BOSCO Oscar nella Santa Messa Solenne della 03/02/2019: RINGRAZIARE, domenica alle 10.30 e poi, a seguire, alla benedizione dell’Oratorio ristrutturato RICORDARE, SOGNARE... è per noi motivo di grande gioia oltre INSIEME! che un segno di stima e di affetto del nostro pastore per la parrocchia di Carissimi parrocchiani e amici tutti Bormio. Sua Eccellenza sarà con noi di Bormio, il 3 febbraio 2019, giorno anche per il pranzo comunitario che dell’inaugurazione, dopo i lavori, del nostro Oratorio don Bosco spero non mi auguro sia un momento di vera sia solo una data segnata oggi come convivialità e amicizia a cui spero appuntamento sul calendario o, un parteciperanno tante persone. domani, riportata nelle cronache Circa il “Progetto di ristrutturazione e della parrocchia seppur come giorno riqualificazione del nostro oratorio” che storico importante, ma vorrei sia ha avuto i suoi tempi e le sue attese sia davvero un’occasione per tutta la dal punto di vista dei permessi civili che nostra comunità di stare insieme, di nei passaggi diocesani devo dire che è ringraziare, di ricordare e di sognare un stato un cammino molto intenso anche po’ il futuro. per me personalmente; una strada che Invito tutti a prendere visione del ha avuto anche le sue fatiche e non programma previsto (31 gennaio-3 pochi ostacoli (alcuni disappunti che febbraio) e di fare di tutto per non non avremmo nemmeno immaginato e mancare a queste proposte in ricordo che abbiamo fatto fatica a comprender
5 quantomeno nella modalità e nello ultimeremo in primavera stile!) ma un percorso che è stato (dopo il grande gelo!) la soprattutto sostenuto dal desiderio e pavimentazione in granito della dalla passione di tanti. piazzetta che abbiamo deciso Mi sento di ringraziare, anche a nome di dedicare al carissimo don del canonico don Francesco, tutte le Antonio della Bella (arciprete di persone che hanno lavorato, i tanti Bormio dal 1973 al 2003) di cui che ci hanno incoraggiato e sostenuto ricorre quest’anno il decennale e i moltissimi cha hanno dato anche della morte. Sistemeremo un aiuto economico che sono certo sempre in primavera l’altra non mancherà e ci aiuterà a pagare area esterna prevista dove velocemente le non poche spese faremo il campetto di pallavolo. rimanenti. Purtroppo non abbiamo avuto la don Alessandro Anche dal punto di vista tecnico gli possibilità, dopo lunga attesa, di interventi non sono stati semplici e acquistare la striscia di terra che qualche imprevisto ovviamente, strada pensavamo per fare un campo facendo, si è presentato ma mi pare che di pallavolo regolamentare, i risultati finali siano stati buoni. ma abbiamo valutato che Sembra quasi tutto ultimato anche se comunque potrà diventare uno restano ancora alcune “rifiniture” che spazio bello e idoneo al gioco saranno presto terminate. Soprattutto dei nostri ragazzi… seppure un circa l’esterno abbiamo pensato che po’ più ristretto!
6 Ad di là di tutto il lavoro fatto, invito risposta della comunità anche in questi tutti a prendere l’occasione di questo tempi difficili per la fede, soprattutto appuntamento per ricordare come tra i ragazzi e i giovani, possa ripagare l’esperienza dell’Oratorio è stata tante nostre fatiche! sempre significativa nella storia della nostra parrocchia. Nel 2022 l’Oratorio E allora guardiamo con fiducia il futuro compirà 100 anni! In questo numero e vogliamo sognare anche un po’! del Bollettino don Francesco, come ha Sogniamo un oratorio di persone, fatto molto bene la sera dell’assemblea dove tutti si sentano invitati e accolti, del 13 aprile scorso, ci porta a un oratorio dove i nostri bambini, ripercorrere un po’ questa storia: a ragazzi e giovani possano trascorrere ricordare! Ogni ristrutturazione non un tempo bello e buono, gratuito e cancella mai quello che c’è stato prima gioioso, vivendo i grandi valori umani e ma, facendo tesoro dell’esperienza cristiani. Quel sogno che avevo anche di chi ci ha preceduto, tutti siamo da giovane prete e che mi sembra chiamati a tenere vivo lo spirito e il attuale anche oggi, a qualche anno di centro del messaggio dell’Oratorio di distanza. Così infatti scriveva il nuovo don Bosco. Mi pare che l’intento sia canonico da poco giunto a Bormio, sul stato lo stesso anche in questo grande Bollettino parrocchiale dell’Ottobre e oneroso intervento di rinnovo. 2002: «Ho osservato in questi mesi e Speriamo di esserci riusciti e che la la mia attenzione ha avuto un occhio
7 di riguardo per l’oratorio: l’ho visto mattoni cerco di osservare evolversi nel suo aspetto esterno in i ragazzi, i giovani e i bambini seguito al recente restauro. Manca che sono la vera ragione di ancora un poco ma lo ritroveremo essere di ogni oratorio. Ne ho più bello, caldo e comodo... almeno incontrati parecchi simpatici e lo spero! Ma questo non basta, ne allegri sia in Chiesa, si scuola, siamo tutti convinti! L’oratorio non è sia in giro per Bormio. Spero solo una struttura, ma è una comunità che per tutti l’oratorio possa di persone (di giovani, di ragazzi, di essere un luogo dove poter famiglie, di persone di buona volontà) crescere in un determinato che hanno il desiderio di crescere modo, dove tutti desideriamo insieme nel nome di Gesù. Solo se camminare insieme per non lo curiamo con passione, l’oratorio cadere nel pericolo costante don Alessandro diventa una risorsa insostituibile della per ogni comunità che è parrocchia, un ambito in cui vale la l’individualismo, la divisione e pena di giocare non solo i soldi per una la frammentazione. L’oratorio ristrutturazione, ma tutta la nostra alla fine è di tutti e a tutti è generosità e la nostra freschezza. chiesta una disponibilità grande Ecco allora perché oltre la struttura di e una passione per una realtà
8 che non può spegnersi. Di lavoro non dell’Eucaristia. Da qui concludo con un ne mancherà e, per volontari capaci augurio impegnativo e incoraggiante: di donare il proprio tempo, c’è sempre mettiamo al centro Gesù e la bellezza posto: tutti possono dare qualcosa!...» del Vangelo con la certa speranza che i nostri bambini, ragazzi e giovani Queste parole mi hanno fatto certo possano, anche in questo luogo così anche sorridere un po’ pensando alla caro a tutta la comunità, sempre mia vita oggi, ma mi sembrano ancora imparare a costruire ponti e mai muri. significative. Allora, ancora una volta, «diamoci la Una “novità” dell’oratorio restaurato mano e insieme camminiamo» per è la bellissima cappella che, come era vivere, passo dopo passo, quel tratto all’origine, viene collocata al centro di strada che Dio oggi vuole per il anche fisico della struttura e con nostro oratorio! E, come don Bosco una splendida vetrata che guarda diceva sempre ai suoi ragazzi: «Amare all’esterno e direttamente al nostro sempre, tutti, con gioia!» ponte di Combo. Abbiamo anche d. Alessandro Alberti, arciprete intenzione di conservare la Presenza
9 don Francesco Dopo anni di progetti e discussioni stanno finalmente concludendosi i lavori di ristrutturazione dell’oratorio: non sono mancate osservazioni positive e polemiche come capita ogni volta che si mette in cantiere qualcosa. Queste pagine sono state pensate per aiutare tutti a conoscere il cammino compiuto in questi anni di vita di oratorio, le scelte per il futuro (mai prese a cuor leggero) l’impegno di tutta la comunità parrocchiale per dare di sé un’immagine bella, coerente con suoi fini pastorali ed efficiente a partire dal luogo Dopo anni di progetti e discussioni stanno finalmente concludendosi i lavori di ristrutturazione dell’oratorio: non sono mancate osservazioni positive e polemiche come capita ogni volta che si mette in cantiere qualcosa. Queste pagine sono state pensate per aiutare tutti a conoscere il cammino compiuto in questi anni di vita di oratorio, le scelte per il futuro (mai prese a cuor leggero) l’impegno di tutta la comunità parrocchiale per dare di sé un’immagine bella, coerente con suoi
10 L’invito è per tutti, nuove famiglie, nonni, ragazzi e giovani, membra tutte della comunità cristiana: sentiamo “nostro” l’oratorio. Non in senso privatistico ed individuale, ma come luogo ove si immaginano i cristiani del futuro, aperti al cambiamento senza immotivate resistenze basate su esperienze certamente eccezionali ma purtroppo appartenenti a un passato che evidentemente non torna. Durante il dibattito seguente la presentazione del progetto lo scorso aprile uno dei due interventi contrari al progetto faceva leva sulla importanza fini pastorali ed efficiente a partire delle parole e della Parola e richiamava dal luogo in cui si educano le giovani come ideale di oratorio l’esperienza generazioni di cristiani: l’oratorio. Da de me citata del canonico Marchesini alcuni mesi si lavora alacremente su che nel 1948 iniziò a fare proiezioni un edificio, che con i suoi 96 anni di cinematografiche “ambulanti” … Credo storia, rappresenta lo spazio che più sia opportuno chiarirsi una cosa: ciò si è reinventato e rinnovato nel lungo che non cambia nel tempo è la Parola cammino, ormai millenario, della che ci conduce all’incontro con Gesù: comunità cristiana di Bormio. ciò che invece è destinato a mutare è Rinnovare i muri, non significa proprio il mezzo e il modo con cui il evidentemente rinnovare anche Vangelo si annuncia. Illuminante in tal le persone e tutti ormai sanno che caso è ciò che meditava don Milani nei un oratorio non è solo uno spazio. primi anni ’50, più o meno gli stessi Ma è anche vero che una casa dice in cui è collocato l’episodio bormiese: molto di chi la abita. Ed è per questo erano gli anni della grande battaglia che rendere più bella ed efficiente con il comunismo, imperante alla una casa presuppone un progetto di periferia di Firenze dove don Lorenzo famiglia, un’idea di futuro, un certo svolgeva il suo ministero. Don Milani radicamento, un impegno notevole, resta impressionato dalla gente che molte preoccupazioni. Chi tra voi affolla un campo sportivo in una lettori ha costruito la casa che oggi domenica nel tempo del Vespro. Piove abita sa bene di cosa parlo! a dirotto ma tutti sono lì, con le scarpe della festa in mezzo al fango mentre in chiesa, non si inginocchiano per non sciupare la piega dei pantaloni. Allora
11 don Milani, compra un pallone ed salvò. Fu l’amor proprio. lo, il sacerdote organizza attività sportive nel cortile di Cristo, dovevo stare in concorrenza della casa canonica: eppure la cosa sullo stesso piano coi ministri del non funziona, i ragazzi che vengono a mondo? Già troppo umiliante. E poi giocare sono i più piccoli e nemmeno in più non riuscire neanche in questa tutti. Lasciamo parlare il sacerdote concorrenza e pescare sempre qualche fiorentino: “Ogni poco compariva in pesce di meno! È scontato infatti che lo paese qualche attrazione più grande svago del prete, per quanto sbrigliato, e allora la precedente perdeva ogni sarà sempre meno divertente che valore. E allora bisognava buttarsi alla quello sbrigliatissimo del mondo. O concorrenza: magline loro? magline per essere più precisi, diciamo che lo e scarpe noi. Tesserino in tasca loro? svago del prete arriva a sbrigliatezze Tesserino e distintivo noi. Cinema, molto simili a quelle del mondo, ma televisione, biliardo loro?..... Ho voluto con 5 anni di ritardo. Le pellicole che solo indicarvi lo sdrucciolo in cui stavo si vedono oggi nei cinema parrocchiali per infilare. ln cui sono infilati tanti mostrano ciò che 5 anni fa era materia miei compagni. lo per grazia di Dio mi di urgente confessione. E ciò che oggi fermai a tempo. lntesi, già al primo è vietato ai minori nei cinema del gioco sfiorito, dove sarei andato a finire mondo fra 5 anni lo proietteranno le e non fu una virtù ma un vizio che mi suore all’asilo”. Parole forti quelle di
12 don Milani, del resto molto critico con è la comunità e la vita comunitaria qualsiasi forma di pura ricreazione. che oggi va riscoperta, lo spazio della condivisione della fede. C’è stato un tempo nella Chiesa italiana in cui si è gareggiato con il “mondo” E con questo desiderio ci siamo (come lo intendeva l’evangelista imbarcati come comunità parrocchiale Giovanni), ed in molti luoghi lo si è nell’impresa dell’Oratorio. Chissà che preceduto con quello che don Bosco la scusa dei muri non sia occasione per chiamava metodo preventivo. Ma pensare seriamente che “costruire” molto presto ci si è accorti che non è il uomini e donne per il futuro, animati campo di calcio, né il cinema che fanno dal bene (coniugato in numerosi valori) la differenza e nemmeno l’oratorio in e dalla fede (non è forse il Signore che sé, ma ciò che anima questi luoghi, è la sostiene questo mondo e tutto ciò che pura e semplice evangelizzazione. Oggi esiste, che era, che è, e che viene?), serve il cinema (inteso come spazio non è compito di alcuni ma è missione, commerciale) per portare il vangelo? appunto, comunitaria. L’oratorio sarà È strettamente necessario il campo idealmente “casa” della comunità di calcio? O addirittura la sospirata cristiana che genera, che cammina cucina che stiamo realizzando? No. nella storia, che si sente davvero Io non credo. La Parola ci illumina. famiglia? Non lo sappiamo ora. Però lo Basta leggere gli Atti degli Apostoli: speriamo per il futuro.
13 In vista della presentazione del progetto di ristrutturazione del nostro oratorio abbiamo colto l’occasione per approfondire la storia dello stabile che lo ospita da 96 anni, e naturalmente delle attività svolte al suo interno. Dal 1913, anno di costituzione del comitato promotore, al 1922 quando nel mese di giugno l’oratorio fu inaugurato, passando attraverso le attività di preghiera, di catechesi, quelle teatrali prima e cinematografiche poi, l’avvento dei Grest, il trascorrere degli anni è stato caratterizzato dalla presenza di diversi sacerdoti e, come è normale in oratorio, dal passare di tante generazioni bormine.
15 È stato interessante ritrovare la insegnamento di bontà, onestà e di lettera, datata aprile 1913, con la virtù, che valga a farli crescere buoni quale si annuncia alla popolazione cristiani, ottimi giovani e savi ed onesti della Magnifica Terra la costituzione di cittadini”. un comitato per la promozione di un “Oratorio festivo maschile in Bormio”. Si cominciò con la raccolta delle Presidente del comitato fu il rettore offerte necessarie per realizzare di S. Ignazio don Gervasio Sosio, l’impegnativo progetto, coinvolgendo affiancato dai segretari, i canonici don tutte le famiglie, gli emigrati in Luigi Guglielmetti e don Bortolo Mazza. ogni parte del mondo ed anche i Cassiere fu Francesco Berbenni, e villeggianti. Il progetto dell’edificio è al comitato parteciparono giovani, affidato all’ing. Enrico Vitali di Sondrio personalità, autorità e sacerdoti non (presidente della Banca del Piccolo solo di Bormio ma di tutte le valli. Credito Valtellinese e progettista di Lo scopo dell’oratorio era quello di diverse chiese in Valtellina), a cui è “offrire ai figli del popolo un luogo richiesto di prevedere una chiesa per di divertimento sano ed educativo, la preghiera, un salone per le attività ove essi siano tolti ai pericoli della di intrattenimento e diverse aule per strada e dell’ozio e le loro anime ed la catechesi. Il costo preventivato è di intelligenze giovinette, ad integrazione 207.200 lire (più o meno un milione di dell’educazione domestica, trovino euro di oggi). L’ing. Vitali predispose
16 il progetti di due edifici il tetto. Nell’agosto del 1920 si apre separati, il teatro con le aule finalmente il cantiere con la firma e la cappella: per mancanza di del contratto con la “Cooperativa di fondi si decide successivamente Produzione e di lavoro fra Muratori ed di realizzare solo il corpo adibito Affini - Bormio”. a salone ed aule riservando alla Continua nel frattempo la raccolta cappella la grande sala prevista al di fondi e per sostenere le spese si primo piano. cerca di mettere a reddito alcuni spazi. La realizzazione dell’oratorio Ad esempio già nel 1921 si pensa di rallenta negli anni della guerra, affittare il seminterrato per realizzarvi fino al 1920 quando si completano le un caseificio, ma il progetto alla fine pratiche per le acquisizioni dei terreni non verrà realizzato. Finalmente il necessari di proprietà della famiglia 18 giugno 1922 si inaugura l’Oratorio Longa. Nel frattempo non si resta con di Bormio invitando alla cerimonia le mani in mano: i volontari, ragazzi i rappresentanti di tutti gli oratori e giovani soprattutto, (regolarmente esistenti in Valtellina. Programma assicurati contro gli infortuni sin intenso di eventi, celebrazioni dal 1914) accumulano pietre per la liturgiche, benedizione dei locali e in muratura recuperandole nel torrente serata un intrattenimento a cura del Frodolfo e legname per le solette e maestro Molteni.
17 Il canonico don Luigi Guglielmetti Il merito di aver seguito i lavori va al canonico don Luigi Guglielmetti. Nei primi anni di attività l’oratorio diventa anche un laboratorio teatrale molto attivo, con numerosi spettacoli della compagnia sorta in oratorio e di altre che giungono per gli spettacoli da tutta la Valtellina. Già nel 1947 il canonico don Antonio Marchesini presenta la prima richiesta alla prefettura per poter tenere “ambulantemente”, nel periodo estivo, proiezioni cinematografiche, con una macchina mobile. Nel 1948, il suo successore don Gianluigi Gatti, ottiene il collaudo della sala cinematografica che opera inizialmente come “Cinema Reit”. Nel 1953, con la proiezione del
18 film “Cielo sulla palude” biografia di Santa Maria Goretti, viene inaugurata la sala “Cristallo”, con il primo ampliamento dell’oratorio, dove è stato previsto il nuovo ingesso biglietteria con i servizi ed una nuova cabina di proiezione. Dall’autorizzazione vescovile per l’uso della sala cinema, sappiamo che la capienza era di 200 posti. Proseguono negli anni ’50 e ’60 le attività cinematografiche con proiezioni frequenti. Con Il canonico don Ottorino Martinelli si modificano e si qualificano gli spazi esterni: la costruzione della nuova strada (il Lungo Frodolfo Vanoni) aveva già definito il confine verso il torrente: si procede alla realizzazione del primo campo di calcio con l’eliminazione degli orti della casa canonica.
19 In cinema viene sostituito l’impianto sede per le attività di riscaldamento, installando il primo del pattinaggio invernale impianto ad aria. In questi anni di creato sul campo di calcio nei boom demografico le aule sono spesso mesi invernali, ottenuta con la utilizzate anche dalle scuole. Negli anni chiusura degli archi del porticato del dopo Concilio inizia però a mutare con ampie vetrate, e il rinnovo del profondamente il concetto di oratorio, servizio igienico con una spesa di ad esempio, si comincia a superare circa lire 10.000.000: lavori eseguiti la divisione tra oratorio maschile e dalla ditta Cantoni Giuseppe. femminile (allora ospitato nei locali dell’asilo). Sono anni in cui l’istituzione Nel 1982, arriva a Bormio il canonico stessa dell’Oratorio viene messa in don Ilario Gaggini. Si effettuano discussione: in questi tempi sono piccoli lavori di manutenzione nelle molti i sacerdoti che sperimentano sale interrate, dove si trovano le sale un rinnovamento, come ad esempio giochi. Nel frattempo l’attenzione a Bormio, il nostro “canonico” e poi passa al cinema: calano gli spettatori arciprete don Giuseppe Negri. del “Cristallo”, inoltre si rilevano diversi problemi per l’inadeguatezza degli Tra le novità degli anni ’70 portate impianti e la mancanza del rinnovo dei da don Giuseppe l’oratorio diventa collaudi per gli spettacoli. sempre più casa dei giovani, affiancando alla catechesi diverse attività tra cui la pratica dello sport. Al campo di calcio, nel 1974 si affianca il campo di pallavolo regolamentare, con pavimentazione in asfalto progettato dal geom. Fleischmann con un costo dei lavori pari lire 3.000.000. Nel 1978, recuperando alcuni spazi inutilizzati nel sottotetto si realizza il Centro Giovanile, con due aule e una cappellina (la cappella originale era stata trasformata nel frattempo in aula). I lavori sono effettuati dall’impresa Confortola Ugo, su progetto del geom. Praolini Mario di Piatta. Costo dei lavori: lire 19.063.295. In questo stesso anno nasce la Unione Sportiva Bormiese, con sede proprio in oratorio. Infine sempre con don Giuseppe, nel 1979 si allestisce una
20 Nel 1985 il Consiglio generale e la messa a norma della Pastorale deve decidere sala-cinema (incendi, servizi e impianti in merito al futuro della sala vari). Inoltre si deve rifare la soletta cinema: si formulano due ipotesi. del primo piano (ancora in legno), La prima prevede di affittare la rivedendo la suddivisone delle aule: sala per nove anni e farla rinnovare si rinnovano anche le pavimentazioni a spese di un nuovo gestore per (in gomma e moquette), parte degli l’attività cinematografica e teatrale. intonaci, i serramenti e gli impianti. La seconda ipotesi prevede invece L’intervento sulla sala (spesa circa numerosi lavori di adeguamento a 120.000.000) è seguito dal progettista spese della parrocchia, una gestione e direttore lavori Ing. Stefano Zazzi, con della sala con volontari, e una migliore l’impresa edile Compagnoni Giuseppe: predisposizione per conferenze. Il gli impianti aria sono affidati alla LETEP, consiglio si esprime a favore della impianto elettrico De Lorenzi e audio gestione diretta della sala. I lavori Vizeta di Sondrio. L’inaugurazione necessari prevedono il rinnovo avviene nel 1987.
21 Con l’arrivo del canonico don Maurizio si interrompe l’attività del cinema, già Divitini, si inaugurano alcuni piccoli ridotta, per i nuovi e necessari lavori interventi esterni sulle recinzioni per l’ennesimo adeguamento degli e i cortili: si pavimentano le aree impianti della sala parrocchiale. A esterne (pallavolo e zona giochi) con distanza di dieci anni dalla decisone blocchetti di cemento. In questi anni presa dal Consiglio Pastorale si cerca ora un gestore per l’affitto della sala e per l’attività cinematografica: è ormai sospesa la programmazione regolare, mentre nel frattempo si tenta l’apertura di una nuova sala cinematorgrafica presso le Terme. Nel 2002-2003 si interviene con un importante progetto di recupero del porticato (si progetta il piano ammezzato a disposizione per una nuova aula e deposito), il rifacimento
22 degli spogliatoi e la revisione manto di erba sintetica e il nuovo dell’impianto di riscaldamento: si impianto di illuminazione. Canonico è rinfrescano gli intonaci esterni e si nel frattempo don Romeo Scinetti, che procede alla sostituzione di tutti porta avanti qualche manutenzione i serramenti esterni. Si decide di ordinaria come la tinteggiatura di tutta intervenire nei mesi di sospensione la struttura. delle attività oratoriali, allungando Siamo ormai ai giorni nostri: troppo notevolmente i tempi di realizzazione vicini per entrare nel merito e tentare delle opere progettate. I lavori sono un bilancio. Questi ultimi anni, con inaugurati solo nell’ottobre 2003, con don Romeo prima e con me ora, sono il canonico don Alessandro giunto solo gli anni della riflessione sulla nostra sei mesi prima a Bormio. struttura nel complesso, riflessione Gli interventi più recenti sono quelli che con la Commissione Oratorio si è riguardanti il campo di calcio (2008), cercato di condividere e di trasformare rinnovato con la progettazione del nel progetto ormai compiutamente drenaggio delle acque, la stesura del realizzato.
23 Leggendo le indicazioni delle diocesi italiane. a cura della Commissione Oratorio Come fare un progetto per l’oratorio in questi anni di velocissime trasformazioni? Come poter pensare al ruolo che l’oratorio avrà tra venti anni? Sembra un’opera impossibile, ma per fortuna la Chiesa (italiana in particolare) è una grande famiglia che proprio in questo ultimo decennio si è interrogata a lungo sul ruolo dell’oratorio, operando per “importare” questo modello anche nelle regioni dove non era ancora diffuso. Passiamo in rassegna alcuni dei documenti ecclesiali che hanno ispirato il nostro progetto. parrocchie che stanno provvedendo Il primo documento, in un certo senso alla realizzazione di queste strutture, ufficiale, è chiamato “Il laboratorio dei specie nel centro-sud d’Italia dove talenti” ed è stato promulgato dalla questa realtà si sta diffondendo solo CEI: si occupa di oratori in generale e negli ultimi decenni. Leggiamo insieme con una prospettiva nazionale. (Nota queste indicazioni: “Un elemento pastorale sul valore e la missione degli da prendere in considerazione per oratori nel contesto dell’educazione valutare e potenziare la capacità di alla vita buona del Vangelo, Roma accoglienza di un ambiente oratoriano 2013). riguarda la struttura dell’oratorio: piccolo o grande che sia, l’elemento Oltre a opportune indicazioni pastorali, strutturale dice molto di sé, sia a livello il documento cita anche il valore delle di stato di conservazione che di cura strutture: questo tema negli ultimi nell’arredamento e nell’allestimento anni è attuale soprattutto per quelle di attrezzature e materiali, come
24 anche nella disposizione Ogni comunità dovrebbe pertanto degli spazi dedicati alle riflettere seriamente su questo tema, varie attività.” (n. 16). Continua non solo in riferimento a questioni il documento della CEI: “Ogni economiche e funzionali, ma più scelta relativa agli ambienti ancora e prima di tutto a partire dell’oratorio va contemperata con dall’idea stessa di oratorio che si vuole le esigenze delle attività educative comunicare. Molti oratori, del resto, e non deve snaturare le finalità riservano già particolare attenzione principali dell’oratorio. Per quanto a questi aspetti, mantenendo un possibile, si cercherà di dotare equilibrio sapiente tra sobrietà e l’oratorio di tutte le strutture utili bellezza, ordine e funzionalità. Siamo alle attività giovanili, in particolare tuttavia consapevoli che una riflessione degli spazi esterni per il gioco libero sulle strutture e sui luoghi dell’oratorio, e per lo sport e quelli interni per le non debba essere relegata ad occasioni altre attività, tra cui l’angolo della particolari quali la costruzione di un preghiera o una piccola cappella. nuovo oratorio o la ristrutturazione Tutte le strutture di servizio, come un ma chieda invece di essere tenuta piccolo bar all’interno dell’oratorio, costantemente presente davanti devono essere in linea con la proposta a piccole scelte quotidiane. Ne va educativa dell’oratorio”. (n. 20) del volto di oratorio che vogliamo trasmettere. Esso va certamente È evidente che l’Oratorio si presenta oltre i luoghi ma, almeno in qualche anzitutto con i suoi muri e i suoi spazi, misura, non ne può prescindere”. strutture evidenti alla comunità e che Così si esprime don Samuele Marelli, parlano, accolgono o escludono a direttore della Fondazione Oratori seconda di come sono realizzate. Milanesi e Oratori Diocesi Lombarde. Dunque la riflessione su quale idea di Proseguiamo la nostra analisi con oratorio (come abbiamo fatto nella un intervento del direttore della nostra Commissione per molti anni) più grande federazione di Oratori in abbiamo è sempre propedeutica alle Italia, la FOM, che rappresenta quasi scelte, anche piccole, da fare sulle un migliaio di oratori della diocesi di strutture. Milano: “Entrando in molti oratori la prima cosa che colpisce è la struttura Alcune diocesi, come quella di fisica degli ambienti e il fatto che questi Brescia, hanno addirittura espresso sono stati pensati da una comunità per un documento (nel 2003) per guidare raggiungere alcune precise finalità. Il la progettazione dell’oratorio, nei suoi volto che l’oratorio vuole assumere è diversi spazi. Eccone alcuni stralci da comunicato esplicitamente anzitutto confrontare con le scelte compiute da alcune scelte in riferimento alle nella progettazione del nostro strutture. Oratorio.
La piazza e gli spazi esterni. - la presenza degli 25 L’articolazione e la distribuzione delle elementi di seduta, intesi aree esterne sarà frutto delle diverse non solo come panchine, situazioni locali; la piazza o il cortile ma soprattutto come gradinate, rappresentano la dimensione spaziale possono assicurare la permanenza, più consona all’attuale ambiente purché rivolti in modo da coinvolgere oratoriano. […] visivamente la vita della piazza; - uno spazio porticato, magari raddoppiato da un loggiato al piano primo, garantisce un riparo dalle intemperie; - la possibilità di accedere con motorini e biciclette, seppure non in velocità, invoglia ad una maggiore frequentazione; Il cortile dell’Oratorio è stato infatti ripensato (vedi più avanti la riflessione in merito fatta dagli educatori che L’evoluzione della funzione educativa operano in Oratorio) come “piazza”, ed aggregativa dell’Oratorio richiede delimitata da un cancello, ma ampia e la possibilità di individuare uno spazio accogliente (spazi verdi, sedute) per come scenario della quotidianità abbracciare quanti vivono le attività della vita dei giovani e degli oratoriali: la piazza è il luogo del primo adolescenti: una nuova proposta per incontro, spesso è lo spazio del transito, gli utenti che cercano un luogo in cui dell’attesa e anche del gioco libero. Questo spazio di fatto non esisteva: ritrovarsi all’interno di un gruppo gran parte era occupata dal piazzale in cui identificarsi, per raccontarsi e “pallavolo” (definirlo campo era davvero confrontarsi. troppo), la parte più esposta era di La piazza, intesa come primo luogo di fatto una rampa di accesso al campo, aggregazione, deve avere le valenze di parcheggio abusivo di molti maleducati. un luogo di filtro tra l’Oratorio (sede della catechesi e di attività formative) e il resto del territorio (in cui i giovani rischiano la dispersione). Nell’ipotesi di una connotazione fisica, è possibile individuare una serie di elementi opportuni e in grado di definire le caratteristiche della "piazza":
26 È necessario, quindi, inventare e organizzare degli spazi idonei a svolgere varie attività come, per esempio, la o le “sale culturali” o uno “spazio multimediale” per i bambini, gli adolescenti e i giovani. In questo spirito siano pure scelti gli arredi, che dovranno essere semplici e solidi. Abbiamo realizzato spazi relativamente più piccoli (i gruppi della catechesi sono al massimo di 15-20 ragazzi), più accoglienti, luminosi e colorati e più Aule o spazi per esperienze di gruppo. facilmente riscaldabili ed accessibili. L’intero progetto dell’Oratorio tenga Sono stati rinnovati e ricollocati anche i conto, nella distribuzione degli spazi, servizi igienici. Nell’apparenza sono gli del fatto che gli ambienti devono spazi più “eleganti” e curati, essendo essere estremamente flessibili ed a disposizione anche degli adulti: adattabili ad una vocazione che, come potremmo chiamare questo spazio quella Oratoriale, comporta evoluzione “casa della Parola, della formazione e diversificazione nel tempo delle cristiana, dell’Ascolto”. Il cuore del attività svolte. piano è la Cappella, spazio “della In questa logica vanno “pensate” le preghiera e della Presenza” di cui aule, intese come luogo di elaborazione parleremo più avanti. del programma di lavoro di gruppo, adottando l’ipotesi di rotazione dei Il bar dell’oratorio. soggetti fruitori, anche all’interno Il bar, che quasi abitualmente ha sede delle stesse aule, e comunque in nei locali dell’oratorio, viene riservato numero tale da permettere esperienze di norma ai suoi frequentatori, ai associative che devono trovare loro genitori e, in genere, ai membri nell’oratorio spazio e disponibilità per della comunità interessati al progetto la loro crescita specifica. educativo oratoriano. Il bar fa da supporto alle proposte educative Nelle situazioni parrocchiali dove della Parrocchia e dell’oratorio l’oratorio è anche centro giovanile, stesso: la gestione del bar favorisce se necessario, si dovranno prevedere l’aggregazione e l’accoglienza di quanti spazi propri per i giovani. La versatilità frequentano l’oratorio. L’orario di dei luoghi offra ampia possibilità utilizzo non può essere generalizzato. d’uso degli stessi, anche in forme non Il bar resta chiuso quando la comunità tipicamente didattiche (catechismo), parrocchiale celebra liturgie e momenti nella ricerca e nel potenziamento delle formativi a carattere comunitario. attività promozionali.
In tali occasioni non sono pure generazioni. Anche 27 compatibili iniziative sportive o altre il rinnovo della gestione, manifestazioni di qualsiasi genere. mediante il “circolo NOI” come suggerisce la diocesi, può essere La sala del “Bar” (definizione forse una occasione di volontariato e un poco fuorviante e limitata) è stata frequentazione per molti che fino ad ampliata. È il luogo della “sosta e del oggi considerano questo “bar” come passaggio” dove si concentrano gli spazio riservato solo alla gioventù. “incontri”, tra catechisti, volontari e genitori soprattutto nel periodo Salone polivalente. invernale e nelle sere di apertura. È preferibile, qualora sia Potremmo dare nuova vitalità a ritenuto importante e necessario questo spazio come luogo di incontro all'organizzazione parrocchiale, pen- pomeridiano e serale anche di tutti sare uno spazio di notevoli dimensioni quelli che animano le attività delle come salone «polivalente»; varie articolazioni della comunità sembra infatti non più proponibile (centro di ascolto, “diaconie” etc.): l'ipotesi di mono destinazioni fisse luogo pertanto di incontro tra diverse e precostituite, per spazi che, per
28 dimensioni ed struttura. Come suggeriscono le esigenze tecnologiche indicazioni pastorali abbiamo scelto particolari, sono notevolmente di favorire la funzione polifunzionale, costosi, sia in fase di realizzazione come già ampiamente spiegato che di gestione. sui bollettini precedenti. Avremo a gennaio, una sala perfettamente a È invece più opportuno norma, che sarà collaudata come per prevedere, per questi ambienti, 150 persone. Sarà possibile fruirne in la polifunzionalità e la versatilità ad usi che nel tempo modo vario soprattutto per le frequenti possono rendersi necessari; con gli attività rivolte ai ragazzi (sala giochi ed opportuni accorgimenti progettuali animazione varia), come sala di riunione infatti si possono ottenere, attraverso sia per le piccole assemblee (70 posti) limitatissime opere di adattamento, che per le più numerose (140 circa le condizioni per l’esercizio di attività autorizzate dai Vigili del Fuoco); con la differenziate, pur restando entro conservazione del palco, sarà possibile margini di sicurezza e di funzionalità usarla anche per attività teatrali e con assolutamente congrui alle normative l’adeguata strumentazione tecnologica vigenti. Questo spazio, ovviamente, per le proiezioni. sarà raggiungibile dall’Oratorio, Sarà anche la “piazza” invernale ma anche reperibile con facilità coperta e riscaldata con gli stessi scopi dall’esterno nel rispetto degli standard già segnalati per il cortile. previsti per le tipologie assimilabili; sarà adeguatamente dotato di servizi igienici specifici. Gli arredi e le finiture saranno ade- guati alla vocazione di polifunziona- lità dello spazio e saranno facilmente adattabili alle esigenze di mutamento funzionale richiesto così come le at- trezzature saranno adeguate alle più diverse esperienze. La sala polifunzionale è stato il vero nodo da sciogliere in sede di progetto. Ambienti di tipo straordinario e di Era infatti lo spazio più trascurato interesse generale. negli ultimi anni, fuori norma, poco Qualora le esigenze di dotazione spa- accogliente, difficilmente riscaldabile, ziale ed infrastrutturale li rendessero senza una precisa identità da molti necessari, e nella progettazione dell’O- anni e, con il seminterrato, uno ratorio siano ritenuti funzionali all’e- dei locali più degradati della intera sercizio dell’attività pastorale, si pre-
29 veda di realizzare anche la Cappella come tali andranno considerati in tutti dell’Oratorio ed il Salone polivalente i risvolti relativi alla fattibilità ed alla (Cinema, Teatro, Riunioni, ecc.). gestione. La specificità e, nel contempo, Interessante questa ultima nota circa anche l’importanza di tali ambienti la gestione economica delle sale saranno attentamente valutate ed polivalenti, soprattutto se vocate in ogni programma di impegno, sia per modo esclusivo, come taluni avevano la realizzazione che per la gestione, auspicato, a spazio cinema e teatro. Se opportunamente ponderato, per da una parte si è vista la convenienza non incorrere in errori di valutazione a agire in tal senso (per la possibilità sulle reali necessità e sui concreti -non la certezza- di accedere ai fondi fabbisogni di spazi aggregativi di assicurati dalla recente legge sul tali dimensioni. È chiaro anche che, Cinema), dall’altra significava rinunciare a livello progettuale, tali strutture a questo spazio, vitale per l’oratorio, implicano una serie di problematiche per tutte le altre consuete attività. che si riflettono sull’impianto Senza poi fare una piccola postilla circa tipologico e sull'organizzazione l’auspicata destinazione commerciale spaziale generale dell'Oratorio, che della sala (e quindi non più pastorale andranno attentamente pensate. In e sociale) che significa, come è giusto ogni caso, sembra che questi spazi che sia, pagamento di tutte le tasse rivestano comunque un aspetto previste per questo tipo di spazi. Ma di straordinarietà, nell’economia come si sa i sogni non costano nulla… generale del progetto dell’Oratorio, e ma la realtà è cosa ben diversa.
GIOVED gen VEN F SABAT Febb DOM F E STA
EDÍ 31 ore 20.30 in collegiata S. Messa nella festa di don Bosco gennaio per i bambini e i ragazzi del Catechismo NERDÍ 1 ore 20.45 in Oratorio Incontro con don Cinto Panfilo Direttore Istituto salesiano Sondrio Febbraio L’oratorio e don Bosco T0 2 AT0 ore 20.45 in Oratorio Spettacolo con i Barabba’s Clown bbraio i simpatici clown dei Salesiani di Arese Se la vi ... divertimento assicurato OMENICA 3 ore 10.30 in Collegiata S. Messa solenne Febbraio con il Vescovo Oscar e ... Inaugurazione dell’Oratorio ore 12.30 in oratorio pranzo comunitario e pomeriggio di festa.
32 Cronologia a configurare la possibilità di di un progetto: come un intervento più radicale e evidentemente anche più costoso. si è giunti all’Oratorio rinnovato negli ultimi 2016 – 2017. Terminato l’intervento di restauro sulla chiesa di S. Ignazio e la cinque anni. relativa pratica per l’acquisizione della proprietà, il Consiglio Parrocchiale 2013. Riprendono, su sollecito degli Affari Economici e il Consiglio dell’arciprete don Giuseppe le Pastorale Parrocchiale incaricano la riflessioni della Commissione Commissione Oratorio di indicare al Oratorio circa il rinnovo della sala progettista prescelto i capisaldi su cui parrocchiale. In particolare si rileva lavorare per un progetto definitivo. subito la possibilità di preferire un Ci si orienta a questo punto su un utilizzo polifunzionale (in particolare intervento più radicale sulla struttura, per feste e animazione), e la necessità da realizzare eventualmente su più di messa a norma con il rinnovo degli lotti, presentando una relazione scritta impianti audio e luci. corredata da alcuni disegni. 2014 – 2016. La Commissione Oratorio, Nel novembre 2016 si convoca una in diverse riunioni, comincia a elencare riunione aperta dalla Commissione i punti critici su cui intervenire, Oratorio a tutti i volontari e agli ampliando la riflessione a tutta la interessati, per presentare la relazione struttura: diventa fondamentale il e le bozze di intervento alla presenza desiderio di eliminazione barriere del progettista. I presenti spingono per architettoniche (inizialmente solo l’intervento radicale, dando così inizio per il piano terra), realizzazione della alla fase progettuale. nuova cucina (con varie possibilità di sistemazione) visto l’uso sempre Della relazione presentata in tale maggiore, destinazione polivalente occasione, ci pare sia utile pubblicare della sala parrocchiale, ottimizzazione l’analisi circa l’uso dell’Oratorio dell’impianto di riscaldamento, che a due anni di stanza possiamo in particolare nelle aule. Si inizia considerare ancora attuale.
Relazione della Commissione di due pomeriggi), 33 Oratorio sull'uso della struttura. concessione per concerto della filarmonica (una serata). Allo stato attuale (2016-2017) . Attività di avviamento allo sport. l’oratorio è utilizzato da vari gruppi, Iniziativa comune degli oratori specialmente di ragazzi e bambini del vicariato (Semogo, Isolaccia, per le seguenti principali funzioni. Valdisotto, Valfurva e Bormio) . Apertura feriale: affluenza bassa o “Quattro calci”, oltre 100 bambini su media, perlopiù limitata all’esterno. due tardi pomeriggi. Campo di calcio, Talvolta incontri di piccoli gruppi per spogliatoi, bar. Solo nei mesi di studio. Utilizzo soprattutto dello spazio maggio e giugno, settembre e ottobre. Bar. Scarso utilizzo sala giochi, un poco . Attività dell’Estate: durante il meglio lo spazio riservato al biliardo GREST (mese luglio) grande affluenza (risistemato). quotidiana (250 ragazzi). In caso di . Catechesi settimanale: affluenza pioggia utilizzo sala parrocchiale e contemporanea di circa 150-200 sale interne. Uso cucina, e sale per bambini-ragazzi per ogni turno del laboratorio. Uso bar per merenda. mercoledì del giovedì: uso della sala Durante i tornei (sospesi dal 2017): giochi, sosta in bar, nel vano scale e uso del bar (e servizi) e spazi esterni. all’esterno anche in inverno. Per la Richieste nel 2016 e 2017 per gruppi catechesi superiori, qualche volta uso di ciclisti (due volte dalla Polonia) per cucina. un pernottamento. Utilizzo di diversi . Attività varie: assemblee in sala spazi, sala giochi per dormire, cucina, parrocchiale (due o tre volte in spogliatoi. estate e Natale da parte di qualche Nella stessa relazione erano elencati condominio), riunioni gruppi nelle aule i punti critici rilevati da animatori, (serali). Incontri parrocchiali con uso catechisti e volontari (2015-2016) e cucina ed aule (fidanzati). Feste per i presentati per una possibile risoluzione ragazzi delle medie: uso cucina, sale in fase di ristrutturazione degli spazi. per cena, e sala parrocchiale per giochi ed animazione (una volta al mese Le riflessioni della Commissione circa). Uso sala musica, piccoli gruppi e Oratorio e numerosi colloqui ultimamente raramente. personali con chi vive l’oratorio hanno evidenziato queste problematicità . Attività teatrali o di spettacolo (dati anno 2017): alcune serate in un sulla struttura: periodo circoscritto dell’anno per la . Impianti e normative. Gli impianti compagnia teatrale (quattro serate), elettrico e di riscaldamento sono a spettacoli asilo (due pomeriggi) norma (rivisti nel 2001 ma parzialmente affitto per piccoli spettacoli (non più ancora da rinnovare). È da rivedere
34 la modalità di gestione del no. L’unica porta di servizio - abusiva riscaldamento, ora manuale e – si trova sul palco). I servizi non sono non sempre con termostato e i costi adeguati ai disabili. di riscaldamento sala parrocchiale Gli spazi esterni non sono delimitati (riscaldamento ad aria). Tutto da in misura sufficiente a garantire la rivedere circa le norme antincendio sicurezza dei bambini e dei ragazzi. e uscite di sicurezza. I locali seminterrati, seppur ampi, . Accessibilità. La struttura non è sono poco valorizzati e non prevedono accessibile ai disabili in nessuno la possibilità di sorveglianza diretta dei locali, nemmeno al piano terreno (sala giochi) spesso necessaria, per e nonostante i recenti lavori del 2001. frequenti vandalismi. Presentano . Fruibilità in generale. La struttura umidità seppur circoscritta soprattutto non si presta ad un uso polifunzionale nella sala musica. degli spazi, che sono molti ma La cucina si trova al piano primo (aule): poco valorizzati. Manca un atrio è una semplice cucina con piastra sufficientemente capiente per elettrica e forno, spesso affiancata con accogliere bambini e genitori nei fornelli a gas provvisori. Non vi sono giorni di catechesi, uno spazio interno al primo piano locali abbastanza ampi per l’animazione. Manca uno spazio per consentire la refezione di più di dedicato alla refezione, la cucina non è cinquanta persone. La cucina non ha a norma per la preparazione dei pasti i requisiti ASL per la preparazione e e delle merende (Grest, animazione, la distribuzione dei cibi comprese le gruppi familiari, percorso fidanzati), né semplici merende. sufficiente. Si è talvolta registrata una carenza di Criticità di singoli spazi. spazi per la catechesi (le aule vere e La sala parrocchiale è molto degra- proprie sono otto). Alcune aule sono data nei pavimenti (moquette), nei poco riscaldate e, ad eccezione della rivestimenti delle pareti, nell’arredo sala Santi Francesco e Chiara, nessuna (poltroncine), non dispone di impianti è stata coibentata. audio – video fissi e accessibili a tutti. Motivo del degrado, oltre il passare Il sottotetto è fruibile solo in minima del tempo, è l’uso, soprattutto durante parte (sala Frassati, auletta Marvelli, l’estate per il GREST (in particolare nei cappella), e non è sufficientemente giorni di pioggia), l’utilizzo per pranzi e coibentato. La cappellina, molto cene comunitari e feste varie. La sala piccola (ci stanno una quindicina parrocchiale inoltre non è collegata di persone) e decentrata è di fatto agli altri spazi della struttura princi- inutilizzata ed inutilizzabile dai gruppi pale, costringendo al passaggio ester- della catechesi (la preghiera è spesso
35 comune). Per accedervi bisogna l’area di pertinenza e passare dal Centro Giovanile. attraversamento pedonale che collega la via don Bosco al Non è garantita la sicurezza nei Lungo Frodolfo Vanoni, è di fatto passaggi tra sala parrocchiale e cortili, un parcheggio abusivo sfruttato da ne la possibilità di sorveglianza dei molti incivili (che arrivano a spostare bambini. Si sono riscontrati alcuni le pesanti fioriere per parcheggiare). incidenti per fortuna non gravi. Manca uno spazio di filtro tra esterno ed L’area giochi dei cortili interno, ed un minimo di cortile (lo esterni (realizzata nel 1993 e spazio della pallavolo non ha panchine successivamente aggiornata con perché troppo ridotta nelle pertinenze). la posa di nuovi giochi) essendo in L’ingresso della sala parrocchiale è posizione marginale non è quasi mai direttamente sulla sede stradale. frequentata e per essere raggiunta L’accesso carraio al campo così come necessita l’attraversamento del campo di calcio. L’area di gioco – pallavolo (pavimentata con autobloccanti di cemento nel 1993) non ha le dimensioni minime necessarie per l’attività agonistica.
Visita al Cantiere. che comprende anche 37 L’intervento in corso. una parte interrata, e la nuova scala esterna di accesso. Grazie alla disponibilità dell’impresa di L’intervento più oneroso è stata costruzioni Cantoni, sono molti coloro la formazione del vespaio areato: che in questi mesi hanno potuto vistare si è scavato sotto il pavimento il cantiere accompagnati dai sacerdoti. trovando dopo pochi centimetri di Vorremmo comunque presentare una massetto (realizzato probabilmente relazione sui lavori che ormai volgono negli anni ’50 o ’60, con materiale di al termine per permettere a tutti risulta tra cui molte cementine che di sincerarsi della mole del lavoro, probabilmente costituivano la vecchia soprattutto di quegli interventi che pavimentazione del cine-teatro) il nudo sono meno visibili, ma fondamentali terreno. In molte parti si è provveduto per il recupero del nostro oratorio. alla sotto-murazione in cemento. Tra la Piano per piano, raccontiamo dunque nuova platea opportunamente isolata, il nostro cantiere. e la soletta in blocchi di calcestruzzo è stata ricavata la “camera” areata di PIANO SEMINTERRATO circa 20 cm di altezza. Sono state poi rifatte con opportuna coibentazione Opere murarie e di risanamento. Si anche tutte le contro-pareti in laterizio. è risanata completamente l’area del seminterrato del nostro oratorio. Una Nell’ampliamento è collocato l’atrio serie di spazi ampi ma poco sfruttati per per l’uscita diretta sull’esterno, i via della generale insalubrità dei locali bagni (due, uno dei quali adattato dovuti in particolare all’umidità. Si è per i diversamente abili) per gli iniziato l’intervento con lo scavo delle ospiti, un ripostiglio con il bagno per fondazioni del nuovo corpo servizi, il personale e il vano per l’ascensore.
38 Nel locale “cucina” sono state inserite due finestre per l’illuminazione naturale e il ricambio dell’aria: è stato poi offerto l’arredo a norma. Si è realizzato ex-novo un impianto per il ricambio dell’aria nella grande sala adiacente che potrà essere usata anche come refettorio. Nel corso dei lavori è stato predisposto l’impianto di riscaldamento a pavimento per un maggior comfort nella climatizzazione pur mantenendo anche l’impianto ad aria esistente. Nel corso dei lavori si è dovuto rivedere lo scarico fognario di questa parte dell’oratorio che confluiva direttamente nel torrente Frodolfo, con la realizzazione di un impianto di pompaggio. Si è inoltre abbassata la quota del pianerottolo della scala interna e la posa di un nuovo serbatoio per il gasolio risanando completamente tutto la parete interrata sul lato est dell’oratorio.
39 PIANO TERRENO soppalco sempre ad uso ripostiglio. Come si è già ampiamente illustrato la Opere murarie e di risanamento. sala polifunzionale mantiene la stessa Sono in corso di completamento gli destinazione. Sarà possibile dividerla interventi murari. Sono state livellate in due settori di poltroncine removibili le quote interne (anche per la posa del riscaldamento a pavimento), da 78 e 56 posti. La divisone avviene sono ormai terminati i disimpegni con parete mobile fono-assorbente. Si ad uso di filtro per la normativa conserverà l’ampio palco fruibile per antincendio. Grande importanza la le rappresentazioni teatrali e il palco revisione degli impianti tecnologici basso per le conferenze. L’impianto sia per l’amplificazione che per la di riscaldamento è stato realizzato a proiezione. Nell’ampliamento, che pavimento ed è stato rivisto quello viene a sostituire il vecchio atrio, sono di ricambio dell’aria. L’ex corpo stati realizzati i nuovi servizi (anche “regia” è divenuto l’atrio della sala per disabili), il piccolo disimpegno per polifunzionale, con una postazione il vano ascensore) e un ripostiglio per regia più contenuta: resta immutata le sedie quando non sono utilizzate. la parte superiore che fungerà da È stato ricavato anche un grande ripostiglio per il campo di calcio.
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