Menù ischitano per le star di Hollywood al Grand Hotel Punta Molino - Il Discorso

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Menù ischitano per le star di Hollywood al Grand Hotel Punta Molino - Il Discorso
Menù ischitano per le star di
Hollywood al Grand Hotel
Punta Molino
Nella rotonda del ristorante O’ Rangio Fellone è tutto pronto
per accogliere i divi hollywoodiani: galà con cena ispirata
all’isola verde, premiazione e atmosfera da dolce vita

                             Dall’antipasto al dolce, uno
                             speciale   menù  per  i  Big
                             dell’Ischia Global Film & Music
                             Festival è in preparazione per
                              la cena nello storico O’ Rangio
                              Fellone, il ristorante del Grand
                              Hotel       Punta       Molino.
                              L’appuntamento per l’edizione
2019 del galà è sabato 20 luglio, dove alle star di Hollywood
saranno serviti piatti di alta cucina come quelli preparati
per il vertice dei ministri dell’interno dei paesi del G7, che
si è tenuto nel grande albergo nel 2017. Il menù delle stelle
ideato dallo Chef Alfonso Arcamone prevede: antipasto
millefoglie ai colori mediterranei, risotto agli agrumi di
Ischia e bollicine di Villa Campagnano, tortino di Branzino in
beccafico di patate alla rucola e pomodorino pachino
dell’Epomeo e per dessert il nero morbido e croccante.

Tutto si svolge nella mitica rotonda cantata da Fred Bongusto,
che si affaccia sulla baia di Punta Molino, sotto la direzione
del Punta Molino. In queste
edizioni hanno partecipato alla
serata personaggi del calibro di
Jeremy Irons, Antonio Banderas,
Armand Assante, Andrea Bocelli,
Helen Mirren, Tim Robbins,
Valeria    Golino,    Riccardo
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Scamarcio, Clementino, Mira Sorvino, Robert Davi, Gabriel
Garko e tante altre celebrità. Attori, attrici, vip, registi,
capitani d’azienda, rappresentanti delle istituzioni, sono da
anni protagonisti di una lunga notte che richiama le atmosfere
degli anni ’50 e ’60, quando apriva O’ Rangio Fellone, il
mitico locale sul mare ideato e realizzato dall’architetto
Sandro Petti, che sarebbe diventato ben presto insieme
all’isola d’Ischia un luogo d’incontro del jet set
internazionale, tanto che i più importanti imprenditori,
attori, personaggi in vista dell’epoca erano di casa.

Quest’anno sono attesi grandi nomi come Bob Geldolf che si
aggiudica l’Ischia Humanitarian Award, Marco Bellocchio a cui
si assegna il premio Luchino Visconti dopo il pienone ai
Nastri d’argento con il film su Buscetta Il traditore. Il
premio ‘Ischia William Walton Music Legend Award’ va ad Albano
                             e a Diana Warren cantautrice più
                             prolifica      della     storia
                             discografica,   dieci  volte
                             candidata agli Oscar, che ha
                             scritto anche per Whitney
                             Houston, Cher, Aerosmith, Celine
                             Dion, Aretha Franklin, Mariah
                             Carey e collabora con artisti
più famosi cui Beyoncé, Lady Gaga, Adele, Justin Bieber,
Christina Aguilera.

Si tratta della 17esima edizione del Festival ideato dal
giornalista Pascal Vicedomini al via domenica e presieduta
quest’anno dal premio Oscar Steven Zaillian, regista,
sceneggiatore e produttore statunitense, considerato tra le
personalità più influenti di Hollywood. A venti anni dal film
di Anthony Minghella, girato anche a Ischia, si vocifera
proprio il nome di Zaillian come sceneggiatore e regista, dei
primi episodi della serie tv americana Il talento di mister
Ripley. Alcune scene del famoso film con Jude Law, Matt Damon
e Gwyneth Paltrow sono state girate proprio nella baia di
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Punto Molino, davanti il grande albergo e il Castello
Aragonese.

DAL 18 AL 22 SETTEMBRE 2019
PORDENONELEGGE.IT, FESTA DEL
LIBRO CON GLI AUTORI
                                           Dal   18   al   22
                                           settembre 2019 si
                                           rinnova
                                           l’appuntamento con
                                           pordenonelegge, la
                                           Festa del Libro con
                                           gli Autori: è la
                                           ventesima edizione
                                           di una tra le più
                                           attese
                                           manifestazioni
                                           dell’agenda
culturale italiana. Un traguardo importante che ci fa pensare
di aver lavorato per un buon fine. Come sempre pordenonelegge
cercherà di raccontare, attraverso i libri, il mondo che si
agita intorno a noi, a volte con rabbia a volte con una
bellezza stupefacente. E’ questa infatti da sempre la missione
del festival: raccontare il mondo, sentire le sue voci,
orientare in una realtà a volte sfuggente se non
incomprensibile, con l’idea di fondo che i libri siano il
luogo    dove il sapere si stratifica e si intreccia.
Pordenonelegge diventa il luogo di un confronto ampio, vario
e senza pregiudiziali: dalla saggistica, all’economia, al
linguaggio pop, alle contaminazioni      fra musica teatro e
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letteratura. Un’ultima avvertenza: così come il mondo non si
riduce a un unico pensiero, anche il festival avrà diversi
percorsi possibili, linee che possono incrociarsi oppure non
incontrarsi mai; e quindi i lettori che affolleranno le strade
di Pordenone, dovranno cercare nella ricca offerta del
programma quel particolare viaggio di dialoghi, incontri e
discorsi    che formerà l’unico itinerario della propria
immaginazione: la “loro” pordenonelegge. La prima notizia è
il conferimento a Svetlana Aleksievi del Premio Crédit
Agricole FriulAdria La storia in un romanzo, promosso da
Crédit Agricole FriulAdria per aver          raccontato, con
partecipazione e sincerità, il dramma corale di vittime e
carnefici della Grande Utopia comunista. Sullo sfondo della
tragedia collettiva legata al crollo dell’Unione Sovietica e
della problematica nascita di una nuova Russia, Aleksievič ha
raccolto le storie di contadini,        operai, studenti,
intellettuali, nonché dimenticati eroi che non hanno saputo
rassegnarsi al   tramonto del sole dell’avvenire. Con una
particolare attenzione all’epopea delle donne, Aleksievič ci
ha fornito uno spaccato della tramontata civiltà comunista,
resa viva dal potente   dono della scrittura, che permette
all’autrice di rendere vibranti e universali le testimonianze
raccolte.
Anche quest’anno a pordenonelegge.it ci saranno grandi nomi
della letteratura italiana e internazionale, con un programma
che unisce firme consacrate a scrittori esordienti.
Innanzitutto, a inaugurare ufficialmente il festival sarà una
serata dedicata a un grande amico    di pordenonelegge e della
città, lo scrittore Javier Cercas, che ci parlerà della sua
vocazione letteraria e dei romanzi che la hanno alimentata.
Michela Marzano ci porterà invece dentro una storia dove
narrazione e memoria incontrano gli affetti di famiglia; un
sortilegio famigliare che conduce alla paura e al sospetto
verso ogni forma di desiderio sarà invece protagonista del
romanzo di Nadia Terranova. Pietro Spirito esplorerà il fondo
del mare, seguendo le tracce lasciate dall’uomo nel corso dei
secoli. Giaime Alonge ci condurrà dentro un thriller storico,
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cheaffondanellecolpeenelleconnivenzecolnazismo.
Tinte gialle o di spy story
anche per i romanzi di Andrea
Purgatori, ambientato in una
Europa piena di intrighi; di
Ottavia          Casagrande,              che
racconta, con ritmi alla James
Bond, la figura di Raimondo
Lanza di Trabia; di Ilaria Tuti
con il secondo romanzo dedicato alla sua detective, Teresa
Battaglia; e di Giovanni Zanolin, che indaga la misteriosa
struttura di potere che governa un pezzo di     Nordest. La
storia recente sarà protagonista dei libri di Giovanni
Pacchiano e di Massimiliano Santarossa, mentre Stefania Auci
ci porterà più lontano, nella Sicilia dell’Ottocento sulle
tracce della famiglia Florio. Ambientato nei primi mesi del
1907, nel Monastero di San Lazzaro degli Armeni a Venezia,
l’esordio di Emanuele Termini. Giallo anche per Annalisa
Strada che presta la sua voce ironica a Clotilde Grossi, la
sua protagonista investigatrice. Intelligentemente divertente
è l’ultimo romanzo di Piersandro Pallavicini, che si prende
gioco delle futilità e dei narcisismi dell’ambiente
letterario. Mentre Cinzia Leone proporrà un romanzo che,
nella gioia della narrazione, rifletterà sull’identità e sulla
tolleranza. Giovanni Grasso ci porterà in Germania, negli anni
Trenta, per una storia d’amore e ingiustizia sull’importanza
di decidere da che parte stare. Corde che riguardano invece da
vicino i nostri tempi saranno quelle toccate da Enrico
Galiano, attento osservatore di sentimenti e emozioni
contemporanei; da Eraldo Affinati che traccerà le relazioni
tra educare e vivere; da Ginevra Lamberti con uno spensierato
libro sulla morte; da Francesco Mandelli, sui nuovi padri; da
Concita De Gregorio con un perturbante romanzo sul potere; da
Mauro Covacich che continua a specchiarsi fisicamente e
moralmente in sé stesso e nei
tempi in cui vive; da Aldo Cazzullo che insieme con Fabrizio
Roncone ha scritto un mistery ambientato nella Roma
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contemporanea; e infine da Chiara Valerio con un vorticante
apologo sulla necessità delle ferite quotidiane. Michela
Murgia racconterà invece dieci storie di donne
anticonformiste, scomode, spesso antipatiche, talentuosissime;
e Loreta Minutilli, attraverso la figura di Elena di Sparta,
rivendicherà il dritto di tutte le donne di esprimersi non
rimanendo imprigionate nel proprio corpo. Francesco Piccolo
spiegherà invece come è la formazione di un qualsiasi maschio
contemporaneo. Valerio Massimo Manfredi si soffermerà sul
sentimento italiano, vita storia e natura di un popolo
inimitabile. Michele Zisa racconterà la parabola di un
probabile destino del mondo. Matteo Codignola sarà invece il
biografo delle vite di grandi tennisti del passato, Fulvio
Ervas si soffermerà su una figura importante ma spesso
dimenticata nella vita famigliare, il nonno, mentre Piero
Vigutto ci porterà nella   seconda guerra mondiale tra amore,
avventura, amicizia.

                                                          Por
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                                                        eri
                                                        zza
                                                        anc
                                                        he
                                                        per
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                                                        i
dialoghi inediti, un modo a volte sorprendente per scoprire
aspetti nuovi di un libro, attraverso la vicinanza o il
contrasto fra gli interlocutori. Dialogo straordinario, su
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crimini e criminali, sarà quello fra due re del noir, Gianrico
Carofiglio e Giancarlo De Cataldo. Il mondo contemporaneo
visto sia nel lavoro che nella famiglia, tra segreti e affetti
misconosciuti, sarà al centro delle conversazioni fra Eleonora
Molisani e Francesco Musolino, caratterizzata da forte taglio
sociale e esistenziale; tra Simona Sparaco e Loredana
Lipperini, per l’aspetto affettivo e magico; e tra Fabio Geda
e Romana Petri, più concentrati su quello che in famiglia non
si dice e sugli errori commessi nel passato. Marco Missiroli e
Marino Niola dialogheranno sul tema della seduzione, mentre
Emanuele Trevi e Alessandro Zaccuri sulle intersezioni tra
vita e letteratura. In modo simile, tra letteratura e
esperienza, Davide Barilli e Massimo Onofri si chiederanno
quanto in ognuno di noi si può definire un’isola. Invece
Lorenzo Pavolini e Romolo Bugaro si interrogheranno
sull’influenza del passato generazionale sulla vita
quotidiana. Giovani che cercano un futuro e una dimensione più
autentica di vita saranno i protagonisti del dialogo fra Paolo
Valentino e Maura Maioli. Cuori fanatici, amicizia e rapporti
epifanici per la conversazione fra Edoardo Albinati e Valeria
Parrella. Tra sentimenti e leggerezza si svolgerà il dialogo
fra Lorenzo Marone e Cristina Caboni, mentre Mirella Serri e
Zita Dazzi ci porteranno a conoscere storie di resistenza e
libertà. Maria Pia De Conto e Stefano Zangrando dialogheranno
su Berlino e il crollo del muro. Massimo Rizzante, Sylvie
Richterova e Bozidar Stanisic parleranno dell’esilio ieri e
oggi, tra romanzo e saggio. Francesco Pecoraro e Domenico De
Masi, da due punti di vista diversi,ci porteranno a conoscere
meglio una città al centro di grandi amori e grandi polemiche:
Roma. Infine Mauro Corona e Matteo Righetto racconteranno la
montagna attraverso una serie di parole che racchiudono un
mondo: da Alba a Zuppa.
Molto spazio sarà anche riservato alla critica, o alla
riflessione sulla letteratura. Lorenzo     Tomasin, insieme a
Giuseppe Patota, sottolineerà la natura linguistica della
stessa nozione di storia. Serena Vitale ci parlerà di un
piccolo capolavoro della letteratura russa, Sonecka di Marina
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Cvetaeva, mentre i Classici contro Alberto Camerotto, Marcella
Farioli, Alessandro Iannucci e Massimo Manca si chiederanno
come diventare cittadini Europei. Dedicati a Dante e curati da
Alberto Casadei, saranno il dialogo fra Chiara Valerio e
Alberto Giuliani su infinito e immortalità nell’opera del
grande poeta fiorentino e l’incontro con Domenico De Martino
sulle parole che Dante ha usato o addirittura inventato. Marco
Balzano e Leonardo. Luccone dialogheranno intorno
all’importanza delle parole e al punteggiare rapido e
accorto. Giulio Mozzi metterà in pratica il suo recente
Oracolo manuale attraverso il colloquio con aspiranti
scrittori. Filippo La Porta parlerà invece di un grande
critico, Nicola Chiaromonte; mentre Mauro Novelli ci farà
viaggiare nelle case dei grandi scrittori italiani. Infine
Federico Faloppa ci porterà la sua esperienza in un campo
affascinante per natura, quello dell’indicibile       varietà
linguistica delle popolazioni umane.
                               Continua poi anche quest’anno
                               la preziosa collaborazione tra
                               pordenonelegge e il Premio
                               Campiello Letteratura. Nella
                               serata di apertura sarà
                               presente il vincitore della 57^
                               edizione del Premio Campiello e
                               un secondo appuntamento sarà
                                invece dedicato al Campiello
Giovani, con la partecipazione dei cinque giovanissimi
finalisti e di un testimonial d’eccezione. Nuova sarà la
presentazione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”,
ponendo in rilievo la sua attenzione per la natura e
l’ambiente. Non mancherà l’appuntamento dedicato al Premio
Scrivere per Amore, che ampia quest’anno i suoi orizzonti.
Infine la felice collaborazione con il Premio Hemingway di
Lignano Sabbiadoro avrà un incontro dedicato.
Di straordinaria rilevanza è anche la presenza di autori
stranieri, perché pordenonelegge da sempre vuole essere un
ingranaggio di trasmissione della conoscenza, e aprire
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finestre sulle realtà più lontane e significative del pianeta.
Oltre al già citato Cercas, altri due grandi scrittori
verranno dalla penisola iberica, Manuel Vilas, autore del
romanzo rivelazione dell’anno, n’autobiografia dolente e
sincera, e Ildefonso Falcones, dai folgoranti e
documentatissimi romanzi storici. Graditissimo è il ritorno di
uno dei più amati scrittori al mondo, l’israeliano David
Grossman, che parlerà dei rapporti tra letteratura e vita.
Quattro tra i migliori giallisti a livello internazionale,
saranno protagonisti di altrettanti incontri: i tedeschi Wulf
Dorn e Simone Buchholz, l’inglese Stuart Turton, e la canadese
Andrée A. Michaud, con le loro      storie piene di mistero,
enigmi e umanità. Noir anche per Tahar Ben Jelloun che ha
creato un personaggio capace di commettere crimini perfetti
come quelli del cinema, in una spirale inquietante di bisogno
e violenza; e per Sara Shepard che, dopo lo straordinario
successo  internazionale di Pretty Little Liars, torna in
libreria con un nuovo romanzo carico di suspense e mistero.
L’autrice francese Marie-Aude Murail ci consegna un’indagine
profonda dell’animo  umano e dei tempi complessi in cui
viviamo, affrontandoli senza tabù e con straordinaria
sensibilità. L’irlandese Peter Cunningham ci porterà a
conoscere il suo ultimo libro, un’opera potente e sensuale,
con scene di guerra brillantemente evocate. Stéphanie Hochet
ci condurrà invece sulle tracce del Minotauro, per una
sapiente e ironica rivisitazione del mito. Mentre l’olandese
Jan Brokken comporrà l’incalzante ritratto di un eroe
visionario con il fascino di un Fitzcarraldo, colto e
selvatico, passionale e misantropo. Imre Oravecz e David
Szalay ci proporranno il primo un romanzo in versi che
racconta in 99 istantanee la storia di un amore, e il secondo
dodici racconti tenuti insieme dal tema del volo, del viaggio,
dell’aria.    Dall’est europeo anche la macedone Rumena
Buzharovska, con le sue storie di mariti raccontate dalle
donne della loro vita, e la slovena Bronja Zakelj. Mentre
Timur Vermes, autore di Lui è tornato, immaginerà l’Europa e
in particolare la Germania alle prese con politiche sociali
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che devono fronteggiare ondate di immigrati. Long Litt Woon,
antropologa e scrittrice norvegese di origini malesi, con un
libro molto particolare ci parlerà di elaborazione del lutto e
di funghi. Nordica è anche Hanne Ørstavik che spiegherà quale
distanza c’è, non solo tra le persone, ma anche tra ogni
persona e sé stessa. Mentre Saskia Vogel, americana che vive a
Berlino, debutterà con un romanzo profondamente femminista che
racconta la    solitudine e il potere. Daniel Saldaña Parìs
offrirà uno sguardo sul Messico e sull’America latina.
Concludiamo con lo scrittore ucraino Aleksej Nikitin che ci
farà a conoscere, con ironia e profondità, la Kiev sovietica
degli anni Ottanta.
Non sempre i libri hanno una vocazione verso la fiction.
Spesso cerchiamo tra le pagine un senso e un orientamento
rispetto a ciò che succede nel
nostro tempo. Cospicua a
pordenonelegge la presenza di
alcuni dei più noti giornalisti
italiani: innanzitutto Bruno
Vespa, che nei cinquant’anni
dall’allunaggio racconterà, da
cronista d’eccellenza, questa
straordinaria avventura. Beppe
Severgnini e Mario Calabresi, in due diversi incontri,
ripercorreranno le loro vite a stretto contatto con le
notizie, mentre Federico Rampini acconterà i paesi e i
continenti in cui ha vissuto, nella sua vita da nomade
globale. Carlo Verdelli ci spiegherà come il problema
dell’informazione si conferma essere più che mai cruciale per
la nostra democrazia. Ferruccio De Bortoli proporrà una serie
di appunti per una riscossa civica, con la convinzione che il
nostro paese si salverà. Enzo Risso discuterà della fine delle
grandi ideologie alle nuove identità politiche. Intorno
all’Europa dialogheranno Renato Mannheimer e Giorgio Pacifici,
mentre un altro sondaggista Nando Pagnoncelli ci parlerà di
tutte le percezioni sfasate che abbiamo sull’Italia. Più
lontano – sulle rotte della via della Seta – ci porteranno
invece gli incontri con Alessandro Giraudo, con Antonio
Selvatici e il dialogo fra Matteo Bressan e Domitilla
Savignoni, un focus per conoscere e approfondire storia,
insidie e possibilità di un grande paese come la Cina. Padre
Agbonkhianmeghe Orobator, con le sue confessioni di un
animista, ha scritto un brillante saggio teologico sul
rapporto tra cristianesimo e animismo in Africa; e Ziauddin
Yousafzai, padre di Malala Yousafzai presenterà in anteprima
il saggio dal titolo Lasciatela volare. Emanuele Bompan e
Riccardo Pravettoni, delineeranno invece un Atlante
dell’acqua. Le esperienze personali, famigliari e sportive,
saranno al centro di altrettanti incontri con Jacopo Fo e Dan
Peterson. Grandi avventure umane saranno raccontate anche da
Arrigo Sacchi, innovatore del calcio moderno, in dialogo con
Luigi Garlando, e da Jan Slangen,
comandante delle Frecce tricolori. Marino Bartoletti parlerà
del prato del calcio, luogo in cui nascono solide amicizie,
per insegnare a grandi e piccoli qual è il vero valore dello
sport. La scuola, tra presente e futuro, tra pratiche
quotidiane e concrete prospettive di vita, sarà protagonista
degli incontri con Daniele Grassucci su cosa succede dopo il
ciclo di studi; con Mariapia Veladiano, sulle parole della
scuola; e con Giovanni Ciot, che propone un ironico vademecum
per sopravvivere in un mondo scolastico alla deriva. Di
giovani, Europa, lavoro e futuro tratterà il dialogo tra
Edoardo Vigna e Fabio Filocamo. Massimo Cirri e Andrea Segrè
cercheranno invece di spiegare come si possono evitare gli
sprechi per rendere la nostra vita più felice ed economica,
mentre Michele Maio ci dirà perché il cancro ha già perso, e
Francesco Cannadoro racconterà la lotta di un padre contro la
malattia degenerativa e sconosciuta del figlio. Angelo Floramo
si soffermerà sulla sensualità del libro, piccole erranze
sensoriali tra manoscritti e libri antichi. Tragico e molto
legato al tempo in cui viviamo il tema del saggio di Cristina
Cattaneo che cerca di dare un nome ai naufraghi senza volto,
alle vittime del Mediterraneo. Sempre il Mediterraneo al
centro dell’incontro con Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli
che tenteranno di raccontarne la storia in venti oggetti.
Emanuela Iacchia ci parlerà invece di un problema diffuso ma
spesso sconosciuto, il mutismo selettivo, mentre Fabrizio
Barca si soffermerà su disuguaglianze e disagi sociali con lo
scopo di abitare di nuovo l’Italia, e Fabio Chiusi ci condurrà
in viaggio dentro un mondo in cui i confini fra virtuale e
reale tendono a sovrapporsi. Viaggio, ma questo volta molto
reale, anche per Luigi Nacci, che ormai da anni fa del
camminare una filosofia di vita. Filippo Boni parlerà invece
dell’ultimo soldato di Cefalonia, Bruno Bertoldi. Susanna
Tartaro, autrice e curatrice radiofonica, entrerà nel vivo di
uno dei mezzi di comunicazione più affascinanti, la radio,
appunto. Anna Linda Callow si addentrerà nella lingua che
visse due volte, l’ebraico. Irene Soave ci parlerà invece di
un divertente Galateo per ragazze da marito. Marianna Maiorino
spiegherà la sinestesia, fra arte scienza e esoterismo. Fulvio
Comin racconterà la storia della nostra città, Pordenone,
mentre Francesco Boni de Nobili parlerà dello stemmario di
Pordenone. Giuseppe Ragogna si occuperà di come le famiglie
possono rinascere, salvate dalla forza di riscatto dei bambini
in affido. Monsignor Bruno Fabio Pighin e don Renato De Zan
discuteranno delle nuove scoperte sulla storica figura del
cardinale Celso Costantini.
Mentre Paolo Medeossi ci farà conoscere il Sessantotto
friulano e dintorni. Infine Romano Vecchiet, Sara Palluello,
Luigi Cantamessa e Giuseppe Morandini dialogheranno intorno
alla pedemontana Gemona Sacile e cioè sul romanticismo del
viaggio in treno. Molto vicino al tema anche Giuseppe Nogarino
che si soffermerà sulle tre ferrovie di Pordenone. Ritorna al
festival il Premio di Giornalismo Sportivo Libertas FVG,
aperto a tutti i ragazzi delle scuole del FVG, in un incontro
con Bruno Pizzul, Manuela Di Centa, Tino Zava, Antonio
Simeoli, Alessandro Talotti, Michela Carli, Mauro Baron e
Pierpaolo Simonato.
La montagna e il
                                           rapporto con la
                                           natura sono sempre
                                           temi privilegiati
                                           di pordenonelegge,
                                           e anche quest’anno
                                           saranno sviluppati
                                           con    ospiti    di
                                           eccezione:
                                           Alessandro
Boscarino ci farà conoscere la storia della montagna
impossibile, il K2; Paolo Ascenzi e Alessandro Gogna
getteranno luce nuova sul fenomeno dell’alpinismo senza-guida;
Leonardo Bizzaro spiegherà come anche i gialli si possono
ambientare in alta quota; e infine Alex Cittadella proporrà
una breve storia delle Alpi tra clima e meteorologia. Questi
incontri sono curati da Luca Calzolari e Roberto Mantovani.
Ripercorrendo le montagne della sua vita, Massimiliano Ossini,
racconterà l’amore e l’amicizia, le gioie della famiglia e il
miracolo della paternità. Daniele Zovi invece ci porterà in
giro per l’Italia selvatica: con storie di orsi, lupi e
cinghiali. Gabriele Centazzo, Salvatore Giannella, David
Monacchi, e Richard Samson Odingo affronteranno un tema di
profonda suggestione: il progetto di creare un’arca
immateriale che custodisca i suoni del mondo naturale.
Giuseppe Barbera farà un viaggio tra gli alberi da frutto del
Mediterraneo, tra scienza e letteratura, mentre Pierluigi
Rossi, insieme a Patrizio Roversi, spiegherà che dobbiamo
passare dal calcolo delle calorie giornaliere ad una
alimentazione sempre più attenta e consapevole.
Tra arte e letteratura gli intrecci sono molteplici e
pordenonelegge li racconterà. Innanzitutto il critico Flavio
Caroli proporrà un elogio della modernità pittorica da Turner
a Picasso. Ferdinando Scianna racconterà la sua fotografia,
fatta di istanti e luoghi. Mentre Manlio Brusatin ci parlerà
del cappello di Leonardo, e cioè comporrà una storia sulla
forma delle immagini. Un grande artista, Bernardino Luino,
insieme con il critico Roberto Cresti ricostruiranno alcune
vicende dell’arte dell’ultimo Novecento attraverso la
testimonianza dello stesso Luino. Mentre Luigi Molinis
racconterà gli aneddoti e le passioni della sua vita da
architetto. A contorno della mostra fotografica Cape Town, la
seconda città, Letterio Scopelliti, Davide De Blasi e Cécile
Kashetu Kyenge parleranno del Sudafrica senza        Mandela.
Giovanni Callegari e Andrea Simionato illustreranno il fondo
fotografico di GioBatta Sina. Alcuni incontri sono poi
riservati al fumetto: Davide Toffolo, in dialogo con
Alessandro Baronciani, parlerà di venti anni di graphic novel
in Italia; Igort del suo nuovo libro Kokoro, il suono nascosto
delle cose; Roberto Battestini proporrà una storia per
immagini dove cronaca nera e cronaca familiare si fondono e
arrivano al cuore. A pordenonelegge anche l’importante
illustratrice francese Rebecca Dautremer, con la storia di
Jacominus Gainsborough. E il regista Ferdinando Vicentini
Organi, che ha scritto invece 12 racconti corredati da
altrettanti frammenti di arte contemporanea. Infine Luca
Crovi, accompagnato dalle spettacolari illustrazioni di Paolo
Barbieri, dipingerà una Milano      fantastica e misteriosa,
magica e persino steampunk.
Anche quest’anno, pordenonelegge     proporrà   una   serie   di
incontri sul tema dell’economia legata all’etica e
all’innovazione. Innanzitutto, Stefano Zamagni, ci parlerà di
cooperazione di come possa essere spiegata ai millennials.
Zamagni sarà anche protagonista di un dialogo con Luigino
Bruni, dedicato all’economia civile, e in sostanza al bisogno
sentito socialmente di contemperare le regole economiche con
le esigenze di un nuovo umanesimo. Anche Jacopo Sforzi e Pier
Angelo Mori spiegheranno come funzionano le imprese di
comunità e quali sono i loro tratti fondanti. Mentre Antonio
Calabrò traccerà le forme di una impresa riformista, con un
sistema di valori d’innovazione positiva, attenzione
ambientale, solidarietà, responsabilità sociale. Infine
Stefano Miani e Riccardo Viale si occuperanno di “finanza
comportamentale”.
Di straordinario spessore sarà la qualità degli incontri
dedicati alla storia, alla scienza e alla filosofia.
Innanzitutto, di assoluto interesse sarà il dialogo fra due
forti personalità della cultura italiana Alberto Asor Rosa e
Massimo Cacciari, intorno a Machiavelli e all’inquietudine
                                                      dell’u
                                                      manesi
                                                      mo.
                                                      Mentre
                                                      un
                                                      grande
                                                      storic
                                                      o,
                                                      Carlo
                                                      Ginzbu
rg, proporrà un inatteso accostamento fra lo stesso
Machiavelli e Pascal. Corrado Augias leggerà i vangeli come
fossero romanzi, mentre Ilaria Simeone ci spiegherà come
funzionava la macchina della giustizia che condannava le
streghe nel secolo della rivoluzione scientifica. Altrettanto
interessanti saranno i dialoghi fra Luciano Mecacci e Luciano
Canfora, su una tragedia dimenticata della recente storia
russa; fra Elisabetta Moro e Nadia Fusini, sulla forza ancora
attuale del mito, e fra Jacques Rupnik e Guido Crainz sulle
due Europe dopo il crollo del comunismo. Luciano Canfora sarà
protagonista anche di un incontro dedicato a Concetto Marchesi
e il comunismo italiano. Alain Touraine sosterrà un elogio
della modernità; di altro avviso sarà la provocatoria lezione
di Armand Farrachi che si chiederà e ci chiederà perché stiamo
diventando sempre più stupidi. Ivano Dionigi ci esorterà a
osare di sapere, contro la paura e l’ignoranza. Attraverso lo
studio di personalità esemplari, Riccardo Calimani cercherà di
spiegare ai non ebrei cosa significa essere ebrei, mentre
Mauro Magatti ci parlerà della sfida cattolica e cioè del
cristianesimo del futuro. Tre incontri saranno poi dedicati
all’amore. Eva Cantarella si soffermerà sull’amore come era
percepito dagli antichi, per capire che un sentimento che
sembra sempre uguale, in realtà nasconde visioni profondamente
diverse.
Massimo Recalcati terrà una lezione su il destino dell’amore,
chiedendosi quali siano i margini di verità nella promessa
degli amanti. La pressante domanda sul perché l’amore finisce,
sarà invece al centro del dialogo fra Paolo Crepet e
Alessandra Arachi. Giulio Giorello e Pietro Greco porranno in
evidenza lo stretto rapporto tra sviluppo economico, politico
e culturale e investimento nei saperi scientifici. Fritjof
Capra, prendendo le mosse da Leonardo Da Vinci, spiegherà che
l’universo è una fitta rete di relazioni e che le piante sono
il modello più straordinario di rete che si possa studiare.
Francesca Rossi ci illustrerà le novità e i pericoli di uno
dei temi più caldi del presente, l’intelligenza artificiale.
Anche il matematico Marcus Du Sautoy, maestro riconosciuto
della divulgazione, dipanerà il
mistero della creatività umana, attraverso le ultime frontiere
dell’intelligenza artificiale. Patrizia Caraveo, tra scienza e
storia, ripercorrerà la grande impresa che ha portato l’uomo
sulla luna. Amedeo Balbi ci aiuterà a capire l’avventura
scientifica che ha spinto l’uomo a
conoscere e a teorizzare l’universo. Mentre Giacomo Rizzolatti
e Corrado Sinigaglia spiegheranno che, grazie ai neuroni
specchio, quello di cui facciamo esperienza quando osserviamo
gli altri agire non è poi così diverso da quello di cui
facciamo esperienza quando agiamo in prima persona. Andrea
Moro racconterà le vicende di lingue barbariche e di idiomi
ritenuti superiori, per scoprire che conoscere meglio come
parliamo può insegnarci molto su chi siamo.       Don Luciano
Padovese spiegherà come vita serena non dipende mai da grandi
eventi, ma dall’impegno di rendere straordinario ogni momento
ordinario della propria esistenza. Matteo Venier terrà una
lezione sulle Opere edite e inedite di un umanista europeo,
Iacopo di Porcia. Mentre Fabiana Martini, Fabiana Nascimben,
Francesco Stoppa e Laura Lionetti
parleranno della città delle donne, quando la paura dell’altro
genera violenza. Beatrice Bonato, Francesca Scaramuzza, Mauro
Magatti e Massimo De Bortoli approfondiranno questioni
filosofiche e antropologiche: la reciprocità, il
riconoscimento, il dispendio e il sacrificio, l’economia del
soggetto in rapporto alla verità. Infine Raoul Kirchmayr si
interrogherà intorno all’esperienza del vedere che porta a
ripensare non solo il che cosa si vede ma anche il chi vede.
Anche quest’anno, importante sarà la collaborazione con
l’Enciclopedia Treccani, sui temi della formazione e
dell’autoformazione basata sulla conoscenza. Il lavoro
dell’Enciclopedia Treccani continua quindi con il suo progetto
formativo, Treccani libreria, di cui proponiamo alcuni
importanti esiti. Innanzitutto Giuliano Amato proporrà una
lectio magistralis dal titolo
Davanti a noi l’Europa di Spinelli; Telmo Pievani presenterà
Evoluzione culturale di Luigi Luca Cavalli-Sforza. E infine
verrà presentata la rivista quadrimestrale Enciclopedia
Italiana edita da Treccani, a cura di Emma Giammattei e
Vincenzo Trione. Anche per questa edizione 2019 grande spazio
occupa la poesia, un vero e proprio “festival nel festival”
che non ha paragoni in Italia per qualità degli autori e
ricchezza delle proposte, tanto che pordenonelegge è uno degli
appuntamenti più attesi a apprezzati dai poeti e dagli

appassionati di poesia.
Innanzitutto va ricordato il lavoro editoriale di
pordenonelegge in collaborazione con l’editore    LietoColle,
nelle due versioni cartaceo e e-book, e in autonomia solo in
versione e-book. Per tale risultato, oltre a Michelangelo
Camelliti, che è l’editore LietoColle, si riconoscono i
contributi di Augusto Pivanti, valido sostegno per le
“Gialle”, e di Roberto Cescon. In particolare per il sesto
anno ritorna “La Gialla” con le cinque nuove proposte del
2019, Fabio Prestifilippo, Francesca Ippoliti, Francesca
Santucci, Francesco Maria Tipaldi e Francesco Tripaldi,
presentati da Augusto Pivanti e Roberto Cescon: sono opere che
offrono esordi o consolidano voci poetiche già note, riunite
in una comune intenzione, che è ancora una volta quella di
ascoltare voci sincere e di “dare credito alla poesia”.
Inoltre per il quarto anno la “Gialla Oro” consacra il nuovo
spazio editoriale con cinque autori di grande rilievo nel
panorama nazionale e internazionale, Kate Clanchy, Maël
Guesdon, Tiziana Cera Rosco, Ivan Crico, Giovanna Rosadini e
Paolo Maccari, presentati da Michelangelo Camelliti e Gian
Mario Villalta. È la risposta alla richiesta di una
partecipazione più ampia e condivisa che nasce nei luoghi dove
la scrittura poetica trova una sua casa. Là dove non osano i
grandi editori, pordenonelegge si prende la responsabilità di
puntare su una poesia che rinnova voce e tematiche della
grande poesia straniera. Oltre a tutto questo, due grandi
poeti saranno ospiti del festival, il gallese Patrick
McGuinness, presentato da Giorgia Sensi, e il turco Metin
Cengiz, presentato da Laura Garavaglia. Il luogo privilegiato
d
e
g
l
i
i
n
c
o
n
tri di poesia sarà ancora a Palazzo Gregoris la seguitissima
Libreria della Poesia – realizzata in collaborazione con
Librerie Coop – che per il terzo anno di seguito ha riscosso
un notevole successo non solo a Pordenone, ma anche al Salone
Internazionale del Libro di Torino, dove ormai da anni
pordenonelegge propone diversi importanti appuntamenti poetici
sotto l’egida della Regione Friuli Venezia Giulia. Moltissimi
gli
incontri che si succederanno presso la Libreria della poesia,
a cominciare da giovedì 20 settembre alle 16.00 con Domenico
Cipriano e Gianluca D’Andrea, che dialogheranno sul fare
poetico nel nostro tempo e il confronto con la tradizione
novecentesca. Milo De Angelis,
con Lorenzo Chiuchiù, presenterà Poesia e destino, una delle
opere di poetica più significative degli ultimi decenni, di
recente ristampato: un’occasione per chiedere a sé stesso
quanto di quelle istanze ancora sopravvive. Sempre De Angelis
terrà una lezione sul De rerum natura di Lucrezio, di cui ha
tradotto alcuni frammenti, con letture di Viviana Nicodemo.
Massimo Raffaeli dialogherà sulla letteratura francese e
europea con Tommaso Giartosio, proponendo un punto di vista
finissimo ed eccentrico, frutto di un lavoro ventennale. Uno
sguardo particolare sarà dedicato alla poesia romantica con il
Meridiano dedicato all’opera di Keats, curato da Nadia Fusini,
e quello dedicato a Hölderlin, ad opera di Luigi Reitani, in
un incontro con Maria Carolina Foi e le letture di Tommaso
Ragno. Sabato 21 settembre
Stefano Dal Bianco e Alberto Bertoni dialogheranno sulle
direzioni della poesia contemporanea a partire dai loro ultimi
libri e sotto la Loggia del Municipio ci sarà un omaggio
all’opera di Fabio Pusterla con la proiezione del trailer del
documentario realizzato da
Francesco Ferri. Due incontri sulla rinnovata lettura di due
grandi poeti della modernità, Montale e Leopardi: Ida
Campeggiani e Niccolò Scaffai presenteranno l’edizione critica
da loro curata de La bufera e altro, mentre Davide Rondoni,
che dallo scorso anno promuove
suggestive iniziative sul poeta di Recanati, in occasione del
bicentenario dell’Infinito, con la sua intelligente capacità
seduttiva darà una personale lettura di questo autore.
Novità di quest’anno è I poeti
                               di     vent’anni.       Premio
                               Pordenonelegge Poesia, con il
                               quale pordenonelegge rinnova
                               un’attenzione già consolidata
                               per la poesia, che nel tempo ha
                               saputo sia porre questioni
                               sull’orizzonte di un genere che
                               muta pelle tra le generazioni,
sia coinvolgere chi scrive e legge poesia in iniziative di
rilievo. In questo caso pordenonelegge continua con immutata
passione a cercare il fare poetico che si rinnova, dedicando
il premio ai nati dall’1 gennaio 1989 al 31 dicembre 1998. Il
vincitore verrà proclamato tra una terna di finalisti, scelti
entro il 31 luglio dalla giuria, composta da Roberto Cescon,
Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi e Franca
Mancinelli. L’attenzione di pordenonelegge per i giovani si
rivolge inoltre alle scuole superiori con due workshop per il
biennio condotti dalla poetessa Isabella Leardini, che spesso
ha guidato con successo queste interessanti esperienze. Tra le
molte proposte su singole opere uscite nel corso dell’anno o
di fresca edizione a settembre, ci saranno: Giardino della
gioia di Maria Grazia Calandrone, Sindrome del distacco e
tregua di Maurizio Cucchi, Il conoscente di Umberto Fiori,
L’alea di Laura Pugno, Belluno di Patrizia Valduga, Alter di
Christian Sinicco, Residence cielo di Stefano Simoncelli, Come
sarei felice di Tommaso Giartosio, Calende di Elia Malagò.
Franco
Buffoni presenterà il XIV Quaderno italiano di poesia
contemporanea con Pietro Cardelli, Carmen Gallo, Maddalena
Lotter e Giovanna Cristina Vivinetto, mentre verranno ancora
proposte le nuove plaquettes della collana A27 di Amos
Edizioni con Stefano Raimondi e Marco Villa, presentati da
Sebastiano Gatto, Maddalena Lotter e Giovanni Turra. Vincenzo
Bagnoli, Vito Bonito, Fabrizio Lombardo, Vittoriano Masciullo,
Marilena Renda, insieme a Giorgia Sensi e Jenny Mitchell,
presenteranno l’ultimo numero della rivista Versodove, che da
più di vent’anni si occupa di letteratura e delle sue
contaminazioni con altre arti. Non poteva mancare a
pordenonelegge l’attenzione per la poesia nelle lingue minori,
a cominciare dalla presenza del rinnovato Premio Giuseppe
Malattia della Vallata e del Premio Pierluigi Cappello con
Roberto Piumini e Emilio Rentocchini, e il vincitore del
premio Malattia. Presenta Christian Sinicco; commento musicale
di Erika e Gianni Fassetta. Giovedì 19 settembre sotto la
Loggia del Municipio ci saranno due appuntamenti dedicati alla
poesia di Federico Tavan: una intensa lettura di Alessandro
Mezzena Lona e un dialogo tra Mauro Corona, Pier Gaspardo,
Federica Guerra e Viviana Piccolo ci restituiranno lo stupito
stare nel mondo di questo autore così desideroso di vita. E
come dimenticare le letture poetiche, a cominciare dai due
incontri di mercoledì 18 sui Nuovi libri di poesia con
Maurizio Benedetti, Fabio Franzin, Ferruccio Giaccherini,
Andrea Longega, Luigi Natale, Claudio Pasi, Francesca Piovesan
e Lino Roncali, fino alle classiche letture serali di venerdì
20 e domenica 22 alle 21 sotto la Loggia del Municipio con
Franco Buffoni, Pietro Cardelli, Valentina Colonna, Maurizio
Cucchi, Milo De Angelis, Umberto Fiori, Carmen Gallo, Tommaso
Giartosio, Cristiano Poletti, Fabio Pusterla, Stefano
Simoncelli e Giovanna Cristina Vivinetto. Nella Libreria della
Poesia domenica 22, per tutto l’arco della giornata, sarà
presente La tua voce poetica, uno spazio dove chiunque potrà
leggere una poesia e visualizzare la propria voce in un
grafico. Si immagini per segnalibro, o come salvaschermo del
cellulare, un po’ per scherzo o molto sul serio, il disegno
che l’Infinito di Leopardi ha prodotto con la propria voce.
L’iniziativa,      ideata    da
Valentina Colonna con il
supporto di Mikka Petris, fa
parte di VIP – Voices of
Italian Poets, un archivio
sonoro, accessibile a tutti,
che raccoglie le letture
originali degli autori del
Novecento e quelle di testi
editi e inediti di poeti contemporanei.
Parte quest’anno un nuovo progetto 7 parole per i prossimi
vent’anni, che si fonda su una idea semplice quanto autentica:
pordenonelegge per venti anni ha giocato intorno alle parole,
proponendole, raccontandole, eludendole a volte, lasciando che
sedimentassero nella coscienza di chi seguiva gli incontri.
Queste parole sono diventate come costellazioni piene di
significato    che ci hanno accompagnato, permettendoci di
capire meglio il mondo in cui viviamo, o dandoci un concreto
orientamento per le scelte di vita quotidiane. Cosa di meglio
allora, per festeggiare i venti anni, che fare il punto sulle
parole che ci hanno fornito le chiavi del presente, e provare
a immaginare quali saranno le parole che decreteranno il
nostro futuro. Sessualità, paura, musica, razza, mito,
amicizia e bellezza saranno le sette parole che troveranno
come interpreti, con dialoghi e lezioni magistrali, Antonia
Arslan, Guido Barbujani, Carlo Boccadoro, Marcello Fois, Nadia
Fusini, Franco La Cecla, Beatrice Masini, Elisabetta Moro,
Lucetta Scaraffia e Simona Vinci. Parole in scena. La
letteratura spesso si intreccia con la voce viva degli attori
e con il calore del palcoscenico. Innanzitutto, straordinaria
sarà la presenza di un uomo che ha fatto la storia della
televisione in Italia, Pippo Baudo, che ci racconterà il
dietro le quinte della sua memorabile carriera. Ricordi dal
palcoscenico anche un per altro mostro sacro del teatro
italiano, Umberto Orsini, e per una presenza televisiva molto
amata dal pubblico, Rita Dalla Chiesa. Un altro protagonista
del piccolo schermo, Massimo Giletti, ci farà conoscere la
storia delle sorelle Napoli, che non si arrendono alla mafia.
Francesco Guccini presenterà
invece il suo ultimo libro, Tralummescuro. Angelo Guglielmi
proporrà un piccolo breviario laico, costituito di ricordi
autobiografici, giudizi e considerazioni sulla letteratura.
Enrico Vanzina parlerà invece del legame quasi simbiotico che
aveva tenuto stretto al fratello Carlo. Mentre Marta Perego
racconterà le grandi donne del cinema. Pino Roveredo e
Ornella Vanoni daranno vita a un dialogo inedito intorno alla
storia di una donna al capezzale del marito che l’ha umiliata
e offesa. Michele Santeramo offrirà una lettura scenica da lui
stesso interpretata intitolata “Leonardo da Vinci – L’Opera
nascosta”. Telmo Pievani, insieme alla Banda Osiris, proporrà
uno spettacolo tra scienza e affabulazione. Stefano Benni darà
vita a uno straordinario e divertente reading con musica,
tratto dal suo ultimo libro. Lino Guanciale, Cecilia Dazzi e
Federico Bonadonna ci porteranno a conoscere l’innocenza del
male. Mentre Maurizio De Giovanni proporrà un reading, con
musiche di Marco Zurzolo, dedicato all’ultimo romanzo sul
commissario Ricciardi. Claudia Contin Arlecchino, Daniele
Cortesi, Gigio Brunello, Marianna Fernetich e Clelia Falletti
Cruciani ci parleranno invece dei tanti linguaggi di
“Arlecchinia”. Infine Margherita Corsi e Masolino D’Amico
dialogheranno su una serie di grande successo, Victoria,
giunta alla terza stagione. Incontri legati alla musica
saranno quelli con Michele Campanella che racconterà pensieri
e divagazioni di un musicista fuori dal coro, Margherita
Canale e Giorgia Malagò parleranno invece delle lettere e dei
documenti del grande compositore Giuseppe Tartini accompagnati
dai musicisti Uendi Keka e Adelajd Zhuri. Mentre altri
incontri saranno invece legati alla comicità, quello con Gino
e Michele, a quasi trent’anni dalla nascita (e a nove
dall’ultima uscita), ecco una nuova puntata della saga comica
più famosa d’Italia, quella delle Formiche; e quello con
Natalino Balasso e Massimo Cirri, per Carnediromanzo, il rave
letterario che infiamma ormai da dieci anni la
notte di pordenonelegge. Infine, I Papu saranno protagonisti
dell’imperdibile happening pordenoneffettivamentelegge. Due
momenti saranno dedicati agli studenti delle scuole superiori
del territorio: le letture della Pagina più bella degli ultimi
vent’anni, e il progetto di
pubblica lettura del liceo Leo-Major, Cosa è e dove va
l’autofiction. Grazie alla consueta collaborazione con
Cinemazero, diversi gli appuntamenti dedicati al cinema e alla
letteratura, curati da Elisabetta Pieretto e Alessandro
Venier. Innanzitutto, partirà l’iniziativa I film che ho letto
(…e i libri che vorrei vedere) che si snoderà in una serie di
incontri, condotti da Dario Zonta ed Enrico Magrelli, che
vedranno come protagonisti Stefano Fresi e Velia Santella. Non
mancheranno le consuete premiazioni di Scrivere di Cinema
Premio Alberto Farassino, il concorso nazionale di critica
cinematografica rivolto ai giovani promosso da Fondazione
pordenonelegge.it, Cinemazero, il Sindacato Nazionale Critici
Cinematografici Italiani e MYmovies, dove si conosceranno i
vincitori scelti dalla giuria
composta da Enrico Magrelli, Giorgio Viaro, Adriano De Grandis
e Viola Farassino, e per il quale sono in palio una
collaborazione con le redazioni di MYmovies.it, Minima&Moralia
e la partecipazione al Far East Film Festival.

E.L.

VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA
CANZONE PER AMNESTY”: LA 22A
EDIZIONE DAL 18 AL 21 LUGLIO
A ROSOLINA MARE (ROVIGO)
Musica di qualità e diritti umani viaggeranno di nuovo

affiancati nella 22 a edizione di ‘Voci per la Libertà’, il
festival legato ad Amnesty International in programma
quest’anno dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo), con
un ricco calendario di appuntamenti, sia pomeridiani che
serali, ad ingresso gratuito.

Roy Paci, Gio Evan, La Municipàl, Mujeres Creando, Pupi di
Surfaro, Kumi Watanabe, Valerio Piccolo sono alcuni degli
ospiti in programma quest’anno. Ma il cuore pulsante della
manifestazione sarà come sempre il contest per band e
cantautori che porterà, nella giornata conclusiva, a
proclamare il vincitore del Premio Amnesty International
Italia nella sezione Emergenti. In gara saranno otto artisti
provenienti da tutta Italia, con brani legati alla
Dichiarazione universale dei diritti umani. Il vincitore sarà
proclamato nella giornata finale, quando ci sarà anche la
premiazione di Roy Paci, che, con Willie Peyote, ha vinto il
Premio Amnesty nella sezione Big, con il brano “Salvagente”.

Ad inaugurare il festival giovedì 18 luglio, sarà il primo
degli appuntamenti pomeridiani, in orario aperitivo, al Bar In
Anguriara, sul lungomare, con lo showcase di Marcondiro, band
di culto tra rock, pop e sperimentazione, che aprirà anche la
serata in piazzale Europa, alle 21.

Con loro, in apertura di serata, anche il progetto BO.RO.FRA
(musica e danze africane come un linguaggio universale per una
integrazione interculturale). Si esibiranno poi tre artisti
emergenti di grande valore e legati alla storia del festival:
le Mujeres Creando, vincitrici del Premio Web Social 2018; i
Pupi Di Surfaro, vincitori del Premio Amnesty Emergenti nel
2018 e Kumi Watanabe, feat. Paolo Agosta, vincitrice del
premio della critica nel 2001.

Venerdì 19 luglio alle 18.30 al Bar In Anguriara aperitivo in
spiaggia con la presentazione del libro “Cento cuori dentro”
(Fabbri editore) di Gio Evan.

In serata, alle 21, dopo l’esibizione in apertura di Fabio
Luongo, toccherà alla prima delle due semifinali del concorso
2019. Saranno in lizza: Chiara Effe da Cagliari col brano
“Mani stanche”, Giovi & Massimo Francescon Band da
Rovigo/Treviso con “Quello che io non so”, Grace n Kaos da
Rovigo con “Nero”, Chiara Patronella da Taranto con “Pesci”.
In veste di ospite, stavolta in veste di cantautore, salirà
poi sul palco Gio Evan, ormai noto anche al grande pubblico
grazie a canzoni come “Himalaya Cocktail” e “Pane in
cassetta”.

Sabato 20 luglio il momento aperitivo, sempre al Bar In
Anguriara, vedrà lo showcase di Michele Mud (vincitore del
Premio Amnesty Emergenti nel 2014), che aprirà anche la
serata. A seguire, seconda tornata di semifinali degli
emergenti con Enzo Beccia da Milano con “Gli indifferenti”,
Bif da Salerno con “Venti clandestini”, The Roomors da
Cagliari con “Marielle”, Giulio Wilson da Firenze con
“Budapest (Francesco Tirelli)”. Ospite sarà La Municipàl, band
salentina in decisa ascesa, il cui nucleo è costituito dai
fratelli Carmine e Isabella Tundo. Pop/rock d’autore il loro,
come testimonia l’ultimo album “Bellissimi difetti“.

Il festival si chiuderà domenica 21 luglio. L’appuntamento
pomeridiano sarà stavolta al Centro congressi di Piazzale
Europa con un incontro aperto al pubblico con il portavoce di
Amnesty International Italia Riccardo Noury e con Roy Paci, in
qualità di vincitore del Premio Amnesty International Italia,
nella sezione Big.

L’artista siciliano si esibirà poi in serata nel progetto
“Mayday Connection” con Picciotto. I due saranno accompagnati
dal producer Gheesa.    La serata vedrà come opening act Valerio
Piccolo, cantautore      diviso fra Italia e Stati Uniti, che
presenterà “Adam and    the Animals”, un concept album composto
con lo scrittore Rick   Moody.

Momento cruciale sarà poi la finale del Premio Amnesty
International Italia nella sezione Emegenti, con i migliori
cinque semifinalisti delle due serate precedenti. A decidere
il vincitore sarà una prestigiosa giuria composta da
giornalisti, addetti ai lavori e esponenti di Voci per la
libertà e Amnesty International. Tra semifinali e finale sarà
composta da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo
(spettakolo.it), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana),
Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Nicola Dalla Pasqua
(Amnesty International Veneto), Enrico de Angelis (storico
della canzone), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico
Deregibus (giornalista e operatore), Aldo Foschini (Musica
nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la
Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41),
Riccardo Noury (Portavoce Amnesty International Italia), Elisa
Orlandotti (Funny Vegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto),
Valerio Piccolo (musicista), Riccardo Pozzato (musicista),
Silvia Rotelli (ideatrice di Inalienabile), Giordano Sangiorgi
(MEI e Rete dei festival).

Oltre al Premio al vincitore assoluto, la giuria assegnerà
anche un premio della critica, mentre attraverso le schede di
voto distribuite agli spettatori si assegnerà il Premio del
pubblico. Al vincitore andrà la produzione di un videoclip o
di un cd singolo. Il vincitore stesso o, in mancanza dei
requisiti tecnici, uno dei finalisti potrà realizzare un tour
di otto concerti reso possibile grazie ad un bando di Nuovo
Imaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L.
93/92). Altro premio sarà “Il migliore per noi” di Viva La
Radio! Network, grazie al quale il brano vincitore avrà
passaggi radiofonici in alta rotazione per tre mesi.

Presentano le serate: Savino Zaba (Radio1 Rai) e Carmen
Formenton (Voci per la Libertà).

Durante il festival, tra il centro Congressi e l’area
festival, sarà possibile visitare la mostra “In arte Dudu” (la
Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da
giovani artisti) e tre installazioni. Si tratta della mostra
fotografica di Andrea Artosi (Artax) “Parliamone in piazza”,
su numeri e persone di origine straniera abitanti a Rovigo;
“Love difference”, l’arte urbana per la socializzazione;
“Inalienabile”, opera immersiva di Silvia Rotelli su musica e
diritti umani.
Durante le serate saranno inoltre attivi, presso il giardino
del centro congressi, dei laboratori didattici per bambini sui
temi dei diritti umani realizzati da: Cooperativa Peter Pan,
l’artista Alberto Cristini, La Fiondina e Cooperativa Titoli
Minori.

Lo slogan di quest’anno della manifestazione sarà “Sui diritti
umani non si torna indietro”. Uno slogan che parte dal 10
dicembre 1948, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite
proclamava la Dichiarazione universale dei diritti umani. Per
la prima volta veniva scritto che esistono diritti di cui ogni
essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere
al mondo. Eppure la Dichiarazione è disattesa, anche perché
ancora troppo sconosciuta. Amnesty International, Premio Nobel
per la pace nel 1977 e Premio delle Nazioni Unite per i
diritti umani nel 1978, è impegnata perché per tutti siano
garantiti questi diritti. Si impegna, ogni giorno, per
ricordare che sui diritti umani non si torna indietro. Tre gli
appelli che sarà possibile firmare durante il festival: Codici
identificativi subito (per gli agenti impegnati in operazioni
di ordine pubblico), Fermiamo la detenzione e la tortura di
rifugiati e migranti in Libia e Verità per Giulio Regeni.

Partner della manifestazione quest’anno sarà il progetto
Hatemeter, che ha lo scopo di accrescere le conoscenze
sull’hate speech (ovvero l’incitamento all’odio e alla
discriminazione) anti-islamico online e di sostenere le ONG
nella lotta all’islamofobia a livello europeo. La piattaforma
Hatemeter è sperimentata e validata in Italia da Amnesty. Il
progetto è co-finanziato dal “Rights, Equality and Citizenship
Programme (2014-2020)” della Commissione europea –
Directorate-General Justice and Consumers.

Il festival sarà preceduto e seguito da vari eventi sotto il
nome di “Voci per la Libertà IN TOUR”, anche questi ad
ingresso libero. Eccoli:

Sabato 13 luglio ore 19.00 a Porto Tolle (RO), spiaggia di
Barricata Bagno Baraonda, con Elisa Erin Bonomo

Sabato 27 luglio ore 19.00 a Porto Tolle (RO), spiaggia di
Barricata Bagno Olimpo, con i Marmaja

Sabato 3 agosto ore 19.00 a Porto Tolle (RO), spiaggia di
Boccasette Bagno Scano Palo, con i Do’storiesk

Festival LIGNANO NOIR Sabato
13    luglio,   ore    18:30
Biblioteca Comunale
Paolo Roversi presenta il suo romanzo “Addicted”

Paolo Roversi è scrittore, giornalista e sceneggiatore. Vive a
Milano. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore di
soggetti per serie televisive. I suoi romanzi sono tradotti in
quattro lingue e dai suoi libri sono stati tratti spettacoli
teatrali e cortometraggi. Col romanzo Solo il tempo di morire
(Marsilio) ha vinto il Premio Selezione Bancarella 2015 e il
Premio Garfagnana Giallo 2015. Molto attivo sui social, dove
ha migliaia di follower.

Nel suo sito Milano Nera così viene presentato il suo più
recente lavoro, pubblicato dalla SEM: “Addicted” è un romanzo
labirinto dentro cui si perdono i protagonisti e con loro i
lettori… ambientato in una misteriosa clinica rehab dentro una
masseria pugliese. Con un meccanismo narrativo che è un
tributo a “Dieci Piccoli Indiani” Roversi ci racconta come le
dipendenze da sostanze o da attività come il sesso o il gioco
d’azzardo siano un metro comune del nostro tempo.

Nell’incontro in Biblioteca lo scrittore converserà con
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