Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
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ilGiornalediBornato Periodico della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo - Bornato (Brescia) Numero 148 - Pasqua 2019 - www.parrocchiadibornato.org - bornato@diocesi.brescia.it Questo è il lieto annuncio, dopo ogni Venerdì Santo viene un mattino pasquale. Buona Pasqua
Il Giornale di Bornato Parrocchia di Bornato Orario Sante Messe Sommario Triduo pasquale Festivo Entriamo nel mistero 4 Ore 18.00 (sabato o vigilia) GMG a Panama 8.00 Siete l’adesso di Dio 5 9.00 (al Barco) Volontari del Barco 5 Il nostro Vescovo 10.30 Politica, la forma più alta di carità 6 18.00 In memoria di mons. Olmi Feriale Omelia di mons. Pierantonio Tremolada 8 Lunedì 8.30 I nostri defunti 9 Martedì 8.30 Centro Oreb Mercoledì 8.30 Parole dedicate ai genitori 10 (alla Zucchella da maggio a settembre) Appuntamenti 11 15.00 (fino ad aprile al Barco) Iniziative per l’UP 11 Giovedì 8.30 Mese di maggio (al Camposanto alle 8.30 in maggio; Per vivere con Gesù 12 alle 20.00 da giugno ad agosto) Pedofilia nella Chiesa Ascoltiamo il grido dei piccoli 13 Venerdì 8.30 Gli anni in tasca (alle 20.00 al Trepolo da giugno ad agosto) I genitori tornano a scuola 14 Ministri straordinari dell’Eucaristia 15 La copertina Grest 2019 La bella storia della vita di ognuno 15 Tempo di Pasqua L’immagine di copertina del numero pasquale dei nostri I vangeli della domenica 16 bollettini dell’Up è opera di don Renato Laffranchi, sacer- XXV Anniversario dell’Oratorio dote bresciano deceduto poco tempo fa. Precisamente Il programma 18 il dipinto porta il titolo di “Trinità”, è “tempera su tavola, 120 X 180 cm, del 1999” ed ora si trova in America nel- Calendario pastorale 19 la ST. Louis University. Nella catalogazione data dall’au- Offerte, Rendiconto, Restauro della Torre 20 tore è annoverato nella sezione “Dalla Bibbia” insieme ai Realtà del territorio personaggi e avvenimenti che nel Vecchio Testamento ap- L’Alca, Associazione Lombarda contro l’alcoolismo 21 paiono come “figure” di protagonisti e di eventi del Nuo- Anagrafe e generosità 21 vo, insieme a immagini della Madre di Dio e di qualche In memoria di Francesca Zaninelli 22 santo cristiano ed è l’unico dipinto dedicato alla Trinità. Chiesa di Calino, 250 anni 24 Alla redazione è parso idoneo ad esprimere il tempo pa- I squale, che ci accingiamo a vivere. Con la Pasqua inizia il più importante tempo liturgico, che non è la Quaresima, l prossimo bollettino sarà consegnato nelle fa- ma i cinquanta giorni del Tempo pasquale, che inizia con miglie sabato 8 giugno 2019. la più solenne delle Veglie con l’annuncio della Pasqua e arriva a compimento con la Pentecoste. E-mail: bornato@diocesi.brescia.it Il chiaro messaggio è in relazione con questa afferma- Sito: www.parrocchiadibornato.org zione: va bene la Quaresima, e speriamo di esserci seriamente preparati alla Pasqua, tuttavia il tempo della pienezza è quello pasquale. Non facciamo diventare Recapiti telefonici tempo di distrazioni vuote e banali legate più al ritorno Don Andrea 030 72 52 27 della vita nella natura che al nostro ritorno ad una vita sempre più spirituale, sempre più animata dallo Spirito Don Angelo 030 68 40 877 del Signore. La Trinità di Laffranchi è questo stupendo Don Vittorino 030 77 59 818 insieme: la croce, la glorificazione del Figlio, Il Padre che lo ha donato e, insieme al Figlio, hanno effuso lo Spirito. Reverende Suore 030 72 50 59 Vietato sbagliarsi. Diac. Bruno Verzeletti 338 92 09 590 Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019 2
Comunità in cammino C ari genitori, per questo numero del bollettino cedo la parola a un grandissimo pensatore come Romano Guardini e ad un salesiano veramente bravo nell’accompagnare con il suo impegno di formatore i catechisti, i genitori, gli edu- catori, i sacerdoti... è Valter Rossi, il direttore di Dossier Catechista. Mi auguro che serva anche a voi per lasciar entrare nel cuore e nella nostra quotidianità la fulgida luce della Pasqua. Viva il tempo di Pasqua Una luce nella notte squarcia le tenebre e riporta la gioia. Salito faticosamente il Calvario ora possiamo guardare a nuovi orizzonti, spaziare lontano con lo sguardo, vedere nuovi percorsi, aprirci come comu- nità nuove ad un mondo di speranza in cui il Signore ci assicura: «Io sono con voi fino alla fine dei giorni!». Signore, Un cammino di luce Ci concentriamo tanto sulla Quaresima, e faccia- mo bene: è un tempo “forte”. Forse ci concentriamo troppo. Camminiamo, promettiamo, ci impegnia- questo è il lieto annuncio mo... fino a Pasqua. Poi... un po’ di riposo. E dimenti- che tu hai portato a tutti, chiamo che abbiamo solo finito il tempo della prepa- che dopo ogni Venerdì Santo razione, cioè quel periodo che dovrebbe introdurci a viene qualcosa di ben più importante. Dovrebbe disporre un mattino pasquale. chi sta dormendo a svegliarsi, a destarsi dai morti Che ogni sofferenza e lasciarsi illuminare da Cristo, come dice San Pao- lo agli Efesini (Ef 5,14). Per poi vivere da figli del- è una fonte di benedizione la Risurrezione, cioè in un’altra parola da cristiani e la morte stessa veri. È il tempo di Pasqua quello in cui viviamo noi è il seme di nuova vita per tutti quelli oggi, percorrendo non più una Via Crucis, ma una che si tengono aggrappati a te. Via Lucis. [...] È l’esperienza che hanno fatto i primi apostoli e Questo insegnami a comprendere. seguaci di Gesù: un evento certo, storico e fisico, nel Rendi viva in me la convinzione quale tutti e cinque i sensi sono stati usati per incon- quando giungeranno ore buie. trare Gesù risorto e vivo per sempre. È un grido che Allora sperimenterò non solo annuncia non concetti, ma un’esperienza di vita. di poter sopportare la sofferenza, ma anche di poterla vincere. Una comunità illuminata In te voglio sentirmi superiore a lei, Nel disegno in alto tutta la comunità è radunata da- voglio accorgermi vanti alla chiesa. È fuori, nella notte e nel buio, ma la luce di un fuoco nuovo illumina e riscalda. La come da ogni ora di sofferenza fiamma di un cero disperde le tenebre e allieta i cre- valorosamente affrontata denti in Cristo e introduce ad una veglia che rileg- l’anima esce più forte, ge tutto il passato e la storia della salvezza e invi- da ogni tenebra superata ta ad uscire per essere testimoni dell’amore che Dio risplende un raggio di luce pasquale. ha per il mondo: «Andate e portate a tutti la gioia E che, chi con te così vive e soffre del Signore risorto. Alleluia, alleluia». È l’annuncio anche nell’amarezza di una Pasqua senza fine e di una domenica senza partecipa alla tua pace. tramonto vissuta in una comunità dalle porte spa- lancate. La Via Crucis del nostro Signore e Salvatore Valter Rossi Romano Guardini - 1940 Il Giornale di Bornato 3
Vivere la liturgia Il Triduo Pasquale sanna al vincitore della morte. e morte di Gesù. In questo giorno la li- Il fulcro di tutto l’anno liturgico è il turgia della Chiesa non prevede la cele- Entriamo Triduo Pasquale, costituito dai tre giorni per eccellenza di tutto l’anno brazione della Santa Messa, ma l’assem- blea cristiana si raccoglie per meditare sul nel mistero liturgico, «i giorni che stanno in mez- grande mistero del male e del peccato che zo fra il tempo e l’eternità», li chiamava opprimono l’umanità, per ripercorrere, Romano Guardini. La loro ripetitività alla luce della Parola di Dio e aiutata da Osanna… Crucifige… annuale ha la funzione di tenere vivo commoventi gesti liturgici, le sofferenze Alleluia il ricordo e di alimentare la fede della del Signore che espiano questo male. «Il La Grande e Santa Settimana Chiesa pellegrina verso la speranza Sabato Santo è segnato da un profon- L eterna. Il rapporto tra il primo giorno do silenzio. Le Chiese sono spoglie e non ’inizio della Settimana Santa, e l’ultimo è quello che intercorre tra sono previste particolari liturgie. Mentre con la Domenica della Passio- l’amarezza e la gioia, la notte e l’alba. attendono il grande evento della Risurre- ne del Signore o delle Palme, La liturgia considera questi tre giorni zione, i credenti perseverano con Maria segna il culmine della Quaresima e come un unico momento, un unico nell’attesa pregando e meditando. introduce nel Mistero Pasquale del- grande giorno, che inizia il Giovedì Questo Sabato di silenzio, di meditazio- la Passione, Morte e Risurrezione di santo con la messa vespertina In coe- ne, di perdono, di riconciliazione sfocia Gesù Cristo, centro di tutto l’anno li- na Domini e si conclude con i Vespri nella Veglia Pasquale, che introduce turgico. Lo scopo dell’anno liturgi- della Domenica di Risurrezione. la domenica più importante della sto- co è di narrare, rivivere e celebrare «Il Giovedì Santo è il giorno in ria, la domenica della Pasqua di Cristo. la storia della salvezza nei suoi mo- cui si fa memoria dell’istituzione Veglia la Chiesa accanto al nuovo fuo- menti ordinari e forti. Di particolare dell’Eucaristia e del Sacerdozio mi- co benedetto e medita la grande promes- significato è il caso della settimana nisteriale. In mattinata, ciascuna co- sa, contenuta nell’Antico e nel Nuovo santa, che in Oriente è chiamata «la munità diocesana, radunata nella Chiesa Testamento, della liberazione definitiva grande settimana», in cui la liturgia Cattedrale attorno al Vescovo, celebra la dall’antica schiavitù del peccato e della ripercorre gli ultimi giorni della vita Messa crismale, nella quale vengono be- morte. Nel buio della notte viene acceso terrena del Cristo. nedetti il sacro Crisma, l’Olio dei catecu- dal fuoco nuovo il cero pasquale, simbolo La Domenica della Palme comme- meni e l’Olio degli infermi. di Cristo che risorge glorioso. Cristo luce mora l’ingresso di Gesù a Gerusa- Nel pomeriggio del Giovedì Santo inizia dell’umanità disperde le tenebre del cuo- lemme: Gesù entra nella città a dorso effettivamente il Triduo pasquale, con la re e dello spirito ed illumina ogni uomo di asino, per adempiere le profezie memoria dell’Ultima Cena, nella qua- che viene nel mondo. Accanto al cero pa- e una moltitudine di folla, raduna- le Gesù istituì il Memoriale della sua Pa- squale risuona nella Chiesa il grande an- ta nella città per celebrare la Pasqua squa, dando compimento al rito pasqua- nuncio pasquale: Cristo è veramente ebraica, esce ad incontrarlo, agitan- le ebraico. Pronunciando la benedizione risorto, la morte non ha più alcun po- do rami di ulivo e di palma: la folla sul pane e sul vino, Egli anticipa il sacri- tere su di Lui. inneggia l’Osanna, pare riconoscere ficio della croce e manifesta l’intenzione «La mattina di Pasqua, ripercorren- che Gesù, figlio di David, sta facen- di perpetuare la sua presenza in mezzo do le tappe vissute nel Triduo, il Canto do il suo ingresso in città come Re. A ai discepoli: sotto le specie del pane e del della Sequenza, cioè un inno o una sorta ricordo di questo momento di entu- vino, Egli si rende presente in modo re- di Salmo, farà udire solennemente l’an- siasmo da parte della folla, vengono ale col suo corpo donato e col suo san- nuncio della risurrezione; e dice così: benedetti i rami di ulivo, secondo un gue versato. Durante l’Ultima Cena, gli «Cristo, nostra speranza, è risorto e rito che veniva celebrato sin dai pri- Apostoli vengono costituiti ministri di ci precede in Galilea». mi secoli dalla Chiesa di Gerusalem- questo Sacramento di salvezza; ad essi San Paolo riassume l’evento pasquale me. Benedetti i rami di ulivo si svol- Gesù lava i piedi, invitandoli ad amar- in questa espressione: «Cristo, nostra ge una processione. Presso i Giudei, si gli uni gli altri come Lui li ha ama- Pasqua, è stato immolato» (1 Cor 5,7), tenere in mano dei rami d’albero si- ti, dando la vita per loro. Ripetendo que- come l’agnello. È stato immolato. Per- gnificava allegria; si legge nel Libro sto gesto nella Liturgia, anche noi siamo tanto - continua - «le cose vecchie sono del Levitico: «Il primo giorno prende- chiamati a testimoniare fattivamente l’a- passate e ne sono nate di nuove» (2 Cor rete frutti degli alberi migliori, rami di more del nostro Redentore. 5,15). Rinate. E per questo, nel giorno di palma, rami con dense foglie e salici di «Il Venerdì Santo è la giornata che fa Pasqua dall’inizio si battezzava la gente. torrente, e gioirete davanti al Signore, memoria della passione, crocifissione Simone Dalola vostro Dio, per sette giorni» (Lv 23,40). Con questa intenzione, gli abitanti di Via Crucis per l’UP alla Pedrocca Gerusalemme e in particolar modo i fanciulli, mostrarono gioia ed esul- tanza per l’arrivo di Gesù fra le loro mura; ora anche la Chiesa va incon- tro al suo Re e Signore, cantando l’O- Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019 4
Giornata mondiale Giovani GMG a Panama con amore, con grazia. Dobbiamo essere i custodi dei loro sogni. An- “Siete l’adesso di Dio” che i vecchi hanno i sogni e quando “ i vecchi e i giovani sognano insie- Siamo in cammino: continuate me diventano la forza di Dio. a camminare, continuate a vi- a cura di Riccardo Ferrari vere la fede e a condividerla. Non dimenticatevi che non siete il domani, non siete il ‘frattanto’, ma ANSPI l’adesso di Dio”. Gruppo Volontari Sono le ultime parole pronunciate del Barco da Papa Francesco ai giovani pri- Come ogni anno, il Gruppo vo- ma di lasciare la terra panamense, tiere, giovani di razze ed espe- lontari del Barco ha provveduto al termine della Giornata Mondiale rienze diverse, giovani di paesi a rimborsare alla Parrocchia le della Gioventù (Panama 22-27 gen- più poveri e più ricchi. Tutti qui spese di assicurazione per re- naio 2019). per costruire insieme qualcosa di sponsabilità civile, incendio e Circa settecentomila erano presen- nuovo, per diffondere una cultura dell’incontro, la civiltà dell’amore. infortuni e a coprire le spese di ti alla veglia e alla messa conclusi- va sul campo San Juan Pablo II. Tra Per dire che l’altro non è qualcosa luce, acqua e gas con un rim- loro anche i novecento ragazzi e ra- che si contrappone a me, un altro borso di 4.500,00 euro. gazze dall’Italia, accompagnati da me stesso. Quando il samaritano si A breve, anche i giochi collocati centoventi sacerdoti e quattordici riversò sull’uomo ferito, vide se stes- nell’area verde verranno tutti so- vescovi. Sono stati accolti in que- so in quella persona. L’altro sono io stituiti per corrispondere sia alla sti giorni nelle famiglie panamen- in una condizione diversa. Se non si necessità di un aggiornamento si, facendo un’esperienza di acco- torna a questa concezione evangeli- alle sempre più rigide richieste glienza e generosità. ca, noi non potremo superare la cul- in materia di sicurezza. “Vi chiedo – ha detto Papa France- tura dello scarto. Il Centro con il campo da gioco, sco salutandoli dal Campo San Juan Siamo a Panama, in un luogo dove lo spazio verde libero e attrez- Pablo II – di non lasciar raffreddare ciò si congiungono gli oceani che sono zato sono l’unica possibilità di che avete vissuto in questi giorni. Ritor- le forze più grandi della natura e noi sport, di gioco e di aggregazio- nate alle vostre parrocchie e comunità, non riusciamo a fare ponti, a con- ne al Barco. È un piacere vedere nelle vostre famiglie e dai vostri amici giungerci e a camminare insieme. quanto sia frequentato e bisogna e trasmettete questa esperienza, perché Come concretizzare il valore pro- dare lode ai tanti volontari che, altri possano vibrare con la forza e la fetico emerso in questa Giornata associati nel Circolo ANSPI, at- gioia che avete in voi. Con Maria con- panamense? tendono benissimo alle finalità tinuate a dire ‘sì’ al sogno che Dio ha Agendo esattamente come Maria che il Centro sta realizzando da seminato in voi”. canta nel Magnificat. Il canto più oltre trentanni. Lasciamo al card. Gualtiero Bassetti, importante di tutta la storia, non presidente dei vescovi italiani, alcu- solo del popolo eletto, ma dell’u- ne riflessioni al termine della GMG. manità. Il Magnificat è il piano di Il Papa ha chiesto ai giovani di es- Dio su tutta la storia. Tutta la teo- sere maestri della cultura dell’in- logia dell’America Latina è partita contro. Quale contributo i giovani dal Magnificat. Maria nel suo canto italiani possono “essere” con que- avverte che tutte queste situazioni Via Crucis 2019 al Barco sta cultura nuova per l’Italia? d’ingiustizia un giorno si ribalte- Penso che siano una grande risorsa. ranno. Il Gruppo Volontari manifesta- Perché come veniva messo in evi- I giovani sono “un segno”, ma zione Costa, come libera dona- denza anche nella Via Crucis, noi forse anche un sogno. Il Papa ha zione a rimborso delle utenze non siamo nella cultura dell’incon- detto “Siamo qui per amare come (luce e acqua) della Chiesina del tro. Siamo nella cultura totale dello Gesù ci ha amato”: è forse questo Trepol per gli anni 2017 e 2018, scarto e lo scarto rende l’uomo non il mandato della GMG panamen- ha deliberato un versamento alla più un essere umano, ma una cosa. se ai giovani del mondo? Parrocchia di 1.600,00 euro. È questa mentalità corrente, iniqua Bisogna ritornare a far sognare i Grazie a nome di tutti gli estima- e ingiusta, che forma gli scarti, gli giovani. Non possiamo essere i tori della Chiesetta e a nome del- emarginati di tutti i tipi. controllori dei loro sogni. la Parrocchia. d. a. È bello vedere giovani senza fron- Devono sognare con intelligenza, Il Giornale di Bornato 5
Parole da meditare Basilica dei Santi Faustino e Giovita, 15 febbraio La politica va anzitutto amata. Va 2019 – Omelia del Vescovo Pierantonio Tremolada riscattata da pregiudizi e contraf- fazioni ma anche difesa e protetta. “Politica, la forma Governare una nazione, una città, un paese, dare alla convivenza de- gli uomini la sua forma più bella più alta di carità” per la felicità di tutti è una vera e propria missione. Chi si impegna Siamo riuniti in un clima di festa qualcuno assuma questo compito, a compierla merita il rispetto e la per celebrare i nostri santi patroni. che lo ricordi e lo onori, che se ne gratitudine di tutti, ma certo si as- La liturgia ci ricorda che essi sono faccia garante in modo autorevole. sume anche una grave responsabi- anzitutto martiri di Cristo, testimo- Ecco dunque chi sono i politici: gli lità, di cui è giusto avere coscienza. ni fino al sangue della loro fede in architetti della convivenza sociale, La sapienza di sempre e la tradizio- Gesù, redentore dell’umanità. Noi, i costruttori della comunità civile, ne cristiana, in particolare, ci indi- tuttavia, li ricordiamo e li veneria- gli artefici del bene comune. cano alcune parole chiave che stan- mo anche come difensori della no- E vorrei subito dire che il compito no alla base di un politica degna di stra città. Secondo la tradizione, del governo della società va consi- questo nome. Tra queste vorrei ri- infatti, essi appaiono nel cielo di derato come il compito più alto e chiamarne tre: l’onestà, la profon- Brescia durante i giorni di un fero- più delicato in ambito sociale, ma dità e la lungimiranza. ce assedio, per scongiurare il mas- anche come il più affascinante e L’onestà anzitutto. Il cancro del- sacro di una popolazione stremata. appassionante. Da esso dipende la politica è la ricerca spregiudica- Viene alla mente la parola che Gesù in larga parte il vissuto di intere ta dell’interesse privato o di grup- pronunciò un giorno, pensando al popolazioni. La politica va intesa po, cioè la corruzione. Chi accetta grande Cesare che governava l’in- come l’arte del governare, che con- di svolgere questa missione dovrà tero mondo allora conosciuto. Ai sente ad una pluralità di persone essere integro, prima nelle inten- Giudei che gli chiedevano se era di sentirsi un popolo, cioè una co- zioni e poi nelle azioni, dedito uni- giusto pagare il tributo all’impera- munità solidale chiamata a condi- camente alla nobile causa del bene tore romano, egli rispose: “Date a videre lo stesso destino e a costrui- comune. Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel re una vera civiltà. Perché questa è Don Luigi Sturzo così identifica- che è di Dio”. l’umanità: una comunità di comu- va alcune regole del buon politico: Gesù chiese in quella circostanza ai nità, un popolo di popoli, la grande onestà, sincerità, distacco dal de- suoi interlocutori di portargli una famiglia dei figli di Dio. naro; non sprecare i finanziamen- moneta, sulla quale era impressa, Al momento attuale non è scontato ti pubblici, non affidare incarichi a appunto, l’effige di Cesare, cioè ritenere che siamo di fronte a una parenti, non promettere l’irrealiz- dell’imperatore romano regnante. realtà importante e preziosa. Fa zabile, non credere di essere infal- Ecco allora l’insegnamento da rac- bene perciò a tutti riascoltare qui libili, informarsi e studiare quando cogliere: sulla moneta è stata im- le parole di Giorgio La Pira, figu- non si sa, discutere serenamente e pressa l’immagine di Cesare, ma ra esemplare di politico animato da obiettivamente. nell’uomo è impressa l’immagine spirito cristiano. Così egli si espri- Il buon esercizio della politica do- di Dio. Se a Cesare si deve dunque meva: “Non si dica quella solita frase manda poi profondità. Chi gover- la tassa in nome della sua autorità e poco seria: la politica è una cosa brut- na è chiamato a guadagnare uno per il suo compito amministrativo, ta! No. L’impegno politico – cioè l’im- sguardo attento e non superficia- a Dio di deve la gratitudine di esi- pegno diretto alla costruzione cristia- le, ad assumere un atteggiamen- stere come esseri umani a immagi- namente ispirata della società in tutti to umile di fronte alla complessità ne sua e il dovere di guardare ogni i suoi ordinamenti a cominciare dall’e- delle cose, a coltivare quella sag- essere umano nella sua prospet- conomico – è un impegno di umanità e gezza che deriva dall’esperienza tiva, cooperando al compimento di santità; è un impegno che deve po- ma anche dall’esercizio naturale della sua originaria vocazione. Tut- ter convogliare verso di sé gli sforzi di e costante della riflessione. La de- to ciò che esiste è per gli uomini, una vita tutta tessuta di preghiera, di mocrazia nasce e si sviluppa sull’e- tranne gli uomini stessi. Nessuno meditazione, di prudenza, di fortezza, sercizio pacato del confronto delle sarà mai padrone di un’altra per- di giustizia e di carità”. Parole forti opinioni, nella ricerca onesta della sona umana e nessuno avrà mai il e di grande risonanza, a cui viene verità di cui nessuno è padrone. diritto di offenderne o compromet- spontaneo affiancare quelle di san Infine, la lungimiranza. L’arte del terne la dignità. Paolo VI, la politica: “È la forma più governare ha bisogno di proget- Occorrerà dunque che nella società alta della carità”. tualità. Non sarà mai un semplice Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019 6
Parole da meditare navigare a vista, non potrà accon- tentarsi di scelte puramente tat- tiche, che procurino un consenso immediato senza però dare solidi- tà al vissuto in vista del futuro. La politica attua ciò che è possibile ma sempre nell’orizzonte più ampio del desiderabile, cioè nella tensio- ne verso quel bene perfetto di cui è bene avere sempre coscienza. Abbiamo bisogni di uomini e don- ne di governo che sappiano legge- re quelli che il Concilio Vaticano II ha chiamato i segni dei tempi, che sappiano riconoscere le trasforma- zioni in atto e raccoglierne le sfide. Oggi ci attendono infatti decisioni importanti e condivise sull’inizio e il fine vita, sul ruolo della scienza e della tecnologia, sui fenomeni mi- gratori e sull’intercultura, sull’in- fluenza dei social media, sui cam- biamenti climatici, sul calo delle nascite, sulle conseguenze della cresciuta aspettativa di vita, sulle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro. Un’attenzione privile- giata andrà conferita al rapporto tra politica ed economia, per im- pedire che quest’ultima si procu- ri un’indebita e pericolosa egemo- nia. Solo una forte e sana politica riuscirà a creare – come auspicato da papa Francesco - nuovi model- li economici più inclusivi ed equi, non orientati al servizio di pochi, ma al beneficio della gente e della La locandina ricorda la Celebrazione eucaristica voluta dal nostro Vescovo società”. per la nostra Zona pastorale come segno di comunione tra i fedeli della Dio- Quanto alla Chiesa, essa non inten- cesi e colui che è il successore degli apostoli nella guida della Chiesa perché de “fare politica”, se questo signifi- viva sempre nella stessa fede e nell’impegno della carità. ca schierarsi a favore o contro spe- cifiche formazioni politiche. Essa In una democrazia matura, la po- città di Brescia da un attacco cru- vorrebbe piuttosto contribuire ad litica si esercita attraverso i partiti. dele e insensato, ci aiutino a fare di “educare alla politica”. Ma prima dei partiti c’è la società, questa stessa città, ma anche delle Scriveva il cardinale Carlo Maria prima della aggregazioni politiche altre città e paesi sparsi sul territo- Martini – sarà anzitutto quello di c’è la cittadinanza. Alla base di tut- rio bresciano, delle vere comunità “formare le coscienze, poi di accompa- to c’è la comunità degli esseri uma- coese, dinamiche e solidali, anche gnare le persone nei momenti e nelle ni e il bene comune. La vera poli- attraverso l’opera generosa e sa- circostanze difficili, di garantire una tica considera i partiti strumenti piente di quanti si dedicano alla preparazione permanente che tenga necessari ma si interessa prima missione del governo. conto del mutare delle cose e del pre- di tutto del bene della comunità Vegli su tutti noi la Madre di Dio, sentarsi di nuovi problemi all’orizzon- umana. Affidiamo questo deside- che nella nostra città amiamo invo- te dell’umanità, di stimolare le energie rio sincero e questo fermo propo- care come Beata Vergine delle Gra- intellettuali a operare e confrontarsi sito all’intercessione dei nostri san- zie. Ci stringa nel suo abbraccio entro larghi orizzonti”. ti patroni. Essi che hanno difeso la materno e ci custodisca nella pace. Il Giornale di Bornato 7
In memoria di Mons. Olmi Omelia mons. Pierantonio Tremolada - 27 gennaio 2019 Si è fatto carico con generosità del ministero affidatogli il Signore guarda con amore appas- sionato, come uno sposo guarda alla sua sposa: “Ecco – dice il Signore – io l’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore … Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel dirit- to, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu co- noscerai il Signore”. Sposa di Cristo, anche sant’Ange- la ha accolto nel suo cuore la voce di colui che la chiamava ad una vita di totale consacrazione e si è lascia- ta conquistare. La forza creativa del- lo Spirito santo l’ha condotta così a immaginare una forma di servizio al prossimo del tutto nuova, uno stile di vita secondo il Vangelo che dava N alla consacrazione la forma della vi- essuno di noi avrebbe mai mentre è parroco-abate di Monti- cinanza amorevole alla gente, nei immaginato di celebrare le chiari, viene nominato dal mio ve- paesi, tra le case, nelle scuole, negli esequie del Vescovo Vigilio nerato predecessore, il vescovo Luigi ospedali, per accompagnare, assiste- Mario in questo giorno di festa, la fe- Morstabilini, superiore della Compa- re, sostenere, consolare. Una compa- sta di sant’Angela Merici, co-patro- gnia di S. Orsola, costituita da quelle gnia sollecita e affettuosa, una cura na della diocesi di Brescia. Nessuno figlie di s. Angela che saranno a lui per la vita dettata dalla carità e co- avrebbe mai pensato che si potesse sempre carissime. Da quel momento stantemente vitalizzata dalla pre- in questa occasione vestire per una egli accompagnerà con sapiente de- ghiera. È questo il segreto della spiri- liturgia funebre gli abiti liturgici del- dizione, sino alla fine della sua vita, tualità di sant’Angela Merici. la solennità e quindi mantenere il co- il cammino di quelle consacrate che La voce dello sposo ha parlato an- lore bianco. Brescia chiama affettuosamente “le che all’anima del vescovo Vigilio È invece quel che sta succedendo. angeline”. Tra di esse vi è anche l’a- Mario. È stata, la sua, una chiamata Stiamo salutando questo nostro ama- mata sorella Petronilla, che gli starà a che si è distesa nel corso dell’inte- to fratello vescovo mentre ricordia- fianco per tutta la vita. ra vita, a partire dal suo Battesimo, mo con tutto il nostro popolo la gran- Mi sembra bello, mentre accompa- e che ne ha fatto prima un presbite- de figura di sant’Angela, così cara a gniamo il vescovo Vigilio Mario ro e poi un vescovo di questa Chiesa questa città. Il Signore che guida con all’incontro con il Signore, guardare bresciana, cui egli ha dedicato l’inte- amorevole provvidenza la storia non alla sua vita e al suo ministero apo- ra sua esistenza. Ordinato presbite- cessa mai di stupirci. Quelle che a stolico nella luce di sant’Angela, del ro nell’anno santo 1950, ha vissuto noi paiono delle semplici seppur fe- suo carisma e della sua testimonian- l’esperienza della cura d’anime sia lici coincidenze sono in verità molto za. La liturgia che stiamo celebrando come curato e che come parroco. È di più: sono circostanze che rispon- ci invita, attraverso la Parola di Dio stato educatore in seminario nei tem- dono ai suoi disegni di grazia, segni proclamata, a riconoscerne le carat- pi che seguirono il Concilio Vaticano della sua dolce benevolenza. teristiche in due aspetti essenziali: II, anni – diceva lui stesso – di vera Il vescovo Vigilio Mario aveva per la sponsalità dell’anima che accoglie conversione pastorale. Lo ispirava sant’Angela Merici una devozione nell’intimo la voce del suo Signore il desiderio sincero di comprendere del tutto particolare, molto viva e e il servizio che rende grandi. Ab- con l’intera Chiesa le vie dello Spirito profonda. Era fermamente convinto biamo ascoltato le parole del profe- e i segni dei tempi. Divenuto vesco- del suo singolare carisma ed era fe- ta Osea. Sono le parole che il Signo- vo ausiliare della Chiesa bresciana, licissimo di poterla riconoscere e ve- re Dio rivolge al suo popolo, tanto posto a fianco dei vescovi ordinari, nerare co-patrona di Brescia, insieme amato quanto volubile, non sempre si è fatto carico con generosità di un ai santi Faustino e Giovita. Nel 1981, fedele alla sua alleanza, cui tuttavia ministero che lo ha visto particolar- Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019 8
In memoria di Mons. Olmi ce. Ci eravamo abituato a vederlo puntualmente presente agli appun- tamenti importanti della sua Chie- sa, con la sua camminata lenta, la voce ormai flebile, ma con il volto sorridente, l’orecchio attento, il cuo- re aperto. Presenza discreta e fedele, profondamente rispettosa e insieme attenta, lucida sino alla fine e schietta nel suo comunicare, quando riteneva che una segnalazione fosse necessa- ria per il bene della Chiesa. Uomo di tradizione ma attento alla modernità, coltivava una forte sensibilità per il ruolo del laicato e nutriva il deside- rio di vedere maggiormente valoriz- zato il contributo della donna nella vita della Chiesa. Non si era fermato nel suo cammino di discernimento. mente attento al presbiterio dioce- si appoggiato qualsiasi cosa si fac- Era rimasto aperto all’azione sempre sano. Ha molto amato i sacerdoti. Li cia”. Per quanto mi riguarda, consi- creativa dello Spirito dentro la nostra conosceva molto bene. Grazie ad una dero questa esortazione alla costante storia. memoria formidabile che lo ha assi- vicinanza un appello prezioso anche “Se uno vuole essere il primo sia l’ul- stito sino agli ultimi momenti della per me, che accolgo con viva ricono- timo di tutti e il servo di tutti” – ab- sua vita, ricordava con precisione scenza. biamo sentito proclamare nella pa- tutti i percorsi di destinazione. Se- Divenuto emerito della diocesi bre- gina del Vangelo di questa solenne gno eloquente di questo affetto era la sciana, il vescovo Vigilio Mario ama- liturgia. Il Signore rivolge questa telefonata di auguri per il complean- va pensarsi – come lui stesso dice- raccomandazione ferma e accorata no che ogni presbitero bresciano sa- va – un vecchio prete che aspetta la ai suoi discepoli, ancora troppo pre- peva di poter ricevere il mattino del chiamata definitiva e intanto va dove occupati dei primi posti. Un vescovo giorno anniversario, ma anche il suo lo porta il cuore, girando per la dio- ausiliare è per definizione un vesco- desiderio di partecipare alle veglie cesi per pregare insieme al popolo di vo che è di aiuto, che si affianca per funebri per i sacerdoti defunti, nelle Dio e per cercare di seminare un po’ servire a chi ha la responsabilità ul- quali ripercorreva il cammino di vita di gioia e di fiducia. “Felicità – ag- tima nella guida di una Chiesa dio- di ognuno di loro. “Ho avuto modo giungeva – è riconoscere che il tanto cesana. Così ha vissuto la sua voca- di incontrare tanti bravi sacerdoti, at- o il poco che ci è rimasto è un dono zione il vescovo Vigilio Mario, con tivi, silenziosi, senza tante pretese – ricevuto. Serenità è sapere che le cose umile autorevolezza e generosa co- ebbe a dire più volte”. Considerava fatte sono state fatte bene, per il bene stanza, a beneficio di quella Chiesa di essenziale l’accompagnamento e la dell’umanità e per la gloria del Si- cui era figlio e che ha amato con tutto cura dei sacerdoti da parte del vesco- gnore”. se stesso. Il Signore gliene renda me- vo e tanto la raccomandava, “anche Le sue energie si erano progressiva- rito. Lo ricompensi come egli solo sa se – precisava – sentirsi sostenuto dal mente affievolite con il passar del fare. E aiuti noi a raccogliere la pre- proprio vescovo non significa sentir- tempo. La tempra era tuttavia tena- ziosa eredità della sua testimonianza. I nostri defunti Aldino Castellini Paolino Mometti Giovanni Paderni Stefano Pezzotti 21.11.1929 - 9.3.2019 17.8.1933 - 18.3.2019 12.4.1935 - 4.4.2019 12.4.1946 - 6.4.2019 Il Giornale di Bornato 9
Centro Oreb Parole dedicate ai genitori li. Ogni figlio è unico e moltepli- ci sono i modi per essere genitori. La perfezione Si possono tuttavia comprendere i nostri figli in conformità a pre- dell’imperfezione cise conoscenze, che aiuteranno a comunicare bene con loro ed ad “Siate perfetti...” (Mt 5,48) voglia di conoscerli, di osservar- amarli meglio, sia con il cuore che E noi come lo abbiamo tradot- li ogni giorno, perché ogni gior- con la testa. Con il cuore perché i to? Sii bravo in tutto! Eccelli no cambiano (questo ci aiuterebbe figli hanno bisogno di sentire l’af- in ogni cosa! Sii il migliore, il a non proiettare su di loro i nostri fetto e con la testa per evitare che le primo. bisogni). reazioni che abbiamo verso loro si- La ricerca della perfezione sanci- Forse ci chiederebbero di miglio- ano solo emotive ed impulsive. sce molti ambiti del nostro quo- rare, certo, ma di non avere trop- Educare è come respirare: una sola tidiano e caratterizza tanti aspetti pa paura di sbagliare, così non l’a- azione in due movimenti, inspira- della nostra vita. A scuola, dietro vranno neanche loro, la paura di re ed espirare; osservare se stessi l’ansia di tanti ragazzi, leggo spes- sbagliare! ed osservare i figli. Osservare sen- so l’enorme carico di aspettative Non esistono figli perfetti e tan- za giudicare, osservare per cono- dei genitori. L’altro giorno mi ha tomeno genitori perfetti, modelli scere. molto colpito l’intervista in tele- assoluti e irreali da rincorrere. Esi- Eppure Gesù ha detto: “Siate perfet- visione di una ragazza guarita da stono invece donne e uomini, più ti”… forse è il caso di scoprire cosa anoressia: alla domanda “come è o meno avanti nella loro esperien- lui intende per perfezione. iniziato il tutto” la sua risposta è za di vita, che hanno bisogno di co- stata “c’era in me una continua ri- noscersi, apprezzarsi, sopportarsi, Si inserisce in questa ricerca la cerca di perfezione”. accettarsi, correggersi, aggiungerei chiamata cui noi, Oblate Aposto- Forse è il caso di chiedersi quale anche amarsi. Dove però l’amore liche Pro Sanctitate, desideriamo perfezione intendeva Gesù e qua- cessa di essere una dichiarazione a rispondere attraverso l’apostolato le perfezione, invece, è dettata dal parole o un sentimento così alto da della santità. nostro ego! A me sembra che, quel- divenire irraggiungibile. Un servizio che chiede innanzitutto la dettata dal nostro ego, nasconda “Vi è mai capitato di ascoltare il vostro testimonianza, impegno costante a un bisogno di “tenere tutto sotto bambino senza prestare veramente at- fianco della gente di questa terra. controllo”. Un bisogno che ha a che tenzione? Oppure di perdere la pazien- Tentiamo di esserci con l’operosità fare con l’insicurezza, con la paura. za mentre lo aiutate a fare i compiti? delle nostre mani e la creatività che O di sentirvi in colpa perché pensate si esprime nelle parrocchie dell’U- L’ansia di essere perfetti potrebbe di non passare abbastanza tempo con nità pastorale, là dove possiamo investire anche il nostro essere ge- lui? Se avete risposto «sì» a una sola dare il nostro contributo educativo. nitori. di queste domande, siete umani, mera- Accanto alla risposta personale, Essere genitori perfetti: un bell’i- vigliosamente imperfetti” (Valentina abbiamo la possibilità di esserci e deale! Siamo in tanti a rimuginare Giordano) di offrire delle proposte concrete questo sogno. Cosa significa essere Non esiste un manuale che di- e dedicate grazie al Centro Oreb, genitori perfetti? spensi ricette ad uso di genitori quello che noi definiamo “un pic- Essere sempre sorridenti, dolci e per divenire perfetti, né istruzio- colo polmone di spiritualità”. Un premurosi; essere fermi e severi ni che offrano soluzioni universa- luogo fisico, accogliente, dove ave- all’occorrenza; essere attenti, ma non troppo; presenti senza soffo- care; non sbagliare mai; stimolare, incitare, incoraggiare; trascorrere tempo di qualità con i figli, senza tralasciare la quantità... insomma, essere perfetti. Tutto questo è solo una piccola parte di ciò che è ri- chiesto ai genitori ogni giorno. Ma non dai bambini. Cosa chiedono i bambini ai loro genitori? Una istantanea del momento di festa dei giovani in Oratorio Forse chiederebbero loro di aver in prossimità della memoria di San Giovanni Bosco. Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019 10
Centro Oreb Centro Oreb Iniziative per tutta Prossimi appuntamenti l’Unità pastorale Scuola re la possibilità di fare “incontri”... Lunedì 15 aprile, ore 20,30 con Dio nell’intimità del proprio di preghiera Chiesa di Cazzago cuore, con gli altri attraverso mo- Penitenziale e confessioni per adulti menti di riflessione e di confronto. Don Sergio Passeri, Martedì 16 aprile, ore 20.30 È prioritario per noi, non solo cam- Don Daniele Mombelli Chiesa di Pedrocca minare con la porzione di umani- Penitenziale e Confessioni per adulti tà dove siamo state seminate, ma Scuola di preghiera Mercoledì 17, ore 19.00 e 20,30 anche offrire, come possiamo, mo- menti fecondi di preghiera, di ri- Ore 20.30 - 22.00 Chiesa di Pedrocca flessione e di scambio. Per cita- La preghiera del ‘Corpo di Confessioni per adolescenti Cristo’: pregare nella comu- (1ª – 4ª superiore) re i più recenti, ricordiamo le due sere con lo psicoterapeuta Tonino nione della Chiesa Martedì 23 e mercoledì 24 aprile Solarino che ha intrattenuto i gio- Due giorni sulla Via Valeriana vani genitori convenuti sul tema: Martedì 30 Aprile per preadolescenti “ascoltare e parlarsi in famiglia”. Pregare nel Corpo di Cristo: Sabato 4 maggio 2019, ore 20.30 Una iniziativa di richiamo è stata la convocati alla mensa Rosario per tutta l’UP serata di fraternità con condivisio- della comunione Partenza dalla Santella della Madon- ne di esperienze, il 9 marzo, intito- Mercoledì 8 Maggio na della Febbre a Cazzago lata: “donne e uomini, un’alleanza Pregare nel Corpo di Cristo: Sabato 11 maggio, ore 15.00 per la vita”. Sono state entrambe una vita eucaristica Oratorio della Pedrocca esperienze di crescita e di condi- (spiritualità dell’offerta) Festa dell’adesione visione per chi, come i genitori, è Mercoledì 15 maggio per Gruppi Betlemme direttamente coinvolto nell’educa- Pregare nel Corpo di Cristo: zione delle nuove generazioni. Lunedì 20 maggio 2019, ore 20.45 il dono della riconciliazione Convocazione Molto significativi sono stati gli ap- Mercoledì 22 Maggio puntamenti del 30 e 31 marzo, le Consiglio Unità pastorale Pregare con Maria: giornate di spiritualità in prepa- Lunedì 10 giugno 2019 - Ore 20.30 icona/madre della Chiesa razione alla Pasqua, aperte a tutti, Anniversario Costituzione UP dal tema “La santità... un cammino Nella memoria di Maria in cui vince l’amore! Hanno dettato Esercizi spirituali Santissima Madre della Chiesa le meditazioni Michele Li Pira un nella vita corrente Giovedì 20 giugno 2019, ore 20.30 diacono e la moglie Giusy Schillaci. Celebrazione del Corpus Domini Dopo Pasqua, in maggio, nei giorni 10/11/12 con processione a Bornato 30 aprile, 8, 15, 22 maggio alle ore 20.30 ospiteremo la scuola di pre- GIUGNO 2018 Celebrazione 70° di ordinazione ghiera, guidata da don Sergio Pas- ore 20.30 - 22.00 di don Angelo Chiappa e del 50° di don Vittorino Bracchi seri e don Daniele Mombelli. Il 10/11/12 giugno gli esercizi spi- S. E. Mons. Chiesa di Bornato e processione per rituali nella vita corrente guidati dal Vescovo di Bergamo, S. E. Mons. Francesco Beschi le vie di Bornato A seguire scambio auguri Francesco Beschi. con rinfresco in Oratorio. CENTRO OREB Piccole luci nel panorama offusca- SANTA MARIA DELL’ARCO to dei nostri tempi, che, ci auguria- MOVIMENTO PRO SANCTITATE mo, possano diventare opportunità Vicolo Sant’Antonio, 6 - Calino di crescita personale e comunitaria 25046 Cazzago San Martino BS per la nostra Unità Pastorale. Vi aspettiamo, per camminare insie- tel. 030.7254523 fax me verso quella bella meta che è la 030.7756028 santità! Le Oblate del Centro Oreb www.centroorebcalino.bs.it di Calino Il Giornale di Bornato 11
Maggio con vera devozione Imparare a vivere con Gesù le occasioni per esprimere la nostra devozione a Maria. Devozione è una parola che meri- ta un approfondimento per poterla vivere in un modo corretto e puri- ficarla da tanti atteggiamenti e pra- tiche che spesso assumono aspetti poco corretti. La devozione è “il rivolgersi affettuo- so e riverente dell’anima a Dio, con l’a- more e il rispetto che riconosce essergli dovuti, e la riverenza stessa, il racco- glimento della mente e dello spirito, la compostezza negli atti che il colloquio con Dio impone” (Treccani). L’immagine della Madonna della Zuc- Un sondaggio tra i credenti mette chella, come quella della Pieve, indica Gesù molto più indietro nelle pre- Gesù. ferenze e nelle preghiere rispetto a Maria e ad alcuni santi; questa è Maria sa che è solo a Dio che si deve una devozione malata che Maria ri- il culto, ma non è insensibile ai biso- fiuta categoricamente. gni di chi le sta vicino. Nei vangeli, Maria è la donna del Alle nozze di Cana, Maria si rivela silenzio, del nascondimento, ma quale madre che sa vedere i bisogni anche della fede assoluta nel suo dei due sposi, sa vedere le nostre La Madonna della Pieve, la più antica Signore Dio. Il suo “sì” detto all’an- difficoltà e, con determinazione, in- immagine di Maria della Comunità di gelo nell’annunciazione diventa un tercede presso il figlio affinché non Bornato. S “sì” quotidiano al progetto di Dio ci abbandoni, ma ci accompagni iamo ormai alle soglie del che si rivela nel volto di suo figlio. nelle tribolazioni. «Non hanno più mese di maggio, mese dedica- Lei conosce sempre più Dio perché vino». È lei, la madre, che ci è vicina to a Maria, madre del nostro lo vede nel volto del Figlio: «Chi “ora e nell’ora della nostra morte”. Salvatore, Gesù Cristo. La nostra vede me – ha detto Gesù – vede il Pa- Nei vangeli Maria parla pochissi- Unità Pastorale è dedicata a Maria dre». E chi meglio di una madre rie- mo, ma in un’unica frase ci dice Santissima Madre della Chiesa e le sce a guardare in profondità il volto tutto quello che dobbiamo sapere: nostre comunità sono invitate a vi- del proprio figlio? «Fate quello che lui vi dirà». vere questo mese con una particola- Nei vangeli, spesso, Gesù non è In questo imminente mese di mag- re devozione verso Maria. molto tenero con la madre. gio, viviamo la devozione a Maria In ogni paese, non solo nei nostri, Già a dodici anni, quando si smar- con questa immagine: Maria è il dito sono presenti luoghi dedicati alla risce nel tempio, Gesù rimprovera che ci indica Gesù; lei che lo ha ge- Madonna: pensiamo alla chiesa di i suoi genitori: «Perché mi cercava- nerato, lei che ce lo ha donato, ora Santo Stefano a Calino, in cui si ve- te? Non sapevate che io devo occuparmi lo pone davanti a noi come l’unico nera la Madonna di Santo Stefano, delle cose del Padre mio?» (Lc 2, 49). nostro maestro. È lui che ci salva, è la chiesa della Madonna della Zuc- Un altro passo di Luca: «Beato il lui che ci vuole beati. chella a Bornato, la Madonna della grembo che ti ha portato e il seno che E Gesù, che tanto ha amato questa tosse a Pedrocca e, per finire, a Caz- ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati sua mamma, ce la dona, al discepo- zago dove la parrocchiale è dedica- piuttosto coloro che ascoltano la parola lo Giovanni, a tutta la sua Chiesa fa ta alla Natività di Maria Vergine. di Dio e la osservano!» (Lc 11,7-8). questo magnifico dono: «Ecco tua Senza contare le numerose edicole E ancora in Luca: «Tua madre e i tuoi fra- Madre». e santelle, che caratterizzano alcune telli sono là fuori, e vogliono vederti». Ma E così, viviamo questo mese di nostre vie e le statue che adornano egli rispose loro: «Mia madre e i miei fra- maggio con Maria, imparando da tanti giardini. telli sono quelli che ascoltano la parola di Dio lei come vivere con Gesù. Nel mese di maggio si moltiplicano e la mettono in pratica» (Lc 8,20-21). R. F. Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019 12
Pedofilia nella Chiesa Ascoltiamo il grido dei piccoli D a tempo sentiamo notizie rela- famiglie, i vicini di casa e perfino i tive a comportamenti di espo- mullah o gli imam (leader religiosi nenti, anche molto influenti, e maestri del Corano) hanno libero della Chiesa cattolica che poco han- accesso ai bambini e molti di loro no a che fare con il ministero sacer- abusano della fiducia che i genitori dotale: si parla di pedofilia, di abusi danno loro come supervisori, mole- lità e la responsabilità. sessuali su minori, ma mai come in stando i figli che dovrebbero invece Il grande Sinodo vaticano è giunto ad questi ultimi mesi c’è stata una vera solo istruire e controllare. una conclusione con l’annuncio di un e propria presa di posizione da par- Questo non vuol dire che tutti i ma- Motu proprio di Papa Francesco, un te del Santo Padre, al punto da con- estri, allenatori, preti o mullah siano documento dal titolo esemplificativo: vocare un Sinodo dei presidenti delle violentatori, ma la realtà è che alcuni “ Sulla protezione dei minori e delle conferenze episcopali da tutto il mon- di essi lo sono. Quello che è peggio è persone vulnerabili, per la prevenzio- do. In 190, fra vescovi, cardinali e de- che la nostra società ci insegna a fidar- ne e il contrasto contro gli abusi nella legati dei maggiori Ordini religiosi, si ci ciecamente di queste persone, per Curia romana e nello Stato della Città sono dati appuntamento in Vaticano la posizione e il ruolo che ricoprono del Vaticano”. E questo è un impor- per rispondere all’appello del Papa all’interno della comunità. tante atto proprio perché ufficiale e per “trovare risposte concrete e mettere Proprio per dare una scossa a que- che vincola il personale ecclesiasti- a fuoco le strategie per combattere l’abuso sto fenomeno il Sommo Pontefice ha co in qualche modo a comportarsi in sessuale dei bambini e l’abuso di potere e voluto questi quattro giorni di in- una certa maniera ai fini di protegge- di coscienza da parte di coloro che hanno trospezione per trovare il modo di re i minori. autorità nella Chiesa.” combattere la pedofilia tra il clero. Già nove anni fa un intervento del È chiaro il riferimento a vescovi, sa- “Ascoltiamo il grido dei piccoli che piamartino padre Pier Giordano Ca- cerdoti e religiosi. chiedono giustizia. Grava sul nostro bra, ex- direttore della Editrice Que- La prima cosa che appare evidente è incontro il peso della responsabilità pa- riniana di Brescia, su l’Osservatore che non si è parlato di qualsiasi abu- storale ed ecclesiale che ci obbliga a discu- Romano e ripreso poi anche dal Gior- so sessuale, ma solo di quello relati- tere insieme, in maniera sinodale, sincera nale della parrocchia di Bornato, pro- vo a minori. Non che tutti gli altri tipi e approfondita su come affrontare questo poneva il suo modo di superare la di abusi siano meno importanti o non male che affligge la Chiesa e l’umanità. Il questione pedofilia, molto cavalca- abbiano attirato interesse, ma certa- Santo popolo di Dio ci guarda e attende ta anche mediaticamente, con vere e mente quello sui bambini, intesi come da noi non semplici e scontate condanne, proprie calunnie che hanno anche di- parte debole, fa sì che la vicenda dei ma misure concrete ed efficaci da predi- strutto delle vite innocenti. preti pedofili stia creando un certo sporre. Ci vuole concretezza “ ha ripetu- Il suo pensiero andava a quei pro- smarrimento tra i fedeli, con gravi to Francesco. grammi “deleteri” che irridono ad conseguenze sulla credibilità della Già nell’agosto dello scorso anno il ogni ideale e oggi fanno gli scandaliz- Chiesa. Papa aveva espresso il suo pensiero zati, che non perdono tempo nell’ad- È risaputo a livello mondiale che le in una lettera pastorale rivolta a tutti ditare l’untore. vittime di abusi sessuali sono sem- i cattolici del mondo, una lettera sen- Mentre lui invece non si vergogna- pre i membri più vulnerabili della za precedenti, dove affermava : “Con va di appartenere ad una catego- società, come i rifugiati, i migranti, i vergogna e pentimento, come comunità ria di persone che hanno dedicato la bambini, le persone disabili, le don- ecclesiale, ammettiamo che non abbiamo propria vita a preparare i ragazzi e i ne e le minoranze. Il violentatore può saputo stare dove dovevamo stare, che giovani alla vita e che hanno dato il essere chiunque, maschio o femmi- non abbiamo agito in tempo riconoscendo “buon esempio”, per saper distin- na, anche se più comunemente è un la dimensione e la gravità del danno che si guere il bene dal male, il pulito dallo uomo, e può appartenere a qualsiasi stava causando in tante vite”. sporco. religione e etnia. Ad ogni partecipante è stato fornito un Ecco, non lasciamoli soli questi pre- La cosa che accomuna i violentato- sussidio che conteneva alcuni criteri ti, non scagliamo facilmente la prima ri è che hanno un facile accesso alle che sarebbero stati oggetto di sviluppo pietra. L’unico rammarico che forse loro vittime, e godono sempre di una durante il dibattito. Nella conferenza hanno i nostri preti è solo quello di posizione di autorità o potere che li stampa di preparazione gli organizza- non essere dei santi preti. porta ad avere un rapporto di fiducia tori hanno messo in luce tre argomenti Abbiamo bisogno di questi santi con i loro bersagli. Così i maestri, sui quali si sarebbero concentrati sforzi preti. gli allenatori, i membri adulti delle e attenzione: la trasparenza, la credibi- Piermario Inverardi Il Giornale di Bornato 13
Realtà del territorio - Il Tempo giusto Gli anni in tasca 2019 sono e per come sono. Anche da un punto di vista dei ruoli genitoria- I genitori li, capita che oggi i padri facciano da babysitter, una sorta di prolun- tornano a scuola gamento delle madri. Rispetto al tema dell’autonomia, la dottoressa N ell’ambito del progetto “Il Scalari ha sottolineato che autono- tempo giusto”, si è svolta mia è dipendere fortemente dagli nei mesi di Gennaio e Feb- altri. Autonomia non è fare ciò che braio 2019 la nona edizione di “Gli si vuole ma viene da una buona e anni in tasca”, il percorso formati- sana dipendenza. I ragazzi fatica- vo rivolto ai genitori, educatori, al- no a stare dentro le relazioni, an- lenatori sportivi ed insegnanti dei che quelle con gli adulti in quan- ragazzi preadolescenti ed adole- la. Il loro “racconto” si è sofferma- to tra loro stessi vi sono delle forti scenti. to sui fenomeni del bullismo e del dissonanze. Anche tra Famiglia e Il tema che ha fatto da sfondo al cyberbullismo, ponendo attenzio- Scuola vi è paura gli uni degli altri. percorso è stato il rispetto, inteso ne all’importanza del ruolo genito- I ragazzi stanno in mezzo, timorosi come fondamentale valore da re- riale, ma anche dell’adulto in gene- del giudizio di tutti. In realtà i ra- cuperare, in quanto troppo spes- rale, in un’ottica di responsabilità gazzi devono avere dei riferimenti so dimenticato o superato da uno e corresponsabilità educativa. An- solidi e consultabili. Quando sono stile di vita improntato sull’indif- che le Parrocchie, la Scuola ed il in crisi i nostri figli consultano le ferenza, sull’autoreferenzialità, se Servizio Sociale hanno portato la voci interne, per sapere che cosa non addirittura sull’egoismo e sulla loro esperienza con il mondo ado- fare, dove andare. Se non riescono sopraffazione. Parlare di rispetto ha lescenziale, concentrandosi non a trovare aiuto nelle voci interne si significato parlare di relazioni che solo sulle difficoltà e le emergenze sentiranno profondamente soli. Ai danno vita, relazioni generative e ri- educative, ma sulle potenzialità e ragazzi dobbiamo dare la possibi- generative. Quando uno offre all’al- le risorse che i ragazzi hanno e che lità di sbagliare, di deviare senza tro ciò di cui ha realmente bisogno spesso faticano a mettere in gioco. farsi troppo male. I no devono es- allora parliamo di rispetto e di rela- La vera sfida educativa è quella di serci, non molti, ma chiari, affinché zioni vere, autentiche. E dalla loro esserci come adulti credibili, affi- possano imparare a stare dentro qualità dipende la nostra vita. dabili e propositivi. dei vincoli. Questi contenuti sono stati affron- Il secondo incontro, di Venerdì Il terzo ed ultimo incontro del 27 tati in tre serate, di cui la prima te- 8 Febbraio, ha visto il ritorno del- Febbraio con la Dottoressa Manue- nuta dai principali rappresentanti la Dott.ssa Paola Scalari, Psicote- la Marchetti aveva per titolo Fati- della rete istituzionale del proget- rapeuta e Formatrice che anche in ca, amore, delusione - Come tra- to Il tempo giusto, la seconda dalla altre occasioni è stata ospite degli smettere ai nostri figli valori che Dott.ssa Paola Scalari e la terza dal- Anni in tasca. Il titolo della sera- oggi nessuno insegna più. La re- la Dott.ssa Manuela Marchetti. ta era Quando autonomia non si- latrice ha portato alcuni dati sulla Entrando nel merito del primo in- gnifica bastare a se stessi - Educa- percezione dei ragazzi rispetto ad contro, tenutosi il 30 Gennaio, dal re i figli a coltivare i propri talenti alcune questioni importanti della titolo La scuola e i genitori, gli come un dono. La relatrice ha spie- vita. Secondo i ragazzi le persone oratori, l’amministrazione comu- gato l’importanza di mantenere deludono tutte e sempre, compre- nale si raccontano - Il loro punto viva la curiosità nei confronti dei sa la famiglia. Sostengono che nes- di vista sui nostri ragazzi oggi, l’o- ragazzi, una sana curiosità volta suno parli del dolore e della mor- biettivo era quello di dare voce ai alla costruzione di una relazione te. Sentono di vivere in una società rappresentanti delle diverse realtà intesa come nutrimento. Molte vol- molto complessa e faticano a “star- componenti la Rete Istituzionale, te, invece, succede che non tenia- ci dentro”, ad avere figure stabili di portando opinioni e riflessioni sul mo aperta la possibilità di scoprire riferimento. Per quanto riguarda il mondo dei ragazzi oggi. Partico- di più chi sono i nostri figli, i nostri loro linguaggio emerge che i ra- larmente significativo è stato l’in- adolescenti, ma diamo per scontato gazzi oggi non riescono a comuni- tervento di un gruppo di genitori di sapere tutto oppure stabiliamo a care: nell’era digitale e della comu- che ha partecipato attivamente alla priori come dovrebbero crescere. nicazione, in realtà non conoscono progettazione di questa edizione L’altro (il figlio/a) non deve essere nulla delle parole, il loro significa- dedicandosi ad alcuni contenuti da la nostra proiezione. I figli ci chie- to, non sono consapevoli di come loro affrontati insieme alla Scuo- dono di voler bene loro per ciò che le utilizzano. E insieme alle parole, Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019 14
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