Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato

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Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
ilGiornalediBornato
               Periodico della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo - Bornato (Brescia)
         Numero 148 - Pasqua 2019 - www.parrocchiadibornato.org - bornato@diocesi.brescia.it

               Questo è il lieto annuncio,
   dopo ogni Venerdì Santo viene un mattino pasquale.

      Buona Pasqua
Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
Il Giornale di Bornato

           Parrocchia di Bornato
            Orario Sante Messe
                                                                     Sommario
                                                                     Triduo pasquale
    Festivo                                                          Entriamo nel mistero                                 4
          Ore          18.00 (sabato o vigilia)                      GMG a Panama
                        8.00                                         Siete l’adesso di Dio                                5
                        9.00 (al Barco)                              Volontari del Barco                                  5
                                                                     Il nostro Vescovo
                       10.30
                                                                     Politica, la forma più alta di carità                6
                       18.00
                                                                     In memoria di mons. Olmi
    Feriale                                                          Omelia di mons. Pierantonio Tremolada                8
    Lunedì          8.30                                             I nostri defunti                                     9
    Martedì         8.30                                             Centro Oreb
    Mercoledì       8.30                                             Parole dedicate ai genitori                         10
        (alla Zucchella da maggio a settembre)                       Appuntamenti                                         11
                   15.00 (fino ad aprile al Barco)                   Iniziative per l’UP                                  11
    Giovedì         8.30                                             Mese di maggio
          (al Camposanto alle 8.30 in maggio;                        Per vivere con Gesù                                 12
             alle 20.00 da giugno ad agosto)                         Pedofilia nella Chiesa
                                                                     Ascoltiamo il grido dei piccoli                     13
    Venerdì         8.30
                                                                     Gli anni in tasca
      (alle 20.00 al Trepolo da giugno ad agosto)
                                                                     I genitori tornano a scuola                         14
                                                                     Ministri straordinari dell’Eucaristia               15

    La copertina
                                                                     Grest 2019
                                                                     La bella storia della vita di ognuno                15
                                                                     Tempo di Pasqua
    L’immagine di copertina del numero pasquale dei nostri           I vangeli della domenica                            16
    bollettini dell’Up è opera di don Renato Laffranchi, sacer-      XXV Anniversario dell’Oratorio
    dote bresciano deceduto poco tempo fa. Precisamente
                                                                     Il programma                                        18
    il dipinto porta il titolo di “Trinità”, è “tempera su tavola,
    120 X 180 cm, del 1999” ed ora si trova in America nel-
                                                                     Calendario pastorale                                19
    la ST. Louis University. Nella catalogazione data dall’au-       Offerte, Rendiconto, Restauro della Torre           20
    tore è annoverato nella sezione “Dalla Bibbia” insieme ai        Realtà del territorio
    personaggi e avvenimenti che nel Vecchio Testamento ap-          L’Alca, Associazione Lombarda contro l’alcoolismo    21
    paiono come “figure” di protagonisti e di eventi del Nuo-        Anagrafe e generosità                                21
    vo, insieme a immagini della Madre di Dio e di qualche           In memoria di Francesca Zaninelli                   22
    santo cristiano ed è l’unico dipinto dedicato alla Trinità.      Chiesa di Calino, 250 anni                          24
    Alla redazione è parso idoneo ad esprimere il tempo pa-

                                                                     I
    squale, che ci accingiamo a vivere. Con la Pasqua inizia
    il più importante tempo liturgico, che non è la Quaresima,           l prossimo bollettino sarà consegnato nelle fa-
    ma i cinquanta giorni del Tempo pasquale, che inizia con             miglie sabato 8 giugno 2019.
    la più solenne delle Veglie con l’annuncio della Pasqua e
    arriva a compimento con la Pentecoste.                                         E-mail: bornato@diocesi.brescia.it
    Il chiaro messaggio è in relazione con questa afferma-                        Sito: www.parrocchiadibornato.org
    zione: va bene la Quaresima, e speriamo di esserci
    seriamente preparati alla Pasqua, tuttavia il tempo della
    pienezza è quello pasquale. Non facciamo diventare
                                                                               Recapiti telefonici
    tempo di distrazioni vuote e banali legate più al ritorno        Don Andrea              030 72 52 27
    della vita nella natura che al nostro ritorno ad una vita
    sempre più spirituale, sempre più animata dallo Spirito          Don Angelo             030 68 40 877
    del Signore. La Trinità di Laffranchi è questo stupendo          Don Vittorino          030 77 59 818
    insieme: la croce, la glorificazione del Figlio, Il Padre che
    lo ha donato e, insieme al Figlio, hanno effuso lo Spirito.
                                                                     Reverende Suore         030 72 50 59
    Vietato sbagliarsi.                                              Diac. Bruno Verzeletti 338 92 09 590

      Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019
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Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
Comunità in cammino

C
                       ari genitori,
                         per questo numero del bollettino
                         cedo la parola a un grandissimo
                         pensatore come Romano Guardini
e ad un salesiano veramente bravo nell’accompagnare con
il suo impegno di formatore i catechisti, i genitori, gli edu-
catori, i sacerdoti... è Valter Rossi, il direttore di Dossier
Catechista. Mi auguro che serva anche a voi per lasciar
entrare nel cuore e nella nostra quotidianità la fulgida
luce della Pasqua.

Viva il tempo di Pasqua
Una luce nella notte squarcia le tenebre e riporta la
gioia. Salito faticosamente il Calvario ora possiamo
guardare a nuovi orizzonti, spaziare lontano con lo
sguardo, vedere nuovi percorsi, aprirci come comu-
nità nuove ad un mondo di speranza in cui il Signore
ci assicura: «Io sono con voi fino alla fine dei giorni!».

                                                                 Signore,
Un cammino di luce
Ci concentriamo tanto sulla Quaresima, e faccia-
mo bene: è un tempo “forte”. Forse ci concentriamo
troppo. Camminiamo, promettiamo, ci impegnia-                     questo è il lieto annuncio
mo... fino a Pasqua. Poi... un po’ di riposo. E dimenti-          che tu hai portato a tutti,
chiamo che abbiamo solo finito il tempo della prepa-              che dopo ogni Venerdì Santo
razione, cioè quel periodo che dovrebbe introdurci a              viene
qualcosa di ben più importante. Dovrebbe disporre                 un mattino pasquale.
chi sta dormendo a svegliarsi, a destarsi dai morti
                                                                  Che ogni sofferenza
e lasciarsi illuminare da Cristo, come dice San Pao-
lo agli Efesini (Ef 5,14). Per poi vivere da figli del-           è una fonte di benedizione
la Risurrezione, cioè in un’altra parola da cristiani             e la morte stessa
veri. È il tempo di Pasqua quello in cui viviamo noi              è il seme di nuova vita per tutti quelli
oggi, percorrendo non più una Via Crucis, ma una                  che si tengono aggrappati a te.
Via Lucis.
[...] È l’esperienza che hanno fatto i primi apostoli e           Questo insegnami a comprendere.
seguaci di Gesù: un evento certo, storico e fisico, nel           Rendi viva in me la convinzione
quale tutti e cinque i sensi sono stati usati per incon-          quando giungeranno ore buie.
trare Gesù risorto e vivo per sempre. È un grido che              Allora sperimenterò non solo
annuncia non concetti, ma un’esperienza di vita.
                                                                  di poter sopportare la sofferenza,
                                                                  ma anche di poterla vincere.
Una comunità illuminata                                           In te voglio sentirmi superiore a lei,
Nel disegno in alto tutta la comunità è radunata da-
                                                                  voglio accorgermi
vanti alla chiesa. È fuori, nella notte e nel buio, ma
la luce di un fuoco nuovo illumina e riscalda. La                 come da ogni ora di sofferenza
fiamma di un cero disperde le tenebre e allieta i cre-            valorosamente affrontata
denti in Cristo e introduce ad una veglia che rileg-              l’anima esce più forte,
ge tutto il passato e la storia della salvezza e invi-            da ogni tenebra superata
ta ad uscire per essere testimoni dell’amore che Dio              risplende un raggio di luce pasquale.
ha per il mondo: «Andate e portate a tutti la gioia               E che, chi con te così vive e soffre
del Signore risorto. Alleluia, alleluia». È l’annuncio            anche nell’amarezza
di una Pasqua senza fine e di una domenica senza                  partecipa alla tua pace.
tramonto vissuta in una comunità dalle porte spa-
lancate.                                                                     La Via Crucis del nostro Signore e Salvatore
                                           Valter Rossi                      Romano Guardini - 1940

                                                             Il Giornale di Bornato
                                                                                                                            3
Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
Vivere la liturgia
    Il Triduo Pasquale                           sanna al vincitore della morte.                e morte di Gesù. In questo giorno la li-
                                                 Il fulcro di tutto l’anno liturgico è il       turgia della Chiesa non prevede la cele-

    Entriamo                                     Triduo Pasquale, costituito dai tre
                                                 giorni per eccellenza di tutto l’anno
                                                                                                brazione della Santa Messa, ma l’assem-
                                                                                                blea cristiana si raccoglie per meditare sul

    nel mistero
                                                 liturgico, «i giorni che stanno in mez-        grande mistero del male e del peccato che
                                                 zo fra il tempo e l’eternità», li chiamava     opprimono l’umanità, per ripercorrere,
                                                 Romano Guardini. La loro ripetitività          alla luce della Parola di Dio e aiutata da
    Osanna… Crucifige…                           annuale ha la funzione di tenere vivo          commoventi gesti liturgici, le sofferenze
    Alleluia                                     il ricordo e di alimentare la fede della       del Signore che espiano questo male. «Il
    La Grande e Santa Settimana                  Chiesa pellegrina verso la speranza            Sabato Santo è segnato da un profon-

    L
                                                 eterna. Il rapporto tra il primo giorno        do silenzio. Le Chiese sono spoglie e non
           ’inizio della Settimana Santa,        e l’ultimo è quello che intercorre tra         sono previste particolari liturgie. Mentre
           con la Domenica della Passio-         l’amarezza e la gioia, la notte e l’alba.      attendono il grande evento della Risurre-
           ne del Signore o delle Palme,         La liturgia considera questi tre giorni        zione, i credenti perseverano con Maria
    segna il culmine della Quaresima e           come un unico momento, un unico                nell’attesa pregando e meditando.
    introduce nel Mistero Pasquale del-          grande giorno, che inizia il Giovedì           Questo Sabato di silenzio, di meditazio-
    la Passione, Morte e Risurrezione di         santo con la messa vespertina In coe-          ne, di perdono, di riconciliazione sfocia
    Gesù Cristo, centro di tutto l’anno li-      na Domini e si conclude con i Vespri           nella Veglia Pasquale, che introduce
    turgico. Lo scopo dell’anno liturgi-         della Domenica di Risurrezione.                la domenica più importante della sto-
    co è di narrare, rivivere e celebrare        «Il Giovedì Santo è il giorno in               ria, la domenica della Pasqua di Cristo.
    la storia della salvezza nei suoi mo-        cui si fa memoria dell’istituzione             Veglia la Chiesa accanto al nuovo fuo-
    menti ordinari e forti. Di particolare       dell’Eucaristia e del Sacerdozio mi-           co benedetto e medita la grande promes-
    significato è il caso della settimana        nisteriale. In mattinata, ciascuna co-         sa, contenuta nell’Antico e nel Nuovo
    santa, che in Oriente è chiamata «la         munità diocesana, radunata nella Chiesa        Testamento, della liberazione definitiva
    grande settimana», in cui la liturgia        Cattedrale attorno al Vescovo, celebra la      dall’antica schiavitù del peccato e della
    ripercorre gli ultimi giorni della vita      Messa crismale, nella quale vengono be-        morte. Nel buio della notte viene acceso
    terrena del Cristo.                          nedetti il sacro Crisma, l’Olio dei catecu-    dal fuoco nuovo il cero pasquale, simbolo
    La Domenica della Palme comme-               meni e l’Olio degli infermi.                   di Cristo che risorge glorioso. Cristo luce
    mora l’ingresso di Gesù a Gerusa-            Nel pomeriggio del Giovedì Santo inizia        dell’umanità disperde le tenebre del cuo-
    lemme: Gesù entra nella città a dorso        effettivamente il Triduo pasquale, con la      re e dello spirito ed illumina ogni uomo
    di asino, per adempiere le profezie          memoria dell’Ultima Cena, nella qua-           che viene nel mondo. Accanto al cero pa-
    e una moltitudine di folla, raduna-          le Gesù istituì il Memoriale della sua Pa-     squale risuona nella Chiesa il grande an-
    ta nella città per celebrare la Pasqua       squa, dando compimento al rito pasqua-         nuncio pasquale: Cristo è veramente
    ebraica, esce ad incontrarlo, agitan-        le ebraico. Pronunciando la benedizione        risorto, la morte non ha più alcun po-
    do rami di ulivo e di palma: la folla        sul pane e sul vino, Egli anticipa il sacri-   tere su di Lui.
    inneggia l’Osanna, pare riconoscere          ficio della croce e manifesta l’intenzione     «La mattina di Pasqua, ripercorren-
    che Gesù, figlio di David, sta facen-        di perpetuare la sua presenza in mezzo         do le tappe vissute nel Triduo, il Canto
    do il suo ingresso in città come Re. A       ai discepoli: sotto le specie del pane e del   della Sequenza, cioè un inno o una sorta
    ricordo di questo momento di entu-           vino, Egli si rende presente in modo re-       di Salmo, farà udire solennemente l’an-
    siasmo da parte della folla, vengono         ale col suo corpo donato e col suo san-        nuncio della risurrezione; e dice così:
    benedetti i rami di ulivo, secondo un        gue versato. Durante l’Ultima Cena, gli        «Cristo, nostra speranza, è risorto e
    rito che veniva celebrato sin dai pri-       Apostoli vengono costituiti ministri di        ci precede in Galilea».
    mi secoli dalla Chiesa di Gerusalem-         questo Sacramento di salvezza; ad essi         San Paolo riassume l’evento pasquale
    me. Benedetti i rami di ulivo si svol-       Gesù lava i piedi, invitandoli ad amar-        in questa espressione: «Cristo, nostra
    ge una processione. Presso i Giudei,         si gli uni gli altri come Lui li ha ama-       Pasqua, è stato immolato» (1 Cor 5,7),
    tenere in mano dei rami d’albero si-         ti, dando la vita per loro. Ripetendo que-     come l’agnello. È stato immolato. Per-
    gnificava allegria; si legge nel Libro       sto gesto nella Liturgia, anche noi siamo      tanto - continua - «le cose vecchie sono
    del Levitico: «Il primo giorno prende-       chiamati a testimoniare fattivamente l’a-      passate e ne sono nate di nuove» (2 Cor
    rete frutti degli alberi migliori, rami di   more del nostro Redentore.                     5,15). Rinate. E per questo, nel giorno di
    palma, rami con dense foglie e salici di     «Il Venerdì Santo è la giornata che fa         Pasqua dall’inizio si battezzava la gente.
    torrente, e gioirete davanti al Signore,     memoria della passione, crocifissione                                       Simone Dalola
    vostro Dio, per sette giorni» (Lv 23,40).
    Con questa intenzione, gli abitanti di           Via Crucis per l’UP alla Pedrocca
    Gerusalemme e in particolar modo i
    fanciulli, mostrarono gioia ed esul-
    tanza per l’arrivo di Gesù fra le loro
    mura; ora anche la Chiesa va incon-
    tro al suo Re e Signore, cantando l’O-

        Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019
4
Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
Giornata mondiale Giovani
GMG a Panama                                                                           con amore, con grazia. Dobbiamo
                                                                                       essere i custodi dei loro sogni. An-
“Siete l’adesso di Dio”                                                                che i vecchi hanno i sogni e quando

“
                                                                                       i vecchi e i giovani sognano insie-
      Siamo in cammino: continuate                                                     me diventano la forza di Dio.
      a camminare, continuate a vi-                                                                a cura di Riccardo Ferrari
      vere la fede e a condividerla.
Non dimenticatevi che non siete il
domani, non siete il ‘frattanto’, ma                                                            ANSPI
l’adesso di Dio”.                                                                           Gruppo Volontari
Sono le ultime parole pronunciate                                                              del Barco
da Papa Francesco ai giovani pri-                                                       Come ogni anno, il Gruppo vo-
ma di lasciare la terra panamense,           tiere, giovani di razze ed espe-           lontari del Barco ha provveduto
al termine della Giornata Mondiale           rienze diverse, giovani di paesi
                                                                                        a rimborsare alla Parrocchia le
della Gioventù (Panama 22-27 gen-            più poveri e più ricchi. Tutti qui
                                                                                        spese di assicurazione per re-
naio 2019).                                  per costruire insieme qualcosa di
                                                                                        sponsabilità civile, incendio e
Circa settecentomila erano presen-           nuovo, per diffondere una cultura
                                             dell’incontro, la civiltà dell’amore.
                                                                                        infortuni e a coprire le spese di
ti alla veglia e alla messa conclusi-
va sul campo San Juan Pablo II. Tra          Per dire che l’altro non è qualcosa        luce, acqua e gas con un rim-
loro anche i novecento ragazzi e ra-         che si contrappone a me, un altro          borso di 4.500,00 euro.
gazze dall’Italia, accompagnati da           me stesso. Quando il samaritano si         A breve, anche i giochi collocati
centoventi sacerdoti e quattordici           riversò sull’uomo ferito, vide se stes-    nell’area verde verranno tutti so-
vescovi. Sono stati accolti in que-          so in quella persona. L’altro sono io      stituiti per corrispondere sia alla
sti giorni nelle famiglie panamen-           in una condizione diversa. Se non si       necessità di un aggiornamento
si, facendo un’esperienza di acco-           torna a questa concezione evangeli-        alle sempre più rigide richieste
glienza e generosità.                        ca, noi non potremo superare la cul-       in materia di sicurezza.
“Vi chiedo – ha detto Papa France-           tura dello scarto.                         Il Centro con il campo da gioco,
sco salutandoli dal Campo San Juan           Siamo a Panama, in un luogo dove           lo spazio verde libero e attrez-
Pablo II – di non lasciar raffreddare ciò    si congiungono gli oceani che sono         zato sono l’unica possibilità di
che avete vissuto in questi giorni. Ritor-   le forze più grandi della natura e noi     sport, di gioco e di aggregazio-
nate alle vostre parrocchie e comunità,      non riusciamo a fare ponti, a con-         ne al Barco. È un piacere vedere
nelle vostre famiglie e dai vostri amici     giungerci e a camminare insieme.           quanto sia frequentato e bisogna
e trasmettete questa esperienza, perché      Come concretizzare il valore pro-          dare lode ai tanti volontari che,
altri possano vibrare con la forza e la      fetico emerso in questa Giornata           associati nel Circolo ANSPI, at-
gioia che avete in voi. Con Maria con-       panamense?                                 tendono benissimo alle finalità
tinuate a dire ‘sì’ al sogno che Dio ha      Agendo esattamente come Maria
                                                                                        che il Centro sta realizzando da
seminato in voi”.                            canta nel Magnificat. Il canto più
                                                                                        oltre trentanni.
Lasciamo al card. Gualtiero Bassetti,        importante di tutta la storia, non
presidente dei vescovi italiani, alcu-       solo del popolo eletto, ma dell’u-
ne riflessioni al termine della GMG.         manità. Il Magnificat è il piano di
Il Papa ha chiesto ai giovani di es-         Dio su tutta la storia. Tutta la teo-
sere maestri della cultura dell’in-          logia dell’America Latina è partita
contro. Quale contributo i giovani           dal Magnificat. Maria nel suo canto
italiani possono “essere” con que-           avverte che tutte queste situazioni               Via Crucis 2019 al Barco
sta cultura nuova per l’Italia?              d’ingiustizia un giorno si ribalte-
Penso che siano una grande risorsa.          ranno.                                      Il Gruppo Volontari manifesta-
Perché come veniva messo in evi-             I giovani sono “un segno”, ma              zione Costa, come libera dona-
denza anche nella Via Crucis, noi            forse anche un sogno. Il Papa ha           zione a rimborso delle utenze
non siamo nella cultura dell’incon-          detto “Siamo qui per amare come            (luce e acqua) della Chiesina del
tro. Siamo nella cultura totale dello        Gesù ci ha amato”: è forse questo          Trepol per gli anni 2017 e 2018,
scarto e lo scarto rende l’uomo non          il mandato della GMG panamen-              ha deliberato un versamento alla
più un essere umano, ma una cosa.            se ai giovani del mondo?                   Parrocchia di 1.600,00 euro.
È questa mentalità corrente, iniqua          Bisogna ritornare a far sognare i          Grazie a nome di tutti gli estima-
e ingiusta, che forma gli scarti, gli        giovani. Non possiamo essere i             tori della Chiesetta e a nome del-
emarginati di tutti i tipi.                  controllori dei loro sogni.
                                                                                        la Parrocchia.          d. a.
È bello vedere giovani senza fron-           Devono sognare con intelligenza,

                                                             Il Giornale di Bornato
                                                                                                                              5
Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
Parole da meditare
    Basilica dei Santi Faustino e Giovita, 15 febbraio
                                                                                           La politica va anzitutto amata. Va
    2019 – Omelia del Vescovo Pierantonio Tremolada                                        riscattata da pregiudizi e contraf-
                                                                                           fazioni ma anche difesa e protetta.
    “Politica, la forma                                                                    Governare una nazione, una città,
                                                                                           un paese, dare alla convivenza de-
                                                                                           gli uomini la sua forma più bella
    più alta di carità”                                                                    per la felicità di tutti è una vera e
                                                                                           propria missione. Chi si impegna
    Siamo riuniti in un clima di festa         qualcuno assuma questo compito,             a compierla merita il rispetto e la
    per celebrare i nostri santi patroni.      che lo ricordi e lo onori, che se ne        gratitudine di tutti, ma certo si as-
    La liturgia ci ricorda che essi sono       faccia garante in modo autorevole.          sume anche una grave responsabi-
    anzitutto martiri di Cristo, testimo-      Ecco dunque chi sono i politici: gli        lità, di cui è giusto avere coscienza.
    ni fino al sangue della loro fede in       architetti della convivenza sociale,        La sapienza di sempre e la tradizio-
    Gesù, redentore dell’umanità. Noi,         i costruttori della comunità civile,        ne cristiana, in particolare, ci indi-
    tuttavia, li ricordiamo e li veneria-      gli artefici del bene comune.               cano alcune parole chiave che stan-
    mo anche come difensori della no-          E vorrei subito dire che il compito         no alla base di un politica degna di
    stra città. Secondo la tradizione,         del governo della società va consi-         questo nome. Tra queste vorrei ri-
    infatti, essi appaiono nel cielo di        derato come il compito più alto e           chiamarne tre: l’onestà, la profon-
    Brescia durante i giorni di un fero-       più delicato in ambito sociale, ma          dità e la lungimiranza.
    ce assedio, per scongiurare il mas-        anche come il più affascinante e            L’onestà anzitutto. Il cancro del-
    sacro di una popolazione stremata.         appassionante. Da esso dipende              la politica è la ricerca spregiudica-
    Viene alla mente la parola che Gesù        in larga parte il vissuto di intere         ta dell’interesse privato o di grup-
    pronunciò un giorno, pensando al           popolazioni. La politica va intesa          po, cioè la corruzione. Chi accetta
    grande Cesare che governava l’in-          come l’arte del governare, che con-         di svolgere questa missione dovrà
    tero mondo allora conosciuto. Ai           sente ad una pluralità di persone           essere integro, prima nelle inten-
    Giudei che gli chiedevano se era           di sentirsi un popolo, cioè una co-         zioni e poi nelle azioni, dedito uni-
    giusto pagare il tributo all’impera-       munità solidale chiamata a condi-           camente alla nobile causa del bene
    tore romano, egli rispose: “Date a         videre lo stesso destino e a costrui-       comune.
    Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel   re una vera civiltà. Perché questa è        Don Luigi Sturzo così identifica-
    che è di Dio”.                             l’umanità: una comunità di comu-            va alcune regole del buon politico:
    Gesù chiese in quella circostanza ai       nità, un popolo di popoli, la grande        onestà, sincerità, distacco dal de-
    suoi interlocutori di portargli una        famiglia dei figli di Dio.                  naro; non sprecare i finanziamen-
    moneta, sulla quale era impressa,          Al momento attuale non è scontato           ti pubblici, non affidare incarichi a
    appunto, l’effige di Cesare, cioè          ritenere che siamo di fronte a una          parenti, non promettere l’irrealiz-
    dell’imperatore romano regnante.           realtà importante e preziosa. Fa            zabile, non credere di essere infal-
    Ecco allora l’insegnamento da rac-         bene perciò a tutti riascoltare qui         libili, informarsi e studiare quando
    cogliere: sulla moneta è stata im-         le parole di Giorgio La Pira, figu-         non si sa, discutere serenamente e
    pressa l’immagine di Cesare, ma            ra esemplare di politico animato da         obiettivamente.
    nell’uomo è impressa l’immagine            spirito cristiano. Così egli si espri-      Il buon esercizio della politica do-
    di Dio. Se a Cesare si deve dunque         meva: “Non si dica quella solita frase      manda poi profondità. Chi gover-
    la tassa in nome della sua autorità e      poco seria: la politica è una cosa brut-    na è chiamato a guadagnare uno
    per il suo compito amministrativo,         ta! No. L’impegno politico – cioè l’im-     sguardo attento e non superficia-
    a Dio di deve la gratitudine di esi-       pegno diretto alla costruzione cristia-     le, ad assumere un atteggiamen-
    stere come esseri umani a immagi-          namente ispirata della società in tutti     to umile di fronte alla complessità
    ne sua e il dovere di guardare ogni        i suoi ordinamenti a cominciare dall’e-     delle cose, a coltivare quella sag-
    essere umano nella sua prospet-            conomico – è un impegno di umanità e        gezza che deriva dall’esperienza
    tiva, cooperando al compimento             di santità; è un impegno che deve po-       ma anche dall’esercizio naturale
    della sua originaria vocazione. Tut-       ter convogliare verso di sé gli sforzi di   e costante della riflessione. La de-
    to ciò che esiste è per gli uomini,        una vita tutta tessuta di preghiera, di     mocrazia nasce e si sviluppa sull’e-
    tranne gli uomini stessi. Nessuno          meditazione, di prudenza, di fortezza,      sercizio pacato del confronto delle
    sarà mai padrone di un’altra per-          di giustizia e di carità”. Parole forti     opinioni, nella ricerca onesta della
    sona umana e nessuno avrà mai il           e di grande risonanza, a cui viene          verità di cui nessuno è padrone.
    diritto di offenderne o compromet-         spontaneo affiancare quelle di san          Infine, la lungimiranza. L’arte del
    terne la dignità.                          Paolo VI, la politica: “È la forma più      governare ha bisogno di proget-
    Occorrerà dunque che nella società         alta della carità”.                         tualità. Non sarà mai un semplice

        Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019
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Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
Parole da meditare
navigare a vista, non potrà accon-
tentarsi di scelte puramente tat-
tiche, che procurino un consenso
immediato senza però dare solidi-
tà al vissuto in vista del futuro. La
politica attua ciò che è possibile ma
sempre nell’orizzonte più ampio
del desiderabile, cioè nella tensio-
ne verso quel bene perfetto di cui è
bene avere sempre coscienza.
Abbiamo bisogni di uomini e don-
ne di governo che sappiano legge-
re quelli che il Concilio Vaticano II
ha chiamato i segni dei tempi, che
sappiano riconoscere le trasforma-
zioni in atto e raccoglierne le sfide.
Oggi ci attendono infatti decisioni
importanti e condivise sull’inizio e
il fine vita, sul ruolo della scienza e
della tecnologia, sui fenomeni mi-
gratori e sull’intercultura, sull’in-
fluenza dei social media, sui cam-
biamenti climatici, sul calo delle
nascite, sulle conseguenze della
cresciuta aspettativa di vita, sulle
trasformazioni in atto nel mondo
del lavoro. Un’attenzione privile-
giata andrà conferita al rapporto
tra politica ed economia, per im-
pedire che quest’ultima si procu-
ri un’indebita e pericolosa egemo-
nia. Solo una forte e sana politica
riuscirà a creare – come auspicato
da papa Francesco - nuovi model-
li economici più inclusivi ed equi,
non orientati al servizio di pochi,
ma al beneficio della gente e della          La locandina ricorda la Celebrazione eucaristica voluta dal nostro Vescovo
società”.                                   per la nostra Zona pastorale come segno di comunione tra i fedeli della Dio-
Quanto alla Chiesa, essa non inten-         cesi e colui che è il successore degli apostoli nella guida della Chiesa perché
de “fare politica”, se questo signifi-      viva sempre nella stessa fede e nell’impegno della carità.
ca schierarsi a favore o contro spe-
cifiche formazioni politiche. Essa         In una democrazia matura, la po-           città di Brescia da un attacco cru-
vorrebbe piuttosto contribuire ad          litica si esercita attraverso i partiti.   dele e insensato, ci aiutino a fare di
“educare alla politica”.                   Ma prima dei partiti c’è la società,       questa stessa città, ma anche delle
Scriveva il cardinale Carlo Maria          prima della aggregazioni politiche         altre città e paesi sparsi sul territo-
Martini – sarà anzitutto quello di         c’è la cittadinanza. Alla base di tut-     rio bresciano, delle vere comunità
“formare le coscienze, poi di accompa-     to c’è la comunità degli esseri uma-       coese, dinamiche e solidali, anche
gnare le persone nei momenti e nelle       ni e il bene comune. La vera poli-         attraverso l’opera generosa e sa-
circostanze difficili, di garantire una    tica considera i partiti strumenti         piente di quanti si dedicano alla
preparazione permanente che tenga          necessari ma si interessa prima            missione del governo.
conto del mutare delle cose e del pre-     di tutto del bene della comunità           Vegli su tutti noi la Madre di Dio,
sentarsi di nuovi problemi all’orizzon-    umana. Affidiamo questo deside-            che nella nostra città amiamo invo-
te dell’umanità, di stimolare le energie   rio sincero e questo fermo propo-          care come Beata Vergine delle Gra-
intellettuali a operare e confrontarsi     sito all’intercessione dei nostri san-     zie. Ci stringa nel suo abbraccio
entro larghi orizzonti”.                   ti patroni. Essi che hanno difeso la       materno e ci custodisca nella pace.

                                                           Il Giornale di Bornato
                                                                                                                              7
Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
In memoria di Mons. Olmi
    Omelia mons. Pierantonio Tremolada - 27 gennaio 2019

    Si è fatto carico con generosità
    del ministero affidatogli
                                                                                           il Signore guarda con amore appas-
                                                                                           sionato, come uno sposo guarda alla
                                                                                           sua sposa: “Ecco – dice il Signore
                                                                                           – io l’attirerò a me, la condurrò nel
                                                                                           deserto e parlerò al suo cuore … Ti
                                                                                           farò mia sposa per sempre, ti farò
                                                                                           mia sposa nella giustizia e nel dirit-
                                                                                           to, nell’amore e nella benevolenza, ti
                                                                                           farò mia sposa nella fedeltà e tu co-
                                                                                           noscerai il Signore”.
                                                                                           Sposa di Cristo, anche sant’Ange-
                                                                                           la ha accolto nel suo cuore la voce
                                                                                           di colui che la chiamava ad una vita
                                                                                           di totale consacrazione e si è lascia-
                                                                                           ta conquistare. La forza creativa del-
                                                                                           lo Spirito santo l’ha condotta così a
                                                                                           immaginare una forma di servizio al
                                                                                           prossimo del tutto nuova, uno stile
                                                                                           di vita secondo il Vangelo che dava

    N
                                                                                           alla consacrazione la forma della vi-
              essuno di noi avrebbe mai         mentre è parroco-abate di Monti-           cinanza amorevole alla gente, nei
              immaginato di celebrare le        chiari, viene nominato dal mio ve-         paesi, tra le case, nelle scuole, negli
              esequie del Vescovo Vigilio       nerato predecessore, il vescovo Luigi      ospedali, per accompagnare, assiste-
    Mario in questo giorno di festa, la fe-     Morstabilini, superiore della Compa-       re, sostenere, consolare. Una compa-
    sta di sant’Angela Merici, co-patro-        gnia di S. Orsola, costituita da quelle    gnia sollecita e affettuosa, una cura
    na della diocesi di Brescia. Nessuno        figlie di s. Angela che saranno a lui      per la vita dettata dalla carità e co-
    avrebbe mai pensato che si potesse          sempre carissime. Da quel momento          stantemente vitalizzata dalla pre-
    in questa occasione vestire per una         egli accompagnerà con sapiente de-         ghiera. È questo il segreto della spiri-
    liturgia funebre gli abiti liturgici del-   dizione, sino alla fine della sua vita,    tualità di sant’Angela Merici.
    la solennità e quindi mantenere il co-      il cammino di quelle consacrate che        La voce dello sposo ha parlato an-
    lore bianco.                                Brescia chiama affettuosamente “le         che all’anima del vescovo Vigilio
    È invece quel che sta succedendo.           angeline”. Tra di esse vi è anche l’a-     Mario. È stata, la sua, una chiamata
    Stiamo salutando questo nostro ama-         mata sorella Petronilla, che gli starà a   che si è distesa nel corso dell’inte-
    to fratello vescovo mentre ricordia-        fianco per tutta la vita.                  ra vita, a partire dal suo Battesimo,
    mo con tutto il nostro popolo la gran-      Mi sembra bello, mentre accompa-           e che ne ha fatto prima un presbite-
    de figura di sant’Angela, così cara a       gniamo il vescovo Vigilio Mario            ro e poi un vescovo di questa Chiesa
    questa città. Il Signore che guida con      all’incontro con il Signore, guardare      bresciana, cui egli ha dedicato l’inte-
    amorevole provvidenza la storia non         alla sua vita e al suo ministero apo-      ra sua esistenza. Ordinato presbite-
    cessa mai di stupirci. Quelle che a         stolico nella luce di sant’Angela, del     ro nell’anno santo 1950, ha vissuto
    noi paiono delle semplici seppur fe-        suo carisma e della sua testimonian-       l’esperienza della cura d’anime sia
    lici coincidenze sono in verità molto       za. La liturgia che stiamo celebrando      come curato e che come parroco. È
    di più: sono circostanze che rispon-        ci invita, attraverso la Parola di Dio     stato educatore in seminario nei tem-
    dono ai suoi disegni di grazia, segni       proclamata, a riconoscerne le carat-       pi che seguirono il Concilio Vaticano
    della sua dolce benevolenza.                teristiche in due aspetti essenziali:      II, anni – diceva lui stesso – di vera
    Il vescovo Vigilio Mario aveva per          la sponsalità dell’anima che accoglie      conversione pastorale. Lo ispirava
    sant’Angela Merici una devozione            nell’intimo la voce del suo Signore        il desiderio sincero di comprendere
    del tutto particolare, molto viva e         e il servizio che rende grandi. Ab-        con l’intera Chiesa le vie dello Spirito
    profonda. Era fermamente convinto           biamo ascoltato le parole del profe-       e i segni dei tempi. Divenuto vesco-
    del suo singolare carisma ed era fe-        ta Osea. Sono le parole che il Signo-      vo ausiliare della Chiesa bresciana,
    licissimo di poterla riconoscere e ve-      re Dio rivolge al suo popolo, tanto        posto a fianco dei vescovi ordinari,
    nerare co-patrona di Brescia, insieme       amato quanto volubile, non sempre          si è fatto carico con generosità di un
    ai santi Faustino e Giovita. Nel 1981,      fedele alla sua alleanza, cui tuttavia     ministero che lo ha visto particolar-

        Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019
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Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
In memoria di Mons. Olmi
                                                                                      ce. Ci eravamo abituato a vederlo
                                                                                      puntualmente presente agli appun-
                                                                                      tamenti importanti della sua Chie-
                                                                                      sa, con la sua camminata lenta, la
                                                                                      voce ormai flebile, ma con il volto
                                                                                      sorridente, l’orecchio attento, il cuo-
                                                                                      re aperto. Presenza discreta e fedele,
                                                                                      profondamente rispettosa e insieme
                                                                                      attenta, lucida sino alla fine e schietta
                                                                                      nel suo comunicare, quando riteneva
                                                                                      che una segnalazione fosse necessa-
                                                                                      ria per il bene della Chiesa. Uomo di
                                                                                      tradizione ma attento alla modernità,
                                                                                      coltivava una forte sensibilità per il
                                                                                      ruolo del laicato e nutriva il deside-
                                                                                      rio di vedere maggiormente valoriz-
                                                                                      zato il contributo della donna nella
                                                                                      vita della Chiesa. Non si era fermato
                                                                                      nel suo cammino di discernimento.
mente attento al presbiterio dioce-        si appoggiato qualsiasi cosa si fac-       Era rimasto aperto all’azione sempre
sano. Ha molto amato i sacerdoti. Li       cia”. Per quanto mi riguarda, consi-       creativa dello Spirito dentro la nostra
conosceva molto bene. Grazie ad una        dero questa esortazione alla costante      storia.
memoria formidabile che lo ha assi-        vicinanza un appello prezioso anche        “Se uno vuole essere il primo sia l’ul-
stito sino agli ultimi momenti della       per me, che accolgo con viva ricono-       timo di tutti e il servo di tutti” – ab-
sua vita, ricordava con precisione         scenza.                                    biamo sentito proclamare nella pa-
tutti i percorsi di destinazione. Se-      Divenuto emerito della diocesi bre-        gina del Vangelo di questa solenne
gno eloquente di questo affetto era la     sciana, il vescovo Vigilio Mario ama-      liturgia. Il Signore rivolge questa
telefonata di auguri per il complean-      va pensarsi – come lui stesso dice-        raccomandazione ferma e accorata
no che ogni presbitero bresciano sa-       va – un vecchio prete che aspetta la       ai suoi discepoli, ancora troppo pre-
peva di poter ricevere il mattino del      chiamata definitiva e intanto va dove      occupati dei primi posti. Un vescovo
giorno anniversario, ma anche il suo       lo porta il cuore, girando per la dio-     ausiliare è per definizione un vesco-
desiderio di partecipare alle veglie       cesi per pregare insieme al popolo di      vo che è di aiuto, che si affianca per
funebri per i sacerdoti defunti, nelle     Dio e per cercare di seminare un po’       servire a chi ha la responsabilità ul-
quali ripercorreva il cammino di vita      di gioia e di fiducia. “Felicità – ag-     tima nella guida di una Chiesa dio-
di ognuno di loro. “Ho avuto modo          giungeva – è riconoscere che il tanto      cesana. Così ha vissuto la sua voca-
di incontrare tanti bravi sacerdoti, at-   o il poco che ci è rimasto è un dono       zione il vescovo Vigilio Mario, con
tivi, silenziosi, senza tante pretese –    ricevuto. Serenità è sapere che le cose    umile autorevolezza e generosa co-
ebbe a dire più volte”. Considerava        fatte sono state fatte bene, per il bene   stanza, a beneficio di quella Chiesa di
essenziale l’accompagnamento e la          dell’umanità e per la gloria del Si-       cui era figlio e che ha amato con tutto
cura dei sacerdoti da parte del vesco-     gnore”.                                    se stesso. Il Signore gliene renda me-
vo e tanto la raccomandava, “anche         Le sue energie si erano progressiva-       rito. Lo ricompensi come egli solo sa
se – precisava – sentirsi sostenuto dal    mente affievolite con il passar del        fare. E aiuti noi a raccogliere la pre-
proprio vescovo non significa sentir-      tempo. La tempra era tuttavia tena-        ziosa eredità della sua testimonianza.

                                  I nostri defunti

     Aldino Castellini                Paolino Mometti                Giovanni Paderni                 Stefano Pezzotti
 21.11.1929 - 9.3.2019            17.8.1933 - 18.3.2019           12.4.1935 - 4.4.2019             12.4.1946 - 6.4.2019

                                                           Il Giornale di Bornato
                                                                                                                             9
Giornale Bornato - Parrocchia di Bornato
Centro Oreb
 Parole dedicate ai genitori                                                           li. Ogni figlio è unico e moltepli-
                                                                                       ci sono i modi per essere genitori.
 La perfezione                                                                         Si possono tuttavia comprendere
                                                                                       i nostri figli in conformità a pre-

     dell’imperfezione                                                                 cise conoscenze, che aiuteranno
                                                                                       a comunicare bene con loro ed ad
 “Siate perfetti...” (Mt 5,48)             voglia di conoscerli, di osservar-          amarli meglio, sia con il cuore che

 E
       noi come lo abbiamo tradot-         li ogni giorno, perché ogni gior-           con la testa. Con il cuore perché i
       to? Sii bravo in tutto! Eccelli     no cambiano (questo ci aiuterebbe           figli hanno bisogno di sentire l’af-
       in ogni cosa! Sii il migliore, il   a non proiettare su di loro i nostri        fetto e con la testa per evitare che le
 primo.                                    bisogni).                                   reazioni che abbiamo verso loro si-
 La ricerca della perfezione sanci-        Forse ci chiederebbero di miglio-           ano solo emotive ed impulsive.
 sce molti ambiti del nostro quo-          rare, certo, ma di non avere trop-          Educare è come respirare: una sola
 tidiano e caratterizza tanti aspetti      pa paura di sbagliare, così non l’a-        azione in due movimenti, inspira-
 della nostra vita. A scuola, dietro       vranno neanche loro, la paura di            re ed espirare; osservare se stessi
 l’ansia di tanti ragazzi, leggo spes-     sbagliare!                                  ed osservare i figli. Osservare sen-
 so l’enorme carico di aspettative         Non esistono figli perfetti e tan-          za giudicare, osservare per cono-
 dei genitori. L’altro giorno mi ha        tomeno genitori perfetti, modelli           scere.
 molto colpito l’intervista in tele-       assoluti e irreali da rincorrere. Esi-      Eppure Gesù ha detto: “Siate perfet-
 visione di una ragazza guarita da         stono invece donne e uomini, più            ti”… forse è il caso di scoprire cosa
 anoressia: alla domanda “come è           o meno avanti nella loro esperien-          lui intende per perfezione.
 iniziato il tutto” la sua risposta è      za di vita, che hanno bisogno di co-
 stata “c’era in me una continua ri-       noscersi, apprezzarsi, sopportarsi,         Si inserisce in questa ricerca la
 cerca di perfezione”.                     accettarsi, correggersi, aggiungerei        chiamata cui noi, Oblate Aposto-
 Forse è il caso di chiedersi quale        anche amarsi. Dove però l’amore             liche Pro Sanctitate, desideriamo
 perfezione intendeva Gesù e qua-          cessa di essere una dichiarazione a         rispondere attraverso l’apostolato
 le perfezione, invece, è dettata dal      parole o un sentimento così alto da         della santità.
 nostro ego! A me sembra che, quel-        divenire irraggiungibile.                   Un servizio che chiede innanzitutto
 la dettata dal nostro ego, nasconda       “Vi è mai capitato di ascoltare il vostro   testimonianza, impegno costante a
 un bisogno di “tenere tutto sotto         bambino senza prestare veramente at-        fianco della gente di questa terra.
 controllo”. Un bisogno che ha a che       tenzione? Oppure di perdere la pazien-      Tentiamo di esserci con l’operosità
 fare con l’insicurezza, con la paura.     za mentre lo aiutate a fare i compiti?      delle nostre mani e la creatività che
                                           O di sentirvi in colpa perché pensate       si esprime nelle parrocchie dell’U-
 L’ansia di essere perfetti potrebbe       di non passare abbastanza tempo con         nità pastorale, là dove possiamo
 investire anche il nostro essere ge-      lui? Se avete risposto «sì» a una sola      dare il nostro contributo educativo.
 nitori.                                   di queste domande, siete umani, mera-       Accanto alla risposta personale,
 Essere genitori perfetti: un bell’i-      vigliosamente imperfetti” (Valentina        abbiamo la possibilità di esserci e
 deale! Siamo in tanti a rimuginare        Giordano)                                   di offrire delle proposte concrete
 questo sogno. Cosa significa essere       Non esiste un manuale che di-               e dedicate grazie al Centro Oreb,
 genitori perfetti?                        spensi ricette ad uso di genitori           quello che noi definiamo “un pic-
 Essere sempre sorridenti, dolci e         per divenire perfetti, né istruzio-         colo polmone di spiritualità”. Un
 premurosi; essere fermi e severi          ni che offrano soluzioni universa-          luogo fisico, accogliente, dove ave-
 all’occorrenza; essere attenti, ma
 non troppo; presenti senza soffo-
 care; non sbagliare mai; stimolare,
 incitare, incoraggiare; trascorrere
 tempo di qualità con i figli, senza
 tralasciare la quantità... insomma,
 essere perfetti. Tutto questo è solo
 una piccola parte di ciò che è ri-
 chiesto ai genitori ogni giorno.
 Ma non dai bambini.
 Cosa chiedono i bambini
 ai loro genitori?
                                                     Una istantanea del momento di festa dei giovani in Oratorio
 Forse chiederebbero loro di aver                       in prossimità della memoria di San Giovanni Bosco.

     Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019
10
Centro Oreb

                                              Centro Oreb                       Iniziative per tutta
                                           Prossimi appuntamenti                 l’Unità pastorale
                                                 Scuola
re la possibilità di fare “incontri”...                                      Lunedì 15 aprile, ore 20,30
con Dio nell’intimità del proprio             di preghiera                   Chiesa di Cazzago
cuore, con gli altri attraverso mo-                                          Penitenziale e confessioni per adulti
menti di riflessione e di confronto.         Don Sergio Passeri,             Martedì 16 aprile, ore 20.30
È prioritario per noi, non solo cam-        Don Daniele Mombelli             Chiesa di Pedrocca
minare con la porzione di umani-                                             Penitenziale e Confessioni per adulti
tà dove siamo state seminate, ma
                                              Scuola di preghiera            Mercoledì 17, ore 19.00 e 20,30
anche offrire, come possiamo, mo-
menti fecondi di preghiera, di ri-             Ore 20.30 - 22.00             Chiesa di Pedrocca
flessione e di scambio. Per cita-          La preghiera del ‘Corpo di        Confessioni per adolescenti
                                           Cristo’: pregare nella comu-      (1ª – 4ª superiore)
re i più recenti, ricordiamo le due
sere con lo psicoterapeuta Tonino               nione della Chiesa           Martedì 23 e mercoledì 24 aprile
Solarino che ha intrattenuto i gio-                                          Due giorni sulla Via Valeriana
vani genitori convenuti sul tema:           Martedì 30 Aprile                per preadolescenti
“ascoltare e parlarsi in famiglia”.       Pregare nel Corpo di Cristo:       Sabato 4 maggio 2019, ore 20.30
Una iniziativa di richiamo è stata la          convocati alla mensa          Rosario per tutta l’UP
serata di fraternità con condivisio-              della comunione            Partenza dalla Santella della Madon-
ne di esperienze, il 9 marzo, intito-     Mercoledì 8 Maggio                 na della Febbre a Cazzago
lata: “donne e uomini, un’alleanza        Pregare nel Corpo di Cristo:
                                                                             Sabato 11 maggio, ore 15.00
per la vita”. Sono state entrambe               una vita eucaristica         Oratorio della Pedrocca
esperienze di crescita e di condi-            (spiritualità dell’offerta)    Festa dell’adesione
visione per chi, come i genitori, è       Mercoledì 15 maggio                per Gruppi Betlemme
direttamente coinvolto nell’educa-        Pregare nel Corpo di Cristo:
zione delle nuove generazioni.                                               Lunedì 20 maggio 2019, ore 20.45
                                           il dono della riconciliazione     Convocazione
Molto significativi sono stati gli ap-    Mercoledì 22 Maggio
puntamenti del 30 e 31 marzo, le                                             Consiglio Unità pastorale
                                                Pregare con Maria:
giornate di spiritualità in prepa-                                           Lunedì 10 giugno 2019 - Ore 20.30
                                           icona/madre della Chiesa
razione alla Pasqua, aperte a tutti,                                         Anniversario Costituzione UP
dal tema “La santità... un cammino                                           Nella memoria di Maria
in cui vince l’amore! Hanno dettato        Esercizi spirituali               Santissima Madre della Chiesa
le meditazioni Michele Li Pira un          nella vita corrente               Giovedì 20 giugno 2019, ore 20.30
diacono e la moglie Giusy Schillaci.                                         Celebrazione del Corpus Domini
Dopo Pasqua, in maggio, nei giorni
                                                   10/11/12                  con processione a Bornato
30 aprile, 8, 15, 22 maggio alle ore
20.30 ospiteremo la scuola di pre-              GIUGNO 2018                   Celebrazione 70° di ordinazione
ghiera, guidata da don Sergio Pas-              ore 20.30 - 22.00                  di don Angelo Chiappa
                                                                              e del 50° di don Vittorino Bracchi
seri e don Daniele Mombelli.
Il 10/11/12 giugno gli esercizi spi-          S. E. Mons.                    Chiesa di Bornato e processione per
rituali nella vita corrente guidati dal
Vescovo di Bergamo, S. E. Mons.
                                            Francesco Beschi                           le vie di Bornato
                                                                                  A seguire scambio auguri
Francesco Beschi.                                                                 con rinfresco in Oratorio.
                                                   CENTRO OREB
Piccole luci nel panorama offusca-           SANTA MARIA DELL’ARCO
to dei nostri tempi, che, ci auguria-     MOVIMENTO PRO SANCTITATE
mo, possano diventare opportunità          Vicolo Sant’Antonio, 6 - Calino
di crescita personale e comunitaria       25046 Cazzago San Martino BS
per la nostra Unità Pastorale. Vi
aspettiamo, per camminare insie-               tel. 030.7254523 fax
me verso quella bella meta che è la                 030.7756028
santità!
             Le Oblate del Centro Oreb       www.centroorebcalino.bs.it
                              di Calino

                                                       Il Giornale di Bornato
                                                                                                                     11
Maggio con vera devozione

 Imparare
     a vivere con Gesù
                                          le occasioni per esprimere la nostra
                                          devozione a Maria.
                                          Devozione è una parola che meri-
                                          ta un approfondimento per poterla
                                          vivere in un modo corretto e puri-
                                          ficarla da tanti atteggiamenti e pra-
                                          tiche che spesso assumono aspetti
                                          poco corretti.
                                          La devozione è “il rivolgersi affettuo-
                                          so e riverente dell’anima a Dio, con l’a-
                                          more e il rispetto che riconosce essergli
                                          dovuti, e la riverenza stessa, il racco-
                                          glimento della mente e dello spirito, la
                                          compostezza negli atti che il colloquio
                                          con Dio impone” (Treccani).                        L’immagine della Madonna della Zuc-
                                          Un sondaggio tra i credenti mette                  chella, come quella della Pieve, indica
                                          Gesù molto più indietro nelle pre-                 Gesù.
                                          ferenze e nelle preghiere rispetto
                                          a Maria e ad alcuni santi; questa è                Maria sa che è solo a Dio che si deve
                                          una devozione malata che Maria ri-                 il culto, ma non è insensibile ai biso-
                                          fiuta categoricamente.                             gni di chi le sta vicino.
                                          Nei vangeli, Maria è la donna del                  Alle nozze di Cana, Maria si rivela
                                          silenzio, del nascondimento, ma                    quale madre che sa vedere i bisogni
                                          anche della fede assoluta nel suo                  dei due sposi, sa vedere le nostre
 La Madonna della Pieve, la più antica
                                          Signore Dio. Il suo “sì” detto all’an-             difficoltà e, con determinazione, in-
 immagine di Maria della Comunità di
                                          gelo nell’annunciazione diventa un                 tercede presso il figlio affinché non
 Bornato.

 S
                                          “sì” quotidiano al progetto di Dio                 ci abbandoni, ma ci accompagni
       iamo ormai alle soglie del         che si rivela nel volto di suo figlio.             nelle tribolazioni. «Non hanno più
       mese di maggio, mese dedica-       Lei conosce sempre più Dio perché                  vino». È lei, la madre, che ci è vicina
       to a Maria, madre del nostro       lo vede nel volto del Figlio: «Chi                 “ora e nell’ora della nostra morte”.
 Salvatore, Gesù Cristo. La nostra        vede me – ha detto Gesù – vede il Pa-              Nei vangeli Maria parla pochissi-
 Unità Pastorale è dedicata a Maria       dre». E chi meglio di una madre rie-               mo, ma in un’unica frase ci dice
 Santissima Madre della Chiesa e le       sce a guardare in profondità il volto              tutto quello che dobbiamo sapere:
 nostre comunità sono invitate a vi-      del proprio figlio?                                «Fate quello che lui vi dirà».
 vere questo mese con una particola-      Nei vangeli, spesso, Gesù non è                    In questo imminente mese di mag-
 re devozione verso Maria.                molto tenero con la madre.                         gio, viviamo la devozione a Maria
 In ogni paese, non solo nei nostri,      Già a dodici anni, quando si smar-                 con questa immagine: Maria è il dito
 sono presenti luoghi dedicati alla       risce nel tempio, Gesù rimprovera                  che ci indica Gesù; lei che lo ha ge-
 Madonna: pensiamo alla chiesa di         i suoi genitori: «Perché mi cercava-               nerato, lei che ce lo ha donato, ora
 Santo Stefano a Calino, in cui si ve-    te? Non sapevate che io devo occuparmi             lo pone davanti a noi come l’unico
 nera la Madonna di Santo Stefano,        delle cose del Padre mio?» (Lc 2, 49).             nostro maestro. È lui che ci salva, è
 la chiesa della Madonna della Zuc-       Un altro passo di Luca: «Beato il                  lui che ci vuole beati.
 chella a Bornato, la Madonna della       grembo che ti ha portato e il seno che             E Gesù, che tanto ha amato questa
 tosse a Pedrocca e, per finire, a Caz-   ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati           sua mamma, ce la dona, al discepo-
 zago dove la parrocchiale è dedica-      piuttosto coloro che ascoltano la parola           lo Giovanni, a tutta la sua Chiesa fa
 ta alla Natività di Maria Vergine.       di Dio e la osservano!» (Lc 11,7-8).               questo magnifico dono: «Ecco tua
 Senza contare le numerose edicole        E ancora in Luca: «Tua madre e i tuoi fra-         Madre».
 e santelle, che caratterizzano alcune    telli sono là fuori, e vogliono vederti». Ma       E così, viviamo questo mese di
 nostre vie e le statue che adornano      egli rispose loro: «Mia madre e i miei fra-        maggio con Maria, imparando da
 tanti giardini.                          telli sono quelli che ascoltano la parola di Dio   lei come vivere con Gesù.
 Nel mese di maggio si moltiplicano       e la mettono in pratica» (Lc 8,20-21).                                                R. F.

     Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019
12
Pedofilia nella Chiesa

Ascoltiamo
   il grido dei piccoli

D
         a tempo sentiamo notizie rela-       famiglie, i vicini di casa e perfino i
         tive a comportamenti di espo-        mullah o gli imam (leader religiosi
         nenti, anche molto influenti,        e maestri del Corano) hanno libero
della Chiesa cattolica che poco han-          accesso ai bambini e molti di loro
no a che fare con il ministero sacer-         abusano della fiducia che i genitori
dotale: si parla di pedofilia, di abusi       danno loro come supervisori, mole-              lità e la responsabilità.
sessuali su minori, ma mai come in            stando i figli che dovrebbero invece            Il grande Sinodo vaticano è giunto ad
questi ultimi mesi c’è stata una vera         solo istruire e controllare.                    una conclusione con l’annuncio di un
e propria presa di posizione da par-          Questo non vuol dire che tutti i ma-            Motu proprio di Papa Francesco, un
te del Santo Padre, al punto da con-          estri, allenatori, preti o mullah siano         documento dal titolo esemplificativo:
vocare un Sinodo dei presidenti delle         violentatori, ma la realtà è che alcuni         “ Sulla protezione dei minori e delle
conferenze episcopali da tutto il mon-        di essi lo sono. Quello che è peggio è          persone vulnerabili, per la prevenzio-
do. In 190, fra vescovi, cardinali e de-      che la nostra società ci insegna a fidar-       ne e il contrasto contro gli abusi nella
legati dei maggiori Ordini religiosi, si      ci ciecamente di queste persone, per            Curia romana e nello Stato della Città
sono dati appuntamento in Vaticano            la posizione e il ruolo che ricoprono           del Vaticano”. E questo è un impor-
per rispondere all’appello del Papa           all’interno della comunità.                     tante atto proprio perché ufficiale e
per “trovare risposte concrete e mettere      Proprio per dare una scossa a que-              che vincola il personale ecclesiasti-
a fuoco le strategie per combattere l’abuso   sto fenomeno il Sommo Pontefice ha              co in qualche modo a comportarsi in
sessuale dei bambini e l’abuso di potere e    voluto questi quattro giorni di in-             una certa maniera ai fini di protegge-
di coscienza da parte di coloro che hanno     trospezione per trovare il modo di              re i minori.
autorità nella Chiesa.”                       combattere la pedofilia tra il clero.           Già nove anni fa un intervento del
È chiaro il riferimento a vescovi, sa-        “Ascoltiamo il grido dei piccoli che            piamartino padre Pier Giordano Ca-
cerdoti e religiosi.                          chiedono giustizia. Grava sul nostro            bra, ex- direttore della Editrice Que-
La prima cosa che appare evidente è           incontro il peso della responsabilità pa-       riniana di Brescia, su l’Osservatore
che non si è parlato di qualsiasi abu-        storale ed ecclesiale che ci obbliga a discu-   Romano e ripreso poi anche dal Gior-
so sessuale, ma solo di quello relati-        tere insieme, in maniera sinodale, sincera      nale della parrocchia di Bornato, pro-
vo a minori. Non che tutti gli altri tipi     e approfondita su come affrontare questo        poneva il suo modo di superare la
di abusi siano meno importanti o non          male che affligge la Chiesa e l’umanità. Il     questione pedofilia, molto cavalca-
abbiano attirato interesse, ma certa-         Santo popolo di Dio ci guarda e attende         ta anche mediaticamente, con vere e
mente quello sui bambini, intesi come         da noi non semplici e scontate condanne,        proprie calunnie che hanno anche di-
parte debole, fa sì che la vicenda dei        ma misure concrete ed efficaci da predi-        strutto delle vite innocenti.
preti pedofili stia creando un certo          sporre. Ci vuole concretezza “ ha ripetu-       Il suo pensiero andava a quei pro-
smarrimento tra i fedeli, con gravi           to Francesco.                                   grammi “deleteri” che irridono ad
conseguenze sulla credibilità della           Già nell’agosto dello scorso anno il            ogni ideale e oggi fanno gli scandaliz-
Chiesa.                                       Papa aveva espresso il suo pensiero             zati, che non perdono tempo nell’ad-
È risaputo a livello mondiale che le          in una lettera pastorale rivolta a tutti        ditare l’untore.
vittime di abusi sessuali sono sem-           i cattolici del mondo, una lettera sen-         Mentre lui invece non si vergogna-
pre i membri più vulnerabili della            za precedenti, dove affermava : “Con            va di appartenere ad una catego-
società, come i rifugiati, i migranti, i      vergogna e pentimento, come comunità            ria di persone che hanno dedicato la
bambini, le persone disabili, le don-         ecclesiale, ammettiamo che non abbiamo          propria vita a preparare i ragazzi e i
ne e le minoranze. Il violentatore può        saputo stare dove dovevamo stare, che           giovani alla vita e che hanno dato il
essere chiunque, maschio o femmi-             non abbiamo agito in tempo riconoscendo         “buon esempio”, per saper distin-
na, anche se più comunemente è un             la dimensione e la gravità del danno che si     guere il bene dal male, il pulito dallo
uomo, e può appartenere a qualsiasi           stava causando in tante vite”.                  sporco.
religione e etnia.                            Ad ogni partecipante è stato fornito un         Ecco, non lasciamoli soli questi pre-
La cosa che accomuna i violentato-            sussidio che conteneva alcuni criteri           ti, non scagliamo facilmente la prima
ri è che hanno un facile accesso alle         che sarebbero stati oggetto di sviluppo         pietra. L’unico rammarico che forse
loro vittime, e godono sempre di una          durante il dibattito. Nella conferenza          hanno i nostri preti è solo quello di
posizione di autorità o potere che li         stampa di preparazione gli organizza-           non essere dei santi preti.
porta ad avere un rapporto di fiducia         tori hanno messo in luce tre argomenti          Abbiamo bisogno di questi santi
con i loro bersagli. Così i maestri,          sui quali si sarebbero concentrati sforzi       preti.
gli allenatori, i membri adulti delle         e attenzione: la trasparenza, la credibi-                            Piermario Inverardi

                                                                 Il Giornale di Bornato
                                                                                                                                   13
Realtà del territorio - Il Tempo giusto
 Gli anni in tasca 2019                                                               sono e per come sono. Anche da un
                                                                                      punto di vista dei ruoli genitoria-
 I genitori                                                                           li, capita che oggi i padri facciano
                                                                                      da babysitter, una sorta di prolun-
       tornano a scuola                                                               gamento delle madri. Rispetto al
                                                                                      tema dell’autonomia, la dottoressa

 N
           ell’ambito del progetto “Il                                                Scalari ha sottolineato che autono-
           tempo giusto”, si è svolta                                                 mia è dipendere fortemente dagli
           nei mesi di Gennaio e Feb-                                                 altri. Autonomia non è fare ciò che
 braio 2019 la nona edizione di “Gli                                                  si vuole ma viene da una buona e
 anni in tasca”, il percorso formati-                                                 sana dipendenza. I ragazzi fatica-
 vo rivolto ai genitori, educatori, al-                                               no a stare dentro le relazioni, an-
 lenatori sportivi ed insegnanti dei                                                  che quelle con gli adulti in quan-
 ragazzi preadolescenti ed adole-          la. Il loro “racconto” si è sofferma-      to tra loro stessi vi sono delle forti
 scenti.                                   to sui fenomeni del bullismo e del         dissonanze. Anche tra Famiglia e
 Il tema che ha fatto da sfondo al         cyberbullismo, ponendo attenzio-           Scuola vi è paura gli uni degli altri.
 percorso è stato il rispetto, inteso      ne all’importanza del ruolo genito-        I ragazzi stanno in mezzo, timorosi
 come fondamentale valore da re-           riale, ma anche dell’adulto in gene-       del giudizio di tutti. In realtà i ra-
 cuperare, in quanto troppo spes-          rale, in un’ottica di responsabilità       gazzi devono avere dei riferimenti
 so dimenticato o superato da uno          e corresponsabilità educativa. An-         solidi e consultabili. Quando sono
 stile di vita improntato sull’indif-      che le Parrocchie, la Scuola ed il         in crisi i nostri figli consultano le
 ferenza, sull’autoreferenzialità, se      Servizio Sociale hanno portato la          voci interne, per sapere che cosa
 non addirittura sull’egoismo e sulla      loro esperienza con il mondo ado-          fare, dove andare. Se non riescono
 sopraffazione. Parlare di rispetto ha     lescenziale, concentrandosi non            a trovare aiuto nelle voci interne si
 significato parlare di relazioni che      solo sulle difficoltà e le emergenze       sentiranno profondamente soli. Ai
 danno vita, relazioni generative e ri-    educative, ma sulle potenzialità e         ragazzi dobbiamo dare la possibi-
 generative. Quando uno offre all’al-      le risorse che i ragazzi hanno e che       lità di sbagliare, di deviare senza
 tro ciò di cui ha realmente bisogno       spesso faticano a mettere in gioco.        farsi troppo male. I no devono es-
 allora parliamo di rispetto e di rela-    La vera sfida educativa è quella di        serci, non molti, ma chiari, affinché
 zioni vere, autentiche. E dalla loro      esserci come adulti credibili, affi-       possano imparare a stare dentro
 qualità dipende la nostra vita.           dabili e propositivi.                      dei vincoli.
 Questi contenuti sono stati affron-       Il secondo incontro, di Venerdì            Il terzo ed ultimo incontro del 27
 tati in tre serate, di cui la prima te-   8 Febbraio, ha visto il ritorno del-       Febbraio con la Dottoressa Manue-
 nuta dai principali rappresentanti        la Dott.ssa Paola Scalari, Psicote-        la Marchetti aveva per titolo Fati-
 della rete istituzionale del proget-      rapeuta e Formatrice che anche in          ca, amore, delusione - Come tra-
 to Il tempo giusto, la seconda dalla      altre occasioni è stata ospite degli       smettere ai nostri figli valori che
 Dott.ssa Paola Scalari e la terza dal-    Anni in tasca. Il titolo della sera-       oggi nessuno insegna più. La re-
 la Dott.ssa Manuela Marchetti.            ta era Quando autonomia non si-            latrice ha portato alcuni dati sulla
 Entrando nel merito del primo in-         gnifica bastare a se stessi - Educa-       percezione dei ragazzi rispetto ad
 contro, tenutosi il 30 Gennaio, dal       re i figli a coltivare i propri talenti    alcune questioni importanti della
 titolo La scuola e i genitori, gli        come un dono. La relatrice ha spie-        vita. Secondo i ragazzi le persone
 oratori, l’amministrazione comu-          gato l’importanza di mantenere             deludono tutte e sempre, compre-
 nale si raccontano - Il loro punto        viva la curiosità nei confronti dei        sa la famiglia. Sostengono che nes-
 di vista sui nostri ragazzi oggi, l’o-    ragazzi, una sana curiosità volta          suno parli del dolore e della mor-
 biettivo era quello di dare voce ai       alla costruzione di una relazione          te. Sentono di vivere in una società
 rappresentanti delle diverse realtà       intesa come nutrimento. Molte vol-         molto complessa e faticano a “star-
 componenti la Rete Istituzionale,         te, invece, succede che non tenia-         ci dentro”, ad avere figure stabili di
 portando opinioni e riflessioni sul       mo aperta la possibilità di scoprire       riferimento. Per quanto riguarda il
 mondo dei ragazzi oggi. Partico-          di più chi sono i nostri figli, i nostri   loro linguaggio emerge che i ra-
 larmente significativo è stato l’in-      adolescenti, ma diamo per scontato         gazzi oggi non riescono a comuni-
 tervento di un gruppo di genitori         di sapere tutto oppure stabiliamo a        care: nell’era digitale e della comu-
 che ha partecipato attivamente alla       priori come dovrebbero crescere.           nicazione, in realtà non conoscono
 progettazione di questa edizione          L’altro (il figlio/a) non deve essere      nulla delle parole, il loro significa-
 dedicandosi ad alcuni contenuti da        la nostra proiezione. I figli ci chie-     to, non sono consapevoli di come
 loro affrontati insieme alla Scuo-        dono di voler bene loro per ciò che        le utilizzano. E insieme alle parole,

     Il Giornale di Bornato - n. 148 - Pasqua 2019
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