Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International

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Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
ANNO XV

          N°32
          DICEMBRE 2019

  Obiettivo
Empowerment
Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
Il Soroptimist International è un’associazione mondiale di donne impegnate a promuovere attraverso azioni concrete il potenziale delle don-
                            ne, le pari opportunità, la promozione dei diritti umani, l’accoglienza, la trasparenza e l’accettazione della diversità. La mission è sostenere
                            l’avanzamento della condizione femminile e creare opportunità per trasformare la vita delle donne attraverso la rete globale delle socie e la
                            cooperazione internazionale. E favorire e migliorare l’accesso delle donne alla giustizia, all’educazione, all’empowerment, alla leadership, oltre a

La Voce de
                            contrastare la violenza di genere. I valori sono diritti umani per tutti, pace, trasparenza, sistema democratico nelle decisioni.

Rivista trimestrale del Soroptimist International d’Italia

Direttrice responsabile                                                  Anno XV Numero 32 dicembre 2019
Francesca Visentin
                                                                         Rivista trimestrale di informazione del
Direttrice editoriale                                                    Soroptimit International d’Italia
Mariolina Coppola                                                        Via Cenuschi, 4 - 20129 Milano

Segretaria di redazione                                                  Registrazione tribunale di Milano
Carlotta Ferrari Lelli                                                   n°18 del 18/01/2010

In redazione
Carlotta Ferrari Lelli
Adriana Bazzi
Linda Luberto
Mara Costantino
Damiana Schirru
Federica Augusta Rossi

Progetto editoriale e coordinamento
Francesca Visentin

Hanno collaborato
Michela Marzano
Magda Bianco
Cristina Obber
Anna Paola Merone
Cristina Greggio

Progetto grafico
Kulta Srl

Stampa
Tecnostampa - Pigini Group Printing Division
Loreto - Trevi

sep@soroptimist.it
www.soroptimist.it
Twitter @SIItalia
Instagram italiasi

La redazione si riserva di intervenire e modificare i testi che saranno pubblicati.
Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia e ogni altra forma, se non autorizzata dall’editore.
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Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
Sommario

elle Donne
 Editoriale presidente Mariolina Coppola                                Pag.   4
 Intervento direttrice La Voce delle Donne                              Pag.   6
 Articolo Obiettivo Empowerment                                         Pag.   8
 Rubrica Michela Marzano “Briciole”                                     Pag.   10
 Inchiesta le ragazze dell’hockey di Mara Costantino                    Pag.   12
 Intervista Luisa Garriba Rizzitelli di Federica Augusta Rossi          Pag.   14
 Rubrica Cristina Obber “L’altalena”                                    Pag.   16
 Inspiring girl di Valore d e le Role Model di Damiana Schirru          Pag.   18
 Intervista Antonella Viola di Francesca Visentin                       Pag.   20
 Rubrica Adriana Bazzi “Una questione di genere”                        Pag.   24
 Progetto Bocconi e Soroptimist Donne e Leadership di Damiana Schirru   Pag.   26
 Rubrica Magda Bianco “Finanza E Gender Equality”                       Pag.   28
 Intervista Lilli Gruber di Francesca Visentin                          Pag.   30
 Rubrica Cristina Greggio “Cultura&Impresa”                             Pag.   32
 Rubrica Linda Luberto “L’intervista”                                   Pag.   34
 Rubrica Anna Paola Merone “Parole Alla Moda”                           Pag.   36
 Notizie dai Club                                                       Pag.   38
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Buone pratiche per un reale cambiamento

Parità e gender equality:
noi iniziamo da qui
    di MARIOLINA COPPOLA*

      “        Quando sono stata a Ginevra a fine ottobre alla preparazione del Forum Generation Equality
               2020, organizzato da UnWomen, in collaborazione con la società civile, ho pensato che non ci
               fosse modo migliore di celebrare il 25esimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione di
               Pechino e della piattaforma di azione.
               Questi giorni alle Nazioni Unite per Beijing +25, in previsione di Mexico il 7/8 maggio e di Parigi
               il 7/10 luglio, hanno confermato un forte segnale di risveglio d’iniziative a venticinque anni dalla
               quarta conferenza mondiale sulle donne a favore dei diritti, facendo un bilancio sulla situazione
               attuale e dei progressi compiuti, mostrando esempi di buone pratiche internazionali, da po-
               ter replicare, ed elaborando un programma di misure concrete per realizzare gli obiettivi citati
               nell’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ”Trasformare il nostro mondo”.
                La campagna intergenerazionale chiamata ”Generation equality: realizing women’s rights for
               an equality future ”segna un importante momento di consapevolezza sull ’empowerment del-
               le giovani donne. Il Forum, una pubblica agorà per la parità di genere, coinvolge i governi, il

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business, i cittadini, i parlamentari,    sce Wikipedia le soroptimiste) che        rallentare per promuovere la con-
la società civile, le associazioni, con   sentiva l’esigenza di un patto con i      sapevolezza della necessità di un
un focus particolare sull’intergene-      propri figli per raggiungere obiettivi    approccio di genere per uguaglianza
razionalità in collaborazione degli       che agli occhi di molte amiche sem-       e parità, attraverso un vero cam-
stakeolder, delle parti interessate       bravano scontati e forse polverosi:       biamento culturale della società.
insomma.                                  la partecipazione politica, quella        Poi ho letto il rapporto del HCE (Haut
Negli stessi giorni usciva il libro di    alle decisioni di potere, l’occupazio-    conseil a l’egalite entre les femmes
Lilli Gruber, temutissima giornalista     ne che calava alla presenza di gio-       et les hommes) delle principali rea-
che incita le donne a esercitare il       vani figli, la scelta di non metterne     lizzazioni della Francia negli ultimi
potere contro la politica maschili-       al mondo un secondo, la necessità         cinque anni. L’affermazione di una”
sta con un semplice monito: “Fatevi       di far fronte al gender pay gap at-       diplomazia femminista”, con l’obiet-
avanti! Avere potere significa avere      traverso un migliore bilanciamento        tivo di rinforzare la coerenza nella
potere di decidere e quindi di poter      fra vita professionale e privata, un      politica nazionale e internazionale
cambiare. Studiate, studiate, stu-        approccio diverso per colmare il          nella sua dimensione economica,
diate, non cercate scappatoie e facili    divario digitale e tecnologico, la vio-   d’influenza, culturale, educativa e di
soluzioni”.                               lenza contro le donne, la mancanza        cooperazione allo sviluppo. La stra-
Erano mesi che lavoravo sulle mie         di vere statistiche di genere, ma so-     tegia nazionale per l’uguaglianza
linee programmatiche: una strate-         prattutto di una vera prospettiva di      fra donne e uomini (2018/2022), un
gia che potesse abbracciare tutte le      genere per formulare piani strategi-      obiettivo da 700 milioni di euro di
azioni per superare le ineguaglian-       ci e mirati.                              cui 120 vanno ad aiutare i movimen-
ze di genere e raggiungere le pari        Questa coincidenza fra centinaia di       ti che si occupano di diritti e della
opportunità fra uomini e donne,           donne potenti di tutto il mondo che       condizione femminile, l’adozione di
attraverso un’azione di implemen-         si riuniscono all’Onu e di una giorna-    una strategia francese per i diritti
tazione, di monitoraggio e di valu-       lista di ferro che parla di determina-    riproduttivi. Scenari molto diversi,
tazione delle buone pratiche con un       zione e di coraggio per raggiungere       in cui i metodi egli strumenti per le
patto intergenerazionale. Un atteg-       il potere di cambiare le regole, mi ha    azioni sono incorporati in una pro-
giamento etico e responsabile ver-        confermato che ogni giorno dell’an-       spettiva di genere in ogni fase del
so l’ambiente e la salute, passando       no W 364 (meno l’8 marzo) lavorerò        programma politico. E noi?

                                                                                                                       ”
dall’incremento del tasso di natalità     per i diritti delle donne e che il mot-   Cominciamo da questo numero della
per arrivare ad uno Sviluppo Soste-       to scelto per la campagna antivio-        rivista sull’empowerment femminile
nibile. Erano mesi che mi chiedevo        lenza ”orange the word” Decido Io,
se la mia non fosse un’ossessione         è la dimostrazione che vecchie ra-        *Presidente nazionale
da strana femminista (come defini-        gazze come me non si faranno mai          Soroptimist International Italia

                                                                                                                        5
Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
La svolta è dietro l’angolo: noi ci siamo

Un nuovo mondo è possibile
di FRANCESCA VISENTIN

    “       “La voce delle donne” da questo numero diventa un vero giornale, che fa sentire forte e chiara
            la voce di Soroptimist. Articoli e rubriche sui principali temi di attualità su parità, empowerment,
            cambiamento culturale, per fare parte della svolta in atto. Un cambiamento lento, ma inesora-
            bile, che sta invadendo ogni ambito della società: lavoro, scienza, università, sport.
            La parità, quella vera, non può più essere rimandata a data da destinarsi. Va realizzata qui e
            ora. Su questo fronte c’è l’impegno di moltissime donne, ogni giorno, in ogni campo. E l’impegno
            forte e costante di Soroptimist, con la presidente Mariolina Coppola in prima fila, in ogni luogo
            e in ogni contesto in cui c’è da fare sentire la voce delle donne e sostenerle.
            Ci vorrà del tempo, ma nessuna di noi si ferma né si scoraggia. Spiragli concreti sono all’orizzonte.
            Ne cito solo alcuni. La nomina a direttrice Istat di Linda Laura Sabbadini. Nell’aprile del 2016 era
            stata rimossa dalla sua carica di direttrice del dipartimento di statistiche sociali ed ambientali
            dell’Istat. Con grande sconcerto di tutti. Ora, dopo tre anni, Linda Laura Sabbadini professionista
            tra le più competenti in Italia, è di nuovo direttrice del Dipartimento delle Statistiche Sociali e
            Ambientali dell’Istat, unica carica riconosciuta a una donna all’interno dell’Istituto Nazionale di
            Statistica.
            E ancora: dopo 131 anni il Financial Times ha una direttrice donna, Roula Khalaf, libanese. Se non
            è una svolta questa. Certo, l’Italia è ancora indietro, soprattutto nell’informazione e nei mass
            media. I vertici dei giornali italiani sono tutti saldamente comandati da uomini, a parte due
            recenti eccezioni, La Nazione con la direttrice Agnese Pini e Il Manifesto, con la direttrice Norma
            Rangeri.

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Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
E pensiamo alle due professioniste          Qui noi ci proviamo, a dare il nostro
elette ai vertici dell’Unione Europea:      contributo per un cambiamento re-
alla presidenza della Commissione           ale. E questo numero è un viaggio
Ue, Ursula von der Leyen. Alla guida        nel cuore dell’empowerment con
della Bce, Christine Lagarde, attuale       grandi protagoniste, nell’economia,
direttrice del Fondo monetario in-          nella cultura, nella scienza.
ternazionale. Si tratta di “glass cliff”,   Con noi, in ogni numero della rivista,
il precipizio di vetro? Quando c’è          ci saranno ospiti fisse le protagoni-
una situazione disperata ci si affida       ste delle rubriche, che ringraziamo
a una donna, se ha successo meglio.         infinitamente: la filosofa e scrittri-
Se fallisce, si potrà dire che le don-      ce Michela Marzano, l’attivista per
ne sono incompetenti. La logica può         i diritti e giornalista Cristina Obber,

                                                                        ”
anche essere questa. Ma da sempre           l’economista Paola Bianco, solo per
le donne, in ogni lavoro, hanno do-         citarne alcune.
vuto misurarsi con il “glass cliff”.        Buona lettura
Ogni studio e statistica, negli ultimi
anni, ha ribadito che quando al ver-        *giornalista, direttrice
tice di aziende o istituzioni ci sono       rivista “La Voce delle Donne”
donne, cresce il Pil e le cose vanno
meglio. Anche il recente studio di
Women in the Workplace su 250mila
persone, evidenzia l’importanza di
favorire diversità di genere e in-
clusione nel mondo del lavoro, per
rilanciare l’economia. Quel “gradino
rotto”, si chiama così il fenomeno
delle donne sempre avanti negli
studi rispetto agli uomini, ma poi
“fermate” nella carriera, va “aggiu-
stato” al più presto.
Cambiamento culturale, innanzi
tutto. Che passa anche attraverso
l’informazione, i giornali.

                                                                                      7
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Obiettivo
                        empowerment
                    Come fare emergere
                    il talento femminile

                                                            empow
    “Le Contemporanee” e “Gruppo Empowerment Concreto”
Parità di genere, per cambiare società e cultura. Il        prese e in ogni ambito della società. Tra le esperienze
primo passo è puntare all’empowerment femminile,            più importanti in Italia, in questo momento, ci sono
quella fiducia in sé che permette alle donne di spic-       quelle portate avanti da Le Contemporanee e da “Più
care il volo. E fare emergere il talento. Dallo sport,      donne al voto” del Gruppo Empowerment Concreto con
alle imprese, alla cultura, l’onda del cambiamento sta      la Scuola di Politica per giovani donne “Prime Minister”,
prendendo forza e inizia a travolgere qualche ostaco-       promossa in Sicilia da Movimenta e Farm Cultural Park.
lo e sbarramento. Competenza, innovazione e consa-          Una start up sociale e digitale e un network tutto fem-
pevolezza devono costruire una società (e un’econo-         minile compongono il progetto Le Contemporanee di
mia) migliore, eliminando il gender gap. Se il soffitto     Valeria Maneri, Cristina Sivieri Tagliabue e Sara Di Pie-
di cristallo resta ancora irraggiungibile per le donne in   tro, nato per contrastare le enormi differenze che an-
molti settori, non bisogna rassegnarsi a restare incol-     cora esistono in Italia tra uomini e donne nei posti di
late a pavimenti appiccicosi.                               potere, nella retribuzione e nell’autorevolezza dei ruoli.
Ne sono convinti donne e uomini impegnati per un            “Ci siamo accorte che le idee per raggiungere una vera
cambiamento concreto, sia nel welfare che nelle im-         parità di genere ci sono, soprattutto nell’associazioni-

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Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
Empowerment al femminile

                                                               pegnati per raggiungere insieme la parità di genere.
                                                               “Vogliamo creare un ponte tra società civile e associa-
                                                               zioni sui temi del welfare, cultura e imprese”, spiega Eva
                                                               Vittoria Cammerino. Sono nate poi la pagina facebook
                                                               “Più donne al voto”, coordinata da Daniela Poggio e tre
                                                               gruppi di lavoro che hanno portato a due proposte di
                                                               legge: portare il congedo paternità a tre mesi e combat-
 smo, ma quello che manca sono i finanziamenti e il            tere gli stereotipi nei libri di testo. Sempre da Fusacchia,
 coordinamento – fa notare Valeria Maneri - . Il femmi-        come ideatore con Florinda Saieva e Andrea Bartolini,
 nismo storico poi fa fatica a intercettare e coinvolgere      è partito il progetto della Scuola di Politica per giovani
 le nuove generazioni. Come cambiare le cose? E come           donne “Prime Minister” a Favara in Sicilia, promossa da
 mettere insieme il passato con la contemporaneità?            Movimenta e Farm Cultural park. Co-fondatori Florinda
 Abbiamo pensato a una start up sociale e digitale e           Saieva, Denise Di Dio, Eva Vittoria Cammerino, Angela
 così è nato Le Contemporanee”. Una realtà che entra           Laurenza. Sponsor della prima edizione di “Prime Mini-

werment
 nelle aziende con incontri e consulenze per cambia-           ster”, Junior Achievement, Global Thinking Foundation e
 re la mentalità e l’approccio e diffondere la cultura         Prioritalia, guidate da tre donne trascinanti, Miriam Cre-
 della parità. Ma anche una realtà di comunicazione            sta, Claudia Segre, Marcella Mallen.

 moderna, capace di dialogare con le giovani generazioni       “Se vogliamo migliorare il futuro, dobbiamo permet-
 attraverso i social e i nuovi media. “Lecontemporanee.it      tere alle ragazze di esprimere tutto il loro potenziale e
 è una piattaforma digitale aperta a proposte e contri-        diventare giovani leader”, sottolinea Alessandro Fusac-
 buti, che mette l’infrastruttura digitale a disposizione di   chia. “Ispiriamo e accompagniamo ragazze tra i 14 e i
 tutti. In più, alimenta un forum su macro tematiche, che      19 anni in un percorso di formazione e scoperta della
 vanno dal lavoro 4.0 alla rivoluzione digitale di genere,     politica e delle loro capacità come leader”, fa notare
 alla lotta alla povertà con i nuovi strumenti di welfare      Denise Di Dio, presidente di Movimenta. “Partiamo
 – dice Valeria Maneri - . Tra le proposte c’è allo studio     dalla Sicilia, una terra rinata negli ultimi anni grazie a
 l’ipotesi di creare un’authority contro le discriminazioni    investimenti su cultura e bellezza – afferma Florienda
 di genere. Un organismo indipendente dal potere che           Saieva, fondatrice di Farm Cultural Park con Andrea
 vigili sulle reali pari opportunità in aziende e enti, una    Bartoli - . Esporteremo poi il progetto in altre regioni di
 specie di antitrust della discriminazione, con potere an-     Italia”. Al centro di ognuno di questi progetti c’è sempre
 che di sanzionare”.                                           l’obiettivo di implementare l’empowerment, in modo
 L’impegno del network Le Contemporanee punta molto            da arrivare a eliminare ogni disparità di genere. Perché
 sui nuovi media e ha già un grande seguito sui social,        un Paese dove il gender gap impera non progredisce,
 sia su Instagram che su Facebook, dove comunicano con         nemmeno economicamente.
 oltre 32mila follower.
 Il Gruppo Empowerment Concreto, è nato nel gennaio
 2019 per iniziativa di Alessandro Fusacchia, parlamen-
 tare del Gruppo Misto, insieme a donne e uomini im-

                                                                                                                         9
Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
Twitter:
                                                                                                  @MichelaMarzano

                  BRICIOLE
                                 di     MICHELA MARZANO

       Con la fiducia
        in sé stesse
       alla conquista
         del mondo

Si può amare un’altra persona se        stare da soli, a avere fiducia in noi, e   plicato. Vi ricordate cosa scriveva
non ci si ama? In realtà no.            quindi a non sbriciolarci e a soprav-      Kafka nella sua bellissima Lettera al
È difficile. Difficilissimo. Pratica-   vivere anche se gli altri ci abbando-      padre?
mente impossibile.                      nano, ci tradiscono o ci feriscono.        “Se mi mettevo a fare qualcosa che
Il “poter-essere-soli” infatti, come    Possiamo amare, quindi, solo se ci         non ti piaceva, e tu mi predicavi
scrive il filosofo tedesco Axel Hon-    amiamo già da soli. Il che, in gene-       l’insuccesso, il rispetto della tua
neth, “costituisce il polo soggetti-    re, è possibile se, quando eravamo         opinione era tale che l’insuccesso
vo di una tensione intersoggettiva,     piccoli e dipendevamo in tutto e           era inevitabile”. Ed è così che, pian
della quale il secondo polo è la        per tutto dal papà o dalla mamma,          piano, il giovane Kafka perde fiducia
capacità di fusione illimitata con      i nostri genitori sono stati capaci di     in sé e immagina di non valere nien-
l’altro”.                               amarci, riconoscerci e accettarci.         te. Sempre e comunque giudicato,
D’accordo, detto così si capisce        Aiutandoci così a capire che era-          per non si sa bene cosa, da non si
poco! Lo ammetto. Ma se faccia-         vamo preziosi e importanti. Senza          sa bene chi. Come il protagonista del
mo un piccolo sforzo e andiamo          bisogno di fare niente. Solo perché        Processo.
oltre la confusione che possono         esistevamo. E se invece qualcosa è         Che è certo un enorme capolavoro,
creare termini come “polo sogget-       andato storto? Se non siamo stati
tivo”, “tensione intersoggettiva” e     amati e riconosciuti e accettati?
“fusione illimitata”, quello che dice   Se non abbiamo potuto capire che
Honneth, in fondo, è chiaro: pos-       eravamo preziosi così come erava-
siamo amare – e quindi lasciarci        mo, senza bisogno di fare niente,
andare e fidarci e scommettere e        solo perché esistevamo?
abbandonarci – se e soltanto se         Se non abbiamo fiducia in noi stessi?
abbiamo pian piano imparato a re-       Beh, allora tutto è molto più com-

10
Empowerment al femminile

ma che la dice anche lunga sull’u-       non appena si fa la pace con i propri
niverso carcerale in cui viveva          ricordi.
dell’autore. Certo, è il Super-io –      È già tutto diverso quando si trova
che è l’introiezione dello sguardo       la forza di “tradire” quello che non
dei genitori – che nella vita ci spin-   ci è stato trasmesso con amore, ma
ge a dare il meglio di noi.              ordinato, con la minaccia implicita di
Ma quando questo sguardo non ci          essere un giorno diseredati.
ha rassicurato, il Super-io può an-      Tradire il “non-riconoscimento” per
che diventare tirannico, impeden-        non “tradire” più se stessi, quindi!
doci non solo di amare gli altri e di    E cominciare a credere in se stessi e
credere in loro, ma soprattutto di       amarsi. Condizione necessaria, an-
amare se stessi e di avere fiducia in    che se non sufficiente, per credere
noi. Ecco perché, quand’è così, bi-      negli altri, amarli, e aver fiducia in
sogna ricominciare tutto da capo.        loro.
Quand’è così, si deve imparare da
soli ad amarsi, a riconoscersi, ad
accettarsi. Altrimenti non c’è nien-
te da fare. Non ameremo e non sa-
remo amati, anche se ci mettiamo
tutta la forza di volontà di cui sia-
mo capaci. L’amore infatti, con la
forza volontà, non c’entra proprio
niente.
Ed è solo quando la smettiamo
di volere e di controllare sempre
tutto che l’amore può finalmente
accadere.
Insieme alla fiducia in noi stessi e
alla certezza di essere importanti.
Senza passare il tempo a sperare
che forse un giorno tutto sarà di-
verso. Perché è già tutto diverso,

                                                                                            11
Anita, Nadia, Carola e le altre:
   forza, passione, talento

Le ragazze dell’hockey
                                               di MARA COSTANTINO

Le ragazze dell’hockey in Italia sono una forza. L’em-      di solito più veloci nel prendere decisioni, hanno tutte
powerment ce l’hanno come vocazione, il talento e           le carte in regola per prevalere in campo. L’obiettivo del
la grinta lo dimostrano in pista. La federazione Ita-       mondo dell’hockey in questo momento sono le Olimpia-
liana Sport del Ghiaccio (Fisg) è una fucina di giovani     di Invernali Milano-Cortina 2026. Le donne sono meno
campionesse, decise a prendersi cio’ che si meritano,       degli uomini in questo sport, ma ciò significa anche che
compresi stipendi da professioniste e il giusto ricono-     hanno meno avversarie da battere. E questo parados-
scimento come atlete. Perchè il problema, nell’hockey       salmente è un punto a favore. Oggi molte ragazze si
come in tutti gli sport femminili in Italia, è proprio      formano nei campionati misti, giocando con i ragazzi.
questo: le atlete non sono riconosciute professioniste      Al momento infatti l’esigenza è fare partecipare le ra-
e non prendono uno stipendio (lo spiega bene Luisa          gazze a un maggior numero di partite di campionato.
Garriba Rizzitelli nell’intervista che segue).              “I maschi giocano in media 45 partite di regolar season
Considerato nell’immaginario comune uno sport ma-           - spiega Andrea Gios, presidente della Federazione Ita-
schile, l’hockey richiede invece più velocità di reazio-    liana Sport del Ghiaccio - . Questo è il numero minimo
ne e riflessi pronti che forza fisica. Le ragazze quindi,   di match per raggiungere un buon livello. Le ragazze

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Empowerment al femminile

                                                          Thun, perchè studia diritto internazionale a Ginevra. È
                                                          capitana della Nazionale italiana senior. “Con l’hockey
                                                          sono diventata una dura, divertendomi”, dice. Il pay gap
                                                          nello sport? “Essere pagate meno è dovuto alla minore
                                                          visibilità e seguito di pubblico del campionato femmini-
                                                          le - sostiene Carola - . Bisognerebbe rilanciare l’hockey
                                                          femminile”.
                                                          Massimo Fedrizzi, allenatore di Nazionali femminili ju-
                                                          nior e senior, spiega: “Alle Olimpiadi invernali del 2026
                                                          le ragazze devono arrivare preparate. Stiamo lavorando
invece giocano solo 10-12 partite. La soluzione che
                                                          molto, la preparazione fisica sarà utile a colmare il di-
stiamo valutando è coinvolgere le squadre femminili
                                                          vario che esiste con le Nazionali femminili che vengono
nel campionato maschile U15 per permettere loro di
                                                          da Paesi dove c’è una lunga e consolidata tradizione
misurarsi nel maggior numero di incontri e sfruttare
                                                          hockeistica. La passione sportiva aiuta anche nella vita.
al massimo i sei anni che mancano per le Olimpiadi di
                                                          È dimostrato che le ragazze che si realizzano nello sport
Milano-Cortina”.
                                                          hanno successo pure nella professione: l’hockey insegna
Molti i talenti della Nazionale femminile di Hockey,
                                                          determinazione e conciliazione”
ognuna di loro ha già vinto una sfilza di medaglie.
Anita Muraro, 19 anni, di Asiago, è una delle promes-
se. Si è formata nell’Hockey Club Asiago Junior, poi ha
studiato in Canada e giocato nella squadra Oakville
Hornets, nell’Appleby College e in formazione mista
nell’Asiago U17. Ora è nelle Ladies Lugano e studia
economia e management all’Università Bocconi. “In
Italia l’hockey è ancora visto come sport maschile, ci
sono molti pregiudizi - dice Anita - . La velocità, la
tecnica, la testa delle atlete possono colmare il gap
nei confronti dei maschi. Noi in pista siamo più con-
centrate, anche perchè dobbiamo dimostrare di più”.
Nadia Mattivi, 19 anni, formata nel Hockey Club Pinè
(Tn), ha giocato anche nel campionato svedese con la
maglia del Linkoping. Ora studia alla Boston Univer-
sity. “Lo svantaggio di essere donna in un ambiente
maschilista si è trasformato per me in uno dei van-
taggi più potenti della mia crescita personale - rac-
conta Nadia - . In un mondo in cui sei presa di mira
se dal casco ti esce una coda di capelli, sei costretta
a stringere i denti. Questo mi ha resa più forte e de-
terminata. E giocare in Nazionale mi ha dato molto
dal punto di vista relazionale e umano. Ho conosciuto
compagne che mi hanno dato tanto e mi hanno inse-
gnato l’integrazione, il rispetto, la coesione”.
Carola Saletta di Moncalieri (To), formata nel Hc Val-
pellice, ora gioca nella squadra Svizzera EV Bomo

                                                                                                                13
Le campionesse e l’impegno
       dell’associazione Assist
       Vincenti nello sport,
        ma senza diritti
                                           di FEDERICA AUGUSTA ROSSI

               Luisa Rizzitelli: “Sostegno alla maternità
         e professionalità da riconoscere. Battaglie di civiltà”
Da vent’anni al fianco delle donne sportive, atlete          stereotipo secondo cui un’atleta che ha un figlio non
agoniste e appassionate di sport, per diffondere una         può tornare a fare performance di alto livello. Un valore
cultura di parità in uno dei settori dove la discrimina-     simbolico molto importante». A rafforzare e veicolare il
zione di genere è più diffusa. È Assist l’associazione       provvedimento, uno spot promozionale trasmesso sulle
nazionale atlete, che ha già ottenuto significativi suc-     reti Rai e una campagna di comunicazione e promo-
cessi, tra cui recentemente l’approvazione da parte          zione curata dall’associazione Assist. Testimonial dello
del governo del Fondo maternità per le atlete: i milio-      spot, la pallavolista azzurra Eleonora Lo Bianco, da poco
ne stanziato. «È una cosa monumentale, le donne in           diventata mamma della piccola Emma: «La maternità –
Italia quando fanno sport hanno un problema gigan-           dice Eleonora Lo Bianco - è assolutamente compatibile
tesco e invece hanno bisogno di tutele – commenta            con lo sport di alto livello. Rispetto e pari opportunità
Luisa Garriba Rizzitelli, presidente Assist - . Il governo   sono un diritto di ogni singola atleta».
ha fatto un passo importante, si deve abbattere lo

14
Assist
 Quali sono gli obiettivi di “Assist”?
 “Vogliamo soprattutto sensibilizzare l’opinione pubblica,
                                                                     Empowerment al femminile

 coinvolgere le istituzioni sportive, politiche ed europee,
 interessare i media – spiega Luisa Garriba Rizzitelli - .
                                                              “È impensabile che per le donne atlete la pratica del-
 L’informazione e la partecipazione di tutte le compo-
                                                              lo sport ad alto livello non sia ancora considerata un
 nenti della società sono fondamentali per affrontare
                                                              lavoro e che il professionismo, riconosciuto solo per
 globalmente i problemi. Noi andiamo molto nelle scuole
                                                              quattro discipline, sia contemplato solo per gli uomini.
 per fare formazione e fare capire che non esistono sport
                                                              Anche perché i numeri dimostrano che le sportive di
 da maschi e sport da femmine”.
                                                              eccellenza in Italia sono in continuo aumento: le dele-
 In Italia ci sono tante campionesse sportive, dal nuoto
                                                              gazioni italiane nelle competizioni internazionali hanno
 alla scherma, dallo sci al biathlon, ma il gender gap e le
                                                              una presenza femminile in continua crescita. Invece, a
 discriminazioni restano alte
                                                              parte l’ingresso nei gruppi militari, non sono sostenute”.
                                                              I mondiali di calcio femminile, dove la nazionale
                                                              italiana femminile si è rivelata fortissima, hanno
                                                              fatto emergere il problema delle atlete sottopa-
                                                              gate e non riconosciute come professioniste?
                                                              “Sicuramente. Le azzurre hanno dato prova di dedizione
                                                              e talento e i loro risultati positivi sono stati uno straor-
                                                              dinario spot per lo sport femminile. Tra l’altro come as-
                                                              sociazione abbiamo portato avanti un battage per fare
                                                              approdare le partite su Raiuno. Tutte le ragazze, in testa
                                                              il commissario tecnico Elena Bertolini, sono state corag-
                                                              giose anche nel parlare dei loro problemi. Confidiamo
                                                              che l’attenzione della politica non si spenga”.
                                                              “Assist” ha ottenuto risultati importanti in
                                                              questi anni
                                                              “Ci siamo battute molto per il fondo nazionale di so-
                                                              stegno alla maternità ed è stata una battaglia vinta.
                                                              Di fatto è l’unica azione concreta in favore delle atlete
                                                              che purtroppo continuano a non vedere riconosciuta la
                                                              propria professionalità nello sport in quanto lavoratrici”.
                                                              C’è qualche altra novità in arrivo?
                                                              “Nella legge di riforma dello sport del governo giallo-
                                                              verde era stato inserito un punto che proibisce la discri-
                                                              minazione di genere e apre alla possibilità di rivedere
                                                              la legge 91 sul professionismo, ma la messa in pratica
                                                              dipenderà dai decreti attuativi”
                                                              C’è un augurio che vuole rivolgere alle atlete?
                                                              “Auguro loro di vincere e di essere delle grandi atlete,
                                                              ma soprattutto di avere il coraggio di difendere la pro-
                                                              pria libertà e i propri diritti. Altrimenti rischiano di esse-
                                                              re atlete solo a metà”.

                      Luisa Rizzitelli

                                                                                                                         15
Twitter:
                                                                                                            @CristinaObber

           L’ALTALENA
             TRA STEREOTIPI
               E SESSISMO
                                         di    CRISTINA OBBER

    Quella “A”
significa esistere

Nel 2017 un gruppo di architette              la declinazione al femminile delle        partiene.
di Bergamo ha rivendicato all’or-             professioni, nell’intrepretare le resi-   Nel 1801 fu presentato in Francia
dine il diritto di timbrare i docu-           stenze all’accoglimento di tali indi-     un progetto di legge per vietare
menti con la dicitura architetta,             cazioni non possiamo trascurare la        alle donne di imparare a leggere,
con quella «a» finale che a molti e           disparità di genere che ancora per-       progetto che ben esprime la impari
molte di noi sembra un vezzo, un              mea una cultura che trasforma ogni        considerazione con cui vengono ac-
capriccio, una rivendicazione irrile-         richiesta di rispetto dei diritti delle   colti a questo mondo un neonato e
vante rispetto a tutti i diritti per          donne in una pretesa.                     una neonata.
cui le donne devono ogni giorno               Questa resistenza viene anche dal         Negare i diritti attraverso conven-
combattere, anche nel mondo del               mondo femminile, proprio perchè           zioni sociali: questo ha fatto il pa-
lavoro.                                       riguarda la cultura e gli stereotipi di   triarcato nei secoli, e questo conti-
Non si contano le prese in giro a chi         genere con cui tutti e tutte veniamo      nua a proporre.
«insiste» a definirsi e a voler essere        nutriti sin dall’infanzia.                Le battaglie delle donne sono quin-
nominate come ministra, avvoca-               Nasciamo femmine ma prima an-             di rivolte a ristabilire un equilibrio,
ta, ingegnera, tutti termini corretti         cora persone, ed è dalla nascita che      a porre rimedio a una stortura cul-
dal punto di vista grammaticale               siamo appunto portatrici di diritti       turale che penalizza il genere fem-
eppure considerati bizzarri e dal             in quanto tali. Diritti fondamenta-       minile, in ogni ambito della sua vita.
suono sgradevole.                             li, diritti umani, che ci vengono via     Così come in Italia le donne hanno
Se l’Accademia della Crusca, il ri-           via rosi o negati mano a mano che         votato per la prima volta nel 1946
ferimento più autorevole della                cresciamo. Quando li rivendichiamo        e sono potute entrare in magistra-
linguistica e la filologia della lin-         ci stiamo semplicemente riappro-          tura solo nel 1963, così a Bergamo
gua italiana, ci invita ad utilizzare         priando di qualcosa che già ci ap-        le architette possono dire di potersi

16
Empowerment al femminile

nominare in quanto professioniste      anche sindaca, assessora e consi-
e non professionisti, dal 2017.        gliera nei documenti istituzionali,
Quella A non è un vezzo; ha un         poichè fondamentale è l’assunzione
alto valore simbolico e riconosce      di responsabilità dello stato in fa-
ad una professionista di esserlo       vore di un maggiore rispetto della
non perchè sta facendo il lavoro di    professionalità femminile.
un uomo, o come un uomo, bensì         Ben vengano dunque tutte quelle A
in nome delle proprie capacità e       che affermano il diritto fondamen-
competenze.                            tale di esistere non solo come donne
È una distinzione sostanziale, te-     ma anche come donne che lavora-
stimonia l’affermazione sociale        no, che producono, creano, operano
delle donne e la loro ascesa nel       in tutti i settori di una società anco-
mondo del lavoro, privato e pub-       ra in balia di un sessismo che non ci
blico, del loro impegno all’interno    rappresenta.
delle istituzioni.                     Benvenuta ad ogni ingegnera, mu-
Grazie agli studi di esperte lingui-   ratrice, chirurga.
ste come Alba Sabatini (nel 1987       E se ci suonano male pazienza,
pubblicò «Raccomandazioni per          quando queste A saranno entrate
un uso non sessista della lingua”)     nel linguaggio comune suoneranno
e Cecilia Robustelli (Accademia del-   benissimo.
la Crusca), nonchè alle linee guida
ministeriali che il loro lavoro ha
ispirato,
numerose amministrazioni comu-
nali, regioni e università hanno
adottato negli ultimi anni il lin-
guaggio di genere in tutti gli atti
e le comunicazioni, dai documenti
alla modulistica.
Dovremmo accogliere con entusia-
smo l’ingresso di qualifiche come
ministra, senatrice, deputata, ma

                                                                                           17
Posso fare tutto
                quello che sogno
                      Bambine e ragazze
                       oltre gli stereotipi
                                               di DAMIANA SCHIRRU

                        Nelle scuole le Role Model di Valore D
Un progetto per dare volto ai sogni e dimostrare che        Imprenditrici, scienziate, sportive e manager, ma anche
non ci sono professioni “per donne e per uomini”. Con       cantanti, artiste, musiciste, in classe per spiegare con il
questo obiettivo è nato InspiringGirls (www.inspi-          loro esempio e la loro vita che ragazze e ragazzi non
ring-girls.it), progetto internazionale pensato per i ra-   devono farsi condizionare da stereotipi di genere, ma

                                                                                                                             In
gazzi e le ragazze delle scuole di tutta Italia, promos-    possono osare quello che vogliono, in tutti i campi.
so da Valore D (www.valored.it) in partnership con          L’invito è di perseguire obiettivi e ambizioni non ponen-
Eni, Intesa Sanpaolo, Snam e con il patrocinio del Miur.    dosi limiti. Ancora oggi, infatti, già nei primi anni di vita,
InspirinGirls fa leva sul carisma e sulla competenza di     i bambini sentono classificare professioni “da maschi” o
“role model”, esempi positivi al femminile, di donne        “da femmine”.
impegnate con successo nelle più diverse professio-         A 8 anni limitano le aspirazioni in base al loro genere e
ni che entrano nelle scuole per incontrare ragazze e        a 13 anni molti non si orientano più verso alcune profes-
ragazzi e spiegare loro che devono seguire ciò che          sioni solo sulla base degli stereotipi di genere.
sognano e possono riuscire in qualsiasi professione.        Questo non solo limita le aspirazioni dei ragazzi e delle

18
Empowerment al femminile

   ragazze, ma anche il loro futuro.
   I dati parlano chiaro. “Il 39% dei ragazzi, prima degli in-
   contri con le role model, credeva che ci fossero lavori
   da maschi e da femmine, anche se la percentuale è più
   bassa se la mamma lavora”, ha detto Ulrike Sauerwald
   - Research & Knowledge Management di Valore D - .
   Il 67% ha dichiarato che la role model ha influito sulla
   scelta delle superiori e il 24% del totale ha detto di aver
   capito che donne e uomini possono scegliere qualunque
   lavoro”.
   Secondo Barbara Falcomer, direttrice generale di Va-
   lore D , “i risultati confermano la validità del progetto
   e quanto sia fondamentale lavorare sui pregiudizi di
   genere, ancora così radicati in famiglia e a scuola, per
   consentire sia ai ragazzi sia alle ragazze di esprimere al
   meglio il proprio potenziale”.
   Ad oggi le “role model” hanno incontrato oltre 17mila
   ragazzi in 236 scuole in 52 province e 18 regioni italiane.
   In base ad una ricerca per misurare l’impatto del pro-
   getto su studenti e studentesse, è emerso che tutti
   ricordano molto bene l’incontro con la role model, in
   particolar modo le ragazze (67% rispetto al 54% dei ma-
   schi), con un particolare impatto nel Sud Italia. Quasi tre
   quarti (73%) dei ragazzi ha condiviso l’esperienza con la
   propria famiglia, aprendo un dialogo sul proprio futuro.
   InspirinGirls punta a lavorare sul cambiamento
   culturale e i risultati di questo impegno si stanno già
   osservando anche al di fuori delle scuole.
   Anche chi produce giocattoli si sta adeguando al cam-
   biamento: la Mattel ha iniziato a produrre in serie come
   nuove Barbie, bambole che rappresentano l’attivista
   per i diritti civili, Rosa Parks, e la prima astronauta ame-
   ricana, Sally Ride.
   È la linea “Inspiring Women” che Mattel ha lanciato l’8
   marzo 2018 per rendere omaggio alle donne che hanno
   fatto la storia.

nspirinGirls
                                                                                        19
Empowerment e ricerca
Coraggio, curiosità e passione:
la rivoluzione delle scienziate
                                               di FRANCESCA VISENTIN

                       Antonella Viola: “Basta discriminazioni,
                            il cambiamento è possibile”
 Passione, fiducia in sé, competenza, innovazione.            donne e combattere sbarramenti di genere e stereotipi.
 Anche nella scienza l’empowerment delle donne sta
 portando al cambiamento. Lo dimostra una delle               Le donne sono molto presenti nella scienza e con
 più brillanti ricercatrici italiane, Antonella Viola, oggi   ottimi risultati. Ma i vertici sono ancora domina-
 direttrice della Fondazione Città della Speranza a           ti dagli uomini. Con queste premesse, come avvi-
 Padova e vincitrice dell’ ”Oscar della Scienza”, l’Erc       cinare le ragazze alla scienza?
 Advanced Grant 2014, con il progetto che investiga le
 molecole causa del cancro. Un premio di due milioni e        “Purtroppo questo è vero: nella ricerca biomedica, per
 mezzo di euro, che Antonella all’epoca scelse di inve-       esempio, le donne sono in numero maggiore rispetto
 stire in Italia per stipendiare un team di giovani ricer-    agli uomini, ma quando si sale di livello - quando si pas-
 catori. Scienziata e mamma di due figli, Antonella è         sa da posizioni precarie a posizioni stabili - ecco che i
 da sempre impegnata per promuovere il talento delle          numeri cambiano fino ad arrivare alle cariche più alte

 20
Empowerment al femminile

(professori ordinari, primari ospedalieri, direttori di di-     Ha detto che bisognerebbe cambiare i parame-
partimento o centri di ricerca) dove c’è la quasi totale        tri di valutazione nell’ambito della ricerca. Cosa
assenza di donne. Le ragioni sono tutte di natura cultu-        intende?
rale: queste discriminazioni non hanno nulla a che ve-
dere con il ruolo biologico della donna e non dipendono         “C’è un problema culturale che va affrontato. La scienza
dalla presenza o meno di figli. E’ quindi naturale che          è stata dominata dagli uomini che hanno anche stabilito
le ragazze si sentano poco adatte a intraprendere una           le regole del gioco. Alcune regole sono oggettivamente
carriera nella scienza: gli esempi che hanno davanti agli       valide: le scoperte che si fanno, il loro impatto sulla ri-
occhi dicono loro che è un mestiere in cui essere donna         cerca, la loro originalità sono parametri indiscutibili per
è uno svantaggio.                                               la valutazione dell’attività di un ricercatore. Ma accan-
Per questo motivo è importante che le donne che sono            to a questi ci sono altri parametri che non ci premiano.
riuscite a fare carriera nella scienza si “mostrino” alle       Come si valuta il lavoro di squadra? Quanto viene preso
ragazze come esempi positivi da cui attingere forza e           in considerazione l’aver fatto crescere altri ricercatori?
“self-confidence”. Dobbiamo parlare, scrivere, racconta-        I parametri di valutazione oggi sono molto verticali e

Ricerca
re le nostre storie per rendere realizzabili i sogni di tante   competitivi mentre credo che fare scienza significhi an-
ragazze innamorate della scienza”.                              che collaborazione e crescita collettiva. Altro esempio è
                                                                la partecipazione ai congressi, che rappresenta un pa-

rametro nella valutazione dei ricercatori. Molto spesso         Cosa deve cambiare perché le donne acquisisca-
noi donne preferiamo non viaggiare molto, per motivi            no maggiore fiducia in sé?
diversi che possono andare dalla cura dei figli o dei ge-
nitori o semplicemente perché siamo meno interessate            “Le statistiche ci dicono che le studentesse sono spesso
agli aspetti sociali tipici di questo tipo di eventi”           più brave degli studenti maschi. Il problema è in casa, in
                                                                famiglia e nella società. Le ragazze sono spesso vittime
Quali sono le caratteristiche per ottenere risul-               di una educazione che invece di potenziarne le capacità
tati nella ricerca e nella scienza?                             le mortifica. Non vengono stimolate come i ragazzi al
                                                                coraggio, all’ambizione professionale, all’amore per l’av-
“Quella che io chiamo la regola delle 3 P: passione, per-       ventura o alla libertà. Spesso si comunica loro un sen-
severanza, pazienza. La passione è essenziale per de-           so di inadeguatezza, imparano sin da piccole ad avere
dicarsi a questo lavoro che non ha orari, ti costringe a        paura o a doversi far carico di doveri e responsabilità
non smettere mai di studiare, a metterti in discussione,        che andrebbero invece suddivise con l’altro sesso. Poi
spesso ti tiene sveglia la notte a causa di un proble-          c’è l’esempio, che è sempre l’arma educativa più forte,
ma che non riesci a risolvere o una grande delusione.           nel bene così come nel male. Se tutte le posizioni apicali
Ma senza il duro lavoro non si arriva da nessuna parte,         sono occupate da uomini, il messaggio che arriva è che
anche con la passione. Serve la capacità di superare le         non è un lavoro per donne. E questo, oltre che condizio-
delusioni e continuare a credere nel proprio obiettivo,         nare le nostre scelte, mortifica le nostre prestazioni. Ci
sapendo che ci vorrà tempo ma che alla fine il lavoro           sono studi che dimostrano come basti accennare a una
fatto bene ripaga. Bisogna saper guardare lontano e             disparità di genere prima di un esame per alterarne il
non cercare una gratificazione immediata, altrimenti si         risultato. Il ruolo degli stereotipi nel condizionamento
rischia di perdere tutto”.                                      delle prestazioni non va assolutamente sottovalutato.

                                                                                                                              21
Camb

E’ importante che le commissioni giudicatrici siano          tazione esterna costituito da scienziati di chiara fama
sempre composte da donne e uomini in modo pa-                che ogni due anni valuta la ricerca dell’istituto. Per gli
ritario: anche e soprattutto per non condizionare le         obiettivi strategici il nostro scopo è quello di essere
prestazioni di chi è esaminato”.                             un centro di riferimento per la ricerca pediatrica, in
                                                             un percorso che veda camminare insieme la ricerca di
Come direttrice della Città della Speranza,                  base, la ricerca pre-clinica e le terapie avanzate”.
quali innovazioni ha portato nel metodo di la-
voro e negli obiettivi strategici?                           Quali difficoltà ha trovato nel suo percorso di
                                                             scienziata e come le ha superate?
“Prima di tutto ho cercato di far nascere un senso forte
di squadra e di appartenenza, organizzando frequenti         “Le difficoltà sono state tantissime. Il senso di ina-
momenti di incontro e confronto tra i ricercatori. Ho        deguatezza è qualcosa che in questo lavoro può pa-
anche cercato di dare visibilità e indipendenza ai gio-      ralizzare, ma per me ha rappresentato uno stimolo
vani ricercatori, favorendone la crescita e la visibilità.   a studiare e lavorare di più, spesso è stato quindi un
Ho puntato molto sulla multidisciplinarità, stimolan-        alleato più che un nemico. I figli mi hanno costretta
do le interazioni tra ricercatori che provengono da          a mettere più volte in discussione le mie scelte. Per
aree culturali diverse. Oggi lavorano insieme medici e       anni ho vissuto un costante senso di frustrazione non
fisici, biologi e ingegneri e questo è un grande valore      riuscendo a sentirmi completa né come madre (mi
aggiunto. Infine ho portato la novità di un rigoroso         sentivo una pessima madre quando ero in laboratorio
processo di valutazione esterna attraverso l’istituzio-      o in giro per il mondo per i congressi) né come scien-
ne di un Scientific Advisory Board, un nucleo di valu-       ziata (quando passavo il tempo con loro piuttosto che

22
Empowerment al femminile

biamento
  studiare o scrivere).
  Alla fine le difficoltà le ho superate con la regola delle
  3 “P”: amando e lavorando di più, sicura che a lungo
  termine tutto questo avrebbe avuto un senso. Oggi
  guardando i miei ragazzi che hanno 20 e 18 anni e la mia
  carriera posso dire che è andato tutto bene e che ho
  fatto un buon lavoro”.

  Che consigli può dare a una ragazza che sogna
  una carriera nella ricerca?

  “Di essere coraggiose, di guardare lontano, di non ac-
  contentarsi, di lavorare duramente, di studiare, di farsi
  guidare dalla passione verso gli obiettivi che ci rendono
  felici. Ma anche di scegliere con intelligenza il compa-
  gno giusto: che sia un compagno di viaggio, in grado
  di rendere più bello il percorso ma di lasciarci libere di
  andare avanti col nostro passo o di rallentare quando
  siamo stanche.
  Per le prevaricazioni e le molestie il discorso è più delica-
  to. Purtroppo le molestie sono piuttosto comuni anche
  nel mondo della ricerca e forse già sapere che questa
  cosa è successa e sta succedendo a tante altre colleghe
  può dare la forza di parlarne per trovare una soluzio-
  ne. Bisogna sempre ricordare che non c’è nessuna colpa
  nell’essere oggetto di molestie o prevaricazioni”.

                                                                                        23
Twitter:
                                                                                                        @AdrianaBazzi

 UNA QUESTIONE
   DI GENERE
                                        di   ADRIANA BAZZI

                            Donne medico
tra discriminazioni e sessismo

Basta dare un’ occhiata ai film usci-    fessionale, al di là di discriminazioni   per creare consapevolezza (del ruo-
ti negli ultimi venti anni. “Un me-      di genere. Con questo spirito è nata      lo), promuovere la leadership (come
dico, un uomo”, con William Hurt,        in Italia l’associazione “Women for       diventare capi) , insegnare lo skill
del 1991 che racconta i turbamenti       Oncology”(W4O) con la presidenza          management (come sviluppare le
di un chirurgo di successo che poi si    di Marina Chiara Garassino, respon-       proprie capacità) e il team building
ammala e rivede un po’ la sua vita       sabile dell’Oncologia Medica tora-        (come lavorare insieme). Secondo
. “Patch Adams”, del 1998, dedicato      co-polmonare all’Istituto Tumori di       punto: combattere gli stereotipi.
a quel dottore che ha cominciato         Milano. L’associazione è uno spin-        Quelli appunto che emergono dalla
a travestirsi da clown, negli ospe-      off della “Women for Oncology”,           cinematografia, ma anche dall’arte
dali, per portare sollievo ai malati.    promossa già da tempo dall’Esmo,          (per non dire della società). Il dottor
E l’indimenticabile “Medico della        l’European Society of Clinical Onco-      Tulp, nella famosa “Lezione di ana-
mutua” con Alberto Sordi, che risa-      logy: l’oncologia fa da apripista.        tomia” di Rembrandt è circondato
le al 1968. Per non parlare del dot-     “In Italia la percentuale di donne        da uomini: è vero che qui siamo nel
tor House. Tutti diversi, ma tutti       in posizioni apicali, per esempio         Milleseicento, ma poco è cambiato
uguali: sono tutti sempre uomini. E      come direttore di struttura negli         nei secoli successivi. “E questo si fa
le donne? Beh, di solito sono rap-       ospedali o come professore ordina-        coinvolgendo le nuove generazioni”
presentate, al cinema, nel ruolo di      rio in università , è meno del 15 per     precisa Garassino. Il terzo punto è
infermiere (persino in film erotici      cento – commenta Garassino. – La          quello della solidarietà femmini-
come “L’infermiera”, commedia di         percentuale cresce un po’ fra le pe-      le. “La donna dovrebbe diventare
Nello Rossati del 1975).                 diatre, ma precipita nelle discipline     sponsor delle sue pari – aggiunge
Senza nulla togliere alle profes-        chirurgiche”.                             Garassino - . Se fa parte, per esem-
sioni infermieristiche, oggi con         Che cosa fare? Ecco che W4O ha            pio, di un comitato scientifico che
laurea, vorremmo parlare delle           dato vita a corsi (anche con l’Univer-    decide (ancora per esempio, ndr)
donne-medico che stanno cercan-          sità Bocconi) con l’obiettivo di coin-    per una borsa di studio dovrebbe
do di affermare il loro ruolo pro-       volgere donne giovani, quarantenni,       privilegiare, fra persone di uguale

24
Empowerment al femminile

livello, una donna “. Perché le don-     l’ hanno fatta per la loro bravura,
ne (e ci sono dati di letteratura, per   al di là di rapporti sentimentali, ma
esempio nella cura dei malati) in        sono bollate per questo? W4O sta
certe situazioni sono meglio degli       dando vita a una survey sul tema. I
uomini. Ultimissimo punto. Il ses-       risultati nei prossimi mesi.
sismo. Quante sono state oggetto
di molestie in ambito lavorativo?
Quante fanno carriera perché sono
state “troppo” disponibili nei con-
fronti di qualcuno? E quante, invece,

                                                                                      25
Donne e leadership
  Inclusione, innovazione
     e consapevolezza
                                              di DAMIANA SCHIRRU

      Ragazze al vertice con il progetto Bocconi e Soroptimist
Per favorire la leadership femminile, l’empowerment        Con quali obiettivi e finalità nasce?
e la carriera delle donne, è nato il progetto “Leader-     “Laurearsi o concludere un Master, è di per sé una con-
ship e genere: verso una leadership 4.0” della SDA         quista importante, ma non basta. Il progetto Bocconi
Bocconi School of Management - Osservatorio Diver-         è un momento di riflessione, di approfondimento e di
sity, Inclusion & Smart Working (DIS), a cura di Simona    confronto: che cosa devo sapere? Da chi devo imparare?
Cuomo, sostenuto da Soroptimist. Due i concetti chia-      Cosa si aspettano da me? Si gioca in difesa o in attacco?
ve: “inclusione” e “innovazione”, considerati strategici   Sono domande logiche e inevitabili, che ognuna di noi si
e fondamentali per le leader di domani. Mirka Daniela      è posta troppo spesso in solitudine. Il progetto Bocconi
Giacoletto Papas, segretaria del Consiglio di Ammini-      è mettere a disposizione una esperienza preventiva: la
strazione dell’Università Bocconi, amministratrice         possibilità di utilizzare il risultato di studi e ricerche in-
delegata di Egea Spa (casa editrice dell’Università        sieme all’esperienza consolidata di molte professioniste”.

                                                                                                        Lead
Bocconi), vice presidente dell’Aie (Associazione Italia-
na Editori) e socia Soroptimist è l’anima del progetto.

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Empowerment al femminile

  I due concetti-chiave sono “inclusione” e “innova-
  zione”, anche tecnologica. Perchè sono strategici?
  “Perché il mondo in cui viviamo è veloce, ogni giorno
  introduce e scopre strumenti e modalità nuovi che,
  contemporaneamente, superano e cancellano quelli che
  conosciamo e che sappiamo usare”

  Quanto conta la consapevolezza per la leadership?
  “Ho sempre considerato come fondamentali, nel mo-
  mento in cui una persona si pone di fronte al mondo
  del lavoro, tre caratteristiche: la curiosità, l’onestà, il
  coraggio. Curiosità di sapere che cosa succede in quel
  mondo, l’onestà nell’esaminare bene che cosa si vuole,                   Mirka Daniela Giacoletto Papas
  quali sono i propri punti di forza e di debolezza, il co-
  raggio di ammettere le debolezze e difendere le pecu-
  liarità, superando timidezze e rifiutando intimidazioni o
  ricatti: il famoso “le donne sono disposte a lavorare di      Il bando del Corso Bocconi
  più anche guadagnando meno”.                                   su “Leadership e genere”
  Come è articolato il progetto?                                Il bando dell’Università Bocconi di Milano e Soroptimist
  “Il progetto prevede tre giornate di formazione, nella        su “Leadeship e genere nella società 4.0” ha l’obiettivo di
  prima metà del mese di marzo 2020. Il corso sarà svolto       valorizzare la potenzialità delle donne. Le domande di am-
  da docenti SDA Bocconi e si caratterizzerà per una di-        missione vanno consegnate ai vari Club Soroptimist entro il
  dattica attiva, alternando lezioni di inquadramento te-       15 dicembre. Il modulo che poi dovrà compilare la persona
  orico con la discussione di case histories, role-modeling     selezionata è da consegnare entro il 25 gennaio 2020. Il cor-
  e testimonianze”.                                             so è rivolto a donne di età massima 28 anni con una laurea
                                                                specialistica o magistrale e con conoscenza della lingua
  Che divulgazione avrà?                                        inglese. Per partecipare, compilare la richiesta scaricandola
  “Soroptimist ha in Italia 156 Club, raccoglie circa 6mila                     dal sito www.soroptimist.it
  iscritte, tutte fermamente convinte del ruolo positivo
  che l’associazione può svolgere per la promozione del
  ruolo della donna: promozione, ripetiamo, che deve
  essere continua e senza una data di scadenza, perché
  occorre difendere e sostenere una cultura di parità che
  deve coinvolgere tutti. Soroptimist avrà il compito di
  divulgare l’iniziativa tra le giovani laureate, prendendo
  contatto con le Università e le scuole di formazione su-
  periore, presentando il Progetto alla stampa, organiz-
  zando iniziative pubbliche di informazione. Le persone
  interessate verranno invitate a presentare domanda e
  curriculum, su questo verrà fatta una selezione: i posti
  a disposizione sono 150.

dership                                                                                                                    27
Twitter:
                                                                                                          @MagdaBianco

               FINANZA
               E GENDER
               EQUALITY
                                          di   MAGDA BIANCO

   Le banche con donne
   al vertice: migliore
  governance e risultati

           La maggiore presenza femminile allontana le crisi economiche

In passato la presenza femminile           mentre nei Consigli di amministra-         hanno sostenuto che una maggior
nel sistema finanziario – in Italia        zione ha raggiunto il 15% (e tra l’alta    presenza femminile nel mondo del-
come negli altri paesi - è stata           dirigenza il 9%). In assenza di un vin-    la finanza – a tutti i livelli, compreso
molto contenuta. Oggi la percen-           colo specifico (come per le società        il vertice – avrebbe contribuito a li-
tuale di donne nella compagine             quotate, dove è stata raggiunta e          mitare almeno alcuni dei comporta-
lavorativa di banche e società             superata la quota del 33 per cento         menti che hanno esacerbato la crisi
finanziaria è elevata, ma i vertici        prevista dalla legge Golfo-Mosca)          finanziaria: la domanda “sarebbe
appaiono ancora dominati dalla             la presenza femminile resta conte-         stato diverso se i Lehman Brothers
presenza maschile.                         nuta.                                      fossero stati Lehman Sisters?” ormai
In Italia tra il 1993 e il 2018 la per-    Ma vi sono motivi di efficienza per        è divenuta retorica. Una vasta lette-
centuale di donne in organi ammi-          chiedere una maggiore presenza             ratura evidenzia come le donne sia-
nistrativi, di controllo e nell’alta       femminile ai vertici delle società         no più avverse al rischio degli uomi-
dirigenza è salita dall’1 al 14 per        finanziarie, ulteriori rispetto ai be-     ni. Ancora, gli uomini risulterebbero
cento. La partecipazione rimane            nefici attribuiti dalla letteratura alla   più frequentemente over-confident
tuttavia concentrata soprattutto           “diversità” nei luoghi decisionali in      rispetto alla propria performance
negli organi di controllo, in parti-       generale (legata alla “varietà cogni-      relativa in situazioni di incertezza
colare nei collegi sindacali (dove         tiva” e di stili di leadership)?           rispetto a quanto avviene per le
per le banche è salita dall’1 al 16%)      Negli ultimi anni diversi contributi       donne.

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