Obiettivo Empowerment - ANNO XV N 32 - Soroptimist International
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Il Soroptimist International è un’associazione mondiale di donne impegnate a promuovere attraverso azioni concrete il potenziale delle don- ne, le pari opportunità, la promozione dei diritti umani, l’accoglienza, la trasparenza e l’accettazione della diversità. La mission è sostenere l’avanzamento della condizione femminile e creare opportunità per trasformare la vita delle donne attraverso la rete globale delle socie e la cooperazione internazionale. E favorire e migliorare l’accesso delle donne alla giustizia, all’educazione, all’empowerment, alla leadership, oltre a La Voce de contrastare la violenza di genere. I valori sono diritti umani per tutti, pace, trasparenza, sistema democratico nelle decisioni. Rivista trimestrale del Soroptimist International d’Italia Direttrice responsabile Anno XV Numero 32 dicembre 2019 Francesca Visentin Rivista trimestrale di informazione del Direttrice editoriale Soroptimit International d’Italia Mariolina Coppola Via Cenuschi, 4 - 20129 Milano Segretaria di redazione Registrazione tribunale di Milano Carlotta Ferrari Lelli n°18 del 18/01/2010 In redazione Carlotta Ferrari Lelli Adriana Bazzi Linda Luberto Mara Costantino Damiana Schirru Federica Augusta Rossi Progetto editoriale e coordinamento Francesca Visentin Hanno collaborato Michela Marzano Magda Bianco Cristina Obber Anna Paola Merone Cristina Greggio Progetto grafico Kulta Srl Stampa Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto - Trevi sep@soroptimist.it www.soroptimist.it Twitter @SIItalia Instagram italiasi La redazione si riserva di intervenire e modificare i testi che saranno pubblicati. Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia e ogni altra forma, se non autorizzata dall’editore. L’editore è a disposizione per eventuali inesattezze nella citazione delle fonti.
Sommario elle Donne Editoriale presidente Mariolina Coppola Pag. 4 Intervento direttrice La Voce delle Donne Pag. 6 Articolo Obiettivo Empowerment Pag. 8 Rubrica Michela Marzano “Briciole” Pag. 10 Inchiesta le ragazze dell’hockey di Mara Costantino Pag. 12 Intervista Luisa Garriba Rizzitelli di Federica Augusta Rossi Pag. 14 Rubrica Cristina Obber “L’altalena” Pag. 16 Inspiring girl di Valore d e le Role Model di Damiana Schirru Pag. 18 Intervista Antonella Viola di Francesca Visentin Pag. 20 Rubrica Adriana Bazzi “Una questione di genere” Pag. 24 Progetto Bocconi e Soroptimist Donne e Leadership di Damiana Schirru Pag. 26 Rubrica Magda Bianco “Finanza E Gender Equality” Pag. 28 Intervista Lilli Gruber di Francesca Visentin Pag. 30 Rubrica Cristina Greggio “Cultura&Impresa” Pag. 32 Rubrica Linda Luberto “L’intervista” Pag. 34 Rubrica Anna Paola Merone “Parole Alla Moda” Pag. 36 Notizie dai Club Pag. 38
Buone pratiche per un reale cambiamento Parità e gender equality: noi iniziamo da qui di MARIOLINA COPPOLA* “ Quando sono stata a Ginevra a fine ottobre alla preparazione del Forum Generation Equality 2020, organizzato da UnWomen, in collaborazione con la società civile, ho pensato che non ci fosse modo migliore di celebrare il 25esimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione di Pechino e della piattaforma di azione. Questi giorni alle Nazioni Unite per Beijing +25, in previsione di Mexico il 7/8 maggio e di Parigi il 7/10 luglio, hanno confermato un forte segnale di risveglio d’iniziative a venticinque anni dalla quarta conferenza mondiale sulle donne a favore dei diritti, facendo un bilancio sulla situazione attuale e dei progressi compiuti, mostrando esempi di buone pratiche internazionali, da po- ter replicare, ed elaborando un programma di misure concrete per realizzare gli obiettivi citati nell’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ”Trasformare il nostro mondo”. La campagna intergenerazionale chiamata ”Generation equality: realizing women’s rights for an equality future ”segna un importante momento di consapevolezza sull ’empowerment del- le giovani donne. Il Forum, una pubblica agorà per la parità di genere, coinvolge i governi, il 4
business, i cittadini, i parlamentari, sce Wikipedia le soroptimiste) che rallentare per promuovere la con- la società civile, le associazioni, con sentiva l’esigenza di un patto con i sapevolezza della necessità di un un focus particolare sull’intergene- propri figli per raggiungere obiettivi approccio di genere per uguaglianza razionalità in collaborazione degli che agli occhi di molte amiche sem- e parità, attraverso un vero cam- stakeolder, delle parti interessate bravano scontati e forse polverosi: biamento culturale della società. insomma. la partecipazione politica, quella Poi ho letto il rapporto del HCE (Haut Negli stessi giorni usciva il libro di alle decisioni di potere, l’occupazio- conseil a l’egalite entre les femmes Lilli Gruber, temutissima giornalista ne che calava alla presenza di gio- et les hommes) delle principali rea- che incita le donne a esercitare il vani figli, la scelta di non metterne lizzazioni della Francia negli ultimi potere contro la politica maschili- al mondo un secondo, la necessità cinque anni. L’affermazione di una” sta con un semplice monito: “Fatevi di far fronte al gender pay gap at- diplomazia femminista”, con l’obiet- avanti! Avere potere significa avere traverso un migliore bilanciamento tivo di rinforzare la coerenza nella potere di decidere e quindi di poter fra vita professionale e privata, un politica nazionale e internazionale cambiare. Studiate, studiate, stu- approccio diverso per colmare il nella sua dimensione economica, diate, non cercate scappatoie e facili divario digitale e tecnologico, la vio- d’influenza, culturale, educativa e di soluzioni”. lenza contro le donne, la mancanza cooperazione allo sviluppo. La stra- Erano mesi che lavoravo sulle mie di vere statistiche di genere, ma so- tegia nazionale per l’uguaglianza linee programmatiche: una strate- prattutto di una vera prospettiva di fra donne e uomini (2018/2022), un gia che potesse abbracciare tutte le genere per formulare piani strategi- obiettivo da 700 milioni di euro di azioni per superare le ineguaglian- ci e mirati. cui 120 vanno ad aiutare i movimen- ze di genere e raggiungere le pari Questa coincidenza fra centinaia di ti che si occupano di diritti e della opportunità fra uomini e donne, donne potenti di tutto il mondo che condizione femminile, l’adozione di attraverso un’azione di implemen- si riuniscono all’Onu e di una giorna- una strategia francese per i diritti tazione, di monitoraggio e di valu- lista di ferro che parla di determina- riproduttivi. Scenari molto diversi, tazione delle buone pratiche con un zione e di coraggio per raggiungere in cui i metodi egli strumenti per le patto intergenerazionale. Un atteg- il potere di cambiare le regole, mi ha azioni sono incorporati in una pro- giamento etico e responsabile ver- confermato che ogni giorno dell’an- spettiva di genere in ogni fase del so l’ambiente e la salute, passando no W 364 (meno l’8 marzo) lavorerò programma politico. E noi? ” dall’incremento del tasso di natalità per i diritti delle donne e che il mot- Cominciamo da questo numero della per arrivare ad uno Sviluppo Soste- to scelto per la campagna antivio- rivista sull’empowerment femminile nibile. Erano mesi che mi chiedevo lenza ”orange the word” Decido Io, se la mia non fosse un’ossessione è la dimostrazione che vecchie ra- *Presidente nazionale da strana femminista (come defini- gazze come me non si faranno mai Soroptimist International Italia 5
La svolta è dietro l’angolo: noi ci siamo Un nuovo mondo è possibile di FRANCESCA VISENTIN “ “La voce delle donne” da questo numero diventa un vero giornale, che fa sentire forte e chiara la voce di Soroptimist. Articoli e rubriche sui principali temi di attualità su parità, empowerment, cambiamento culturale, per fare parte della svolta in atto. Un cambiamento lento, ma inesora- bile, che sta invadendo ogni ambito della società: lavoro, scienza, università, sport. La parità, quella vera, non può più essere rimandata a data da destinarsi. Va realizzata qui e ora. Su questo fronte c’è l’impegno di moltissime donne, ogni giorno, in ogni campo. E l’impegno forte e costante di Soroptimist, con la presidente Mariolina Coppola in prima fila, in ogni luogo e in ogni contesto in cui c’è da fare sentire la voce delle donne e sostenerle. Ci vorrà del tempo, ma nessuna di noi si ferma né si scoraggia. Spiragli concreti sono all’orizzonte. Ne cito solo alcuni. La nomina a direttrice Istat di Linda Laura Sabbadini. Nell’aprile del 2016 era stata rimossa dalla sua carica di direttrice del dipartimento di statistiche sociali ed ambientali dell’Istat. Con grande sconcerto di tutti. Ora, dopo tre anni, Linda Laura Sabbadini professionista tra le più competenti in Italia, è di nuovo direttrice del Dipartimento delle Statistiche Sociali e Ambientali dell’Istat, unica carica riconosciuta a una donna all’interno dell’Istituto Nazionale di Statistica. E ancora: dopo 131 anni il Financial Times ha una direttrice donna, Roula Khalaf, libanese. Se non è una svolta questa. Certo, l’Italia è ancora indietro, soprattutto nell’informazione e nei mass media. I vertici dei giornali italiani sono tutti saldamente comandati da uomini, a parte due recenti eccezioni, La Nazione con la direttrice Agnese Pini e Il Manifesto, con la direttrice Norma Rangeri. 6
E pensiamo alle due professioniste Qui noi ci proviamo, a dare il nostro elette ai vertici dell’Unione Europea: contributo per un cambiamento re- alla presidenza della Commissione ale. E questo numero è un viaggio Ue, Ursula von der Leyen. Alla guida nel cuore dell’empowerment con della Bce, Christine Lagarde, attuale grandi protagoniste, nell’economia, direttrice del Fondo monetario in- nella cultura, nella scienza. ternazionale. Si tratta di “glass cliff”, Con noi, in ogni numero della rivista, il precipizio di vetro? Quando c’è ci saranno ospiti fisse le protagoni- una situazione disperata ci si affida ste delle rubriche, che ringraziamo a una donna, se ha successo meglio. infinitamente: la filosofa e scrittri- Se fallisce, si potrà dire che le don- ce Michela Marzano, l’attivista per ne sono incompetenti. La logica può i diritti e giornalista Cristina Obber, ” anche essere questa. Ma da sempre l’economista Paola Bianco, solo per le donne, in ogni lavoro, hanno do- citarne alcune. vuto misurarsi con il “glass cliff”. Buona lettura Ogni studio e statistica, negli ultimi anni, ha ribadito che quando al ver- *giornalista, direttrice tice di aziende o istituzioni ci sono rivista “La Voce delle Donne” donne, cresce il Pil e le cose vanno meglio. Anche il recente studio di Women in the Workplace su 250mila persone, evidenzia l’importanza di favorire diversità di genere e in- clusione nel mondo del lavoro, per rilanciare l’economia. Quel “gradino rotto”, si chiama così il fenomeno delle donne sempre avanti negli studi rispetto agli uomini, ma poi “fermate” nella carriera, va “aggiu- stato” al più presto. Cambiamento culturale, innanzi tutto. Che passa anche attraverso l’informazione, i giornali. 7
Obiettivo empowerment Come fare emergere il talento femminile empow “Le Contemporanee” e “Gruppo Empowerment Concreto” Parità di genere, per cambiare società e cultura. Il prese e in ogni ambito della società. Tra le esperienze primo passo è puntare all’empowerment femminile, più importanti in Italia, in questo momento, ci sono quella fiducia in sé che permette alle donne di spic- quelle portate avanti da Le Contemporanee e da “Più care il volo. E fare emergere il talento. Dallo sport, donne al voto” del Gruppo Empowerment Concreto con alle imprese, alla cultura, l’onda del cambiamento sta la Scuola di Politica per giovani donne “Prime Minister”, prendendo forza e inizia a travolgere qualche ostaco- promossa in Sicilia da Movimenta e Farm Cultural Park. lo e sbarramento. Competenza, innovazione e consa- Una start up sociale e digitale e un network tutto fem- pevolezza devono costruire una società (e un’econo- minile compongono il progetto Le Contemporanee di mia) migliore, eliminando il gender gap. Se il soffitto Valeria Maneri, Cristina Sivieri Tagliabue e Sara Di Pie- di cristallo resta ancora irraggiungibile per le donne in tro, nato per contrastare le enormi differenze che an- molti settori, non bisogna rassegnarsi a restare incol- cora esistono in Italia tra uomini e donne nei posti di late a pavimenti appiccicosi. potere, nella retribuzione e nell’autorevolezza dei ruoli. Ne sono convinti donne e uomini impegnati per un “Ci siamo accorte che le idee per raggiungere una vera cambiamento concreto, sia nel welfare che nelle im- parità di genere ci sono, soprattutto nell’associazioni- 8
Empowerment al femminile pegnati per raggiungere insieme la parità di genere. “Vogliamo creare un ponte tra società civile e associa- zioni sui temi del welfare, cultura e imprese”, spiega Eva Vittoria Cammerino. Sono nate poi la pagina facebook “Più donne al voto”, coordinata da Daniela Poggio e tre gruppi di lavoro che hanno portato a due proposte di legge: portare il congedo paternità a tre mesi e combat- smo, ma quello che manca sono i finanziamenti e il tere gli stereotipi nei libri di testo. Sempre da Fusacchia, coordinamento – fa notare Valeria Maneri - . Il femmi- come ideatore con Florinda Saieva e Andrea Bartolini, nismo storico poi fa fatica a intercettare e coinvolgere è partito il progetto della Scuola di Politica per giovani le nuove generazioni. Come cambiare le cose? E come donne “Prime Minister” a Favara in Sicilia, promossa da mettere insieme il passato con la contemporaneità? Movimenta e Farm Cultural park. Co-fondatori Florinda Abbiamo pensato a una start up sociale e digitale e Saieva, Denise Di Dio, Eva Vittoria Cammerino, Angela così è nato Le Contemporanee”. Una realtà che entra Laurenza. Sponsor della prima edizione di “Prime Mini- werment nelle aziende con incontri e consulenze per cambia- ster”, Junior Achievement, Global Thinking Foundation e re la mentalità e l’approccio e diffondere la cultura Prioritalia, guidate da tre donne trascinanti, Miriam Cre- della parità. Ma anche una realtà di comunicazione sta, Claudia Segre, Marcella Mallen. moderna, capace di dialogare con le giovani generazioni “Se vogliamo migliorare il futuro, dobbiamo permet- attraverso i social e i nuovi media. “Lecontemporanee.it tere alle ragazze di esprimere tutto il loro potenziale e è una piattaforma digitale aperta a proposte e contri- diventare giovani leader”, sottolinea Alessandro Fusac- buti, che mette l’infrastruttura digitale a disposizione di chia. “Ispiriamo e accompagniamo ragazze tra i 14 e i tutti. In più, alimenta un forum su macro tematiche, che 19 anni in un percorso di formazione e scoperta della vanno dal lavoro 4.0 alla rivoluzione digitale di genere, politica e delle loro capacità come leader”, fa notare alla lotta alla povertà con i nuovi strumenti di welfare Denise Di Dio, presidente di Movimenta. “Partiamo – dice Valeria Maneri - . Tra le proposte c’è allo studio dalla Sicilia, una terra rinata negli ultimi anni grazie a l’ipotesi di creare un’authority contro le discriminazioni investimenti su cultura e bellezza – afferma Florienda di genere. Un organismo indipendente dal potere che Saieva, fondatrice di Farm Cultural Park con Andrea vigili sulle reali pari opportunità in aziende e enti, una Bartoli - . Esporteremo poi il progetto in altre regioni di specie di antitrust della discriminazione, con potere an- Italia”. Al centro di ognuno di questi progetti c’è sempre che di sanzionare”. l’obiettivo di implementare l’empowerment, in modo L’impegno del network Le Contemporanee punta molto da arrivare a eliminare ogni disparità di genere. Perché sui nuovi media e ha già un grande seguito sui social, un Paese dove il gender gap impera non progredisce, sia su Instagram che su Facebook, dove comunicano con nemmeno economicamente. oltre 32mila follower. Il Gruppo Empowerment Concreto, è nato nel gennaio 2019 per iniziativa di Alessandro Fusacchia, parlamen- tare del Gruppo Misto, insieme a donne e uomini im- 9
Twitter: @MichelaMarzano BRICIOLE di MICHELA MARZANO Con la fiducia in sé stesse alla conquista del mondo Si può amare un’altra persona se stare da soli, a avere fiducia in noi, e plicato. Vi ricordate cosa scriveva non ci si ama? In realtà no. quindi a non sbriciolarci e a soprav- Kafka nella sua bellissima Lettera al È difficile. Difficilissimo. Pratica- vivere anche se gli altri ci abbando- padre? mente impossibile. nano, ci tradiscono o ci feriscono. “Se mi mettevo a fare qualcosa che Il “poter-essere-soli” infatti, come Possiamo amare, quindi, solo se ci non ti piaceva, e tu mi predicavi scrive il filosofo tedesco Axel Hon- amiamo già da soli. Il che, in gene- l’insuccesso, il rispetto della tua neth, “costituisce il polo soggetti- re, è possibile se, quando eravamo opinione era tale che l’insuccesso vo di una tensione intersoggettiva, piccoli e dipendevamo in tutto e era inevitabile”. Ed è così che, pian della quale il secondo polo è la per tutto dal papà o dalla mamma, piano, il giovane Kafka perde fiducia capacità di fusione illimitata con i nostri genitori sono stati capaci di in sé e immagina di non valere nien- l’altro”. amarci, riconoscerci e accettarci. te. Sempre e comunque giudicato, D’accordo, detto così si capisce Aiutandoci così a capire che era- per non si sa bene cosa, da non si poco! Lo ammetto. Ma se faccia- vamo preziosi e importanti. Senza sa bene chi. Come il protagonista del mo un piccolo sforzo e andiamo bisogno di fare niente. Solo perché Processo. oltre la confusione che possono esistevamo. E se invece qualcosa è Che è certo un enorme capolavoro, creare termini come “polo sogget- andato storto? Se non siamo stati tivo”, “tensione intersoggettiva” e amati e riconosciuti e accettati? “fusione illimitata”, quello che dice Se non abbiamo potuto capire che Honneth, in fondo, è chiaro: pos- eravamo preziosi così come erava- siamo amare – e quindi lasciarci mo, senza bisogno di fare niente, andare e fidarci e scommettere e solo perché esistevamo? abbandonarci – se e soltanto se Se non abbiamo fiducia in noi stessi? abbiamo pian piano imparato a re- Beh, allora tutto è molto più com- 10
Empowerment al femminile ma che la dice anche lunga sull’u- non appena si fa la pace con i propri niverso carcerale in cui viveva ricordi. dell’autore. Certo, è il Super-io – È già tutto diverso quando si trova che è l’introiezione dello sguardo la forza di “tradire” quello che non dei genitori – che nella vita ci spin- ci è stato trasmesso con amore, ma ge a dare il meglio di noi. ordinato, con la minaccia implicita di Ma quando questo sguardo non ci essere un giorno diseredati. ha rassicurato, il Super-io può an- Tradire il “non-riconoscimento” per che diventare tirannico, impeden- non “tradire” più se stessi, quindi! doci non solo di amare gli altri e di E cominciare a credere in se stessi e credere in loro, ma soprattutto di amarsi. Condizione necessaria, an- amare se stessi e di avere fiducia in che se non sufficiente, per credere noi. Ecco perché, quand’è così, bi- negli altri, amarli, e aver fiducia in sogna ricominciare tutto da capo. loro. Quand’è così, si deve imparare da soli ad amarsi, a riconoscersi, ad accettarsi. Altrimenti non c’è nien- te da fare. Non ameremo e non sa- remo amati, anche se ci mettiamo tutta la forza di volontà di cui sia- mo capaci. L’amore infatti, con la forza volontà, non c’entra proprio niente. Ed è solo quando la smettiamo di volere e di controllare sempre tutto che l’amore può finalmente accadere. Insieme alla fiducia in noi stessi e alla certezza di essere importanti. Senza passare il tempo a sperare che forse un giorno tutto sarà di- verso. Perché è già tutto diverso, 11
Anita, Nadia, Carola e le altre: forza, passione, talento Le ragazze dell’hockey di MARA COSTANTINO Le ragazze dell’hockey in Italia sono una forza. L’em- di solito più veloci nel prendere decisioni, hanno tutte powerment ce l’hanno come vocazione, il talento e le carte in regola per prevalere in campo. L’obiettivo del la grinta lo dimostrano in pista. La federazione Ita- mondo dell’hockey in questo momento sono le Olimpia- liana Sport del Ghiaccio (Fisg) è una fucina di giovani di Invernali Milano-Cortina 2026. Le donne sono meno campionesse, decise a prendersi cio’ che si meritano, degli uomini in questo sport, ma ciò significa anche che compresi stipendi da professioniste e il giusto ricono- hanno meno avversarie da battere. E questo parados- scimento come atlete. Perchè il problema, nell’hockey salmente è un punto a favore. Oggi molte ragazze si come in tutti gli sport femminili in Italia, è proprio formano nei campionati misti, giocando con i ragazzi. questo: le atlete non sono riconosciute professioniste Al momento infatti l’esigenza è fare partecipare le ra- e non prendono uno stipendio (lo spiega bene Luisa gazze a un maggior numero di partite di campionato. Garriba Rizzitelli nell’intervista che segue). “I maschi giocano in media 45 partite di regolar season Considerato nell’immaginario comune uno sport ma- - spiega Andrea Gios, presidente della Federazione Ita- schile, l’hockey richiede invece più velocità di reazio- liana Sport del Ghiaccio - . Questo è il numero minimo ne e riflessi pronti che forza fisica. Le ragazze quindi, di match per raggiungere un buon livello. Le ragazze 12
Empowerment al femminile Thun, perchè studia diritto internazionale a Ginevra. È capitana della Nazionale italiana senior. “Con l’hockey sono diventata una dura, divertendomi”, dice. Il pay gap nello sport? “Essere pagate meno è dovuto alla minore visibilità e seguito di pubblico del campionato femmini- le - sostiene Carola - . Bisognerebbe rilanciare l’hockey femminile”. Massimo Fedrizzi, allenatore di Nazionali femminili ju- nior e senior, spiega: “Alle Olimpiadi invernali del 2026 le ragazze devono arrivare preparate. Stiamo lavorando invece giocano solo 10-12 partite. La soluzione che molto, la preparazione fisica sarà utile a colmare il di- stiamo valutando è coinvolgere le squadre femminili vario che esiste con le Nazionali femminili che vengono nel campionato maschile U15 per permettere loro di da Paesi dove c’è una lunga e consolidata tradizione misurarsi nel maggior numero di incontri e sfruttare hockeistica. La passione sportiva aiuta anche nella vita. al massimo i sei anni che mancano per le Olimpiadi di È dimostrato che le ragazze che si realizzano nello sport Milano-Cortina”. hanno successo pure nella professione: l’hockey insegna Molti i talenti della Nazionale femminile di Hockey, determinazione e conciliazione” ognuna di loro ha già vinto una sfilza di medaglie. Anita Muraro, 19 anni, di Asiago, è una delle promes- se. Si è formata nell’Hockey Club Asiago Junior, poi ha studiato in Canada e giocato nella squadra Oakville Hornets, nell’Appleby College e in formazione mista nell’Asiago U17. Ora è nelle Ladies Lugano e studia economia e management all’Università Bocconi. “In Italia l’hockey è ancora visto come sport maschile, ci sono molti pregiudizi - dice Anita - . La velocità, la tecnica, la testa delle atlete possono colmare il gap nei confronti dei maschi. Noi in pista siamo più con- centrate, anche perchè dobbiamo dimostrare di più”. Nadia Mattivi, 19 anni, formata nel Hockey Club Pinè (Tn), ha giocato anche nel campionato svedese con la maglia del Linkoping. Ora studia alla Boston Univer- sity. “Lo svantaggio di essere donna in un ambiente maschilista si è trasformato per me in uno dei van- taggi più potenti della mia crescita personale - rac- conta Nadia - . In un mondo in cui sei presa di mira se dal casco ti esce una coda di capelli, sei costretta a stringere i denti. Questo mi ha resa più forte e de- terminata. E giocare in Nazionale mi ha dato molto dal punto di vista relazionale e umano. Ho conosciuto compagne che mi hanno dato tanto e mi hanno inse- gnato l’integrazione, il rispetto, la coesione”. Carola Saletta di Moncalieri (To), formata nel Hc Val- pellice, ora gioca nella squadra Svizzera EV Bomo 13
Le campionesse e l’impegno dell’associazione Assist Vincenti nello sport, ma senza diritti di FEDERICA AUGUSTA ROSSI Luisa Rizzitelli: “Sostegno alla maternità e professionalità da riconoscere. Battaglie di civiltà” Da vent’anni al fianco delle donne sportive, atlete stereotipo secondo cui un’atleta che ha un figlio non agoniste e appassionate di sport, per diffondere una può tornare a fare performance di alto livello. Un valore cultura di parità in uno dei settori dove la discrimina- simbolico molto importante». A rafforzare e veicolare il zione di genere è più diffusa. È Assist l’associazione provvedimento, uno spot promozionale trasmesso sulle nazionale atlete, che ha già ottenuto significativi suc- reti Rai e una campagna di comunicazione e promo- cessi, tra cui recentemente l’approvazione da parte zione curata dall’associazione Assist. Testimonial dello del governo del Fondo maternità per le atlete: i milio- spot, la pallavolista azzurra Eleonora Lo Bianco, da poco ne stanziato. «È una cosa monumentale, le donne in diventata mamma della piccola Emma: «La maternità – Italia quando fanno sport hanno un problema gigan- dice Eleonora Lo Bianco - è assolutamente compatibile tesco e invece hanno bisogno di tutele – commenta con lo sport di alto livello. Rispetto e pari opportunità Luisa Garriba Rizzitelli, presidente Assist - . Il governo sono un diritto di ogni singola atleta». ha fatto un passo importante, si deve abbattere lo 14
Assist Quali sono gli obiettivi di “Assist”? “Vogliamo soprattutto sensibilizzare l’opinione pubblica, Empowerment al femminile coinvolgere le istituzioni sportive, politiche ed europee, interessare i media – spiega Luisa Garriba Rizzitelli - . “È impensabile che per le donne atlete la pratica del- L’informazione e la partecipazione di tutte le compo- lo sport ad alto livello non sia ancora considerata un nenti della società sono fondamentali per affrontare lavoro e che il professionismo, riconosciuto solo per globalmente i problemi. Noi andiamo molto nelle scuole quattro discipline, sia contemplato solo per gli uomini. per fare formazione e fare capire che non esistono sport Anche perché i numeri dimostrano che le sportive di da maschi e sport da femmine”. eccellenza in Italia sono in continuo aumento: le dele- In Italia ci sono tante campionesse sportive, dal nuoto gazioni italiane nelle competizioni internazionali hanno alla scherma, dallo sci al biathlon, ma il gender gap e le una presenza femminile in continua crescita. Invece, a discriminazioni restano alte parte l’ingresso nei gruppi militari, non sono sostenute”. I mondiali di calcio femminile, dove la nazionale italiana femminile si è rivelata fortissima, hanno fatto emergere il problema delle atlete sottopa- gate e non riconosciute come professioniste? “Sicuramente. Le azzurre hanno dato prova di dedizione e talento e i loro risultati positivi sono stati uno straor- dinario spot per lo sport femminile. Tra l’altro come as- sociazione abbiamo portato avanti un battage per fare approdare le partite su Raiuno. Tutte le ragazze, in testa il commissario tecnico Elena Bertolini, sono state corag- giose anche nel parlare dei loro problemi. Confidiamo che l’attenzione della politica non si spenga”. “Assist” ha ottenuto risultati importanti in questi anni “Ci siamo battute molto per il fondo nazionale di so- stegno alla maternità ed è stata una battaglia vinta. Di fatto è l’unica azione concreta in favore delle atlete che purtroppo continuano a non vedere riconosciuta la propria professionalità nello sport in quanto lavoratrici”. C’è qualche altra novità in arrivo? “Nella legge di riforma dello sport del governo giallo- verde era stato inserito un punto che proibisce la discri- minazione di genere e apre alla possibilità di rivedere la legge 91 sul professionismo, ma la messa in pratica dipenderà dai decreti attuativi” C’è un augurio che vuole rivolgere alle atlete? “Auguro loro di vincere e di essere delle grandi atlete, ma soprattutto di avere il coraggio di difendere la pro- pria libertà e i propri diritti. Altrimenti rischiano di esse- re atlete solo a metà”. Luisa Rizzitelli 15
Twitter: @CristinaObber L’ALTALENA TRA STEREOTIPI E SESSISMO di CRISTINA OBBER Quella “A” significa esistere Nel 2017 un gruppo di architette la declinazione al femminile delle partiene. di Bergamo ha rivendicato all’or- professioni, nell’intrepretare le resi- Nel 1801 fu presentato in Francia dine il diritto di timbrare i docu- stenze all’accoglimento di tali indi- un progetto di legge per vietare menti con la dicitura architetta, cazioni non possiamo trascurare la alle donne di imparare a leggere, con quella «a» finale che a molti e disparità di genere che ancora per- progetto che ben esprime la impari molte di noi sembra un vezzo, un mea una cultura che trasforma ogni considerazione con cui vengono ac- capriccio, una rivendicazione irrile- richiesta di rispetto dei diritti delle colti a questo mondo un neonato e vante rispetto a tutti i diritti per donne in una pretesa. una neonata. cui le donne devono ogni giorno Questa resistenza viene anche dal Negare i diritti attraverso conven- combattere, anche nel mondo del mondo femminile, proprio perchè zioni sociali: questo ha fatto il pa- lavoro. riguarda la cultura e gli stereotipi di triarcato nei secoli, e questo conti- Non si contano le prese in giro a chi genere con cui tutti e tutte veniamo nua a proporre. «insiste» a definirsi e a voler essere nutriti sin dall’infanzia. Le battaglie delle donne sono quin- nominate come ministra, avvoca- Nasciamo femmine ma prima an- di rivolte a ristabilire un equilibrio, ta, ingegnera, tutti termini corretti cora persone, ed è dalla nascita che a porre rimedio a una stortura cul- dal punto di vista grammaticale siamo appunto portatrici di diritti turale che penalizza il genere fem- eppure considerati bizzarri e dal in quanto tali. Diritti fondamenta- minile, in ogni ambito della sua vita. suono sgradevole. li, diritti umani, che ci vengono via Così come in Italia le donne hanno Se l’Accademia della Crusca, il ri- via rosi o negati mano a mano che votato per la prima volta nel 1946 ferimento più autorevole della cresciamo. Quando li rivendichiamo e sono potute entrare in magistra- linguistica e la filologia della lin- ci stiamo semplicemente riappro- tura solo nel 1963, così a Bergamo gua italiana, ci invita ad utilizzare priando di qualcosa che già ci ap- le architette possono dire di potersi 16
Empowerment al femminile nominare in quanto professioniste anche sindaca, assessora e consi- e non professionisti, dal 2017. gliera nei documenti istituzionali, Quella A non è un vezzo; ha un poichè fondamentale è l’assunzione alto valore simbolico e riconosce di responsabilità dello stato in fa- ad una professionista di esserlo vore di un maggiore rispetto della non perchè sta facendo il lavoro di professionalità femminile. un uomo, o come un uomo, bensì Ben vengano dunque tutte quelle A in nome delle proprie capacità e che affermano il diritto fondamen- competenze. tale di esistere non solo come donne È una distinzione sostanziale, te- ma anche come donne che lavora- stimonia l’affermazione sociale no, che producono, creano, operano delle donne e la loro ascesa nel in tutti i settori di una società anco- mondo del lavoro, privato e pub- ra in balia di un sessismo che non ci blico, del loro impegno all’interno rappresenta. delle istituzioni. Benvenuta ad ogni ingegnera, mu- Grazie agli studi di esperte lingui- ratrice, chirurga. ste come Alba Sabatini (nel 1987 E se ci suonano male pazienza, pubblicò «Raccomandazioni per quando queste A saranno entrate un uso non sessista della lingua”) nel linguaggio comune suoneranno e Cecilia Robustelli (Accademia del- benissimo. la Crusca), nonchè alle linee guida ministeriali che il loro lavoro ha ispirato, numerose amministrazioni comu- nali, regioni e università hanno adottato negli ultimi anni il lin- guaggio di genere in tutti gli atti e le comunicazioni, dai documenti alla modulistica. Dovremmo accogliere con entusia- smo l’ingresso di qualifiche come ministra, senatrice, deputata, ma 17
Posso fare tutto quello che sogno Bambine e ragazze oltre gli stereotipi di DAMIANA SCHIRRU Nelle scuole le Role Model di Valore D Un progetto per dare volto ai sogni e dimostrare che Imprenditrici, scienziate, sportive e manager, ma anche non ci sono professioni “per donne e per uomini”. Con cantanti, artiste, musiciste, in classe per spiegare con il questo obiettivo è nato InspiringGirls (www.inspi- loro esempio e la loro vita che ragazze e ragazzi non ring-girls.it), progetto internazionale pensato per i ra- devono farsi condizionare da stereotipi di genere, ma In gazzi e le ragazze delle scuole di tutta Italia, promos- possono osare quello che vogliono, in tutti i campi. so da Valore D (www.valored.it) in partnership con L’invito è di perseguire obiettivi e ambizioni non ponen- Eni, Intesa Sanpaolo, Snam e con il patrocinio del Miur. dosi limiti. Ancora oggi, infatti, già nei primi anni di vita, InspirinGirls fa leva sul carisma e sulla competenza di i bambini sentono classificare professioni “da maschi” o “role model”, esempi positivi al femminile, di donne “da femmine”. impegnate con successo nelle più diverse professio- A 8 anni limitano le aspirazioni in base al loro genere e ni che entrano nelle scuole per incontrare ragazze e a 13 anni molti non si orientano più verso alcune profes- ragazzi e spiegare loro che devono seguire ciò che sioni solo sulla base degli stereotipi di genere. sognano e possono riuscire in qualsiasi professione. Questo non solo limita le aspirazioni dei ragazzi e delle 18
Empowerment al femminile ragazze, ma anche il loro futuro. I dati parlano chiaro. “Il 39% dei ragazzi, prima degli in- contri con le role model, credeva che ci fossero lavori da maschi e da femmine, anche se la percentuale è più bassa se la mamma lavora”, ha detto Ulrike Sauerwald - Research & Knowledge Management di Valore D - . Il 67% ha dichiarato che la role model ha influito sulla scelta delle superiori e il 24% del totale ha detto di aver capito che donne e uomini possono scegliere qualunque lavoro”. Secondo Barbara Falcomer, direttrice generale di Va- lore D , “i risultati confermano la validità del progetto e quanto sia fondamentale lavorare sui pregiudizi di genere, ancora così radicati in famiglia e a scuola, per consentire sia ai ragazzi sia alle ragazze di esprimere al meglio il proprio potenziale”. Ad oggi le “role model” hanno incontrato oltre 17mila ragazzi in 236 scuole in 52 province e 18 regioni italiane. In base ad una ricerca per misurare l’impatto del pro- getto su studenti e studentesse, è emerso che tutti ricordano molto bene l’incontro con la role model, in particolar modo le ragazze (67% rispetto al 54% dei ma- schi), con un particolare impatto nel Sud Italia. Quasi tre quarti (73%) dei ragazzi ha condiviso l’esperienza con la propria famiglia, aprendo un dialogo sul proprio futuro. InspirinGirls punta a lavorare sul cambiamento culturale e i risultati di questo impegno si stanno già osservando anche al di fuori delle scuole. Anche chi produce giocattoli si sta adeguando al cam- biamento: la Mattel ha iniziato a produrre in serie come nuove Barbie, bambole che rappresentano l’attivista per i diritti civili, Rosa Parks, e la prima astronauta ame- ricana, Sally Ride. È la linea “Inspiring Women” che Mattel ha lanciato l’8 marzo 2018 per rendere omaggio alle donne che hanno fatto la storia. nspirinGirls 19
Empowerment e ricerca Coraggio, curiosità e passione: la rivoluzione delle scienziate di FRANCESCA VISENTIN Antonella Viola: “Basta discriminazioni, il cambiamento è possibile” Passione, fiducia in sé, competenza, innovazione. donne e combattere sbarramenti di genere e stereotipi. Anche nella scienza l’empowerment delle donne sta portando al cambiamento. Lo dimostra una delle Le donne sono molto presenti nella scienza e con più brillanti ricercatrici italiane, Antonella Viola, oggi ottimi risultati. Ma i vertici sono ancora domina- direttrice della Fondazione Città della Speranza a ti dagli uomini. Con queste premesse, come avvi- Padova e vincitrice dell’ ”Oscar della Scienza”, l’Erc cinare le ragazze alla scienza? Advanced Grant 2014, con il progetto che investiga le molecole causa del cancro. Un premio di due milioni e “Purtroppo questo è vero: nella ricerca biomedica, per mezzo di euro, che Antonella all’epoca scelse di inve- esempio, le donne sono in numero maggiore rispetto stire in Italia per stipendiare un team di giovani ricer- agli uomini, ma quando si sale di livello - quando si pas- catori. Scienziata e mamma di due figli, Antonella è sa da posizioni precarie a posizioni stabili - ecco che i da sempre impegnata per promuovere il talento delle numeri cambiano fino ad arrivare alle cariche più alte 20
Empowerment al femminile (professori ordinari, primari ospedalieri, direttori di di- Ha detto che bisognerebbe cambiare i parame- partimento o centri di ricerca) dove c’è la quasi totale tri di valutazione nell’ambito della ricerca. Cosa assenza di donne. Le ragioni sono tutte di natura cultu- intende? rale: queste discriminazioni non hanno nulla a che ve- dere con il ruolo biologico della donna e non dipendono “C’è un problema culturale che va affrontato. La scienza dalla presenza o meno di figli. E’ quindi naturale che è stata dominata dagli uomini che hanno anche stabilito le ragazze si sentano poco adatte a intraprendere una le regole del gioco. Alcune regole sono oggettivamente carriera nella scienza: gli esempi che hanno davanti agli valide: le scoperte che si fanno, il loro impatto sulla ri- occhi dicono loro che è un mestiere in cui essere donna cerca, la loro originalità sono parametri indiscutibili per è uno svantaggio. la valutazione dell’attività di un ricercatore. Ma accan- Per questo motivo è importante che le donne che sono to a questi ci sono altri parametri che non ci premiano. riuscite a fare carriera nella scienza si “mostrino” alle Come si valuta il lavoro di squadra? Quanto viene preso ragazze come esempi positivi da cui attingere forza e in considerazione l’aver fatto crescere altri ricercatori? “self-confidence”. Dobbiamo parlare, scrivere, racconta- I parametri di valutazione oggi sono molto verticali e Ricerca re le nostre storie per rendere realizzabili i sogni di tante competitivi mentre credo che fare scienza significhi an- ragazze innamorate della scienza”. che collaborazione e crescita collettiva. Altro esempio è la partecipazione ai congressi, che rappresenta un pa- rametro nella valutazione dei ricercatori. Molto spesso Cosa deve cambiare perché le donne acquisisca- noi donne preferiamo non viaggiare molto, per motivi no maggiore fiducia in sé? diversi che possono andare dalla cura dei figli o dei ge- nitori o semplicemente perché siamo meno interessate “Le statistiche ci dicono che le studentesse sono spesso agli aspetti sociali tipici di questo tipo di eventi” più brave degli studenti maschi. Il problema è in casa, in famiglia e nella società. Le ragazze sono spesso vittime Quali sono le caratteristiche per ottenere risul- di una educazione che invece di potenziarne le capacità tati nella ricerca e nella scienza? le mortifica. Non vengono stimolate come i ragazzi al coraggio, all’ambizione professionale, all’amore per l’av- “Quella che io chiamo la regola delle 3 P: passione, per- ventura o alla libertà. Spesso si comunica loro un sen- severanza, pazienza. La passione è essenziale per de- so di inadeguatezza, imparano sin da piccole ad avere dicarsi a questo lavoro che non ha orari, ti costringe a paura o a doversi far carico di doveri e responsabilità non smettere mai di studiare, a metterti in discussione, che andrebbero invece suddivise con l’altro sesso. Poi spesso ti tiene sveglia la notte a causa di un proble- c’è l’esempio, che è sempre l’arma educativa più forte, ma che non riesci a risolvere o una grande delusione. nel bene così come nel male. Se tutte le posizioni apicali Ma senza il duro lavoro non si arriva da nessuna parte, sono occupate da uomini, il messaggio che arriva è che anche con la passione. Serve la capacità di superare le non è un lavoro per donne. E questo, oltre che condizio- delusioni e continuare a credere nel proprio obiettivo, nare le nostre scelte, mortifica le nostre prestazioni. Ci sapendo che ci vorrà tempo ma che alla fine il lavoro sono studi che dimostrano come basti accennare a una fatto bene ripaga. Bisogna saper guardare lontano e disparità di genere prima di un esame per alterarne il non cercare una gratificazione immediata, altrimenti si risultato. Il ruolo degli stereotipi nel condizionamento rischia di perdere tutto”. delle prestazioni non va assolutamente sottovalutato. 21
Camb E’ importante che le commissioni giudicatrici siano tazione esterna costituito da scienziati di chiara fama sempre composte da donne e uomini in modo pa- che ogni due anni valuta la ricerca dell’istituto. Per gli ritario: anche e soprattutto per non condizionare le obiettivi strategici il nostro scopo è quello di essere prestazioni di chi è esaminato”. un centro di riferimento per la ricerca pediatrica, in un percorso che veda camminare insieme la ricerca di Come direttrice della Città della Speranza, base, la ricerca pre-clinica e le terapie avanzate”. quali innovazioni ha portato nel metodo di la- voro e negli obiettivi strategici? Quali difficoltà ha trovato nel suo percorso di scienziata e come le ha superate? “Prima di tutto ho cercato di far nascere un senso forte di squadra e di appartenenza, organizzando frequenti “Le difficoltà sono state tantissime. Il senso di ina- momenti di incontro e confronto tra i ricercatori. Ho deguatezza è qualcosa che in questo lavoro può pa- anche cercato di dare visibilità e indipendenza ai gio- ralizzare, ma per me ha rappresentato uno stimolo vani ricercatori, favorendone la crescita e la visibilità. a studiare e lavorare di più, spesso è stato quindi un Ho puntato molto sulla multidisciplinarità, stimolan- alleato più che un nemico. I figli mi hanno costretta do le interazioni tra ricercatori che provengono da a mettere più volte in discussione le mie scelte. Per aree culturali diverse. Oggi lavorano insieme medici e anni ho vissuto un costante senso di frustrazione non fisici, biologi e ingegneri e questo è un grande valore riuscendo a sentirmi completa né come madre (mi aggiunto. Infine ho portato la novità di un rigoroso sentivo una pessima madre quando ero in laboratorio processo di valutazione esterna attraverso l’istituzio- o in giro per il mondo per i congressi) né come scien- ne di un Scientific Advisory Board, un nucleo di valu- ziata (quando passavo il tempo con loro piuttosto che 22
Empowerment al femminile biamento studiare o scrivere). Alla fine le difficoltà le ho superate con la regola delle 3 “P”: amando e lavorando di più, sicura che a lungo termine tutto questo avrebbe avuto un senso. Oggi guardando i miei ragazzi che hanno 20 e 18 anni e la mia carriera posso dire che è andato tutto bene e che ho fatto un buon lavoro”. Che consigli può dare a una ragazza che sogna una carriera nella ricerca? “Di essere coraggiose, di guardare lontano, di non ac- contentarsi, di lavorare duramente, di studiare, di farsi guidare dalla passione verso gli obiettivi che ci rendono felici. Ma anche di scegliere con intelligenza il compa- gno giusto: che sia un compagno di viaggio, in grado di rendere più bello il percorso ma di lasciarci libere di andare avanti col nostro passo o di rallentare quando siamo stanche. Per le prevaricazioni e le molestie il discorso è più delica- to. Purtroppo le molestie sono piuttosto comuni anche nel mondo della ricerca e forse già sapere che questa cosa è successa e sta succedendo a tante altre colleghe può dare la forza di parlarne per trovare una soluzio- ne. Bisogna sempre ricordare che non c’è nessuna colpa nell’essere oggetto di molestie o prevaricazioni”. 23
Twitter: @AdrianaBazzi UNA QUESTIONE DI GENERE di ADRIANA BAZZI Donne medico tra discriminazioni e sessismo Basta dare un’ occhiata ai film usci- fessionale, al di là di discriminazioni per creare consapevolezza (del ruo- ti negli ultimi venti anni. “Un me- di genere. Con questo spirito è nata lo), promuovere la leadership (come dico, un uomo”, con William Hurt, in Italia l’associazione “Women for diventare capi) , insegnare lo skill del 1991 che racconta i turbamenti Oncology”(W4O) con la presidenza management (come sviluppare le di un chirurgo di successo che poi si di Marina Chiara Garassino, respon- proprie capacità) e il team building ammala e rivede un po’ la sua vita sabile dell’Oncologia Medica tora- (come lavorare insieme). Secondo . “Patch Adams”, del 1998, dedicato co-polmonare all’Istituto Tumori di punto: combattere gli stereotipi. a quel dottore che ha cominciato Milano. L’associazione è uno spin- Quelli appunto che emergono dalla a travestirsi da clown, negli ospe- off della “Women for Oncology”, cinematografia, ma anche dall’arte dali, per portare sollievo ai malati. promossa già da tempo dall’Esmo, (per non dire della società). Il dottor E l’indimenticabile “Medico della l’European Society of Clinical Onco- Tulp, nella famosa “Lezione di ana- mutua” con Alberto Sordi, che risa- logy: l’oncologia fa da apripista. tomia” di Rembrandt è circondato le al 1968. Per non parlare del dot- “In Italia la percentuale di donne da uomini: è vero che qui siamo nel tor House. Tutti diversi, ma tutti in posizioni apicali, per esempio Milleseicento, ma poco è cambiato uguali: sono tutti sempre uomini. E come direttore di struttura negli nei secoli successivi. “E questo si fa le donne? Beh, di solito sono rap- ospedali o come professore ordina- coinvolgendo le nuove generazioni” presentate, al cinema, nel ruolo di rio in università , è meno del 15 per precisa Garassino. Il terzo punto è infermiere (persino in film erotici cento – commenta Garassino. – La quello della solidarietà femmini- come “L’infermiera”, commedia di percentuale cresce un po’ fra le pe- le. “La donna dovrebbe diventare Nello Rossati del 1975). diatre, ma precipita nelle discipline sponsor delle sue pari – aggiunge Senza nulla togliere alle profes- chirurgiche”. Garassino - . Se fa parte, per esem- sioni infermieristiche, oggi con Che cosa fare? Ecco che W4O ha pio, di un comitato scientifico che laurea, vorremmo parlare delle dato vita a corsi (anche con l’Univer- decide (ancora per esempio, ndr) donne-medico che stanno cercan- sità Bocconi) con l’obiettivo di coin- per una borsa di studio dovrebbe do di affermare il loro ruolo pro- volgere donne giovani, quarantenni, privilegiare, fra persone di uguale 24
Empowerment al femminile livello, una donna “. Perché le don- l’ hanno fatta per la loro bravura, ne (e ci sono dati di letteratura, per al di là di rapporti sentimentali, ma esempio nella cura dei malati) in sono bollate per questo? W4O sta certe situazioni sono meglio degli dando vita a una survey sul tema. I uomini. Ultimissimo punto. Il ses- risultati nei prossimi mesi. sismo. Quante sono state oggetto di molestie in ambito lavorativo? Quante fanno carriera perché sono state “troppo” disponibili nei con- fronti di qualcuno? E quante, invece, 25
Donne e leadership Inclusione, innovazione e consapevolezza di DAMIANA SCHIRRU Ragazze al vertice con il progetto Bocconi e Soroptimist Per favorire la leadership femminile, l’empowerment Con quali obiettivi e finalità nasce? e la carriera delle donne, è nato il progetto “Leader- “Laurearsi o concludere un Master, è di per sé una con- ship e genere: verso una leadership 4.0” della SDA quista importante, ma non basta. Il progetto Bocconi Bocconi School of Management - Osservatorio Diver- è un momento di riflessione, di approfondimento e di sity, Inclusion & Smart Working (DIS), a cura di Simona confronto: che cosa devo sapere? Da chi devo imparare? Cuomo, sostenuto da Soroptimist. Due i concetti chia- Cosa si aspettano da me? Si gioca in difesa o in attacco? ve: “inclusione” e “innovazione”, considerati strategici Sono domande logiche e inevitabili, che ognuna di noi si e fondamentali per le leader di domani. Mirka Daniela è posta troppo spesso in solitudine. Il progetto Bocconi Giacoletto Papas, segretaria del Consiglio di Ammini- è mettere a disposizione una esperienza preventiva: la strazione dell’Università Bocconi, amministratrice possibilità di utilizzare il risultato di studi e ricerche in- delegata di Egea Spa (casa editrice dell’Università sieme all’esperienza consolidata di molte professioniste”. Lead Bocconi), vice presidente dell’Aie (Associazione Italia- na Editori) e socia Soroptimist è l’anima del progetto. 26
Empowerment al femminile I due concetti-chiave sono “inclusione” e “innova- zione”, anche tecnologica. Perchè sono strategici? “Perché il mondo in cui viviamo è veloce, ogni giorno introduce e scopre strumenti e modalità nuovi che, contemporaneamente, superano e cancellano quelli che conosciamo e che sappiamo usare” Quanto conta la consapevolezza per la leadership? “Ho sempre considerato come fondamentali, nel mo- mento in cui una persona si pone di fronte al mondo del lavoro, tre caratteristiche: la curiosità, l’onestà, il coraggio. Curiosità di sapere che cosa succede in quel mondo, l’onestà nell’esaminare bene che cosa si vuole, Mirka Daniela Giacoletto Papas quali sono i propri punti di forza e di debolezza, il co- raggio di ammettere le debolezze e difendere le pecu- liarità, superando timidezze e rifiutando intimidazioni o ricatti: il famoso “le donne sono disposte a lavorare di Il bando del Corso Bocconi più anche guadagnando meno”. su “Leadership e genere” Come è articolato il progetto? Il bando dell’Università Bocconi di Milano e Soroptimist “Il progetto prevede tre giornate di formazione, nella su “Leadeship e genere nella società 4.0” ha l’obiettivo di prima metà del mese di marzo 2020. Il corso sarà svolto valorizzare la potenzialità delle donne. Le domande di am- da docenti SDA Bocconi e si caratterizzerà per una di- missione vanno consegnate ai vari Club Soroptimist entro il dattica attiva, alternando lezioni di inquadramento te- 15 dicembre. Il modulo che poi dovrà compilare la persona orico con la discussione di case histories, role-modeling selezionata è da consegnare entro il 25 gennaio 2020. Il cor- e testimonianze”. so è rivolto a donne di età massima 28 anni con una laurea specialistica o magistrale e con conoscenza della lingua Che divulgazione avrà? inglese. Per partecipare, compilare la richiesta scaricandola “Soroptimist ha in Italia 156 Club, raccoglie circa 6mila dal sito www.soroptimist.it iscritte, tutte fermamente convinte del ruolo positivo che l’associazione può svolgere per la promozione del ruolo della donna: promozione, ripetiamo, che deve essere continua e senza una data di scadenza, perché occorre difendere e sostenere una cultura di parità che deve coinvolgere tutti. Soroptimist avrà il compito di divulgare l’iniziativa tra le giovani laureate, prendendo contatto con le Università e le scuole di formazione su- periore, presentando il Progetto alla stampa, organiz- zando iniziative pubbliche di informazione. Le persone interessate verranno invitate a presentare domanda e curriculum, su questo verrà fatta una selezione: i posti a disposizione sono 150. dership 27
Twitter: @MagdaBianco FINANZA E GENDER EQUALITY di MAGDA BIANCO Le banche con donne al vertice: migliore governance e risultati La maggiore presenza femminile allontana le crisi economiche In passato la presenza femminile mentre nei Consigli di amministra- hanno sostenuto che una maggior nel sistema finanziario – in Italia zione ha raggiunto il 15% (e tra l’alta presenza femminile nel mondo del- come negli altri paesi - è stata dirigenza il 9%). In assenza di un vin- la finanza – a tutti i livelli, compreso molto contenuta. Oggi la percen- colo specifico (come per le società il vertice – avrebbe contribuito a li- tuale di donne nella compagine quotate, dove è stata raggiunta e mitare almeno alcuni dei comporta- lavorativa di banche e società superata la quota del 33 per cento menti che hanno esacerbato la crisi finanziaria è elevata, ma i vertici prevista dalla legge Golfo-Mosca) finanziaria: la domanda “sarebbe appaiono ancora dominati dalla la presenza femminile resta conte- stato diverso se i Lehman Brothers presenza maschile. nuta. fossero stati Lehman Sisters?” ormai In Italia tra il 1993 e il 2018 la per- Ma vi sono motivi di efficienza per è divenuta retorica. Una vasta lette- centuale di donne in organi ammi- chiedere una maggiore presenza ratura evidenzia come le donne sia- nistrativi, di controllo e nell’alta femminile ai vertici delle società no più avverse al rischio degli uomi- dirigenza è salita dall’1 al 14 per finanziarie, ulteriori rispetto ai be- ni. Ancora, gli uomini risulterebbero cento. La partecipazione rimane nefici attribuiti dalla letteratura alla più frequentemente over-confident tuttavia concentrata soprattutto “diversità” nei luoghi decisionali in rispetto alla propria performance negli organi di controllo, in parti- generale (legata alla “varietà cogni- relativa in situazioni di incertezza colare nei collegi sindacali (dove tiva” e di stili di leadership)? rispetto a quanto avviene per le per le banche è salita dall’1 al 16%) Negli ultimi anni diversi contributi donne. 28
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