Le donne e Francesco - D ONNE CHIESA MOND O - L'Osservatore Romano
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DONNE CHIESA MONDO MENSILE DELL’OSSERVATORE ROMANO NUMERO 85 GENNAIO 2020 CITTÀ DEL VATICANO Le donne e Francesco
numero 85 gennaio 2020 SOMMARIO FRANCESCO E LE D ONNE UN’ANALISI EMOZIONALE L’urgenza di superare Il Pontefice una Chiesa monocolore dei gesti materni STEFANIA FALASCA A PAGINA 4 SHAHRZAD HOUSHMAND ZADEH A PAGINA 24 L’INTERVENTO OLTRE IL SINOD O Ministeri femminili: Non avere paura prospettive post-Sinodo NATHALIE BECQUART A PAGINA 26 SERENA NO CETI A PAGINA 10 LA VIOLENZA SULLE D ONNE DA LUCIANI A BERGO GLIO La camicetta di Rocío Dietro a ogni Papa... è ora una bandiera VALENTINA ALAZRAKI A PAGINA 28 GIULIA GALEOTTI E SILVINA PÉREZ A PAGINA 12 TRIBUNA APERTA SIMBOLI E SIGNIFICATI Questo vorrei dire Maria Maddalena a Papa Francesco festa per la Chiesa CRISTINA SIMONELLI A PAGINA 32 MARINELLA PERRONI A PAGINA 17 IL PAPA DELLA LAUDATO SI’ VISTO DA DUE RELIGIOSE «La sfida è dare La rivoluzione di stare con Madre Terra spazio vero alle donne» FEDERICA RE DAVID A PAGINA 34 RITANNA ARMENI A PAGINA 18 D ONNE IN VATICANO VISTO DA UNA FEMMINISTA LAICA «Rompere il muro L’eccezione Francesco della diseguaglianza» nella istituzione-Chiesa ROMILDA FERRAUTO, ELISA CALESSI A PAGINA 22 ADRIANA MASOTTI, GUDRUN SAILER A PAGINA 40 1 D ONNE CHIESA MOND O
In questo numero alcune donne dicono Silvina Pérez, la vaticanista messicana Va- ciò che pensano di Papa Francesco in rap- lentina Alazraki, tre delle fondatrici dell’As- porto alla questione femminile nella Chie- sociazione donne in Vaticano: Romilda Fer- sa. Intervengono la vaticanista ed editoria- rauto, Adriana Masotti, Gudrun Sailer. Ri- lista di Avvenire Stefania Falasca, le teolo- tanna Armeni intervista suor Jolanta Kakfa ghe Serena Noceti, Marinella Perroni, e suor Patricia Murray dell’Uisg, Elisa Ca- Cristina Simonelli, Shahrzad Hou- lessi parla con la filosofa femminista Luisa shmand Zadeh, la saveriana consul- Muraro, Federica Re David incontra l’am- tore della segreteria del Sinodo dei bientalista indiana Vandana Shiva, la corri- vescovi Nathalie Becquart, le spondente francese Marie Cionzynska inter- giornaliste dell’O sservatore pella Elisabeth de Baudoüin, autrice del li- Romano Giulia Galeotti e bro Thérèse et François. D ONNE CHIESA MOND O Mensile dell’Osservatore Romano Comitato di Direzione RITANNA ARMENI FRANCESCA BUGLIANI KNOX ELENA BUIA RUTT YVONNE D OHNA SCHLOBITTEN CHIARA GIACCARDI SHAHRZAD HOUSHMAND ZADEH AMY-JILL LEVINE MARTA RODRÍGUEZ DÍAZ GIORGIA SALATIELLO CAROLA SUSANI RITA PINCI (coordinatrice) In redazione GIULIA GALEOTTI SILVIA GUIDI VALERIA PENDENZA SILVINA PÉREZ Progetto grafico PIERO DI D OMENICANTONIO www.osservatoreromano.va redazione.donnechiesamondo.or@spc.va per abbonamenti: abbonamenti.donnechiesamondo.or@spc.va D ONNE CHIESA MOND O 2 3 D ONNE CHIESA MOND O
FRANCESCO E LE D ONNE L’urgenza di superare una Chiesa monocolore di STEFANIA FALASCA S ul crinale della riforma della Chiesa nel secolo XVI, in anticipo sui tempi, Ignazio di Loyola si distinse come infaticabile apostolo delle giungendo l’intera umanità. E subito dopo, con l’annuncio pasquale, La lavanda dei piedi donne. La fitta corrispondenza con l’universo femminile del suo tem- celebrava la testimonianza resa dalle donne al Risorto, le prime testi- nel carcere di Rebibbia po ne documenta la filigrana: quella di un’attenzione spirituale di di- moni, le prime chiamate ad annunciare la salvezza, protagoniste pri- il Giovedì santo 2015 rettore di coscienza sorprendentemente aperto, lungimirante e perspi- vilegiate della Pasqua. A più riprese ha poi fatto dichiarazioni che cace. E seppure, paradosso insolubile, impedì l’istituzione di un ordi- enumerano obiettivi affermando che «la Chiesa non può essere se ne di gesuitesse, la sua azione appare volta ad arruolare le donne al stessa senza la donna e il suo ruolo» e che «la donna per la Chiesa è servizio dell’unica grande opera che gli sembra importante sulla ter- imprescindibile»: «Accrescere gli spazi per una presenza femminile ra: aiutare le anime, far progredire la Chiesa nella fedeltà a Cristo. più incisiva nella Chiesa», «elaborare una teologia approfondita del Ed è difficile non rinvenire traccia di questo milieu di risonanza femminile», introdurre le donne «là dove si esercita l’autorità dei di- ignaziana anche nella personale e particolare attenzione mostrata ver- versi ambiti della Chiesa». so la questione femminile dal gesuita papa Francesco. Riflessioni riprese nell’esortazione apostolica sulla missione Evan- Ma al di là della formazione personale, la sollecitudine con la qua- gelii gaudium e reiterate in questi anni in numerosi interventi, talora a le papa Francesco, fin dalla sua elezione, si è dedicato alla questione braccio, fino a quelli più recenti nei quali si fa esplicita l’eco di quel- delle donne, del loro ruolo e accesso alle responsabilità ecclesiali, evi- la speranza che animava i padri del Concilio quando l’8 dicembre denzia l’urgenza di affrontare una realtà che riguarda la visione della 1965, alla fine dei lavori, fu pubblicato da Paolo VI il “Messaggio alle Chiesa stessa e investe la sua natura gerarchica e comunionale. È tale donne”. A conferma che la preoccupazione e l’invito di Francesco visione infatti che spinge il Papa a percepire il monocolore maschile s’iscrivono nella corrente diretta delle istanze nate in continuità con il come un difetto, uno squilibrio, una minorazione della Chiesa consi- Vaticano II non ancora attuate e che la “questione donna” nell’urgen- derato che senza le donne essa risulta deficitaria nell’annuncio e nella za dell’attuale contesto ecclesiale ed ecclesiologico ha le sue radici testimonianza e che dunque compromette la sua missione. È infatti nel vissuto della Chiesa già nel suo sorgere, dove la presenza delle significativo che il Papa, già l’indomani dell’inizio del suo ministero donne favorisce l’apertura universalistica, sia nei momenti fondanti, petrino, abbia subito attirato l’attenzione con un gesto posto al cuore originari, decisionali, in cui si tratta di accogliere tutta la forza pro- della liturgia della Settimana Santa, che sorprese e provocò, invitan- pulsiva dello Spirito, sia in quelli del suo avvio concreto in cui occor- do due donne, due detenute, alla lavanda dei piedi che celebrava il re superare le pesantezze di schematismi consolidati e le ostilità con- Giovedì Santo. Un gesto rilevante consegnato alla Chiesa per espri- nesse. Del resto nel Vangelo e negli Atti degli apostoli — come rileva mere e dispiegare il mistero pasquale nella carne del mondo ricon- il biblista Damiano Marzotto nel suo «Pietro e Maddalena. Il Vange- D ONNE CHIESA MOND O 4 5 D ONNE CHIESA MOND O
lo corre a due voci», testo definito «bellissimo» da papa Francesco — quindi di superare logiche clericali nelle quali la presenza femminile le donne si presentano non solo come «il luogo dell’accoglienza e negli organismi vigenti, nei vicariati, nelle curie, compresa la Curia Bisogna dell’ospitalità ma come luogo della libertà e dell’universalismo, capa- romana, venga intesa come “concessione” alle donne e ridotta a pre- La prospettiva ci cioè di rigenerare, di ridonare quello slancio che spinge agli spazi senza simbolica. aperta riconoscere universali e quindi di far progredire la via della salvezza. Tale dina- «Mi preoccupa il persistere nelle società di una certa mentalità che la questione mica si è compiuta di fatto, quindi si compie e può compiersi, solo da Francesco maschilista, mi preoccupa che nella stessa Chiesa il servizio a cui cia- femminile in una piena sinergia di maschile e femminile». scuno è chiamato, per le donne, si trasformi a volte in servitù» ha af- presuppone non è Il documento finale del Sinodo sui giovani così afferma: «Una vi- fermato più volte il Papa: «Io soffro, dico la verità, quando vedo nel- che anche superficialmente sione anche della Chiesa, fatta prevalentemente al maschile, non sta la Chiesa o in alcune organizzazioni, che il ruolo di servizio, che tutti nella Chiesa rispondendo al compito che Dio ha affidato all’umanità. In secondo noi abbiamo e dobbiamo avere, il ruolo di servizio della donna scivo- di pari luogo, è solo dalla reciprocità che può emergere una valorizzazione e la verso un ruolo di servitù». Pertanto nella prospettiva aperta da certo maschilismo opportunità una integrazione del maschile e del femminile». L’Evangelii gaudium Francesco se «la donna per la Chiesa è imprescindibile» ed è «neces- strisciante perché non nasce non manca di ricordare anche che il sacerdozio ministeriale è uno dei sario ampliare gli spazi di una presenza femminile più incisiva» que- sia “sanato mezzi che Gesù utilizza al servizio del suo popolo, ma che «la gran- sto presuppone che anche nella Chiesa certo maschilismo strisciante da una con il Vangelo” de dignità viene dal Battesimo, che è accessibile a tutti» e che la pre- sia «sanato dal Vangelo» — come ha rilevato opportunamente anche rivendicazione senza delle donne nelle strutture ed istanze che decidono oggi del fu- nella sua Esortazione apostolica — e allo stesso tempo, sempre E sia sanato ma da una turo della Chiesa ricordano che il sacramento del battesimo non può nell’ottica del Vangelo, sia sanato il clericalismo che risponde a logi- il clericalismo essere superato. Si tratta quindi innanzitutto di riconoscere e meta- che di potere inteso come dominio. Perché il clericalismo — che ridu- ricchezza che risponde bolizzare che la questione non è superficialmente di pari opportunità ce la Chiesa a club privato di cui qualcuno, che non sia Cristo, pre- da recuperare, perché non nasce dalla rivendicazione ma da una ricchezza da recu- tende di averne le chiavi — unito a certo maschilismo, anziché valo- a logiche di potere quella di una perare, quella di una Chiesa-comunione appunto. Che quello rizzare la novità evangelica che porta a costruire una chiesa di fratelli inteso dell’Ordine, riservato agli uomini, non è il solo sacramento a garanti- e sorelle, esalta le differenze in modo distorto e dal punto di vista come dominio Chiesa- re un’assistenza dello Spirito santo in fase di ascolto, di confronto e dell’annuncio di fatto realizza una devianza tradendo l’identità della comunione di decisioni. Che è piuttosto il Battesimo a compaginare un Corpo Chiesa, dato che la novità evangelica vede insieme uomini e donne con diverse membra, la cui possibilità di movimento sorge solo dalla chiamati al discepolato, all’annuncio, al servizio per trasmettere a loro cooperazione e dalla reciprocità. In questa prospettiva si tratta pieno la ricchezza del messaggio evangelico. D ONNE CHIESA MOND O 6 7 D ONNE CHIESA MOND O
La fattiva collaborazione tra donne e uomini nella Chiesa nella re- ma come organizzazione, forse sindacale, ma non come famiglia par- ciprocità e nel servizio è perciò la direzione indicata da papa France- torita dalla madre Chiesa». sco nei suoi reiterati interventi riguardo alla questione femminile. A conclusione del Sinodo sull’Amazzonia, preannunciando che ri- Il Sinodo Quel servizio fondamentale a cui tutti, uomini e donne, sono chia- convocherà la commissione sul diaconato femminile — che ha conclu- sull’Amazzonia mati per far progredire la Chiesa nello spirito di Cristo. In questa di- so i suoi lavori l’anno scorso senza venire a una conclusione unanime rezione per il Papa è necessario «andare sempre più a fondo non so- ha messo in asse — ha precisato: «Non si tratta di dare più funzioni alla donna nella lo nell’identità femminile, ma anche in quella maschile, per servire Chiesa — sì, questo è buono, ma così non si risolve il problema — si come per il Papa così meglio l’essere umano nel suo insieme» come ha affermato. tratta di integrare la donna come figura della Chiesa nel nostro pen- nella questione Questo sguardo complessivo che mira al bene di tutti, uomini e don- siero. E pensare anche la Chiesa con le categorie di una donna». Il ne, può mettere al riparo da logiche di carattere rivendicazionista, delle donne Sinodo sull’Amazzonia per la prima volta ha visto la presenza di 35 senza tuttavia nascondere le ombre ancora presenti e i passi necessari donne tra le quali leader di popolazioni indigene, esperte, laiche e re- passi una ancora da compiere per una profonda valorizzazione della donna. E ligiose. L’esempio di un ascolto attento verso le testimonianze di que- questione indirizzarsi verso un «approfondimento teologico che aiuti a meglio ste donne lo ha dato il Papa stesso, come hanno osservato e riportato riconoscere il possibile ruolo della donna lì dove si prendono decisio- profondamente i partecipanti all’assemblea sinodale, facendo risvegliare a quella reci- ni importanti, nei diversi ambiti della Chiesa» potrebbe anche con- procità maschile-femminile un’assemblea di vescovi che senza la loro ecclesiale. templare un atto magisteriale. presenza si sarebbe probabilmente interrogata con meno coraggio. Che è quella Nel corso del summit sugli abusi nel febbraio scorso, ascoltando Un esempio dimostrativo e di riconoscimento affinché questo atteg- di una una relatrice il Papa ha voluto sottolineare come in quell’ascolto ha giamento possa crescere e maturare come tratto abituale nel seno del- «sentito la Chiesa parlare di se stessa. Cioè — ha detto — tutti noi ab- la Chiesa. Anche se superare una certa mentalità in un cammino con- rinnovata biamo parlato sulla Chiesa. In tutti gli interventi. Ma questa volta diviso da tutti è ancora lungo, questo ultimo Sinodo ha tuttavia mes- consapevolezza era la Chiesa stessa che parlava» e «invitare a parlare una donna non so in asse come il ruolo delle donne nella Chiesa può essere riconsi- ecclesiale è entrare nella modalità di un femminismo ecclesiastico... Invitare a derato e integrato solo nella prospettiva effettiva del dinamismo sino- parlare una donna sulle ferite della Chiesa — ha rimarcato — è invita- dale e della conversione missionaria indicati dal Papa. E come per re la Chiesa a parlare su se stessa. E questo credo che sia il passo che il Papa nella questione delle donne passi una questione profonda- noi dobbiamo fare con molta forza: la donna è l’immagine della mente ecclesiale. Che è quella di una rinnovata consapevolezza eccle- Chiesa. Uno stile. Senza questo stile parleremmo del popolo di Dio siale. D ONNE CHIESA MOND O 8 9 D ONNE CHIESA MOND O
Marcivana Rodrigues Paiva, rappresentante L’INTERVENTO del gruppo etnico sateré mawé (Brasile) tes al n. 16, un testo che motivò, con Lumen gen- Ministeri femminili: tium 29, la restituzione del diaconato maschile come grado autonomo e permanente: con la grazia sacramentale dell’ordinazione, queste prospettive post-Sinodo donne potrebbero contribuire a nuovo titolo all’edificazione della comunità cristiana, nell’an- nuncio della fede apostolica, come ministri ordi- nari del battesimo, nell’animazione liturgica, in diretta risposta alle esigenze di evangelizzazione creazione di un nuovo ministero istituito di “di- e cura pastorale presenti in Amazzonia. Il dia- rigente di comunità” (Documento finale, 102). Si conato è un “ministero ordinato non sacerdota- di SERENA NO CETI* me le donne incaricate dai loro vescovi di coor- tratta di ministeri laicali, radicati sui sacramenti le”, secondo quanto affermato in Lumen gentium dinare la vita pastorale (a volte di molte decine di iniziazione cristiana, da viversi in una stretta 29: non ci sarebbe quindi impedimento rispetto di comunità su territori vastissimi), che battez- correlazione tra momenti liturgici e attività pa- a quanto autorevolmente affermato nella Ordi- el 1959, tra le migliaia di sugge- N zano, sono vicine ai morenti, guidano la vita li- storale: riconoscere, con il Rito di Istituzione, il natio sacerdotalis di Giovanni Paolo II (n. 4). Si rimenti che arrivavano a Roma tratterebbe di una “figura ministeriale nuova”, turgica e garantiscono la formazione cristiana, carisma presente e il servizio continuativo eser- in preparazione al Concilio Va- laddove i vescovi e i presbiteri solo molto rara- ma radicata su una tradizione antica: sia biblica citato da donne è espressione di quella egua- ticano II, pervenne una proposta mente possono farsi presenti. Le voci di queste (Rm 16,1-2; 1Tim 3,11), che dei primi secoli della glianza in soggettualità e responsabilità battesi- formulata da un vescovo donne sono state raccolte nella fase di ascolto storia della chiesa, nella logica di servizio mini- male indicata da san Paolo nella Lettera ai Ga- dell’Amazzonia: mons. León de Uriarte Bengoa, presinodale; le loro esperienze sono state narra- steriale indicata da antichi testi liturgici di lati 3,28-30 («…non c’è maschio e femmina, tut- dal vicariato apostolico di San Ramon in Perú, te nell’aula sinodale e nelle conferenze stampa, ordinazione delle diaconesse (cf. Eucologio Bar- ti voi siete uno in Cristo Gesù») e realizzazione chiedeva di ordinare «homines diaconi et etiam che hanno permesso alla chiesa intera e all’opi- di quella ministerialità plurale anche femminile berini). diaconissae» e motivava la sua petizione con il nione pubblica di conoscere questo apporto si- attestata in Rom 16. La salus animarum e il bonum ecclesiae, nella necessario servizio di predicazione della Parola gnificativo e singolare, di cui è intessuta la vita In secondo luogo, molti vescovi, uditori e custodia dell’apostolicità della fede, hanno sem- di Dio e di amministrazione della sacra comu- pastorale della chiesa in Amazzonia. uditrici, esperti hanno auspicato l’ordinazione pre orientato i molteplici cambiamenti — moti- nione. Sessanta anni dopo quella prima richie- Davanti a questo “dato di realtà”, nell’oriz- di donne diacono; sei circuli minores hanno so- vati da nuovi bisogni pastorali e da trasforma- sta, nella fase preparatoria del sinodo per zonte di una ricerca coraggiosa per nuovi cam- stenuto questa richiesta o hanno sollecitato la ri- zioni sul piano sociale e culturale — che nel cor- l’Amazzonia e successivamente nell’aula sinoda- mini di una chiesa che si sa interpellata a una presa dello studio sulla questione, come poi in- so della storia hanno segnato le figure ministe- le, è risuonata un’analoga proposta, ora motiva- riforma anche strutturale, che non può prescin- dicato nel Documento finale (n. 103). Papa Fran- riali, l’esercizio del ministero ordinato, la teolo- ta da una riconosciuta leadership femminile eser- dere da un interrogativo sulle forme di ministe- cesco, nel suo discorso conclusivo, ha prospetta- gia dei ministeri. Nel quadro della visione del citata da centinaia di donne in tutto il territorio rialità, il Documento preparatorio (n. 14) e l’In- to una ripresa dei lavori della “Commissione di ministero ordinato consegnata dal concilio Vati- amazzonico e sostenuta dalla mole di studi di strumentum laboris (n. 129) chiedevano di indivi- studio sul diaconato delle donne”, da lui stesso cano II, la teologia sistematica è interpellata og- storia, liturgia, teologia sistematica pubblicati duare le forme di un “ministero ufficiale” delle creata nel 2016, con l’inserimento di nuovi gi per valutare la possibilità di ordinare donne nel post-concilio sull’ordinazione delle diacone. donne. I padri sinodali hanno risposto a questo membri e con un riferimento all’esperienza della diacono. Sessanta anni dopo il votum di mons. La vita delle comunità cristiane dell’Amazzo- interrogativo secondo due direttrici. In primo chiesa panamazzonica. Su quali ragioni teologi- de Uriarte Bengoa, ancora una volta dall’Amaz- nia, tanto nella foresta, nel contesto rurale o ur- luogo, hanno chiesto che le donne possano ac- che e in quale prospettiva pensare all’ordinazio- zonia, la richiesta di donne diacono — come vo- bano, è contrassegnata dal contributo delle don- cedere ai ministeri istituiti del lettorato e dell’ac- ne di diacone per l’Amazzonia? Molti dei servi- ce profetica? — raggiunge la chiesa intera e sol- ne, religiose e laiche: sono migliaia le operatrici colitato, riservati ai soli maschi dal motu pro- zi che le donne coordinatrici e responsabili pa- lecita la teologia a “pensare in novità”. pastorali, catechiste, responsabili di servizi di prio Ministeria quaedam di Paolo VI (1972) e dal storali esercitano in modo continuativo e com- assistenza e carità, animatrici di celebrazioni li- can. 230§1 del Codice di Diritto Canonico petente rispecchiano quelle attività indicate co- *Docente di Teologia sistematica presso l’Istituto turgiche in assenza di presbitero; sono moltissi- (1983), e hanno contestualmente suggerito la me vere diaconales nel decreto conciliare Ad gen- superiore di scienze religiose della Toscana D ONNE CHIESA MOND O 10 11 D ONNE CHIESA MOND O
DA LUCIANI A BERGO GLIO Non è questa però la prima e l’unica volta in cui l’attenzione di Quattro donne Dietro a ogni Papa... Francesco si è concentrata sulle donne: Bergoglio ha ben chiaro ciò che esse rappresentano per la Chiesa. Delle donne, infatti, ha sempre sottolineato la capacità di trasmettere la solidarietà con occhi miseri- alla segreteria del Sinodo cordiosi, e di dare un cuore a quella Chiesa accogliente che lui Il 24 maggio 2019 il sogna. Papa nomina quattro La cugina di Bergoglio, le amiche di Wojtyła, la sorella di Ratzinger, la madre di Luciani E se è dal realismo dell’esperienza pastorale e dalla capacità di donne tra i consultori Una lettura delle scelte al femminile dei Pontefici alla luce della loro esperienza ascoltare il mondo contemporaneo che nascono le parole, spesso im- della segreteria provvisate, di Papa Francesco a favore delle donne e del loro ruolo generale del Sinodo nella Chiesa e nella società, ciò si deve anche ai costanti scambi di dei Vescovi: Nathalie vedute che in Argentina Bergoglio era solito avere con amiche laiche Becquart, saveriana, di GIULIA GALEOTTI e SILVINA PÉREZ e religiose. Nella sua biografia, infatti, non mancano storie divenute già direttrice del paradigmi di reciprocità nel rapporto tra il mondo femminile e quel- Servizio nazionale lo maschile. della Conferenza C’ è molto più del legittimo orgoglio per le proprie radici dietro il sorri- so radioso che Papa Francesco ha scambiato con sua cugina, suor È il caso dell’amicizia con Alicia Oliveira, avvocata dei diritti uma- episcopale francese per Ana Rosa, appena sceso dall’aereo che lo ha portato in Thailandia. ni, non credente ma molto determinata nelle sue convinzioni in dife- l’Evangelizzazione dei sa dei più poveri, diventata nel 1973 il primo giudice donna del foro giovani e Prima ancora di salutare le autorità che lo attendevano, il Pontefice penale argentino. Tre anni dopo, il golpe militare: esonerata dall’in- per le vocazioni; ha fatto un piccolo strappo al protocollo dando alla Sivori un veloce carico, la giovanissima Oliveira venne perseguitata dalla dittatura del Alessandra Smerilli, bacio sulle guance. La religiosa salesiana — scelta personalmente da generale Videla. A quel periodo risale la sua amicizia con l’allora delle Figlie di Maria Bergoglio come interprete nella tappa iniziale del pellegrinaggio nel provinciale dei gesuiti argentini. «Diventai una disoccupata. Dopo Ausiliatrice, docente di continente più densamente popolato del mondo — è nata in Argenti- che mi mandarono via, Bergoglio mi inviò uno splendido mazzo di na 77 anni fa e da 53 è missionaria in Thailandia, nella provincia di Economia alla rose. Ci vedevamo due volte a settimana. Lui accompagnava i sacer- Udon Thani, nel Nordest del Paese. Per una vita ha fatto l’insegnan- Pontificia Facoltà doti; ero sempre informata da lui su quanto stava accadendo», ha te e ancora oggi presta servizio nella scuola femminile St. Mary, una Scienze raccontato ai giornalisti all’indomani dell’elezione di Francesco, a cui delle cinque che la congregazione salesiana gestisce in Thailandia. dell’Educazione ha assistito guardando la televisione in un bar di Almagro, il suo «Cerchiamo d’indirizzare le nostre ragazze, al di là della loro fede, a «Auxilium», quartiere. Emozionatissima al pensiero di avere “un amico” così im- una vita onesta e buona. Il che — spiega — è tanto più importante in portante, le tornò in mente il matrimonio di sua sorella celebrato da consigliere dello Stato un Paese dove la prostituzione, anche minorile, è diffusissima». Bergoglio e quando lei, ricercata dalla polizia, dovette nascondersi e della Città del Quando, nel 1966, la giovane suora argentina fece le valigie per re- allontanarsi dai figli; ebbene ogni giorno lui l’accompagnava a un’en- Vaticano; María Luisa carsi in missione, non avrebbe mai potuto immaginare quel che il fu- trata secondaria del Colegio del Salvador “dove mio figlio piccolo Berzosa González, turo le riservava, ossia di assumere durante un viaggio apostolico un frequentava l’asilo, in modo che potessi vederlo e abbracciarlo”. Figlie di Gesù, ruolo mai svolto prima da una donna al servizio di un pontefice. direttrice di «Fe y Anche gli anni di pontificato di Benedetto XVI sono stati segnati Premurosa e sollecita, ha seguito Francesco come un’ombra in ogni da una grande apertura verso le donne. Ratzinger, infatti, non solo alegría», Spagna; suo spostamento, prendendo in qualche caso il posto del vescovo lo- ha sempre parlato della necessità di una presenza femminile nella Cecilia Costa, docente cale nell’auto papale. E ogni volta che Bergoglio ha voluto fare ag- Chiesa, ma ha agito concretamente in questa direzione. È con Bene- di Sociologia giunte estemporanee ai testi preparati, è ricorso immediatamente detto XVI, ad esempio, che la presenza femminile in Vaticano, specie all’Università Roma all’aiuto della sua interprete in virtù del rapporto personale, stretto e in Segreteria di Stato, è aumentata di numero e si è fatta più qualifi- Tre. È la prima volta consolidato, che la religiosa ha con la comunità locale. Suor Ana Ro- cata. Ed è con lui che le donne sono entrate in un ambito sino ad al- nella storia della sa, del resto, lo ha persino gentilmente rimproverato per aver visitato lora precluso, quello della comunicazione. Ce lo racconta l’Annuario Chiesa. (valeria solo Bangkok e non la “vera Thailandia”. pontificio quando elenca i giornalisti dell’Osservatore Romano: indi- pendenza) D ONNE CHIESA MOND O 12 13 D ONNE CHIESA MOND O
cati in ordine di anzianità, dopo diversi nomi maschili compare una Sig.ra. È Silvia Guidi, assunta nel 2008: in 147 anni non era mai suc- cesso che il giornale della Santa Sede avesse una giornalista. Ed è del resto sempre per volere di Benedetto XVI che per la prima volta è na- ta in Vaticano una rivista dedicata al femminile, questo “donne chie- sa mondo” da cui vi scriviamo. Un’altra novità fu la scelta di Benedetto XVI di dedicare 16 cate- chesi del mercoledì a donne importanti nella Chiesa del medioevo e dell’età moderna. Mai prima un Pontefice aveva così espressamente riconosciuto l’importanza femminile. E se negli ultimi decenni si era so Joseph). Eppure le biografie ufficiali parlano solo di un’esistenza 21 giugno 1959: Karol creata la situazione paradossale di religiose e sante studiate con gran- dedicata alla gestione domestica del fratello cardinale. Ma si tratta di Wojtyła alla prima de interesse dalla storiografia laica, specie femminista, ma pratica- una lettura decisamente riduttiva: intellettuale e nubile, terminati gli Comunione di Catherine mente ignorate in ambito cattolico, la scelta di Benedetto XVI ha ri- studi, lavorò prima in un ufficio e poi, subito dopo la guerra, in uno Poltawska. La madre della solto il paradosso. Restituendo a queste figure anche il valore della studio legale a Monaco, dove viveva da sola. In seguito, però, sce- bambina, Wanda, è loro esperienza spirituale. glierà di raggiungere il fratello che, pur con la discrezione che lo ha all’estrema sinistra, la sorella minore Ania è Anche in questo caso, si è trattato di aperture frutto di un’espe- sempre caratterizzato, non mancherà di ringraziarla. La generosità di accanto a Wojtyła. Andrzej questa donna è stata del resto all’origine della storia di Benedetto rienza personale. Perché una figura importantissima nella vita di Rat- Poltawski è a destra con XVI: tanti decenni fa, infatti, fu proprio lei, grazie al suo lavoro di Giovanni Paolo I zinger è stata la sorella maggiore. sua madre (Archivi della impiegata, a pagargli gli studi, inaffrontabili per il bilancio familiare. famiglia Poltawska) con la sua famiglia Maria Theogona inizia molto presto a lavorare. Avrebbe voluto fa- (foto Museo «Sono stato scoperto da due donne»: così, a distanza di anni, Ka- re l’insegnante, ma la vita la condurrà altrove (un po’ perché per di- Albino Luciani) rol Wojtyła racconterà il suo esordio pubblico nel mondo cattolico ventarlo si sarebbe dovuta piegare al nazismo, un po’ per affetto ver- polacco. Era il 1949 quando Teresa Skawinska e Zofia Jaroń, studen- tesse di Cracovia, colpite dal ventinovenne vice parroco di San Flo- riano, gli chiesero di tenere un ciclo di conferenze. Ed egli accettò. Non stupisce dunque come, una volta divenuto Papa, quell’ex vice parroco abbia colpito il mondo anche per il suo rapporto caloroso e accogliente con le donne. L’amicizia più forte e nota fu con Wanda Półtawska. Con lei e con la sua famiglia don Lolek trascorreva feste e vacanze. Da Papa, disse di sentirli vicini “come le persone a me più care” e continuò a passare con loro i momenti più importanti della sua vita, anche privata, come il primo Natale a Roma. Madre e me- dico, Wanda fu la sua indispensabile consulente soprattutto per i problemi della famiglia e della sessualità. «Mia cara Dusia — le scrive nel 1978 — sei stata e rimani il mio esperto personale nel campo della Humanae vitae». Non stupisce dunque che Giovanni Paolo II sia stato il primo Pa- pa nella storia ad aver dedicato una lettera apostolica “alla dignità e alla vocazione” della donna; uscita nel 1988, la Mulieris dignitatem af- ferma il valore della specificità femminile. Del resto Wojtyła chiame- rà madre Teresa a parlare al sinodo dei vescovi e non è un mistero che pensasse di conferirle la porpora (stando ad alcuni, gliela avreb- D ONNE CHIESA MOND O 14 15 D ONNE CHIESA MOND O
evo dire che spesso, quando ascolto papa Francesco, mi viene D una voglia matta di parlare con lui. Perché normalmente, Francesco non parla, dialoga. Implicitamente, certo. Sia il suo tono che quello che dice sono spesso, però, un invito a “parlarne”. Di una cosa, in particolare, mi piacerebbe parlare, forse anche discutere con lui. A volte, quando tocca temi che riguardano le donne, dice che sarebbe importante e necessario elaborare una “teologia della donna”. E io avrei voglia di poter ragionare un po’ con lui perché, se uno percorre in su e in giù la storia della teologia, in fondo, da Tertulliano a Wojtyła, passando per Agostino, Tommaso o von Balthasar, tutti i teologi hanno sempre parlato della donna. In modi e con toni diversi, certo, ma sempre esprimendo la necessità e, forse, anche la pretesa di avere comunque qualcosa da dire sulla donna, di sanzionarla come janua diaboli (porta del diavolo) o di esaltarla per il suo “genio femminile”. Più di una volta, poi, qualcuno ha addirittura proposto di dedicare un Sinodo dei vescovi al tema della donna. E io, con altre, abbiamo reagito con preoccupazione, abbiamo provato a mettere in guardia dal rischio, molto forte, nel quale la chiesa cattolica incorrerebbe. L’esodo inarrestabile, tanto silenzioso quanto doloroso, delle molte donne che hanno lasciato TRIBUNA APERTA le chiese in questi anni non è forse una parola forte, un grido, Questo vorrei dire che le donne per prime hanno lanciato perché non vogliono che si continui a parlare di loro, a Papa Francesco ma vogliono, piuttosto, essere ascoltate? Non nei luoghi insonorizzati delle tante di MARINELLA PERRONI* assemblee ecclesiastiche in cui, 4 gennaio 2008 be anche offerta ma lei avrebbe rifiutato). Molto stretto anche il le- ormai, anche alcune donne sono Benedetto XVI in visita alla game con Chiara Lubich, fondatrice dei focolarini, che chiese e ot- invitate, sempre e comunque, Casa «Dono di Maria» tenne dal Papa il raro privilegio che il movimento, composto da ma- delle Missionarie come ospiti. Non in osservanza al migliore galateo ecclesiastico per cui viene schi e femmine, fosse sempre guidato da una donna. della Carità loro riconosciuto diritto di parola, ma (non sempre, ma accade) dopo «Siamo oggetti da parte di Dio di un amore intramontabile. Sap- accurata selezione di ciò che si può e ciò che non si può dire. Mai un titolo piamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci di libro fu così azzeccato come quello di Carmel E. McEnroy che, subito sia notte. È papà; più ancora è madre»: sono queste le celebri parole dopo il Concilio, ha raccontato l’assoluta novità della partecipazione di che Luciani pronunciò il 10 settembre 1978 durante l’Angelus, a sole ventitré uditrici al Vaticano II: Guest in their own House (Ospiti a casa loro). due settimane dall’elezione. E non fu un caso. Questo allora vorrei dire a papa Francesco. Non per convincerlo, ma per Albino Luciani nacque nel 1912 in una famiglia poverissima: con il ragionare insieme, sapendo di essere entrambi a casa propria, sia pure con padre emigrato, il peso quotidiano era retto dalla madre, Bortola grande differenza di ruolo e di autorità. Non parlate delle donne e, tanto Tancon, che aveva conosciuto il futuro marito, Giovanni Luciani, a meno, della donna continuando, di fatto, a parlare di voi. Troppo spesso, 32 anni. Sposarsi a questa età per una donna negli anni Dieci del assistiamo a una sorta di “paternalismo femminista” che è una contraddizione Novecento era quasi sorprendente, ed effettivamente Bortola lo era: in termini. Date l’esempio al mondo, anche quello che si ritiene “civilizzato” e dopo aver frequentato le elementari fino alla classe terza, risultato che invece fa ancora tanta fatica ad accettare che, tra uomo e donna, non c’è importante specie per una bimba di umili origini, era stata sempre uno che è soggetto (anche di parola) e l’altra che è oggetto (anche di parola), economicamente indipendente, avendo lavorato prima a lungo in ma che, ormai, la soggettualità non può che essere condivisa. E ognuno parli Svizzera come ricamatrice, poi in Italia come cuoca. Quando dunque di sé. Abbiamo gran bisogno di ascoltare uomini che parlano di maschilità. Giovanni Paolo I affermerà che Dio è “soprattutto madre” non vorrà Anche nella Chiesa. ratificare posizioni femministe, ma starà riconoscendo anche il ruolo fondamentale che questa donna aveva esercitato nella sua vita. *Biblista, Pontificio Ateneo S. Anselmo D ONNE CHIESA MOND O 16 17 D ONNE CHIESA MOND O
VISTO DA DUE RELIGIOSE «La sfida è dare spazio vero alle donne» Jolanta Kafka e Patricia Murray: evangelizzare non è solo degli ordinati di RITANNA ARMENI F rancesco è un pontefice apprezzato e amato anche da gran parte del mondo laico per la sua apertura, la sua capacità di guardare con ra- dicalità i problemi della società e del pianeta, per il suo coraggio e la capacità di andare oltre il pensiero comune e dominante. Possiamo dire che c’è la stessa apertura, la stessa intenzione di cambiare le cose Stiamo parlando di gesti simbolici... Suor Jolanta Kafka rispetto al mondo alle donne? Sette anni di pontificato sono abba- con Papa Francesco SUOR PATRICIA: I simboli sono importanti e il pontefice li usa per il 26 settembre 2019 stanza per dare un giudizio, per capire se il papa “che viene da lonta- indicare un cambiamento. Anche quelli che possono apparire secon- durante l’udienza no” ha fatto qualcosa per le donne della Chiesa e che cosa. dari mandano messaggi precisi. Per la prima volta sotto il suo ponti- per i 10 anni Suor Jolanta Kafka è la nuova presidente della UISG, Unione In- ficato l’assemblea della UISG non è stata introdotta da un cardinale di Talitha-Kum. Con loro ma dalla presidente. Il Papa nell’ultima assemblea è entrato nell’Aula suor Gabriella Bottani, ternazionale Superiore Generali, che riunisce ben 1900 congregazioni coordinatrice della rete per oltre 450.000 consacrate. Suor Patricia Murray è la segretaria ese- Paolo VI con la Presidente e la Segretaria esecutiva, rispettivamente anti-tratta cutiva della UISG. Loro conoscono bene la condizione delle donne alla destra e alla sinistra. Non ha voluto sedersi sulla grande e unica nella Chiesa, la vivono ogni giorno. Con loro si può parlare fuori da- sedia che era stata preparata per lui, ma ne ha volute due, una anche gli schemi e scendere subito nel merito. per la Presidente della UISG. Al primo posto nelle sue parole e nei suoi gesti c’è sempre l’inclusione. Il pontefice ha fatto qualcosa di più per le donne della Chiesa? Eppure, l’impressione è che sia difficile, che sia difficile anche per il Papa, dare nel- SUOR JOLANTA: Riceviamo ogni giorno messaggi incoraggianti, se- la Chiesa più spazio alle donne. gnali di valorizzazione delle donne. Sono messaggi importanti e ge- nerali. La Chiesa per Francesco è sempre al femminile, è donna, è la SUOR JOLANTA: È vero. Il pontefice è di fronte a una sfida. Dare madre che cura, che dona la vita, è la protagonista della storia, è co- uno spazio alle donne, ma vero, reale, segnalare una loro presenza lei che crea il cambiamento. Il pontefice usa sempre, in ogni occasio- strutturale nella Chiesa e nello stesso tempo evitare di inglobarle nel ne espressioni e simboli che affermano presenza e valore delle donne. sistema “clericale”. Nella Chiesa se si unisce la gerarchia e il potere D ONNE CHIESA MOND O 18 19 D ONNE CHIESA MOND O
(non autorità, che è diverso), diventa un unico potere. Se invece par- Il Pontefice, quindi, può fare molto per le donne. Parliamo anche di quello che le liamo della Chiesa come comunione dei diversi ministeri, ce ne sono donne consacrate possono fare per il Pontefice e per la Chiesa. Che ruolo possono alcuni che potrebbero essere, immediatamente, esercitati da uomini e svolgere? È differente da quello svolto in passato? donne. Nell’approfondimento della sinodalità vi è una grande oppor- SUOR PATRICIA: La UISG si è costituita alla fine del Concilio Vati- tunità. cano II proprio perché potesse esserci un luogo in cui le donne fosse- Stiamo arrivando all’oggetto di discussione nell’ultimo Sinodo: il diaconato fem- ro delle interlocutrici. Oggi ricoprono pienamente questo ruolo. Lo minile, i nuovi ministeri per le donne... Per alcuni la conclusione è stata una delu- stesso pontefice ci ha riconosciuto la capacità di costruire relazioni, sione. reti, di portare al centro le voci delle periferie, di coloro che sono lontani e inascoltati. Nel Sinodo sull’Amazzonia è avvenuto. SUOR JOLANTA: Al Sinodo si è svolta una discussione importante. Si è parlato in modo aperto dei diversi ruoli e servizi che devono es- Qualche tempo fa è stato sollevato il problema della violenza sulle donne, nella sere presenti nella Chiesa perché la Chiesa possa crescere nella comu- Chiesa sulle suore. Problema importante e grave denunciato dallo stesso Pontefice. Suor Patricia Murray, nione e continuare la sua missione di evangelizzazione. Non è solo Suor Jolanta Kafka, Che percezione, che consapevolezza c’è del fenomeno? Si è fatto qualcosa? dell’Istituto della Beata degli ordinati, non ci può essere ministero senza il popolo di Dio. Se delle Religiose di Maria Vergine Maria, segretaria questo non avviene, non è solo un problema per le donne ma per SUOR JOLANTA: Il pontefice ha rotto il silenzio sulla violenza e Immacolata – Missionarie esecutiva dell’Uisg. tutta la Chiesa. questo ci dà la possibilità di parlare, di essere, anche come UISG, Clarettiane. Irlandese, è stata nominata un luogo di ascolto e di aiuto non solo nei confronti della violen- Polacca, è stata eletta il 12 novembre dal Papa presidente della Uisg Nei primi secoli del cristianesimo c’era il diaconato femminile... za sessuale, ma di ogni abuso di potere. Già da tempo abbiamo tra i nuovi consultori del il 14 maggio 2019 Pontificio Consiglio per la SUOR PATRICIA: Sì, poi la situazione è cambiata e adesso lo studio deciso di affrontare il problema seguendo tre direzioni: creare spa- al termine dell’Assemblea cultura. è proprio sulla interpretazione del diaconato antico. zi in cui le sorelle possano parlare. Non c’è niente di peggio che plenaria della Uisg In alto, alcune (delle 850) sentirsi vittime e non trovare un luogo di ascolto. Offrire loro ap- dedicata al tema: Io credo che dovremmo dare più importanza e visibilità a tutti i Superiore generali di 80 poggio terapeutico e legale, svolgere un lavoro di formazione inte- “Seminatrici di speranza paesi diversi che hanno ministeri nella Chiesa. Penso alla predicazione, all’insegnamento, ai grale perché le donne siano più consapevoli della loro dignità e i profetica”. Rimarrà in partecipato a maggio alla tanti ruoli di cura che le religiose portano avanti. Non sono valoriz- loro diritti. carica fino al 2022 riunione plenaria zati abbastanza. Penso anche ai ministeri del lettorato e accolitato che potrebbero essere aperti alle donne. Il Pontefice ha iniziato un SUOR PATRICIA: Anche in questo caso il Pontefice ha indicato la cammino, un processo di formazione il cui fine non è un clero più strada quando ha parlato di una Chiesa che deve aver cura del mon- forte ma una Chiesa più forte e unita nelle differenze. do e della persona, e ci ha indicato la responsabilità morale che cia- scuna di noi ha nei confronti della comunità. In alcuni paesi le don- Mi pare di capire quindi che il problema non è quello del diaconato, cioè di una ne si trovano in situazioni di subordinazione culturale ed economica parità con gli uomini nella gerarchia ma quello di costruire una Chiesa intera che che le rende più vulnerabili e meno autonome. Questa situazione dia spazio alle donne. crea le premesse per la violenza e l’abuso. Papa Francesco ha richia- SUOR JOLANTA: Alle donne e agli uomini seduti accanto, intorno mato tante volte l’attenzione su questo. Ancora una volta il pontefice allo stesso centro. ha indicato la strada. Sta a noi percorrerla. D ONNE CHIESA MOND O 20 21 D ONNE CHIESA MOND O
VISTO DA UNA FEMMINISTA LAICA donna non sono chiamati soltanto a parlarsi L’eccezione Francesco d’amore...». Papa Francesco ha anche detto: «La Chiesa è donna, non nella istituzione-Chiesa maschio, non è “il” Chiesa». E ha aggiunto che «non si povolge, per cui si dice che gli ultimi saranno i tratta di dare più funzioni alla donna», ma «di pensare primi. la Chiesa con le categorie di una donna». A cosa devono puntare le donne nella Chiesa? È un punto alto raggiunto dal Papa nella consapevolezza della sua parzialità antropologi- Ai cristiani è chiesta la santità personale, cioè Luisa Muraro: ma il passo avanti di conferire autorità alle donne non c’è stato la perfezione nella realizzazione di sé. E questo ca, cioè di essere solo un uomo, essere umano di sesso maschile mancante dell’esperienza fem- comporta, per l’essere umano in carne e ossa, minile. Il ricorso al genere grammaticale femmi- sesso e desideri, di attingere e incarnare in ma- nile della parola “chiesa” non è un espediente niera personale e originale il senso libero della banale. Nelle parole del Papa io scorgo anche differenza sessuale. Forse è questa la strada per di ELISA CALESSI In che senso? un suggerimento che rispecchia un vissuto per- arrivare a quella profonda teologia della donna Il passo in avanti, a questo punto, poteva es- sonale: quando parliamo della Chiesa, dice, che dice il Papa, una strada cioè che oltrepassa el 2004, quando uscì la Lettera sere il conferimento di autorità a donne, alla lu- pensiamola come una donna e per questa via il neutro fintamente universale. N ai vescovi sulla collaborazione ce del sole. Non c’è stato. I cambiamenti in me- facciamo posto all’umanità che noi chierici non E quale è la “differenza” da rivendicare per le donne den- tra uomo e donna, scritta glio sono venuti dal basso e sotto la pressione siamo, quella femminile. Peccato però per le pa- tro la Chiesa? dall’allora prefetto della Con- di un mondo che sta cambiando per conto suo. role sulle “funzioni” da dare, anzi da non dare, gregazione per la dottrina della Mi sembra cioè che, ad alto livello, prevalga la a donne. Sarebbe stato più sensato invitare se Rivendicare? No, ho parlato d’incarnare in fede Joseph Ratzinger, Luisa Muraro, tra le preoccupazione di andare d’accordo con una stesso e gli altri a liberarsi da un bel po’ di fun- maniera originale e personale, senza imitazioni- maggiori e più ascoltate teoriche femministe, ne tradizione che ha, fatalmente, l’impronta del zioni, di cariche. smi né modelli prescritti. segnalò l’importanza, in particolare dove si par- tra-uomini di potere. lava di «collaborazione nel riconoscimento della Papa Francesco ha detto che “non si è fatta una profonda Parlando alle donne consacrate, Papa Francesco ha detto differenza». Parola, “differenza”, che segna il Sta pensando al Papa? teologia della donna”. Il suo pontificato rispetto alla que- che anche all’interno della Chiesa «il ruolo di servizio suo lavoro di filosofa, scrittrice e femminista. stione femminile ha aggiunto qualcosa? della donna scivola verso un ruolo di servitù». E le ha Paradossalmente, fa eccezione e riesce a tra- invitate a dire “no” quando viene chiesta loro “una cosa Nella storia della Chiesa io non vedo una Da quel 2004, nella Chiesa, sono stati fatti passi avanti scendere quest’impronta nella misura in cui si fa che è più di servitù che di servizio”. questione femminile. Vedo invece che le donne o no? istruire dallo spirito del Vangelo. Questo traspa- hanno fatto problema agli uomini a causa di La constatazione di Papa Francesco è giusta e I rapporti fra le donne e delle donne con gli re nella sua concezione della Chiesa, così come circostanze storico-politiche (come il patriarca- ancor più lo è il suo invito. Ma chi darà il ne- uomini hanno conosciuto dei grandi cambia- in tema di giustizia sociale. Nei confronti delle to) e culturali (come la misoginia). Ma il ragio- cessario discernimento a un’umanità femminile menti, addirittura rivoluzionari, secondo alcuni. donne, il Papa ha dato prova di essere felice- educata a confondere l’amore con la subordina- namento è un altro. Si può parlare di una que- La Chiesa ne ha risentito. mente ispirato nel discorso ai partecipanti all’as- stione femminile se il traguardo è finirla con le zione? Anni fa suor Marcella Farina, parlando semblea della Pontificia Accademia per la vita, discriminazioni a danno delle donne. Il traguar- alle Superiore generali riunite a Roma, le invitò In bene o in male? il 5 ottobre 2017, dove ha indicato “un nuovo do della parità è ancora lontano anche nei Paesi a prestare attenzione al femminismo. “Ci riguar- In bene, come si è visto recentemente nel Si- inizio” al rapporto uomini/donne: «Non si trat- che si ritengono più avanzati. E forse è un mi- da, disse, perché parla alle donne e anche noi nodo dell’Amazzonia. Il protagonismo femmini- ta semplicemente di pari opportunità o di rico- raggio. Ma poco importa: la parità si trova in consacrate siamo donne”... Chi è suor Marcella le cresce in visibilità anche nella Chiesa cattoli- noscimento reciproco. Si tratta soprattutto di un orizzonte storico limitato, riduttivo anche ri- Farina? Il catechismo parla dell’autorità cari- ca. La risposta diventa, però, incerta se ci rife- intesa degli uomini e delle donne sul senso del- spetto al principio dell’uguaglianza. L’insegna- smatica che è dono dello spirito santo, dato an- riamo all’istituzione Chiesa. la vita e sul cammino dei popoli. L’uomo e la mento del Vangelo trascende la parità o la ca- che alle donne. Marcella Farina è una di queste. D ONNE CHIESA MOND O 22 23 D ONNE CHIESA MOND O
UN’ANALISI EMOZIONALE Il Pontefice dei gesti materni Papa Francesco con alcune donne durante il viaggio in Marocco il 30-31 marzo 2019 di SHAHRZAD HOUSHMAND ZADEH Francesco è un papa che legge, vede e rico- nosce il potere trasformatore di bellezza e di ac- coglienza nella donna e lo ripropone al mondo: È un papa che ha gesti più materni che pa- atomiche come ho già detto due anni fa. Sare- apa Francesco ha un rispetto pro- P «Senza la donna non c’è l’armonia nel mondo. terni. mo giudicati per questo». fondo per la figura femminile e per È la donna che porta quell’armonia che ci inse- Una madre pur di portare pace tra i propri Francesco è un papa che colpisce le donne le donne, e lo dimostra con parole gna ad accarezzare, ad amare con tenerezza e figli è capace di inchinarsi, buttarsi a terra e ba- perché non teme di dire al mondo intero che ha chiare e importanti: «Una chiesa che fa del mondo una cosa bella». ciare i piedi: come dimenticare Francesco che si come guida di fede e di lotta una umilissima la- senza le donne è come il Collegio Troviamo parole indicative anche nella Lettera china e bacia i piedi dei leader africani? voratrice. Sceglie infatti di avere con sé una me- Apostolico senza Maria». Cioè un luogo svuo- alle donne scritta da San Giovanni Paolo II nel Una madre, naturalmente e in modo innato, daglia del Sacro Cuore che gli è stata regalata tato dalla sua stessa radice, identità e senso. 1995: «Grazie a te donna, per il fatto stesso che si prende cura dei figli più vulnerabili e soffe- da una signora siciliana, di Catania, che andava Una chiesa senza le donne dunque non vive; ha sei donna! Con la percezione che è propria del- renti: come non ricordare l’attenzione costante ad aiutare sua madre alcuni giorni alla settima- una struttura, dei confini, delle mura, ma resta la tua femminilità. Tu arricchisci la comprensio- di Francesco verso i poveri, i malati, gli immi- na per i lavori di casa: «La porto con me tutti i senza identità realizzata. ne del mondo e contribuisci alla piena verità dei grati, i discriminati? giorni sul petto dentro la talare bianca, ce l’ho Francesco è un papa che dice anche: «La rapporti umani». Una madre accarezza, ascolta, abbraccia tutti sul cuore, mi aiuta a lottare giorno dopo giorno chiesa è femmina, è sposa, è madre». Ed è un Anche il papa emerito Benedetto XVI spende i suoi figli, i belli e i brutti, di una o altra fede: proprio come ha fatto lei, che non si è mai arre- papa che, suggerendo alle donne di dire no pensieri interessanti: «Tutti i poteri delle violen- come non considerare l’importanza dei viaggi di sa alla fatica». Un maestro di spiritualità uni- quando viene loro chiesta «una cosa più di ser- ze del mondo sembrano invincibili, ma Maria ci Francesco e i ripetuti incontri con popoli di al- versale (come lo ha definito il portavoce del vitù che servizio», pone all’attenzione il grande dice che non sono invincibili. La donna è più tre tradizioni religiose? grand Mufti del Libano dottor Mohammad tema del discernimento. Quando un atto reli- forte perché Dio è più forte». Sammak ad Assisi) che dichiara di avere come gioso, umano, sociale, famigliare o spirituale si In Giappone, scegliendo di visitare le due Ma che cosa colpisce una donna di Papa città martiri Hiroshima e Nagasaki, questo papa maestra spirituale una semplice e umile donna attua con lo spirito di servizio diviene sacro, di- Francesco? ci ha insegnato a non perdere la memoria, e ci di servizio. venta un sacrificio. È offrire il proprio tempo, la propria conoscenza, se stessi, per amore di Dio, Non sono solo le parole spese a favore delle ha dato la sveglia ancora una volta sull’orrore Francesco è un papa che colpisce anche le del popolo o dell’essere umano. Annientare la donne. È il suo comportamento. Lui insegna ad che abbiamo creato e continuiamo a produrre. donne musulmane perché accoglie «i suoi figli» propria dignità, che in se stessa è sacra (essendo accarezzare, ad amare con tenerezza e a fare del «L’uso dell’energia atomica per fini di guerra musulmani con sorriso e amore come quella ogni singola persona, donna o uomo che sia, mondo una cosa bella (usiamo volutamente le sue è oggi più che mai, un crimine, non solo contro «Maria di Fatima» alla quale ha dedicato un’opera di Dio), non è né un servizio né un at- stesse espressioni). l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibi- il suo intero pontificato. È un papa mariano, un to sacro, ma un’azione mortificante e negativa, Francesco è un papa che ha atteggiamenti lità di futuro nella nostra casa comune. L’uso figlio, un discepolo e un testimone credibile che perciò va rifiutata. «Dì di no!»: un «no» estremi di misericordia, perdono, accoglienza, dell’energia atomica per fini di guerra è immo- di Maria, esempio sublime e madre del- che si ripercuote anche a livello sociale. apertura a tutti i figli e le figlie dell’Uomo. rale. Ed è anche immorale il possesso delle armi l’umanità. D ONNE CHIESA MOND O 24 25 D ONNE CHIESA MOND O
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