NOTA ALLA RASSEGNA STAMPA - MARZO2019 - Centro Studi CNI
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In primo piano 4 Rilanciare l’istruzione tecnica ma gli ingegneri sono ingegneri 6 In Europa il perito è già industrial engineer 7 I periti scrivono al Miur: siamo ingegneri industriali Equo compenso 8 L’equo compenso resta un rompicapo 10 Il Paese che non premia il lavoro e il merito. I consulenti a costo zero di uno stato sprecone 12 Consulenze gratis, per il Mef non è lavoro 13 Nessun accordo in deroga sull’equo compenso 14 Cds, ok ai bandi gratuiti 16 Equo compenso, servono i decreti attuativi Cni 17 Il Cni lancia la polizza collettiva per gli ingegneri 18 Crescono gli iscritti all’Albo degli ingegneri NDICE Nota alla rassegna stampa Marzo2019 19 I nuovi ingegneri riprendono a crescere Mercato del lavoro 20 Difesa, Ingegneria, Medicina le lauree che “pagano” di più 22 Ingegneri gestionali ad alta occupabilità 23 Assicurazioni, più di 5.900 posti. Si cercano analisti e ingegneri Albi 25 Nasce il nuovo Albo dei curatori. Solo sulla carta fino al 15 agosto 2020 26 Il nuovo Cnf è già a rischio ricorso 27 Savoncelli confermato alla guida dei geometri Professionisti 28 Partite Iva in fuga verso la flat tax 30 Flat tax traina le partite Iva (+4,2%) 31 Alla salute ci pensano le Casse 33 Il riscatto agevolato della laurea cerca l’assist della Cassa 35 Elezioni forensi, il Cnf fa ricorso alla Consulta 36 Antitrust: in uffici stampa anche non iscritti all’albo 37 Sulle sorti dell’Inpgi arriva un tavolo tecnico Edilizia 38 Sblocca appalti, sì a metà decreto Tria prima del Def 40 Edilizia, sblocca cantieri a 360° 2
42 Sblocca-cantieri, il governo accelera. Con i commissari taglio ai tempi 44 La crisi dell’edilizia, dieci anni ha chiuso il 40% delle imprese 45 Edilizia, in cantiere c’è una piccola ripresa Iperammortamento 46 Iperammortamento, deduzione ok con perizia entro fine esercizio Sisma bonus 48 Sismabonus, detrazioni XL Appalti 50 Appalti più semplici e con meno controlli sui professionisti Infrastrutture 52 Corruzione per lo stadio di Roma, arrestato (e subito espulso da Di Maio) il M5S De Vito 54 Metro, anello ferroviario, Roma – Latina: cantieri fermi, 28mila posti di lavoro a rischio NDICE Nota alla rassegna stampa Marzo2019 3
Dedichiamo l’apertura di questa Nota al dibattito sull’istruzione tecnica e alla richiesta da parte dei Periti, contestata dal CNI, di denominare “ingegneri industriali” i propri iscritti. In particolare, spicca la risposta del Presidente Armando Zambrano, pubblicata dal Sole 24 Ore. Rilanciare l’istruzione tecnica ma gli ingegneri sono ingegneri Ho letto con interesse il resoconto dei nostri Istituti tecnici e financo dei del forum «sul lavoro del futuro e le nostri istituti tecnici superiori. nuove competenze» pubblicato dal In Europa il titolo di “ingegnere” (In- suo giornale mercoledì 5 marzo e ho geniero in Spagna, Engenheiro in Por- anche condiviso quanto da lei affer- togallo, Chartered engineer in Gran IN PRIMO PIANO mato («i nomi sono conseguenza delle Bretagna e Irlanda etc.) si acquisisce situazioni»), nel rilanciare la proposta solo ed esclusivamente mediante un di Eugenio Sidoli, presidente e ad di percorso di studi post secondario di Philip Morris Italia, di ribattezzare i oltre 4 anni (la nostra laurea magi- diplomati degli istituti tecnici come strale), mentre il titolo di “ingegnere Nota alla rassegna stampa Marzo2019 “digital maker”, per allineare la loro junior” (“incorporated” in Gran Breta- denominazione alle attività che essi gna, “tecnico” in Spagna e Portogallo sono oggi chiamati a svolgere nell’in- etc.) può essere acquisito mediante dustria manifatturiera, i cui processi un percorso di studi post-secondario e i prodotti sono stati radicalmente di almeno 3-4 anni (la nostra laurea di innovati dalla rivoluzione digitale. primo livello). Al contrario, sono rimasto francamen- Questo perché il titolo di “ingegne- te basito quando Alfredo Mariotti, re”, come quello di “avvocato” e intervenendo il 6 marzo sullo stesso di “dottore in medicina”, si associa argomento, ha proposto di ricono- universalmente a un insieme di com- scere ai diplomati degli istituti tecnici petenze e conoscenze altamente (e in particolare ai diplomati degli Its) complesse e specialistiche. il “titolo” di “ingegnere diplomato”. A esserne consapevoli sono i nostri In sostanza Mariotti pensa, a differen- giovani, tanto è vero che oltre l’83% za di Tamburini e Sidoti, che il nome dei laureati di primo livello in un corso (il titolo di “ingegnere diplomato”) di laurea in ingegneria decide di pro- possa determinare una nuova condi- seguire gli studi per acquisire la laurea zione, spingendo in misura crescente magistrale, confermando come il per- i giovani italiani e le loro famiglie a corso accademico “breve” abbia una intraprendere la scelta di iscriversi agli funzionalità “residuale” nel settore istituti tecnici. dell’ingegneria. Da ciò deriva l’esigen- Forse sarebbe opportuno ricordare za sempre più pressante di rivedere il che in Italia, come nella stragrande modello “3+2” dei corsi accademici maggioranza dei Paesi europei, il tito- in ingegneria, reintroducendo i corsi lo di “ingegnere” è un titolo protetto di laurea quinquennali a ciclo unico, dalla legge e può essere attribuito sicuramente più idonei a trasmettere solo ed esclusivamente agli iscrit- quel complesso bagaglio di compe- ti all’Albo degli Ingegneri. Come è tenze e conoscenze necessarie a svol- bene rammentare che in nessun Paese gere attività professionale nel settore europeo si può acquisire il titolo di dell’ingegneria. Che peraltro il titolo “ingegnere” mediante un percorso di “ingegnere” sia attrattivo lo confer- scolastico secondario come quello ma il fatto che da alcuni anni i corsi di 4
Rilanciare l’istruzione tecnica ma gli ingegneri sono ingegneri laurea in ingegneria siano quelli che registrano il maggior numero di imma- tricolati (41.973 nell’anno accademico 2016-17, pari al 15,3% del totale), con una crescente e significativa rappre- sentanza femminile (solo il decennio scorso molto più rarefatta). Il problema semmai è che il nostro sistema produttivo sembra ancora incapace di garantire a tutti i laureati in ingegneria uno sbocco lavorativo; il 7,8% di essi è costretto ad anda- re all’estero per trovare lavoro. E in questa scelta non è estraneo il fattore retributivo, visto che mediamente i IN PRIMO PIANO laureati in ingegneria che lavorano all’estero hanno retribuzione superiore del 30% rispetto ai colleghi occupati nelle aziende italiane. Più che gli studi in ingegneria è il nostro sistema pro- Nota alla rassegna stampa Marzo2019 duttivo ad avere forse un problema di “attrattività” nei confronti dei laureati in ingegneria. Il rilancio del nostro sistema di istru- zione tecnica è senz’altro argomento complesso e meritevole di attenzione, cui non è certamente estraneo il tema delle risorse a esso destinate (come è noto, drammaticamente inferiori rispetto alla media europea), ma esso non può certamente essere risolto mediante un “falso ideologico” quale sarebbe quello di attribuire il titolo di “ingegnere diplomato” a chi comple- ta da questo percorso di studi. A. Zambrano, Il Sole24Ore 5
In Europa il perito è già industrial engineer Ho letto con attenzione il dibattito una difesa corporativa o per attribuirci sulle pagine del Sole 24 Ore relativo più competenze, semplicemente per all’ipotesi di modificare il nome di rendere il professionista perito indu- perito industriale in “digital maker”, o striale italiano uguale al suo omologo addirittura in “ingegnere diplomato”. europeo che, a parità di formazione, Al di là del mio diretto coinvolgimento esercita la stessa attività. come rappresentante dell’ordine dei Al contrario di quello che accade in periti industriali e dei periti industriali Italia, infatti, in Europa la figura del pe- laureati, la sollecitazione mi stimola a rito industriale viene più correttamente una riflessione nell’interesse più gene- denominata come industrial engineer rale. Sia per la necessità di qualificare uniformandosi alla terminologia uti- al meglio il professionista che eser- lizzata dai legislatori degli altri Paesi cita attività tipiche, sia per informare europei. IN PRIMO PIANO il cittadino su quale sia il profilo più Penso valga la pena fare una riflessio- adeguato a rispondere alle necessità ne più consapevole e informata per di servizi sempre più specializzati. l’utenza su una questione che va al di Il punto di partenza è solo apparente- là del mero cambio di denominazio- mente semplice: nel nostro Paese da ne. Coinvolgendo istituzioni vigilanti, Nota alla rassegna stampa Marzo2019 sempre culturalmente si confonde il industria e parti sociali. titolo formativo con il titolo professio- nale, rischiando una sovrapposizione C. Guasco, Il Sole24 Ore lessicale che trascina dietro di sé due figure diverse. La prima è quella del tecnico, necessario e indispensabile al mondo industriale e della produzione, la seconda è quella del libero profes- sionista, direttamente collegata al tito- lo professionale del perito industriale iscritto all’albo con tutte le garanzie e i controlli che la legge gli attribuisce (esame di Stato, formazione continua, deontologia, controllo disciplinare, tirocinio). La confusione deriva dal fatto che le due figure pur svolgendo attività differenti sono state legate finora a un comune percorso formativo e a una conseguente univoca denomina- zione. Cioè detto, se è vero che l’e- voluzione legislativa - l’obbligo della laurea triennale per accedere all’albo dei periti industriali e prima ancora la necessità di maturare il tirocinio - im- pone una diversa identificazione del libero professionista, è altrettanto vero che l’esigenza della categoria di riconoscersi in un titolo professionale più adeguato, sia legata anche all’e- voluzione tecnologica. Non certo per 6
I periti scrivono al Miur: siamo ingegneri industriali «L’Italia si uniformi al sistema profes- nale più riconoscibile, sia direttamente sionale europeo, classificando il perito legata a quell’evoluzione tecnologica industriale con un’unica denominazio- che da sempre accompagna lo svilup- ne che ne permetta univoca ricono- po della professione». scibilità: ingegnere industriale». Con queste parole il presidente del Con- M. Damiani, ItaliaOggi siglio nazionale dei periti industriali, Claudio Guasco, illustra la posizione del Cnpi sul dibattito relativo all’ipote- si di modificare il nome del partito in- dustriale. La sollecitazione per il cam- bio di nome è stata ufficializzata dalla categoria all’interno di una richiesta IN PRIMO PIANO di modifica del dpr 328/01 (il decre- to che ha istituito le sezioni B degli albi creando la figura dell’ingegnere junior) inviata al Miur pochi giorni fa. «La necessità non è solo quella di Nota alla rassegna stampa Marzo2019 qualificare al meglio il professionista che esercita attività tipiche», conclu- de Guasco, «ma anche di offrire al cittadino un quadro chiaro su quale sia il profilo corrispondente alle sue necessità di servizi sempre più specia- lizzati». La confusione tra le due figure (quella del tecnico e quella del libero professionista) «deriva dal fatto che le due figure, pur svolgendo attività differenti, sono legate da un percorso formativo comune, ora modificato da due provvedimenti: la riforma dell’i- struzione tecnica voluta dal ministro Gelmini (dpr 328/2001) e la legge 89/2016, che impone una laurea alme- no triennale per l’accesso al bando dei periti industriali. Gli stessi laureati che, ai sensi del dpr 328, possono iscriversi anche nella sezione B dell’ordine degli ingegneri con il titolo di ingegnere junior». Secondo il presidente Cnpi, questa situazione crea una discrimina- zione tra i due profili: «Se è vero che l’evoluzione legislativa (l’obbligo della laurea triennale e, ancor prima, la ne- cessità di svolgere il tirocinio) impiega una diversa identificazione del libero professionista, è altrettanto vero che l’esigenza della categoria di rinnovarsi linguisticamente in un titolo professio- 7
L’equo compenso resta un rompicapo La via stretta dell’equo compenso. contestato l’impostazione. Seda una parte si allunga la lista delle Più in là si è spinto l’Ordine degli Regioni che intendono assicurare un avvocati di Roma, che sta preparando onorario giusto a tutti i professionisti un ricorso. «Impugneremo - spiega il (Lazio e Molise stanno per aggiungersi presidente Antonio Galletti – la parte a Puglia, Sicilia e Toscana), dall’altra che prevede la gratuità dell’incarico. continuano i tentativi da parte della Pa La giustificazione del ministero, che di non retribuirli adeguatamente. Nei sostiene si tratti di una collaborazione giorni scorsi il ministero dell’Economia istituzionale, non regge. Rapporti di ha emesso un bando per reclutare quel tipo possono, infatti, instaurare alte professionalità a titolo gratuito. E nei confronti di un’istituzione come altrettanto recente è la decisione con l’Ordine o l’università, non verso sin- EQUO COMPENSO cui il Consiglio di Stato ha dato ragio- goli professionisti». ne al comune di Catanzaro circa l’affi- damento a costo zero di un incarico di Le Regioni progettazione per il quale era previsto Aumentano invece le Regioni che in- solo il rimborso spese. Palazzo Spada tervengono a tutela dei professionisti. ha ribaltato - per ora, però, si conosce Negli stessi giorni del “reclutamento” Nota alla rassegna stampa Marzo2019 solo il dispositivo e non le motivazioni a costo zero da parte dell’Economia, - il verdetto emesso dal Tar Calabria, il Lazio ha approvato all’unanimità in favorevole a riconoscere una giusta commissione Lavoro la proposta di retribuzione al professionista. Episodi legge per riconoscere l’equo compen- che dimostrano la difficile vita dell’e- so a tutti i professionisti, comprese le quo compenso, la regola introdotta professioni non organizzate. Ora la dal Dl 148/2017 in prima battuta per parola passa all’aula. Anche in Molise, tutelare gli avvocati e poi estesa a tutti il Consiglio regionale ha votato un atto i professionisti. La garanzia funziona di indirizzo che impegnala giunta a ga- nei confronti dei clienti con maggiore rantire l’applicazione di un giusto ono- potere contrattuale (come banche, rario. Le Regioni si stanno muovendo assicurazioni, grandi aziende), tenuti su due fronti: alcune hanno puntato a prendere come riferimento i para- sul rispetto dei parametri ministeriali metri fissati dai decreti ministeriali per negli affidamenti degli incarichi effet- ciascuna categoria, e anche verso gli tuati dalle amministrazioni regionali affidamenti della pubblica amministra- o dagli enti controllati, altre hanno zione. invece subordinato il rilascio di autoriz- zazioni e nulla osta alla dimostrazione Il bando gratuito del pagamento da parte dei privati (e Ma ad oltre un anno dall’introduzio- in alcuni casi anche da parte della Pa). ne delle nuove regole, la situazione Il Ddl del Lazio contiene entrambe le continua a essere complicata, come misure. dimostra il bando dell’Economia, su cui però il Governo ha in parte fatto Il Bilancio retromarcia. Anche perché, in base al Con la norma sull’equo compenso è Dl 148 la Pa deve garantire il «principio stato raggiunto un risultato importan- dell’equo compenso». Immediata la te, ma il lavoro non è finito. «Bisogna presa di posizione del Cup (Comitato chiarire che la regola non vale solo per unitario permanente degli Ordini e le convenzioni ma anche per i singoli Collegi professionali) e della Rete del- incarichi», dice Vito Vannucci, membro le professioni tecniche, che ne hanno del nucleo di monitoraggio costituito 8
L’equo compenso resta un rompicapo al Consiglio nazionale forense. «Alcu- ne assicurazioni – continua Vannucci – disdicono infatti le convenzioni e puntano sugli incarichi singoli perché sostengono che in tal caso l’equo compenso non si applica». «La regola deve riguardare tutti i committenti e non solo quelli forti afferma Armando Zambrano, presi- dente dell’Ordine degli ingegneri e coordinatore della Rete delle profes- sioni tecniche - e bisogna porre fine ai EQUO COMPENSO ribassi eccessivi nelle gare della Pa». «Occorrono norme di dettaglio com- menta Marina Calderone, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro e del Cup - perché la regola nazionale è una disposizione di principio molto Nota alla rassegna stampa Marzo2019 ampia. Purtroppo il caso del Mef non è isolato». Più risoluto Giorgio Luchet- ta, consigliere nazionale dei dottori commercialisti, che auspica un ritorno alle tariffe. «Ho un cassetto pieno di segnalazioni. Non si può pensare che per far rispettare la propria dignità il professionista debba andare davanti al giudice. Io ho promosso due ricor- si contro amministrazioni provinciali che volevano retribuire un compito di revisione con 2mila curo, contro i 5mila calcolati secondo i parametri ministe- riali. Però, mi è già costato 15mila curo di spese legali. Non tutti sono disposti a spendere quei soldi». A. Cherchi, B. L. Mazzei, Il Sole24 Ore 9
Il Paese che non premia il lavoro e il merito. I consulenti a costo zero di uno stato sprecone Ha suscitato non poche polemiche, Da Enrico Bondi a Roberto Perotti, da dopo la pubblicazione sull’Huffin- Diego Piacentini a Francesco Caio e gton Post, un comunicato del mini- Andrea Guerra. Ma si è pure aggiunto stero dell’Economia e delle Finanze. che quelle erano delle chiamate ad Si tratta di un bando con il quale la personam. Per «chiara fama» si po- quarta direzione del Tesoro sollecita trebbe dire. In questo caso la richiesta «manifestazioni d’interesse per il con- è indistinta. Peraltro in un settore così ferimento di incarichi di consulenza a specifico, come quello del diritto ban- titolo gratuito». Sì, gratuito. Zero euro. cario e dei mercati finanziari, in cui il Si cercano esperti in materia di dirit- ministero dell’Economia è in grado - e to bancario, societario, dei mercati e se non lo fosse ci sarebbe da preoc- degli intermediari finanziari. Ai quali è cuparsi - di individuare gli esperti di EQUO COMPENSO richiesta una «consolidata e qualificata «consolidata e qualificata esperienza esperienza accademica e/o profes- accademica e/o professionale» di cui sionale documentabile». Di almeno ha bisogno senza ricorrere a un ban- cinque anni. Conoscenza della lingua do. Assumendosi, a questo punto, la inglese, fluente. Come ha spiegato responsabilità politica della scelta. Nota alla rassegna stampa Marzo2019 Italia Oggi, il 6 marzo, il ministero sa- Com’è sempre accaduto. rebbe vincolato dal decreto legge 78 del 2010. Scritto al fine di valorizzare Le critiche le risorse interne. Decreto che limitava «Il ministero dell’Economia - insiste la spesa in consulenza in percentuale Alessandrucci non è la Croce Rossa. E rispetto al 2009. In quell’anno la spesa non può scegliere solo sulla base del era zero e dunque sarebbe rimasta a costo di un servizio. Si spera abbia at- zero. tenzione anche alla qualità. Non è un Le associazioni di categoria sono segnale particolarmente educativo». subito insorte. Emiliana Alessandrucci, Interpellato, il ministero ammette che presidente di Colap (Coordinamen- la terminologia «consulenza gratui- to libere associazioni professionali) ta» è un po’ fuorviante. Ila generato ha parlato senza mezzi termini di un confusione. E che la volontà è quella attacco alla dignità dei professionisti. di garantire una modalità giuridica La tutela dei compensi è garantita corretta per assicurare all’amministra- dall’articolo 36 della Costituzione («Il zione un confronto con esperti di alto lavoratore ha diritto a una retribuzio- profilo, personalità affermate, non ne proporzionata alla quantità e alla giovani professionisti, né tanto meno qualità del suo lavoro»). Si è obiettato società. Nessun professionista, assicu- però che domandare aiuto a cittadini rano le fonti del ministero, verrà leso, preparati è una cosa assolutamente nessuna regola violata. Non esiste poi buona. Una forma di volontariato a un problema di «equo compenso», favore dello Stato. E non sono man- non applicabile alla pubblica ammini- cati, in passato, gli esempi autorevoli strazione. Lo strumento delle collabo- di personaggi assai in vista nella loro razioni a titolo gratuito, si aggiunge, professione disposti a prestare una è utilizzato da molte pubbliche am- sorta di «servizio civile». ministrazioni. Su Twitter si è scatenata una discussione accesa. L’economista Gli esempi Michele Boldrin, che generalmente Ruoli da commissario, alto consulente. non le manda a dire, ha liquidato così 10
Il Paese che non premia il lavoro e il merito. I consulenti a costo zero di uno stato sprecone l’iniziativa del ministero: If you pay propria iniziativa un ricorso al volon- peanuts, you get monkeys. Insomma, tariato, sistematico, strutturale. Qui se offri noccioline, e in questo caso il rischio è, per un verso di un livella- nemmeno quelle, avrai scimmie. C’è mento al basso della qualità delle pre- chi ci ha aggiunto pure gli squali. Ma stazioni di cui finisce per avvalersi, per siamo nell’ambito della goliardia della l’altro verso dell’attribuzione indebita Rete che obnubila anche menti fertili. di un marchio di qualità a professio- Nessuno crede che la «pesca a stra- nisti di basso valore in cerca di noto- scico» dei consulenti, come è stata rietà. Per esempio, un ateneo che fa di definita, in attività così delicate e so- propria iniziativa ricorso regolare alle prattutto internazionali e regolate, non docenze volontarie dà una patente di sottintenda uno scambio implicito. La professore universitario immeritata, EQUO COMPENSO possibilità per i prescelti di avvalersi non vagliata da alcuna seria procedu- della collaborazione con il ministero ra selettiva. Ma soprattutto ai propri come di una sorta di riconoscimento studenti un insegnamento di qualità pubblico. Una promozione autorevole. scadente». Un concorso vinto. Comunque, una «II vero problema - aggiunge Carlo Nota alla rassegna stampa Marzo2019 medaglia. E all’orizzonte il profilarsi Stagnaro dell’Istituto Bruno Leoni - è di conflitti di interesse che la gratuità l’elevato margine di ambiguità. Se della prestazione renderebbe meno ri- dovessi vedere professionisti della mia levabili. Una sentenza del Consiglio di età, sui quarant’anni, che per tre giorni Stato giudica però lecita un’utilità per- alla settimana si dedicano a un’atti- sonale per chi accetta una prestazione vità del tutto gratuita, anche con le gratuita nell’ambito di un contratto migliori intenzioni, i casi sono due. O pubblico. Un altro economista, anche stanno bene di famiglia o c’è qualcosa lui molto attivo su Twitter, Riccardo che non va». «Quel bando è inaccet- Puglisi, ha reagito con maggiore pru- tabile - commenta Sandro Catani, denza ricordando che fu l’esecutivo uno dei più ascoltati consulenti d’im- Monti a lanciare un appello, non solo presa - perché riduce la trasparenza alla società civile, ma anche e soprat- sui motivi delle due parti contraenti. tutto all’accademia, perché si smuo- Intacca il concetto del sinallagma su vessero da una colpevole condizione cui si basa ogni contratto di prestazio- di indifferenza rispetto alla gestione ne, in particolare quello immateriale. pubblica. «Ma un conto è parlare di Personalmente non accetterei mai un ruoli apicali, come il commissario alla simile contratto, peraltro annullabile spending review, un altro dei profili con un preavviso di 3o giorni. Forse ricercati dal bando ministeriale». sarebbe il caso di rileggersi quello che scriveva Melchiorre Gioia sul merito e La risorsa le ricompense. Ma era il 1818». Ales- «Il volontariato - spiega il giurista sandrucci ha poi un sospetto: che i Pietro Ichino - costituisce una risorsa selezionati possano avvantaggiarsi se straordinaria quando è espressione in un prossimo bando si richiederà un spontanea della parte migliore della certo grado di esperienza nei rapporti società civile: in questo caso le am- con l’amministrazione. Ma a pensare ministrazioni pubbliche devono sa- male si fa peccato... per vagliare le iniziative e valorizzare quelle che lo meritano. Altro è il caso F. de Bortoli, Corriere della Sera – di un’amministrazione che faccia di L’Economia 11
Consulenze gratis, per il Mef non è lavoro Il bando relativo ad incarichi gratuiti gislatura la legge sull’equo compenso, pubblicato dal Ministero dell’econo- fortemente voluta da Cup e Rpt, ha mia e delle finanze, che ha suscitato posto un freno a questa deprecabile polemiche nei giorni scorsi, non co- pratica, anche se la mancanza di con- stituisce un’opportunità lavorativa. Le crete disposizioni attuative ancora ne parole consulenza gratuita, seppur limita l’efficacia. Una recente sentenza richiamate nel bando, non sono da del Consiglio di stato (n. 1215/2019) e intendersi come rapporto di lavoro o il citato bando del Ministero dell’eco- fornitura di servizio professionale che, nomia, invece, continuano a sostenere come tale, sarebbe regolato dalle la legittimità della gratuità della pre- procedure del Codice degli appalti. stazione. Così si calpesta solamente Forme di collaborazione gratuita di quella dignità dei professionisti che, EQUO COMPENSO questo genere sono diffuse in molte invece, la Costituzione italiana in linea pubbliche amministrazioni». Questa di principio ha inteso proteggere con la posizione del Mef in merito all’avvi- l’articolo 36». so per incarichi di consulenza a titolo gratuito pubblicato la scorsa settima- M. Damiani, ItaliaOggi Nota alla rassegna stampa Marzo2019 na sul sito del Ministero. Nella nota diffusa ieri, si sottolinea come siano «molti i candidati che si sono offerti gratuitamente e volontariamente a supporto dell’amministrazione» e che «l’invito è rivolto a personalità affer- mate, principalmente provenienti dal mondo accademico che desiderino offrire la propria esperienza in termini di idee e soluzioni tecniche. Nessun professionista viene leso e nessuna regola è stata violata». Infatti, secondo il Mef, «la novità sta solamente nella pubblicità introdotta nella procedura, per esigenze di trasparenza e compa- razione, come suggerito dalla Corte dei conti e ribadito dalla giurispru- denza amministrativa». La spiegazione avanzata dal Ministero non ha soddi- sfatto le categorie professionali. Ieri è stata la volta del Comitato unitario delle professioni e della Rete delle professioni tecniche che hanno diffuso una nota congiunta: «È incomprensibi- le la scelta di un Ministero di avvalersi di alte professionalità a titolo gratuito, in netta contraddizione con la previ- sione di equo compenso contenuta nella legge di Bilancio 2018», si legge nella nota. «Nel corso della passata le- 12
Nessun accordo in deroga sull’equo compenso L’equo compenso torna a far parlare un comunicato congiunto con l’Unio- di sé. E mentre crescono le proteste ne giovani dottori commercialisti ed per il bando del ministero dell’Econo- esperti contabili, scrive che «violare mia che cerca prestazioni professionali così spudoratamente i più basilari gratuite (si veda «Il Sole 24 Ore» del principi sanciti dalle norme sull’equo 5 marzo) anche la politica si muove: compenso costituisce un pericoloso martedì scorso è stato presentato un precedente che lo Stato deve revo- nuovo disegno di legge (AS 1119; care al più presto». Per il presidente l’iniziativa è partita dalla senatrice dell’Unione Daniele Virgillito è «un pentastellata Tiziana Carmela Rosaria controsenso introdurre il reddito di Drago) che ha l’obiettivo di ampliare cittadinanza per “accompagnare” gli gli effetti della legge 172/2017 che, individui verso l’inclusione sociale e EQUO COMPENSO aggiungendo l’articolo 13 bis alla leg- lavorativa e poi chiedere ai giovani ge 247/2012, per prima ha introdotto professionisti... di svolgere incarichi a il diritto a un «equo compenso» per titolo gratuito». i professionisti. Ad alcune condizioni però: che il committente fosse “forte” F. Micardi, Il Sole24 Ore Nota alla rassegna stampa Marzo2019 e quindi una banca, un’assicurazione o una grande azienda e che il contratto fosse predisposto dal committente senza essere condiviso dal professioni- sta. È su questo punto che interviene il Ddl 1119 che propone di sopprimere, al comma i, l’inciso in cui viene spe- cificato che la norma sull’equo com- penso si applica «con riferimento ai casi in cui le convenzioni sono unilate- ralmente predisposte dalle predette imprese»; di conseguenza il Ddl chie- de anche l’abrogazione dei commi 3 e 7 che fanno riferimento a quell’inciso. L’idea, si legge nel testo presentato, è di «correggere gli aspetti della norma che ne hanno limitato l’efficacia», in- troducendo l’inderogabilità «dell’equo compenso ... anche nei casi di conven- zioni non unilateralmente predisposte dalle imprese». È difficile però cambiare una menta- lità, e non stupisce quindi la richiesta del Mef di servizi gratuiti di diritto nazionale ed europeo. Una richiesta che “indigna” la Federcommercialisti, che chiede l’immediata rimozione del “bando”. Il tesoriere dell’Associazione nazionale giovani avvocati Giovanna Suriano, in 13
Cds, ok ai bandi gratuiti Il Consiglio di stato salva i bandi pub- Secondo il Cds, il committente pubbli- blici senza compenso. Palazzo Spada co può offrire al fornitore un compen- ha, infatti, accolto l’appello del comu- so che può essere valido anche se non ne di Catanzaro relativo al bando di economico: «la serietà dell’offerente gara per la redazione del piano strut- può essere ragionevolmente assicura- turale comunale dell’ottobre 2016, ta da altri vantaggi, economicamente nel quale veniva fissato un compenso apprezzabili anche se non diretta- nullo per il professionista incaricato. mente finanziari», come può essere E quanto stabilito dal dispositivo di il ritorno di immagine. La sentenza sentenza n. 1215/2019. faceva riferimento anche agli enti del Il bando del comune calabrese è stato terzo settore, che possono partecipa- tra le cause scatenanti la manifestazio- re alle gare di appalto ma «per loro EQUO COMPENSO ne delle professioni di fine 2017 che natura sono prive di finalità lucrative» ha avviato il percorso per l’approva- quindi «perseguono scopi non di zione della norma sull’equo compen- stretto utile economico, bensì sociali o so (avvenuta con la legge di bilancio mutualistici». La posizione di Palazzo 2018). La gara in questione era già sta- Spada, però, non ha soddisfatto un Nota alla rassegna stampa Marzo2019 ta contestata alla fine del 2016, con gli singolo ingegnere che ha nuovamente ordini degli architetti, degli agronomi, impugnato il bando al Tar calabrese il dei geologi, dei geometri e dei periti quale, con la sentenza 1507/2018, ha industriali di Catanzaro che avevano accolto il ricorso del professionista. avanzato ricorso per l’annullamento Secondo il tribunale la gratuità del del bando, ricorso accolto dal Tar bando non è legittima perché in vio- Calabria con la sentenza 2435/2016. lazione del codice degli appalti (dlgs Secondo il tribunale, il bando in que- 50/2016), in particolare nella parte in stione violava il principio della qualità cui viene stabilita l’essenziale onerosi- delle prestazioni «poiché, anche nella tà degli appalti pubblici e l’illegittimità prospettiva del risparmio di spesa, le di quelli che prevedano solo forme di offerte che appaiono anormalmente rimborso spese o di forme di compen- basse rispetto ai valori potrebbero ba- so non finanziarie. Se il codice degli sarsi su valutazioni o prassi errate dal appalti è il pilastro su cui si basa la punto di vista tecnico, economico e sentenza del Tar Calabria, nel dispo- giuridico». Il Tar ha, poi, citato le linee sitivo viene fatto uno specifico riferi- guida Anac n. 1 sui servizi di ingegne- mento alla norma sull’equo compen- ria e n.2 sull’Opev (Offerta economica so. La disposizione non può trovare più vantaggiosa). Le prime indicano applicazione nel caso in questione, in che i compensi degli incarichi e servizi quanto avvenuto prima dell’approva- di progettazione devono essere fissati zione della norma. sulla base del decreto parametri (dm Però «le ricordate disposizioni (equo 17 giugno 2016). Le seconde stabi- compenso), non direttamente applica- liscono come per la determinazione bili alla vicenda in esame, nondimeno dell’offerta si debba evitare «che il lasciano emergere come nell’ordi- prezzo sia troppo contenuto». Il comu- namento vi sia un principio volto ne di Catanzaro ha, poi, presentato un ad assicurare non solo al lavoratore appello davanti al Consiglio di stato dipendente, ma anche al lavoratore che, con la sentenza 4614/2017 aveva autonomo, una retribuzione propor- dato ragione alla giunta comunale. zionata alla quantità e qualità del lavoro svolto». Contro la sentenza è 14
Cds, ok ai bandi gratuiti arrivato il ricorso del comune, accolto dal Consiglio di stato. Nei primi sei mesi del 2018 sono stati assunti quasi 37 mila profili attenenti alle professioni ingegneristiche, oltre la metà per mansioni informatiche. Tra questi, in circa il 46% dei casi è stata offerta un’assunzione a tempo indeterminato, il 61% degli assunti ha meno di 35 anni e il 77% è com- posto da uomini. E quanto emerge dall’analisi fatta dall’Osservatorio sulla EQUO COMPENSO domanda delle professioni ingegne- ristiche, frutto di una collaborazione tra Fondazione Cni e Anpal servizi. Rimane, comunque, una parte del settore riservata a forme contrattuali Nota alla rassegna stampa Marzo2019 più flessibili; infatti, il 23,1% dei nuo- vi ingressi sta svolgendo un tirocinio mentre il 18,3% è stato assunto con un contratto di apprendistato. M. Damiani, ItaliaOggi 15
Equo compenso, servono i decreti attuativi Tributaristi in pressing sull’equo com- in relazione alla prestazione svolta». penso. La norma, introdotta dalla «In tal senso il tariffario, avente esclu- legge di bilancio 2018, è ancora in at- sivamente valore di indirizzo per il tesa dei relativi decreti attuativi. «Non consulente, concorrerebbe a garantire solo», ha evidenziato il presidente l’equità e la trasparenza del corrispet- nazionale Lapet Roberto Falcone, «è tivo per prestazione», ha spiegato necessario che il legislatore interven- Falcone. Inoltre, l’utilizzo dei parame- ga a definire i parametri di riferimento tri non potrà precludere al giudice di per i professionisti di cui alla legge entrare nel merito del rapporto e di 4/2013». determinare l’equo compenso sulla In tal senso, la Lapet si era già espres- base delle concrete modalità di eser- sa durante tutto l’iter dei lavori parla- cizio dell’attività professionale. EQUO COMPENSO mentari di approvazione della legge. Al fine di colmare le lacune del legi- «Non c’è una ragione valida che possa slatore, da qualche tempo, si sono motivare questo ritardo, per questo, attivate alcune regioni, quali: Toscana, abbiamo recentemente rinnovato le Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Ba- nostre istanze al legislatore, attraverso silicata e recentemente anche il Lazio Nota alla rassegna stampa Marzo2019 la stesura di un apposito documen- attraverso la definizione di linee guida. to» ha spiegato Falcone. Nel testo si «Questi interventi rappresentano un legge specificatamente che nel caso primo passo concreto di un ente della dei professionisti non organizzati in pubblica amministrazione nei confron- ordini o collegi ma che rientrano nel ti della materia dell’equo compenso campo di applicazione della legge 14 affinché non siano più richiesti com- gennaio 2013, n. 4, il parametro per pensi zero per incarichi e prestazioni valutare l’equo compenso potrebbe professionali. Ma non basta. E giun- essere determinato mediante una ta l’ora che il governo intervenga a stima dei prezzi medi correnti delle definire le modalità di determinazione prestazioni di servizi, da effettuarsi in del compenso al fine di ottenere una seno alle Camere di Commercio e in quantificazione equa dello stesso, a contraddittorio con le associazioni più vantaggio non solo dei professionisti rappresentative dei professionisti. ma anche dell’utenza che ad essi si Tuttavia, nel caso dei tributaristi, a rivolge», ha concluso Falcone. maggior ragione se qualificati e certi- ficati, il parametro dell’equo compen- ItaliaOggi so potrebbe essere individuato, per analogia di competenze e attività, nei parametri di cui al capo III del decreto 20 luglio 2012, n. 140. Qualora si tratti specificatamente di tributaristi Lapet, la soluzione più op- portuna, al fine di valutare l’equo com- penso, potrebbe essere il riferimento al tariffario elaborato dall’associazione pubblicamente riportato sul sito www. iltributarista.it e peraltro destinato, come si legge in intestazione, a «ga- rantire un compenso equo e decoroso 16
Il Cni lancia la polizza collettiva per gli ingegneri Una polizza professionale collettiva ad adesione volontaria rivolta a tutti gli iscritti al Consiglio nazionale degli in- gegneri (Cni). È l’iniziativa lanciata dal- la Fondazione del Cni che, ieri, ha dif- fuso una nota in cui si comunicava la pubblicazione del bando per scegliere il broker a cui affidare l’individuazio- ne della polizza. Il progetto è stato realizzato partendo dall’analisi di una ricerca commissionata dallo stesso Cni al proprio centro studi, il cui scopo era quello di «analizzare lo stato di attua- zione dell’obbligo dell’assicurazione professionale da parte degli iscritti». La ricerca ha messo in luce alcune cri- ticità: per prima cosa, il premio medio Nota alla rassegna stampa Marzo2019 pagato per la stipula è stato conside- rato troppo elevato (1.070 euro) e in CNI netta crescita rispetto al precedente rilevamento del 2015. Discussa, poi, la differenza di costi rilevata tra i premi pagati al nord rispetto a quelli pagati nel meridione. Gli altri aspetti proble- matici riguardano la troppa variabilità dei premi rispetto alle classi di età degli iscritti nonché «una diffusa per- cezione di onerosità rispetto al livello di rischio auto attribuito dagli inge- gneri». Secondo le rilevazioni effettua- te dal Cni, l’87% degli iscritti si è detto favorevole a che il Consiglio nazionale predisponga una polizza collettiva ad adesione volontaria; «da qui l’iniziativa della pubblicazione del bando, del valore di 2,4 milioni di euro, per l’indi- viduazione del broker che accompa- gnerà il Cni». M. Damiani, ItaliaOggi 17
Crescono gli iscritti all’Albo degli ingegneri Segnali di ripresa per il numero di iscritti all’Albo degli ingegneri dopo anni di curva di crescita sostanzialmen- te piatta. L’analisi dei dati al 1° genna- io 2019, infatti, certifica un aumento in misura maggiore rispetto agli anni precedenti: dai 625 iscritti in più del 2018, si è passati a un saldo positivo di 1.777 ingegneri che ha portato il nu- mero complessivo di iscritti a 241.791. E quanto emerge dalla consueta analisi annuale effettuata dal Centro Studi Cni. Rispetto agli anni preceden- ti aumentano le cancellazioni. Tuttavia, in misura ancora maggiore aumentano le nuove iscrizioni e le re-iscrizioni che contribuiscono in modo considerevole Nota alla rassegna stampa Marzo2019 a rendere positivo il saldo degli ultimi anni. CNI ItaliaOggi Sette 18
I nuovi ingegneri riprendono a crescere Gli iscritti all’Albo degli ingegneri tor- nano a crescere dopo annidi stasi odi aumenti minimi. Lo dimostrano i dati rilevati dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, che parlano di 625 iscritti in più nel 2017 e di 1.777 nel 2018, nuovi ingressi che hanno portato il totale dei presenti nell’Albo a 241.791, di cui 231.173 iscritti alla sezione A e 1o.618 alla B. Dunque, nonostante le cancellazioni aumentino, il saldo rimane - proprio grazie alla ripresa dei nuovi ingres- si - positivo. È presto per dire se ciò annunci un’inversione di tendenza o sia solo contingente. Rappresenta, comunque, un dato Nota alla rassegna stampa Marzo2019 confortante in un contesto in cui, come ha sottolineato il presidente del CNI Consiglio nazionale degli ingegneri Armando Zambrano, «permangono delle criticità. In primo luogo la cre- scita contenuta degli iscritti all’Albo rispetto al consistente numero di lau- reati in ingegneria che si registra ogni anno. Emerge una sorta di disaffezio- ne, soprattutto da parte delle nuove generazioni, nei confronti del sistema ordinistico». Gli iscritti all’Albo provengono soprat- tutto dal settore civile e ambientale, mentre è molto bassa la presenza di ingegneri elettronici, informatici e delle telecomunicazioni. Il Sole24 Ore 19
Difesa, Ingegneria, Medicina le lauree che “pagano” di più Sempre più spesso lo chiamano pezzo professionale acquisita all’università. di carta. Soprattutto se poi, una volta Qualche esempio: a fronte di un tasso conseguito il diploma di laurea, non si di occupazione del 65% per i laureati trova lavoro. E allora il corso di studi del gruppo politico-sociale, il 60% di universitario viene messo sotto esame questi valuta la formazione ricevuta per capire dove si crea l’imbuto lavo- come inadeguata. Per i laureati del rativo: se la scelta della facoltà a cui gruppo di ingegneria industriale il iscriversi può essere legata solo alle tasso di occupazione è pari all’87% e passioni o all’interesse dello studente in questo caso solo il 39% dei laureati MERCATO DEL LAVORO o se, invece, deve seguire anche le ritiene inadeguata la formazione rice- regole del mercato del lavoro. Stan- vuta. Non solo inadeguata, c’è anche do alle classifiche attuali, il corso con chi ritiene che il proprio corso di studi maggior possibilità di successo nella sia inutile per svolgere il lavoro scelto: ricerca di un impiego è quello dedi- si tratta di quasi il 40% dei laureati in cato alla difesa e alla sicurezza, segue psicologia. Per questo corso il tasso ingegneria elettronica. Quello meno di occupazione è decisamente conte- “redditizio”? Psicologia, seguito da nuto, pari al 45%, e così il 38% ritiene Nota alla rassegna stampa Marzo2019 biologia. che, per lo svolgimento dell’attività lavorativa per la quale sono attual- Gli studenti mente impiegati, non serva il titolo E il giudizio dei laureati, sul proprio universitario. corso di studi e sulla necessità o meno di iscriversi all’università per lavora- La sfiducia re, non può che essere in linea con Ad incidere sulla sfiducia nei confronti le aspettative rispettate o deluse dal della laurea, c’è soprattutto lo stipen- post-laurea. A rivelarlo è uno studio dio di chi ha un impiego dopo aver dell’Osservatorio Talents Venture studiato per tanti anni e, quindi, dopo che, elaborando i dati di Almalaurea, aver investito sulla formazione. Non spiega che i laureati in ingegneria è un caso infatti che gli stipendi netti elettronica non hanno troppe difficoltà medi, ad un anno dalla laurea, siano a trovare un lavoro, visto che il 92% rispettivamente 670 euro mensili nel risulta occupato ad un anno dal titolo caso di psicologia, 863 euro per l’am- di studio, e di conseguenza solamente bito letterario e 959 euro mensili per il una minima parte di loro crede che sia gruppo geo-biologico, come rilevato possibile svolgere il proprio ruolo con da Almalaurea. Si tratta di impieghi un titolo non universitario. Tra gli stu- scarsamente retribuiti o, spesso, di la- denti meno soddisfatti ci sono invece vori che non hanno nulla a che vedere i laureati di psicologia e del gruppo con gli studi svolti. Inoltre, solo a titolo geo-biologico. Si tratta di due percor- comparativo, balza agli occhi che si si che, ad un anno dalla laurea, hanno tratta di stipendi quantitativamente gli stipendi più bassi. paragonabili all’ammontare massimo dell’attuale reddito di cittadinanza La formazione pari a 780 euro. Un reddito per il quale L’Osservatorio sottolinea infatti che, non è richiesto avere una laurea né al diminuire del tasso di occupazione, aver speso soldi per frequentare le aumentano i laureati che hanno valu- lezioni e prepararsi agli esami. tato come inadeguata la formazione 20
Difesa, Ingegneria, Medicina le lauree che “pagano” di più La distanza Ed emerge inoltre una distanza im- portante rispetto agli stipendi medi mensili, ad un anno dalla laurea, in ingegneria pari a 1.407 o nel settore di economia e statistica pari a 1277 euro o in giurisprudenza con 1271 euro al mese. Dal un punto di vista dell’”utili- tà” delle materie studiate rispetto alle MERCATO DEL LAVORO richieste del mercato del lavoro, senza considerare quindi l’importante valore culturale e di arricchimento persona- le ottenuto grazie alla laurea, i corsi primi classificati sono quelli dell’ambi- to di difesa e sicurezza, con ben 1739 euro mensili di reddito, seguono inge- gneria elettronica e dell’informazione Nota alla rassegna stampa Marzo2019 ed ingegneria industriale. In questi casi infatti sono davvero pochi gli studenti che dichiarano che le compe- tenze acquisite durante il percorso di laurea siano inutili. L. Loiacono, Il Messaggero 21
Ingegneri gestionali ad alta occupabilità Si laureano prima e lavorano di più. Con un contratto stabile e nel privato. Sono gli ingegneri industriali e ge- stionali rispetto al resto dei laureati di secondo livello. A dirlo è il Consorzio AlmaLaurea con il primo di una serie di focus che troveranno spazio nella sezione “professioni” sul Sole 24 ore del lunedì. MERCATO DEL LAVORO A cinque anni dal titolo lavora l’88,3 per cento. In prevalenza uomini (64,1% rispetto al 41,9% di media). L’attività è svolta da chi ha raggiunto il titolo a 26,4 anni (contro i 27,5), con un voto medio di laurea più basso però (104,8 anziché 106,6). Passando alla formazione, l’indagine sottolinea Nota alla rassegna stampa Marzo2019 come quasi uno su cinque vanti un’e- sperienza all’estero riconosciuta dal proprio corso di laurea. Oltre il 75% invece può contare su una formazio- ne post lauream, soprattutto stage in azienda (54,0%) e master non univer- sitario (11,9%) o di secondo livello (11,6%). Veniamo all’occupazione. L’83,8% ha un contratto a tempo indeterminato (contro il 50,3%complessivo). Con una retribuzione pari, in media, a 1.783 euro netti mensili rispetto ai 1.415 euro medi. Il 96,4% lavora nel setto- re privato (è il 72,5% per la media). Numeri che si riflettono nel giudi- zio finale. Potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, l’81,1% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo, 15 punti più della media. Eu. B., Il Sole24 Ore 22
Assicurazioni, più di 5.900 posti. Si cercano analisti e ingegneri Quello delle assicurazioni è tra i setto- It project manager, It Strategy&Go- ri che offrono il maggior numero delle vernance, data scientist, ingegneri e opportunità di lavoro. A partire dalle agenti. Sono richieste «competenze 1.150 assunzioni nel prossimo triennio innovative e di trasformazione e im- che Generali Country Italia ha annun- prenditorialità». ciato di fare la scorsa settimana (gene- Anche Allianz è alla ricerca di oltre rali.it; lavora con noi). duemila figure nei Paesi dove è pre- Nel dettaglio inserirà nelle reti assi- sente e una decina nel nostro Paese, curative 900 consulenti assicurativi tra cui investment manager, market MERCATO DEL LAVORO (nel quadriennio), di diversi profili It manager health, financial controller e & digital (web/app developer, cyber agenti. security, big data architect), customer Un’altra compagnia assicurativa online experience design, IoT/connected nata di recente: Prima.it è in espan- insurance, advanced analytics, project sione e intende inserire ingegneri, management, oltre alla quota di liqui- web designer, app developer, periti datori e contact center. liquidatori, business e quantitative Mentre ConTe.it, brand italiano del analyst e consulenti telefonici (prima. Nota alla rassegna stampa Marzo2019 gruppo Admiral, specializzato nella it/carriera). vendita online di polizze auto e moto, ha annunciato di avere intenzione I. Consigliere, Corriere della sera di inserire una cinquantina di nuove risorse nel corso del primo semestre 2019. La ricerca di ConTe.it è rivolta principalmente ad attrarre giovani talenti. Data scientist, esperti di in- telligenza artificiale, Cto, esperti di cyber security, blockchain technology e di piattaforme IoT, claims role, un- derwriting role sono alcuni dei profili attualmente aperti. Mente analitica, eccellenti capacità di negoziazione e comunicazione unite a studi econo- mici e/o giuridici sono tra i principali requisiti richiesti (careers. conte. it). Sul portale di Zurich le offerte di lavo- ro sono 695 a livello globale (12 per Milano): specialisti di prodotto, senior finance analyst, ingegneri, portfolio manager. Una quindicina sono poi le “job vacancy” in Reale Mutua Assicu- razioni (realemutua. it/scoprireale-mu- tua/careers/lavorain-reale-group), tra cui alcuni stage in uffici differenti. In Axa, nelle sedi di tutto il mondo sono oltre 2 mila i profili ricercati. In Italia invece si ricercano una sessan- tina di candidati tra cui: It Architects, 23
Ingegneri gestionali ad alta Assicurazioni, più di 5.900 posti. Si cercano analisti e ingegneri Quello delle assicurazioni è tra i setto- It project manager, It Strategy&Go- ri che offrono il maggior numero delle vernance, data scientist, ingegneri e opportunità di lavoro. A partire dalle agenti. Sono richieste «competenze 1.150 assunzioni nel prossimo triennio innovative e di trasformazione e im- che Generali Country Italia ha annun- prenditorialità». ciato di fare la scorsa settimana (gene- Anche Allianz è alla ricerca di oltre rali.it; lavora con noi). duemila figure nei Paesi dove è pre- Nel dettaglio inserirà nelle reti assi- sente e una decina nel nostro Paese, curative 900 consulenti assicurativi tra cui investment manager, market MERCATO DEL LAVORO (nel quadriennio), di diversi profili It manager health, financial controller e & digital (web/app developer, cyber agenti. security, big data architect), customer Un’altra compagnia assicurativa online experience design, IoT/connected nata di recente: Prima.it è in espan- insurance, advanced analytics, project sione e intende inserire ingegneri, management, oltre alla quota di liqui- web designer, app developer, periti datori e contact center. liquidatori, business e quantitative Mentre ConTe.it, brand italiano del analyst e consulenti telefonici (prima. Nota alla rassegna stampa Marzo2019 gruppo Admiral, specializzato nella it/carriera). vendita online di polizze auto e moto, ha annunciato di avere intenzione I. Consigliere, Corriere della sera di inserire una cinquantina di nuove risorse nel corso del primo semestre 2019. La ricerca di ConTe.it è rivolta principalmente ad attrarre giovani talenti. Data scientist, esperti di in- telligenza artificiale, Cto, esperti di cyber security, blockchain technology e di piattaforme IoT, claims role, un- derwriting role sono alcuni dei profili attualmente aperti. Mente analitica, eccellenti capacità di negoziazione e comunicazione unite a studi econo- mici e/o giuridici sono tra i principali requisiti richiesti (careers. conte. it). Sul portale di Zurich le offerte di lavo- ro sono 695 a livello globale (12 per Milano): specialisti di prodotto, senior finance analyst, ingegneri, portfolio manager. Una quindicina sono poi le “job vacancy” in Reale Mutua Assicu- razioni (realemutua. it/scoprireale-mu- tua/careers/lavorain-reale-group), tra cui alcuni stage in uffici differenti. In Axa, nelle sedi di tutto il mondo sono oltre 2 mila i profili ricercati. In Italia invece si ricercano una sessan- tina di candidati tra cui: It Architects, 24
Nasce il nuovo Albo dei curatori. Solo sulla carta fino al 15 agosto 2020 Nuovo Albo per curatori, commissari ziari, potrebbero non avere ricevuto le e liquidatori operativo solo dal 15 nomine sufficienti nell’arco di tempo agosto 2020. Nel frattempo in vigore indicato). le regole attuali. E però il nuovo Co- E su quanto avverrà al momento dice della crisi d’impresa lascia aperti dell’effettivo debutto dell’Albo, la interrogativi di non poco conto sulla circolare avverte che, se sul fronte nomina soprattutto di commissari e della nomina dei futuri curatori la liquidatori. Una circolare del Consiglio procedura non dovrebbe creare par- nazionale dei dottori commercialisti ticolari difficoltà, non altrettanto può fa il punto sulla disciplina transitoria e dirsi per la nomina dei futuri curatori chiarisce gli snodi operativi. e liquidatori. Infatti nel Codice della È vero, sottolinea la circolare, che il crisi d’impresa è assente, per quanto nuovo Albo dal quale i giudici dovran- riguarda queste due figure, un rin- no individuare i professionisti chiamati vio esplicito all’Albo (a differenza di a gestire sul campo le crisi d’impresa quanto invece previsto per i curatori). nelle diverse vesti previste (curatori, Il mancato rimando potrebbe allora commissari, liquidatori, attestatori) condurre i giudici delegati a nominare Nota alla rassegna stampa Marzo2019 entrerà in vigore domani, tuttavia le anche professionisti non iscritti all’Al- procedure di nomina, per effetto dei bo, purché in possesso dei requisiti di ALBI rinvii interni alla normativa fallimenta- professionalità e indipendenza richie- re e della previsione esplicita di un fu- sta dalla nuova normativa. turo regolamento ministeriale al quale Infine la circolare ricorda che i de- sono affidate le modalità di iscrizione, creti correttivi da emanare entro due sospensione, e cancellazione dall’Al- anni dall’entrata in vigore del Codice bo, saranno nei fatti operative solo a dovranno certo farsi carico anche dei partire dal ferragosto dell’anno pros- difetti di coordinamento che impe- simo. discono un effettivo allineamento, La circolare mette in evidenza come quanto a primo inserimento nell’Albo, l’immediata entrata in vigore, sia degli attestatori rispetto a curatori, pure solo sul piano formale dell’Al- liquidatori e commissari. bo, ha comunque una logica legata alla necessità di assicurare ad agosto S. Bettoni, Corriere della sera 2020 che l’autorità giudiziaria possa effettuare le nomine, potendo conta- re su quel “pacchetto di mischia” di professionisti che verranno inseriti di diritto. Con l’unico requisito di potere dimostrare di essere stati nominati al 16 marzo 2019 in almeno 4 procedure negli ultimi 4 anni. Indicazione che, tra l’altro, i dottori commercialisti ritengono andrebbe corretta, visto che potrebbe escludere dall’inserimento di diritto professioni- sti di vasta e profonda esperienza che però, a causa della rotazione degli incarichi effettuata negli uffici giudi- 25
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