CH IAMATI ALLA COMUNIONE - percorrere le strade di tutti - Equipe Notre Dame
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EQUIPE NOTRE DAME ITALIA #212 - Marzo Aprile 2021 CH IAMATI ALLA COMUNIONE percorrere le strade di tutti CAMMINARE COME CUORI PENSANTI VUOI UN CAFFE'? Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, LOM/VA/707 - nr. 212 anno 2021
EQUIP E NOT R E DAM E ITALIA #211 - Dice mbre Febb raio 2021 RI CO N OS BE NE D ET CE R SI TI CO S TR UI RE LA CI TT Á LETTERA DELLE ÉQUIPES NOTRE-DAME AL LA RG AR LO SG UA E RD O Periodico bimestrale della “Associazione Équipes Notre-Dame” OS AR E lettera.end@equipes-notre-dame.it L'O RI GI NA LIT Á Direttore responsabile: Alessandro Boriani Poste Italiane S.p.A. Spedizion Équipe di redazione: Patrizia e Valter Scalco, Fra Pier Angelo Manenti, Oriana e Antonio Andolfatto, e in abbonam ento postale D.L. 353/200 3 (conv. in L. 27/02/20 04 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, LOM/VA /707 - nr. 211 anno 2020 Rosalba e Fabrizio Brazzorotto, Chiara e Paolo Consolaro, Silviana Paganini, Flavia e Piergiorgio Praderio Lettera 211: 4.530 inviate per posta 287 inviate per mail Reg. SICID n. 1354/2018 del Trib. di Torino il 18/01/2018 Numero 212, marzo - aprile 2021 Chiusura redazionale Lettera 212: 15 gennaio 2021 Associazione Équipes Nôtre-Dame www.equipes-notre-dame.it - segritalia@equipes-notre-dame.it Stampa: Azienda Grafica Q-PRINT • Gallarate (VA) 2 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
sommario Editoriale # Kûm Alziamoci 5 In Movimento 212 Vagabondi in rete 9 Sale 11 Notizie ERI 12 Vedovanza, come? 13 Viviamo questo tempo 16 Valuta il tuo tema 19 Formazione La compagnia dell’anello 22 La scelta dell’altro e il desiderio del “magis” 28 L’arsura della tua sete è il cammino 29 La traversata dell’impossibile 32 Chiamati alla comunione...in tempi tristi 38 Vuoi un caffé? 42 Il Siracide e la sua sapienza 45 Testimonianze Il casco 48 Incontri in presenza... incontri online...oppure una nuova strada? 50 Pandemia...end mania? 53 Alzarsi, superando i propri limiti... 54 Ancora brillanti 50 anni di vita di coppia 55 Quarantacinque grazie alla Cassano1 58 Alzarsi verso 59 Pilotaggio ai tempi del covid 62 Ci siamo! 63 Lievito 64 Sestante Nascere di nuovo 66 Luci 66 Mosè 66 Paolo e Francesca 66 L’amore coniugale cammino verso Dio 67 4 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
editoriale Kûm Alziamoci L e parole producono fatti, trasforma- zioni, permettono di costruire e rimo- dellare la nostra identità, sono il luogo dell’istituirsi di un legame con sé e con l’altro. La loro trama non si interpreta, si ascolta e si accoglie per trasformare la no- stra interiorità. Le parole non sono inerti e passivi strumenti nelle nostre mani. Le parole hanno un’anima e vogliono essere comprese, non solo pronunciate e usate, ma vissute nel cuore, abitate. La parola “Kûm, Alzati!” fin dalla sua origi- Appena la vide, il Signore ne ebbe compas- ne trabocca di vita poiché è pregna di un sione e le disse: ‘Non piangere!’. Poi si avvi- significato che ne esprime lo sgorgare. È un cinò alla bara e la toccò: quelli che la porta- termine che dà ad ogni azione un dinami- vano si fermarono. smo interiore. Allora Gesù disse: Ragazzo, te lo dico io: al- Ha la sua radice in qâma il cui significato zati!’. Il morto si alzò e cominciò a parlare. originario è levarsi, ma anche risorgere, Gesù allora lo restituì a sua madre. come colui che, morto, si alza per rima- nere in piedi, per reggersi e restare saldo. La parola “alzati” pronunciata da Gesù è di Qâma, alzarsi, è un’espressione molto più dominio, di signoria, ascolta l’eloquenza forte del semplice fare qualcosa in italia- delle lacrime, risponde al pianto silenzio- no. Poi la parola araba qâm ha so di chi neppure si rivolge a lui. esattamente lo stesso significato Le parole Quella donna non prega Gesù, di qûm o kûm, forma ortografica producono non lo chiama, non lo cerca, tut- aramaica tradotta con la formula fatti to in lei è una supplica senza pa- greca ™ge...rw (egeirô) usata per role. Gesù vede solo uno sguar- la risurrezione narrata in vari episodi dei do, si ferma e tocca. Ogni volta che Gesù si tre Vangeli Sinottici e di Giovanni, e pre- commuove, tocca. Toccare non è un senti- sente in questa forma nell’episodio della mento, un gesto spontaneo, è una decisio- figlia di Giairo nel Vangelo di Marco. ne, una parola dura che ci mette alla prova. Gesù si accosta, tocca, parla: ‘Ragazzo, te Da Lc 7,11-15: In seguito Gesù andò in un lo dico io: alzati!’. villaggio chiamato Nain: lo accompagnava- Nell’episodio narrato si rivelano gli aspetti no i suoi discepoli insieme a una gran folla. di Cristo uomo e Cristo Dio. Ricordiamo le Quando fu vicino all’entrata di quel villag- parole del vecchio ebreo di nome Simeone gio, Gesù incontrò un funerale: veniva por- che, tenendo Gesù ancora bambino tra le tato alla sepoltura l’unico figlio di una ve- braccia, lo aveva definito segno di antitesi dova, e molti abitanti di quel villaggio erano amato e detestato, emblema di libertà o con lei. strumento di oppressione, rivoluzionario o Lettera End • Marzo - Aprile 2021 5
maestro spirituale, carne debole o Lógos stra vita) che diventa sapere e conoscenza. trascendente. Gesù infatti, nel nostro te- In questo tempo interiore ed esteriore si sto, sta in una posizione unica, sia rispet- tessono pensieri, immagini, desideri, e si to agli uomini sia rispetto a Dio, poiché fa comincia a contemplare quel che non c’è prevalere la divinità di Dio sulla morte e sino a che la parola prende forma e viene sulla volontà dell’uomo. abitata da una presenza misteriosa ed As- Agisce, dinanzi alla morte, senza una do- soluta. È una costruzione lenta e faticosa manda esplicita venendo meno allo sche- che si interseca tra l’asse orizzontale (tem- ma del consueto pensare dell’uomo che po esteriore) del kronos e l’asse verticale prevede una risposta a fronte di una do- (tempo interiore) del kairós. manda, e dinanzi alla risur- rezione, secondo Romano Le parole pertanto nascono Guardini, manifesta la sua Toccare dal vissuto restituito al tempo signoria sulla morte accet- non è un sentimento, come ci illumina papa France- tandone la condizione, essen- un gesto spontaneo, sco in un suo intervento. Noi done obbligato dal peccato. è una decisione dobbiamo avviare processi e In entrambi i casi il suo modo non occupare spazi: «Dio si di agire stride con il silenzio manifesta in una rivelazione Dio, il quale (Dio) rimane muto e insensi- storica, nel tempo. Il tempo inizia i pro- bile come ad esempio al grido di Auschwi- cessi, lo spazio li cristallizza. Dio si trova tz, alle invocazioni e alla disperazione che nel tempo, nei processi in corso. Non biso- accompagnano l’uomo. gna privilegiare gli spazi di potere rispetto Un ebreo del nostro tempo, Abraham Jo- ai tempi, anche lunghi, dei processi. Noi shua Heschel, ha cercato di rispondere a dobbiamo avviare processi, più che occu- questo silenzio di Dio ricercando la causa pare spazi. Dio si manifesta nel tempo ed è nella fede. “Quando la fede è interamente presente nei processi della storia. sostituita dalla credenza, il culto dalla di- Questo fa privilegiare le azioni che genera- sciplina, l’amore dalla abitudine; ...quando no dinamiche nuove. E richiede pazienza, la fede diviene un bene ereditario invece attesa». Da ciò siamo sollecitati a leggere i che una sorgente viva; quando la religione segni dei tempi con gli occhi della fede, af- parla solo in nome dell’autorità piuttosto finché la direzione di questo cambiamento che con la voce della compassione, è pro- «risvegli nuove e vecchie domande con le prio allora che il suo messaggio diventa quali è giusto e necessario confrontarsi».2 privo di significato”. 1 La lettura del tempo è un compito che la Questa “Lettera 212” è la prima del piano vita ci assegna ma è anche un impegno per redazionale di quest’anno 2021, la redazio- il nostro Movimento, che ne interpreta ne non poteva pensare per un tempo “par- gli avvenimenti grazie a tutti coloro che ticolare” ad un titolo più adatto come “Al- si sono messi, come discepoli, alla seque- ziamoci”. Nei movimenti spirituali, come il la del Cristo e con il loro umile impegno nostro, il vissuto si percepisce nei partico- cercano di cogliere in questo tempo la lari, in un tempo interiore ed esteriore che sapienza divina. Per noi équipier il disce- si aggancia ad un tempo del vivere (la no- polo è saldo, non è un opinionista, è una 1 A.J.Heschel, Dio alla ricerca dell’uomo, Ed. Borla 1983, p.19. 2 Dal discorso del Santo Padre in occasione dell’Udienza alla Curia Romana del 21.12.2019 per degli auguri natalizi. 6 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
persona attiva, sa scegliere e mettere in dobbiamo “metterci cuore, mani e testa atto le proprie scelte e trova “nella legge affinché questo sogno possa diventare re- del Signore la sua gioia e la medita giorno altà, sbilanciati in uno sguardo che sposta e notte” (dal Salmo 1). A questo proposi- il nostro equilibrio oltre i facili tornaconti to è bene ricordare quello che scrivevano personali e i meri calcoli di profitto imme- Dora e Bruno Convertini in un loro edito- diato”, modalità che il “fra” della lettera riale nella Lettera End 162 di marzo-apri- ha evidenziato durante la presentazione, le del 2011: “Il Movimento indica chiara- alla sessione CRS-CS 2020, del piano re- mente un percorso, sollecita dazionale 2021 “Chiamati i suoi membri a seguirlo, non Noi dobbiamo alla comunione”, in cui siamo espelle nessuno, ma non può avviare processi provocati a capire quali pau- lasciare spazio al disimpegno e non occupare spazi... re accompagnano il perdere troppo lungo. Una certa tol- l’equilibrio per l’uomo della privilegiare le azioni leranza in questo si potrebbe nostra società. che generano leggere come un limite, come Questo impegno oggi è reso un difetto grave; siamo spes- dinamiche nuove ancora più difficile da un so abbagliati dall’idea di esse- evento epocale, quello di un re un Movimento d’avanguardia, che deve virus del diametro di 50-200 milionesi- essere “profetico” (termine così abusato mi di millimetro, che ha rivelato tutta la da essere spesso lontanissimo dal suo si- nostra fragilità, il nostro essere “malati”, gnificato biblico), gettando le basi per una ancora prima che la pandemia insorgesse, Chiesa nuova.” generando un’involuzione probabilmente Queste parole di Bruno e Dora ancora oggi irreversibile, minando la fiducia nel pro- scuotono e segnano la fedeltà al nostro gresso e nelle capacità dell’uomo. Neces- battesimo in Cristo. In particolare quan- sariamente di fronte a questo scenario do ci viene chiesto di essere profeti e di inedito, servono chiavi di lettura nuove, guardare il presente con lo sguardo di Dio anche solo per iniziare a immaginare for- e annunciare al mondo la Sua presenza me di vita e di convivenza radicalmente con la nostra stessa vita. Per far questo diverse, fondate sul riconoscimento della Lettera End • Marzo - Aprile 2021 7
nostra comune vulnerabilità. Non prende- le virtù del discernimento, della parresia e re nessuna iniziativa significherebbe esse- della hypomoné (è l’atteggiamento di chi re spettatori, partecipi di un destino e di “resta sotto”). Il cambiamento, in questo una fatalità come altre. Occorre invece caso, assumerebbe tutt’altro aspetto: da un atteggiamento che allarghi il proprio elemento di contorno, da contesto o da orizzonte iniziando dalla vita, interpre- pretesto, da paesaggio esterno... divente- tando come cristiani la concezione dell’a- rebbe sempre più umano, e anche più cri- more dell’uomo verso Dio e come coppia stiano. Sarebbe sempre un cambiamento dell’amore verso l’altro. Un cammino che esterno, ma compiuto a partire dal centro richiede il cambiamento delle proprie po- stesso dell’uomo, cioè una conversione sizioni personali a beneficio di un desiderio antropologica. 3 di reciprocità, di ricompensa, di conversio- Cari amici al termine di questo editoriale ne in cui ciascuno diventi testimone della il pensiero va al nostro Kûm! Questo è il propria fede in Gesù morto e risorto come nostro primo anno di servizio come CRR, acutamente osserva Papa Francesco: quante buone motivazioni per dire di no! Nel nostro cammino di coppia, forte è …la vita cristiana, in realtà, è un cammino, stata la necessità di superare le ragioni un pellegrinaggio. […]. Siamo, dunque, in dell’isolamento e di aprirci al dono che il uno di quei momenti nei quali i cambia- Signore ci ha messo sulla strada. Allora menti non sono più lineari, bensì epocali; KUM! Alziamoci. costituiscono delle scelte che trasformano velocemente il modo di vivere, di relazio- narsi, di comunicare ed elaborare il pensie- ro, di rapportarsi tra le generazioni umane e di comprendere e di vivere la fede e la scienza. […]. L’atteggiamento sano è piut- tosto quello di lasciarsi interrogare dalle sfide del tempo presente e di coglierle con Cinzia e Sim one Purpura Équipe Itali 3 Ivi a 8 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
in movimento Vagabondi in rete C ome molti nel nostro Paese, anche noi di Equipe Italia abbiamo sperato che i dati relativi alla pandemia da Covid mese deve tenere vive tutte le prerogative previste dal cammino. 19 avessero potuto consentire sul finire Per quanto riguarda la SNE (sessione nuo- dell’anno di riprendere le consuetudini e ve equipes), riteniamo che per il momento le routine legate alla vita del nostro Mo- non sia realizzabile in un fine settimana vimento. Purtroppo, la cruda verità dei per le varie norme anti-Covid in atto. Per- numeri ci ha riportati alla realtà di questo tanto, si pensa di proporre lo stesso for- strano tempo, che molti definiscono so- mat ERI, adattandolo per una giornata. La speso, e ci ha riconfinati in spazi limitati, finalità di tutto ciò è garantire almeno una piccoli seppure con vasti orizzonti. minima esperienza allargata di Movimento Ciononostante, l’entusiasmo non è mai a queste nuove equipes che potranno vi- venuto meno e la voglia di incontrarsi, verla a livello Regionale o Inter-regionale. sebbene in via informatica, è cresciuta in Anche le equipes formate da sole tre cop- maniera inversamente proporzionale ai pie, la mancanza di Consiglieri Spirituali, contesti a disposizione. la situazione dei vedovi/e, le coppie di se- E così questa banda di “equipici” cibernau- conda unione sono state oggetto di ani- ti ha ripreso a navigare in rete approdando mati scambi di vedute. a fine novembre nel settore di Potenza e a In particolare, per le equipes sottodimen- gennaio nel porto del settore di Ponente sionate si è convenuto che per il bene della Liguria. delle coppie stesse è importante la sen- Lo stile End permea ogni nostro incontro e sibilizzazione all’accoglienza: “fare Equi- sempre si lavora in un’atmosfera che viene pe” non deve essere solo ritrovarsi in un preparata da una preghiera condivisa sotto gruppo di amici che sta bene insieme. È lo sguardo amorevole dello Spirito Santo quindi opportuno che ogni inserimento che ritroviamo nella luce degli occhi delle possa essere proposto sulle motivazioni diverse coppie. Anche la piacevole visita dell’esperienza vissuta prestando molta “virtuale” nei due settori che ci avrebbero cura quando si inserisce una coppia in una ospitato ha fatto sì di poter vivere questo: realtà già formata. eravamo confinati nelle nostre case, ma La realtà della vedovanza presente in alcu- con il cuore là a Potenza e a Savona. ne equipes e delle coppie in seconda unio- Durante questi incontri sono state prese ne che chiedono di entrare nel Movimento, in considerazione le modalità per poter interpella tutti noi e chiede un profondo eseguire eventuali pilotaggi on line, tenen- discernimento. Le equipes di Settore e di do conto del rischio che possano nascere Regione sono luoghi in cui valutare e pro- equipes virtuali ove ci si limiti al solo pas- porre cammini anche al di là del Movimen- saggio di informazioni, ribadendo ancor di to End, e accompagnare come fratelli que- più come sia importante la scelta dei pi- ste coppie e persone verso scelte (ri)volte loti, coppie motivate che tengano vive le in primis al loro stare bene, nel rispetto di radici del Movimento e che sappiano te- quanto riportato nella Carta delle END e stimoniare che la vita di coppia durante il dall’ultimo documento “Vocazione e Mis- Lettera End • Marzo - Aprile 2021 9
sione”. Parafrasando il Vangelo anche E.I. "in movimento" ovvero in comunione nella non si sottrae ai suoi compiti istituzionali Chiesa, che si appresta a vivere l’anno “Fa- e così nell’ottica di dare a Dio quel che è miglia Amoris Laetitia”, indetto da papa di Dio e a Cesare quel che è di Cesare, si è Francesco, che si aprirà a marzo. posto l’accento su tanti argomenti riguar- Allo stato attuale ci sono ancora varie ipo- danti il bilancio dell’Associazione, stabi- tesi sul tavolo ma la tematica delle pros- lendo i budget di spesa, definendo priorità sime sessioni, la primaverile a fine aprile/ e valori, ragionando sempre in un’ottica primi di maggio e l’estiva ad agosto ver- di bene comune. Grazie alla competen- terà sicuramente sulla spiritualità coniu- za di Gabriella e Andrea Cerimele, anche gale, in ascolto della luce dello Spirito. i numeri prendono vita e ci puoi scoprire “Work in progress”, come dicono gli in- un’anima. glesi, ma con tanta voglia di fare per ab- Ci rimettiamo, complici, nelle mani del bracciare tutti in un grande girotondo che Signore per cercare di risolvere alcune di- auspichiamo in presenza quanto prima. namiche di vita comunitaria a livello di di- verse Regioni e con la forza semplice della Mi gridano da Seir: preghiera si affrontano i vari punti all’ordi- “Sentinella, quanto resta della notte? ne del giorno. Sentinella, quanto resta della notte?”. La sentinella risponde: Con questa certezza abbiamo approcciato “Viene il mattino, poi anche la notte; il grande lavoro di preparazione delle ses- se volete domandare, domandate, sioni, ritrovandoci di fronte alla possibilità convertitevi, venite”. di farle ancora online. Isaia, 21 La premura di ciascuno nel cercare conte- Equipe Italia nuti che possano dare possibilità di forma- zione profonda e di confronto, la ricerca di nuove modalità per il dovere di sedersi, il pensare alle equipes di formazione, na- scono tutte dall'idea condivisa di racchiudere la cura per gli equipiers e la ten- sione affinché il Movimen- to sia 10 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
Sale Riportiamo in questa sezione la riflessione tare la gentilezza. Ci sono persone che lo che abbiamo condiviso con gli amici del fanno e diventano stelle in mezzo all’oscu- settore Liguria Ponente a conclusione del rità” (Papa Francesco - enciclica FRATELLI nostro incontro virtuale di Equipe Italia. TUTTI n. 222). Ciò “comprende dire parole di incoraggia- Il sale deve sciogliersi, disperdersi, mesco- mento che confortano, che consolano, che larsi per servire a qualcosa. stimolano invece di parole che umiliano, Così noi cristiani. che rattristano, che irritano, che disprez- Se passiamo il tempo o impegniamo tutte zano (idem - n. 223 citando Amoris Laeti- le nostre forze a guardarci in uno specchio tia)”. Non è quello che voi fate con i vostri o a difendere la nostra cosiddetta “iden- figli nel “casino” della loro adolescenza? tità” (o peggio ancora “cultura e tradizio- ne”) cristiana perdiamo ogni sapore. Una coppia e una famiglia sono “sale” proprio perché ognuno non vive semplicemen- te “per sé” e neppure solo “per l’altro/gli altri” ma mescolandosi, disperdendosi, sciogliendosi negli altri. Tra noi preti (e tra tanti cristiani) corre il pericolo di volerci mettere una “divisa” che ci faccia sicuri di don Gianlu igi Caneto CS d ell’Equ una identità, e chi si mette in divisa poi ipe Savona 11 combatte chi ha una divisa diversa. Ma Cristo, in ogni uomo, vede solo “sale e luce”; perciò smettiamola di perdere tem- po per il cruccio di sentirsi sempre inade- guati, imperfetti, contraddittori (lo siamo!) e andiamo avanti con le nostre miserie che comunque Cristo ama. Io penso, per quanto mi riguarda (ad esempio) che un prete debba abbando- nare ogni visione sacrale di se stesso (cosa che lo separerebbe dagli altri) e mescolarsi con la gente, vedendo in ognuno non un essere da erudire ma una luminosa immagine di quel Cristo che (parole di Paolo) “per un momento ha abbandonato la sua divinità facendosi servo”. Noi siamo sale se crediamo che “è ancora possibile scegliere di eserci- Lettera End • Marzo - Aprile 2021 11
Notizie ERI Ѐ passato il 2020 e con lui ci siamo la- sciati alle spalle appuntamenti e incon- tri vissuti completamente on-line per la e Emila hanno donato il servizio a Teophile e Benedicta Guentangue, del Camerun. Per noi è stata un’esperienza completa- maggior parte dell’anno e che ancora oggi mente nuova. Se da un lato è stato più proseguono in questo modo. semplice, perché non abbiamo dovuto af- Come già pubblicato sul sito nazionale an- frontare un viaggio, dall’altra ci è mancato che il College Internazionale, che avrem- il venire a contatto con la bellezza delle mo dovuto vivere a Varsavia a fine luglio, è differenti realtà delle coppie del mondo stato rinviato dal 30 agosto al 5 settembre équipico. Non è stato facile conciliare l’es- in modalità completamente on-line. sere a casa, con l’essere “presenti” al Col- L’organizzazione da parte dell’Équipe In- lege. Doverci ritagliare del tempo nell’or- ternazionale è stata davvero impeccabile, dinarietà di quei giorni ci ha fatto capire ha pensato proprio a tutto! E questo ci ha ancora una volta l’importanza di lasciare, fatto sentire, al di là della lontananza, un di partire per incontrare e stare insieme cuor solo e un’anima sola. a vecchi e nuovi amici. Per questo nuovo Abbiamo vissuto la preghiera quotidiana, anno ERI, fiduciosa, rilancia l’appuntamen- le riflessioni abbinate a testimonianze, gli to del College in presenza, a Varsavia dal spunti per riflettere, l’incontro ogni sera 18 al 24 luglio. Mentre il previsto incontro con l’équipe di zona, l’eucarestia di aper- internazionale delle Coppie Responsabili tura e alla fine quella di chiusura con la ce- Regionali, che solitamente si svolge ogni rimonia del passaggio del servizio di alcu- cinque anni a Roma, è rinviato e sarà pro- ne coppie Super regionali tra le quali anche babilmente a marzo 2022. Appena avremo la coppia della Super regione Africafranco- conferma che ciò sarà possibile, riprende- fona che fa parte della nostra Zona. Roger remo i contatti per i preparativi che pur- 12 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
troppo abbiamo sospeso a febbraio scorso bellezza che sta nelle piccole cose e saper con le coppie romane, già cariche e ben gioire dei doni che il Signore della Vita ci determinate a far sì che questo evento si regala a piene mani! svolgesse in tutti i minimi dettagli. Mentre scriviamo ancora non sappiamo come si evolverà la situazione sanitaria. Davanti a noi forse cambiamenti ancora da mettere in atto. Rimane la certezza che la prima missione del nostro essere cop- Gianni e pia è vivere nella semplicità di ogni gior- Responsa b Clelia Passoni ili di Équipe no, maturare quello sguardo per vedere la Italia Vedovanza, come? In risposta alla lettera degli amici dell’éq- si fanno mai da soli) deve camminare, se uipe Torino 74, pubblicata nel numero 205 vuole. Esercizio di discernimento impor- della Lettera End. tante che tutte/i siamo chiamati a fare per vivere in pienezza la nostra vita e la realtà C ari amici équipiers, iniziamo col dirvi che ci sentiamo pic- coli e forse inadeguati pensando di poter del momento. Sappiamo che ci sono esperienze di vedo- ve/i che vivono sia la vita di équipe e vivo- riuscire a rispondere e andare incontro a no poi il piacere di incontrarsi tra vedove/i tutti i bisogni che nel mondo delle End na- e fanno un cammino nella gioia di “una scono o potrebbero nascere. nuova comunità”, senza pretendere che la Per quanto riguarda la vedovanza sappia- loro équipe cambi fisionomia o finalità. mo e conosciamo esperienze diverse. Cer- Ci sono anche esperienze di chi, rimasto to è che lo “stato” della vedovanza è una solo/a, ha deciso liberamente di lasciare nuova situazione, altra, da quando la cop- il cammino delle End e intraprenderne un pia è entrata nel movimento Équipe Notre altro. Dame. Crediamo che non ci sia una risposta uni- Noi riteniamo che ogni tempo sia da vive- voca. re dentro la realtà in cui siamo, andando Nel 1943 le vedove di guerra avevano dietro a Cristo, continuamente chiamati a chiesto a padre Caffarel: “Lei ci ha insegna- “convertirci”, cioè a “cambiare mentalità”, to la grandezza del matrimonio cristiano. per diventare sempre più somiglianti a Lui. Cosa può dire a noi, il cui dono del matrimo- Forse ognuno/a di noi è chiamato/a ad in- nio è stato umanamente rotto per sempre?” terrogarsi, a ricercare su quale strada, in- ….Caffarel insieme a loro ha deciso di ri- sieme ad altri, che vivono la stessa realtà flettere e di approfondire questa situazio- (perché la ricerca e il discernimento non ne, successivamente sfociata nella “Frater- Lettera End • Marzo - Aprile 2021 13
nité Notre Dame de la Resurrection”, che ancora oggi esiste. (Al seminario su padre Caffarel nel dicem- bre 2017 a Parigi abbiamo ascoltato la testimonianza di una giovane vedova del Togo) (…) Per Caffarel è stato fondamen- tale sottolineare quanto fosse importante associare questa esperienza spirituale al suo apostolato presso le coppie. Aveva una grande fiducia, infatti, nella fecondi- tà della preghiera, in modo particolare in quella delle vedove, offerta per la santi- ficazione dell’amore. (Henri Caffarel, Un uomo afferrato da Dio). Ad alcune domande crediamo che ci siano solo risposte molto personali, legate alla sensibilità personale di ciascuno, alla real- tà dell’équipe che è unica. Certo che è facile avere qualcuno che ti tracci la via, che ti dia consigli o anche la direzione da prendere. Nemmeno padre Caffarel ha agito così, ma di fronte ad ogni richiesta ha semplice- mente detto “cerchiamo insieme”, apren- do sempre nuovi percorsi adatti e specifici per la situazione che le donne e gli uomini gli ponevano, sempre con lo stesso scopo: la ricerca di Dio. Gianni e Responsa b Clelia Passoni ili di Équipe Italia 14 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
Lettera End • Marzo - Aprile 2021 15
Viviamo questo tempo I n un Movimento di spiritualità occuparsi fatto e mettemmo sul tavolo le nostre do- di comunicazione e quindi di parole e im- mande: perché fare oggi un magazine? Chi magini per raccontare come la Parola viva Io Iegge davvero? Cosa si muove “nell’a- in coppie e consiglieri spirituali è un viag- ria”? Dove sta soffiando Io Spirito? Cosa gio estremamente affascinante. ci sprona nel nostro cammino personale e Negli anni il Movimento ha deciso che, di coppia? Qual è “la mission” deII’Équipe quando viene investita una nuova coppia Notre Dame? Chi ci può aiutare in questo come responsabile nazionale, questa scel- percorso? ga all’interno del proprio “territorio” una Poi provammo a dare forma agli ingredien- coppia che farà da responsabile per l’éq- ti emersi, mantenendo sempre un filo di- uipe di servizio della Lettera END. Questa retto con Équipe Italia. coppia a sua volta sceglie, nel medesimo Come in ogni servizio End, ci sono tanta territorio, altre coppie - cinque o sei - e passione e anche un po’ di competenza un consigliere che, per tecnica, perché dare vita cinque anni, affianche- e portare nelle case di Nel nuovo anno, il piano ranno i responsabili na- di redazione, pubblicato ciascun équipier la Let- zionali ed Équipe Italia sul sito END, sarà focalizzato tera implica anche nu- neII’ascoItare che cosa si sull'essere chiamati merosi passaggi pratici. muova nel mondo END, alla comunione, con Dio, Così man mano che ci in particolare italiano, e con gli altri, con il creato, conoscevamo meglio, nel rilanciare i messaggi in linea con i percorsi proposti emergeva anche la pro- attraverso una cassa di da Equipe Italia. pensione di alcuni per In un contesto storico sociale risonanza, cercando di la parte amministrativa, quale quello che stiamo vivendo, spronare ogni persona infatti, spesso la reazione istintiva di altri per quella crea- che in qualche modo è di chiudersi, difendersi, tiva, di altri ancora per intercetta la “comunità alzare muri e stabilire confini, le relazioni, e ci siamo END” ad essere sempre ma come singoli distribuiti un po’ i com- più un credibile testimo- e come coppie cristiane piti seguendo le nostre ne cristiano, sia a livello siamo chiamati inclinazioni naturali, ma personale sia di coppia. a porre il nostro sguardo mantenendo un costrut- La cassa di risonanza che in una prospettiva diversa. tivo coordinamento per a tutt’oggi viene usata valorizzare gli apporti di è un magazine, che esce in cinque numeri ciascuno e scambiare con costanza pareri all’anno. Ad esso si affiancano il sito web e idee. e i social, ma in questa fase sono gestiti da Tra i primi passi compiuti c’è stato il de- un gruppo differente rispetto alla redazio- finire la struttura editoriale del magazine, ne della Lettera. cioè quali argomenti trattare, in che ordi- Quando entrammo in servizio, come pri- ne, con quale taglio. E abbiamo scelto di mo passo cercammo di conoscere e stu- dedicare una prima parte al Movimento diare cosa i nostri predecessori avessero END a livello internazionale e italiano, 16 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
perché ciascuno possa avere la percezione di individui. Una grande esperienza di “co- di essere all’interno di un gruppo che cam- municazione nella fede”. mina in tutto il mondo, con stili differenti L’ultima parte del magazine è composta in base alla propria cultura. Poi abbiamo da suggerimenti per coltivare la propria ritenuto importante richiamare il fatto vita interiore, tramite Iibri o film, perché che l’END si qualifichi come movimento di siamo convinti che noi diventiamo ciò formazione, quindi abbiamo cercato per- di cui ci nutriamo ed allargare il nostro sone che potessero collaborare con noi nel sguardo al di là deII’END sia particolar- condividere spunti di riflessione, spaziando mente costruttivo. La chiusura è compo- per tenere conto delle diverse sensibilità. sta da una rubrica che ci vuole ricordare E in tal senso non poteva mancare chi ha che il nostro è innanzitutto un movimento avuto, ai suoi albori, un’idea così chiara e di SPIRITUALITA’ e Io sprone che ci pare spiritualmente ricca di come impostare possa aiutare di più in tal senso sia il condi- l’END, cioè Henri Caffarel, di cui stiamo videre preghiere che vengono dal cuore e traducendo i testi originali francesi, perché raccontano la nostra vita, le sue ricchezze, ci sembrano ancora estremamente attuali i suoi baratri, la fiducia nello Spirito, ma a e profetici. volte anche il grido urlato come Israele nel Il terzo grande capitolo è costituito dal- deserto. le testimonianze degli équipier italiani (e Le parole che nascono intorno a così tan- dei territori correlati) che scrivono con ti stimoli sono molte ed è per questo che costanza alla redazione - a dire il vero, al- chiediamo a ciascun contributore del- cune regioni più di altre - per condividere la Lettera di fare sintesi, di passarle in un esperienze anche profondamente persona- crogiuolo, per affascinare chi Iegge senza li, che hanno inciso in maniera particolare possibilmente stancarlo troppo. Inoltre sul proprio cammino di sposi, di famiglie e abbiamo ritenuto che sia comunicativo Lettera End • Marzo - Aprile 2021 17
per il mondo di oggi inserire anche molte immagini, che spesso ci comunicano as- sai più velocemente delle parole, crean- do un’interessante reciproco rimando. E la sfida è costantemente aperta, perché il mondo evolve e noi siamo suoi figli, per cui dobbiamo saper ascoltare e saper par- lare a “target”, si dice tecnicamente, ossia a “pubblici”, assai diversi tra Ioro, per for- mazione, per età, per stili, per modalità co- municative. E così ogni tanto avrete visto probabilmente anche dei QR-code sulla Lettera... Nel nuovo anno, il piano di redazione, pubblicato sul sito END, sarà focalizzato sull’essere chiamati alla comunione, con Dio, con gli altri, con il creato, in linea con i percorsi proposti da Equipe Italia. In un contesto storico sociale quale quello che stiamo vivendo, infatti, spesso la reazione istintiva è di chiudersi, difendersi, alzare muri e stabilire confini, ma come singoli e come coppie cristiane siamo chiamati a porre il nostro sguardo in una prospettiva diversa. Vi auguriamo di camminare davvero insie- me con altre persone, in una ricerca molto affine a quella delle prime coppie che si affiancarono a padre Caffarel, in uno spi- rito del “cercare insieme”. E saremo molto contenti di poter dare spazio ad alcune vo- stre riflessioni e condivisioni sulla Lettera a livello nazionale, perché “da soli si va più veloci, ma insieme si va più Iontano”. Buon viaggio! L’équipe di redazione d ella Lette ra END 18 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
Valuta il tuo tema Il tema di studio è uno dei cardini della esperienza End. Non solo un momento come tanti, magari qualche volta, da rimandare, nel metodo ma, al contrario, il fulcro dell’esperienza che unisce il rapporto con la dimensione della spiritualità della coppia con il vivere nel mondo, attenti ai segni dei tempi e propositivi per tutti gli uomini e le donne del mondo. Tre anni fa su questo tema ci siamo incontrati in cinque coppie End: Titti e Massimo Manolino, Carla e Joseph Ostino, Marella e Luca Rolandi, Fulvia e Nicola Sardi, Ester e Luca Tamagnone don Paolo Squizzato - che abbiamo battezzato con un poco di ironia gruppo SStorm - e abbiamo scritto un articolo sulla Lettera 208, a cui rimandiamo la lettura. Ormai è terminato il nostro compito e passiamo la mano alla nuova équipe che si presenta qui di seguito. Dicembre 2020 Carissimi amici équipiers, siamo cinque coppie e un sacerdote, di varie parti d’Italia (Emanuela e Marco di Lecco, Daniele e Francesca di Padova, Cristina e Pier Luca di Lucca, Valentino e Rita di Bitonto - Bari, Tonino e Vera Stella con don Pascal di Reggio Calabria) a cui è stato chiesto da Équipe Italia di continuare il lavoro iniziato dall’équipe di servizio costituitasi circa tre anni fa per la gestione dei Temi di Studio (di cui avete già letto sulla Lettera e che ha prodotto “Passwords”). Vi sarete accorti, se avete consultato il sito ultimamente (se invece è da un po’ che non lo fate, vi invitiamo calorosamente a farlo), che nel menù, alla voce “Spazio Équipiers” nella tendina compaiono due item (elementi) per la consultazione dei temi di studio: “Temi di Studio” e “Temi di studio Archivio”. Lettera End • Marzo - Aprile 2021 19
Il primo è stato aggiornato, nel senso che sono state tolte le recensioni dei Temi di Studio precedenti (che sono state spostate in “Temi di studio archivio”) e sono state inserite, dall’équipe di servizio che ci ha preceduto, le nuove presentazioni, redatte se- condo una nuova griglia. Ѐ stata una grandissima opera di sistemazione e classificazione che noi dovremmo con- tinuare, visionando e poi pubblicando la valutazione del tema di studio che ogni équipe è tenuta a fare a fine anno in sede di bilancio. Una volta la valutazione veniva appunto scritta insieme ai bilanci, adesso (in realtà dall’anno scorso) è previsto che ogni équipier possa inserire la valutazione di un tema di studio, accedendo con le proprie credenziali all’“Area Riservata” presente nel pié di pagina del sito. 20 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
Qui si trova appunto una griglia da compilare (in genere questo lavoro è richiesto alla CRE a fine anno): Sarà poi compito dell’équipe di servizio “Temi di Studio” visionare tutte le recensioni pervenute e poi “pubblicare” nella sezione Temi di Studio quelle dei testi ritenuti funzio- nali al lavoro in équipe. Perché noi possiamo iniziare a lavorare, chiediamo a voi tutti, a ogni équipe, di iniziare a inserire la valutazione del tema dell’anno scorso (2019-2020); a luglio poi vi chiedere- mo quella dell’anno in corso (2020-2021). Abbiamo bisogno della vostra collaborazione per iniziare a sperimentare la funzionalità del sistema e arricchire la proposta dei Temi di Studio, in particolare a favore delle éq- uipes più giovani, che possono trovare nel sito utili suggerimenti. Sarà poi compito di questa nostra équipe di servizio anche cercare e proporre nuovi Temi di studio (che siano strutturati o comunque strutturabili secondo le caratteristi- che del metodo END). Per questo ci piacerebbe avere un riscontro da parte delle équipes di base circa gli ar- gomenti di possibile interesse: vi chiediamo di segnalarceli scrivendoci all’indirizzo qui riportato (temidistudio@equipes-notre-dame.it). Ringraziamo E.I. e le nostre CRR per il dono di questo servizio, per la possibilità di la- vorare con coppie che rappresentano tutta la nostra ricca realtà italiana e attendiamo fiduciosi i vostri contributi al più presto! L’Équipe per i Temi di Studio Lettera End • Marzo - Aprile 2021 21
formazione La famiglia di Dio la compagnia d ell’anello I l riferimento biblico per questa nuova lettera END è Gv 15,9-17. Esso è la radice per affrontare il cosa possibile se ciascuno resta vincolato all’amore personale per Gesù e all’osservanza dei coman- tema dell’amore reciproco, che la damenti (cfr Gv 14,15-24). L’os- pandemia che stiamo vivendo ci servanza dei comandamenti ha ripropone in modo drammatico. un evidente rimando al linguaggio Come più volte ricordato anche da del Deuteronomio (cfr Dt 6-11): papa Francesco, o ci salviamo in- il temine entellomai (comandare, sieme, o nessuno si salva. Un fatto disporre, dare ordini) qui presente drammatico quale il Covid-19 ci ri- è regolarmente utilizzato da Mosè porta alla nostra verità ontologica nei confronti di Israele. Tale rela- - siamo fatti per amare ed essere zione comando-obbedienza non è amati - e al “sogno” di Dio sugli però all’interno della dinamica pa- uomini - essere la Sua famiglia, fi- drone-servo, bensì in quella di ami- gli nel Figlio, autenticamente fra- cizia con Dio. Una eco è presente telli tra noi -. nel Libro della Sapienza (7,13ss), Il brano di riferimento si colloca come un precedente è Abramo, nella seconda parte del Vangelo chiamato “amico di Dio” (Cfr 2Cr di Giovanni, definito come il “Li- 20,7; Is 41,8; Gc 2,23). bro dell’Ora” (che inizia al cap.13), I discepoli non divengono amici di ove l’Ora è il giungere per Gesù Gesù perché pedissequamente ob- del tempo di dare la vita per noi; bediscono come i servi, che non si più specificamente, questo passo curano di comprendere, ma perché è all’interno dei “discorsi di ad- obbedendo realizzano la Sua Paro- dio”. Abbandonata l’immagine la, perché condividono con Gesù e della vite e dei tralci, ora Gesù si il Padre il messaggio che il Maestro esprime in maniera diretta. Gesù ha loro comunicato. e il Padre vivono un rapporto per- Questo permette loro di entrare sonale di amore, che è modello e nella dinamica relazionale profon- fonte dell’amore di Gesù per i suoi da con Gesù, che li ha scelti. Cer- e che il Maestro chiede diventi tamente poi porteranno frutto (cfr anche tra i suoi discepoli. In tale Gv 15,1-8) e saranno esaudite le amore Gesù chiede di “restare”, loro preghiere (cfr Gv 14,13), ma
il vero punto della questione è l’essere personalmente scelti per entrare nella dinamica d’amore che da sempre c’è tra il Padre e il Figlio. Il nome è stato pro- nunciato, il tradimento dipende solo da noi, esattamente come fu per Giuda (Cfr 13,18). Leggendo il brano nel suo contesto, si comprende bene come la dinamica personale che abbiamo descritto non è individualistica, ma genera comunità: là dove ognuno percepisce il proprio nome no assumere grandi responsabilità nella pronunciato, là dove si vive come scel- Chiesa e nella vita civile. (“I nostri pie- to personalmente, allora si entra nel- di camminano su questa strada, ma il la dinamica dell’amore trinitario e vi si nostro cuore batte nel mondo intero” trovano non solo il Padre e il Figlio uniti scriveva una madre di famiglia). La par- nello Spirito, ma anche altri che, come tecipazione, infatti, è prima di tutto spi- lui, hanno risposto alla medesima per- rituale. Vi ricordate l’episodio di Mosè sonale elezione. Il restare all’interno di in preghiera sulla montagna quando gli questo amore genera la Famiglia di Dio, Israeliti combattono nella pianura (Eso- la quale è missionaria per attrazione: do, XVII, 8-16). “Come tu, Padre, sei in me e io in te, sia- È talmente partecipe della lotta che, no anch’essi in noi una cosa sola, perché quando leva le braccia verso l’Onnipo- il mondo creda che tu mi hai mandato” tente, il suo esercito sconfigge il nemico; (Gv 17,21). Nessun ripiegamento e auto- quando le braccia stanche si abbassano, compiacimento per la propria elezione, i suoi uomini sono come svuotati di nessuna chiusura comunitaria dei disce- energia e soccombono. Finché i cristiani poli tra loro: lo sguardo si apre su tutti gli non saranno innanzitutto partecipi del uomini, chiamati alla salvezza in Gesù. mondo con questa presenza, non saran- In un tempo in cui le relazioni sono di ne- no altro che comparse e non veri e pro- cessità ridotte e filtrate, in cui si è spesso pri attori della parte che interpretano” richiamati a stare all’interno dei nuclei (n° 25 - anno 1949). familiari, la missione non solo non viene annullata o mortificata, ma viene chia- mata a porre le sue radici nella maggiore profondità possibile, all’interno dell’a- more trinitario. Allora anche le nostre famiglie, membra dell’unica Famiglia di Dio, saranno fuoco, saranno ciò che per- metterà a chi non crede di vedere e cre- dere, non per splendore di dottrina, ma per attrazione d’amore: “guardate come si amano: l’uno per l’altro son pronti a dare la vita!” (Apologia 39). Come già scriveva Caffarel, “sono pre- senti al mondo - anche se non potran- Fra della Lettera
Dei privilegiati che si ignorano T roppo spesso si apprezza un essere o una cosa quando ne siamo privati. Conosciamo bene questo segno della hanno sofferto di questa crudele man- canza. Così il re san Luigi che, secondo i suoi biografi, aveva una devozione ar- nostra mediocrità. Viene a mancare la dente per l’Eucaristia, non si comuni- salute, ne scopriamo il valore; l’ado- cava più di sei volte all’anno. La regola lescente che perde la madre è incon- del Terz’Ordine Francescano approvata solabile, quando prima da mesi non le da Nicola IV autorizzava solo tre comu- rivolgeva la parola. Quanti prigionieri di nioni all’anno; quella di santa Chiara ne guerra che non avevano più la possibi- prevedeva solo sette per le religiose del lità di confessarsi si sono resi conto nei proprio Ordine. campi del privilegio impagabile di ave- Per secoli, la coscienza della Chiesa è re vicino, in tempi normali, quell’uomo stata come lacerata tra due valori di straordinario che può dire da parte di inestimabile prezzo: la santità del sacra- Dio: “Ti perdono”. Avete uno straordi- mento dell’Eucaristia, che esige una ve- nario privilegio voi laici del XX secolo, di nerazione infinita e la fame dei suoi figli, cui non sembrate considerare il valore; che reclamano il Pane insostituibile. la possibilità di comunicarvi spesso, tut- Infatti, la maggioranza dei dottori del- ti i giorni. la Chiesa, per un gran numero di secoli, Non sospettate nemmeno che, a parte sono stati più propensi al rigorismo. i primi secoli, i fedeli e anche i religiosi C’è voluta una voce importante, leva- 24 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
tasi all’inizio del XX secolo, quella di che non erano senza grandezza. No, le Pio X per dirimere la questione con di- ragioni sono più prosaiche. Mancanza di chiarazioni che non lasciavano adito a tempo, dicono alcuni; incompatibilità tentennamenti. Essa ha stigmatizzato la con i nostri orari di lavoro, sostengono severità dei moralisti che erano arrivati gli uomini, accompagnare i figli a scuo- ad escludere dalla mensa eucaristica i la, dicono le madri. Certo, spesso è vero. mercanti e le persone sposate (quando Ma quante volte è solo un pretesto? Lo vi dico che siete dei privilegiati ad esse- provano le straordinarie possibilità of- re nati nel XX secolo!). Essa si è espres- ferte oggi ai cittadini; messe di mezzo- sa esplicitamente di fronte alla Chiesa: giorno e mezzo, delle diciotto o delle “Quando Cristo ci ordina di chiedere diciannove e la nuova regolamentazio- nella preghiera domenicale il nostro ne del digiuno eucaristico, ma che non pane quotidiano bisogna intendere, e cambiano granché. Bisognerebbe anda- quasi tutti i Padri della re più a fondo per trovare Chiesa lo insegnano, non “Quando Cristo la vera spiegazione, per tanto il pane materiale ci ordina di chiedere capire l’illogicità di quei quanto il pane eucaristi- nella preghiera domenicale cristiani che nel Padre co che deve essere rice- il nostro pane quotidiano Nostro chiedono il pane vuto ogni giorno”. Sono bisogna intendere, ogni giorno e si dimenti- passati cinquant’anni; a e quasi tutti i Padri cano di andarlo a cercare. che punto siamo? L’en- della Chiesa lo insegnano, In fondo mancano di sti- tusiasmo e lo slancio non tanto il pane materiale ma e di vera fede verso verso la mensa imbandita quanto il pane eucaristico l’Eucaristia e le proteste furono di breve durata. che deve essere ricevuto che si alzano quando La routine, questa vec- ogni giorno”. propongo questa spiega- chia strega, ha ripreso zione non mi fanno cam- il suo posto. Abuso e negligenza, ecco biare idea. cosa constatiamo su vasta scala. Abu- Quand’anche la loro fede e la loro fame so: comunicarsi la domenica per molti non bastassero a condurli all’Eucaristia non è che routine; non ci si prepara, si dovrebbero andare ad essa semplice- dimentica di “farsi un esame di coscien- mente per docilità alla chiamata di Cri- za” come chiedeva san Paolo, l’azione sto che la Chiesa trasmette loro. Que- di grazia è sparita e la giornata trascorre sta chiamata incessante è innegabile: nell’abbandono dell’Eucaristia. Negli- ricordatevi della frase di Pio X che ho genza: se molti cristiani hanno preso citato prima. l’abitudine di comunicarsi alla messa Ma di fatto, conoscete il pensiero della domenicale, pochi vanno a messa ogni Chiesa? I genitori e gli educatori con i giorno e si comunicano. E non è per bambini, i presbiteri con i fedeli fanno una eccessiva inquietudine di scrupo- passare correttamente il messaggio? I losa purezza né per estrema devozione nostri cristiani del 1958 sanno sicura- verso il Santissimo, motivi che un tem- mente di potersi comunicare tutti i gior- po erano addotti da alcuni giansenisti e ni. Pensano sia una devozione edificante; Lettera End • Marzo - Aprile 2021 25
ma i migliori, gli stessi praticanti, hanno sono quindi tra quelli a cui si rivolge il capito, imparato che il comportamen- pressante invito della Chiesa. to normale del cristiano normale è la Questo invito è rivolto anche ai vostri comunione quotidiana? figli. Ci pensate, glielo E poi cosa c’è di più espli- capire l’illogicità trasmettete? Certo fa- cito di quest’altra parola di quei cristiani cendo attenzione a pres- dello stesso Pio X: “La che nel Padre Nostro sioni invadenti. Chiesa desidera che tutti L’Eucaristia occupa un chiedono il pane i fedeli si accostino ogni posto centrale nella vita ogni giorno giorno alla santa men- cristiana, ma non deve e si dimenticano sa”. Non penso si debba essere isolata dagli altri di andarlo a cercare. diffondere sconsiderata- principi di questa vita mente questa chiamata cristiana, di cui gli uni su tutti i tetti. Ma l’Anneau d’Or non è preparano il terreno, gli altri sono il loro un tetto qualunque! Quelli che lo leggo- frutto. Mi accontenterò di citarne tre no non sono cristiani immersi nel pec- di vitale importanza: la cultura della cato, né dei cristiani che non conosco- fede, soprattutto il contatto abitua- no le grandezze e le esigenze della loro le con la parola di Dio; la preghiera, fede; sono di buona volontà, vogliono intendo la preghiera mentale chiamata vivere. Ora bisogna mangiare per vivere: meditazione o preghiera; e l’amore del 26 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
prossimo, un amore vivo ed efficace. rano ad un dono sempre più totale. Si Non nego che alcuni, malgrado il desi- assisterebbe ad una fecondità insperata derio che ne hanno, siano impossibili- dei nostri movimenti cattolici. E il sa- tati a partecipare quotidianamente alla cramento del matrimonio, “rivivificato” messa. Stiano tranquilli. La loro sof- dal suo attaccamento all’Eucaristia, da- ferenza e il desiderio che ne consegue rebbe i suoi frutti di fedeltà, di purezza, otterranno loro le grazie che Dio riserva di propagazione apostolica e si santità a coloro che sono impossibilitati ad at- coniugale. tingere alle sorgenti sacramentali. Sono convinto che potremo godere di un futuro magnifico se, finalmente, capiremo che la messa e la comunione di ogni giorno sono il comportamento normale del cristiano, che dispensarse- ne senza valide ragioni è dare prova di una impressionante irriconoscenza per questo dono prodigioso che è l’Euca- ristia. Si vedrebbe così il moltiplicarsi delle vocazioni sacerdotali e religiose: nutrite dall’Eucaristia le anime aspi- Henri Caffarel Lettera End • Marzo - Aprile 2021 27
La scelta dell’altro e il desiderio del “magis” loro abbraccio e lo porta in alto. Sopra di loro due cerbiat- ti, diversi per colore, guar- dano in direzioni diverse, come a voler rappresenta- re quelle situazioni in cui gli amanti del Cantico si troveranno a constatare modi differenti di guardare agli eventi della vita. Questo forse a volte li po- trà portare anche a sentirsi lontani, a nascondersi, ma “ Mettimi come sigillo sul tuo cuore, metti- mi come sigillo sul tuo braccio.” Questo l’amata e l’amato del Cantico si non per questo senza avere più il desiderio di lasciarsi trovare, come l’uomo che pur messosi in disparte suona lo shofar, il cor- stanno chiedendo l’un l’altra, questo si no suonato dagli ebrei per far riecheggiare stanno promettendo. Ecco il capo di lei su di loro la benedizione di Dio. appoggiato sul cuore e sul braccio di lui. Ma come si giunge ad una tale promessa? E come la donna, che cerca il suo amato Ci si arriva come la donna, sulla destra, che seguendo il suono, colorata di rosso, il co- si protende verso quell’abbandonarsi l’uno lore dell’amore, guardando a quella scena tra le braccia dell’altro così come è, nuda d’intimità come ad una prospettiva che è nella sua verità, il corpo appena un po’ co- benedetta dall’alto dalla mano stessa di lorato di bianco, il colore dell’abito da spo- Dio. sa, come a dire che porta con sè solo il de- siderio di mettersi in gioco, con lo sguardo rivolto alla Parola, il libro posto lì accanto a loro. Null’altro si porta lasciando il suo paese natale, emblema del suo bagaglio affettivo, educativo, culturale. Lì ha imparato ad amare e a lasciarsi ama- re, tra consolazioni e fatiche, da lì arriva alla promessa, nella fiducia che quel sigillo Maria Grazi Centro di sp a e Umberto Bovani permetterà loro di elevarsi, di prendere il Santuario d irit ualità i S. Antonio domestica volo, come la colomba, che prosegue dal - Boves (Cn ) 28 Lettera End • Marzo - Aprile 2021
Dal quadro all’interiorizzazione: - La colomba: provo a considerare il sigillo, - Lo shofar: quando si presentano situazio- la richiesta-promessa all’altro e a me stes- ni di divergenza di pensiero, di fatica o lon- so/a di un “magis”, di un di più che ci im- tananza, tendo a chiudermi e basta o riesco pegna in un cammino in due per la vita, di a fare memoria della benedizione che ho un’esclusività... Riesco sempre a percepirlo percepito essere donata da Dio alla nostra come un’opportunità che porta al deside- coppia, e su quella far leva per lasciarmi ri- rio di elevarsi? Percepisco il legame con l’al- trovare-ricercare dall’altro/a? A rimettere al tro/a come occasione sempre nuova e sti- centro la nostra identità plurale e non asso- molante per crescere? Che cosa nel tempo lutizzare il mio punto di vista? me lo ha fatto sentire così? Provo ad indivi- duare una circostanza o alcuni avvenimenti. L’arsura della tua sete è il cammino 28 Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai cambierò il deserto in un lago d’acqua, tutto era compiuto, affinché si compisse la la terra arida in zona di sorgenti (Is 41,18), Scrittura, disse: «Ho sete».29Vi era lì un vaso ora dice la sua sete, e confida all’uomo il pieno di aceto; posero perciò una spugna, suo ultimo nome: in Cristo, Dio si è fatto imbevuta di aceto, in cima a una canna e l’Assetato. Consumato da una sete d’a- gliela accostarono alla bocca. more, “il Creatore non può vivere senza la (Gv 19,28-29) creatura, il Pastore senza il gregge, la sete Colui di cui sta scritto: “Suo è il mare, è lui d’amore di Cristo senza l’acqua spirituale che l’ha fatto (Sal 94.5), dei cristiani”. colui che “cambiò il deserto in distese d’ac- In Cristo prende corpo, in un corpo di car- qua e la terra senz’acqua in sorgenti d’ac- ne, un Dio che confessa all’uomo la propria qua” (Sal 106,35), colui che prometteva sete. Fino alla fine, allo stremo, l’uomo è per bocca del profeta: abitato da bisogni e desideri, che dicono la Farò scaturire fiumi su brulle colline, sua dipendenza, la sua non autosufficien- fontane in mezzo alle valli; za, il suo vuoto. L’uomo è una sete non Lettera End • Marzo - Aprile 2021 29
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