Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
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Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale NEMI (RM) – Il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni ha presentato una mozione comunale con richiesta di voto per il Consiglio per impegnare il Sindaco e l’amministrazione affinchè vengano installati dei dissuasori stradali di velocità (dossi artificiali) ed eventualmente ‘Autovelox fissi’ nei tratti stradali che interessano gli accessi a Nemi partendo dalla via dei Laghi, piazza Roma e la via Nemorense fino alla clinica ‘Villa delle Querce’. Una mozione che Tersigni ha motivato a seguito dei recenti incidenti stradali e dei numerosi fortunatamente evitati nonchè alla velocità dei veicoli in transito che spesso è
molto più elevata rispetto ai limiti imposti. Albano Laziale, elezioni 2020. Ginestra per Orciuoli sindaco: “10 anni di immobilismo. Ora è il momento dei fatti” ALBANO LAZIALE (RM) – A pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle Liste e dei candidati sindaco per le elezioni
amministrative nel Comune di Albano Laziale, il portavoce della Lista Civica “La Città Albano Laziale”, Fabio Ginestra, esprime alcune considerazioni sulla prossima tornata elettorale. “La campagna elettorale che stiamo apprestandoci a vivere sarà molto particolare. Nella mia lunga esperienza politica amministrativa comunale non mi è mai capitato di vivere una situazione dialettica tra le forze politiche come questa. Esponenti autorevoli dell’attuale Maggioranza non si preoccupano di parlare di programma o di progettualità per il paese, ma si avventurano a considerazioni e valutazioni sui rapporti interni alla coalizione avversaria e si abbandonano a considerazioni sulla non rappresentanza del candidato sindaco degli avversari nella competizione politica del prossimo 20 e 21 settembre. Il Patto per la Crescita, la coalizione elettorale di cui personalmente faccio parte, ad Albano è ottimamente rappresentato dal Dott. Matteo Mauro Orciuoli (peraltro laureato in materie affini alla Pubblica Amministrazione), persona amministrativamente e politicamente molto preparata, capace di ricoprire al meglio l’incarico di Sindaco, a cui è candidato. La nostra Lista Civica “La città Albano Laziale” lo ha fortemente voluto, proprio per la sua capacità di entrare in Comune e di lavorare, fin dal primo giorno, alla realizzazione di un programma che vuole dare una svolta a questo paese, da dieci anni immobile. La coalizione che sostiene questa candidatura è ampia, sette gruppi politici, radicata sul territorio e molto ben partecipata da professionisti, manager della pubblica amministrazione e di aziende private e da persone giovani e mature, che hanno una visione prospettica nuova del futuro di Albano Laziale, certamente diversa dall’immobilismo e dall’incuria che l’attuale Amministrazione di sinistra ha riservato alla nostra bella cittadina. I nostri avversari si stanno affannando nel paese a dire che sono forti, numerosi e ben organizzati, dimenticando, come hanno fatto nelle ultime due legislature, cosa vogliono fare per la nostra città. Visitando il centro di
Albano e le frazioni alla ricerca di proposte per integrare il nostro Programma elettorale, si ha chiara la sensazione che i nostri concittadini hanno chiaro che la coalizione elettorale a noi avversa, rappresenta la continuità dell’attuale amministrazione comunale, della quale le persone che ho incontrato, non sono per niente soddisfatte. Secondo la mia personale valutazione, ai nostri avversari non basterà parlare male dei riferimenti nazionali dei nostri alleati, di esasperare il confronto su campi ideologici e partitici: i cittadini di Albano hanno capito e deciso che è arrivato il momento della discontinuità amministrativa, di parlare di progettualità chiare per il futuro della nostra città e di non abbandonarsi ad inutili preclusioni su valutazioni nazionali. Noi abbiamo avuto l’abilità di redigere un programma serio e realizzabile, che ci ha consentito di cementare una coalizione intorno ad un progetto comune, e di individuare la persona in grado di realizzarlo.” Albano Laziale, Cascella sorride alla “sparata” di Colini: “Votateci nonostante Zingaretti, potrebbe essere il vostro slogan!”
ALBANO LAZIALE (RM) – Sempre più in fermento la campagna elettorale ad Albano Laziale dove le uscite “particolari” sono frequenti. Ieri è apparsa una nota del segretario del Pd locale Alessio Colini il quale ha dichiarato di non sapere chi fosse il candidato del centrodestra (ironicamente s’intende) soltanto perché probabilmente infastidito dai manifesti che circolano per Albano laziale con il volto di Meloni e Salvini che coerentemente con le loro linee politiche hanno diffuso i componenti della coalizione guidata dal candidato sindaco Matteo Mauro Orciuoli. Perché tanto nervosismo da ribadire l’ovvio? Con una nota è
intervenuto il coordinatore della Lega di Albano Laziale Giovanbattista Cascella: “Caro signor Colini – dice Cascella – non è certo colpa di Lega e di FdI se possono contare su due leader carismatici ed amati dall’elettorato di centrodestra. Anziché farci ironie sopra, mi porrei il problema di trovarne uno anche nel vostro partito visto che il segretario viene contestato un giorno si e l’altro pure dai suoi stessi compagni (Gori, Orfini, Bonaccini) e già si prevede un congresso per fargli le scarpe dopo le regionali. La Lega Albano Laziale è orgogliosa della sua identità e la rivendica con i propri elettori, mentre i vostri candidati in tutta Italia non fanno altro che nascondere il simbolo del PD per poter covare qualche speranza di vittoria. Questo dà l’idea del livello di scarso appeal che il vostro partito può vantare nell’elettorato, quello albanense compreso: votateci nonostante Zingaretti, potrebbe essere il vostro slogan. Noi, invece, siamo fieri di Matteo Salvini e della sua credibilità riconosciuta anche nel nostro comune visto che la Lega è risultata primo partito di Albano alle Europee di un anno fa”. Marino, organizzazione scuole: i comunisti temono tensioni e rivolte
Gli accomodamenti e le mezze misure non servono. Così come gestita, e con i risultati annunciati, nonostante la buona volontà, è prevedibile che ci saranno seri problemi alla ripresa dell’anno scolastico per i docenti, per il personale che lavora nelle scuole, per gli studenti ed il loro diritto allo studio. Non possiamo che immaginare azioni di rivendicazione e di lotta. Cominciamo con la questione del precariato. In un modo o nell’altro, la vicenda del lockdown aveva dato la opportunità di chiudere la stagione del precariato. Invece no, la Ministra Azzolina e il Governo, hanno pervicacemente sbarrato la strada ad una qualsiasi soluzione. Ora per questo ci sarà un confuso reclutamento di precari dove necessario. Sembra che per quanto attiene il personale ATA la situazione sia ancora peggio. Comunque di tutte e due queste situazioni, la comunicazione della Giunta comunale di Marino è totalmente reticente. Purtroppo, queste scelte sono direttamente
collegate alle conseguenze che avranno gli studenti e gli alunni per gli anni a venire circa la loro preparazione e, di fatto, verrà messo in discussione l’effettivo diritto allo studio di ognuno di loro. L’errore macroscopico, che l’amministrazione ha compiuto nella predisposizione dell’apertura dell’anno scolastico, è stato quello di rinchiudere tutto nel confronto con gli esperti. Di fatto trasformando la riapertura delle scuole in prevenzione ad un confronto tra super addetti ai lavori. Intendiamoci, questo confronto era da fare. Ma non si doveva utilizzare l’esito, e forse lo si doveva intrecciare nel percorso, come comunicazione di decisioni assunte. Come se la giunta fosse un grande ufficio tecnico allargato ad altri tecnici, e come se l’assessore e la giunta fossero un capoufficio. Annuncia il comune che si sono riuniti “ oltreché Sindaco e Assessori, anche gli Uffici Comunali, i Dirigenti Scolastici e la Multiservizi dei Castelli di Marino”. Questa assenza di dialogo, di confronto con genitori, con i lavoratori, con le forze politiche e sociali (non a caso, per scelta del M5S non esistono più le Consulte comunali che qui sarebbero state, e possono essere prossimamente se scoppieranno problemi alla ripresa dell’anno scolastico). Eppure la piccola grande scuola della gestione covid in versione condivisa dell’associazionismo e del volontariato dovrebbe aver insegnato qualcosa! Invece no, tranne i ringraziamenti ufficiali (che erano dunque solo formali?) e qualche giochino sporco (a loro insaputa, ricordate il M5S che strumentalizzò gli aiuti di associazioni e volontari di Marino come fossero “cosa loro”?), non sembra che la Giunta M5S abbia voluto avere un confronto con la comunità marinese. Intendiamoci, la scelta, nel caso di coinvolgimento ampio, secondo noi, sarebbe comunque dovuta
rimanere nelle mani di chi guida l’amministrazione. Ma questo è il passato e una pezza non è possibile mettercela. Per le scelte “concrete” come vengono definite, invece abbiamo da obiettare, innanzitutto, il sacrificio delle modalità di utilizzo, forse non per tutti, e addirittura, da un commentino presente nel comunicato, perfino un aumento mensa. No non va proprio bene. Giovanni Cena, è ritratto in una foto di inizio secolo, in una baracca al centro dei Pratoni del Vivaro (forse la foto è rintracciabile presso il Parco dei Castelli romani) mentre impartisce una lezione a degli studenti, volenterosissimi, figli di pecorai e contadini. Cioè, le strutture, purchè di salvaguardia antiCovid (perché è questa l’emergenza, come abbiamo sentito dalla vicenda della cattiva gestione di prevenzione delle scuole in Germania dove stanno scoppiando numerosi casi di contagio), possono essere altre dai plessi scolastici. Se l’Amministrazione, come sembra, ne aveva reperite, non doveva mollare. Ristrutturare provvisoriamente, per poi riportare a regime, equivale a fare le buche e poi ricoprirle: abbastanza inutile. Ricavare aule, dalla sospensione dei laboratori, dalla modifica degli spazi comuni non sembra una cosa molto lungimirante, escluso il fatto di voler mantenere tutto – come si dichiara – nei medesimi plessi già noti ai genitori e quindi viene scelto per loro! Ma perché non sentirli prima e durante l’assunzione delle decisioni? E’ così scandaloso? Per la Giunta sembra di si! Infine la mazzata: per tutto quanto messo in atto, una delle conseguenze sicure, sarà la cancellazione dei servizi pre e post scolastici. Così, candidamente, viene annunciato alla parte che forse maggiormente ha necessità sociale e trova completezza
educazionale nella formula della organizzazione rivolta agli alunni e studenti di pre e post scuola, e probabilmente anche alle famiglie, che tale diritto viene cancellato! E’ follia pura. E’ proprio quanto di più lontano può offrire come soluzione di sicurezza un ente locale che voglia soddisfare al meglio i bisogni dei cittadini, tutti, magari a cominciare dalle fasce più deboli. Per questi provvedimenti, incluse le modalità, noi fossimo in cattedra, daremmo un sono quattro con richiesta di venire accompagnati dai genitori immediatamente. Nemi, sentiero Le Prata nel degrado: al via la raccolta firme per farlo rimettere a posto. Si firma qui!
NEMI (RM) – Nemi è uno splendido paese alle porte di Roma immerso nel cuore del parco dei Castelli Romani che vive un momento di immobilismo e mancata valorizzazione che negli anni, purtroppo, ha causato del degrado cronico in alcune delle zone più suggestive della cittadina. Nemi è una località meravigliosa e fortunatamente, grazie ai gestori delle attività produttive che la rendono più bella e appetibile, il degrado non è ancora così percepibile al visitatore e turista mordi e fuggi. Si può cambiare il corso degli eventi e fare in modo che le istituzioni inizino a prendersene cura Due giorni fa, mentre si scattavano le foto che mostrano le attuali condizioni del sentiero, una famiglia con accento del Nord ha chiesto dove fosse il fontanile con il belvedere da
dove si vedono i tetti di Nemi. Indicare loro il sito è significato prendere atto che Nemi è un fulcro di sempre maggiore interesse e allo stesso tempo che purtroppo avremmo presentato quel belvedere in pessime condizioni. Insomma non è mancato un momento di vergogna! È partita una petizione dal direttore dell’Osservatore d’Italia per una raccolta firme finalizzata a rimettere a posto il meraviglioso sentiero di Le Prata. Ecco il link per firmare. Non costa nulla. Dopo aver cliccato si accede al sito della petizione dove c’e’ l’apposito pulsante con scritto “FIRMA LA PETIZIONE” Il Sentiero Le Prata a Nemi è tra i percorsi naturali più suggestivi del territorio. Si tratta di un percorso naturalistico che se fosse valorizzato porterebbe più turismo e visitatori
C’è un lavatoio antico, una terrazza con il belvedere con vista suggestiva sul lago di Nemi e il mare dietro. I tetti di Nemi come sfondo sono incantevoli. Il Sentiero Le Prata, percorso ogni giorno da decine di amanti del trekking e visitatori che dalla via Dei Laghi vogliono conoscere e scoprire le meraviglie del piccolo paese dei Castelli Romani, congiunge inoltre il Parco dei Lecci fino al centro storico, il cuore del bellissimo borgo. Il sentiero ricade nel Comune di Nemi ed è parte integrante del Parco dei Castelli Romani ma purtroppo il degrado e l’incuria stanno prendendo il sopravvento. I cartelli informativi ormai sono assenti, rotti e qualcuno poggiato da qualche parte. Gli scalini sono rotti, c’è poca illuminazione e fruibilità. Potrebbe essere rivalutato e inserito in un percorso virtuoso turistico della cittadina che ad oggi purtroppo non è valorizzata e curata come dovrebbe. Solo insieme possiamo chiedere alle istituzioni di valorizzare questo sentiero, patrimonio naturalistico collettivo. Firmare
è importante! Frascati, al Divan Japonais nasce il drink “La Mandragata” FRASCATI (RM) – Grazie a un barman creativo e cinefilo diventa un drink il film’Febbre da Cavallo‘, il cult movie firmato Steno e interpretato da Gigi Proietti, Enrico Montesano, Catherine Spaak e tanti altri attori e caratteristi che hanno reso grande il cinema italiano. A inventare il cocktail ‘La Mandrakata‘, ispirato dalla famosa espressione di Proietti, Max La Rosa, proprietario e barman del Divan Japonais di Frascati.
Max La Rosa proprietario e barman del Divan Japonais di Frascati Gli ingredienti Il drink si prepara con 3,5 cl di Jim Beam Rye Whiskey, 3,0 cl di Cherry Stock, 12 foglie di menta marocchina, 4 cl succo di limone, 3 cl sciroppo homemade allo Zafferano di Navelli, 3 splash bitter homemade agli agrumi e quanto basta di Gosling’s Ginger beer. Per prepararlo, pestare delicatamente la menta in un bicchiere highball doppio da 450 ml, quindi versare tutti gli ingredienti, tranne la Gosling’s Ginger beer e aggiungere ghiaccio. Versare quindi la Gosling’s Ginger beer e mescolare ancora per completare, decorando con una fetta di limone e della menta cosparsa di zucchero a velo vanigliato. Il whisky ‘maschio senza rischio‘ o meglio ‘teschio maschio senza fischio‘ evocato dal film è ingrediente principale del drink, in questo caso Jim Beam Rye, whiskey di segale del Kentucky, distribuito in Italia da Stock Spirits, caratterizzato da note di vaniglia e un finale pungente, con
aromi di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Il tutto levigato nel drink dalla menta e dai sapori di agrumi e amarena. E attinente è l’ispirazione del cocktail a un grande classico, il Mint Julep, datato 1938 e servito durante la più famosa corsa di cavalli statunitense, il Kentucky Derby, dove veniva apprezzato da più di 120mila persone l’anno. Insomma, un drink da assaporare mentre si ascoltano le inconfondibili note del trio Bixio-Frizzi-Tempera, scommettendo su Soldatino o D’Artagnan e tifando per Mandrake e Pomata. Nemi, causa alla Germania per i danni di guerra? Una strada già percorsa inutilmente dalla Grecia e da Fornelli NEMI (RM) – Il sindaco di Nemi, la piccola cittadina incastonata nel cuore del parco dei Castelli romani, ha
recentemente annunciato di voler proporre una causa risarcitoria nei confronti della Germania per i fatti che videro le due navi di Caligola andate distrutte a causa di un incendio avvenuto la notte tra il 31 maggio e il 1 giugno del 1944 ad opera, secondo quanto riportato nella relazione della Commissione d’inchiesta del 21 luglio 1944, delle truppe tedesche. Una strada già percorsa inutilmente Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 13/08/2020 Un’iniziativa, quella del primo cittadino nemese, che trova già due precedenti nella recente storia: il sindaco di Fornelli, cittadina in provincia di Isernia, ha già avviato analoga procedura risarcitoria nei confronti della Germania per i fatti del 4 ottobre 1943 dove il paese divenne teatro di una strage nazista dove sei persone furono uccise per rappresaglia dai tedeschi. E ancora più nota la richiesta avanzata nel 2015 dalla Grecia nei confronti dello stato tedesco per ottenere i danni di guerra. Richieste queste con probabilità di successo uguale a zero secondo il governo tedesco che ha ricordato il trattato sulla
risoluzione dei contenziosi con la Germania, noto come “Trattato 2+4”, firmato nel settembre 1990 dalla Germania occidentale e da quella orientale con le quattro potenze vincitrici (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica) due mesi prima della riunificazione tedesca. Il presidente dell’ANPI di Nemi Prof. Vairo Canterani e il Consigliere comunale di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso a Officina Stampa del 13/08/2020 per commentare l’iniziativa del sindaco e i fatti storici relativi l’incendio delle navi di Caligola avvenuto nel 1944 I quattro vincitori rinunciavano infatti ad ogni pretesa di risarcimento nei confronti della Germania. Il documento era stato approvato anche da altri Paesi, tra cui la Italia e Grecia. Secondo Berlino, dunque questo trattato sgombera il campo da ogni pretesa di risarcimento nei confronti della Germania per i danni relativi alla Seconda guerra mondiale. I fatti storici
Il video documentario con la ricostruzione storica trasmesso a Officina Stampa del 13/08/2020 Nel gennaio del 1944 inizia l’avanzata delle forze alleate verso Roma per liberarla dall’occupazione tedesca. E dopo mesi di combattimenti, il 18 maggio con la caduta di Cassino viene definitivamente sfondata la linea Gustav, che passava a sud della Capitale, costringendo così le truppe di Hitler ad arretrare. I tedeschi rimasero quindi intrappolati nella morsa delle forze alleate che da Cassino procedevano verso nord in direzione di Roma e di quelle sbarcate ad Anzio che intercettarono la ritirata tedesca. L’attacco principale venne sferrato verso i Colli Albani e verso Velletri, occupata qualche giorno dopo, mentre Alexander aveva ordinato di tagliare la ritirata nemica sulla via Casilina puntando in forze su Valmontone. Clark invece preferì puntare direttamente su Roma, e Valmontone fu presa solo il 2 giugno, dopo che i tedeschi avevano completato il ripiegamento. Le Armate alleate potevano ora avviarsi ora verso la Capitale: l’VIII° armata per la via Casilina e la V° lungo la via Appia.
E in questo quadro generale la notte tra il 27 e il 28 maggio del 1944 al Museo delle Navi di Nemi si presentava il comandante del 163° Gruppo Antiaereo Motorizzato tedesco che ordinava ai custodi e alle loro famiglie di sgomberare immediatamente il Museo dove poi si stanziarono i soldati tedeschi. Venne quindi posizionata una batteria di 4 cannoni accanto all’edificio fra le rovine del tempio di Diana. Iniziò il cannoneggiamento sulle truppe alleate che però riuscirono presto a individuare la batteria tedesca. Così tra il 29 e il 30 maggio 4 granate alleate caddero davanti il capannone che custodiva la seconda nave di Caligola fracassando i vetri della facciata e un gran numero di porte e finestre oltre a mettere fuori uso uno dei cannoni tedeschi e provocando il ferimento di molti militari della Wermacht. La mattina del 31 maggio, poi, il sito venne bombardato dall’aviazione alleata senza però subire danni o incendi come testimoniato da Giacomo Cinelli uno dei custodi del Museo. La sera dello stesso giorno tra le 19:50 e le 20:15 seguì un furioso cannoneggiamento alleato che, sempre secondo la testimonianza del custode, non provocò nessun incendio. Giacomo Cinelli racconta poi che verso le 21.20 di quel 31 maggio 1944, dopo un’ora dal bombardamento alleato, avrebbe visto un lume girare all’interno del Museo e dopo 40 minuti verso le 22 divampare l’incendio che trasformò la struttura in un vero e proprio braciere distruggendo per sempre le due navi custodite all’interno. La Commissione istituita per accertare le circostanze e le cause dell’incendio nella relazione del 21 luglio 1944 conclude scrivendo: “Pur tenuto conto delle circostanze che le indagini sono rimaste per forza unilaterali, nella impossibilità di interrogare i soldati germanici della batteria che si installò presso il Museo dal 28 maggio a tutto il 1 giugno del 1944. Si può concludere che, con ogni verisimiglianza, l’incendio che distrusse le due navi fu
causato da un atto di volontà da parte dei soldati germanici che si trovavano nel Museo la sera del 31 maggio 1944”. Albano Laziale, Orciuoli su crollo di alberi a Villa Doria: “Nessun intervento programmato sul verde pubblico ma soldi spesi per gli agronomi” ALBANO LAZIALE (RM) – “Continua costante la caduta degli alberi a Villa Doria ad Albano Laziale, un parco pubblico simbolo della Città che purtroppo però non è affatto
valorizzato. Non c’è una progettualità seria sul verde pubblico. In dieci anni sono stati capaci di affidare incarichi per le valutazioni sullo stato degli alberi per poi far assistere la cittadinanza ad almeno un crollo al mese come media degli eventi, diventati poi non così imprevisti. Lascia perplessi il continuo cambio di tecnici agronomi che a seconda delle zone hanno ricevuto incarico di valutare e programmare gli interventi per contrastare eventuali malattie di questi storici giganti verdi per impedire che stramazzassero al suolo cosa che peraltro sta avvenendo frequentemente segno che gli interventi tecnici effettuati pagando più professionisti non è stata una scelta oculata. Noi abbiamo un programma concreto ed intorno al verde pubblico ruota un intero sistema di sviluppo e tutela che valorizzi non solo la salute psicofisica delle persone (ricordiamo che il giardino è un luogo sociale di aggregazione), efficienza energetica e risparmio, standard urbanistici e governo del territorio, bellezza e paesaggio, storia e identità, turismo e, detto in una sola parola benessere. Villa Doria deve tornare ad essere il polmone verde di Albano, un luogo meraviglioso di cui andarne orgogliosi in quanto cittadini di un territorio pieno di ricchezze”. Così in una nota il candidato Sindaco di Albano per il centrodestra Matteo Mauro Orciuoli Albano Laziale, insulti alla Nobilio: interviene la consigliera Guglielmino
ALBANO LAZIALE (RM) – Solidarietà arriva a Federica Nobilio rispetto gli insulti arrivati dalla minoranza di sinistra. Epiteti sgradevoli e da veri e propri haters quali “cagnetta isterica” e via dicendo. Il consigliere comunale della Lega Pina Guglielmino ha espresso piena vicinanza:”Apprendo dalla stampa – dice Guglielmino- di insulti ricevuti dalla mia collega consigliere di FDI Federica Nobilio. Ritengo che non sia questo il modo di portare avanti un dibattito sui social che voglia essere costruttivo per la popolazione. Attaccare in modo sguaiato una donna, non è certamente un gesto che può essere lasciato passare senza reagire. Tutti si affannano a dire che ci vuole rispetto e che le donne in politica pagano un prezzo troppo alto se le istituzioni pubbliche non intervengono a tutela. Poi accadono queste cose che provocano amarezza e che hanno poco che fare con la buona Politica. Il rispetto delle donne e delle persone in generale, è la prima regola alla quale ogni essere umano debba attenersi. Esprimo la mia solidarietà a Federica, spronandola a continuare nelle sue battaglie e augurandole un grande in bocca al lupo per la sua campagna elettorale”.
Grottaferrata, emergenza scuole: ecco tutti gli interventi L’Amministrazione comunale, da più di un mese ha avviato, con le istituzioni scolastiche del nostro Comune e alla presenza dei gestori della refezione scolastica, del trasporto scolastico, dei Dirigenti della Amministrazione conferenze di servizi ed incontri per la risoluzione delle problematiche legate alla emergenza scuole alla luce delle molteplici e a volte contraddittorie linee guida governative. Al fine di garantire il nuovo anno scolastico in presenza si è valutata la possibilità di reperire spazi per la didattica anche al di fuori degli Istituti scolastici o soluzioni
diverse. Tutto ciò in quanto nelle aule dovranno essere garantiti distanziamenti tra alunni, tra il docente e dovranno essere utilizzati banchi monoposto. Da parte dell’Amministrazione comunale, in questo periodo sono state vagliate, con sopralluoghi tecnici, varie strutture private presenti nel nostro territorio atte ad accogliere spazi idonei alla didattica e ad accogliere gli studenti in sicurezza. L’esito di detti sopralluoghi, tuttavia, non hanno dato esiti positive vuoi per strutture non idonee, non in sicurezza, costose dal punto di vista del riadattamento in quanto non utilizzate da tempo o già locate per altri scopi. Unica struttura, a giudizio dell’Amministrazione idonea, previo lavori di sistemazione di accessi e uscite, si è riscontrata nel compendio immobiliare della Villa Cavalletti. I due Istituti Comprensivi che insistono nel Comune di Grottaferrata hanno problematiche diverse. Se per l’I.C. S.Nilo si è potuto avviare un lavoro di riadattamento degli spazi per individuare nuove aule, per il Falcone le difficoltà sono maggiori per la sua intrinseca struttura spaziale. In tutto questo periodo si è lavorato in stretta collaborazione con gli Istituti scolastici condividendo le soluzioni migliori per la riapertura a Settembre delle Scuole: dalla ripartizione e destinazione delle somme da destinare ai lavori, alla migliore gestione della mensa e alla distribuzione dei pasti, alla analisi dei layout degli spazi per la didattica nelle aule, all’acquisto di banchi monoposto ai cui ordini si è già provveduto lo scorso venerdì 7 agosto. Va da se che i nuovi spazi per la didattica che si andranno a recuperare dovranno essere supportati da una maggiore disponibilità di personale docente e non che dovrà essere garantito dal Ministero dell’ Istruzione.
Istituto Comprensivo S. Nilo Sono stati già avviati i lavori edili e non di reperimento di nuovi spazi all’interno delle scuole. La Dirigenza scolastica ha profuso un grande sforzo per reperire, comunque, nuovi spazi all’interno delle strutture esistenti per la didattica, al fine di non delocalizzare aule in luoghi distanti e avulsi dalla scuola. Ad oggi sono mancanti due aule per la scuola S. Nilo. Sul tappeto ci sono varie ipotesi per le due aule mancanti che verranno sciolte in settimana e che comunque verranno individuate nelle immediate vicinanze dell’Istituto. Istituto Comprensivo Falcone L’istituto Falcone, a seguito di verifiche tecniche sulla suddivisione di spazi esistenti, pur avendo individuato nuovi spazi all’interno della struttura, ha riscontrato la necessità di avere la disponibilità di dieci nuove aule per rispettare le disposizioni ministeriali. Le necessarie dieci nuove aule non sono reperibili all’interno degli spazi esistenti. L’Amministrazione comunale in tal senso, rappresentata nelle riunioni dal sindaco Luciano Andreotti e dal delegato alle Politiche Scolastiche, professor Franco Antonio Sapia, ha avanzato la proposta di delocalizzare alcune aule presso un distaccamento da realizzare, come detto, all’interno di villa Cavalletti dove è stata riscontrata disponibilità ad accogliere studenti e docenti. Questa soluzione, presenta criticità in merito agli ingressi ed alle uscite dalle aule. Criticità superabili con la realizzazione di strutture prefabbricate e di tipo temporanee, che non hanno avuto il gradimento del RSPP.
La dirigenza Scolastica e il RSPP dell’Istituto Falcone sembrano tuttavia optare per una soluzione che preveda il noleggio da parte del Comune di moduli provvisori da istallare nei cortili della scuola, facilmente raggiungibili e collegati all’edificio. Si tratterebbe di strutture leggere in alluminio coibentate, con pavimenti non poggianti a terra, riscaldate e con finestre e porte. L’Amministrazione nel corso delle ultime riunioni ha dato disponibilità a procedere con i sopralluoghi verso la realizzazione di questa soluzione. Lunedì 10 agosto è stato effettuato sopralluogo tecnico con il RSPP per verificare la fattibilità e l’ubicazione del tutto a partire dalla settimana corrente/inizio della prossima. Sempre da lunedì prossimo, nelle pertinenze del plesso di via Garibaldi dell’Istituto Comprensivo Falcone, al via i lavori di messa in sicurezza del cortile interessato dalla galleria sotterranea, i lavori di riattamento di spazi interni come pure sono in via di risoluzione le problematiche relative alla gestione delle mense e modalità di distribuzione pasti. Alle scuole, con le quali l’Amministrazione sta procedendo in consonanza, nell’ottica di condividere ogni tipo di scelta, appartengono la gestione della sicurezza, dei percorsi entrata ed uscita, distanziamenti e l’eventuale turnazione delle classi. “Al termine della terza conferenza dei servizi sulla fondamentale questione dell’avvio del nuovo anno scolastico – dichiara il Sindaco Luciano Andreotti – possiamo confermare che sono state individuate varie soluzioni possibili alle quali l’Amministrazione comunale, i tecnici e le dirigenze scolastiche adopereranno nelle prossime settimane le ultime limature per individuare quella definitiva che garantirà la ripresa delle lezioni entro la metà di settembre tanto nell’
Istituto Comprensivo San Nilo quanto nell’Istituto Comprensivo Giovanni Falcone con uno standard idoneo in termini di sicurezza e qualità della vita di studenti e docenti”. “In questa fase tanto complessa di ripartenza dell’intero meccanismo sociale, economico, didattico e culturale serve davvero la collaborazione e la comprensione di tutti gli attori in campo. L’Amministrazione comunale da parte sua si sta adoperando al meglio cercando di proporre soluzioni, non sempre facili da trovare, e venendo incontro alle richieste delle scuole. Ci pare questa – conclude il sindaco – la strada migliore per arrivare al risultato certo e nei tempi giusti previsti dal calendario scolastico”. Nemi si stringe intorno alla scomparsa di Daniela Cavaterra
Una tragedia per la comunità di Nemi è stata la scomparsa della giovane Daniela Cavaterra venuta a mancare prematuramente. Daniela era sempre solare, innamorata dei suoi tre figli, della sorella Roberta e la mamma Luigina del forno Cavaterra. La sua dolcezza e il suo sorriso rimarranno sempre impressi in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. La redazione de L’Osservatore D’Italia, Chiara Rai e Ivan Galea, si stringono attorno alla famiglia, ai figli, al marito e alla comunità di Nemi e porgono le più sentite condoglianze. Quando la vita di un bel fiore si spezza così presto lasciando
amori e affetti terreni, il ricordo rimane fresco e vivo nella memoria della collettività. Daniela, mancherai a tutti!
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