Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale

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Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
Nemi, Tersigni presenta una
mozione per la sicurezza
stradale

NEMI (RM) – Il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi”
Stefano Tersigni ha presentato una mozione comunale con
richiesta di voto per il Consiglio per impegnare il Sindaco e
l’amministrazione affinchè vengano installati dei dissuasori
stradali di velocità (dossi artificiali) ed eventualmente
‘Autovelox fissi’ nei tratti stradali che interessano gli
accessi a Nemi partendo dalla via dei Laghi, piazza Roma e la
via Nemorense fino alla clinica ‘Villa delle Querce’.

Una mozione che Tersigni ha motivato a seguito dei recenti
incidenti stradali e dei numerosi fortunatamente evitati
nonchè alla velocità dei veicoli in transito che spesso è
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
molto più elevata rispetto ai limiti imposti.

Albano   Laziale,   elezioni
2020. Ginestra per Orciuoli
sindaco:    “10    anni    di
immobilismo. Ora è il momento
dei fatti”

ALBANO LAZIALE (RM) – A pochi giorni dalla presentazione
ufficiale delle Liste e dei candidati sindaco per le elezioni
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
amministrative nel Comune di Albano Laziale, il portavoce
della Lista Civica “La Città Albano Laziale”, Fabio Ginestra,
esprime alcune considerazioni sulla prossima tornata
elettorale.

“La campagna elettorale che stiamo apprestandoci a vivere sarà
molto particolare. Nella mia lunga esperienza politica
amministrativa comunale non mi è mai capitato di vivere una
situazione dialettica tra le forze politiche come questa.
Esponenti autorevoli dell’attuale Maggioranza non si
preoccupano di parlare di programma o di progettualità per il
paese, ma si avventurano a considerazioni e valutazioni sui
rapporti interni alla coalizione avversaria e si abbandonano a
considerazioni sulla non rappresentanza del candidato sindaco
degli avversari nella competizione politica del prossimo 20 e
21 settembre. Il Patto per la Crescita, la coalizione
elettorale di cui personalmente faccio parte, ad Albano è
ottimamente rappresentato dal Dott. Matteo Mauro Orciuoli
(peraltro laureato in materie affini alla Pubblica
Amministrazione), persona amministrativamente e politicamente
molto preparata, capace di ricoprire al meglio l’incarico di
Sindaco, a cui è candidato. La nostra Lista Civica “La città
Albano Laziale” lo ha fortemente voluto, proprio per la sua
capacità di entrare in Comune e di lavorare, fin dal primo
giorno, alla realizzazione di un programma che vuole dare una
svolta a questo paese, da dieci anni immobile. La coalizione
che sostiene questa candidatura è ampia, sette gruppi
politici, radicata sul territorio e molto ben partecipata da
professionisti, manager della pubblica amministrazione e di
aziende private e da persone giovani e mature, che hanno una
visione prospettica nuova del futuro di Albano Laziale,
certamente diversa dall’immobilismo e dall’incuria che
l’attuale Amministrazione di sinistra ha riservato alla nostra
bella cittadina. I nostri avversari si stanno affannando nel
paese a dire che sono forti, numerosi e ben organizzati,
dimenticando, come hanno fatto nelle ultime due legislature,
cosa vogliono fare per la nostra città. Visitando il centro di
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
Albano e le frazioni alla ricerca di proposte per integrare il
nostro Programma elettorale, si ha chiara la sensazione che i
nostri concittadini hanno chiaro che la coalizione elettorale
a noi avversa, rappresenta la continuità dell’attuale
amministrazione comunale, della quale le persone che ho
incontrato, non sono per niente soddisfatte. Secondo la mia
personale valutazione, ai nostri avversari non basterà parlare
male dei riferimenti nazionali dei nostri alleati, di
esasperare il confronto su campi ideologici e partitici: i
cittadini di Albano hanno capito e deciso che è arrivato il
momento della discontinuità amministrativa, di parlare di
progettualità chiare per il futuro della nostra città e di non
abbandonarsi ad inutili preclusioni su valutazioni nazionali.
Noi abbiamo avuto l’abilità di redigere un programma serio e
realizzabile, che ci ha consentito di cementare una coalizione
intorno ad un progetto comune, e di individuare la persona in
grado di realizzarlo.”

Albano   Laziale,  Cascella
sorride alla “sparata” di
Colini: “Votateci nonostante
Zingaretti, potrebbe essere
il vostro slogan!”
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
ALBANO LAZIALE (RM) – Sempre più in fermento la campagna
elettorale ad Albano Laziale dove le uscite “particolari” sono
frequenti. Ieri è apparsa una nota del segretario del Pd
locale Alessio Colini il quale ha dichiarato di non sapere chi
fosse il candidato del centrodestra (ironicamente s’intende)
soltanto perché probabilmente infastidito dai manifesti che
circolano per Albano laziale con il volto di Meloni e Salvini
che coerentemente con le loro linee politiche hanno diffuso i
componenti della coalizione guidata dal candidato sindaco
Matteo Mauro Orciuoli.

Perché tanto nervosismo da ribadire l’ovvio? Con una nota è
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
intervenuto il coordinatore della Lega di Albano Laziale
Giovanbattista Cascella: “Caro signor Colini – dice Cascella –
non è certo colpa di Lega e di FdI se possono contare su due
leader carismatici ed amati dall’elettorato di centrodestra.
Anziché farci ironie sopra, mi porrei il problema di trovarne
uno anche nel vostro partito visto che il segretario viene
contestato un giorno si e l’altro pure dai suoi stessi
compagni (Gori, Orfini, Bonaccini) e già si prevede un
congresso per fargli le scarpe dopo le regionali. La Lega
Albano Laziale è orgogliosa della sua identità e la rivendica
con i propri elettori, mentre i vostri candidati in tutta
Italia non fanno altro che nascondere il simbolo del PD per
poter covare qualche speranza di vittoria. Questo dà l’idea
del livello di scarso appeal che il vostro partito può vantare
nell’elettorato, quello albanense compreso: votateci
nonostante Zingaretti, potrebbe essere il vostro slogan. Noi,
invece, siamo fieri di Matteo Salvini e della sua credibilità
riconosciuta anche nel nostro comune visto che la Lega è
risultata primo partito di Albano alle Europee di un anno fa”.

Marino,      organizzazione
scuole: i comunisti temono
tensioni e rivolte
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
Gli accomodamenti e le mezze misure non servono. Così come
gestita, e con i risultati annunciati,
nonostante la buona volontà, è prevedibile che ci saranno seri
problemi alla ripresa dell’anno
scolastico per i docenti, per il personale che lavora nelle
scuole, per gli studenti ed il loro diritto allo
studio. Non possiamo che immaginare azioni di rivendicazione e
di lotta. Cominciamo con la
questione del precariato. In un modo o nell’altro, la vicenda
del lockdown aveva dato la opportunità
di chiudere la stagione del precariato. Invece no, la Ministra
Azzolina e il Governo, hanno
pervicacemente sbarrato la strada ad una qualsiasi soluzione.
Ora per questo ci sarà un confuso
reclutamento di precari dove necessario. Sembra che per quanto
attiene il personale ATA la
situazione sia ancora peggio. Comunque di tutte e due queste
situazioni, la comunicazione della
Giunta comunale di Marino è totalmente reticente. Purtroppo,
queste scelte sono direttamente
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
collegate alle conseguenze che avranno gli studenti e gli
alunni per gli anni a venire circa la loro
preparazione e, di fatto, verrà messo in discussione
l’effettivo diritto allo studio di ognuno di loro.
L’errore macroscopico, che l’amministrazione ha compiuto nella
predisposizione dell’apertura
dell’anno scolastico, è stato quello di rinchiudere tutto nel
confronto con gli esperti. Di fatto
trasformando la riapertura delle scuole in prevenzione ad un
confronto tra super addetti ai lavori.
Intendiamoci, questo confronto era da fare. Ma non si doveva
utilizzare l’esito, e forse lo si doveva
intrecciare nel percorso, come comunicazione di decisioni
assunte. Come se la giunta fosse un
grande ufficio tecnico allargato ad altri tecnici, e come se
l’assessore e la giunta fossero un
capoufficio. Annuncia il comune che si sono riuniti “ oltreché
Sindaco e Assessori, anche gli
Uffici Comunali, i Dirigenti Scolastici e la Multiservizi dei
Castelli di Marino”. Questa assenza di
dialogo, di confronto con genitori, con i lavoratori, con le
forze politiche e sociali (non a caso, per
scelta del M5S non esistono più le Consulte comunali che qui
sarebbero state, e possono essere
prossimamente se scoppieranno problemi alla ripresa dell’anno
scolastico).

Eppure la piccola grande scuola della gestione covid in
versione condivisa dell’associazionismo e del volontariato
dovrebbe aver insegnato qualcosa! Invece no, tranne i
ringraziamenti ufficiali (che erano dunque solo formali?) e
qualche giochino sporco (a loro insaputa, ricordate il M5S che
strumentalizzò gli aiuti di associazioni e volontari di Marino
come fossero “cosa loro”?), non sembra che la Giunta
M5S abbia voluto avere un confronto con la comunità marinese.
Intendiamoci, la scelta, nel caso di
coinvolgimento ampio, secondo noi, sarebbe comunque dovuta
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
rimanere nelle mani di chi guida
l’amministrazione. Ma questo è il passato e una pezza non è
possibile mettercela. Per le scelte
“concrete” come vengono definite, invece abbiamo da obiettare,
innanzitutto, il sacrificio delle
modalità di utilizzo, forse non per tutti, e addirittura, da
un commentino presente nel comunicato,
perfino un aumento mensa.

No non va proprio bene. Giovanni Cena, è ritratto in una foto
di inizio secolo, in una baracca al centro dei Pratoni del
Vivaro (forse la foto è rintracciabile presso il Parco dei
Castelli romani) mentre impartisce una lezione a degli
studenti, volenterosissimi, figli di pecorai e contadini.
Cioè, le strutture, purchè di salvaguardia antiCovid (perché è
questa l’emergenza, come abbiamo sentito dalla vicenda della
cattiva gestione di prevenzione delle scuole in Germania dove
stanno scoppiando numerosi casi di contagio), possono essere
altre dai plessi scolastici.

Se l’Amministrazione, come sembra, ne aveva reperite, non
doveva mollare. Ristrutturare provvisoriamente, per poi
riportare a regime, equivale a fare le buche e poi ricoprirle:
abbastanza
inutile. Ricavare aule, dalla sospensione dei laboratori,
dalla modifica degli spazi comuni non
sembra una cosa molto lungimirante, escluso il fatto di voler
mantenere tutto – come si dichiara –
nei medesimi plessi già noti ai genitori e quindi viene scelto
per loro! Ma perché non sentirli prima
e durante l’assunzione delle decisioni? E’ così scandaloso?
Per la Giunta sembra di si! Infine la
mazzata: per tutto quanto messo in atto, una delle conseguenze
sicure, sarà la cancellazione dei
servizi pre e post scolastici. Così, candidamente, viene
annunciato alla parte che forse
maggiormente ha necessità sociale e trova completezza
Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale
educazionale nella formula della
organizzazione rivolta agli alunni e studenti di pre e post
scuola, e probabilmente anche alle
famiglie, che tale diritto viene cancellato! E’ follia pura.
E’ proprio quanto di più lontano può
offrire come soluzione di sicurezza un ente locale che voglia
soddisfare al meglio i bisogni dei
cittadini, tutti, magari a cominciare dalle fasce più deboli.
Per questi provvedimenti, incluse le
modalità, noi fossimo in cattedra, daremmo un sono quattro con
richiesta di venire accompagnati
dai genitori immediatamente.

Nemi, sentiero Le Prata nel
degrado: al via la raccolta
firme per farlo rimettere a
posto. Si firma qui!
NEMI (RM) – Nemi è uno splendido paese alle porte di Roma
immerso nel cuore del parco dei Castelli Romani che vive un
momento di immobilismo e mancata valorizzazione che negli
anni, purtroppo, ha causato del degrado cronico in alcune
delle zone più suggestive della cittadina.

Nemi è una località meravigliosa e fortunatamente, grazie ai
gestori delle attività produttive che la rendono più bella e
appetibile, il degrado non è ancora così percepibile al
visitatore e turista mordi e fuggi.

Si può cambiare il corso degli eventi e
fare in modo che le istituzioni inizino a
prendersene cura
Due giorni fa, mentre si scattavano le foto che mostrano le
attuali condizioni del sentiero, una famiglia con accento del
Nord ha chiesto dove fosse il fontanile con il belvedere da
dove si vedono i tetti di Nemi. Indicare loro il sito è
significato prendere atto che Nemi è un fulcro di sempre
maggiore interesse e allo stesso tempo che purtroppo avremmo
presentato quel belvedere in pessime condizioni. Insomma non è
mancato un momento di vergogna!

È partita una petizione dal direttore dell’Osservatore
d’Italia per una raccolta firme finalizzata a rimettere a
posto il meraviglioso sentiero di Le Prata. Ecco il link per
firmare. Non costa nulla.

Dopo aver cliccato si accede al sito della petizione dove c’e’
l’apposito pulsante con scritto “FIRMA LA PETIZIONE”

Il Sentiero Le Prata a Nemi è tra i percorsi
naturali più suggestivi del territorio. Si tratta
di un percorso naturalistico che se fosse
valorizzato porterebbe più turismo e visitatori
C’è un lavatoio antico, una terrazza con il belvedere con
vista suggestiva sul lago di Nemi e il mare dietro. I tetti di
Nemi come sfondo sono incantevoli. Il Sentiero Le Prata,
percorso ogni giorno da decine di amanti del trekking e
visitatori che dalla via Dei Laghi vogliono conoscere e
scoprire le meraviglie del piccolo paese dei Castelli Romani,
congiunge inoltre il Parco dei Lecci fino al centro storico,
il cuore del bellissimo borgo.

Il sentiero ricade nel Comune di Nemi ed è parte integrante
del Parco dei Castelli Romani ma purtroppo il degrado e
l’incuria stanno prendendo il sopravvento. I cartelli
informativi ormai sono assenti, rotti e qualcuno poggiato da
qualche parte. Gli scalini sono rotti, c’è poca illuminazione
e fruibilità. Potrebbe essere rivalutato e inserito in un
percorso virtuoso turistico della cittadina che ad oggi
purtroppo non è valorizzata e curata come dovrebbe. Solo
insieme possiamo chiedere alle istituzioni di valorizzare
questo sentiero, patrimonio naturalistico collettivo. Firmare
è importante!

Frascati, al Divan Japonais
nasce    il    drink    “La
Mandragata”

FRASCATI (RM) – Grazie a un barman creativo e cinefilo diventa
un drink il film’Febbre da Cavallo‘, il cult movie firmato
Steno e interpretato da Gigi Proietti, Enrico Montesano,
Catherine Spaak e tanti altri attori e caratteristi che hanno
reso grande il cinema italiano.

A inventare il cocktail ‘La Mandrakata‘, ispirato dalla famosa
espressione di Proietti, Max La Rosa, proprietario e barman
del Divan Japonais di Frascati.
Max La Rosa proprietario e barman del Divan Japonais di
Frascati

Gli ingredienti
Il drink si prepara con 3,5 cl di Jim Beam Rye Whiskey, 3,0 cl
di Cherry Stock, 12 foglie di menta marocchina, 4 cl succo di
limone, 3 cl sciroppo homemade allo Zafferano di Navelli, 3
splash bitter homemade agli agrumi e quanto basta di Gosling’s
Ginger beer. Per prepararlo, pestare delicatamente la menta in
un bicchiere highball doppio da 450 ml, quindi versare tutti
gli ingredienti, tranne la Gosling’s Ginger beer e aggiungere
ghiaccio. Versare quindi la Gosling’s Ginger beer e mescolare
ancora per completare, decorando con una fetta di limone e
della menta cosparsa di zucchero a velo vanigliato.

Il whisky ‘maschio senza rischio‘ o meglio ‘teschio maschio
senza fischio‘ evocato dal film è ingrediente principale del
drink, in questo caso Jim Beam Rye, whiskey di segale del
Kentucky, distribuito in Italia da Stock Spirits,
caratterizzato da note di vaniglia e un finale pungente, con
aromi di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Il
tutto levigato nel drink dalla menta e dai sapori di agrumi e
amarena. E attinente è l’ispirazione del cocktail a un grande
classico, il Mint Julep, datato 1938 e servito durante la più
famosa corsa di cavalli statunitense, il Kentucky Derby, dove
veniva apprezzato da più di 120mila persone l’anno. Insomma,
un drink da assaporare mentre si ascoltano le inconfondibili
note del trio Bixio-Frizzi-Tempera, scommettendo su Soldatino
o D’Artagnan e tifando per Mandrake e Pomata.

Nemi, causa alla Germania per
i danni di guerra? Una strada
già   percorsa   inutilmente
dalla Grecia e da Fornelli

NEMI (RM) – Il sindaco di Nemi, la piccola cittadina
incastonata nel cuore del parco dei Castelli romani, ha
recentemente annunciato di voler proporre una causa
risarcitoria nei confronti della Germania per i fatti che
videro le due navi di Caligola andate distrutte a causa di un
incendio avvenuto la notte tra il 31 maggio e il 1 giugno del
1944 ad opera, secondo quanto riportato nella relazione della
Commissione d’inchiesta del 21 luglio 1944, delle truppe
tedesche.

Una strada già percorsa inutilmente

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 13/08/2020
Un’iniziativa, quella del primo cittadino nemese, che trova
già due precedenti nella recente storia: il sindaco di
Fornelli, cittadina in provincia di Isernia, ha già avviato
analoga procedura risarcitoria nei confronti della Germania
per i fatti del 4 ottobre 1943 dove il paese divenne teatro di
una strage nazista dove sei persone furono uccise per
rappresaglia dai tedeschi. E ancora più nota la richiesta
avanzata nel 2015 dalla Grecia nei confronti dello stato
tedesco per ottenere i danni di guerra.

Richieste queste con probabilità di successo uguale a zero
secondo il governo tedesco che ha ricordato il trattato sulla
risoluzione dei contenziosi con la Germania, noto come
“Trattato 2+4”, firmato nel settembre 1990 dalla Germania
occidentale e da quella orientale con le quattro potenze
vincitrici (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Unione
Sovietica) due mesi prima della riunificazione tedesca.

Il presidente dell’ANPI di Nemi Prof. Vairo Canterani e il
Consigliere comunale di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso a
Officina Stampa del 13/08/2020 per commentare l’iniziativa del
sindaco e i fatti storici relativi l’incendio delle navi di
Caligola avvenuto nel 1944
 I quattro vincitori rinunciavano infatti ad ogni pretesa di
risarcimento nei confronti della Germania. Il documento era
stato approvato anche da altri Paesi, tra cui la Italia e
Grecia. Secondo Berlino, dunque questo trattato sgombera il
campo da ogni pretesa di risarcimento nei confronti della
Germania per i danni relativi alla Seconda guerra mondiale.

I fatti storici
Il video documentario con la ricostruzione storica trasmesso a
Officina Stampa del 13/08/2020
Nel gennaio del 1944 inizia l’avanzata delle forze alleate
verso Roma per liberarla dall’occupazione tedesca. E dopo mesi
di combattimenti, il 18 maggio con la caduta di Cassino viene
definitivamente sfondata la linea Gustav, che passava a sud
della Capitale, costringendo così le truppe di Hitler ad
arretrare.

I tedeschi rimasero quindi intrappolati nella morsa delle
forze alleate che da Cassino procedevano verso nord in
direzione di Roma e di quelle sbarcate ad Anzio che
intercettarono la ritirata tedesca.

L’attacco principale venne sferrato verso i Colli Albani e
verso Velletri, occupata qualche giorno dopo, mentre Alexander
aveva ordinato di tagliare la ritirata nemica sulla via
Casilina puntando in forze su Valmontone. Clark invece preferì
puntare direttamente su Roma, e Valmontone fu presa solo il 2
giugno, dopo che i tedeschi avevano completato il
ripiegamento.

Le Armate alleate potevano ora avviarsi ora verso la Capitale:
l’VIII° armata per la via Casilina e la V° lungo la via Appia.
E in questo quadro generale la notte tra il 27 e il 28 maggio
del 1944 al Museo delle Navi di Nemi si presentava il
comandante del 163° Gruppo Antiaereo Motorizzato tedesco che
ordinava ai custodi e alle loro famiglie di sgomberare
immediatamente il Museo dove poi si stanziarono i soldati
tedeschi. Venne quindi posizionata una batteria di 4 cannoni
accanto all’edificio fra le rovine del tempio di Diana. Iniziò
il cannoneggiamento sulle truppe alleate che però riuscirono
presto a individuare la batteria tedesca.

Così tra il 29 e il 30 maggio 4 granate alleate caddero
davanti il capannone che custodiva la seconda nave di Caligola
fracassando i vetri della facciata e un gran numero di porte e
finestre oltre a mettere fuori uso uno dei cannoni tedeschi e
provocando il ferimento di molti militari della Wermacht. La
mattina del 31 maggio, poi, il sito venne bombardato
dall’aviazione alleata senza però subire danni o incendi come
testimoniato da Giacomo Cinelli uno dei custodi del Museo.

La sera dello stesso giorno tra le 19:50 e le 20:15 seguì un
furioso cannoneggiamento alleato che, sempre secondo la
testimonianza del custode, non provocò nessun incendio.

Giacomo Cinelli racconta poi che verso le 21.20 di quel 31
maggio 1944, dopo un’ora dal bombardamento alleato, avrebbe
visto un lume girare all’interno del Museo e dopo 40 minuti
verso le 22 divampare l’incendio che trasformò la struttura in
un vero e proprio braciere distruggendo per sempre le due navi
custodite all’interno.

La Commissione istituita per accertare le circostanze e le
cause dell’incendio nella relazione del 21 luglio 1944
conclude scrivendo: “Pur tenuto conto delle circostanze che le
indagini sono rimaste per forza unilaterali, nella
impossibilità di interrogare i soldati germanici della
batteria che si installò presso il Museo dal 28 maggio a tutto
il 1 giugno del 1944. Si può concludere che, con ogni
verisimiglianza, l’incendio che distrusse le due navi fu
causato da un atto di volontà da parte dei soldati germanici
che si trovavano nel Museo la sera del 31 maggio 1944”.

Albano Laziale, Orciuoli su
crollo di alberi a Villa
Doria: “Nessun intervento
programmato    sul    verde
pubblico ma soldi spesi per
gli agronomi”

ALBANO LAZIALE (RM) – “Continua costante la caduta degli
alberi a Villa Doria ad Albano Laziale, un parco pubblico
simbolo della Città che purtroppo però non è affatto
valorizzato. Non c’è una progettualità seria sul verde
pubblico. In dieci anni sono stati capaci di affidare
incarichi per le valutazioni sullo stato degli alberi per poi
far assistere la cittadinanza ad almeno un crollo al mese come
media degli eventi, diventati poi non così imprevisti. Lascia
perplessi il continuo cambio di tecnici agronomi che a seconda
delle zone hanno ricevuto incarico di valutare e programmare
gli interventi per contrastare eventuali malattie di questi
storici giganti verdi per impedire che stramazzassero al suolo
cosa che peraltro sta avvenendo frequentemente segno che gli
interventi tecnici effettuati pagando più professionisti non è
stata una scelta oculata. Noi abbiamo un programma concreto ed
intorno al verde pubblico ruota un intero sistema di sviluppo
e tutela che valorizzi non solo la salute psicofisica delle
persone (ricordiamo che il giardino è un luogo sociale di
aggregazione), efficienza energetica e risparmio, standard
urbanistici e governo del territorio, bellezza e paesaggio,
storia e identità, turismo e, detto in una sola parola
benessere. Villa Doria deve tornare ad essere il polmone verde
di Albano, un luogo meraviglioso di cui andarne orgogliosi in
quanto cittadini di un territorio pieno di ricchezze”. Così in
una nota il candidato Sindaco di Albano per il centrodestra
Matteo Mauro Orciuoli

Albano Laziale, insulti alla
Nobilio:    interviene    la
consigliera Guglielmino
ALBANO LAZIALE (RM) – Solidarietà arriva a Federica Nobilio
rispetto gli insulti arrivati dalla minoranza di sinistra.
Epiteti sgradevoli e da veri e propri haters quali “cagnetta
isterica” e via dicendo. Il consigliere comunale della Lega
Pina Guglielmino ha espresso piena vicinanza:”Apprendo dalla
stampa – dice Guglielmino- di insulti ricevuti dalla mia
collega consigliere di FDI Federica Nobilio. Ritengo che non
sia questo il modo di portare avanti un dibattito sui social
che voglia essere costruttivo per la popolazione. Attaccare in
modo sguaiato una donna, non è certamente un gesto che può
essere lasciato passare senza reagire. Tutti si affannano a
dire che ci vuole rispetto e che le donne in politica pagano
un prezzo troppo alto se le istituzioni pubbliche non
intervengono a tutela. Poi accadono queste cose che provocano
amarezza e che hanno poco che fare con la buona Politica. Il
rispetto delle donne e delle persone in generale, è la prima
regola alla quale ogni essere umano debba attenersi. Esprimo
la mia solidarietà a Federica, spronandola a continuare nelle
sue battaglie e augurandole un grande in bocca al lupo per la
sua campagna elettorale”.
Grottaferrata,                         emergenza
scuole:    ecco                      tutti   gli
interventi

L’Amministrazione comunale, da più di un mese ha avviato, con
le istituzioni scolastiche del nostro Comune e alla presenza
dei gestori della refezione scolastica, del trasporto
scolastico, dei Dirigenti della Amministrazione conferenze di
servizi ed incontri per la risoluzione delle problematiche
legate alla emergenza scuole alla luce delle molteplici e a
volte contraddittorie linee guida governative.

Al fine di garantire il nuovo anno scolastico in presenza si è
valutata la possibilità di reperire spazi per la didattica
anche al di fuori degli Istituti scolastici o soluzioni
diverse. Tutto ciò in quanto nelle aule dovranno essere
garantiti distanziamenti tra alunni, tra il docente e dovranno
essere utilizzati banchi monoposto.

Da parte dell’Amministrazione comunale, in questo periodo sono
state vagliate, con sopralluoghi tecnici, varie strutture
private presenti nel nostro territorio atte ad accogliere
spazi idonei alla didattica e ad accogliere gli studenti in
sicurezza.

L’esito di detti sopralluoghi, tuttavia, non hanno dato esiti
positive vuoi per strutture non idonee, non in sicurezza,
costose dal punto di vista del riadattamento in quanto non
utilizzate da tempo o già locate per altri scopi.

Unica struttura, a giudizio dell’Amministrazione idonea,
previo lavori di sistemazione di accessi e uscite, si è
riscontrata nel compendio immobiliare della Villa Cavalletti.

I due Istituti Comprensivi che insistono nel Comune di
Grottaferrata hanno problematiche diverse.

Se per l’I.C. S.Nilo si è potuto avviare un lavoro di
riadattamento degli spazi per individuare nuove aule, per il
Falcone le difficoltà sono maggiori per la sua intrinseca
struttura spaziale. In tutto questo periodo si è lavorato in
stretta collaborazione con gli Istituti scolastici
condividendo le soluzioni migliori per la riapertura a
Settembre delle Scuole: dalla ripartizione e destinazione
delle somme da destinare ai lavori, alla migliore gestione
della mensa e alla distribuzione dei pasti, alla analisi dei
layout degli spazi per la didattica nelle aule, all’acquisto
di banchi monoposto ai cui ordini si è già provveduto lo
scorso venerdì 7 agosto.

Va da se che i nuovi spazi per la didattica che si andranno a
recuperare dovranno essere supportati da una maggiore
disponibilità di personale docente e non che dovrà essere
garantito dal Ministero dell’ Istruzione.
Istituto Comprensivo S. Nilo

Sono stati già avviati i lavori edili e non di reperimento di
nuovi spazi all’interno delle scuole.

La Dirigenza scolastica ha profuso un grande sforzo per
reperire, comunque, nuovi spazi all’interno delle strutture
esistenti per la didattica, al fine di non delocalizzare aule
in luoghi distanti e avulsi dalla scuola.

Ad oggi sono mancanti due aule per la scuola S. Nilo.

Sul tappeto ci sono varie ipotesi per le due aule mancanti che
verranno sciolte in settimana e che comunque verranno
individuate nelle immediate vicinanze dell’Istituto.

Istituto Comprensivo Falcone

L’istituto Falcone, a seguito di verifiche tecniche sulla
suddivisione di spazi esistenti, pur avendo individuato nuovi
spazi all’interno della struttura, ha riscontrato la necessità
di avere la disponibilità di dieci nuove aule per rispettare
le disposizioni ministeriali.

Le necessarie dieci nuove aule non sono reperibili all’interno
degli spazi esistenti.

L’Amministrazione comunale in tal senso, rappresentata nelle
riunioni dal sindaco Luciano Andreotti e dal delegato alle
Politiche Scolastiche, professor Franco Antonio Sapia, ha
avanzato la proposta di delocalizzare alcune aule presso un
distaccamento da realizzare, come detto, all’interno di villa
Cavalletti dove è stata riscontrata disponibilità ad
accogliere studenti e docenti.

Questa soluzione, presenta criticità in merito agli ingressi
ed alle uscite dalle aule. Criticità superabili con la
realizzazione di strutture prefabbricate e di tipo temporanee,
che non hanno avuto il gradimento del RSPP.
La dirigenza Scolastica e il RSPP dell’Istituto Falcone
sembrano tuttavia optare per una soluzione che preveda il
noleggio da parte del Comune di moduli provvisori da istallare
nei cortili della scuola, facilmente raggiungibili e collegati
all’edificio.

Si tratterebbe di strutture leggere in alluminio coibentate,
con pavimenti non poggianti a terra, riscaldate e con finestre
e porte.

L’Amministrazione nel corso delle ultime riunioni ha dato
disponibilità a procedere con i sopralluoghi verso la
realizzazione di questa soluzione.

Lunedì 10 agosto è stato effettuato sopralluogo tecnico con il
RSPP per verificare la fattibilità e l’ubicazione del tutto a
partire dalla settimana corrente/inizio della prossima.

Sempre da lunedì prossimo, nelle pertinenze del plesso di via
Garibaldi dell’Istituto Comprensivo Falcone, al via i lavori
di messa in sicurezza del cortile interessato dalla galleria
sotterranea, i lavori di riattamento di spazi interni come
pure sono in via di risoluzione le problematiche relative alla
gestione delle mense e modalità di distribuzione pasti.

Alle scuole, con le quali l’Amministrazione sta procedendo in
consonanza, nell’ottica di condividere ogni tipo di scelta,
appartengono la gestione della sicurezza, dei percorsi entrata
ed uscita, distanziamenti e l’eventuale turnazione delle
classi.

“Al termine della terza conferenza dei servizi sulla
fondamentale questione dell’avvio del nuovo anno scolastico –
dichiara il Sindaco Luciano Andreotti – possiamo confermare
che sono state individuate varie soluzioni possibili alle
quali l’Amministrazione comunale, i tecnici e le dirigenze
scolastiche adopereranno nelle prossime settimane le ultime
limature per individuare quella definitiva che garantirà la
ripresa delle lezioni entro la metà di settembre tanto nell’
Istituto Comprensivo San Nilo quanto nell’Istituto Comprensivo
Giovanni Falcone con uno standard idoneo in termini di
sicurezza e qualità della vita di studenti e docenti”.

“In questa fase tanto complessa di ripartenza dell’intero
meccanismo sociale, economico, didattico e culturale serve
davvero la collaborazione e la comprensione di tutti gli
attori in campo. L’Amministrazione comunale da parte sua si
sta adoperando al meglio cercando di proporre soluzioni, non
sempre facili da trovare, e venendo incontro alle richieste
delle scuole. Ci pare questa – conclude il sindaco – la strada
migliore per arrivare al risultato certo e nei tempi giusti
previsti dal calendario scolastico”.

Nemi si stringe intorno alla
scomparsa     di     Daniela
Cavaterra
Una tragedia per la comunità di Nemi è stata la scomparsa
della giovane Daniela Cavaterra venuta a mancare
prematuramente. Daniela era sempre solare, innamorata dei suoi
tre figli, della sorella Roberta e la mamma Luigina del forno
Cavaterra. La sua dolcezza e il suo sorriso rimarranno sempre
impressi in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di
conoscerla.

La redazione de L’Osservatore D’Italia, Chiara Rai e Ivan
Galea, si stringono attorno alla famiglia, ai figli, al marito
e alla comunità di Nemi e porgono le più sentite condoglianze.
Quando la vita di un bel fiore si spezza così presto lasciando
amori e affetti terreni, il ricordo rimane fresco e vivo nella
memoria della collettività. Daniela, mancherai a tutti!
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