Ecco perchè non ho vaccinato mio figlio
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«Ecco perchè non ho vaccinato mio figlio» Pina Ferro Angelo P. ha deciso di non vaccinare suo figlio, una decisione assunta non per caso. La decisione cominciò a prendere forma prima della nascita del figlio. Poi si è documentato è ciò che era na ipotesi si concretizzò come un rifiuto a sottoporre il figlio alle vaccinazioni. «Prima della nascita di mio figlio qualcuno interno all’ospedale dove eravamo seguiti ci aveva ufficiosamente messo in guardia dai vaccini e non solo. Dopo la sua nascita ci siamo trovati a dover prendere una decisione e allora ci siamo informati con diversi testi e confrontati con qualche medico. Il risultato è stata la scelta, allora, per nulla facile di non vaccinare. Con mia moglie eravamo molto preoccupati perché alcuni medici erano contrari, alcuni favorevoli e un pediatra di Salerno mi disse “ci sono pochi vaccini 2-3 secondo me da fare, altri no e aggiunse oggi si tende a vaccinare anche per la signora della porta a fianco! Ecco ci siamo quasi arrivati. Siamo giunti infine alla decisione informata di non vaccinare. Dico informata in quanto nella maggior parte dei casi i genitori che decidono di vaccinare non sono informati, ne si informano autonomamente. Proprio l’informazione dovrebbe essere obbligo dell’Asl, informazione da dare ai genitori per consentire di fare una scelta consapevole e libera. Invece oggi la vaccinazione viene data da accettare come fosse un dogma. Sono fermamente convinto che molti genitori non sottoporrebbero i propri figli ai vaccini con le modalità e tempi fin’ora adottate, figuriamoci alla luce della nuova legge, se avessero un minimo di informazioni». Informarsi, significa, a suo dire prendere davvero coscienza? «Le paure che vengono fuori non appena si inizia a prendere informazioni sono quelle per le reazioni avverse non così rare come ci dicono, reazioni che molto
spesso non si riesce a far riconoscere, reazioni che sono riportate nei bugiardini (e immaginate quanto piacere ha il produttore a doverle inserire). Altra paura è la presenza di elementi inquinanti nella composizione del vaccino. Inquinanti non così “normali” o innocui. Mi riferisco a mercurio, alluminio, formaldeide, nanoparticelle, virus, cellule animali e umane da feti abortito, ecc. E non si dica che sono affermazioni non vere o presenti in quantitativi non nocivi. Stiamo parlando di neonati di 2-3 mesi di vita ai quali farebbe molto male un po di buon cibo! Ma non ci preoccupiamo di ciò che potrebbero causare loro queste sostanze altamente tossiche anche per un adulto in quantitativi modestissimi. A quanti bambini viene fatta una corretta anamnesi prima di sottoporlo alla pratica? Quanti bambini in una situazione di normalità avrebbero avuto contemporaneamente 3-4-8 malattie esantematiche, anzi insieme le esantematiche e altre che non prenderanno mai (tetano, epatite, ecc). Come potrebbe un neonato prendere l’epatite visto che non ha rapporti sessuali, non abbisogna di dentista e non scambia siringhe? Andando poi ad approfondire ne vengono fuori dati e fatti mostruosi che non lasciano spazio a dubbi! Senza voler cadere nel complottismo ci rendiamo conto di ciò che viene affermato dal ministro della salute pro tempore? Basterebbe vagliare i dati Istat (non definibili fake news) per rendersi conto che ogni giorno muoiono decine di persone per malattie legate al cuore, tumori ecc, mentre non muore nessuno per epidemie di morbillo o altre malattie esantematiche come viene riferito dai media. Perché, mi chiedo, il governo non investe in direzione della riduzione delle prime cause di morte in Italia? Alla luce dei fatti accaduti negli ultimi mesi ad alcuni medici che non hanno mai detto di essere contrari alle vaccinazioni ma semplicemente di informarsi e scegliere possiamo ancora fidarci della classe medica che di fatto è ricattata e non libera di esprimersi liberamente?Ci rendiamo conto che alla luce di questa nuova norma i genitori lasciano decidere ad estranei chi può mettere le mani sui propri figli? Mio figlio non lo tocca nessuno, ve lo assicuro!».
10eLotto: a Salerno vinti 80mila euro Il “10eLOTTO”si conferma un gioco di successo. Nel concorso del 1 agosto 2017 sono state oltre3 milioni e 677 mila le giocate vincenti. Il 10eLotto, tra gli altri, ha premiatoSalerno, con una vincite di 79.787 euro; Borgo Stazione frazione del comune diMontecosaro (provincia di Macerata) e Besana in Brianza (provincia di Monza e della Brianza) con due vincite di 53.191 euro; Palermo con una vincita di 31.914 euro. La vincita realizzata a Salerno è stata ottenuta presso la ricevitoria della sig. Luigi Santoro in Via Sichelmanno Pastena. Il fortunato giocatore ha confrontato in diretta sul monitor della ricevitoria i 10 numeri giocati con i 20 numeri estratti indovinandone 9. Inoltre ha centrato anche il Numero “Oro”. Investe e uccide cagnolino con l’auto, poi fugge Alla guida di un’auto ha investito un cagnolino, poi morto, e non si è fermato. E’ accaduto nella tarda mattinata sul Lungomare Colombo, a Mercatello in una zona da sempre nota per numerosi incidenti. Il cane pare stesse attraversando la strada quando è stato travolto da un’auto in corsa che ha poi
proseguito la propria corsa. La scena non è passata inosservata ad alcuni bagnanti che hanno allertato i soccorsi ma quando sono giunti sul posto i medici veterinari per il cane non c’era già più nulla da fare. L’animale è stato poi coperto con un cartone e trasportato fuori dalla sede stradale. Sul luogo anche i Carabinieri mentre si sta cercando di rintracciare il conducente dell’auto: in questi casi sono previste pesanti sanzioni. Scafati. Farmacie comunali, verso lo scioglimento del Consorzio Di Adriano Falanga La commissione straordinaria insiste: bisogna considerare la possibilità di scioglimento del Consorzio Farmaceutico Comunale. Rendono poco e costano molto, secondo l’opinione della triade prefettizia che guida il Comune di Scafati, principale socio del consorzio. Nel corso dell’assemblea dei soci del 15 giugno, sono stati forniti gli atti di indirizzo per la predisposizione del nuovo piano industriale, propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione del triennio 2017-2019. Presenti i comuni di Capaccio, Cava Dei Tirreni, Eboli, Salerno e Scafati. Quest’ultimo, da solo, sfiora il 50% dell’intero capitale sociale del Consorzio. Ed è proprio il prefetto Gerardina Basilicata a stilare un preciso pacchetto di pacchetto ai soci presenti. Si parte dalla razionalizzazione dei costi del personale, la razionalizzazione degli immobili di proprietà, passando per la vendita delle farmacie di via Aquino a Scafati e via S. Visco
a Salerno. La prefetto chiede anche un’incentivazione di alcuni servizi, quali la consegna domiciliare dei farmaci e dei servizi diagnostici, e soprattutto la revisione degli orari di apertura al pubblico delle farmacie, per contenere i costi del personale. E’ già nota infatti la decisione di abolire il servizio notturno offerto dalla farmacia del centro Plaza a Scafati. Una disposizione che vedrà il via quasi certamente dal 1° settembre. Ma ad essere messe in discussione sono anche le performances di ogni singola farmacia del Cfi. Qui la triade commissariale scafatese chiede la valutazione soggettiva di ogni struttura, in termini consuntivi e previsionali, chiedendo ai comuni consorziati di valutare le ipotesi di proroga ovvero di scioglimento dell’ente alla scadenza del febbraio 2018. L’uscita del Comune di Scafati andrebbe a comportare la perdita di cinque farmacie su 19, incidendo in maniera netta sulla sopravvivenza finanziaria del consorzio. Ed è questa un’ipotesi che prende sempre più piede, soprattutto alla luce delle disposizioni vincolanti contenute nel piano di riequilibrio decennale che ha permesso al comune scafatese di evitare il dissesto finanziario. Misure di contenimento della spesa, tra cui un netto taglio alle partecipate e agli enti partecipati. Quanto al destino delle 5 farmacie comunali presenti sul territorio scafatese, l’ipotesi è la loro alienazione, totale o parziale. Un’operazione che potrebbe anche comportare il rischio di un’eventuale “opa” speculativa da parte di soggetti intenzionati a rilevare strutture improduttive (o meglio la loro licenza) per rilanciarle in pompa magna, dopo averle acquistate a buon prezzo. Polemiche da Pasquale Aliberti:
chiusura della farmacia è una decisione dei commissari perché la stessa ha un costo che viene ripartito sul comune di Scafati ma anche sugli altri comuni del Consorzio. Era l’unica farmacia del Consorzio farmaceutico ad avere il servizio H24 che abbiamo preteso e che c’è stato con garbo accordato anche dagli altri comuni in questi anni perché Scafati è il Comune che ha più quote nell’ambito di questo Consorzio. È una baggianata la vicenda del dissesto e del predissesto anzi avevamo un deficit strutturale dal quale nel 2016 siamo rientrati>>. SANTOCCHIO: NO ALLA VENDITA SI ALLA PROROGA . Mario Santocchio, ex consigliere comunale di opposizione, si dice d’accordo sulla razionalizzazione dei costi, ma senza uscire del Cfi. E indica la sua “ricetta”: . Non solo restare, ma anche far “pesare” la quota di maggioranza detenuta, perché, secondo l’esponente Fdi: . Quanto alla prossima chiusura della farmacia notturna, Santocchio accusa:
continuano ad avere benefici da quel malgoverno>>. Secondo Santocchio la farmacia h24 era pienamente produttiva quando si trovava in via Passanti, al confine con Boscoreale. Una redditività sfumata e scomparsa quando, per volontà della precedente amministrazione comunale, la struttura fu trasferita in via Aquino, a due passi dalla residenza dell’ex sindaco. Ufficialmente per motivi logistici, tra cui la presenza di un parcheggio per le auto. > o meglio, dare il benservito agli scafatesi Andrea Inserra (presidente) e Filippo Accardi (componente). Vaccini. I disturbi, lo psicoloco e le alterazioni del tatto Pina Ferro «Ero fermamente convinta della bontà dei vaccini, poi ho fatto i conti con la lo stare male dei miei figli e allora qualcosa è davvero cambiato nelle mie valutazioni». A parlare è Mirella, salernitana, anche lei come tante altre mamme parla dell’esperienza che ha vissuto in prima persona e che oggi l’ha portata ad avere un’idea ben precisa sui vaccini. «In passato ero assolutamente convinta della bontà dei vaccini, ed infatti feci fare al mio primo figlio non solo i vaccini obbligatori, ma anche quelli consigliati. Nel contempo non riuscivo a capire perché il bambino manifestasse tutta una serie di inspiegabili disturbi. Tali disturbi si acuirono soprattutto all’età di 5 anni e mezzo, cioè subito dopo il
richiamo dell’esavalente e del richiamo morbillo-rosolia- parotite (che gli furono somministrati contemporaneamente)». In che senso, cosa accadde? «Dopo il richiamo dei 5 anni e mezzo il bambino trascinò una gamba per circa 3 settimane e in seguito a ciò disimparò a scendere bene le scale, per riprendere a farlo normalmente soltanto dopo un anno. Inoltre cominciò ad avere attacchi di panico, crisi di rabbia, disturbi del comportamento sociale. Non abbiamo mai associato la cosa ai vaccini, dunque, portammo il bambino da una psicologa, che lo seguì per circa due anni, con alcuni miglioramenti del comportamento sociale. Il bambino, inoltre, mostrava tutta una serie di comportamenti che la psicologa considerava “oppositivi”, ma che in seguito abbiamo scoperto essere alterazioni del senso del tatto: provava dolore quando gli venivano spazzolati i capelli; faceva resistenza a tocchi affettuosi che non venissero dai genitori o dai parenti più stretti (a volte pure con noi!); si “puliva” quando veniva baciato; il getto della doccia sulla pelle era per lui una tortura; rifiutava di indossare abiti rigidi o con tessuti non fini, maglioni col collo aderente, jeans, cappelli, cinture; evitava i giochi “che sporcano” come il fango, l’acqua, la colla, poltiglie, ecc…; evitava l’esposizione della pelle al sole; rifiutava di camminare scalzo e di togliersi i calzini perfino in estate; provava dolore quando gli si tagliavano le unghie di mani e piedi. Comparvero anche altre alterazioni sensoriali: come difficoltà nel succhiare, leccare, sputare. Problemi che da piccolo non aveva avuto, infatti era stato allattato al seno senza alcun problema fino all’età di 11 mesi». Dunque il suo bimbo prima di quel momento non provava dolore o i fastidi elencati? «Tutti questi disturbi non erano presenti fin da piccolissimo, ma sono comparsi durante la prima infanzia, aumentando tantissimo a 5 anni e mezzo. Tali problemi si sono poi molto attenuati con il passare del tempo, ma non sono del tutto spariti neppure adesso che il ragazzo ha 12 anni. Io sono convinta che i problemi siano iniziati con le vaccinazioni della prima infanzia, ma che negli anni si stavano risolvendo, per poi ritornare a causa del richiamo dei
5 anni e mezzo. Ho cominciato a capire il ruolo dei vaccini in tutto questo, quando anche la mia seconda figlia, a 5 anni e mezzo, fece il richiamo dell’esavalente. A lei non feci fare contemporaneamente anche il richiamo morbillo-rosolia- parotite, facoltativo, perché nelle dosi precedenti dei vaccini aveva manifestato forti reazioni, con febbre molto alta, fino a 41. La bambina, da piccola, inoltre aveva avuto difficoltà nell’iniziare a parlare, esprimendosi a lungo con un linguaggio confuso, ma tra i 4 e i 5 anni la cosa si era risolta e aveva cominciato ad esprimersi in modo chiaro». E, poi cosa accadde? «Ebbene, dal giorno successivo al richiamo dei 5 anni e mezzo, ricominciò a mostrare disturbi del linguaggio, si esprimeva in maniera incomprensibile e ciò andò avanti per due settimane, poi le venne la febbre a 41 per 5 giorni, e non scendeva neppure con la tachipirina. Al termine dei 5 giorni, le passò la febbre e ricominciò a parlare. In quei cinque giorni io avrò perso dieci anni di vita! Trascorsi un’intera notte ai piedi del suo letto a pregare Dio di prendere me e non lei…. A quel punto capii che i problemi dei miei figli derivavano proprio dai vaccini e mi ripromisi di non fargliene fare mai più. Adesso arriva la legge Lorenzin ed io mi sento costantemente come se avessi ingoiato un chilo di piombo…! La nostra terza bambina ha 16 mesi. Considerando tutto quello che era accaduto ai fratelli, avevo deciso di farle fare soltanto le vaccinazioni obbligatorie. Ma dopo la terza dose dell’esavalente, che ha fatto 3 mesi fa, ha cominciato anche lei ad avere disturbi: dopo il vaccino ha pianto per due giorni, e, in seguito, per circa due settimane, all’improvviso lanciava urla fortissime, per poi calmarsi subito dopo, e lo faceva perfino nel sonno. Abbiamo attribuito tali urla a fortissimi dolori addominali ed ho notato che dal giorno della terza dose di vaccino la bambina è diventata stitica e lo è ancora adesso, nonostante siano passati più di tre mesi. Dopo 15-20 giorni i dolori addominali sono regrediti da sé, ma ora naturalmente ho paura di farle somministrare tante altre dosi di vaccino, perché ho notato che nei miei figli gli effetti collaterali aumentano di volta in volta con
la somministrazione di nuove dosi. Mi è anche tornato alla mente che anche il mio primo figlio, dopo la terza dose dell’esavalente, ebbe una fortissima stitichezza, che si è protratta per anni, arrivando al punto che in alcuni periodi riusciva ad andare in bagno solo una volta alla settimana… E i lassativi peggioravano la situazione, perché gli causavano forti dolori addominali e un’enorme frustrazione. Ora il nostro primo figlio ha 12 anni e i suoi disturbi sono andati lentamente scomparendo. E’ un ragazzo felice, va benissimo a scuola. Ma durante l’adolescenza sarebbe previsto un altro richiamo… che ovviamente non potrò mai fargli fare! La nostra seconda figlia ha 9 anni, e per i motivi sopra menzionati non ha fatto il richiamo morbillo-rosolia-parotite, che invece ora è divenuto obbligatorio. Non so cosa fare, oltre che pregare costantemente la Madonna che il suo Cuore Immacolato trionfi e che i politici ed i medici aprano finalmente gli occhi sul male che fanno alle persone ignare. I miei figli non sono certo gli unici ad aver avuto reazioni avverse. Ogni giorno sui social network leggo post di genitori preoccupati, proprio perché anche i loro figli hanno avuto problemi anche molto gravi in seguito alle vaccinazioni. La maggior parte di noi non ha neppure segnalato le reazioni all’Aifa, perché non sapevamo che si potesse fare. Non ci è mai stato detto. Io non sapevo neppure cosa fosse l’Aifa. E i pediatri si guardano bene dal segnalare, forse per timore di essere tacciati di “anti-vaccinismo” ed essere radiati dall’albo. Il nostro pediatra, addirittura, nega qualsiasi nesso dei problemi dei miei figli con i vaccini, nonostante nel caso della nostra seconda figlia il nesso sia stato evidente. Inoltre, se davvero ci fosse un’epidemia di morbillo, perché bisognerebbe obbligare tutti a vaccinarsi anche contro rosolia e parotite? E perfino contro la varicella? La verità è che le “gare di appalto” delle ditte farmaceutiche sono state vinte dai vaccini polivalenti, quindi le Asl non hanno vaccini monovalenti. Ma tutto questo non ha nulla a che vedere con la salute dei bambini».
Robert Glasper e il progetto “Artscience” Domani alle ore 21 l’artista con il suo gruppo Experiment, si esibirà nella cornice delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, presentando il suo ultimo lavoro, ospite della XXII edizione di Pomigliano jazz Di OLGA CHIEFFI Entra nel vivo Pomigliano Jazz 2017 con i suoi grandi concerti di musica jazz anche gratuiti., rinnovando la sua formula che presenta tanti interessanti concerti tra Pomigliano D’Arco, e vari centri del vesuviano e del nolano. Sono infatti previsti dei live tra l’Anfiteatro di Romano di Avella, il Gran Cono del Vesuvio e altri luoghi splendidi della terra partenopea. Tra gli artisti presenti ci saranno sia italiani che stranieri al Pomigliano Jazz e tra questi Enrico Pieranunzi con Marco Zurzolo e Rosario Giuliani, il trio Gianluca Petrella, Eivind Aarset e Michele Rabbia e poi gli americani Robert Glasper e Gregory Porter e tanti altri. Spazio anche al buon cibo del territorio con l’appuntamento “Note di gusto”, dove i coltivatori locali proporranno i lori prodotti interpretati dai cuochi e pizzaioli di “Slow Food Vesuvio e Agro Nolano” e non mancheranno anche visite guidate e spettacoli per bambini a cura de “I Teatrini”. Domani alle ore 21 sarà Robert Glasper e gli Experiment, con Mark Colenburg alla batteria, Casey Benjamin al sassofono e vocoder, Burniss Traviss II al basso e Mike Severson alla chitarra, ad esibirsi nella cornice delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, presentando il suo ultimo lavoro “Artscience” il suo ultimo lavoro pubblicato lo scorso settembre, che riesce a cogliere il meglio della contemporaneità, spaziando tra sonorità differenti, con
naturalezza e coerenza assolute. Con sonorità evidentemente soul e jazz, è questo, un elaborato esperimento che mescola le dinamiche e le sonorità classiche dei due generi precedentemente citati alla fusion e all’ambient, fino a contaminarsi con suoni tipici dell’elettronica. Strumento protagonista, assolutamente indiscusso, è la tastiera che crea le principali melodie, ora di sottofondo, ora dominanti, in brani che vivono della bellezza creata dal tocco delle mani di Glasper, degli accenti, dei delicati equilibri, costruiti al millesimo. Si parla di equilibrio, di sperimentazione, di far entrare, a volte prepotentemente un sound insolito in un genere difficile, ma che riesce ad adeguarsi bene ad ogni influenza. Non si tratta di musica semplice, del classico intro, strofa, ritornello e poi repeat. Ogni brano è un discorso a sé, capace di vivere di vita propria pur non perdendo d’occhio lo sguardo d’insieme, caratterizzati da complesse ritmiche e le citazioni – figlie di una madre jazz –, ma altamente destabilizzanti e in un cortocircuito inesauribile di trame, visioni e azzardi. Scafati. Più Europa, arrivano 14 milioni di euro per 12 opere in sospeso. C’è anche il Polo Scolastico Di Adriano Falanga Buone nuove per la città di Scafati, dalla Regione Campania via libera al rifinanziamento del Piu Europa. Sarà completato anche il Polo Scolastico. Il Presidente Vincenzo De Luca e i
commissari prefettizi del Comune di Scafati hanno firmato ieri a Palazzo Santa Lucia il protocollo che riprogramma gli interventi per circa 14 milioni previsti dal programma “PIU EUROPA”. La proposta di riprogrammazione prevede la messa in sicurezza di 12 progetti, non completati al 31/12/2015, mediante l’utilizzo delle rinvenienze maturate a seguito di rimborso di spese certificate sui progetti originariamente finanziati con altre risorse e conformi al POR per un ammontare pari ad € 10.209.195,47 ed € 3.782.144,41 sulle risorse della programmazione FESR 2014/2020 da ammettere a finanziamento con successivo Decreto. I progetti che saranno completati sono: “Polo scolastico di via Oberdan” del valore di € 13.913.076,16 di cui € 3.782.144,41 sulle risorse della programmazione FESR 2014/2020 da ammettere a finanziamento con successivo Decreto ed € 8.874.058,87 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Area attrezzata in Via della Resistenza” del valore di € 500.000 interamente provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Riqualificazione quartiere Vetrai lotto I” del valore di € 284.041,35 di cui € 12.947,13 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Lavori di riqualificazione del tratto stradale di via San Pietro” del valore di € 148.272,93 di cui € 70.000 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Lavori di adeguamento antincendio di alcune Scuole di proprietà comunale” del valore di € 347.097,81 di cui € 13.236,66 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Lavori di manutenzione ai paramenti esterni della scuola media statale di Via Martiri D’Ungheria” del valore di € 448.092,93 di cui € 16.615,52
provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Lavori di manutenzione ai paramenti esterni della Scuola Media “San Pietro-Samuele Falco” del valore di € 256.092,24 di cui € 4.736,67 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Lavori di Ristrutturazione del Rifugio municipale dei cani”del valore di € 381.787,07 di cui € 6.600,62 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Progetto di messa in sicurezza delle Sedi stradali in prossimità degli edifici pubblici siti sul territorio della città di Scafati” del valore di € 592.486,20 di cui € 170.000 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR;“Realizzazione variante alla via Oberdan” del valore di € 434.053,45 di cui € 9.000 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Riqualificazione urbana ed interventi di messa in sicurezza nel territorio della Città di Scafati – Lotto I” del valore di € 1.594.077,94 di cui € 402.000 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR; “Riqualificazione urbana ed interventi di messa in sicurezza nel territorio della Città di Scafati – Lotto II” del valore di € 1.237.133,82 di cui € 130.000 provenienti da compensazione di risorse conformi al POR. Le Vocal Harmonies delle Martucci Sisters Le sorelle delle Swing e il loro Maestro Carlo Lomanto mercoledì 2 agosto in Piazza Duomo a Cava de’ Tirreni, ospiti della XX edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia in tour firmati da Antonia Willburger Di OLGA CHIEFFI
Saranno le sorelle dello Swing, le Martucci Sisters & Carlo Lomanto, loro mentore, a continuare domani sera, alle ore 21, sul sacrato del Duomo di Cava de’ Tirreni, la riflessione della XX edizione dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia in Tour” firmati da Antonia Willburger, sul canto e la vocalità nel jazz. Il trio vocale, composto da Cristina Cafiero, Chiara Della Monica e Fortunata Manzo, sarà accompagnato dallo stesso loro maestro Carlo Lomanto, in doppia veste di crooner e chitarrista, unitamente a Bruno Manente al pianoforte e Vladimiro Celenta alla batteria, latori di quelle armonie vocali nate negli anni trenta e sviluppatesi nel raffinato vocalese, giunto fino ai nostri giorni. Tre voci ricche di mille sfumature differenti e piene di swing, in un unicum dal sapore vintage che incontra la freschezza e la modernità delle tre giovani donne. Ispirate e influenzate da famosi gruppi vocali come The Andrews Sisters, o le Boswell Sisters e il Trio Lescano, il repertorio attinge allo swing degli anni Quaranta e Cinquanta, ma include arrangiamenti di brani contemporanei in chiave moderna, creando un mondo che unisce e attraversa diverse generazioni per mezzo dell’ armonizzazione in close harmony , ovvero di una disposizione delle note di un accordo su un’estensione ristretta. Sostanzialmente, con la libertà e la modernità attuale, le ragazze rivisitano la grande eredità lasciata dai famosi trii che hanno rivoluzionato il mondo del canto attivi nella prima metà del secolo breve, creando , spesso autentici gioielli in musica, e tenendo in vita l’arte musicale di quel lontano periodo, facendo attenzione a non deformarne le linee. La formazione darà, quindi, ulteriore prova del suo talento con una dimostrazione “didattica” dei timbri vocali delle tre ragazze, quando la melodia differirà per ogni componente del gruppo, nonché del certosino lavoro di adattamento e di recupero di un sound originale, che segnò la swing era, padroneggiando il naturale senso del ritmo e l’equilibrato fraseggio jazzistico, emanando, così, un’irresistibile abbraccio sonoro, caratterizzato da giovialità e ironia. La rassegna continuerà il 6 agosto, con lo spettacolo “Napoli canta ancora” che vedrà
protagonista la chitarra di Espedito De Marino e il mandolino di Gianni Marcellini, in un tour di melodie dall’’800 ai giorni d’oggi. Salerno e la Movida, tante le soluzioni di svago: Riapre il White Rabbit A Salerno la movida sembra essersi spostata verso il mare, sulla spiaggia di Santa Teresa infatti ogni sera si ritrovano a centinai i ragazzi. La strada di Via Roma resta comunque sempre ambita sebbene qualche serranda chiude, si trasforma e qualche altra riapre, come per il caso del pub White Rabbit. Sono tante le difficoltà che affrontano ristoratori e gestori dei Pub del centro da quando è venuto meno il parcheggio dove sta sorgendo il Crescent; ma la voglia e la caparbietà degli imprenditori spesso giovani Salernitani, lascia spazio alla passione e alle ambizioni lavorative. Il nuovo gestore del Pub e Ristorante Angelo Tesauro ci spiega le motivazioni di questa lunga assenza e le nuove prospettive per il futuro: “Volevamo metterci al passo con i tempi, ci voleva un restyling deciso, c’è una cucina nuova, siamo aperti a pranzo per il business lunch e la sera con un menù completamente rivisitato rispetto al passato, quindi si può usufruire del locale già dall’aperitivo alla cena, fino a tarda sera.” Come mai questo ritardo per riaprire il locale? “Abbiamo avuto qualche problema in fase di progettazione, tanto che è stato necessario cambiare i progettisti dopo
alcuni mesi che i lavori erano partiti, ed è stato necessario ricominciare da capo, questo succede quando subentrano nuovi soggetti.” “Siamo sempre White Rabbit ma con una maggiore cura rispetto ai prodotti, dopo 11 anni ci siamo aggiornati, così com eravamo all’avanguardia nel 2006 speriamo di esserlo anche adesso. C’è sempre il “barman” Manuel, punta di diamante del bar quindi la qualità è sempre la stessa.” Non resta che augurare un grande in bocca al lupo e visitare la pagina Facebook del locale per essere sempre aggiornati https://www.facebook.com/whiterabbitsalerno/?ref=br_rs Creatiwa studio
Manca il numero legale, salta il Consiglio. L’opposizione: «Benincasa si dimetta» I componenti della maggioranza non ci sono, manca il numero legale per approvare i debiti fuori bilancio e il Comune di Vietri sul Mare si ritrova con una nuova gatta da pelare, dopo i recenti “smottamenti” in giunta che hanno costretto l’amministrazione ad affidarsi ad un assessore esterno e due ex consiglieri d’opposizione (Borrelli e Granozi) per proseguire la propria attività. La minoranza, infatti, ha chiesto le dimissioni del sindaco Francesco Benincasa dopo quanto accaduto in aula consiliare. Il caos sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio approda direttamente sulla scrivania del prefetto di Salerno, Salvatore Malfi. Con una nota e lui indirizzata (inviata anche al presidente del Consiglio comunale Vincenzo Alfano e al segretario generale e responsabile della Trasparenza e Anticorruzione Carmine Giovanni Imbimbo), i consiglieri comunale d’opposizione di Vietri sul Mare, Mario Pagano, Antonietta Raimondi, Annalaura Raimondi, Antonella Scannapieco e Alessio Serretiello, hanno portato a conoscenza di quanto accaduto nel pomeriggio di ieri durante la riunione dell’assise cittadina. Seduta di Consiglio che proprio i consiglieri di minoranza hanno abbandonato intorno alle 15, dopo la richiesta di verifica di numero legale.«All’atto della verifica del numero legale – si legge nel documento – avviata dal segretario generale Carmine Imbimbo, è stata invece deliberata una sospensione del Consiglio comunale alle ore 14.40, votata solamente dai 6 consiglieri comunali presenti in quel momento (Marcello Civale, Giovanni De Simone, Angela Infante, Vincenzo Alfano e Massimiliano Granozi, nonché il sindaco Francesco Benincasa). Sospensione che riteniamo invalida e, quindi, già sufficiente a sciogliere la seduta, sia perché era stata richiesta la
sussistenza del numero legale sia perché il regolamento prevede che “Il Consiglio comunale non può deliberare se non interviene la presenza di almeno sei consiglieri comunali più il sindaco”». Insomma, per deliberare sarebbe stata necessaria la presenza di un consigliere in più. Ma per i consiglieri comunali d’opposizione, da biasimare è anche il comportamento del segretario generale che – si legge ancora nel documento inviato in prefettura – «in nostra presenza non ha inteso sottoscrivere lo scioglimento della seduta». Per questo, dunque, è stata richiesta una verifica di tutti gli atti adottati alla presenza di soli sei consiglieri comunali, sindaco compreso. «Purtroppo – affermano Pagano, Raimondi, Raimondi, Scannapieco e Serretiello – la nuova maggioranza del Comune di Vietri sul Mare, diversa da quella ufficialmente uscita dalle urne, e quindi non legittimata dal voto dei cittadini ma scaturita solamente da un accordo trasversale tra gruppi politici, finalizzato al mantenimento dello status quo, non è riuscita ad approvare il riequilibrio di bilancio, atto fondamentale di gestione amministrativa, per mancanza del numero legale». «Ancora una volta – dicono i consiglieri comunali d’opposizione – siamo costretti a constatare la mancanza di coesione all’interno dell’attuale maggioranza, i cui stessi componenti non si presentano ad una seduta cruciale per la vita politico-amministrativa del paese. I consiglieri di opposizione invitano il sindaco a prendere coscienza di ciò che è accaduto, che si traduce in assenza di governabilità e pertanto ne chiedono le dimissioni, per il rispetto che si deve alla cittadinanza, per senso di responsabilità ed onestà intellettuale».
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