Ecco perchè non ho vaccinato mio figlio

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Ecco perchè non ho vaccinato mio figlio
«Ecco perchè non ho vaccinato
mio figlio»
Pina Ferro

Angelo P. ha deciso di non vaccinare suo figlio, una decisione
assunta non per caso. La decisione cominciò a prendere forma
prima della nascita del figlio. Poi si è documentato è ciò che
era na ipotesi si concretizzò come un rifiuto a sottoporre il
figlio alle vaccinazioni. «Prima della nascita di mio figlio
qualcuno interno all’ospedale dove eravamo seguiti ci aveva
ufficiosamente messo in guardia dai vaccini e non solo. Dopo
la sua nascita ci siamo trovati a dover prendere una decisione
e allora ci siamo informati con diversi testi e confrontati
con qualche medico. Il risultato è stata la scelta, allora,
per nulla facile di non vaccinare. Con mia moglie eravamo
molto preoccupati perché alcuni medici erano contrari, alcuni
favorevoli e un pediatra di Salerno mi disse “ci sono pochi
vaccini 2-3 secondo me da fare, altri no e aggiunse oggi si
tende a vaccinare anche per la signora della porta a fianco!
Ecco ci siamo quasi arrivati. Siamo giunti infine alla
decisione informata di non vaccinare. Dico informata in quanto
nella maggior parte dei casi i genitori che decidono di
vaccinare non sono informati, ne si informano autonomamente.
Proprio l’informazione dovrebbe essere obbligo dell’Asl,
informazione da dare ai genitori per consentire di fare una
scelta consapevole e libera. Invece oggi la vaccinazione viene
data da accettare come fosse un dogma. Sono fermamente
convinto che molti genitori non sottoporrebbero i propri figli
ai vaccini con le modalità e tempi fin’ora adottate,
figuriamoci alla luce della nuova legge, se avessero un minimo
di informazioni». Informarsi, significa, a suo dire prendere
davvero coscienza? «Le paure che vengono fuori non appena si
inizia a prendere informazioni sono quelle per le reazioni
avverse non così rare come ci dicono, reazioni che molto
Ecco perchè non ho vaccinato mio figlio
spesso non si riesce a far riconoscere, reazioni che sono
riportate nei bugiardini (e immaginate quanto piacere ha il
produttore a doverle inserire). Altra paura è la presenza di
elementi inquinanti nella composizione del vaccino. Inquinanti
non così “normali” o innocui. Mi riferisco a mercurio,
alluminio, formaldeide, nanoparticelle, virus, cellule animali
e umane da feti abortito, ecc. E non si dica che sono
affermazioni non vere o presenti in quantitativi non nocivi.
Stiamo parlando di neonati di 2-3 mesi di vita ai quali
farebbe molto male un po di buon cibo! Ma non ci preoccupiamo
di ciò che potrebbero causare loro queste sostanze altamente
tossiche anche per un adulto in quantitativi modestissimi. A
quanti bambini viene fatta una corretta anamnesi prima di
sottoporlo alla pratica? Quanti bambini in una situazione di
normalità avrebbero avuto contemporaneamente 3-4-8 malattie
esantematiche, anzi insieme le esantematiche e altre che non
prenderanno mai (tetano, epatite, ecc). Come potrebbe un
neonato prendere l’epatite visto che non ha rapporti sessuali,
non abbisogna di dentista e non scambia siringhe? Andando poi
ad approfondire ne vengono fuori dati e fatti mostruosi che
non lasciano spazio a dubbi! Senza voler cadere nel
complottismo ci rendiamo conto di ciò che viene affermato dal
ministro della salute pro tempore? Basterebbe vagliare i dati
Istat (non definibili fake news) per rendersi conto che ogni
giorno muoiono decine di persone per malattie legate al cuore,
tumori ecc, mentre non muore nessuno per epidemie di morbillo
o altre malattie esantematiche come viene riferito dai media.
Perché, mi chiedo, il governo non investe in direzione della
riduzione delle prime cause di morte in Italia? Alla luce dei
fatti accaduti negli ultimi mesi ad alcuni medici che non
hanno mai detto di essere contrari alle vaccinazioni ma
semplicemente di informarsi e scegliere possiamo ancora
fidarci della classe medica che di fatto è ricattata e non
libera di esprimersi liberamente?Ci rendiamo conto che alla
luce di questa nuova norma i genitori lasciano decidere ad
estranei chi può mettere le mani sui propri figli? Mio figlio
non lo tocca nessuno, ve lo assicuro!».
Ecco perchè non ho vaccinato mio figlio
10eLotto: a                   Salerno             vinti
80mila euro
Il “10eLOTTO”si conferma un gioco di successo. Nel concorso
del 1 agosto 2017 sono state oltre3 milioni e 677 mila le
giocate vincenti.

Il 10eLotto, tra gli altri, ha premiatoSalerno, con una
vincite di 79.787 euro; Borgo Stazione frazione del comune
diMontecosaro (provincia di Macerata) e Besana in Brianza
(provincia di Monza e della Brianza) con due vincite di 53.191
euro; Palermo con una vincita di 31.914 euro.

     La vincita realizzata a Salerno è stata ottenuta presso
     la ricevitoria della sig. Luigi Santoro in Via
     Sichelmanno Pastena. Il fortunato giocatore ha
     confrontato in diretta sul monitor della ricevitoria i
     10 numeri giocati con i 20 numeri estratti indovinandone
     9. Inoltre ha centrato anche il Numero “Oro”.

Investe e uccide cagnolino
con l’auto, poi fugge
Alla guida di un’auto ha investito un cagnolino, poi morto, e
non si è fermato. E’ accaduto nella tarda mattinata sul
Lungomare Colombo, a Mercatello in una zona da sempre nota per
numerosi incidenti. Il cane pare stesse attraversando la
strada quando è stato travolto da un’auto in corsa che ha poi
Ecco perchè non ho vaccinato mio figlio
proseguito la propria corsa. La scena non è passata
inosservata ad alcuni bagnanti che hanno allertato i soccorsi
ma quando sono giunti sul posto i medici veterinari per il
cane non c’era già più nulla da fare. L’animale è stato poi
coperto con un cartone e trasportato fuori dalla sede
stradale. Sul luogo anche i Carabinieri mentre si sta cercando
di rintracciare il conducente dell’auto: in questi casi sono
previste pesanti sanzioni.

Scafati. Farmacie comunali,
verso lo scioglimento del
Consorzio
Di Adriano Falanga

La commissione straordinaria insiste: bisogna considerare la
possibilità di scioglimento del Consorzio Farmaceutico
Comunale. Rendono poco e costano molto, secondo l’opinione
della triade prefettizia che guida il Comune di Scafati,
principale socio del consorzio. Nel corso dell’assemblea dei
soci del 15 giugno, sono stati forniti gli atti di indirizzo
per la predisposizione del nuovo piano industriale,
propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione del
triennio 2017-2019. Presenti i comuni di Capaccio, Cava Dei
Tirreni, Eboli, Salerno e Scafati. Quest’ultimo, da solo,
sfiora il 50% dell’intero capitale sociale del Consorzio. Ed è
proprio il prefetto Gerardina Basilicata a stilare un preciso
pacchetto di pacchetto ai soci presenti. Si parte dalla
razionalizzazione       dei   costi    del   personale,     la
razionalizzazione degli immobili di proprietà, passando per la
vendita delle farmacie di via Aquino a Scafati e via S. Visco
a Salerno. La prefetto chiede anche un’incentivazione di
alcuni servizi, quali la consegna domiciliare dei farmaci e
dei servizi diagnostici, e soprattutto la revisione degli
orari di apertura al pubblico delle farmacie, per contenere i
costi del personale. E’ già nota infatti la decisione di
abolire il servizio notturno offerto dalla farmacia del centro
Plaza a Scafati. Una disposizione che vedrà il via quasi
certamente dal 1° settembre. Ma ad essere messe in discussione
sono anche le performances di ogni singola farmacia del Cfi.
Qui la triade commissariale scafatese chiede la valutazione
soggettiva di ogni struttura, in termini consuntivi e
previsionali, chiedendo ai comuni consorziati di valutare le
ipotesi di proroga ovvero di scioglimento dell’ente alla
scadenza del febbraio 2018. L’uscita del Comune di Scafati
andrebbe a comportare la perdita di cinque farmacie su 19,
incidendo in maniera netta sulla sopravvivenza finanziaria del
consorzio.

                       Ed è questa un’ipotesi che prende
                       sempre più piede, soprattutto alla luce
                       delle disposizioni vincolanti contenute
                       nel piano di riequilibrio decennale che
                       ha permesso al comune scafatese di
                       evitare il dissesto finanziario. Misure
                       di contenimento della spesa, tra cui un
                       netto taglio alle partecipate e agli
                       enti partecipati. Quanto al destino
                       delle 5 farmacie comunali presenti sul
territorio scafatese, l’ipotesi è la loro alienazione, totale
o parziale. Un’operazione che potrebbe anche comportare il
rischio di un’eventuale “opa” speculativa da parte di soggetti
intenzionati a rilevare strutture improduttive (o meglio la
loro licenza) per rilanciarle in pompa magna, dopo averle
acquistate a buon prezzo. Polemiche da Pasquale Aliberti:
chiusura della farmacia è una decisione dei commissari perché
la stessa ha un costo che viene ripartito sul comune di
Scafati ma anche sugli altri comuni del Consorzio. Era l’unica
farmacia del Consorzio farmaceutico ad avere il servizio H24
che abbiamo preteso e che c’è stato con garbo accordato anche
dagli altri comuni in questi anni perché Scafati è il Comune
che ha più quote nell’ambito di questo Consorzio. È una
baggianata la vicenda del dissesto e del predissesto anzi
avevamo un deficit strutturale dal quale nel 2016 siamo
rientrati>>.

SANTOCCHIO: NO ALLA VENDITA SI ALLA PROROGA

                       . Mario Santocchio, ex
                       consigliere comunale di opposizione,
                       si     dice     d’accordo      sulla
                       razionalizzazione dei costi, ma senza
                       uscire del Cfi. E indica la sua
                       “ricetta”: . Non solo restare, ma
anche far “pesare” la quota di maggioranza detenuta, perché,
secondo l’esponente Fdi: . Quanto alla prossima
chiusura della farmacia notturna, Santocchio accusa:
continuano ad avere benefici da quel malgoverno>>. Secondo
Santocchio la farmacia h24 era pienamente produttiva quando si
trovava in via Passanti, al confine con Boscoreale. Una
redditività sfumata e scomparsa quando, per volontà della
precedente amministrazione comunale, la struttura fu
trasferita in via Aquino, a due passi dalla residenza dell’ex
sindaco. Ufficialmente per motivi logistici, tra cui la
presenza di un parcheggio per le auto. > o meglio, dare il benservito agli scafatesi Andrea
Inserra (presidente) e Filippo Accardi (componente).

Vaccini.  I  disturbi,  lo
psicoloco e le alterazioni
del tatto
Pina Ferro

«Ero fermamente convinta della bontà dei vaccini, poi ho fatto
i conti con la lo stare male dei miei figli e allora qualcosa
è davvero cambiato nelle mie valutazioni». A parlare è
Mirella, salernitana, anche lei come tante altre mamme parla
dell’esperienza che ha vissuto in prima persona e che oggi
l’ha portata ad avere un’idea ben precisa sui vaccini. «In
passato ero assolutamente convinta della bontà dei vaccini, ed
infatti feci fare al mio primo figlio non solo i vaccini
obbligatori, ma anche quelli consigliati. Nel contempo non
riuscivo a capire perché il bambino manifestasse tutta una
serie di inspiegabili disturbi. Tali disturbi si acuirono
soprattutto all’età di 5 anni e mezzo, cioè subito dopo il
richiamo dell’esavalente e del richiamo morbillo-rosolia-
parotite (che gli furono somministrati contemporaneamente)».
In che senso, cosa accadde? «Dopo il richiamo dei 5 anni e
mezzo il bambino trascinò una gamba per circa 3 settimane e in
seguito a ciò disimparò a scendere bene le scale, per
riprendere a farlo normalmente soltanto dopo un anno. Inoltre
cominciò ad avere attacchi di panico, crisi di rabbia,
disturbi del comportamento sociale. Non abbiamo mai associato
la cosa ai vaccini, dunque, portammo il bambino da una
psicologa, che lo seguì per circa due anni, con alcuni
miglioramenti del comportamento sociale. Il bambino, inoltre,
mostrava tutta una serie di comportamenti che la psicologa
considerava “oppositivi”, ma che in seguito abbiamo scoperto
essere alterazioni del senso del tatto: provava dolore quando
gli venivano spazzolati i capelli; faceva resistenza a tocchi
affettuosi che non venissero dai genitori o dai parenti più
stretti (a volte pure con noi!); si “puliva” quando veniva
baciato; il getto della doccia sulla pelle era per lui una
tortura; rifiutava di indossare abiti rigidi o con tessuti non
fini, maglioni col collo aderente, jeans, cappelli, cinture;
evitava i giochi “che sporcano” come il fango, l’acqua, la
colla, poltiglie, ecc…; evitava l’esposizione della pelle al
sole; rifiutava di camminare scalzo e di togliersi i calzini
perfino in estate; provava dolore quando gli si tagliavano le
unghie di mani e piedi. Comparvero anche altre alterazioni
sensoriali: come difficoltà nel succhiare, leccare, sputare.
Problemi che da piccolo non aveva avuto, infatti era stato
allattato al seno senza alcun problema fino all’età di 11
mesi». Dunque il suo bimbo prima di quel momento non provava
dolore o i fastidi elencati? «Tutti questi disturbi non erano
presenti fin da piccolissimo, ma sono comparsi durante la
prima infanzia, aumentando tantissimo a 5 anni e mezzo. Tali
problemi si sono poi molto attenuati con il passare del tempo,
ma non sono del tutto spariti neppure adesso che il ragazzo ha
12 anni. Io sono convinta che i problemi siano iniziati con le
vaccinazioni della prima infanzia, ma che negli anni si
stavano risolvendo, per poi ritornare a causa del richiamo dei
5 anni e mezzo. Ho cominciato a capire il ruolo dei vaccini in
tutto questo, quando anche la mia seconda figlia, a 5 anni e
mezzo, fece il richiamo dell’esavalente. A lei non feci fare
contemporaneamente anche il richiamo morbillo-rosolia-
parotite, facoltativo, perché nelle dosi precedenti dei
vaccini aveva manifestato forti reazioni, con febbre molto
alta, fino a 41. La bambina, da piccola, inoltre aveva avuto
difficoltà nell’iniziare a parlare, esprimendosi a lungo con
un linguaggio confuso, ma tra i 4 e i 5 anni la cosa si era
risolta e aveva cominciato ad esprimersi in modo chiaro». E,
poi cosa accadde? «Ebbene, dal giorno successivo al richiamo
dei 5 anni e mezzo, ricominciò a mostrare disturbi del
linguaggio, si esprimeva in maniera incomprensibile e ciò andò
avanti per due settimane, poi le venne la febbre a 41 per 5
giorni, e non scendeva neppure con la tachipirina. Al termine
dei 5 giorni, le passò la febbre e ricominciò a parlare. In
quei cinque giorni io avrò perso dieci anni di vita! Trascorsi
un’intera notte ai piedi del suo letto a pregare Dio di
prendere me e non lei…. A quel punto capii che i problemi dei
miei figli derivavano proprio dai vaccini e mi ripromisi di
non fargliene fare mai più. Adesso arriva la legge Lorenzin ed
io mi sento costantemente come se avessi ingoiato un chilo di
piombo…! La nostra terza bambina ha 16 mesi. Considerando
tutto quello che era accaduto ai fratelli, avevo deciso di
farle fare soltanto le vaccinazioni obbligatorie. Ma dopo la
terza dose dell’esavalente, che ha fatto 3 mesi fa, ha
cominciato anche lei ad avere disturbi: dopo il vaccino ha
pianto per due giorni, e, in seguito, per circa due settimane,
all’improvviso lanciava urla fortissime, per poi calmarsi
subito dopo, e lo faceva perfino nel sonno. Abbiamo attribuito
tali urla a fortissimi dolori addominali ed ho notato che dal
giorno della terza dose di vaccino la bambina è diventata
stitica e lo è ancora adesso, nonostante siano passati più di
tre mesi. Dopo 15-20 giorni i dolori addominali sono regrediti
da sé, ma ora naturalmente ho paura di farle somministrare
tante altre dosi di vaccino, perché ho notato che nei miei
figli gli effetti collaterali aumentano di volta in volta con
la somministrazione di nuove dosi. Mi è anche tornato alla
mente che anche il mio primo figlio, dopo la terza dose
dell’esavalente, ebbe una fortissima stitichezza, che si è
protratta per anni, arrivando al punto che in alcuni periodi
riusciva ad andare in bagno solo una volta alla settimana… E i
lassativi peggioravano la situazione, perché gli causavano
forti dolori addominali e un’enorme frustrazione. Ora il
nostro primo figlio ha 12 anni e i suoi disturbi sono andati
lentamente scomparendo. E’ un ragazzo felice, va benissimo a
scuola. Ma durante l’adolescenza sarebbe previsto un altro
richiamo… che ovviamente non potrò mai fargli fare! La nostra
seconda figlia ha 9 anni, e per i motivi sopra menzionati non
ha fatto il richiamo morbillo-rosolia-parotite, che invece ora
è divenuto obbligatorio. Non so cosa fare, oltre che pregare
costantemente la Madonna che il suo Cuore Immacolato trionfi e
che i politici ed i medici aprano finalmente gli occhi sul
male che fanno alle persone ignare. I miei figli non sono
certo gli unici ad aver avuto reazioni avverse. Ogni giorno
sui social network leggo post di genitori preoccupati, proprio
perché anche i loro figli hanno avuto problemi anche molto
gravi in seguito alle vaccinazioni. La maggior parte di noi
non ha neppure segnalato le reazioni all’Aifa, perché non
sapevamo che si potesse fare. Non ci è mai stato detto. Io non
sapevo neppure cosa fosse l’Aifa. E i pediatri si guardano
bene dal segnalare, forse per timore di essere tacciati di
“anti-vaccinismo” ed essere radiati dall’albo. Il nostro
pediatra, addirittura, nega qualsiasi nesso dei problemi dei
miei figli con i vaccini, nonostante nel caso della nostra
seconda figlia il nesso sia stato evidente. Inoltre, se
davvero ci fosse un’epidemia di morbillo, perché bisognerebbe
obbligare tutti a vaccinarsi anche contro rosolia e parotite?
E perfino contro la varicella? La verità è che le “gare di
appalto” delle ditte farmaceutiche sono state vinte dai
vaccini polivalenti, quindi le Asl non hanno vaccini
monovalenti. Ma tutto questo non ha nulla a che vedere con la
salute dei bambini».
Robert Glasper e il progetto
“Artscience”
Domani alle ore 21 l’artista con il suo gruppo Experiment, si
esibirà nella cornice delle Basiliche Paleocristiane di
Cimitile, presentando il suo ultimo lavoro, ospite della XXII
edizione di Pomigliano jazz

Di OLGA CHIEFFI

Entra nel vivo Pomigliano Jazz 2017 con i suoi grandi concerti
di musica jazz anche gratuiti., rinnovando la sua formula che
presenta tanti interessanti concerti tra Pomigliano D’Arco, e
vari centri del vesuviano e del nolano. Sono infatti previsti
dei live tra l’Anfiteatro di Romano di Avella, il Gran Cono
del Vesuvio e altri luoghi splendidi della terra partenopea.
Tra gli artisti presenti ci saranno sia italiani che stranieri
al Pomigliano Jazz e tra questi Enrico Pieranunzi con Marco
Zurzolo e Rosario Giuliani, il trio Gianluca Petrella, Eivind
Aarset e Michele Rabbia e poi gli americani Robert Glasper e
Gregory Porter e tanti altri. Spazio anche al buon cibo del
territorio con l’appuntamento “Note di gusto”, dove i
coltivatori locali proporranno i lori prodotti interpretati
dai cuochi e pizzaioli di “Slow Food Vesuvio e Agro Nolano” e
non mancheranno anche visite guidate e spettacoli per bambini
a cura de “I Teatrini”. Domani alle ore 21 sarà Robert Glasper
e gli Experiment, con Mark Colenburg alla batteria, Casey
Benjamin al sassofono e vocoder, Burniss Traviss II al basso e
Mike Severson alla chitarra, ad esibirsi nella cornice delle
Basiliche Paleocristiane di Cimitile, presentando il suo
ultimo lavoro “Artscience” il suo ultimo lavoro pubblicato lo
scorso settembre, che riesce a cogliere il meglio della
contemporaneità, spaziando tra sonorità differenti, con
naturalezza e coerenza assolute. Con sonorità evidentemente
soul e jazz, è questo, un elaborato esperimento che mescola le
dinamiche e le sonorità classiche dei due generi
precedentemente citati alla fusion e all’ambient, fino
a contaminarsi con suoni tipici dell’elettronica. Strumento
protagonista, assolutamente indiscusso, è la tastiera che crea
le principali melodie, ora di sottofondo, ora dominanti, in
brani che vivono della bellezza creata dal tocco delle mani di
Glasper, degli accenti, dei delicati equilibri, costruiti al
millesimo. Si parla di equilibrio, di sperimentazione, di far
entrare, a volte prepotentemente un sound insolito in un
genere difficile, ma che riesce ad adeguarsi bene ad ogni
influenza. Non si tratta di musica semplice, del classico
intro, strofa, ritornello e poi repeat. Ogni brano è un
discorso a sé, capace di vivere di vita propria pur non
perdendo d’occhio lo sguardo d’insieme, caratterizzati da
complesse ritmiche e le citazioni – figlie di una madre jazz
–, ma altamente destabilizzanti e in un cortocircuito
inesauribile di trame, visioni e azzardi.

Scafati. Più Europa, arrivano
14 milioni di euro per 12
opere in sospeso. C’è anche
il Polo Scolastico
Di Adriano Falanga

Buone nuove per la città di Scafati, dalla Regione Campania
via libera al rifinanziamento del Piu Europa. Sarà completato
anche il Polo Scolastico. Il Presidente Vincenzo De Luca e i
commissari prefettizi del Comune di Scafati hanno firmato ieri
a Palazzo Santa Lucia il protocollo che riprogramma gli
interventi per circa 14 milioni previsti dal programma “PIU
EUROPA”. La proposta di riprogrammazione prevede la messa in
sicurezza di 12 progetti, non completati al 31/12/2015,
mediante l’utilizzo delle rinvenienze maturate a seguito di
rimborso di spese certificate sui progetti originariamente
finanziati con altre risorse e conformi al POR per un
ammontare pari ad € 10.209.195,47 ed € 3.782.144,41 sulle
risorse della programmazione FESR 2014/2020 da ammettere a
finanziamento con successivo Decreto. I progetti che saranno
completati sono: “Polo scolastico di via Oberdan” del valore
di € 13.913.076,16 di cui € 3.782.144,41 sulle risorse della
programmazione FESR 2014/2020 da ammettere a finanziamento con
successivo Decreto ed € 8.874.058,87 provenienti da
compensazione di risorse conformi al POR; “Area attrezzata in
Via della Resistenza” del valore di € 500.000
interamente provenienti da compensazione di risorse conformi
al POR; “Riqualificazione quartiere Vetrai lotto I” del valore
di € 284.041,35 di cui       € 12.947,13 provenienti       da
compensazione di risorse     conformi al POR; “Lavori      di
riqualificazione del tratto stradale di via San Pietro” del
valore di € 148.272,93 di cui € 70.000 provenienti da
compensazione di risorse conformi al POR;

                                “Lavori    di   adeguamento
                             antincendio di alcune Scuole di
                             proprietà comunale” del valore
                             di € 347.097,81 di cui €
                             13.236,66    provenienti     da
                             compensazione     di   risorse
                             conformi al POR; “Lavori di
                             manutenzione    ai   paramenti
                             esterni della scuola media
                             statale    di    Via   Martiri
                             D’Ungheria” del valore di €
                             448.092,93 di cui € 16.615,52
provenienti da compensazione di risorse conformi al POR;
“Lavori di manutenzione ai paramenti esterni della Scuola
Media “San Pietro-Samuele Falco” del valore di € 256.092,24 di
cui € 4.736,67 provenienti da compensazione di risorse
conformi al POR; “Lavori di Ristrutturazione del Rifugio
municipale dei cani”del valore di € 381.787,07 di cui €
6.600,62 provenienti da compensazione di risorse conformi al
POR; “Progetto di messa in sicurezza delle Sedi stradali in
prossimità degli edifici pubblici siti sul territorio della
città di Scafati” del valore di € 592.486,20 di cui € 170.000
provenienti da compensazione di risorse conformi al
POR;“Realizzazione variante alla via Oberdan” del valore di €
434.053,45 di cui € 9.000 provenienti da compensazione di
risorse conformi al POR; “Riqualificazione urbana ed
interventi di messa in sicurezza nel territorio della Città di
Scafati – Lotto I” del valore di € 1.594.077,94 di cui €
402.000 provenienti da compensazione di risorse conformi al
POR; “Riqualificazione urbana ed interventi di messa in
sicurezza nel territorio della Città di Scafati – Lotto
II” del valore di € 1.237.133,82 di cui € 130.000 provenienti
da compensazione di risorse conformi al POR.

Le Vocal Harmonies                                delle
Martucci Sisters
Le sorelle delle Swing e il loro Maestro Carlo Lomanto
mercoledì 2 agosto in Piazza Duomo a Cava de’ Tirreni, ospiti
della XX edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia in
tour firmati da Antonia Willburger

Di OLGA CHIEFFI
Saranno le sorelle dello Swing, le Martucci Sisters & Carlo
Lomanto, loro mentore, a continuare domani sera, alle ore 21,
sul sacrato del Duomo di Cava de’ Tirreni, la riflessione
della XX edizione dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia in
Tour” firmati da Antonia Willburger, sul canto e la vocalità
nel jazz. Il trio vocale, composto da Cristina Cafiero, Chiara
Della Monica e Fortunata Manzo, sarà accompagnato dallo stesso
loro maestro Carlo Lomanto, in doppia veste di crooner e
chitarrista, unitamente a Bruno Manente al pianoforte e
Vladimiro Celenta alla batteria, latori di quelle armonie
vocali nate negli anni trenta e sviluppatesi nel raffinato
vocalese, giunto fino ai nostri giorni. Tre voci ricche di
mille sfumature differenti e piene di swing, in un unicum dal
sapore vintage che incontra la freschezza e la modernità delle
tre giovani donne. Ispirate e influenzate da famosi gruppi
vocali come The Andrews Sisters, o le Boswell Sisters e il
Trio Lescano, il repertorio attinge allo swing degli anni
Quaranta e Cinquanta, ma include arrangiamenti di brani
contemporanei in chiave moderna, creando un mondo che unisce e
attraversa diverse generazioni per mezzo dell’ armonizzazione
in close harmony , ovvero di una disposizione delle note di un
accordo su un’estensione ristretta. Sostanzialmente, con la
libertà e la modernità attuale, le ragazze rivisitano la
grande eredità lasciata dai famosi trii che hanno
rivoluzionato il mondo del canto attivi nella prima metà del
secolo breve, creando , spesso autentici gioielli in musica, e
tenendo in vita l’arte musicale di quel lontano periodo,
facendo attenzione a non deformarne le linee. La formazione
darà, quindi, ulteriore prova del suo talento con una
dimostrazione “didattica” dei timbri vocali delle tre ragazze,
quando la melodia differirà per ogni componente del gruppo,
nonché del certosino lavoro di adattamento e di recupero di un
sound originale, che segnò la swing era, padroneggiando il
naturale senso del ritmo e l’equilibrato fraseggio jazzistico,
emanando, così, un’irresistibile abbraccio sonoro,
caratterizzato da giovialità e ironia. La rassegna continuerà
il 6 agosto, con lo spettacolo “Napoli canta ancora” che vedrà
protagonista la chitarra di Espedito De Marino e il mandolino
di Gianni Marcellini, in un tour di melodie dall’’800 ai
giorni d’oggi.

Salerno e la Movida, tante le
soluzioni di svago: Riapre il
White Rabbit
A Salerno la movida sembra essersi spostata verso il mare,
sulla spiaggia di Santa Teresa infatti ogni sera si ritrovano
a centinai i ragazzi.
La strada di Via Roma resta comunque sempre ambita sebbene
qualche serranda chiude, si trasforma e qualche altra riapre,
come per il caso del pub White Rabbit.
Sono tante le difficoltà che affrontano ristoratori e gestori
dei Pub del centro da quando è venuto meno il parcheggio dove
sta sorgendo il Crescent; ma la voglia e la caparbietà degli
imprenditori spesso giovani Salernitani, lascia spazio alla
passione e alle ambizioni lavorative.

Il nuovo gestore del Pub e Ristorante Angelo Tesauro ci spiega
le motivazioni di questa lunga assenza e le nuove prospettive
per il futuro: “Volevamo metterci al passo con i tempi, ci
voleva un restyling deciso, c’è una cucina nuova, siamo aperti
a pranzo per il business lunch e la sera con un menù
completamente rivisitato rispetto al passato, quindi si può
usufruire del locale già dall’aperitivo alla cena, fino a
tarda sera.”

Come mai questo ritardo per riaprire il locale?
“Abbiamo avuto qualche problema in fase di progettazione,
tanto che è stato necessario cambiare i progettisti dopo
alcuni mesi che i lavori erano partiti, ed è stato necessario
ricominciare da capo, questo succede quando subentrano nuovi
soggetti.”
“Siamo sempre White Rabbit ma con una maggiore cura rispetto
ai prodotti, dopo 11 anni ci siamo aggiornati, così com
eravamo all’avanguardia nel 2006 speriamo di esserlo anche
adesso. C’è sempre il “barman” Manuel, punta di diamante del
bar quindi la qualità è sempre la stessa.”

Non resta che augurare un grande in bocca al lupo e visitare
la pagina Facebook del locale per essere sempre aggiornati
 https://www.facebook.com/whiterabbitsalerno/?ref=br_rs

                                              Creatiwa studio
Manca il numero legale, salta
il Consiglio. L’opposizione:
«Benincasa si dimetta»
I componenti della maggioranza non ci sono, manca il numero
legale per approvare i debiti fuori bilancio e il Comune di
Vietri sul Mare si ritrova con una nuova gatta da pelare, dopo
i recenti “smottamenti” in giunta che hanno costretto
l’amministrazione ad affidarsi ad un assessore esterno e due
ex consiglieri d’opposizione (Borrelli e Granozi) per
proseguire la propria attività. La minoranza, infatti, ha
chiesto le dimissioni del sindaco Francesco Benincasa dopo
quanto accaduto in aula consiliare. Il caos sul riconoscimento
dei debiti fuori bilancio approda direttamente sulla scrivania
del prefetto di Salerno, Salvatore Malfi. Con una nota e lui
indirizzata (inviata anche al presidente del Consiglio
comunale Vincenzo Alfano e al segretario generale e
responsabile della Trasparenza e Anticorruzione Carmine
Giovanni Imbimbo), i consiglieri comunale d’opposizione di
Vietri sul Mare, Mario Pagano, Antonietta Raimondi, Annalaura
Raimondi, Antonella Scannapieco e Alessio Serretiello, hanno
portato a conoscenza di quanto accaduto nel pomeriggio di ieri
durante la riunione dell’assise cittadina. Seduta di Consiglio
che proprio i consiglieri di minoranza hanno abbandonato
intorno alle 15, dopo la richiesta di verifica di numero
legale.«All’atto della verifica del numero legale – si legge
nel documento – avviata dal segretario generale Carmine
Imbimbo, è stata invece deliberata una sospensione del
Consiglio comunale alle ore 14.40, votata solamente dai 6
consiglieri comunali presenti in quel momento (Marcello
Civale, Giovanni De Simone, Angela Infante, Vincenzo Alfano e
Massimiliano Granozi, nonché il sindaco Francesco Benincasa).
Sospensione che riteniamo invalida e, quindi, già sufficiente
a sciogliere la seduta, sia perché era stata richiesta la
sussistenza del numero legale sia perché il regolamento
prevede che “Il Consiglio comunale non può deliberare se non
interviene la presenza di almeno sei consiglieri comunali più
il sindaco”». Insomma, per deliberare sarebbe stata necessaria
la presenza di un consigliere in più. Ma per i consiglieri
comunali d’opposizione, da biasimare è anche il comportamento
del segretario generale che – si legge ancora nel documento
inviato in prefettura – «in nostra presenza non ha inteso
sottoscrivere lo scioglimento della seduta». Per questo,
dunque, è stata richiesta una verifica di tutti gli atti
adottati alla presenza di soli sei consiglieri comunali,
sindaco compreso. «Purtroppo – affermano Pagano, Raimondi,
Raimondi, Scannapieco e Serretiello – la nuova maggioranza del
Comune di Vietri sul Mare, diversa da quella ufficialmente
uscita dalle urne, e quindi non legittimata dal voto dei
cittadini ma scaturita solamente da un accordo trasversale tra
gruppi politici, finalizzato al mantenimento dello status quo,
non è riuscita ad approvare il riequilibrio di bilancio, atto
fondamentale di gestione amministrativa, per mancanza del
numero legale». «Ancora una volta – dicono i consiglieri
comunali d’opposizione – siamo costretti a constatare la
mancanza di coesione all’interno dell’attuale maggioranza, i
cui stessi componenti non si presentano ad una seduta cruciale
per la vita politico-amministrativa del paese. I consiglieri
di opposizione invitano il sindaco a prendere coscienza di ciò
che è accaduto, che si traduce in assenza di governabilità e
pertanto ne chiedono le dimissioni, per il rispetto che si
deve alla cittadinanza, per senso di responsabilità ed onestà
intellettuale».
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