Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta

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Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
Lariano, vigilessa investita
con l’auto da anziano che
aveva parcheggiato in divieto
di sosta

Marocco Responsabile (CISL FP Roma
Capitale e Rieti): “Il sindaco si
costituisca   parte   civile   nel
processo”
Una nuova aggressione nei confronti di un agente della Polizia
Locale di Lariano
colpevole di voler far rispettare le regole e le norme del
Codice della Strada ad un
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
conducente. E’ Michele Marocco Responsabile del Dipartimento
Funzioni Locali della CISL FP Roma Capitale e Rieti a
raccontare come sono andati i fatti.

“Nella giornata di venerdì scorso durante un normale controllo
da parte di un agente della Polizia Locale ad un veicolo
condotto da un uomo che a seguito della richiesta dei
documenti, per una reiterata infrazione al Codice della
Strada, ha messo in moto l’auto urtando la donna agente della
Polizia Locale di Lariano buttandola a terra procurandole
lesioni con prognosi di sette giorni.
L’uomo poi risulterebbe stato arrestato dai Carabinieri per
lesioni e resistenza a
pubblico ufficiale e sarebbe ora in attesa di giudizio.
Un’incomprensibile aggressività     generata   dal   non    voler
rispettare quelle regole del
vivere civile che la Polizia Locale cerca di far applicare. Il
comportamento non
legittimo legato addirittura alla      violenza,     il   mancato
rispetto delle norme, soprattutto
nei confronti delle donne e degli uomini che indossano una
divisa, che
rappresentano lo Stato ed hanno il compito di far osservare le
leggi, non può essere
in alcun modo più tollerato.
Nessuno potrà mai dimenticare l’encomiabile lavoro in questo
anno di pandemia
svolto dalle donne egli uomini della Polizia Locale, per i
controlli svolti sull’intero
territorio nazionale al fine di limitare il contagio da
COVID-19.
Chiediamo pertanto al Sindaco di Lariano di costituirsi parte
civile nel processo nei
confronti di chi si è reso colpevole di questi atti e di
mettere in campo tutte le
iniziative adeguate a far sì che gli appartenenti alla Polizia
Locale di Lariano
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
possano lavorare in sicurezza esercitando le loro funzioni per
il rispetto delle norme
che tutti, nessuno escluso, dovrebbero rispettare, con
l’auspicio che al più presto gli
appartenenti alla Polizia Locale possano essere equiparati ai
fini assistenziali,
previdenziali e fiscali alle forze di polizia ad ordinamento
statale, con
l’approvazione di una nuova Legge Quadro oramai divenuta
improcrastinabile.
Esprimo a nome della CISL FP di Roma Capitale e Rieti la piena
solidarietà alla
collega ed a tutto il Comando della Polizia Locale di
Lariano”.

Frascati, al via il marzo
delle      donne       delle
Associazioni Tuscolane
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
In un momento di difficoltà nazionale e locale, a causa della
pandemia da Covid-19, una parte delle associazioni di Frascati
presenta una serie di iniziative per rendere omaggio alla
donna. Sono 11 gli appuntamenti programmati, con inizio l’8
marzo e chiusura il 30. Tutti gli eventi saranno trasmessi in
diretta live sulle pagine Facebook delle associazioni
coinvolte. Il cartellone si intitola: «Marzo delle donne delle
Associazioni Tuscolane» ed è stato pensato per dare un segnale
di resilienza alla città e di organizzazione dal basso. A
realizzare le iniziative di questa piccola rassegna culturale
sono le associazioni Approdo di Turan, Di terra e di parole,
Ettore Apollonj, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti,
Note Blu, SiparioAperto e il Circolo Femminile di Amicizia
Europea (CFAE). Gli eventi sono coordinati dall’Associazione
Chi Sarà di Scena APS, che per favorire la realizzazione di
alcuni eventi metterà a disposizione la propria piattaforma
Zoom.
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
«Come Associazioni Culturali di Frascati vogliamo lanciare un
messaggio forte, sottolineando quanto sia importante per noi
dare continuità ad una serie di progetti culturali anche in
questo difficile momento di pandemia – dichiara Tommaso
Mascherucci, che ha coordinato il cartellone di eventi -. Per
noi è molto importante poter svolgere la nostra attività in
favore della nostra amatissima città, anche se sfortunatamente
ricollocati ad agire in remoto. Ringrazio tutte le realtà
associative che hanno aderito a questa iniziativa dedicata
alla donna e ci daremo da fare per far sì che questa
collaborazione dal basso, tra tutti coloro che fanno cultura,
possa continuare anche nei mesi a venire».

Lun 8 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni
“L’Uomo nero non esiste” presentazione del libro di Simona De
Cupis
corti teatrali adattamento e regia di Tommaso Mascherucci
interventi delle Associazioni Di terra e Di Parole          e
SiparioAperto
Evento cura di Chi sarà di scena APS

Mar 9 ore 16 – Pag. Facebook delle associazioni
Abbi cura di te di Susanna Tamaro
Adattamento e Regia di Laura Teodori
Corti e monologhi teatrali a cura di SiparioAperto Teatro

Mer 10 ore 16,00 – Pag. Facebook delle associazioni
Le capitali europee, femminile plurale
A cura del CFAEAE

Ven 12 ore 18,30 – Pag. Facebook delle Associazioni
DONNE NOIR. Donne autrici di genere giallo/noir nella cultura
di oggi
Livia Frigiotti dialoga con Letizia Triches, Cecilia Lavopa,
Livia Sambrotta, Lucia Tilde Ingrosso
NOIR IN VILLA Associazione Culturale Ettore Apollonj

Mer 17 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni
Lariano, vigilessa investita con l'auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta
Vitamina D. Come Donna
Incontri digitali a cura delle associazioni
Approdo di Turan, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti

Ven 19 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni
Clemente VIII Aldobrandini e Beatrice Cenci
Regia e adattamento del corto teatrale di Tommaso Mascherucci
in collaborazione con Centro Studi e Documentazioni Storiche
Frascati
Interviene il CFAE.

Lun 22 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni
Tre video monologhi ironici in omaggio a Franca Valeri
Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro

Mar 23 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni
Storie di donne a lieto fine.
A cura del CFAE

Ven 26 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni
La scatola di latta. Presentazione del romanzo di Matilde
Ventura.
A cura dell’Ass. Di terra e di parole

Dom 28 ore 11,30 – Pag. Facebook delle associazioni
Musica en plein air nel giardino di Givenchy
Concerto a cura dell’Ass. Note Blu

Mar 30 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni
Quattro video monologhi ironici di Stefano Benni
Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro
Milano, trovata bimba di due
anni morta in casa e madre in
stato di incoscienza

MILANO – Una bimba di due anni trovata morta in casa, a
Cisliano, dai Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso.

Verso l’una di questa notte i militari, attivati dal 112, sono
entrati attraverso la finestra nell’abitazione, in quanto la
porta di ingresso risultava chiusa dall’interno e nessuno
rispondeva, dove è stata trovata la piccola priva di vita e la
madre in stato di incoscienza.

La donna è stata trasportata all’ospedale di Magenta dove si
trova attualmente piantonata dai Carabinieri.

Sul posto, oltre ai Carabinieri del Nucleo Investigativo e
della Compagnia Abbiategrasso, il Pubblico Ministero della
Procura di Pavia, dott. Roberto Vincenzo Oreste Valli, ed il
medico legale.

Al momento non sono note le cause della morta della piccola,
che non presenta evidenti segni di violenza sul corpo.
Castel Gandolfo, quei massi
che incombono sulle teste dei
cittadini:   di   chi  è   la
competenza per mettere in
sicurezza l’area?

Nella relazione della Città Metropolitana
si legge che potrebbero verificarsi altri
crolli. Il terreno da mettere in
sicurezza è pubblico o privato?
CASTEL GANDOLFO (RM) – Ancora nessun intervento è stato
effettuato per mettere in sicurezza il costone in piazzale dei
Giochi Olimpici a Castel Gandolfo, di fronte il lungolago,
dove a gennaio del 2019 un enorme masso è crollato dal costone
fermandosi per miracolo, grazie a delle alberature instabili
che hanno trattenuto la caduta, a pochi centimetri dal bar
chiosco sottostante, si è sfiorata la tragedia, mentre era
aperto con il personale che lavorava all’interno.

Se non ci fossero state quelle alberature definite dai tecnici
di “scarsa consistenza” ci sarebbero stati dei morti.
Ciononostante la questione così grave sembra essere finita nel
dimenticatoio e questo pericolo che incombe con altre grandi
rocce, che potrebbero staccarsi da un momento all’altro,
continua a “minacciare” e pendere sulle teste di visitatori
ignari del pericolo cui potenzialmente sono esposti.

Infatti, ci sono migliaia di persone che nel fine settimana
transitano su quel piazzale, vicino delle transenne che non
servono sicuramente ad evitare che un masso di peperino,
qualora si stacchi dal costone, possa travolgerli.
Nonostante dalla relazione del Comune si evinca che il grosso
masso si sia staccato da un terreno di un privato (una
società), in questi due anni la situazione non è sembrata
essere così chiara e le pertinenze, secondo quanto emerso in
seguito, sembrerebbero essere di più soggetti (Comune e
privato? ).

La domanda è molto semplice: il masso si
è staccato da un terreno pubblico o
privato?
Per levare ogni dubbio, in questi giorni, la proprietà del
chiosco ha richiesto che venga stabilito dal Tribunale di chi
sia la competenza per poter capire chi deve porre rimedio a
questo grosso pericolo incombente per l’incolumità pubblica
che, lo ricordiamo, solo per una questione di fortuna non ha
prodotto altri episodi.
Tra qualche giorno si dovrebbe conoscere
l’esito    dell’accertamento    tecnico
preventivo richiesto
Come da relazione del geometra Pieragostini del Comune di
Castel Gandolfo in merito al sopralluogo del 16 gennaio 2019,
si legge che un grosso masso di peperino si era staccato dal
costone sovrastante l’attività commerciale. L’area del
distacco è stata individuata al foglio 2 particella 150 che
come si legge dalla relazione del geometra comunale è di
proprietà di una società con sede a Castel Gandolfo.

Il geometra a seguito dell’intervento
suggerisce anche al Comune di emettere
una ordinanza a salvaguardia della
pubblica incolumità e “preservazione dei
beni”
C’è anche una relazione di sopralluogo dei tecnici
specializzati della Città Metropolitana da cui si legge che
“la caduta è avvenuta da una parte rocciosa situata a circa 15
metri più in alto rispetto alla quota di arresto del grande
masso”. Si legge ancora “la scarpata rocciosa da cui è
avvenuto il distacco è segnalata come orlo di scarpata di
frana nella cartografia relativa all’inventario dei fenomeni
franosi.

Veniamo a conoscenza inoltre che si tratta di terreni
superficiali alterati e argillificati dove la presenza di
vegetazione e arbusti aggrava la situazione perché ha prodotto
delle fratture e destabilizzato il costone.

Nella relazione della Città Metropolitana
si legge che potrebbero verificarsi altri
crolli

Nello specifico sono state “individuate due diverse porzioni
di roccia completamente dislocate e a rischio crollo”. Si sono
poi evidenziate le condizioni di pericolosità in cui versa
l’intera parete, “l’area in esame – leggiamo ancora nella
relazione dei tecnici della Città Metropolitana – è
caratterizzata dall’innesco di fenomeni di crollo di roccia a
rapido innesco e sviluppo in grado di mobilizzare volumi di
roccia e detriti anche potenzialmente notevoli e capaci di
minacciare la stabilità complessiva del settore in analisi e
di comportare un rischio indotto molto elevato per beni e
persone. Per risanare il tratto in esame lungo circa 100 metri
è necessario intervenire rapidamente eliminando il pericolo
che gli elementi tufacei posti in equilibrio instabile possano
staccarsi dalla parete verticale….”.

Infine la Città Metropolitana elenca una serie di interventi
quali la bonifica delle pietre, l’applicazione di una rete
metallica e la realizzazione di un fosso di guardia collegato
con le opere idrauliche e i tecnici dicono espressamente che
le indicazioni dettate sono finalizzate alla salvaguardia
dell’incolumità pubblica e preme anche sulla necessità di
effettuare ulteriori studi specifici e approfondimenti.

Le relazioni messe nero su bianco parlano di un pericolo
grandissimo. Adesso con l’accertamento delle responsabilità e
competenze bisognerà quanto prima provvedere a salvaguardare
la pubblica incolumità.

Antidroga:   in   manette 4
persone tra Acilia, Ponte
Galeria e Vitinia

OSTIA (RM) – Proseguono i servizi antidroga dei Carabinieri di
Ostia sul tratto di litorale di competenza: nelle ultime 48
ore sono state arrestate 4 persone, una è stata denunciata
piede libero.
I Carabinieri della Stazione di Acilia, che da alcuni giorni
avevano notato un insolito fermento nei pressi dell’abitazione
di una 19enne, pregiudicata del posto, nella giornata di ieri
hanno fatto scattare un blitz nel corso del quale è stata
eseguita un’approfondita perquisizione. L’attività ha
consentito di recuperare 7 panetti di hashish del peso
complessivo di circa 1 Kg nascosto in cantina. La ragazza-
pusher è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari in
attesa dell’udienza di convalida.

In manette è finito anche un 55enne di Ponte Galeria: i
Carabinieri, che da alcuni giorni lo stavano tenendo sotto
controllo, avendo il fondato sospetto che l’uomo potesse
detenere nel proprio appartamento delle sostanze illegali,
hanno deciso di attuare un controllo. L’uomo, alla vista degli
uomini dell’Arma, ha reagito, dapprima spintonandoli, poi
tentando di svuotare nello scarico del lavandino della cucina
il contenuto di un involucro in plastica, successivamente
rivelatasi cocaina. Dopo aver bloccato il 51enne, i
Carabinieri hanno potuto perquisire l’intero immobile: durante
le attività sono state rinvenute e sequestrate numerose dosi
di cocaina, hashish e marijuana, oltre al materiale per la
pesa ed il confezionamento delle dosi e la somma di oltre
7.000 euro, ritenuto provento dell’illecita attività. Il
pusher è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di
processo.

Un 18enne di Vitinia, incensurato, è finito dei guai dopo
essere stato fermato da una pattuglia della locale Stazione
Carabinieri mentre si trovava, insieme ad un coetaneo, a bordo
della sua minicar. Il giovane, alla vista dei militari, ha
tentato di gettare dal finestrino un piccolo involucro, ma il
suo gesto non è sfuggito ai Carabinieri che lo hanno
recuperato, verificando che all’interno era contenuta una
modica quantità di hashish. La successiva perquisizione,
estesa anche all’abitazione del giovane, ha consentito di
sequestrare altre dosi della stessa sostanza. Il ragazzo è
stato denunciato a piede libero, mentre la droga ed il
restante materiale rinvenuto è stato sequestrato.

Infine, su disposizione della Procura della Repubblica di
Roma, i Carabinieri di Ostia hanno arrestato e accompagnato in
carcere 2 pregiudicati – uno residente ad Acilia e l’altro a
Ponte Galeria – già sottoposti agli arresti domiciliari,
poiché condannati in via definitiva per reati inerenti gli
stupefacenti, oltre che contro la persona e il patrimonio. I
due malviventi sono stati portati, rispettivamente, nelle
carceri di Viterbo e Velletri, dove sconteranno poco meno di 1
anno di reclusione.

Milano e hinterland, gli
irriducibili del Covid: tra
feste     clandestine     e
assembramenti i Carabinieri
denunciano 32 persone
MILANO – Anche il sabato appena trascorso ha fatto registrare
numerosi interventi da parte dei Carabinieri a seguito di
assembramenti, feste clandestine e violazione dei decreti da
parte di titolari di esercizi pubblici.

Nel tardo pomeriggio di sabato 6 marzo, alle ore 18:00 circa,
personale della Stazione Carabinieri di Castano Primo e del
N.O.R. della Compagnia di Legnano, hanno proceduto al
controllo di un bar sito in piazza Sant’Ambrogio a Vanzaghello
e di un altro in via Villoresi a Turbigo in quanto al loro
interno venivano trovate rispettivamente 4 e 6 persone
assembrate ed intente a consumare bevande. Entrambi i locali
venivano quindi temporaneamente chiusi per 5 giorni ed i 10
avventori venivano sanzionati amministrativamente per le
violazioni delle disposizioni in materia di contenimento del
contagio.

Alle 19:00 circa dello stesso giorno, a Cormano, i Carabinieri
della locale Stazione hanno sanzionato 3 ragazzi, facenti
parte di un gruppo più ampio di persone allontanatesi
velocemente all’arrivo degli operanti, che erano assembrati
presso la stazione F.N. Milano. Uno dei ragazzi inoltre, un
16enne italiano, è stato trovato in possesso di 0.34 gr. di
hashish e quindi segnalato quale assuntore di sostanze
stupefacenti.

Anche a Cologno Monzese in via Visconti, alle ore 20:00 circa
di ieri, i Carabinieri della locale Tenenza, con l’ausilio di
personale della Polizia Locale, hanno proceduto al controllo
di numerosi avventori trovati a stazionare nei pressi di un
minimarket di proprietà di un cittadino bengalese 37enne, che
è quindi stato sanzionato per aver consentito la
somministrazione di cibi e bevande nelle adiacenze del locale,
con sospensione e chiusura dell’attività per 5 giorni. Nel
complesso, al termine del controllo, sono state poi sanzionate
per assembramento e mancato utilizzo dei dispositivi di
protezione individuale, 8 persone.

Nella medesima serata, a Milano, personale della Compagnia
Milano P.ta Monforte e del Nucleo Radiomobile sono intervenuti
presso il parco “Metropolitana Cimiano” in quanto erano
pervenute al 112 varie segnalazioni di assembramenti. Giunti
sul posto, gli operanti hanno identificato e segnalato per
l’inosservanza delle misure anti – covid, 7 cittadini
sudamericani tra i 19 ed i 23 anni che si erano riuniti a
consumare alcolici insieme ad altre decine di giovani che sono
riusciti ad allontanarsi precipitosamente alla vista dei
Carabinieri.

Più tardi, alle ore 22:30 circa, i Carabinieri della Tenenza
di Cologno Monzese sono poi intervenuti in via Quattro Strade,
sanzionando 4 stranieri di origine moldava per la violazione
delle disposizioni sanitarie volte al contenimento del
contagio e violazione del coprifuoco ed inoltre per non aver
rispettato l’obbligo di indossare i previsti dispositivi di
protezione individuale.

In ultimo in via Milano a Bresso, all’1 circa di questa notte,
i Carabinieri della locale Stazione, dopo essere intervenuti
per segnalato assembramento, hanno denunciato in stato di
libertà per minaccia ed oltraggio a Pubblico Ufficiale due
italiani di 20 e 21 anni che si trovavano insieme ad un altro
soggetto ed in stato di alterazione dovuto all’abuso di
sostanze alcoliche. Alla vista dei militari si sono dati alla
fuga a piedi venendo però raggiunti e bloccati, durante le
successive fasi di identificazione i due hanno iniziato ad
inveire contro di loro con minacce e frasi oltraggiose. Tutti
e tre i giovani sono inoltre stati sanzionati per la
violazione delle norme anti – covid.

Roma, gli irriducibili del
Covid    tra   assembramenti
all’ombra del Gianicolo e
cene clandestine: proseguono
i controlli dei Carabinieri
ROMA – La scorsa sera, i Carabinieri del Comando Provinciale
di Roma hanno eseguito una serie di capillari controlli anti-
assembramento in tutta la Capitale e nelle piazze maggiormente
frequentate, al fine di far rispettare le misure per
fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nel pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia Roma San Pietro, sono intervenuti, in piazza
Garibaldi, per un assembramento di giovani.

I militari hanno identificato una comitiva di tredici studenti
intenti ad ascoltare musica ad alto volume tra alcune minicar
parcheggiate, senza mantenere il distanziamento interpersonale
di almeno un metro. Per tutta la comitiva sono scattate le
sanzioni amministrative di 400 euro cadauno, per un totale di
5.200 euro.

Verso le ore 21, i Carabinieri della Stazione Roma San Paolo,
hanno scoperto “una cena clandestina”, in un ristorante di via
Silvio D’amico. Entrati all’interno del locale, i militari
hanno sorpreso il cameriere mentre serviva ad un tavolo ed
hanno accertato la presenza di 7 avventori mentre consumavano
la cena.

I Carabinieri hanno fatto scattare subito le sanzioni previste
dalla normativa anti-covid, per il titolare del ristorante e
per i “clienti abusivi” che sono stati invitati a tornare
presso le proprie abitazioni, nonché hanno segnalato la
chiusura dell’attività, pena che va da 5 a 30 giorni di
chiusura.

Infine, i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno
sanzionato e chiuso per 5 giorni, un negozio di largo Giannina
Lilli.

I militari durante un controllo hanno appurato che il titolare
dell’attività commerciale, gestita da un cittadino del
Bangladesh, proseguiva la propria attività di somministrazione
di bevande alcoliche oltre l’orario consentito.

Caltanissetta,  sanzionato
locale in via Monaco: non
rispettava le prescrizioni
anti Covid
La Polizia di Stato, a seguito di controlli predisposti presso
gli esercizi commerciali, prevalentemente di somministrazione
di alimenti e bevande, al fine di verificare il rispetto delle
prescrizioni imposte dal Governo per contenere l’espandersi
della pandemia, ha sanzionato il titolare del bar denominato
“MEET CAFE’, sito a Caltanissetta in Via L.Monaco.

Nel corso del controllo, è stato accertato che all’interno dei
locali dell’attività in questione, dove erano presenti circa
un centinaio di avventori, distribuiti nei tavoli con posto a
sedere (in ottemperanza alle disposizioni impartite dalle
linee guida del D.P.C.M.), due tavoli risultavano essere
occupati da n.5 avventori anziché 4; identificati e
opportunamente interpellati riferivano di non essere congiunti
o conviventi.

Pertanto, si è proceduto alla contestazione della violazione
dell’art.1 comma 10 Lett. “GG” del D.P.C.M. del 14.01.2021
(aree gialle), con riferimento all’art. 4 comma 1 del D.L.
25.03.2020 n.19 convertito con Legge n.35 del 22.05.2020, che
prevede la sanzione amministrativa di euro 400,00 e la
contestuale    sanzione    accessoria   della   sospensione
dell’attività per giorni 5.

Si provvederà ad inoltrare alla competente Prefettura apposita
informativa per i provvedimenti successivi, che vorrà
adottare.
Sanremo, vincono i Maneskin.
Amadeus e Fiorello calano il
sipario. Caccia ai nuovi
conduttori

I Maneskin con il brano Zitti e buoni vincono il 71/o Festival
di Sanremo. Al secondo posto Francesca Michielin e Fedez con
Chiamami per nome, al terzo Ermal Meta con Un milione di cose
da dirti.

Questa la classifica finale        dei Big dal quarto al
ventiseiesimo posto: Colapesce     Dimartino, Irama, Willie
Peyote, Annalisa, Madame, Orietta Berti, Arisa, La
Rappresentante di Lista, Extraliscio feat. Davide Toffolo, Lo
Stato Sociale, Noemi, Malika Ayane, Fulminacci, Max Gazzè,
Fasma, Gaia, Coma_Cose, Ghemon, Francesco Renga, Gio Evan,
Bugo, Aiello, Random.

La serata finale del Festival di Sanremo si apre con la Banda
della Marina militare che esegue l’Inno di Mameli.

Fiorello rende omaggio a Little Tony, accompagnato in apertura
dalle coreografie ipnotiche degli Urban Theory, la dance crew
fenomeno dei social con oltre 600 milioni di visualizzazioni.

Gli Urban Theory si esibiscono in una suggestiva coreografia
caratterizzata dalla tecnica di ballo del tutting: danza
interpretativa contemporanea che si focalizza sull’abilità del
ballerino di creare posizioni geometriche e movimenti delle
dita delle mani. Un percorso straordinario quello degli Urban
Theory: partiti come una piccola scuola di danza del Ponente
Ligure, a Vallecrosia (IM). In pochissimi anni hanno bruciato
tutte le tappe possibili conquistando prima Federica
Pellegrini, durante la loro partecipazione a Italia’s Got
talent, che li ha premiati con un Golden Buzzer, e
successivamente Fiorello che li ha scelti come corpo di ballo
per il programma “Viva Rai Play!”. Fino alla chiamata di Jimmy
Fallon che li ha voluti in collegamento nel The Tonight Show.

Sul palco dell’Ariston Fiorello ironizza sul futuro di Sanremo
e scherza con Amadeus che ha escluso l’ipotesi di un festival
ter: “E’ finita l’avventura. Oggi sono rimasto basito: in
conferenza stampa hai detto che non farai il festival l’anno
prossimo. Ti capisco, perché è impegnativo, hai un’età, ma se
non lo fai tu finalmente sto in pace. In bocca al lupo a
quelli che verranno l’anno prossimo a fare il festival: vi
auguro questa platea piena, la galleria piena, il pubblico in
mezzo all’orchestra, milioni persone fuori dell’Ariston,
ospiti internazionali, ma vi deve andare malissimo, ve lo
auguro con tutto il cuore”. Finge di annunciare già il
vincitore: “Non posso venire qui alle 2 ad annunciarlo”,
sottolinea biascicando. “Ultima cosa. Mi ha chiamato
Franceschini, sai che noi della cultura abbiamo la chat, e mi
ha chiesto di ricordare che sono i 700 anni di Dante. Mi ha
chiesto di leggere qualcosa: ma io le cose le so a memoria,
declamo”. Recita l’incipit dell’Inferno, l’ultimo verso del
Paradiso e chiosa: “Quello che c’è in mezzo ve lo leggete voi
perché noi abbiamo 26 cantanti”.

“In attacco Zlatan e Ibra. Al centrocampo Fiorello, sarebbe un
bravissimo fantasista e il calcio senza fantasia non è bello.
In difesa l’orchestra, che ha difeso con i denti la forza
della musica”. E’ la formazione che Ibrahimovic ha portato per
la partita del festival di Sanremo. “E io?”, chiede Amadeus.
“Tu portiere, se non ti va bene vai in panchina, se no vai in
tribuna, se no vai a casa”. Nel ruolo dello stopper Ibra mette
Achille Lauro: “così mette paura agli avversari e stanno
lontano. Volevo fare lo scambio di maglia, ma non si può: è
sempre nudo”. Poi, guardando la giacca nerazzura di Ama,
ammette di avere fatto un errore: “non ho deciso io il colore
della tua giacca”.

Circeo, bando sui daini: di
dimette il presidente del
Parco Ricciardi
Si è dimesso il presidente del Parco nazionale del Circeo,
Antonio Ricciardi. Una decisione presa nell’infuriare delle
polemiche sui bandi che mandano a morire i daini che abitano
la Foresta demaniale del Circeo, dichiarata nel 1977 Riserva
della Biosfera tutelata dall’Unesco. L’Organizzazione
internazionale protezione animali (Oipa), che contestò
immediatamente la scelta dell’amministrazione del parco, torna
a chiedere l’annullamento dei bandi ora che l’ente, già senza
direttore, ora vede anche le dimissioni del presidente.

«Il Parco nazionale del Circeo con questi bandi, la cui
scadenza è stata inoltre prorogata di un mese, non ha
mantenuto gli impegni presi solo un anno fa, quando garantiva
un piano di contenimento incruento da portare avanti con le
sterilizzazioni», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo
Comparotto. «La scelta invece è stata quella di assegnare
anche ad aziende venatorie e alimentari i daini che catturerà
nella Foresta demaniale nell’ambito del Piano gestionale di
controllo del daino».

In particolare, il Consiglio direttivo dell’ente un anno fa
aveva ribadito che avrebbe attuato “tutte le possibilità, non
cruente e senza sparo, iscritte a vario titolo nel Piano per
raggiungere l’obiettivo della diminuzione della popolazione di
questa specie per ridurre la pressione sul territorio:
spostamenti interni ed esterni, verifica su efficacia di
sperimentazione farmaci immunocontraccettivi condivisa con
organi competenti”.

E invece sono stati pubblicati sul sito web del Parco tre
bandi per la cessione degli esemplari che saranno catturati.
Gli animali saranno ceduti rispettivamente ad aziende agri-
turistico-venatorie dove si pratica la caccia, ad allevamenti
a scopo alimentare, e a proprietari di recinti che abbiano le
caratteristiche idonee a ospitare gli esemplari a “scopo
ornamentale”.

Non solo. È stato reso noto che di recente il Parco ha
pubblicato anche un avviso pubblico per la formazione del
personale potrà sparare ai daini nella foresta demaniale.
Nella premessa si legge: “L’Ente PNC intende formare,
nell’ambito del Piano gestionale di controllo del daino,
personale di supporto per le operazioni propedeutiche allo
screening sanitario della popolazione, nonché quelle di
rimozione attiva della popolazione di daino all’interno
dell’Area protetta, ai sensi della vigente normativa, da
effettuarsi sia tramite cattura in vivo degli animali mediante
corral fissi o chiusini mobili, che con la tecnica
dell’abbattimento diretto tramite arma da fuoco a canna
rigata”.

Ora che il Parco del Circeo resta senza neppure il presidente,
faccia un passo indietro e diventi amico degli animali.

Acilia,             da       “Serra             Madre”
l’idea per rilanciare                                    il
florovivaismo

Il florovivaismo come settore strategico sul quale Coldiretti
sta lavorando per la sua valorizzazione, attraverso una serie
di azioni concrete, che vanno dalla semplificazione
burocratica, al potenziamento del comparto fitosanitario, fino
all’importanza strategica della corretta informazione ai
consumatori sull’origine dei prodotti. Sono solo alcuni dei
temi affrontati nel confronto “Dal verde privato alla foresta
urbana”, che si è svolto nell’azienda agricola Serra Madre ad
Acilia di Stefano Mangiante.

Presenti il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore
Prandini, con il suo vice e presidente di Coldiretti Lazio,
David Granieri. Al dibattito ha preso parte anche Romano
Magrini, Capo Area Gestione del Personale, Lavoro e Relazioni
Sindacali di Coldiretti, Nada Forbici, presidente di
Assofloro, Andrea Pellegatta, presidente della Società
Italiana di Arboricoltura, ma anche agronomi e tecnici del
settore e Massimo Marzoni, presidente di Anaci Lazio.

Ad aprire i lavori è stata Sara Paraluppi, Direttore di
Coldiretti Lazio. E proprio Coldiretti Lazio insieme ad
Assofloro ha voluto questo confronto che ha tracciato una
linea su quanto è stato fatto fino ad ora e fissato gli
obiettivi per il futuro.

“L’iniziativa nasce dall’esigenza di Coldiretti Lazio – ha
detto il presidente David Granieri – di occuparsi con
particolare attenzione dell’attività vivaistica, che è e
rimane un’attività agricola. Le esigenze del settore
florovivaistico sono anche le nostre e crediamo fortemente
nella sua evoluzione, che può vincere una serie di scommesse,
come quella della manutenzione urbana. L’amministrazione
comunale di Roma Capitale per la prima volta nel dipartimento
di manutenzione del verde ha istituito l’albo della
multifunzionalità. E dunque le aziende agricole possono
lavorare senza bando, ma ad incarico diretto, fino alla soglia
di 50 mila euro per le ditte individuali e 250 mila euro per
le società. Non è una soluzione, ma è un buon inizio”.

Il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, ricorda poi
un altro risultato raggiunto. “Abbiamo lavorato affinché
venisse attivata nel bilancio regionale una misura molto
importante – prosegue – riferita principalmente alla grande
distribuzione, ma anche ai commercianti, che varrà per tutti i
vivaisti della regione che avranno un ristoro del 30% per
l’acquisto di prodotti Made in Lazio”.

Una misura che segue il solco tracciato da Coldiretti come il
bonus ristorazione fortemente voluto dal presidente nazionale,
Ettore Prandini.

“Ci tenevo ad essere presente per sottolineare l’impegno che
Coldiretti sta mettendo in un settore strategico come è quello
florovivaistico – spiega il presidente Ettore Prandini –
Abbiamo presentato un piano legato al Recovery Plan per quanto
riguarda le piantumazioni di 50 milioni di piante, partendo
dalle città metropolitane, fino ad arrivare alle città con un
minor numero di residenti. Quello che stiamo chiedendo al
ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente è di coltivare e
produrre le piante in Italia, partendo dalla valorizzazione di
quelle autoctone”.

La forma naturale per combattere l’inquinamento è utilizzare
il verde come risorsa, ha ricordato il presidente nazionale di
Coldiretti, che ha citato anche alcuni studi realizzati sui
benefici che le piantumazioni possono apportare in termini
positivi per l’abbattimento delle temperature nel periodo
estivo, fino ad arrivare all’abbassamento di tre gradi e
dunque ad un maggior risparmio energetico. Stessa cosa per il
periodo invernale.

“Dobbiamo fare ancora tantissimo per il florovivaismo – ha
aggiunto Prandini – siamo solo all’inizio di un percorso che
comunque ci ha portato ad ottenere dei risultati notevoli che
vanno dal bonus verde, alla defiscalizzazione, alla
decontribuzione e a tutto quello che concerne le figure
professionali o il lavoro che si sta facendo in Europa anche
su temi più vasti. Una delle cose che vorremmo cercare di
attuare è una maggior valorizzazione dei certificati sulle
attività inquinanti”.

E sull’importanza delle figure professionali è intervenuta
anche Nada Forbici, presidente di Assofloro. “Gli alberi
cadono spesso a causa dell’incuria – spiega – ecco perché
bisogna avere figure all’altezza di curarli. Qualche anno fa
abbiamo intrapreso un lungo percorso per il riconoscimento
giuridico del manutentore del verde. Questo ha fatto si che
nel collegato agricolo 2016, fosse scritto l’art 12, che
determina quali sono i parametri tecnici per ricoprire questo
ruolo professionale. Da quel momento        non   ci   si   può
improvvisare manutentore del verde”.
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