MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro

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MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
TERRITORI
MUSICALI

            GIUGNO 2020 - NUMERO 0
MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
Numero Zero
                                               giugno 2020

                                                                               12
                       03
                                                                    di Walter De Dominicis
               di Franca Renzini                                              16
                       06

                                                                    di Mariantonietta Rufini
              di Marco Delfino                                                 20
                     09

            di Camillo De Felice                                        di Mario Valente
                     10                                                        23
                                                                        Montevergine
             di Pompeo Perrone                                     di Silvia Francesca Pietra

Aderisci al progetto

T     erritori Musicali nasce per rendere omag-
      gio a chi ha resistito al processo di spolia-
zione culturale prima ancora che materiale. A
                                                        e mosso discredito verso le identita caratteriz-
                                                        zanti soprattutto il Meridione.
                                                        Oggi e il momento del partito del PIL con la sua
chi ha saputo tramandare, di generazione in             bramosia di denaro e mercificazione di ogni
generazione, suoni, racconti, pratiche di vita          aspetto della vita, compreso quello culturale. La
quotidiana, tecniche di costruzione di strumenti        nostra battaglia sara un corpo a corpo contro
                                                        faccendieri, politici corrotti e imprenditori diso-
musicali e di lavoro. Eroi che non compaiono sui
                                                        nesti. Contro gli indifferenti alla bellezza. Contro
libri di storia, ma le cui gesta vengono prepoten-
                                                        chi vorrebbe appropriarsi dei beni pubblici per
temente dissepolte e riconosciute dalle comuni-
                                                        un uso speculativo. Contro chi manda in malora
ta locali. Spesso hanno vissuto sottotraccia, an-
                                                        le citta, i paesi, le campagne per poi appropriar-
nullati da una classe dirigente che per soggioga-
                                                        sene e gestirle come discariche e beni di consu-
re un popolo, lo ha privato dei suoi punti di rife-
                                                        mo usa e getta. Questa sara la nostra “missione”,
rimento piu rappresentativi. Andava attaccata           intorno a cui cerchiamo di costruire una rete di
l’identita, andava cancellata la lingua, poi le fe-     soggetti “alleati”, che vogliono condividere la
ste e i riti che scandivano i momenti di passag-        nostra stessa passione. A tutti chiediamo una
gio piu critici delle loro esistenze. Feste e rituali   mano, contributi redazionali, foto e, per chi puo’,
antichissimi, che testimoniano un rapporto in-          un sostegno economico. La rivista sara gratuita
tenso del mondo rurale con la natura. Una cultu-        e verra spedita su richiesta, compatibilmente
ra popolare che dopo l’unita d’Italia e stata mes-      con la generosita dei lettori. Ci sara una versio-
sa ai margini da una casa regnante e da una clas-       ne online per raggiungere anche i piu piccoli
se politica che, per sostenere uno sviluppo eco-        comuni e ci sara una versione cartacea per chi
nomico a favore del Settentrione, ha represso           ama ancora oggetti da maneggiare e conservare.

TM
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INTERVISTA

                                                                         Foto Franca Renzini

Incontro con Giovanna Marini
              C    i vediamo all’ex mattatoio, al bar della sora
                   Rosa, noto baluardo alle lusinghe della mo-
              dernita. Stessi arredi, stessi colori, stessi odori
              di sempre. Atmosfera intatta di un passato glo-
              rioso. Giovanna e gia qui e la guardo mentre si
              arraffa caffe d’orzo e tramezzino. Ci sediamo
              pigre nell’aria gia di primavera e chiedo a Gio-
              vanna quello che piu mi interessa. Piu della sua
              storia che, se uno vuole se la trova scritta in
              molti posti, anche sul suo sito…
              Giovanna come mai, quando si parla di te, si
              parla sempre e solo della cantante folk (vedi
              la Garzantina) o della ricercatrice? Insomma
              il tuo nome è legato a doppio filo alla canzo-
              ne popolare, ma soltanto a quella!
              In effetti amerei essere definita Musicista, mi
              risponde. E nessuno sa che la quasi totalita di
              quello che canto l’ho scritto io.

                                                                    Territori Musicali   3
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Mi sono diplomata in chitarra classica e poi per-
                                                                             fezionata con Andres Segovia. Ho studiato com-
                                                                             posizione per molto tempo ma senza terminare
                                                                             tutto il percorso. Diciamo che all’armonia e al
                                                                             contrappunto mi sono fermata e probabilmente
                                                                             non avrei scritto quello che scrivo se avessi con-
                                                                             tinuato. E poi a Milano con Roberto Leydi, con
                                                                             Gianni Bosio, Diego Carpitella, negli anni sessan-
                                                                             ta, scopro le mondine e la vera musica popolare.
                                                                             E mi guadagno il titolo di Pasionaria, che e quel-
                                                                             lo che forse mi irrita di piu. Nessuno immagina
                                                                             che alcuni dei brani che ho cantato in tutti que-
                                                                             sti anni sono dei veri falsi popolari. Li ho scritti
                                                                             io, la musica ma spesso anche i versi, perche
                                                                             quello che avevo a disposizione era frammenta-
                                                                             rio, accennato. Ti parlo di canzoni come Lu cac-
                                                                             ciatore Gaetano, Addio addio amore, Morte di
                                                                             Gesu o La terra nostra. Io scrivevo, il mio inte-
                                                                             resse era quello di raccontare attraverso la mu-
                                                                             sica e quello facevo. Non pensavo che la musica
                                                                             potesse essere di proprieta di qualcuno. Mi ri-
                                                                             cordo che un giorno Gianni Bosio mi parlo della
                         Non vorrei entrare nella folta schiera di chi si    SIAE e io non sapevo nemmeno che cos’era! Co-
                         lamenta ma mi sembra fuor di dubbio che una         sì, ecco la confusione. Gli studi classici e la musi-
                         donna e difficile chiamarla mae-                                       ca popolare. Due mondi appa-
                         stra o compositrice. Ho paura che                                      rentemente inconciliabili che
                         il fatto che compongo non interes-                                     Giovanna riesce a far convive-
                         si nessuno. Va detto che forse ho                                      re nello stesso istante. Saltan-
                         creato proprio io questa confusio-                                     do continuamente dall’uno
                         ne. Sono partita dagli studi classi-                                   all’altro senza darlo a vedere.
                         ci, vengo da una famiglia di musi-                                     Però ho un’altra domanda:
                         cisti. Mio padre (Giovanni Salviucci), era compo-   come mai, Giovanna, hai scelto di chiamarti
                         sitore e mia madre (Iditta Parpagliolo), compo-     Marini che è poi il cognome di tuo marito e
                         sitrice e direttrice d’orche stra. Mio padre e      non Salviucci?
                         morto molto giovane, io nemmeno l’ho cono-          Credo che sia stata una sorta di pudore. Il nome
                         sciuto, avevo allora pochi mesi.                    di mio padre era ancora conosciuto, non lo

4   Territori Musicali
MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
.
                                Foto Susanna Ruffini

                                                                                           Foto ACROBATESFILM

volevo utilizzare, non lo volevo intaccare. Il         E’ difficile anche per me mantenere il filo del
mondo nel quale mi stavo introducendo era              discorso. Resto aggrappata alle sensazioni e la
completamente diverso da quello dei miei geni-         guardo che si alza e si porta dietro gli allievi
tori. Adesso pero lo affianco, così a volte risulto    seduti fuori e gli ultimi ritardatari ancora nel
Marini-Salviucci. Ma non so quanti riescono a          bar. Tra poco c’e lezione… Rimango un momen-
collegare…                                             to al tavolo pieno di cartacce e bicchieri vuoti e
Io credo, Giovanna, che questo pudore tu lo            penso che sarebbe bello, adesso, scrivere di tutti
mantenga ancora, forse in altro modo. Mi               i lavori della compositrice Giovanna Salviucci
riferisco per esempio ai tuoi laboratori alla          Marini, a partire da La grande madre impazzita
Scuola Popolare di Musica di Testaccio.                a La ballata del carcere di Reading fino all’ulti-
A parte il laboratorio dei canti contadini, che        ma fatica Odissee per l’accademia Nico Pepe,
ormai sappiamo contenere alcuni falsi d’au-            quella di Pasolini. Sarebbe bello scrivere delle
tore, il Laboratorio degli Inni e Canti di lotta       musiche composte per i film. Iniziare dal Matri-
e di Lavoro, ha sempre e solo cantato canti di         monio degli alberi, per Folco Quilici nel ‘62 e
altri. E’ da poco che si affronta lo studio di         passare attraverso le collaborazioni con Maselli,
tuoi brani.                                            Loy, Brescia, Pietrangeli. Sarebbe bello, sì, ma
E’ vero, pero non lo trovavo elegante! Tenere un       abbiamo un piccolo spazio e i lavori sono così
laboratorio sui canti di lavoro e di lotta e poi       tanti che rischieremmo un elenco interminabile.
proporre i miei lavori mi sembrava di pessimo          A casa do un ultimo sguardo al sito di Giovanna,
gusto. Adesso ho visto grande entusiasmo nel           dove lei stessa ha scelto la frase che la descrive
coro e allora forse e un buon momento. Nel con-        “… la Marini e dissonante, e stridente, e offensi-
certo che la scuola fara al teatro Palladium, por-     va, e provocatoria. E’ un urlo a volte sgraziato e
teremo questi brani e alcuni anche con l’accom-        scomposto, ma sempre dall’altra parte del pote-
pagnamento della banda.                                re. Puo piacere o non piacere, ma questa e la sua
Si e fatto tardi. Mentre parlo con Giovanna con-       strada…” E’ vero, puo piacere e non piacere. Re-
tinuano a entrare persone, allievi, un attore,         sta pero il fatto che i suoi spettacoli hanno una
israeliano del suo ultimo spettacolo, un giorna-       forza dei gesti e delle parole che entra in profon-
lista di Radio 3, amici. Tutti sanno che prima         dita e che rende possibile, improvvisamente, un
della lezione Giovanna e qui, dalla sora Rosa.         sentire antico, e allo stesso tempo moderno.

                                                                                                             Territori Musicali   5
MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
VOCI DAI TERRITORI

                         Civitella Alfedena Folk Festival, il
                         "Festival degli affetti"

                         P    iu volte nel corso degli anni musicisti e fre-
                              quentatori hanno simpaticamente definito
                         la manifestazione "il Festival degli affetti”, pro-
                                                                               reagito che un "forestiero" portasse in quel pic-
                                                                               colo paese abruzzese di circa 300 abitanti un
                                                                               evento mu-sicale così particolare. Oggi possia-
                         babilmente per l'atmosfera amichevole e fami-         mo dire che, nonostante alcune difficolta supe-
                         gliare che in quel periodo (ultima settimana di       rate nel percorso, l'obiettivo e stato pienamente
                         agosto) si respira e per l'accoglienza che il paese   raggiunto. Gia dalla prima edizione il festival
                         offre. A Civitella Alfedena ci si sente un po’ come   prende corpo, anche se la programmazione e
                         a casa propria, come in una grande festa con          solo di tre giorni. Con il trascorrere degli anni si
                         tanti amici intorno. L'incarico ufficiale di orga-    arricchisce di attivita e cresce in tutti i suoi
                         nizzazione e direzione artistica del Festival arri-   aspetti. Dalla quinta edizione il programma e di
                         va nel 2001 ed e per me motivo di grande soddi-       una settimana piena con laboratori di giorno e
                         sfazione e la concreta possibilita di realizzare un   spettacoli la sera. Concerti serali: sicuramente
                         antico desiderio. In realta gia da qualche anno       la parte piu consistente e impegnativa da gesti-
                         prima, con mia moglie Tiziana, avevamo                re, sia dal lato organizzativo che economico.
                         "seminato" musica popolare nel paese attraver-        Nonostante che per alcune tipologie di concerti
                         so alcuni spettacoli e brevi laboratori tenuti dal    sarebbe stato piu adatto utilizzare uno spazio
                         gruppo musicale "Mantice" da noi fondato nel          all'aperto, si e scelto di utilizzare principalmen-
                         lontano 1989. L'idea era quella di riuscire a         te il teatro viste le imprevedibili condizioni at-
                         creare a Civitella Alfedena la stessa atmosfera       mosferiche che un paese a 1200 metri di altitu-
                         genuina che avevo vissuto partecipando in pas-        dine nell'ultima settimana di agosto puo offrire,
                         sato ad alcuni festival e feste tradizionali          non rinunciando comunque a rischiare per qual-
                         (Aquafondata, Montemarano ecc...) Cosciente           che situazione esterna. Il programma e quindi
                         che l'impresa non sarebbe stata semplice, sia         pensato favorendo un repertorio piu adatto
                         per l'inesperienza nel ruolo di direttore artisti-    all'ascolto. Le scelte musicali sono orientate a
                         co, sia per la poca conoscenza del luogo, degli       diversificare, per aree geografiche e tipologia di
                         abitanti, del loro pensiero e su come avrebbero       proposta, il piu possibile le serate.

6   Territori Musicali
MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
Il festival degli affetti

Con l’obiettivo di proporre al pubblico la piu         La tradizione vuole che, se le serenate sono gra-
ampia gamma di “filoni” che questo genere con-         dite, il padrone di casa offra da bere e da man-
tiene, dalla tradizione pura alla contaminazione,      giare e così ogni anno, come fuori programma,
dall’antico al moderno, dai gruppi storici alle        ma ormai diventato una tradizione, il paese of-
nuove giovani formazioni. Mai il "nome di ri-          fre a tutti i presenti vino, pasta e fagioli e una
chiamo" in ultima serata, ma un livello artistico      serie infinita di dolci fatti magistralmente in
livellato il piu possibile per tutte le serate. E      casa dai civitellesi. In questa magica atmosfera
quando frequentemente mi viene chiesto quale           si chiude il festival. Laboratori didattici: il fe-
sia la serata migliore, la mia risposta e sempre       stival nasce con la precisa intenzione di dare
"tutte". Elencare i 95 gruppi che si sono esibiti      l'opportunita al maggior numero di persone di
nel corso delle 19 edizioni sarebbe troppo lun-        poter accedere, nell'arco della giornata, ad una
go, quindi ne cito solo alcuni sperando che non        serie di attivita collaterali agli spettacoli serali.
me ne vogliano gli esclusi: Renato Borghetti,          Quindi gia dalla prima edizione vengono pro-
Bandadriatica, Calicanto, Uaragniaun, Bevano           grammati una serie di laboratori didattici. Oltre
Est, Orchestra Bailam, La Macina, Otello Profa-        ai quattro laboratori di base, canto, organetto,
zio, Daniele Sepe, Cordas et cannas, Banditalia-       tamburello e danza, a ogni edizione, in modo
na, Fratelli Mancuso, Novamusa, Orchestra delle        discontinuo e occasionale, altri se ne sono ag-
Dolomiti. Spettacoli caratterizzanti: due sono         giunti (zampogna, chitarra battente, ciaramella,
gli spettacoli che nel corso degli anni hanno ca-      mandolino, violino). Per alcuni laboratori, so-
ratterizzato il festival. La “Notte dei tamburi” e     pratutto quelli con maggior affluenza di iscritti,
le serenate. La Notte dei tamburi e un evento          spesso vengono utilizzati spazi all'aperto purche
che si ripete dalla prima edizione                                         le condizioni atmosferiche lo
del festival e si svolge piu o meno                                        permettano. Cio ha contribuito
così: c’e un corteo di musicisti e di                                      anche a renderli piu visibili
spettatori (che per l’occasione                                            agli occhi dei passanti occasio-
suonano anche loro), guidati da                                            nali che, incuriositi, spesso si
un trampoliere che suona una                                               trattengono compiaciuti ad
trombetta. Sul far della notte que-                                        ascoltare o vedere cosa stia
sto corteo attraversa le strade e                                          accadendo. Altre attività: nel
conduce le persone da un estremo                                           corso degli anni il festival si e
all’altro del paese, incontrando in ogni angolo        arricchito di altre attivita che hanno incremen-
che si presti, spettacoli musicali, eventi teatrali,   tato e impreziosito i programmi. Giocolieri, bu-
attrazioni, danze… Il paese si trasforma in una        rattinai, mimi, teatranti hanno presentato una
fiera delle meraviglie dove lo spazio e il tempo       serie di spettacoli pomeridiani per grandi e pic-
vengono messi al servizio della musica e della         cini. Sempre nei pomeriggi seminari di appro-
festa. Il percorso termina poi nella piazza princi-    fondimento su alcuni strumenti della tradizione
pale dove, ad attendere il corteo, c'e un gruppo       popolare, presentazioni di libri e dischi spesso
musicale che eseguira, fino a notte tarda, un          integrate con brevi performance musicali. Sono
repertorio adeguato per il coinvolgimento del          state avviate collaborazioni e gemellaggi con
pubblico alla danza. A chiusura del festival una       altri festival. Il primo con "la Marca Eurofolk",
serata dedicata alle serenate e canti d'amore. Si      un festival-concorso che si teneva a Maiolati
tiene in una caratteristica piazzetta e si sviluppa    Spontini (AN) dove per tre anni sono stato chia-
in due parti: la prima un concerto tenuto da un        mato come componente della giuria. Questo
gruppo musicale che esegue un repertorio a             gemellaggio mi ha dato anche l'opportunita di
tema, la seconda e lasciata alle libere esecuzio-      poter scegliere un gruppo giovane emergente da
ni. La serata si conclude attorno alla mezzanotte      inserire nel programma del festival. Successiva-
con alcune tipiche serenate locali.                    mente altri gemellaggi con il "Monsano Folk Fe-

                                                                                                               Territori Musicali   7
MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
Il festival degli affetti

                         stival" di Gastone Pietrucci e "Suoni della Mur-     te, accuratamente ponderate, mai imposte
                         gia" di Luigi Bolognese. In ultimo quest'anno        dall'alto e mai condizionate da amicizie, oppor-
                         con il "Majella Etno festival" di San Valentino in   tunismi o vantaggi di altro tipo, ma sempre mi-
                         Abruzzo Citeriore (PE) . Dal 2013 il festival e      rate alla ricerca della piu alta qualita musicale
                         media partners con la rivista folk Lineatrad.        possibile, alla funzionalita della programmazio-
                         Verdi Note: dal 2014 per tre edizioni abbiamo        ne e alla continua ricerca del nuovo, dell'origi-
                         inserito nel programma un concorso musicale          nale e spesso volutamente in controtendenza.
                         rivolto soprattutto ai gruppi emergenti. I vinci-    Questo in sintesi il racconto e la storia del Folk
                         tori si sono esibiti in uno scenario affascinante    Festival di Civitella Alfedena (AQ). Negli ultimi
                         ed incantevole immerso nella natura del Parco        due anni, la consistente riduzione di risorse eco-
                         Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, quale Rocca      nomiche a disposizione ha causato una, se pur
                         Intramonti in Camosciara. Affetti sonori: nel        breve, restrizione del periodo di programmazio-
                         2016 esce la pubblicazione per i primi 15 anni       ne. Lo sforzo che l'Amministrazione Comunale
                         del festival. Un libro che contiene la storia del    fa ogni anno per mantenere in vita il festival e
                         festival narrata attraverso racconti, testimo-       notevole. Le risorse economiche necessarie per
                         nianze, fotografie e con allegato un cd contenen-    la programmazione sono messe a disposizione
                         te ben 42 registrazioni live del festival. Dopo      esclusivamente dal Comune senza beneficiare di
                         festival: non e un evento programmato ma             contributi di alcun tipo. Nonostante la drastica
                         spesso dopo il concerto serale ci si ritrova a       riduzione, la qualita musicale e sempre stata
                         suonare e cantare liberamente fino a notte tarda     garantita grazie alla grande disponibilita della
                         davanti a un bicchiere di genzianella o ratafia.     "Rete degli affetti" che, pur di salvare il festival,
                         Tutte le attivita che si svolgono nel periodo del    ha accettato condizioni economiche particolari.
                         festival sono gratuite fatta eccezione solo per i    Il prossimo anno sara la ventesima edizione e
                         laboratori didattici che necessitano di un piccolo   speriamo di poterla festeggiare nei migliori dei
                         contributo di iscrizione. Per quanto riguarda le     modi. Siete tutti invitati a partecipare e sono
                         scelte musicali sono sempre state molto pensa-       sicuro che non ve ne pentirete.

8   Territori Musicali
MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
Canti e Cunti

“A NOTTE ‘E SAN GIUVANNE”
Il 24 giugno il calendario festeggia San Giovanni. Alcuni ritengono che questa giornata sia il vero sol-
stizio d’estate, dove il sole raggiunge la sua massima altezza dall’equatore. La tradizione vuole che
una ragazza illibata raccolga le noci per la preparazione del nocino. Le streghe si riuniscono a Bene-
vento per le loro pratiche alchemiche. Si fa il rito del piombo: piombo fuso si lascia cadere in un reci-
piente con dell’acqua, e in relazione alla forma assunta dal piombo solidificato, si pronostichera il me-
stiere dell’inoccupato. Si brucia l’erba secca e si raccoglie quella fresca come l’Iperico, detta anche
“Erba di San Giovanni”, la Ruta, la Salvia, tutte con proprieta curative…
La notte piu magica dell’anno.

                                                                                                            Territori Musicali   9
MUSICALI TERRITORI - Alta Terra di Lavoro
Canti e Cunti

        La favola di
        Marcolfino

                          T     anto tempo fa in un piccolo paese di mon-
                                tagna il tempo trascorreva lento e leggero
                          come un venticello. Le stagioni si alternavano e
                                                                                 tutte le direzioni, senza seguire una scia precisa
                                                                                 o un vento ben definito.
                                                                                 Si capì ben presto che quello non era un evento
                          le persone a volte litigavano e a volte si aiutava-    naturale, bensì un fatto eccezionale, catastrofi-
                          no, come sempre succede nei bei paesini di             co… magico.
                          montagna. Un bel giorno pero in questo paesino         - Che cosa possiamo fare? – cominciarono a
                          sereno giunse una nuvola. E vabbe, direte voi,         chiedersi gli abitanti del paese – Non possiamo
                          una nuvola che cosa vuoi che sia! No, il proble-       certo restare qui ad aspettare di morire dal fred-
                          ma e che questa nuvola era prepotente, si vede-        do… se continua così ci tocchera andar via e la-
                          va subito… si piazzo davanti al sole e comincio a      sciare le nostre case!
                          muoversi alla sua stessa velocita, in modo da
                                                                                 Pensa che ti ripensa, pensa che ti ripensa, ad un
                          coprirlo per tutto il giorno, per tutti i giorni. Il
                                                                                 certo punto si fecero avanti alcuni abitanti che
                          paese non riusciva piu a riscaldarsi con i raggi
                                                                                 avevano girato la regione e avevano sentito par-
                          del sole.
                                                                                 lare di un mago che veniva da lontano e che si
                          E poi? Poi le cose peggiorarono. La nuvola chia-
                                                                                 chiamava il mago Marcolfo, per gli amici Marcol-
                          mo, chissa come, altre nuvole ed altre ancora.
                                                                                 fino.
                          Dovevate vedere lo spettacolo: nuvole sempre
                          piu grosse e sempre piu scure che arrivavano da        - Chiamiamolo e facciamoci consigliare da lui!
                           tutte le direzioni, senza seguire una scia precisa    - E i soldi?

10   Territori Musicali
- Vedremo, qualcosa ci si inventera.                   perche il calore della musica ha la stessa natura
                                                       del calore dei suoi raggi!!
L’arrivo in paese del mago fu raccontato a lungo,
                                                       E solo una musica potente puo creare un varco
anche perche al suo seguito porto un notevole
                                                       nelle nuvole.
numero di collaboratori: musicisti, apprendisti
                                                       Allora Marcolfino convoco nel paesino il popolo
stregoni, incantatori di serpenti, fachiri, danza-
                                                       dei musicanti ed organizzo una “notte dei tam-
tori… Il mago, sempre circondato da questi stra-
                                                       buri”. La notte del venerdì, quando la strega si
ni personaggi, nei primi giorni percorse in lungo
                                                       allontanava dal paese per andare al sabba (la
e in largo il paesino piu e piu volte: studio per
                                                       danza delle streghe), un corteo di suonatori con
bene la situazione e alla fine capì.
                                                       i loro strumenti avrebbe dovuto aprire un varco
- Signori, quello che sta accadendo al vostro pae-
                                                       nelle nuvole… e per riuscire meglio, ci voleva un
sino e gia accaduto altrove ed e molto grave: e
                                                       gigante che con la sua altezza aprisse un solco
tutto opera di una strega malefica che ama le
                                                       nello strato di nuvoloni. Il gigante fu trovato in
grandi citta, il traffico, i palazzoni…. perche lì e
                                                       una regione remota, e appena arrivo, nel primo
piu facile controllare le persone e tenerle sotto il
                                                       venerdì utile, ci fu il rito. Il sabato il sole trovo
proprio dominio. Ecco allora che questa strega
                                                       un varco aperto nelle nuvole e dopo una setti-
distrugge i paesini come questo con una gran-
                                                       mana di freddo ci fu finalmente una giornata di
dissima tempesta. Le nuvole si stanno gia radu-
                                                       luce e di calore: la sera per festeggiare ci furono
nando, non abbiamo molto tempo.
                                                       canzoni per tutti gli innamorati. E la domenica il
- Ma cosa possiamo fare per sconfiggere le sue
                                                       paese ritorno finalmente alla sua vita felice.
magherie?
- C’e una sola forza che puo vincere la sua ma-        Attenti pero… la strega non si e rassegnata allo
gia… quella del Sole! Dobbiamo permettere al           stratagemma di Marcolfino ed e sempre lì, pron-
Sole di attraversare lo strato di nuvoloni che si e    ta a vendicarsi: ogni anno tocca reinventarsi il
creato… allora il pericolo si allontanera.             corteo musicale e nessuno puo immaginare cosa
- E come possiamo fare?                                succederebbe se la “Notte dei tamburi” finisse o
- Semplice, con la musica! Il sole ama la musica,      fosse messa a tacere!!

                                                                                                               Territori Musicali   11
REPORTAGE

                     Sicilia Folk Bike

                      L     ’esperienza condotta quest’anno da alcuni
                            bicituristi di Fiab Roma Ruotalibera e Folk
                      Media ha consentito di creare un connubio tra
                                                                             scito a percorrere e tracciare il percorso “Lomax
                                                                             Carpitella” di Km 220, che lascera un segno in-
                                                                             delebile nel ricordo dei partecipanti.
                      biciturismo e musica popolare, senza dimentica-
                      re l’enogastronomia, l’arte e la storia. Scopo del
                      viaggio in bicicletta e stato la conoscenza e la       Primo giorno
                      valorizzazione di alcune stupende cittadine sici-      Partiti dalla stazione di Enna, posizionata a 5 km
                      liane che si affacciano nel Parco delle Madonie        dal centro abitato (posto a 950 m s.l.m.), abbia-
                      tra Enna e Palermo. La tradizione musicale di          mo dovuto superare un dislivello di circa quat-
                      questi paesi si perde nel tempo ed e stata rivalu-     trocento metri per raggiungere il centro storico.
                      tata negli anni Cinquanta, quando il famoso et-        La serata e stata allietata da un concerto di mu-
                      nomusicologo statunitense Alan Lomax e il gio-         sica popolare con il duo di Davide Campisi, orga-
                      vane ricercatore Diego Carpitella decisero di          nizzato da Stefania Mancini, responsabile della
                      registrare i canti popolari della cultura siciliana.   condotta Slow Food di Enna. I giorni successivi,
                      Grazie alla felice intuizione di Giorgio Tupone,       lungo le strade del Parco delle Madonie, si e avu-
                      esperto di musica popolare e appassionato ci-          to modo di incontrare tantissimi abitanti felici e
                      cloturista, e stato organizzato un viaggio in bici     incuriositi di accogliere cicloturisti venuti da
                      nel cuore della Sicilia, che ha superato ogni          Roma con l’intenzione di promuovere una ciclo-
                      aspettativa. Con la collaborazione entusiasta di       via dedicata alla musica popolare. I luoghi visita-
                      alcuni soci di Fiab, che hanno voluto condivide-       ti, nei quali si e percepita una grande ricchezza
                      re il progetto “Sicilia Folk Bike”, il gruppo e riu-   svanita, hanno lasciato testimonianze del loro

12   Territori Musicali
passato con castelli, chiese, monumenti affasci-         Loco a un dibattito sulla musica popolare e la
nanti.                                                   nostra esperienza di cicloviaggiatori abbiamo
Secondo giorno                                           dovuto improvvisare un discorso relativo alle
Dopo una salita piuttosto impegnativa, abbiamo           importanti iniziative della Fiab per rendere il
raggiunto Calascibetta, una deliziosa cittadina          territorio attento alla mobilita sostenibile.
sorta in epoca bizantina nel VI secolo d.C. e forti-     All’incontro sono intervenuti Irene Ciappa della
ficata dagli arabi nel secolo IX. L’arrivo di ciclisti   Pro Loco e Giuseppe Giordano, dottore di ricer-
in questo paese quasi disabitato, ha suscitato           ca in “Storia e analisi delle culture musicali”
molto interesse soprattutto da parte di alcuni           dell’Universita di Palermo, che ha presentato il
adolescenti muniti di bicicletta che ci hanno gui-       suo libro “Ah, Nun cantu cchiu’ comu cantava!”,
dato in cima al paese, sovrastato dalla graziosa         dedicato alle tradizioni musicali di Alimena. La
basilica dedicata a San Pietro (Cappella Palati-         serata e proseguita con l’audizione del duo di
na). Scendendo verso valle, attratti dal famoso          musica popolare di Davide Campisi, percussio-
“Villaggio Bizantino” che si sviluppa lungo il val-      nista affermato e ricercatore autoriale di
lone Canalotto, si e potuto constatare che la            musica popolare siciliana. L’incontro si e con-
dominazione bizantina ha anticipato di qualche           cluso con un’ abbondante cena a buffet, offerta
secolo quella araba. Il villaggio e composto da          dalla Pro Loco, con assaggio di prodotti della
una serie di grotte scavate nella roccia calcarea        gastronomia locale.
in cui si distinguono chiese rupestri, colombari e       Terzo giorno
un antico palmento per la produzione del vino.           La mattina seguente, una giornata nuvolosa, ma
Nel proseguimento verso Alimena, lungo una               senza pioggia, ci siamo avviati in direzione
suggestiva strada chiusa al traffico automobili-         dell’itinerario. Dopo pochi chilometri, attratti
stico, siamo stati colti da una pioggia scrosciante      dal famoso caseificio Bonpietro, si e creduto
che ci ha accompagnato fino ad Alimena. Stanchi          opportuno compiere una sosta che ci ha fatto
e bagnati fino al midollo siamo corsi in albergo         apprezzare la raffinatezza dei diversi formaggi
per una doccia veloce, un cambio d’abito e una           locali. Continuando su un percorso in saliscendi
corsa nel locale allestito per il festeggiamento.        di strade asfaltate abbiamo raggiunto Petralia
Con la sala gia gremita di cittadini incuriositi         Sottana, uno dei borghi piu belli d’Italia. Il giro
dalla nostra avventura, abbiamo potuto com-              turistico del caratteristico borgo ha compreso
prendere l’importanza che ha suscitato questo            anche il Museo Civico “Antonio Collisani”, per
progetto. Invitati dagli organizzatori dalla Pro         visitare la preziosa collezione di vasi di epoca

                                                                                                          Territori Musicali   13
preistorica ed ellenistica rinvenuti nella “Grotta     una sosta sotto la pensilina degli autobus per
                          del Vecchiuzzo”. La serata e proseguita con un         evitare il temporale, siamo arrivati a Geraci Si-
                          incontro musicale organizzato dall’amministra-         culo, un paese che domina le Madonie con i suoi
                          zione comunale presso il centro di promozione          oltre m 1.000 di altitudine.
                          culturale “ex Macello”. Oltre a presentare il pro-
                                                                                 Quinto giorno
                          getto della ciclovia “Lomax Carpitella” tra Enna
                          e Palermo, si e voluto sottolineare l’esigenza di      La giornata si prospettava piuttosto impegnati-
                          incrementare il turismo sostenibile, che puo           va. Il breve percorso in discesa e stato superato
                          consentire ai cicloturisti provenienti dal nord        in brevissimo tempo, per cui, arrivati a Castel-
                          Italia o dall’Europa di attraversare la Sicilia su     buono, dopo l’incontro con la responsabile della
                          un percorso protetto e segnalato. L’assessore          Pro Loco Rossana Battaglia per definire il pro-
                          Carmelo Licata si e reso disponibile a collabora-      gramma della serata, c’e stato il tempo per visi-
                          re con la Fiab per promuovere la creazione di          tare il ridente paese. A Castelbuono, informati
                          albergabici, ciclofficine, noleggio bici e aree at-    dell’arrivo dei cicloturisti provenienti da Roma
                          trezzate per biciclette. L’evento si e concluso        per promuovere la ciclovia “Lomax-Carpitella”,
                          con il concerto di musica popolare eseguito dai        hanno voluto organizzare un’accoglienza davve-
                          musicisti, che si esibiscono ogni anno nella ma-       ro speciale.
                          nifestazione “Ballo Pantomima della Cordella”,         Nel tardo pomeriggio, dopo la visita al museo di
                          con canti e brani della tradizione musicale sici-      scienze naturali, siamo stati accolti nel magnifi-
                          liana.                                                 co chiostro dell’ex convento di San Francesco,
                                                                                 dove il gruppo di musica popolare “A nova Or-
                          Quarto giorno
                                                                                 questra” diretto da Gioacchino Cannizzaro, com-
                          La mattina, guidati dalle volontarie del Museo         posto da una quindicina di elementi, ha allietato
                          Civico, abbiamo continuato il giro del paese e         la serata con canti popolari tradizionali. Fra i
                          visitato la bellissima chiesa della Trinita (Badia),   tanti musicisti che si sono alternati sul palco, si e
                          che ospita un’incredibile pala d’altare marmorea       esibito anche il nostro socio Gianmichele Monta-
                          (Retablo) di scuola spagnola alta 10 metri, capo-      naro che ha cantato alcuni brani della tradizione
                          lavoro dello scultore messinese Giandomenico           campana. La serata si e conclusa presso il risto-
                          Gagini. In tarda mattinata siamo partiti affron-       rante Slow Food “Grotta di Venere”, che ha stu-
                          tando una discreta salita di cinque chilometri         pito tutti per il numero di portate e la bonta
                          che ci ha condotto a Petralia Soprana, la cittadi-     dell’enogastronomia locale.
                          na che lo scorso anno e stata proclamata “Borgo        Sesto giorno
                          dei borghi 2018”. Completata la visita abbiamo
                          affrontando un’ascesa piuttosto impegnativa,           Pieni di entusiasmo per aver scoperto un terri-
                          verso la deliziosa cittadina di Gangi. Arrivati in     torio pieno di risorse, siamo partiti abbastanza
                          cima al paese, che si sviluppa lungo il versante       presto per raggiungere Bagheria. Perplessi per
                          meridionale delle Madonie, abbiamo visitato            aver scelto la strada piu impegnativa, abbiamo
                          solo pochi monumenti perche, raggiunti da un           seguito una strada poco frequentata che passa
                          acquazzone violento, non siamo riusciti ad ap-         nei pressi di Isnello e conduce al santuario di
                          prezzare tutte le bellezze del paese proclamato        Gibilmanna, nel cuore del parco delle Madonie.
                          “Borgo dei borghi 2014”. In prima serata,              Il tratto, tortuoso e con diversi saliscendi, e stato
                                                                                 davvero suggestivo, specie quando un po’ affati-
                                                                                 cati abbiamo raggiunto il santuario in vetta al
                                                                                 monte che sovrasta Cefalu. Dopo una breve so-
                                                                                 sta e la visita al santuario, decidiamo di scende-
                                                                                 re verso Cefalu, con un dislivello in discesa di
                                                                                 oltre m 800. Il piacere di scendere lungo le stra-
                                                                                 de serpeggianti delle Madonie ci ha ripagato
                                                                                 ampiamente della faticosa ascesa. Giunti a Cefa-
                                                                                 lu ci siamo immersi nella calca di turisti per visi-
                                                                                 tare una delle piu affascinanti cittadine della
                                                                                 Sicilia.

14   Territori Musicali
Nel tardo pomeriggio ci siamo avviati verso Ba-                 Purtroppo la villa, ancora privata e trascurata
gheria, ma per evitare i 60 chilometri della Sta-               da anni di incuria, giace in una condizione
tale 113, strada stretta e molto trafficata, abbia-             preoccupante: molte sale sono chiuse e gli spec-
mo deciso di recarci alla stazione ferroviaria e                chi, privi dell’argentatura, non provocano nes-
prendere il treno in direzione di Palermo. Rag-                 sun effetto. All’uscita, con la presenza di Giaco-
giunta Bagheria, resa famosa dalle sue splendide                mo Scognamillo, un socio siciliano gia presiden-
ville barocche, siamo andati a cena presso la                   te della Fiab di Palermo, decidiamo di visitare il
famosa trattoria “Zza’ Maria” un’antica osteria,                “Museo dell’Acciuga” di Aspra, un piccolo villag-
gia frequentata da famosi intellettuali e artisti               gio di pescatori a nord di Bagheria, fondato da
fra cui Ignazio Buttitta, Renato Guttuso, Giusep-               Michelangelo Balistreri. Accompagnati nelle
pe Tornatore, Dacia Maraini e tanti altri.                      varie sale e visitate insolite installazioni, Bale-
Settimo giorno                                                  strieri ci racconta la storia e la leggenda della
L’ultimo giorno, dopo una rapida colazione, ab-                 conservazione delle acciughe ad Aspra. Alla fine
biamo deciso di recarci a visitare la settecente-               del percorso, in una sala allestita ad arte ascol-
sca “villa Palagonia”, costruita, per conto del                 tiamo brani di musica popolare, accompagnati
principe Ferdinando Francesco I Gravina,                        da Gianmichele e intervallati da sequenze del
dall’architetto Tommaso Maria Napoli. La villa e                film Baaria di Giuseppe Tornatore. Giacomo
famosa per la sequenza di figure mostruose che                  Scognamillo, affascinato dall’originalita del mu-
ne cingono le mura. All’interno il salone centrale              seo, descrive questo luogo come: “Un nuovo pa-
era rivestito da un gioco di specchi che creava                 radiso…! Mentre scorrevano le immagini dei
un effetto di stravaganti deformazioni e riflessi.              film di Tornatore, ripensavo allo stupore che
                                                                questo luogo aveva occupato a lungo la mia me-
                                                                moria. Adesso, la contemporaneita di una peda-
MAPPE DEL FOLK                                                  lata insolitamente etnomusicologa, la genialita
                                                                musicale di Gianmichele e la sempre piu impre-
1° tappa (Enna)                                                 vedibile grandezza di Michelangelo hanno con-
B/B La Casa di Pinocchio Via Candrilli 94                       fermato le sensazioni che almeno una volta nella
Tel. 3391767500                                                 vita tutti dovremmo provare”. Il ritorno a Ba-
Ristorante Pizzeria Pinocchio Via Pergusa
                                                                gheria e la partenza verso le rispettive mete ci
Tel. 3391767500
                                                                ha resi felici per aver trascorso una settimana
2° tappa (Alimena)
B/B Case Areddula F.lli Federico Contrada                       all’insegna della bicicletta, della musica popola-
Canalello snc Tel. 333.7512371                                  re, dell’enogastronomia e della storia affascinan-
Nessuna indicazione specifica per la ristorazione, numerosi i   te di questi luoghi mitici.
ristoranti presenti in zona.
3° tappa (Petralia Sottana)
                                                                                                                      Foto Fabio Gasparri
B/B L’Agrifoglio Via Giuseppe Garibaldi 236 Tel.3408630314
Nessuna indicazione specifica per la ristorazione, numerosi i
ristoranti presenti in zona.
4° tappa (Geraci Siculo)
B/B Maggio Bartolo Via Pietro Nenni 1
Tel. 3339775670
Nessuna indicazione specifica per la ristorazione, numerosi i
ristoranti presenti in zona.
5° tappa (Castelbuono)
B/B Casa Mare e Monti Via Giuseppe Puglisi 19
Tel. 368668489
Ristorante Pizzeria Giardino di Venere
Corso Umberto I 38 Tel. 0921 - 671323
6° tappa (Bagheria)
Hotel Franco Il Conte Via Vallone de Spuches 29/31
Tel. 091- 966815
Trattoria “Zza Maria” Via Paternò 11
Tel. 091- 902352

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VOCI DAI TERRITORI

                          Il canto alla carrettiera
                          nella terra del Barocco

                          I   l termine ‘Vallo’, deriva dall’arabo Walì, le sue
                              origini affondano quindi nei secoli della do-
                          minazione islamica dell’isola. Tradotto come
                                                                                   di Mazara, Val Demone e Val di Noto. Suddivisio-
                                                                                   ne territoriale formale durante la dominazione
                                                                                   islamica e amministrativa con i Normanni, furo-
                          ‘governatore’, la presenza di Walì continua a            no aboliti nel 1818 con la riforma borbonica. Dal
                          essere indicata ancora nei documenti normanni.           punto di vista morfologico il Vallo di Noto si in-
                          Michele Amari, storico e orientalista, Ministro          serisce tra i monti Iblei e parte degli Erei. Fiu-
                          della Pubblica Istruzione durante il Regno d’Ita-        mare e canyon rendono l'area geograficamente
                          lia, fondatore della moderna organizzazione              complessa. Lungo il confine settentrionale del
                          degli studi orientali nella Penisola e grande            Vallo corre la linea di contatto tra le placche
                          esperto della storia della Sicilia musulmana,            euroasiatica e nordafricana e del notevole ri-
                          oltre che autore di numerose opere di rilevanza          schio sismico della zona sono testimonianza i
                          internazionale, rileva che il termine Vallo veni-        catastrofici terremoti del 1542 e, soprattutto
                          va comunemente utilizzato per identificare i tre         quello del 1693 che porto alla storica ricostru-
                          distretti territoriali in cui e suddivisa l’Isola: Val   zione delle cittadine e al trionfo del Barocco sici-

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liano. Le numerose riserve naturali presenti            mente completamente rasi al suolo e ricostruiti,
(Vendicari, Cavagrande, Cassibile, l’area marina        altri fortemente ristrutturati. La catastrofe fu
protetta del Plemmirio, la Cava d’Ispica) e la          l’occasione per dare il via a una modernizzazio-
costa variegata, rendono la zona meta privile-          ne urbana in linea con quanto era avvenuto in
giata di vacanze da sogno. La natura incontami-         molte citta seicentesche, non soltanto italiane,
nata, il clima favorevole e la conservazione delle      portando così la Sicilia al livello dei grandi cen-
tradizioni agricole tramandate da generazioni,          tri artistici della Penisola. Noto, come sappiamo,
hanno reso questa terra adatta a un’agricoltura         fu ricostruita interamente in un sito diverso, con
di eccellenza, in particolare per i vigneti, con la     il conseguente abbandono delle rovine dell’anti-
conseguente ottima produzione vinicola, e gli           ca citta. E indubbio che la sua ricostruzione, affi-
agrumeti con le loro splendide fioriture. Inserito      data a grandi architetti barocchi, fu qualcosa di
fra i siti italiani della World Heritage List dell'U-   non paragonabile alle odierne ricostruzioni, fat-
NESCO in quanto eccezionale testimonianza               te di casette prefabbricate spesso di breve dura-
dell’arte e dell’architettura del tardo Barocco, il     ta o di moderni edifici che non esprimono alcun
Vallo di Noto e situato nell'area sud-orientale         criterio artistico e che rispondono troppo spes-
della Sicilia, tra le province di Ragusa e Siracusa,    so unicamente a logiche speculative. Tuttavia,
e comprende otto citta: Caltagirone, Militello in       l'abbandono dell’originale sito, per gli antichi
Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo,       abitanti di quella citta, non deve essere stato
Ragusa e Scicli. Citta di cui si ha notizia gia dal     vissuto in modo molto diverso dall'esperienza
Medioevo, tutte ricostruite, in parte o completa-       dei cittadini colpiti dai piu recenti terremoti
mente, dopo il terremoto del 1693, seguendo il          nell’Italia centrale, da quello dell’Aquila a quello
modello stilistico predominante all’epoca: archi-       di Amatrice o dei tanti piccoli centri che hanno
tettura, pianificazione urbana e palazzi nobiliari      vissuto eventi sismici particolarmente distrutti-
costituiscono il culmine della fioritura del Ba-        vi. Abitanti spostati forzatamente in luoghi a
rocco. In particolare Noto, e oggi impegnata, in        loro estranei e anonimi, nel dolore per storie e
un ambizioso progetto di valorizzazione e pro-          vissuti personali lasciati tra le macerie senza
mozione dell’intero territorio con l’obiettivo di       alcuna speranza di poterli mai recuperare. I ri-
diventare nei prossimi anni capitale italiana           conoscimenti ufficiali per uno stile che ha indub-
della cultura. Il devastante sisma del 1693 pro-        biamente segnato la storia del luogo, non hanno
voco quasi 100.000 vittime e distrusse circa 60         lascito spazio al ricordo della secolare e ricchis-
centri urbani; alcuni di essi vennero successiva-       sima storia precedente, cancellandolo sotto l’in-

                                                                                                          Territori Musicali   17
dubitabile grandezza di uno stile che era l'e-         uno stile nato “per fare dell’immaginazione una
                          spressione ufficiale e diretta del potere pontifi-     realta visibile” e perche quel che non era realiz-
                          cio e che proprio nel XVII secolo tentava la ri-       zabile nella realta venisse immaginato, propo-
                          conquista delle anime perdute dopo lo scisma           nendone un sostituto fittizio, una sorta di realta
                          luterano. Si trattava, come si sa, di una magnifi-     virtuale ante litteram che apparisse piu vera
                          cenza artistica che aveva lo scopo di suscitare        della misera vita di tanti contadini e poveri lavo-
                          meraviglia e stupore nel popolo, di incantarlo,        ratori, perche questi, di fronte a tanta meravi-
                          oltre che azzittirlo, con “effetti speciali” che su-   glia, dimenticassero le proprie sofferenze e, so-
                          scitassero ammirazione verso quel potere così          prattutto, smettessero di pretendere uguaglian-
                          giusto e buono da essere pronto a regalare un          za e giustizia. L’impegno progettuale innovativo
                          nuovo volto alla citta per poterla meglio gover-       di Rosario Gagliardi, maestro indiscusso del Ba-
                          nare. Il tragico evento divenne così l’occasione,      rocco in Val di Noto, si pone al servizio dell’idea
                          per ridisegnare gli insediamenti urbani attra-         di renovatio urbis perseguita con forza dalla
                          verso una cifra stilistica rispondente alle pres-      Chiesa di Roma che, pur lasciando liberta creati-
                          sioni del dominio ecclesiastico, appoggiato dai        va a una terra che ne ha da sempre posseduta
                          cattolicissimi governanti spagnoli. Il risultato fu    tanta, stende su di essa un manto, uniformando
                          la divisione tra la citta dei ricchi, con i loro ma-   o tentando di uniformare alle proprie regole, un
                          gnifici palazzi, dalle facciate e dai prospetti sce-   popolo che in passato aveva troppo spesso ten-
                          nografici e, lontano dallo sguardo, la citta dei       tato di sfuggirle. Ma al popolo non poteva essere
                          poveri, trasformando così gli impianti di medie-       sottratto il canto, quel canto siciliano nato dalle
                          vale memoria, conservatisi pressoche invariati         tante contaminazioni mediterranee, che Rosa
                          anche nel Rinascimento, quando il popolo occu-         Balistreri ha reso grande con la sua magica voce.
                          pava       disordinata-                                                               Un canto che espri-
                          mente, ma fantasio-                                                                   me tutto il furore e
                          samente, il centro                                                                    l’indignazione di un
                          urbano con casette,                                                                   popolo sfruttato e
                          stalle e botteghe arti-                                                               vilipeso, ma anche
                          giane. E senza alcun                                                                  la nostalgica dolcez-
                          dubbio esatto affer-                                                                  za per quel tempo
                          mare che l’alto nu-                                                                   lontano dove popoli
                          mero di vittime fu                                                                    diversi convivevano
                          anche conseguenza                                                                     fianco a fianco in
                          della configurazione                                                                  pace. Fiere voci ma-
                          urbana precedente,                                                                    schili s’intrecciava-
                          caratterizzata        da                                                              no nei campi a fem-
                          stretti e irregolari                                                                  minili pretese d’a-
                          vicoli e da costruzio-                                                                more o furiosi impe-
                          ni addossate disordi-                                                                 ti di gelosia, espres-
                                                                                  www.enciclopediadelledonne.it
                          natamente          l’una                                                              sioni di un popolo
                          all’altra, priva di slar-                                                             superbo delle sue
                          ghi significativi. Ma tutti conosciamo e apprez-       passioni e del magico incanto della propria terra
                          ziamo il magico incanto dei tanti borghi di cui e      e del proprio mare. Voci che sanno farsi dolcissi-
                          disseminata l’Italia, costituito da stradine tor-      me nelle ninne-nanne arabeggianti sussurrate
                          tuose e dal percorso imprevedibile su cui si af-       all’orecchio di bambini assopiti tra braccia forti
                          facciano teorie di costruzioni venute su seguen-       che conoscono la pesantezza del lavoro dei cam-
                          do unicamente quella logica dei rapporti umani         pi, ma non dimenticano la tenerezza. Un canto
                          che fa sì che si trovi spontaneamente un’armo-         che racchiude in se arcaici miti che hanno attra-
                          nia nella diversita. Non vogliamo disprezzare le       versato, vestendo panni ogni volta diversi, secoli
                          audacissime fantasmagorie del Barocco sicilia-         di storia e dalle provenienze piu diverse. Tutti i
                          no, come di tutto il Barocco, ma e indubbio che,       popoli che hanno attraversato l’Isola vi hanno
                          come affermava Giulio Carlo Argan, esso fu “una        lasciato semi che questa terra ha lasciato ger-
                          rivoluzione in nome                                    mogliare innestandoli tra loro

18   Territori Musicali
un’identita originalissima. Tutta la musica sici-
liana parte dall’espressione vocale, così come i
tradizionali canti alla carrittera. I carrettieri
viaggiavano per giorni in solitudine per sentieri
accidentati e sconnessi e, nel silenzio dell’anda-
re, si facevano compagnia cantando. A volte si
incontravano, scambiavano due chiacchiere e,
tra la stanchezza e l’allegria, intonavano qualche
nota. Ma i luoghi dove piu facilmente si sentiva-
no risuonare le loro voci erano i fondaci, casali
di sosta in campagna che, a poco prezzo, offriva-
no un riparo, qualche ora di riposo su un paglie-                                                     www.youtube.com Canti alla carrettiera in Sicilia
riccio, o piu semplicemente per terra, e qualcosa
da mettere sotto i denti oltre, ovviamente, a una
bottiglia di vino. Il canto era la lingua comune e     studio di Palermo ha intrapreso una ricerca at-
diventava una vera e propria gara: a chi sapesse       traverso l’analisi di diverso materiale sonoro
il piu bel canto, a chi avesse la carenzia             registrato verificando che canti di esecutori di-
(cadenza) migliore e la piu bella voce. Le chia-       versi, apparentemente differenti tra loro, sono
mate erano l’invito ad altri cantori a proseguire      riconducibili a una stessa salda struttura pro-
il canto in un gioioso andirivieni di voci. I vinci-   fonda. La ricerca andrebbe approfondita con
tori venivano festeggiati nell’entusiasmo gene-        studi sulle varianti dei singoli testi, sulla liberta
rale con bicchieri di vino e favi a cunigghiu (fave    dell’improvvisazione e sull’uso dell'ornamenta-
a coniglio), piatto povero della tradizione conta-     zione melismatica. A noi non resta che lasciarci
dina, dove a cunigghiu non deve far pensare alla       incantare da quelle voci e da tutta la loro memo-
presenza di pregiata carne di coniglio, ma solo        ria, che a volte riecheggia nelle abbanniate dei
alla maniera in cui si mangiava: le fave erano         venditori ambulanti, ancora presenti in molti
servite in un unico piatto di portata da cui tutti     mercati storici siciliani che continuano la tradi-
si servivano e, con l’aiuto degli incisivi, ognuno     zione delle chiamate, rimbalzando tra un banco
le estraeva velocemente dalla buccia, proprio          di frutta e l’altro di pesce fresco.
come fanno i conigli. Trasmessi per generazioni
di padre in figlio, le parole di quei componimen-      MAPPE DEL FOLK
ti parlavano e continuano a parlare d’amore e di
sofferenze, in un repertorio complesso e raffina-
to in cui le modulazioni della singola sillaba flui-
scono in giochi sofisticati che portano forte in
loro l’eco di voci venute dall’oriente. Oggi gli       Carlo Muratori (musicista, cantautore e appassionato
unici carretti rimasti sono pezzi di antiquariato      ricercatore)
o souvenir turistici che invadono tutte le banca-      Alfio Antico (tamburellista che mescola musica, poesia
relle dell’isola mentre stressati autotrasportato-     e azione scenica)
ri a bordo di potenti tir hanno preso il posto         Rita Botto (voce potente e duttile, Rosa Balistreri è la
degli antichi carrettieri. Ma il canto alla carret-    sua ispiratrice)
tiera non e stato del tutto dimenticato e resta        I Beddi (musicanti di Sicilia in terre lontane)
una delle espressioni piu originali della musica       Cecilia Pinto (canto, corale e danza affondano le pro-
popolare di questa terra. Gli ex carrettieri hanno     prie radici nella tradizione agricola di Modica)
tramandato i loro canti ai figli, hanno inventato      I Percussonici (folk siciliano che fonde ritmi e e sonorità
nuovi canti a volte adattando alla loro musica         con i suoni provenienti dall'Africa e dell'Oceania).
poesie, come ha fatto Domenico Lanza con i ver-
si di Ignazio Buttitta. Cantare alla carrettiera e     Processione del Venerdì Santo a Canicattini Bagni
un'arte ed ha i suoi maestri: Nicola Badagliacco,      Sciaccariata della Settimana Santa a Ferla,
Angelo Lo Burgio, Santo Pinto, Giorgio Proven-         Festa di San Paolo a Palazzolo Acreide
zano detto “Gino”. Negli anni sessanta il              Festa della Madonna delle Milizie a Scicli

                                                                                                                Territori Musicali         19
RICERCA

                             Inauguriamo, con l’articolo del prof. Mario Valente, la rubrica RICERCHE, con lo scopo di approfondire le origini, le
                             radici, le peculiarità della cultura popolare italiana e il legame tra musica colta e musica popolare. Con questa pubbli-
                             cazione vorremmo inoltre aprire un dibattito sui nessi tra la grande scuola musicale Napoletana, il Classicismo Vien-
                             nese e le correnti europee che hanno dominato il mondo. Riscoprire un passato splendido ma anche doloroso, fatto di
                             sconfitte e annullamenti, ci permette di ricostruire una identità senza la quale è impossibile dialogare e scoprire ciò
                             che di bello c’è nelle culture dei popoli. In primo luogo nei Paesi dirimpettai, al di là del mare nostrum. Popoli con i
                             quali, per secoli, insieme allo scambio di ricchezze materiali, crescevano e si fondevano conoscenze, riti, lingue e
                             suoni.

                                                                               pangermanesimo
                             nella musica tonale

                             P     ochi studi nel campo della musicologia han-
                                   no raggiunto l’intensita rivelatrice riguardo
                             all'opera musicale di W.A. Mozart con l'emersio-
                                                                                           diale e si e rivolto al recupero della figura di
                                                                                           W.A. Mozart, essendo stato quasi del tutto di-
                                                                                           menticato il ruolo fatto svolgere al salisburghe-
                             ne di verita finora negate alla stragrande mag-               se durante il regime hitleriano. Luca Bianchini e
                             gioranza degli amanti della musica in tutto il                Anna Trombetta documentano e ricordano qua-
                             mondo, come quella di recente conseguita da                   le sia stato il ruolo, tra e dopo le due guerre
                             Luca Bianchini e Anna Trombetta nei corposi e                 mondiali, della figura di Heinrich Damish, uno
                             sostanziosi tomi - parte prima e parte seconda                tra i fondatori del Festival di Salisburgo nel
                             del loro ultimo lavoro storiografico, Mozart la               1917, sostenitore delle tesi che «la piu forte del-
                             caduta degli dei. La scelta da parte degli autori             le umiliazioni che la mente ariana abbia dovuto
                             di iniziare la loro indagine sul ruolo attribuito a           subire dopo la prima guerra mondiale fu l'imba-
                             Mozart durante il periodo nazista da parte delle              stardimento della musica con le diverse forme
             Il filosofo e
 ricercatore prof. Mario     massime autorita del regime, da Joseph Goeb-                  del jazz e i suoi ritmi negri e con gli strumenti
                   Valente   bels a Baldur von Schirach, e il piu rilevante di-            nasali che tanto piacciono ai giudei».
                             seppellimento di scomode verita finora nascoste               Damisch, considerato «uno tra i piu distinti cam-
                             tra le comode pieghe di facili e superficiali este-           pioni delle idee culturali austriache ..., pioniere
                             tismi, nonche di una pressoche totale perdita                 instancabile per cio che ha reso Salisburgo fa-
                             della memoria storica. La costruzione di un ge-               mosa nel mondo: Mozart e il suo Festival», nel
                             nio musicale tedesco, superiore ad ogni altra                 1942 insieme al trombettista della Wiener Phi-
                             espressione formale e linguaggio di altri popoli              lharmoniker, Helmut Wobisch, membro del par-
                             come l'italiano, il francese l'inglese o lo spagnolo          tito nazista, identificava e denunciava i musicisti
                             - messo da parte Wagner manifestamente coin-                  ebrei dell'Orchestra Filarmonica di Vienna, li
                             volto nelle trame della superiorita ariana propa-             faceva espellere e deportare nei campi di con-
                             gandata in ogni aspetto della vita artistica cultu-           centramento. Dei tredici maestri d'orchestra
                             rale e sociale dai piu stretti collaboratori di Hit-          ebrei espulsi, cinque sarebbero morti nei lager
                             ler quali Goebbels e Goring - dopo la                         nazisti, affinche Vienna corrispondesse

20     Territori Musicali
Goebbels per la capitale dell'ex Impero austro-
ungarico quale citta «di cultura, musica, ottimi-
                                                                                                               A sinistra
smo e convivialita». Lo stesso Concerto di Capo-                                                               “Wen die gotter lieben “
danno nel Salone d'oro del Musikverein nasce                                                                   locandina del film
per volonta di Goebbels come strumento di pro-
paganda, e nel 1942 il ministro hitleriano faceva
produrre un film su Mozart, Colui che gli dei
amano, Wen die Gotter Lieben, con la regia di
Karl Hartl, proiettato per la prima volta il 5 di-
cembre del 1942 al Festival di Salisburgo, ot-
temperando così anche alla programmazione
del lancio propagandistico-divulgativo di un
classicismo viennese, la Wiener Klassik, di cui
sarebbero stati protagonisti Joseph Haydn, Mo-
zart e L. van Beethoven. Il musicista di Bonn in
una scena del film di Hartl si recava in visita da
Mozart morente e, per alleviare la dipartita del
collega, dinanzi a lui improvvisava la sonata Al
chiaro di luna. La visita di Beethoven era ovvia-
mente una pura invenzione poiche questi nella
realta si trasferì da Bonn a Vienna soltanto nel                              www.mozartlacadutadeglidei.com
1792, l'anno dopo la morte di Mozart avvenuta
il 5 dicembre del 1791. La plateale manomissio-
ne della verita era comunque provvidenziale per       tiva e nazionale della Germania sino alla crisi
dimostrare ab ovo la nascita del nuovo stile mu-      della Repubblica di Weimar delle istituzioni del-
sicale tedesco, il classicismo viennese, del tutto    la democrazia parlamentare, culminata nell'af-
indipendente e indenne da invasive e pervasive        fermazione al potere del partito nazionalsociali-
scuole di stile italiano, fin troppo imperanti nel-   sta di Hitler e alla dittatura. Se quindi l'obiettivo
le corti dell'intera Europa tardo feudale prima, e    del nazionalismo hitleriano e stato, come e stato,
di lì a poco napoleonica. L'ampia ed esaustiva        quello di diffondere e sostenere prima di tutto
ricognizione storiografica di Luca Bianchini ed       fra le popolazioni europee di lingua tedesca la
Anna Trombetta sviluppata attraverso l'attenta        superiorita della Germania come stirpe e razza,
analisi degli apporti musicologici tedeschi nella     come lingua e cultura rispetto a tutti gli altri
comprensione strutturale della composizione           popoli e nazioni dell'Europa e del mondo occi-
musicale mozartiana, dall'Ottocento romantico         dentale, a questo grande compito ha contribuito
al Novecento della sconfitta degli imperi centrali    durevolmente sia la musica strumentale che
nella I Guerra mondiale, dalla Germania prussia-      quella cantata per la messa in scena dell'opera
na degli Hohenzollern all'impero austro-              seria e dell'opera buffa di W.A. Mozart. L'indagi-
ungarico, inquadra e prelude ad una fase di quel      ne storiografica di Luca Bianchini ed Anna
vero e proprio revanchismo in campo artistico e       Trombetta procede passo dopo passo dai primi
culturale per il quale la superiorita del Geist te-   anni di formazione del giovanissimo Wolfgang
desco sull'esprit de finesse delle democrazie libe-   con l'apprendistato musicale, insieme alla sorel-
rali-parlamentari europee verra rappresentato         la Nannerl, predisposto e direttamente imparti-
dal genio creativo di Mozart. Sara proprio del        to dal padre Leopold Mozart sino via via alle
genio assoluto, attivo fin dagli anni pre-            esibizioni come fanciullo prodigio alle corti di
adolescenziali e completamente adeguato e pa-         Salisburgo, quindi a Vienna, a Monaco, Mann-
drone di ogni momento espressivo e compositi-         heim, poi negli anni della giovinezza ai viaggi in
vo dell'arte tonale, dall'esecuzione al cembalo       Italia da Milano a Bologna, da Roma a Napoli, in
sino alla scrittura musicale di sonate e concerti,    Francia, e nella fase finale della sua vita dal
contribuire con la sua riscoperta e totale va-        1781 al 1791 di nuovo Vienna e poi a Francofor-
lorizzazione al recupero della identita collet -      te e Praga.

                                                                                                               Territori Musicali         21
In questo percorso ricostruito con assoluta pa-          pano gran parte del racconto assai utile ed
                          dronanza delle fonti documentali, mediante il            istruttivo ed assolutamente innovativo di Bian-
                          confronto critico con la storiografia pro e contra       chini e Trombetta, specialmente in relazione alle
                          Mozart, il quadro che emerge della complessa             dinamiche scaturenti nella storia tra originalita
                          figura di una tra le personalita piu amate ma al         esclusiva dell'autore di una composizione musi-
                          tempo stesso piu controverse della musica occi-          cale e l'estensione/completamento della stessa
                          dentale, restituisce la fisionomia di una indivi-        da parte dell'interprete; e/o di una serie di in-
                          dualita tragica rivolta, fino allo spasimo e all'au-     terpreti di epoche successive alla vita del musi-
                          todistruzione, alla ricerca disperata del pieno          cista. Mozart la caduta degli dei dimostra per-
                          riconoscimento dei propri mezzi espressivi e             tanto, con dovizia di esempi concreti quasi mai
                          creativi nell'arte tonale, sia nella musica stru-        finora individuati ed analizzati dagli altri studio-
                          mentale che nell'opera cantata, in particolare, e        si, che alla partecipazione della costruzione - ed
                          soprattutto nella lingua nazionale tedesca. La           oggi dissoluzione - di un mito creativo nel cam-
                          ricerca di una pressoche impossibile accettazio-         po dell'arte tonale non hanno contribuito sol-
                          ne della sua opera di musicista e di compositore         tanto finalismi e soggetti decisamente extra-
                          presso la corte viennese nella seconda meta del          musicali e determinati da scopi ideologico-
                          XVIII secolo e dimostrata in Mozart la caduta            politici come quelli devastanti del pangermane-
                          degli dei dipendere dalla rivalita e competizione        simo, ma anche quelli di un'organizzazione-non
                          tra i diversi compositori che affollarono l'offerta      -organica della creazione artistica volta a realiz-
                          musicale presso i teatri di corte e i teatri nazio-      zare il mantenimento conservativo di una prete-
                          nali via via in lenta ma costante costruzione.           sa sacralita della sua funzione allorche sono so-
                          Tanto fu rilevante questa rivalita e competizione        prattutto sul punto di scomparire, o di essere
                          da determinare costantemente nel tempo della             profondamente modificate e ridotte dall'attuale
                          seconda parte del XVIII secolo un vero e proprio         globalizzazione della riproduzione industriale
                          saccheggio da parte di ciascuno dei contendenti          dell'opera d'arte, le forme del linguaggio comu-
                          delle partiture piu interessanti e ben strutturate       nicativo della musica classica in ogni sua decli-
                          dei rivali, in modo da risolvere sia i limiti natu-      nazione e versione. A tale stravolgimento appar-
                          rali di una propria formazione artistica forzata         tiene la recente geniale manipolazione nella
                          ed affrettata - questo sara il caso di W.A. Mozart       rappresentazione della Carmen di Bizet a Firen-
                          - sia l'urgente soddisfazione di contratti e com-        ze, in cui la protagonista, trasformata peraltro
                          mittenze di composizioni musicali provenienti            da zingara gitana in una nomade di cultura rom,
                          dalle massime autorita istituzionali del tempo.          in omaggio all'attuale universale e politicamente
                          Le particolari vicende scaturite da tale appro-          corretta rivendicazione della parita dei diritti
                          priazione indebita in un regime di totale assenza        civili tra uomo e donna, uccide con un colpo di
                          di tutela del dominio e controllo della creazione        pistola don Jose invece di essere uccisa a coltel-
                          artistica individuale - il famoso riconoscimento         late dal geloso torero, come invece era previsto
                          del diritto d'autore arrivato ad affermarsi sol-         nel finale originale di Prospero Merimee. La sor-
                          tanto dalla seconda meta del XIX secolo - occu-          te pero ha voluto che alla prima del 7 gennaio al
                                                                                   Maggio fiorentino l'arma della giusta punizione
                                                                                   del reo si inceppasse … Goebbels e Goring non
                                                                                   avrebbero commesso errori di tale gravita!

                                                                                  A sinistra, la Carmen di Bizet
                                                                                  eseguita nel novembre 2018
                                                                                  a Firenze con la regia di
                                                                                  Leo Muscato

                                                       www.maggiofiorentino.com

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