Lߣorizzonte europeo di J. R. Mulryne: Ventߣanni di rinnovamento dei Festival Studies

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      L’orizzonte europeo di J. R. Mulryne:
      Vent’anni di rinnovamento dei Festival Studies
      Maria Ines Aliverti

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                                                                benché io non abbia purtroppo avuto occasione di
                                                                collaborare con lui su temi specificamente teatrali,
                                                                ritengo che la sua visione di storico, saldamente
      Though leaves are many, the root is one…                  interdisciplinare, molto fosse tributaria dello

      C
                                                                studio del teatro, secondo una linea di metodo che,
              hi ha avuto la fortuna di conoscere il            in Italia, Fabrizio Cruciani ha contribuito a chiarire
              prof. Mulryne, Ronnie per molti di noi, e         con i suoi studi: il teatro cioè come l’oggetto assente
              soprattutto quella di collaborare con lui         per eccellenza e quindi da ricostruire attraverso la
      in uno degli importanti contesti di ricerca che           pluralità di reperti e testimonianze, e sulla base
      ha lanciato e diretto, ne ricorda certamente con          dell’intertestualità delle pratiche e dei discorsi
      gratitudine le grandi capacità professionali, l’energia   che lo compongono. Certo la “ricostruzione” del
      inestinguibile che neppure la grave malattia riuscì       Globe, esplorata da Ronnie nell’ambito di uno
      del tutto a flettere, l’entusiasmo per l’indagine         studio collettivo, pubblicato poco prima del lancio
      scientifica, l’intelligenza dispiegata nella concezione   di “Europa Triumphans”, non lo interessava solo
      e nella cura dei grandi programmi, il grande              come studioso del teatro elisabettiano, ma anche
      rispetto per il lavoro che lo guidava nelle relazioni     per la possibilità di sperimentare l’“archeologia”
      con i colleghi e che ne animava la passione di            del teatro con tutti i limiti che in quel caso, come in
      scopritore di talenti giovanili. A me, che venivo da      altri, tale ricostruzione poteva avere1.
      un’Università italiana, Ronnie ha insegnato molto, e      C’erano poi altri aspetti teatrali in Ronnie: la sua
      mi sia quindi consentito di ricordarlo come amico         bella voce, la compattezza e l’energia fisiche, il gestire
      oltre che come studioso. Ma non solo. Preparando          calcolato, ma ampio ed “affettuoso”, come avrebbe
      queste poche pagine dedicate con stima e affetto alla     detto Flaminio Scala se lo avesse visto. E infine c’era
      sua memoria, mi sono resa conto che era necessario        il suo pragmatismo, che non era semplicemente
      non solo ricordarne i meriti, ma anche capire il          quella benedetta qualità che tanto invidiamo agli
      senso del suo lascito intellettuale. Esso mi appare       anglosassoni, ma che era una capacità peculiare
      oggi, alla vigilia dell’uscita definitiva del Regno       di fare mettendo insieme e organizzando le forze
      Unito dall’Unione Europea, in tutto il suo intrinseco     a disposizione, proprio come un capocomico
      valore, come un monito che non riguarda solo il           rinascimentale, fosse appunto il nominato Scala o
      nostro campo di ricerca dei Festival Studies.             il grande Shakespeare. In fondo che differenza ci
      Ronnie concepiva la sua missione di studioso con          può essere, in linea di principio, tra organizzare
      uno slancio profondamente europeo, comparatista           una ricerca di gruppo o una performance teatrale?
      e interdisciplinare.                                      Bisogna concepire e allestire il set, bisogna che
      Questa straordinaria apertura era dovuta alla sua         ognuno impari bene il proprio ruolo, rispetti quello
      formazione in letterature comparate, ma a mio avviso      degli altri attori e sappia, quanto meno, far fronte ai
      essa si era particolarmente rafforzata in ambiti di       mille imprevisti che possono capitare. Ronnie era
      ricerca che, per la loro stessa centralità nel discorso   un inesauribile maestro di scena.
      culturale europeo, richiedono inevitabilmente di
      travalicare l’ambito nazionale, quali gli studi su
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I primi passi di Europa Triumphans                       punto di riferimento. Come me, praticava gli                223
                                                         studi teatrali e di scenografia anche in ambito
Il mio incontro con Ronnie Mulryne e con                 otto-novecentesco e questi interessi comuni
Margaret Shewring avvenne a Coventry nella               contribuirono nel tempo a far crescere il nostro
primavera del 1998. Il 16 e 17 aprile di quell’anno      legame. Ci siamo infatti trovate a collaborare

                                                                                                                  L’orizzonte europeo di J. R. Mulryne: Vent’anni di rinnovamento dei Festival Studies
ebbe luogo all’Università di Warwick l’Europa            nel programma di studio Erasmus di un
Triumphans Workshop Conference, lancio ufficiale         nostro studente, Diego Passera, che stava allora
del progetto Europa Triumphans2, basato al Centre        preparando una tesi di laurea su E. G. Craig, e lì ho
for the Study of the Renaissance Elites and Court        potuto apprezzare le doti umane e pedagogiche di
Cultures, un’istituzione interdipartimentale, allora     Margaret come insegnante.
diretta da Mulryne, che riuniva gli specialisti di       Per la sua ampiezza, il progetto di ET ricordava
studi rinascimentali di vari dipartimenti della          quello messo in campo e diretto principalmente
Faculty of Arts. Il progetto era sostenuto in gran       da Jean Jacquot con i pionieristici convegni
parte dall’Arts and Humanities Research Centre,          organizzati tra il 1955 e il 1972. Come il progetto
ma vi contribuirono, oltre alle università di Londra     francese, anche quello di ET era rivolto allo
e di Warwick, anche la British Academy e il British      studio degli accadimenti festivi in ambito
Council. Inizialmente elaborato da un gruppo             europeo definiti come contesti di indagine
nutrito di studiosi, provenienti da vari ambiti          multidisciplinare. Il progetto inglese tuttavia,
disciplinari e istituzioni universitarie e di ricerca    almeno nella prima fase, era orientato da uno
inglesi3, esso mirava a un orizzonte transnazionale      scopo diverso e forse più pragmatico. Si può dire
di partecipazione e ben presto si sarebbe arricchito     oggi che il suo maggior risultato non fu la messa
dell’apporto istituzionale dell’European Science         in campo di una strumentazione teorica di analisi
Foundation (d’ora in poi ESF). Quanto a me, vi           della complessa intertestualità festiva: si pensi
ero stata cooptata da Helen Watanabe-O’Kelly             soprattutto alla nozione stessa di festa rivisitata in
(Exeter College, Oxford) che avevo avuto modo            chiave storiografica durante gli anni Sessanta, o a
di conoscere nello Steering Committee, del               quella di lieu théâtral, introdotta con i convegno di
Network di ricerca dell’ESF-1112 (1997-2000)             Royaumont nel 1963, che avevano nel frattempo
dedicato all’ European Theatre Iconography. In           rivoluzionato l’approccio allo spettacolo e al teatro
quel contesto avevo intuito che avevamo comuni           rinascimentali. Gli obiettivi della ricerca lanciata
interessi scientifici: un approccio estensivo, oltre     a Warwick erano altri. Già nella sua intitolazione
che intensivo, allo “Spectaculum Europeum”,              ET intendeva enfatizzare il carattere pan-europeo,
per echeggiare il titolo di un libro di Helen, e         e anche trans-europeo, della cultura festiva. Non a
un’attenzione puntuale verso le fonti iconografiche      caso Margaret e Ronnie avevano iniziato lavorando
e la loro rilevanza storica.                             sull’influenza delle feste rinascimentali italiane in
Nelle estati che avevo trascorso a Oxford mi era         Europa, tema su cui avevano organizzato nell’aprile
capitato di conoscere Richard Cooper, con cui            1990 un seminario a Warwick4.
scoprii di condividere un’amicizia nel circuito di       Helen stava ultimando, con Pierre Béhar, il
iconografia teatrale, la Margaret Katritzky a noi        coordinamento editoriale di una grande silloge
tutti nota per il suo lavoro basilare sull’iconografia   dedicata allo spettacolo europeo: Spectaculum
della commedia dell’arte. Richard come me aveva          Europeum5. L’impresa bilingue (francese e
la passione di curiosare tra le incisioni in vendita     inglese) traeva origine da un colloquio tenuto a
da Sanders, un negozio piuttosto noto di High            Tours nel 1989, dove da parte dei partecipanti
Street, in cerca di pezzi interessanti e accessibili     era stata confermata la necessità di un approccio
a tasche universitarie. E per caso, proprio in quel      interdisciplinare e comparatista, che superasse
negozio, mi ero imbattuta in lui e nel suo fluente       i confini tra le diverse tradizioni nazionali. È
italiano.                                                interessante ricordare oggi quanto Margaret
In quel mio primo laboratorio a Warwick conobbi          McGowan scriveva recensendo su Dance Research
anche Margaret Shewring che teneva già                   quel ponderoso volume, sia sottolineando l’utilità
saldamente le fila del progetto appena varato.           di una prospettiva paneuropea sullo spettacolo
Margaret è stata per Ronnie una collaboratrice           di corte, sia ribadendo rilevanza e motivi delle
eccezionale, e per noi tutti, ancor oggi, un grande      tradizioni nazionali, sia infine prendendo atto
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                      delle numerose testimonianze dalla periferia                     di Carlo V (1500-2000) e di Filippo II (1598-
                      dell’Europa:                                                     1998), dislocata sugli anni 1998-2000 e promossa
                                                                                       dalla Sociedad estatal para la conmemoración de
                         The pan European approach is extremely valuable               los centenarios de Felipe II y Carlos V, che andava
                         allowing, as it does, cross referencing from one genre
                         to another; tracing influences across national borders;
                                                                                       producendo una messe straordinaria di convegni
                         establishing time lags for the introduction and evolution     e pubblicazioni. A fronte delle risorse messe in
                         of new elements in music, choreography and decor;             campo con il V Centenario asburgico e di quelle
                         and noting the remarkable similarities in the staging         per il di poco successivo progetto ESF, PALATIUM
                         of opera and ballet: the lavish scenery, its architectural    (vedi oltre), le risorse del progetto ET furono certo
                         purity and its wonderful symmetry could be admired            inferiori. La forza di Ronnie come leader e la più
                         as easily in Vienna or Paris, in Naples or Brussels […]
                         Despite this international exchange which encouraged
                                                                                       generale determinazione dei membri del gruppo
                         one court to emulate the entertainments and luxurious         permisero tuttavia di raggiungere un risultato
                         display of another, national characteristics do emerge        notevole in questo campo di ricerca in rapida
                         from this survey, either because entrenched traditions        evoluzione, ponendo l’accento su un quadro
                         continued in a particular place, or because individual        geopolitico variegato e a tratti inaspettatamente
                         contributors have chosen to emphasise an aspect. Thus,        ricco.
                         in accounts on the Iberian peninsula, the emphasis is on
                         Church festivities; in England, it is the role of dramatic
                         companies; in France, the development of dramatic
                         genres; and in the Empire, the importance of Dresden          L’articolazione del progetto
                         and Vienna as cultural centres. Around the periphery
                         of mainland Europe, in this handbook there is plenty          All’inizio la determinazione geopolitica
Maria Ines Aliverti

                         of evidence of festival traditions, although it is apparent   nell’organizzazione dei temi di ricerca, ognuno
                         that entertainments here tended to be less frequent, on
                         a smaller scale, and without the innovatory impulse
                                                                                       affidato a un gruppo (cluster) di studiosi, costituì
                         present in Italy, France and in some parts of the Empire6.    quindi il principale criterio orientativo. Lo
                                                                                       Steering Group pensò di puntare su alcuni contesti
                      Proprio con lo scopo di completare il panorama                   “rinascimentali” meno indagati: il regno di
                      festivo paneuropeo in epoca rinascimentale, con                  Polonia unito al tempo al Granducato di Lituania,
                      un’estensione inevitabile dei termini cronologici                con un’ampia selezione di cerimonie di stato e di
                      che comprendesse i più tardivi rinascimenti del                  entrate solenni (a Varsavia, Cracovia, Danzica) e
                      nord Europa, il comitato scientifico di ET preferì               in un arco cronologico da metà Cinquecento a
                      tralasciare quei contesti geopolitici maggiori le cui            metà Settecento; tra gli stati italiani la Repubblica
                      manifestazioni festive, dagli anni Sessanta in poi,              di Genova che comprendeva cerimonie di stato
                      erano già state ed erano oggetto di diversi studi,               (l’incoronazione di un Doge), feste civiche (la
                      dando invece la preferenza a contesti periferici,                prima pietra delle nuove mura) ed entrate solenni
                      meno indagati o meno noti al di fuori dei confini                in occasione dei passaggi di principi (soprattutto
                      delle lingue e culture nazionali. Si guardava ad                 Asburgo, ma escludendo le soste genovesi di Carlo
                      allargare la base di conoscenza delle fonti storiche             V, già affrontate da Ezia Gavazza e da George L.
                      (soprattutto le descrizioni a stampa, e in alcuni                Gorse in studi precedenti degli anni Ottanta); i
                      casi manoscritte), mettendole a disposizione del                 regni scandinavi di Danimarca-Norvegia e Svezia
                      pubblico vasto di studiosi che aveva ormai accesso               con una significativa serie di cerimonie di stato tra
                      alle banche dati. In base a questi criteri non ci si             fine Cinquecento e fine Seicento (incoronazioni,
                      deve quindi stupire di alcune assenze. Sia per                   funerali, matrimoni reali) e la festa cavalleresca
                      motivi di abbondanza di studi, ma forse anche                    del torneo per l’incoronazione di Carlo XI (1672).
                      per altre ragioni di opportunità editoriale, non                 Ad essa era stato dedicato il più importante festival
                      era compresa nel progetto una sezione dedicata                   book pubblicato in Svezia (Stockholm,1685), già
                      ai regni di Inghilterra o di Scozia. Non vi erano                descritto e riprodotto in una monografia tedesca,
                      poi sezioni dedicate a cerimonie e feste del mondo               reso accessibile in versione digitale, ma mai fino
                      ispano-asburgico. Non solo perché quel mondo                     ad allora tradotto in inglese7. Infine i Paesi Bassi
                      era già stato in passato affrontato in molti studi, ma           si presentavano con una selezione concentrata
                      perché proprio in quel torno di tempo era oggetto                soprattutto su due principali entrate: Guglielmo
                      dell’immensa operazione culturale dei centenari                  d’Orange a Ghent, 1577 ed Ernesto d’Asburgo ad
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Anversa nel 1594, entrata quest’ultima che anticipa,     particolare quelli dei sovrani francesi, erano stati          225
anche per la descrizione a stampa superbamente           oggetto negli anni precedenti di importanti studi
illustrata, edita dai Plantin-Moretus, quella famosa     in quanto sequenza di accadimenti cerimoniali
e trionfale di Ferdinando d’Asburgo del 16358.           e festivi, in buona parte tributari della koiné del
La dimensione trans-europea del progetto era             classicismo rinascimentale e leggibili sotto questo

                                                                                                                    L’orizzonte europeo di J. R. Mulryne: Vent’anni di rinnovamento dei Festival Studies
limitata al Nuovo Mondo ispanico e in particolare        aspetto come insiemi coerenti dal punto di vista
a due importanti occasioni festive nei viceregni         politico, culturale e artistico10. In una dimensione
di Messico e Perù nella seconda metà del XVII            nazionale, e secondo un’indicazione di metodo
secolo: la solenne entrata a Città del Messico del       storiografico più aggiornata, il viaggio reale nel
viceré, Marchese della Laguna, nel 1680, esposta in      secondo Cinquecento era stato indagato anche
maniera diffusa tramite l’importante descrizione         in relazione ai linguaggi – dell’organizzazione,
del Neptuno alegórico, ad opera di colei che aveva       del cerimoniale e dell’etichetta, dell’informazione
contribuito al progetto della cerimonia, Sor Juana       e della descrizione territoriale – che strutturano
Inés de la Cruz, e la processione a Cuzco seguita al     l’identità simbolica di uno stato e di colui o colei che
terremoto del 1650.                                      lo incarna11. In linea con lo scopo di ET, l’insieme
La scelta di dedicare due gruppi di lavoro alle          del panorama festivo di Henri III era considerato
feste dell’ Unione protestante nell’ arco del primo      sia nel significato politico (retorica della regalità e
trentennio del XVII secolo, e alle celebrazioni in       rito monarchico), dall’incoronazione a Cracovia,
Francia per la disfatta del Protestantesimo dopo         nel 1574, alla trionfale entrata di Orléans nel 1576, e
la presa de La Rochelle (1628), rispondeva invece        ai ricevimenti a Rouen nel 1588, sia nella dinamica
visibilmente a un intento più monografico: da            transnazionale e nell’itinerario del suo celebre
una parte si delineava l’importanza della funzione       viaggio (nella fonte italiana Le attioni d’Arrigo Terzo
festiva nell’ambito geopolitico transnazionale anti-     re di Francia […]di Tomaso Porcacchi, Venezia,
cattolico, dall’altra la si evidenziava nel contesto     1574) come una sequenza di forme festive diverse
politico e religioso cattolico in relazione a un         con i loro temi e simboli politici e morali12.
unico avvenimento e in un ambito nazionale. Se           I saggi che nella pubblicazione di ET servirono di
le feste religiose erano state in prima istanza          introduzione a questo importante corpus facevano
escluse in quanto tali dalla selezione dei temi          il punto su alcuni temi fondamentali quali le varie
oggetto di studio, la matrice religiosa era tuttavia     istanze storiografiche connesse ai libri festivi
determinante in più di uno dei contesti festivi e        (Helen Watanabe-O’Kelly)13, le feste di corte
cerimoniali trattati. Tale determinazione non si         come spettacolo politico, soprattutto incentrate
poteva mantenere nel caso delle feste ispaniche          sui grandi esempi francesi cinquecenteschi
nel Nuovo Mondo per la “sostanziale impossibilità        (Robert J. Knecht), la forma specifica della festa
nelle Americhe di applicare la separazione tra           di corte barocca in area germanica attorno al 1700
feste secolari e religiose mantenuta altrove”. Inoltre   (Ute Daniel), il ruolo della musica nella festa, la
come faceva sempre osservare Peter Davidson              messinscena nel teatro di corte, con una riflessione
nella sua Preliminary Note, ciò dava la misura di        comparata su Italia, Francia e Inghilterra tra 1560 e
come le divinità delle Ande venissero assunte e          1640 ca. (Robert Savage), e da ultimo l’illustrazione
accomodate nel culto cattolico, in sintonia con lo       dei libri festivi come fonte primaria per ricostruire
scopo ultimo di articolare il discorso identitario       l’immaginazione festiva in epoca rinascimentale e
dell’America Spagnola come parte del mondo               l’esperienza visiva ad essa collegata (Henri Zerner).
cattolico9.
Ubbidiva a un intento monografico anche la
selezione dedicata a Henri III, che riguardava           L’edizione delle fonti e lo sviluppo delle risorse
soprattutto il viaggio dalla Polonia alla Francia,       digitali
attraverso l’Italia, tra il 1573 e il 1574. Benché a
un viaggio reale fossero riferibili molti dei testi      La tradizione di studio dei testi a stampa festivi
selezionati – in particolare quelli di molte entrate     vantava certo precedenti illustri in vari contesti
– solo in questa sezione, coordinata da Robert J.        nazionali. Sappiamo tutti bene che gli studi
Knecht e da Margaret M. McGowan, il tema in sé           italiani sulle feste, basati sulla raccolta minuziosa
trovava uno sviluppo specifico. I viaggi reali, in       delle fonti delle descrizioni, erano stati numerosi
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                      e fondamentali sin dalla fine degli anni Sessanta            qualità di general editor, la pubblicazione di una
                      : nel mio dipartimento (allora Istituto di Storia            collana di livrets festivi in edizione facsimilare,
                      dell’Arte) a Pisa era nata la ricerca pionieristica          preceduti da ampie introduzioni storiche18. La
                      di Cesare Molinari poi confluita nel volume                  sua grande esperienza, la sua formazione di
                      Le Nozze degli Dei (1968), a Torino si erano                 francesista, di storica della cultura, di studiosa
                      sviluppati gli studi di Mercedes Viale Ferrero e             dello spettacolo di corte, le conferivano quel sicuro
                      poi di Franca Varallo, a Venezia quelli di Elena             dominio sulla materia festiva che Margaret seppe
                      Povoledo e Maria Teresa Muraro, a Firenze, con               mettere con generosità al servizio del gruppo. Per
                      la famosa esposizione del 1975, quelli di Ludovico           me, che avevo amato molto anche i suoi lavori sul
                      Zorzi e successivamente di Sara Mamone con                   ballet de cour e sulle feste di corte in Savoia – è
                      i loro allievi, a Roma quelli di Maurizio Fagiolo            stata, assieme a Marie-Françoise Christout, prima
                      dell’Arco, di Marcello Fagiolo, di Silvia Carandini,         fra le storiche della danza e del balletto – Margaret
                      a Napoli quelli di Franco Mancini. E da Roma                 rappresentava già allora un mito e conoscerla
                      erano arrivati anche i lavori di Fabrizio Cruciani           fu una gioia, non ultima di quelle per cui sono
                      che presentavano, con l’esposizione storica                  grata a Ronnie. In ET il gruppo degli studi in area
                      riguardante le varie occasioni festive, anche la             francese era particolarmente ben rappresentato e
                      disamina critico-filologica delle principali fonti,          poteva contare sull’apporto di ricercatori di grande
                      nonché la trascrizione delle stesse14.                       prestigio ed esperienza per l’analisi delle fonti
                      E particolarmente si deve qui ricordare il                   rinascimentali quali lo storico Robert J. Knecht,
                      contributo di Bonner J. Mitchell, sia per aver               già chairman della Society of Renaissance Studies
                      prodotto un modello di bibliografia descrittiva              e della Society of French History, il già menzionato
Maria Ines Aliverti

                      delle fonti a stampa italiane riguardanti le entrate         Richard Cooper, storico della letteratura, che
                      trionfali15, sia per il suo lavoro sui viaggi reali in       aveva curato per la serie “Renaissance Triumphs
                      Italia basato anch’esso su un’attenta e sistematica          and Magnificences” la descrizione di Maurice
                      esposizione bibliografica e documentaria16,                  Scève per l’entrata di Henri II a Lione (1548).
                      e infine per l’importante studio dedicato alle               Anche Marie-Claude Canova-Green apparteneva
                      cerimonie e feste ferraresi nel 1598, che riuniva in         a questo gruppo e la sua expertise sommava alla
                      un unico contributo monografico la presentazione             solida preparazione di francesista quella di storica
                      storico-critica degli eventi di quell’anno cruciale,         dello spettacolo (in particolare per il ballet de
                      seguita dalla pubblicazione facsimilare di ben               cour) nel Grand Siècle.
                      cinque livrets17.                                            Per le fonti di area germanica la ricerca poteva
                      Gli orientamenti di ricerca potevano variare,                avvalersi in prima istanza della competenza di
                      ma in comune tutti questi studi riconoscevano                Helen Watanabe-O’Kelly. Al momento della
                      l’importanza documentaria delle descrizioni                  formazione del primo Steering Group, Helen
                      festive e la necessità di stabilire dei criteri di           stava ultimando con Pierre Béhar il già citato
                      metodo tagliati sulla particolare tipologia di               imponente lavoro sullo spettacolo europeo19,
                      questo genere di fonti e adatti a esplorarne limiti          ma soprattutto di lì a poco avrebbe pubblicato,
                      intrinseci e valenza testimoniale. Certamente lo             assieme ad Anne Simon la sua monumentale
                      studio delle fonti critiche della storia dell’arte e         bibliografia delle feste di cui parlerò più oltre.
                      dell’architettura, con le grandi imprese editoriali          Sempre in questo settore degli studi germanistici,
                      portate avanti in anni di poco precedenti dagli              con una specializzazione sull’emblematica, pratica
                      storici dell’arte italiani, era di stimolo e i testi editi   testuale di grande rilievo per l’analisi dei libretti
                      di concreto aiuto (si pensi alle Vite vasariane), sia        festivi, c’era la collega americana Mara Wade.
                      per la messe di notizie storico-artistiche sia per           Nel caso di ET, l’edizione delle fonti in lingua
                      la possibilità di confronti tematici, semantici e            originale, doveva essere accompagnata dalla
                      lessicali accurati.                                          traduzione inglese, lavoro di per sé non
                      Alcuni membri dello Steering Group iniziale di               semplicissimo per testi, spesso confusi e oscuri,
                      ET, così come diversi partecipanti alla ricerca,             che in alcuni casi non erano stati ancora studiati,
                      avevano accumulato esperienze significative per              né perciò adeguatamente interpretati. Dover
                      l’analisi dei testi festivi. In particolare Margaret         editare i testi festivi in vista della traduzione in
                      McGowan aveva iniziato negli anni Settanta, in               inglese imponeva tuttavia un lavoro di esegesi
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supplementare e, soprattutto, imponeva di                 in Full – Renaissance Festival books (https://www.             227
affrontare soglie di “intraducibilità” che oggi, con      bl.uk/treasures/festivalbooks). Creato grazie al
il libero accesso in internet a moltissime edizioni       contributo dell’Arts and Humanities Research
antiche, sarebbero più facilmente risolvibili, ma         Board/Council (UK), esso contiene attualmente
che alla fine degli anni Novanta potevano essere          la versione digitale di più di 250 libri di feste,

                                                                                                                      L’orizzonte europeo di J. R. Mulryne: Vent’anni di rinnovamento dei Festival Studies
risolte solo ricorrendo all’uso comparato dei             introdotti e annotati, e costituisce un fondamentale
dizionari storici. E tutti coloro che hanno avuto         strumento di indagine sulla cultura festiva in
veramente a che fare, in termini di esegesi, con i        Antico Regime.
testi delle descrizioni festive antiche sanno quanto
limitato, seppur in sé efficace, possa essere l’aiuto
dei dizionari, mentre la possibilità di uno studio        Il rinnovamento degli studi festivi al cambio del
comparato dei libretti dà a volte risultati molto         millennio
significativi, non solo in termini di ricorrenze
lessicali e semantiche, ma anche di strutture             In quegli anni intorno al 2000 il panorama degli
narrative, di spunti iconografici e celebrativi,          studi festivi europei riceveva un potente slancio,
di emblemi e iscrizioni, e in generale di figure          complice l’intensificarsi dei rapporti internazionali,
retoriche.                                                e del dialogo scientifico, grazie alla nuova cultura
Uno dei grandi meriti di ET è stato senz’altro            digitale e ai rapidi scambi della posta elettronica.
quello di aver puntato con decisione sullo studio         Un po’ dovunque in Europa e anche oltre ai confini
“a tappeto” delle descrizioni festive a stampa,           europei istituzioni di antica tradizione andavano
offrendo così a tutti gli studiosi, europei e non,        “riscoprendo” e rinnovando gli studi festivi con
ampie possibilità di una conoscenza comparata             nuovi obiettivi (le banche dati, la digitalizzazione
delle fonti e, con lo sviluppo delle prime banche         delle fonti, la ricostruzione in 3D), e altre istituzioni
dati, di accesso alle stesse in forma digitalizzata.      nascevano sulla scia di questi nuovi interessi e
Grazie a Helen Watanabe e a Ronnie Mulryne                possibilità. Mi piace qui ricordare il Centro Studi
due imprese importanti affiancarono infatti in            Mantova Capitale Europea dello Spettacolo (www.
quegli anni l’opera di ET. La citata bibliografia         capitalespettacolo.it ) nato per volontà di Umberto
prodotta a Oxford da Helen Watanabe e Anne                Artioli (Università di Padova) nel gennaio 1999
Simon20, condotta secondo criteri di descrizione          e divenuto Fondazione nel 2000, non solo per
bibliografica materiale semplificata, si basava su un     il suo database che offre un’importante risorsa
censimento accurato dei livrets festivi conservati        documentaria per lo spettacolo dei Gonzaga dal
in cinque principali raccolte bibliotecarie europee.      1480 al 1630, ma anche per l’attività di convegni e
Ricordo la prima impressione quando Helen mi              pubblicazioni che negli anni ha riunito numerosi
inviò le bozze, perché potessi dare una mano nel          studiosi stranieri tra cui, in diverse occasioni, Iain
rileggere la sezione italiana: quel mare immenso          Fenlon, membro del comitato direttivo di ET e
di voci bibliografiche si materializzò ai miei occhi      “mantovano” per scienza e per gusto22.
in una sorta di grande e monumentale biblioteca           E intorno agli anni Duemila iniziava a dare
delle feste europee, una biblioteca delle biblioteche,    frutti, presso il Département d’Études Françaises
come poteva essere uscita dall’immaginazione di           dell’Université Concordia (Canada), il “Groupe
Borges, che sarebbe molto piaciuta anche a Gordon         de recherches sur les entrées solennelles (GRES)
Craig con la sua passione per i libretti festivi. Nella   dans les villes françaises à la Renaissance (1484-
sua scansione geografica e cronologica, nelle             1615)” diretto da Marie-France Wagner, un’équipe
ricorrenze dei suoi nomi illustri e delle più svariate    canadese che si proponeva di studiare il rituale dei
occasioni cerimoniali e festive, essa veniva non          reali di Francia (re, regina e delfino) e in particolare
solo a sancire materialmente la consistenza del           le entrate reali, e dedita alla costituzione di un
discorso festivo paneuropeo, ma apriva anche piste        corpus di fonti riguardanti le entrate, grazie a una
di ricerca inesplorate21. In parallelo a Festivals and    ricerca su 5 anni (CRSH Conseil de Recherches
Ceremonies, presso la British Library veniva varato       en Sciences Humaines, nel quadro dei Grands
da Ronnie Mulryne, Margaret Shewring, e Kristian          Travaux de Recherche Concertée, 2002-2007).
Jensen, e con la collaborazione di Sarah Cusk e           L’antologia di fonti sulle entrate reali Le Roi dans
Alex Samson, il database British Library Treasures        la ville; Anthologie des Entrées Royales (1615-
ISSN 2421-2679
       228
                      1660) , curata insieme da Marie-France Wagner e
                            23
                                                                              Helen a scoprire la bella “location” italiana de Il
                      Daniel Villancourt (Université Western Ontario)         Ciocco (Castelvecchio Pascoli), che piaceva molto
                      usciva nel 2001. L’attività del GRES (convegni e        ai nostri colleghi d’Oltremanica, e lì si tenne nel
                      pubblicazioni) si incrociò non poche volte con la       settembre 2000 il convegno Court Festivals of the
                      vita di ET, anche per la presenza in quei contesti      European Renaissance and After: Performance and
                      di molti studiosi attivi nel comitato lanciato da       Permanence27, con il coordinamento di Mulryne,
                      Mulryne. In particolare Marie-Claude Canova-            che raccolse un buon numero dei partecipanti
                      Green contribuì a quelle attività sin dall’inizio:      al progetto di ET, e che ebbe l’opportunità di
                      nel 1999 al colloquio internazionale con la             aggregare tra gli ospiti anche Bonner J. Mitchell
                      direzione scientifica di Wagner e Villancourt:          e Robert Oresko. I contatti nel gruppo di ET, in
                      L’Entrée solennelle dans la ville ou Urbanité et        preparazione della grande pubblicazione che ci
                      Société au XVIIe siècle24, e allo “storico” numero      vedeva coinvolti furono assai frequenti.
                      di “XVIIe Siècle” dedicato alle Entrées royales25,      Per parte mia, rammento l’incontro con Ronnie
                      sempre diretto dagli stessi. Nel 2007, Canova-          e Margaret Shewring a Pisa assieme all’amica e
                      Green e Wagner organizzarono insieme a Londra           collega Lucia Nuti, alcune riunioni in Inghilterra,
                      un convegno internazionale, con un approccio            a Oxford e a Londra, e l’incontro a Genova con i
                      critico che era evidente già dal titolo e praticato     nostri cari colleghi genovesi che partecipavano al
                      dall’inizio nel contesto del gruppo canadese:           Cluster Genoa: Lauro Magnani, Franco Vazzoler
                      Writing Royal Entries in Early Modern Europe            e Carlo Bitossi. Tra i ricordi più vivi che mi
                      (1500-1800)26: si trattava di fare il punto, in una     sono rimasti di Ronnie c’è una passeggiata con
                      prospettiva storiografica, sul genere testuale delle    lui e Margaret Shewring nei vicoli e in Strada
Maria Ines Aliverti

                      descrizioni. Il gruppo di ET partecipò numeroso         Nuova. Genova, grandiosa e austera, ma anche
                      tra i relatori: oltre a Ronnie Mulryne e a Margaret     riservata e misteriosa, li stupiva e il nostro
                      Shewring, Margaret McGowan, Sydney Anglo,               scarso senso dell’orientamento ci portò una
                      Richard Cooper, Elizabeth Goldring, Sara Smart,         volta, vagabondando, a sconfinare in Pré in un
                      Jean Andrews, David Sanchez. Anche io presentai         contesto non del tutto rassicurante: colsi allora
                      la mia relazione e debbo essere davvero grata alle      della preoccupazione sul volto di Ronnie, il quale
                      due organizzatrici perché grazie a loro mi sforzai      stava bene in guardia per le sue dame, e mi resi
                      di analizzare attentamente le descrizioni generali      conto che il suo spirito cavalleresco e combattivo
                      del viaggio italiano di Margherita d’Austria            non si limitava alla intraprendente e perseverante
                      (1598-1599), considerando sia l’organizzazione          tenacia della sua tempra morale e di studioso, ma
                      testuale di quei libretti, che le modalità discorsive   all’occorrenza avrebbe potuto offrire una ben più
                      degli autori, rapportandole alle specificità della      materiale manifestazione di sé. Fortunatamente
                      produzione editoriale d’occasione.                      non ce ne fu bisogno. Nel maggio 2002 terminai
                      La grande attività di mediazione promossa da            la raccolta dei contributi del Genoa Cluster.
                      Ronnie Mulryne e da Margaret McGowan ha                 Iniziava a quel punto l’impegnativo lavoro dei
                      prodotto nel tempo diversi contatti con centri          General Editors, e, sulla sezione italiana, quello di
                      di ricerca francesi di primario interesse per lo        Ronnie in particolare. Dissentimmo almeno una
                      studio delle feste di corte: il Centre des Études       volta, e piuttosto duramente, sulla traduzione di
                      Supérieures de la Renaissance (CESR, Tours),            un’iscrizione latina e fummo in grado di correggere
                      il Centre de recherche du Château de Versailles         l’errore solo nella versione digitale. Avevo ragione
                      (CRCV) e il Centre André Chastel (presso il             io e, passato il dispiacere, affetto, stima e reciproco
                      CNRS, Paris). Ricordo qui l’apporto di Chantal          riconoscimento restarono immutati.
                      Grell e di Monique Chatenet ai convegni promossi        Tra il 2001 e il 2004, l’ambito delle ricerche sulla
                      dalla Society for European Festivals Research           cultura festiva rinascimentale e barocca si andava
                      successivamente all’uscita di ET.                       espandendo a macchia d’olio, grazie alla creazione
                      Sempre all’inizio del nuovo millennio grazie            delle biblioteche digitali e inglobava diversi settori
                      all’iniziativa di Helen Watanabe, e alla sua            di studio, non ultimo quello degli studi di storia del
                      consolidata collaborazione con Jill Bepler (Herzog      libro e di bibliografia materiale stimolati anch’essi
                      August Bibliothek di Wolfenbüttel) si tennero a         da quella straordinaria “concorrenza” o meglio
                      Barga dei convegni supportati dall’ESF. Era stata       convergenza di interessi. Nella mia esperienza di
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lavoro nel Cluster Genoa ero stata particolarmente        per Ronnie che di tutto quel gran disegno era stato             229
colpita dalla massa di pubblicazioni a stampa             il mentore e in non pochi momenti il trascinatore
dedicate al viaggio di Margherita d’Austria in Italia.    risolutissimo. Lo era anche per Rachel Lynch,
Una enormità sparsa ovunque nelle biblioteche             Managing Director di Ashgate, che aveva con
storiche di conservazione e che meritava senz’altro       scrupolosa pazienza seguito tutto quel lavoro

                                                                                                                       L’orizzonte europeo di J. R. Mulryne: Vent’anni di rinnovamento dei Festival Studies
di essere considerata anche dal punto di vista della      editoriale, lo era infine in particolare per tutti
storia del libro. Ne tentai una prima presentazione a     i giovani studiosi che avevano partecipato con
un importante convegno dell’Instituto de Historia         dedizione alla redazione dei testi, sotto la guida
del Libro y de la Lectura che si tenne a Salamanca        dei curatori, e molti dei quali avrebbero, a partire
nel 2004 e poi vi ritornai sopra in occasione del         da quella esperienza, spiccato il volo nel mondo
citato convegno di Londra del 2007.                       della ricerca. Presentando la versione in formato
Fu lì che cominciò il mio lungo lavoro di ricerca         E-book di ET, uscita nel febbraio 2010, Ronnie
sul viaggio di Margherita d’Austria in Italia (1598-      poteva a buona ragione rivendicare alla ricerca
1599), e sulle feste e cerimonie che costellarono quel    da lui diretta e al programma di digitalizzazione
regale itinerario. Alla ricerca, finanziata nell’ambito   condotto presso la BL un ruolo di guida e di
di un programma nazionale del MIUR coordinato             stimolo:
da Maria Grazia Profeti, dedicai due giornate di
studio a Pisa nel 2006 (22-23 settembre), che si             Happily, the Scholarship of Festivals has moved on
                                                             since the print publication of Europa Triumphans,
tennero nella affascinante sede della Fondazione
                                                             a development stimulated, we like to think, by the
Cerratelli, allora collocata nella antica Tabaccaia          appearance of the two printed volumes, and by the on-
di Agnano (San Giuliano Terme)28. Gli amici della            line publication of more than 250 festival texts on the
Fondazione, coordinata dalla bravissima direttrice           website of the British Library, under the designation
Floridia Benedettini, ci fecero trovare, allestita in        “Renaissance Festival Books” […].
quel periodo, una mostra di splendidi costumi
teatrali anche in sintonia col tema del convegno,         Pensiamo infatti come in anni recenti, nell’ambito
e ambientati tra le raffinate realizzazioni di Carla      della storia delle corti, si siano moltiplicate le
Tolomeo. Benché molti contributi a stampa                 ricerche sulla diplomazia e i suoi protagonisti, sul
afferenti a quella ricerca siano nel frattempo usciti,    cerimoniale e sull’etichetta; o ancora come siano
sia a opera mia che di altri che ne facevano parte        evoluti e si siano raffinati gli approcci di indirizzo
(Fabrizio Fiaschini, Licia Mari, Bruna Niccoli),          transculturale che vedono protagoniste le donne,
sto solo ora ultimando il contributo generale             regine o reggenti, il loro ruolo strategico sulla
collettivo definitivo, ovviamente aggiornato e            scena politica europea, l’organizzazione delle loro
arricchito rispetto ai primi stadi della ricerca.         “case”, la loro fondamentale funzione di mediatrici
Ronnie Mulryne e Margaret Shewring vennero a              culturali nella letteratura, nell’arte, nella moda, il
Pisa in occasione del convegno e la loro presenza,        loro ruolo di protettrici delle arti, committenti e
attenta e affettuosa, fu di grande incoraggiamento        collezioniste.
per il lavoro. E devo dire che oggi il ricordo di         Infine lo studio delle pratiche abitative principesche
Ronnie in quella occasione non è esente dal senso         e degli spazi palatini, con tutte le funzionalità
di colpa di non aver ancora chiuso completamente          legate al cerimoniale e allo spettacolo, ha portato
quell’impresa che gli deve tanto, sia nella sua           a leggere anche le pratiche festive – dalle entrate,
origine che negli sviluppi successivi.                    ai ricevimenti dei sovrani, alle feste e ai banchetti,
                                                          agli intrattenimenti teatrali e spettacolari di vario
                                                          genere – in un’ottica che ingloba gli spazi di
Nuovi obiettivi dopo il 2004                              corte o di palazzo e ne marca la loro evoluzione
                                                          architettonica29. Questi non sono più letti come
L’elegante presentazione dei due volumi in-folio di       “luoghi” o contenitori, seppure qualificati in sé e
Europa Triumphans. Court and Civic Festivals in           in rapporto all’assetto urbano, che contribuiscono
Early Modern Europe, che avvenne il 25 novembre           a produrre il senso effimero dell’accadimento
2004 presso la sede londinese dell’editore Ashgate        cerimoniale e/o festivo, ma ne sono parte
in Mecklenburgh Square, fu certamente per noi             strutturale in quanto concepiti e realizzati in molti
tutti un’occasione di festa e di gioia, e certo lo fu     casi con questo fine.
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       230
                      Grazie a questi nuovi percorsi di ricerca, gli studi       articolata in una serie di iniziative interdipendenti.
                      di storia della cultura e della mentalità sono evoluti     La più importante fu la creazione della Society for
                      in una prospettiva transculturale e di genere, che         European Festivals Research (SEFR), nata dallo
                      inevitabilmente tocca da vicino le pratiche festive,       sforzo congiunto di Ronnie Mulryne, di Margaret
                      obbligando gli studiosi a riletture significative e all’   Shewring e di Margaret McGowan che ne
                      individuazione di nuovi temi e ambiti di lavoro.           formarono anche il primo gruppo organizzativo, e
                      Per mantenere viva la ricerca di ET e quella               ospitata nel sito web dell’University of Warwick33.
                      microsocietà di studiosi in piena evoluzione,              La SEFR fu dall’inizio destinata a riunire studiosi
                      Ronnie, assieme a Margaret Shewring e a                    di varia formazione, provenienti da paesi diversi
                      Margaret McGowan, mise in campo una serie di               (europei ed extraeuropei), e con diverso livello
                      programmi che estesero ulteriormente i contatti            di esperienza, ed era intesa come un contesto
                      del gruppo, collegandone le iniziative con quelle          particolarmente favorevole allo sviluppo dell’area
                      di altre istituzioni e gruppi di ricerca.                  di ricerca dei Festival Studies e alla definizione di un
                      Nel 2008 venne presentata all’ESF la proposta di           programma regolare di pubblicazioni. Assieme a
                      un Research Networking Programme dal titolo                questa venne infatti lanciata, presso la casa editrice
                      assai promettente e dal ben riconoscibile taglio di        Ashgate, e sempre con l’efficiente collaborazione
                      metodo che dava la preminenza allo studio delle            della brava Rachel Lynch, la collana “European
                      strutture architettoniche di corte, sia come spazi         Festival Studies 1450-1700”, in cui era prevista la
                      investiti dalle pratiche cerimoniali e dai relativi        pubblicazione dei volumi basati sui convegni che
                      codici sociali, che come luoghi di scambio e di            la Società avrebbe promosso annualmente grazie
                      interazione culturale: Palatium. Court Residences          a diverse qualificate collaborazioni istituzionali.
Maria Ines Aliverti

                      as Places of Exchange in Late Medieval and Early           Nel corso della primavera 2010 il programma ebbe
                      Modern Europe (1400-1700)30. PALATIUM, così                il suo varo ufficiale a Venezia, presso la prestigiosa
                      l’acronimo del programma, veniva lanciato da tre           sede di Palazzo Pesaro Papafava (University of
                      studiosi Krista De Jonge (Katholieke Universiteit          Warwick in Venice). Dal 18 al 20 marzo si tenne
                      Leuven), Herbert Karner (Österreichische                   qui il convegno fondatore di quella che doveva
                      Akademie der Wissenshaften) e Bernardo J.                  essere la serie in programma, un vero e proprio
                      García García (Universidad Complutense de                  meritato tributo “in honour of Professor Ronnie
                      Madrid e Fundación Carlos de Amberes) con il               Mulryne”, dedicato a Waterborne Pageants and
                      supporto dei più importanti centri europei di              Festivities in the Renaissance34. Margaret Shewring
                      studio delle corti. Non è insensato dire, e si trattava    ne fu l’infaticabile e perfetta organizzatrice. Fu
                      di una evoluzione inevitabile, che con questo              un convegno particolarmente interessante, ben
                      programma il tema ispano-asburgico riprendeva              riuscito ed elegante negli intrattenimenti, ma
                      la sua priorità e in un certo senso l’egemonia             soprattutto fu un convegno pieno di affetto, di
                      dell’orizzonte europeo degli studi festivi: Spagna,        amicizia e di solidarietà, sentimenti che in tanti
                      Borgogna, Fiandre, Europa centrale asburgica,              anni avevano cementato i rapporti personali
                      con l’altrettanto inevitabile dilatarsi dell’arco          nel gruppo. Nei giorni successivi (21-22 marzo)
                      cronologico di riferimento. L’Italia, e soprattutto        ebbe luogo un Exploratory Workshop sostenuto
                      l’Italia spagnola, risultava – ahinoi – quasi del          dall’European Science Foundation: The Future
                      tutto assente in quel programma31 Il lancio e il           of Research in Renaissance Festivals Resources
                      susseguente avvio di PALATIUM32 costituirono               and Collaboration35. Vennero discussi molti
                      uno stimolo importante anche per ET. Con la                aspetti utili all’espansione del nostro campo di
                      pubblicazione digitale del 2010 si chiudeva il             studi, in particolare relativi alle risorse digitali
                      grande progetto lanciato più di dieci anni prima e         (reti istituzionali con progetti già avanzati36,
                      si doveva aprire una nuova fase.                           supporti e competenze tecnici, digitalizzazione
                                                                                 di materiali a stampa e cartacei, ricostruzioni
                                                                                 in 3D), agli archivi di immagini, ai problemi di
                      Convegni e pubblicazioni della SEFR                        lingua e di traduzione, alle prospettive di analisi
                                                                                 critica e di studio, al coinvolgimento di giovani
                      Anche questa volta l’operazione culturale lanciata         ricercatori con borse post-dottorato. Arianna
                      a Warwick tra il 2009 e il 2010 fu complessa, e            Ciula, rappresentante dell’ESF, illustrò le iniziative
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e i propositi della Fondazione e presentò il              Se ne ricavò una bibliografia ricca ed esauriente           231
programma PALATIUM, appena iniziato e                     che figura in calce al volume e delinea l’ampia
aperto agli studiosi sia attraverso i convegni, sia       mappatura internazionale degli eventi festivi
attraverso adesioni istituzionali in corso d’opera37.     indagati nei diversi interventi, mentre il significato
Anche Monique Chatenet (Conservateur en chef              storico e politico di quelle doppie nozze viene

                                                                                                                   L’orizzonte europeo di J. R. Mulryne: Vent’anni di rinnovamento dei Festival Studies
du Patrimoine, Centre André Chastel, INHA),               esposto nei contributi introduttivi di J. H. Elliott
già nello Steering Committee di PALATIUM, si              e Nicolas Le Roux sui due versanti spagnolo e
propose in un ruolo cerniera.                             inglese. Assai significativa, per l’opportunità che
Il convegno che si tenne il 6 e 7 luglio 2010             offre di una analisi comparata tra due grandi
a Edimburgo (University of Edinburgh) fu                  avvenimenti dinastici europei coevi, uno nel
coordinato da Laura Fernández-González,                   mondo cattolico e l’altro nel mondo protestante,
allora ancora una dottoranda in Architettura, e           è la pubblicazione uscita dal convegno tenuto a
introdotto da una key-note lecture di Fernando            Wolfenbüttel nel 2013 sulle nozze che unirono
Checa Cremades (Universidad Complutense de                l’Elettore Palatino Friedrich V a Elizabeth Stuart,
Madrid e già direttore del Prado), era supportato         figlia di James VI/I di Scozia e Inghilterra, e le
dalla neonata SEFR di Warwick e riconosceva               feste che si tennero a Londra e a Heidelberg.
anche nel programma il suo debito nei confronti           Un parallelismo assai significativo anche per la
della ricerca di ET38. Il titolo Recreating Renaissance   storia di ET, poiché a curare in questo caso sia il
and Baroque Spectacle: the Hispanic Habsburg              convegno che la pubblicazione furono Mara M.
Dynasty in Context, ne rivelava il tema portante:         Wade e Sara Smart qui nominate più volte tra i
“ricreare” ovvero “ricostruire” gli eventi festivi sia    membri di ET40.
attraverso l’approccio teorico interdisciplinare ai       Il convegno di Bergamo nel 2012 fu organizzato
contesti, sia attraverso l’elaborazione virtuale con      da Ronnie Mulryne e dalla scrivente, con la
i software 3D.                                            collaborazione generosa di Annamaria Testaverde
Quella fu l’occasione per la presentazione dei            e dell’Università di Bergamo e del Centro Studi
programmi di ricerca internazionali: l’appena             sul Territorio “Lelio Pagani” (Bergamo)41. Il tema,
nata Society for European Festivals Research.             non particolarmente originale nella sua ampiezza,
(Ronnie Mulryne e Margaret Shewring, Warwick              riguardava la comunicazione del potere e l’iniziale
University); il progetto PALATIUM (Bernardo               proposta di Linda Briggs, la quale collaborò
García García, Universidad Complutense de                 all’organizzazione del convegno, prevedeva
Madrid); il progetto portoghese City and Spectacle:       una griglia di approccio alle varie istituzioni di
a vision of pre-earthquake Lisbon, sostenuto              potere: regale, civico, ecclesiastico. Una griglia
dall’Universidade Aberta di Lisbona e dal CHAIA           istituzionale che poi non venne mantenuta, per
presso l’Universidade de Évora (Alexandra Gago            dare la preminenza alla griglia geopolitica, e nella
da Câmara e Helena Murteira).                             prima parte del volume, al contesto delle guerre
Il convegno successivo, organizzato da Margaret           di religione francesi. Devo dire che ho qualche
McGowan, Ronnie Mulryne e Margaret Shewring,              perplessità oggi riguardo a una distribuzione di
fu promosso dalla SEFR in collaborazione con              ricerche che faccia prevalere la partitura nazionale
il Warburg Institute (University of London), e si         (la cui applicazione per l’Italia di Antico Regime
svolse a Londra nel 2011. Stavolta, e a mio avviso        è piuttosto problematica), su tematiche più
molto propriamente, si era puntato su un case             specifiche. Essa risulta tanto più prevalente quando
study omogeneo e di particolare rilevanza politica:       si raccolgono interventi di studiosi che non hanno
la doppia unione dinastica che ebbe compimento,           lavorato insieme sul tema, poiché la selezione delle
tra il 1612 e il 1615, tra le due maggiori potenze        fonti, i criteri di lettura e gli approcci di metodo
cattoliche dell’epoca (la Francia di Louis XIII e la      sono inevitabilmente diversi. Queste osservazioni,
Spagna di Felipe III)39. Il lavoro preparatorio di        che possono suonare come un’autocritica, sono
Margaret Mc Gowan fu notevole e particolarmente           piuttosto una raccomandazione per l’avvenire.
attento a disegnare la geografia delle celebrazioni       Poiché oggi il panorama di studi è, soprattutto
nei diversi stati in cui le doppie nozze vennero          grazie all’opera iniziale di Ronnie e di ET, ampio
festeggiate, assegnando ad alcuni di noi il compito       e articolato e la collaborazione tra i vari centri
di integrare la raccolta delle descrizioni festive.       è piuttosto rodata, sarebbero possibili tagli di
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                      metodo più coraggiosi che superino la prospettiva          qualità anche presso il nuovo editore, e ottenere un
                      transnazionale pura e semplice e che facciano              numero consistente di illustrazioni.
                      emergere con più forza tematiche transculturali            L’influenza dell’impostazione tematica e
                      e di ibridazione. Ripercorrendo i contributi di            metodologica di PALATIUM, che guardava
                      Iconography of Power, si deve tuttavia notare che          all’organizzazione degli spazi in rapporto alle
                      ciascuno di essi offre una prospettiva tematica            funzioni cerimoniali e alla costituzione di un
                      su cui vale la pena di riflettere42. E vorrei qui          discorso politico e sociale nazionale è palese sin
                      sottolineare le acquisizioni del settore “italiano”, sia   dal titolo del convegno: Making Space for Festival
                      per i documenti inediti presentati da Annamaria            1400-1700: Interactions of Architecture and
                      Testaverde per Firenze e da Lucia Nuti per Roma,           Performance in Late Medieval and Early Modern
                      sia per l’altrettanto originale impostazione del           Festivals (marzo 2013). I due volumi dei contributi
                      lavoro di Iain Fenlon43. A diversi studiosi giovani        – entrambi con le introduzioni di Ronnie
                      (e la presenza italiana fu significativa) Bergamo          Mulryne (Making space for festival e The power
                      offrì l’occasione di presentare le loro ricerche in tre    of ceremony) – sottolineano l’interdipendenza di
                      Poster Sessions44. Venne anche illustrato il progetto      festa e architettura. Il primo esplora il potenziale
                      di ricerca internazionale supportato dall’Academia         significante dell’ambiente spazio-architettonico
                      Belgica di Roma e finanziato da Belspo: “Cultures of       e urbano, artificiale e naturale, permanente o
                      Baroque Spectacle Between Italy and the Southern           effimero, mostrandone i diversi adattamenti alle
                      Netherlands”, che riuniva ricercatori di quattro           pratiche rituali e performative nei vari contesti
                      Università del Belgio (Université Catholique de            cerimoniali e/o festivi esaminati. Il secondo
                      Louvain, Ghent University, Université de Liège e           legge quell’interdipendenza come agente di un
Maria Ines Aliverti

                      University of Leuven)45. La presenza a Bergamo             image-building politico e di controllo statale che
                      di Veronika Sandbichler e di Andrea Sommer-                attraverso la cerimonia festiva promuove identità
                      Mathis, entrambe attive partecipanti anche ai              nazionale e forme associate di coesione politica e
                      convegni promossi da PALATIUM costituì un                  sociale: particolarmente mirato a questo aspetto è
                      primo assaggio dell’incontro che sarebbe avvenuto          il contributo di Richard L. M. Morris.
                      l’anno successivo. Iconography of Power fu il III          Dalla prospettiva geopolitica transnazionale
                      volume della collana “European Festival Studies:           che promuoveva l’analisi e il confronto di
                      1450-1700” e l’ultimo uscito con l’editore Ashgate,        pratiche festive sostanzialmente assimilabili nel
                      che ci aveva accompagnati per più di dieci anni.           comun denominatore della cultura umanistica
                                                                                 rinascimentale, e dai più tradizionali temi
                                                                                 monografici47, il mondo uscito da ET andava
                      La collaborazione con PALATIUM                             muovendo verso la prospettiva cross-cultural
                                                                                 che divenne centrale nel convegno di Cambridge
                      Nel 2013 avvenne la programmata convergenza                del 201848, grazie al lavoro dello stesso Morris
                      tra la SEFR (Society for European Festivals                (University of Cambridge)49, che ne fu
                      Research) e il progetto PALATIUM nel contesto              l’organizzatore assieme a Ronnie Mulryne e a
                      di un convegno congiunto che si tenne a Venezia            Margaret Shewring. I Festival Studies si interrogano
                      sempre nella sede di Palazzo Pesaro Papafava               infatti oggi in modo più aperto e meno schematico
                      (21-24 marzo), con il sostegno delle università di         sull’interazione tra le varie culture (religiose,
                      Warwick, e di Lovanio. I contributi del convegno,          politiche, linguistiche, visive, musicali, letterarie,
                      vennero pubblicati in due volumi, rispettivamente          teatrali ecc.) e tentano di delineare i contesti di
                      il quarto volume e il sesto della collana “European        ibridazione tra pratiche sociali e culturali delle
                      Festival Studies: 1450–1700” con la coedizione             élites di matrice “alta” e internazionale, e pratiche
                      dell’ESF46. Uscirono presso Routledge, perché              ideologicamente più circoscritte e/o orientate
                      nel frattempo, nel corso del 2015, la casa editrice        secondo parametri “locali”.
                      Ashgate era stata assorbita dal Taylor & Francis           Quello di Cambridge fu l’ultimo convegno della
                      Group. Credo che Ronnie, il quale teneva molto che         Society for European Festivals Research cui
                      i volumi della serie presentassero caratteristiche di      Ronnie poté assistere. Di questo lungo percorso
                      qualità editoriale elevata, si sia battuto con tutte le    scientifico il prof. Mulryne poteva a buon titolo
                      sue forze per preservare il più possibile una buona        portarne vanto e certamente ne era orgoglioso.
ISSN 2421-2679
Ma conoscendo la sua determinata capacità di                editors: J. R. Mulryne, Helen Watanabe-O’Kelly, Mar-               233
scopritore di nuovi talenti e di istigatore di giovani      garet Shewring, Aldershot and Burlington VT, Ashgate,
                                                            2004, 2 vols.
energie per la ricerca, credo che di una cosa
                                                            3 Così come esposto nella brochure di presentazione (7
andasse particolarmente orgoglioso: l’aver sempre           p., 1998), distribuita a Warwick, il primo Steering Group
valorizzato nei convegni e nelle pubblicazioni,             che si incaricò di sviluppare il progetto ET, di reperire i

                                                                                                                            L’orizzonte europeo di J. R. Mulryne: Vent’anni di rinnovamento dei Festival Studies
accanto al lavoro degli studiosi avanzati, quello           fondi e allargare la base dei collaboratori con sede in altri
dei giovani esordienti nella carriera della ricerca.        paesi europei e americani, era formato, oltre al prof. Mul-
Fece a tempo a seguire il passaggio della “sua”             ryne, dai seguenti studiosi: dr. Helen Watanabe-O’Kelly
                                                            (studi germanici, University of Oxford, Exeter College),
collana da Routledge a Brepols, nel 201950, un
                                                            prof. Margaret M. McGowan (studi francesi, University
cambio di casa editrice che apriva prospettive              of Sussex, emerita), dr. Marie-Claude Canova-Green
più consone per questo genere di pubblicazioni.             (studi francesi, University of London, Goldsmith’s Colle-
E fece a tempo a vedere in stadio avanzato                  ge), dr. Margaret Shewring (studi teatrali, University of
la preparazione del convegno di Torino, in                  Warwick), dr. Karin Friedrich (studi slavistici, University
collaborazione con l’Archivio di Stato51 e quella           of London), prof. J. B. Trapp (storia dell’arte, The War-
                                                            burg Institute), prof. Robert J. Knecht (storia della Fran-
delineata per il convegno nel 2021 a Coventry,
                                                            cia, University of Birmingham, emerito), dr. Iain Fenlon
città che in questo prossimo anno sarà capitale             (studi musicologici, University of Cambridge, King’s
della cultura del Regno Unito.                              College), dr. H. Neville Davies (studi anglistici, Univer-
                                                            sity of Birmingham), dr. Peter Davidson (studi anglistici,
Caro Ronnie, in cambio di quanto mi hai                     University of Warwick). A questi membri si unirono poi
insegnato e dell’affetto di cui sono orgogliosa,            nel gruppo definitivo: Elizabeth Goldring (studi rinasci-
                                                            mentali, Centre for the Study of the Renaissance Elites
in cambio della bella festa che con il tuo spirito
                                                            and Court Cultures, University of Warwick) dr. Mara R.
generoso hai organizzato per me a Oxford in                 Wade (studi germanistici, University of Illinois at Urba-
un momento particolarmente difficile della                  na-Champaign), Maria Ines Aliverti (storia dello spetta-
mia vita52, queste pagine a te dedicate possono             colo, Università di Pisa).
sembrare a una prima lettura una lunga lista                4 Italian Renaissance Festivals and their European Influ-
bibliografica. Ma dietro a questi titoli c’è stato il       ence, Eds. J. R. Mulryne e Margaret Shewring, Lewiston
                                                            NY- Lampeter UK, Edwin Mellen, 1992. Questo semi-
mondo delle relazioni vivissime e calorose tra gli
                                                            nario del 1990, faceva seguito ad altri sempre tenuti a
studiosi provenienti da tutta Europa che tu sapevi          Warwick, pubblicati nella collana Warwick Studies in
incoraggiare e sostenere, ci sono state le tante            the European Humanities dell’editore Macmillan, con
occasioni di confronto e di ricerca che hai creato          il supporto dell’European Humanities Research Centre
e organizzato sapientemente, ci sono state le case          di quella università, fondato per promuovere la ricerca
editrici e le biblioteche, ci sono stati i libri antichi    interdisciplinare e comparativa in campo umanistico
                                                            europeo; va qui ricordato in particolare quello del 1987,
e moderni, c’è stato infine il “tuo” teatro che come
                                                            ancora dedicato all’influenza italiana, stavolta nel teatro
il mago Prospero hai saputo suscitare e animare…            inglese, Theatre of the English and Italian Renaissance, a
                                                            cura degli stessi, Basingstoke - London, Macmillan, 1991.
   Now my charms are all o’erthrown,                        5 Spectaculum Europaeum: Theatre and Spectacle in Eu-
   And what strength I have’s mine own…                     rope. Histoire Du Spectacle En Europe (1580-1750), “Wol-
                                                            fenbutteler Arbeiten Zur Barockforschung”, Wiesbaden,
                                                            Harrassowitz, 1999. I vari contributi con le relative bi-
                                                            bliografie, sono divisi in sezioni dedicate a dramma, ope-
Notes                                                       ra, tornei, entrate e festival.
                                                            6 Dance Research, vol. 17, 2 (Winter 1999) Book Reviews:
1 The design of the Globe, Eds. Andrew Gurr - Ronnie        Spectaculum Europaeum: Theatre and Spectacle in Eu-
Mulryne - Margaret Shewring, Warwick - Internation-         rope (1580-1750) / Histoire du Spectacle en Europe (1580-
al Shakespeare Globe Centre, 1995; Shakespeare’s Globe      1750), recensione di Margaret McGowan, pp. 102-05.
Rebuilt, Eds. J. R. Mulryne e Margaret Shewring, Cam-       7 Lena Rangström, cooptata nel progetto ET, era allo-
bridge, Cambridge University Press - Mulryne & She-         ra senior curator della prestigiosa raccolta dell’Armeria
wring, 1997. Si veda pure, a cura degli stessi, The Guild   Reale di Stoccolma, nonché curatrice di mirabili mostre
and Guild Buildings of Shakespeare’s Stratford, Aldershot   (ET, II, p. 297), basate su ricerche che avevano visto il
and Burlington VT, Ashgate, 2013.                           contribuito di diversi studiosi, e opere di restauro degli
2 “Europa Triumphans” in caratteri normali (d’ora in poi    straordinari manufatti di quella collezione. Per una vi-
abbreviato ET) si riferisce al progetto, Europa Trium-      sione di insieme e le indicazioni bibliografiche si riman-
phans in corsivo alla pubblicazione: Europa Triumphans.     da al catalogo di Ann Grönhammar e Sofia Nestor, The
Court and Civic Festivals in Early Modern Europe, general   Royal Armoury in the Cellar Vaults of the Royal Palace,
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