BRESCIA - Mille Miglia SERIE A - Publimax
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FRANCIACORTA DOCG LESSINI DURELLO DOC FESTEGGIA CON NOI I TUOI MOMENTI SPECIALI w w w. c a d o r w i n e . i t
B-LIFE ∙ EDITORIALE NUMERO 209 / MAGGIO 2019 “ED ECCOCI A maggio” In questo numero di Brescia Life troverete un’anteprima della Mille Miglia 2019 e i festeggiamenti del Brescia Calcio che, tra qualche mese, incontrerà le squadre della massima serie. francesco.salvetti@publimax.eu FRASE | AFORISMA | CITAZIONE “ Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, ” cessate anche di essere in grado di farlo. James M. Barrie 1
B-LIFE ∙ SOMMARIO 19 COVER 4 Il Brescia in Serie A SPORT 8 Millenium Brescia LA BRESCIANA MALMOSTOSA 10 Veronica Pede A ME GLI OCCHI 12 Francesco Tarsia PEOPLE 14 Stefano Renga GIRANDOLAR(T)E 15 Lorenza Giovanelli SPECIALE 19 Un mito lungo Mille Miglia SPECIALE 28 Giro d’Italia SPECIALE 30 Vacanze DIARIO 34 Day by Day SAVE THE DATE 44 Appuntamenti in città e provincia BRESCIA IN BACHECA 54 Offerte di lavoro 49 BRESCIA LIFE EVENTS LA VOCE DELLE STELLE 55 Oroscopo 50 Compleanno del Tinello IL GRAFFIO 56 Alessandro Marelli 2
B-LIFE ∙ SOMMARIO 04 08 10 Editrice: Publimax Sede legale: Brescia Piazza Tito Speri, 5 Direttore responsabile: Francesco Salvetti 15 19 francesco.salvetti@publimax.eu Consulente editoriale: Massimo Boni 12 Coordinamento pubblicità: Carlo Boni carlo.boni@publimax.eu Impaginazione e grafica: Eleonora Raschi 28 30 Hanno collaborato: Tiziana Adamo Massimo Cominetti Roberta Falco Lucia Marchesi Alessandro Marelli 14 Silvia Marelli Enrica Ottelli Veronica Pede Stampa: Tipolitografia Pagani 34 44 Passirano (Bs) Amministrazione Pubblicità: PUBLIMAX Via XX Settembre, 30 32 Tel. 030 3776552 Fax 030 280323 25122 Brescia E-mail: info@publimax.eu www.publimax.eu Supplemento a 030affari 50 56 Autorizzazione Tribunale di Brescia N° 53/2000 del 11/11/2000 3
B-LIFE ∙ COVER Ph. Ag. Fotolive IL RITORNO DELLE RONDINELLE NELLA MASSIMA SERIE BRESCIA IN Serie A Dopo 8 anni in serie B il Brescia torna in serie A e in città inizia la grande festa dei tifosi delle “Rondinelle”. È nella terz’ultima giornata del campionato di Serie B, con due giornate di anticipo, che il Brescia, allenato da Eugenio Corini, dopo la vittoria con l’Ascoli ha ottenuto la promozione in Serie A. Un risultato storico e attesissimo che arriva dopo otto anni dall’ultimo passaggio alla massima serie e reso possibile grazie alla rete di Daniele Dessena. Anche le campane del Duomo hanno suonato a festa e Brescia in una notte indimenticabile ha accolto tifosi e cittadini, come da tradizione, in piazza Repubblica. 4
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B-LIFE ∙ SPORT STAGIONE 2019/2020 VOLLEY MILLENIUM work in progress “ Dopo una stagione da incorniciare tra serie A1 e settore giovanile, la Banca Valsabbina Millenium Brescia lavora no-stop per la prossima stagione ” Una stagione ricca di successi per la società di pallavolo bresciana: dal minivolley alla serie A1, passando per un settore giovanile che conta più di 100 atlete, le leonesse hanno stupito oltre ogni aspettativa. Solo per citare alcuni successi vale la pena ricordare la salvezza della prima squadra ottenuta con largo anticipo, le vittorie contro Novara e Conegliano, tutte le squadre giovanili sul podio provinciale e tante convocazioni territoriali e regionali per le under 18. La società bresciana vuole ripetersi nella stagione 2019/2020 e sta già lavo- rando per allestire un roster di tutto rispetto al fine di poter af- frontare le corazzate che parteciperan- no al prestigioso campionato di A1. Sono molti i volti nuovi della Banca Valsabbi- na Millenium Brescia, ma ci sono anche alcune gradite conferme tra cui il libero Francesca Parlangeli. Tra le novità del roster bresciano c’è Va- leria Caracuta, palleggiatore pro- veniente da Scandicci. Nata a San Pie- tro Vernotico, provincia di Brindisi, il 14 dicembre 1987, la nuova Leonessa, alta 173 centimetri, vanta numerose stagioni tra serie A1 e A2. L’esordio è avvenuto nella stagione 2008-2009 a San Vito dei Normanni, prima di passare alla Florens Castellana Grotte, Yamamay Busto Arsi- zio e Rebecchi Piacenza. In quelle sta- 8
B-LIFE ∙ SPORT gioni ha conquistato tre Scudetti (2012 a Busto Arsizio, 2013 e 2014 a Piacenza), 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana e 1 Coppa Cev. Nel 2015-16 ha giocato nel Venelles, Ligue 1 francese, prima di ri- entrare in Italia alla Golem Palmi (serie A2) dove è stata avversaria della Mille- Silvercom sostiene le giovani Leonesse in collaborazione con Volley Mille- nium nella stagione 2016-17. Lasciato il nium. Nella splendida cornice del PalaGeorge di Montichiari, le atlete del- sodalizio calabrese a gennaio, Caracuta, la A1 della Banca Valsabbina Millenium Brescia hanno tenuto degli stage ha chiuso la stagione a Modena in A1. per ruolo ai quali hanno partecipato le giovanili Millenium oltre che alcune Nella stagione successiva ha difeso i società del territorio che collaborano con Millenium: Scuola di Pallavolo colori della Sab Legnano da protagoni- Brescia, Polisportiva Capriolese, Volley Palazzolo, Montirone Volley e Ro- sta (dove è stata compagna di squadra dengo Saiano Volley. di Camilla Mingardi) e quelli della Sa- vino del Bene Scandicci nel 2018-19, incrociando nuovamente la strada della sua futura squadra. Il 29 maggio 2013 a Montreaux ha debuttato in naziona- ta alla Promoball dove ha debuttato nel dotate di tecnica e fisicità, che pos- le in Italia-Giappone 2-3. La carriera massimo campionato il 1 novembre 2014 sano farsi valere anche nei rispettivi dell’atleta salentina, inoltre, è stata par- in Piacenza-Montichiari 3-0. In maglia campionati regionali. Campionati che ticolarmente ricca di successi anche nel rossoblù ha conquistato per due stagioni verranno seguiti da tecnici qualificati e campionato di Sand Volley 4×4, l’even- consecutive i play off scudetto e la Final con esperienza, sotto la guida del Co- to estivo organizzato dalla Lega Volley Four di Coppa Italia (2016). Nel 2016- ordinatore Matteo D’Auria e dalla Femminile. Dal 2012 ha conquistato 5 17 Mingardi ha accettato il trasferimento new entry Ferruccio Perini, che scudetti (2012, 2013, 2015, 2017, 2018), alla Sab Legnano dove ha sfiorato la pro- seguirà i gruppi più giovani. 2 All Star Game (2012, 2017), 2 Coppe mozione in serie A1 (sconfitta da Pesaro Volley Millenium non è solo pallavolo Italia (2013, 2016) e 1 Supercoppa ita- nella finale play-off), conquistando il ti- indoor ma anche attività di beach vol- liana (2018). tolo di top scorer della stagione cadet- ley, indoor, outdoor e sand volley 4x4. Altra novità nel roster Millenium è la ta con 596 palloni messi a terra. Con le L’attività sulla sabbia, al primo anno centrale statunitense Symone Spe- aquile legnanesi ha preso parte al cam- dal suo inizio, porta già i suoi frutti: la ech. Nata negli Stati Uniti a Chicago pionato di A1 nella stagione successiva, convocazione di beach regionale per le (Illinois) il 29 maggio 1997, alta 191 cen- poi chiusa alla Liu Jo Nordmeccanica giovani leonesse Alessia Marelli 2002, timetri, ha frequentato l’high school ad Modena. Bergamo l’ultima tappa, prima Mara Pizzi 2003, Anna Bagozi 2002 e Oak Park-River Forest (nei sobborghi di ritornare a Brescia dove indosserà la Chiara Sala 2003. Ed è proprio Chia- di Chicago) prima di passare alla storica maglia bianconerogialla della Banca Val- ra Sala, Libero del 2003, ad aver ri- università di Georgetown nella capita- sabbina Millenium. In numeri ha giocato cevuto la prestigiosa convocazione per le Washington DC. Con la maglia delle 95 gare a referto, 255 set ed ha realizza- il collegiale del Club Italia e della Na- Hoyas, Symone Speech ha giocato in to 578 punti (195 break point). Non solo zionale Juniores Femminile di Beach 446 set in 119 partite, realizzando 1.350 club, Mingardi è stata convocata da Da- Volley. Grande partecipazione da par- punti (con la seconda miglior percentua- vide Mazzanti per partecipare alla Volley te delle giovani beachers Mil- le realizzativa), tra cui 370 muri che la Nations League 2018, debuttando in na- lenium alle selezioni territoriali di proiettano nella top 10 di sempre a Ge- zionale il 10 maggio 2018 nell’amichevo- beach volley, che si concluderanno al orgetown in questo fondamentale. Nel le con il Giappone, giocata al centro San termine di Maggio, al fine di formare le 2017 e 2018 è stata inserita nel 1st Team Filippo di Brescia. coppie che rappresenteranno Brescia All Conference. Non resta che attendere le prossime set- nel Trofeo delle Province di Beach Vol- Sarà la bresciana Camilla Min- timane per conoscere i nomi delle leo- ley 2019. Giorgia Sbaraini 2004, Chiara gardi l’opposto per la prossima stagio- nesse che completeranno il roster della Sala 2003, Veronica Parecchini 2004, ne. Nata a Collebeato (Brescia), classe prossima stagione (tutti i comunicati sul Mara Pizzi 2003, Adama Diallo 2003, 1997, la nuova Leonessa compirà ven- sito ufficiale www.milleniumbs. Anna Marchioni 2004, Sara Marchioni tidue anni il prossimo 19 ottobre e la com, per restare sempre aggiornati è 2002, Elena Sanasi 2004, Silvia David scorsa stagione ha giocato alla Zanetti possibile iscriversi alla newsletter). 2004 sono le giovani atlete Millenium Bergamo dove è stata avversaria della Anche il settore giovanile bresciano, che partecipano alle selezioni territo- Millenium. Alta 186 centimetri, Mingardi dopo un’annata di spicco, vuole ricon- riali di beach volley 2019. che può ricoprire sia il ruolo di opposta fermare i risultati ottenuti nella stagio- Non è da meno l’attività di selezione in- che di schiacciatrice di banda, è cresciu- ne 2018/2019 e migliorare la struttura e door, dove, sono quattro le atlete Mil- ta nel settore giovanile del Volley Berga- l’organizzazione, nonché la qualità del lenium impegnate a difendere Brescia mo prima di trasferirsi nel 2013-14, gio- lavoro in palestra. Proprio per questo, i nel torneo delle province 2019: Anna vanissima, alla Uyba Busto Arsizio dove tecnici, nei mesi di Maggio e Giugno, sa- Bendotti 2005, Lara Danesi 2005, Mar- ha preso parte al campionato di B1. Nel ranno impegnati nell’attività di selezio- ta Bossini 2005 e Gaia Gavezzoli 2006. campionato successivo 2014-15 è passa- ne e provini, al fine di formare squadre 9
B-LIFE ∙ LA BRESCIANA MALMOSTOSA di Veronica Pede Cara Brescia, MA QUANTO CI COSTI… “ La città con i maggiori rincari, in Italia, dopo Bolzano. Possibile che arriviamo secondi solo nelle classifiche in cui non ci converrebbe essere nei primi posti? ” Mi sono appena accorta di aver fatto un titolo degno di Libero e ovviamente me ne vergogno come una ladra, ma lo lascio, perché contiene tracce di realtà, in misura smisuratamente maggiore rispetto ai titoli di Libero. Ma partiamo dall’inizio. Da trent’anni tondi, il Sole 24 Ore pub- santa donna, che so- non ha manco uno blica annualmente delle classifiche rela- steneva che “Quando straccio di lago, men- tive alla qualità della vita. Mette c’è la salute c’è tutto”, po- tre noi su ‘sto punto fac- in ordine le provincie italiane, dalla più tremmo chiudere qui la rubrica. ciamo gli splendidi proprio. vivibile alla meno, miscelando statistiche Che facciamo, chiudiamo? di vari fattori, dagli indici di delinquenza No. Ma guai se, per tirarci su il morale ri- a quelli reddituali, dal numero di locali Tutto sommato siamo degli ingrati, di- guardo al clima deprimente, decidiamo e biblioteche alle infrastrutture, parchi, ciamolo. Tendiamo a non accontentarci, di uscire a berci qualcosa. Cioè, faccia- università, e così via. non ce la facciamo bastare, questa bene- molo lo stesso, per carità, ma disponia- Nel corso dei decenni la qualità e l’arti- detta salute, quando ce l’abbiamo. moci a sborsare più del normale perché colazione delle rilevazioni è senza dub- Ecco perché mi girano un po’ le scatole, in base ad un altra classifica che ci vede bio migliorata, tanto che adesso queste proprio ora che scrivo questa rubrichet- SECONDI assoluti, uau, Brescia è la città elaborazioni possono essere consultate ta e fuori piove, come sempre piove da che in questo 2019 sta facendo registra- in modo scorporato. La buona notizia è sette otto mesi a questa parte, ho perso re gli aumenti maggiori in Italia, dopo che, dal punto di vista della salute, sia- il conto, nel constatare che dal punto Bolzano. Questa classifica di cui siamo mo al settimo posto in Italia. Sani come di vista del clima e della godibili- tristemente i quasivincitori l’ha elabora- pesci, oh. Il PCB ci fa un baffo. Proba- tà del tempo Brescia si piazza OTTAN- ta l’Unione Nazionale Consumatori. Ha bilmente ha giocato una parte decisiva TOTTESIMA su 107. Per darvi l’idea di fornito anche la cifra media annuale che la presenza dll’Ospedale Civile e di altre quanto siam messi male vi dico che Ve- una famiglia spenderà in più per effetto strutture all’avanguardia in provincia, nezia (la capitale mondiale dell’umidità) di questi rincari: 400 euro. come anche le campagne di screening è quarantesima. Per consolarvi, possia- Quindi che si fa? condotte dall’Asl. Posizione rincuorante, mo constatare come Bergamo sia però Niente. Si esce a bere comunque e si indubbiamente. Fosse per mia nonna, novantottesima. Probabilmente perché paga alla romana. Cin cin. 10
Credo nell’immaginazione, nell’innovazione, nelle cose belle fatte con passione ma soprattutto credo nel valore delle persone. I risultati migliori, gli obiettivi importanti, si raggiungono sempre insieme. Oscar Pagani Tel. +39.030 89.20.276 ▶ EDITORIA Fax +39.030 89.20.487 ▶ CATALOGHI Via Adua n°6 Passirano, Brescia - Italia Amministrazione : ufficio@tip-pagani.it
B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI di Francesco Tarsia LE BASI DELLA COMUNICAZIONE EFFICACE IMPARIAMO A comunicare! “ “Comunicare significa avere la capacità di inviare un messaggio mantenendo vivo l’interesse del ricevente, facendo in modo che egli sia in grado di assimilarlo nella maniera più semplice e diretta per lui.” (F. Tarsia) ” Comunicare è una delle attività principali dell’essere umano. Siamo costantemente e letteralmente immersi in un mondo di relazioni: al lavoro, in famiglia, con gli amici, ecc. Gli uomini sono animali sociali. In ogni momento della giornata ci troviamo a scambiare informazioni con l’ambiente esterno, e questa caratteristica consente di relazionarci, condurre le nostre esistenze, lavorare, amare, creare… Gli uomini sono animali sociali. In ogni Nella quotidianità si tende a fare almeno momento della giornata ci troviamo a due errori piuttosto gravi che interferi- scambiare informazioni con l’ambiente scono, a volte in maniera determinante, In altri termini è il mittente che ha la esterno, e questa caratteristica consen- nella efficacia della comunicazione. responsabilità del buon esito del pas- te di relazionarci, condurre le nostre esi- Il primo e più frequente è quello di foca- saggio di informazioni. stenze, lavorare, amare, creare… lizzare l’attenzione quasi esclusivamen- Facciamo un altro esempio: il bravo in- Tuttavia troppo spesso siamo poco at- te sul contenuto, sul “cosa voglio dire”, segnante è colui che riesce a coinvol- tenti a questa attività cosi importante. dimenticando quasi completamente il gere emozionalmente i suoi studenti, Quante volte capita di avere la netta sen- mezzo e il tipo di ricevente. mantenere vivo l’interesse per ciò che sazione di non essere compresi o capiti Nel formulare un concetto, ad esempio, sta dicendo, facendo in modo quindi di dal nostro interlocutore, nonostante gli é fondamentale tenere ben presente se trasferire in maniera efficace il conte- sforzi che facciamo? sto parlando, mando una mail, scrivo un nuto della sua materia. Viceversa, l’in- È una esperienza che tutti abbiamo fat- post o faccio una telefonata; ed inoltre, segnante, pur preparato, che si siede in to e sappiamo bene quanto possa essere sempre al fine di aumentare la mia ef- cattedra e, senza guardare neanche la frustrante. ficacia comunicativa, devo avere ben classe comincia a ripetere la lezione “a Ma quali sono gli elementi della comuni- presente a chi mi rivolgo: un bambino, mo di pappagallo”, renderà la vita ai suoi cazione? Averli presente aiuta a cogliere un adulto, una donna, una persona feli- allievi estremamente difficile. quali sono i punti su cui portare l’atten- ce, speranzosa, triste, ecc. In sostanza Nella pianificazione di una campagna zione al fine di migliorare questa im- è sempre meglio chiedersi e tener ben pubblicitaria, nella quale viene investito portante capacità. presente chi si ha di fronte, al fine di del denaro e che quindi ha la necessità Comunicazione è una interazione utilizzare un linguaggio e una modalità di essere efficace ed avere un riscontro tra due o più elementi che hanno uno espressiva il più congeniale alla persona oggettivo, vengono presi in considera- scambio. Avremo quindi: e alla situazione. zione, in maniera estremamente atten- 1. Un mittente: Colui che manda o in- Tutti questi elementi mi aiuteranno a for- ta e minuziosa, tutti questi elementi (il via il messaggio. mulare al meglio la mia frase, piuttosto che mezzo, il target). E invece nella vita di 2. Un ricevente: Il destinatario. concentrarmi solo sul contenuto. Il secon- tutti i giorni questo non accade. 3. Un contenuto: Ciò che viene trasfe- do errore comunicativo tipico, è quello di Siamo sempre preoccupati esclusiva- rito (nella comunicazione verbale il attribuire la responsabilità del buon esito mente su ciò che vogliamo dire e sempre messaggio). della comunicazione al ricevente. poco sul come. 4. Un medium: il mezzo attraverso Chi si occupa professionalmente di co- Diventare consapevoli di tutte le componen- il quale il messaggio viene inviato municazione invece conosce una regola ti che sono in gioco in una comunicazione (mail, rivista, voce, radio, social, ecc). fondamentale: amplia moltissimo la possibilità di rendere Banale? Meno di quello che si possa pen- “Se il mio interlocutore non capisce il mio messaggio, eloquente, espressivo e sare. o si distrae, la colpa è mia”. anche calzante e persuasivo. 12
B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI IL CORPO CHE PARLA, MENTRE PARLIAMO I LIVELLI NASCOSTI NELLA comunicazione verbale “ In una normale conversazione tra due persone il contenuto, le parole, i concetti che vengono espressi hanno un valore molto marginale. Attualmente si valuta che il peso dei concetti espressi si aggira intorno al 25% del totale. Mentre tutto ciò che attiene al “come” lo dico vale ben il 75%. ” Il “come lo dico” attiene sopratutto elementi corporei non-verbali come la postura, le espressioni e micro-espressioni del volto, la gestualità. Nella comunicazione il contenuto e i ciamo due distinti dialoghi essendo- concetti che vengono espressi sono ne però consapevoli solo di uno. digitali e hanno quelle caratteristiche, Uno è quello logico manifesto e l’altro è “C’è un dire che non è per il la mente logica e razionale è coinvolta quello inconscio del linguaggio del cor- detto.” (A. F. de Salvador) nella gestione ed elaborazione di questa po. parte della comunicazione. Si conside- Non essendone coscienti capita spesso ra analogico la parte non-verbale e pa- che questi due discorsi dicono cose con- ra-verbale; e a gestire questo aspetto è il trastanti. mondo inconscio ed emozionale. A voce dico una cosa e contemporanea- Gli aspetti analogici sono di fatto ciò che mente il mio non verbale, il mio corpo ne maggiormente rende efficace una con- dice una diversa se non opposta. Determinanti sono anche gli elementi versazione, perché sono quegli elemen- Pe fare un esempio, pensiamo al salu- para-verbali come il tono della voce, ti che stimolano, coinvolgono la parte to forzato che facciamo se incontriamo il timbro, il ritmo del nostro parlare e emozionale non logica e inconscia una persona che ci è profondamente il volume. del nostro interlocutore. sgradita ma che, per cortesia o dovere, Non-verbale e para-Verbale hanno una Coinvolgere emozionalmente la per- dobbiamo salutare. “Buongiorno, piace- caratteristica molto importante: sono sona con cui parliamo, è estremamente re di vederla” dice il nostro verbale… elementi analogici. importante perché la sua memoria, la ma il corpo, le spalle piegate in avanti, Cosa significa? Le persone della mia sua attenzione, è sopratutto legata a fat- lo sguardo basso, l’espressione insof- età, amanti della musica avranno ben tori emozionali e inconsci o subconsci. ferente e la voce dicono esattamente il presente nella loro memoria i dischi in Se immaginiamo la persona che ascolta contrario. Forse la persona in questione vinile, in un epoca pre CD e pre mp3. Os- come se fosse una ricevente radio, la non si accorge consapevolmente del no- sia un epoca pre digitale (analogica ap- componente emozionale sarebbe quella stro essere forzati (se siamo bravi a ma- punto). Avere chiaro la caratteristica del che amplifica il segnale e lo tiene aggan- scherare), ma il suo inconscio sì (anche segnale analogico e del segnale digitale ciato alla frequenza giusta. se siamo degli attori da oscar). La sensa- e in che modo queste due istanze siano La mente cosciente ascolta solo il con- zione complessiva che avrà sarà quindi presenti nel nostro comunicare è cosa tenuto ma l’inconscio, e il mondo emo- sgradevole anche se siamo stati educati. estremamente utile. zionale “presta attenzione” al corpo; e Il Conoscere, almeno in parte il linguaggio Il segnale digitale viaggia in serie, corpo parla il suo linguaggio mentre la del corpo, riuscire a essere coerenti nel come una fila indiana un bit alla volta, testa è impegnata a dire ciò che vuole. nostro modo di comunicare, in maniera esso si presta ad essere analizzato un che ciò che dice la “bocca” sia congruen- pezzo alla volta (come il ragionamento). “Non esistono parole più chiare del te con quello che dice il corpo, è ciò che Quello analogico si muove in paralle- linguaggio del corpo, una volta che fa una comunicazione profonda e coin- lo, arriva tutto insieme come una schie- si è imparato a leggerlo.” volgente. In definitiva è la differenza che ra di persone una a (Alexander Lowen) sta tra un grande comunicatore e uno fianco ad un altra, questa tipologia pro- che semplicemente parla. duce una sensazione più globale (ciò che Possiamo dire che, ogni volta che par- vivo mi fa sentire più o meno a mio agio). liamo a qualcuno, letteralmente condu- 13
B-LIFE ∙ PEOPLE 33 DOMANDE MENO UNA STEFANO Renga “ Se son rose, fioriranno; l’importante è che non siano caki. ” Stefano Renga, classe 1960, figlio di Ogino-Knaus. Nasce a Milano, in via Cristoforo Gluk (musicista), da padre sardo e madre di origine siciliana. Un’infanzia passata a vagare per mezza Italia seguendo il padre e la famiglia; una vita passata a sopi- re il Mr. Hyde musicista a favore del dottor Jekyll ingegnere. Contrae il morbo del palcoscenico all’età di 14 anni, quando vi sale per cantare con la prima Band. Intossica inevitabilmente il suo fratellino più giovane di otto anni, Fran- cesco, costringendolo a vivere in una camera interamente ricoperta di poster di Band e musicisti, con una colonna sonora Rock permanente. Ha cantato con Band che hanno fatto ballare e svagare per quarant’anni tutta la Lombardia (Soho, Ifix Tchen Tchen, Houdini Band per citarne alcune) ma mai rassegnato al suo ruolo di consulente strategico aziendale che svolge col fardello della consapevolezza di essere una delle cause della crisi del mondo occidentale. Segno zodiacale? L’amore? Se son rose, fioriranno; l’importante è Sagittario ascendente Gemelli L’Amore è un guscio trasparente che che non siano caki. Cosa ti caratterizza? protegge due individui, fondendoli. Hai mai barato a giocare a carte? Sono un entusiasta cosciente. L’autore? Mai. Le qualità che ami di più Un visionario: George Orwell. La frase o massima che più ti nelle persone? L’autrice? rappresenta? La lealtà. Una pasionaria: Oriana Fallaci. Non c’è fumo senza fuoco. Cosa ti infastidisce? Il tuo cantante di sempre? Un tuo difetto? L’inutile, boriosa stupidità. Peter Gabriel (poi... mio fratello). Sono testardo. In amore è meglio lasciare Se potessi fare una domanda al genio Cosa volevi fare da bambino? o essere lasciati? della lampada cosa chiederesti? Il lavoro del mio papà: il finanziere (Nec È comodo essere lasciati, ma lasciare ti Di potere regalare il tempo che mi resta a Recisa Recedit). fa sentire nel giusto Lorenzo, Jacopo e Matilda, i miei tre figli. Una cosa che non va in italia? Il negozio dove spenderesti tutti i L’ultimo regalo che hai ricevuto? L’assenza di Giustizia. soldi di una carta di credito? Un mazzo di fiori per la Festa del Papà. La prima cosa che fai quando ti Una bottega dove vi sia un po’ di tutto… L’ultimo libro letto? svegli? purché sia vintage. Cura e manutenzione della donna di Faccio uscire il mio cane Byron (la mia La città che ami di più? Jerome K. Jerome. sveglia vivente delle 6,30). Alghero per i ricordi, Brescia per Numero favorito? Un insegnamento di tua madre? riconoscenza per avermi accolto. Il pigreco: ha un che di ammaliante. Cucire, stirare, pulire e, soprattutto, Il tuo piatto preferito? Sei superstizioso? Amare. Parmigiana di melanzane. No: sono un anti-fatalista. Se ti dico “cool” cosa pensi? La bevanda? Preferisci dare o ricevere? NY 70’s Una volta era il Mojito, da tempo il Gin Il piacere del Dare è incommensurabil- Se fossi il Sindaco di Brescia cosa Tonic di Luciano del Caffè N°2. mente più grande del ricevere. faresti per prima cosa? Mare o montagna? Animale preferito? Valorizzerei il patrimonio culturale Decisamente Mare. Cane (ma amo molto anche i gatti). immenso della nostra Città per creare Film preferito? ricchezza attraverso il turismo. Qual è la parola o la frase che dici Blade Runner. più spesso? 14
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E di Lorenza Giovanelli A maggio '19 APPUNTAMENTI L I ITA VeneziaAdall’11 maggio al 24 novembre 58 BIENNALE D’ARTE www.labiennale.org “Se il mondo fosse così chiaro, l’arte non esisterebbe”, diceva lo scrittore Albert Ca- mus. E visti i tempi che corrono, tutt’altro che limpidi, la creatività diventa quasi una sorta di Google translator per decriptare ciò che stiamo vivendo. Dimentichiamoci per un attimo Alberto Sordi che vaga spaesato fra le sculture di Richard Long nel film “Le vacanze intelligenti”; oggi temi come terrorismo, ecologia, femminismo vengono portati alla luce proprio da quadri, sculture e videoarte. Gli effetti sono dirompenti. Ne sa qualcosa il barbuto newyorkese Ralph Rugoff, direttore della 58º Biennale Arte di Venezia, che ha in- titolato la “sua” edizione “May You Live In Interesting Times”. Sembra un augurio, ma non lo è. L’espressione infatti si ispira a un anatema cinese, dove il termine “interessanti” gioca con l’ironia e significa tormentati e dolorosi. Il pittore Luc Tuymans, stella della mostra “La Pelle” a Palazzo Grassi, usa due parole per definire la nostra epoca: “violence et fragilité”. Le pronuncia quasi sussurrando, quasi a fare da contrasto a tempi sbracati, invasi da social media e talent show. Se fosse ancora tra noi, Alberto Burri, in mostra alla Fondazione Cini, direbbe la stessa cosa. Ecco perché in una stagione effimera come la nostra un po’ di concretezza non farebbe certo male. “Intorpidimento delle menti e povertà culturale” sono per Georg Baselitz - non proprio un ingua- ribile ottimista - le caratteristiche del tempo in cui viviamo. E “idiota” è il termine che Via Muniz usa per descrivere i presidenti di Stati Uniti e Brasile, perfetti rappresentanti del presente. “Non so se viviamo in tempi interessanti”, dice l’artista brasiliano, “certo la tecnologia li ha condizionati avendo un effetto radicale su molte democrazie. Basta guardare l’America o il mio Paese: Trump e Bolsonaro sono due idioti. La democrazia non è un gioco.” Se la scienza con- tinuerà a svilupparsi senza freni, faticheremo a riconoscere noi stessi. Almeno questa è la tesi di Adrian Ghenie, in scena a Palazzo Cini. “Se queste ricerche finiranno in mani sbagliate, ci attende un secolo di aberrazioni, popolato da mostri”. E ancora Brigitte Niedermair, ospite a Palazzo Mocenigo: “che l’uguaglianza tra uomo e donna non sia più solo enunciazione di principio. Dobbiamo imparare a non vederci come nemici. Solo così cambieremo le cose”. Di questi tempi è un invito assai attuale. Ma se Niedermair chiede, Chiara Fumai ha passato la sua breve vita (è scomparsa a 39 anni) a reclamare e rivendicare i diritti delle donne, grazie a performance sconvolgenti in cui mixava identità femminile e violenza. Chiara è una dei protagonisti del Padiglione Italia, quest’anno curato da Milovan Farronato. È lui stesso a immaginare le parole che l’artista ci avrebbe detto se l’avessimo stuzzicata sulla quotidianità. “Imperiosa ed enigma- tica, Chiara avrebbe dichiarato che viviamo in tempi in cui si “slavora” senza tregua, in cui si pianifica ogni cosa in dettaglio. Si passano ore a travestirsi, instancabili come elfi, per apparire squinternati senza esserlo. La modalità d’a- zione è quella che ci impedisce di rimanere sempre gli stessi”. Insomma, una Biennale in cui ci guarderemo allo specchio e forse scopriremo di aver camminato per chilometri di storia per diventare qualcosa di tremendamente poco interessante. Venezia, Fondazione Giorgio Cini Fino al 28.07.'19 BURRI. LA PITTURA, IRRIDUCIBILE PRESENZAwww.cini.it Dai rarissimi “Catrami” agli ultimi e monumentali “Cellotex”, un percorso in 50 opere ricostruisce nella sua interezza la parabola storica del Maestro della materia, e lo ri- porta a Venezia dopo quell’indimenticabile personale che nel 1983 vide protagoniste 18 opere del ciclo Sestante negli ex Cantieri Navali alla Giudecca. Un’opportunità più unica che rara di ammirare una selezione inedita di opere che rappresentano il percorso di ri- cerca di trasformazione della materia in opera d’arte incessantemente perpetrata da Burri nell’arco della sua carriera artistica. Italiano cosmopolita e avanguardista, testimone degli orrori della guerra in Africa, poi prigioniero in Texas, è proprio durante la de- tenzione forzata negli Stati Uniti che Burri matura la scelta di dedicarsi alla pittura, quell’irriducibile presenza, che lui stesso si disse incapace di tradurre in parole. Così come Giotto aveva rivoluzionariamente sostituito ai cieli d’oro della pittura medioevale il celeste che si poteva osservare in natura, Nell’arte di Burri la materia reale prende con prepotenza il posto della mimesi rappresentativa, da medico, controlla la superficie, la pelle, i pori, il pelo, come un dermatologo dell’arte, per poi trasformarla, bruciarla, tormentarla fino a sublimar- la. Uno spirito libero, con una musica silenziosa dentro e una violenza creativa fatta di ombre del reale e di astratte tensioni, con l’ansia della ricerca e il desiderio di dominare l’inerte materia, quella più infima, degradata spregiata, plasmarla come docile creta e farla diventare cosa viva, vitale, ricca di energia, di fascino o repulsione, poetica, metafora e simbolo della rivalsa dei diseredati, degli sconfitti, degli ultimi, una sorta di catarsi. Suture, abrasioni, cicatrici, ustioni, eterne stigmate, sono gli elementi del linguaggio artistico del dottor Burri che gioca la sua partita tra la vita e la morte e tra la materia e la forma. dando vita ad una nuova bellezza che si manifesta per opposizione dopo il primo attimo di sconcerto. 15
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E A maggio '19 APPUNTAMENTI L I ITA Torino, Castello di Rivoli Fino al 23.06.'19 ANRI SALA. AS YOU GO www.castellodirivoli.org Il terzo piano del Castello di Rivoli è invaso da un moto ondoso e sublime, dall’ingresso sulle tra- vi del soffitto alle stanze sempre più immerse nel buio, con schermi e contro schermi che proiettano nell’oscurità le opere filmiche dell’artista albanese Anri Sala. Una mente magnifica, prensile, musi- cale, teoretica, politica. Un inseguimento di immagini in grado di trasformare lo spazio in musica. I film mettono in scena momenti di esecuzione pianistica, umana e computerizzata, tra il Ravel del concerto per una mano sola e l’Unravel della “macchina umana”. Ma vero fulcro della mostra è la prima presentazione a livello mondiale in un museo pubblico di “If and Only If”, opera filmica nella quale l’attenzione dell’artista si concentra sulla relazione tra il movimento di una lumaca e quello del musicista Gérard Caussé mentre suona una viola ed esegue “Elegia per viola sola” di Igor Stravinsky (1944). Con delicatezza poetica, il film descrive il percorso della lumaca sull’archetto del musicista e le variazioni impresse dai minimi movimenti dell’animale, o dalle sue pause, all’esecuzione, creando una musica in collaborazione tra umano e non-umano in gradi di trasportarci in un regno fatto d’aria. I tasti di un pianoforte sono fantasmi aggrediti da un’intelligenza indomabile. La musica e il tempo, vale a dire la struttura stessa del fenomeno umano, si stendono nelle camere nere di una ‘parata’ che viene annunciata in modo circense da due percussioni a guida autonoma, appese al soffitto, come ad annunciare il Rondò delle vite, sempre circolari, mai lineari. Un flusso di immagini in movimento e narrazioni molteplici capaci di restituire la sensazione di essere immersi in un’unica e gigantesca scultura in movimento. Venezia, Fondazione Prada Fino al 24.1 1.'19 JANNIS KOUNELLIS www.fondazioneprada.org Si definiva un pittore, diceva di ispirarsi alle immagini del Rinascimento, ha contribuito in maniera decisiva al processo di rinnovamento estetico nel boom del dopoguerra ed è stato uno degli ultimi, grandi maestri di un certo modo di intendere la materia dell’arte, non solo in Italia. Jannis Kounellis era uno scrupoloso rivoluzionario, osservatore obliquo, a tratti scomodo, dei suoi e dei nostri tem- pi. Alla sua vita e alle sue opere, Fondazione Prada dedica la prima, ampia retrospettiva dopo la sua scomparsa, due anni fa. Semplicemente “Jannis Kounellis”, si preannuncia già come uno degli appunta- menti imperdibili della 58º Biennale d’arte di Venezia. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’Archivio Kounellis, riunisce 70 lavori dal 1958 al 2016, e ricostruisce la storia artistica ed espo- sitiva di Kounellis, classe 1936, evidenziandone gli sviluppi fondamentali della sua poetica mediante una sinergia creata tra le opere e i magnificenti spazi settecenteschi di Ca’ Corner della Regina. Una cronologia che si dipana a partire dalle opere prime a quelle dove la matrice concettuale si intrec- cia con le operazioni poveriste, fino alle più recenti imponenti installazioni, passando attraverso le declinazioni olfattive, dagli inconfondibili sentori di caffè e grappa, le sperimentazioni con i metalli e con i processi di trasformazione della materia. Completano la retrospettiva una ricchissima raccolta di documenti, film, cataloghi, inviti, manifesti e fotografie d’archivio, che testimoniano la storia espositiva di Kounellis, ar- tista instancabilmente poliedrico che amava descrivere l’arte come una via non convenzionale a cui il linguaggio doveva aprirsi per non cadere nel baratro stangante dello stereotipo dato dall’uso, poiché la ripetizione coatta di uno stile porta alla distruzione dell’arte, quell’arte a cui Kounellis ha saputo dare vita eterna. Milano, Pirelli Hangar Bicocca Fino al 15.09'19 SHEELA GOWDA. REMAINS www.hangarbicocca.org I monumentali spazi delle Navate diventano la cattedrale in cui si consacra l’arte dell’indiana Sheela Gowda, sulla scena italiana. Sin dagli esordi della sua carriera, Sheela Gowda, sviluppa la sua pratica attraverso un intenso dialogo e scambio tra le tradizioni artistiche locali e le forme d’arte internazionali. La formazione artistica di Gowda risale agli anni settanta, quando in India l’impostazione accademica era rivolta alla tradizione modernista indiana e a una rilettura in chiave contemporanea dell’arte classica locale, con uno spiccato interesse per l’immaginario popolare e per le tecniche artigianali. Dopo l’esperienza al Royal College of Art di Londra, a metà degli anni Ot- tanta, Gowda ritorna in India. È in questo periodo che ha inizio nelle sue opere la transizione dallo spazio pittorico a quello tridimensionale, che ha portato l’artista al definitivo superamento della bidimensionalità del quadro. La nuova direzione della sua pratica risponde, da un lato, alla necessità di andare oltre la mera rappresentazione e di intervenire direttamente sullo spazio; dall’altro, alla volontà di coinvolgere attivamente l’osservatore nella fruizione dell’opera. L’approccio rivolto verso la spazializzazione dell’opera e il conseguente coinvolgimento attivo del visitatore, rappresentano inoltre una risposta ai cambiamenti che stavano attraversando la società indiana negli anni Ottanta e Novanta, in particolare in seguito all’ascesa dei conservatori e ai numerosi atti di violenza avvenuti nel paese. “Remains” sottolinea la poetica e il significato politico dell’opera di Gowda, la cui pratica scaturisce da uno sguardo ricettivo e approfondito sul mondo, e dalla consapevolezza del valore simbolico e comunicativo dei materiali, degli oggetti e degli scarti. “Un’opera è il risultato di una decisione, di una scelta. Se è vero che il mio lavoro nasce da contesti specifici, tuttavia la natura ultima di un’opera è modellata sul- la base dell’astrazione; un’astrazione che non si limita a una scelta stilistica, ma il cui intento è comunicare significati e favorire molteplici letture”. 16
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E O maggio '19 APPUNTAMENTI T E R ES New York, The MET Fino al 08.09.'19 CAMP. NOTES ON FASHION NEW YORK: Da Milano 9h aereo - Da Roma 8,30h aereo www.metmuseum.org Molte cose al mondo non hanno un nome, e molte, anche se il nome ce l’hanno, non sono mai state descritte. Una di queste è la sensibilità - inconfondibilmente moderna, una variante della sofisticazione, anche se difficilmente con essa si identifica - che va sotto il nome di “Camp”. Così scriveva Susan Sontag nelle sue Note sul Camp, dedicate a Oscar Wilde. “Per cominciare, assai generalmen- te: il Camp è una particolare forma di estetismo. È un modo di vedere il mondo come fenomeno estetico. Questo modo, il modo camp di guardare alle cose, non si basa sulla bellezza ma sul grado d’artificio e di stilizzazione.” Emerso nel diciannovesimo secolo come un codice segreto diffuso e adottato dalle comunità omosessuali, da allora, il Camp non ha cessato di esistere, affermandosi con maggior evidenza in particolari momenti storici e sociali spesso coincidenti con i periodi di conflitto politico e di disordini sociali, in reazione alla conformità. Gli anni trenta sono stati un periodo incredibilmente fertile per il Camp e suo fratello il Surrealismo, incarnato nella sua stella Salvador Dalí; così gli anni sessanta con il suo sottile gioco di ruoli di genere e posizione sociale. Andrew Bolton, curatore della mostra newyorkese, nota come la surreale fenomenologia del Camp sia in gran parte diffusa nella cultura popolare di oggi - a volte nascondendosi “in bella vista”, come con la popolarità, ad esempio, del travestimento, forse guidato da un diffuso sentimento di ribellione nei confronti delle norme sociali e delle categorie di genere ed età. In un momento in cui il genere è una scelta e il divertimento è tornato a far parte delle attività di competenza del mondo degli adulti, perché non usare una borsetta a forma di orsacchiotto o indossare un mezzo smoking abbinato ad un mezzo abito da sera sul tap- peto rosso degli Oscar come l’attore Billy Porter a febbraio? “Quando inizi a guardare il mondo attraverso gli occhi del Camp”, ci insegna Bolton, “lo vedi dappertutto”. La mostra del Met raccoglie una selezione di interpretazioni del Camp nell’arte, nella moda e nel design a partire dalla Francia di Luigi XIV in uno spettacolare e caleidoscopico carosello che “è bello perché è orribile…” New York, MoMA PS1 Fino al 02.09.'19 SIMONE FATTAL: WORKS AND DAYS NEW YORK: Da Milano 9h aereo - Da Roma 8,30h aereo www.moma.org Per la sua prima mostra personale negli Stati Uniti, l’artista di origini liba- nesi Simone Fattal porta oltre 200 opere frutto di 50 anni di carriera, riunendo sculture in ceramica, dipinti, acquerelli e collage i cui soggetti attingono da una serie di fonti tra cui narrativa di guerra, pittura di paesaggi, storia antica, mitologia e poesia Sufi. Opere che esplorano l’impatto dello spostamento inteso come diaspora, nonché la politica dell’archeologia e degli scavi, e il modo con cui questi temi risuonano attraverso la pratica multiforme dell’arti- sta. Il lavoro di Fattal costruisce un mondo che emerge dalla storia e dalla memoria, e le sue repliche e ripetizioni lottano con le il tempo che fugge men- tre svelano le proprie risonanze. Mai lontane dalla terra, le sue opere vedono la luce come un progetto incompiuto di narrazione di storie antiche, popolate di figure che trovano le loro origini nell’Epopea di Gilgamesh, nell’Odissea, nel Dhat al-Himma e altre ancora. Fuori ma al contempo dentro il tempo, il suo lavo- ro fluttua tra contemporaneo, arcaico e mitico. La mostra mette in luce l’immensa produzione dell’artista popolato di sculture di argilla di carattere figurativo rese con minimi e rapidi tocchi, quel tanto che basta per essere percepite come individui, rivelando una preoccupazione per la fragile persistenza della forma umana. Attorno a questo mondo popolato di un’umanità transitoria, case, ponti e muri, oltre ad animali, alberi e altri oggetti. Completano l’universo di Fat- tal diverse serie di dipinti e acquerelli che aiutano a comprendere la visione di se stessa come artista: “un’artigiana di bellezza e verità”, la cui arte “è una finestra su un mondo a cui solo l’arte stessa può accedere. Non puoi definire questi mondi. Sono epifanie, visioni.” 17
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E maggio '19 APPUNTAMENTI E R O EST Paris, Centre George Pompidou Fino al 16.09.'19 PRÉHISTOIRE, UNE INVENTION MODERNEwww.centrepompidou.fr PARIGI: Da Milano 1.30h aereo - Da Roma 2,05h aereo Una mostra decisamente originale per le sale del Centre Pompidou di Parigi quella che racconta i legami che uniscono la preistoria con l’arte moderna e contemporanea. Un percorso volto a mostrare come, nel grande periodo di crisi chiamato “modernità”, prima gli artisti, e poi la società nel suo complesso, si sentano attratti dalle loro “origini” e tentassero di costruire una visione fantastica di “ciò che ha preceduto la Storia”. Allo stesso tempo, ciò che emerge è l’idea che l’uomo contem- poraneo si è fatto della Preistoria stessa: una sorta di macchina del tempo, in cui le molteplici forze in gioco disegnano la loro fecondità a partire dalle loro stesse contraddizioni: la necessità di decostruire e il bisogno di ricostruire nuove fondazioni; l’emergere dalla storia e l’immersione nella storia; il desiderio per la rivoluzione e la paura dell’apocalisse. Concetto che più moderno non si può - il termine stesso fu coniato negli anni ‘60 dell’Ottocento - è il frutto di una progres- siva stratificazione di fatti, idee e fantasie che nel corso del XIX secolo diventarono un insepara- bile corpus di immagini, ipotesi e speculazioni, il cui impatto non ha ancora cessato di influenzare l’immaginario collettivo. Questo Grand Tour tra passato decisamente remoto e… l’altro ieri, offre una panoramica su questa mistica storia d’amore che dura da millenni e ha visto come protagonisti illustri i più grandi artisti di tutti i tempi: da Redon a Picasso, da Giacometti a Beuys, fino alle generazioni del XXI secolo. Una riflessione sull’estensione del tempo, su un’idea di terra senza umanità, sul rapporto tra esseri umani e animali. Tutto punteggiato da iconiche opere preistoriche del Paleolitico e del Neolitico. Una passeggiata tra i ricordi d’infanzia dell’uomo che si spera possa aprire nuove prospettive su quella tela bianca che è il futuro che verrà. Amsterdam, Rijksmuseum Fino al 10.06.'19 ALL THE REMBRANDTS AMSTERDAM: Da Milano 1,50h volo - Da Roma 2,30h volo www.rijksmuseum.nl A tutto Rembrandt. 350 anni fa moriva il maestro olandese che ha lasciato uno dei segni più inde- lebili nella storia dell’arte. I principali musei del Paese rendono così omaggio alla stella del cosiddetto Secolo d’oro con decine di mostre dedicate al suo genio assoluto. Nessun museo al mondo possiede un numero di opere di Rembrandt superiore a quello del Rijksmuseum di Amsterdam, e quest’an- no permetterà al pubblico di ammirare la collezione completa composta da 22 dipinti, 60 disegni e 300 stampe in tutta la sua gloriosa bellezza. Un’opportunità straordinaria di scoprire i segreti sulle tecniche pionieristiche e sulle idee innovative di Rembrandt. Al termine della mostra, inizieranno anche i preparativi per il restauro-show e live, che dal mese di luglio avverrà sotto gli occhi dei visitatori, della “Ronda di notte” (1642), che sarà sottoposta a un delicato intervento di pulitura e consolidamento della pittura. Tutte le fasi del lavoro di restauro saranno trasmesse in diretta online grazie a una webcam a cui potranno collegarsi gli art lovers di tutto il mondo. Ad Amsterdam inoltre sarà possibile visitare anche la Casa Museo del pittore, che nell’anno tematico organizzerà ben tre diverse mostre: “La rete sociale di Rembrandt”, con opere mai esposte prima d’ora in Olanda, “Ispirati a Rembrandt” e “Laboratorio Rembrandt”. A L’Aja il Mauritshuis proporrà le grandi opere di Rembrandt presenti nel museo fino 15 settembre 2019. Saranno dunque visibili dipinti concessi in prestito mai esposti prima in Olanda, come ad esempio opere provenienti dal Museo d’Israele di Gerusalemme ospitate al Museo Storico Ebraico di Amsterdam. Verrà presentata anche la notevole collezione di dipinti del XVII secolo del Museo Frans Hals di Haarlem. Infine, sarà allestita un’esposizione incentrata sull’acqua presso il Westfries Museum di Hoorn. Nel loro insieme dunque le mostre olandesi permetteranno di approfondire la conoscenza di Rembrandt e dell’epoca fiorente in cui l’artista visse, con la possibilità di contemplare opere che solo molto di rado, o forse mai, sono state esposte. Serve aggiungere altro? Bilbao, Guggenheim Bilbao Fino al 09.09.'19 JENNY HOLZER: THING INDESCRIBABLE www.guggenheim.org BILBAO: Da Milano 1.40h aereo - Da Roma 2h aereo Per oltre quarant’anni, l’artista americana Jenny Holzer ha presentato le sue idee astringenti, i suoi conflitti e i suoi dolori in luoghi pubblici e mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, il Museo Guggenheim di New York City e il Louvre Abu Dhabi. Il suo medium, che sia in forma di T-shirt, di targa o di insegna luminosa, è la parola. A partire dai manifesti affissi per le strade di New York negli anni settanta, e continuando attraverso le sue recenti proiezioni di luce sul pa- esaggio e sull’architettura, la sua pratica artistica ha sfidato l’ignoranza e la violenza armata di umorismo, gentilezza e coraggio. La sua tenacia è protagonista della più grande mostra a lei dedicata in un’istituzione museale, che mette in luce la straordinaria architettura di Frank Gehry attraverso installazioni site-responsive e porta nelle sale una raccolta di opere che vanno dai lavori giovanili di stampo street-art fino ai più recenti olii ed acquerelli che riproducono documenti rilasciati dal governo americano in risposta ai tragici eventi dell’11 settembre. Installazioni robotiche espressa- mente realizzate per la mostra spagnola e un’inedita collezione di materiali d’archivio dell’artista, completano questa straordinaria rassegna in cui appare evidente che, come una volta affermato Holzer, “la noia ti fa fare cose pazze”. 18
B-LIFE ∙ FOCUS Sp la Redazione - Ph- Ag. Fotolive BR ES C ec IA LI FE ia le UN MITO LUNGO 1000 Miglia
B-LIFE ∙ FOCUS le ia IFE ecESCIAL Da Brescia a Roma e ritorno: Sp BR “ è il percorso su cui si svolge la “corsa più bella del mondo” ” che anche quest’anno ha richiamato appassionati da ogni parte del globo. Si è svolta dal 15 al 18 maggio la trentasettesima rievocazione della Mille Miglia storica: come da tradizio- I numeri dell’edizione 2019 430 Le vetture storiche ne, è stata una sfilata unica di preziosi capolavori su quattro ruote, che che hanno preso parte alla gara hanno percorso l’Italia affascinando la folla di spettatori assiepati lungo tutto il percorso. I paesi di provenienza degli equipaggi. 40 75 Le case produttrici rappresentate La Mille Miglia fonde in un unico evento arte, bellezza, design e storia, coinvolgendo le città, i borghi, le vie, le piazze e le strade italiane, uno spetta- colo nello spettacolo, in un territorio Le località attraversate dalla gara 200 unico e amato da tutto il mondo. 112 Le prove cronometrate affrontate dai partecipanti >> VERNICIATURA MOTO Repliche > Riparazione carene > Verniciatura componenti > Personalizzazioni grafiche ed estetiche 20
Tinteggiature civili e industriali rivestimenti a cappotto e stucchi Urgnani Giuliano & Figlio snc BRESCIA - Via Solferino, 12 - Tel. e Fax 030 7400649 Giuliano 339 2691804 - Luca 338 9744947 - urgi@libero.it @urgnani_tinteggiature www.urgnanigiulianoefiglio.it @tinteggiatureurgnani
B-LIFE ∙ FOCUS le ia IFE ecESCIAL Sp BR Il Percorso 15 maggio Prima Tappa bettola, Urbino, Corinaldo, Senigallia di quel visionario, inventore, scultore, Da Brescia a Cervia-Milano e Fabriano. Di seguito, gli equipaggi pittore e architetto considerato un Marittima hanno attraversato l’Umbria con Assisi, genio universale. Dopo l’Inno di Mameli eseguito dalla Perugia e Terni, per poi entrare Il percorso è proseguito verso Monteca- Fanfara dei Bersaglieri, la prima vettura nel Lazio, passando per Rieti e raggiun- tini e Pistoia, ha attraversato il centro è scesa dalla celebre pedana di par- gendo la Capitale alle luci del tramonto, storico di Firenze e, valicando il Passo tenza alle 14:30, dando il via alla 1000 con la tradizionale passerella su Via della Futa e il Passo della Raticosa, è Miglia 2019, con destinazione la costa Vittorio Veneto. giunto a Bologna, città sede dell’ultima adriatica. Lungo il percorso la carovana notte di gara. ha attraversato Desenzano del Garda 17 maggio Terza tappa e Sirmione, è entrata nel suggestivo Da Roma a Bologna 18 maggio Quarta tappa Parco Giardino Sigurtà e, passando Le prime luci dell’alba, alle 6:30, hanno Da Bologna a Brescia per Mantova, Ferrara e Comacchio, si salutato la terza e più lunga tappa di L’ultima tappa, la più breve, prenderà il è diretta a Ravenna per concludere la risalita da Roma. via alle 7:00 del mattino, ha visto sfilare prima giornata di gara a Cervia-Milano Questo tratto è tra i più apprezzati dai la carovana per Modena, Reggio Emilia, Marittima. concorrenti: iniziando da Ronciglione Langhirano e Parma, Busseto e Cremo- e il Lago di Vico, le auto d’epoca sono na. Il tratto finale della gara ha visto i 16 maggio Seconda tappa passate per Viterbo, Radicofani, la Val passaggi da Montichiari, Carpenedolo e Da Cervia-Milano Marittima d’Orcia (con Campiglia, Castiglione Travagliato. a Roma e San Quirico) per sostare poi a Siena. L’ultimo atto della corsa è stato il tra- Partendo di prima mattina, alle 6:15, Altra novità di quest’anno è stato il guardo di Viale Venezia a Brescia. verso Roma, le vetture della 1000 Miglia passaggio a Vinci, città natale di Leonar- hanno incontrato Cesenatico, Gam- do, in occasione del cinquecentenario 22
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B-LIFE ∙ FOCUS le ia IFE ecESCIAL Sp BR Il museo viaggiante sempre più global Tra le tante definizioni che la letteratu- di classifica. Dopo il difficile lavoro di arrivati 86 partecipanti, mentre 74 era- ra motoristica ha coniato, riferita alla selezione, applicando rigorosi criteri, no i sudditi di Sua Maestà Britannica. 1000 Miglia, ce n’è una che valorizza il Comitato Operativo ha sciolto ogni In aumento pure gli appassionati prove- l’esclusività e il prestigio: si tratta del riserva giungendo al varo dell’elenco nienti dalla Svizzera, con 29 accetta- più ammirato “museo viaggiante” della accettati. ti, e dal Giappone, con 16 accettati. storia dell’automobile. Per una volta Per il sesto anno consecutivo, erano In aumento la partecipazione dagli all’anno, lungo le oltre mille miglia del presenti 5 vetture appartenenti alla Stati Uniti d’America, con 64 celeberrimo Categoria Militare, condotte da equipaggi, mentre poco variata è quella tracciato, convergono i tesori che hanno rappresentanti delle Forze Armate Ita- dall’Argentina, con 10. scritto le pagine più belle della storia liane, che vanno ad aggiungersi ai 425 La casa automobilistica più rappresen- del motore. La febbre per il museo equipaggi selezionati. tata è stata Alfa Romeo con 44 vet- viaggiante più prestigioso del mondo A fronte di iscrizioni pervenute da 40 ture, a seguire Jaguar con 35, FIAT con continua a contagiare gli appassionati di Nazioni di tutti i continenti, i Paesi degli 33 e Mercedes-Benz e Lancia con 29. sei continenti: le circa 700 iscrizio- equipaggi ammessi al via sono stati 33, Gli esemplari che hanno partecipato ad ni hanno anche quest’anno posto in con l’Italia che continua a essere il almeno una delle ventiquattro edizioni difficoltà la Commissione Selezionatrice, Paese maggiormente rappresentato, della 1000 Miglia di velocità disputatasi chiamata ad operare la selezione per con 303 partenti (34% sul totale), e dal 1927 al 1957 sono stati 95 e 12 quelli giungere ai fatidici 430 equipaggi i Paesi Bassi al secondo posto: la appartenenti alla Special List, riservata concorrenti, ammessi nell’Olimpo del costante crescita dei Paesi del Benelux a veicoli di particolare interesse storico motore. Da sempre, infatti, partecipare degli ultimi anni è confermata dall’ac- o sportivo che, pur essendo della tipolo- alla 1000 Miglia costituisce un onore, cettazione di 133 cittadini olandesi, 52 gia adatta alla 1000 Miglia, non vi hanno concluderla regala sensazioni indescri- del Belgio e 12 del Lussemburgo. Dalla mai preso parte. vibili, non importa in quale posizione Germania, scesa al terzo posto, sono 24
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