ALL'ARISTON QUESTI OTTO VERRANNO CON ME
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RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 48 - anno 84 30 novembre 2015 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 www. ufficiostampa. rai. it QUESTI OTTO VERRANNO CON ME ALL'ARISTON
Foto di Maurizio D'Avanzo rd i l L e ona a n i ae abb o vo iM ch o G Iac o o d n c esc D e l l o a Ma hm C e c i l e Fra C ih ara a n M e t iM ele Ira m a E rm 6 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 7
SOMMARIO Non è un buon momento per lo sport internazionale. Gli scandali che hanno colpito i vertici della FIFA, il mondiale di motociclismo "biscottato" ai 10 Luca De Filippo danni di Valentino Rossi e adesso il grande scandalo doping, che per il momento riguarderebbe Mondo digitale soltanto l'atletica leggera, con la Wada, l'agenzia 12 mondiale antidoping, che ha annunciato di aver sospeso provvisoriamente il laboratorio antidoping 14 Kasia Smutniak di Mosca. Una decisione, con effetto immediato, presa dopo la 20 Fiction pubblicazione di un report della stessa agenzia Le nozze di Laura Vita da strada RADIOCORRIERE TV che parla di doping di Stato in Russia. Le accuse 10 SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA mosse sono precise e pesantissime. Secondo la Wada 22 Mimmo Calopresti ci sarebbero state alterazioni delle prove Reg. Trib. n. 673 Fabrizio Casinelli del 16 dicembre 1997 Numero 48 - Anno 84 30 novembre 2015 antidoping per gli atleti. Si parla di presentazione Direttore responsabile di prove dubbie nelle competizioni tra il 2001 e il 26 Teo Teocoli FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai 2012 e non solo. Sarebbero implicati atleti, Viale Mazzini, 14 in questo numero 00195 Roma Tel 0636864313 - fax 063242420 allenatori, preparatori, medici e personale di 28 Valerio Scanu www.ufficiostampa.rai.it laboratorio. La stessa Wada avrebbe chiesto la www.radiocorrieretv.it @stampauffrai.it squalifica a vita e la sospensione dalle competizioni internazionali comprese le Olimpiadi brasiliane 30 Zucchero ufficiostampa@rai.it del 2016. A cura dell'Ufficio Stampa Rai Anna Fraschetti (c.r.) 14 Dante Fabiani (vc.r.) Lorenzo Briani (c.s.) Carlo Casoli (c. s.) Il Cremlino si è subito difeso definendo le accuse 34 Ragazzi Mauro Scaramuzzo (c. s.) infondate. Il laboratorio moscovita ricorrerà Coordinamento Desk Marina Cocozza (c. s.) alla Corte di Arbitrato per lo sport. Anche la 38 WebRadio In redazione Silvia Battazza Iaaf dovrebbe quanto prima convocare una riunione Antonio Caggiano Rossella Ferruzza straordinaria per studiare il report. La relazione Lucilla Perelli Rizzo che la Wada ha presentato è allarmante e non è 42 Iniziativa Rita Pernarella Scina Santacatterina Stefano Corradino escluso che venga aperto quanto prima un Segreteria procedimento. Gian Marco Fabretti 44 Silvia Costa Morena Tomassetti Marina Matteucci L'indagine comunque potrebbe non riguardare Angela Ricciardi Valentina Dragani soltanto la Russia. Siamo soltanto all'inizio? 26 48 Cinema in Tv Anna Penta Quello che è preoccupante è che se venisse provato Grafica, impaginazione e sito internet Stefano Pozzaglia l'utilizzo massiccio di aiuti farmacologici, oltre Cinzia Geromino all'alterazione del risultato sportivo, ci potrebbero 50 Almanacco Riccardo Loconte Luca Romanelli essere conseguenze fisiche devastanti per gli Claudia Tore Fotografico atleti. E una medaglia, vale una vita? Una vittoria 52 Palinsesti settimanali Barbara Pellegrino Fabiola Sanesi vale un cattivo esempio? Lo sport, almeno quello, Palinsesti non toglietecelo. E non toglietelo a chi, bambino, Michele Trobbiani Filippo Blandino lo sogna. Maria Rita Burghi 30 Buona settimana a tutti. 8 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 9
Luca, un'intera stagione nel nome di Eduardo per ricordarne la LUCA DE FILIPPO personalità dalle molteplici sfaccettature. Del suo teatro colpi- scono la classicità e la contemporaneità. Sono perfettamente d'accordo. Le sue commedie sono an- cora di grande attualità, si occupano di problemi che ancor oggi ci riguardano, che ci appartengono. Ciascuno di noi può trovare una sua personale chiave di lettura e di coinvolgi- MAESTRO mento andando a riscoprire quelle opere. Indubbiamente lei le conosce tutte. Ce n'è una che le è rimasta IL particolarmente dentro? "Napoli milionaria" perché racconta in modo quasi documen- taristico ciò che è accaduto dopo la seconda guerra mondiale era RIGOROSO, ma anche e, in parte, il periodo che stiamo attraversando ora. Lei è figlio d'arte e ha avuto la fortuna di avere un "gigante" co- Intervista rilasciata al RadiocorriereTv del 24 novembre 2014 me maestro. Che ricordi ha di quando avete condiviso lo stesso molto SIMPATICO palcoscenico? Era simpatico (lo dice con commozione, ndr), molto simpati- co. Ho sempre lavorato bene con lui e mi sono divertito, nel vero senso della parola. Ho un ricordo nitido e affettuoso di tutte le volte che abbiamo condiviso una pièce teatrale. Di lui è nota la grande passione. Un sentimento talmente "virale" da contagiare anche lei? Mi ha sicuramente trasmesso la sua enorme passione per il teatro, ma forse ce l'avevo già dentro anch'io, sono convinto che la porto nel Dna. Anche per me il teatro rappresenta La passione per il teatro gliel'aveva trasmessa suo un'attrazione fatale e sono davvero felice di fare questo padre. «Ma forse ce l'avevo già nel Dna - racconta lavoro in cui, ogni volta, ci metto rinnovato entusiasmo e Luca De Filippo -. Sono felice di fare un lavoro dove, grande amore. ogni volta, ci metto rinnovato entusiasmo e grande Come era Eduardo nel ruolo privato di papà? amore. Eduardo come papà è stato attento e severo, Attento e anche severo. Un padre di cui ho sentito la presen- come artista esigente prima di tutto con se stesso» za sempre, e questo suo "esserci" è stato molto importante per me. di Marina Cocozza Oggi gli attori che hanno avuto l'onore di recitare con lui ten- gono a sfoderare con orgoglio il biglietto da visita "Vengo dalla «U scuola di Eduardo". Come era il maestro? n bellissimo modo di divulgare l'arte di Molto esigente, rigoroso prima di tutto con se stesso. E fa- Eduardo. Il valore di questa iniziativa ceva bene perché il nostro è un mestiere duro e selettivo. è poter offrire, a trent'anni di distanza Spesso ti trovi a dover fronteggiare situazioni complesse, dalla scomparsa, una bella opportunità perciò essere guidati e istruiti bene è fondamentale. anche per le nuove generazioni di entrare in contatto con le sue opere». Mentre chiacchieriamo con Luca De Filippo In "Natale in casa Cupiello" sulla scena, come nella vita, vi siete non ci sfugge la somiglianza con il padre nel modo di sor- trovati a rappresentare un padre e un figlio. All'indimenticabile ridere, in quegli occhi così intensi e soprattutto nella voce. tormentone "te piace o' presepio?" oggi come risponde? Esprime soddisfazione per il progetto che Rai Cultura dedi- Che mi piace molto, che a Napoli il presepe ha una storia ca fino a maggio a uno dei miti della drammaturgia italiana antica e bellissima. Basta fare un giro a San Gregorio Ar- su Rai5. In tutto cinquanta opere, commedie, regie musicali, meno, tra i bellissimi pastori artigianali e le botteghe con documentari e speciali: una retrospettiva con il meglio della il profumo del muschio, per fare un tuffo nell'arte e nella produzione di Eduardo. tradizione. 10 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 11
ospedalieri, in pediatria, per interagire con i piccoli pazienti. Sono DIGITALE diventati assistenti personali interattivi delle persone anziane per aiutarle a mantenere uno stile di vita indipendente. Aiutano gli studenti nei compiti a scuola e sono nelle piazze, pronti a fare da guida ai turisti. Ecco alcuni esempi di robot intelligenti che, oltre- tutto, imparano dalle proprie esperienze. "Monarch" è un progetto europeo sulla "robotica sociale", che utilizza robot di vario tipo collegati a internet e sensori per interagire con pazienti pediatrici, personale e visitatori in attività di edutainment (educative e di intrattenimento). Sono già in fase di test all'infermeria pediatrica presso l'Istituto di Oncologia a Lisbona (IPOL), in Portogallo. I me- dici raccontano che i bambini lo vedono come un amico-giocatto- lo, più tranquillizzante rispetto al personale ospedaliero. Alfred è un robot-maggiordomo che vive dentro il computer, un assistente mobile personale per gli anziani. Serve ad aiutarli a mantenere una qualità di vita sufficientemente indipendente, a comunicare con i familiari e a mantenere un livello dinamico di interazioni sociali, suggerendo ad esempio attività e giochi e monitorando, attraverso sensori, lo stato di salute dell'anziano. Si tratta di una macchina "virtuale" (esiste all'interno di una piattaforma) dentro dispositivi mobili e pc, totalmente controllata da comandi vocali. In futuro potrà essere integrata da "protesi" robotiche per eseguire compiti. Emote è l'acronimo per "Embodied perceptivetutors for S Il programma "Horizon 2020" dell'Unione empathy based learning", in pratica si tratta di un progetto iamo circondati dalla tecnologia, i bambini europea finanzia i principali progetti di di robot in grado di usare l'empatia e riconoscere gli stati hanno sempre più tra le mani smartphone, emotivi dei ragazzi, adattarsi alle loro risposte e aiutarli a ricerca e innovazione, tra cui rientra la tablet, videogiochi. Ma che cosa è successo studiare in maniera più produttiva e motivata. La ricerca robotica. "Monarch" è un progetto europeo ai robot che sognavamo da piccoli? Quelli vuole scoprire come le emozioni possono essere condivise sulla "robotica sociale". Allo studio c'è che dovevano essere i nostri amici o addirittura un con un ‘tutor artificiale' che serva da facilitatore per l'ap- anche Frog, la futura guida turistica con membro della nostra famiglia? Sì, ci sono anche loro. prendimento. Abbiamo già dei piccoli "bambini" elettronici che so- capacità cognitive e di comportamento Frog invece non è un rospo, ma il "Fun robotic outdoor no anche più smart dei nostri smartphone perché in guide", un curioso robot verde che si muove su ruote. È grado di camminare, parlare, interagire con noi come stato presentato al congresso ICT 2015 dell'Unione euro- di Celia Guimaraes* RaiNews nessun cellulare può fare. I robot hanno anche pea sulla tecnologia e l'innovazione. L'abbiamo visto all'o- altre applicazioni molto importanti, in medici- Robot pera nella centrale Praça do Comercio di Lisbona. Frog è na, ad esempio. Sono anche uno degli elemen- in mostra alla un progetto di guida turistica robotica con capacità cogni- World Robotics ti principali del programma "Horizon 2020" Conference di tive e di comportamento che può interagire con i turisti dell'Unione europea, che finanzia i principa- Pechino in modo divertente e aiutarli a scoprire le attrazioni dei li progetti di ricerca e innovazione con uno luoghi che visitano. stanziamento di quasi ottanta miliardi di eu- Questi sono soltanto alcuni degli esempi di "intelligen- ro. Tra questi rientra, appunto, la robotica. Non za artificiale" i cui progetti sono sostenuti dall'Ue. Ci so- sono solo giocattoli, quindi, ma hanno un ruo- no molti altri robot in allestimento e l'industria privata lo di primo piano in quella che viene chiamata ci punta le sue carte decisamente. Per esempio, Alpha 2, IoT (Internet of Things), l'internet delle cose il primo "umanoide per la famiglia" presentato nell'otto- che vuole mettere in connessione, grazie alla bre scorso alla Maker Faire di Roma, ha ottenuto finan- Rete, gli oggetti di cui siamo circondati: auto, ziamenti per oltre un milione di dollari, soldi sborsati da frigo, termostati, tv, persino il nostro materas- privati cittadini interessati ad avere a casa un membro di so, che si "ricorda" la temperatura che ci piace famiglia non umano in grado di sostituire lo smartphone, a l'ora della sveglia, attivandola. I robot dal- fare il dj e leggere le favole della buona notte ai bambini. la sembianze umane sono entrati nei reparti Alpha 2 sarà in consegna dal febbraio 2016. 12 www.ufficiostampa.rai.it 13 TV RADIOCORRIERE
KASIA SMUTNIAK CON IL CUORE IN QUELLA TERRA LONTANA «Manuela, determinata e coraggiosa, ha fatto la scelta difficile di entrare nell'esercito e il suo obiettivo principale è rimanerci. In missione in Afghanistan, a capo di trenta uomini, rimarrà gravemente ferita in un attentato. Al suo rientro in Italia viene accolta da tutti come un'eroina, tranne che dalla sua famiglia». Kasia Smutniak, premiata al Roma FictionFest come migliore attrice per il film "Limbo", racconta il suo personaggio di donna soldato di Silvia Battazza 14 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 15
K asia Smutniak ha ricevuto al Roma FictionFest il premio come migliore attrice per il film "Limbo", che vedremo in prima tv su Rai1 il 2 dicembre. La bellissima attrice polacca, nel ruolo della prota- gonista, veste i panni di una donna soldato in missione di pace in Afghanistan. L'abbiamo contattata alla vigilia della messa in onda della pellicola: «Quando mi hanno detto del premio ero raggiante, davvero felicissima. È un ruolo molto particolare, importante, di quelli che non capitano spesso nell'arco di una carriera. E io lo aspettavo da sempre. So- no però convinta che questo prestigioso riconoscimento non appartenga solo a me, ma all'intero gruppo di lavoro. Il nostro è un mestiere che non si fa singolarmente, è il frutto dell'impegno di una squadra. A me, come attrice, piace pensare di essere una "materia pura" nelle mani del regista, in modo che lui possa esprimere ciò che ha in mente. E quando sul set si creano delle sintonie tutto diventa più intenso e piacevole. Quindi quello che mi hanno conferito non lo sento solo come un premio mio, ma di "Limbo": un piccolo gioiellino al quale teniamo veramente tutti tantissimo». Poi il suo entusiasmo si spegne ricordando gli attentati di Parigi: «Ho saputo della tragedia proprio mentre stavo andando alla con- ferenza stampa di presentazione di "Limbo" al Fiction- LIMBO Fest. Quando sono arrivata ero veramente scossa, ma lo eravamo tutti. Pensavamo in qualche modo che fosse inutile parlare di un film visto che stavamo vi- vendo proprio in quei momenti una realtà terribile e così da vicino. Due anni fa, quando abbiamo pensato a questo progetto, volevamo puntare una luce sui fatti di cui difficilmente si parla e cioè di tutti quegli italiani che per scelta mettono a rischio la loro vita per aiutare popolazioni lontane che vivono il dram- ma della guerra. Volevamo far conoscere anche la condizione delle famiglie, dai cari che aspettano che i loro ragazzi tornino a casa». Lei come lo sta vivendo questo momento così diffi- cile? In troppi usano frasi come "siamo in guerra", ma forse si dovrebbe riflettere di più sui termini e ri- pristinare il nostro vocabolario. Questo non è un conflitto convenzionale come lo conosciamo noi, con eserciti contrapposti. Non sono coinvolti soldati. I bersagli sono civili e l'avversario è un fantasma. Chi andiamo a combattere? E chi ci sta combattendo? Non riusciamo a dare né un nome vero, né un volto al nostro nemico. È una situazione ancora più subdola della guerra ed ecco perché ci fa ancora più paura. Il "vecchio" fronte non c'è più: ora si colpiscono diretta- mente le nostre case e i nostri figli. 16 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 17
Per troppo tempo abbiamo pensato che a noi non sarebbe Quindi è costretta a vivere in una sorta di "Limbo"? mai capitato nulla, che fosse un "problema" degli altri. Oggi Esattamente. Trovo che sia il titolo perfetto per questo film, Fiction... si gira! dobbiamo fare i conti con le nostre responsabilità, perché rende l'idea di un momento sospeso. Manuela è tornata, ma siamo tutti un po' responsabili. la sua testa e i suoi pensieri sono ancora in terra afghana. Si Sua figlia sta entrando nell'adolescenza. Ne avete parlato? sente sola a casa, fa la riabilitazione, va dallo psicanalista, Credo che sia molto importante spiegare ai ragazzi e ai bam- s'impegna per tornare quella di prima. Il problema è che ha bini quello che sta succedendo. Vedono continuamente le subito un grossissimo trauma. Dopo l'attentato il suo corpo immagini nei notiziari, sentono i commenti in tv e spesso è ricoperto di cicatrici, ma a farle più male sono le cicatrici non hanno gli strumenti per capire. Bisogna tranquillizzarli dell'anima. C'è una frase che racchiude il senso della sua sof- ed essere più presenti come genitori, anche se il problema ferenza, quando rivolgendosi al fratello dirà: "Non esistono vero è che nemmeno noi adulti comprendiamo bene certe soldati zoppi, figuriamoci un maresciallo!". cose e quindi non è sempre facile aiutare i nostri figli. Il tema è sicuramente tra quelli molto delicati e poco affrontati. Parliamo ora di "Limbo". Chi è il soldato Manuela Paris? Su cosa si concentra il racconto? È una donna determinata e forte che ha fatto la scelta dif- Abbiamo provato a mostrare qual è il lavoro dei soldati im- ficile di entrare nell'esercito e il suo obiettivo principale è pegnati nelle missioni di pace, in cosa consistono veramente rimanerci. Prima di partire per l'Afghanistan, come tutti i sol- queste missioni, quali sono le dinamiche e gli obiettivi, i suc- dati, aveva fatto anche lei un addestramento militare lungo cessi, ma anche i fallimenti. Normalmente di questi ragazzi si e complesso, ma quando è arrivata in quella terra lontana e parla solo quando ci sono degli attentati, ma non si raccon- tormentata si è subito resa conto che niente l'avrebbe po- tano quasi mai le cose importanti che fanno tutti i giorni per tuta preparare davvero a fronteggiare una realtà del gene- aiutare le popolazioni in difficoltà. Il supporto quotidiano in re. È chiamata a rimpiazzare un maresciallo che per motivi personali aveva lasciato la missione e lei prenderà subito il luoghi veramente impervi, privi di ogni cosa e soprattutto comando del plotone. molto pericolosi fanno meno notizia. Sono contenta, a que- sto punto, che "Limbo" sia un film per la televisione, perché Quali difficoltà incontrerà? può entrare nelle case di tutti. Dovrà guidare trenta uomini, ma il coraggio non le manca. Resterà gravemente ferita in un attentato e non ricorderà Ci sarà posto anche per l'amore? nulla di quanto le è accaduto. Costretta a rientrare in Italia, A un certo punto Manuela incontra un uomo misterioso. An- verrà accolta da tutti come un'eroina. Da tutti, eccetto la sua che lui appare sospeso in un limbo: è senza passato, senza famiglia. presente né futuro. Vive alla giornata, proprio come lei. Tra loro si creano molti punti di contatto e allora si apre uno Come mai? Non hanno mai compreso veramente né le ragioni che l'han- spiraglio, nasce un sentimento che unisce le loro esistenze no spinta ad entrare nell'esercito né tantomeno la scelta di e che darà ad entrambi la spianta per superare le sofferenze andare in missione in Afghanistan. Sono persone semplici, e le paure. come potrebbero essere i genitori e i fratelli di tanti di noi e hanno diffi- coltà ad accettare il fatto che una ragazza così gio- vane, in tempo di pace, debba volontariamente scegliere di andare in Paesi teatro di guerra e svolgere delle operazio- ni militari, con la consa- pevolezza dei rischi che questa decisione com- porta. Si sentirà total- mente isolata, anche dai suoi stessi amici. 18 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 19
gurante il banchetto del- FICTION le nozze di Cana le due donne si chiedono: "Chis- sà cosa ha provato Gesù QUANDO L'AMORE FA nel partecipare a quelle nozze? Per lui probabil- MIRACOLI mente era la prima volta, chissà se ha mai avuto nostalgia di una sua sto- ria d'amore, tutta sua. È bello pensare a Gesù ra- gazzo. Tuo zio diceva che era peccato, ma io non Ne "Le nozze di Laura", su Rai1 il 7 dicembre in prima serata, una ragazza calabrese figlia di credo. È bello pensar- lo ragazzo…"». Il regista proprietari terrieri va a Roma e rimane incinta. Quando torna al paese d'origine tiene segreta continua: «Ho sempre la gravidanza. Poi l'incontro con un giovane africano, che per mantenersi all'università fa il immaginato le nozze di bracciante. Firma la regia Pupi Avati: «Mi sono ispirato alle nozze di Cana: un banchetto notturno Cana come un banchetto all'aperto nella meraviglia delle luci degli uomini e di quelle di un grande cielo stellato» notturno all'aperto, nella meraviglia delle luci de- gli uomini e di quelle di U una squadra di attori non tutti di straordinaria notorietà, un grande cielo stellato. na storia ambientata nella Calabria dei giorni ma assolutamente capaci di dare verità a una storia così Lì, in quel contesto fuori nostri, ma che ricorda in modo chiaro il primo particolare, a cominciare da Laura, interpretata da Marta Ia- del tempo, il ragazzo pro- miracolo di Gesù, quello descritto nella scena gatti, dotata di una sensibilità destinata a stupire. Nel cast babilmente considerato evangelica delle Nozze di Cana. Il tv movie di- anche la mia adorata Lina Sastri, Alessandro Sperduti, Ni- strano, con pochi amici retto da Pupi Avati nella prima serata di Rai1 il 7 dicembre, cola Rignanese, Rita Abela e Valentino Agunu, senza dimen- altrettanto strani ma se- non a caso si intitola "Le nozze di Laura". Al centro del rac- ticare la partecipazione di Neri Marcorè». Laura, diventata dotti dalla sua parola, si conto un amore difficile, quello tra una ragazza calabrese ormai una giovane donna, decide di lasciare il paese natio disvela. Sollecitato dalla cresciuta in una famiglia benestante e proprietaria di un per andare a stabilirsi a Roma. Nella capitale però tutto le madre compie il suo pri- grande agrumeto a Rocca Imperiale e un giovane africano, riesce difficile e il sogno di una nuova vita, quella che più mo miracolo. Il miracolo studente in medicina a Bologna che, per mantenersi all'u- di una volta aveva sognato per sé già da bambina, di giorno più "modesto" dell'intero niversità, nella stagione della raccolta delle arance lavora in giorno, si infrange contro la dura realtà di una città che Vangelo se comparato al- come bracciante. «Con mio fratello Antonio e io - racconta sembra non accorgersi di lei. Da un incontro casuale con un le resurrezioni, alla vista il regista - abbiamo avuto l'opportunità di poter assemblare uomo che subito dopo svanisce nel nulla si ac- ridata ai ciechi, allo sfa- corge di essere incinta. Stanca e piena di paure mare le grandi masse e ai decide di tornare a casa, ma per timore della re- tanti prodigi disseminati azione del padre, freddo e prepotente, decide di LE NOZZE lungo la narrazione. Di mantiene segreta la gravidanza. Nell'agrumeto di famiglia incontra Karimu e tra i due sboccia DI LAURA fronte a una situazione che produrrebbe enor- U subito l'amore. Per proteggere la sua relazione me disagio agli sposi e na produzione Rai Fiction rea- con il giovane raccoglitore d'arance la ragazza ai loro congiunti, l'acqua lizzata da Duea Film, prodotta può contare solo sull'aiuto e il sostegno della viene trasformata nel da Antonio Avati, per la regia di Pupi zia Maria e di suo figlio, un ragazzo problema- più prelibato dei vini». E Avati, in onda lunedì 7 dicembre, in tico che tutti chiamano "Lui". «C'è una battuta questa volta sarà grazie prima serata su Rai1. Nel cast Marta che Lina Sastri rivolge a Marta Iagatti, inter- all'intervento della zia Iagatti (Laura), Valentino Agunu (Kari- preti rispettivamente dei ruoli di zia e nipote Maria e di quel cugino mu), Alessandro Sperduti (Lui), Nicola in questa storia - spiega Avati -, che forse riassu- "strano" che Laura e Ka- Rignanese (Domenico Riviello) e Rita me il rapporto di amorevole tenerezza che ho rimu riusciranno a coro- Abela (Anna). Con la partecipazione sempre provato nei riguardi di Gesù. Adagiate nare il loro grande sogno amichevole di Neri Marcoré nel ruolo su un grande letto dalla testata intagliata raffi- d'amore. (Sil.Ba.) di Hermes e con Lina Sastri in quello di Maria. 20 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 21
"U no per tutti", in questi giorni nelle sale, MIMMO CALOPRESTI è l'ultimo lavoro del regista Mimmo Calopresti. Tratto dall'omonimo romanzo del giornalista Gaetano Savatteri, è un film noir che segue le vicende di tre amici perseguitati IL PASSATO dal ricordo di un episodio tragico della loro infanzia. Gil, In questi giorni al cinema c'è interpretato da Fabrizio Ferracane, è il capo del gruppo, che un film molto particolare di da solo si era assunto la responsabilità di quella bravata, chiama i suoi vecchi amici alla resa dei conti, chiede loro Mimmo Calopresti, "Uno per aiuto per salvare Teo, suo figlio. Il loro legame resisterà tutti". Si tratta di un noir dai a questa richiesta drammatica? Faranno la scelta giusta risvolti psicologici. Il rapporto anche per quel riguarda la vita di quel ragazzo ancora tra genitori e figli, che oggi sta immaturo? diventando sempre più distante, Il film, che vede tra gli interpreti Isabella Ferrari e Giorgio RITORNA Panariello, è prodotto da Gianluca Curti per Minerva riaffiora con prepotenza. Nel Pictures Group con Rai Cinema. Il Radiocorriere tv ne parla cast, a fianco di Isabella Ferrari, con il regista. CHE Giorgio Panariello in un insolito Un noir dove alcune persone si rincontrano dopo trent'anni. ruolo drammatico «Ha una forte Qual è la chiave del film? umanità e penso gli calzi molto Il concetto di responsabilità. Un'azione fatta da bambini bene», commenta il regista e vissuta come una stupidità, ma che poi si rivela grave e importante fino a cambiare la vita per sempre. Il passato di Stefano Corradino che ritorna, che devi affrontare e risolvere. Un cast importante dove spicca un Panariello in una veste drammatica, ruolo sicuramente per lui insolito. Mi ha cercato perché voleva lavorare con me: vuole fare l'attore serio perché si considera tale ed effettivamente lo è. Ci siamo incontrati, l'ho visto alle prese con tante persone e l'ho trovato molto affine al personaggio che avrebbe dovuto rappresentare nel film: non uno sceriffo, ma un poliziotto sofferto con tanti problemi. Panariello ha una forte umanità e penso che questo ruolo da attore drammatico gli calzi molto bene. Invece Isabella Ferrari di ruoli drammatici ne ha interpretati spesso. Lei è un'attrice del cinema italiano con la A maiuscola. Qui recita una parte complicata, quella di una madre che perde il suo tempo perché osserva il mondo senza entrarci. Lo farà solo quando scopre che il figlio ha dei problemi. E da madre mancata che era lo diventa in eccesso. Un personaggio molto tormentato che Isabella Ferrari interpreta egregiamente. Come definirebbe oggi il rapporto fra genitori e figli adolescenti? Oggi gli adulti non hanno più tempo da dedicare ai loro figli. Non li guardano, non se occupano e intanto loro sono già da un'altra parte, da un sacco di tempo, perché crescono su internet, che praticamente è un'altra dimensione. E 22 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 23
allora è come se vivessero in due mondi separati senza alcun punto di contatto. Gli uni immersi in questo mondo virtuale e gli altri che vivono con apprensione il lavoro e la quotidianità che li porta spesso a dimenticarsi dei loro ragazzi. Internet rappresenta un ostacolo nella comunicazione? No, non lo penso. Personalmente sono assolutamente favorevole al mondo del web, che è quello di oggi, diventato imprescindibile. Ma penso che sia indispensabile trovare più tempo da entrambe le parti per ricominciare a guardarsi e parlare. È una critica che faccio soprattutto agli adulti. Tra finzione e documentari, nella gran parte dei suoi lavori, lei ha affrontato molti temi impegnati da un punto di vista sociale e civile. C'è un filo rosso che lega "Uno su tutti" con gli altri? Il tema di fondo in realtà è sempre lo stesso, la capacità delle persone di esistere, esprimersi, di avere potere. Il ruolo di ciascuno di noi nel proprio microcosmo e nella società, i rapporti di forza. Il protagonismo e la partecipazione. Il film è già nelle sale. Sta già lavorando ad altri progetti? Con i documentari praticamente non mi fermo mai. Ma forse è ora che io faccia un film lungo, magari di quelli che poi possono passare in televisione a più puntate. Una saga, REGIA di Mimmo Calopresti magari sulle famiglie italiane... CAST: Fabrizio Ferracane, Giorgio Panariello, Thomas Trabacchi, Isabella Ferrari, Lorenzo Baroni, Irene Casagrande PRODUZIONE: Minerva Film. In collaborazione con Rai Cinema TRAMA U n ragazzo di buona famiglia riduce in fin di vita un suo coetaneo, che lotta tra la vita e la morte, e per questo finisce in prigione. Così, un cerchio che si era rotto molti anni prima, ora si riapre improvvisamente. Un'azione che riunisce, dopo trent'anni di lontananza, tre persone chiamate a saldare i conti con il loro passato, inchiodate alle proprie responsabilità, dal padre del giovane indagato, che presenta il conto ai suoi (ex) amici. Nessuno di loro potrebbe condurre una vita tranquilla, senza il suo sacrificio di trent'anni prima. In una Trieste affascinante e misteriosa, i tre amici si ritrovano perseguitati da un episodio della loro infanzia e dallo spettro di un'amicizia tradita, indecisi se fare la cosa giusta o aiutare chi, un tempo, li ha salvati. Storie che formano un puzzle enigmatico, dove la vita delle persone può cambiare da un momento all'altro, a partire da un evento che ha legato per sempre i loro destini. "Uno per tutti" è un noir coinvolgente che descrive i segreti più oscuri dei protagonisti e li illumina di speranza e di perdono. 24 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 25
«A furia di camminare e correre da una parte cesse le gag. Poi ha trovato una soluzione: "Se vuoi, puoi fare lo TEO TEOCOLI all'altra o schiatto o acquisisco una forma sguattero". Un po' perplesso sono andato in cucina e di colpo è smagliante». Ci accoglie scherzando e col iniziato il bombardamento di cinquanta-sessanta piatti al minu- fiatone Teo Teocoli quando lo intervistiamo to. Intorno a me i miei colleghi sguatteri che non mi dicevano sul nuovo programma di Rai3 "Teo in the box", partito il 28 no- una parola e neanche mi guardavano. Ho resistito mezz'ora poi vembre, e in onda per quattro puntate nella prima serata del ho deciso di fare a modo mio: ho preso una bottiglia di vino sabato. «Ho appena finito di girarlo e contemporaneamente ho bianco da cucina e ho cominciato a bere. Dopo neanche due fatto un film con Fausto Brizzi. Un mese piuttosto gravoso, visto minuti è arrivato il direttore e me l'ha portata via. che ero impegnato anche nel weekend, ma sono molto soddi- Si sarà chiesto qualche volta "ma chi me l'ha fatto fare?" sfatto perché un lavoro così impegnativo al di fuori del teatro Parecchie volte! Una sera mi stavo godendo un bel cocktail in- era da tempo che non lo facevo. Inizialmente avevo qualche serito in un finto ananas. Ero seduto rilassato quando si sono remora ma poi è andata bene!" avvicinate due ciccione sudamericane che mi hanno letteral- "Teo in the box" è una trasmissione che, a partire dallo spot che l'ha mente schiacciato. A una delle due, come gesto di cortesia, ho preceduta, è stata avvolta dal mistero… chiesto se volesse provare il cocktail. Lei ha girato la cannuccia Assolutamente. Questa è l'esigenza del "format", si dice così? Io verso di sé e con un'unica sorsata rumorosa e interminabile si sono stato trasportato in luoghi che non conoscevo e uscendo è finita tutto! da questo box mi dovevo rendere conto di dove ero per poi ca- Però, un uomo di mondo come lei sarà pure abituato ad affrontare pire cosa fare. qualche piccolo inconveniente! Niente copione? Certo che sì, ma comincio anche io ad avere una certa età! Nessun testo scritto. La scatola si apre e io sono lì in un luogo Quando mi hanno chiesto di firmare il contratto, la clausola era che ignoro e devo mettere in moto la mia capacità di improvvi- di non sapere nulla. "Teo, non chiedere. È tutto top secret", mi ri- sare a contatto con cose e persone. petevano. Ho accettato, ma con una raccomandazione: "Ragazzi io ho settant'anni, è vero che sono allenato però evitate di farmi Un reality solitario al buio? fare cose fisicamente pericolose!". Alla fine è andata bene anche Praticamente sì, in pasto a migliaia di persone tra cui pochissimi se la fatica c'è stata eccome. Ho preso una botta a un tallone, italiani. E mi sono dovuto barcamenare facendo di tutto: dialo- che si è gonfiato. E ho zoppicato per quasi tutta la trasmissione SCATOLA gare con gente mai vista, cantare, ballare, improvvisare spetta- facendo avanti indietro con scarpe da tennis larghissime. Tutto coli in teatrini per turisti. E molto altro che non vi svelo. molto divertente ma anche un bel po' stancante… (Ste.C.) Nella prima puntata l'abbiamo vista alle prese con ruoli molto di- versi. Cantante, ballerino, intrattenitore… Quando sono uscito dalla scatola mi sono ritrovato in una nave TEO IN THE BOX Catapultato in realtà diverse da scoprire e da esplorare, den- A di trecentosessantacinque metri diretta a Barcellona. Non fini- tro una scatola che si aprirà, di volta in volta, in un luogo va mai. Seimila passeggeri, gran parte americani. Sedici ponti, sconosciuto. Il protagonista d'eccezione di questo viaggio è una cabina di comando praticamente grande come il Colosseo. Teo Teocoli, al suo ritorno in tv. "Teo in the box" è il nuo- Tutti con il bicchiere in mano, donne e uomini, anche quando vo programma di Rai3, prodotto da Endemol Italia, che va andavano a dormire. Cosa contenessero i bicchieri non lo so, ma in onda da sabato 28 novembre, per quattro puntate, alle dubito si trattasse di acqua frizzante o succo di frutta! E non ti 21.45. Teocoli partirà ogni settimana verso un luogo a lui ignoto, che scoprirà solo quando la scatola, dove lui stesso è SORPRESA dico come erano vestiti. Sono finito prima in un karaoke e poi chiuso, si aprirà. Seguito dalle telecamere, dovrà immergersi in un locale dove facevano il swing. E lì ho cantato. Poi in un in contesti sociali singolari e poco conosciuti, incontrando altro locale dove c'erano ballerini sudamericani e una signora persone molto diverse da lui che lo guideranno e lo coinvol- piccolissima, un po' ingobbita, di una novantina d'anni, che stava geranno in situazioni che probabilmente non avrebbe mai ferma ad osservare. Le ho chiesto "bailamos?" e lei si è lette- immaginato di vivere. Il pubblico vivrà questo viaggio insie- ralmente scatenata. A un certo punto sono stato io a fermarmi me a lui e lo seguirà passo passo in un'avventura dai risvolti perché non reggevo più. inaspettati e ricca di momenti divertenti. Sarà un viaggio che procederà su due binari paralleli: uno verso l'esterno, alla E ha fatto anche lo sguattero! scoperta di questi nuovi mondi, e uno più interno e intro- Completamente ignaro di quanto lo aspetti, Teo Teocoli si è lanciato nella sua nuova avventura televisiva Un'esperienza allucinante. Ho chiesto alla direttrice di un risto- spettivo che scaturirà dalle emozioni dello stesso Teocoli. Il tutto raccontato, grazie alla sua comicità unica, in chia- "Teo in the box", il sabato sera su Rai3. In questo reality "solitario" al buio, lo vedremo catapultato rante se potevo fare il cameriere. Lei mi ha risposto che non ve brillante. Alla fine di ogni puntata, la scatola accoglierà nei posti più lontani alle prese con situazioni imprevedibili. «Ho fatto anche lo sguattero e ho ballato era possibile perché quella sera era prevista una serata di gala nuovamente il nostro protagonista, pronta a richiudersi e a e non sarebbe stato elegante avere un finto cameriere che fa- con una novantenne scatenata», dice lo showman ripartire verso un nuovo mondo e una nuova avventura. 26 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 27
e VALERIO SCANU VALERIO LUCIANO 2 gocce d'acqua Chiude con uno straordinario successo anche questa edizione del fortunato programma di Carlo Conti "Tale e quale show", che ha visto trionfare Valerio Scanu. Il giovanissimo cantante sardo, nel corso delle puntate, si è esibito, come tutti gli altri concorrenti del varietà, in una serie di personaggi. Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, anche Francesco Cicchella e Serena Rossi ha visto trionfare a Sanremo 2010 con il brano "Tutte le volte che…". Oltre a Pavarotti, nello show di Carlo Conti ha portato sul palco altri indimenticabili personaggi, grazie ai coach Emanuela Aureli, Maria Grazia Fontana, Dada Loi e Silvio Pozzoli. Merito anche del Maestro Pinuccio Piraz- zoli e del coreografo Fabrizio Mainini, che hanno seguito tutti e dodici i concorrenti. Il risultato in scena è stato en- tusiasmante con una serie di incredibili esibizioni rigoro- samente live. Nella finale, oltre alla maestria del vincitore Scanu, molto apprezzate anche le altre esibizioni: Fran- cesco Cicchella nei panni di Gigi D'Alessio, Serena Rossi identica a Celine Dion, mentre Bianca Guaccero e Massimo volta, gli è stato chiesto di "clonare". E la vittoria gliel'ha Lopez hanno interpretato rispettivamente Liza Minnelli e "consegnata" niente di meno che Luciano Pavarotti: con Frank Sinatra, Giulia Luzi è stata un'ottima Mariah Carey e l'interpretazione di "Nessun Dorma", il cantante sardo ha Alessandro Greco Little Tony, Karima è diventata Dionne sbaragliato gli altri concorrenti ottenendo sia il consen- Warwick, Matteo Becucci perfetto nell'imitazione di Geor- so del pubblico da casa, che si è espresso attraverso il ge Michael così come Max Giusti in quella Francesco Guc- televoto, sia della giuria composta da Loretta Goggi, Gigi cini, Rita Forte si è trasformata in Rita Pavone e Roberta Proietti, Claudio Lippi e da Giorgio Panariello, ospite spe- Giarrusso in Skin. Ultima "mission impossible" anche per ciale della serata. Sul podio, rispettivamente al secondo e Gabriele Cirilli, che ha scelto di essere Orietta Berti, duet- C terzo posto, Francesco Cicchella e Serena Rossi: i giurati tando in diretta con la cantante in persona. Il programma, antante e performer di tutto rispetto. Così si è numeri" anche quest'anno in termini di gradimento: nella hanno dovuto ammettere che la loro è stata una scelta molto seguito sulle piattaforme social grazie al concorso rivelato il venticinquenne Valerio Scanu, che si finalissima ha raggiunto infatti quasi sei milioni di tele- difficile per l'evidente bravura di tutti e tre gli artisti. Il "Tale e Quale Pop", ha decretato il miglior imitatore del è aggiudicato il titolo di Campionissimo 2015 a spettatori facendo registrare il 24.52 di share. Scanu si è vincitore si è dichiarato subito molto felice e ha detto che web. Incoronato vincitore, il catanese Gabriele Lanzafame, "Tale e quale show". Il varietà del venerdì sera di rivelato molto duttile, sia vocalmente che nella capacità non si aspettava il riconoscimento ottenuto a "Tale e qua- che ha interpretato sul palco Ligabue in "Una vita da me- Carlo Conti, recentemente conclusosi su Rai1, ha "dato i di calarsi perfettamente nei personaggi che, di volta in le", che si va ad aggiungere a una carriera brillante, che lo diano". (Mari.Co.) 28 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 29
ZUCCHERO TORNO a Z I O N A R M I E M O EMOZIONA MI R e a EMOZIONARE Dal 16 al 28 settembre 2016 Zucchero festeggia i trentacinque anni di carriera e i sessanta milioni di dischi venduti con dieci live all'Arena di Verona. «Avrei voluto invitare Lucio Dalla, Joe Cocker, Pino Daniele e Amy Winehouse, che purtroppo non ci sono più», afferma l'artista che sta pensando a nomi di amici come Eric Clapton, Sting e Bono, senza escludere la presenza di Ray Charles di Claudia Turconi 30 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 31
«S e fossi stato in tour mi sarei sicuramente quei rapper che hanno il coraggio di criticare. Ogni tanto biso- DIECI STRAORDINARI SHOW ALL'ARENA DI VERONA fermato nei giorni successivi per rispetto più gna andare controcorrente. Il mondo è malato corrotto: dalla PER RIVIVERE LE NUMEROSE TAPPE E I MOMENTI che per paura, rimandando i concerti. Chi Chiesa alla politica e la musica deve parlare anche di questo. DI SUCCESSO DEGLI OLTRE TRENT'ANNI DI ATTIVITÀ commette atti come quelli di Parigi è un vi- Cerca di coinvolgere sua figlia Irene? DEL BLUESMAN ITALIANO, DAGLI ESORDI FINO AI gliacco: colpire persone inermi, giovani che ascoltano musica Io e lei abbiamo un tacito accordo: ci siamo detti che lei fa la RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI un venerdì sera non ha una connotazione religiosa o politica. sua strada con tutte le difficoltà che può incontrare essendo È solo un atto di viltà». Parte dal ricordo dei tragici fatti di Pa- mia figlia. Io resto disponibile solo per qualche consiglio, per rigi l'incontro con la stampa di Adelmo Fornaciari, in arte Zuc- dirle se si può migliorare qualcosa nei testi o nella musica. Il SUGAR 2016 chero, in cui ha annunciato dieci date "live" all'Arena di Verona, mio intervento si limita solo a questo. Un figlio si aiuta se si dal 16 al 28 settembre 2016, per festeggiare i trentacinque può, ma lei deve provare da sola: se saranno rose fioriranno, anni di carriera e i sessanta milioni di dischi venduti. Ma an- altrimenti ho una fattoria enorme dove c'è spazio per tutti. An- che per presentare dal vivo il nuovo album che uscirà a mag- che se sarebbe un peccato che Irene smettesse, perché se non gio. In contemporanea, nella città scaligera, ci saranno molte D fosse stata una persona di talento non mi sarei mai sognato iniziative collaterali, come la mostra in onore del cantante e di occuparmene. al 16 al 28 settembre la città di Verona l'esibizione di artisti emergenti. «È un rapporto speciale che si trasformerà nella "città di Zucchero", mi lega a Verona - dice l'artista -. L'Arena è un luogo magico, Cosa ci può anticipare del suo nuovo disco in uscita? grazie anche ad alcune iniziative dove sei tutt'uno con il pubblico. Volevo fermarmi a suonare Sono in partenza per New Orleans, dove registrerò e mixerò collaterali che mirano a consolidare per più tempo in un posto dove mi sento a casa. È una grande le nuove canzoni su cui ho già cominciato a lavorare. Ci sono il rapporto tra l'artista e la città. Verrà infatti emozione, saranno le uniche date italiane per il 2016 prima tre produttori famosi per riarrangiare le musiche, con uno sti- allestita nei pressi dell'Arena di Verona una mostra di un tour mondiale. Un'occasione per ripercorrere la mia car- le che riporta a "Oro, incenso e birra". Sentivo la necessità di interamente dedicata a Zucchero, una retrospettiva riera, con pezzi del nuovo cd, e soprattutto con brani che non tornare a quei suoni. Per farlo ho dovuto ritrovare lo spirito per celebrare, attraverso immagini e parole, una tra suono da tempo». spontaneo e naif di allora, quando tutto era più spontaneo e le carriere più interessanti della musica italiana e si facevano canzoni senza stare tanto a guardare a quello che Le date di Verona saranno una grande festa. Sono previsti ospiti non solo. Un'occasione per rivivere le numerose trasmettevano le radio. Non dico altro, altrimenti non verrà che suoneranno con lei sul palco. Può anticiparci qualche nome? tappe e i momenti di successo degli oltre trent'anni nessuno quando il disco uscirà. Avrei voluto invitare Lucio Dalla, Joe Cocker, Pino Daniele, Amy di attività del bluesman italiano, dagli esordi fino Winehouse: purtroppo non sono più tra noi. Ma cercherò arti- Un'ultima curiosità. Da dove arriva quello strano cappello che ha ai riconoscimenti internazionali. Inoltre, in queste sti che possano essere alla loro altezza. Penso a grandi amici in testa? due settimane, le vie del centro saranno animate come Eric Clapton, Sting, Bono. Magari anche qualcuno meno È un cimelio del film "Gangs of New York". L'ha realizzato un da alcuni tra i migliori "musicisti di strada" italiani scontato. Non lo so, tipo... Ray Charles. artigiano messicano di Los Angeles che fa cappelli per i film che reinterpreteranno le canzoni dell'artista. In due di Hollywood. Aveva questo cappello da una parte e diceva di delle serate in cui Zucchero non si esibirà, il 19 e 26 E gli italiani? non volerlo mettere in vendita. Ma io ho fatto "l'italiano": ho settembre 2016, i riflettori sull'Arena rimarranno Il problema degli italiani è che se li chiami due giorni prima comprato così tante cose che alla fine me l'ha regalato! accesi. L'essenza di queste due date trova fonte saltano sulla sedia e ti dicono: "Ma io ho bisogno almeno di un mese di preavviso". Invece il bello di queste cose è il fat- nel desiderio di Zucchero di dare voce alla to che siano spontanee, come mi è successo quando a Torino musica emergente e alle nuove generazioni. Il 19 sono andato a trovare in camerino Bono per salutarlo e lui mi settembre, il palco dell'Arena sarà affidato a Twitter ha chiesto di cantare l'ultima canzone dello show. Io gli ho (partner ufficiale dei dieci concerti in Arena), per domandato: "Ma adesso? Stasera? Devo imparare il testo e gli l'evento speciale chiamato "TwitterArena", durante accordi". E lui: "Non preoccuparti, qui c'è il testo e c'è anche la il quale si esibiranno gli artisti emergenti che si chitarra". Poi è uscito e quando sono salito io sul palco mi ha sono maggiormente distinti sulla nota piattaforma lasciato da solo a suonare e cantare. di comunicazione in real-time. Oltre a loro parteciperanno alla serata influencer e personaggi Chi fa della buona musica oggi? del mondo dello spettacolo, per una grande festa Difficile pensare a quali bravi cantanti ci siano in questo mo- della musica e della rete. mento. Come dice il mio amico Guccini, in giro c'è molta musi- Il 26 settembre, invece, il palco dell'Arena di Verona ca, più inutile che brutta. Mi è piaciuta la recente rivisitazione sarà a disposizione di uno o più artisti, scelti tra di De Gregori, il lavoro che ha fatto su Bob Dylan. Ho apprezza- coloro che stanno caratterizzando maggiormente to qualcosa del penultimo album di Avicii, soprattutto la con- la scena musicale delle giovani proposte. Un taminazione tra country e moderno. Però, appena comincia a tributo che Zucchero ha voluto fortemente per dare fare tunz-tunz, spengo. Paolo Nutini non mi è dispiaciuto, ci spazio alla nuova generazione di artisti italiani e siamo anche incontrati a Lucca. Tra i più giovani mi piacciono internazionali. 32 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 33
I nsieme fanno trent'anni in due, sono nate a Reggio Cala- RAGAZZI bria, sono gemelle e si chiamano Chiara e Martina Scar- pari. Il 21 novembre hanno rappresentato l'Italia allo "Junior Eurovision Song Contest", la più importante com- "VIVA"… petizione canora internazionale dedicata ai ragazzi dai dieci ai sedici anni, che quest'anno si è tenuta a Sofia in Bulgaria e ha visto la vittoria della concorrente di Malta. Calato il sipa- rio sulla tredicesima edizione della manifestazione, trasmes- sa su Rai Gulp, il direttore di Rai Ragazzi Massimo Liofredi ha commentato: «Come vincitori della scorsa edizione con il no- stro Vincenzo Cantiello, non potevamo esimerci dal concor- rere anche quest'anno, vista l'importanza che riveste questa kermesse nei diversi Paesi Europei in quanto fondamentale veicolo per promuovere, attraverso la musica, i valori di par- tecipazione e di coesione dei giovani europei». E aggiunge: «Un altro dato importante da segnalare è il grande segui- LE CAREZZE DEL NONNO to ottenuto sul web della trasmissione dell'evento facendo crescere ancora la community di Gulp, tanto da raggiungere oltre trecentododicimila fan su Facebook ed oltre dodicimila Il recente Junior follower su twitter, attestandosi come il Canale Rai più se- Eurovision Song Contest, guito sui social con una grande trasmigrazione del giovane trasmesso da Rai pubblico dal web alla televisione». Un'appassionante sfida Gulp, ha appassionato musicale, ma anche una bella occasione per avvicinare gli molti giovani, come adolescenti all'Europa e far nascere amicizie tra i ragazzi di tutte le nazioni. Chiara e Martina, diventate famose grazie al ricorda il direttore di programma ‘Ti lascio una canzone', hanno partecipato con Rai Ragazzi Massimo il brano "Viva", scritto da Gigi D'Alessio e Adriano Pennino. Liofredi: «Abbiamo Presto uscirà il loro primo CD che racchiuderà cover e inediti. avuto un eccezionale Chiara e Martina, mi raccontate come è andata questa "trasfer- seguito anche sul ta" a Sofia? web». Per l'Italia di Malta, ma anche con la ragazza australiana. Non è stato CHIARA È stato fantastico. Abbiamo avuto un'accoglienza hanno partecipato sempre facile comunicare con tutti, ci siamo "arrangiate" con stupenda e la possibilità di conoscere moltissimi giovani l'inglese. Per quanto riguarda le canzoni, le ho trovate tutte quest'anno le gemelle provenienti da Paesi diversi. Ognuno di loro ci ha trasmesso nuovi stimoli e posso dire di essermi confrontata con veri piacevoli. quindicenni Chiara e professionisti. Ci siamo divertite e ricorderemo questa espe- Martina Scarpari: «È Voi avete cantato "Viva", scritta da Gigi D'Alessio e Adriano Pen- rienza per tutta la vita. Era come stare in famiglia. stato interessante capire MARTINA Un'occasione unica che ci ha fatto vivere tante nini, che tratta delle prime emozioni e scoperte dell'adolescenza. che la musica unisce Cosa preferite di questa canzone? C'è qualcosa in cui vi rispec- "avventure" nuove e straordinarie. È stato interessante cono- i giovani di tutte le chiate? scere gli altri ragazzi che rappresentavano le nazioni in gara. Tutti si sono rivelati disponibili e simpatici. Ognuno di loro CHIARA Mi piace molto il significato delle parole. Non c'è nazioni» aveva qualcosa di speciale. un termine che si ripeta, eccetto per "Viva". È un inno alla di Scina Santacatterina vita. Mi riconosco nella frase "le carezze del nonno", perché il Avete legato con qualcuno in particolare? E c'è una canzone nostro, prima di lasciarci per sempre, ci ha suggerito di non straniera che vi ha colpito più delle altre? abbandonare il sogno e seguitare a percorrere questa strada. CHIARA Ho apprezzato tutte le canzoni interpretate dagli MARTINA Il messaggio della canzone emana positività. altri concorrenti, non posso affermare di preferirne una. Ci siamo trovate molto bene con la vincitrice, la ragazza mal- Racconta le meravigliose esperienze che possono accadere tese, e già conoscevamo il concorrente della Bielorussia con alla nostra età, le piccole cose della vita che riescono a ren- cui abbiamo partecipato ad un evento in Crimea. derla speciale. Anch'io mi ritrovo, come diceva Chiara, nelle MARTINA È vero, abbiamo legato molto con la vincitrice "carezze del nonno". Ci protegge da lassù. 34 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 35
Massimo Liofredi direttore di Rai Ragazzi Come è cominciato tutto? MARTINA Anche per me Antonella rappresenta una figura CHIARA Durante gli anni delle elementari, prendevamo materna. Ci ha sostenuto in tutto. Durante "Ti lascio una can- parte alle recite scolastiche e le maestre dissero ai nostri zone", se ci vedeva in difficoltà, se magari dovevamo indossa- genitori che avevamo una bella voce. Così loro decisero di re un vestito con cui non ci sentivamo a nostro agio, ci faceva iscriverci a una scuola di canto. cambiare perché era convinta che dovevamo essere sempre MARTINA Per merito dei nostri genitori. Ci hanno aiutato noi stesse. Prima di partire per Sofia ci ha consigliato di dare in tutto. Noi cantavamo solo per divertimento, mentre loro il massimo e ci ha augurato buona fortuna. hanno intravisto qualcosa di singolare in noi e ci hanno in- Come è cambiata la vostra vita dopo il successo? coraggiate. CHIARA Sicuramente siamo cresciute e maturate. Abbiamo Nel 2014 avete partecipato a "Ti lascio una canzone", il pro- viaggiato molto, girando il mondo. Ma solo da questo punto gramma condotto da Antonella Clerici. Che ricordi avete? di vista la nostra vita è molto diversa: con gli amici e a scuola CHIARA È stata la nostra prima opportunità significativa. non è cambiato nulla, per i nostri compagni siamo rimaste Ci ha fatto crescere e ci ha consentito di incontrare persone quelle che eravamo. importanti che tuttora fanno parte della nostra vita. Ci por- MARTINA Non è differente. Certo ogni tanto capita che teremo questo ricordo nel cuore perché è grazie a questa ci fermino per strada, scattino foto, ma tutti si comportano occasione che viviamo il presente. Tutto lo staff di "Ti lascio come prima: i professori, gli amici, i nostri genitori. Siamo una canzone" continua a sostenerci. sempre le stesse ragazze. MARTINA È stata forse l'esperienza più incredibile che mi sia capitata, mi ha regalato molte emozioni. Siamo rimaste Chiara e Martina, mi dite un pregio e un difetto l'una dell'altra? in contatto con alcuni ragazzi che hanno partecipato al pro- E com'è il vostro rapporto? gramma e mi auguro sia un'amicizia destinata a durare nel CHIARA Un pregio di Martina è che canta bene. Un difetto è tempo. la pignoleria. Il nostro è un rapporto tra due sorelle normali, ogni tanto litighiamo, ma ci sosteniamo a vicenda. Che rapporto avete con Antonella Clerici, la vostra madrina ar- MARTINA Un pregio di Chiara è che tifa per la Juve. Il difet- tistica anche per lo Junior Eurovision Song Contest? Vi ha dato to è che è molto fanatica. Litighiamo come tutte le sorelle, dei consigli? spesso per i vestiti. CHIARA È sempre stata molto affettuosa, una seconda mamma. Ci ha aiutato a mantenere la calma prima di sali- Il vostro cantante e la vostra canzone preferita? re sul palco: ci conosce profondamente. Per quanto riguar- CHIARA Marco Mengoni. E la canzone "Don't call me wo- da l'Eurovision Song era consapevole che comunque fosse man" di Demi Lovato. andata noi l'avremmo presa bene, perché in ogni caso ne è MARTINA Adoro Christina Aguilera. È sua la mia canzone valsa la pena esserci. del cuore: "Bound to you". 36 www.ufficiostampa.rai.it 37
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