ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
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ECCOMI partenenza, stile, linguaggio, econo- È l’immagine più straordinaria del- ECCOMI mia, rapporti di pace: essere discepoli la chiesa oggi: non parla a Dio me- LA COPERTINA che seguono le orme del maestro. diando come Mosè, ma sente tutto il di Angelo Cupini peso di essere uomo. La sua umanità La fotografia della nostra copertina zoppicante è evidente. Il suo respiro è una di quelle che resteranno nella affaticato. Con una espressione forte storia del pontificato: Francesco cam- dirà in una messa che Gesù non solo Partecipo in TV all’Eucaristia quoti- masticato a lungo e sorprendente- mina nella via Del Corso deserta, ma è morto per l’umanità ma si è fatto diana delle 7 celebrata a santa Mar- mente si ricollega ai fatti della vita. rispettosamente sul marciapiede, per peccato. Porta questo peso e al tempo ta da Francesco. Ho imparato a rac- andare a pregare nella chiesa di San stesso benedice questa umanità della C’è una semplicità strutturale che è cogliere gesti che anch’io compio da Marcello a Roma. quale si prende cura. Traccia le croci carica di interiorità. Non sono preoc- oltre cinquant’anni. con l’ostensorio e certamente fa un cupato di sapere cosa dirà quel giorno Mi colpisce questo pastore che va in C’è un bacio intenso all’altare, ci sono pensiero alle donne e agli uomini che ma sento che apre la porta della vita. cerca di aiuto per il suo gregge. Offre gli inchini, il pensiero motivazionale abitano in tutto il mondo. L’aveva detto lui stesso: “Se i giovani fiori al Crocifisso, si ferma a contem- all’inizio, due righe che dicono la sto- sono chiamati ad aprire nuove porte, plare, accarezza con gli occhi questo ria e la paura che si sta attraversando; Questo numero di MC, che verrà in- gli anziani hanno le chiavi”. misterioso uomo/dio crocifisso. c’è il suo inforcare gli occhiali dopo la viato per via telematica, attraversa comunione e riprendere lo zucchetto In questi mesi ci ha offerto chiavi di Ma è lì per noi, per tutti gli uomini. questo tempo di coronavirus. Lo fa at- bianco che ha depositato sull’altare umanità. traverso due uomini: papa Francesco Francesco abita in una casa tra le prima di ritornare alla sede. e Mattarella. Racconta la vita della L’attenzione iniziale è quella di parti- case degli uomini. È contento, e ha C’è un silenzio contemplativo dell’o- chiesa e dell’umanità (l’incontro di re sempre dagli altri, dalle situazioni detto per telefono al nostro vescovo stia consacrata che Francesco stesso Bari), fa memoria di alcuni clarettiani di difficoltà che stanno attraversando: Delpini che i preti ambrosiani non toglie dall’ostensorio e mette nel cavo e amici morti in questi mesi. dalla fame, alla paura, al futuro diffi- fanno il don Abbondio, ma accompa- della mano del concelebrante e atten- gnano il gregge umano. cile. Si sente che è abitato da queste Camminiamo verso la Pasqua che sarà de che sia chiuso il tabernacolo per sollecitazioni. Il ridiventare popolo e vera per tutti non tanto il 12 aprile ma augurare l’andata in pace. non trincerarci nell’élite del sacro, Un uomo solo, sotto la pioggia, sale quando tutti saremo usciti da questo C’è la sua parola di commento dopo proprietari della parola e del sacra- verso la basilica di san Pietro. Ancora tunnel e potremo sederci a tavola in- il vangelo, che dà il sapore di un cibo mento. Ridiventare popolo dice ap- una volta pellegrino per l’umanità. sieme, risorti con il Risorto. 2 3
MISSIONARI ROMA. BASILICA DI SAN PIETRO 27 MARZO 2020 ORE 18 CLARETTIANI OMELIA DI PAPA FRANCESCO PER LA GRANDE PREGHIERA «Venuta la sera» (Mc 4,35). Così inizia il barca che per prima va a fondo. E che struito le nostre agende, i nostri progetti, frastornare dalla fretta. Non ci siamo Vangelo che abbiamo ascoltato. Da setti- cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra fermati davanti ai tuoi richiami, non ci mane sembra che sia scesa la sera. Fitte sereno, fiducioso nel Padre - è l’unica come abbiamo lasciato addormentato e siamo ridestati di fronte a guerre e ingiu- tenebre si sono addensate sulle nostre volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù abbandonato ciò che alimenta, sostiene stizie planetarie, non abbiamo ascoltato piazze, strade e città; si sono impadronite che dorme -. Quando poi viene svegliato, e dà forza alla nostra vita e alla nostra co- il grido dei poveri, e del nostro pianeta delle nostre vite riempiendo tutto di un dopo aver calmato il vento e le acque, si munità. La tempesta pone allo scoperto gravemente malato. Abbiamo proseguito silenzio assordante e di un vuoto deso- rivolge ai discepoli in tono di rimprovero: tutti i propositi di “imballare” e dimenti- imperterriti, pensando di rimanere sem- lante, che paralizza ogni cosa al suo pas- «Perché avete paura? Non avete ancora care ciò che ha nutrito l’anima dei nostri pre sani in un mondo malato. Ora, men- saggio: si sente nell’aria, si avverte nei ge- fede?» (v. 40). popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare tre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: sti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo ritrovati Cerchiamo di comprendere. In che cosa con abitudini apparentemente “salvatri- “Svegliati Signore!”. impauriti e smarriti. Come i discepoli del consiste la mancanza di fede dei disce- ci”, incapaci di fare appello alle nostre «Perché avete paura? Non avete ancora Vangelo siamo stati presi alla sprovvista poli, che si contrappone alla fiducia di radici e di evocare la memoria dei nostri fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un da una tempesta inaspettata e furiosa. Gesù? Essi non avevano smesso di cre- anziani, privandoci così dell’immunità appello alla fede. Che non è tanto crede- Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa dere in Lui, infatti lo invocano. Ma ve- necessaria per far fronte all’avversità. re che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi barca, tutti fragili e disorientati, ma nello diamo come lo invocano: «Maestro, non Con la tempesta, è caduto il trucco di di Te. In questa Quaresima risuona il tuo stesso tempo importanti e necessari, tutti t’importa che siamo perduti?» (v. 38). quegli stereotipi con cui mascheravamo appello urgente: “Convertitevi”, «Ritorna- chiamati a remare insieme, tutti bisogno- Non t’importa: pensano che Gesù si di- i nostri “ego” sempre preoccupati della te a me con tutto il cuore» (Gl 2,12). si di confortarci a vicenda. Su questa bar- sinteressi di loro, che non si curi di loro. propria immagine; ed è rimasta scoper- Ci chiami a cogliere questo tempo di ca... ci siamo tutti. Come quei discepoli, Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle ta, ancora una volta, quella (benedetta) prova come un tempo di scelta. Non è il che parlano a una sola voce e nell’ango- cose che fa più male è quando ci sentia- appartenenza comune alla quale non tempo del tuo giudizio, ma del nostro giu- scia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così mo dire: “Non t’importa di me?”. È una possiamo sottrarci: l’appartenenza come dizio: il tempo di scegliere che cosa conta anche noi ci siamo accorti che non pos- frase che ferisce e scatena tempeste nel fratelli. e che cosa passa, di separare ciò che è siamo andare avanti ciascuno per conto cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché «Perché avete paura? Non avete ancora necessario da ciò che non lo è. suo, ma solo insieme. a nessuno più che a Lui importa di noi. fede?». Signore, la tua Parola stasera ci È il tempo di reimpostare la rotta della È facile ritrovarci in questo racconto. Infatti, una volta invocato, salva i suoi di- colpisce e ci riguarda, tutti. In questo no- vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. Quello che risulta difficile è capire l’at- scepoli sfiduciati. stro mondo, che Tu ami più di noi, siamo E possiamo guardare a tanti compagni teggiamento di Gesù. Mentre i discepoli La tempesta smaschera la nostra vulne- andati avanti a tutta velocità, sentendoci di viaggio esemplari, che, nella paura, sono naturalmente allarmati e disperati, rabilità e lascia scoperte quelle false e forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, hanno reagito donando la propria vita. Egli sta a poppa, proprio nella parte della superflue sicurezze con cui abbiamo co- ci siamo lasciati assorbire dalle cose e È la forza operante dello Spirito riversa- 4 5
AVVENIRE 28 MARZO 2020 ta e plasmata in coraggiose e generose mo bisogno del Signore come gli antichi Abbracciare la sua croce significa trovare dedizioni. È la vita dello Spirito capace naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle il coraggio di abbracciare tutte le contra- MATTARELLA di riscattare, di valorizzare e di mostrare barche delle nostre vite. Consegniamogli rietà del tempo presente, abbandonando SCUOTE come le nostre vite sono tessute e soste- le nostre paure, perché Lui le vinca. Come per un momento il nostro affanno di on- I GOVERNI nute da persone comuni - solitamente i discepoli sperimenteremo che, con Lui a nipotenza e di possesso per dare spazio DELL’UE: dimenticate - che non compaiono nei bordo, non si fa naufragio. Perché que- alla creatività che solo lo Spirito è capace «CAPISCANO titoli dei giornali e delle riviste né nelle sta è la forza di Dio: volgere al bene tutto di suscitare. Significa trovare il coraggio PRIMA CHE SIA grandi passerelle dell’ultimo show ma, quello che ci capita, anche le cose brutte. di aprire spazi dove tutti possano sen- TARDI» senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, tirsi chiamati e permettere nuove forme DI ANGELO PICARIELLO avvenimenti decisivi della nostra storia: perché con Dio la vita non muore mai. di ospitalità, di fraternità, e di solidarietà. medici, infermiere e infermieri, addetti Il Signore ci interpella e, in mezzo alla Nella sua croce siamo stati salvati per dei supermercati, addetti alle pulizie, ba- nostra tempesta, ci invita a risvegliare e accogliere la speranza e lasciare che sia Siamo nel pieno di una “minaccia gra- danti, trasportatori, forze dell’ordine, vo- attivare la solidarietà e la speranza capa- essa a rafforzare e sostenere tutte le mi- ve” per l’Europa e di una “pagina triste lontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti ci di dare solidità, sostegno e significato sure e le strade possibili che ci possono per la nostra storia”. altri che hanno compreso che nessuno a queste ore in cui tutto sembra naufra- aiutare a custodirci e custodire. Abbrac- Dopo la pronta reazione degli organi- si salva da solo. Davanti alla sofferenza, gare. Il Signore si risveglia per risvegliare ciare il Signore per abbracciare la spe- smi comunitari - Commissione, Parla- dove si misura il vero sviluppo dei nostri e ravvivare la nostra fede pasquale. Ab- ranza: ecco la forza della fede, che libera mento e Bce - è la politica degli Stati popoli, scopriamo e sperimentiamo la biamo un’ancora: nella sua croce siamo dalla paura e dà speranza. membri a segnare un ritardo che po- preghiera sacerdotale di Gesù: «Che tutti stati salvati. Abbiamo un timone: nella «Perché avete paura? Non avete ancora trebbe risultare fatale. siano una cosa sola» (Gv 17,21). Quan- sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luo- Un nuovo messaggio, di forte preoc- ta gente esercita ogni giorno pazienza e una speranza: nella sua croce siamo sta- go, che racconta la fede rocciosa di Pietro, cupazione, quello di Sergio Mattarella, infonde speranza, avendo cura di non ti risanati e abbracciati affinché niente e stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per che arriva al termine di una giornata seminare panico ma corresponsabilità. nessuno ci separi dal suo amore redento- l’intercessione della Madonna, salute del che ha segnato un altro triste record Quanti padri, madri, nonni e nonne, in- re. In mezzo all’isolamento nel quale stia- suo popolo, stella del mare in tempesta. delle vittime. segnanti, mostrano ai nostri bambini, con mo patendo la mancanza degli affetti e Da questo colonnato che abbraccia Roma Una decisione presa di primo po- gesti piccoli e quotidiani, come affrontare degli incontri, sperimentando la mancan- e il mondo scenda su di voi, come un ab- meriggio, sull’onda di questo nuovo, e attraversare una crisi riadattando abi- za di tante cose, ascoltiamo ancora una braccio consolante, la benedizione di Dio. enorme, tributo che paga il nostro tudini, alzando gli sguardi e stimolando volta l’annuncio che ci salva: è risorto e Signore, benedici il mondo, dona salute ai Paese alla pandemia, anche per spin- la preghiera. Quante persone pregano, vive accanto a noi. Il Signore ci interpella corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non gere i cittadini italiani a tenere duro in offrono e intercedono per il bene di tutti. dalla sua croce a ritrovare la vita che ci avere paura. Ma la nostra fede è debole questo cruciale fine settimana, con i La preghiera e il servizio silenzioso: sono attende, a guardare verso coloro che ci e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non primi segnali di rallentamento che si le nostre armi vincenti. reclamano, a rafforzare, riconoscere e in- lasciarci in balia della tempesta. Ripeti an- registrano laddove il contagio è partito. «Perché avete paura? Non avete ancora centivare la grazia che ci abita. Non spe- cora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5). Ma, a mercati chiusi, quello di Matta- fede?». L’inizio della fede è saperci biso- gniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te rella diventa anche un nuovo atto di gnosi di salvezza. Non siamo autosuffi- che mai si ammala, e lasciamo che riac- ogni preoccupazione, perché Tu hai cura supporto alle ragioni dell’Italia e alla cienti, da soli; da soli affondiamo: abbia- cenda la speranza. di noi” (cfr 1 Pt 5,7). posizione assunta in seno al dramma- 6 7
BARCELLONA 1 GENNAIO 2020, SOLENNITÀ DI MARIA SANTISSIMA, MADRE DI DIO tico vertice in videocollegameno di giove- dei morti di ieri, quello più incoraggiante dì, chiusosi con un faticoso compromes- del rallentamento della crescita dei con- LA PROVINCIA DI SAN PAOLO so, prendendo due settimane di tempo. tagi, “che fa pensare che le misure di LA PRIMA LETTERA DEL SUPERIORE PROVINCIALE Ma tempo non ce n’è, ammonisce Mat- comportamento adottate stanno produ- AI CLARETTIANI tarella: “Sono indispensabili ulteriori ini- cendo effetti positivi”, ma questo “raffor- ziative comuni, superando vecchi schemi za la necessità di continuare a osservarle ormai fuori dalla realtà. scrupolosamente”. Mi auguro - dice il capo dello Stato - che Perché “il senso di responsabilità dei Cari Confratelli stessi inizi della Congregazione, la prima tutti comprendano appieno, prima che cittadini è la risorsa più importante per nel Cuore Immacolato di Maria divisione in province e la sua espansione sia troppo tardi, la gravità della minaccia uno stato democratico in momenti come Oggi è avvenuta, insieme con l’inizio del verso nuovi territori e continenti. Organi- per l’Europa. La solidarietà non è soltanto questi”. Una risposta collettiva del popo- nuovo anno 2020, la nascita della Provin- smi i quali in queste ultime decadi han- richiesta dai valori dell’Unione ma è an- lo italiano “oggetto di ammirazione anche cia di San Paolo. no accolto l’incardinazione di missionari che nel comune interesse”. all’estero”, come testimoniano tanti collo- Nel suo primo giorno, dal servizio Provin- clarettiani procedenti da altri continenti Prima un pensiero per le vittime e i loro qui telefonici con capi di Stato. ciale che mi è stato affidato e a nome di e paesi. Abbiamo, dunque, un bagaglio familiari: un dolore “ingigantito dalla sof- Da molti “sono giunti sostegni concre- tutta l’équipe designata per il governo e e una eredità, patrimonio Provinciale, da ferenza di non poter essere loro vicini”, ti”, e molte decisioni sono state adottate l’animazione provinciale, voglio dare un stimare e dobbiamo vegliare affinché di- neppure per l’estremo saluto: “Stiamo all’estero seguendo le scelte fatte in Italia. cordiale e fraterno saluto a ciascuno dei venti la nostra forza per spingere una vita vivendo una pagina triste della nostra Definisce “rigorose ma indispensabili” le 156 membri che formano la Provincia nel missionaria radicata nella nostra tradizio- storia”. Assicura solidarietà e vicinanza decisioni assunte e il “continuo aggiorna- momento del suo inizio. ne e che risponda con agilità alle sfide agli amministratori in prima linea, sentiti mento” resosi necessario. La nostra nascita come Provincia capita evangelizzatrici che abbiamo oggi. in questi giorni. Ma ora il Parlamento è chiamato a svolge- all’inizio dell’anno civile, e in un corso pa- La Provincia di San Paolo è stata canoni- Ricorda l’impegno di farmacisti, ricer- re il suo ruolo. Il tema diventa la “profon- storale ormai avviato nei diversi luoghi ed camente eretta “come frutto dell’unione catori, forze dell’ordine, di chi assicura da preoccupazione” di tanti per il futuro attività. Ci vorrà, dunque, in questi primi degli attuali Organismi Maggiori di Ca- i servizi essenziali. E soprattutto espri- del loro lavoro. “Dobbiamo compiere ogni mesi, che ciascuno continui con le attività talunya, Euskal Herria, Francia e Italia, me “rinnovata riconoscenza” per chi sta sforzo perché nessuno sia lasciato indie- che stava svolgendo e che gli sono state con tutti i loro membri, beni mobili ed fronteggiando la malattia “con instanca- tro”, è il pressante invito di Mattarella a affidate. Pian piano vi introdurremo alle immobili. In conseguenza, i limiti territo- bile abnegazione”: medici, infermieri, un “impegno comune di tutti: maggioran- novità della Provincia di San Paolo. Lun- riali della nuova Provincia saranno gli at- personale sanitario. Che vanno supporta- za e opposizione, soggetti sociali, governi go questi primi mesi l’équipe provinciale tuali dei menzionati Organismi Maggiori” ti. Molti, ricorda Mattarella, “rimasti vitti- dei territori”. Perché in questo momento conoscerà man mano tutti i membri della (Decreto di erezione, Roma 29 Giugno me del loro impegno generoso”. “unità e coesione sociale sono indispen- Provincia, le opere e attività che portiamo 2019). Siamo ben consapevoli del fatto E ancora, la Protezione civile, gli inse- sabili”. Ma bisogna già pensare al dopo. avanti, i collaboratori e lavoratori che par- che nel nuovo cammino che stiamo intra- gnanti: “A tutti loro va la riconoscenza “Nella ricostruzione il nostro popolo ha tecipano con noi nelle nostre realtà apo- prendendo ci vorrà che noi dell’équipe di della Repubblica”. Loda, in particolare, la sempre saputo esprimere il meglio di sé. stoliche. Formiamo un nuovo organismo governo abbiamo una buona conoscenza risposta “pronta e numerosa” di medici Abbiamo altre volte superato periodi dif- missionario partendo da quattro Organi- delle persone e delle attività apostoliche per le aree sotto pressione maggiore. Sot- ficili e drammatici. Vi riusciremo insieme smi differenti, i quali vi apportano tutto il ed un importante compito di sensibiliz- tolinea, accanto al dato impressionante anche stavolta”, si dice certo. loro bagaglio e ricchezza, che risale agli zazione della nuova realtà Provinciale. 8 9
Lungo questo processo sarà molto im- stolato. Ha piena fiducia nell’appoggio portante stabilire man mano le forme più imprescindibile di coloro che siete stati adeguate in ordine a favorire l’interrela- finora economi nei precedenti Organismi. zione fra le persone e le realtà. Chiedo a Conterà anche sull’aiuto e consulenza tutti quanti la vostra collaborazione, sfor- del consiglio provinciale di economia, zo e comprensione, avendo in mente che il quale sarà formato dai padri Francis è un processo che richiede tempo e che Kubikula, Massimo Proscia, Aitor Kami- bisognerà adeguare ai diversi ritmi. ruaga e Joan Bové. I Prefetti di Formazio- La Curia provinciale è stabilita a Barcello- ne Spiritualità e Apostolato, in un primo na. Nella comunità Curia vi risiedono, già momento si metteranno in contatto con dal primo momento, il Provinciale, padre i precedenti in ciascuno degli antichi Or- Questo il nuovo Governo. Da sinistra: Josep Codina, Segretario Provinciale - Renato Caprioli, Prefetto Provin- Ricard Costa-Jussà, e il Vicario Provincia- ganismi per conoscere quanto si portava ciale di Formazione e Spiritualità - Ricard Costa-Jussà, Superiore Provinciale - Raymundo Adormeo, Prefetto le, padre Raymundo Adormeo (Prefetto avanti nei vari campi in ciascuna delle Provinciale di Apostolato - Rafael Gómez, Economo Provinciale Provinciale di Apostolato); nel mese di regioni della Provincia. daggio saranno coloro che sono stati fino- Nello stesso momento della nascita del- febbraio, vi stabilirà anche la sua residen- In questo inizio del nostro camminare ra i Superiori Maggiori di ciascuno degli la Provincia fu attivata la web www.cla- za l’Economo Provinciale, padre Rafael Provinciale, vi do alcune informazioni ed Organismi che si sono uniti. Riceverete le retpaulus.org, un mezzo di comunicazio- Gómez. Gli altri membri di governo, pa- indicazioni. opportune indicazioni. ne della vita Provinciale, che pian piano dre Renato Caprioli (Prefetto Provinciale • Sabato 4 gennaio avrà luogo, nel San- • Lungo questo 2020 ci sarà la Visita Ca- prenderà il formato definitivo e aprirà tut- di Formazione e Spiritualità) e fratel Jo- tuario del Cuore di Maria di Barcellona, la nonica del Governo Generale al continen- te le sue sezioni. sep Codina (Segretario Provinciale), risie- celebrazione d’inizio della Provincia e la te europeo. È stato nominato Visitatore Oggi cominciamo il cammino della nuova deranno per ora nelle loro attuali comuni- presa di possesso del Padre Provinciale. della Provincia di San Paolo padre Henry Provincia San Paolo, un cammino nuo- tà. Noi dell’équipe di governo avremo un • In questo mese di gennaio abbiamo Omonisaye. La Visita avrà luogo fra i mesi vo che chiede, partendo da quanto stia- incontro ogni mese. L’avremo in luoghi invitato tutte le comunità ad unirsi in pre- di maggio e luglio. Più avanti annunce- mo facendo, di stare attenti e aperti allo diversi con la finalità d’avvicinarci, tutta ghiera per la nuova Provincia, secondo il remo il calendario che sarà stabilito. Ci Spirito, con un atteggiamento di ascolto l’équipe insieme, alle diverse comunità e materiale che è stato mandato. Una pre- sarà pure, entro questo medesimo tem- e discernimento, di vera conversione pa- realtà pastorali. ghiera condivisa la quale deve spingerci po, la Visita Periziale economica a carico storale e missionaria. In questo modo po- Come Provinciale farò, a partire dal mese a vivere in missione, fraternità e preghie- dell’Economo Generale, padre Manolo tremo diventare una Congregazione “in di febbraio, una visita alle diverse comu- ra, ed a sentirci e crescere nella consa- Tamargo. uscita”. nità della Provincia, per salutarvi perso- pevolezza d’un nuovo “noi Provinciale” • Con l’inizio dell’anno 2020, abbiamo Fiduciosi nello sguardo di Maria, nostra nalmente e conoscere la vostra realtà e che dobbiamo costruire fra tutti. cominciato come Congregazione il pro- Madre, e di Sant’Antonio Maria Claret e le opere apostoliche. In questo mese di • Durante il mese di gennaio porteremo getto “Anno Clarettiano”. dei Beati Martiri Clarettiani. gennaio, parteciperò, nel Cile, all’incontro a termine, in ciascuna della regioni della • Durante quest’anno 2020 celebreremo del Governo Generale con tutti i Superiori Provincia, il sondaggio per poter nomi- anche il 150.mo anniversario della mor- Fraternamente in C.M. Maggiori della Congregazione. nare un Delegato Provinciale, secondo i te del P. Claret, seguendo il programma Ricard Costa-Jussà cmf L’Economo Provinciale stabilirà i contatti nostri statuti di Provincia regionalizzata. stabilito con questo motivo per tutta la Superiore Provinciale di San Paolo opportuni con ciascuna comunità e apo- I responsabili di organizzare questo son- Congregazione. provincial@claretpaulus.org 10 11
MISSIONARI BARI 2020 CLARETTIANI INCONTRO CEI SUL MEDITERRANEO: A BARI PER COSTRUIRE UN PONTE DI DIALOGO DI STEFANO RUSSO Segretario Generale della Cei Non un convegno accademico, ma uno guardare all’incontro di riflessione e cessi di riconciliazione e di pace”. L’in- ecclesiali, ed è probabilmente bisognosa spazio di comunione tra vescovi, che spiritualità “Mediterraneo, frontiera di contro di Bari si muove proprio in questa di processi di dialogo. riflettono e, sotto la guida dello Spirito, pace” (Bari, 19 - 23 febbraio 2020). direzione: non un convegno accademico, I pastori, che s’incontrano, hanno a provano a discernere i segni dei tempi. L’evento, promosso dalla Chiesa italiana, ma uno spazio di comunione tra vescovi, cuore un Mediterraneo concreto con i Siamo convinti, infatti, che una Chiesa vedrà riuniti nel capoluogo pugliese cir- che riflettono e, sotto la guida dello Spiri- popoli che lo abitano. Le loro voci sono mediterranea è già presente e operante, ca 60 vescovi provenienti da 20 Paesi to, provano a discernere i segni dei tem- portatrici di realtà diverse, ma non con- è ricca di tradizioni culturali, liturgiche ed bagnati dal Mare Nostrum. L’assemblea, pi. Siamo convinti, infatti, che una Chiesa trapposte. ecclesiali, ed è probabilmente bisognosa unica nel suo genere, sarà conclusa do- mediterranea è già presente e operante, Sta proprio qui l’intuizione del nostro di processi di dialogo. I pastori, che s’in- menica 23 febbraio con la celebrazione è ricca di tradizioni culturali, liturgiche ed cardinale presidente Gualtiero Bassetti contrano, hanno a cuore un Mediterra- eucaristica presieduta dal Santo Padre. neo concreto con i popoli che lo abitano. L’incontro è basato sull’ascolto e sul Le loro voci sono portatrici di realtà diver- discernimento, valorizzando il metodo se, ma non contrapposte. sinodale. Intendiamo compiere un pic- C’è un’immagine molto efficace che colo passo verso la promozione di una Papa Francesco utilizza molto spesso cultura del dialogo e verso la costruzione quasi a denunciarne l’assenza o, meglio, della pace in Europa e in tutto il bacino a sottolinearne la necessità: il ponte. del Mediterraneo. Ne ha parlato in diverse occasioni in Ritorna l’immagine del ponte. Non è questi anni, consegnando alla Chiesa possibile leggere in maniera efficace lo una sorta di magistero e una visione di spazio bagnato da questo mare, ha sot- essere cristiani nell’oggi. Costruire pon- tolineato Papa Francesco a Napoli il 21 ti, più che innalzare muri è l’architettu- giugno 2019, “Se non in dialogo e come ra impegnativa per costruire il futuro. un ponte – storico, geografico, umano – Il ponte unisce, crea comunione, apre tra l’Europa, l’Africa e l’Asia. Si tratta di al dialogo e alla conoscenza, solidifica uno spazio in cui l’assenza di pace ha territori; al contrario, il muro separa, prodotto molteplici squilibri regionali, disgrega, spinge all’autoreferenzialità e mondiali, e la cui pacificazione, attraver- alla chiusura in sé, chiude l’orizzonte. so la pratica del dialogo, potrebbe invece È questa la chiave di lettura con cui contribuire grandemente ad avviare pro- 12 13
HANNO d’invitare, in una città-ponte tra Orien- ATTRAVERSATO te e Occidente qual è Bari, i vescovi IL FIUME cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti: Asia, Africa ed Europa. Un’idea che ha radici pro- fonde: rimanda alla visione profetica di PADRE TULLIO VINCI con un “mistico”, comincia a dare rilievo, Giorgio La Pira che, già dalla fine degli PADRE ANTONIO STOLFI quasi ossessivo, a locuzioni interiori, a vi- 25 febbraio 2020 anni Cinquanta del secolo scorso, aveva 20 novembre 2019 sioni nei vari luoghi delle apparizioni ma- Nasce a Rocca Priora (RM) l’1 novem- ispirato i “Dialoghi mediterranei” e ave- Nasce a Villa Mugheta (Argentina) il 13 riane. Padre Antonio è stato un religioso bre 1920, emette la professione religiosa va anticipato lo spirito del Concilio Vati- luglio 1928 e muore a Sesto San Giovan- generoso e dedicato all’ascolto, alla pre- il 16 luglio 1939 e riceve l’ordinazione cano II. Oggi c’è la possibilità d’iniziare ni (MI) il 20 novembre 2019. Aveva fatto ghiera, al ministero della confessione con sacerdotale il 20 ottobre 1946. Muore a realizzare quella visione. Un progetto la prima professione il giorno 11 febbraio uno zelo distorto e unilaterale. Riteneva a Roma il 25 febbraio 2020. Dopo l’or- ambizioso, ma necessario. 1948 e ricevuto l’ordinazione sacerdotale che fosse la Madonna, attraverso questo dinazione avvenuta ad Albano Laziale Il ponte va costruito con una storia, una a Frascati il 12 giugno 1954. La prima “mistico”, a guidarlo e a dirgli cosa fare. subito dopo la guerra vissuta “tra bom- geografia e un’umanità che hanno fon- parte della sua vita la svolge in Argenti- Ha ignorato gli appelli fraterni dei supe- bardamenti, fughe, studi e fame” come dazioni comuni. È la bellezza del mare na: il postulato, il noviziato e lo studenta- riori. Riteneva che dovesse essere il Papa lui ricordava, viene inviato a Galbiate nel da riscoprire e consegnare alle genera- to. Dal Padre Generale Pietro Schweiger a intervenire. A lui infatti si è appellato e 1949. Avrà il compito di economo e inse- zioni future. La storia rimanda alle origini insieme ad altri tre confratelli (Lovatto, la Santa Sede, dopo aver chiesto informa- gnante. Il primo novembre del 1950 fu stesse del cristianesimo; il Mediterraneo Ribis, Ciccioli) viene inviato all’inizio degli zioni ai superiori, ha dato la sua risposta. invitato a Trieste a predicare sull’Assunta ne è stato cuore pulsante. La geografia anni ’50 in Italia. Dopo l’ordinazione gli Il gruppo di preghiera da lui istituito lo ha e poi rimase a servizio di quella comuni- è oggi il sogno di un abbraccio che ar- viene affidato il compito di insegnante ed ritenuto il missionario clarettiano “idea- tà. I superiori volevano che si dedicasse ricchisce, proprio come viene descritta economo a Galbiate, a Frascati e a Lier- le”. Nelle varie locuzioni interiori veniva alla predicazione e fu inviato ad Altamura la Dichiarazione di Abu Dhabi: “Simbolo na. Nel 1968 dal Padre Generale Anto- indicato da padre Antonio Leghisa come nel 1953 per predicare le missioni e par- dell’abbraccio tra Oriente e Occiden- nio Leghisa viene inviato come economo l’unico missionario fedele allo spirito di tecipò anche alla Missione Mariana del te, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che al Claretianum e vi rimane fino al 1980 Sant’Antonio Maria Claret, ma con l’istitu- Centro Italia assieme ad altri religiosi. Vie- credono che Dio ci abbia creati per co- quando viene trasferito di nuovo a Lierna. zione (Congregazione e Chiesa) vi è stata ne di nuovo inviato a Trieste: insegnante noscerci, per cooperare tra di noi e per Rientrato dal Claretianum inizia una nuo- una totale incomprensione. Il suo gruppo di religione, organista, assistente dei gio- vivere come fratelli che si amano”. va fase della sua vita. Se in precedenza negli ultimi anni aveva creato un cordo- vani di A.C. cappellano del Silos. Il Silos L’umanità è quanto di più prezioso ci sia; era piuttosto impacciato nella predicazio- ne protettivo e di isolamento. Padre Stolfi era un enorme edificio presso la stazione è l’acqua che dà vita e non deve più es- ne, dopo alcuni incontri soprattutto nel è morto nella Congregazione. Iddio che ferroviaria adibito a ricovero per profughi sere simbolo di morte, di disuguaglian- Movimento Sacerdotale Mariano, acqui- “scruta i cuori” e ne conosce l’abisso, sa italiani provenienti dall’Istria. Dopo circa ze, d’inequità. sta un entusiasmo e uno zelo particolare. e vede quanto noi non riusciamo a capi- due anni i superiori lo inviano a Roma per A tutti chiediamo di accompagnarci con Gradualmente si inserisce sempre di più re. La tenerezza del Cuore Immacolato di la specializzazione in “Scienze sociali”. la preghiera e di sentirsi in prima perso- nel Movimento e viene fatto responsabile Maria lo presenti al Padre Misericordioso. Terminati gli studi il Padre Generale Pie- na costruttori di ponti! della zona di Lecco. In seguito all’incontro Franco Incampo cmf tro Schweiger lo chiama alla parrocchia 14 15
Cuore Immacolato di Roma ai Parioli. Nel Nel 1983 padre Tullio si rende disponi- carattere forte ed autoritario. Ha saputo MAURILIO VIGANÒ 1961 viene di nuovo inviato a Trieste ora bile a iniziare un progetto missionario in correggersi con il tempo e quando ha 23 febbraio 2020 come parroco (1961-1974). Vive a Trieste una nuova posizione in vista di una nuova festeggiato i 99 anni ha chiesto perdono Ho visto Maurilio , forse per la prima vol- il Concilio Vaticano II come pure la con- fondazione. L’esperimento dura dal 1983 “dei tanti errori commessi” ha detto con ta, durante uno spettacolo itinerante lun- testazione del ’68. Contestazione vissuta al 1989. Sei anni a Paganica (L’Aquila). convinzione. Ha sempre avuto uno zelo go la via del Sarto a Chiuso alcuni anni come “rigetto di quelli che per me era- Viene poi riconsegnata alla diocesi. Que- apostolico e un grande desiderio di an- fa. Non ricordo il testo teatrale che veniva no valori sacri, azzeramento dell’autorità gli anni sono stati molto positivi, è stato nunciare il Vangelo. Ha saputo comuni- rappresentato e neppure il ruolo che lui e della memoria del passato”. In questo creato un buon legame, ma in vista della care ad altri questo zelo e dilatare sem- interpretava, ma solo il suo abito di sce- contesto si propone e si impegna a com- fondazione non ha dato il risultato sperato. pre di più il gruppo che lo seguiva. na, un ampio vestito nero d’epoca remota pletare la costruzione della chiesa com- Pertanto rientra a Roma in parrocchia ai Dall’omelia nel giorno delle esequie e un cappellaccio tipo “bravo” de “I Pro- pletando il campanile. Non mancarono Parioli e collabora soprattutto nella for- Ringraziamo Iddio per i doni che ha dato messi Sposi”. Mi aveva colpito il fatto che contestazioni e problemi, ma condusse al mazione biblica. È stato un punto fisso a padre Tullio. Ci mancherà la sua vivaci- fosse non solo un appassionato attore, termine l’opera. Nel Capitolo Provinciale di tutti gli ultimi anni a cominciare da tà, il suo sincero interesse per tutti, il suo pur se dilettante ma, come poi avevo sa- del 1974 viene eletto economo provincia- questo periodo. Comincia a scrivere delle desiderio di conoscere e far conoscere la puto, anche un uomo dedito all’impegno le. Si trasferisce a Roma e subito dopo gli schede bibliche che distribuisce ai fedeli. Scrittura. Si è sentito vero “Servitore della sociale e politico. Passati alcuni anni l’ho viene affidata la parrocchia del Cuore Im- Pian piano è andato formando un volu- Paola”. Le schede bibliche sono state la rivisto alla Casa sul Pozzo, che frequen- macolato di Maria ai Parioli modificando me che tanto gli stava a cuore. In questo sua preoccupazione di questi ultimi anni. to con una certa assiduità dopo essere gli incarichi all’interno del Consiglio: pa- campo era autodidatta, non avendo una Mai soddisfatto, sempre pronto a cor- andata in pensione. E così lo incontravo dre Peana superiore provinciale e padre specializzazione biblica, ma non era que- reggere, a modificare a rendere tutto più praticamente sempre nel pomeriggio che Franco Foci prefetto di formazione e as- sto che cercava. Desiderava avvicinare chiaro. Disponibile agli incontri di forma- dedico a Crossing: lui sempre insieme sume l’incarico di economo, padre Tullio più persone alla Bibbia. Farla conoscere zione fino a prima di morire. Anzi, aveva ai ragazzi, sua moglie Anna di sopra ad Vinci prefetto di Apostolato e Procuratore e cercare di contagiare il suo amore alla lo schema dell’ultimo che non è riuscito a aiutare nello svolgimento delle faccende per le missioni. Il 13 dicembre del 1981 Parola. Gli ultimi anni era il suo chiodo fare. A tutti noi che lo abbiamo conosciu- domestiche della Casa. Maurilio e sua Papa Giovanni Paolo II fissa la visita alla fisso “far conoscere la Bibbia”. Era sem- to e frequentato, pur con i limiti dell’uma- moglie diventano per me una presen- parrocchia. È stato un momento intenso pre più convinto che solo partendo dalla na fragilità, Iddio ha parlato attraverso la za imprescindibile, un tutt’uno con la e molto partecipato. Vissuto in prima per- Bibbia oggi si possa evangelizzare. testimonianza di padre Tullio. Ha ravviva- Casa, una presenza, oserei dire, per me sona da padre Tullio, ricevuto a cena con L’età e le fragilità della vecchiaia non lo to in noi il desiderio di conoscere sem- consueta e familiare. Non è che, come i confratelli della parrocchia, alcuni giorni hanno mai fermato. È stato sempre vigile, pre di più quanto il Signore ci ha detto. spesso accade, un po’ c’erano e un po’ prima. Proprio in quella data il Governo attento, interessato. L’immobilità degli ul- Il desiderio di incontrarlo, di ascoltarlo, non c’erano, C’erano proprio sempre. Ci polacco aveva messo fuori legge il movi- timi tempi ha accelerato la sua fine avve- di curare la nostra formazione e, come salutavamo, senza dire molto altro, ma in mento “Solidarnosc”. Nonostante il mo- nuta il 25 febbraio 2020 mentre era nel Maria, di custodire nel cuore la Parola. quel saluto, in quel suo sguardo profondo mento drammatico in Polonia il Papa ha suo centesimo anno non compiuto dopo Siamo riconoscenti ai tanti amici che lo che esprimeva un calore e uno spessore svolto la visita normalmente. Ebbe solo aver ricevuto l’unzione degli infermi e con hanno accompagnato, aiutato. Per la no- umano non comune, c’erano parole non un breve incontro con un rappresentante la preghiera corale di tutta la comunità. stra comunità è stato un grande dono. dette ma passione di vita, idee profonde del Governo italiano che lo informò sulla Nelle sue varie stagioni padre Tullio ha Ringraziamo di cuore tutti. e azioni conseguenti. Senz’altro più e situazione in Polonia. avuto il periodo in cui prevaleva in lui un Franco Incampo cmf meglio di me possono ricordare Maurilio 16 17
solo da 6 anni circa. C’era un rispetto ne interpretando il senso profondo della PADRE DARIO MARTINO reciproco nel pensiero e nell’agire e nes- comunità. Era attento a tutte le esigenze, 13 marzo 2020 suno dei due prevaricava sull’altro. Con dalle più semplici alle più complesse. Ha Padre Dario Martino: lui ho potuto esprimermi liberamente, contribuito a dare e mantenere uno stile un apripista dello Spirito. mettendo in evidenza molto spesso il lato della casa: per qualsiasi attività o evento La vita di Dario Martino si è sviluppata meno bello del mio carattere ma senza il si predisponeva un vero e proprio pro- dalla cittadina di Ripacandida in provin- timore che lui potesse esserne disturba- getto. Nulla era lasciato al caso ma tutto cia di Potenza dove è nato l’1 maggio del to. La stessa cosa valeva per lui nei miei veniva accuratamente pianificato. Si rela- 1933 da Antonio e Maria Parente. confronti. Il prenderci in giro o sfotterci zionava con estrema facilità con i ragaz- È seguito un trasferimento a Roma e din- i suoi amici Emilia Spreafico e Luciano era un modo per rafforzare il nostro rap- zi di Crossing e insieme a loro talvolta torni per la sua formazione religiosa ed Farina. Li incontro il 5 marzo alla Casa porto... un bel rapporto davvero”. partecipava a laboratori di vario genere: ecclesiastica, con un tempo assieme a sul Pozzo e rivolgo loro alcune domande: Emilia: “Ho conosciuto Maurilio quando teatro, danza ecc.”. suo fratello Vittorio nato nel 1931, nella “Emilia e Luciano, chi era e cosa è stato era un ragazzino, essendo coetaneo e Emilia: “Maurilio era una presenza fisi- congregazione dei missionari clarettiani. per voi Maurilio Viganò?” amico di mia figlia, con la quale, insieme ca su cui contare, non aveva paura di Vivrà la sua appartenenza all’istituto e Luciano: “Era un uomo determinato che ad altri amici, si trovava spesso a casa lavorare, a qualsiasi richiesta risponde- l’affidamento di tutta la vita a Dio e alla non evitava discussioni anche accese ma mia, per la precisione nella mansarda va sempre sì, con grande disponibilità. gente con la prima professione religiosa costruttive con le persone. Meticoloso nell’azione, talvolta sfiorava la maniacalità che mettevo a disposizione dell’allegra Mancherà tanto, a tutti i componenti di il 23 ottobre del 1953 e quella perpetua nel tentativo di raggiungere il miglior risul- compagnia. Ero infatti consapevole del questa comunità”. nel 1956. Verrà ordinato prete a Marino tato nel compromesso tra funzionalità e fatto che fosse meglio che si trovassero Mi congedo da Luciano ed Emilia con la (Roma) il 19 marzo del 1959. bellezza. Era animato da una curiosità ge- in una casa piuttosto che in giro e nei domanda che Padre Angelo ha rivolto a Dopo un periodo di animazione e inse- nuina e costruttiva. Sempre disponibile, è bar. Ricordo anche la sua amicizia con tutti gli amici della Casa, e sulla quale ci gnamento con ragazzi e giovani a Sargia- stato per me una persona speciale. Pur mio fratello, con il quale condivideva la sarà una riflessione collettiva tra un mese no (Arezzo) e a Lierna (Como) approda venendo da origini, formazione ed espe- passione per il teatro e l’esperienza del- circa: “Emilia e Luciano, cosa vi ha fatto nel 1965 nella Parrocchia sant’Ambrogio rienze lavorative molto diverse, eravamo la filodrammatica di Belledo “Juventus diventare l’esser vissuti con Maurilio?” ad fontes a Segrate (Milano). Questa era complementari e complici nelle attività Nova”. Dopo molti anni ci siamo rivisti Luciano: ”Ha fatto sì che io rafforzassi una parrocchia giovanissima come co- della Casa. Io con competenze tecniche, alla Casa sul Pozzo, nella quale opera- la convinzione che da soli non si va da stituzione con fedeli provenienti da città Maurilio con uno spiccato senso artistico, vamo entrambi come volontari. Essendo nessuna parte, ridimensionando, quindi, molto diverse; segue la liturgia, il catechi- insieme eravamo un binomio vincente e caratterialmente profondamente diversi l’immagine di me stesso e il pensiero di smo, la carità, il teatro. Collaborerà con queste caratteristiche rappresentavano il (lui molto preciso, io più disordinata), essere autosufficiente”. suo fratello diventato parroco a Segrate punto di forza del nostro agire. Ci sentiva- discutevamo spesso, talvolta anche ani- Emilia: “Ha fatto affiorare in me la pas- nella costruzione di una comunità mis- mo spesso al telefono anche subito dopo matamente, ma poi di sera si mangiava sione per il sociale e per la politica. Non sionaria. esserci congedati dal lavoro alla Casa, insieme come se niente fosse stato detto. condividevo sempre il suo pensiero; i suoi Sul finire degli anni Settanta i due fratel- anche soltanto per dirci che avevamo “Emilia e Luciano, qual è il segno la- interventi nelle discussioni sempre mirati li scelgono un nuovo spazio per la loro lavorato bene oppure evidenziare che si sciato da Maurilio alla Casa sul Pozzo?” e precisi, mi hanno però fatto crescere e vocazione missionaria: Dario andrà in Ar- poteva fare meglio. La nostra è stata una Luciano: “La Casa è stata il suo laborato- riflettere sulle questioni”. gentina (dove erano emigrati un fratello e vera sinergia, anche se ci conoscevamo rio di vita. Dava e riceveva con discrezio- Daniela Songini una sorella) e Vittorio in Bolivia. 18 19
Dario è accolto dal vescovo, clarettiano, in due materie e mi fu concesso di partire ragazzi che svolgessero il servizio di “let- di Campana che lo destina nella parroc- per Roma, dove mi sarei preparato me- tori” invitandomi a farne parte con altri chia san Vicente de Paul; una parrocchia glio con un professore del Virgilio. Ma il amici. Il gruppetto iniziale è poi cresciuto tagliata dalla panamericana, con tanti vero custode e artefice della mia promo- con l’inserimento di nuovi amici più gio- piccoli nuclei distanti, e che raccoglie zione fu Dario, al quale mi affidò padre vani, diventando un “gruppo liturgico” persone provenienti da tante parti dell’Ar- Bonci, e con il quale passavo molte ore che si ritrovava per preparare le letture, gentina in cerca di fortuna. È un tempo per il ripasso e la preparazione. Un com- l’introduzione ad esse, e più in gene- creativo e di grande animazione. Si lascia pagno maggiore serio, paziente, che non rale l’animazione della liturgia. Sotto la prendere dalla commozione per la tan- ho scordato mai. sua guida sempre serena, sorridente e ta gente che arriva senza guida, senza Dopo la mia dipartita nel 1963 non ho fiduciosa, siamo cresciuti e contempo- sostegno. Con molti collaboratori condi- siero del monaco Giovanni Vannucci: la avuto più occasione di riabbracciarlo, raneamente è cresciuta la voglia di una vide giorno dopo giorno un’avventura di morte è un’intensificazione della presen- purtroppo, ma ora mi unisco alle vostre maggior preparazione, così venne creata umanità ansiosa della buona notizia del za. Quando il fiore si dischiude e lancia il preghiere per la sua santa anima e lo una piccola biblioteca e il gruppo si aprì Regno. Con loro e per loro realizza ap- suo polline a fecondare altri fiori non crea sento di nuovo vicino, rinnovandogli tutta a proposte formative ed esercizi spirituali. puntamenti, strutture, stili di vita e di par- delle assenze: intensifica la sua presen- la mia gratitudine. Ripensando a quegli anni (era il il periodo tecipazione. za, rende più forte e più fertile la sua vita. Nel 1959, a villa Scozzese, preparai al- del ’68) mi rendo conto di quanto sia sta- Nel gennaio del 1983 lo raggiunge Vit- È questo che avviene anche nella morte. cune gigantografie a carboncino per illu- to importante per me la sua presenza si- torio dalla Bolivia che morirà nel 1988 I commenti dei fedeli strare la sua Ordinazione. cura, disponibile, amichevole. Presenza lasciando un segno profondo nella vita Non ha mai smesso di educare e testi- Renzo Lay che si è poi arricchita dell’arrivo di padre della gente; tutte le case metteranno la moniare anche nella fragilità della sua 28/9/1965 è il giorno che ha visto l’in- Vittorio Martino e che con lui si è fatta ac- sua foto tra le figure familiari. È un tem- malattia, su quella sedia a rotelle in un contro di padre Dario con la nascente co- compagnamento durante il cammino di po di intensificazione di rapporti, contatti luogo in cui io francamente a volte facevo munità parrocchiale di Sant’Ambrogio ad fidanzamento con Anna culminato nella e collaborazioni tra la missione di Ariel e fatica a soffermarmi per troppo tempo, Fontes, guidata da padre Pietro Peana. concelebrazione (insieme a padre Vittorio la Parrocchia di Segrate. Dario rientrerà nel vedere lo sguardo triste di tanti ospiti, Avevo appena terminato il liceo e mi ap- e padre Angelo) del nostro matrimonio. ogni anno nella comunità di Segrate (Mi- tant’è che scendevamo a prendere il caf- prestavo a iniziare gli studi universitari, il Non abbiamo mai dimenticato che quel lano) per un po’ di riposo, per l’animazio- fè (con l’addensante) con l’idea di essere Concilio Ecumenico era appena termina- giorno, proprio grazie a lui, all’uscita dalla ne e per sostenere i suoi progetti. più conviviali. Mi rattrista il fatto che sia to e fra le tante novità aveva varato l’u- chiesa abbiamo trovato tutte le classi di Dieci anni fa precipita la sua situazione rimasto solo umanamente nei giorni fina- so della lingua italiana nelle celebrazio- catechismo pronte a farci festa. di salute che lo costringe a un ritorno in li della sua vita, visto che da domenica ne della Santa Messa, per favorire una Cosa mi resta della sua presenza e del Italia e questa volta definitivo. Lo accoglie scorsa non hanno più permesso di salire, maggior comprensione dei gesti liturgici cammino fatto insieme in quegli anni? ancora la comunità parrocchiale e claret- ma è evidente che doveva andare così, e e una più consapevole partecipazione Il suo fare accogliente e sorridente e la tiana di Segrate. quel che conta è che adesso, sicuramen- dei fedeli. Padre Dario con una delle sue fiducia che sapeva infonderci, ma so- Ieri sera, 13 marzo, ci ha lasciato per il te, è sereno ed in pace. Arrivederci. intuizioni si rese conto che sarebbe ser- prattutto la sua sconfinata fiducia nella suo incontro ultimo con Dio; come sem- Rosaria Finardi vito un accompagnamento dei fedeli in Provvidenza che ha sempre guidato le pre da solo e aprendo una pista. Nel 1955, dopo gli esami di V ginnasio questo nuovo cammino e mi confidò la sue scelte spesso difficili. Pensando alla sua vita riprendo un pen- che facemmo a Lecco, io fui rimandato sua intenzione di creare un gruppetto di Gianni Quaglia con Anna 20 21
Lettera aperta a Dario gli attori della tua filodrammatica e, anco- Proprio in questo, invece e paradossal- donammo (ma dove l’hai messa?) il 28 Carissimo Dario, ra, in tanti altri gruppi e iniziative. mente, puoi leggere però il bene che giugno del 1978 quando, per l’ultima vol- in questi giorni già di per se stessi così Sei stato sempre presente e vicino in ogni sempre ti ho voluto: ti ho trattato come la ta, ti sei seduto sulla sedia di regia della penosi, la notizia della tua morte mi ha momento importante, felice o doloroso, mia mamma! nostra filodrammatica per la commedia profondamente angosciato anche se le della mia vita. È vero che l’ho visitata più di quanto “Relazione sentimentale”. notizie sul tuo stato di salute mi avevano Hai passato la notte precedente il mio non abbia fatto con te ma ogni volta mi C’era incisa una frase che trovo ancor in qualche modo preannunciato la pros- matrimonio a dipingere (con un altro è costato una fatica immensa il vedere oggi il modo migliore di salutarti: era una simità della tua dipartita. Con tuo fratello amico) la sala parrocchiale dove avevo le trasformazioni fisiche e mentali che battuta che Zago (il tuo autore preferito Vittorio sei stato uno degli uomini più im- deciso di fare il rinfresco; eri accanto a vi rendevano progressivamente sempre che ora incontrerai lassù nel Paradiso) portanti della mia vita e a te devo la gran mio papà nel momento della sua agonia più diversi dalle persone che conoscevo, mise in bocca ad un suo personaggio per parte di tutto quello che il buon Dio mi ha prima e poi della sua morte; sei andato amavo e che volevo ricordare. fargli esprimere, pur nel paradosso delle concesso fin qui di fare di buono per me a testimoniare al Tribunale Ecclesiastico Ora la mia penitenza sarà quella di por- parole, la certezza che non avrebbe mai stesso, per la mia famiglia, sul lavoro e di Buenos Ayres quando ho chiesto l’an- tarmi nel cuore questo assenteismo fisico più potuto dimenticare e, quindi, ti ripeto per la comunità. Quando alla metà degli nullamento del mio matrimonio ed hai aggravato dal fatto di non poterti neppu- “Io non ti dico che ti ricorderò, anzi farò anni sessanta del secolo scorso sei arri- concelebrato la messa nuziale quando re rivedere né di accompagnarti al luogo di tutto per dimenticarti …”. vato fra noi, al Villaggio non esisteva al- mi sono unito a Paola. della tua sepoltura. Come salutarti allora? E, come per il personaggio di Elisa, an- cun tipo di comunità e le attività religiose E io ti ho ripagato non venendo quasi mai Anzitutto ringraziando il buon Dio per che per me i puntini stanno ad indicare raramente e solo occasionalmente anda- a trovarti quando stavi già male e quan- averti messo sulla mia strada; per aver, il montare a valanga dei sentimenti che vano oltre le celebrazioni liturgiche: non do, forse, avresti avuto il desiderio di ve- con Vittorio, reso “meno brutta” la nostra chiudono le mie labbra e fermano la mia esistevano gruppi, associazioni, etc… dermi! Ricordo che confessando questa, chiesa e molto, molto più bella e vitale la penna... ma non la mia speranza. Il primo ricordo che ho di te è quello di peraltro reiterata mia colpevolezza, Elia nostra comunità; per l’esempio di umil- Arrivederci, dunque, caro Dario: come un prete, smilzo e intonacato, che se ne mi dette un giorno come penitenza pro- tà e (in fondo perché un po’ zuccone lo dicono i lombardi “Ti sia lieve la terra” stava in fondo alla chiesa e che, alla fine prio quella di venirti a trovare e, anzi, mi eri) per l’obbedienza che hai insegnato ma, soprattutto, come diceva invece il della messa, fermava questo e quello ci accompagnò e io fui non dico felice ma accettando (talora con qualche mugu- nostro amato Vittorio che anche tu possa cercando di coinvolgerlo in qualcuna del- sollevato sì quando non riuscisti ad aprir- gno) di non essere sempre il primattore “in pace passare sotto l’architrave della le attività che stava avviando o anche solo ci la porta della tua stanza! (quanto hai desiderato diventare parroco casa nella quale torneremo un giorno ad che aveva in mente. Ma, caro Dario ora lo sai, non l’ho mai qui?) e, soprattutto, per la fede e la ferma incontrarci tutti!” Io, schivo, insicuro e introverso, ti vedevo fatto per cattiveria o malanimo nei tuoi sicurezza che hai avuto nella provviden- Antonio Dall’Era come un nemico da evitare e avevo cura confronti e sai anche quanto spesso ab- za di Dio: ricordo ancora quella sera di d’uscire sempre di chiesa dalla parte op- bia pensato e pregato per te e quanto mi prove teatrali in cui eri preoccupato per- posta a quella dove tu ti era posizionato. sia pesato e mi pesi anche ora il non aver ché il giorno dopo avresti dovuto saldare SUOR MARIA BURATTI Oggi benedico il giorno in cui sono finito trovato la forza di vincere questa mia limi- 700.000 lire di vetrate e in cui, accom- 9 novembre 2019 nelle maglie della tua rete! tatezza: fra i tanti doni che il buon Dio mi pagnandoci all’uscita, hai trovato in una Una vita per gli altri. Si è addormentata Tu mi hai trasformato nel carattere, mi ha concesso non c’è certo quello di saper busta sotto la porta un’offerta della cifra nel Signore alla veneranda età di 98 anni hai aperto agli altri e alla vita comunitaria stare accanto alla gente che ho amato e quasi esatta! È nata a Carrara il 2 ottobre 1921 e morta fra i chierichetti, i lettori, la polisportiva, che sta soffrendo. Per ultimo ricordo quella targa che ti ad Albissola il 9 novembre 2019. Entra- 22 23
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