ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...

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ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
ECCOMI

         n. 1   GEN/APR 2020
ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
ECCOMI

                                                                                       partenenza, stile, linguaggio, econo-     È l’immagine più straordinaria del-

ECCOMI
                                                                                       mia, rapporti di pace: essere discepoli   la chiesa oggi: non parla a Dio me-
                                            LA COPERTINA                               che seguono le orme del maestro.          diando come Mosè, ma sente tutto il
                                            di Angelo Cupini
                                                                                                                                 peso di essere uomo. La sua umanità
                                                                                       La fotografia della nostra copertina      zoppicante è evidente. Il suo respiro
                                                                                       è una di quelle che resteranno nella      affaticato. Con una espressione forte
                                                                                       storia del pontificato: Francesco cam-    dirà in una messa che Gesù non solo
Partecipo in TV all’Eucaristia quoti-       masticato a lungo e sorprendente-          mina nella via Del Corso deserta, ma      è morto per l’umanità ma si è fatto
diana delle 7 celebrata a santa Mar-        mente si ricollega ai fatti della vita.    rispettosamente sul marciapiede, per      peccato. Porta questo peso e al tempo
ta da Francesco. Ho imparato a rac-                                                    andare a pregare nella chiesa di San      stesso benedice questa umanità della
                                            C’è una semplicità strutturale che è
cogliere gesti che anch’io compio da                                                   Marcello a Roma.                          quale si prende cura. Traccia le croci
                                            carica di interiorità. Non sono preoc-
oltre cinquant’anni.                                                                                                             con l’ostensorio e certamente fa un
                                            cupato di sapere cosa dirà quel giorno     Mi colpisce questo pastore che va in
C’è un bacio intenso all’altare, ci sono                                                                                         pensiero alle donne e agli uomini che
                                            ma sento che apre la porta della vita.     cerca di aiuto per il suo gregge. Offre
gli inchini, il pensiero motivazionale                                                                                           abitano in tutto il mondo.
                                            L’aveva detto lui stesso: “Se i giovani    fiori al Crocifisso, si ferma a contem-
all’inizio, due righe che dicono la sto-
                                            sono chiamati ad aprire nuove porte,       plare, accarezza con gli occhi questo
ria e la paura che si sta attraversando;                                                                                         Questo numero di MC, che verrà in-
                                            gli anziani hanno le chiavi”.              misterioso uomo/dio crocifisso.
c’è il suo inforcare gli occhiali dopo la                                                                                        viato per via telematica, attraversa
comunione e riprendere lo zucchetto         In questi mesi ci ha offerto chiavi di     Ma è lì per noi, per tutti gli uomini.    questo tempo di coronavirus. Lo fa at-
bianco che ha depositato sull’altare        umanità.                                                                             traverso due uomini: papa Francesco
                                                                                       Francesco abita in una casa tra le
prima di ritornare alla sede.                                                                                                    e Mattarella. Racconta la vita della
                                            L’attenzione iniziale è quella di parti-   case degli uomini. È contento, e ha
C’è un silenzio contemplativo dell’o-                                                                                            chiesa e dell’umanità (l’incontro di
                                            re sempre dagli altri, dalle situazioni    detto per telefono al nostro vescovo
stia consacrata che Francesco stesso                                                                                             Bari), fa memoria di alcuni clarettiani
                                            di difficoltà che stanno attraversando:    Delpini che i preti ambrosiani non
toglie dall’ostensorio e mette nel cavo                                                                                          e amici morti in questi mesi.
                                            dalla fame, alla paura, al futuro diffi-   fanno il don Abbondio, ma accompa-
della mano del concelebrante e atten-                                                  gnano il gregge umano.
                                            cile. Si sente che è abitato da queste                                               Camminiamo verso la Pasqua che sarà
de che sia chiuso il tabernacolo per
                                            sollecitazioni. Il ridiventare popolo e                                              vera per tutti non tanto il 12 aprile ma
augurare l’andata in pace.
                                            non trincerarci nell’élite del sacro,      Un uomo solo, sotto la pioggia, sale      quando tutti saremo usciti da questo
C’è la sua parola di commento dopo          proprietari della parola e del sacra-      verso la basilica di san Pietro. Ancora   tunnel e potremo sederci a tavola in-
il vangelo, che dà il sapore di un cibo     mento. Ridiventare popolo dice ap-         una volta pellegrino per l’umanità.       sieme, risorti con il Risorto.

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MISSIONARI
      ROMA. BASILICA DI SAN PIETRO
      27 MARZO 2020 ORE 18
       CLARETTIANI
      OMELIA DI PAPA FRANCESCO
      PER LA GRANDE PREGHIERA

«Venuta la sera» (Mc 4,35). Così inizia il       barca che per prima va a fondo. E che           struito le nostre agende, i nostri progetti,    frastornare dalla fretta. Non ci siamo
Vangelo che abbiamo ascoltato. Da setti-         cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme         le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra     fermati davanti ai tuoi richiami, non ci
mane sembra che sia scesa la sera. Fitte         sereno, fiducioso nel Padre - è l’unica         come abbiamo lasciato addormentato e            siamo ridestati di fronte a guerre e ingiu-
tenebre si sono addensate sulle nostre           volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù           abbandonato ciò che alimenta, sostiene          stizie planetarie, non abbiamo ascoltato
piazze, strade e città; si sono impadronite      che dorme -. Quando poi viene svegliato,        e dà forza alla nostra vita e alla nostra co-   il grido dei poveri, e del nostro pianeta
delle nostre vite riempiendo tutto di un         dopo aver calmato il vento e le acque, si       munità. La tempesta pone allo scoperto          gravemente malato. Abbiamo proseguito
silenzio assordante e di un vuoto deso-          rivolge ai discepoli in tono di rimprovero:     tutti i propositi di “imballare” e dimenti-     imperterriti, pensando di rimanere sem-
lante, che paralizza ogni cosa al suo pas-       «Perché avete paura? Non avete ancora           care ciò che ha nutrito l’anima dei nostri      pre sani in un mondo malato. Ora, men-
saggio: si sente nell’aria, si avverte nei ge-   fede?» (v. 40).                                 popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare   tre stiamo in mare agitato, ti imploriamo:
sti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo ritrovati   Cerchiamo di comprendere. In che cosa           con abitudini apparentemente “salvatri-         “Svegliati Signore!”.
impauriti e smarriti. Come i discepoli del       consiste la mancanza di fede dei disce-         ci”, incapaci di fare appello alle nostre       «Perché avete paura? Non avete ancora
Vangelo siamo stati presi alla sprovvista        poli, che si contrappone alla fiducia di        radici e di evocare la memoria dei nostri       fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un
da una tempesta inaspettata e furiosa.           Gesù? Essi non avevano smesso di cre-           anziani, privandoci così dell’immunità          appello alla fede. Che non è tanto crede-
Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa     dere in Lui, infatti lo invocano. Ma ve-        necessaria per far fronte all’avversità.        re che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi
barca, tutti fragili e disorientati, ma nello    diamo come lo invocano: «Maestro, non           Con la tempesta, è caduto il trucco di          di Te. In questa Quaresima risuona il tuo
stesso tempo importanti e necessari, tutti       t’importa che siamo perduti?» (v. 38).          quegli stereotipi con cui mascheravamo          appello urgente: “Convertitevi”, «Ritorna-
chiamati a remare insieme, tutti bisogno-        Non t’importa: pensano che Gesù si di-          i nostri “ego” sempre preoccupati della         te a me con tutto il cuore» (Gl 2,12).
si di confortarci a vicenda. Su questa bar-      sinteressi di loro, che non si curi di loro.    propria immagine; ed è rimasta scoper-          Ci chiami a cogliere questo tempo di
ca... ci siamo tutti. Come quei discepoli,       Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle    ta, ancora una volta, quella (benedetta)        prova come un tempo di scelta. Non è il
che parlano a una sola voce e nell’ango-         cose che fa più male è quando ci sentia-        appartenenza comune alla quale non              tempo del tuo giudizio, ma del nostro giu-
scia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così       mo dire: “Non t’importa di me?”. È una          possiamo sottrarci: l’appartenenza come         dizio: il tempo di scegliere che cosa conta
anche noi ci siamo accorti che non pos-          frase che ferisce e scatena tempeste nel        fratelli.                                       e che cosa passa, di separare ciò che è
siamo andare avanti ciascuno per conto           cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché           «Perché avete paura? Non avete ancora           necessario da ciò che non lo è.
suo, ma solo insieme.                            a nessuno più che a Lui importa di noi.         fede?». Signore, la tua Parola stasera ci       È il tempo di reimpostare la rotta della
È facile ritrovarci in questo racconto.          Infatti, una volta invocato, salva i suoi di-   colpisce e ci riguarda, tutti. In questo no-    vita verso di Te, Signore, e verso gli altri.
Quello che risulta difficile è capire l’at-      scepoli sfiduciati.                             stro mondo, che Tu ami più di noi, siamo        E possiamo guardare a tanti compagni
teggiamento di Gesù. Mentre i discepoli          La tempesta smaschera la nostra vulne-          andati avanti a tutta velocità, sentendoci      di viaggio esemplari, che, nella paura,
sono naturalmente allarmati e disperati,         rabilità e lascia scoperte quelle false e       forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno,     hanno reagito donando la propria vita.
Egli sta a poppa, proprio nella parte della      superflue sicurezze con cui abbiamo co-         ci siamo lasciati assorbire dalle cose e        È la forza operante dello Spirito riversa-

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AVVENIRE
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ta e plasmata in coraggiose e generose           mo bisogno del Signore come gli antichi         Abbracciare la sua croce significa trovare
dedizioni. È la vita dello Spirito capace        naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle    il coraggio di abbracciare tutte le contra-             MATTARELLA
di riscattare, di valorizzare e di mostrare      barche delle nostre vite. Consegniamogli        rietà del tempo presente, abbandonando                  SCUOTE
come le nostre vite sono tessute e soste-        le nostre paure, perché Lui le vinca. Come      per un momento il nostro affanno di on-                 I GOVERNI
nute da persone comuni - solitamente             i discepoli sperimenteremo che, con Lui a       nipotenza e di possesso per dare spazio                 DELL’UE:
dimenticate - che non compaiono nei              bordo, non si fa naufragio. Perché que-         alla creatività che solo lo Spirito è capace            «CAPISCANO
titoli dei giornali e delle riviste né nelle     sta è la forza di Dio: volgere al bene tutto    di suscitare. Significa trovare il coraggio             PRIMA CHE SIA
grandi passerelle dell’ultimo show ma,           quello che ci capita, anche le cose brutte.     di aprire spazi dove tutti possano sen-                 TARDI»
senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli          Egli porta il sereno nelle nostre tempeste,     tirsi chiamati e permettere nuove forme
                                                                                                                                                         DI ANGELO PICARIELLO
avvenimenti decisivi della nostra storia:        perché con Dio la vita non muore mai.           di ospitalità, di fraternità, e di solidarietà.
medici, infermiere e infermieri, addetti         Il Signore ci interpella e, in mezzo alla       Nella sua croce siamo stati salvati per
dei supermercati, addetti alle pulizie, ba-      nostra tempesta, ci invita a risvegliare e      accogliere la speranza e lasciare che sia
                                                                                                                                                   Siamo nel pieno di una “minaccia gra-
danti, trasportatori, forze dell’ordine, vo-     attivare la solidarietà e la speranza capa-     essa a rafforzare e sostenere tutte le mi-
                                                                                                                                                   ve” per l’Europa e di una “pagina triste
lontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti   ci di dare solidità, sostegno e significato     sure e le strade possibili che ci possono
                                                                                                                                                   per la nostra storia”.
altri che hanno compreso che nessuno             a queste ore in cui tutto sembra naufra-        aiutare a custodirci e custodire. Abbrac-
                                                                                                                                                   Dopo la pronta reazione degli organi-
si salva da solo. Davanti alla sofferenza,       gare. Il Signore si risveglia per risvegliare   ciare il Signore per abbracciare la spe-
                                                                                                                                                   smi comunitari - Commissione, Parla-
dove si misura il vero sviluppo dei nostri       e ravvivare la nostra fede pasquale. Ab-        ranza: ecco la forza della fede, che libera
                                                                                                                                                   mento e Bce - è la politica degli Stati
popoli, scopriamo e sperimentiamo la             biamo un’ancora: nella sua croce siamo          dalla paura e dà speranza.
                                                                                                                                                   membri a segnare un ritardo che po-
preghiera sacerdotale di Gesù: «Che tutti        stati salvati. Abbiamo un timone: nella         «Perché avete paura? Non avete ancora             trebbe risultare fatale.
siano una cosa sola» (Gv 17,21). Quan-           sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo       fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luo-   Un nuovo messaggio, di forte preoc-
ta gente esercita ogni giorno pazienza e         una speranza: nella sua croce siamo sta-        go, che racconta la fede rocciosa di Pietro,      cupazione, quello di Sergio Mattarella,
infonde speranza, avendo cura di non             ti risanati e abbracciati affinché niente e     stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per    che arriva al termine di una giornata
seminare panico ma corresponsabilità.            nessuno ci separi dal suo amore redento-        l’intercessione della Madonna, salute del         che ha segnato un altro triste record
Quanti padri, madri, nonni e nonne, in-          re. In mezzo all’isolamento nel quale stia-     suo popolo, stella del mare in tempesta.          delle vittime.
segnanti, mostrano ai nostri bambini, con        mo patendo la mancanza degli affetti e          Da questo colonnato che abbraccia Roma            Una decisione presa di primo po-
gesti piccoli e quotidiani, come affrontare      degli incontri, sperimentando la mancan-        e il mondo scenda su di voi, come un ab-          meriggio, sull’onda di questo nuovo,
e attraversare una crisi riadattando abi-        za di tante cose, ascoltiamo ancora una         braccio consolante, la benedizione di Dio.        enorme, tributo che paga il nostro
tudini, alzando gli sguardi e stimolando         volta l’annuncio che ci salva: è risorto e      Signore, benedici il mondo, dona salute ai        Paese alla pandemia, anche per spin-
la preghiera. Quante persone pregano,            vive accanto a noi. Il Signore ci interpella    corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non       gere i cittadini italiani a tenere duro in
offrono e intercedono per il bene di tutti.      dalla sua croce a ritrovare la vita che ci      avere paura. Ma la nostra fede è debole           questo cruciale fine settimana, con i
La preghiera e il servizio silenzioso: sono      attende, a guardare verso coloro che ci         e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non           primi segnali di rallentamento che si
le nostre armi vincenti.                         reclamano, a rafforzare, riconoscere e in-      lasciarci in balia della tempesta. Ripeti an-     registrano laddove il contagio è partito.
«Perché avete paura? Non avete ancora            centivare la grazia che ci abita. Non spe-      cora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5).          Ma, a mercati chiusi, quello di Matta-
fede?». L’inizio della fede è saperci biso-      gniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3),       E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te          rella diventa anche un nuovo atto di
gnosi di salvezza. Non siamo autosuffi-          che mai si ammala, e lasciamo che riac-         ogni preoccupazione, perché Tu hai cura           supporto alle ragioni dell’Italia e alla
cienti, da soli; da soli affondiamo: abbia-      cenda la speranza.                              di noi” (cfr 1 Pt 5,7).                           posizione assunta in seno al dramma-

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ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
BARCELLONA
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tico vertice in videocollegameno di giove-       dei morti di ieri, quello più incoraggiante
dì, chiusosi con un faticoso compromes-          del rallentamento della crescita dei con-              LA PROVINCIA DI SAN PAOLO
so, prendendo due settimane di tempo.            tagi, “che fa pensare che le misure di
                                                                                                        LA PRIMA LETTERA DEL SUPERIORE PROVINCIALE
Ma tempo non ce n’è, ammonisce Mat-              comportamento adottate stanno produ-                   AI CLARETTIANI
tarella: “Sono indispensabili ulteriori ini-     cendo effetti positivi”, ma questo “raffor-
ziative comuni, superando vecchi schemi          za la necessità di continuare a osservarle
ormai fuori dalla realtà.                        scrupolosamente”.
Mi auguro - dice il capo dello Stato - che       Perché “il senso di responsabilità dei           Cari Confratelli                                 stessi inizi della Congregazione, la prima
tutti comprendano appieno, prima che             cittadini è la risorsa più importante per        nel Cuore Immacolato di Maria                    divisione in province e la sua espansione
sia troppo tardi, la gravità della minaccia      uno stato democratico in momenti come            Oggi è avvenuta, insieme con l’inizio del        verso nuovi territori e continenti. Organi-
per l’Europa. La solidarietà non è soltanto      questi”. Una risposta collettiva del popo-       nuovo anno 2020, la nascita della Provin-        smi i quali in queste ultime decadi han-
richiesta dai valori dell’Unione ma è an-        lo italiano “oggetto di ammirazione anche        cia di San Paolo.                                no accolto l’incardinazione di missionari
che nel comune interesse”.                       all’estero”, come testimoniano tanti collo-      Nel suo primo giorno, dal servizio Provin-       clarettiani procedenti da altri continenti
Prima un pensiero per le vittime e i loro        qui telefonici con capi di Stato.                ciale che mi è stato affidato e a nome di        e paesi. Abbiamo, dunque, un bagaglio
familiari: un dolore “ingigantito dalla sof-     Da molti “sono giunti sostegni concre-           tutta l’équipe designata per il governo e        e una eredità, patrimonio Provinciale, da
ferenza di non poter essere loro vicini”,        ti”, e molte decisioni sono state adottate       l’animazione provinciale, voglio dare un         stimare e dobbiamo vegliare affinché di-
neppure per l’estremo saluto: “Stiamo            all’estero seguendo le scelte fatte in Italia.   cordiale e fraterno saluto a ciascuno dei        venti la nostra forza per spingere una vita
vivendo una pagina triste della nostra           Definisce “rigorose ma indispensabili” le        156 membri che formano la Provincia nel          missionaria radicata nella nostra tradizio-
storia”. Assicura solidarietà e vicinanza        decisioni assunte e il “continuo aggiorna-       momento del suo inizio.                          ne e che risponda con agilità alle sfide
agli amministratori in prima linea, sentiti      mento” resosi necessario.                        La nostra nascita come Provincia capita          evangelizzatrici che abbiamo oggi.
in questi giorni.                                Ma ora il Parlamento è chiamato a svolge-        all’inizio dell’anno civile, e in un corso pa-   La Provincia di San Paolo è stata canoni-
Ricorda l’impegno di farmacisti, ricer-          re il suo ruolo. Il tema diventa la “profon-     storale ormai avviato nei diversi luoghi ed      camente eretta “come frutto dell’unione
catori, forze dell’ordine, di chi assicura       da preoccupazione” di tanti per il futuro        attività. Ci vorrà, dunque, in questi primi      degli attuali Organismi Maggiori di Ca-
i servizi essenziali. E soprattutto espri-       del loro lavoro. “Dobbiamo compiere ogni         mesi, che ciascuno continui con le attività      talunya, Euskal Herria, Francia e Italia,
me “rinnovata riconoscenza” per chi sta          sforzo perché nessuno sia lasciato indie-        che stava svolgendo e che gli sono state         con tutti i loro membri, beni mobili ed
fronteggiando la malattia “con instanca-         tro”, è il pressante invito di Mattarella a      affidate. Pian piano vi introdurremo alle        immobili. In conseguenza, i limiti territo-
bile abnegazione”: medici, infermieri,           un “impegno comune di tutti: maggioran-          novità della Provincia di San Paolo. Lun-        riali della nuova Provincia saranno gli at-
personale sanitario. Che vanno supporta-         za e opposizione, soggetti sociali, governi      go questi primi mesi l’équipe provinciale        tuali dei menzionati Organismi Maggiori”
ti. Molti, ricorda Mattarella, “rimasti vitti-   dei territori”. Perché in questo momento         conoscerà man mano tutti i membri della          (Decreto di erezione, Roma 29 Giugno
me del loro impegno generoso”.                   “unità e coesione sociale sono indispen-         Provincia, le opere e attività che portiamo      2019). Siamo ben consapevoli del fatto
E ancora, la Protezione civile, gli inse-        sabili”. Ma bisogna già pensare al dopo.         avanti, i collaboratori e lavoratori che par-    che nel nuovo cammino che stiamo intra-
gnanti: “A tutti loro va la riconoscenza         “Nella ricostruzione il nostro popolo ha         tecipano con noi nelle nostre realtà apo-        prendendo ci vorrà che noi dell’équipe di
della Repubblica”. Loda, in particolare, la      sempre saputo esprimere il meglio di sé.         stoliche. Formiamo un nuovo organismo            governo abbiamo una buona conoscenza
risposta “pronta e numerosa” di medici           Abbiamo altre volte superato periodi dif-        missionario partendo da quattro Organi-          delle persone e delle attività apostoliche
per le aree sotto pressione maggiore. Sot-       ficili e drammatici. Vi riusciremo insieme       smi differenti, i quali vi apportano tutto il    ed un importante compito di sensibiliz-
tolinea, accanto al dato impressionante          anche stavolta”, si dice certo.                  loro bagaglio e ricchezza, che risale agli       zazione della nuova realtà Provinciale.

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ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
Lungo questo processo sarà molto im-           stolato. Ha piena fiducia nell’appoggio
portante stabilire man mano le forme più       imprescindibile di coloro che siete stati
adeguate in ordine a favorire l’interrela-     finora economi nei precedenti Organismi.
zione fra le persone e le realtà. Chiedo a     Conterà anche sull’aiuto e consulenza
tutti quanti la vostra collaborazione, sfor-   del consiglio provinciale di economia,
zo e comprensione, avendo in mente che         il quale sarà formato dai padri Francis
è un processo che richiede tempo e che         Kubikula, Massimo Proscia, Aitor Kami-
bisognerà adeguare ai diversi ritmi.           ruaga e Joan Bové. I Prefetti di Formazio-
La Curia provinciale è stabilita a Barcello-   ne Spiritualità e Apostolato, in un primo
na. Nella comunità Curia vi risiedono, già     momento si metteranno in contatto con
dal primo momento, il Provinciale, padre       i precedenti in ciascuno degli antichi Or-
                                                                                              Questo il nuovo Governo. Da sinistra: Josep Codina, Segretario Provinciale - Renato Caprioli, Prefetto Provin-
Ricard Costa-Jussà, e il Vicario Provincia-    ganismi per conoscere quanto si portava        ciale di Formazione e Spiritualità - Ricard Costa-Jussà, Superiore Provinciale - Raymundo Adormeo, Prefetto
le, padre Raymundo Adormeo (Prefetto           avanti nei vari campi in ciascuna delle        Provinciale di Apostolato - Rafael Gómez, Economo Provinciale

Provinciale di Apostolato); nel mese di        regioni della Provincia.
                                                                                              daggio saranno coloro che sono stati fino-               Nello stesso momento della nascita del-
febbraio, vi stabilirà anche la sua residen-   In questo inizio del nostro camminare
                                                                                              ra i Superiori Maggiori di ciascuno degli                la Provincia fu attivata la web www.cla-
za l’Economo Provinciale, padre Rafael         Provinciale, vi do alcune informazioni ed
                                                                                              Organismi che si sono uniti. Riceverete le               retpaulus.org, un mezzo di comunicazio-
Gómez. Gli altri membri di governo, pa-        indicazioni.
                                                                                              opportune indicazioni.                                   ne della vita Provinciale, che pian piano
dre Renato Caprioli (Prefetto Provinciale      • Sabato 4 gennaio avrà luogo, nel San-
                                                                                              • Lungo questo 2020 ci sarà la Visita Ca-                prenderà il formato definitivo e aprirà tut-
di Formazione e Spiritualità) e fratel Jo-     tuario del Cuore di Maria di Barcellona, la
                                                                                              nonica del Governo Generale al continen-                 te le sue sezioni.
sep Codina (Segretario Provinciale), risie-    celebrazione d’inizio della Provincia e la
                                                                                              te europeo. È stato nominato Visitatore                  Oggi cominciamo il cammino della nuova
deranno per ora nelle loro attuali comuni-     presa di possesso del Padre Provinciale.
                                                                                              della Provincia di San Paolo padre Henry                 Provincia San Paolo, un cammino nuo-
tà. Noi dell’équipe di governo avremo un       • In questo mese di gennaio abbiamo            Omonisaye. La Visita avrà luogo fra i mesi               vo che chiede, partendo da quanto stia-
incontro ogni mese. L’avremo in luoghi         invitato tutte le comunità ad unirsi in pre-   di maggio e luglio. Più avanti annunce-                  mo facendo, di stare attenti e aperti allo
diversi con la finalità d’avvicinarci, tutta   ghiera per la nuova Provincia, secondo il      remo il calendario che sarà stabilito. Ci                Spirito, con un atteggiamento di ascolto
l’équipe insieme, alle diverse comunità e      materiale che è stato mandato. Una pre-        sarà pure, entro questo medesimo tem-                    e discernimento, di vera conversione pa-
realtà pastorali.                              ghiera condivisa la quale deve spingerci       po, la Visita Periziale economica a carico               storale e missionaria. In questo modo po-
Come Provinciale farò, a partire dal mese      a vivere in missione, fraternità e preghie-    dell’Economo Generale, padre Manolo                      tremo diventare una Congregazione “in
di febbraio, una visita alle diverse comu-     ra, ed a sentirci e crescere nella consa-      Tamargo.                                                 uscita”.
nità della Provincia, per salutarvi perso-     pevolezza d’un nuovo “noi Provinciale”         • Con l’inizio dell’anno 2020, abbiamo                   Fiduciosi nello sguardo di Maria, nostra
nalmente e conoscere la vostra realtà e        che dobbiamo costruire fra tutti.              cominciato come Congregazione il pro-                    Madre, e di Sant’Antonio Maria Claret e
le opere apostoliche. In questo mese di        • Durante il mese di gennaio porteremo         getto “Anno Clarettiano”.                                dei Beati Martiri Clarettiani.
gennaio, parteciperò, nel Cile, all’incontro   a termine, in ciascuna della regioni della     • Durante quest’anno 2020 celebreremo
del Governo Generale con tutti i Superiori     Provincia, il sondaggio per poter nomi-        anche il 150.mo anniversario della mor-                                      Fraternamente in C.M.
Maggiori della Congregazione.                  nare un Delegato Provinciale, secondo i        te del P. Claret, seguendo il programma                                     Ricard Costa-Jussà cmf
L’Economo Provinciale stabilirà i contatti     nostri statuti di Provincia regionalizzata.    stabilito con questo motivo per tutta la                          Superiore Provinciale di San Paolo
opportuni con ciascuna comunità e apo-         I responsabili di organizzare questo son-      Congregazione.                                                          provincial@claretpaulus.org

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ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
MISSIONARI
      BARI 2020

        CLARETTIANI
      INCONTRO   CEI SUL MEDITERRANEO:
      A BARI PER COSTRUIRE UN PONTE DI DIALOGO
      DI STEFANO RUSSO
      Segretario Generale della Cei

Non un convegno accademico, ma uno               guardare all’incontro di riflessione e          cessi di riconciliazione e di pace”. L’in-       ecclesiali, ed è probabilmente bisognosa
spazio di comunione tra vescovi, che             spiritualità “Mediterraneo, frontiera di        contro di Bari si muove proprio in questa        di processi di dialogo.
riflettono e, sotto la guida dello Spirito,      pace” (Bari, 19 - 23 febbraio 2020).            direzione: non un convegno accademico,           I pastori, che s’incontrano, hanno a
provano a discernere i segni dei tempi.          L’evento, promosso dalla Chiesa italiana,       ma uno spazio di comunione tra vescovi,          cuore un Mediterraneo concreto con i
Siamo convinti, infatti, che una Chiesa          vedrà riuniti nel capoluogo pugliese cir-       che riflettono e, sotto la guida dello Spiri-    popoli che lo abitano. Le loro voci sono
mediterranea è già presente e operante,          ca 60 vescovi provenienti da 20 Paesi           to, provano a discernere i segni dei tem-        portatrici di realtà diverse, ma non con-
è ricca di tradizioni culturali, liturgiche ed   bagnati dal Mare Nostrum. L’assemblea,          pi. Siamo convinti, infatti, che una Chiesa      trapposte.
ecclesiali, ed è probabilmente bisognosa         unica nel suo genere, sarà conclusa do-         mediterranea è già presente e operante,          Sta proprio qui l’intuizione del nostro
di processi di dialogo. I pastori, che s’in-     menica 23 febbraio con la celebrazione          è ricca di tradizioni culturali, liturgiche ed   cardinale presidente Gualtiero Bassetti
contrano, hanno a cuore un Mediterra-            eucaristica presieduta dal Santo Padre.
neo concreto con i popoli che lo abitano.        L’incontro è basato sull’ascolto e sul
Le loro voci sono portatrici di realtà diver-    discernimento, valorizzando il metodo
se, ma non contrapposte.                         sinodale. Intendiamo compiere un pic-
C’è un’immagine molto efficace che               colo passo verso la promozione di una
Papa Francesco utilizza molto spesso             cultura del dialogo e verso la costruzione
quasi a denunciarne l’assenza o, meglio,         della pace in Europa e in tutto il bacino
a sottolinearne la necessità: il ponte.          del Mediterraneo.
Ne ha parlato in diverse occasioni in            Ritorna l’immagine del ponte. Non è
questi anni, consegnando alla Chiesa             possibile leggere in maniera efficace lo
una sorta di magistero e una visione di          spazio bagnato da questo mare, ha sot-
essere cristiani nell’oggi. Costruire pon-       tolineato Papa Francesco a Napoli il 21
ti, più che innalzare muri è l’architettu-       giugno 2019, “Se non in dialogo e come
ra impegnativa per costruire il futuro.          un ponte – storico, geografico, umano –
Il ponte unisce, crea comunione, apre            tra l’Europa, l’Africa e l’Asia. Si tratta di
al dialogo e alla conoscenza, solidifica         uno spazio in cui l’assenza di pace ha
territori; al contrario, il muro separa,         prodotto molteplici squilibri regionali,
disgrega, spinge all’autoreferenzialità e        mondiali, e la cui pacificazione, attraver-
alla chiusura in sé, chiude l’orizzonte.         so la pratica del dialogo, potrebbe invece
È questa la chiave di lettura con cui            contribuire grandemente ad avviare pro-

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ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
HANNO
d’invitare, in una città-ponte tra Orien-             ATTRAVERSATO
te e Occidente qual è Bari, i vescovi                 IL FIUME
cattolici dei Paesi che si affacciano sul
Mare Nostrum e che provengono da
ben tre diversi Continenti: Asia, Africa
ed Europa. Un’idea che ha radici pro-
fonde: rimanda alla visione profetica di                                                                                                         PADRE TULLIO VINCI
                                                                                                 con un “mistico”, comincia a dare rilievo,
Giorgio La Pira che, già dalla fine degli      PADRE ANTONIO STOLFI
                                                                                                 quasi ossessivo, a locuzioni interiori, a vi-   25 febbraio 2020
anni Cinquanta del secolo scorso, aveva        20 novembre 2019
                                                                                                 sioni nei vari luoghi delle apparizioni ma-     Nasce a Rocca Priora (RM) l’1 novem-
ispirato i “Dialoghi mediterranei” e ave-      Nasce a Villa Mugheta (Argentina) il 13           riane. Padre Antonio è stato un religioso       bre 1920, emette la professione religiosa
va anticipato lo spirito del Concilio Vati-    luglio 1928 e muore a Sesto San Giovan-           generoso e dedicato all’ascolto, alla pre-      il 16 luglio 1939 e riceve l’ordinazione
cano II. Oggi c’è la possibilità d’iniziare    ni (MI) il 20 novembre 2019. Aveva fatto          ghiera, al ministero della confessione con      sacerdotale il 20 ottobre 1946. Muore
a realizzare quella visione. Un progetto       la prima professione il giorno 11 febbraio        uno zelo distorto e unilaterale. Riteneva       a Roma il 25 febbraio 2020. Dopo l’or-
ambizioso, ma necessario.                      1948 e ricevuto l’ordinazione sacerdotale         che fosse la Madonna, attraverso questo         dinazione avvenuta ad Albano Laziale
Il ponte va costruito con una storia, una      a Frascati il 12 giugno 1954. La prima            “mistico”, a guidarlo e a dirgli cosa fare.     subito dopo la guerra vissuta “tra bom-
geografia e un’umanità che hanno fon-          parte della sua vita la svolge in Argenti-        Ha ignorato gli appelli fraterni dei supe-      bardamenti, fughe, studi e fame” come
dazioni comuni. È la bellezza del mare         na: il postulato, il noviziato e lo studenta-     riori. Riteneva che dovesse essere il Papa      lui ricordava, viene inviato a Galbiate nel
da riscoprire e consegnare alle genera-        to. Dal Padre Generale Pietro Schweiger           a intervenire. A lui infatti si è appellato e   1949. Avrà il compito di economo e inse-
zioni future. La storia rimanda alle origini   insieme ad altri tre confratelli (Lovatto,        la Santa Sede, dopo aver chiesto informa-       gnante. Il primo novembre del 1950 fu
stesse del cristianesimo; il Mediterraneo      Ribis, Ciccioli) viene inviato all’inizio degli   zioni ai superiori, ha dato la sua risposta.    invitato a Trieste a predicare sull’Assunta
ne è stato cuore pulsante. La geografia        anni ’50 in Italia. Dopo l’ordinazione gli        Il gruppo di preghiera da lui istituito lo ha   e poi rimase a servizio di quella comuni-
è oggi il sogno di un abbraccio che ar-        viene affidato il compito di insegnante ed        ritenuto il missionario clarettiano “idea-      tà. I superiori volevano che si dedicasse
ricchisce, proprio come viene descritta        economo a Galbiate, a Frascati e a Lier-          le”. Nelle varie locuzioni interiori veniva     alla predicazione e fu inviato ad Altamura
la Dichiarazione di Abu Dhabi: “Simbolo        na. Nel 1968 dal Padre Generale Anto-             indicato da padre Antonio Leghisa come          nel 1953 per predicare le missioni e par-
dell’abbraccio tra Oriente e Occiden-          nio Leghisa viene inviato come economo            l’unico missionario fedele allo spirito di      tecipò anche alla Missione Mariana del
te, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che      al Claretianum e vi rimane fino al 1980           Sant’Antonio Maria Claret, ma con l’istitu-     Centro Italia assieme ad altri religiosi. Vie-
credono che Dio ci abbia creati per co-        quando viene trasferito di nuovo a Lierna.        zione (Congregazione e Chiesa) vi è stata       ne di nuovo inviato a Trieste: insegnante
noscerci, per cooperare tra di noi e per       Rientrato dal Claretianum inizia una nuo-         una totale incomprensione. Il suo gruppo        di religione, organista, assistente dei gio-
vivere come fratelli che si amano”.            va fase della sua vita. Se in precedenza          negli ultimi anni aveva creato un cordo-        vani di A.C. cappellano del Silos. Il Silos
L’umanità è quanto di più prezioso ci sia;     era piuttosto impacciato nella predicazio-        ne protettivo e di isolamento. Padre Stolfi     era un enorme edificio presso la stazione
è l’acqua che dà vita e non deve più es-       ne, dopo alcuni incontri soprattutto nel          è morto nella Congregazione. Iddio che          ferroviaria adibito a ricovero per profughi
sere simbolo di morte, di disuguaglian-        Movimento Sacerdotale Mariano, acqui-             “scruta i cuori” e ne conosce l’abisso, sa      italiani provenienti dall’Istria. Dopo circa
ze, d’inequità.                                sta un entusiasmo e uno zelo particolare.         e vede quanto noi non riusciamo a capi-         due anni i superiori lo inviano a Roma per
A tutti chiediamo di accompagnarci con         Gradualmente si inserisce sempre di più           re. La tenerezza del Cuore Immacolato di        la specializzazione in “Scienze sociali”.
la preghiera e di sentirsi in prima perso-     nel Movimento e viene fatto responsabile          Maria lo presenti al Padre Misericordioso.      Terminati gli studi il Padre Generale Pie-
na costruttori di ponti!                       della zona di Lecco. In seguito all’incontro                           Franco Incampo cmf         tro Schweiger lo chiama alla parrocchia

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Cuore Immacolato di Roma ai Parioli. Nel        Nel 1983 padre Tullio si rende disponi-        carattere forte ed autoritario. Ha saputo        MAURILIO VIGANÒ
1961 viene di nuovo inviato a Trieste ora       bile a iniziare un progetto missionario in     correggersi con il tempo e quando ha             23 febbraio 2020
come parroco (1961-1974). Vive a Trieste        una nuova posizione in vista di una nuova      festeggiato i 99 anni ha chiesto perdono         Ho visto Maurilio , forse per la prima vol-
il Concilio Vaticano II come pure la con-       fondazione. L’esperimento dura dal 1983        “dei tanti errori commessi” ha detto con         ta, durante uno spettacolo itinerante lun-
testazione del ’68. Contestazione vissuta       al 1989. Sei anni a Paganica (L’Aquila).       convinzione. Ha sempre avuto uno zelo            go la via del Sarto a Chiuso alcuni anni
come “rigetto di quelli che per me era-         Viene poi riconsegnata alla diocesi. Que-      apostolico e un grande desiderio di an-          fa. Non ricordo il testo teatrale che veniva
no valori sacri, azzeramento dell’autorità      gli anni sono stati molto positivi, è stato    nunciare il Vangelo. Ha saputo comuni-           rappresentato e neppure il ruolo che lui
e della memoria del passato”. In questo         creato un buon legame, ma in vista della       care ad altri questo zelo e dilatare sem-        interpretava, ma solo il suo abito di sce-
contesto si propone e si impegna a com-         fondazione non ha dato il risultato sperato.   pre di più il gruppo che lo seguiva.             na, un ampio vestito nero d’epoca remota
pletare la costruzione della chiesa com-        Pertanto rientra a Roma in parrocchia ai       Dall’omelia nel giorno delle esequie             e un cappellaccio tipo “bravo” de “I Pro-
pletando il campanile. Non mancarono            Parioli e collabora soprattutto nella for-     Ringraziamo Iddio per i doni che ha dato         messi Sposi”. Mi aveva colpito il fatto che
contestazioni e problemi, ma condusse al        mazione biblica. È stato un punto fisso        a padre Tullio. Ci mancherà la sua vivaci-       fosse non solo un appassionato attore,
termine l’opera. Nel Capitolo Provinciale       di tutti gli ultimi anni a cominciare da       tà, il suo sincero interesse per tutti, il suo   pur se dilettante ma, come poi avevo sa-
del 1974 viene eletto economo provincia-        questo periodo. Comincia a scrivere delle      desiderio di conoscere e far conoscere la        puto, anche un uomo dedito all’impegno
le. Si trasferisce a Roma e subito dopo gli     schede bibliche che distribuisce ai fedeli.    Scrittura. Si è sentito vero “Servitore della    sociale e politico. Passati alcuni anni l’ho
viene affidata la parrocchia del Cuore Im-      Pian piano è andato formando un volu-          Paola”. Le schede bibliche sono state la         rivisto alla Casa sul Pozzo, che frequen-
macolato di Maria ai Parioli modificando        me che tanto gli stava a cuore. In questo      sua preoccupazione di questi ultimi anni.        to con una certa assiduità dopo essere
gli incarichi all’interno del Consiglio: pa-    campo era autodidatta, non avendo una          Mai soddisfatto, sempre pronto a cor-            andata in pensione. E così lo incontravo
dre Peana superiore provinciale e padre         specializzazione biblica, ma non era que-      reggere, a modificare a rendere tutto più        praticamente sempre nel pomeriggio che
Franco Foci prefetto di formazione e as-        sto che cercava. Desiderava avvicinare         chiaro. Disponibile agli incontri di forma-      dedico a Crossing: lui sempre insieme
sume l’incarico di economo, padre Tullio        più persone alla Bibbia. Farla conoscere       zione fino a prima di morire. Anzi, aveva        ai ragazzi, sua moglie Anna di sopra ad
Vinci prefetto di Apostolato e Procuratore      e cercare di contagiare il suo amore alla      lo schema dell’ultimo che non è riuscito a       aiutare nello svolgimento delle faccende
per le missioni. Il 13 dicembre del 1981        Parola. Gli ultimi anni era il suo chiodo      fare. A tutti noi che lo abbiamo conosciu-       domestiche della Casa. Maurilio e sua
Papa Giovanni Paolo II fissa la visita alla     fisso “far conoscere la Bibbia”. Era sem-      to e frequentato, pur con i limiti dell’uma-     moglie diventano per me una presen-
parrocchia. È stato un momento intenso          pre più convinto che solo partendo dalla       na fragilità, Iddio ha parlato attraverso la     za imprescindibile, un tutt’uno con la
e molto partecipato. Vissuto in prima per-      Bibbia oggi si possa evangelizzare.            testimonianza di padre Tullio. Ha ravviva-       Casa, una presenza, oserei dire, per me
sona da padre Tullio, ricevuto a cena con       L’età e le fragilità della vecchiaia non lo    to in noi il desiderio di conoscere sem-         consueta e familiare. Non è che, come
i confratelli della parrocchia, alcuni giorni   hanno mai fermato. È stato sempre vigile,      pre di più quanto il Signore ci ha detto.        spesso accade, un po’ c’erano e un po’
prima. Proprio in quella data il Governo        attento, interessato. L’immobilità degli ul-   Il desiderio di incontrarlo, di ascoltarlo,      non c’erano, C’erano proprio sempre. Ci
polacco aveva messo fuori legge il movi-        timi tempi ha accelerato la sua fine avve-     di curare la nostra formazione e, come           salutavamo, senza dire molto altro, ma in
mento “Solidarnosc”. Nonostante il mo-          nuta il 25 febbraio 2020 mentre era nel        Maria, di custodire nel cuore la Parola.         quel saluto, in quel suo sguardo profondo
mento drammatico in Polonia il Papa ha          suo centesimo anno non compiuto dopo           Siamo riconoscenti ai tanti amici che lo         che esprimeva un calore e uno spessore
svolto la visita normalmente. Ebbe solo         aver ricevuto l’unzione degli infermi e con    hanno accompagnato, aiutato. Per la no-          umano non comune, c’erano parole non
un breve incontro con un rappresentante         la preghiera corale di tutta la comunità.      stra comunità è stato un grande dono.            dette ma passione di vita, idee profonde
del Governo italiano che lo informò sulla       Nelle sue varie stagioni padre Tullio ha       Ringraziamo di cuore tutti.                      e azioni conseguenti. Senz’altro più e
situazione in Polonia.                          avuto il periodo in cui prevaleva in lui un                          Franco Incampo cmf         meglio di me possono ricordare Maurilio

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ECCOMI - Parrocchia Sant'Ambrogio ad Fontes Missionari ...
solo da 6 anni circa. C’era un rispetto       ne interpretando il senso profondo della       PADRE DARIO MARTINO
                                                 reciproco nel pensiero e nell’agire e nes-    comunità. Era attento a tutte le esigenze,     13 marzo 2020
                                                 suno dei due prevaricava sull’altro. Con      dalle più semplici alle più complesse. Ha      Padre Dario Martino:
                                                 lui ho potuto esprimermi liberamente,         contribuito a dare e mantenere uno stile       un apripista dello Spirito.
                                                 mettendo in evidenza molto spesso il lato     della casa: per qualsiasi attività o evento
                                                                                                                                              La vita di Dario Martino si è sviluppata
                                                 meno bello del mio carattere ma senza il      si predisponeva un vero e proprio pro-
                                                                                                                                              dalla cittadina di Ripacandida in provin-
                                                 timore che lui potesse esserne disturba-      getto. Nulla era lasciato al caso ma tutto     cia di Potenza dove è nato l’1 maggio del
                                                 to. La stessa cosa valeva per lui nei miei    veniva accuratamente pianificato. Si rela-     1933 da Antonio e Maria Parente.
                                                 confronti. Il prenderci in giro o sfotterci   zionava con estrema facilità con i ragaz-      È seguito un trasferimento a Roma e din-
i suoi amici Emilia Spreafico e Luciano
                                                 era un modo per rafforzare il nostro rap-     zi di Crossing e insieme a loro talvolta       torni per la sua formazione religiosa ed
Farina. Li incontro il 5 marzo alla Casa
                                                 porto... un bel rapporto davvero”.            partecipava a laboratori di vario genere:      ecclesiastica, con un tempo assieme a
sul Pozzo e rivolgo loro alcune domande:
                                                 Emilia: “Ho conosciuto Maurilio quando        teatro, danza ecc.”.                           suo fratello Vittorio nato nel 1931, nella
“Emilia e Luciano, chi era e cosa è stato
                                                 era un ragazzino, essendo coetaneo e          Emilia: “Maurilio era una presenza fisi-       congregazione dei missionari clarettiani.
per voi Maurilio Viganò?”
                                                 amico di mia figlia, con la quale, insieme    ca su cui contare, non aveva paura di          Vivrà la sua appartenenza all’istituto e
Luciano: “Era un uomo determinato che
                                                 ad altri amici, si trovava spesso a casa      lavorare, a qualsiasi richiesta risponde-      l’affidamento di tutta la vita a Dio e alla
non evitava discussioni anche accese ma
                                                 mia, per la precisione nella mansarda         va sempre sì, con grande disponibilità.        gente con la prima professione religiosa
costruttive con le persone. Meticoloso
nell’azione, talvolta sfiorava la maniacalità    che mettevo a disposizione dell’allegra       Mancherà tanto, a tutti i componenti di        il 23 ottobre del 1953 e quella perpetua
nel tentativo di raggiungere il miglior risul-   compagnia. Ero infatti consapevole del        questa comunità”.                              nel 1956. Verrà ordinato prete a Marino
tato nel compromesso tra funzionalità e          fatto che fosse meglio che si trovassero      Mi congedo da Luciano ed Emilia con la         (Roma) il 19 marzo del 1959.
bellezza. Era animato da una curiosità ge-       in una casa piuttosto che in giro e nei       domanda che Padre Angelo ha rivolto a          Dopo un periodo di animazione e inse-
nuina e costruttiva. Sempre disponibile, è       bar. Ricordo anche la sua amicizia con        tutti gli amici della Casa, e sulla quale ci   gnamento con ragazzi e giovani a Sargia-
stato per me una persona speciale. Pur           mio fratello, con il quale condivideva la     sarà una riflessione collettiva tra un mese    no (Arezzo) e a Lierna (Como) approda
venendo da origini, formazione ed espe-          passione per il teatro e l’esperienza del-    circa: “Emilia e Luciano, cosa vi ha fatto     nel 1965 nella Parrocchia sant’Ambrogio
rienze lavorative molto diverse, eravamo         la filodrammatica di Belledo “Juventus        diventare l’esser vissuti con Maurilio?”       ad fontes a Segrate (Milano). Questa era
complementari e complici nelle attività          Nova”. Dopo molti anni ci siamo rivisti       Luciano: ”Ha fatto sì che io rafforzassi       una parrocchia giovanissima come co-
della Casa. Io con competenze tecniche,          alla Casa sul Pozzo, nella quale opera-       la convinzione che da soli non si va da        stituzione con fedeli provenienti da città
Maurilio con uno spiccato senso artistico,       vamo entrambi come volontari. Essendo         nessuna parte, ridimensionando, quindi,        molto diverse; segue la liturgia, il catechi-
insieme eravamo un binomio vincente e            caratterialmente profondamente diversi        l’immagine di me stesso e il pensiero di       smo, la carità, il teatro. Collaborerà con
queste caratteristiche rappresentavano il        (lui molto preciso, io più disordinata),      essere autosufficiente”.                       suo fratello diventato parroco a Segrate
punto di forza del nostro agire. Ci sentiva-     discutevamo spesso, talvolta anche ani-       Emilia: “Ha fatto affiorare in me la pas-      nella costruzione di una comunità mis-
mo spesso al telefono anche subito dopo          matamente, ma poi di sera si mangiava         sione per il sociale e per la politica. Non    sionaria.
esserci congedati dal lavoro alla Casa,          insieme come se niente fosse stato detto.     condividevo sempre il suo pensiero; i suoi     Sul finire degli anni Settanta i due fratel-
anche soltanto per dirci che avevamo             “Emilia e Luciano, qual è il segno la-        interventi nelle discussioni sempre mirati     li scelgono un nuovo spazio per la loro
lavorato bene oppure evidenziare che si          sciato da Maurilio alla Casa sul Pozzo?”      e precisi, mi hanno però fatto crescere e      vocazione missionaria: Dario andrà in Ar-
poteva fare meglio. La nostra è stata una        Luciano: “La Casa è stata il suo laborato-    riflettere sulle questioni”.                   gentina (dove erano emigrati un fratello e
vera sinergia, anche se ci conoscevamo           rio di vita. Dava e riceveva con discrezio-                              Daniela Songini     una sorella) e Vittorio in Bolivia.

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Dario è accolto dal vescovo, clarettiano,                                                         in due materie e mi fu concesso di partire       ragazzi che svolgessero il servizio di “let-
di Campana che lo destina nella parroc-                                                           per Roma, dove mi sarei preparato me-            tori” invitandomi a farne parte con altri
chia san Vicente de Paul; una parrocchia                                                          glio con un professore del Virgilio. Ma il       amici. Il gruppetto iniziale è poi cresciuto
tagliata dalla panamericana, con tanti                                                            vero custode e artefice della mia promo-         con l’inserimento di nuovi amici più gio-
piccoli nuclei distanti, e che raccoglie                                                          zione fu Dario, al quale mi affidò padre         vani, diventando un “gruppo liturgico”
persone provenienti da tante parti dell’Ar-                                                       Bonci, e con il quale passavo molte ore          che si ritrovava per preparare le letture,
gentina in cerca di fortuna. È un tempo                                                           per il ripasso e la preparazione. Un com-        l’introduzione ad esse, e più in gene-
creativo e di grande animazione. Si lascia                                                        pagno maggiore serio, paziente, che non          rale l’animazione della liturgia. Sotto la
prendere dalla commozione per la tan-                                                             ho scordato mai.                                 sua guida sempre serena, sorridente e
ta gente che arriva senza guida, senza                                                            Dopo la mia dipartita nel 1963 non ho            fiduciosa, siamo cresciuti e contempo-
sostegno. Con molti collaboratori condi-         siero del monaco Giovanni Vannucci: la           avuto più occasione di riabbracciarlo,           raneamente è cresciuta la voglia di una
vide giorno dopo giorno un’avventura di          morte è un’intensificazione della presen-        purtroppo, ma ora mi unisco alle vostre          maggior preparazione, così venne creata
umanità ansiosa della buona notizia del          za. Quando il fiore si dischiude e lancia il     preghiere per la sua santa anima e lo            una piccola biblioteca e il gruppo si aprì
Regno. Con loro e per loro realizza ap-          suo polline a fecondare altri fiori non crea     sento di nuovo vicino, rinnovandogli tutta       a proposte formative ed esercizi spirituali.
puntamenti, strutture, stili di vita e di par-   delle assenze: intensifica la sua presen-        la mia gratitudine.                              Ripensando a quegli anni (era il il periodo
tecipazione.                                     za, rende più forte e più fertile la sua vita.   Nel 1959, a villa Scozzese, preparai al-         del ’68) mi rendo conto di quanto sia sta-
Nel gennaio del 1983 lo raggiunge Vit-           È questo che avviene anche nella morte.          cune gigantografie a carboncino per illu-        to importante per me la sua presenza si-
torio dalla Bolivia che morirà nel 1988          I commenti dei fedeli                            strare la sua Ordinazione.                       cura, disponibile, amichevole. Presenza
lasciando un segno profondo nella vita           Non ha mai smesso di educare e testi-                                            Renzo Lay        che si è poi arricchita dell’arrivo di padre
della gente; tutte le case metteranno la         moniare anche nella fragilità della sua          28/9/1965 è il giorno che ha visto l’in-         Vittorio Martino e che con lui si è fatta ac-
sua foto tra le figure familiari. È un tem-      malattia, su quella sedia a rotelle in un        contro di padre Dario con la nascente co-        compagnamento durante il cammino di
po di intensificazione di rapporti, contatti     luogo in cui io francamente a volte facevo       munità parrocchiale di Sant’Ambrogio ad          fidanzamento con Anna culminato nella
e collaborazioni tra la missione di Ariel e      fatica a soffermarmi per troppo tempo,           Fontes, guidata da padre Pietro Peana.           concelebrazione (insieme a padre Vittorio
la Parrocchia di Segrate. Dario rientrerà        nel vedere lo sguardo triste di tanti ospiti,    Avevo appena terminato il liceo e mi ap-         e padre Angelo) del nostro matrimonio.
ogni anno nella comunità di Segrate (Mi-         tant’è che scendevamo a prendere il caf-         prestavo a iniziare gli studi universitari, il   Non abbiamo mai dimenticato che quel
lano) per un po’ di riposo, per l’animazio-      fè (con l’addensante) con l’idea di essere       Concilio Ecumenico era appena termina-           giorno, proprio grazie a lui, all’uscita dalla
ne e per sostenere i suoi progetti.              più conviviali. Mi rattrista il fatto che sia    to e fra le tante novità aveva varato l’u-       chiesa abbiamo trovato tutte le classi di
Dieci anni fa precipita la sua situazione        rimasto solo umanamente nei giorni fina-         so della lingua italiana nelle celebrazio-       catechismo pronte a farci festa.
di salute che lo costringe a un ritorno in       li della sua vita, visto che da domenica         ne della Santa Messa, per favorire una           Cosa mi resta della sua presenza e del
Italia e questa volta definitivo. Lo accoglie    scorsa non hanno più permesso di salire,         maggior comprensione dei gesti liturgici         cammino fatto insieme in quegli anni?
ancora la comunità parrocchiale e claret-        ma è evidente che doveva andare così, e          e una più consapevole partecipazione             Il suo fare accogliente e sorridente e la
tiana di Segrate.                                quel che conta è che adesso, sicuramen-          dei fedeli. Padre Dario con una delle sue        fiducia che sapeva infonderci, ma so-
Ieri sera, 13 marzo, ci ha lasciato per il       te, è sereno ed in pace. Arrivederci.            intuizioni si rese conto che sarebbe ser-        prattutto la sua sconfinata fiducia nella
suo incontro ultimo con Dio; come sem-                                       Rosaria Finardi      vito un accompagnamento dei fedeli in            Provvidenza che ha sempre guidato le
pre da solo e aprendo una pista.                 Nel 1955, dopo gli esami di V ginnasio           questo nuovo cammino e mi confidò la             sue scelte spesso difficili.
Pensando alla sua vita riprendo un pen-          che facemmo a Lecco, io fui rimandato            sua intenzione di creare un gruppetto di                         Gianni Quaglia con Anna

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Lettera aperta a Dario                            gli attori della tua filodrammatica e, anco-   Proprio in questo, invece e paradossal-        donammo (ma dove l’hai messa?) il 28
Carissimo Dario,                                  ra, in tanti altri gruppi e iniziative.        mente, puoi leggere però il bene che           giugno del 1978 quando, per l’ultima vol-
in questi giorni già di per se stessi così        Sei stato sempre presente e vicino in ogni     sempre ti ho voluto: ti ho trattato come la    ta, ti sei seduto sulla sedia di regia della
penosi, la notizia della tua morte mi ha          momento importante, felice o doloroso,         mia mamma!                                     nostra filodrammatica per la commedia
profondamente angosciato anche se le              della mia vita.                                È vero che l’ho visitata più di quanto         “Relazione sentimentale”.
notizie sul tuo stato di salute mi avevano        Hai passato la notte precedente il mio         non abbia fatto con te ma ogni volta mi        C’era incisa una frase che trovo ancor
in qualche modo preannunciato la pros-            matrimonio a dipingere (con un altro           è costato una fatica immensa il vedere         oggi il modo migliore di salutarti: era una
simità della tua dipartita. Con tuo fratello      amico) la sala parrocchiale dove avevo         le trasformazioni fisiche e mentali che        battuta che Zago (il tuo autore preferito
Vittorio sei stato uno degli uomini più im-       deciso di fare il rinfresco; eri accanto a     vi rendevano progressivamente sempre           che ora incontrerai lassù nel Paradiso)
portanti della mia vita e a te devo la gran       mio papà nel momento della sua agonia          più diversi dalle persone che conoscevo,       mise in bocca ad un suo personaggio per
parte di tutto quello che il buon Dio mi ha       prima e poi della sua morte; sei andato        amavo e che volevo ricordare.                  fargli esprimere, pur nel paradosso delle
concesso fin qui di fare di buono per me          a testimoniare al Tribunale Ecclesiastico      Ora la mia penitenza sarà quella di por-       parole, la certezza che non avrebbe mai
stesso, per la mia famiglia, sul lavoro e         di Buenos Ayres quando ho chiesto l’an-        tarmi nel cuore questo assenteismo fisico      più potuto dimenticare e, quindi, ti ripeto
per la comunità. Quando alla metà degli           nullamento del mio matrimonio ed hai           aggravato dal fatto di non poterti neppu-      “Io non ti dico che ti ricorderò, anzi farò
anni sessanta del secolo scorso sei arri-         concelebrato la messa nuziale quando           re rivedere né di accompagnarti al luogo       di tutto per dimenticarti …”.
vato fra noi, al Villaggio non esisteva al-       mi sono unito a Paola.                         della tua sepoltura. Come salutarti allora?    E, come per il personaggio di Elisa, an-
cun tipo di comunità e le attività religiose      E io ti ho ripagato non venendo quasi mai      Anzitutto ringraziando il buon Dio per         che per me i puntini stanno ad indicare
raramente e solo occasionalmente anda-            a trovarti quando stavi già male e quan-       averti messo sulla mia strada; per aver,       il montare a valanga dei sentimenti che
vano oltre le celebrazioni liturgiche: non        do, forse, avresti avuto il desiderio di ve-   con Vittorio, reso “meno brutta” la nostra     chiudono le mie labbra e fermano la mia
esistevano gruppi, associazioni, etc…             dermi! Ricordo che confessando questa,         chiesa e molto, molto più bella e vitale la    penna... ma non la mia speranza.
Il primo ricordo che ho di te è quello di         peraltro reiterata mia colpevolezza, Elia      nostra comunità; per l’esempio di umil-        Arrivederci, dunque, caro Dario: come
un prete, smilzo e intonacato, che se ne          mi dette un giorno come penitenza pro-         tà e (in fondo perché un po’ zuccone lo        dicono i lombardi “Ti sia lieve la terra”
stava in fondo alla chiesa e che, alla fine       prio quella di venirti a trovare e, anzi, mi   eri) per l’obbedienza che hai insegnato        ma, soprattutto, come diceva invece il
della messa, fermava questo e quello              ci accompagnò e io fui non dico felice ma      accettando (talora con qualche mugu-           nostro amato Vittorio che anche tu possa
cercando di coinvolgerlo in qualcuna del-         sollevato sì quando non riuscisti ad aprir-    gno) di non essere sempre il primattore        “in pace passare sotto l’architrave della
le attività che stava avviando o anche solo       ci la porta della tua stanza!                  (quanto hai desiderato diventare parroco       casa nella quale torneremo un giorno ad
che aveva in mente.                               Ma, caro Dario ora lo sai, non l’ho mai        qui?) e, soprattutto, per la fede e la ferma   incontrarci tutti!”
Io, schivo, insicuro e introverso, ti vedevo      fatto per cattiveria o malanimo nei tuoi       sicurezza che hai avuto nella provviden-                                 Antonio Dall’Era
come un nemico da evitare e avevo cura            confronti e sai anche quanto spesso ab-        za di Dio: ricordo ancora quella sera di
d’uscire sempre di chiesa dalla parte op-         bia pensato e pregato per te e quanto mi       prove teatrali in cui eri preoccupato per-
posta a quella dove tu ti era posizionato.        sia pesato e mi pesi anche ora il non aver     ché il giorno dopo avresti dovuto saldare      SUOR MARIA BURATTI
Oggi benedico il giorno in cui sono finito        trovato la forza di vincere questa mia limi-   700.000 lire di vetrate e in cui, accom-       9 novembre 2019
nelle maglie della tua rete!                      tatezza: fra i tanti doni che il buon Dio mi   pagnandoci all’uscita, hai trovato in una      Una vita per gli altri. Si è addormentata
Tu mi hai trasformato nel carattere, mi           ha concesso non c’è certo quello di saper      busta sotto la porta un’offerta della cifra    nel Signore alla veneranda età di 98 anni
hai aperto agli altri e alla vita comunitaria     stare accanto alla gente che ho amato e        quasi esatta!                                  È nata a Carrara il 2 ottobre 1921 e morta
fra i chierichetti, i lettori, la polisportiva,   che sta soffrendo.                             Per ultimo ricordo quella targa che ti         ad Albissola il 9 novembre 2019. Entra-

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