Questo è il metodo di ogni autentica comunicazione umana. Non si comunica senza muoversi: venire, e senza essere testimoni: vedere - FIGLIE DI ...
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Anno XIV - n. 66 gennaio/ ma rzo 2021 Figlie di San Paolo - Casa generalizia Via San Giovanni Eudes, 25 - 00163 Roma sicom@paoline.org - www.paoline.org Questo è il metodo di ogni autentica comunicazione umana. Non si comunica senza muoversi: venire, e senza essere testimoni: vedere. Mons. Domenico Pompili Foto: UNSPLASH
Sommario CARISSIME SORELLE... Bacheca paolina Dalle circoscrizioni Brasile: Anno biblico della Famiglia Paolina Osservatorio della comunicazione religiosa Corea: Onorificenza di Ufficiale della Stella d’Italia a sr M. Dorotea D’Oto Filippine: Il digitale al centro Italia: Un libro sospeso per i carcerati Nuova pagina social Paoline e Giovani Madagascar: Domenica della Parola Portogallo: Tendi la mano ai poveri Taiwan: Danza con la luce Stati Uniti: #homeforChristmas Calendario del Governo generali I nostri studi La gioia della salvezza nella Bibbia e nella vita consacrata Il nome di YHWH è fedeltà DONNE DELL’ALLEANZA «L’alleanza»: il filo d’oro delle Sacre Scritture IN CAMMINO CON TECLA Seguitela sempre! Ci Raccontiamo Preludio: la gioia! AGORÀ DELLA COMUNICAZIONE Messaggio Giornata Mondiale Comunicazioni Sociali 2021 Famiglia Paolina Messaggio finale XXXVIII incontro dei Governi Generali FP on-line Focus sull’attualità Finestra sulla Chiesa Comunicazione di fede nel mondo digitale Le donne leggono Fratelli tutti Finestra sul mondo A Sydney una biblioteca in una spirale lunga 20 chilometri Wikipedia compie 20 anni Finestra sulla comunicazione Radio Vaticana compie 90 anni Un anno dalla Rome Call AI Ethics Eventi e Appuntamenti Nuove professioni Anniversari professione religiosa Nella casa del Padre 2
esercitarci – sempre, ogni giorno – nell’arte Carissime sorelle... Radici e germogli Carissime sorelle, della comunicazione. Le Costituzioni ci offrono piste interessan- ti. Ne sottolineo alcune: crescere nella carità ci stiamo avvian- e rendersi «progressivamente capaci di per- do, a grandi passi, dono, di vivere la riconciliazione e di godere verso la Pasqua, del bene altrui» (Cost. 60); «fare in noi e at- celebrazione del mi- torno a noi la verità nella carità» (Cost. 61); stero della Vita che conoscerci raccontandoci, «condividendo vince ogni angoscia le ricchezze della nostra persona con i suoi e ogni morte. E mai doni di natura, grazia, cultura» (Cost. 62), come in questo mo- doni ricevuti per l’edificazione del Corpo di mento, travolte noi Cristo e perché si viva unite ma non uniformi stesse dalla bufera e omologate... che si è abbattuta pesantemente sull’umanità, abbiamo bi- Raccontarci, per coltivare e vivere «re- sogno della Pasqua, del suo messaggio di lazioni evangeliche e umanizzanti, che favo- luce, di speranza, di coraggio, di resilienza, riscano e si nutrano di sane conversazioni da vivere come esperienza personale ma e cultura della stima, guardando ogni so- anche comunitaria, come attesta l’evan- rella con lo sguardo di Gesù, evitando l’au- gelista Giovanni (cfr. Gv 20,1-31). La risur- toreferenzialità, esercitandoci nella carità rezione aveva riacceso la speranza nello e nel perdono reciproco» (DC2019, 45.1) e smarrimento e nella delusione dei discepoli, camminare veramente insieme. restituendo il sogno di una comunità diversa, rinnovata, unita. E quel piccolo resto, nasco- sto e impaurito, divenne la vera “prova” della risurrezione: riuscì a vincere il timore, ebbe il coraggio di spalancare le porte chiuse, fu in grado di annunciare la travolgente potenza della vita nuova ed esserne il segno gioioso. Alla luce del mistero pasquale acquista senso – nuovo senso – anche quello che abbiamo vissuto e, purtroppo, ancora vivia- mo, con il dolore che attraversa e scuote i nostri paesi, le nostre città, le nostre fami- glie, le nostre comunità. E sono proprio que- ste – le nostre comunità – i luoghi più ido- nei per ripensare e integrare l’esperienza di questo tempo perché diventi opportunità di maturazione verso ciò che siamo chiamate a essere; occasione per verificare la qualità evangelica del nostro stare insieme, vigilan- do sulla differenza tra atteggiamenti, pensieri Foto: UNSPLASH e parole che uniscono e quelli che dividono, quelli che mettono in relazione e quelli che A questo punto, vorrei spiegare il senso chiudono all’altra; scuola di libertà e di rinno- del titolo di questa lettera: radici e germo- vata creatività; condizione essenziale per es- gli. Lo faccio citando ancora una volta Papa sere apostole efficaci, nella complementarità Francesco. Nel Messaggio per la 22a Giorna- dei doni ricevuti e messi al servizio dell’an- ta mondiale della vita consacrata (2018), egli nuncio della Bella Notizia. sottolinea che Medito spesso sulle parole di Papa Fran- non si può rinnovare l’incontro col Signore cesco: «...peggio di questa crisi, c’è solo il senza l’altro: mai lasciare indietro, mai fare dramma di sprecarla, chiudendoci in noi scarti generazionali, ma accompagnarsi stessi». E, alle tante domande che mi assil- ogni giorno, col Signore al centro. Perché lano, sento che l’unica risposta è quella di se i giovani sono chiamati ad aprire nuove 3
porte, gli anziani hanno le chiavi. E la giovi- Carissime sorelle... nezza di un istituto sta nell’andare alle radi- ci, ascoltando gli anziani. Non c’è avvenire senza questo incontro tra anziani e giova- ni; non c’è crescita senza radici e non c’è fioritura senza germogli nuovi. Mai profezia senza memoria, mai memoria senza profe- zia; e sempre incontrarsi. Luigino Bruni, un economista italiano appassionato di studi biblici, commentando Gioele 3,1 («Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti tro l’accidia, un male che insidia pericolosa- i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani mente la vita consacrata (e di cui pochissimo faranno sogni, i vostri giovani avranno visio- parliamo). ni»), scrive: Ci conceda il Signore di coltivare questa Esiste un nesso tra i sogni degli anziani e le «virtù pellegrina… un dono che cammina, profezie dei figli, perché i giovani possono cammina sulla strada della vita, cammina profetizzare in un ambiente allietato dai so- con Gesù». gni di speranza degli adulti e degli anziani. Come sempre sarò lieta di ricevere, sorel- Ciò è vero per la vita civile ed economica e le, il dono delle vostre riflessioni e condivisio- lo è ancora di più per le comunità e le orga- ni comunitarie sulla mia lettera. Grazie. nizzazioni radunate attorno a idealità collet- Buona Pasqua! Con affetto, in comunione tive. Una comunità morente può risorgere di preghiera e di speranza. se almeno una persona più giovane inizia a profetizzare dentro uno spazio abitato dai sogni di vita dei vecchi. sr Anna Caiazza superiora generale Foto: UNSPLASH Nuovo sito www.alberione.org Concludo riprendendo l’accenno alla ne- cessità di essere segno gioioso della vita nuova segnata dalla risurrezione. Quello alla gioia è il forte richiamo conte- nuto nell’incipit dell’Evangelii gaudium: È online il nuovo sito www.alberione.org, La gioia del Vangelo riempie il cuore e la in una nuova veste grafica e rinnovato nei vita intera di coloro che si incontrano con contenuti. Gesù. Con Gesù Cristo sempre nasce e ri- Il nuovo sito è costituito da tre sezioni nasce la gioia (EG 1). principali accessibili dalla home page inizia- le: Beato Giacomo Alberione, Famiglia Pao- È la gioia di cui leggiamo nei racconti dei lina e Opera Omnia. nostri inizi e che vediamo riflessa nell’espe- Una struttura che favorisce l’approfon- rienza e nei volti di tante sorelle, anche di dimento del nostro Fondatore e del carisma paolino, e la conoscenza delle numerose ini- quelle – troppe – che ci hanno lasciate nei ziative dei vari istituti paolini nel mondo. mesi di questa triste pandemia. La gioia è anche un’efficace attrazione Buona consultazione! vocazionale… ed è un ottimo antidoto con- 4
l’interazione della comunicazione religiosa Bacheca Paolina BRASILE Anno Biblico della Famiglia Paolina con la società e la politica. COREA Onorificenza di Ufficiale della Stella d’Italia a sr M. Dorotea D’Oto In comunione con il Progetto dell’Anno Biblico della Famiglia Paolina, Perché la Pa- rola del Signore corra, il SEPAC, nell’ultimo mercoledì di ogni mese, realizza delle dirette video con l’obiettivo di aiutare gli internauti a guardare, meditare e vivere la Parola di Dio attraverso l’ottica della comunicazione. Gli incontri iniziati il 24 febbraio dureranno fino al 24 novembre 2021. I partecipanti lavorano su testi biblici sele- Il 26 gennaio 2021, nella casa di Miari (Co- zionati, utilizzando una metodologia propria. rea), l’Ambasciatore d’Italia a Seoul, Federico Sr Joana T. Puntel e sr Helena Corazza, si Failla, a nome del Presidente della Repubbli- alternano nel riflettere e fornire elementi utili ca Italiana Sergio Mattarella, ha consegnato per aiutare a tenere lo sguardo sulla comu- a sr M. Dorotea D’Oto, missionaria in Corea nicazione di Gesù e di altre figure bibliche, dal 1966, l’Onorificenza di Ufficiale della Stel- osservando e assaporando i processi di co- la d’Italia. Questo riconoscimento viene con- municazione presentati nei testi biblici. ferito a coloro che si sono distinti nella promo- L’evento viene trasmesso su YouTube e zione di rapporti di collaborazione e legami di Facebook, SEPAC Paulinas. amicizia tra l’Italia e altre nazioni. Tra le motivazioni dell’Onorificenza, l’Am- Osservatorio della basciatore ha ricordato la sua vita da mis- comunicazione religiosa sionaria in Corea, all’epoca tra i più poveri La Conferenza dei paesi del mondo, «diffondendo gli insegna- religiosi del Brasi- menti della religione cattolica nelle aree più le (CRB) ha dato degradate della capitale Seoul, delle città vita all’Osservatorio di Daegu e Gwangju etc.». Ha inoltre sotto- dei religiosi (OCR), lineato come sr Dorotea abbia «contribuito composto da reli- fortemente all’organizzazione della comunità giosi e religiose di varie Congregazioni e da delle Figlie di San Paolo (...) che è ora una alcuni laici della Commissione Giustizia e realtà significativa e ben conosciuta della ca- Pace. Le Figlie di San Paolo non potevano pitale». mancare in questo gruppo. Sono rappresen- Tale Onorificenza onora grandemente la tate da sr Maria Helena Corazza e sr Patrícia nostra congregazione. Siamo profondamen- Silva, che, come consigliera della comunica- te grate a sr M. Dorotea per la testimonianza zione nella Conferenza dei religiosi del Bra- di una vita spesa per l’annuncio del Vange- sile, ne era già membro. lo in una terra lontana dal suo paese, che L’Osservatorio ha lo scopo di offrire alla è però diventato il “suo” paese, a un popolo Conferenza nazionale dei vescovi, una anali- che è diventato il “suo” popolo. Ancora oggi, si permanente, critica, propositiva e concreta sr M. Dorotea percorre, con la preghiera delle varie forme e mezzi di comunicazione incessante, le strade della Corea perché il della Chiesa in Brasile, analizzando anche Vangelo corra e si diffonda. 5
Bacheca Paolina FILIPPINE Il digitale al centro ITALIA Un libro sospeso per i carcerati La Libreria Paoline di Brescia, in collabo- razione con la rivista Missione Oggi e l’Asso- ciazione Progetto Vangelo, lancia un’iniziati- La crisi del Covid-19 ha messo il digitale va solidale per tutto il periodo di Quaresima. al centro di quasi tutte le interazioni, costrin- L’idea del libro sospeso per i detenu- gendo sia le organizzazioni che gli individui ti funziona come il caffè sospeso a Napoli: ad adottare da un giorno all’altro dei cam- nella città partenopea si va al bar, si prende biamenti senza precedenti. Le Figlie di San un caffè e se ne pagano due, destinando il Paolo della provincia PMPT hanno raccolto secondo a un bisognoso. Nel caso del libro con entusiasmo questa sfida digitale e negli sospeso, si entra nella Libreria Paoline, si ultimi mesi hanno avviato attività formative, acquista un libro in più e lo si lascia in un apostoliche e spirituali, per continuare a con- apposito contenitore, non dimenticando di dividere le ricchezze del carisma e missione scrivere una dedica! Saranno poi operatori e paolina. cappellani delle carceri a ritirare i libri donati Forum vocazionale online #vocFIRE: e a consegnarli ai detenuti. Faith in Response to an Extremely Amazing Un libro può aiutare chi è costretto in car- Call to Love, a cui hanno partecipato 46 ra- cere a evadere – anche se per poco – dalla gazze da tutte le Filippine e la Malesia. dura realtà in cui si trova e a immedesimarsi Live-streaming 9 giorni Novena-Messa in ciò che legge. Un libro può aiutare a ritro- Natalizia o Misa de Gallo, dal Santuario Re- vare la propria strada. Un libro può cambiare gina degli Apostoli a Pasay City. la vita. Online Ritiro dell’Avvento organizzato dal Paulines Institute of Communication Nuova pagina social Paoline e Giovani in Asia, Inc. (PICA) per i Paulines Net-vie Nella Provincia ita- Questers - un gruppo di Facebook creato dal liana ha preso il PICA che esamina i film e i video da Inter- via la nuova pagina net (Netflix, Iflix, Pureflix, Dove.org e Youtu- Instagram rivolta ai be). Il gruppo si riunisce regolarmente per giovani: Paoline e discutere e parlare dei valori e dei disvalori Giovani. Per questa presentati da questi film. Pubblicano anche occasione anche la messaggi rilevanti ed edificanti che promuo- pagina Facebook, vono i valori del Vangelo. già presente in rete, è stata rinnovata. Lo Due nuovi programmi settimanali onli- scopo di questo rinnovamento è di favorire ne: Camminare con i Santi, preparati da il contatto con i giovani come avrebbe vo- sr Anna Bagadiong in collaborazione con luto Alberione: facendo parlare il Vangelo e il settore Paoline audiovisivi, e 30 minuti la vita. Ogni settimana ci saranno brani di della Lectio Divina in tempo di Pandemia Vangelo, preghiere, ma anche una rubrica guidata dall’équipe dell’apostolato biblico. settimanale su cosa vuol dire essere giovani Il Signore faccia fruttificare e benedica online, video nelle stories. Attraverso disegni tutto e tutti. realistici il visitatore viene accompagnato 6
dalla presenza costante di una giovane pa- A partire dall’edizione del libro Tendi la Bacheca Paolina olina. Questo l’invito rivolto a tutti: «Visitate e fate conoscere queste iniziative perché la mano ai poveri, sono stati trasmessi online diversi incontri fornendo uno spazio per la preghiera e la condivisione. Parola corra!». Ascoltando la Parola di Dio e il messag- gio di Papa Francesco, importanti ospiti han- no commentato il messaggio sollecitando a MADAGASCAR una maggiore consapevolezza per ciò che Domenica della Parola ogni individuo o comunità può fare per com- battere la povertà nel mondo di oggi. Le Paoline, sfidate anche dal messag- gio di Papa Francesco e dalle difficoltà che il Portogallo deve affrontare a causa della pandemia, hanno avviato nell’ultima setti- mana di novembre, come è consuetudine da molti anni, la Settimana Paolina, che consi- ste in uno sconto particolare per tutti i clienti. Inoltre, in preparazione al Natale, una per- È stata una felice coincidenza che l’edi- centuale sui libri venduti in questo periodo è zione in audio del Nuovo Testamento e dei stata offerta alla Caritas portoghese. Salmi siano stati editati dalle Paoline proprio nell’Anno Biblico della Famiglia Paolina. L’e- dizione rappresenta la prima Bibbia audio nella Chiesa cattolica in Madagascar. Le tre TAIWAN comunità delle Figlie di San Paolo, hanno Danza con la luce cercato i modi più opportuni per mettere in evidenza la Domenica della Parola nella pro- pria diocesi. Nelle tre città dove sono presenti – Antananarivo, Fianarantsoa, Toamasina – si sono recate nelle parrocchie ricordando e animando i fedeli ad amare la lettura e l’a- scolto della Parola di Dio. In alcuni program- mi radio, hanno realizzato letture continuate di alcuni testi biblici, la recita della preghiera dell’Anno Biblico e il canto dell’inno per l’An- no Biblico, tradotti in malgascio. “Perché la In questo tempo di dolorosa pandemia, il Parola corra” (2Ts 3,1). Signore ha regalato alla Delegazione dell’A- sia orientale una bellissima sorpresa: l’album di chitarra Dance with the Light, prodotto dal- PORTOGALLO le Paoline di Taiwan. Il disco ha vinto il 31° Tendi la mano ai poveri Golden Melody Awards (GMA) per il miglior album di musica religiosa. Il GMA è l’equi- valente dei Grammy Awards nel mondo di lingua cinese. Attraverso questa produzione musicale, le Paoline hanno voluto offrire una nuova interpretazione della musica cattolica tradi- zionale per raggiungere anche le nuove ge- nerazioni di cattolici e non cattolici. L’album, In risposta alla chiamata del Santo Padre composto da una varietà di inni, attraverso per la Giornata Mondiale dei Poveri, il cui il tocco magistrale del maestro di chitarra tema quest’anno è stato Tendi la mano ai paraguaiano Roberto Zayas, ha raggiunto poveri, le Figlie di San Paolo del Portogallo un risultato eccezionale, una musica piena hanno iniziato un percorso di preparazione a di sentimento che può « calmare il cuore e questo evento. far ballare lo spirito», come dicono le note di 7
presentazione. Da Taiwan così ci scrivono: Coro un anno senza precedenti. Il concerto Bacheca Paolina «Speriamo che questa musica accompagni gli ascoltatori a sentire la gioia della presenza da itinerante si è trasformato in un concer- to virtuale, coinvolgendo tutte le suore della del Signore nella propria vita. Ringraziamo e Provincia che lavorano nei social media. Una lodiamo Dio per la grazia del nostro aposto- modalità realizzata per invitare gli spettatori a lato e il dono della musica, che ci permette di essere non solo uditori, ma cooperatori nell’a- estendere il suo invito ricco di amore a molte postolato Paolino. I canti sono stati alternati più persone. La vita è una danza e il Dio che con brevi e vive presentazioni sulla missione ci ama sta dicendo “Vieni, balla con me”». paolina, sulla storia e carisma della Famiglia Paolina, utilizzando citazioni del beato Albe- rione e della Prima Maestra Tecla. Si sono STATI UNITI concretizzate così le parole del Fondatore, i #homeforChristmas vostri confini sono il mondo: più di 38.000 per- sone da tutto il mondo hanno seguito Home for Christmas con le Figlie di San Paolo, la- sciando messaggi di apprezzamento nella pagina Facebook del Coro, Facebook,com/ DSPChoir, e nei social media. Oltre che dalle molte città degli Stati Uniti e Canada, ci sono stati collegamenti dall’Ar- gentina, Filippine, Brasile, Malaysia, Sud Africa, Korea, Regno Unito, Taiwan, Singa- Iniziato 26 anni fa come offerta di canti pore. per le città di New York e Boston, il Coro del- Il Concerto virtuale #homeforChristmas, le Figlie di San Paolo è diventato nel tempo rimasto disponibile fino al 10 gennaio, dome- un tour natalizio attraverso tutto il continente nica del Battesimo del Signore, ha raggiunto americano. Il 2020 è stato anche per il nostro 66.480 visitatori. Calendario del Governo generale 11.15 marzo Incontri con le Superiore delle circoscrizioni d’Europa. 17 marzo Incontro con la Consulta internazionale delle giovani. 23 marzo Incontro con il Governo provinciale del Brasile a un anno dalla nomina. 24 marzo Incontro con il Governo provinciale di Colombia-Ecuador a un anno dalla nomina. 27 marzo Incontro dell’Economa generale con le Econome di circoscrizione. 29 marzo Incontro con il Governo di delegazione dell’East Asia a un anno dalla nomina. 20 aprile Incontro con il Governo di delegazione dell’Africa Australe a un anno dalla nomina. 24 aprile Incontro con il Governo provinciale dell’Italia. 1.22 maggio Incontri con le sorelle della delegazione dell’Australia. 11 maggio Incontro con il Governo provinciale del Giappone a un anno dalla nomina. 18 maggio Incontro con il Governo provinciale di USA-EsC a un anno dalla nomina. 24 maggio Incontro con il Governo provinciale della Corea a un anno dalla nomina. 8 giugno Incontro con il Governo provinciale dell’India a un anno dalla nomina. NB - Gli incontri in calendario sono in videoconferenza. 8
consacrati, è coinvolta nel limite umano; si Bacheca Paolina LA GIOIA DELLA SALVEZZA NELLA BIBBIA E NELLA VITA CONSACRATA Josefa Soares dos Santos, fsp muove tra l’ideale e la realtà, la possibilità di prendere la strada giusta o di sbagliare, di credere e di dubitare, di essere fedeli e traditori, di gioire e di soffrire. Il senso biblico della gioia è la base della salvezza donata da Dio, un modo di riscattare l’umanità ferita dal peccato restituendo la felicità di un’esi- stenza consacrata a Dio. Sr Josefa così conclude «Grazie di cuore a Dio, autore della consacrazione, e alle mie consorelle Figlie di San Paolo per l’opportu- nità datami di studiare e approfondire la vita consacrata». IL NOME DI YHWH È FEDELTÀ Millicent Omondi, fsp Q uesta tesi, realizzata da sr Josefa a con- clusione del Master in Teologia della Vita consacrata presso Istituto di Teologia della Vita Consacrata Claretianum a Roma, inten- de mettere in luce il tema della Gioia nella Bibbia e nella vita consacrata. La ricerca aiu- ta a comprendere la Bibbia come un racconto totale e unitario mettendo a fuoco le motiva- zioni della vera gioia nella vita consacrata. Data la vastità del tema, l’autrice ha scelto di seguire il percorso biblico con lo sguardo sulla salvezza, fondamento di ogni gioia. La gioia è effetto di un’esistenza piena di senso ed è un segno tangibile che dimostra come chi appartiene a Dio dà senso all’esi- stenza, perché solo Lui può colmare la sete umana di amore e di vita piena che tutti por- tiamo nel cuore (cfr. Sal 62, 2-3). L Vivere come consacrati è anzitutto colti- a tesi di licenza in Teologia Biblica che vare il dono di poter stare in contatto quoti- sr Millicent Omondi ha sostenuto alla diano con la fonte della gioia, perché essa Pontificia Università Gregoriana di Roma, è diventi un segno spontaneo del nostro modo uno studio esegetico su Os 2,16-25 in chia- di vivere e di rapportarsi con la vita, con noi ve pragmatica e comunicativa (detta anche stessi e con il mondo. «pragmatica linguistica»), che si concentra Il riferimento fondamentale per la vita sul tema della fedeltà. consacrata è lo stile di vita di Gesù; Egli La pragmatica del linguaggio è una disci- propone una esistenza felice, in mezzo a tri- plina che si occupa dell’agire linguistico. Es- bolazioni, sofferenze, persecuzioni… È una sa intraprende due direzioni di ricerca. La felicità paradossale che non dipende della prima riguarda l’influenza del contesto sulla nostra salute, dai successi umani, dalla no- parola. Ciò significa che l’interpretazione del stre comodità, bensì da ciò che Dio può fare linguaggio deve tener conto del contesto1. La I nostri studi per una persona e per l’umanità in qualsiasi seconda si rivolge all’influenza della parola situazione essa si incontri (cfr. Mt 5,3-10). sul contesto, cioè il modo in cui coloro che Questo è l’ideale dei religiosi che la gen- te vuole riscontrare nel loro modo di vivere. 1 Nel discorso di Paolo in At 17,16-34, per esempio, il L’esistenza umana, compresa quella dei contesto dell’Areopago gioca un ruolo importante per la comprensione delle strategie comunicative dell’Apostolo. 9
parlano si servono del linguaggio per influen- comunicative, si manifesta fedele, svelando Bacheca Paolina zare le credenze e le azioni dei loro interlo- cutori2. la propria identità di Dio fedele al suo inter- locutore, e in questo modo, tappa per tappa, Nello studio di Os 2,16-25, sr Millicent ha lo attira a sé. La prima tappa è l’esperienza fatto uso principalmente di questo secondo nel deserto, dove YHWH cerca di ravvivare aspetto della pragmatica facendo ricorso alla in Israele la memoria della sua fedeltà; nel- teoria degli atti linguistici del filosofo del lin- la seconda, egli chiarifica la propria identità guaggio J. Searle. Secondo questa teoria, al suo interlocutore. Nella terza, il locutore nel proferire una parola o un enunciato, il divino stringe un’alleanza con gli animali in parlante compie sempre un’azione (un atto favore di Israele e gli assicura tranquillità; linguistico). Ne consegue che le parole non nella quarta, YHWH sposa Israele, dandole solo informano, ma fanno. Tanto più quando fedeltà come uno dei doni. La quinta tappa il parlante è Dio. La domanda principale che è la risposta fedele all’alleanza fatta con gli ha guidato questo lavoro è stata: «Che cosa animali in favore di Israele. L’ultima tappa è sta facendo YHWH con le parole che sta pro- il ristabilimento di Israele nella terra, dove ferendo? Come sta influenzando le credenze quest’ultimo riconosce Dio come «il Fedele», del suo interlocutore?» e dove l’alleanza con YHWH viene rinnovata. Studiando le dinamiche linguistiche di Os L’itinerario di YHWH con Israele nelle sei 2,16-25, sono emerse sei tappe nel testo in tappe, è anche l’itinerario di YHWH con il let- cui il locutore divino cerca di far tornare il suo tore del libro di Osea, che siamo tutti noi. Lo interlocutore (Israele) a lui. In queste sei tap- studio mette quindi in evidenza che il testo pe, il locutore divino, usando varie strategie invita il lettore a compiere il settimo passo con YHWH, seguendo i passaggi fatti da Israele, per riscoprire e conoscere YHWH 2 Ad esempio, quando il profeta Amos in 4,4 dice: «Anda- te pure a Betel e peccate!», certamente non vuole istigare come colui che è fedeltà nella sua essenza, i suoi interlocutori a peccare, ma vuole invece scoraggiarli e partecipare della sua fedeltà, nonostante i ad andare a Betel, per il fatto che lì YHWH non c’è più, e di conseguenza le loro azioni cultuali non faranno che momenti di infedeltà che fanno parte dell’e- accumulare i peccati. sperienza umana. Festival biblico, Siete tutti fratelli Dedicata al tema Siete tutti fratelli – tratto dal Vangelo di Matteo – l’edizione 2021 del Fe- stival Biblico, organizzato e promosso dalla Società San Paolo e dalla diocesi di Vicen- za. Al centro del percorso, il tema della fra- tellanza universale che, «come ha fatto Papa Francesco ispirandosi a Francesco d’Assisi con l’enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale, è oggi particolarmente si- gnificativo e necessario sottolineare». Il 24 gennaio, Domenica della Parola, il Festival Biblico è stato aperto con un appuntamento online: www.festivalbiblico.it. I lavori proseguiranno nel corso dell’anno con «una programmazione mista in cui eventi e format digitali si alterneranno a momenti dal vivo». «In un’epoca tendenzialmente contrassegnata da un pluralismo senza confini, le differenziazioni e le singolarità rischiano di diventare talmente I nostri studi tante che presso i loro latori può persino cadere nell’oblio la coscienza dell’appartenenza comune a un’unica umanità». Proprio per questo, «riprendere e riaccreditare la condizione di fratellanza universale rappresenta una risorsa vitale per la qualità della vita degli uomini nel mondo». 10
anche per lo sfruttamento dei fiumi e per tan- Donne dell’alleanza «L’ALLEANZA»: IL FILO D’ORO DELLE SACRE SCRITTURE te altre cose; infatti erano il modo consueto per assicurare la sopravvivenza, soprattutto in caso di necessità. Attraverso le alleanze, I n questi ultimi de- cenni, la categoria biblica dell’alleanza l’uomo si umanizzava in un ambiente di fi- ducia. Ed è proprio la fiducia che permette l’alleanza. è stata ampiamen- Nel vicino e Medio Oriente antico e nel te riscoperta e riat- mondo biblico la conclusione di un contrat- . tualizzata. La rifles- to di alleanza portava sempre con sé una sione sulle donne formula speciale, cioè «tagliare l’alleanza» dell’alleanza effet- (nella Bibbia ebraica karat berit). Karat be- tuata dall’11o Capi- rit rimanda chiaramente a un preciso rito di tolo Generale delle sangue, che aveva luogo al momento della Figlie di San Paolo, trova in una rinnovata stipulazione. I contraenti passavano tra le attenzione la sua collocazione più adeguata. carni tagliate in due di un animale e invoca- Il binomio «donne e alleanza» non è facil- vano la stessa sorte se avessero trasgredito mente comprensibile, proprio perché biblica- le clausole del patto. Quindi passavano tra mente Dio fa alleanza con il popolo d’Israele le parti degli animali uccisi, pronunziando le attraverso figure maschili. Per entrare nel clausole dell’alleanza, cui facevano seguito mistero delle donne, che vivono fino in fondo parole d’imprecazione: «Sia ridotto come la logica dell’alleanza, è necessario fare uno questo animale ucciso colui che verrà meno sforzo di comprensione del termine allean- agli impegni del patto!». Però, a questo pun- za, sia nel suo habitat naturale sia in quello to c’è una novità! biblico. Sieger Koeder Ebbene, se c’è una parola che attraversa e sostiene tutte le Sacre Scritture dall’inizio alla fine, questa è la parola «alleanza». Se essa costituisce il filo d’oro della Bibbia, per- ché allora gli esperti hanno chiamato «Antico e Nuovo Testamento»? Alleanza e testamento sono parole diver- se e con differenti conseguenze. Per avere un’alleanza ci vogliono sempre due perso- ne che, in pieno accordo, stipulino un patto bilaterale. Il testamento invece si basa sul- la volontà di una sola persona, esprimendo così l’unilateralità dell’impegno. Quindi, nel caso dell’alleanza ci si allea con un part- ner, nel caso del testamento no. Nella Bib- bia ebraica il sostantivo alleanza si traduce con berit תי ִרְּב, ma nelle Sacre Scritture berit abita i contesti più diversi e con tanti signifi- cati. Per avvicinarci di più al senso originale è necessario prendere in considerazione la lingua accadica, parlata nell’antica Meso- potamia. Berit in accadico è biritu, il cui si- gnificato è esattamente «tra due»: tra due Sembra che solo Israele abbia concepi- partner, tra due uomini, tra due re, tra un re to un’alleanza tra Dio e il suo popolo. Chia- e un vassallo, tra un uomo e una donna (ma- ramente si tratterà di una realtà asimmetri- trimonio). Alcuni documenti antichi del Medio ca. Per comprendere meglio la questione Oriente ci parlano di diversi tipi di alleanze è necessario distinguere l’alleanza (o pat- tra tribù: per cercare la pace, la concordia, to bilaterale) dal testamento che è sempre la difesa comune; tra Stati: per far fronte a unilaterale! Questo passaggio è decisivo! E un nemico più grande. Si registrano alleanze per comprenderlo diventa necessario l’aiuto 11
dell’Apostolo delle genti! Nella Lettera ai Ro- il sangue, la vita offerta, donata per amore. Donne dell’alleanza mani e nella Lettera ai Galati, Paolo insiste molto sull’alleanza che Dio ha stipulato con Ed è nell’alleanza unilaterale che si com- prende meglio la verità di un Dio che resta Abramo prima della circoncisione, facendo fedele sempre anche davanti al tradimento, scaturire da questo patriarca la giustificazio- al rifiuto, all’infedeltà dell’uomo (inaudito)! ne per fede per tutti coloro che crederanno e Quindi, non è più un’alleanza tra due, per- la comprensione della missione paolina nel ché soltanto uno regge l’alleanza, soltanto mondo. Il testo fondante di Genesi 15,7-18, uno resta fedele. Ed ecco riemergere il filo d’oro che attra- Vetrata Mark Shagall versa tutta la Scrittura da Abramo a Gesù, questo filo d’oro è l’alleanza unilaterale fon- data sull’amore di Dio, che prende il nome di testamento. Ecco perché la Bibbia si chiama Antico e Nuovo Testamento. Dio vuole sem- pre salvare tutto e tutti, per questo entra in alleanza con il suo popolo attraverso alcune persone specifiche da lui scelte, pensiamo a Noè, ad Abramo, a Mosè, a Giosuè, a Davi- de… E le donne? Le figure bibliche femminili di fatto e in modo non eclatante «vivono pie- namente il significato dell’alleanza» a favore del popolo di Dio: pensiamo a Rachele e Lia, a Rut la moabita, alla regina Ester, a Giudit- ta, a Maria di Nazaret (arca dell’alleanza), a Maria di Magdala, a Tecla Merlo… e alle Figlie di San Paolo che «in virtù della consa- crazione sono pienamente introdotte nel mi- stero dell’Alleanza di Dio con il suo popolo» (Cost. FSP n.6). Francesca Pratillo, fsp a cui Paolo fa abbondantemente riferimen- to, ricorda che proprio nel momento della Primo hotel al mondo stipulazione dell’alleanza «il sole stava per con maggiordomo letterario tramontare, un torpore cadde su Abram, ed Un hotel di Palm ecco terrore e grande oscurità lo assaliro- Beach, in Florida, no… si era fatto buio fitto, ecco un braciere offre ai suoi ospiti fumante e una fiaccola ardente passare in un perfetto servizio mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Si- letterario grazie a un butler, un mag- gnore concluse quest’alleanza con Abram». giordomo appunto, sempre pronto a offrire L’autore pone in luce che tra gli animali ucci- libri, spunti di lettura e consigli letterari. si, raffigurato nella torcia di fuoco, sarà solo L’albergo Ben West Palm ha fatto squadra Dio a passare. Questo testo afferma che si con la libreria The Palm Beach Book Store tratta di un’alleanza unilaterale, totalmente per offrire per la prima volta al mondo un ser- gratuita, fedele, retta solo dall’amore di un vizio letterario in camera: alzando la cornetta del telefono si può ordinare uno dei libri pre- Dio che prende su di sé anche il possibile senti nella lista lasciata sul comodino, oppure fallimento del partner. fare richieste personalizzate. Un filo diretto collega «l’alleanza con- Il titolo richiesto verrà servito direttamente in clusa con Abramo» a quella resa visibile camera, con tanto di segnalibro ricordo, da in Gesù di Nazaret che «prese il calice e, portare a casa e riutilizzare per le successive dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicen- letture. do: “Bevetene tutti, perché questo è il mio Al termine della lettura, gli ospiti possono por- sangue dell’alleanza, versato per molti, tare a casa il loro nuovo libro o scegliere di lasciarlo per essere donato alla West Palm in remissione dei peccati”» (Mt 26,27). In Beach Library Foundation. Gesù, Dio manifesta il prezzo dell’alleanza: 12
lavoro era solo controllare le fatture, in piedi, In cammino con Tecla Seguitela sempre! appoggiata sul davanzale della finestra. Q uando da Da professa, lavorai per circa cinque anni Alba arrivai al Centro Ut unum sint. In diversi momenti, a Roma per il no- alcune di noi ci trovammo in situazioni di la- viziato, nel 1954, voro difficili da affrontare. Più di una volta, fui inserita per con sr Cristina Schreil, confidammo a lei pro- le mie tre ore di blemi e incertezze. Ci ascoltava, sentivamo apostolato quoti- che ci capiva; e ci dava qualche consiglio su diano nel cosid- come agire. detto Centro. Era Ogni volta che tornava dai viaggi all’este- situato al pianter- ro c’era un momento di saluto di buon ritorno reno nella nuova da parte della comunità e lei ci dava brevi in- Casa Divin Mae- formazioni sulle realtà che aveva incontrato. stro, inaugurata Le cose che l’avevano colpita, la vita e l’apo- nel 1950. Una stolato delle sorelle… tutto era così bello per grande stanza rettangolare, in cui si segui- noi, era come se ci proiettasse un documen- vano le sorelle delle librerie e le propagandi- tario, che veniva ad allargarci l’orizzonte. ste, con suggerimenti e sussidi organizzativi Conservo un ricordo festoso, un po’ buffo, e di formazione. Sr Assunta Bassi ne era del suo ritorno da un viaggio in Giappone. l’anima, collaboratrici sr Fatima Malloci e sr Per salutarla, insieme ad alcune sorelle giap- Paola Honau. Apprendiste entusiaste, noi ponesi del nostro gruppo, abbiamo inventato giovani, professe e novizie: Cesarina Fra, un canto in giapponese (!!!) che includeva i Tarcisia Baltieri, Lucia Righettini, Daniela nomi di tutte le città delle comunità che lei Baronchelli ed io. aveva visitato: Oedo nipponbasi nanadsu- Al primo piano c’era l’ufficio di Maestra daci, adsunobori…il tono del canto era molto Tecla e di sr Ignazia Balla, l’economa; c’era carino. Lei ascoltava e ci guardava con gli la cappella e la nuova Sala San Paolo, con occhi spalancati, chiedendosi cosa stessimo una biblioteca molto ricca di opere utili per la cantando. Alla fine rise di gusto… dandoci redazione. una grande soddisfazione. Cosa ricordo di Maestra Tecla? Di quel Tra i bei ricordi della mia gioventù vissu- tempo, non ricordo episodi particolari. Ma ta nella comunità di Roma, c’è quello del 18 ho il ricordo di un sentire profondo: avevo la marzo, vigilia di San Giuseppe, giorno in cui coscienza dell’affettuosa relazione con lei – si facevano gli auguri di buon onomastico al che stava lì, vicina, al piano di sopra – e sen- Fondatore. Un anno, precisamente nel 1959, tivo, sentivamo che ci apprezzava, ci voleva Maestra Assunta, prima di dare la relazione bene, era contenta di quello che si faceva dell’attività apostolica (iniziative di propagan- per aiutare le Case a progredire nell’aposto- da, progresso delle librerie, edizioni, movi- lato. Maestra Assunta ci riferiva a volte dei mento catechistico, ecc. ), ringraziò il Fonda- dettagli di quello che il Primo Maestro sugge- tore per il dono della Congregazione, per lo riva e di cui la Prima Maestra era contenta: spirito paolino, per l’apostolato e «per aver- organizzare meglio la propaganda (si è poi ci dato la Prima Maestra». A questo nome, creato il vademecum), aiutare le sorelle ad scoppiò nel salone un grande applauso. E essere più informate e competenti, si è ini- don Alberione, sorridendo, ma anche facen- ziato a preparare le schede recensioni per le do un gentile richiamo, subito disse: «Fatene librerie, lo schedario kardex, ecc. tesoro però!». E alla fine del suo discorso, In quel tempo si era anche collocato l’ar- tornò a dire: «Sono contento che abbiate chivio libri e il magazzino nel seminterrato fatto un accenno caldo alla Prima Maestra. della stessa casa. A volte la incrociavo nel Seguitela sempre. Non c’è bisogno di molte corridoio o per le scale. Io, l’ultima arrivata, parole, né c’è bisogno di tanti studi per gui- mi sentivo orgogliosa al pensare che lei era dare, basta possedere la sapienza di Dio ed contenta, sentivo che l’apostolato era nel suo essere illuminati da Dio». cuore. E prendeva sempre più significato an- che nel mio cuore, non importava se il mio M. Letizia Panzetti, fsp 13
Il giorno dell’Assunta prima della Comunio- Ci raccontiamo Preludio: la gioia! ne, Madre Bogna, la suora polacca, mi dis- se all’orecchio con molta determinazione: «Chiedi a Gesù quello che vuoi e te lo darà». Non ci pensai due volte: «Signore fammi di- ventare suora come loro!». Il giorno dopo entrai per la prima volta nella libreria delle Paoline ad Albano, ac- compagnata da due mie zie paterne. Mi re- galarono un piccolo libro in italiano: La vita di Imelda Lambertini e un messale in pelle nera e taglio oro francese-latino! Fu allora che la giovanissima suora di nome Assunta Canto- ne, che aveva consigliato tali doni, mi chiese a bruciapelo: «Cosa hai chiesto a Gesù?». Risposi con franchezza perché i suoi occhi ispiravano fiducia: «Farmi diventare suora». Replicò: «Dalle suore Paoline, no?». Non sapevo chi fossero le Figlie di San Paolo; lo seppi solo dopo. Tuttavia, mi sentii molto felice di questa sua complicità nell’aver con- diviso spontaneamente il mio desiderio se- A vvenne sotto i bombardamenti del feb- greto manifestato solo a Gesù. Questa suora braio 1943 a Frascati (RM) che i miei era bellissima, piccola, con due occhi dolci, genitori, originari di Albano Laziale, persero felici ma anche furbetti. Parlava spontane- tutto. Nascosti nella paglia in un camion dello amente con un linguaggio che capivo. Non Stato Pontificio, approdarono di notte in Um- mi fece nessuna domanda per sapere se ero bria alle porte di Assisi in un paesino di nome una brava bambina ubbidiente! Da subito la Bettona. Vidi la luce tra una bomba e la con- sentii amica e il suo modo di essere destò in traerea che sparava cannonate, scoprendo me molta curiosità: avrei voluto sapere qua- che “sotto il sole”, non c’era solo paura ma le fosse il suo segreto per poter essere così anche tanto amore attorno ad accogliermi! felice Un giorno, un collega di mio padre cono- Poi tornammo in Francia e sr Assunta scendo le sue capacità artistiche, gli cedette incominciò a scrivermi e a pregare per me. l’offerta di un lavoro nel Principato di Mona- Purtroppo ogni sua lettera veniva aperta da co, nel sud della Francia. mio padre il quale sistematicamente sotto- lineava in rosso gli errori; poi la richiudeva Nel 1950 varcammo la frontiera france- con cura e scriveva immancabilmente dietro: se. Un viaggio indimenticabile… e un mondo «Letto, ma non approvato. Papà», mettendo nuovo da scoprire sia per i miei genitori che alla prova la mia vocazione nascente! per noi figli. Facevo ritorno ad Albano nel tempo estivo Due anni dopo, nell’agosto 1952 i miei ge- circa ogni due anni. Frequentai assiduamen- nitori vollero tornare ad Albano, a costo di tan- te la libreria dove regnava questa atmosfera tissimi sacrifici, pur di rivedere i parenti. Era il di persone felici, gioiose, unite tra di loro. Sr nostro primo rientro in Italia! La gioia dei miei Assunta mi fece conoscere la sua comunità genitori e di noi ragazzi era grandissima. della Clinica Regina Apostolorum. Mi capitò Mio padre, uomo di grande fede, appro- sovente di giocare con loro a palla a volo la fittò di questa meravigliosa occasione per domenica pomeriggio notando che anche farmi fare la prima comunione e di ricevere nel gioco testimoniavamo gioia. Poi seguiva la cresima il 15 agosto nella Chiesa di Ma- il tempo della preghiera e il vederle pregare ria Assunta di Propaganda Fides tra Castel così raccolte mi indusse a pregare meglio. Gandolfo e Albano. Per otto giorni fui ospite Tutte erano gioiose, semplici, sbrigative, dalle suore polacche della Sacra Famiglia molto felici nel compiere il loro apostolato. di Nazaret poiché una di loro parlava bene Con grande naturalezza e semplicità sape- francese. Furono giorni di paradiso per me. vano stare dietro un bancone di libreria, sa- 14
lire sul pulpito di una chiesa per spiegare la Ci raccontiamo parola di Dio nelle giornate missionarie del Vangelo, guidare un camioncino, scaricare pacchi senza fine... Quotidianamente en- trando nelle case, deponevano il seme della Parola certe che poi Dio avrebbe fatto ger- mogliare la speranza e alimentato la fede nei cuori dei lettori. Perché erano così diverse dalle altre suore? Quale era il segreto che tutte custo- divano? Il loro segreto era Gesù che loro qualifi- cavano sempre di Maestro! Infatti molto pre- sto mi resi conto che la loro giornata era rit- mata da molte e svariate azioni ma sempre da altrettanto tempo dedicato alla preghiera davanti al Santissimo. Nella loro serenità di forze fisiche. Entrai dunque fra le Figlie di fondo, traspariva un modo diverso di guar- San Paolo a Roma con la freschezza e la dare e di respirare sia Dio che la vita e le forza che una giovane può avere allorché si persone. Dunque valeva la pena donarmi a innamora. Fu una scelta libera. Tutto in me Dio nel fiore degli anni, donando tutta la mia subì il fascino dell’ideale respirato a contatto libertà per Lui e Lui solo. Iniziai ad imitarle con le suore Paoline: seguire la voce sempre nel voler respirare gioia esercitandomi alla più nitida dell’Amato nel dirmi il suo amore e fiducia in Dio. accogliere di essere inviata a tutti gli uomini e le donne sue creature per narrare loro, con Scoprii negli anni che nell’apostolato gli strumenti di comunicazione e con la mia paolino avrei trovato risposta alla mia sete testimonianza di vita gioiosa, l’Amore di Dio. nascente per la Parola di Dio ma altresì al mio gusto per l’arte fatta di suoni, immagini, letteratura, colori, movimento, sentimento, M. Cecilia Ventura, fsp PRIMA PROFESSIONE 2021 Mumbai India, 25 gennaio 2021 Alisa Narzary Meenakshi Sing 15
nicazione del cristianesimo, fin dalle origini, Agorà della comunicazione Messaggio Giornata mondiale comunicazioni sociali 2021 è proprio questo. Qualcosa o qualcuno che non avevi previsto. Il Papa sembra così pri- “Vieni e vedi” (Gv 1,46). vilegiare, senza dirlo, i generi dell’inchiesta Comunicare incontrando le persone e del reportage. Questi generi permettono dove e come sono di evitare che si diffonda una «informazione preconfezionata, di Palazzo, autoreferenzia- le, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi, né le energie positive che si sprigionano dalla base della società». Questo è l’obiettivo: intercettare la verità delle cose e cogliere i fenomeni e le energie. Ma per fare questo, l’unica strada certa è l’in- contro. L’incontro con la realtà comunica La comunicazione è un incontro Papa Francesco non è un esperto di co- municazione, ma è un comunicatore ecce- zionale. Per questo il Papa ha sempre im- maginato la comunicazione non come un complesso processo semiotico, ma sempli- cemente come un evento di prossimità fisica. È accaduto perfino che papa Francesco, ad esempio nel 2015, si lasciasse ispirare dalla visita di Maria ad Elisabetta (Lc 1, 39-56) per descrivere il miracolo della comunicazione Foto: PIXABAY con una interpretazione più realistica e con- vincente di tanti media studies (Cfr. Messag- gio per XLIX Giornata Mondiale delle comu- nicazioni sociali). Se l’incontro decide della comunicazione, Quest’anno, l’invito per la 55ma Giornata il giornalismo altro non è che «racconto della Mondiale delle Comunicazioni è pressappo- realtà». Questo richiede il desiderio, la cu- co simile: Comunicare incontrando le perso- riosità, la passione e la capacità di andare ne dove e come sono. Francesco, insomma, laddove nessuno va. In particolare in quei chiede ai giornalisti e ai comunicatori di ve- luoghi del mondo dove si compiono sopru- nire e vedere. Questo è il metodo di ogni au- si e ingiustizie contro i poveri o le minoran- tentica comunicazione umana. Non si comu- ze. Comprendiamo perché il giornalismo in nica senza muoversi venire e senza essere questo senso può avere una funzione tera- testimoni vedere. Non basta, dunque, ripor- peutica, specialmente per la democrazia e la tare notizie per sentito dire. Bisogna dare giustizia. Questa è anche la strada per evi- tridimensionalità: «mettersi in movimento, tare giornali fotocopia e informazioni dal Pa- andare a vedere, stare con le persone, ascol- lazzo. Per evitare questo rischio oggi assai tarle, raccogliere le suggestioni della realtà, presente, occorre andare laddove pensiamo che sempre ci sorprenderà in qualche suo che non ci sia alcun bisogno di andare; dove aspetto». Perché — scrive il Papa — «per crediamo non ci sia nulla di buono, di inte- conoscere bisogna incontrare, permettere ressante, da vedere. Come diceva Ryszard che colui che ho di fronte mi parli». Kapuściński, giornalista, scrittore e saggista Oggi si parla spesso chiusi dentro il pro- polacco, il problema delle televisioni, e in ge- prio loculo informatico. Non sembra più es- nerale di tutti i media, è che hanno creato un serci spazio per lo stupore, per lasciarsi sor- mondo tutto loro. prendere da qualcosa che incontri. Tutto è Un mondo che ha poco a che fare con già predefinito. Eppure il segreto della comu- la realtà, per questo il cinico non è adatto a 16
questo mestiere. Non c’è, dunque, giorna- hanno la capacità di metterci davanti a una Agorà della comunicazione lismo possibile fuori dalla relazione con gli altri esseri umani. La relazione con gli altri è realtà aumentata nella quale ci sembra di es- sere immersi». Tuttavia, evidenzia, ogni stru- l’elemento imprescindibile del nostro lavoro. mento è utile solo se mette in circolazione Per scrivere di qualcuno bisognerebbe aver- conoscenze che altrimenti non circolerebbe- ne condiviso almeno un po’ la vita. ro. In particolare si sofferma sulle opportuni- Per Francesco, «la crisi dell’editoria ri- tà e le insidie del web. schia di portare a un’informazione costruita La rete con i social può moltiplicare la nelle redazioni, davanti al computer, senza capacità e la velocità di condivisione delle più consumare le suole delle scarpe». Le notizie, in un flusso continuo di immagini e innovazioni tecnologiche in questo senso testimonianze – ad esempio per le emergen- sono una risorsa perché mette in rete «cono- ze nelle prime comunicazioni di servizio alle scenze che altrimenti non circolerebbero», e «permette incontri che altrimenti non avver- rebbero». La rete «può moltiplicare la capa- cità di racconto e di condivisione: tanti occhi in più aperti sul mondo, un flusso continuo di immagini e testimonianze». Anzi, è proprio grazie alla tecnologia digitale che abbiamo «una informazione di prima mano e tempe- stiva». Infatti tutti, anche solamente con un cellulare in mano, possiamo «diventare testi- moni di eventi che altrimenti sarebbero tra- scurati dai media tradizionali, dare un nostro contributo civile, far emergere più storie, an- che positive». La rete ci permette di raccontare la realtà popolazioni – ed essere quindi «uno stru- e condividere notizie di prima mano. D’altra mento formidabile». Esiste, nota, il rischio parte è chiaro che se non c’è verifica il ri- di una comunicazione social «priva di veri- schio è la manipolazione, che può essere fiche»: non solo le notizie ma anche le im- operata da chiunque. Conclude opportuna- magini sono facilmente manipolabili, a volte mente Francesco: «Tutti siamo responsabili «anche solo per banale narcisismo». «Tale della comunicazione che facciamo, delle consapevolezza critica – asserisce il Papa – informazioni che diamo, del controllo che spinge non a demonizzare lo strumento, ma insieme possiamo esercitare sulle notizie a una maggiore capacità di discernimento», false, smascherandole». con responsabilità dei contenuti diffusi e del «controllo che insieme possiamo esercitare sulle notizie false, smascherandole – così Il giornalista è quel che fa la differenza come, ribadisce – tutti siamo chiamati a es- sere testimoni della verità: ad andare, vede- re e condividere». L’orizzonte della pandemia, che dall’inizio del 2020 ha travolto il mondo, segna decisa- mente questo Messaggio. Il Papa avverte che esiste il rischio di raccontarla, così come ogni crisi, «solo con gli occhi del mondo più ricco», di tenere una «doppia contabilità». Il pensiero di Francesco va, in questo senso, alla que- stione dei vaccini e delle cure mediche, al ri- Foto: PIXABAY schio di esclusione delle popolazioni più indi- genti. «Chi ci racconterà – si chiede – l’attesa di guarigione nei villaggi più poveri dell’Asia, «Se non ci apriamo all’incontro – prose- dell’America Latina e dell’Africa?». Si tratta di gue il Papa – rimaniamo spettatori esterni, un pericolo che investe anche il «mondo dei nonostante le innovazioni tecnologiche che più fortunati», dove «il dramma sociale delle 17
famiglie scivolate rapidamente nella povertà Scritture. «In ogni ambito della vita pubblica, Agorà della comunicazione resta in gran parte nascosto», dove «non fan- no troppa notizia le persone che, vincendo la nel commercio come nella politica, quanta eloquenza vuota abbonda anche nel nostro vergogna, fanno la fila davanti ai centri Cari- tempo», è la considerazione del Papa, che tas per ricevere un pacco di viveri». si richiama anche alle sferzanti parole del Le differenze economiche rischiano quin- grande drammaturgo inglese William Shake- di di segnare l’ordine della distribuzione del speare, ne Il mercante di Venezia, sul parlar vaccino anti-Covid, con i poveri sempre ulti- all’infinito e senza dir nulla. Parole, assicu- mi e «il diritto alla salute per tutti affermato ra Francesco, che «valgono anche per noi in linea di principio» ma «svuotato della sua comunicatori cristiani». Per questo ritorna il reale valenza». riferimento alla buona novella del Vangelo che riaccade oggi «ogni qual volta – dice – ri- Dal cuore del Papa scaturisce anche un ceviamo la testimonianza limpida di persone ringraziamento per il coraggio di tanti ope- la cui vita è stata cambiata dall’incontro con ratori della comunicazione. È merito di gior- Gesù». Si tratta di persone che hanno ac- nalisti, cineoperatori, montatori, che spesso cettato lo stesso invito Vieni e vedi e «sono rischiano nel loro lavoro, «se oggi – dice – rimaste colpite da un di più di umanità» che conosciamo, ad esempio la condizione dif- traspariva in chi testimoniava Gesù. ficile delle minoranze perseguitate in varie parti del mondo; se molti soprusi e ingiustizie contro i poveri e contro il creato sono stati denunciati; se tante guerre dimenticate sono state raccontate. Sarebbe un impoverimento se queste voci venissero meno». Il medium è il messaggio Foto: STOCK «Il vieni e vedi era ed è essenziale», riaf- ferma quindi il Papa nel Messaggio. «Non si comunica, infatti, solo con le parole, ma con gli occhi, con il tono della voce, con i gesti», «Quel grande comunicatore che si chia- sostiene Francesco facendo riferimento al mava Paolo di Tarso – immagina il Papa – si grande peso che la comunicazione non ver- sarebbe certamente servito della posta elet- bale ha nell’esperienza che facciamo della tronica e dei messaggi social; ma furono la realtà. La grande attrattiva che esercitava sua fede, la sua speranza e la sua carità a Gesù era dovuta alla verità della sua predi- impressionare i contemporanei che lo sen- cazione, ma l’efficacia era inseparabile dal tirono predicare», e anche quando non po- suo sguardo, dagli atteggiamenti e «persino teva essere incontrato di persona, «il suo dai suoi silenzi». In Lui – il Logos incarnato – modo di vivere in Cristo era testimoniato dai la Parola si è fatta Volto. discepoli che inviava». Da qui la sfida che Nel Messaggio rivolto al mondo di chi si ci attende, «quella – osserva Francesco – occupa quotidianamente di comunicazione, di comunicare incontrando le persone dove non manca il riferimento a autori che han- e come sono», come ricorda il tema stesso no sottolineato l’importanza dell’esperienza del Messaggio. In modo poi inedito rispetto concreta. «Apri con stupore gli occhi a ciò ai suoi precedenti testi per questa Giornata, che vedrai, e lascia le tue mani riempirsi del- il Papa conclude con una preghiera in cui si la freschezza della linfa, in modo che gli altri, chiede al Signore di insegnarci ad «andare quando ti leggeranno, toccheranno con mano là dove nessuno vuole andare, a prenderci il il miracolo palpitante della vita», consigliava tempo per capire, a distinguere l’apparenza ai suoi colleghi giornalisti il Beato Manuel Lo- ingannevole dalla verità». zano Garrido, vissuto nel ‘900 e beatificato Con «la grazia di riconoscere – conclude nel 2010. Nei primi secoli del cristianesimo – le tue dimore nel mondo e l’onestà di rac- lo stesso sant’Agostino ricordava che «nelle contare ciò che abbiamo visto». nostre mani ci sono i libri, nei nostri occhi i Mons. Domenico Pompili fatti», esortando a riscontrare nella realtà il Vescovo di Rieti verificarsi delle profezie presenti nelle Sacre Presidente Commissione Episcopale 18
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