"Nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l'impegno con gli altri" - Papa Francesco - Suore Pie Operaie dell'Immacolata ...
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Suore Pie Operaie Dell’Immacolata Concezione MAGGIO/GIUGNO 2018 “Nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l’impegno con gli altri”. Papa Francesco
LUCI DI MARIA Anno XLVIII – n. 3 – Maggio/Giugno 2018 - BIMESTRALE Redazione: Via Cosimo Tornabuoni, 2 - 00166 Roma Tel. 06.6240710 - Fax 06.6245112 C/C n. 71017008 In copierttina: La visita della Madre generale al Madagascar. Gruppo redazionale Suor M. Antonia Casotto Suor M. Giuseppina Coccia Suor M. Vanessa Hilario Suor M. Tania Galiano
INDICE Redazione.....................................................................pag. 4 Parola del Papa La Madre della Speranza.................................................» 5 Lettera della Madre Generale................................... » 7 Il Venerabile Francesco Antonio Marcucci La biografia del Venerabile Francesco Antonio Marcucci dai suoi scritti...................................» 9 Papa Paolo IV........................................................ » 12 Educare Il viaggio per i bambini..................................... » 15 Maria mia madre...............................................................» 18 Esperienze dall’Italia Il Venerabile Marcucci nel mondo ...............................» 21 Gita a Sparanise ...............................................................» 23 Segnalazione atto di bontà .............................................» 25 Presentazione: “Corrispondenze con persone varie”.» 27 Esperienze dal Brasile Ogni comunità una nuova Vocazione...........................» 28 Esperienze dalle Filippine K-Moving up G10 completion......................................» 30 Esperienze dal Madagascar Missione in Madagascar..................................................» 33 La visita di Mons. Giovanni D’Ercole alla Missione dele Suore nel Madagascar.............................» 36 Bontà a Tavola Insalata di pollo................................................................» 39
REDAZIONE Carissimi, è da poco terminato il mese di maggio, abbiamo pregato e cercato di imitare Maria, la mamma di Gesù e nostra; ora con il mese di giugno la nostra attenzione si ferma alla grande Solennità del Corpus Domini, ricorrenza che nel tempo si è arricchita di manifestazioni ricche di fede e di tradizioni: adorazioni, processioni e infiorate. E’ bello vedere Gesù Eucarestia che passa sulle nostre strade, tra le nostre abitazioni, queste occasioni volute dalla Chiesa, ci aiutino a ravvivare il grande Mistero della nostra fede: la presenza reale di Gesù nel Pane e nel Vino consacrati. Nel mese di giugno terminano anche le scuole, inizia il caldo dell’estate e tutto questo ci trasmette un grande desiderio di vacanza. Ci auguriamo che il nostro giornalino “Luci di Maria” nella sua nuova veste on- line possa seguirvi meglio nei vostri spostamenti e vi accompagni nei vostri itinerari estivi, con i suoi arti- coli che vi faranno sicuramente riflettere. Colgo l’occasione di augurare a ciascun di voi un periodo di meritato riposo, per il corpo, per la mente, senza mandare in vacanza anche lo spirito! Possa essere un tempo propizio per intensificare con momenti di silenzio e di riflessione la nostra vicinanza con Dio, magari ammirando il creato o dedicando più tempo al gioco con i propri figli o nipoti. Certi che Dio è ovunque auguro a tutti di incontrarlo! Buone vacanze e un caro saluto. Suor M. Antonia Casotto 4
PAROLA DEL PAPA LA MADRE DELLA SPERANZA Udienza Generale di Papa Francesco del 10. 5. 2017 Nel nostro itinerario di ca- intorno, ma che medita ogni parola e techesi sulla speranza cristiana, oggi ogni avvenimento nel suo cuore. guardiamo a Maria, Madre della spe- ranza. Maria ha attraversato più di una In questa disposizione c’è un notte nel suo cammino di madre. Fin ritaglio bellissimo della psicologia di dal primo apparire nella storia dei Van- Maria: non è una donna che si deprime geli, la sua figura si staglia come se fos- davanti alle incertezze della vita, spe- se il personaggio di un dramma. Non cialmente quando nulla sembra andare era semplice rispondere con un “sì” per il verso giusto. Non è nemmeno all’invito dell’angelo: eppure lei, don- una donna che protesta con violenza, na ancora nel fiore della gio- vinezza, risponde con co- raggio, nonostan- te nulla sapesse del de- stino che l’attende- va. Maria in quell’i- stante ci appare come una delle tante madri del nostro mondo, coraggiose fino all’estremo quando si tratta di ac- che inveisce contro il destino della vita cogliere nel proprio grembo la storia di che ci rivela spesso un volto ostile. È un nuovo uomo che nasce. invece una donna che ascolta: non di- menticatevi che c’è sempre un grande Quel “sì” è il primo passo di rapporto tra la speranza e l’ascolto, e una lunga lista di obbedienze – lunga Maria è una donna che ascolta. Maria lista di obbedienze! – che accompa- accoglie l’esistenza così come essa si gneranno il suo itinerario di madre. consegna a noi, con i suoi giorni felici, Così Maria appare nei vangeli come ma anche con le sue tragedie che mai una donna silenziosa, che spesso non vorremmo avere incrociato. Fino alla comprende tutto quello che le accade notte suprema di Maria, quando il suo 5
Figlio è inchiodato al legno della croce. go di foschia e di nebbie. Nemmeno lei conosce il destino di risurrezione che Fino a quel giorno, Maria era suo Figlio stava in quell’istante apren- quasi sparita dalla trama dei Vangeli: gli do per tutti noi uomini: è lì per fedeltà scrittori sacri lasciano intendere que- al piano di Dio di cui si è proclamata sto lento eclissarsi della sua presenza, serva nel primo giorno della sua voca- il suo rimanere muta davanti al miste- zione, ma anche a causa del suo istinto ro di un Figlio che obbedisce al Padre. di madre che semplicemente soffre, Però Maria riappare proprio nel mo- ogni volta che c’è un figlio che attra- mento cruciale: quando buona parte versa una passione. Le sofferenze delle degli amici si sono dileguati a motivo madri: tutti noi abbiamo conosciuto della paura. Le madri non tradiscono, donne forti, che hanno affrontato tan- e in quell’istante, ai piedi della croce, te sofferenze dei figli! nessuno di noi può dire quale sia stata la passione più crudele: se quella di un La ritroveremo nel primo uomo innocente che muore sul patibo- giorno della Chiesa, lei, Madre di spe- lo della croce, o l’agonia di una madre ranza, in mezzo a quella comunità di che accompagna gli ultimi istanti della discepoli così fragili: uno aveva rinne- vita di suo figlio. I vangeli sono laconi- gato, molti erano fuggiti, tutti avevano ci, ed estremamente discreti. Registra- avuto paura (cfr At 1,14). Ma lei sem- no con un semplice verbo la presenza plicemente stava lì, nel più normale dei della Madre: lei “stava” (Gv 19,25), Lei modi, come se fosse una cosa del tutto stava. Nulla dicono della sua reazione: naturale: nella prima Chiesa avvolta se piangesse, se non piangesse… nulla; dalla luce della Risurrezione, ma anche nemmeno una pennellata per descri- dai tremori dei primi passi che doveva vere il suo dolore: su questi dettagli compiere nel mondo. si sarebbe poi avventata l’immagina- zione di poeti e di pittori regalandoci Per questo tutti noi la amia- immagini che sono entrate nella storia mo come Madre. Non siamo orfani: dell’arte e della letteratura. Ma i vange- abbiamo una Madre in cielo, che è la li soltanto dicono: lei “stava”. Stava lì, Santa Madre di Dio. Perché ci insegna nel più brutto momento, nel momen- la virtù dell’attesa, anche quando tutto to più crudele, e soffriva con il figlio. appare privo di senso: lei sempre fidu- “Stava”. ciosa nel mistero di Dio, anche quando Lui sembra eclissarsi per colpa del male Maria “stava”, semplicemente del mondo. Nei momenti di difficoltà, era lì. Eccola nuovamente, la giovane Maria, la Madre che Gesù ha regalato a donna di Nazareth, ormai ingrigita nei tutti noi, possa sempre sostenere i no- capelli per il passare degli anni, ancora stri passi, possa sempre dire al nostro alle prese con un Dio che deve esse- cuore: “Alzati! Guarda avanti, guarda re solo abbracciato, e con una vita che l’orizzonte”, perché Lei è Madre di è giunta alla soglia del buio più fitto. speranza. Maria “stava” nel buio più fitto, ma “stava”. Non se ne è andata. Maria è lì, fedelmente presente, ogni volta che c’è da tenere una candela accesa in un luo- 6
LETTERA DELLA MADRE GENERALE Carissime lettrici e lettori, abbiamo appena concluso il mese di maggio dedicato a Maria, prima discepola di Gesù e nostra madre. La Chie- sa ha scelto questo mese per onorarla particolarmente perché in questo periodo celebriamo le feste dell’Ascen- sione e della Pentecoste che mettono in luce la sua pre- senza materna sulla chiesa nascente. Ella si è presa cura dei primi discepoli, dopo l’Ascensione di Gesù al cielo radunandoli nel cenacolo e aspettando con loro la discesa dello Spirito Santo che li ha resi capaci di testimo- niare il Vangelo in tutto il mondo. Per questo motivo Papa Francesco quest’anno ha istituitola festa di Maria Madre della Chiesa ogni lunedì dopo la Pentecoste. Dino Ferrari, La discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli apostoli, parlatorio di Casa Madre, Ascoli Piceno. La Chiesa celebra, dopo la festa della Pentecoste, quella del SS.mo Sacramento, comunemente detta del Corpus Domini. Entrambe mettono in luce l’amore di Gesù Salvatore che sceglie di rimanere con noi fino alla fine dei tempi con la presenza dello Spirito Santo e dell’Eucarestia. 7
Il venerabile Francesco Antonio Marcucci nella Meditazione sopra il SS.mo Sa- cramento Eucaristicodel 1749, scrive: “Gesù nel SS.mo Sacramento ci ha dato e ci dà la più grande prova del suo infinito Amore, facendosi nostro fedele Compagno, delicatissimo e preziosis- simo Cibo, sostegno della vita, forza contro le tentazioni, conforto nei travagli, soccorso nei bisogni, scudo contro le tentazioni, rimedio nelle cadute. Il SS.mo Sacramento è il vero Paradiso delle anime in questo mondo. Infatti, quale beatitudine maggiore abbiamo di quella di ricevere l’Eucarestia? Gli Angeli ne hanno una santa invidia. Infatti, a loro è permesso corteggiare e godere da vicino il Re del Cielo, ma non è loro permesso come a noi di averlo per cibo. Il divino Sacramento si chiama Pane Celeste e Pane degli Angeli, appunto perché è un Pane disceso dal Cielo, adorato e corteggiato dagli Angeli; ma non perché se ne nutrano. Questa singolarissima grazia è concessa solo a noi che siamo nel mondo”. In questo periodo si apre per molti il desiderato tempo delle vacanze e del riposo. Auguro di viverlo serenamente valorizzando la presenza dello Spirito Santo in noi e attorno a noi e nutrendoci con fede di Gesù Eucarestia, nostro compagno e gioia. Ostensorio disegnato dal Venerabile sull’opuscolo originale, sorretto dalla testa di un angelo,Meditazione sopra il Santissimo Sacramento Eucaristico,Ascoli Piceno, 6 marzo 1749. 8
LA BIOGRAFIA DEL VENERABILE FRANCESCO ANTONIO MARCUCCI DAI SUOI SCRITTI Suor M. Paola Giobbi Omnia marcucciana,Scritti sulla predi- cazione e le missioni popolari (1737- 1752), a cura di Vincenzo La Mendola - Maria Paola Giobbi, Roma 2014, pp. 47-86. L’operetta è dedicata al ve- scovo di Ascoli, mons. Toma- so Marana, religioso Olivetano (1728-1755) a cui chiede il per- messo di predicare in così giova- ne età la missione al popolo ad Appignano (AP), sotto forma di esercizi spirituali. Il vescovo con- cede il permesso e la predicazio- ne si svolgerà l’anno seguente nel periodo di Carnevale, 25 gennaio - 2 febbraio. Nella prefazione, indiriz- zata al devoto lettore, il Marcucci immagina la sorpresa, come di un frutto inatteso, fuori stagio- ne, che il suo testo procurerà. Ricorre all’esempio di San Paolo Frontespizio dell’opera. che appena convertito comincia a predicare suscitando meraviglia Nel numero precedente e sospetto in chi lo conosceva. Lo abbiamo preso in esame l’operet- stesso sentimento può causare la ta Agli amanti di Maria, scritta dal sua predicazione e il suo scritto, lui Nostro nel 1737, all’età di venti che da poco ha lasciato gli inganni anni. Questa volta riflettiamo su del demonio, nei quali confessa di Il Carnovale santificato principalmente essere caduto, per dedicare tutta la colla pratica dei santi esercizi spirituali, sua vita a Dio. scritto ad Ascoli l’8 dicembre del- lo stesso anno 1737.Questo testo è Sembrerà stranissimo - scrive stato pubblicato nella collana Opera -che io mi sia accinto ad un’Impresa così 9
alta, e così eccedente, le mie deboli forze, santificato sia per chiunque vorrà tanto più che lui è stato il primo fare in privato gli esercizi spirituali. a profanare i giorni del carnevale Essi durano una settimana e preve- con la sua condotta libertina. Come dono, oltre la predicazione, la recita procurar di liberar Anime Cristiane dal- ad alta voce del santo Rosario e l’as- la schiavitù diabolica, chi impiegò in ogni segnazione del santo protettore ad momento della Vita passata, e Potenze ogni persona di qualunque stato. dell’Anima, e Sentimenti del Corpo in gravissime offese di DIO? Due motivi Per ogni giorno sono pre- lo spingono a scrivere il Carnevale viste preghiere vocali come l’atto santificato, dopo aver chiesto umil- di fede, speranza, carità e dolore e mente perdono a Dio infinitamente quelle di seguito riportate. buono, che con un Miracolo si è degnato dargli tempo di Penitenza, col fermo e sta- Gesù mio, Dio mio, ti ringrazio con tutto bile Proposito di mai più commetterli. il cuore, che mi hai creato, mi hai redento, sei rimasto sotto le specie del Pane e del Vino Il primo e principale moti- e mi hai conservato in vita sino a quest’ora. vo è stata un’Ispirazione straordinaria di Ti ringrazio di tutti gli altri benefici che DIO, il quale lo ha scelto perché si mi hai fatto, mi fai, e mi farai come spero; ti risolva ad amarlo e procuri che altri fac- dono in ringraziamento il Cuore santissimo ciano lo stesso per contracambiarele tante della vostra cara Madre Maria industrie da me prima usate per tirarli (Atto di ringraziamento). all’inferno. Gesù mio, Dio mio, ti offro per sempre, Il secondo motivo è sta- per le mani della tua Santissima Madre to legger in vari Libri Sacri, quanto Maria, l’Anima, il Corpo e tutto quello sia stato a DIO gradito in tali Giorni che ho. Ti offro tutti i miei Pensieri, pro- profani l’impiegarsi in opere buone, come mettendo di mai acconsentire ad alcun pen- fiori fuori tempo. Per questi motivi il siero cattivo, le Parole ele Opere che farò Marcucci raccoglie dalle operedi in questo Giorno e in tutto il resto della mia San Francesco di Sales, dal Trat- Vita (Atto di offerta). tato dell’Orazione di San Pietro D’Alcantara, dalle Verità eterne del Gesù mio, Dio mio, io grandissimo pecca- P. Carlo Gregorio Rosignoli, dagli tore non sono degno delle tue Grazie, non Esercizi Spirituali di Lodovico An- sono degno di riceverti dentro di me, non sono tonio Muratori, e da altri Sagri Libri degno di essere tuo Sposo. Tu solo Gesù le riflessioni che presenta ed espone caro mi puoi fare Santo, perché io non sono con semplice stile perchè servono a ri- capace ad altro, che a fare peccati scuoter gli Animi addormentati nel Sonno (Atto di umiltà). del peccato. Aggiunge poi un Discor- so sopra la Santissima Vergine per Gesù mio, Dio mio, ti domando in ogni giorno. Nome della tua Santissima Madre Maria, il perdono dei miei Peccati, la Infine informa che il libro buona e santa Vita, una buona e santa è utile sia per predicare il carnevale Confessione e Comunione, la buona e santa 10
Morte. Ti domando la salute di Anima cutori, per riempire il loro cuore di e di Corpo di tutti i miei Parenti, Bene- gioia e affidarli alla tenera e premu- fattori, Amici e Nemici, e particolarmente ra intercessione di Maria. di quelli, che si sono raccomandati alle mie orazioni (Atto di domanda o petizione). Gesù mio, Dio mio, io mi rassegno con tutto il Cuore nella tua santissima Volontà: accetto volentieri da Dio ogni cosa, o mi piaccia o mi dispiaccia; e accetto la Morte in sconto dei miei peccati, sperando solo di spirare nelle tue santissime Braccia (Atto di rassegnazione). Vergine Santissima, ti amo con tutto il cuore: aiutami in Vita e in Morte e ot- tienimi le Grazie del tuo e mio caro Gesù (Preghiera alla SS.ma V. MA- RIA). Angelo mio Custode, San Giuseppe nostro Protettore, Sant’Emidio, San- to N.N., e voi Santi tutti del cielo, vi prego, che mi vogliate ottenere la protezione della Beatissima Vergine Mariain Vita e in Morte. Amen (Preghiera ai Santi). Il testo contiene la confes- sione sincera dello sbandamento avuto del Marcucci nel periodo dell’adolescenza, dopo la morte della mamma e la sua determinazio- ne industriosa a prevenire il perico- lo nel quale egli era caduto con la predicazione. Pagina interna. Si nota la grafia minuta, armonica, ben leggibile e distribuita a piena Il Vescovo ascolano ci offre pagina; i paragrafi, sono evidenziati con una testimonianza di fede generosa capolettera di dimensioni maggiori rispetto al nel donare a tutti il Vangelo, come testo. il bene più prezioso; si avvicina e raggiunge anche i più poveri e chi abita nelle zone periferiche, adat- tando, con creatività, il contenuto della fede alla capacità degli interlo- 11
PAPA PAOLO VI Padre Ubaldo Terrinoni Profilo biografico pur con poche speranze che avrebbe potuto reggere al peso degli impegni Giovanni Battista Montini è nato accademici, fu mandato a Roma nel a Concesio (Brescia) il 26 settembre seminario lombardo a proseguire gli 1897 (lo stesso giorno in cui moriva studi. santa Teresina del Bambin Gesù) da Il giovane sacerdote ne era con- Giorgio e Giuditta Alghisi. Insieme sapevole del suo stato di salute e si ai due fratelli Ludovico e Francesco, mostrava anche molto preoccupato. aveva ricevuto in casa una educazio- Scrivendo a un sacerdote suo amico e ne improntata a “una soave severità”. confidente, monsignor Angelo Zam- Scriverà più tardi il futuro papa: “All’a- marchi, direttore dell’editrice “La Scuo- more di mio padre e di mia madre, alla la” di Brescia, si esprimeva così: “Sono loro unione devo l’amore di Dio che in grado di dare le dimissioni da uomo: colmava i loro cuori e li sono stato nuovamen- aveva uniti nella giovi- te ammalato, ciò che nezza”. mi lascia molto pro- Di costituzione fi- strato e nell’unica pos- sica molto gracile e pro- sibilità di pensare che prio a causa della sua sono perfettamente salute cagionevole, ave- impedito, senza avere va dovuto frequentare il il permesso né la lena collegio Cesare Arici di per occuparmi anche Brescia come studente leggermente…”. esterno. Soffriva di pre- Il futuro papa ha occupanti disturbi cardia- beneficiato a lungo di ci; infatti, da adolescente, una formazione uma- durante una passeggiata no-spirituale robusta in bicicletta in montagna e profonda per la fre- si ripeté una forte crisi quentazione dell’Ora- cardiaca, tanto che i ge- torio di Santa Maria nitori ne furono molto della Pace a Brescia preoccupati. con padre Caserana e padre Giulio Be- La malferma salute lo costringeva vilacqua. L’attenzione costante alla for- a condurre una vita quotidiana ritirata, mazione culturale (letture di Newman, come in una clausura, per sagge pre- Semeria, Benedetto Croce, Sertillan- cauzioni. A 18 anni entrò in seminario ges, Bossuet, Maritain…) ha permesso a Brescia ma, a motivo della fragilità fi- di accentuare notevolmente una più sica, il vescovo gli permise di tornare a intensa vita spirituale. Per cui, poi, da casa dopo le lezioni al fine di beneficia- vescovo e da papa, è stato un pastore re delle cure materne. Arrivò all’ordi- intensamente attivo e altamente con- nazione sacerdotale, il 29 maggio 1920, templativo. con una salute talmente minata che il Coltivava fedelmente la vita in- vescovo ordinante (monsignor Gia- teriore con l’assiduità alla meditazione cinto Gaggia) in quel giorno disse: “Lo della Parola di Dio e alla preghiera: “E’ ordiniamo per il Paradiso…!”. E sia così necessaria come è necessario il re- 12
spiro per la vita fisica dell’uomo – pre- poi, della FUCI, con intenso impegno cisa il futuro papa -; principio divino, di direzione spirituale; e infine sostitu- che fa del figlio della terra un figlio del to della Segreteria di Stato, iniziando a cielo (…). E’ un bisogno primo, biso- lavorare strettamente al fianco del car- gno esistenziale, bisogno che non può dinale Eugenio Pacelli; poi arcivescovo essere soddisfatto con illusioni o con di Milano, cardinale e papa. surrogati (…). La vita intima di racco- glimento, di silenzio, di meditazione, Il papa del Concilio Vaticano II di assorbimento della Parola di Dio, di esercizio spirituale…”. La grande Assise della Chiesa Era certamente una persona- cattolica è stata l’orizzonte e il costan- lità molto riservata, misurata, discreta, te punto di riferimento del pontificato ma era, nel contempo, anche profon- di papa Montini. La parola-chiave del damente umana, cordiale, affettuosa, Concilio è stata aggiornamento, come aperta all’amicizia e alla gioia. “La mia precisa lui stesso il 22 giugno 1963, il prima impressione di Montini – preci- giorno della sua elezione: “La parola sa il suo amico fraterno Jean Guitton resa ormai famosa, del nostro venerato – contiene qualcosa di immediato e di predecessore Giovanni XXIII, la paro- decisivo. Mi sembra che emani qualco- la aggiornamento sarà da noi sempre sa di aperto, di diretto, di spontaneo tenuta presente come indirizzo pro- senza unzione clericale, senza nulla di grammatico”. Il Concilio voluto for- ecclesiastico, di prudente; un uomo temente da Giovanni XXIII, fu aperto vivo e un uomo fresco (…), sa capi- l’11 ottobre 1962 e fu concluso tre anni re l’interlocutore di istinto, rivelando dopo da Paolo VI, l’8 dicembre 1965. grande capacità di intuizione”. Alle prese con una società che Il padre Leonardo Sapienza, reg- andava secolarizzandosi; di fronte a un gente della Casa Pontificia e profon- progressivo distanziarsi tra Chiesa e do conoscitore di Montini, aggiunge: mondo, il papa individuò nel dialogo “Non uomo freddo e distaccato. Chi lo strumento prezioso per una possibi- l’ha conosciuto nel privato può testi- le collaborazione in vista del bene co- moniare della sua affabilità e della sua mune e al servizio dell’uomo. Pertanto, delicatezza d’animo”. Beneficiava di precisa il papa: “Il Concilio non può una straordinaria finezza umana e di essere un match, ci si sbaglia nell’ap- spirito. Racconta il giornalista Mim- plicargli la nozione di conflitto propria mo Muolo che il papa mandò una rosa dello studio della società umana. Que- rossa alla moglie del dottor Renato sti sono schemi giornalistici e politici. Buzzonetti, che nel 1967 aveva guidato Non riguardano il Concilio, che è un l’intervento chirurgico al papa, e l’ave- mistero spirituale, una via, una voce va motivata con delicate e simpatiche dello Spirito Santo”. parole: “Questo dono è per sua moglie, In realtà è stata necessaria la ma- alla quale l’abbiamo sottratto per tanto estria del papa per mantenere l’intesa tempo”. e la collaborazione nei padri conciliari: L’iter lungo, lineare e, a tratti, tra i tradizionalisti che paventavano le sofferto del suo servizio alla Chiesa aperture eccessive e gli innovatori che comincia come addetto alla Nunzia- accusavano la Chiesa di immobilismo. tura di Polonia (l’unica sua esperienza Con ammirabile capacità di media- di diplomazia esterna), poi minutante zione, riuscì a garantire la fedeltà alle alla Segreteria di Stato, assistente gene- verità di fede e, nello stesso tempo, rale del Circolo studentesco romano e, assecondò l’aggiornamento della Chiesa. Egli 13
guidò personalmente varie sessioni e raggiunse cana (1966), la Federazione Luterana Mondiale diversi obiettivi eccezionali. (1067), la Chiesa Ortodossa (1980). Il papa propose ai padri conciliari quattro Infine, in merito alla quarta priorità, il priorità: esperire una migliore comprensione papa affrontava con il Concilio l’urgente impe- ed espressione della Chiesa cattolica; procedere gno del dialogo con la cultura contemporanea. ad alcune riforme della Chiesa; tendere alla ri- Il mondo con le sue profonde e rapide trasfor- composizione dell’unità dei cristiani e avviare il mazioni, con le sue ardite imprese, con le sue dialogo con il mondo contemporaneo. speranze e i suoi fallimenti rivolge alla Chiesa Circa la prima priorità, suggeriva di pro- un appello e chiede un valido aiuto per rispon- porre in termini accessibili a tutti la realtà della dere alle esigenze e alle aspirazioni dell’uomo. Chiesa, come sacramento del Cristo, come suo La Costituzione conciliare “Gaudium et corpo mistico e popolo di Dio. Inoltre si deve Spes” esprime la concreta risposta del- tener presente che, fin dalla ripresa del Concilio la Chiesa ai gravi problemi dell’uomo dopo l’elezione di papa Montini, è stato molto di oggi, attingendo luce e verità dal a cuore a lui che il linguaggio, nella concreta ce- Vangelo. lebrazione conciliare, fosse chiaro, amichevole La celebrazione del Concilio e rispettoso anche nei confronti delle altre con- ha prodotto un profondo rinnovamen- fessioni religiose cristiane non cattoliche come, to della Chiesa: sono sorti un po’ do- per esempio, la protestante e l’ortodossa. Sull’e- vunque movimenti biblici, liturgici ed sempio del suo predecessore, anch’egli invitò ecumenici; è stato avviato un fruttuo- molti in qualità di “uditori” al Concilio. so dialogo con le culture e con le altre In merito alla seconda priorità, proponeva chiese; è stato riaffermato fortemente ai padri conciliari l’ardua impresa delle riforme il diritto alla libertà religiosa; sono sta- nella Chiesa e una attenta revisione del codi- ti accolti dei laici per un nuovo e più ce di diritto canonico. Molto saggiamente, il partecipato ruolo attivo nella Chiesa; è papa comprese subito che, nel rispetto di tutti, stata favorita una maggiore partecipa- si procedesse lentamente nelle riforme, senza zione dei fedeli alla celebrazione della voler strafare e senza scadere nella tentazione liturgia delle Ore e dell’Eucaristia. In di non toccare nulla. definitiva, la grande Assise conciliare Intendeva rinnovare l’intera Curia vati- ha trasformato radicalmente la vita dei cana, riducendo la burocrazia e introducendo cattolici in tutto il mondo. rappresentanze laiche (maschili e femminili) e E tuttavia non sono mancate anche non italiane; confermare, attuare e am- (e non potevano mancare) accuse in- pliare le innovazioni iniziate dal predecessore. generose, delusioni cocenti e critiche In concreto, egli ha contribuito all’aggiorna- aspre e dure, tanto da far esprimere il mento dei principali istituti pontifici e anche papa, nell’omelia del 29 giugno 1972, alla costituzione di nuovi dicasteri e servizi tra in questi termini: “(Sembra che) da cui la “Justitia et Pax” e il Pontificio consiglio qualche parte sia entrato il fumo di sa- per i laici. tana nel tempio di Dio (…). Si credeva Quanto alla terza priorità, cioè all’ecumeni- che dopo il Concilio sarebbe venuta smo, il Concilio si è prodotto nello splendido una giornata di sole per la storia della decreto “Unitatis Redintegratio”, che riguarda Chiesa. E’ venuta invece una giornata l’unità delle confessioni cristiane. Segna un no- di nuvole, di tempesta, di buio, di ricer- tevole passo in avanti in quanto si riconoscono ca, di incertezza”. In una intervista del i “semina Verbi” (i semi di Verità) non soltanto 1977 al cardinale Joseph Ratzinger in in alcuni grandi personaggi della cultura classica merito al Concilio si espresse in questo antica, ma anche nelle religioni e nelle culture breve e saggio giudizio: “Il Concilio è non cristiane. Inoltre sono stati incoraggiati e stato un terremoto e al tempo stesso avviati dialoghi bilaterali con numerose confes- una crisi salutare”. sioni cristiane, tra queste la Comunione Angli- 14
EDUCARE “IL VIAGGIO” PER I BAMBINI Suor M. Antonia Casotto in uno spazio relativamente piccolo, che può essere rappresentato da un’au- tomobile, da un vagone di un treno, da una cabina di una nave, insieme ai pro- pri figli e per un tempo che a volte può essere anche prolungato, hanno la pos- sibilità di comunicare, di relazionarsi, di instaurare uno scambio reciproco di opinioni e di convinzioni. Lo stato d’animo positivo che anima genitori e figli che si trovano a viaggiare insieme, crea in entrambi la giusta predisposizione a conoscersi; predisposizione che, in altri momen- In prossimità delle vacanze, ti, presi dalla fretta e dall’apprensione, credo sia molto opportuno soffermar- potrebbe non essere garantita. Viag- ci a riflettere sull’importanza del viag- giare con i propri figli è quindi senza gio inteso come momento educativo. dubbio una delle esperienze genitoriali E’ necessario da parte di ogni genitore più gratificanti e questo perché offre rivedere il proprio concetto di educa- l’opportunità di far comprendere loro, zione, forse è opportuno “svecchiarlo” quei valori che vengono ritenuti indi- arricchendolo di esperienze nuove, da spensabili. rivalutare. Spesso inculcare determinate E’ importante capire il valore convinzioni e concetti valoriali ai pro- del viaggio: inteso come momento di pri figli rappresenta un’attività molto attesa, di eccitazione, di entusiasmo e difficile, che non solo non è utile per di impazienza di giungere nella meta la comprensione ma rischia addirittura prestabilita; rappresenta un momento di ottenere l’effetto contrario. I bam- altamente educativo, in grado di offrire bini, infatti, avvertendo come imposti al bambino una vasta gamma di valori determinati valori, tendono ad opporsi che in altre situazioni verrebbero sicu- a loro in maniera spontanea e naturale, ramente ignorati. rifiutandoli a prescindere. Viaggiare insieme ai propri fi- Durante un viaggio, risulta più gli offre aigenitori la possibilità di con- facile ai genitori comunicare ai propri solidare il loro rapporto e di rafforzare figli ciò che per loro è importante, non un legame, che già per natura è forte, solo con le parole, ma anche e soprat- ma che in un’esperienza del genere tutto con i gesti, la postura e gli atteg- può renderlo ancora più indissolubile. giamenti che si assumono in relazione Questo perché, i genitori, trovandosi 15
all’esperienza che in quel momento, momento che hanno deciso di offrire genitori e figli stanno vivendo. D’al- ai propri bambini, la cosa più preziosa tronde è risaputo che i genitori, attra- del mondo, il proprio tempo. verso il loro esempio sono in grado di Sbagliano, quei genitori che educare molto più che con le parole e decidono di viaggiare da soli, ritenendo le imposizioni. I bambini, infatti, sono che portare con sé i propri figli com- famosi per la loro capacità di assorbire porti tutta una serie di disagi che ri- e di emulare comportamenti che han- schierebbero di compromettere la buo- no precedentemente visto mettere in na riuscita dell’esperienza, comunicano atto. ai propri figli un messaggio negativo. Un altro fattore importantissi- I bambini potrebbero sentirsi rifiuta- mo che caratterizza la dimensione ge- ti e questo potrebbe compromettere nitoriale del viaggio è il tempo. la loro Molto autosti- spesso i ma. E’ genito- fonda- ri, mossi mentale soprat- condi- t u t t o videre d a g l i l’espe- impegni rienza quotidia- d e l ni, dalle viag- esigenze g i o lavorative, c o n tendono loro, a togliere anche del tempo per- ai propri c h é figli, riser- per i bambini, vedere i vando loro un arco di tempo spesso- genitori all’opera con dei compiti di marginale, all’interno della giornata, responsabilità e con degli imprevisti, è ritenendo che i pochi momenti che fondamentale per rafforzare la propria dedicano ai propri bambini siano suf- autonomia e la capacità di gestire in ficienti ad offrire loro concetti di vita maniera indipendente i propri compiti. importanti e fondamentali. Tra l’altro Un altro valore che può essere trasmes- in questi sprazzi di tempo in cui geni- so ai propri figli durante l’esperienza tori e figli si dedicano a rafforzare la del viaggio è quello della diversità. loro relazione, capita spesso che i ge- Ogni volta che si viaggia, si nitori siano più impegnati a voler in- incontrano inevitabilmente persone di segnare qualcosa ai loro figli, anziché altre città e di altri Stati. È inevitabile ad ascoltarli e a comunicare con loro. confrontarsi, durante un viaggio, con Viaggiare insieme ai propri figli, con- mentalità e culture diverse, ed è giusto cede ai genitori l’opportunità di far quindi, in queste occasioni, educare i comprendere loro l’importanza che un propri figli al rispetto della diversità. figlio ha nella vita di un genitore, dal È giusto che questi ultimi 16
mento può assumere una concezione di- versa durante il viag- gio. Può essere di- vertente, ad esempio, anche perdere un traghetto o un aereo che si stava aspettan- do durante uno sca- lo, per raggiungere la propria destinazio- ne. L’importante è vedere sempre il lato positivo della cosa e anziché arrabbiar- si, si può affrontare comprendano che altro non è sinoni- l’imprevisto con au- mo di inferiore o sbagliato e che anche dacia e spirito di intraprendenza, de- in ciò che è diverso da noi si nasconde cidendo magari di restare una notte in una ricchezza da assorbire. Durante un più e di visitare, una città che era fuori viaggio, quindi, i genitori hanno anche programma. Questo può aiutare i pro- l’occasione privilegiata di insegnare ai pri figli a sviluppare un’acuta capacità propri figli che la diversità non riguarda di risolvere i problemi, grazie alla quale soltanto le molteplici culture ed etnie, non si sentiranno avviliti in caso di dif- ma può riferirsi anche alle opinioni e ai ficoltà, ma riusciranno a risolvere con punti di vista. Imparare ad accettare e a il sorriso le situazioni problematiche. rispettare un punto di vista diverso dal L’esperienza del viaggio può porre an- proprio è fondamentale nel percorso che l’accento sull’importanza del con- educativo di un bambino e questo può tatto con la natura a discapito di un uso essere appreso, soprattutto durante eccessivo della tecnologia, che a volte, un viaggio. Uno dei modi migliori per può risultare anche alienante per i pro- prepararsi ad un viaggio con i propri pri figli. Vivere e giocare a contatto con figli è dedicare del tempo a riflettere su la natura significa per i bambini poter quelle che invece sono state le proprie usufruire di una molteplicità di stimoli, esperienze d’infanzia, indugiando su che se sviluppati in maniera adeguata, quelle riguardanti viaggi con i propri possono garantirgli un apprendimento genitori. Molto utile, per ampliare la significativo. Viaggiare ed entrare in conoscenza del mondo nei bambini, contatto con la natura, visitando riser- è leggere con loro le storie dei luoghi ve naturali per esempio o dilettandosi che si vogliono visitare durante il viag- in attività da campeggio, può essere gio. Quest’attività, oltre a rafforzare il molto positivo per il bambino, che legame tra genitori e figli, permetterà trovandosi in contesti rurali, si renderà ai bambini di farsi un’idea della vastità conto che il solo utilizzo della tecnolo- e della diversità dei territori presenti al gia non basta per vivere. mondo. Non c’è che dire: buon viaggio! Anche il concetto di diverti- 17
MARIA MIA MADRE Sr. Maria Sandra Scarafoni MARIA MIA MADRE, IO SUO Per capire meglio penso alla madre terrena di cui tutti abbiamo FIGLIO (Gv19,25-27) esperienza. La Pasqua che abbiamo cele- Avere una madre in casa per brato, ci interpella e ci spinge a pren- un figlio è sicurezza; è rifugio nelle dif- dere sul se- ficoltà; aiuto rio l’estrema nel bisogno; è consegna consiglio nel del Cristo dubbio. morente. La salvezza che Il figlio sa Gesù ci rega- che la ma- la con la sua dre è sempre Pasqua passa pronta a so- per le mani di stenerlo nei Maria. momenti di debolezza; a “Stavano capirlo anche presso la cro- quando non ce di Gesù parla; a scu- SUA madre, sarlo quando la sorella di sbaglia, a per- SUA madre, donarlo e a Maria madre dargli nuove di Clèopa opportunità; e Maria di ad incorag- Màgdala. giarlo nelle 26 Gesù allora, sue paure. vedendo la Mi sembra di madre e ac- sentirla bisbi- canto a lei il discepolo che egli amava, gliare: “Non avere paura, ci sono io disse alla madre: «Donna, ecco tuo vicino a te.” figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco TUA madre!». E da quell’ora il disce- Quella della madre è una pre- polo l’accolse con sé, nella sua casa.” senza spesso silenziosa, discreta, na- scosta, ma forte, significativa, insosti- Spesso mi domando: CHE tuibile. SIGNIFICA PRENDERE MARIA COME MADRE IN CASA MIA? Mia madre vede in me sem- pre qualcosa di buono, di bello, an- 18
che quando tutti vedono il negativo, il GLIERE MARIA IN CASA TUA brutto; mi apprezza e mi valorizza più come il bene più prezioso... di me stesso; vede una luce quando in- torno a me è tutto buio. Giovanni in quel pomeriggio prende il posto del Figlio e si scopre Permettetemi un ricordo per- figlio. Oggi Giovanni sei tu. sonale: le ultime parole di mia madre prima di tornare alla casa del Padre, Ma cosa significa essere figlio? premetto che avevo un fratello che era andato fuori dalle righe, ciò nonostan- Il figlio è uno che ASSOMIGLIA, che te così si è congedata da noi:” A tutti SI COMPORTA, che CONTINUA ho voluto bene e DI TUTTI SONO A COMPIERE le medesime azioni e CONTENTA”. scelte, è uno che PROLUNGA nella sua vita, la vita dei suoi genitori. Se tanto sa fare una buona madre terrena, immagina quale straor- “ECCO TUO FIGLIO”, dice dinaria fortuna avere Maria per madre Gesù, presentandoci a Maria come a e prenderla con te in casa tua! dirle: “Ecco colui o colei che prolun- gherà nella sua vita il tuo stile di vita; Fa’ entrare Maria nella tua ecco chi avrà una relazione di fede casa, falla entrare nella tua vita! con Dio come te; chi sarà accogliente e fedele come te; capace di cantare il Non è una madre qualunque, magnificat e di servire il Signore ed i è la MADRE; la Madre del Figlio di fratelli come te; ecco chi genera gioia, Dio che ti viene donata come atto su- speranza e comunione come te: Ecco premo d’AMORE. chi sarà madre come te. Gesù mi aveva dato proprio Proprio nel culmine del dolo- tutto: il perdono, la sua vita divina: lo re, Gesù invita Maria a passare ad un Spirito Santo, la sua vita fino all’ultima nuovo Amore. E’ la Pasqua di Maria. goccia di sangue… la lista dei suoi doni è infinita; gli restava ancora solo una Quando tutto muore, Gesù cosa: LA MADRE. pronuncia parole di vita: dice “MA- DRE”, dice “FIGLIO”. Affinché Maria potesse conti- nuare ad essere madre e affinché Gesù Sul Golgota avviene una cosa potesse continuare in te, in me ad esse- inaudita: non sono gli uomini a pregare re figlio, ce la dona. Dio, ma è Dio che prega l’uomo e dice: “Maria, abbi occhi di madre; Giovanni Giovanni è solo l’immagine di guarda con occhi di figlio”. ognuno di noi e ha fatto bene, ha com- piuto bene il suo ruolo di figlio: ora il Nel dolore di solito noi ci ag- TESTIMONE è passato nelle mie, tue grappiamo a Dio. mani. Gesù oggi, la dona a noi! Sul Calvario è Dio che si ag- Tu hai il compito di ACCO- grappa a noi, a quella parte sana e buo- 19
na, a quella parte affettuosa e forte, profondo, continuamente puoi tirare a quella porzione di fiducia, anzi alla fuori il meglio di te. Gesù, dicendo- cosa più forte che esiste sulla terra: IL ti “Ecco tua Madre” ti dice:” Lasciati RAPPORTO TRA MADRE E FI- formare da lei, dalla sua carità e dalla GLIO. sua passione, dalle sue parole e dai suoi silenzi. Lasciati formare ed educare da “E da quel momento il discepolo la prese con lei come un bambino che impara la sé nella sua casa” VITA con sua madre. Nella tua vita continua il suo ascolto, il suo conser- La traduzione corretta dice: vare nel cuore, la sua lode, il suo pren- “la prese tra le sue cose più care” come dersi cura, la sua fortezza e il suo stu- cosa propria, come parte della sua pore; prolunga la sua presenza tenera e identità, tra le cose che lo costruiscono forte; impara da lei come si serve Dio come persona; delle cose che ritiene con serenità e i fratelli con tenerezza.” più care perché in qualche modo dico- Quando Gesù dice “Ecco tua Madre” no qualcosa di lui, lo identificano. non la sta presentando, Gesù usa un vocabolo che nella sua radice contie- Tra quali beni Giovanni la prende? ne il verbo guardare. Allora “ECCO” cioè, guarda tua Madre, rivolgi gli oc- Certamente non tra quelli ma- chi, tieni fisso lo sguardo, contempla teriali, ma tra i beni che derivano dal- quella immagine per diventare come la fede in Gesù, insieme alla Parola, Lei. all’Eucarestia, allo Spirito Santo, alla Grazia. Maria va in casa del discepolo, “Ecco tua Madre”, è un invito pressante di BENE TRA I BENI. Gesù morente. Maria non cerca protezione e Per il fatto che Maria viene in ospitalità in casa dei discepoli, al con- casa mia, non significa che lei è con me trario, vi entra come MADRE! per facilitarmi la vita, il cammino, a ri- muovere gli ostacoli o peggio ancora E’ lei che viene a casa tua a far miracoli per me, la sua presenza come ricchezza, come identità: tu sei mi dà luce, forza e coraggio per affron- suo figlio, hai le sue stesse sembianze, tare la vita con tutte le sue difficoltà, il suo DNA, le sue caratteristiche. ma non mi fa sconti, come Lei non ha avuto sconti sul prezzo da pagare; Lei Prendila tra le cose più care, ci insegna come si sta sotto la croce: quelle che ti dicono chi sei; Lei è la tua “STABAT Mater dolorosa iuxta Cru- DEFINIZIONE; prendila tra le cose cem lacrimosa,dum pendebat Filius”. più tue, più intime. Sii, come Maria credente gio- ioso che dona a tutti il vino della gioia, Immagine: presente nell’oratorio come Marcucci sempre chiede alle sue della casa Madre ad Ascoli Piceno figlie di essere. Specchiandoti in lei, dal tuo 20
ESPERIENZE DALL’ITALIA IL VENERABILE MARCUCCI NEL MONDO Sr. Maria Paola Giobbi maggio, poi, la comunita’ parrocchia- le, guidata dal parroco don Liberato Laurenza, il 7 luglio prossimo accom- pagnera’ la statua del Venerabile nella casa madre delle Suore Concezioniste ad Ascoli Piceno, dove sara’ collocata, come nella sua sede naturale, negli am- bienti della scuola. L’artista, Aniello Gaudino, e’ stato scelto dietro indicazione di don Liberato Laurenza, che ha realizzato per la chiesa madre di Sparanise l’im- magine del santo vescovo protettore Vitaliano. Aniello, nato a Torre del Greco (NA), e’ un artista presepia- le conosciutoe apprezzato in Italia e all’estero doveesporta le sueoperedal fedele realismo, concepite in forme- plastiche vicinissime alla realtà, ispirate a conoscenze filosofiche e teologiche Gaudino Aniello, statua del venerabile in cartapesta, acquisite negli anni di studio. 2017. La statua del venerabile Mar- cucci, realizzata in cartapesta a dimen- Il terzo centenario della nascita e del sioni naturali e ispirata al ritratto “uffi- battesimo del venerabile Francesco ciale”, lo raffigura nell’atto di indicare Antonio Marcucci (1717-2017) e’ stato l’Immacolataa cui affidò la sua vita e la celebrato con entusiasmo e devozione sua opera. in tutti i luoghi dove e’ presente la con- “Gaudino - afferma il dot- gregazione delle suore Concezioniste: tor Christian Raimondo - è riuscito a Brasile, Filippine e Madagascar. restituirci l’immagine del Venerabile Fra le varie iniziative, in Italia nella sua gentilezza e mitezza d’animo, e’ stata realizzata una statua, che il 30 cogliendo in pieno tutta la benevolen- aprile scorso l’artista Aniello Gaudino za del padre educatore. Attentissimo ai ha consegnato alle suore della comu- dettagli, l’artista offre, anche agli osser- nita’ di Sparanise a Caserta. La presen- vatori meno avvezzi agli usi e costumi za del Fondatore ha aiutato i bambini del ‘700, una serie di particolari che della scuola dell’Infanzia e Primaria non lasciano spazio al caso.Dalla pet- ad onorare la Madonna nel mese di tinatura così costumata nel sec. XVIII, 21
segno di sobrietà ed eleganza del mon- Messa e benedizione della statua signore, alla morbidezza dei tratti nei del Ven. Marcucci. quali quasi si perde uno sguardo con- 9-11 luglio:ore 18, 00, S. Rosario e S. centrato e acuto, non vi è dettaglio che Messa. avvicini l’idea di rigidezza”. 12 luglio:Anniversario della morte La veste con dettagli di colore del venerabile Marcucci. ore 11,00, vescovile, e’ cerulea, colore proprio dei Solenne concelebrazione vescovi terziari francescani, quale era presieduta da Sua ecc.za Giovan- mons. Marcucci. Il colore “turchinel- ni D’Ercole durante la quale quattro lo” e’ anche legato a quello del manto sorelle Concezioniste ringrazieranno il mariano e per questo usato dal Fonda- Signore per 50 anni di vita consacra- tore per i suoi arredi. ta. L’opera del Gaudino e’ rea- Ore 18,30 S. Rosario e S. Messa. lizzata con cura con uno dei materiali Dalle ore 16,00 alle ore 20,20, la Chiesa più fragili e difficili da lavorare, quale la dell’Immacolata restera’ aperta per of- cartapesta e ci restitusce un uomo nella frire ai fedeli la possibilita’ di venerare sua naturalezza ed espressivita’. Essa le spoglie del Vescovo Marcucci. An- ha il merito di aver arricchito il cata- che il museo e la biblioteca a lui dedi- logo raffigurativo del Marcucci,con cato restera’ aperto nello stesso orario. un unicum tra tuttele rappresentazio- Tutti sono invitati. ni che lo riguardano: e’ infatti la prima scultura “intera”a lui dedicata, dopo la rappresentazione bronzea dell’artista ascolano Nazzareno Ferretti, a mezzo busto, inaurata in via Ceci ad Ascoli Pi- ceno il 12 luglio 2016. Un’altra statua a corpo intero e’ stata realizzata dal presepista Davide per la scuola “Francesco Antonio Marcucci” ad Ambaiboho nel Madagascar, com- missionata dai genitori medesimi.Il materiale usato e’ solido e durevole: ce- mento e terra cotta. La statua, alta cm. 97, raffigura il Fondatore nel gesto di indicare l’Immacolata con gli abiti cromati di colore ceruleo. E’ collocata su una mensola al centro del porticato della scuola il cui sfondo e’ impreziosi- to da un mosaico. Iniziative estive in onore del vene- rabile Francesco Antonio Marcuc- ci, nella Chiesa dell’Immacolata, via dei Soderini: 7 luglio: ore 18, 00, S. Rosario e S. Davide, Ambaiboho Madagascar, 2017 22
ESPERIENZE DALL’ITALIA GITA A SPARANISE Samantha Chiarini abbiamo avuto l’oc- casione di soggiorna- re presso la loro casa a Sparanise (CE), l’I- stituto P.G. Semeria, sfruttando i giorni del ponte della festività del primo maggio. All’arrivo presso la casa delle suore col- pisce la vastità del luogo che ospita in modo ben struttura- to la scuola dell’in- fanzia e primaria, la cappellina, il dormi- torio con il refettorio e relativa cucina, ol- tre a tanti altri spazi di raccoglimento. Il tutto nella cornice di un bellissimo giar- dino contornato di aiuole fiorite e rigo- gliosi alberi da frutta, zone gioco per bimbi e ampi spazi nel gra- zioso cortile che invi- ta a passeggiare, cor- rere… giocare, spazi che sono stati teatro, nei giorni della nostra permanenza, delle scorribande libere e sfrenate dei nostri fi- gli e che anche in noi Grazie all’invito delle suore conce- adulti ha risvegliato la parte più bambi- zioniste della nostra parrocchia, con na , permettendoci di godere a pieno di alcune famiglie della nostra comunità quest’oasi di pace. 23
Le caratteristiche del luogo hanno con- cappellina del loro Istituto lì a Sparani- ciliato in modo davvero ottimale con se, per coloro che si sono trovati lì ad la finalità principale del nostro viaggio, accoglierla è stato un momento molto che è stata quella di ritirarci per qual- emozionante. che giorno dalla frenesia del quoti- diano per ritagliarci un tempo ed uno Ciò che ha reso ancor più piacevole spazio per le nostre famiglie, in cui la la nostra permanenza è stata la calda coppia in particolare, invitata e guidata accoglienza e apertura delle diverse attraverso momenti dedicati alla Parola persone che abbiamo conosciuto e con e alla riflessione personale e condivisa, cui siamo stati in contatto, a partire in- potesse ripercorrere ed approfondire nanzitutto dalle suore dell’Istituto che alcuni aspetti della propria realtà di ci hanno ospitato, che ci hanno trattato vita cristiana nel cammino quotidiano da re, fino ai giovani e dinamici parroci insieme. della zona che ci hanno accompagnato e dato disponibilità per future espe- La possibilità poi di mettere a rienze di gemellaggio tra i giovani delle confronto con le altre coppie rispettive parrocchie. i pezzi della propria storia ha permesso di aprire una piccola L’opportunità di aver avuto questo finestra di noi stessi e attraverso tempo di condivisione tra noi famiglie, questa affacciarci sul mondo in cui abbiamo potuto confrontare degli altri e di ritrovarsi con loro pezzi delle nostre storie, vivere mo- nelle emozioni , nelle aspettati- menti di convivialità, di passeggiate, di ve, nelle difficoltà e nelle gioie. gioco, di risate… ci ha accresciuto la consapevolezza del fatto che la bellez- Ci siamo ricavati anche il tempo per za e la forza del cristiano sta nello sco- effettuare visite turistiche alle bellezze prire continuamente la gioia di incon- del territorio come la maestosa e im- trarsi con gli altri, attraverso le proprie mensa Reggia di Caserta ed il bellissi- diversità, per “camminare insieme”, mo e suggestivo eremo di San Salva- diretti verso lo stesso obiettivo che è tore, un antico monastero benedettino quello di lasciarsi guidare e stupire ogni che sembra sospeso nel vuoto perchè giorno dall’amore del Signore alla no- abbarbicato sul pizzo della montagna stra vita. e accessibile solo da un lato, che ci ha richiesto dal paesino di Rocchetta e Crore una piccola escursione in peren- ne salita nel rigoglioso e fresco sotto- bosco del monte Maggiore. Il nostro soggiorno, seppur di breve permanenza, è stato anche omaggiato dell’arrivo della statua in carta pesta del venerabile Antonio Marcucci che era stata precedentemente commissio- nata dai Padri per essere ospitata nella 24
ESPERIENZE DALL’ITALIA SEGNALAZIONE ATTO DI BONTÀ Maria Bucciaglia di essere guidato nella ricerca di punti fermi, valori e fiducia in se stesso. Grazie allo studio si acquisiscono com- petenze, ma soprattutto si viene a con- tatto con modelli di riferimento, figure emblematiche che diventano esempi di comportamento illuminati. La figura di Padre Giovanni Semeria, i principi che hanno illuminato ogni suo gesto, sono una fonte di ispirazione che non neces- sita di commenti, perchè, come inse- gna Seneca, la via dell’esempio è breve. Vediamo, così, crescere e maturare i giovani, sperando di seminare bene. A volte, poi, fra quei volti tutti ugual- mente cari, notiamo qualcuno che ci colpisce per una riflessione, una storia tra le righe, e scopriamo di avere alunni meritevoli checi rendono orgogliosi. È il caso di un'allieva dell'Istituto “Foscolo” della sede di Sparanise, che vorremmo segnalare per aver dimo- strato una straordinaria dedizione alla famiglia. A nostro avviso ha incarnato quel va- lore assoluto del Mos Maiorum dei Ro- mani, che è il rispetto per gli antenati e per gli anziani della famiglia, un valore, Chi opera nella scuola ha il grande pri- purtroppo, che oggi non sempre ritro- vilegio di contribuire alla formazione viamo nella nostra società. delle nuove generazioni, di accompa- Cosa rappresentano i nonni per la no- gnare un tratto del percorso di vita di stra famiglia? Essi sono la base solida ragazzi proiettati verso il futuro. affettiva, il punto di riferimento per Non è sempre facile relazionarsi, spes- saggezza ed esperienza, il rifugio neu- so si incontrano situazioni problema- trale dove non ci sono lotte tra gene- tiche dovute a disagi familiari, sociali, razioni. personali, ed allora diventano fonda- Non tutti, però, sia adulti che giovani, mentali il dialogo, l’ascolto, la consa- nel momento della malattia e del dolo- pevolezza che ogni allievo necessita re, sono in grado di affrontare il sacri- 25
ficio, né la rinuncia ai propri spazi di Sì, perchè io ho voluto stare sempre libertà e di divertimento... accanto a lui. Solo io gli davo da man- giare, boccone per boccone, ed adora- Abbiamo chiesto a Maria, diciasset- vo poterlo fare per lui. Gli racconta- tenne di Sparanise, di descrivere la sua vo storie, quelle che lui aveva sempre esperienza, e pensiamo sia significativo raccontato per me, gli facevo ascoltare porre alla vostra attenzione proprio le con lo stereo proprio quelle canzoni sue parole, scritte con commozione: che mi aveva dedicato da quando ero nata e che prima cantava solo per me... “ Il mio caro nonno Vitaliano non c’è I giorni passavano e, purtroppo, si av- più, il nonno che, con la sua magnifica vicinava la sua fine... allora cercavo di voce, mi dedicava, seduto sul balconci- essere ottimista, perchè la mia mamma, no di casa, sulla sedia di legno preferi- a sua volta debole per problemi di sa- ta, “O surdato ‘nnammurato” e “Marì lute, stava vedendo suo padre morire... Marì”. Nonno era allettato, e non riusciva più Ancora oggi dico che la mia famiglia a parlare, se non per dire “acqua”, e le è composta da quattro persone, che rare volte che apriva gli occhi era quan- vado “in camera di nonno”, perchè per do sentiva la mia voce. me il mondo si è fermato a quel 26 ot- Ho imparato a cambiare le fiale della tobre.... flebo e a regolare l’ossigeno, quando il Nonno era anziano, aveva seri proble- suo respiro diventò debole... mi di salute, ed io, che restavo spesso L’ho coccolato tanto, dentro di me da sola con lui, mi occupavo di sommi- sapevo che lo stavo perdendo, gli ho nistrargli le medicine e di fargli compa- anche medicato quelle orrende piaghe gnia. Si partiva alle 16:30 con le gocce, che comparvero come sofferenza ag- poi alle 17:30 con la pillola rosa per il giuntiva... cuore... e così via fino a quando non Forse è nata allora, mentre gli massag- andava a coricarsi... quando con dol- giavo con dolcezza le gambe gonfie e cezza mi diceva: tu sei il mio “basto- avrei voluto fare l’impossibile per trat- ne” della veccchiaia... come mi piaceva tenerlo in vita, lì con me, il desiderio di sentire quelle parole.... frequentare la facoltà di Scienze Infer- Era la mia quotidianità, io con lui stavo mieristiche. bene, parlavo, domandavo, mi piaceva Forse un giorno sarò infermiera che ascoltare le sue storie del passato, ric- ama i suoi pazienti, perché in ognuno che di particolari affascinanti e strani, di loro vedrò il mio caro nonno. Vici- mi faceva conoscere una vita diversa no per sempre!”. da quella di oggi, semplice e difficile. Questa è Maria Bucciaglia, nata a San- Poi tutto cambiò... proprio nel giorno ta Maria Capua Vetere il 15-11-2000, del mio onomastico ebbe una brutta frequentante la classe 4A Turismo ischemia... cadde... ed incominciò la dell’I.S.I.S.S. “Ugo Foscolo”, sede sua agonia. Sparanise. Durante quel mese e mezzo di soffe- renza, si erano praticamente invertiti i ruoli; lui era diventato il mio bambino, o, come amavo definirlo, il mio “non- nino bambino”. 26
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