"Nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l'impegno con gli altri" - Papa Francesco - Suore Pie Operaie dell'Immacolata ...

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"Nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l'impegno con gli altri" - Papa Francesco - Suore Pie Operaie dell'Immacolata ...
Suore Pie Operaie
Dell’Immacolata Concezione   MAGGIO/GIUGNO 2018

                    “Nel cuore stesso del Vangelo
                     vi sono la vita comunitaria e
                        l’impegno con gli altri”.
                            Papa Francesco
"Nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l'impegno con gli altri" - Papa Francesco - Suore Pie Operaie dell'Immacolata ...
LUCI DI MARIA
Anno XLVIII – n. 3 – Maggio/Giugno 2018 - BIMESTRALE
    Redazione: Via Cosimo Tornabuoni, 2 - 00166 Roma
              Tel. 06.6240710 - Fax 06.6245112
                       C/C n. 71017008
 In copierttina: La visita della Madre generale al Madagascar.

                   Gruppo redazionale
                  Suor M. Antonia Casotto
                 Suor M. Giuseppina Coccia
                  Suor M. Vanessa Hilario
                   Suor M. Tania Galiano
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INDICE
Redazione.....................................................................pag. 4
Parola del Papa
  La Madre della Speranza.................................................» 5
Lettera della Madre Generale................................... » 7
Il Venerabile Francesco Antonio Marcucci
    La biografia del Venerabile Francesco
    Antonio Marcucci dai suoi scritti...................................» 9
Papa Paolo IV........................................................             » 12
Educare
  Il viaggio per i bambini.....................................                    » 15
  Maria mia madre...............................................................» 18
Esperienze dall’Italia
  Il Venerabile Marcucci nel mondo ...............................» 21
  Gita a Sparanise ...............................................................» 23
  Segnalazione atto di bontà .............................................» 25
  Presentazione: “Corrispondenze con persone varie”.» 27
Esperienze dal Brasile
  Ogni comunità una nuova Vocazione...........................» 28
Esperienze dalle Filippine
  K-Moving up G10 completion......................................» 30
Esperienze dal Madagascar
  Missione in Madagascar..................................................» 33
    La visita di Mons. Giovanni D’Ercole alla
    Missione dele Suore nel Madagascar.............................» 36
Bontà a Tavola
    Insalata di pollo................................................................» 39
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REDAZIONE
Carissimi,

è da poco terminato il mese di maggio, abbiamo pregato e cercato di imitare
Maria, la mamma di Gesù e nostra; ora con il mese di giugno la nostra attenzione
si ferma alla grande Solennità del Corpus Domini, ricorrenza che nel tempo si è
arricchita di manifestazioni ricche di fede e di tradizioni: adorazioni, processioni
e infiorate. E’ bello vedere Gesù Eucarestia che passa sulle nostre strade, tra le
nostre abitazioni, queste occasioni volute dalla Chiesa, ci aiutino a ravvivare il
grande Mistero della nostra fede: la presenza reale di Gesù nel Pane e nel Vino
consacrati.

Nel mese di giugno terminano anche le scuole, inizia il caldo dell’estate e tutto
questo ci trasmette un grande desiderio di vacanza. Ci auguriamo che il nostro
giornalino “Luci di Maria” nella sua nuova veste on- line possa seguirvi meglio
nei vostri spostamenti e vi accompagni nei vostri itinerari estivi, con i suoi arti-
coli che vi faranno sicuramente riflettere.

Colgo l’occasione di augurare a ciascun di voi un periodo di meritato riposo, per
il corpo, per la mente, senza mandare in vacanza anche lo spirito! Possa essere un
tempo propizio per intensificare con momenti di silenzio e di riflessione la nostra
vicinanza con Dio, magari ammirando il creato o dedicando più tempo al gioco
con i propri figli o nipoti. Certi che Dio è ovunque auguro a tutti di incontrarlo!

                                                  Buone vacanze e un caro saluto.

                                                         Suor M. Antonia Casotto

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PAROLA DEL PAPA

LA MADRE DELLA SPERANZA
                                                  Udienza Generale di Papa Francesco del 10. 5. 2017
           Nel nostro itinerario di ca-           intorno, ma che medita ogni parola e
techesi sulla speranza cristiana, oggi            ogni avvenimento nel suo cuore.
guardiamo a Maria, Madre della spe-
ranza. Maria ha attraversato più di una                    In questa disposizione c’è un
notte nel suo cammino di madre. Fin               ritaglio bellissimo della psicologia di
dal primo apparire nella storia dei Van-          Maria: non è una donna che si deprime
geli, la sua figura si staglia come se fos-       davanti alle incertezze della vita, spe-
se il personaggio di un dramma. Non               cialmente quando nulla sembra andare
era semplice rispondere con un “sì”               per il verso giusto. Non è nemmeno
all’invito dell’angelo: eppure lei, don-          una donna che protesta con violenza,
na ancora
nel fiore
della gio-
vinezza,
risponde
con co-
raggio,
nonostan-
te nulla
sapesse
del      de-
stino che
l’attende-
va. Maria
in quell’i-
stante ci
appare
come una
delle tante
madri del nostro mondo, coraggiose
fino all’estremo quando si tratta di ac-          che inveisce contro il destino della vita
cogliere nel proprio grembo la storia di          che ci rivela spesso un volto ostile. È
un nuovo uomo che nasce.                          invece una donna che ascolta: non di-
                                                  menticatevi che c’è sempre un grande
         Quel “sì” è il primo passo di            rapporto tra la speranza e l’ascolto, e
una lunga lista di obbedienze – lunga             Maria è una donna che ascolta. Maria
lista di obbedienze! – che accompa-               accoglie l’esistenza così come essa si
gneranno il suo itinerario di madre.              consegna a noi, con i suoi giorni felici,
Così Maria appare nei vangeli come                ma anche con le sue tragedie che mai
una donna silenziosa, che spesso non              vorremmo avere incrociato. Fino alla
comprende tutto quello che le accade              notte suprema di Maria, quando il suo

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Figlio è inchiodato al legno della croce.        go di foschia e di nebbie. Nemmeno lei
                                                 conosce il destino di risurrezione che
          Fino a quel giorno, Maria era          suo Figlio stava in quell’istante apren-
quasi sparita dalla trama dei Vangeli: gli       do per tutti noi uomini: è lì per fedeltà
scrittori sacri lasciano intendere que-          al piano di Dio di cui si è proclamata
sto lento eclissarsi della sua presenza,         serva nel primo giorno della sua voca-
il suo rimanere muta davanti al miste-           zione, ma anche a causa del suo istinto
ro di un Figlio che obbedisce al Padre.          di madre che semplicemente soffre,
Però Maria riappare proprio nel mo-              ogni volta che c’è un figlio che attra-
mento cruciale: quando buona parte               versa una passione. Le sofferenze delle
degli amici si sono dileguati a motivo           madri: tutti noi abbiamo conosciuto
della paura. Le madri non tradiscono,            donne forti, che hanno affrontato tan-
e in quell’istante, ai piedi della croce,        te sofferenze dei figli!
nessuno di noi può dire quale sia stata
la passione più crudele: se quella di un                  La ritroveremo nel primo
uomo innocente che muore sul patibo-             giorno della Chiesa, lei, Madre di spe-
lo della croce, o l’agonia di una madre          ranza, in mezzo a quella comunità di
che accompagna gli ultimi istanti della          discepoli così fragili: uno aveva rinne-
vita di suo figlio. I vangeli sono laconi-       gato, molti erano fuggiti, tutti avevano
ci, ed estremamente discreti. Registra-          avuto paura (cfr At 1,14). Ma lei sem-
no con un semplice verbo la presenza             plicemente stava lì, nel più normale dei
della Madre: lei “stava” (Gv 19,25), Lei         modi, come se fosse una cosa del tutto
stava. Nulla dicono della sua reazione:          naturale: nella prima Chiesa avvolta
se piangesse, se non piangesse… nulla;           dalla luce della Risurrezione, ma anche
nemmeno una pennellata per descri-               dai tremori dei primi passi che doveva
vere il suo dolore: su questi dettagli           compiere nel mondo.
si sarebbe poi avventata l’immagina-
zione di poeti e di pittori regalandoci                    Per questo tutti noi la amia-
immagini che sono entrate nella storia           mo come Madre. Non siamo orfani:
dell’arte e della letteratura. Ma i vange-       abbiamo una Madre in cielo, che è la
li soltanto dicono: lei “stava”. Stava lì,       Santa Madre di Dio. Perché ci insegna
nel più brutto momento, nel momen-               la virtù dell’attesa, anche quando tutto
to più crudele, e soffriva con il figlio.        appare privo di senso: lei sempre fidu-
“Stava”.                                         ciosa nel mistero di Dio, anche quando
                                                 Lui sembra eclissarsi per colpa del male
         Maria “stava”, semplicemente            del mondo. Nei momenti di difficoltà,
era lì. Eccola nuovamente, la giovane            Maria, la Madre che Gesù ha regalato a
donna di Nazareth, ormai ingrigita nei           tutti noi, possa sempre sostenere i no-
capelli per il passare degli anni, ancora        stri passi, possa sempre dire al nostro
alle prese con un Dio che deve esse-             cuore: “Alzati! Guarda avanti, guarda
re solo abbracciato, e con una vita che          l’orizzonte”, perché Lei è Madre di
è giunta alla soglia del buio più fitto.         speranza.
Maria “stava” nel buio più fitto, ma
“stava”. Non se ne è andata. Maria è lì,
fedelmente presente, ogni volta che c’è
da tenere una candela accesa in un luo-

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LETTERA DELLA
MADRE GENERALE
Carissime lettrici e lettori,
abbiamo appena concluso il mese di maggio dedicato a
Maria, prima discepola di Gesù e nostra madre. La Chie-
sa ha scelto questo mese per onorarla particolarmente
perché in questo periodo celebriamo le feste dell’Ascen-
sione e della Pentecoste che mettono in luce la sua pre-
senza materna sulla chiesa nascente. Ella si è presa cura
dei primi discepoli, dopo l’Ascensione di Gesù al cielo radunandoli nel cenacolo e
aspettando con loro la discesa dello Spirito Santo che li ha resi capaci di testimo-
niare il Vangelo in tutto il mondo. Per questo motivo Papa Francesco quest’anno
ha istituitola festa di Maria Madre della Chiesa ogni lunedì dopo la Pentecoste.

                                Dino Ferrari, La discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli apostoli,
                                                             parlatorio di Casa Madre, Ascoli Piceno.

La Chiesa celebra, dopo la festa della Pentecoste, quella del SS.mo Sacramento,
comunemente detta del Corpus Domini. Entrambe mettono in luce l’amore di
Gesù Salvatore che sceglie di rimanere con noi fino alla fine dei tempi con la
presenza dello Spirito Santo e dell’Eucarestia.

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Il venerabile Francesco Antonio Marcucci nella Meditazione sopra il SS.mo Sa-
cramento Eucaristicodel 1749, scrive:
“Gesù nel SS.mo Sacramento ci ha dato e ci dà la più grande prova del suo
infinito Amore, facendosi nostro fedele Compagno, delicatissimo e preziosis-
simo Cibo, sostegno della vita, forza contro le tentazioni, conforto nei travagli,
soccorso nei bisogni, scudo contro le tentazioni, rimedio nelle cadute. Il SS.mo
Sacramento è il vero Paradiso delle anime in questo mondo.
Infatti, quale beatitudine maggiore abbiamo di quella di ricevere l’Eucarestia? Gli
Angeli ne hanno una santa invidia. Infatti, a loro è permesso corteggiare e godere
da vicino il Re del Cielo, ma non è loro permesso come a noi di averlo per cibo.
Il divino Sacramento si chiama Pane Celeste e Pane degli Angeli, appunto perché
è un Pane disceso dal Cielo, adorato e corteggiato dagli Angeli; ma non perché
se ne nutrano. Questa singolarissima grazia è concessa solo a noi che siamo nel
mondo”.
In questo periodo si apre per molti il desiderato tempo delle vacanze e del riposo.
Auguro di viverlo serenamente valorizzando la presenza dello Spirito Santo in
noi e attorno a noi e nutrendoci con fede di Gesù Eucarestia, nostro compagno
e gioia.

                  Ostensorio disegnato dal Venerabile sull’opuscolo originale, sorretto dalla testa di
                 un angelo,Meditazione sopra il Santissimo Sacramento Eucaristico,Ascoli Piceno,
                                                                                     6 marzo 1749.

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LA BIOGRAFIA DEL VENERABILE
FRANCESCO ANTONIO
MARCUCCI DAI SUOI SCRITTI
                                                                    Suor M. Paola Giobbi
                                                   Omnia marcucciana,Scritti sulla predi-
                                                   cazione e le missioni popolari (1737-
                                                   1752), a cura di Vincenzo La
                                                   Mendola - Maria Paola Giobbi,
                                                   Roma 2014, pp. 47-86.
                                                         L’operetta è dedicata al ve-
                                                   scovo di Ascoli, mons. Toma-
                                                   so Marana, religioso Olivetano
                                                   (1728-1755) a cui chiede il per-
                                                   messo di predicare in così giova-
                                                   ne età la missione al popolo ad
                                                   Appignano (AP), sotto forma di
                                                   esercizi spirituali. Il vescovo con-
                                                   cede il permesso e la predicazio-
                                                   ne si svolgerà l’anno seguente nel
                                                   periodo di Carnevale, 25 gennaio
                                                   - 2 febbraio.
                                                         Nella prefazione, indiriz-
                                                   zata al devoto lettore, il Marcucci
                                                   immagina la sorpresa, come di
                                                   un frutto inatteso, fuori stagio-
                                                   ne, che il suo testo procurerà.
                                                   Ricorre all’esempio di San Paolo
                  Frontespizio dell’opera.         che appena convertito comincia
                                                 a predicare suscitando meraviglia
         Nel numero precedente                   e sospetto in chi lo conosceva. Lo
abbiamo preso in esame l’operet-                 stesso sentimento può causare la
ta Agli amanti di Maria, scritta dal             sua predicazione e il suo scritto, lui
Nostro nel 1737, all’età di venti                che da poco ha lasciato gli inganni
anni. Questa volta riflettiamo su                del demonio, nei quali confessa di
Il Carnovale santificato principalmente          essere caduto, per dedicare tutta la
colla pratica dei santi esercizi spirituali,     sua vita a Dio.
scritto ad Ascoli l’8 dicembre del-
lo stesso anno 1737.Questo testo è            Sembrerà stranissimo - scrive
stato pubblicato nella collana Opera -che io mi sia accinto ad un’Impresa così

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alta, e così eccedente, le mie deboli forze,   santificato sia per chiunque vorrà
tanto più che lui è stato il primo             fare in privato gli esercizi spirituali.
a profanare i giorni del carnevale             Essi durano una settimana e preve-
con la sua condotta libertina. Come            dono, oltre la predicazione, la recita
procurar di liberar Anime Cristiane dal-       ad alta voce del santo Rosario e l’as-
la schiavitù diabolica, chi impiegò in ogni    segnazione del santo protettore ad
momento della Vita passata, e Potenze          ogni persona di qualunque stato.
dell’Anima, e Sentimenti del Corpo in
gravissime offese di DIO? Due motivi                   Per ogni giorno sono pre-
lo spingono a scrivere il Carnevale            viste preghiere vocali come l’atto
santificato, dopo aver chiesto umil-           di fede, speranza, carità e dolore e
mente perdono a Dio infinitamente              quelle di seguito riportate.
buono, che con un Miracolo si è degnato
dargli tempo di Penitenza, col fermo e sta-      Gesù mio, Dio mio, ti ringrazio con tutto
bile Proposito di mai più commetterli.          il cuore, che mi hai creato, mi hai redento, sei
                                                rimasto sotto le specie del Pane e del Vino
          Il primo e principale moti-             e mi hai conservato in vita sino a quest’ora.
vo è stata un’Ispirazione straordinaria di         Ti ringrazio di tutti gli altri benefici che
DIO, il quale lo ha scelto perché si             mi hai fatto, mi fai, e mi farai come spero; ti
risolva ad amarlo e procuri che altri fac-       dono in ringraziamento il Cuore santissimo
ciano lo stesso per contracambiarele tante            della vostra cara Madre Maria
industrie da me prima usate per tirarli                    (Atto di ringraziamento).
all’inferno.
                                           Gesù mio, Dio mio, ti offro per sempre,
          Il secondo motivo è sta- per le mani della tua Santissima Madre
to legger in vari Libri Sacri, quanto     Maria, l’Anima, il Corpo e tutto quello
sia stato a DIO gradito in tali Giorni    che ho. Ti offro tutti i miei Pensieri, pro-
profani l’impiegarsi in opere buone, come mettendo di mai acconsentire ad alcun pen-
fiori fuori tempo. Per questi motivi il siero cattivo, le Parole ele Opere che farò
Marcucci raccoglie dalle operedi in questo Giorno e in tutto il resto della mia
San Francesco di Sales, dal Trat-                  Vita (Atto di offerta).
tato dell’Orazione di San Pietro
D’Alcantara, dalle Verità eterne del Gesù mio, Dio mio, io grandissimo pecca-
P. Carlo Gregorio Rosignoli, dagli tore non sono degno delle tue Grazie, non
Esercizi Spirituali di Lodovico An- sono degno di riceverti dentro di me, non sono
tonio Muratori, e da altri Sagri Libri degno di essere tuo Sposo. Tu solo Gesù
le riflessioni che presenta ed espone caro mi puoi fare Santo, perché io non sono
con semplice stile perchè servono a ri-       capace ad altro, che a fare peccati
scuoter gli Animi addormentati nel Sonno               (Atto di umiltà).
del peccato. Aggiunge poi un Discor-
so sopra la Santissima Vergine per           Gesù mio, Dio mio, ti domando in
ogni giorno.                               Nome della tua Santissima Madre
                                           Maria, il perdono dei miei Peccati, la
          Infine informa che il libro      buona e santa Vita, una buona e santa
è utile sia per predicare il carnevale Confessione e Comunione, la buona e santa

                                           10
Morte. Ti domando la salute di Anima              cutori, per riempire il loro cuore di
e di Corpo di tutti i miei Parenti, Bene-         gioia e affidarli alla tenera e premu-
fattori, Amici e Nemici, e particolarmente        ra intercessione di Maria.
 di quelli, che si sono raccomandati alle mie
  orazioni (Atto di domanda o petizione).
  Gesù mio, Dio mio, io mi rassegno con
tutto il Cuore nella tua santissima Volontà:
  accetto volentieri da Dio ogni cosa, o mi
 piaccia o mi dispiaccia; e accetto la Morte
  in sconto dei miei peccati, sperando solo di
     spirare nelle tue santissime Braccia
            (Atto di rassegnazione).
 Vergine Santissima, ti amo con tutto il
 cuore: aiutami in Vita e in Morte e ot-
tienimi le Grazie del tuo e mio caro Gesù
 (Preghiera alla SS.ma V. MA-
                 RIA).
  Angelo mio Custode, San Giuseppe
nostro Protettore, Sant’Emidio, San-
 to N.N., e voi Santi tutti del cielo, vi
 prego, che mi vogliate ottenere la protezione
   della Beatissima Vergine Mariain
         Vita e in Morte. Amen
          (Preghiera ai Santi).
        Il testo contiene la confes-
sione sincera dello sbandamento
avuto del Marcucci nel periodo
dell’adolescenza, dopo la morte
della mamma e la sua determinazio-
ne industriosa a prevenire il perico-
lo nel quale egli era caduto con la
predicazione.                                            Pagina interna. Si nota la grafia minuta,
                                                       armonica, ben leggibile e distribuita a piena
        Il Vescovo ascolano ci offre                      pagina; i paragrafi, sono evidenziati con
una testimonianza di fede generosa                    capolettera di dimensioni maggiori rispetto al
nel donare a tutti il Vangelo, come                                                            testo.
il bene più prezioso; si avvicina e
raggiunge anche i più poveri e chi
abita nelle zone periferiche, adat-
tando, con creatività, il contenuto
della fede alla capacità degli interlo-

                                                 11
PAPA PAOLO VI
                                                                Padre Ubaldo Terrinoni
           Profilo biografico                pur con poche speranze che avrebbe
                                             potuto reggere al peso degli impegni
       Giovanni Battista Montini è nato      accademici, fu mandato a Roma nel
a Concesio (Brescia) il 26 settembre         seminario lombardo a proseguire gli
1897 (lo stesso giorno in cui moriva         studi.
santa Teresina del Bambin Gesù) da                  Il giovane sacerdote ne era con-
Giorgio e Giuditta Alghisi. Insieme          sapevole del suo stato di salute e si
ai due fratelli Ludovico e Francesco,        mostrava anche molto preoccupato.
aveva ricevuto in casa una educazio-         Scrivendo a un sacerdote suo amico e
ne improntata a “una soave severità”.        confidente, monsignor Angelo Zam-
Scriverà più tardi il futuro papa: “All’a-   marchi, direttore dell’editrice “La Scuo-
more di mio padre e di mia madre, alla       la” di Brescia, si esprimeva così: “Sono
loro unione devo l’amore di Dio che          in grado di dare le dimissioni da uomo:
colmava i loro cuori e li                                       sono stato nuovamen-
aveva uniti nella giovi-                                        te ammalato, ciò che
nezza”.                                                         mi lascia molto pro-
         Di costituzione fi-                                    strato e nell’unica pos-
sica molto gracile e pro-                                       sibilità di pensare che
prio a causa della sua                                          sono perfettamente
salute cagionevole, ave-                                        impedito, senza avere
va dovuto frequentare il                                        il permesso né la lena
collegio Cesare Arici di                                        per occuparmi anche
Brescia come studente                                           leggermente…”.
esterno. Soffriva di pre-                                              Il futuro papa ha
occupanti disturbi cardia-                                      beneficiato a lungo di
ci; infatti, da adolescente,                                    una formazione uma-
durante una passeggiata                                         no-spirituale robusta
in bicicletta in montagna                                       e profonda per la fre-
si ripeté una forte crisi                                       quentazione dell’Ora-
cardiaca, tanto che i ge-                                       torio di Santa Maria
nitori ne furono molto                                          della Pace a Brescia
preoccupati.                                 con padre Caserana e padre Giulio Be-
      La malferma salute lo costringeva      vilacqua. L’attenzione costante alla for-
a condurre una vita quotidiana ritirata,     mazione culturale (letture di Newman,
come in una clausura, per sagge pre-         Semeria, Benedetto Croce, Sertillan-
cauzioni. A 18 anni entrò in seminario       ges, Bossuet, Maritain…) ha permesso
a Brescia ma, a motivo della fragilità fi-   di accentuare notevolmente una più
sica, il vescovo gli permise di tornare a    intensa vita spirituale. Per cui, poi, da
casa dopo le lezioni al fine di beneficia-   vescovo e da papa, è stato un pastore
re delle cure materne. Arrivò all’ordi-      intensamente attivo e altamente con-
nazione sacerdotale, il 29 maggio 1920,      templativo.
con una salute talmente minata che il                Coltivava fedelmente la vita in-
vescovo ordinante (monsignor Gia-            teriore con l’assiduità alla meditazione
cinto Gaggia) in quel giorno disse: “Lo      della Parola di Dio e alla preghiera: “E’
ordiniamo per il Paradiso…!”. E sia          così necessaria come è necessario il re-

                                         12
spiro per la vita fisica dell’uomo – pre-      poi, della FUCI, con intenso impegno
cisa il futuro papa -; principio divino,       di direzione spirituale; e infine sostitu-
che fa del figlio della terra un figlio del    to della Segreteria di Stato, iniziando a
cielo (…). E’ un bisogno primo, biso-          lavorare strettamente al fianco del car-
gno esistenziale, bisogno che non può          dinale Eugenio Pacelli; poi arcivescovo
essere soddisfatto con illusioni o con         di Milano, cardinale e papa.
surrogati (…). La vita intima di racco-
glimento, di silenzio, di meditazione,            Il papa del Concilio Vaticano II
di assorbimento della Parola di Dio, di
esercizio spirituale…”.                                  La grande Assise della Chiesa
          Era certamente una persona-          cattolica è stata l’orizzonte e il costan-
lità molto riservata, misurata, discreta,      te punto di riferimento del pontificato
ma era, nel contempo, anche profon-            di papa Montini. La parola-chiave del
damente umana, cordiale, affettuosa,           Concilio è stata aggiornamento, come
aperta all’amicizia e alla gioia. “La mia      precisa lui stesso il 22 giugno 1963, il
prima impressione di Montini – preci-          giorno della sua elezione: “La parola
sa il suo amico fraterno Jean Guitton          resa ormai famosa, del nostro venerato
– contiene qualcosa di immediato e di          predecessore Giovanni XXIII, la paro-
decisivo. Mi sembra che emani qualco-          la aggiornamento sarà da noi sempre
sa di aperto, di diretto, di spontaneo         tenuta presente come indirizzo pro-
senza unzione clericale, senza nulla di        grammatico”. Il Concilio voluto for-
ecclesiastico, di prudente; un uomo            temente da Giovanni XXIII, fu aperto
vivo e un uomo fresco (…), sa capi-            l’11 ottobre 1962 e fu concluso tre anni
re l’interlocutore di istinto, rivelando       dopo da Paolo VI, l’8 dicembre 1965.
grande capacità di intuizione”.                         Alle prese con una società che
       Il padre Leonardo Sapienza, reg-        andava secolarizzandosi; di fronte a un
gente della Casa Pontificia e profon-          progressivo distanziarsi tra Chiesa e
do conoscitore di Montini, aggiunge:           mondo, il papa individuò nel dialogo
“Non uomo freddo e distaccato. Chi             lo strumento prezioso per una possibi-
l’ha conosciuto nel privato può testi-         le collaborazione in vista del bene co-
moniare della sua affabilità e della sua       mune e al servizio dell’uomo. Pertanto,
delicatezza d’animo”. Beneficiava di           precisa il papa: “Il Concilio non può
una straordinaria finezza umana e di           essere un match, ci si sbaglia nell’ap-
spirito. Racconta il giornalista Mim-          plicargli la nozione di conflitto propria
mo Muolo che il papa mandò una rosa            dello studio della società umana. Que-
rossa alla moglie del dottor Renato            sti sono schemi giornalistici e politici.
Buzzonetti, che nel 1967 aveva guidato         Non riguardano il Concilio, che è un
l’intervento chirurgico al papa, e l’ave-      mistero spirituale, una via, una voce
va motivata con delicate e simpatiche          dello Spirito Santo”.
parole: “Questo dono è per sua moglie,                In realtà è stata necessaria la ma-
alla quale l’abbiamo sottratto per tanto       estria del papa per mantenere l’intesa
tempo”.                                        e la collaborazione nei padri conciliari:
          L’iter lungo, lineare e, a tratti,   tra i tradizionalisti che paventavano le
sofferto del suo servizio alla Chiesa          aperture eccessive e gli innovatori che
comincia come addetto alla Nunzia-             accusavano la Chiesa di immobilismo.
tura di Polonia (l’unica sua esperienza        Con ammirabile capacità di media-
di diplomazia esterna), poi minutante          zione, riuscì a garantire la fedeltà alle
alla Segreteria di Stato, assistente gene-     verità di fede e, nello stesso tempo,
rale del Circolo studentesco romano e,         assecondò l’aggiornamento della Chiesa. Egli

                                           13
guidò personalmente varie sessioni e raggiunse         cana (1966), la Federazione Luterana Mondiale
diversi obiettivi eccezionali.                         (1067), la Chiesa Ortodossa (1980).
       Il papa propose ai padri conciliari quattro              Infine, in merito alla quarta priorità, il
priorità: esperire una migliore comprensione           papa affrontava con il Concilio l’urgente impe-
ed espressione della Chiesa cattolica; procedere       gno del dialogo con la cultura contemporanea.
ad alcune riforme della Chiesa; tendere alla ri-       Il mondo con le sue profonde e rapide trasfor-
composizione dell’unità dei cristiani e avviare il     mazioni, con le sue ardite imprese, con le sue
dialogo con il mondo contemporaneo.                    speranze e i suoi fallimenti rivolge alla Chiesa
        Circa la prima priorità, suggeriva di pro-     un appello e chiede un valido aiuto per rispon-
porre in termini accessibili a tutti la realtà della   dere alle esigenze e alle aspirazioni dell’uomo.
Chiesa, come sacramento del Cristo, come suo           La Costituzione conciliare “Gaudium et
corpo mistico e popolo di Dio. Inoltre si deve         Spes” esprime la concreta risposta del-
tener presente che, fin dalla ripresa del Concilio     la Chiesa ai gravi problemi dell’uomo
dopo l’elezione di papa Montini, è stato molto         di oggi, attingendo luce e verità dal
a cuore a lui che il linguaggio, nella concreta ce-    Vangelo.
lebrazione conciliare, fosse chiaro, amichevole                    La celebrazione del Concilio
e rispettoso anche nei confronti delle altre con-      ha prodotto un profondo rinnovamen-
fessioni religiose cristiane non cattoliche come,      to della Chiesa: sono sorti un po’ do-
per esempio, la protestante e l’ortodossa. Sull’e-     vunque movimenti biblici, liturgici ed
sempio del suo predecessore, anch’egli invitò          ecumenici; è stato avviato un fruttuo-
molti in qualità di “uditori” al Concilio.             so dialogo con le culture e con le altre
      In merito alla seconda priorità, proponeva       chiese; è stato riaffermato fortemente
ai padri conciliari l’ardua impresa delle riforme      il diritto alla libertà religiosa; sono sta-
nella Chiesa e una attenta revisione del codi-         ti accolti dei laici per un nuovo e più
ce di diritto canonico. Molto saggiamente, il          partecipato ruolo attivo nella Chiesa; è
papa comprese subito che, nel rispetto di tutti,       stata favorita una maggiore partecipa-
si procedesse lentamente nelle riforme, senza          zione dei fedeli alla celebrazione della
voler strafare e senza scadere nella tentazione        liturgia delle Ore e dell’Eucaristia. In
di non toccare nulla.                                  definitiva, la grande Assise conciliare
          Intendeva rinnovare l’intera Curia vati-     ha trasformato radicalmente la vita dei
cana, riducendo la burocrazia e introducendo           cattolici in tutto il mondo.
rappresentanze laiche (maschili e femminili) e                    E tuttavia non sono mancate
anche non italiane; confermare, attuare e am-          (e non potevano mancare) accuse in-
pliare le innovazioni iniziate dal predecessore.       generose, delusioni cocenti e critiche
In concreto, egli ha contribuito all’aggiorna-         aspre e dure, tanto da far esprimere il
mento dei principali istituti pontifici e anche        papa, nell’omelia del 29 giugno 1972,
alla costituzione di nuovi dicasteri e servizi tra     in questi termini: “(Sembra che) da
cui la “Justitia et Pax” e il Pontificio consiglio     qualche parte sia entrato il fumo di sa-
per i laici.                                           tana nel tempio di Dio (…). Si credeva
     Quanto alla terza priorità, cioè all’ecumeni-     che dopo il Concilio sarebbe venuta
smo, il Concilio si è prodotto nello splendido         una giornata di sole per la storia della
decreto “Unitatis Redintegratio”, che riguarda         Chiesa. E’ venuta invece una giornata
l’unità delle confessioni cristiane. Segna un no-      di nuvole, di tempesta, di buio, di ricer-
tevole passo in avanti in quanto si riconoscono        ca, di incertezza”. In una intervista del
i “semina Verbi” (i semi di Verità) non soltanto       1977 al cardinale Joseph Ratzinger in
in alcuni grandi personaggi della cultura classica     merito al Concilio si espresse in questo
antica, ma anche nelle religioni e nelle culture       breve e saggio giudizio: “Il Concilio è
non cristiane. Inoltre sono stati incoraggiati e       stato un terremoto e al tempo stesso
avviati dialoghi bilaterali con numerose confes-       una crisi salutare”.
sioni cristiane, tra queste la Comunione Angli-

                                                   14
EDUCARE
“IL VIAGGIO”
PER I BAMBINI
                                                                 Suor M. Antonia Casotto
                                              in uno spazio relativamente piccolo,
                                              che può essere rappresentato da un’au-
                                              tomobile, da un vagone di un treno, da
                                              una cabina di una nave, insieme ai pro-
                                              pri figli e per un tempo che a volte può
                                              essere anche prolungato, hanno la pos-
                                              sibilità di comunicare, di relazionarsi,
                                              di instaurare uno scambio reciproco di
                                              opinioni e di convinzioni.
                                                         Lo stato d’animo positivo che
                                              anima genitori e figli che si trovano a
                                              viaggiare insieme, crea in entrambi la
                                              giusta predisposizione a conoscersi;
                                              predisposizione che, in altri momen-
          In prossimità delle vacanze,        ti, presi dalla fretta e dall’apprensione,
credo sia molto opportuno soffermar-          potrebbe non essere garantita. Viag-
ci a riflettere sull’importanza del viag-     giare con i propri figli è quindi senza
gio inteso come momento educativo.            dubbio una delle esperienze genitoriali
E’ necessario da parte di ogni genitore       più gratificanti e questo perché offre
rivedere il proprio concetto di educa-        l’opportunità di far comprendere loro,
zione, forse è opportuno “svecchiarlo”        quei valori che vengono ritenuti indi-
arricchendolo di esperienze nuove, da         spensabili.
rivalutare.                                              Spesso inculcare determinate
          E’ importante capire il valore      convinzioni e concetti valoriali ai pro-
del viaggio: inteso come momento di           pri figli rappresenta un’attività molto
attesa, di eccitazione, di entusiasmo e       difficile, che non solo non è utile per
di impazienza di giungere nella meta          la comprensione ma rischia addirittura
prestabilita; rappresenta un momento          di ottenere l’effetto contrario. I bam-
altamente educativo, in grado di offrire      bini, infatti, avvertendo come imposti
al bambino una vasta gamma di valori          determinati valori, tendono ad opporsi
che in altre situazioni verrebbero sicu-      a loro in maniera spontanea e naturale,
ramente ignorati.                             rifiutandoli a prescindere.
          Viaggiare insieme ai propri fi-                Durante un viaggio, risulta più
gli offre aigenitori la possibilità di con-   facile ai genitori comunicare ai propri
solidare il loro rapporto e di rafforzare     figli ciò che per loro è importante, non
un legame, che già per natura è forte,        solo con le parole, ma anche e soprat-
ma che in un’esperienza del genere            tutto con i gesti, la postura e gli atteg-
può renderlo ancora più indissolubile.        giamenti che si assumono in relazione
Questo perché, i genitori, trovandosi

                                          15
all’esperienza che in quel momento,         momento che hanno deciso di offrire
genitori e figli stanno vivendo. D’al-      ai propri bambini, la cosa più preziosa
tronde è risaputo che i genitori, attra-    del mondo, il proprio tempo.
verso il loro esempio sono in grado di                Sbagliano, quei genitori che
educare molto più che con le parole e       decidono di viaggiare da soli, ritenendo
le imposizioni. I bambini, infatti, sono    che portare con sé i propri figli com-
famosi per la loro capacità di assorbire    porti tutta una serie di disagi che ri-
e di emulare comportamenti che han-         schierebbero di compromettere la buo-
no precedentemente visto mettere in         na riuscita dell’esperienza, comunicano
atto.                                       ai propri figli un messaggio negativo.
          Un altro fattore importantissi-   I bambini potrebbero sentirsi rifiuta-
mo che caratterizza la dimensione ge-       ti e questo potrebbe compromettere
nitoriale del viaggio è il tempo.                                             la loro
Molto                                                                         autosti-
spesso i                                                                       ma. E’
genito-                                                                        fonda-
ri, mossi                                                                      mentale
soprat-                                                                        condi-
t u t t o                                                                      videre
d a g l i                                                                       l’espe-
impegni                                                                         rienza
quotidia-                                                                        d e l
ni, dalle                                                                        viag-
esigenze                                                                         g i o
lavorative,                                                                      c o n
tendono                                                                          loro,
a togliere                                                                        anche
del tempo                                                                         per-
ai propri                                                                         c h é
figli, riser-                                              per i bambini, vedere i
vando loro un arco di tempo spesso-         genitori all’opera con dei compiti di
marginale, all’interno della giornata,      responsabilità e con degli imprevisti, è
ritenendo che i pochi momenti che           fondamentale per rafforzare la propria
dedicano ai propri bambini siano suf-       autonomia e la capacità di gestire in
ficienti ad offrire loro concetti di vita   maniera indipendente i propri compiti.
importanti e fondamentali. Tra l’altro      Un altro valore che può essere trasmes-
in questi sprazzi di tempo in cui geni-     so ai propri figli durante l’esperienza
tori e figli si dedicano a rafforzare la    del viaggio è quello della diversità.
loro relazione, capita spesso che i ge-               Ogni volta che si viaggia, si
nitori siano più impegnati a voler in-      incontrano inevitabilmente persone di
segnare qualcosa ai loro figli, anziché     altre città e di altri Stati. È inevitabile
ad ascoltarli e a comunicare con loro.      confrontarsi, durante un viaggio, con
Viaggiare insieme ai propri figli, con-     mentalità e culture diverse, ed è giusto
cede ai genitori l’opportunità di far       quindi, in queste occasioni, educare i
comprendere loro l’importanza che un        propri figli al rispetto della diversità.
figlio ha nella vita di un genitore, dal              È giusto che questi ultimi

                                        16
mento può assumere
                                                                   una concezione di-
                                                                   versa durante il viag-
                                                                   gio. Può essere di-
                                                                   vertente, ad esempio,
                                                                   anche perdere un
                                                                   traghetto o un aereo
                                                                   che si stava aspettan-
                                                                   do durante uno sca-
                                                                   lo, per raggiungere la
                                                                   propria destinazio-
                                                                   ne. L’importante è
                                                                   vedere sempre il lato
                                                                   positivo della cosa
                                                                   e anziché arrabbiar-
                                                                   si, si può affrontare
comprendano che altro non è sinoni-                                l’imprevisto con au-
mo di inferiore o sbagliato e che anche       dacia e spirito di intraprendenza, de-
in ciò che è diverso da noi si nasconde       cidendo magari di restare una notte in
una ricchezza da assorbire. Durante un        più e di visitare, una città che era fuori
viaggio, quindi, i genitori hanno anche       programma. Questo può aiutare i pro-
l’occasione privilegiata di insegnare ai      pri figli a sviluppare un’acuta capacità
propri figli che la diversità non riguarda    di risolvere i problemi, grazie alla quale
soltanto le molteplici culture ed etnie,      non si sentiranno avviliti in caso di dif-
ma può riferirsi anche alle opinioni e ai     ficoltà, ma riusciranno a risolvere con
punti di vista. Imparare ad accettare e a     il sorriso le situazioni problematiche.
rispettare un punto di vista diverso dal      L’esperienza del viaggio può porre an-
proprio è fondamentale nel percorso           che l’accento sull’importanza del con-
educativo di un bambino e questo può          tatto con la natura a discapito di un uso
essere appreso, soprattutto durante           eccessivo della tecnologia, che a volte,
un viaggio. Uno dei modi migliori per         può risultare anche alienante per i pro-
prepararsi ad un viaggio con i propri         pri figli. Vivere e giocare a contatto con
figli è dedicare del tempo a riflettere su    la natura significa per i bambini poter
quelle che invece sono state le proprie       usufruire di una molteplicità di stimoli,
esperienze d’infanzia, indugiando su          che se sviluppati in maniera adeguata,
quelle riguardanti viaggi con i propri        possono garantirgli un apprendimento
genitori. Molto utile, per ampliare la        significativo. Viaggiare ed entrare in
conoscenza del mondo nei bambini,             contatto con la natura, visitando riser-
è leggere con loro le storie dei luoghi       ve naturali per esempio o dilettandosi
che si vogliono visitare durante il viag-     in attività da campeggio, può essere
gio. Quest’attività, oltre a rafforzare il    molto positivo per il bambino, che
legame tra genitori e figli, permetterà       trovandosi in contesti rurali, si renderà
ai bambini di farsi un’idea della vastità     conto che il solo utilizzo della tecnolo-
e della diversità dei territori presenti al   gia non basta per vivere.
mondo.                                        Non c’è che dire: buon viaggio!
          Anche il concetto di diverti-

                                          17
MARIA MIA MADRE
                                                            Sr. Maria Sandra Scarafoni

  MARIA MIA MADRE, IO SUO                            Per capire meglio penso alla
                                             madre terrena di cui tutti abbiamo
        FIGLIO (Gv19,25-27)                  esperienza.
         La Pasqua che abbiamo cele-                  Avere una madre in casa per
brato, ci interpella e ci spinge a pren-     un figlio è sicurezza; è rifugio nelle dif-
dere sul se-                                                             ficoltà; aiuto
rio l’estrema                                                            nel bisogno; è
consegna                                                                 consiglio nel
del     Cristo                                                           dubbio.
morente. La
salvezza che                                                         Il figlio sa
Gesù ci rega-                                                       che la ma-
la con la sua                                                       dre è sempre
Pasqua passa                                                        pronta a so-
per le mani di                                                      stenerlo nei
Maria.                                                              momenti di
                                                                    debolezza; a
   “Stavano                                                         capirlo anche
presso la cro-                                                      quando non
  ce di Gesù                                                        parla; a scu-
 SUA madre,                                                         sarlo quando
 la sorella di                                                      sbaglia, a per-
 SUA madre,                                                         donarlo e a
 Maria madre                                                        dargli nuove
   di Clèopa                                                        opportunità;
   e Maria di                                                       ad incorag-
   Màgdala.                                                         giarlo nelle
26
  Gesù allora,                                                      sue      paure.
  vedendo la                                                        Mi sembra di
 madre e ac-                                                        sentirla bisbi-
canto a lei il discepolo che egli amava,     gliare: “Non avere paura, ci sono io
   disse alla madre: «Donna, ecco tuo        vicino a te.”
figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco
 TUA madre!». E da quell’ora il disce-                Quella della madre è una pre-
 polo l’accolse con sé, nella sua casa.”     senza spesso silenziosa, discreta, na-
                                             scosta, ma forte, significativa, insosti-
      Spesso mi domando: CHE                 tuibile.
SIGNIFICA PRENDERE MARIA
COME MADRE IN CASA MIA?                              Mia madre vede in me sem-
                                             pre qualcosa di buono, di bello, an-

                                            18
che quando tutti vedono il negativo, il      GLIERE MARIA IN CASA TUA
brutto; mi apprezza e mi valorizza più       come il bene più prezioso...
di me stesso; vede una luce quando in-
torno a me è tutto buio.                              Giovanni in quel pomeriggio
                                             prende il posto del Figlio e si scopre
         Permettetemi un ricordo per-        figlio. Oggi Giovanni sei tu.
sonale: le ultime parole di mia madre
prima di tornare alla casa del Padre,        Ma cosa significa essere figlio?
premetto che avevo un fratello che era
andato fuori dalle righe, ciò nonostan-      Il figlio è uno che ASSOMIGLIA, che
te così si è congedata da noi:” A tutti      SI COMPORTA, che CONTINUA
ho voluto bene e DI TUTTI SONO               A COMPIERE le medesime azioni e
CONTENTA”.                                   scelte, è uno che PROLUNGA nella
                                             sua vita, la vita dei suoi genitori.
         Se tanto sa fare una buona
madre terrena, immagina quale straor-                  “ECCO TUO FIGLIO”, dice
dinaria fortuna avere Maria per madre        Gesù, presentandoci a Maria come a
e prenderla con te in casa tua!              dirle: “Ecco colui o colei che prolun-
                                             gherà nella sua vita il tuo stile di vita;
          Fa’ entrare Maria nella tua        ecco chi avrà una relazione di fede
casa, falla entrare nella tua vita!          con Dio come te; chi sarà accogliente
                                             e fedele come te; capace di cantare il
       Non è una madre qualunque,            magnificat e di servire il Signore ed i
è la MADRE; la Madre del Figlio di           fratelli come te; ecco chi genera gioia,
Dio che ti viene donata come atto su-        speranza e comunione come te: Ecco
premo d’AMORE.                               chi sarà madre come te.
          Gesù mi aveva dato proprio                 Proprio nel culmine del dolo-
tutto: il perdono, la sua vita divina: lo    re, Gesù invita Maria a passare ad un
Spirito Santo, la sua vita fino all’ultima   nuovo Amore. E’ la Pasqua di Maria.
goccia di sangue… la lista dei suoi doni
è infinita; gli restava ancora solo una             Quando tutto muore, Gesù
cosa: LA MADRE.                              pronuncia parole di vita: dice “MA-
                                             DRE”, dice “FIGLIO”.
          Affinché Maria potesse conti-
nuare ad essere madre e affinché Gesù                 Sul Golgota avviene una cosa
potesse continuare in te, in me ad esse-     inaudita: non sono gli uomini a pregare
re figlio, ce la dona.                       Dio, ma è Dio che prega l’uomo e dice:
                                             “Maria, abbi occhi di madre; Giovanni
        Giovanni è solo l’immagine di        guarda con occhi di figlio”.
ognuno di noi e ha fatto bene, ha com-
piuto bene il suo ruolo di figlio: ora il            Nel dolore di solito noi ci ag-
TESTIMONE è passato nelle mie, tue           grappiamo a Dio.
mani. Gesù oggi, la dona a noi!
                                                     Sul Calvario è Dio che si ag-
         Tu hai il compito di ACCO-          grappa a noi, a quella parte sana e buo-

                                         19
na, a quella parte affettuosa e forte,         profondo, continuamente puoi tirare
a quella porzione di fiducia, anzi alla        fuori il meglio di te. Gesù, dicendo-
cosa più forte che esiste sulla terra: IL      ti “Ecco tua Madre” ti dice:” Lasciati
RAPPORTO TRA MADRE E FI-                       formare da lei, dalla sua carità e dalla
GLIO.                                          sua passione, dalle sue parole e dai suoi
                                               silenzi. Lasciati formare ed educare da
“E da quel momento il discepolo la prese con   lei come un bambino che impara la
            sé nella sua casa”                 VITA con sua madre. Nella tua vita
                                               continua il suo ascolto, il suo conser-
          La traduzione corretta dice:         vare nel cuore, la sua lode, il suo pren-
“la prese tra le sue cose più care” come       dersi cura, la sua fortezza e il suo stu-
cosa propria, come parte della sua             pore; prolunga la sua presenza tenera e
identità, tra le cose che lo costruiscono      forte; impara da lei come si serve Dio
come persona; delle cose che ritiene           con serenità e i fratelli con tenerezza.”
più care perché in qualche modo dico-          Quando Gesù dice “Ecco tua Madre”
no qualcosa di lui, lo identificano.           non la sta presentando, Gesù usa un
                                               vocabolo che nella sua radice contie-
Tra quali beni Giovanni la prende?             ne il verbo guardare. Allora “ECCO”
                                               cioè, guarda tua Madre, rivolgi gli oc-
          Certamente non tra quelli ma-        chi, tieni fisso lo sguardo, contempla
teriali, ma tra i beni che derivano dal-       quella immagine per diventare come
la fede in Gesù, insieme alla Parola,          Lei.
all’Eucarestia, allo Spirito Santo, alla
Grazia. Maria va in casa del discepolo,         “Ecco tua Madre”, è un invito pressante di
BENE TRA I BENI.                                            Gesù morente.
          Maria non cerca protezione e                   Per il fatto che Maria viene in
ospitalità in casa dei discepoli, al con-      casa mia, non significa che lei è con me
trario, vi entra come MADRE!                   per facilitarmi la vita, il cammino, a ri-
                                               muovere gli ostacoli o peggio ancora
         E’ lei che viene a casa tua           a far miracoli per me, la sua presenza
come ricchezza, come identità: tu sei          mi dà luce, forza e coraggio per affron-
suo figlio, hai le sue stesse sembianze,       tare la vita con tutte le sue difficoltà,
il suo DNA, le sue caratteristiche.            ma non mi fa sconti, come Lei non ha
                                               avuto sconti sul prezzo da pagare; Lei
         Prendila tra le cose più care,        ci insegna come si sta sotto la croce:
quelle che ti dicono chi sei; Lei è la tua     “STABAT Mater dolorosa iuxta Cru-
DEFINIZIONE; prendila tra le cose              cem lacrimosa,dum pendebat Filius”.
più tue, più intime.
          Sii, come Maria credente gio-
ioso che dona a tutti il vino della gioia,                         Immagine: presente nell’oratorio
come Marcucci sempre chiede alle sue                          della casa Madre ad Ascoli Piceno
figlie di essere.
         Specchiandoti in lei, dal tuo

                                           20
ESPERIENZE DALL’ITALIA
IL VENERABILE MARCUCCI
NEL MONDO
                                                                               Sr. Maria Paola Giobbi
                                                         maggio, poi, la comunita’ parrocchia-
                                                         le, guidata dal parroco don Liberato
                                                         Laurenza, il 7 luglio prossimo accom-
                                                         pagnera’ la statua del Venerabile nella
                                                         casa madre delle Suore Concezioniste
                                                         ad Ascoli Piceno, dove sara’ collocata,
                                                         come nella sua sede naturale, negli am-
                                                         bienti della scuola.
                                                                   L’artista, Aniello Gaudino, e’
                                                         stato scelto dietro indicazione di don
                                                         Liberato Laurenza, che ha realizzato
                                                         per la chiesa madre di Sparanise l’im-
                                                         magine del santo vescovo protettore
                                                         Vitaliano. Aniello, nato a Torre del
                                                         Greco (NA), e’ un artista presepia-
                                                         le conosciutoe apprezzato in Italia e
                                                         all’estero doveesporta le sueoperedal
                                                         fedele realismo, concepite in forme-
                                                         plastiche vicinissime alla realtà, ispirate
                                                         a conoscenze filosofiche e teologiche
 Gaudino Aniello, statua del venerabile in cartapesta,
                                                         acquisite negli anni di studio.
                                               2017.
                                                                   La statua del venerabile Mar-
                                                         cucci, realizzata in cartapesta a dimen-
Il terzo centenario della nascita e del                  sioni naturali e ispirata al ritratto “uffi-
battesimo del venerabile Francesco                       ciale”, lo raffigura nell’atto di indicare
Antonio Marcucci (1717-2017) e’ stato                    l’Immacolataa cui affidò la sua vita e la
celebrato con entusiasmo e devozione                     sua opera.
in tutti i luoghi dove e’ presente la con-                         “Gaudino - afferma il dot-
gregazione delle suore Concezioniste:                    tor Christian Raimondo - è riuscito a
Brasile, Filippine e Madagascar.                         restituirci l’immagine del Venerabile
           Fra le varie iniziative, in Italia            nella sua gentilezza e mitezza d’animo,
e’ stata realizzata una statua, che il 30                cogliendo in pieno tutta la benevolen-
aprile scorso l’artista Aniello Gaudino                  za del padre educatore. Attentissimo ai
ha consegnato alle suore della comu-                     dettagli, l’artista offre, anche agli osser-
nita’ di Sparanise a Caserta. La presen-                 vatori meno avvezzi agli usi e costumi
za del Fondatore ha aiutato i bambini                    del ‘700, una serie di particolari che
della scuola dell’Infanzia e Primaria                    non lasciano spazio al caso.Dalla pet-
ad onorare la Madonna nel mese di                        tinatura così costumata nel sec. XVIII,

                                                     21
segno di sobrietà ed eleganza del mon-          Messa e benedizione della statua
signore, alla morbidezza dei tratti nei         del Ven. Marcucci.
quali quasi si perde uno sguardo con-           9-11 luglio:ore 18, 00, S. Rosario e S.
centrato e acuto, non vi è dettaglio che        Messa.
avvicini l’idea di rigidezza”.                  12 luglio:Anniversario della morte
         La veste con dettagli di colore        del venerabile Marcucci. ore 11,00,
vescovile, e’ cerulea, colore proprio dei       Solenne concelebrazione
vescovi terziari francescani, quale era         presieduta da Sua ecc.za Giovan-
mons. Marcucci. Il colore “turchinel-           ni D’Ercole durante la quale quattro
lo” e’ anche legato a quello del manto          sorelle Concezioniste ringrazieranno il
mariano e per questo usato dal Fonda-           Signore per 50 anni di vita consacra-
tore per i suoi arredi.                         ta.
         L’opera del Gaudino e’ rea-            Ore 18,30 S. Rosario e S. Messa.
lizzata con cura con uno dei materiali          Dalle ore 16,00 alle ore 20,20, la Chiesa
più fragili e difficili da lavorare, quale la   dell’Immacolata restera’ aperta per of-
cartapesta e ci restitusce un uomo nella        frire ai fedeli la possibilita’ di venerare
sua naturalezza ed espressivita’. Essa          le spoglie del Vescovo Marcucci. An-
ha il merito di aver arricchito il cata-        che il museo e la biblioteca a lui dedi-
logo raffigurativo del Marcucci,con             cato restera’ aperto nello stesso orario.
un unicum tra tuttele rappresentazio-           Tutti sono invitati.
ni che lo riguardano: e’ infatti la prima
scultura “intera”a lui dedicata, dopo la
rappresentazione bronzea dell’artista
ascolano Nazzareno Ferretti, a mezzo
busto, inaurata in via Ceci ad Ascoli Pi-
ceno il 12 luglio 2016.
Un’altra statua a corpo intero e’ stata
realizzata dal presepista Davide per la
scuola “Francesco Antonio Marcucci”
ad Ambaiboho nel Madagascar, com-
missionata dai genitori medesimi.Il
materiale usato e’ solido e durevole: ce-
mento e terra cotta. La statua, alta cm.
97, raffigura il Fondatore nel gesto
di indicare l’Immacolata con gli abiti
cromati di colore ceruleo. E’ collocata
su una mensola al centro del porticato
della scuola il cui sfondo e’ impreziosi-
to da un mosaico.

Iniziative estive in onore del vene-
rabile Francesco Antonio Marcuc-
ci, nella Chiesa dell’Immacolata, via
dei Soderini:
7 luglio: ore 18, 00, S. Rosario e S.               Davide, Ambaiboho Madagascar, 2017

                                            22
ESPERIENZE DALL’ITALIA
GITA A SPARANISE
                                                                Samantha Chiarini
                                                           abbiamo avuto l’oc-
                                                           casione di soggiorna-
                                                           re presso la loro casa
                                                           a Sparanise (CE), l’I-
                                                           stituto P.G. Semeria,
                                                           sfruttando i giorni del
                                                           ponte della festività
                                                           del primo maggio.
                                                           All’arrivo presso la
                                                           casa delle suore col-
                                                           pisce la vastità del
                                                           luogo che ospita in
                                                           modo ben struttura-
                                                           to la scuola dell’in-
                                                           fanzia e primaria, la
                                                           cappellina, il dormi-
                                                           torio con il refettorio
                                                           e relativa cucina, ol-
                                                           tre a tanti altri spazi
                                                           di raccoglimento. Il
                                                           tutto nella cornice di
                                                           un bellissimo giar-
                                                           dino contornato di
                                                           aiuole fiorite e rigo-
                                                           gliosi alberi da frutta,
                                                           zone gioco per bimbi
                                                           e ampi spazi nel gra-
                                                           zioso cortile che invi-
                                                           ta a passeggiare, cor-
                                                           rere… giocare, spazi
                                                           che sono stati teatro,
                                                           nei giorni della nostra
                                                           permanenza,        delle
                                                           scorribande libere e
                                                           sfrenate dei nostri fi-
                                                           gli e che anche in noi
Grazie all’invito delle suore conce-    adulti ha risvegliato la parte più bambi-
zioniste della nostra parrocchia, con   na , permettendoci di godere a pieno di
alcune famiglie della nostra comunità   quest’oasi di pace.

                                    23
Le caratteristiche del luogo hanno con-      cappellina del loro Istituto lì a Sparani-
ciliato in modo davvero ottimale con         se, per coloro che si sono trovati lì ad
la finalità principale del nostro viaggio,   accoglierla è stato un momento molto
che è stata quella di ritirarci per qual-    emozionante.
che giorno dalla frenesia del quoti-
diano per ritagliarci un tempo ed uno        Ciò che ha reso ancor più piacevole
spazio per le nostre famiglie, in cui la     la nostra permanenza è stata la calda
coppia in particolare, invitata e guidata    accoglienza e apertura delle diverse
attraverso momenti dedicati alla Parola      persone che abbiamo conosciuto e con
e alla riflessione personale e condivisa,    cui siamo stati in contatto, a partire in-
potesse ripercorrere ed approfondire         nanzitutto dalle suore dell’Istituto che
alcuni aspetti della propria realtà di       ci hanno ospitato, che ci hanno trattato
vita cristiana nel cammino quotidiano        da re, fino ai giovani e dinamici parroci
insieme.                                     della zona che ci hanno accompagnato
                                             e dato disponibilità per future espe-
  La possibilità poi di mettere a            rienze di gemellaggio tra i giovani delle
  confronto con le altre coppie              rispettive parrocchie.
  i pezzi della propria storia ha
 permesso di aprire una piccola              L’opportunità di aver avuto questo
finestra di noi stessi e attraverso          tempo di condivisione tra noi famiglie,
  questa affacciarci sul mondo               in cui abbiamo potuto confrontare
degli altri e di ritrovarsi con loro         pezzi delle nostre storie, vivere mo-
 nelle emozioni , nelle aspettati-           menti di convivialità, di passeggiate, di
 ve, nelle difficoltà e nelle gioie.         gioco, di risate… ci ha accresciuto la
                                             consapevolezza del fatto che la bellez-
Ci siamo ricavati anche il tempo per         za e la forza del cristiano sta nello sco-
effettuare visite turistiche alle bellezze   prire continuamente la gioia di incon-
del territorio come la maestosa e im-        trarsi con gli altri, attraverso le proprie
mensa Reggia di Caserta ed il bellissi-      diversità, per “camminare insieme”,
mo e suggestivo eremo di San Salva-          diretti verso lo stesso obiettivo che è
tore, un antico monastero benedettino        quello di lasciarsi guidare e stupire ogni
che sembra sospeso nel vuoto perchè          giorno dall’amore del Signore alla no-
abbarbicato sul pizzo della montagna         stra vita.
e accessibile solo da un lato, che ci ha
richiesto dal paesino di Rocchetta e
Crore una piccola escursione in peren-
ne salita nel rigoglioso e fresco sotto-
bosco del monte Maggiore.
Il nostro soggiorno, seppur di breve
permanenza, è stato anche omaggiato
dell’arrivo della statua in carta pesta
del venerabile Antonio Marcucci che
era stata precedentemente commissio-
nata dai Padri per essere ospitata nella

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ESPERIENZE DALL’ITALIA
 SEGNALAZIONE ATTO DI
 BONTÀ
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                                            di essere guidato nella ricerca di punti
                                            fermi, valori e fiducia in se stesso.
                                            Grazie allo studio si acquisiscono com-
                                            petenze, ma soprattutto si viene a con-
                                            tatto con modelli di riferimento, figure
                                            emblematiche che diventano esempi di
                                            comportamento illuminati. La figura di
                                            Padre Giovanni Semeria, i principi che
                                            hanno illuminato ogni suo gesto, sono
                                            una fonte di ispirazione che non neces-
                                            sita di commenti, perchè, come inse-
                                            gna Seneca, la via dell’esempio è breve.
                                            Vediamo, così, crescere e maturare i
                                            giovani, sperando di seminare bene.
                                            A volte, poi, fra quei volti tutti ugual-
                                            mente cari, notiamo qualcuno che ci
                                            colpisce per una riflessione, una storia
                                            tra le righe, e scopriamo di avere alunni
                                            meritevoli checi rendono orgogliosi.
                                            È il caso di un'allieva dell'Istituto
                                            “Foscolo” della sede di Sparanise, che
                                            vorremmo segnalare per aver dimo-
                                            strato una straordinaria dedizione alla
                                            famiglia.
                                            A nostro avviso ha incarnato quel va-
                                            lore assoluto del Mos Maiorum dei Ro-
                                            mani, che è il rispetto per gli antenati e
                                            per gli anziani della famiglia, un valore,
Chi opera nella scuola ha il grande pri-    purtroppo, che oggi non sempre ritro-
vilegio di contribuire alla formazione      viamo nella nostra società.
delle nuove generazioni, di accompa-        Cosa rappresentano i nonni per la no-
gnare un tratto del percorso di vita di     stra famiglia? Essi sono la base solida
ragazzi proiettati verso il futuro.         affettiva, il punto di riferimento per
Non è sempre facile relazionarsi, spes-     saggezza ed esperienza, il rifugio neu-
so si incontrano situazioni problema-       trale dove non ci sono lotte tra gene-
tiche dovute a disagi familiari, sociali,   razioni.
personali, ed allora diventano fonda-       Non tutti, però, sia adulti che giovani,
mentali il dialogo, l’ascolto, la consa-    nel momento della malattia e del dolo-
pevolezza che ogni allievo necessita        re, sono in grado di affrontare il sacri-

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ficio, né la rinuncia ai propri spazi di    Sì, perchè io ho voluto stare sempre
libertà e di divertimento...                accanto a lui. Solo io gli davo da man-
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Abbiamo chiesto a Maria, diciasset-         vo poterlo fare per lui. Gli racconta-
tenne di Sparanise, di descrivere la sua    vo storie, quelle che lui aveva sempre
esperienza, e pensiamo sia significativo    raccontato per me, gli facevo ascoltare
porre alla vostra attenzione proprio le     con lo stereo proprio quelle canzoni
sue parole, scritte con commozione:         che mi aveva dedicato da quando ero
                                            nata e che prima cantava solo per me...
“ Il mio caro nonno Vitaliano non c’è       I giorni passavano e, purtroppo, si av-
più, il nonno che, con la sua magnifica     vicinava la sua fine... allora cercavo di
voce, mi dedicava, seduto sul balconci-     essere ottimista, perchè la mia mamma,
no di casa, sulla sedia di legno preferi-   a sua volta debole per problemi di sa-
ta, “O surdato ‘nnammurato” e “Marì         lute, stava vedendo suo padre morire...
Marì”.                                      Nonno era allettato, e non riusciva più
Ancora oggi dico che la mia famiglia        a parlare, se non per dire “acqua”, e le
è composta da quattro persone, che          rare volte che apriva gli occhi era quan-
vado “in camera di nonno”, perchè per       do sentiva la mia voce.
me il mondo si è fermato a quel 26 ot-      Ho imparato a cambiare le fiale della
tobre....                                   flebo e a regolare l’ossigeno, quando il
Nonno era anziano, aveva seri proble-       suo respiro diventò debole...
mi di salute, ed io, che restavo spesso     L’ho coccolato tanto, dentro di me
da sola con lui, mi occupavo di sommi-      sapevo che lo stavo perdendo, gli ho
nistrargli le medicine e di fargli compa-   anche medicato quelle orrende piaghe
gnia. Si partiva alle 16:30 con le gocce,   che comparvero come sofferenza ag-
poi alle 17:30 con la pillola rosa per il   giuntiva...
cuore... e così via fino a quando non       Forse è nata allora, mentre gli massag-
andava a coricarsi... quando con dol-       giavo con dolcezza le gambe gonfie e
cezza mi diceva: tu sei il mio “basto-      avrei voluto fare l’impossibile per trat-
ne” della veccchiaia... come mi piaceva     tenerlo in vita, lì con me, il desiderio di
sentire quelle parole....                   frequentare la facoltà di Scienze Infer-
Era la mia quotidianità, io con lui stavo   mieristiche.
bene, parlavo, domandavo, mi piaceva        Forse un giorno sarò infermiera che
ascoltare le sue storie del passato, ric-   ama i suoi pazienti, perché in ognuno
che di particolari affascinanti e strani,   di loro vedrò il mio caro nonno. Vici-
mi faceva conoscere una vita diversa        no per sempre!”.
da quella di oggi, semplice e difficile.    Questa è Maria Bucciaglia, nata a San-
Poi tutto cambiò... proprio nel giorno      ta Maria Capua Vetere il 15-11-2000,
del mio onomastico ebbe una brutta          frequentante la classe 4A Turismo
ischemia... cadde... ed incominciò la       dell’I.S.I.S.S. “Ugo Foscolo”, sede
sua agonia.                                 Sparanise.
Durante quel mese e mezzo di soffe-
renza, si erano praticamente invertiti i
ruoli; lui era diventato il mio bambino,
o, come amavo definirlo, il mio “non-
nino bambino”.

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