Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
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3-2017 Trimestrale di formazione e pastorale mariana Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma Anno 102 n. 3 luglio - settembre 2017 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Rovigo - Centro mariano «Beata Vergine Addolorata» - Rovigo 9 12 16 Studi Tessere mariane Scheda pastorale Maria La Madre di Gesù La «Tuttasanta» e le Chiese interpella1 cattolici in Cristo della Riforma ed evangelici
Anno CII Luglio - Settembre 2017 Sommario n Editoriale 3 Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma 3 La Redazione n Studi La Madre di Gesù nella prospettiva protestante 4 Fulvio Ferrario Maria e le Chiese della Riforma 9 Riparazione Eric Noffke Mariana 3 Anno CII n Tessere mariane luglio - settembre 2017 Rivista trimestrale di formazione Scegliere tra il bene e il male. Rm 7,19: lectio divina 7 e di pastorale mariana. Giovanni Grosso Centro mariano «Beata Vergine Addolorata» - Rovigo. La Madre di Gesù interpella cattolici ed evangelici 12 A cura delle Serve di Maria Riparatrici. a cura di M. Michela Marinello In copertina: Lo Spirito ti invaderà 14 Annunciazione Tiziano Vecellio Vincenzo Francia Venezia - San Salvador La «Tuttasanta» in Cristo Direttore responsabile: Solennità dell’Immacolata Concezione. Scheda pastorale 16 Elena Zecchini. M. Elena Zecchini Consiglio di redazione: M. Cristina Caracciolo, Luca M. Di Gi- rolamo, Giovanni Grosso, M. Michela n Vita del santuario Marinello. Redazione: Con Santa Maria, in vigile e operosa attesa 18 M. Lisa Burani, M. Lucia Cittadin, Maria Stella Miante. M. Elena Zecchini Collaboratori: Maria Grazia Comparini, Antonio Escu- n Associazione «B.V. Addolorata» dero Cabello, M. Giovanna Giordano, Corrado Maggioni. Un dono condiviso, nella Chiesa per il Regno 20 Progetto grafico: PROGETTYPESTUDIO Albignasego (PD). Luisa Stoppa Direzione e Amministrazione: Centro mariano «Beata Vergine Addolorata» n Finestre sulla vita Via dei Cappuccini, 17 - 45100 Rovigo Tel 0425/422455 - Fax 0425/28956 Una risposta di amore 22 e-mail: riparazione.mariana@smr.it c.c.p. 00120451 - Offerta libera. M. Elena Zecchini Autorizzazione Tribunale di Una testimone gioiosa del Vangelo 24 Rovigo n. 158 del 18-1-1971. Maria Grazia Comparini Con approvazione ecclesiastica. Stampa CTO - Vicenza Il mistero del dolore di Maria 25 Spedizione in abbonamento postale M. Lisa Burani Pubbl. inf. 45%. La “casa di Maria”, la “casa comune” 26 Questo periodico è associato Comunità SMR «Maria Mãe da Vida» all’Unione Stampa Periodica Italiana. «Grati a Nunziata» 27 Emanuele M. Cattarossi Legge sulla tutela dei dati personali. I dati personali dei lettori in possesso della rivista verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere Con rinnovato slancio 28 ceduti a terzi o utilizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati. M. Nadia Padovan In base al decreto legislativo D.LGS. n. 196/2003, in qualsiasi momento l’abbonato potrà decidere di modi- Costruire futuro, sotto lo sguardo di Santa Maria 30 ficare o richiedere la cancellazione dei dati personali. M. Giovanna Giordano 2
Edi toria le Maria di Nazaret e le Chiese dalla Riforma «D «D N al conflitto alla comunione»: è il titolo del el presente numero di Riparazione mariana, paragrafo della Dichiarazione congiunta sti- gli Studi sono affidati a docenti della Facoltà lata il 31 ottobre 2016, durante il viaggio apostoli- Valdese di Teologia di Roma: il primo (F. Ferrario) co di papa Francesco in Svezia, in occasione della evidenzia le peculiarità dell’approccio protestante Commemorazione cattolico-luterana della Riforma. alla figura di Maria rispetto a quello cattolico; il se- Vi si afferma: «Preghiamo per la guarigione delle condo (E. Noffke) presenta i passi fatti dal dialogo nostre ferite e delle memorie che oscurano la no- ecumenico riguardo alla Madre di Gesù. stra visione gli uni degli altri. Rifiutiamo categorica- Nelle Tessere mariane, la lectio divina si sofferma mente ogni odio e ogni violenza, passati e presenti, su un tema fondamentale nel pensiero protestante specialmente quelli attuati in nome della religione. (G. Grosso); un celebre dipinto del ’500 illumina la Oggi ascoltiamo il comando di Dio di mettere da riflessione sul mistero dell’incarnazione del Verbo parte ogni conflitto. Riconosciamo che siamo libe- (V. Francia); un’intervista a un noto studioso di rati per grazia per camminare verso la comunione a mariologia ecumenica testimonia come il servizio cui Dio continuamente ci chiama». alla Vergine si traduca in servizio alla comunione fra i discepoli di Cristo (a cura di M. M. Marinello). Da questo numero la rivista inizia anche ad offrire una Scheda pastorale per aiutare le comunità cri- stiane e i loro pastori a valorizzare le ricorrenze mariane: nell’Anno liturgico la prima solennità è La Vergine incorrotta l’Immacolata Concezione, che se ben presentata nel corpo e nel cuore può aiutare la reciproca comprensione tra i fedeli è immagine della Chiesa delle diverse Chiese cristiane (M. E. Zecchini). - una e indivisa - Anche le pagine della Vita del santuario offrono la sposa di Cristo possibilità di riflettere a partire dalle festività ma- riane. La rubrica dell’Associazione «B. Vergine Addolora- I l 31 ottobre 2017 si concluderanno le celebrazioni per i 500 anni della Riforma protestante: davanti alle tante immagini e notizie di conflitti, violenze e ta» informa gli associati su incontri di fraternità e di formazione a livello territoriale, su nuovi Atti di impegno ed elezioni nei gruppi locali. intolleranza, i cristiani sono più che mai chiamati Le Finestre sulla vita narrano di iniziative mariane a lavorare per un futuro di serenità e di concordia. di studio e di pietà popolare in varie parti del mon- Maria, la Mater unitatis, certamente accompagna do, di testimonianze di vita, di eventi significativi questo servizio alla fraternità universale. È lei, in- per il cammino della Congregazione delle Serve di fatti, che, accogliendo nel grembo il Verbo divino, si Maria Riparatrici, a livello missionario e di servizio fece serva del grande progetto di Dio per ristabilire ai giovani. la piena comunione tra il Padre e i suoi figli; lei che accolse nel suo cuore fedele i fratelli del Crocifisso, perché fossero primizia di un’umanità riconciliata e A lla Madre di Gesù che, insieme agli apostoli, nel Cenacolo, invocò «lo Spirito di unità e di concordia, di riconciliazione e di perdono» (Messe capace di perdono; lei che sostenne la Chiesa delle origini con la preghiera e la testimonianza, perché della B. Vergine Maria, n. 38, Maria Vergine madre fosse, nella storia, icona di quella Città in cui tutti i dell’unità), affidiamo tutti i rinati dall’acqua e dal- popoli si raduneranno cantando «Sono in te tutte le lo Spirito nell’unico Battesimo. mie sorgenti»(Sal 86,7) . La Redazione 3
Studi La Madre di Gesù nella prospettiva protestante I diversi presupposti del dogma dell’Immacolata, e il 1950, possono dirsi superate in una pro- della riflessione in cui si è definito il dogma dell’As- spettiva di “diversità riconciliata”. e della spiritualità sunta, le tematiche mariane si sono associate a una sottolineatura del Maria nella Riforma cattolica e protestante ruolo e del ministero del pontefice su Maria romano, col dogma del primato e Partiamo da un fatto storico: Lu- dell’infallibilità definito nel 1870. tero e Zwingli, due dei maggiori ri- La polemica anti-protestante resta formatori, dedicano a Maria uno dei naturalmente molto forte, ma ora primi tra i loro scritti. «I protestanti non credono l’avversario principale è il liberali- Lutero compone un commento al nella Madonna»: si tratta di smo laico che, peraltro, è considera- Magnificat tra il 1520 e il 1521, cioè un’affermazione senza alcun to conseguenza, più o meno diretta, nel pieno della fase iniziale dello senso, ma assai diffusa. Non ha senso della Riforma. scontro con Roma. Nel 1522 la situa- perché, propriamente parlando, nes- zione di Zwingli a Zurigo è certamen- suna Chiesa cristiana crede «nella te meno drammatica, ma pur sempre Madonna»: si crede in Dio, in Gesù molto tesa. Il predicatore svizzero, Cristo e nello Spirito Santo, non in influenzato in particolare da Erasmo Maria. Quel che si vuol dire, però, è da Rotterdam, è impegnato fin dal chiaro: mentre la madre di Gesù ha Per i riformatori 1519 in una predicazione orientata un ruolo centrale nella dottrina e la figura di Maria alla purificazione della fede ecclesia- nella spiritualità della Chiesa cat- è esemplare... le da manifestazioni e atteggiamenti tolico-romana (e, in termini diversi, ma essa non svolge ritenuti non fondati sul dato biblico. anche di quella ortodossa), la fede una funzione mediatrice Questo lavoro di sensibilizzazione evangelica (o protestante: useremo i si intensifica nel 1522. Zwingli è tra due aggettivi come sinonimi) ritiene l’altro accusato di mettere in discus- necessario rivisitare tale ruolo. sione la tradizionale devozione ma- La ragione è semplice e decisiva Questo breve articolo non può riana: è per difendersi che egli pro- al tempo stesso: si pensa di rilevare ripercorrere una vicenda così com- nuncia una predica, poi pubblicata, il rischio che l’enfasi sulla figura di plessa. Il suo scopo è più modesto: sulla «pura vergine Maria». Maria metta in ombra la centralità di può essere riassunto in tre punti La caratteristica forse più signifi- Cristo e si vuole, con tutte le forze, corrispondenti ai tre paragrafi che cativa del testo di Lutero è l’interpre- evitare una simile deriva. seguiranno: tazione, in Lc 1,48, della parola greca Bisogna anche constatare che que- - mostrare che la Riforma del sec. tapéinosis, normalmente resa in la- sta differenza si trasforma, abbastan- XVI non conosce alcuna “avversione” tino con humilitas, corrispondente za velocemente, in uno dei temi caldi nei confronti della figura di Maria; al tedesco Demut (in italiano, umil- della controversia: la “mariologia” (il - evidenziare anche, però, che se- tà). Lutero sceglie di tradurre con termine compare nel XVII secolo) condo la fede evangelica la nuova il tedesco Nichtigkeit, nullità. In tal cattolica si è spesso sviluppata in distribuzione degli accenti produce modo, conformemente al senso del chiave critica verso il protestantesi- una spiritualità nella quale non trova termine greco, egli considera quella mo, il che, ovviamente, produce una posto la “devozione mariana”; di Maria una condizione, non una reazione simmetrica. - esaminare se e in che misura le virtù. Il punto, cioè, non è che Maria Tra il 1854, anno della definizione reciproche scomuniche del passato costituisca un esempio di umiltà, ma 4
che Dio, rovesciando i potenti dai stessa: «ella vuol distrarre l’attenzio- mento, quanto alla recita di un’Ave troni e innalzando coloro che non ne dalla sua persona, affinché in lei Maria». contano, agisce come descrive Paolo Dio sia lodato e per (durch) lei ognu- Zwingli, come discepolo di Erasmo, in 1 Corinti 1,27, passo che Lutero no giunga a confidare nella grazia di intende orientare a Cristo la devozio- tiene esplicitamente presente. Dio». Tuttavia, proprio per questa ne a Maria, seguendo, proprio in tal Si determina, cioè, uno sposta- ragione Maria, mediante il suo esem- modo, l’esempio fornito da lei stessa. mento di accento: dalla tradizionale pio, conduce a Dio. Nell’esegesi del saluto dell’angelo, teologia monastica, che sottolineava Per altro verso, Lutero non ha al- Zwingli segue da vicino Erasmo an- l’aspetto morale ed esemplare, a una cuna difficoltà a far proprie espres- che per quanto riguarda il famoso sioni tradizionali come kecharitoméne, tradotto di solito in il titolo «Madre di Dio» latino con gratia plena: il riforma- che egli, non solo negli tore di Zurigo, come già aveva fatto anni giovanili ma anche Lutero, tiene a sottolineare il modo in seguito, interpreta passivo del participio, il fatto cioè in senso rigorosamente che quella di Maria è una grazia rice- cristologico, cioè come vuta e non propria. affermazione dell’unità Come abbiamo anticipato, però, della persona di Cristo: l’interesse di Zwingli - in una fase questo punto, in effetti, nella quale il rinnovamento della era quello anzitutto in Chiesa di Zurigo è appena iniziato - gioco nel concilio di Efe- si concentra soprattutto sulla difesa so (431). della propria ortodossia e di quella Per quanto riguarda che egli considera, sempre sulla scia Zwingli, egli stesso ha erasmiana, un fondamentale accordo riassunto con tutta la con la tradizione patristica. Zwingli chiarezza possibile la riprende da Erasmo, ad esempio, i propria posizione: «Mi classici argomenti di Girolamo con- accontento di avere tro Elvidio, a sostegno della vergini- esposto chiaramente ai tà perpetua (pre partum, in partu, pii, semplici cristiani post partum) di Maria. quello che penso della In questi scritti interamente dedi- madre di Dio. Ed è que- cati alla figura della madre di Gesù, sto: io credo fermamen- l’elemento comune tra i due riforma- te, secondo le parole del tori risiede, in tutta evidenza, nell’o- santo evangelo, che ella, rientamento cristologico della loro pura vergine, ci ha parto- lettura di Maria e, in tale prospetti- rito il Figlio di Dio ed è va, si deve interpretare la sensibilità rimasta, nel parto e an- di fede del protestantesimo. Madonna con Bambino - Lucas Cranach (1472-1553), che dopo, per l’eternità, Budapest, Szépmüvészeti Múzeum una vergine pura e intat- Solus Christus ta. Io ho anche affermato vera e propria teologia della Croce, che ella è stata innalzata da Dio al Per i riformatori, come abbiamo che sottolinea l’azione di Dio e ri- di sopra di ogni creatura, dei beati visto, la figura di Maria è esemplare. balta i criteri socialmente accettati. o degli angeli, alla gioia eterna. Ma Il punto decisivo del dissenso, però, La fede, dunque, non si concentra sono altresì dell’opinione che, come è che essa non svolge una funzione sull’essere umano, neppure su Maria; dice suo figlio Cristo, (Mt 7,21): “Non “mediatrice”. Alla scuola dei rifor- anzi, deve «spogliarla di ogni gloria chiunque mi dice: Signore, Signore, matori, il protestantesimo si attiene e considerare, come s’è detto, la sua entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa rigorosamente a 1 Timoteo 2,5, am- bassezza», per poi stupire «della so- la volontà del Padre mio, quello en- mettendo «un solo mediatore tra Dio vrabbondante grazia di Dio». trerà nel regno dei cieli”. Parimenti, e gli uomini, Cristo Gesù uomo». Evidentemente, in una tale pro- non chiunque dice a parole, sia pure Nella prospettiva evangelica non spettiva, la devozione non può essere mille volte: Ave Maria, Ave Maria, en- sussiste la necessità di una figura “mariana”, bensì rivolgersi a Dio sol- trerà nel regno dei cieli, ma colui che che si interponga tra l’essere umano tanto, secondo l’intenzione di Maria pone attenzione al proprio comporta- e Gesù Cristo. Gesù è il Dio vicino, 5
n St u d i la grazia incarnata, colui che rende Anche se non è la strada che la Chie- Martin Luther presente Iddio nella storia e nell’esi- sa evangelica ritiene di poter percor- (Eisleben, 1483-1546) stenza umana. Non vi è posto, né te- rere, essa va però riconosciuta come ologicamente né spiritualmente, per una mediazione mariana. una via di discepolato cristiano. Reciprocamente la Chiesa catto- L utero è il primo grande espo- nente della Riforma protestante - fenomeno sociale e religioso am- Vale per Maria, dunque, quanto la lica si è resa conto che l’atteggia- pio e variegato - la cui protesta ha fede evangelica afferma, in genera- mento protestante non vuole essere raccolto le istanze di Riforma eccle- le, per coloro che vengono chiamati semplicemente “antimariano” e dis- siale presenti nel cristianesimo oc- “santi”: esistono certamente figure sacratore. Piuttosto, vuole tutelare cidentale già dal XIII sec. Monaco esemplari, che hanno imitato Gesù la distinzione radicale tra Dio e gli e presbitero tedesco degli eremiti e testimoniato la grazia di Dio in lui, esseri umani e pone Maria, evidente- agostiniani di Erfurt, dal 1508 è do- in forma tale da essere generalmente mente, tra questi ultimi, pur ricono- cente di esegesi biblica presso l’u- riconosciuta nella Comunità. Costo- scendole una dignità particolare. niversità di Wittemberg. Studiando l’Epistola di Paolo ai Romani, egli ro sono considerati fratelli e sorelle Questo reciproco riconoscimento si apre a una nuova comprensione maggiori nella fede, guide, maestri e dell’autenticità delle rispettive ragio- della giustizia di Dio. Nel 1517, con maestre di obbedienza cristiana. La ni cristiane costituisce il necessario le sue 95 Tesi affisse alla porta del Chiesa prega insieme a loro e come presupposto per un dialogo fecondo. Castello di Wittemberg, affronta loro, ma non si rivolge a loro nella Naturalmente esso non risolve tutti i criticamente la questione delle “in- preghiera; la preghiera è rivolta a problemi: permette di affrontarli in dulgenze”, dando avvio a un con- Dio soltanto, si intende al Dio trini- spirito fraterno e sororale. flitto insanabile con l’arcivescovo e tario: Padre, Figlio e Spirito. Indicherei, concludendo, un pro- con papa Leone X, culminato nella Per tale ragione, in ambito pro- blema teologico che, al momento, mi scomunica (10.12.1520). testante non si sono sviluppate né sembra aperto e un metodo di dialo- una “mariologia” (cioè un discorso go che, invece, è già applicato, a mio Huldrych Zwingli (Wildhaus, 1484 - Kappel am Albis, 1531) teologico in qualche modo autonomo parere, con successo. su Maria), né una spiritualità “maria- na”. La Maria della Chiesa evangeli- ca è la Maria della Bibbia, Myriam di Il problema è quello dei dogmi mariani. Comunque si guardi la questione, il dogma è un’afferma- L a Riforma protestante ha un’o- rigine e un decorso particolari nelle città-stato della Svizzera e Nazaret, non la regina del cielo. zione fondamentale per la fede. della Germania del sud. Il primo e Data l’importanza della pietà ma- Chi formula il dogma sostiene che rilevante esponente di tale movi- riana nella fede quotidianamente quanti non lo accettano, in sostan- mento è Huldrych Zwingli. Insigne umanista, dal 1519, a Zurigo, si vissuta in ambito cattolico, la distan- za, si separano dalla verità di Cristo. occupa della riforma della Chiesa za su questo punto non può essere I dogmi mariani sono, a tutt’oggi, e della società civile, sottolinean- considerata secondaria. La sensibili- estranei alla sensibilità della fede do l’unica signoria di Cristo e della tà cattolica reagisce con costernazio- evangelica e questo dato resta con Parola sulle dottrine, i riti religiosi ne di fronte a quella che le appare, tutto il suo peso. e l’etica pubblica. La cosiddetta nel migliore dei casi, un’incompren- Il metodo è quello della sospensio- Prima disputa di Zurigo (gennaio sione grossolana del significato di ne del giudizio. In passato, il prote- 1523) rappresenta l’atto di fonda- Maria nell’opera della salvezza. La stantesimo ha condannato la spiri- zione della Chiesa riformata zuri- fede evangelica, da parte sua, è più tualità mariana come paganeggiante, ghese. In ottobre segue una Secon- che perplessa di fronte alla mariolo- mentre il cattolicesimo ha rifiutato da disputa, suscitando reazioni di gia, ai dogmi mariani e a molte ma- la critica evangelica, considerando- approvazione ma anche di aperto dissenso tra i gli stessi seguaci di nifestazioni devozionali, specie della la una forma di miscredenza. Oggi Zwingli. L’eredità di Zwingli sarà cosiddetta “pietà popolare”. abbiamo capito che questi giudizi raccolta soprattutto da Giovanni drastici sono fuori luogo. Gli uni e gli Calvino (1509-1564), nella repub- Prospettive ecumeniche altri cercano Cristo, in ascolto delle blica di Ginevra. Scritture e in preghiera, ritenendo In questa situazione assai difficile, di dover imboccare strade parzial- Nota bibliografica: il dialogo ecumenico ha fornito un mente diverse. In che misura queste M. LUTERO, Commento al Magnificat, Edizioni aiuto significativo. In esso, il prote- strade siano, in realtà, convergenti, Servitium, Sotto il Monte (BG) 20176. H. ZWINGLI, Predica sulla Pura Vergine Maria, in stantesimo ha imparato che, nella lo può mostrare solo lo Spirito. E. CAMPI, Via Antiqua, Umanesimo e Riforma. sua intenzione profonda, la spiritua- Zwingli e la Vergine Maria, Meynier, Torino 1986, pp. 57-91. lità mariana del cattolicesimo vuole Fulvio Ferrario G. MIEGGE, La Vergine Maria, Claudiana, Torino orientare a Cristo: a Gesù per Maria. Facoltà Valdese di Teologia - Roma 20084. 6
Tessere mariane Scegliere tra il bene e il male Rm 7,19: lectio divina C inquecento anni fa iniziava il processo che avrebbe zione se non per mezzo della fede in Gesù Cristo, unico portato alla nascita delle comunità cristiane rifor- mediatore della grazia. Tuttavia, la persona, pur redenta mate (più tardi chiamate Protestanti, dalla prote- e giustificata, restava interiormente segnata dal peccato. sta dei principi luterani contro la convocazione della Die- L’esperienza generale è quella di una lotta continua tra il ta di Spira nel 1529). La reazione di Martin Lutero contro bene percepito come tale - e perciò desiderato - e il male la predicazione dell’indulgenza per chi collaborava eco- cui tende la nostra creaturalità. nomicamente alla costruzione della nuova basilica di San La prospettiva radicalmente agostiniana e nominali- Pietro dette il via a un susseguirsi di eventi che ebbero sta di Lutero non gli consentì di considerare in termini conseguenze in buona parte inimmaginabili all’inizio. più positivi la forza della grazia nei confronti della na- Oggi il cammino ecumenico ha riavvicinato le Chiese e tura umana ferita - ma non definitivamente uccisa - dal le comunità cristiane in molti aspetti, sia grazie al dialogo peccato. Inoltre Lutero rifiutava il concorso delle buone dei teologi sia sul piano pratico delle scelte caritative e opere alla salvezza. Esse segnavano solo la predilezione pastorali, per non parlare della gloriosa testimonianza di di Dio verso l’uomo, ma non gli toglievano il peccato. Fede tanti martiri di ogni confessione. e opere erano perciò separate, diversamente da quanto A partire da un versetto della Lettera ai Romani riflet- afferma Gc 2,14-26. tiamo e preghiamo sul senso della giustificazione e della Il versetto 19 del settimo capitolo della Lettera ai Ro- mediazione di Cristo, due temi centrali sui quali oggi cat- mani, che abbiamo appena letto, esprime questa dura tolici e riformati sono certamente assai meno distanti di esperienza interiore. Ognuno di noi si trova come in mez- quanto non lo furono all’inizio della Riforma. zo a un tragico tiro alla fune: da un lato siamo intimamen- te attratti dal bene, dall’altro la nostra natura ferita ci Prima di ascoltare e meditare la parola di Dio, invo- spinge al male. Come uscirne? Non da soli, senza alcun chiamo il dono dello Spirito Santo: dubbio, perché non ne abbiamo le forze. Con l’aiuto dello Manda a noi il tuo Santo Spirito, o Padre, Spirito, però, possiamo molto. perché, guidati e animati dal suo soffio, pos- La parola di Dio ci rassicura: Dio stesso si è chinato sul- siamo accogliere la tua Parola qual è vera- le nostre ferite (cf. Sal 40,2; Lc 10,30-35). Il Padre della mente e lasciarci trasformare dallo stesso misericordia ha inviato suo Figlio, perché prendesse su Spirito, secondo il tuo cuore. Amen. di sé il peccato dell’umanità e di ciascuna persona, come «l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo» I Momento: Lettura (Gv 1,29). Infatti, «Cristo ci ha riscattati dalla maledi- zione della Legge, diventando lui stesso maledizione per Leggiamo attentamente il versetto proposto. noi, poiché sta scritto: “Maledetto chi è appeso al legno”» «Infatti, io non compio il bene che voglio, ma il (Gal 3,13; cf. Dt 21,23; Gv 3,14). male che non voglio» (Rm 7,19). Questo è il mistero della misericordia divina (cf. Rm 16,25): il Padre «ha tanto amato il mondo da dare il Figlio Fermiamoci un momento in silenzioso ascolto del te- unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perdu- sto per poi tornarvi nella meditazione. to, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16). È proprio questo È noto che il cuore della teologia di Martin Lutero è la il progetto di Dio, che vuole la salvezza dell’intera umani- considerazione del rapporto tra Dio giusto e misericor- tà per mezzo della fede in Gesù Cristo, unico mediatore dioso e l’uomo fondamentalmente peccatore. L’esegesi tra Dio e l’umanità (1 Tm 2,5). La storia della salvezza, della Lettera ai Romani proposta dal teologo agostiniano, narrata e cantata dalla Scrittura, è appunto storia della e in seguito maturata nel complesso svolgimento dei fatti, pazienza di Dio: «La magnanimità del Signore nostro con- poneva l’uomo in una situazione di incapacità di reden- sideratela come salvezza» (2 Pt 3,15). 7
n Tes s e re m a r i a ne II Momento: Meditazione Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto» (Rm 12,2). L’Apostolo gioca con la parola “forma”: «non confor- Dopo aver riletto il brano, chiediamoci quale sia il matevi (...) lasciatevi trasformare», sottintendendo: per suo messaggio per noi oggi. rivestirvi di Cristo (cf. Rm 13,14), assumendone quindi Resta però la domanda iniziale: come uscire dalla la forma. E la prima a lasciarsi rivestire da Cristo, sole drammatica lotta interiore tra il bene e il male (cf. Rm di grazia, è proprio Maria (cf. Ap 12,1). In altre parole, 7,14-21)? È possibile accogliendo il dono di grazia di Gesù occorre essere in Cristo Gesù (cf. Rm 8,1), lasciarsi inne- per mezzo della fede e dell’umile obbedienza alla Parola. stare in lui (cf. Rm 11,17-24) per vivere dello Spirito ed In questo ci è senza dubbio di grande aiuto la persona essere quindi liberi di fare il bene. di Maria. La Madre di Dio, infatti, è all’inizio del momento Dal contesto appare evidente che la trasformazione culminante del processo di salvezza (cf. Gal 4,4; Gv 19,25; non è puramente esteriore e apparente, ma interiore e At 1,14). È proprio la Vergine di Nazaret la prima creatu- reale. Troviamo conferma di ciò in altri due passi paolini. ra rinnovata e resa capace di scelte pienamente umane, Nella stessa Lettera ai Romani, alcuni capitoli prima, mature e sensibili. Paolo ha indicato chiaramente l’opposizione tra “carne e Ella è la donna obbediente: «Ecco la serva del Signore: spirito” (cf. Rm 7,5-6), per cui è possibile camminare nel- avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38), che ac- la libertà che ci è stata donata ed essere capaci di novità coglie la parola di Dio, la conserva e la mette in pratica (cf. Rm 7,14-26). Paolo aveva già fatto questo discorso in (cf. Lc 8,21; 11,27-28), portando tutto il frutto sperato (cf. altri termini nella Lettera ai Galati (5,16-25), quando, per Mc 4,3-8). L’obbedienza della fede di Maria è feconda ed illustrare la differenza con una vita segnata dalla “carne”, efficace, non soltanto esemplare. elenca una serie di atti, sentimenti e atteggiamenti, che Potremmo di- portano alla divisione e alla disgregazione. re, però, che noi A questa lista Paolo contrappone quella del «frutto del- non abbiamo la lo Spirito» (Gal 5,22), che invece unifica la persona e la statura interiore rende capace di gesti positivi e costruttivi nei confronti di Maria, la sua degli altri, fino al dono gratuito di sé, come Maria che, ri- purezza vergina- colmata dello Spirito, si dona totalmente, nella sua piena le. Da cattolici, libertà non segnata dal peccato, al progetto di salvezza di possiamo anche Dio a favore dell’umanità. dire la sua im- macolata conce- III Momento: Preghiera zione; e, quindi, non riusciamo Rivolgiamo dunque la nostra preghiera al Signore. ad eguagliare la Signore Gesù, hai accolto il progetto di sal- sua obbedienza. vezza del Padre, ti sei fatto uomo per mezzo Ancora una vol- della collaborazione di Maria, per donarci la ta la Scrittura libertà dei figli e affrancarci dal giogo del viene a illumi- peccato per cui eravamo condannati dalla narci: siamo ca- Legge. Donaci di apprezzare questo dono per paci di trasfor- camminare sempre nella libertà dello Spirito. mazione, perché Amen. il Signore ci ha Annunciazione - Gerard David (1520 ca), resi tali e con il IV Momento: Contemplazione e Impegno Francoforte, Städelsches Kunstinstitut dono della gra- zia ci permette Prima di concludere prendiamo un impegno concreto. di percorrere il sentiero della santificazione. San Paolo afferma con gioiosa sicurezza: «Non vivo più io, ma Cristo Impegno: vive in me» (Gal 2,20), proprio perché riconosce la forza Seguendo le orme di Gesù, accet- della grazia di Cristo, morto e risorto per lui e per tutti, tiamo di compiere un gesto gratuito, che può anche che lo rende capace di vita nuova (cf. Gal 2,17-21). esporci alla critica degli altri, ma esprime la nostra Per questa ragione, Paolo invita i cristiani di Roma a libertà di figli del Dio misericordioso. intraprendere il percorso di rinnovamento interiore ver- so la piena trasformazione in Cristo: «Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il Giovanni Grosso o. carm. vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di «Institutum Carmelitanum» - Roma 8
Studi Maria e le Chiese della Riforma Dai documenti non ci sono al momento dei dialoghi mariologia dal titolo «Maria: grazia e del dialogo ecumenico ufficiali sul tema, ma si trovano so- speranza in Cristo», pubblicato nel i punti di contrasto lamente pochi riferimenti a Maria 2005. Un’affermazione iniziale mette in documenti che affrontano altre bene in chiaro qual è lo spirito di tale e le prospettive di incontro tematiche. Per comprenderne me- documento: «Non vi è dubbio che sia glio la peculiarità, dobbiamo fare un impossibile essere fedeli alla Scrit- confronto con le due esperienze più tura e non prendere sul serio Maria» specifiche dei luterani e degli angli- (pgf. 6). P er la Chiesa cattolico romana cani, che hanno portato a conclusio- è ardua impresa coinvolgere le ni decisamente interessanti, se rap- Chiese protestanti sulla “que- portate allo stato della discussione stione mariana”: tra i temi che si pos- precedente il Concilio Vaticano II. sono dibattere in ambito ecumenico, Negli USA, il dialogo tra luterani Il protestantesimo si tratta sicuramente di quello più e cattolici romani ha prodotto, nel ha ripreso in mano lontano dalla spiritualità evangelica. 1990, il testo dal titolo: «L’unico con più attenzione Sebbene al tempo della Riforma mediatore, i santi e Maria. Dichiara- i testi biblici su Maria del XVI secolo non fosse argomen- zione comune e riflessioni».2 Il tema to di divisione, la devozione maria- è quello della mediazione della sal- na, così come si è sviluppata nella vezza e dell’intercessione dei santi e, Chiesa cattolica soprattutto dal XIX quindi, di Maria. L’intento che si pongono gli esten- secolo in avanti (anche in funzione Da una parte si ammette che è sori del documento è decisamente antiprotestante),1 è diventata uno possibile trovare un terreno comune molto ambizioso, cioè verificare se dei discrimini fondamentali per se- sul tema dell’intercessione non solo quelli che vengono identificati come gnare la differenza tra le nostre ri- dei viventi, ma di tutta la comunione gli scogli del dialogo ecumenico spettive Chiese. Dal momento, però, dei santi, Maria compresa; dall’altra, su Maria, i dogmi dell’Immacolata che uno degli obiettivi del cammino invece, si rileva che c’è ancora una Concezione (1954) e dell’Assunzio- ecumenico è quello di comprendersi chiara divisione sull’invocazione ne (1950), possono essere compresi e di sensibilizzare i credenti alla ric- dei santi e di Maria per ottenere la all’interno della tradizione apostoli- chezza della fede cristiana nelle sue loro intercessione, perché, da parte ca e alla luce della Scrittura. diversità, il confronto su Maria divie- protestante, la preghiera non rivolta Questo obiettivo viene raggiunto ne particolarmente significativo. esclusivamente a Cristo non viene attraverso un’ermeneutica comples- ritenuta biblicamente fondata. Ap- sa, che Giancarlo M. Bruni osm La situazione attuale profondiremo più avanti alcuni pro- definisce «un’ermeneutica biblica nel dialogo blemi sollevati dalle forti aperture di condivisa che va sotto il nome di as- questo documento. sunzione globale e critica di sistemi I colloqui ecumenici più articolati Comunione anglicana e Chiesa interpretativi di lettura del testo bi- sulla mariologia sono avvenuti finora cattolica, dal canto loro, condividono blico alla luce del modello della gra- solo tra la Chiesa cattolico romana una specifica commissione perma- zia e della speranza e di opzione del e i luterani degli USA, da una parte, nente di dialogo, l’Anglican-Roman principio di analogia» (Mariologia e la comunione anglicana, dall’al- Catholic International Commis- ecumenica, p. 243). Da questo punto tra. Con le altre Chiese protestanti, sion (= ARCIC, istituita nel 1967), di vista, nella spiritualità anglicana come metodisti, luterani e riformati, che ha prodotto un documento sulla sarebbe possibile trovare uno spazio 9
PER APPROFONDIRE meneutica, perché ogni affermazio- ne su Maria deve essere chiaramente giustificata dalle Scritture. Il tipo di ermeneutica proposta dall’ARCIC, invece, non sarebbe accettabile per un riformato, perché dà l’impressio- ne di interpretare il testo biblico a partire dall’affermazione teologica da difendere, e non il contrario. • Andrebbe decisamente chiarita e approfondita la questione dello spazio di Maria nella comunione dei santi, centrale in entrambi i docu- menti. Sebbene l’idea sia pienamen- te condivisa a livello ecumenico, un per la devozione mariana ecumenica- per cercare di raggiungere il massi- evangelico avrebbe delle difficoltà a mente intesa, perché le verità che la mo del consenso possibile tra le due riconoscere in loro, Maria compresa, Chiesa cattolico romana vuole espri- Chiese. La novità sta proprio nell’af- il ruolo di intercessori. mere con i suoi dogmi possono essere fermare che sarebbe possibile rico- Per la nostra spiritualità, sono i vivi comprese alla luce della Bibbia, letta noscere il fondamento biblico dei che intercedono per il loro prossimo, con gli occhi della tradizione patri- due dogmi mariani, anche se resta non i defunti, che si trovano nella stica, comune a tutti i cristiani. aperto il problema dell’autorità non pace di Dio, e l’intercessione non È una conclusione ottimista, che universale che li ha emessi. riguarda mai il tema della salvezza svilupperebbe alcuni punti di concor- eterna. Il documento di accordo tra dia già evidenziati in una precedente I punti di dissenso luterani e cattolici USA, invece, insi- dichiarazione, quella di Windsor del ste molto sulla ricerca di un terreno 1981. Li riporto seguendo lo schema I due documenti cui abbiamo ac- comune sul concetto di mediazione e di Bruni (Mariologia ecumenica, cennato non sono dichiarazioni di intercessione, «per convergere sul p. 257), perché su di essi (tranne il ufficiali, bensì testi aperti alla di- fatto che la cooperazione dei santi e punto 3b) mi sembra che ci sia una scussione. In questo senso, vengono di Maria alla salvezza è nell’ordine certa concordia in ambito protestan- proposte delle tesi per provocare la dell’intercessione: veicolano grazia e te. Sarebbe possibile sviluppare una riflessione in ambito ecumenico, nel- chiedono grazia, quella procurata da mariologia ecumenica, dunque, se si la consapevolezza che esse non sono Cristo solo e a questo sono chiamati condividono i seguenti assunti: ampiamente condivise. dal Padre per Cristo nello Spirito» - Cristo è l’unico mediatore di salvez- È interessante registrare la caute- (Mariologia ecumenica, p. 346ss.). za e di grazia; la con cui l’ex arcivescovo di Canter- Alle orecchie di un riformato tali - Maria e la mariologia sono compre- bury, Lord George Carey, ha reagito affermazioni non solo suonano estra- se in Cristo e nella Chiesa, nella cri- “a caldo”. In una breve intervista al nee alla propria spiritualità, ma coz- stologia e nella ecclesiologia; Notiziario Evangelico esprimeva zano anche con la convinzione che - Maria è riconosciuta come Theo- una forte perplessità sul rischio di la salvezza ha origine nella sovrana tokos, in ragione del suo posto d’o- far passare il messaggio che la Chie- volontà di Dio ed è un dono mediato nore nella comunione dei santi e di sa anglicana può accettare i dogmi esclusivamente da Cristo; un fatto una venerazione espressa anche in dell’Immacolata e dell’Assunta, per- che può essere solo annunciato. termini liturgici; ché, affermava: «Non appartengono • Ci sono poi questioni teologicamen- - Maria è riconosciuta come creatu- alla nostra teologia e, per il radica- te meno pregnanti delle precedenti ra redenta, preparata dalla grazia mento biblico della nostra Chiesa, e che riguardano piuttosto l’ambito a divenire madre del Redentore e sarebbe difficile convincere del con- della spiritualità evangelica. accolta nella gloria; trario la maggioranza degli anglica- Ad esempio, colpisce l’idea di un - Maria è riconosciuta come modello ni». (NEV, 15 maggio 2005) aldilà raffigurato come un luogo in di santità, fede e obbedienza; Di fronte alle conclusioni raggiun- cui i santi, e quindi anche Maria, - Maria è vista come figura profetica te in questi due documenti, infatti, si trovano corporalmente presenti della Chiesa. un evangelico si trova, a mio parere, presso Dio. Per un riformato è diffici- Queste idee vengono sviluppate in in disaccordo sui punti seguenti. le pensare ad una persona già risorta «Maria: grazia e speranza in Cristo» • Prima di tutto sulla questione er- corporalmente da qualche parte nei 10
cieli. È vero che sull’articolata rap- portante evidenziare gli enormi passi un Gesù giudice severo e l’umanità presentazione biblica del mondo a fatti nel dialogo ecumenico. peccatrice, ma anche per soddisfare venire si potrebbe aprire una lunga Solo trent’anni fa, Maria era la pie- il bisogno di una rappresentazione discussione, ma qui ciò che importa tra di scandalo che segnava ferma- femminile di Dio che, presente nella sottolineare è che nella spiritualità mente il confine tra cattolicesimo ro- religiosità pagana, era del tutto as- evangelica difficilmente si tenta di mano e protestantesimo. Oggi questo sente nel Dio cristiano. raffigurare l’aldilà, e i tentativi di far- pregiudizio nei confronti della ma- La Riforma ha colmato il primo lo sono visti con una certa distanza. riologia cattolica si è ridimensionato vuoto ridando a Cristo il volto uma- • Se poi a livello teologico le Chiese e, se rimangono ferme le perplessità no dell’Emmanuele, il “Dio con noi”. protestanti e quella cattolico romana nei confronti di quelle che anche da Il secondo vuoto, invece, non è stato dovessero trovare un accordo simile molti cattolici sono considerate vere per nulla approfondito, fintanto che a quello proposto dai documenti qui e proprie derive “mariolatriche”, è la teologia femminista non ha comin- analizzati, a livello liturgico sarebbe chiaro a un numero sempre crescen- ciato a sottolineare quest’aporia e a necessaria una radicale trasforma- te di evangelici che la devozione per proporre un nuovo punto di vista. zione del modello protestante. la figura di Maria è, per i cattolici, In una Chiesa al maschile, la figura Duecento anni di dibattito acceso una via particolare a Cristo che non di Maria può aiutare a riportare equi- proprio su Maria, infatti, hanno sca- impedisce il dialogo ecumenico. librio nel nostro immaginario religio- vato sull’argomento un vero fossato, Tutte le attenzioni dei teologi per so, una sorta di grimaldello per far proprio a cominciare dalla liturgia, mantenere la mariologia cattolica saltare il lucchetto che l’ermeneuti- per cui oggi è difficile pensare a una sotto il cappello della cristologia ca patriarcale ha messo sulla Scrit- comparsa della madre di Gesù in una sono sinceramente apprezzate, sen- tura e per aiutarci a riscoprire sia la liturgia priva di ogni riferimento ad za dimenticare che uno degli effet- rilevanza delle figure femminili nella altri che alla Trinità: non si può più ti positivi di questo dialogo sta nel narrazione biblica sia l’importanza pensare di tornare in qualche modo fatto che il protestantesimo ha oggi del linguaggio di genere per parlare ai tempi della Riforma, quando il ca- ripreso in mano con più attenzione e di Dio. lendario liturgico prevedeva dei rife- cura i testi biblici su Maria, un tempo Nonostante la mariologia sia stata rimenti a Maria. troppo sbrigativamente guardati con anche strumentalizzata dalla Chie- il sospetto di essere testi che si pre- sa patriarcale, come denuncia ad L’obiettivo del richiamo stavano a pericolose derive e, quindi, esempio Elizabeth Johnson,3 la Ma- alla figura biblica di Maria da usare per lo più come arma “anti- ria biblica ci può aiutare ad uscire mariana”. E questo non è certo poco. da quest’orizzonte oppressivo, quella Non voglio, però, che si termini la In conclusione vorrei evidenzia- Maria di Nazaret che ogni Chiesa cri- lettura di queste pagine con la sensa- re un ultimo elemento del discorso. stiana oggi è pronta a onorare, con il zione che poco sia stato fatto e che Storicamente parlando, la devozione linguaggio della sua teologia. Farlo null’altro si possa fare. Se sono stati mariana è nata non solo per colmare insieme è l’arduo ma fecondo impe- elencati i punti più spinosi del dialo- il vuoto che la teologia della gloria gno della mariologia ecumenica. go sulla mariologia, è altrettanto im- stava creando tra un Dio sovrano, Eric Noffke Facoltà Valdese di Teologia - Roma SU RIPARAZIONE MARIANA •1 Per un chiarimento su questo si veda, ad esempio, l’introduzione di Fulvio Ferrario alla quarta edizione del volume di GIOVANNI MIEGGE, La vergine Maria, saggio di storia del dogma, Claudiana, Torino 2008. •2 Nell’esposizione dei due documenti seguenti faccio riferimento in particolare al volume: GIAN- CARLO M. BRUNI, Mariologia Ecumenica, EDB, Bologna 2009. Si tratta di un’eccellente intro- duzione al tema, caratterizzata da una grande attenzione ai documenti prodotti in ambito ecu- menico, tutti presentati e commentati. Colpi- scono positivamente pure l’equilibrio e l’onestà intellettuale dell’esposizione dei diversi punti di vista e la sensibilità (direi anche l’ottimismo) ecumenico che anima questo scritto. •3 ELIZABETH JOHNSON, Vera nostra sorella. Una teologia di Maria nella comunione dei santi, Queriniana, Brescia 2005. 11
Tessere mariane La Madre di Gesù interpella cattolici ed evangelici Intervista a p. Giancarlo M. Bruni titolo «Mariologia ecumenica». A partire dalla tua sul dialogo ecumenico riguardo a Maria ricerca, ma anche dall’anniversario che si celebra quest’anno, a che punto siamo nel dialogo tra catto- nel V centenario della Riforma protestante lici ed evangelici sulla “questione mariana”? Ricordare i 500 anni della Riforma protestante rende consapevoli le Chiese cristiane, e ciascun credente, che siamo sempre “in stato di riforma”, che ogni giorno siamo P adre Giancarlo M. Bruni appartiene all’Ordi- invitati a prendere coscienza della nostra “forma”: Gesù ne dei Servi di Maria. Attualmente vive presso Cristo. Tale anniversario ricorda, inoltre, alle Chiese cri- l’Eremo di San Pietro alle Stinche (Panzano stiane che esse non coincidono mai con la loro “forma”, in Chianti - Firenze), fondato da p. Giovanni cioè con il loro centro e il loro essenziale: il Vangelo, a M. Vannucci osm, nel 1967. Continua a far parte del- cui sempre devono ritornare, anche riguardo alla figura la Comunità monastica di Bose (Biella), fondata da di Maria e alla riflessione su di lei. Enzo Bianchi. È docente di Teologia ecumenica presso Il cammino è già avviato e la “mariologia ecumenica” la Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» di Roma. Il ne è una testimonianza. Essa sottolinea i punti di conver- suo impegno, dal punto di vista mariano, è rileggere in genza raggiunti, da cui partire per un consenso sempre chiave ecumenica la figura di Santa Maria. più ampio sulla Vergine, in vista di una prospettiva ecu- menicamente condivisa. n Padre Giancarlo, come ha inciso il carisma dei Servi di Maria nel tuo servizio al dialogo ecumenico? n E quali sono questi punti di convergenza? Ho accettato di divenire frate e presbitero nell’Ordine Il primo punto di convergenza riguarda la metodologia, dei Servi di Maria con l’impegno preciso di dedicarmi al che deve porre attenzione ad alcuni principi comuni. dialogo ecumenico. Posso senza dubbio affermare che Ad esempio, si è sempre più consapevoli che sulla figura tale impegno fa parte del mio DNA di Servo di Maria. innocente di Maria si sono concentrate lungo i secoli - e si concentrano tutt’oggi - le varie divisioni tra le Chiese, ri- n E da Servo di Maria, per servire Dio e i fratelli, ti ducendo la Madre di Gesù a un “capro espiatorio” di altre sei posto a servizio della Vergine... problematiche. Inoltre, Maria non è un discorso a se stan- Sì, io che non amo definirmi un suo “devoto”, ho cer- te, ma da collocarsi all’interno dei capitoli sulla Trinità, cato di tradurre in riflessione ecumenica il mio servizio Gesù Cristo, lo Spirito Santo, la Chiesa, l’uomo, dei quali è alla Vergine. In altre parole, guardo a lei come madre e parte integrante. Ugualmente, è sempre più chiaro che si sorella esemplare che mi ricorda l’urgenza di diventare deve ripartire dalla Maria dei Vangeli, il che richiede un “cristiforme”, cioè conforme al suo Figlio Gesù. Ella non lungo discorso sull’interpretazione delle Scritture. Urge seduce, non cattura, ma rimanda sempre a lui: è la chiave poi una seria rivisitazione storica di come sono nate le di lettura di come possiamo stare davanti a Dio. divisioni tra le Chiese, valutandole alla luce delle acquisi- A tale proposito, mi piace ricordare che, nelle Chiese zioni raggiunte. Infine è necessario interrogarsi su come ortodosse, Maria è sempre collocata con il Figlio in brac- la persona di Maria e il discorso su di lei possano parlare cio, vicino alla porta, quasi a dire - all’entrata - «Vai da agli uomini e alle donne di oggi, e in che termini. mio Figlio!» e - all’uscita - «Porta mio Figlio, fallo cono- A livello ecumenico, sulla figura della Madre di Gesù, scere a tutti!». oggi possiamo condividere una metodologia comune che ha permesso una stesura di documenti scritti a due, o più n Sul rapporto tra Maria e le Chiese cristiane, nel mani, con una profonda onestà intellettuale, capace di 2009 hai scritto un saggio molto importante dal esprimere con sincerità il punto di vista di ciascuno e di 12
dare fiducia al racconto dell’altro, nella disponibilità a PER APPROFONDIRE sempre nuovi e diversi modi di pensare e sentire. n Sui contenuti teologici si è arrivati a un certo con- senso? Certo, a partire dal cuore del cristianesimo che legge nella storia di Gesù il compimento della “dedizione in- condizionata” di Dio verso l’umanità, evento di purissima grazia offerto, nella libertà, all’accoglienza dell’uomo. Di questo cuore del cristianesimo - il come Dio sta davanti all’uomo, e l’uomo davanti a Dio - Maria è ecumenicamen- GIANCARLO M. BRUNI, te assunta come typus et exemplar (tipo ed esempio), «Mariologia ecumenica chiave di lettura della grazia e della fede: è la comune Approcci - documenti - Madre del Signore e sorella nostra. prospettive», Tuttavia, anche qui, il problema è la conoscenza e la EDB, Bologna 2009 ricezione degli accordi ecumenici all’interno delle Chiese cristiane: sarebbe auspicabile una maggiore sensibilizza- zione dei fedeli da parte dei vari Responsabili. bolico” e accettano che i cattolici “li considerino dogmi di fede” (Dombes, n. 326), non contrari al Vangelo, ma n Dopo aver considerato i passi compiuti dalle racconti della grazia. Chiese cristiane sulla “questione mariana”, quali al- tri passi restano da fare tra cattolici ed evangelici? n E sulla questione della cooperazione di Maria A questo punto sorge una prima domanda: come mai all’opera della salvezza? la Maria che prega con noi, e noi con e come Maria - il Nello stesso documento, il gruppo di Dombes riconosce Magnificat -, è diventata “donna pregata”? Si tratta della in Maria due modalità di cooperazione: la prima, legata questione del culto mariano. alla sua vocazione (cf. Lc 1,26-38), la seconda, alla sua Una seconda domanda è come mai Maria, da donna missione (cf., ad esempio, Lc 1,39-45). credente, esempio e modello di fede per ogni credente in Nella prima modalità, la Madre del Signore coopera Cristo, è diventata “donna creduta”? Parliamo qui dei due rispondendo alla chiamata di Dio, evento di grazia a lei dogmi mariani definiti dal Magistero cattolico nel secon- offerto e da lei accolto nella libertà; nella seconda mo- do millennio: l’Immacolata Concezione di Maria e la sua dalità, la cooperazione della Vergine consiste nel portare Assunzione al cielo, che i protestanti e gli stessi ortodossi Gesù Cristo nel mondo. Come si può evincere, si tratta di interpretano alla loro maniera. argomenti di alto spessore spirituale. Sulla questione del culto si converge sul fatto che anche la preghiera rivolta in prima persona a Maria - ad esempio n Per concludere, quale stile mariano intravedi nei con l’espressione «prega per noi» - va sempre collocata gesti di riconciliazione di papa Francesco? all’interno dell’unica mediazione di Cristo: al Padre per Stile mariano è intravedere in Maria un riflesso dello il Figlio nello Spirito. Il rivolgerci a lei è un capitolo della sguardo di fiducia, speranza e amore di Dio, apparso nel “comunione dei santi” lasciato alla libertà. Figlio, evento nello Spirito Santo che nessuno esclude. In altre parole, salvaguardata l’unica mediazione del Di questa vocazione/missione cristiana papa France- Figlio (come sottolineano le Chiese della Riforma), si ri- sco è un testimone credibile. Con le sue parole e i suoi conosce che tale mediazione (come ci ricorda la Chiesa gesti, egli ci ricorda che una vera “devozione mariana” cattolica) non è un evento isolato: Gesù Cristo, unico e consiste nel divenire, come Maria, icona del come Dio, solo Intercessore, è infatti attorniato da una «nube di te- in Gesù Cristo, guarda ogni uomo e ogni donna. In altre stimoni» (Eb 12,1), tra i quali vi è Maria, che uniscono la parole, per instaurare un vero rapporto con lei dovremo loro alla sua preghiera. farla conoscere, ma soprattutto imitarne gli atteggiamen- Riguardo ai due dogmi mariani (Immacolata Concezio- ti e le scelte di vita. Allora, dirle “beata” sarà un modo per ne e Assunzione) il culmine della riflessione ecumenica glorificare il suo - e nostro - Autore! è rappresentato da un documento di qualche anno fa del gruppo ecumenico di Dombes1 (Francia) che colloca Ma- a cura di sr. M. Michela Marinello - Firenze ria nel disegno di Dio e nella comunione dei santi. Se i protestanti del gruppo interconfessionale non li riconoscono come dogmi, perché non sono attestati nelle •1 GRUPPO DI DOMBES, Maria nel disegno di Dio e nella comunione dei santi, Scritture, tuttavia essi sono sensibili al loro “valore sim- Qiqajon, Magnano (BI) 1998, in particolare i nn. 234-275. 13
Tessere mariane Lo Spirito ti invaderà Una Annunciazione di Tiziano L’episodio evangelico dell’Annunciazione Padre di inviare il Figlio nel mondo. Dio Padre non appa- ispira al celebre pittore veneto re nella raffigurazione, ma la sua presenza è riecheggiata una geniale rappresentazione dal groviglio di nuvole e di luce dal quale lo Spirito, simile ad una scarica elettrica, irrompe nella vita di Maria. dell’azione dello Spirito nella Vergine Maria La scena si svolge in uno spazio solenne come un tem- pio, di cui si intravedono le colonne. Ma è ancora possi- bile parlare di spazio? Tutto l’ambiente, infatti, appare completamente sconvolto, precipitato nel caos. Perfino le figure dei due personaggi dell’episodio evangelico, Ma- L a chiesa di San Salvador a Venezia ospita uno dei ria e l’angelo Gabriele, sono sfilacciate, liquefatte in una più celebri capolavori di Tiziano Vecellio, una An- massa luminosa simile ad un fuoco. nunciazione che era stata commissionata al pitto- Questi dettagli erano stati rilevati già da studiosi con- re da Antonio Cornovi della Vecchia. La tela è collocata temporanei di Tiziano. Così, ad esempio, si esprime Ludo- su un altare laterale, edificato probabilmente da Jacopo vico Dolce, notando come nei dipinti del suo conterraneo Sansovino. La possibile data del dipinto è la seconda «combattono e scherzano sempre luci e ombre, e perdono metà del Cinquecento. e diminuiscono in quell’istesso modo che fa la natura». Il grande pittore era nato intorno al 1490 a Pieve di Ca- Anche la critica più vicina a noi si è espressa con ammi- dore, presso Belluno (morirà nel 1576) e, fin da giovane, razione nei confronti del dipinto: Roberto Longhi, tra gli aveva riscosso uno straordinario successo a Venezia; mol- altri, parla di un «velame cosmico, caotico […]: dove la tissime sue opere sono ancora collocate nelle chiese e nei stanza è invasa come da un rogo semispento d’apocalisse palazzi per i quali erano state realizzate, proprio come che screzia le figure, le imbratta, le usura in un aspetto di nel nostro caso. Nel 1545 Tiziano era stato a Roma: la tela ‘impressionismo magico’». di San Salvador presumibilmente risale al suo ritorno in Ecco: parlare di ‘impressionismo’ proietta immediata- laguna dopo il soggiorno nella Città eterna. mente Tiziano in una straordinaria modernità e lo rende Il pittore vi ha la- anticipatore di un lin- sciato la sua firma, guaggio artistico pro- in un modo piuttosto fondamente incisivo. strano, al centro del Il pittore colloca l’e- quadro, nel primo gra- pisodio in un’ora im- dino: Titianus fecit fe- Dal documento di Dombes (1998) precisa, ma, contra- cit. Il verbo è ripetuto «Maria nel disegno di Dio riamente a gran parte due volte, quasi a dire della tradizione pitto- che l’ha fatto Tiziano, e nella comunione dei santi» rica, in un momento proprio lui e non qual- della notte. Infatti, che suo collaboratore. La composizione si Q uando il Simbolo degli apostoli ci fa confessare che Gesù, il Cristo e il Figlio di Dio, è stato «concepito di Spirito Santo e nato da Maria vergine», esso sintetizza il nucleo centrale del vera protagonista non è la luce naturale, ma basa su uno schema la forza soprannatu- piramidale, il cui ver- messaggio dell’Annunciazione. Maria vi è ricordata a causa del rale dello Spirito che tice è la colomba del- ruolo che ha giocato nel mistero della salvezza, per il quale è sconvolge a tal pun- stata scelta. Maria, vergine, madre e serva, ci precede nella lo Spirito Santo, che a to gli schemi umani fede nel Verbo incarnato (n. 157). sua volta rimanda alla da frantumare ogni decisione dell’Eterno equilibrio, misura e 14
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