Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma

Pagina creata da Matteo Mazza
 
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Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
3-2017

                                                                                                                                                                                                                                                                       Trimestrale di formazione
                                                                                                                                                                                                                                                                       e pastorale mariana

                                                                                                                                                                                                                  Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
Anno 102 n. 3 luglio - settembre 2017 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Rovigo - Centro mariano «Beata Vergine Addolorata» - Rovigo

                                                                                                                                                                                                                  9              12                      16
                                                                                                                                                                                                                 Studi           Tessere mariane         Scheda pastorale
                                                                                                                                                                                                                 Maria           La Madre di Gesù        La «Tuttasanta»
                                                                                                                                                                                                                 e le Chiese     interpella1 cattolici   in Cristo
                                                                                                                                                                                                                 della Riforma   ed evangelici
Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
Anno CII Luglio - Settembre 2017
Sommario       n Editoriale
                                           3
               Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma                3
               La Redazione

               n Studi
               La Madre di Gesù nella prospettiva protestante            4
               Fulvio Ferrario
               Maria e le Chiese della Riforma                           9    Riparazione
               Eric Noffke                                                    Mariana 3
                                                                              Anno CII
               n Tessere mariane                                              luglio - settembre 2017
                                                                              Rivista trimestrale di formazione
               Scegliere tra il bene e il male. Rm 7,19: lectio divina   7    e di pastorale mariana.
               Giovanni Grosso                                                Centro mariano «Beata Vergine
                                                                              Addolorata» - Rovigo.
               La Madre di Gesù interpella cattolici ed evangelici       12   A cura delle Serve di Maria Riparatrici.
               a cura di M. Michela Marinello                                 In copertina:
               Lo Spirito ti invaderà                                    14   Annunciazione
                                                                              Tiziano Vecellio
               Vincenzo Francia                                               Venezia - San Salvador
               La «Tuttasanta» in Cristo                                      Direttore responsabile:
               Solennità dell’Immacolata Concezione. Scheda pastorale    16   Elena Zecchini.
               M. Elena Zecchini                                              Consiglio di redazione:
                                                                              M. Cristina Caracciolo, Luca M. Di Gi-
                                                                              rolamo, Giovanni Grosso, M. Michela
               n Vita del santuario                                           Marinello.
                                                                              Redazione:
               Con Santa Maria, in vigile e operosa attesa               18   M. Lisa Burani, M. Lucia Cittadin,
                                                                              Maria Stella Miante.
               M. Elena Zecchini
                                                                              Collaboratori:
                                                                              Maria Grazia Comparini, Antonio Escu-
               n Associazione «B.V. Addolorata»                               dero Cabello, M. Giovanna Giordano,
                                                                              Corrado Maggioni.
               Un dono condiviso, nella Chiesa per il Regno              20   Progetto grafico:
                                                                              PROGETTYPESTUDIO Albignasego (PD).
               Luisa Stoppa                                                   Direzione e Amministrazione:
                                                                              Centro mariano
                                                                              «Beata Vergine Addolorata»
               n Finestre sulla vita                                          Via dei Cappuccini, 17 - 45100 Rovigo
                                                                              Tel 0425/422455 - Fax 0425/28956
               Una risposta di amore                                     22   e-mail: riparazione.mariana@smr.it
                                                                              c.c.p. 00120451 - Offerta libera.
               M. Elena Zecchini
                                                                              Autorizzazione Tribunale di
               Una testimone gioiosa del Vangelo                         24   Rovigo n. 158 del 18-1-1971.
               Maria Grazia Comparini                                         Con approvazione ecclesiastica.
                                                                              Stampa CTO - Vicenza
               Il mistero del dolore di Maria                            25   Spedizione in abbonamento postale
               M. Lisa Burani                                                 Pubbl. inf. 45%.

               La “casa di Maria”, la “casa comune”                      26                Questo periodico è associato
               Comunità SMR «Maria Mãe da Vida»                                            all’Unione Stampa Periodica
                                                                                           Italiana.
               «Grati a Nunziata»                                        27
               Emanuele M. Cattarossi                                          Legge sulla tutela dei dati personali. I dati personali
                                                                              dei lettori in possesso della rivista verranno trattati
                                                                              con la massima riservatezza e non potranno essere
               Con rinnovato slancio                                     28   ceduti a terzi o utilizzati per finalità diverse senza il
                                                                              preventivo consenso degli interessati.
               M. Nadia Padovan                                               In base al decreto legislativo D.LGS. n. 196/2003, in
                                                                              qualsiasi momento l’abbonato potrà decidere di modi-
               Costruire futuro, sotto lo sguardo di Santa Maria         30   ficare o richiedere la cancellazione dei dati personali.

               M. Giovanna Giordano

                                                              2
Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
Edi toria le

                        Maria di Nazaret
                    e le Chiese dalla Riforma

«D
«D                                                              N
         al conflitto alla comunione»: è il titolo del               el presente numero di Riparazione mariana,
         paragrafo della Dichiarazione congiunta sti-                gli Studi sono affidati a docenti della Facoltà
lata il 31 ottobre 2016, durante il viaggio apostoli-           Valdese di Teologia di Roma: il primo (F. Ferrario)
co di papa Francesco in Svezia, in occasione della              evidenzia le peculiarità dell’approccio protestante
Commemorazione cattolico-luterana della Riforma.                alla figura di Maria rispetto a quello cattolico; il se-
Vi si afferma: «Preghiamo per la guarigione delle               condo (E. Noffke) presenta i passi fatti dal dialogo
nostre ferite e delle memorie che oscurano la no-               ecumenico riguardo alla Madre di Gesù.
stra visione gli uni degli altri. Rifiutiamo categorica-        Nelle Tessere mariane, la lectio divina si sofferma
mente ogni odio e ogni violenza, passati e presenti,            su un tema fondamentale nel pensiero protestante
specialmente quelli attuati in nome della religione.            (G. Grosso); un celebre dipinto del ’500 illumina la
Oggi ascoltiamo il comando di Dio di mettere da                 riflessione sul mistero dell’incarnazione del Verbo
parte ogni conflitto. Riconosciamo che siamo libe-              (V. Francia); un’intervista a un noto studioso di
rati per grazia per camminare verso la comunione a              mariologia ecumenica testimonia come il servizio
cui Dio continuamente ci chiama».                               alla Vergine si traduca in servizio alla comunione
                                                                fra i discepoli di Cristo (a cura di M. M. Marinello).
                                                                Da questo numero la rivista inizia anche ad offrire
                                                                una Scheda pastorale per aiutare le comunità cri-
                                                                stiane e i loro pastori a valorizzare le ricorrenze
                                                                mariane: nell’Anno liturgico la prima solennità è
                     La Vergine incorrotta                      l’Immacolata Concezione, che se ben presentata
                     nel corpo e nel cuore                      può aiutare la reciproca comprensione tra i fedeli
                     è immagine della Chiesa                    delle diverse Chiese cristiane (M. E. Zecchini).
                     - una e indivisa -                         Anche le pagine della Vita del santuario offrono la
                     sposa di Cristo                            possibilità di riflettere a partire dalle festività ma-
                                                                riane.
                                                                La rubrica dell’Associazione «B. Vergine Addolora-

I  l 31 ottobre 2017 si concluderanno le celebrazioni
   per i 500 anni della Riforma protestante: davanti
alle tante immagini e notizie di conflitti, violenze e
                                                                ta» informa gli associati su incontri di fraternità e
                                                                di formazione a livello territoriale, su nuovi Atti di
                                                                impegno ed elezioni nei gruppi locali.
intolleranza, i cristiani sono più che mai chiamati             Le Finestre sulla vita narrano di iniziative mariane
a lavorare per un futuro di serenità e di concordia.            di studio e di pietà popolare in varie parti del mon-
Maria, la Mater unitatis, certamente accompagna                 do, di testimonianze di vita, di eventi significativi
questo servizio alla fraternità universale. È lei, in-          per il cammino della Congregazione delle Serve di
fatti, che, accogliendo nel grembo il Verbo divino, si          Maria Riparatrici, a livello missionario e di servizio
fece serva del grande progetto di Dio per ristabilire           ai giovani.
la piena comunione tra il Padre e i suoi figli; lei che
accolse nel suo cuore fedele i fratelli del Crocifisso,
perché fossero primizia di un’umanità riconciliata e            A   lla Madre di Gesù che, insieme agli apostoli,
                                                                    nel Cenacolo, invocò «lo Spirito di unità e di
                                                                concordia, di riconciliazione e di perdono» (Messe
capace di perdono; lei che sostenne la Chiesa delle
origini con la preghiera e la testimonianza, perché             della B. Vergine Maria, n. 38, Maria Vergine madre
fosse, nella storia, icona di quella Città in cui tutti i       dell’unità), affidiamo tutti i rinati dall’acqua e dal-
popoli si raduneranno cantando «Sono in te tutte le             lo Spirito nell’unico Battesimo.
mie sorgenti»(Sal 86,7) .                                                                              La Redazione

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Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
Studi

La Madre di Gesù
nella prospettiva protestante
     I diversi presupposti                del dogma dell’Immacolata, e il 1950,    possono dirsi superate in una pro-
     della riflessione                    in cui si è definito il dogma dell’As-   spettiva di “diversità riconciliata”.
     e della spiritualità                 sunta, le tematiche mariane si sono
                                          associate a una sottolineatura del            Maria nella Riforma
     cattolica e protestante              ruolo e del ministero del pontefice
     su Maria                             romano, col dogma del primato e             Partiamo da un fatto storico: Lu-
                                          dell’infallibilità definito nel 1870.    tero e Zwingli, due dei maggiori ri-
                                             La polemica anti-protestante resta    formatori, dedicano a Maria uno dei
                                          naturalmente molto forte, ma ora         primi tra i loro scritti.

«I
          protestanti non credono         l’avversario principale è il liberali-      Lutero compone un commento al
          nella Madonna»: si tratta di    smo laico che, peraltro, è considera-    Magnificat tra il 1520 e il 1521, cioè
          un’affermazione senza alcun     to conseguenza, più o meno diretta,      nel pieno della fase iniziale dello
senso, ma assai diffusa. Non ha senso     della Riforma.                           scontro con Roma. Nel 1522 la situa-
perché, propriamente parlando, nes-                                                zione di Zwingli a Zurigo è certamen-
suna Chiesa cristiana crede «nella                                                 te meno drammatica, ma pur sempre
Madonna»: si crede in Dio, in Gesù                                                 molto tesa. Il predicatore svizzero,
Cristo e nello Spirito Santo, non in                                               influenzato in particolare da Erasmo
Maria. Quel che si vuol dire, però, è                                              da Rotterdam, è impegnato fin dal
chiaro: mentre la madre di Gesù ha             Per i riformatori                   1519 in una predicazione orientata
un ruolo centrale nella dottrina e             la figura di Maria                  alla purificazione della fede ecclesia-
nella spiritualità della Chiesa cat-           è esemplare...                      le da manifestazioni e atteggiamenti
tolico-romana (e, in termini diversi,          ma essa non svolge                  ritenuti non fondati sul dato biblico.
anche di quella ortodossa), la fede            una funzione mediatrice             Questo lavoro di sensibilizzazione
evangelica (o protestante: useremo i                                               si intensifica nel 1522. Zwingli è tra
due aggettivi come sinonimi) ritiene                                               l’altro accusato di mettere in discus-
necessario rivisitare tale ruolo.                                                  sione la tradizionale devozione ma-
   La ragione è semplice e decisiva         Questo breve articolo non può          riana: è per difendersi che egli pro-
al tempo stesso: si pensa di rilevare     ripercorrere una vicenda così com-       nuncia una predica, poi pubblicata,
il rischio che l’enfasi sulla figura di   plessa. Il suo scopo è più modesto:      sulla «pura vergine Maria».
Maria metta in ombra la centralità di     può essere riassunto in tre punti           La caratteristica forse più signifi-
Cristo e si vuole, con tutte le forze,    corrispondenti ai tre paragrafi che      cativa del testo di Lutero è l’interpre-
evitare una simile deriva.                seguiranno:                              tazione, in Lc 1,48, della parola greca
   Bisogna anche constatare che que-      - mostrare che la Riforma del sec.       tapéinosis, normalmente resa in la-
sta differenza si trasforma, abbastan-    XVI non conosce alcuna “avversione”      tino con humilitas, corrispondente
za velocemente, in uno dei temi caldi     nei confronti della figura di Maria;     al tedesco Demut (in italiano, umil-
della controversia: la “mariologia” (il   - evidenziare anche, però, che se-       tà). Lutero sceglie di tradurre con
termine compare nel XVII secolo)          condo la fede evangelica la nuova        il tedesco Nichtigkeit, nullità. In tal
cattolica si è spesso sviluppata in       distribuzione degli accenti produce      modo, conformemente al senso del
chiave critica verso il protestantesi-    una spiritualità nella quale non trova   termine greco, egli considera quella
mo, il che, ovviamente, produce una       posto la “devozione mariana”;            di Maria una condizione, non una
reazione simmetrica.                      - esaminare se e in che misura le        virtù. Il punto, cioè, non è che Maria
   Tra il 1854, anno della definizione    reciproche scomuniche del passato        costituisca un esempio di umiltà, ma

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Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
che Dio, rovesciando i potenti dai     stessa: «ella vuol distrarre l’attenzio-   mento, quanto alla recita di un’Ave
troni e innalzando coloro che non      ne dalla sua persona, affinché in lei      Maria».
contano, agisce come descrive Paolo    Dio sia lodato e per (durch) lei ognu-        Zwingli, come discepolo di Erasmo,
in 1 Corinti 1,27, passo che Lutero    no giunga a confidare nella grazia di      intende orientare a Cristo la devozio-
tiene esplicitamente presente.         Dio». Tuttavia, proprio per questa         ne a Maria, seguendo, proprio in tal
   Si determina, cioè, uno sposta-     ragione Maria, mediante il suo esem-       modo, l’esempio fornito da lei stessa.
mento di accento: dalla tradizionale   pio, conduce a Dio.                        Nell’esegesi del saluto dell’angelo,
teologia monastica, che sottolineava     Per altro verso, Lutero non ha al-       Zwingli segue da vicino Erasmo an-
l’aspetto morale ed esemplare, a una   cuna difficoltà a far proprie espres-      che per quanto riguarda il famoso
                                                    sioni tradizionali come       kecharitoméne, tradotto di solito in
                                                    il titolo «Madre di Dio»      latino con gratia plena: il riforma-
                                                    che egli, non solo negli      tore di Zurigo, come già aveva fatto
                                                    anni giovanili ma anche       Lutero, tiene a sottolineare il modo
                                                    in seguito, interpreta        passivo del participio, il fatto cioè
                                                    in senso rigorosamente        che quella di Maria è una grazia rice-
                                                    cristologico, cioè come       vuta e non propria.
                                                    affermazione dell’unità          Come abbiamo anticipato, però,
                                                    della persona di Cristo:      l’interesse di Zwingli - in una fase
                                                    questo punto, in effetti,     nella quale il rinnovamento della
                                                    era quello anzitutto in       Chiesa di Zurigo è appena iniziato -
                                                    gioco nel concilio di Efe-    si concentra soprattutto sulla difesa
                                                    so (431).                     della propria ortodossia e di quella
                                                       Per quanto riguarda        che egli considera, sempre sulla scia
                                                    Zwingli, egli stesso ha       erasmiana, un fondamentale accordo
                                                    riassunto con tutta la        con la tradizione patristica. Zwingli
                                                    chiarezza possibile la        riprende da Erasmo, ad esempio, i
                                                    propria posizione: «Mi        classici argomenti di Girolamo con-
                                                    accontento di avere           tro Elvidio, a sostegno della vergini-
                                                    esposto chiaramente ai        tà perpetua (pre partum, in partu,
                                                    pii, semplici cristiani       post partum) di Maria.
                                                    quello che penso della           In questi scritti interamente dedi-
                                                    madre di Dio. Ed è que-       cati alla figura della madre di Gesù,
                                                    sto: io credo fermamen-       l’elemento comune tra i due riforma-
                                                    te, secondo le parole del     tori risiede, in tutta evidenza, nell’o-
                                                    santo evangelo, che ella,     rientamento cristologico della loro
                                                    pura vergine, ci ha parto-    lettura di Maria e, in tale prospetti-
                                                    rito il Figlio di Dio ed è    va, si deve interpretare la sensibilità
                                                    rimasta, nel parto e an-      di fede del protestantesimo.
Madonna con Bambino - Lucas Cranach (1472-1553),    che dopo, per l’eternità,
Budapest, Szépmüvészeti Múzeum                      una vergine pura e intat-              Solus Christus
                                                    ta. Io ho anche affermato
vera e propria teologia della Croce, che ella è stata innalzata da Dio al            Per i riformatori, come abbiamo
che sottolinea l’azione di Dio e ri- di sopra di ogni creatura, dei beati         visto, la figura di Maria è esemplare.
balta i criteri socialmente accettati. o degli angeli, alla gioia eterna. Ma      Il punto decisivo del dissenso, però,
La fede, dunque, non si concentra sono altresì dell’opinione che, come            è che essa non svolge una funzione
sull’essere umano, neppure su Maria; dice suo figlio Cristo, (Mt 7,21): “Non      “mediatrice”. Alla scuola dei rifor-
anzi, deve «spogliarla di ogni gloria chiunque mi dice: Signore, Signore,         matori, il protestantesimo si attiene
e considerare, come s’è detto, la sua entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa      rigorosamente a 1 Timoteo 2,5, am-
bassezza», per poi stupire «della so- la volontà del Padre mio, quello en-        mettendo «un solo mediatore tra Dio
vrabbondante grazia di Dio».           trerà nel regno dei cieli”. Parimenti,     e gli uomini, Cristo Gesù uomo».
  Evidentemente, in una tale pro- non chiunque dice a parole, sia pure               Nella prospettiva evangelica non
spettiva, la devozione non può essere mille volte: Ave Maria, Ave Maria, en-      sussiste la necessità di una figura
“mariana”, bensì rivolgersi a Dio sol- trerà nel regno dei cieli, ma colui che    che si interponga tra l’essere umano
tanto, secondo l’intenzione di Maria pone attenzione al proprio comporta-         e Gesù Cristo. Gesù è il Dio vicino,

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Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
n St u d i

la grazia incarnata, colui che rende       Anche se non è la strada che la Chie-                            Martin Luther
presente Iddio nella storia e nell’esi-    sa evangelica ritiene di poter percor-                            (Eisleben, 1483-1546)
stenza umana. Non vi è posto, né te-       rere, essa va però riconosciuta come
ologicamente né spiritualmente, per
una mediazione mariana.
                                           una via di discepolato cristiano.
                                              Reciprocamente la Chiesa catto-
                                                                                          L   utero è il primo grande espo-
                                                                                              nente della Riforma protestante
                                                                                          - fenomeno sociale e religioso am-
  Vale per Maria, dunque, quanto la        lica si è resa conto che l’atteggia-           pio e variegato - la cui protesta ha
fede evangelica afferma, in genera-        mento protestante non vuole essere             raccolto le istanze di Riforma eccle-
le, per coloro che vengono chiamati        semplicemente “antimariano” e dis-             siale presenti nel cristianesimo oc-
“santi”: esistono certamente figure        sacratore. Piuttosto, vuole tutelare           cidentale già dal XIII sec. Monaco
esemplari, che hanno imitato Gesù          la distinzione radicale tra Dio e gli          e presbitero tedesco degli eremiti
e testimoniato la grazia di Dio in lui,    esseri umani e pone Maria, evidente-           agostiniani di Erfurt, dal 1508 è do-
in forma tale da essere generalmente       mente, tra questi ultimi, pur ricono-          cente di esegesi biblica presso l’u-
riconosciuta nella Comunità. Costo-        scendole una dignità particolare.              niversità di Wittemberg. Studiando
                                                                                          l’Epistola di Paolo ai Romani, egli
ro sono considerati fratelli e sorelle        Questo reciproco riconoscimento             si apre a una nuova comprensione
maggiori nella fede, guide, maestri e      dell’autenticità delle rispettive ragio-       della giustizia di Dio. Nel 1517, con
maestre di obbedienza cristiana. La        ni cristiane costituisce il necessario         le sue 95 Tesi affisse alla porta del
Chiesa prega insieme a loro e come         presupposto per un dialogo fecondo.            Castello di Wittemberg, affronta
loro, ma non si rivolge a loro nella       Naturalmente esso non risolve tutti i          criticamente la questione delle “in-
preghiera; la preghiera è rivolta a        problemi: permette di affrontarli in           dulgenze”, dando avvio a un con-
Dio soltanto, si intende al Dio trini-     spirito fraterno e sororale.                   flitto insanabile con l’arcivescovo e
tario: Padre, Figlio e Spirito.               Indicherei, concludendo, un pro-            con papa Leone X, culminato nella
  Per tale ragione, in ambito pro-         blema teologico che, al momento, mi            scomunica (10.12.1520).
testante non si sono sviluppate né         sembra aperto e un metodo di dialo-
una “mariologia” (cioè un discorso         go che, invece, è già applicato, a mio                  Huldrych Zwingli
                                                                                           (Wildhaus, 1484 - Kappel am Albis, 1531)
teologico in qualche modo autonomo         parere, con successo.
su Maria), né una spiritualità “maria-
na”. La Maria della Chiesa evangeli-
ca è la Maria della Bibbia, Myriam di
                                              Il problema è quello dei dogmi
                                           mariani. Comunque si guardi la
                                           questione, il dogma è un’afferma-
                                                                                          L   a Riforma protestante ha un’o-
                                                                                              rigine e un decorso particolari
                                                                                          nelle città-stato della Svizzera e
Nazaret, non la regina del cielo.          zione fondamentale per la fede.                della Germania del sud. Il primo e
  Data l’importanza della pietà ma-        Chi formula il dogma sostiene che              rilevante esponente di tale movi-
riana nella fede quotidianamente           quanti non lo accettano, in sostan-            mento è Huldrych Zwingli. Insigne
                                                                                          umanista, dal 1519, a Zurigo, si
vissuta in ambito cattolico, la distan-    za, si separano dalla verità di Cristo.        occupa della riforma della Chiesa
za su questo punto non può essere          I dogmi mariani sono, a tutt’oggi,             e della società civile, sottolinean-
considerata secondaria. La sensibili-      estranei alla sensibilità della fede           do l’unica signoria di Cristo e della
tà cattolica reagisce con costernazio-     evangelica e questo dato resta con             Parola sulle dottrine, i riti religiosi
ne di fronte a quella che le appare,       tutto il suo peso.                             e l’etica pubblica. La cosiddetta
nel migliore dei casi, un’incompren-          Il metodo è quello della sospensio-         Prima disputa di Zurigo (gennaio
sione grossolana del significato di        ne del giudizio. In passato, il prote-         1523) rappresenta l’atto di fonda-
Maria nell’opera della salvezza. La        stantesimo ha condannato la spiri-             zione della Chiesa riformata zuri-
fede evangelica, da parte sua, è più       tualità mariana come paganeggiante,            ghese. In ottobre segue una Secon-
che perplessa di fronte alla mariolo-      mentre il cattolicesimo ha rifiutato           da disputa, suscitando reazioni di
gia, ai dogmi mariani e a molte ma-        la critica evangelica, considerando-           approvazione ma anche di aperto
                                                                                          dissenso tra i gli stessi seguaci di
nifestazioni devozionali, specie della     la una forma di miscredenza. Oggi              Zwingli. L’eredità di Zwingli sarà
cosiddetta “pietà popolare”.               abbiamo capito che questi giudizi              raccolta soprattutto da Giovanni
                                           drastici sono fuori luogo. Gli uni e gli       Calvino (1509-1564), nella repub-
  Prospettive ecumeniche                   altri cercano Cristo, in ascolto delle         blica di Ginevra.
                                           Scritture e in preghiera, ritenendo
   In questa situazione assai difficile,   di dover imboccare strade parzial-         Nota bibliografica:
il dialogo ecumenico ha fornito un         mente diverse. In che misura queste        M. LUTERO, Commento al Magnificat, Edizioni
aiuto significativo. In esso, il prote-    strade siano, in realtà, convergenti,      Servitium, Sotto il Monte (BG) 20176.
                                                                                      H. ZWINGLI, Predica sulla Pura Vergine Maria, in
stantesimo ha imparato che, nella          lo può mostrare solo lo Spirito.           E. CAMPI, Via Antiqua, Umanesimo e Riforma.
sua intenzione profonda, la spiritua-                                                 Zwingli e la Vergine Maria, Meynier, Torino
                                                                                      1986, pp. 57-91.
lità mariana del cattolicesimo vuole                              Fulvio Ferrario     G. MIEGGE, La Vergine Maria, Claudiana, Torino
orientare a Cristo: a Gesù per Maria.          Facoltà Valdese di Teologia - Roma     20084.

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Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
Tessere mariane

Scegliere tra il bene e il male
Rm 7,19: lectio divina

C
       inquecento anni fa iniziava il processo che avrebbe          zione se non per mezzo della fede in Gesù Cristo, unico
       portato alla nascita delle comunità cristiane rifor-         mediatore della grazia. Tuttavia, la persona, pur redenta
       mate (più tardi chiamate Protestanti, dalla prote-           e giustificata, restava interiormente segnata dal peccato.
sta dei principi luterani contro la convocazione della Die-         L’esperienza generale è quella di una lotta continua tra il
ta di Spira nel 1529). La reazione di Martin Lutero contro          bene percepito come tale - e perciò desiderato - e il male
la predicazione dell’indulgenza per chi collaborava eco-            cui tende la nostra creaturalità.
nomicamente alla costruzione della nuova basilica di San               La prospettiva radicalmente agostiniana e nominali-
Pietro dette il via a un susseguirsi di eventi che ebbero           sta di Lutero non gli consentì di considerare in termini
conseguenze in buona parte inimmaginabili all’inizio.               più positivi la forza della grazia nei confronti della na-
   Oggi il cammino ecumenico ha riavvicinato le Chiese e            tura umana ferita - ma non definitivamente uccisa - dal
le comunità cristiane in molti aspetti, sia grazie al dialogo       peccato. Inoltre Lutero rifiutava il concorso delle buone
dei teologi sia sul piano pratico delle scelte caritative e         opere alla salvezza. Esse segnavano solo la predilezione
pastorali, per non parlare della gloriosa testimonianza di          di Dio verso l’uomo, ma non gli toglievano il peccato. Fede
tanti martiri di ogni confessione.                                  e opere erano perciò separate, diversamente da quanto
   A partire da un versetto della Lettera ai Romani riflet-         afferma Gc 2,14-26.
tiamo e preghiamo sul senso della giustificazione e della              Il versetto 19 del settimo capitolo della Lettera ai Ro-
mediazione di Cristo, due temi centrali sui quali oggi cat-         mani, che abbiamo appena letto, esprime questa dura
tolici e riformati sono certamente assai meno distanti di           esperienza interiore. Ognuno di noi si trova come in mez-
quanto non lo furono all’inizio della Riforma.                      zo a un tragico tiro alla fune: da un lato siamo intimamen-
                                                                    te attratti dal bene, dall’altro la nostra natura ferita ci
  Prima di ascoltare e meditare la parola di Dio, invo-
                                                                    spinge al male. Come uscirne? Non da soli, senza alcun
chiamo il dono dello Spirito Santo:
                                                                    dubbio, perché non ne abbiamo le forze. Con l’aiuto dello
         Manda a noi il tuo Santo Spirito, o Padre,                 Spirito, però, possiamo molto.
       perché, guidati e animati dal suo soffio, pos-                  La parola di Dio ci rassicura: Dio stesso si è chinato sul-
       siamo accogliere la tua Parola qual è vera-                  le nostre ferite (cf. Sal 40,2; Lc 10,30-35). Il Padre della
       mente e lasciarci trasformare dallo stesso                   misericordia ha inviato suo Figlio, perché prendesse su
       Spirito, secondo il tuo cuore. Amen.                         di sé il peccato dell’umanità e di ciascuna persona, come
                                                                    «l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo»
                I Momento: Lettura                                  (Gv 1,29). Infatti, «Cristo ci ha riscattati dalla maledi-
                                                                    zione della Legge, diventando lui stesso maledizione per
  Leggiamo attentamente il versetto proposto.                       noi, poiché sta scritto: “Maledetto chi è appeso al legno”»
 «Infatti, io non compio il bene che voglio, ma il                  (Gal 3,13; cf. Dt 21,23; Gv 3,14).
 male che non voglio» (Rm 7,19).                                       Questo è il mistero della misericordia divina (cf. Rm
                                                                    16,25): il Padre «ha tanto amato il mondo da dare il Figlio
  Fermiamoci un momento in silenzioso ascolto del te-
                                                                    unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perdu-
sto per poi tornarvi nella meditazione.
                                                                    to, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16). È proprio questo
   È noto che il cuore della teologia di Martin Lutero è la         il progetto di Dio, che vuole la salvezza dell’intera umani-
considerazione del rapporto tra Dio giusto e misericor-             tà per mezzo della fede in Gesù Cristo, unico mediatore
dioso e l’uomo fondamentalmente peccatore. L’esegesi                tra Dio e l’umanità (1 Tm 2,5). La storia della salvezza,
della Lettera ai Romani proposta dal teologo agostiniano,           narrata e cantata dalla Scrittura, è appunto storia della
e in seguito maturata nel complesso svolgimento dei fatti,          pazienza di Dio: «La magnanimità del Signore nostro con-
poneva l’uomo in una situazione di incapacità di reden-             sideratela come salvezza» (2 Pt 3,15).

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Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
n Tes s e re m a r i a ne

            II Momento: Meditazione                                   Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto» (Rm 12,2).
                                                                         L’Apostolo gioca con la parola “forma”: «non confor-
  Dopo aver riletto il brano, chiediamoci quale sia il                matevi (...) lasciatevi trasformare», sottintendendo: per
suo messaggio per noi oggi.                                           rivestirvi di Cristo (cf. Rm 13,14), assumendone quindi
  Resta però la domanda iniziale: come uscire dalla                   la forma. E la prima a lasciarsi rivestire da Cristo, sole
drammatica lotta interiore tra il bene e il male (cf. Rm              di grazia, è proprio Maria (cf. Ap 12,1). In altre parole,
7,14-21)? È possibile accogliendo il dono di grazia di Gesù           occorre essere in Cristo Gesù (cf. Rm 8,1), lasciarsi inne-
per mezzo della fede e dell’umile obbedienza alla Parola.             stare in lui (cf. Rm 11,17-24) per vivere dello Spirito ed
  In questo ci è senza dubbio di grande aiuto la persona              essere quindi liberi di fare il bene.
di Maria. La Madre di Dio, infatti, è all’inizio del momento             Dal contesto appare evidente che la trasformazione
culminante del processo di salvezza (cf. Gal 4,4; Gv 19,25;           non è puramente esteriore e apparente, ma interiore e
At 1,14). È proprio la Vergine di Nazaret la prima creatu-            reale. Troviamo conferma di ciò in altri due passi paolini.
ra rinnovata e resa capace di scelte pienamente umane,                   Nella stessa Lettera ai Romani, alcuni capitoli prima,
mature e sensibili.                                                   Paolo ha indicato chiaramente l’opposizione tra “carne e
  Ella è la donna obbediente: «Ecco la serva del Signore:             spirito” (cf. Rm 7,5-6), per cui è possibile camminare nel-
avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38), che ac-              la libertà che ci è stata donata ed essere capaci di novità
coglie la parola di Dio, la conserva e la mette in pratica            (cf. Rm 7,14-26). Paolo aveva già fatto questo discorso in
(cf. Lc 8,21; 11,27-28), portando tutto il frutto sperato (cf.        altri termini nella Lettera ai Galati (5,16-25), quando, per
Mc 4,3-8). L’obbedienza della fede di Maria è feconda ed              illustrare la differenza con una vita segnata dalla “carne”,
efficace, non soltanto esemplare.                                     elenca una serie di atti, sentimenti e atteggiamenti, che
                                                Potremmo di-          portano alla divisione e alla disgregazione.
                                             re, però, che noi           A questa lista Paolo contrappone quella del «frutto del-
                                             non abbiamo la           lo Spirito» (Gal 5,22), che invece unifica la persona e la
                                             statura interiore        rende capace di gesti positivi e costruttivi nei confronti
                                             di Maria, la sua         degli altri, fino al dono gratuito di sé, come Maria che, ri-
                                             purezza vergina-         colmata dello Spirito, si dona totalmente, nella sua piena
                                             le. Da cattolici,        libertà non segnata dal peccato, al progetto di salvezza di
                                             possiamo anche           Dio a favore dell’umanità.
                                             dire la sua im-
                                             macolata conce-                       III Momento: Preghiera
                                             zione; e, quindi,
                                             non riusciamo              Rivolgiamo dunque la nostra preghiera al Signore.
                                             ad eguagliare la                   Signore Gesù, hai accolto il progetto di sal-
                                             sua obbedienza.                 vezza del Padre, ti sei fatto uomo per mezzo
                                             Ancora una vol-                 della collaborazione di Maria, per donarci la
                                             ta la Scrittura                 libertà dei figli e affrancarci dal giogo del
                                             viene a illumi-                 peccato per cui eravamo condannati dalla
                                             narci: siamo ca-                Legge. Donaci di apprezzare questo dono per
                                             paci di trasfor-                camminare sempre nella libertà dello Spirito.
                                             mazione, perché                 Amen.
                                             il Signore ci ha
Annunciazione - Gerard David (1520 ca),
                                             resi tali e con il        IV Momento: Contemplazione e Impegno
Francoforte, Städelsches Kunstinstitut       dono della gra-
                                             zia ci permette            Prima di concludere prendiamo un impegno concreto.
di percorrere il sentiero della santificazione. San Paolo
afferma con gioiosa sicurezza: «Non vivo più io, ma Cristo             Impegno:
vive in me» (Gal 2,20), proprio perché riconosce la forza                                     Seguendo le orme di Gesù, accet-
della grazia di Cristo, morto e risorto per lui e per tutti,             tiamo di compiere un gesto gratuito, che può anche
che lo rende capace di vita nuova (cf. Gal 2,17-21).                     esporci alla critica degli altri, ma esprime la nostra
  Per questa ragione, Paolo invita i cristiani di Roma a                 libertà di figli del Dio misericordioso.
intraprendere il percorso di rinnovamento interiore ver-
so la piena trasformazione in Cristo: «Non conformatevi
a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il                                               Giovanni Grosso o. carm.
vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di                                    «Institutum Carmelitanum» - Roma

                                                                  8
Maria di Nazaret e le Chiese della Riforma
Studi

Maria
e le Chiese della Riforma
     Dai documenti                         non ci sono al momento dei dialoghi       mariologia dal titolo «Maria: grazia e
     del dialogo ecumenico                 ufficiali sul tema, ma si trovano so-     speranza in Cristo», pubblicato nel
     i punti di contrasto                  lamente pochi riferimenti a Maria         2005. Un’affermazione iniziale mette
                                           in documenti che affrontano altre         bene in chiaro qual è lo spirito di tale
     e le prospettive di incontro          tematiche. Per comprenderne me-           documento: «Non vi è dubbio che sia
                                           glio la peculiarità, dobbiamo fare un     impossibile essere fedeli alla Scrit-
                                           confronto con le due esperienze più       tura e non prendere sul serio Maria»
                                           specifiche dei luterani e degli angli-    (pgf. 6).

P
       er la Chiesa cattolico romana       cani, che hanno portato a conclusio-
       è ardua impresa coinvolgere le      ni decisamente interessanti, se rap-
       Chiese protestanti sulla “que-      portate allo stato della discussione
stione mariana”: tra i temi che si pos-    precedente il Concilio Vaticano II.
sono dibattere in ambito ecumenico,           Negli USA, il dialogo tra luterani           Il protestantesimo
si tratta sicuramente di quello più        e cattolici romani ha prodotto, nel             ha ripreso in mano
lontano dalla spiritualità evangelica.     1990, il testo dal titolo: «L’unico             con più attenzione
  Sebbene al tempo della Riforma           mediatore, i santi e Maria. Dichiara-           i testi biblici su Maria
del XVI secolo non fosse argomen-          zione comune e riflessioni».2 Il tema
to di divisione, la devozione maria-       è quello della mediazione della sal-
na, così come si è sviluppata nella        vezza e dell’intercessione dei santi e,
Chiesa cattolica soprattutto dal XIX       quindi, di Maria.                           L’intento che si pongono gli esten-
secolo in avanti (anche in funzione           Da una parte si ammette che è          sori del documento è decisamente
antiprotestante),1 è diventata uno         possibile trovare un terreno comune       molto ambizioso, cioè verificare se
dei discrimini fondamentali per se-        sul tema dell’intercessione non solo      quelli che vengono identificati come
gnare la differenza tra le nostre ri-      dei viventi, ma di tutta la comunione     gli scogli del dialogo ecumenico
spettive Chiese. Dal momento, però,        dei santi, Maria compresa; dall’altra,    su Maria, i dogmi dell’Immacolata
che uno degli obiettivi del cammino        invece, si rileva che c’è ancora una      Concezione (1954) e dell’Assunzio-
ecumenico è quello di comprendersi         chiara divisione sull’invocazione         ne (1950), possono essere compresi
e di sensibilizzare i credenti alla ric-   dei santi e di Maria per ottenere la      all’interno della tradizione apostoli-
chezza della fede cristiana nelle sue      loro intercessione, perché, da parte      ca e alla luce della Scrittura.
diversità, il confronto su Maria divie-    protestante, la preghiera non rivolta       Questo obiettivo viene raggiunto
ne particolarmente significativo.          esclusivamente a Cristo non viene         attraverso un’ermeneutica comples-
                                           ritenuta biblicamente fondata. Ap-        sa, che Giancarlo M. Bruni osm
    La situazione attuale                  profondiremo più avanti alcuni pro-       definisce «un’ermeneutica biblica
         nel dialogo                       blemi sollevati dalle forti aperture di   condivisa che va sotto il nome di as-
                                           questo documento.                         sunzione globale e critica di sistemi
  I colloqui ecumenici più articolati         Comunione anglicana e Chiesa           interpretativi di lettura del testo bi-
sulla mariologia sono avvenuti finora      cattolica, dal canto loro, condividono    blico alla luce del modello della gra-
solo tra la Chiesa cattolico romana        una specifica commissione perma-          zia e della speranza e di opzione del
e i luterani degli USA, da una parte,      nente di dialogo, l’Anglican-Roman        principio di analogia» (Mariologia
e la comunione anglicana, dall’al-         Catholic International Commis-            ecumenica, p. 243). Da questo punto
tra. Con le altre Chiese protestanti,      sion (= ARCIC, istituita nel 1967),       di vista, nella spiritualità anglicana
come metodisti, luterani e riformati,      che ha prodotto un documento sulla        sarebbe possibile trovare uno spazio

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PER APPROFONDIRE
                                                                                     meneutica, perché ogni affermazio-
                                                                                     ne su Maria deve essere chiaramente
                                                                                     giustificata dalle Scritture. Il tipo di
                                                                                     ermeneutica proposta dall’ARCIC,
                                                                                     invece, non sarebbe accettabile per
                                                                                     un riformato, perché dà l’impressio-
                                                                                     ne di interpretare il testo biblico a
                                                                                     partire dall’affermazione teologica
                                                                                     da difendere, e non il contrario.
                                                                                     • Andrebbe decisamente chiarita
                                                                                     e approfondita la questione dello
                                                                                     spazio di Maria nella comunione dei
                                                                                     santi, centrale in entrambi i docu-
                                                                                     menti. Sebbene l’idea sia pienamen-
                                                                                     te condivisa a livello ecumenico, un
per la devozione mariana ecumenica-         per cercare di raggiungere il massi-     evangelico avrebbe delle difficoltà a
mente intesa, perché le verità che la       mo del consenso possibile tra le due     riconoscere in loro, Maria compresa,
Chiesa cattolico romana vuole espri-        Chiese. La novità sta proprio nell’af-   il ruolo di intercessori.
mere con i suoi dogmi possono essere        fermare che sarebbe possibile rico-         Per la nostra spiritualità, sono i vivi
comprese alla luce della Bibbia, letta      noscere il fondamento biblico dei        che intercedono per il loro prossimo,
con gli occhi della tradizione patri-       due dogmi mariani, anche se resta        non i defunti, che si trovano nella
stica, comune a tutti i cristiani.          aperto il problema dell’autorità non     pace di Dio, e l’intercessione non
   È una conclusione ottimista, che         universale che li ha emessi.             riguarda mai il tema della salvezza
svilupperebbe alcuni punti di concor-                                                eterna. Il documento di accordo tra
dia già evidenziati in una precedente             I punti di dissenso                luterani e cattolici USA, invece, insi-
dichiarazione, quella di Windsor del                                                 ste molto sulla ricerca di un terreno
1981. Li riporto seguendo lo schema            I due documenti cui abbiamo ac-       comune sul concetto di mediazione e
di Bruni (Mariologia ecumenica,             cennato non sono dichiarazioni           di intercessione, «per convergere sul
p. 257), perché su di essi (tranne il       ufficiali, bensì testi aperti alla di-   fatto che la cooperazione dei santi e
punto 3b) mi sembra che ci sia una          scussione. In questo senso, vengono      di Maria alla salvezza è nell’ordine
certa concordia in ambito protestan-        proposte delle tesi per provocare la     dell’intercessione: veicolano grazia e
te. Sarebbe possibile sviluppare una        riflessione in ambito ecumenico, nel-    chiedono grazia, quella procurata da
mariologia ecumenica, dunque, se si         la consapevolezza che esse non sono      Cristo solo e a questo sono chiamati
condividono i seguenti assunti:             ampiamente condivise.                    dal Padre per Cristo nello Spirito»
- Cristo è l’unico mediatore di salvez-        È interessante registrare la caute-   (Mariologia ecumenica, p. 346ss.).
  za e di grazia;                           la con cui l’ex arcivescovo di Canter-      Alle orecchie di un riformato tali
- Maria e la mariologia sono compre-        bury, Lord George Carey, ha reagito      affermazioni non solo suonano estra-
  se in Cristo e nella Chiesa, nella cri-   “a caldo”. In una breve intervista al    nee alla propria spiritualità, ma coz-
  stologia e nella ecclesiologia;           Notiziario Evangelico esprimeva          zano anche con la convinzione che
- Maria è riconosciuta come Theo-           una forte perplessità sul rischio di     la salvezza ha origine nella sovrana
  tokos, in ragione del suo posto d’o-      far passare il messaggio che la Chie-    volontà di Dio ed è un dono mediato
  nore nella comunione dei santi e di       sa anglicana può accettare i dogmi       esclusivamente da Cristo; un fatto
  una venerazione espressa anche in         dell’Immacolata e dell’Assunta, per-     che può essere solo annunciato.
  termini liturgici;                        ché, affermava: «Non appartengono        • Ci sono poi questioni teologicamen-
- Maria è riconosciuta come creatu-         alla nostra teologia e, per il radica-   te meno pregnanti delle precedenti
  ra redenta, preparata dalla grazia        mento biblico della nostra Chiesa,       e che riguardano piuttosto l’ambito
  a divenire madre del Redentore e          sarebbe difficile convincere del con-    della spiritualità evangelica.
  accolta nella gloria;                     trario la maggioranza degli anglica-        Ad esempio, colpisce l’idea di un
- Maria è riconosciuta come modello         ni». (NEV, 15 maggio 2005)               aldilà raffigurato come un luogo in
  di santità, fede e obbedienza;               Di fronte alle conclusioni raggiun-   cui i santi, e quindi anche Maria,
- Maria è vista come figura profetica       te in questi due documenti, infatti,     si trovano corporalmente presenti
  della Chiesa.                             un evangelico si trova, a mio parere,    presso Dio. Per un riformato è diffici-
   Queste idee vengono sviluppate in        in disaccordo sui punti seguenti.        le pensare ad una persona già risorta
«Maria: grazia e speranza in Cristo»        • Prima di tutto sulla questione er-     corporalmente da qualche parte nei

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cieli. È vero che sull’articolata rap-        portante evidenziare gli enormi passi      un Gesù giudice severo e l’umanità
presentazione biblica del mondo a             fatti nel dialogo ecumenico.               peccatrice, ma anche per soddisfare
venire si potrebbe aprire una lunga              Solo trent’anni fa, Maria era la pie-   il bisogno di una rappresentazione
discussione, ma qui ciò che importa           tra di scandalo che segnava ferma-         femminile di Dio che, presente nella
sottolineare è che nella spiritualità         mente il confine tra cattolicesimo ro-     religiosità pagana, era del tutto as-
evangelica difficilmente si tenta di          mano e protestantesimo. Oggi questo        sente nel Dio cristiano.
raffigurare l’aldilà, e i tentativi di far-   pregiudizio nei confronti della ma-           La Riforma ha colmato il primo
lo sono visti con una certa distanza.         riologia cattolica si è ridimensionato     vuoto ridando a Cristo il volto uma-
• Se poi a livello teologico le Chiese        e, se rimangono ferme le perplessità       no dell’Emmanuele, il “Dio con noi”.
protestanti e quella cattolico romana         nei confronti di quelle che anche da       Il secondo vuoto, invece, non è stato
dovessero trovare un accordo simile           molti cattolici sono considerate vere      per nulla approfondito, fintanto che
a quello proposto dai documenti qui           e proprie derive “mariolatriche”, è        la teologia femminista non ha comin-
analizzati, a livello liturgico sarebbe       chiaro a un numero sempre crescen-         ciato a sottolineare quest’aporia e a
necessaria una radicale trasforma-            te di evangelici che la devozione per      proporre un nuovo punto di vista.
zione del modello protestante.                la figura di Maria è, per i cattolici,        In una Chiesa al maschile, la figura
   Duecento anni di dibattito acceso          una via particolare a Cristo che non       di Maria può aiutare a riportare equi-
proprio su Maria, infatti, hanno sca-         impedisce il dialogo ecumenico.            librio nel nostro immaginario religio-
vato sull’argomento un vero fossato,             Tutte le attenzioni dei teologi per     so, una sorta di grimaldello per far
proprio a cominciare dalla liturgia,          mantenere la mariologia cattolica          saltare il lucchetto che l’ermeneuti-
per cui oggi è difficile pensare a una        sotto il cappello della cristologia        ca patriarcale ha messo sulla Scrit-
comparsa della madre di Gesù in una           sono sinceramente apprezzate, sen-         tura e per aiutarci a riscoprire sia la
liturgia priva di ogni riferimento ad         za dimenticare che uno degli effet-        rilevanza delle figure femminili nella
altri che alla Trinità: non si può più        ti positivi di questo dialogo sta nel      narrazione biblica sia l’importanza
pensare di tornare in qualche modo            fatto che il protestantesimo ha oggi       del linguaggio di genere per parlare
ai tempi della Riforma, quando il ca-         ripreso in mano con più attenzione e       di Dio.
lendario liturgico prevedeva dei rife-        cura i testi biblici su Maria, un tempo       Nonostante la mariologia sia stata
rimenti a Maria.                              troppo sbrigativamente guardati con        anche strumentalizzata dalla Chie-
                                              il sospetto di essere testi che si pre-    sa patriarcale, come denuncia ad
 L’obiettivo del richiamo                     stavano a pericolose derive e, quindi,     esempio Elizabeth Johnson,3 la Ma-
alla figura biblica di Maria                  da usare per lo più come arma “anti-       ria biblica ci può aiutare ad uscire
                                              mariana”. E questo non è certo poco.       da quest’orizzonte oppressivo, quella
  Non voglio, però, che si termini la            In conclusione vorrei evidenzia-        Maria di Nazaret che ogni Chiesa cri-
lettura di queste pagine con la sensa-        re un ultimo elemento del discorso.        stiana oggi è pronta a onorare, con il
zione che poco sia stato fatto e che          Storicamente parlando, la devozione        linguaggio della sua teologia. Farlo
null’altro si possa fare. Se sono stati       mariana è nata non solo per colmare        insieme è l’arduo ma fecondo impe-
elencati i punti più spinosi del dialo-       il vuoto che la teologia della gloria      gno della mariologia ecumenica.
go sulla mariologia, è altrettanto im-        stava creando tra un Dio sovrano,
                                                                                                                           Eric Noffke
                                                                                              Facoltà Valdese di Teologia - Roma

                       SU RIPARAZIONE MARIANA                                            •1 Per un chiarimento su questo si veda, ad
                                                                                         esempio, l’introduzione di Fulvio Ferrario alla
                                                                                         quarta edizione del volume di GIOVANNI MIEGGE,
                                                                                         La vergine Maria, saggio di storia del dogma,
                                                                                         Claudiana, Torino 2008.
                                                                                         •2 Nell’esposizione dei due documenti seguenti
                                                                                         faccio riferimento in particolare al volume: GIAN-
                                                                                         CARLO M. BRUNI, Mariologia Ecumenica, EDB,
                                                                                         Bologna 2009. Si tratta di un’eccellente intro-
                                                                                         duzione al tema, caratterizzata da una grande
                                                                                         attenzione ai documenti prodotti in ambito ecu-
                                                                                         menico, tutti presentati e commentati. Colpi-
                                                                                         scono positivamente pure l’equilibrio e l’onestà
                                                                                         intellettuale dell’esposizione dei diversi punti
                                                                                         di vista e la sensibilità (direi anche l’ottimismo)
                                                                                         ecumenico che anima questo scritto.
                                                                                         •3 ELIZABETH JOHNSON, Vera nostra sorella. Una
                                                                                         teologia di Maria nella comunione dei santi,
                                                                                         Queriniana, Brescia 2005.

                                                                11
Tessere mariane

La Madre di Gesù
interpella cattolici ed evangelici
     Intervista a p. Giancarlo M. Bruni                             titolo «Mariologia ecumenica». A partire dalla tua
     sul dialogo ecumenico riguardo a Maria                         ricerca, ma anche dall’anniversario che si celebra
                                                                    quest’anno, a che punto siamo nel dialogo tra catto-
     nel V centenario della Riforma protestante
                                                                    lici ed evangelici sulla “questione mariana”?
                                                                       Ricordare i 500 anni della Riforma protestante rende
                                                                    consapevoli le Chiese cristiane, e ciascun credente, che
                                                                    siamo sempre “in stato di riforma”, che ogni giorno siamo

 P
          adre Giancarlo M. Bruni appartiene all’Ordi-              invitati a prendere coscienza della nostra “forma”: Gesù
          ne dei Servi di Maria. Attualmente vive presso            Cristo. Tale anniversario ricorda, inoltre, alle Chiese cri-
          l’Eremo di San Pietro alle Stinche (Panzano               stiane che esse non coincidono mai con la loro “forma”,
          in Chianti - Firenze), fondato da p. Giovanni             cioè con il loro centro e il loro essenziale: il Vangelo, a
M. Vannucci osm, nel 1967. Continua a far parte del-                cui sempre devono ritornare, anche riguardo alla figura
la Comunità monastica di Bose (Biella), fondata da                  di Maria e alla riflessione su di lei.
Enzo Bianchi. È docente di Teologia ecumenica presso                   Il cammino è già avviato e la “mariologia ecumenica”
la Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» di Roma. Il              ne è una testimonianza. Essa sottolinea i punti di conver-
suo impegno, dal punto di vista mariano, è rileggere in             genza raggiunti, da cui partire per un consenso sempre
chiave ecumenica la figura di Santa Maria.                          più ampio sulla Vergine, in vista di una prospettiva ecu-
                                                                    menicamente condivisa.
n Padre Giancarlo, come ha inciso il carisma dei
Servi di Maria nel tuo servizio al dialogo ecumenico?               n E quali sono questi punti di convergenza?
  Ho accettato di divenire frate e presbitero nell’Ordine             Il primo punto di convergenza riguarda la metodologia,
dei Servi di Maria con l’impegno preciso di dedicarmi al            che deve porre attenzione ad alcuni principi comuni.
dialogo ecumenico. Posso senza dubbio affermare che                   Ad esempio, si è sempre più consapevoli che sulla figura
tale impegno fa parte del mio DNA di Servo di Maria.                innocente di Maria si sono concentrate lungo i secoli - e si
                                                                    concentrano tutt’oggi - le varie divisioni tra le Chiese, ri-
n E da Servo di Maria, per servire Dio e i fratelli, ti             ducendo la Madre di Gesù a un “capro espiatorio” di altre
sei posto a servizio della Vergine...                               problematiche. Inoltre, Maria non è un discorso a se stan-
  Sì, io che non amo definirmi un suo “devoto”, ho cer-             te, ma da collocarsi all’interno dei capitoli sulla Trinità,
cato di tradurre in riflessione ecumenica il mio servizio           Gesù Cristo, lo Spirito Santo, la Chiesa, l’uomo, dei quali è
alla Vergine. In altre parole, guardo a lei come madre e            parte integrante. Ugualmente, è sempre più chiaro che si
sorella esemplare che mi ricorda l’urgenza di diventare             deve ripartire dalla Maria dei Vangeli, il che richiede un
“cristiforme”, cioè conforme al suo Figlio Gesù. Ella non           lungo discorso sull’interpretazione delle Scritture. Urge
seduce, non cattura, ma rimanda sempre a lui: è la chiave           poi una seria rivisitazione storica di come sono nate le
di lettura di come possiamo stare davanti a Dio.                    divisioni tra le Chiese, valutandole alla luce delle acquisi-
  A tale proposito, mi piace ricordare che, nelle Chiese            zioni raggiunte. Infine è necessario interrogarsi su come
ortodosse, Maria è sempre collocata con il Figlio in brac-          la persona di Maria e il discorso su di lei possano parlare
cio, vicino alla porta, quasi a dire - all’entrata - «Vai da        agli uomini e alle donne di oggi, e in che termini.
mio Figlio!» e - all’uscita - «Porta mio Figlio, fallo cono-          A livello ecumenico, sulla figura della Madre di Gesù,
scere a tutti!».                                                    oggi possiamo condividere una metodologia comune che
                                                                    ha permesso una stesura di documenti scritti a due, o più
n Sul rapporto tra Maria e le Chiese cristiane, nel                 mani, con una profonda onestà intellettuale, capace di
2009 hai scritto un saggio molto importante dal                     esprimere con sincerità il punto di vista di ciascuno e di

                                                               12
dare fiducia al racconto dell’altro, nella disponibilità a                             PER APPROFONDIRE
sempre nuovi e diversi modi di pensare e sentire.
n Sui contenuti teologici si è arrivati a un certo con-
senso?
  Certo, a partire dal cuore del cristianesimo che legge
nella storia di Gesù il compimento della “dedizione in-
condizionata” di Dio verso l’umanità, evento di purissima
grazia offerto, nella libertà, all’accoglienza dell’uomo. Di
questo cuore del cristianesimo - il come Dio sta davanti
all’uomo, e l’uomo davanti a Dio - Maria è ecumenicamen-                    GIANCARLO M. BRUNI,
te assunta come typus et exemplar (tipo ed esempio),                        «Mariologia ecumenica
chiave di lettura della grazia e della fede: è la comune                    Approcci - documenti -
Madre del Signore e sorella nostra.                                         prospettive»,
  Tuttavia, anche qui, il problema è la conoscenza e la                     EDB, Bologna 2009
ricezione degli accordi ecumenici all’interno delle Chiese
cristiane: sarebbe auspicabile una maggiore sensibilizza-
zione dei fedeli da parte dei vari Responsabili.                        bolico” e accettano che i cattolici “li considerino dogmi
                                                                        di fede” (Dombes, n. 326), non contrari al Vangelo, ma
n Dopo aver considerato i passi compiuti dalle                          racconti della grazia.
Chiese cristiane sulla “questione mariana”, quali al-
tri passi restano da fare tra cattolici ed evangelici?                  n E sulla questione della cooperazione di Maria
   A questo punto sorge una prima domanda: come mai                     all’opera della salvezza?
la Maria che prega con noi, e noi con e come Maria - il                    Nello stesso documento, il gruppo di Dombes riconosce
Magnificat -, è diventata “donna pregata”? Si tratta della              in Maria due modalità di cooperazione: la prima, legata
questione del culto mariano.                                            alla sua vocazione (cf. Lc 1,26-38), la seconda, alla sua
   Una seconda domanda è come mai Maria, da donna                       missione (cf., ad esempio, Lc 1,39-45).
credente, esempio e modello di fede per ogni credente in                   Nella prima modalità, la Madre del Signore coopera
Cristo, è diventata “donna creduta”? Parliamo qui dei due               rispondendo alla chiamata di Dio, evento di grazia a lei
dogmi mariani definiti dal Magistero cattolico nel secon-               offerto e da lei accolto nella libertà; nella seconda mo-
do millennio: l’Immacolata Concezione di Maria e la sua                 dalità, la cooperazione della Vergine consiste nel portare
Assunzione al cielo, che i protestanti e gli stessi ortodossi           Gesù Cristo nel mondo. Come si può evincere, si tratta di
interpretano alla loro maniera.                                         argomenti di alto spessore spirituale.
   Sulla questione del culto si converge sul fatto che anche
la preghiera rivolta in prima persona a Maria - ad esempio              n Per concludere, quale stile mariano intravedi nei
con l’espressione «prega per noi» - va sempre collocata                 gesti di riconciliazione di papa Francesco?
all’interno dell’unica mediazione di Cristo: al Padre per                  Stile mariano è intravedere in Maria un riflesso dello
il Figlio nello Spirito. Il rivolgerci a lei è un capitolo della        sguardo di fiducia, speranza e amore di Dio, apparso nel
“comunione dei santi” lasciato alla libertà.                            Figlio, evento nello Spirito Santo che nessuno esclude.
   In altre parole, salvaguardata l’unica mediazione del                   Di questa vocazione/missione cristiana papa France-
Figlio (come sottolineano le Chiese della Riforma), si ri-              sco è un testimone credibile. Con le sue parole e i suoi
conosce che tale mediazione (come ci ricorda la Chiesa                  gesti, egli ci ricorda che una vera “devozione mariana”
cattolica) non è un evento isolato: Gesù Cristo, unico e                consiste nel divenire, come Maria, icona del come Dio,
solo Intercessore, è infatti attorniato da una «nube di te-             in Gesù Cristo, guarda ogni uomo e ogni donna. In altre
stimoni» (Eb 12,1), tra i quali vi è Maria, che uniscono la             parole, per instaurare un vero rapporto con lei dovremo
loro alla sua preghiera.                                                farla conoscere, ma soprattutto imitarne gli atteggiamen-
   Riguardo ai due dogmi mariani (Immacolata Concezio-                  ti e le scelte di vita. Allora, dirle “beata” sarà un modo per
ne e Assunzione) il culmine della riflessione ecumenica                 glorificare il suo - e nostro - Autore!
è rappresentato da un documento di qualche anno fa del
gruppo ecumenico di Dombes1 (Francia) che colloca Ma-                                   a cura di sr. M. Michela Marinello - Firenze
ria nel disegno di Dio e nella comunione dei santi.
   Se i protestanti del gruppo interconfessionale non li
riconoscono come dogmi, perché non sono attestati nelle                 •1 GRUPPO DI DOMBES, Maria nel disegno di Dio e nella comunione dei santi,
Scritture, tuttavia essi sono sensibili al loro “valore sim-            Qiqajon, Magnano (BI) 1998, in particolare i nn. 234-275.

                                                                   13
Tessere mariane

Lo Spirito ti invaderà
Una Annunciazione di Tiziano

     L’episodio evangelico dell’Annunciazione                        Padre di inviare il Figlio nel mondo. Dio Padre non appa-
     ispira al celebre pittore veneto                                re nella raffigurazione, ma la sua presenza è riecheggiata
     una geniale rappresentazione                                    dal groviglio di nuvole e di luce dal quale lo Spirito, simile
                                                                     ad una scarica elettrica, irrompe nella vita di Maria.
     dell’azione dello Spirito nella Vergine Maria                     La scena si svolge in uno spazio solenne come un tem-
                                                                     pio, di cui si intravedono le colonne. Ma è ancora possi-
                                                                     bile parlare di spazio? Tutto l’ambiente, infatti, appare
                                                                     completamente sconvolto, precipitato nel caos. Perfino
                                                                     le figure dei due personaggi dell’episodio evangelico, Ma-

L
         a chiesa di San Salvador a Venezia ospita uno dei ria e l’angelo Gabriele, sono sfilacciate, liquefatte in una
         più celebri capolavori di Tiziano Vecellio, una An- massa luminosa simile ad un fuoco.
         nunciazione che era stata commissionata al pitto-             Questi dettagli erano stati rilevati già da studiosi con-
re da Antonio Cornovi della Vecchia. La tela è collocata temporanei di Tiziano. Così, ad esempio, si esprime Ludo-
su un altare laterale, edificato probabilmente da Jacopo vico Dolce, notando come nei dipinti del suo conterraneo
Sansovino. La possibile data del dipinto è la seconda «combattono e scherzano sempre luci e ombre, e perdono
metà del Cinquecento.                                                e diminuiscono in quell’istesso modo che fa la natura».
   Il grande pittore era nato intorno al 1490 a Pieve di Ca- Anche la critica più vicina a noi si è espressa con ammi-
dore, presso Belluno (morirà nel 1576) e, fin da giovane, razione nei confronti del dipinto: Roberto Longhi, tra gli
aveva riscosso uno straordinario successo a Venezia; mol- altri, parla di un «velame cosmico, caotico […]: dove la
tissime sue opere sono ancora collocate nelle chiese e nei stanza è invasa come da un rogo semispento d’apocalisse
palazzi per i quali erano state realizzate, proprio come che screzia le figure, le imbratta, le usura in un aspetto di
nel nostro caso. Nel 1545 Tiziano era stato a Roma: la tela ‘impressionismo magico’».
di San Salvador presumibilmente risale al suo ritorno in               Ecco: parlare di ‘impressionismo’ proietta immediata-
laguna dopo il soggiorno nella Città eterna.                         mente Tiziano in una straordinaria modernità e lo rende
   Il pittore vi ha la-                                                                                    anticipatore di un lin-
sciato la sua firma,                                                                                       guaggio artistico pro-
in un modo piuttosto                                                                                       fondamente incisivo.
strano, al centro del                                                                                        Il pittore colloca l’e-
quadro, nel primo gra-                                                                                     pisodio in un’ora im-
dino: Titianus fecit fe-
                                           Dal documento di Dombes (1998)                                  precisa, ma, contra-
cit. Il verbo è ripetuto                               «Maria nel disegno di Dio                           riamente a gran parte
due volte, quasi a dire                                                                                    della tradizione pitto-
che l’ha fatto Tiziano,                          e nella comunione dei santi»                              rica, in un momento
proprio lui e non qual-                                                                                    della notte. Infatti,
che suo collaboratore.
   La composizione si           Q   uando il Simbolo degli apostoli ci fa confessare che Gesù, il
                                    Cristo e il Figlio di Dio, è stato «concepito di Spirito Santo
                                e nato da Maria vergine», esso sintetizza il nucleo centrale del
                                                                                                           vera protagonista non
                                                                                                           è la luce naturale, ma
basa su uno schema                                                                                         la forza soprannatu-
piramidale, il cui ver-         messaggio dell’Annunciazione. Maria vi è ricordata a causa del             rale dello Spirito che
tice è la colomba del-          ruolo che ha giocato nel mistero della salvezza, per il quale è            sconvolge a tal pun-
                                stata scelta. Maria, vergine, madre e serva, ci precede nella
lo Spirito Santo, che a                                                                                    to gli schemi umani
                                fede nel Verbo incarnato (n. 157).
sua volta rimanda alla                                                                                     da frantumare ogni
decisione dell’Eterno                                                                                      equilibrio, misura e

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