È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...

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È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
            24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
     redazionenembro@gmail.com - www.oratorionembro.org

            ANNO 108° - N. 4 - MAGGIO 2019

                                                                                                    È dai giovani
                                                                                               che parte il futuro.
                                                                                     I giovani possono prendere
                                                                        il buono del passato e renderlo presente.
                                                                              Nei giovani sono seminati la santità,
                                                                                        l’intraprendenza, il coraggio.
                                                                                                             Ernesto Olivero
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
LETTERA DELL’ARCIPRETE
LA MADONNA “INFLUENCER DI DIO”: UN TITOLO NUOVO INVENTATO DA PAPA FRANCESCO

                  Alla scuola di Maria per intrecciare
               i fili della propria storia al telaio di Dio
      Stiamo vivendo il mese dedicato dalla tradizione cri-   dito, che non fa parte delle litanie con le quali la nostra
stiana alla devozione mariana. Ogni venerdì di maggio         gente ha invocato la Madonna nel corso dei secoli, e che
la nostra comunità sale allo Zuccarello, il santuario ca-     ci suona strano anche nel linguaggio. «Maria influencer di
ro a tutti noi, per pregare il rosario e guardare a Maria     Dio» pone al centro il volto e il cuore di Gesù, che desidera
come modello di una «Chiesa giovane che vuole seguire         mescolarsi con la nostra storia e mettere radici nella terra
il Signore con freschezza e do-                                                           di ognuno. «La vita di Gesù non
cilità». Ogni venerdì di maggio                                                           è una salvezza appesa “nella
la nostra preghiera è per la                                                              nuvola”, in attesa di venire sca-
Chiesa e il mondo ed è per                                                                ricata e nemmeno – come disse
noi e per la nostra comunità:                                                             il Papa ai giovani nella GMG di
davanti all’immagine di Maria                                                             Panama – «un tutorial con cui
vogliamo imparare non solo a                                                              apprendere l’ultima novità. La
leggere i segni della vicinanza di                                                        salvezza che Dio ci dona è un
Dio in questo nostro tempo, ma                                                            invito a far parte di una storia
vogliamo anche chiedere aiuto                                                             d’amore che si intreccia con le
per intrecciare, come ha saputo                                                           nostre storie; che vive e vuole
fare Lei, i fili della nostra umani-                                                      nascere tra noi perché possiamo
tà sul telaio di Dio.                                                                     dare frutto lì dove siamo, come
                                                                                          siamo e con chi siamo. Lì viene
Quando la Madonna                                                                         il Signore a piantare e a pian-
era giovanissima                                                                          tarsi; è Lui il primo nel dire “sì”
     Papa Francesco nella sua                                                             alla nostra vita, Lui è sempre il
lettera ai giovani vede nella Ma-                                                         primo. È il primo a dire “sì” alla
donna che, in giovanissima età, sa ascoltare il respiro di nostra storia, e desidera che anche noi diciamo “sì” insie-
Dio, un modello per tutti, ma specialmente per le gio- me a Lui. Lui sempre ci precede, è il primo».
vani generazioni. Per questo invita i ragazzi e le ragazze
a mettersi alla scuola di Maria, per capire nel profondo Ogni giorno il Signore ci visita con la sua Parola
della propria anima per chi e per che cosa vivere e come           In queste domeniche nei vangeli di Pasqua emerge
sintonizzare il proprio desiderio con le sorprese di Dio. l’iniziativa del Risorto che entra a porte chiuse e saluta i
Li esorta a non temere di farsi domande sulla propria vita suoi apostoli riuniti nel cenacolo con Maria la madre di
e sul proprio futuro. La Madonna ha fatto spazio nei suoi Gesù. Impauriti e angosciati per la sua morte faticano a ri-
pensieri ai pensieri di Dio; ma non si è ridotta al silen- conoscerlo come il vivente e dubitano, ma Gesù con forza
zio, non ha rinunciato a fare domande e allo stesso tempo li incoraggia con la sua parola «Pace a voi; non abbiate
non ha mai smesso di mantenersi disponibile a grandi de- paura». Nella Bibbia l’invito a non avere paura ricorre 365
sideri. Come lei, tantissimi giovani, nel corso dei secoli, volte; quindi ogni giorno Dio ci visita con la sua Parola col
hanno accolto il sogno di Dio nel proprio cuore e hanno suo Spirito e ci dona la Pace. Ogni giorno siamo chiamati
fatto risplendere la bellezza della sua vicinanza come testi- alla preghiera perché Dio ci parla ogni giorno come Gesù
moni e profeti di vero cambiamento.                           ci ha promesso: «Io sarò con voi ogni giorno fino alla fine
                                                              del mondo». La storia di ciascuno di noi può dunque esse-
Invocare Maria con titolo di «influencer di Dio»              re la storia di Dio se nella preghiera quotidiana ci dispo-
     In questo mese di maggio e poi nel tempo di prepa- niamo a ricevere il dono del suo Spirito insieme con Maria
razione alla festa della Madonna dello Zuccarello, chiedo come gli apostoli.
a ciascuno di intensificare la preghiera, perché la nostra
comunità parrocchiale possa scoprire il significato e il Essere custodi delle radici
valore della denominazione singolare con la quale Papa e alimentare lo spirito di comunità
Francesco nella lettera Christus vivit invoca la Madonna           Maria ha saputo dire sì a questa storia. Non si è bloc-
per mettere in primo piano il suo influsso nella storia. La cata, pensando alle difficoltà e alle complicazioni.
chiama «Maria, influencer di Dio», un titolo del tutto ine- Non ha preteso di avere tutto chiaro o assicurato in anti-

2   IL NEMBRO maggio 2019
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
VITA PARROCCHIALE
                  OGNI VENERDÌ ALLE 20,30

                                                                                CALENDARIO
                                                                         VENERDÌ 10 MAGGIO – Ore 20,30, preghiera mariana
                                                                    allo Zuccarello per le vocazioni.
                                                                        DOMENICA 12 MAGGIO, Domenica del Buon Pastore
                                                                    e 56ª Giornata mondiale per le vocazioni – (U.P.) ritiro
                                                                    prima Comunione.
                                                                        GIOVEDÌ 16 MAGGIO – Dedicazione della plebana.
                                                                         VENERDÌ 17 MAGGIO – Ore 20,30, preghiera mariana
   In preghiera allo Zuccarello                                     allo Zuccarello; ore 20,30, scuola di preghiera in seminario.
  la sera dei venerdì di maggio                                          SABATO 18 MAGGIO – Ore 20,30, corso del Battesimo
                                                                    per i genitori in attesa (2).
      Pregare senza correre, pregare meditando, pre-
 gare intensamente con Maria la Madre di Gesù, prega-                   DOMENICA 19 MAGGIO, Messa di Prima Comunio-
 re per comprendere più a fondo il Vangelo. Questo il               ne – Ore 17, adorazione e vespri.
 senso dell’appuntamento ogni venerdì di maggio alle
 20,30 al Santuario dello Zuccarello. Nei venerdì di mag-                MERCOLEDÌ 22 MAGGIO – Ore 20,30, Consiglio pasto-
 gio verranno pregati e meditati, in successione, i misteri         rale parrocchiale.
 della gioia, quelli del dolore e della gloria e, infine, i
 misteri della luce. Il 31 maggio ci sarà la conclusione,                VENERDÌ 24 MAGGIO – Ore 20,30, preghiera mariana
 animata dai ragazzi e dalle ragazze dell’oratorio. I               allo Zuccarello.
 Venerdì di maggio saranno animati dai preti in ministe-
 ro nella comunità: l’arciprete, don Santino Nicoli, don                 SABATO 25 MAGGIO – Ore 20,30, corso del Battesimo
 Arturo, don Luca, don Giuseppe e don Matteo.                       per i genitori in attesa (3).
      In un’udienza di qualche anno fa Papa Francesco
 ha invitato tutti a pregare il rosario: «Recitando l’Ave              DOMENICA 26 MAGGIO – Ritiro per genitori e cresi-
 Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri                  mandi; ore 10,30, Battesimi.
 di Gesù, a riflettere cioè sui momenti centrali della sua
 vita, perché, come per Maria e per san Giuseppe, Egli sia               MERCOLEDÌ 29 MAGGIO – Ore 16,30, in Santa Maria e
 il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e del-      nelle Vicinie Messa dei ragazzi (ultima).
 le nostre azioni. Sarebbe bello se, soprattutto in questo              VENERDÌ 31 MAGGIO – Ore 20,30, pellegrinaggio allo
 mese di maggio, si recitasse assieme in famiglia, con gli
                                                                    Zuccarello a conclusione mese di maggio.
 amici, in Parrocchia, il santo Rosario o qualche preghie-
 ra a Gesù e alla Vergine Maria!».                                      DOMENICA 2 GIUGNO, Ascensione – Ore 15, Cresime.

cipo. Non ha comprato un’assicurazione sulla vita! Maria                 MARTEDÌ 4 GIUGNO – Ore 9, Messa al Cimitero
si è messa in gioco, ha confidato nell’amore e nelle                (inizio).
promesse di Dio. «Per questo – scrive Papa Francesco – è                 GIOVEDÌ 6 GIUGNO – Incontro per i genitori dei bam-
forte, per questo è una influencer, è l’influencer di Dio! Il       bini che inizieranno la Scuola dell’Infanzia a settembre.
“sì” e il desiderio di servire sono stati più forti dei dubbi e
delle difficoltà». Il titolo influencer significa essere custodi        VENERDÌ 7 GIUGNO, primo venerdì del mese – Ore
delle radici, per non vivere sradicati, in balia di ogni vento      20,30, in Santa Maria adorazione eucaristica e Veglia di
e sentirci parte gli uni degli altri e collaborare a costrui-       Pentecoste.
re comunità. La Madonna ci aiuti a sentire la vicinanza di
Dio, ad accoglierlo nella nostra esistenza, certi che la vita           DOMENICA 9 GIUGNO, Pentecoste – Chiusura dell’an-
di ciascuno si realizza pienamente quando ci si lascia guar-        no pastorale e catechistico; ore 17, adorazione e vespri.
dare dal Signore nella preghiera e quando si vive l’amore               LUNEDÌ 10 GIUGNO – Inizio orario estivo delle Messe.
verso Dio e verso gli altri nelle intenzioni, nelle scelte e nei
gesti quotidiani.                             Don Santino Nicoli       SABATO 15 GIUGNO – Festa a San Vito.

                                                                                                      IL NEMBRO maggio 2019    3
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
CHIESA UNIVERSALE
GIOVANI, CREDENTI, PARROCCHIE, ASSOCIAZIONI CHIAMATI A METTERSI IN MOTO

                  Papa Francesco indica la via
          per essere attivi e protagonisti nella Chiesa
     Nella lettera dopo il Sinodo inti-    chieste. I giovani si attendono che «la   agli scartati, a lottare per la giustizia,
tolata Christus vivit Papa Francesco       Chiesa brilli per autenticità, esempla-   a lasciarsi interpellare con umiltà.
invita i giovani a mettersi in gioco in    rità, competenza, corresponsabilità e     Essi aiutano la Chiesa a ritrovare
prima persona, da protagonisti, sen-       solidità culturale»; desiderano «una      la propria bellezza, quando stimo-
za lasciarsi paralizzare dalla paura di    Chiesa autentica, luminosa, traspa-       lano “la capacità di rallegrarsi per ciò
sbagliare, e soprattutto a non rinun-      rente, gioiosa».                          che comincia, di darsi senza ritorno,
ciare ai propri sogni e a non                                                               di rinnovarsi e di ripartire per
cedere sugli ideali, ma ad                                                                  nuove conquiste”».
alimentarli nel confronto con
la realtà e a metterli in atto at-                                                            Lasciarsi toccare da Cristo
traverso scelte di fraternità, di                                                                   Ogni comunità cristiana –
servizio e di impegno politico e                                                              scrive il Papa nella sua lettera
sociale. Ma in che modo esser                                                                 – deve essere consapevole che
attivi e protagonisti nella Chie-                                                             «per essere credibile agli occhi
sa? Papa Francesco indica la se-                                                              dei giovani, a volte ha bisogno
gnaletica: andare in profondità                                                               di recuperare l’umiltà e sempli-
nell’amicizia con il Signore il vi-                                                           cemente ascoltare, e riconosce-
vente: «Lui vive e ti vuole vivo!»                                                            re in ciò che altri dicono, una
                                                                                              luce che la può aiutare a sco-
Chi siamo chiamati                                                                            prire meglio il Vangelo».
ad essere?                                                                                          La Chiesa dunque ha
     La riflessione del Papa sui                                                              qualcosa da dire ai giovani,
giovani e per i giovani interpel-                                                             e i giovani sono portatori di
la e stimola la comunità cristia-                                                             istanze che la mettono in di-
na in tutte le sue espressioni.                                                               scussione e la spingono a esse-
La domanda che il Papa rivol-                                                                 re più fedele alla propria iden-
ge a tutti non è interessata alle                                                             tità e missione, a mettersi in
proposte pratiche e le formule                                                                movimento. Tutti sono coin-
organizzative della pastorale                                                                 volti in questo dinamismo:
in risposta alla domanda «Che                                                                 ogni giovane, ogni credente,
cosa dobbiamo fare per i gio-                                                                 ogni parrocchia, associazio-
vani?»; ma pone l’attenzio-                                                                   ne e movimento... Nessuno
ne agli stili relazionali che                                                                 può tirarsi indietro e sottrarsi
viviamo nella Chiesa e alla                                                                   all’invito a lasciarsi toccare da
qualità dei nostri cammini                                                                    Cristo, grazie a cui tutto «di-
comunitari. Il Papa chiede a                                                                  venta giovane, diventa nuovo,
ciascuno e a ogni parrocchia «Chi sia-     I giovani aiutano la Chiesa               si riempie di vita».
mo chiamati a essere?».                    a rimanere giovane                              L’incontro personale intima-
     Così, l’invito ai giovani di ap-           Un cambio di prospettiva che         mente spirituale e interiore e al tem-
profondire l’amicizia con il Signo-        comporta la disponibilità a mettere       po stesso intrinsecamente sociale e
re si accompagna alla richiesta alle       in discussione ciò che si è sempre        comunitario con Cristo conduce sem-
comunità di renderlo possibile, me-        fatto, perché «sono proprio i giovani     pre agli altri. Non strappa i credenti
diante un annuncio credibile e con-        che possono aiutarla a rimanere gio-      dalla realtà e dalla trama di relazio-
vincente. In che modo? Dando vita a        vane, a non cadere nella corruzione,      ni in cui sono inseriti, ma li spinge a
processi sinodali, ossia a uno stile di    a non fermarsi, a non inorgoglirsi, a     uscire da se stessi, superando i limiti
relazioni che lascino davvero spa-         non trasformarsi in una setta, a es-      per lasciarsi conquistare dalla bellez-
zio ai giovani come protagonisti,          sere più povera e capace di testimo-      za dell’amore per gli altri e cercare il
capaci di prendere sul serio le loro ri-   nianza, a stare vicino agli ultimi e      loro bene «fino a dare la vita».

4   IL NEMBRO maggio 2019
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
CHIESA DIOCESANA
AVVIATA LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE

                                 «In Giulia Gabrieli
                            abbiamo scoperto un tesoro»
      Il 3 marzo scorso è ricorso il venti-   ufficiale alla fase diocesana del pro-          In questa prima fase l’obiettivo
duesimo compleanno. In quel giorno,           cesso di beatificazione: alle 20,30        è quello di raccogliere tutta la docu-
parenti e amici si sono ritrovati nel         nel Santuario di Stezzano, il vescovo      mentazione volta a dimostrare l’eser-
Santuario della Madonna dei campi             Francesco ha presieduto un momento         cizio “eroico” delle virtù da parte della
a Stezzano, luogo molto caro a Giulia,        di preghiera all’interno del quale sono    serva di Dio. In primo luogo sono stati
per celebrare insieme l’eucarestia. Il        stati letti il nullaosta concesso dalla    già raccolti gli scritti editi di Giulia che
Vangelo, quel giorno, ci ricon-                                                                  verranno esaminati dai teologi
segnava il celebre monito sa-                                                                    censori, i quali, oltre a tracciare
pienziale per cui ogni albero si                                                                 un profilo spirituale, per come
riconosce dai suoi frutti: «Ogni                                                                 emerge dagli scritti, control-
albero infatti si riconosce dal                                                                  leranno che non vi sia in essi
suo frutto: non si raccolgono                                                                    niente di contrario alla fede e
fichi dagli spini, né si vendem-                                                                 alla morale cattolica.
mia uva da un rovo. L’uomo                                                                            Una seconda tipologia di
buono dal buon tesoro del suo                                                                    fonti riguarda ogni tipo di do-
cuore trae fuori il bene».                                                                       cumento concernente Giulia e
      Mi è sembrata un’immagi-                                                                   anche quanto è nato attorno
ne preziosa per quanto stiamo                                                                    a lei, come la fondazione «Con
vivendo: l’albero della Chie-                                                                    Giulia» e le sue attività. Tale
sa, nella sua millenaria storia,                                                                 grande lavoro di raccolta è fat-
con i suoi grossi rami e la sua                                                                  to dalla Commissione storica
corteccia un po’ nodosa – ma                                                                     che, alla fine, dovrà stendere a
con la linfa sempre fresca                                                                       sua volta una relazione docu-
che vi scorre all’interno –                                                                      mentata a riguardo.
continua a portare frutti buo-                                                                        Un ultimo grande insieme
ni. Questi sono i santi: uomini                                                                  di materiale è infine compo-
e donne che nella loro storia                                                                    sto dalle molte testimonianze
si sono lasciati affascinare dal                                                                 delle persone che l’hanno co-
Vangelo, hanno incontrato il                                                                     nosciuta che avranno modo di
Signore dando luogo nella loro                                                                   essere interrogate dal Tribuna-
vita al capolavoro mirabile del-                                                                 le ecclesiastico.
la libertà e della Grazia.                                                                            Al termine della fase dio-
      Di questi frutti ce ne sono                                                                cesana tutto il materiale rac-
tanti, più di quanto siamo disposti a ri-     Santa Sede e le nomine dei componen-       colto verrà inviato a Roma, presso la
conoscere, nelle pieghe discrete e quo-       ti del Tribunale diocesano e di coloro     Congregazione delle Cause dei Santi,
tidiane della nostra storia. Ce ne sono       che si sono occupati della causa con i     per essere a sua volta analizzato dal-
alcuni, tuttavia, che la Chiesa quasi         rispettivi giuramenti. Nella circostanza   le persone incaricate. Il lavoro che ci
sente l’esigenza di mostrare con mag-         il vescovo ha detto: «Noi, cominciando     sta davanti è lungo e chiede di essere
gior forza, come l’albero che mostra,         da coloro che le sono stati più vicini,    svolto con accuratezza e precisione.
fiero, i frutti più belli. Giulia è uno di    abbiamo scoperto in Giulia un tesoro.      Non vuole essere una mera complica-
questi: già qualche mese fa il Vescovo,       Se siamo qui è perché abbiamo fatto        zione burocratica che toglie freschezza
raccogliendo la testimonianza di una          questa grande scoperta. Noi vorremmo       alla testimonianza della santità, ma è
diffusa fama di santità nata durante e        offrire questo tesoro al mondo. Allora     il modo concreto scelto dalla Chiesa
dopo la vita di Giulia, aveva indicato la     – come avviene per la scoperta di uno      per garantire l’autenticità della testi-
possibilità di avviare la causa di beati-     scienziato o di un esploratore – anche     monianza facendo in modo sia che
ficazione. Dopo i primi passi per veri-       noi vogliamo cercare le prove e le con-    non vada persa, sia che possa essere
ficarne la fattibilità, il 7 aprile scorso    ferme perché tutti possano riconoscere     poi goduta con tutta la profondità e la
la Chiesa di Bergamo ha dato inizio           questo tesoro. Siamo all’inizio».          verità che merita.

                                                                                                       IL NEMBRO maggio 2019       5
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
CENTRO ITALIANO FEMMINILE
UN DECALOGO PER L’EUROPA

                            “Svegliati Europa” per unire
                            stati, popoli, lingue, culture
      Le donne del Centro Italiano Fem-   10) Realizzare l’unità di valori            se la possibilità di darsi leggi, regole,
minile, associazione di ispirazione           solidarietà uguaglianza                 norme che garantissero la possibilità
cattolica, hanno predisposto un “De-          dei diritti e dell’accoglienza          di affrontare il futuro insieme.
calogo per l’Europa”, espressione di                                                        La presidente Renata Natili Mi-
un’adesione convinta all’europeismo       Guardare al futuro con speranza             cheli ha spiegato le ragioni che hanno
che invita le autorità europee a pren-         Proprio sul decalogo si è soffer-      portato a stendere il manifesto “Sve-
dere in seria considerazione la possi-    mata Renata Natili Micheli, presiden-       gliati Europa. È l’ora di un nuovo ini-
bilità di un rinnovamento delle forme     te nazionale del Cif, nel convegno che      zio” e il decalogo. L’Europa è una co-
istituzionali per renderle più aderenti   si è svolto il 6 aprile scorso a Milano,    munità: unità tra stati, popoli, lingue,
alle aspirazioni dei popoli.              al piano terra del Pirellone sede del       culture.
                                          Consiglio regionale della Lombardia               Antonio Padoa Schioppa, mo-
Il decalogo                               edificio simbolo della volontà di rina-     deratore del Convegno, ha esposto
1) Rimanere unità tra stati,              scere del nostro paese progettato da        luci e ombre, positività e carenze
    popoli, lingue, culture               Gio’ Ponti nell’area degli stabilimenti     dell’Unione europea: una «cattedra-
2) Realizzare un modello nuovo            Pirelli, distrutti dai bombardamenti        le incompleta», perché non è ancora
    di governo politico a livello         aerei della Seconda Guerra mondiale.        capace di dare risposte unitarie alla
    sovranazionale                        Erano gli inizi degli anni ’50 del secolo   crisi mondiale.
3) Compiere riforme radicali per          scorso, quando si guardava al futuro,
    contrastare le posizioni sovraniste   con fiducia, decisione e con i piedi sal-   Manifestare con franchezza
    che la insidiano dall’interno         damente per terra.                          il pensiero cattolico
4) Cambiare le politiche economiche,           Futuro e voglia di rinascere so-            Patrizia Toia, europarlamentare,
    fiscali e sociali                     no stati il filo conduttore del conve-      ha ribadito la necessità di un ap-
5) Riformare le istituzioni nella         gno del CIF.                                proccio al futuro, capace di mettere
    direzione di una democrazia                                                       sul tavolo non solo tutte le proble-
    ove si decide a maggioranza           Dai primi passi all’ora                     matiche – immigrazione, rivoluzione
6) Essere spazio politico                 di un nuovo inizio                          digitale, clima, biodiversità... – ma
    di un progetto di solidarietà              Maria Teresa Coppo, che ha cu-         anche affrontarle con atteggiamento
7) Superare l’unione contraddittoria      rato l’organizzazione della giornata,       positivo, aperto al confronto, senza
    di cosmopolitismo e mercato           ha ricordato che i padri fondatori          paure o falsi pudori di manifestare il
8) Diventare soggetto di politica         dell’Europa – De Gasperi, Schuman e         nostro pensiero cattolico, aperto, ri-
    costruendo un modello                 Adenauer – hanno fortemente vo-             spettoso, universale.
    di difesa comune                      luto costruire non solo un’alleanza              Padoa Schioppa, concludendo il
9) Individuare strumenti                  economica, ma un popolo che, nelle          dibattito, ha indicato nell’Europa un
    per dare parola ai cittadini          diversità e grazie ad esse, riconosces-     luogo dove tutti e ciascuno devono
                                                                                      sentirsi a casa. L’Europa – ha detto –
                                                                                      «ha bisogno di ciascuno di noi, con-
                                                                                      sapevole del proprio destino... E ha bi-
                                                                                      sogno soprattutto dei giovani, che in
                                                                                      Europa si sentono, sì, a casa, ma che,
                                                                                      non conoscendone le vere radici non
                                                                                      sono ancora consapevoli del bene di
                                                                                      cui stanno godendo e che la situazio-
                                                                                      ne in cui si trovano ora è frutto di
                                                                                      tanti sacrifici di molti che hanno sof-
                                                                                      ferto e lottato per creare le premesse,
                                                                                      le condizioni per vivere liberi, in pace,
                                                                                      nel rispetto dei diritti inalienabili di
                                                                                      ogni persona».         Tiziana Bergamelli

6   IL NEMBRO maggio 2019
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
IN MEMORIAM
RICORDO DI UNA MISSIONARIA NEMBRESE

         Suor Adriana gioiosa testimone del Vangelo
            tra i poveri di Guadalajara in Messico
       «Grazie, Adriana, per gli anni vis-                                               sa madre e anche nella tua malattia,
suti insieme all’oratorio di Nembro,                                                     vissuta nella fiducia e nell’abbandono
per l’amicizia che ci ha uniti, per il le-                                               a Colui che ti ha scelta e costituita per
game “sacro” della missione».                                                            andare e portare frutto».
       È un passaggio della bella lettera                                                      Da El Alto, in Bolivia, monsignor
che monsignor Eugenio Scarpellini                                                        Eugenio Scarpellini si augura che l’e-
ha fatto avere alla Comunità Missio-                                                     sempio di Suor Adriana «faccia sco-
naria Saveriana per ricordare Adriana                                                    prire a lui, ai familiari, agli amici ed alle
Schena, deceduta il 9 aprile scorso a                                                    consorelle “la dolce e consolatrice gio-
Parma. Aveva 58 anni. Nata nel 1961 è                                                    ia di evangelizzare” il mondo con la
stata da giovane animatrice del nostro                                                   nostra vita». E nella sua testimonianza,
oratorio e all’oratorio, scrive monsi-                                                   il Vescovo Eugenio mette in luce il mo-
gnor Scarpellini, ha maturato la voca-                                                   tivo dominante della vita di suor Adria-
zione missionaria, la grande passio-                                                     na: «Voglio ricordarti carissima Adriana
ne della sua vita. Lo confermano gli                                                     in questa dimensione: pensare la tua
amici nella testimonianza che hanno                                                      vita come una passione grande per la
scritto per il giorno dei funerali: «Sei     continuato a sentire viva la comunione      missione, per il dono della vita che hai
stata un dono grande per ciascuno di         tra noi e la bellezza della nostra amici-   ricevuto da Dio e che hai dato agli al-
noi e per la nostra comunità di Nem-         zia che mai è venuta meno».                 tri. Una vita vissuta nell’obbedienza al
bro... Una presenza umile, discreta, ma           A 31 anni Adriana Schena è entra-      Signore, vissuta in obbedienza anche
sempre disponibile, generosa, su cui si      ta nella famiglia religiosa delle Missio-   nella tua malattia. L’accettazione della
poteva contare... Molto abbiamo con-         narie di Maria - Saveriane di Parma e il    malattia ha continuato la tua missio-
diviso nella nostra giovinezza: la pas-      9 ottobre 1999 è partita per la Missio-     ne, è stata una offerta al Signore per
sione per la vita, per il Signore, per la    ne a Guadalajara (Messico) per una          dare a tanti missionari la forza di per-
Sua Chiesa, in particolare per i ragazzi     vita di dezione agli ultimi, senza sosta,   correre i cammini della storia di tante
e gli adolescenti n oratorio; occasioni      con stile semplice e gioioso, contenta      comunitá, di raggiungere i volti di chi
di servizio e momenti di svago e diver-      di vivere in mezzo alle persone più bi-     é lasciato al margine della societá, dei
timento, gioie e fatiche, sogni e deside-    sognose che aspettano un messaggio          descartados come dice Papa Francesco.
ri...; abbiamo vissuto tante avventure e     di speranza, un sorriso, un gesto di so-    Si puó essere veri e autentici missionari
potremmo raccontare tante pagine di          lidarietà e di affetto sinceri.             anche cosí. Ho cercato di parlare con
vita scritte insieme... Anche quando i            La missione le è rimasta nel cuore.    te gli ultimi giorni, da quando mi han-
nostri cammini di sequela del Signore        «Ti abbiamo accompagnato e seguito          no avvisato: non ce l’ho fatta. Ora so il
hanno preso strade diverse, perché tu        nella tua missione in Messico – scrivo-     perché. Questo silenzio, però, non è un
avevi la missione nel cuore, abbiamo         no i suoi amici – poi nel servizio in ca-   rammarico, ma é pieno di tante cose
                                                                                         che avremmo voluto e potuto dirci: ri-
                                                                                         mangono ora nel nostro cuore».
                                                                                               Gli amici di sempre hanno espres-
                                                                                         so gratitudine a suor Adriana per la
                                                                                         testimonianza data e l’hanno salutata
                                                                                         prendendo a prestito la preghiera be-
                                                                                         nedicente di Santa Chiara: «Va’ sicura,
                                                                                         carissima Adriana, anima benedetta
                                                                                         perché hai buona scorta, nel viaggio.
                                                                                         Va’, perché Colui che t’ha creata, ti ha
                                                                                         santificata e sempre guardandoti co-
                                                                                         me una madre suo figlio, ti ha amata
                                                                                         con tenero amore. E tu Signore, sii be-
                                                                                         nedetto, che l’hai creata».

                                                                                                        IL NEMBRO maggio 2019       7
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
SERMIG
FA TAPPA A BERGAMO L’ARSENALE DELLA PACE

                       L’oratorio di Nembro a Bergamo
                         all’Appuntamento del Sermig
A Bergamo l’Appuntamento                    generazioni. La giornata dell’11 mag-      Ognuno ha il suo sogno, ama ripe-
dei giovani della Pace                      gio 2019 è divisa in due momenti.          tere Ernesto Olivero. Ma quali strade
     Il giorno 11 maggio Bergamo            Al mattino il “Dialogo in città”: i gio-   seguire per fare del mondo una terra
è la capitale degli appuntamenti dei        vani hanno la possibilità di dialogare     più inclusiva e solidale?
Giovani della Pace. Ernesto Olivero         con esperti nazionali e internazionali
e il Sermig l’hanno scelta come sesta       di economia, educazione, ambiente,         Olivero coltiva il sogno
tappa degli “Appuntamenti Mon-              religione e pace. Di pomeriggio, in        di portare i giovani a casa
diali Giovani della Pace”. Riceve il        Piazza Vittorio Veneto, sono in pro-             Il mondo può cambiare se noi
testimone che, ogni due anni, pas-          gramma testimonianze, riflessioni,         cambiamo scrisse don Primo Mazzo-
sa in città diverse: prima Torino, poi      impegni per il futuro.                     lari, solo se una mentalità nuova si
Asti, L’Aquila, Napoli e Padova e ora                                                  fa strada tra i giovani. Lo ricordò a
Bergamo con lo scopo di far correre         Ognuno ha il suo sogno                     Ernesto Olivero, in una lettera, madre
il messaggio che «la pace è possibile»           L’Arsenale della Pace di Torino       Teresa di Calcutta: «Caro Ernesto Oli-
coinvolgendo decine di migliaia di          è una realtà impegnata da oltre cin-       vero, grazie per tutto il bene che stai
giovani dall’Italia e dal mondo per         quant’anni a servizio degli ultimi e dei   facendo per Gesù. Penso che dobbia-
dialogare, riflettere, pregare, can-        giovani. Nata da un’intuizione di Er-      mo prendere la Madonna con noi e
tare, danzare sul tema della pace.          nesto Olivero, ha trovato sede nell’ex     insieme a Lei andare alla ricerca dei
                                            Arsenale militare di Torino, trasfor-      bambini, dei giovani, per portarli a ca-
Tra i tantissimi ragazzi anche              mato in una “fabbrica di pace”. Ogni       sa. Pregherò molto per te e per quello
quelli dell’Oratorio di Nembro              anno migliaia di volontari, soprattutto    che fai per Gesù. Il Signore ti benedi-
     Anche i ragazzi di Nembro pren-        giovani, abitano l’Arsenale impegnan-      ca. Madre Teresa».
dono parte a questo scenario che            dosi in lavori pratici e in percorsi di          Per Ernesto Olivero quelle paro-
unisce tantissimi ragazzi a dire a tut-     formazione. L’idea degli Appunta-          le furono come un mandato. Sentì
ti: “Basta guerre! Facciamo la pace”.       menti dei Giovani è nata negli Anni        crescere la missione di occuparsi dei
Dall’inizio dell’anno pastorale, i ra-      Novanta come tentativo di rimediare        giovani che nelle nostre società sono
gazzi dell’oratorio si sono preparati       alla lontananza dalle istituzioni, alla    i più poveri tra i poveri, chiamati in
all’appuntamento per rinnovare e            paura del futuro e al distacco tra ge-     causa solo come fette di mercato. Sen-
condividere con tantissimi altri giova-     nerazioni. Una occasione per i ragazzi     tì la chiamati a portarli a casa, a tirarli
ni, ideali e impegni e per chiedere agli    che lo incrociano di chiedersi su quali    fuori da una vita vuota, condannati a
adulti di ascoltare i sogni delle giovani   sogni stanno costruendo la loro vita.      vivacchiare.

8   IL NEMBRO maggio 2019
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
SERMIG
LA DEVOZIONE MARIANA DI OLIVERO

                        I giovani dell’Arsenale della Pace
                          e la Madonna delle “Tre mani”
     I giovani che, sulla copertina di
questo numero de Il Nembro, stanno
scrivendo su un nastro di carta, da-
vanti a un altare, con la scritta «Ma-
ria madre dei giovani coprici col tuo
manto» sono del Sermig (SERvizio
MIssionario Giovani), associazione
fondata a Torino nel 1964 da Ernesto
Olivero con alcuni giovani cattolici,
per combattere la fame nel mondo,
tramite opere di giustizia, promuove-
re lo sviluppo e praticare la solidarietà
verso i più poveri.
     Due decenni dopo, Ernesto Oli-
vero trasformò gli spazi abbandonati
dal demanio militare, avuti in con-
cessione d’uso dal Comune di Torino,
nell’Arsenale della Pace: mantenne
le strutture coi muraglioni altissimi e
i corridoi stretti tra un’officina e l’al-
tra e conservò il cortile d’ingresso, così
come venne trovarsi dopo i bombar-           “Tre mani” occupa un posto speciale      cose perché non sapevano che erano
damenti dell’ultima guerra, con al           nella storia del Sermig e nel cuore di   impossibili... Con l’intercessione di
centro un pezzo di muro diroccato e          Ernesto Olivero. Ogni giorno al Sermig   Maria seminano la santità, l’intra-
la scritta: «La bontà è disarmante».         si recita la preghiera alla Madre dei    prendenza, il coraggio e ogni giorno
L’arsenale della Pace oggi è noto in         giovani, pensando a quella immagine      pregano così: «Maria, Madre dei Gio-
tutto il mondo.                              “impossibile”, non realistica, di una    vani, coprili con il tuo manto, difen-
     Mentre sta per uscire Il Nembro,        Vergine con Bambino e una terza          dili, proteggili dal male, affidali a tuo
Bergamo è al centro di una grande            mano che spunta da sotto i drappeg-      Figlio Gesù e poi mandali a dare spe-
manifestazione. Pochi, però, sanno           gi. Ma appunto, al Sermig fanno certe    ranza al mondo».
della devozione di Ernesto Olivero e
del Sermig per la Madonna, invoca-
ta col titolo di “Madre dei giovani”.
Anche la chiesa del Sermig è dedica-
ta a Maria. Dal 2012 nella chiesa vi
è anche una icona russa, detta della
Madonna delle Tre mani. Ha tre ma-
ni perché ci vogliono più di due mani
per avvolgere i giovani e la gente
stanca e smarrita di oggi.
     Al Sermig c’è anche una inte-
ra parete coperta di immagini della
Madonna. Sono più di ottocento e,
ogni anno, il numero cresce, perché
gli amici, in giro per il mondo, sanno
della raccolta e quando rientrano da
viaggi lontani portano a Ernesto Oli-
vero volti di Maria. La Madonna delle

                                                                                                   IL NEMBRO maggio 2019     9
È dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità ...
CARITAS
RACCOLTA ALIMENTARE DELLA DOMENICA DELLE PALME

           La generosità dei nembresi per le famiglie
           che vivono momenti di disagio economico
     Vivacizzata dalla collaborazione
degli adolescenti, prossimi alla Cre-
sima, si è svolta, la scorsa Domenica
delle Palme, la consueta raccolta ali-
mentare. Il risultato consente al Cen-
tro di Primo Ascolto e Coinvolgimen-
to e alla Conferenza San Vincenzo,
di venire incontro in modo dignitoso
ai bisogni di famiglie che versano in
condizioni economiche disagiate e
che alla generosità dei fratelli fanno
riferimento.
     L’attenzione ai bisogni si articola,
nella nostra parrocchia, in diversi mo-
di. Anzitutto mediante l’ascolto delle
persone che si rivolgono alle associa-
zioni caritative; poi attraverso l’infor-
mazione e l’invio agli enti territoriali,
in particolare quelli pubblici deputati      coli segni limitati nell’entità e nel       blemi presenti nel contesto sociale e
all’assistenza; e, infine, con il sostegno   tempo, che sono risposte molto par-         che, di volta in volta, vengono ampli-
di progetti mirati e dedicati a soggetti     ziali alle povertà del territorio, ma che   ficati o rimossi, a seconda delle conve-
e famiglie in difficoltà.                    hanno lo scopo di fungere da stimolo        nienze del momento.
     In quest’ultimo campo di vicinan-       dell’intera comunità parrocchiale da             Nella “società del benessere” o
za si interviene con opere-segno,            una parte, ma anche civile dall’altra,      “della decrescita felice” non si può
come ad esempio le borse alimentari          affinché si impegnino coerentemente         non fare i conti con il fenomeno
o il pagamento di bollette, cioè pic-        a costruire risposte adeguate ai pro-       della povertà, che, al di là di ottimi-
                                                                                         stiche dichiarazioni dai balconi, non
                                                                                         finirà mai. A volte dovuta a fattori per-
                                                                                         sonali, pensiamo a disabilità o a deficit
                                                                                         culturali di vario tipo, a volte, invece,
                                                                                         a ben definibili fattori sociali, interpel-
                                                                                         la comunità religiosa e società civile.
                                                                                         Che, peraltro, dovrebbe riflettere a
                                                                                         fondo su alcuni tipi di emarginazione,
                                                                                         se non addirittura di esclusione sociale
                                                                                         richieste dal cosiddetto sistema, pro-
                                                                                         prio perché la povertà, in determinate
                                                                                         situazioni, è funzionale all’equilibrio
                                                                                         del contesto economico-produttivo.
                                                                                              La Caritas parrocchiale, ringra-
                                                                                         ziando tutti coloro che hanno con-
                                                                                         tribuito al risultato della raccolta ali-
                                                                                         mentare, intende farsi voce di tutte le
                                                                                         persone che, attraverso queste offerte,
                                                                                         le è consentito aiutare nell’augurare
                                                                                         tutti i beni che il Vangelo promette a
                                                                                         chi al prossimo sa volgere uno sguar-
                                                                                         do di misericordia e di condivisione.

10   IL NEMBRO maggio 2019
ACLI
PRIMO MAGGIO FESTA DEL LAVORO                                                              LA MOSTRA (8-15 GIUGNO) ALLESTITA
                                                                                              NELLA BIBLIOTECA DI NEMBRO

  Creare un buon lavoro è oggi                                                             In mostra le ceramiche
                                                                                             del laboratorio del
 una delle più alte forme di carità                                                          Carcere di Bergamo
     Il primo maggio è la festa del          trasformato se stesso, i suoi usi, i suoi          Nei locali della biblioteca di
lavoro, ma non per tutti. Pensiamo a         costumi, le sue abitudini». Ha anche          Nembro, l’8 giugno alle ore 16 verrà
chi il lavoro non ce l’ha o a chi si trova   manifestato la volontà delle Acli a           inaugurata la mostra denominata
a lavorare in condizioni non rispetto-       rinnovare l’impegno nella difesa dei          Crisalide d’argilla. Resterà aperta
se della dignità personale. Il Circolo       lavoratori. «La nostra vocazione è di         fino alle ore 12 del 15 giugno, ne-
Acli Nembrese ha voluto ricordarlo           stare dalla parte dei lavoratori, e que-      gli orari di apertura della bibliote-
nel tradizionale appuntamento allo           sta scelta – ha detto ancora Giovanni         ca. La mostra è frutto della capacità
Zuccarello.                                  Rota – fin dalle origini si è intrecciata     creative delle detenute nel carcere
     La Messa è stata momento di pre-        con la giustizia sociale, i diritti di cit-   di Bergamo. Il laboratorio di cera-
ghiera e, al tempo stesso, di riflessio-     tadinanza, l’attenzione per le sorti del      mica è attivo da anni nella sezione
ne sul tema del lavoro che si desidera       nostro Paese». A maggior ragione oggi         femminile della Casa Circondariale
«buono per tutti». «E il lavoro è buo-       – ha proseguito – in un momento in            di Bergamo. Nel gennaio del 2011
no – ha detto il Papa nel messaggio          cui la rivoluzione tecnologica rischia        la gestione del laboratorio è passa-
per la settimana sociale dei cattolici       di ridurre l’apporto diretto del ruolo        ta alla scuola del carcere (C.P.I.A.)
di due anni fa – quando è come la            del lavoratore, occorre promuovere            con l’insegnante Elena Maria Gotti
foresta: cresce senza fare rumore, e ci      una nuova cultura del lavoro, che             e le artiste-detenute lo hanno chia-
insegna due virtù: servire le persone        gli restituisca dignità e valore, con-        mato “Crisalide d’Argilla”, nome
che hanno bisogno; e formare comu-           tro lo strapotere del capitale e della        che ben riflette lo spirito con cui
nità in cui la comunione prevale sulla       finanza internazionale.                       partecipano al laboratorio. Quan-
competizione».                                     All’omelia, don Arturo Bellini ha       do plasmano l’argilla e danno vita
     Giovanni Rota ha introdotto la ce-      ripreso il tema, ricordando che il lavo-      alle loro opere, le donne riescono a
lebrazione ricordando che «il 1° mag-        ro è qualcosa di più che guadagnar-           esprimere la loro creatività, escono
gio costituisce un significativo e forte     si il pane: il lavoro ci dà la dignità!       dalla crisalide e diventano farfalle.
momento della vita civile e sociale di       Chi lavora è degno, ha una dignità            Le opere di ceramica prodotte sono
tutto il mondo, proprio perché mette         speciale, una dignità di persona. Di          plasmate tramite le tecniche del co-
al centro dell’attenzione il lavoro, co-     qui l’urgenza di «creare un buon lavo-        lombino, del pizzico o della lastra,
me dimensione umana significati-             ro che è oggi una delle più alte forme        per poi essere dipinte con ingobbi,
va e importante. Attraverso il lavoro        di carità perché genera condizioni per        colori, smalti e cristalline. Il labo-
l’uomo ha trasformato il pianeta e ha        uscire dalla povertà».                        ratorio “Crisalide d’Argilla” è un
                                                                                           importante strumento per il recu-
                                                                                           pero culturale e sociale di chi vive
                                                                                           la difficile realtà della detenzione, e
                                                                                           continua ad esistere grazie alle do-
                                                                                           nazioni di coloro che desiderano far
                                                                                           entrare nella propria casa un’opera
                                                                                           delle donne detenute, felici che le
                                                                                           loro creazioni siano ammirate e ap-
                                                                                           prezzate. L’iniziativa della mostra,
                                                                                           che rientra nell’ambito della rasse-
                                                                                           gna promossa dalla sede provincia-
                                                                                           le delle Acli “15 giorni del lavoro” è
                                                                                           curata dal Circolo di Nembro in col-
                                                                                           laborazione con l’Associazione Car-
                                                                                           cere e Territorio, l’amministrazione
                                                                                           comunale, la Biblioteca Centro
                                                                                           Cultura, l’associazione Amici della
                                                                                           Biblioteca e la cooperativa Gherim.

                                                                                                      IL NEMBRO maggio 2019      11
VITA PARROCCHIALE
LA CELEBRAZIONE ALLE 20,30

                                     Messe di quartiere
                                  al Centro e nelle Vicinie
     Maggio è tradizionalmente il me-
se dedicato alla Madonna. In questo
mese nella nostra comunità è consue-
tudine da diversi anni celebrare alle
20,30 la Messa nei quartieri secondo
il programma che viene riportato in
questa pagina. Ogni quartiere è impe-
gnato a far giungere l’avviso a tutte le
famiglie della zona (vie vicine al luo-
go dove si celebra la Messa) in modo
che tutti possano essere coinvolti e
possano partecipare presentando una
preghiera dei fedeli o con l’organizza-     del mese e in breve, anche le dome-           devozione mariana nei luoghi quoti-
zione delle letture e dei canti.            niche e poi tutti gli altri giorni. Erano     diani, nell’ordinario, non necessaria-
     È una espressione di devozione         per lo più riti popolari semplici, nu-        mente in chiesa «per santificare quel
popolare che manifesta il bisogno di        triti di preghiera in cui si cantavano        luogo e regolare le nostre azioni come
preghiere speciali alla Vergine. Le         le litanie, e s’incoronavano di fiori le      fatte sotto gli occhi purissimi della
prime pratiche devozionali legate al        statue mariane.                               Santissima Vergine». Da allora, quella
mese di maggio risalgono a san Filip-             Fu un gesuita, Annibale Dionisi         devozione si è diffusa ovunque ed
po Neri, il patrono del nostro Oratorio,    (1679-1754), a denominare maggio              è giunta a noi, vissuta oggi attraverso
che insegnava ai suoi giovani a circon-     mese di Maria, in un opuscolo dal tito-       la preghiera del Rosario (i venerdì al-
dare di fiori l’immagine della Madre,       lo: Il mese di Maria o sia il mese di mag-    le 20,30 allo Zuccarello), attraverso le
a cantare le sue lodi, a offrire “fioret-   gio consacrato a Maria con l’esercizio di     Messe di quartiere e il pellegrinag-
ti” in suo onore. Progressivamente si       vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti   gio al Santuario della Madonna dello
cominciò a valorizzare il primo giorno      di lei. Il religioso invitava a vivere la     Zuccarello il 31 maggio.

CENTRO
Lunedì 13/5      via Roma 24, condominio “Il Parco”
Lunedì 20/5      via S. Jesus, giardini
Martedì 28/5     via Talpino, Canaletta
Mercoledì 29/5   via Vittoria, chiesa di San Pietro
VIANA
Giovedì 16/5     santella via Verdi, famiglia Semperboni
Giovedì 23/5     via Bellini, famiglia Rovaris
Sabato 25/5      via Roma, sede Volontari (ore 18)
Mercoledì 29/5   cascina solidale “Terra Buona” (ore 16,30)
Giovedì 30/5     via Rossini, condomini
Sabato 1/6       via Lujo, santella (ore 18)
SAN NICOLA
Martedì 14/5     via Sora 18, condomini
Martedì 21/5     via Galgario 14, famiglia Rota Giampietro
Giovedì 13/6     via Sotto gli Orti, cappellina S. Antonio
SAN FAUSTINO
Giovedì 16/5 via Madonna dell’Uva, cappellina
Giovedì 23/5 via Nembrini 10, condominio “Primavera”
Giovedì 30/5 via Trevasco, chiesa

12   IL NEMBRO maggio 2019
VITA PARROCCHIALE

                                              ANAGRAFE
      Nel mese di aprile, nella parroc-
chia di San Martino, è stato ammini-                                                                In preparazione
strato un battesimo, tre matrimoni e                                                                   al Battesimo
sono stati registrati otto decessi.                                                                  Sabato 4 maggio
      BATTESIMO – Greta Nappa (foto),                                                               è iniziata l’ultima
di Danilo e di Magoni Virna, ammini-                                                                  serie di incontri
strato il 20 aprile, nel corso della ve-                                                            di formazione, di
glia Pasquale.                                                                                  questo anno pastorale,
      MATRIMONI – Cristian Rattini                                                                 in preparazione al
con Maela Vedovati, celebrato il 6                                                              Battesimo per i genitori
aprile; Paolo Domenico Acerbis con                                                                in attesa. È il primo
Vanessa Cabrini, celebrato il 13 aprile,                                                        dei tre incontri previsti,
Giuseppe Davide Iaquilino con Valen-                                                              gli altri due saranno
tina Melinci, celebrato il 27 aprile.                                                             il 18 e il 25 maggio.
      DEFUNTI – Lucia Carrara, di an-
ni 84, deceduta il 2 aprile, Maria Ines
Carrara, di anni 87, deceduta il 2 apri- NEMBRO IN FESTA
le, Giovanna Foini, di anni 72, dece-
duta il 4 aprile; Milvia Gritti, di anni Don Giuseppe ricorda
80, deceduta il 15 aprile; Giovanni Va-
loti, di anni 86, deceduto il 17 aprile;
                                         50 anni di ordinazione
Abele Acerbis, di anni 94, deceduto il       Il prossimo 9 giugno alle ore
18 aprile; Luca Rizzoli, di anni 52, de- 10,30 don Giuseppe Belotti celebrerà
ceduto il 27 aprile; Emilia Persico, di la Messa di ringraziamento in ricor-
anni 90, deceduta il 27 aprile.          do della sua ordinazione avvenuta il
                                         28 giugno 1969. Don Giuseppe è nella
Offerte pervenute alla Parrocchia        nostra comunità da 27 anni.
      Agli Uffici parrocchiali euro
8.270, così ripartiti: da N.N. euro
8.000; da N.N. per 40° di matrimo-
nio euro 100; da N.N. euro 20; dalle
appassionate al gioco della tombola
euro 150.
      Al Fondo di solidarietà “monsi-
gnor Aldo Nicoli” euro 977, così ri-
partiti: da N.N. euro 150; da N.N. euro
677; da N.N. euro 150.
      Per il restauro delle campane
euro 5.100, così ripartiti: da N.N. eu-
ro 50; da N.N. euro 50; da N.N. euro
5.000.
      Al Santuario dello Zuccarello
euro 1.200, così ripartiti: da N.N. euro     Mercoledì 10 aprile il nostro vescovo Francesco, nella chiesa ipogea del
500; da N.N. euro 200; da N.I.E.M.G. nostro seminario, ha conferito il lettorato a nove seminaristi di 4ª Teologia. Tra
per una foglia euro 500.                 questi, anche il giovane nembrese Taddeo Rovaris.
      Un sentito ringraziamento a            Monsignor Beschi, all’omelia ha esortato i seminaristi a leggere con il cuo-
quanti hanno offerto il loro contribu- re la Parola di Dio e ad assimilarla personalmente per poterla annunciare in
to per i bisogni della parrocchia.       modo persuasivo con la parola e con l’esempio.

                                                                                               IL NEMBRO maggio 2019   13
VITA PARROCCHIALE
NEL TEMPO DI PASQUA SI CONCLUDONO I CAMMINI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA

              L’acqua dell’abbraccio del perdono
           purifica, ristora, rigenera e rende generosi
     Il pozzo della Samaritana, allestito nella navata del-
la plebana, davanti all’altare, e un secchiello, che ogni
bambino e bambina hanno portato al sacerdote al mo-
mento della confessione, sono stati i segni che hanno ac-
compagnato la celebrazione della prima confessione di 79
bambini, avvenuta nel pomeriggio della Domenica delle
Palme, il 14 aprile scorso.
     I piccoli si sono preparati per un intero anno. I loro
genitori, invece, hanno partecipato a cinque incontri di
formazione; l’ultimo è stato il ritiro, che si è svolto dome-
nica 7 aprile a Comonte, nel quale è stato loro consegnato
il lavoro svolto con i catechisti, in preparazione alla Con-
fessione, con l’impegno di utilizzare lo strumento della
ruota che “ruotata” nel modo giusto presentava gli eser-
cizi di preghiera praticati in Quaresima. La mattina della
Domenica delle Palme hanno partecipato alla processione
coi rami di ulivo, dalla scuola dell’Infanzia Crespi Zilioli al-
la chiesa e hanno assistito alla Messa col racconto della
passione. Nel pomeriggio don Matteo li ha preparati alla
confessione commentando l’episodio dell’incontro di Gesù
con la donna samaritana. Dopo la confessione, ogni bam-
bino si è recato dai propri genitori per un abbraccio. Geni-
tori e figlio hanno salito i gradini del presbiterio e davanti
all’altare hanno condiviso, come famiglia, il momento del
Ringraziamento con un pensiero da loro stessi preparato.
     Il 28 aprile, ottava di Pasqua, domenica della Divina
Misericordia, i bambini confessati, insieme ai loro genito-
ri e ai catechisti, hanno partecipato alla Messa delle ore
10,30. Il cammino di approfondimento sul perdono ri-

14   IL NEMBRO maggio 2019
NELLE VICINIE
                                                                     SAN FAUSTINO INFORMA

                                                                          Sacra di San Michele,
                                                                         Venaria Reale e torneo
                                                                        di calcio “Enzo Brignoli”
                                                                          Si sta svolgendo in queste settimane il torneo di cal-
                                                                     cio riservato ai più giovani e dedicato alla memoria di
                                                                     Enzo Brignoli, appassionato di calcio, sport che praticò
                                                                     fin quando gli venne amputata la gamba, aggredita dal
                                                                     tumore che lo portò alla morte.
                                                                          Enzo continuò a praticare il suo sport, giocando in
                                                                     porta, manifestando straordinario coraggio e gioia di vive-
                                                                     re, ingredienti che hanno caratterizzato la sua vita troppo
                                                                     breve. Il torneo – come è noto – è riservato alle categorie
                                                                     giovanili, a ragazzi appassionati al pallone, che competo-
                                                                     no per il solo piacere di partecipare ad una competizione
                                                                     giocosa con lo spirito di Pierre de Coubertin, fondatore
                                                                     dei moderni Giochi olimpici, che era solito dire che «l’im-
                                                                     portante è partecipare più che vincere».
                                                                          In occasione della manifestazione, ogni sera in cui si
                                                                     effettuano le gare è aperto il bar della comunità in cui pos-
                                                                     sono essere attinti bevande, patatine, panini e simili.

cevuto da Dio prosegue per tutto il mese di maggio e In gita a alla Sacra di San Michele
si concluderà con la tradizionale fiaccolata allo Zucca- e alla reggia di Venaria Reale
rello, venerdì 31 maggio.                                                       Il prossimo 9 giugno è in programma la gita che gli
                                                                           Amici di San Faustino organizzano ogni anno per trascor-
Ritiro comunicandi e genitori a Gandino                                    rere una giornata insieme, alla scoperta di luoghi interes-
      Anche per i bambini della Prima Comunione sta per santi sul piano storico, religioso e culturale. Quest’anno
arrivare il momento atteso di ricevere per la prima volta gli Amici di San Faustino hanno scelto di visitare la Sacra
Gesù Eucarestia. La Messa di prima comunione viene cele- di San Michele, in prossimità di Susa, e la Reggia, fat-
brata domenica 19 maggio. Il percorso formativo si con- ta costruire dai Savoia a Venaria Reale e completamente
clude con la giornata di ritiro, insieme ai loro genitori, in ristrutturata con un massiccio intervento conclusosi una
programma al Convento di Gandino, presso l’Istituto delle decina di anni or sono.
Suore Orsoline. Bambini e bambine nelle ultime settimane                        La partenza è fissata alle ore 6,30: la mattinata tra-
hanno rivisitato alcuni episodi del Vangelo centrati sull’o- scorrerà nella visita della Sacra di San Michele, mentre il
spitalità e sul cibo: la casa di Simone il fariseo, la casa dell’o- pomeriggio sarà dedicato alla visita della Reggia di Venaria
spitalità e dell’amicizia di Betania, la casa delle nozze di Reale ed ai suoi giardini. In entrambi i casi si fruirà dell’ac-
Cana e il cenacolo. I piccoli della prima Comunione hanno compagnamento della guida.
rappresentato “gli apostoli” per la lavanda dei piedi, la sera                  Per coloro che fossero interessati è disponibile il pro-
del Giovedì Santo, nel corso della Messa in Coena Domini.                  gramma della gita presso il sacrista di San Faustino,
                                                                           sig. Tomaselli, o presso gli uffici parrocchiali, dove si
Il 2 giugno la celebrazione della Cresima                                  raccolgono anche le adesioni fino alla copertura dei posti.
      Si sta avvicinando anche il tempo della Cresima. Dome- La quota di partecipazione, comprensiva degli ingressi e
nica 26 maggio i cresimandi con i loro genitori si ritrove- delle guide, ammonta a € 45 cui sono da aggiungere €
ranno per vivere insieme una giornata di spiritualità, in 17 per coloro che desiderino pranzare presso il ristorante
preparazione a un appuntamento che li chiama a sentirsi convenzionato a Venaria.
responsabili della loro scelta. La Cresima sarà amministra-                     Poiché non siamo certi di poter disporre dell’accom-
ta il 2 giugno dal vicario generale mons. Davide Pelucchi. pagnamento del sacerdote, si consiglia ai partecipanti di
                                                                           recarsi alla Messa prefestiva il sabato precedente. Il rien-
Nelle foto di questa pagina: momenti della Via Crucis drammatizzata dai
                                                                           tro è previsto attorno alle 20,30 ed ai partecipanti verrà
ragazzi dell’oratorio. Nella pagina accanto: il pozzo della Samaritana, il offerto uno spuntino, in maniera di non essere costretti a
manifesto del perdono e la foto dei 79 bambini confessati.                 ritardare l’ora di cena.                 Giacomo Brusamolino

                                                                                                          IL NEMBRO maggio 2019      15
NELLE VICINIE
CELEBRATA NELLA PIAZZETTA LA MESSA DI PASQUA

                           A Viana, gli auguri pasquali
                        e le uova di cioccolato del “don”
     Viana, come ogni anno ha vis-
suto la Pasqua con intensa e gioiosa
partecipazione. Il sole di primavera
ha consentito la celebrazione sulla
piazzetta della chiesa di San Rocco.
Davanti all’altare, seduti sul tappeto,
hanno preso posto i ragazzi, mentre
gli adulti hanno occupato banchi, se-
die e panchine allestiti per l’occasione
dai volontari. Il canto dell’alleluja pa-
squale ha riunito un grande numero
di persone che al termine della cele-
brazione hanno condiviso la gioia dei
chierichetti per la sorpresa delle uova
di cioccolato che don Giuseppe riser-       Il corteo con l’arciprete, don Santino      bro, con la presenza e l’aiuto dei cresi-
va ai ministranti dell’altare, ai ragaz-    Nicoli, si è messo in movimento alle        mandi, si è tenuta la raccolta alimen-
zi fedeli alla Messa del mercoledì e a      20,30 in direzione della plebana. Al bel    tare a beneficio di famiglie povere e
quanti collaborano alle attività parroc-    gruppo di chierichetti e di Confratelli     bisognose. Prima della Messa delle 10,
chiali. L’intera Settimana Santa è stata    del Santissimo Sacramento si è unita        don Giuseppe ha benedetto e distribu-
vissuta partecipando ai riti nella chiesa   molta gente. Durante alcune soste del       ito i rami di ulivo, in parte provenienti
parrocchiale. Da Viana – come antica        percorso, i giovani dell’oratorio han-      da fuori ma in ampia misura tagliati
consuetudine – è partita la proces-         no proposto riflessioni sul mistero         sul posto. La celebrazione, nonostan-
sione del Venerdì Santo con il simu-        della passione di Gesù, tratte dagli        te il maltempo, è avvenuta sul sagrato
lacro del Cristo morto. Nel primo po-       scritti di don Pino Puglisi, mentre la      per consentire una breve processione.
meriggio la “statua” era presente nella     banda ha accompagnato il cammino            Tornando poi a casa i fedeli hanno
chiesa di San Rocco. Numerosi sono          con brani musicali appropriati.             portato con sé un ramoscello di ulivo
stati i devoti che attorno ad essa si so-        Nella Domenica delle Palme, a          benedetto, simbolo di pace, segno che
no raccolti in meditazione e preghiera.     Viana come nelle altre chiese di Nem-       invita a essere donne e uomini di pace.

                                                 CONFERENZA SAN VINCENZO

       Abili mani di donne per una carezza ai poveri
     I lavori di ricamo e cucito esposti presso la sede de Il    porta avanti. L’opera della S. Vincenzo è rivolta a alle per-
Nembro nel fine settimana tra il 4 e il 5 maggio, hanno susci-   sone più fragili, alle famiglie che periodicamente vengono
tato vivo interesse e molta curiosità tra le persone di varia    visitate; ciò favorisce, oltre a effettuare opere di carità, il na-
età che sono entrate nella sede del mensile per vedere cosa      scere di buone relazioni. Le aderenti ringraziano quanti
le abili mani di un gruppo di volontarie, appartenenti           hanno contribuito, con l’acquisto dei manufatti esposti, al
alla Conferenza di S. Vincenzo di Nembro, sono state capaci      sostegno delle azioni benefiche in corso e a promuoverne
di confezionare. Strofinacci di cucina,                                                 di nuove. Un grazie anche ai ragazzi
tovaglie, federe, corredini per bambini                                                 della Cresima che nei loro incontri di
e molto altro erano in bella vista per                                                  catechesi hanno ospitato alcune asso-
essere ammirati ed acquistati. Il ricava-                                               ciate con le quali hanno approfondi-
to di questa esposizione va a sostegno                                                  to il significato del volontariato della
delle iniziative che l’associazione, che                                                carità, dando il loro contributo nelle
ha celebrato qualche tempo fa il no-                                                    operazioni di raccolta degli alimenti,
vantesimo di presenza sul territorio,                                                   effettuata nella domenica delle Palme.

16   IL NEMBRO maggio 2019
ORATORIO S. FILIPPO NERI

                         APPLAUDITISSIMA LA PATATINA D’ORO AL CINETEATRO “SAN FILIPPO NERI”

                   I bambini incantano con 17 canzoni
                     tratte dai film della Walt Disney
     La Patatina d’oro, storica manifestazione canora vici-
na al traguardo del mezzo secolo di vita, è stata realizzata
mercoledì 1° maggio, nel pomeriggio, alle ore 16, al cine-
teatro “San Filippo Neri”.
     Numerosi i bambini – una cinquantina – che si sono
impegnati, ormai da qualche mese, in prove di canto, per
imparare i testi delle canzoni presentate al pubblico, in
prevalenza costituito dai genitori, dai nonni e amici inter-
venuti per applaudire i mini-cantanti, che con bravura si
sono presentati sul palcoscenico del teatro.
     Quest’anno la manifestazione si è presentata in una
veste aggiornata: il sottotitolo dello spettacolo diceva in-
fatti Disney edition perché le canzoni sono state scelte tra
quelle che hanno fatto da motivo guida nelle colonne so-
nore dei vari film prodotti dalla Disney. Le canzoni che i
piccoli hanno eseguito sono tra le più belle. La sirenetta, Il
re leone, Madagascar, Mary Poppins e a seguire altre piace-
volissimi motivi. In tutto sono state diciassette le canzoni
presentate e che hanno richiesto passione, tenacia, e fan-
tasia, sia da parte dei bambini, sia da parte delle “maestre
di canto”. Bravi poi i vari attori, grandi e piccoli, che hanno
introdotto i diversi brani con sketch attraenti. Una bella oc-
casione, quella della Patatina d’oro, per creare momenti di
condivisione e aggregazione per i nostri bambini, ma non
solo per loro, quindi un grazie a tutti.                   (TB)

                                                                                        IL NEMBRO maggio 2019   17
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