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mobility press magazine Il futuro è dell'elettrico? Gualtieri: TPER è tra le aziende italiane dove si lavora meglio L'aria si fa elettrica nel TPL Il ritorno del filobus Micromobility's 15,000-mile checkup Numero 189 - 10 Aprile 2019
numero 189 - 10 Aprile 2019 Editoriale Il futuro è dell'elettrico? E un libro sogna già l'ultima auto a benzina Il futuro è dell’elettrico. L’affermazione Valpadana. Oggi la Cina, con 385.000 bus sembra ormai diventata un mantra, tutti elettrici, impiega non solo quasi il 99% la condividono o se ne dichiarano convin- della flotta di bus elettrici mondiale, ma ti, anche se poi ognuno sposta l’applica- si pone obiettivi sempre più ambiziosi, zione di questo nuovo modello di alimen- con 30 città che si candidano a rinnova- tazione dei veicoli un po’ più in là. re le loro flotte di bus all’elettrico. E c’è In questo numero, Roberto Sommariva fa sempre qualcuno che – come si dice – si è il punto sulle prime gare per la fornitura portato avanti: la città di Shenzhen (città di bus elettrici, purtroppo tutte concen- che oggi conta 12 milioni di abitanti, ma trate in aziende TPL del Nord o Centro Ita- che ha sfruttato anche il vantaggio di tra- lia, con una citazione particolare per ATM sformarsi in grande megalopoli ai confini di Milano, che ha promesso la completa di Hong Kong) può vantare oggi l’intera transizione della flotta alla trazione elet- flotta di 16.319 autobus tutti alimentati trica, anche se in tempi che prenderanno con l’elettricità e presto anche tutti i taxi – come, in fondo, è giusto che sia – alcuni avranno questo tipo di alimentazione. lustri. La transizione all’elettrico dei bus In italia, non ci sono solo le gare per i nuo- cittadini è, infatti, più complicata di quella vi bus elettrici, c’è anche un (moderato) delle automobili private: non bisogna solo ritorno al filobus elettrico, tecnologia che convertire i mezzi e i depositi, aggiornare – come scrive Massimo Ferrari, nel suo ar- i processi di manutenzione e via dicendo, ticolo – ha visto in passato il nostro Pae- biosgna anche costruire centrali di rica- se all’avanguardia, prima delle scellerate rica, a loro volta capaci di intercettare o scelte operate al momento della prima produrre (ed è ovvio che questa è l’alter- motorizzazione di massa, che hanno por- nativa principale) l’energia elettrica per tato alla distruzione fisica addirittura del- ricaricare le batterie. le linee già esistenti. E’ anche vero che – nel mondo - la conver- Che il futuro sia dell’elettrico è assoluta- sione cammina, in alcuni casi, in maniera mente convinto Mario Grosso, ingegnere più che spedita. La Cina è finita sulle pri- (indirizzo Ambiente), docente del Diparti- me pagine di tutto il mondo per le imma- mento di Ingegneria Civile e Ambientale gini dei poveri cittadini che si muovevano del Politecnico di Milano, appassionato in nuvole di smog più fitte della nebbia in ecologista e biker più fondamentalista dei vegani (ma – ovviamen- te – è esclusa ogni for- ma di violenza….), e au- tore di numerosi libri di argomento ecologico e, in particolare, sul ciclo dei rifiuti. Grosso si è cimentato nello scrive- re un libro sui trasporti ed il titolo è già tutto un 2
numero 189 - 10 Aprile 2019 programma: “L’ultima auto a benzina. La camente è non solo in atto, ma anche in mobilità sostenibile nel XXI secolo”. Il li- qualche maniera inevitabile. Non c’è solo bro è pubblicato da Zanichelli, ed è stato il problema (tutt’altro che da sottovaluta- presentato a Roma nel corso di un incon- re) delle emissioni di gas serra e di altri tro che si è tenuto in una sala intitolata – fattori inquinanti, l’energia prodotta dai evidentemente, non a caso – al conte Ca- processi di combustione – infatti – dissipa millo Benso di Cavour, che – ha ricordato calore e, in pratica, è come se per produrre lo stesso Grosso – proprietario terriero e energia se ne dissipasse quasi altrettanta: primo ministro di un regno ancora sostan- “nel motore elettrico non avete neanche zialmente agricolo, seppe immaginare lo il problema di scottarvi quando toccate il sviluppo del suo Paese scommettendo sul motore, non produce calore ed è freddo mezzo “rivoluzionario” dell’epoca, quel in ogni fase del ciclo, oltre a non produrre treno a vapore il cui destino doveva es- rumore, gas di scarico e via dicendo”, ha sere circondato più o meno degli scettici- osservato Grosso, che ha spiegato i vari smi con cui – da parte di alcuni – si guarda vantaggi e i processi di diffusione dell’e- all’elettrico. lettrico, insieme ad alcune problematicità Il libro di Grosso si compone appena di 112 che ancora ne frenano lo sviluppo. pagine, ma è un condensato incredibile di Perché, allora, non corriamo nella transi- cifre e di dati, oltre che di riflessioni as- zione verso l’elettrico? Il dibattito che ha solutamente illuminanti. Grosso ha fatto accompagnato la presentazione del libro è riferimento, nella sua introduzione, all’o- servito proprio a dare alcune risposte, ma biettivo della completa decabornizzazione alcune contraddizioni sono state segnala- che la stessa Unione Europea si è posta te soprattutto da Andrea Giuricin, esperto come traguardo per il 2050, e che vede globale del settore. Il mondo dei traspor- il nostro Paese (con un primato miscono- ti – ha sottolineato Giuricin – è ancora sciuto dai più) molto più all’avanguardia frenato nel suo sviluppo dall’assenza di di altri paesi. In realtà, al di là dell’ormai un’effettiva concorrenza e dalla sopravvi- obsoleto carbone delle miniere, gran par- venza di molti monopoli se non di diritto, te dei bisogni energetici sono coperti da perlomeno di fatto: basterebbe confron- combustibili di origini fossili, con un ruolo tare – ha argomentato ancora Giuricin – i sempre più predominante del gas e delle casi di aziende (pur diverse tra loro) come energie ecologiche alternative (e anche Atac e Alitalia (“protette”, in qualche ma- su questo versante l’Italia ha un primato niera, da un’ingerenza del pubblico) con decisamente significativo, con circa il 40% lo sviluppo tumultuoso che la concorrenza del fabbisogno elettrico coperto con ener- ha assicurato nel settore dell’Alta velocità gie rinnovabili). L’autore sottolinea che, di ferroviaria, con l’esplosione esponenziale tutta l’energia primaria utilizzata nel mon- dei passeggeri che si sono “convertiti” al do, circa il 30% è destinata proprio ai tra- treno. sporti, e che questo enorme fabbisogno Insomma, un libro da leggere, non foss’al- è ancora oggi soddisfatto quasi del tutto tro perché il titolo (al di là dei contenuti, dai combustibili fossili, in particolare per davvero interessanti) è davvero estrema- il trasporto su gomma, per quello aereo e mente beneaugurante e – forse – non del per quello navale. Secondo Grosso, la ri- tutto avveniristico. conversione da questo tipo di fonti ener- getiche ad altre alternative e più ecologi- Antonio D’Angelo 3
In collaborazione con Presentazione del Rapporto: MobilitAria 2019 Politiche di mobilità nelle 14 città e aree metropolitane 2017-2018 In collaborazione con OPMUS Isfort Roma, Mercoledì 17 aprile 2019 – Ore 9:30-13:30 Sede nazionale di Ferrovie dello Stato Piazza della Croce Rossa, 1 Informazioni e registrazioni: Giacomo Pellini (g.pellini@kyotoclub.org) www.kyotoclub.org
numero 189 - 10 Aprile 2019 Women in Mobility Gualtieri (Presidente TPER): siamo tra le aziende in Italia dove si lavora meglio i sistemi regolatori vanno di pari passo con le scelte di po- litica industriale e gli obiettivi da raggiungere nei servizi da erogare. Le norme sono strumenti che dovrebbero aiutare tutti ad avere regole chiare e comu- ni per poter raggiungere al meglio gli obiettivi seguendo diverse possibili strade. Trop- po spesso nel nostro paese le norme finiscono per assume- re vita propria e manca la cul- tura della misurazione dei ri- sultati. Comunque, se stiamo alla situazione attuale, riten- go che le scelte e gli orienta- Giuseppina Gualtieri, Presidente TPER menti di questi anni abbiano portato a definire il TPL come settore di servizi industrializ- Recentemente ha detto che il TPL ha bi- zati alla pari di altre utilities. Se è questa sogno di un quadro regolatorio chiaro e la direzione che oggi trova conferma, ecco finanziamenti definiti. Quali sono, secon- allora che le imprese devono poter espri- do lei, gli interventi prioritari da fare in mere capacità e risorse per operare in ambito regolatorio e quali i finanziamen- modo efficiente ed efficace e le politiche ti imprescindibili per il settore? dovrebbero sostenere questo processo di industrializzazione. Sì, lo confermo: l’intero sistema del tra- Anni fa si parlava di incentivi ad aggrega- sporto pubblico locale ha bisogno di un zioni, di valorizzazione di best practices quadro regolatorio certo e sono altrettan- industriali e credo che questi temi non to indispensabili risorse programmate e possano sfuggire ad una discussione di sistemi di finanziamento definiti in modo merito sul futuro del settore. che sia possibile procedere con program- I temi sono tantissimi e ritengo che sia mi di medio e lungo periodo. A prescinde- utile ripartire dagli obiettivi di migliora- re dalla natura societaria, che siano par- re il trasporto pubblico all’insegna della tecipati o controllati dal pubblico oppure qualità dei servizi, dell’innovazione e del- da privati, gli operatori del trasporto pub- la sostenibilità; non si può che partire dal blico locale sono imprese. Da tempo, nelle quadro comunitario senza complicare il varie sedi, sottolineo che in tutti i paesi sistema nazionale se non intervenendo su 5
numero 189 - 10 Aprile 2019 temi molto molto peculiari. soci pubblici di andare verso un modello Vorrei concentrarmi su un tema molto industriale che, pur salvaguardando l’in- importante per tutti in questa fase: la teresse dell’azionista pubblico, ha puntato necessità di decisamente investimenti ad un modello per rinnova- di azienda in- re il materia- dustriale non le rotabile. a controllo e Secondo dati con precise recentissimi responsabili- a livello na- tà in capo al zionale, già consiglio di richiamati nel amministra- nostro conve- zione, un’a- gno naziona- zienda che le di Asstra, deve rispon- servono inve- dere ad obiet- stimenti nel tivi sfidanti di rinnovo del qualificazione parco autobus della mobilità per ulteriori dei territori in 500 milioni di cui opera. euro oltre agli In Italia siamo sta n z i a m e nt i l’azienda che già previsti: ha la minore risorse ag- incidenza di giuntive necessarie per annullare il gap apporto pubblico sui ricavi totali e siamo che ancora penalizza l’Italia a livello euro- riusciti ad operare sul mercato obbligazio- peo rispetto ai principali Paesi e per con- nario mettendo a valore la nostra solidità sentire di raggiungere obiettivi concreti di per effettuare importanti investimenti in sostenibilità ambientale che sono sempre autofinanziamento a favore, appunto, di più urgenti. Il fabbisogno citato prevede un miglior trasporto pubblico. un necessario cofinanziamento da par- te delle imprese che, nelle stime fatte, è A inizio anno il CdA di TPER ha deliberato nell’ordine del 40%. Occorrerebbero dun- una decisiva svolta verso la mobilità so- que oltre 300 ulteriori milioni di euro di stenibile con due gare per l’acquisto di 46 investimento da parte dei gestori. Non bus a metano liquido, vinte da Scania e sono numeri impossibili e se si vuole che Industria Italiana Autobus. Pensa che la gli operatori siano in grado di reperire sul strada alla mobilità sostenibile sia quella mercato le risorse necessarie occorre che da seguire per le aziende di TPL di oggi? siano soggetti solidi e ben attrezzati sul Quali saranno i vostri prossimi passi? piano delle competenze. Per la mia esperienza, Tper da questo pun- La mobilità sostenibile è “la” strada: l’u- to di vista rappresenta un modello positi- nica percorribile per rendere il trasporto vo proprio grazie alla chiara decisione dei pubblico locale funzionale alla lotta glo- 6
numero 189 - 10 Aprile 2019 bale agli inquinanti. fettuare, nei tempi più rapidi possibili, in- Questa è una battaglia che può essere vestimenti con l’obiettivo di migliorare già combattuta, e potenzialmente vinta, so- nel breve periodo l’erogazione quotidiana lamente con una strategia composita che del servizio e la sostenibilità in materia tenga conto anche del fattore tempo: con ambientale senza tralasciare nessuna op- progetti di breve, medio e lungo termine. zione, compreso il biometano, magari a In quest’ottica va letto il nostro costante filiera corta o addirittura con progetti di impegno nell’ammodernamento della flot- economia circolare. Il nuovo piano indu- ta che vede nuovi mezzi elettrici (a partire striale del nostro gruppo in fase di com- da filobus bimodali elettrici), mezzi ibridi pletamento sarà redatto prevedendo già e a metano. Strumenti e motorizzazioni strumenti di misurazione e quantificazio- diverse che si abbinano alle differenti esi- ne di obiettivi extrafinanziari. genze dal trasporto urbano, suburbano ed extraurbano. Un anno fa circa la presentazione dell’APP In questo senso i 46 mezzi a metano liqui- per l’acquisto tramite smartphone dei ti- do (Tper ha svolto la prima gara a livello toli di viaggio. Vogliamo fare un bilancio europeo per questo tipo di motorizzazio- di questa iniziativa? ne) servono per i percorsi extraurbani a media percorrenza mentre i centri stori- Da quando un anno fa abbiamo presentato ci, in prospettiva, saranno appannaggio Muver, la prima app per il mobile ticketing dell’elettrico. sviluppata su una piattaforma regionale, Il tutto cercando di programmare oggi ac- non siamo stati fermi e qualche settima- quisti che entreranno in servizio avanti na fa è stato presentato Roger, il “fratello nel tempo mentre già si disegna lo scena- maggiore”: un’ulteriore app che ha inglo- rio di dopodomani e con grande attenzio- bato le funzioni della prima ed in più offre ne all’innovazione tecnologica. ulteriori opzioni. Oltre al TPL tradizionale Tper da qualche Le quattro aziende della mobilità della mese ha lanciato un proprio car sharing, Regione Emilia-Romagna hanno scelto di “Corrente”, ovviamente in prima linea sul affrontare in modo unitario ed integrato fronte della sostenibilità in quanto gestito la sfida dei sistemi MAAS (mobility as a al 100% con auto elettriche. Tper si pone service). come soggetto del trasporto pubblico che E’ questa infatti la nuova frontiera della si muove come operatore della mobilità mobilità sempre più integrata con l’obiet- sostenibile non solo in senso ambienta- tivo di mettere l’utente al centro, sempli- le ma anche sociale ed economico. Ciò in ficandone l’accesso ai servizi e rendendo piena sintonia con le politiche territoriali e facile ed immediato trovare risposta agli le scelte degli enti locali che, ad esempio, sfaccettati possibili bisogni comunque a Bologna stanno progettando un futuro connessi all’esigenza di spostarsi per lavo- ancora più articolato anche attraverso la ro, per turismo o per motivi personali. modalità tranviaria come asse portante. Roger rappresenta oggi la piattaforma su Sono questi gli obiettivi di sviluppo di lun- cui l’intera architettura dei sistemi MAAS, go periodo di un’azienda che persegue la dei servizi integrati per la mobilità all’u- qualità del servizio e guarda al futuro, in tenza comincia a prendere forma. una logica 2030, e che già dalla sua nasci- I numeri ci danno da subito ragione: ta ha messo in campo ogni azione per ef- 56mila i biglietti comprati in dieci mesi at- 7
numero 189 - 10 Aprile 2019 traverso Muver, oltre 8mila quelli demate- raggiungere un mezzo pubblico) sempre rializzati in Roger in poco più di tre mesi. con lo smartphone si può effettuare il pa- Roger è però molto di più di un applicati- gamento della sosta, oggi possibile già in vo per la sola vendita dei titoli di viaggio. molte città della regione. Roger inoltre Consente infatti di comprare biglietti e cresce velocemente e sono molteplici i abbonamenti (presto anche abbonamenti servizi che potranno, in un futuro che sta annuali personali) e di trasformare il cel- già iniziando, essere gestiti direttamente lulare in un sostituto tecnologico del bi- via app. queste soluzioni sono il frutto di glietto stesso o della tessera Mi Muovo a un lungo lavoro di analisi, valutazione di microchip. Con Roger si valida il biglietto operare anche in questo campo e decisio- direttamente usando il telefono a bordo ni in relazione alla soluzione individuata. vettura. Questa app è anche un assistente virtua- Aspetto importantissimo, ma spesso le gratuito per la mobilità: con il sistema ignorato nei bilanci delle aziende di TPL, di navigazione dell’app è possibile infat- sono i livelli di soddisfazione dell’utenza. ti scegliere come spostarsi, integrando Vorrei però parlare di un’utenza in senso le varie forme di trasporto pubblico: in più allargato, riferita non solo agli utiliz- autobus fino alla stazione, poi in treno zatori dei mezzi pubblici ma anche ai di- e all’arrivo ancora in autobus. E’ Roger a pendenti di TPER. Si dice che una società proporre tutte le possibili combinazioni e, dove i dipendenti sono felici sia un’azien- una volta che l’utente avrà individuato la da che lavora bene… soluzione di viaggio prescelta. Poi diretta- mente nell’app si può procedere all’acqui- …la felicità è un concetto impegnativo sto dei relativi titoli di viaggio e se invece su cui si potrebbe disquisire all’infinito! ci si sposta in auto (magari anche solo per Diciamo che un’azienda solida che si im- 8
numero 189 - 10 Aprile 2019 pegna in modo trasparente nella cresci- galo sono stati i risultati che sono emersi ta del proprio personale, che ha corrette da un veloce bilancio che abbiamo trac- relazioni sindacali e punta a condividere i ciato del cammino percorso: aumento risultati aziendali ritengo possa essere il dei passeggeri e degli abbonati (+20% in primo motore di un volano virtuoso che 7 anni), investimenti (211 milioni di euro fa aumentare la motivazione e la soddisfa- di cui 156 in autofinanziamento), in parti- zione di chi vi opera. Uno studio indipen- colare su nuovi mezzi, sia per gomma che dente qualche mese fa ha inserito Tper per il ferroviario (treni elettrici in sostitu- tra le 400 aziende dove si lavora meglio in zione dei diesel), e lotta all’inquinamento Italia: ne siamo lieti, ma non ne abbiamo (-15% di CO2). mai fatto vanto, tanto che solo oggi per la Il 1° febbraio del 2012 avevamo innanzi prima volta lo dico a Mobility Magazine. tutto l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio E’ vero che lavoriamo per dare un ade- economico-finanziario e porre le basi per guato servizio all’utenza e per mantene- lo sviluppo aziendale e di nuovi investi- re i bilanci in ordine, ma anche per questi menti. Raccoglievamo progetti di mobilità obiettivi ritengo siano importanti le risor- come l’allora progetto filoviario Civis, in- se umane, dal management al personale cagliato in un pesante contenzioso, il Peo- di front line, passando per tutte le profes- ple Mover, a quei tempi poco più che sulla sionalità che abbiamo in azienda: curiamo carta e con molte incognite, e all’orizzonte la formazione, abbiamo svolto assessment la futura gara regionale del ferro. Ci era- per un grande numero di figure professio- no stati posti obiettivi importanti per dare nali, nel contratto integrativo abbiamo in- vita ad una nuova fase del trasporto pub- trodotto una piattaforma di welfare, so- blico regionale anche nel ruolo di società steniamo e collaboriamo con il circolo dei aggregatore del sistema. Dopo sette anni, dipendenti per iniziative di sport, cultura anche con un certo anticipo sul piano in- e tempo libero che vedono coinvolti i di- dustriale, possiamo dire che tutti i risul- pendenti e i loro familiari e, soprattutto, tati raggiunti superano gli obiettivi posti; abbiamo impostato relazioni industriali questa fase si è chiusa positivamente e se sul piano del massimo dialogo e della cor- ne apre una nuova, non meno ambiziosa e rettezza. La gestione di 2500 dipendenti, certo non meno importante e difficile che che diventano oltre 2700 a livello di grup- stiamo definendo con il nuovo piano indu- po industriale impegna risorse e atten- striale che consolida Tper nel suo ruolo di zioni, per questo cerchiamo di migliorarci gruppo della mobilità. sempre. Questo non significa che, come credo val- ga per chiunque, con l’esperienza di oggi Lei è alla guida dell’azienda da quando - non ci siano cose che farei in modo di- 7 anni fa – è nata dalla fusione di ATC e verso, magari per poter arrivare agli stes- FER. Sono stati raggiunti molti risultati: si risultati ma per farlo con meno fatica. dalla sostenibilità economica all’ammo- Complessivamente sono però orgogliosa dernamento dei mezzi. Se potesse tor- di questa azienda e credo in tutta since- nare indietro c’è qualcosa che rifarebbe rità che il merito sia soprattutto dei tanti meglio? che ogni giorno operano con passione e professionalità per dare servizi all’utenza Abbiamo festeggiato da poco il settimo e raccogliere le sempre nuove sfide di un compleanno. E devo dire che il più bel re- mondo che corre veloce. 9
numero 189 - 10 Aprile 2019 Le donne nel settore dei trasporti rappresentano una sparuta minoranza. Sono pochissime quelle che hanno raggiunto ruo- li di rilievo. Lei in questo senso è una mosca bian- ca. A cosa è dovuta secon- do lei questa differenza di genere? I tempi sono maturi per auspicare un cambio di passo? In effetti il mondo dei tra- sporti ha una forte conno- tazione maschile, più per tradizione culturale che per motivi che ne giustifi- chino la prerogativa. Basti cui le donne che ricoprono ruoli di verti- pensare che anche per figure professiona- ce non sono tante quanto meriterebbero li come il personale di guida ci sono voluti e non è certo finita la stagione delle con- anni e ancora le donne sono in numero in- quiste verso l’effettiva parità di genere; feriore anche se in costante crescita negli lo dico per le tante giovani in gamba che anni (in Tper oggi hanno raggiunto il 17% dovranno farsi largo nel mondo del lavoro tra i conducenti e il 20% della forza lavoro dovendo fare, purtroppo spesso, il 110% a livello complessivo). per ottenere 100. Tengo però a precisare che nel nostro Ma tutto fa crescere e fortifica; il consi- paese il tema delle donne ai vertici del- glio che do alle donne è di non rinunciare le aziende rimane un problema serio ed mai a far leva sulle proprie competenze il mondo maschile non è sempre pronto a avendo fiducia in se stesse e non ceden- lavorare con le donne alla pari. Per quel do alla trappola del sentirsi inadeguate che mi riguarda mi considero una perso- ad un ruolo per motivi di tradizione o per na fortunata perché ho avuto opportunità pressioni esterne. Al di là di ogni retorica non consuete crescendo da giovane in un di genere, oltre alle strette competenze ambiente familiare che mi ha sempre so- professionali, noi donne possiamo con- stenuta nelle mie scelte e in un contesto tare sulla necessaria capacità ed empatia professionale di ricerca e consulenza che per lavorare in squadra e per analizzare mi ha formata nella convinzione che l’im- e risolvere problemi anche complessi; a pegno, la competenza e la determinazione questo proposito, per restare al settore siano importanti per raggiungere traguar- dei trasporti, le complessità da affrontare di professionali a prescindere dall’appar- non mancano! tenenza di genere. Non è un percorso fa- cile, non lo è stato nelle mie precedenti esperienze lavorative e non lo è nemmeno in questo settore. Sono molti i motivi per Anna Argiolas 10
FIT-CISL FEDERAZIONE ITALIANA TRASPORTI 11
numero 189 - 10 Aprile 2019 Focus L'aria si fa elettrica tra le aziende di TPL italiane In attesa della firma ufficiale che dai piani competenza di chi ha redatto il capitola- alti di Foro Bonaparte (Milano) incoronerà to, soprattutto nella sua prima release, il vincitore del ‘garone’ di autobus elettrici ha frenato l’entusiasmo di alcuni. La gara per Atm Milano (croce e delizia per l’elet- comunque si è messa sul binario giusto e to, ormai noto), gli occhi del mercato sono corre spedita verso l’aggiudicazione. puntati su alcune gare che potranno cam- Se dovesse vincere Iveco sarebbe il batte- biare gli equilibri futuri. In questi giorni simo dell’Heuliez elettrico in Italia. si sono chiusi i termini di presentazione Se invece dovesse prevalere il cinese Byd per due gare importanti. La prima, forse la rafforzerebbe ancora di più la propria pre- più discussa, è quella dei cinquanta auto- senza nel nostro Paese e chiuderebbe la bus elettrici da 12 metri di Consip e l’altra bocca a chi ha sempre appiccicato il bollo quella di Venezia per 30 pezzi, sempre full di meteora al colosso orientale. In questa electric. Bene. gara il prezzo avrà un peso determinante Al tender centralizzato si sono presentate anche se le vere sfide saranno da affronta- due aziende: Iveco Bus e Byd. re il giorno dopo l’aggiudicazione. Visto il ritocco verso l’alto della base d’a- Quali? sta ci si attendeva una partecipazione Rispettare le consegne, capire (e accetta- più ampia. Vero anche che la palese in- re obtorto collo) il nome dell’acquirente Autobus elettricio (Byd) Gtt Torino 12
numero 189 - 10 Aprile 2019 e impiantare un sistema complesso come Mercedes in prima linea seguita da Sola- quello dell’elettrico in aziende che non ris e Man, hanno messo a listino bus mild hanno ancora scoperto l’Euro 4. Tutti ca- hybrid. Mezzi con una ‘macchina elettrica’ pitoli che analizzeremo con cura. ridotta rispetto ai sistemi tradizionali ma Altra gara, altra storia. Siamo Venezia e che comunque rientrano nella definizione più precisamente sul Lido. di legge per poter attingere al famoso fi- L’Actv, dopo una lunga gestazione, ha par- nanziamento. torito una bella gara da 30 pezzi 12 metri Gli oltre 200 pezzi per Atac e i 150 per Atm elettrici che collegheranno il Lido con l’i- Milano (60 il primo applicativo) recente- sola di Pellestrina. mente messi a gara sono da ascrivere a Un bel capitolato che prevede, oltre alla questa ‘nuova’ tecnologia. fornitura di bus, anche l’infrastruttura col- Scelta che verrà seguita anche da altri legata in quanto l’azienda ha optato per la esercenti, probabilmente anche da Busi- ricarica in linea (scelta, viste le distanze talia. da coprire, che è stata oggetto di forti cri- Tutto regolare e tutto alla luce del sole, ci tiche). Per l’occasione hanno presentato mancherebbe altro. Ma dichiarare un in- offerta Solaris e Byd. Non sono date a sa- vestimento enorme sul piano della mobi- pere le motivazioni dell’assenza di Iveco, lità elettrica e poi ritrovarsi sul tavolo tre Irizar e Mercedes (quest’ultima aveva vin- offerte di mild hybrid sarebbe una cosa da to l’ultima gara con i Citaro Euro VI). spiegare bene.Non a me, ma ai cittadini. Nel prossimo mese usciranno altri tender da tenere sott’occhio. Roberto Sommariva Genova, Cagliari e Ancona hanno già le idee molto chiare. Mentre a Bolo- gna i tre lotti firmati da Bottazzi fan- ATLANTE no già tremare i polsi ai possibili pre- tendenti. DEI TRASPORTI I TA L I A N I Quella di Bologna, comunque, sarà INFRASTRUTTURE - OFFERTA - DOMANDA una gara che farà letteratura. Di que- La più ricca base dati sui trasporti pubblici e privati mai pubblicata: sto ne siamo sicuri. • oltre 400.000 corse codificate e standardizzate tra autobus di lunga Ultimo capitolo da affrontare è quello percorrenza, servizi ferroviari, aerei e di navigazione; della transizione energetica anche in • più di 500 aziende di trasporto o enti gestori presi in esame; • più di 40 differenti banche dati interfacciate virtù del fatto che secondo uno stu- provenienti da fonti istituzionali e associazioni di categoria. dio di Asstra, e sottoscritto da molte aziende tpl, investire i fondi disponibi- li in mezzi a basso impatto ambientale comporta, visto i costi d’acquisto, un invecchiamento del parco circolante. E questa è matematica. Ma è anche vero che la tecnologia, la tecnica e l’ingegneria hanno una terminologia precisa che non può, o non dovreb- TRASPORTO STRADALE TRASPORTO FERROVIARIO TRASPORTO AEREO TRASPORTO VIA MARE AREE URBANE DOMANDA DI MOBILITÀ ATLANTE CARTOGRAFICO SAGGI INTERPRETATIVI be, essere usata a fini di consenso o come coperta sotto cui nascondere disponibile su www.libreriageografica.com le polveri (sottili). Alcuni costruttori, 13
numero 189 - 10 Aprile 2019 Focus Il futuro del filobus Ci sarà uno spazio per il filobus nel futuro ch. Anche in Medio Oriente si registrano del trasporto urbano? Questo veicolo in- sporadiche riapparizioni a Teheran, Riyad termedio tra il tram e l’autobus potrebbe ed a Malatya in Turchia. godere della diffusa propensione verso i Qua e là si incontrano reti estese anche veicoli elettrici, di cui è stato l’antesigna- nelle Americhe (San Francisco, Vancouver, no, ma continua a conoscere non pochi Seattle, Città del Messico, San Paolo). Ma detrattori che gli imputano i costi e le ri- in alcuni importanti paesi dell’Europa Oc- gidità derivanti dalla linea aerea di con- cidentale questa modalità è assente (Gran tatto, mentre non riesce a raccogliere i Bretagna, ancorché proprio oltre Mani- consensi, ormai largamente condivisi, che ca venga pubblicata “Trolleybus Magazi- hanno accompagnato la rinascita del tram ne”, l’unica rivista unicamente dedicata in molte nazioni. al filobus), limitata a poche reti (quattro Oggi si contano circa 300 sistemi filoviari in Francia, tre in Germania), o presente attivi nel Mondo, ma oltre un terzo di que- a titolo quasi sperimentale (Castellòn in sti sono concentrati nei territori dell’ex Spagna, Landskrona in Svezia). Mentre ci Unione Sovietica, dove, per altro, si regi- sono poi buoni ed estesi sistemi in alcune stra la decisione del sindaco della capitale città che hanno sostenuto con determina- russa di eliminare il bifilare nel giro di po- zione questo veicolo (Arnhem in Olanda, chi anni proprio sulla rete più estesa del Salisburgo in Austria, Atene in Grecia). globo. Altre diffuse presenze nelle nazioni Ed infine due nazioni che vantano una lun- dell’Europa dell’Est e dell’Estremo Orien- ga tradizione nel settore: la Svizzera con te (Cina, Corea del Nord, Mongolia). Il vet- 13 reti attive (alcune di rilievo, come Lo- tore si è di fatto estinto in Oceania, dopo sanna e Lucerna) e l’Italia che al momento la chiusura intervenuta a Wellington, ma è dispone di 14 città dotate di bifilare (Mi- recentemente risorto in Africa, a Marrake- lano, Genova, Sanremo, La Spezia, Par- ma, Modena, Bologna, Rimini, Ancona, Chieti, Roma, Napoli, Lecce, Cagliari), cui dovrebbe aggiungersi nel pros- simo futuro Verona, mentre altri investi- menti già parzialmen- te realizzati (Pescara, Avellino) sono in for- se, per le solite penose diatribe politico gestio- nali. Il nostro Paese è stato tra gli antesignani di Filobus TEP di Parma questa tecnologia fin 14
numero 189 - 10 Aprile 2019 dagli anni Trenta per ragioni autarchiche. frontate recentemente proprio a Parma in Non a caso fu coniato da noi il nome “fi- occasione della “Quarta giornata italiana lobus” (ed in Germania “obus”), mentre del filobus”. Il vincolo tradizionale della in quasi tutte le altre nazioni si impose, linea aerea – fonte di costi per l’attrezzag- con piccole varianti locali, il vocabolo in- gio degli impianti e di riserve (probabil- glese “trolleybus”. Nel dopoguerra il bifi- mente esagerate ad arte) da parte di chi lare ebbe un forte sviluppo, soprattutto in non gradirebbe l’intrusione estetica – sa- sostituzione delle vetuste tranvie, ma, a rebbe così in parte superato, non solo in partire dalla fine degli anni Sessanta, co- via occasionale (incidenti, incagli vari), ma nobbe a sua volta la decadenza a fronte anche su porzioni più o meno lunghe del del miglioramento tecnologico dell’auto- tracciato (non più di un terzo del totale, bus, unito al prezzo contenuto del gaso- però). Talvolta in periferia, per raggiunge- lio. Oltre alla non celata avversione dei re un ventaglio più largo di destinazioni, produttori che preferivano un prodotto oppure in centro, in presenza di ambiti di meno duraturo per alto pregio architet- garantirsi frequenti tonico. ricambi nelle com- Già col bimoda- messe. le diesel si è però Oggi ci sono alcune esagerato con que- grandi città che con- sti utilizzi impro- fermano l’attenzio- pri: non si capisce, ne al filobus, come ad esempio, quale Roma, Napoli e so- particolare valore prattutto Milano, la estetico presenti quale, nell’ambito la tratta fra Porta della decisione di Convegno Parma Pia e Termini, in cui convertire l’inte- la linea “90” della ro parco circolante capitale viaggia in all’elettrico nel giro di un decennio, oltre marcia autonoma. Trascurando il fatto che all’acquisto di bus a batterie, investe nel una relativa “rigidità” del tracciato – pro- rinnovo del parco metropolitano, tranvia- tetta dal capriccio di assessori usi a con- rio e filoviario, con 80 nuovi mezzi desti- cedere frequenti deviazioni di percorso in nati alle circolari esterne. occasione di ogni manifestazione o merca- E poi ci sono centri di medie dimensioni – to rionale – rappresenta semmai un fatto- Parma, La Spezia, Ancona, Cagliari – che re di riconoscibilità e quindi di affidabilità prevedono un’espansione del proprio si- a vantaggio degli utenti abituali e non. stema di filobus, magari utilizzando mez- Chi scrive ritiene, infatti, che le città di me- zi bimodali adatti ad alternare tratte in die dimensioni (quelle comprese tra i 100 marcia autonoma con altre sotto bifilare, mila ed i 300 mila abitanti, per intenderci) utili anche a ricaricare le batterie. Mentre dovrebbero dotarsi di una rete “commer- alcuni produttori propongono veicoli pri- ciale” basata su non più di quattro o cin- vi di linea aerea, ma dotati di pantografo que linee con percorsi fissi e protetti, se- adatto a captare la corrente in prossimità maforizzazione asservita ed alte frequenze di fermate opportunamente attrezzate. (corse ogni 10’ nella morbida e 5’ nella Queste diverse esperienze si sono con- punta), in grado di “catturare” la clientela 15
numero 189 - 10 Aprile 2019 motorizzata. Il che non comporta neces- scala (adeguato numero di veicoli e di chi- sariamente pensare ad una linea integral- lometri percorsi sotto la rete aerea: alme- mente separata, come la discussa TRC di no 800 mila km all’anno) il maggior inve- Rimini, dove il vantaggio della sede pro- stimento richiesto dal filobus si giustifica pria è svilito dai numerosi sensi unici alter- e si ammortizza in virtù di una durata me- nati. La dia tren- re sta nte te n n a l e , rete di molto su- natura periore “sociale” a quella potreb- d e l l ’a u - be arti- tobus. colarsi, Perché invece, non pre- su linee v e d e - ad orario re, per o anche esempio a chia- a Geno- mata per va, che servire t u t t e c a p i l l a r- le linee Filobus ATM di Milano mente i passan- quartie- ti per ri. E’ un modello adottato con successo il centro, siano dotate di veicoli ibridi in nelle città francesi. grado di sfruttare la tratta sotto bifilare Se decidessimo seriamente di proteggere tra Brignole e Sanpierdarena, ora percorsa alcuni itinerari di forza, vincendo le mio- (non sempre) solo dal “20”. Allora si che il pi resistenze di una parte dei residenti e vantaggio ambientale sarebbe tangibile e commercianti, affezionati al parcheggio non di facciata. creativo sotto casa o davanti al negozio, Ed ottima cosa sarebbero ordinazioni per la scelta modale (tram, filobus o autobus) ampie flotte di mezzi, onde abbattere i sarebbe poi da individuare caso per caso. costi di produzione (cosa teoricamente Certamente il tram per le linee a maggior possibile se si consorziassero le 14 città carico. Ma anche il filobus bimodale o dotate di filobus, superando lo spezzatino l’autobus in situazioni meno trafficate. di gare basate su ristretti ordinativi). Rispetto all’autobus a batterie, il filobus Ma perché questo accada occorrono am- bimodale mantiene (almeno per il mo- ministrazioni capaci di pensare (ed inve- mento) numerosi vantaggi in termini di stire) guardando al lungo periodo e non autonomia e maggiore portata. Ma ambe- solo alla prossima scadenza elettorale. due le scelte hanno un senso se non si li- Merce rara, ahimè, nell’Italia dei nostri mitano a semplici esperimenti pensati per giorni. accontentare qualche produttore e dimo- strare la sensibilità ambientale dell’ammi- Massimo Ferrari nistrazione. Presidente Assoutenti/Utp Solo in presenza di una certa economia di 16
TRIESTE 25 marzo - 2019 Sede: MIB Trieste School MOBILITY of Management L.go Caduti di Nassiriya, 1 34142 Trieste INNOVATION TOUR ANCONA 10 maggio - 2019 Sede: da denire GENOVA 31 maggio - 2019 Sede: Comune di Genova Via Garibaldi, 9 Palazzo Tursi 16124 Genova Sei MILANO convegni in 6 18 giugno - 2019 Sede: città italiane Talent garden Via Arcivescovo Calabiana, 6 20139 Milano BOLOGNA Il Giro d’Italia in AUTOBUS 20 settembre - 2019 Sede: sede Tper LA MOBILITA’ via Saliceto, 3 40128 Bologna IN VIAGGIO NAPOLI novembre - 2019 Sede: da denire Partner sponsor Organizzato da Comitato scientico Mobility partner 17
numero 189 - 10 Aprile 2019 Focus Micromobility's 15,000-mile checkup. Il report di McKinsey Il modello di business della micromobilità ha guadagnato recente- mente un’attenzione enorme, accompagna- to da un crescente in- teresse e nuovi investi- menti. Secondo il report di McKinsey “Micromo- bility’s 15,000-mile checkup”, tale mercato sta vivendo una fase di grande espansione ader nella mobilità condivisa mostra che e successo: dal 2015 gli investitori hanno un servizio di e-scooter potrebbe arrivare speso 5,7 miliardi di dollari in start-up sul- al pareggio di bilancio anche in meno di la micromobilità, l’85% delle quali è con- quattro mesi. centrato in Cina. Considerando che più di un quarto della Due circostanze hanno favorito questa popolazione mondiale vive in città con più espansione accelerata. In primo luogo, la di un milione di abitanti e che la velocità maggior parte dei servizi di micromobilità del traffico in molti di questi centri urbani condivisa avviene in ambienti favorevo- è in media di appena 15 chilometri all’ora, li come le città. I consumatori urbani già la micromobilità offre a una vasta porzio- apprezzano e utilizzano soluzioni per la ne di abitanti delle città una serie di van- mobilità condivisa, come il car sharing, il taggi: velocità medie più elevate, meno ridesharing e l’e-hailing. Inoltre, la micro- tempo di attesa o di parcheggio, minori mobilità è più veloce dei viaggi in auto in costi di proprietà e benefici per la salute. molte situazioni e quindi gli utenti sono Quanto è grande il mercato? più propensi a farne uso. La micromobilità potrebbe teoricamente In secondo luogo, i costi ridotti della mi- coprire tutti i viaggi inferiori agli 8 chilo- cromobilità condivisa avvantaggiano gli metri, che rappresentano tra il 50% e il operatori del settore. Le aziende trovano 60% delle attuali distanze totali percorse molto più facile incrementare gli asset re- dai passeggeri in Cina, Unione Europea e lativi a servizi di micromobilità (come le Stati Uniti. Ad esempio, circa il 60% dei biciclette elettriche) rispetto a quelli di viaggi in auto e il 20% dei tragitti con mez- car sharing. Basti pensare che sono ne- zi pubblici è inferiore a 8 chilometri. cessari circa 400 dollari per l’acquisto di Tuttavia, si stima che la micromobilità uno scooter elettrico e migliaia di dolla- condivisa coprirà solo l’8-15% di questo ri per un’auto. Dunque, mentre le odier- mercato teorico, in quanto ha dei vincoli ne soluzioni di car-sharing hanno bisogno legati a specifici casi d’uso, alle condizioni di diversi anni per diventare economica- meteorologiche, all’età e la presenza nelle mente redditizie, una stima fatta da un le- aree rurali. 18
numero 189 - 10 Aprile 2019 McKinsey ha identificato vari possibili sce- intermodali per rendere più conveniente nari di sviluppo di questo comparto. Lo l’interscambio tra i servizi di micromobili- scenario base ha rivelato un mercato po- tà e il trasporto pubblico. tenziale di circa 200-300 miliardi di dollari Tuttavia, gli operatori del mercato della negli Stati Uniti, 100-150 miliardi di dol- micromobilità devono essere cauti, dato lari in Europa e 30-50 miliardi di dollari che oggi alcune città esitano ad adottare in Cina entro il 2030, per un valore totale tali servizi. I problemi sono molteplici e ri- compreso tra i 300 e i 500 miliardi di dol- guardano i clienti che abbandonano mezzi lari. Si tratta di un valore pari a circa un vecchi o danneggiati, la sicurezza e le bas- quarto di quello potenziale previsto per il se barriere all’ingresso, per cui aziende mercato dei mezzi a guida autonoma a li- concorrenti potrebbero investire un bud- vello globale, pari a circa 1.600 miliardi di get leggermente superiore e rubare l’in- dollari entro il 2030. tera base clienti di un player. RED Affinché questo potenziale di mercato diven- ti realtà, le città devono sostene- re la micromobi- lità condivisa in modo proattivo, ad esempio, sup- portando ulte- riormente il suo modello di busi- ness per risolve- re i problemi di congestione del traffico. Le azio- ni potrebbero includere il di- vieto di circola- zione delle auto, con eccezioni per i veicoli elet- trici, nei quartie- Corso di alta formazione ri congestionati o inquinati, o la Analisi e dimensionamento creazione di in- di flotte di autobus elettrici centivi per l’uso della micromo- Bologna,17 maggio 2019 bilità per viag- Ing. Andrea Bottazzi gi brevi. Si po- trebbero anche con il supporto di installare hub Per maggiori informazioni clicca qui 19
numero 189 - 10 Aprile 2019 AMR: grande livello di soddisfazione per il Tiemme: Pay and go: da Siena a San Gimignano il Trasporto Pubblico Locale in Romagna biglietto si paga con carta contactless Atac: Ricci (Fit-Cisl Lazio), per ovviare a guasti Tranvia di Firenze: via libera del Cipe al progetto sollecitiamo assunzione operai manutentivi della linea 4 Leopolda-Piagge Amt: prosegue il programma di lotta all’evasione Parma: al via la 4° Giornata nazionale del filobus. tariffaria In arrivo 10 nuovi mezzi sulla linea 1 Trasportopubblicolocale:sindacatialministro CTT Nord: al via il progetto “Fermata d’autobus” per Toninelli,servecertezzadirisorse l’uso consapevole dei mezzi pubblici 20
numero 189 - 10 Aprile 2019 CDA RFI approva progetto incorporazione UM Ferro Ferrovie dello Stato Italiane: conclusa la cessione del persubentrogestioneexFCU 100% del capitale di Centostazioni Retail Busitalia Campania: apre la biglietteria mobile, nuovo Trenord: dal 7 aprile sulla linea Milano-Mortara- puntovenditaadisposizioneditutti Alessandria in circolazione tre treni Vivalto Mobility Magazine Cap. Soc. E 10.327 I.V. Periodico informativo sulla mobilità nelle città Impianto grafico, gestione del sito a cura di e tra le città italiane a cura della redazione di Akama www.ferpress.it Lo sfogliabile è su piattaforma Mokazine Direttore responsabile Gisella Pandolfo Curatrice e impaginazione grafica: Anna FerPress e MobilityPress sono trasmesse da Argiolas Roma Giornalisti: Anna Argiolas, Alessia Belcastro, FerPress è registrata presso il Tribunale di Antonio D'Angelo, Antonio Riva. Roma Per contattare la redazione e inviare comunicati (registrazione n. 453 del 08/12/2010). stampa: redazione@ferpress.it FerPress S.r.l. Piazza di Firenze 24 00186 Tel. 06.4815303 Fax 06.68806085 Roma Per abbonamenti, pubblicità e info generali Partita Iva e Codice Fiscale 12510731008 - segreteria@ferpress.it 21
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