Magazine mobility press - Ferpress

Pagina creata da Luigi Giovannini
 
CONTINUA A LEGGERE
Magazine mobility press - Ferpress
mobility press           magazine

                       Il futuro è dell'elettrico?
         Gualtieri: TPER è tra le aziende italiane
                            dove si lavora meglio
                    L'aria si fa elettrica nel TPL
                            Il ritorno del filobus
          Micromobility's 15,000-mile checkup
               Numero 189 - 10 Aprile 2019
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

Editoriale
Il futuro è dell'elettrico? E un libro sogna già l'ultima auto a benzina
Il futuro è dell’elettrico. L’affermazione       Valpadana. Oggi la Cina, con 385.000 bus
sembra ormai diventata un mantra, tutti          elettrici, impiega non solo quasi il 99%
la condividono o se ne dichiarano convin-        della flotta di bus elettrici mondiale, ma
ti, anche se poi ognuno sposta l’applica-        si pone obiettivi sempre più ambiziosi,
zione di questo nuovo modello di alimen-         con 30 città che si candidano a rinnova-
tazione dei veicoli un po’ più in là.            re le loro flotte di bus all’elettrico. E c’è
In questo numero, Roberto Sommariva fa           sempre qualcuno che – come si dice – si è
il punto sulle prime gare per la fornitura       portato avanti: la città di Shenzhen (città
di bus elettrici, purtroppo tutte concen-        che oggi conta 12 milioni di abitanti, ma
trate in aziende TPL del Nord o Centro Ita-      che ha sfruttato anche il vantaggio di tra-
lia, con una citazione particolare per ATM       sformarsi in grande megalopoli ai confini
di Milano, che ha promesso la completa           di Hong Kong) può vantare oggi l’intera
transizione della flotta alla trazione elet-     flotta di 16.319 autobus tutti alimentati
trica, anche se in tempi che prenderanno         con l’elettricità e presto anche tutti i taxi
– come, in fondo, è giusto che sia – alcuni      avranno questo tipo di alimentazione.
lustri. La transizione all’elettrico dei bus     In italia, non ci sono solo le gare per i nuo-
cittadini è, infatti, più complicata di quella   vi bus elettrici, c’è anche un (moderato)
delle automobili private: non bisogna solo       ritorno al filobus elettrico, tecnologia che
convertire i mezzi e i depositi, aggiornare      – come scrive Massimo Ferrari, nel suo ar-
i processi di manutenzione e via dicendo,        ticolo – ha visto in passato il nostro Pae-
biosgna anche costruire centrali di rica-        se all’avanguardia, prima delle scellerate
rica, a loro volta capaci di intercettare o      scelte operate al momento della prima
produrre (ed è ovvio che questa è l’alter-       motorizzazione di massa, che hanno por-
nativa principale) l’energia elettrica per       tato alla distruzione fisica addirittura del-
ricaricare le batterie.                          le linee già esistenti.
E’ anche vero che – nel mondo - la conver-       Che il futuro sia dell’elettrico è assoluta-
sione cammina, in alcuni casi, in maniera        mente convinto Mario Grosso, ingegnere
più che spedita. La Cina è finita sulle pri-     (indirizzo Ambiente), docente del Diparti-
me pagine di tutto il mondo per le imma-         mento di Ingegneria Civile e Ambientale
gini dei poveri cittadini che si muovevano       del Politecnico di Milano, appassionato
in nuvole di smog più fitte della nebbia in      ecologista e biker più fondamentalista dei
                                                                     vegani (ma – ovviamen-
                                                                     te – è esclusa ogni for-
                                                                     ma di violenza….), e au-
                                                                     tore di numerosi libri di
                                                                     argomento ecologico e,
                                                                     in particolare, sul ciclo
                                                                     dei rifiuti. Grosso si è
                                                                     cimentato nello scrive-
                                                                     re un libro sui trasporti
                                                                     ed il titolo è già tutto un

2
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

programma: “L’ultima auto a benzina. La          camente è non solo in atto, ma anche in
mobilità sostenibile nel XXI secolo”. Il li-     qualche maniera inevitabile. Non c’è solo
bro è pubblicato da Zanichelli, ed è stato       il problema (tutt’altro che da sottovaluta-
presentato a Roma nel corso di un incon-         re) delle emissioni di gas serra e di altri
tro che si è tenuto in una sala intitolata –     fattori inquinanti, l’energia prodotta dai
evidentemente, non a caso – al conte Ca-         processi di combustione – infatti – dissipa
millo Benso di Cavour, che – ha ricordato        calore e, in pratica, è come se per produrre
lo stesso Grosso – proprietario terriero e       energia se ne dissipasse quasi altrettanta:
primo ministro di un regno ancora sostan-        “nel motore elettrico non avete neanche
zialmente agricolo, seppe immaginare lo          il problema di scottarvi quando toccate il
sviluppo del suo Paese scommettendo sul          motore, non produce calore ed è freddo
mezzo “rivoluzionario” dell’epoca, quel          in ogni fase del ciclo, oltre a non produrre
treno a vapore il cui destino doveva es-         rumore, gas di scarico e via dicendo”, ha
sere circondato più o meno degli scettici-       osservato Grosso, che ha spiegato i vari
smi con cui – da parte di alcuni – si guarda     vantaggi e i processi di diffusione dell’e-
all’elettrico.                                   lettrico, insieme ad alcune problematicità
Il libro di Grosso si compone appena di 112      che ancora ne frenano lo sviluppo.
pagine, ma è un condensato incredibile di        Perché, allora, non corriamo nella transi-
cifre e di dati, oltre che di riflessioni as-    zione verso l’elettrico? Il dibattito che ha
solutamente illuminanti. Grosso ha fatto         accompagnato la presentazione del libro è
riferimento, nella sua introduzione, all’o-      servito proprio a dare alcune risposte, ma
biettivo della completa decabornizzazione        alcune contraddizioni sono state segnala-
che la stessa Unione Europea si è posta          te soprattutto da Andrea Giuricin, esperto
come traguardo per il 2050, e che vede           globale del settore. Il mondo dei traspor-
il nostro Paese (con un primato miscono-         ti – ha sottolineato Giuricin – è ancora
sciuto dai più) molto più all’avanguardia        frenato nel suo sviluppo dall’assenza di
di altri paesi. In realtà, al di là dell’ormai   un’effettiva concorrenza e dalla sopravvi-
obsoleto carbone delle miniere, gran par-        venza di molti monopoli se non di diritto,
te dei bisogni energetici sono coperti da        perlomeno di fatto: basterebbe confron-
combustibili di origini fossili, con un ruolo    tare – ha argomentato ancora Giuricin – i
sempre più predominante del gas e delle          casi di aziende (pur diverse tra loro) come
energie ecologiche alternative (e anche          Atac e Alitalia (“protette”, in qualche ma-
su questo versante l’Italia ha un primato        niera, da un’ingerenza del pubblico) con
decisamente significativo, con circa il 40%      lo sviluppo tumultuoso che la concorrenza
del fabbisogno elettrico coperto con ener-       ha assicurato nel settore dell’Alta velocità
gie rinnovabili). L’autore sottolinea che, di    ferroviaria, con l’esplosione esponenziale
tutta l’energia primaria utilizzata nel mon-     dei passeggeri che si sono “convertiti” al
do, circa il 30% è destinata proprio ai tra-     treno.
sporti, e che questo enorme fabbisogno           Insomma, un libro da leggere, non foss’al-
è ancora oggi soddisfatto quasi del tutto        tro perché il titolo (al di là dei contenuti,
dai combustibili fossili, in particolare per     davvero interessanti) è davvero estrema-
il trasporto su gomma, per quello aereo e        mente beneaugurante e – forse – non del
per quello navale. Secondo Grosso, la ri-        tutto avveniristico.
conversione da questo tipo di fonti ener-
getiche ad altre alternative e più ecologi-                                   Antonio D’Angelo

                                                                                                 3
Magazine mobility press - Ferpress
In collaborazione con

              Presentazione del Rapporto:

     MobilitAria 2019
   Politiche di mobilità nelle
 14 città e aree metropolitane
           2017-2018
        In collaborazione con OPMUS Isfort

Roma, Mercoledì 17 aprile 2019 – Ore 9:30-13:30
     Sede nazionale di Ferrovie dello Stato
          Piazza della Croce Rossa, 1

         Informazioni e registrazioni:
   Giacomo Pellini (g.pellini@kyotoclub.org)
             www.kyotoclub.org
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

Women in Mobility
Gualtieri (Presidente TPER): siamo tra le aziende in Italia
dove si lavora meglio
                                                               i sistemi regolatori vanno di
                                                               pari passo con le scelte di po-
                                                               litica industriale e gli obiettivi
                                                               da raggiungere nei servizi da
                                                               erogare.
                                                               Le norme sono strumenti che
                                                               dovrebbero aiutare tutti ad
                                                               avere regole chiare e comu-
                                                               ni per poter raggiungere al
                                                               meglio gli obiettivi seguendo
                                                               diverse possibili strade. Trop-
                                                               po spesso nel nostro paese le
                                                               norme finiscono per assume-
                                                               re vita propria e manca la cul-
                                                               tura della misurazione dei ri-
                                                               sultati. Comunque, se stiamo
                                                               alla situazione attuale, riten-
                                                               go che le scelte e gli orienta-
       Giuseppina Gualtieri, Presidente        TPER            menti di questi anni abbiano
                                                               portato a definire il TPL come
                                                               settore di servizi industrializ-
Recentemente ha detto che il TPL ha bi-          zati alla pari di altre utilities. Se è questa
sogno di un quadro regolatorio chiaro e          la direzione che oggi trova conferma, ecco
finanziamenti definiti. Quali sono, secon-       allora che le imprese devono poter espri-
do lei, gli interventi prioritari da fare in     mere capacità e risorse per operare in
ambito regolatorio e quali i finanziamen-        modo efficiente ed efficace e le politiche
ti imprescindibili per il settore?               dovrebbero sostenere questo processo di
                                                 industrializzazione.
Sì, lo confermo: l’intero sistema del tra-       Anni fa si parlava di incentivi ad aggrega-
sporto pubblico locale ha bisogno di un          zioni, di valorizzazione di best practices
quadro regolatorio certo e sono altrettan-       industriali e credo che questi temi non
to indispensabili risorse programmate e          possano sfuggire ad una discussione di
sistemi di finanziamento definiti in modo        merito sul futuro del settore.
che sia possibile procedere con program-         I temi sono tantissimi e ritengo che sia
mi di medio e lungo periodo. A prescinde-        utile ripartire dagli obiettivi di migliora-
re dalla natura societaria, che siano par-       re il trasporto pubblico all’insegna della
tecipati o controllati dal pubblico oppure       qualità dei servizi, dell’innovazione e del-
da privati, gli operatori del trasporto pub-     la sostenibilità; non si può che partire dal
blico locale sono imprese. Da tempo, nelle       quadro comunitario senza complicare il
varie sedi, sottolineo che in tutti i paesi      sistema nazionale se non intervenendo su

                                                                                                   5
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

temi molto molto peculiari.                     soci pubblici di andare verso un modello
Vorrei concentrarmi su un tema molto            industriale che, pur salvaguardando l’in-
importante per tutti in questa fase: la         teresse dell’azionista pubblico, ha puntato
necessità di                                                                 decisamente
investimenti                                                                 ad un modello
per rinnova-                                                                 di azienda in-
re il materia-                                                               dustriale non
le     rotabile.                                                             a controllo e
Secondo dati                                                                 con     precise
recentissimi                                                                 responsabili-
a livello na-                                                                tà in capo al
zionale,        già                                                          consiglio     di
richiamati nel                                                               amministra-
nostro conve-                                                                zione, un’a-
gno naziona-                                                                 zienda       che
le di Asstra,                                                                deve rispon-
servono inve-                                                                dere ad obiet-
stimenti nel                                                                 tivi sfidanti di
rinnovo        del                                                           qualificazione
parco autobus                                                                della mobilità
per ulteriori                                                                dei territori in
500 milioni di                                                               cui opera.
euro oltre agli                                                              In Italia siamo
sta n z i a m e nt i                                                         l’azienda che
già previsti:                                                                ha la minore
risorse        ag-                                                           incidenza di
giuntive necessarie per annullare il gap        apporto pubblico sui ricavi totali e siamo
che ancora penalizza l’Italia a livello euro-   riusciti ad operare sul mercato obbligazio-
peo rispetto ai principali Paesi e per con-     nario mettendo a valore la nostra solidità
sentire di raggiungere obiettivi concreti di    per effettuare importanti investimenti in
sostenibilità ambientale che sono sempre        autofinanziamento a favore, appunto, di
più urgenti. Il fabbisogno citato prevede       un miglior trasporto pubblico.
un necessario cofinanziamento da par-
te delle imprese che, nelle stime fatte, è      A inizio anno il CdA di TPER ha deliberato
nell’ordine del 40%. Occorrerebbero dun-        una decisiva svolta verso la mobilità so-
que oltre 300 ulteriori milioni di euro di      stenibile con due gare per l’acquisto di 46
investimento da parte dei gestori. Non          bus a metano liquido, vinte da Scania e
sono numeri impossibili e se si vuole che       Industria Italiana Autobus. Pensa che la
gli operatori siano in grado di reperire sul    strada alla mobilità sostenibile sia quella
mercato le risorse necessarie occorre che       da seguire per le aziende di TPL di oggi?
siano soggetti solidi e ben attrezzati sul      Quali saranno i vostri prossimi passi?
piano delle competenze.
Per la mia esperienza, Tper da questo pun-      La mobilità sostenibile è “la” strada: l’u-
to di vista rappresenta un modello positi-      nica percorribile per rendere il trasporto
vo proprio grazie alla chiara decisione dei     pubblico locale funzionale alla lotta glo-

6
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

bale agli inquinanti.                            fettuare, nei tempi più rapidi possibili, in-
Questa è una battaglia che può essere            vestimenti con l’obiettivo di migliorare già
combattuta, e potenzialmente vinta, so-          nel breve periodo l’erogazione quotidiana
lamente con una strategia composita che          del servizio e la sostenibilità in materia
tenga conto anche del fattore tempo: con         ambientale senza tralasciare nessuna op-
progetti di breve, medio e lungo termine.        zione, compreso il biometano, magari a
In quest’ottica va letto il nostro costante      filiera corta o addirittura con progetti di
impegno nell’ammodernamento della flot-          economia circolare. Il nuovo piano indu-
ta che vede nuovi mezzi elettrici (a partire     striale del nostro gruppo in fase di com-
da filobus bimodali elettrici), mezzi ibridi     pletamento sarà redatto prevedendo già
e a metano. Strumenti e motorizzazioni           strumenti di misurazione e quantificazio-
diverse che si abbinano alle differenti esi-     ne di obiettivi extrafinanziari.
genze dal trasporto urbano, suburbano ed
extraurbano.                                     Un anno fa circa la presentazione dell’APP
In questo senso i 46 mezzi a metano liqui-       per l’acquisto tramite smartphone dei ti-
do (Tper ha svolto la prima gara a livello       toli di viaggio. Vogliamo fare un bilancio
europeo per questo tipo di motorizzazio-         di questa iniziativa?
ne) servono per i percorsi extraurbani a
media percorrenza mentre i centri stori-         Da quando un anno fa abbiamo presentato
ci, in prospettiva, saranno appannaggio          Muver, la prima app per il mobile ticketing
dell’elettrico.                                  sviluppata su una piattaforma regionale,
Il tutto cercando di programmare oggi ac-        non siamo stati fermi e qualche settima-
quisti che entreranno in servizio avanti         na fa è stato presentato Roger, il “fratello
nel tempo mentre già si disegna lo scena-        maggiore”: un’ulteriore app che ha inglo-
rio di dopodomani e con grande attenzio-         bato le funzioni della prima ed in più offre
ne all’innovazione tecnologica.                  ulteriori opzioni.
Oltre al TPL tradizionale Tper da qualche        Le quattro aziende della mobilità della
mese ha lanciato un proprio car sharing,         Regione Emilia-Romagna hanno scelto di
“Corrente”, ovviamente in prima linea sul        affrontare in modo unitario ed integrato
fronte della sostenibilità in quanto gestito     la sfida dei sistemi MAAS (mobility as a
al 100% con auto elettriche. Tper si pone        service).
come soggetto del trasporto pubblico che         E’ questa infatti la nuova frontiera della
si muove come operatore della mobilità           mobilità sempre più integrata con l’obiet-
sostenibile non solo in senso ambienta-          tivo di mettere l’utente al centro, sempli-
le ma anche sociale ed economico. Ciò in         ficandone l’accesso ai servizi e rendendo
piena sintonia con le politiche territoriali e   facile ed immediato trovare risposta agli
le scelte degli enti locali che, ad esempio,     sfaccettati possibili bisogni comunque
a Bologna stanno progettando un futuro           connessi all’esigenza di spostarsi per lavo-
ancora più articolato anche attraverso la        ro, per turismo o per motivi personali.
modalità tranviaria come asse portante.          Roger rappresenta oggi la piattaforma su
Sono questi gli obiettivi di sviluppo di lun-    cui l’intera architettura dei sistemi MAAS,
go periodo di un’azienda che persegue la         dei servizi integrati per la mobilità all’u-
qualità del servizio e guarda al futuro, in      tenza comincia a prendere forma.
una logica 2030, e che già dalla sua nasci-      I numeri ci danno da subito ragione:
ta ha messo in campo ogni azione per ef-         56mila i biglietti comprati in dieci mesi at-

                                                                                                 7
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

traverso Muver, oltre 8mila quelli demate-       raggiungere un mezzo pubblico) sempre
rializzati in Roger in poco più di tre mesi.     con lo smartphone si può effettuare il pa-
Roger è però molto di più di un applicati-       gamento della sosta, oggi possibile già in
vo per la sola vendita dei titoli di viaggio.    molte città della regione. Roger inoltre
Consente infatti di comprare biglietti e         cresce velocemente e sono molteplici i
abbonamenti (presto anche abbonamenti            servizi che potranno, in un futuro che sta
annuali personali) e di trasformare il cel-      già iniziando, essere gestiti direttamente
lulare in un sostituto tecnologico del bi-       via app. queste soluzioni sono il frutto di
glietto stesso o della tessera Mi Muovo a        un lungo lavoro di analisi, valutazione di
microchip. Con Roger si valida il biglietto      operare anche in questo campo e decisio-
direttamente usando il telefono a bordo          ni in relazione alla soluzione individuata.
vettura.
Questa app è anche un assistente virtua-         Aspetto importantissimo, ma spesso
le gratuito per la mobilità: con il sistema      ignorato nei bilanci delle aziende di TPL,
di navigazione dell’app è possibile infat-       sono i livelli di soddisfazione dell’utenza.
ti scegliere come spostarsi, integrando          Vorrei però parlare di un’utenza in senso
le varie forme di trasporto pubblico: in         più allargato, riferita non solo agli utiliz-
autobus fino alla stazione, poi in treno         zatori dei mezzi pubblici ma anche ai di-
e all’arrivo ancora in autobus. E’ Roger a       pendenti di TPER. Si dice che una società
proporre tutte le possibili combinazioni e,      dove i dipendenti sono felici sia un’azien-
una volta che l’utente avrà individuato la       da che lavora bene…
soluzione di viaggio prescelta. Poi diretta-
mente nell’app si può procedere all’acqui-       …la felicità è un concetto impegnativo
sto dei relativi titoli di viaggio e se invece   su cui si potrebbe disquisire all’infinito!
ci si sposta in auto (magari anche solo per      Diciamo che un’azienda solida che si im-

8
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

pegna in modo trasparente nella cresci-        galo sono stati i risultati che sono emersi
ta del proprio personale, che ha corrette      da un veloce bilancio che abbiamo trac-
relazioni sindacali e punta a condividere i    ciato del cammino percorso: aumento
risultati aziendali ritengo possa essere il    dei passeggeri e degli abbonati (+20% in
primo motore di un volano virtuoso che         7 anni), investimenti (211 milioni di euro
fa aumentare la motivazione e la soddisfa-     di cui 156 in autofinanziamento), in parti-
zione di chi vi opera. Uno studio indipen-     colare su nuovi mezzi, sia per gomma che
dente qualche mese fa ha inserito Tper         per il ferroviario (treni elettrici in sostitu-
tra le 400 aziende dove si lavora meglio in    zione dei diesel), e lotta all’inquinamento
Italia: ne siamo lieti, ma non ne abbiamo      (-15% di CO2).
mai fatto vanto, tanto che solo oggi per la    Il 1° febbraio del 2012 avevamo innanzi
prima volta lo dico a Mobility Magazine.       tutto l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio
E’ vero che lavoriamo per dare un ade-         economico-finanziario e porre le basi per
guato servizio all’utenza e per mantene-       lo sviluppo aziendale e di nuovi investi-
re i bilanci in ordine, ma anche per questi    menti. Raccoglievamo progetti di mobilità
obiettivi ritengo siano importanti le risor-   come l’allora progetto filoviario Civis, in-
se umane, dal management al personale          cagliato in un pesante contenzioso, il Peo-
di front line, passando per tutte le profes-   ple Mover, a quei tempi poco più che sulla
sionalità che abbiamo in azienda: curiamo      carta e con molte incognite, e all’orizzonte
la formazione, abbiamo svolto assessment       la futura gara regionale del ferro. Ci era-
per un grande numero di figure professio-      no stati posti obiettivi importanti per dare
nali, nel contratto integrativo abbiamo in-    vita ad una nuova fase del trasporto pub-
trodotto una piattaforma di welfare, so-       blico regionale anche nel ruolo di società
steniamo e collaboriamo con il circolo dei     aggregatore del sistema. Dopo sette anni,
dipendenti per iniziative di sport, cultura    anche con un certo anticipo sul piano in-
e tempo libero che vedono coinvolti i di-      dustriale, possiamo dire che tutti i risul-
pendenti e i loro familiari e, soprattutto,    tati raggiunti superano gli obiettivi posti;
abbiamo impostato relazioni industriali        questa fase si è chiusa positivamente e se
sul piano del massimo dialogo e della cor-     ne apre una nuova, non meno ambiziosa e
rettezza. La gestione di 2500 dipendenti,      certo non meno importante e difficile che
che diventano oltre 2700 a livello di grup-    stiamo definendo con il nuovo piano indu-
po industriale impegna risorse e atten-        striale che consolida Tper nel suo ruolo di
zioni, per questo cerchiamo di migliorarci     gruppo della mobilità.
sempre.                                        Questo non significa che, come credo val-
                                               ga per chiunque, con l’esperienza di oggi
Lei è alla guida dell’azienda da quando -      non ci siano cose che farei in modo di-
7 anni fa – è nata dalla fusione di ATC e      verso, magari per poter arrivare agli stes-
FER. Sono stati raggiunti molti risultati:     si risultati ma per farlo con meno fatica.
dalla sostenibilità economica all’ammo-        Complessivamente sono però orgogliosa
dernamento dei mezzi. Se potesse tor-          di questa azienda e credo in tutta since-
nare indietro c’è qualcosa che rifarebbe       rità che il merito sia soprattutto dei tanti
meglio?                                        che ogni giorno operano con passione e
                                               professionalità per dare servizi all’utenza
Abbiamo festeggiato da poco il settimo         e raccogliere le sempre nuove sfide di un
compleanno. E devo dire che il più bel re-     mondo che corre veloce.

                                                                                                9
Magazine mobility press - Ferpress
numero 189 - 10 Aprile 2019

Le donne nel settore dei
trasporti rappresentano
una sparuta minoranza.
Sono pochissime quelle
che hanno raggiunto ruo-
li di rilievo. Lei in questo
senso è una mosca bian-
ca. A cosa è dovuta secon-
do lei questa differenza
di genere? I tempi sono
maturi per auspicare un
cambio di passo?

In effetti il mondo dei tra-
sporti ha una forte conno-
tazione maschile, più per
tradizione culturale che
per motivi che ne giustifi-
chino la prerogativa. Basti                    cui le donne che ricoprono ruoli di verti-
pensare che anche per figure professiona-      ce non sono tante quanto meriterebbero
li come il personale di guida ci sono voluti   e non è certo finita la stagione delle con-
anni e ancora le donne sono in numero in-      quiste verso l’effettiva parità di genere;
feriore anche se in costante crescita negli    lo dico per le tante giovani in gamba che
anni (in Tper oggi hanno raggiunto il 17%      dovranno farsi largo nel mondo del lavoro
tra i conducenti e il 20% della forza lavoro   dovendo fare, purtroppo spesso, il 110%
a livello complessivo).                        per ottenere 100.
Tengo però a precisare che nel nostro          Ma tutto fa crescere e fortifica; il consi-
paese il tema delle donne ai vertici del-      glio che do alle donne è di non rinunciare
le aziende rimane un problema serio ed         mai a far leva sulle proprie competenze
il mondo maschile non è sempre pronto a        avendo fiducia in se stesse e non ceden-
lavorare con le donne alla pari. Per quel      do alla trappola del sentirsi inadeguate
che mi riguarda mi considero una perso-        ad un ruolo per motivi di tradizione o per
na fortunata perché ho avuto opportunità       pressioni esterne. Al di là di ogni retorica
non consuete crescendo da giovane in un        di genere, oltre alle strette competenze
ambiente familiare che mi ha sempre so-        professionali, noi donne possiamo con-
stenuta nelle mie scelte e in un contesto      tare sulla necessaria capacità ed empatia
professionale di ricerca e consulenza che      per lavorare in squadra e per analizzare
mi ha formata nella convinzione che l’im-      e risolvere problemi anche complessi; a
pegno, la competenza e la determinazione       questo proposito, per restare al settore
siano importanti per raggiungere traguar-      dei trasporti, le complessità da affrontare
di professionali a prescindere dall’appar-     non mancano!
tenenza di genere. Non è un percorso fa-
cile, non lo è stato nelle mie precedenti
esperienze lavorative e non lo è nemmeno
in questo settore. Sono molti i motivi per                                  Anna Argiolas

10
FIT-CISL
FEDERAZIONE ITALIANA TRASPORTI

                                 11
numero 189 - 10 Aprile 2019

Focus
L'aria si fa elettrica tra le aziende di TPL italiane
In attesa della firma ufficiale che dai piani     competenza di chi ha redatto il capitola-
alti di Foro Bonaparte (Milano) incoronerà        to, soprattutto nella sua prima release,
il vincitore del ‘garone’ di autobus elettrici    ha frenato l’entusiasmo di alcuni. La gara
per Atm Milano (croce e delizia per l’elet-       comunque si è messa sul binario giusto e
to, ormai noto), gli occhi del mercato sono       corre spedita verso l’aggiudicazione.
puntati su alcune gare che potranno cam-          Se dovesse vincere Iveco sarebbe il batte-
biare gli equilibri futuri. In questi giorni      simo dell’Heuliez elettrico in Italia.
si sono chiusi i termini di presentazione         Se invece dovesse prevalere il cinese Byd
per due gare importanti. La prima, forse la       rafforzerebbe ancora di più la propria pre-
più discussa, è quella dei cinquanta auto-        senza nel nostro Paese e chiuderebbe la
bus elettrici da 12 metri di Consip e l’altra     bocca a chi ha sempre appiccicato il bollo
quella di Venezia per 30 pezzi, sempre full       di meteora al colosso orientale. In questa
electric. Bene.                                   gara il prezzo avrà un peso determinante
Al tender centralizzato si sono presentate        anche se le vere sfide saranno da affronta-
due aziende: Iveco Bus e Byd.                     re il giorno dopo l’aggiudicazione.
Visto il ritocco verso l’alto della base d’a-     Quali?
sta ci si attendeva una partecipazione            Rispettare le consegne, capire (e accetta-
più ampia. Vero anche che la palese in-           re obtorto collo) il nome dell’acquirente

                                           Autobus elettricio (Byd) Gtt Torino

12
numero 189 - 10 Aprile 2019

e impiantare un sistema complesso come                 Mercedes in prima linea seguita da Sola-
quello dell’elettrico in aziende che non               ris e Man, hanno messo a listino bus mild
hanno ancora scoperto l’Euro 4. Tutti ca-              hybrid. Mezzi con una ‘macchina elettrica’
pitoli che analizzeremo con cura.                      ridotta rispetto ai sistemi tradizionali ma
Altra gara, altra storia. Siamo Venezia e              che comunque rientrano nella definizione
più precisamente sul Lido.                             di legge per poter attingere al famoso fi-
L’Actv, dopo una lunga gestazione, ha par-             nanziamento.
torito una bella gara da 30 pezzi 12 metri             Gli oltre 200 pezzi per Atac e i 150 per Atm
elettrici che collegheranno il Lido con l’i-           Milano (60 il primo applicativo) recente-
sola di Pellestrina.                                   mente messi a gara sono da ascrivere a
Un bel capitolato che prevede, oltre alla              questa ‘nuova’ tecnologia.
fornitura di bus, anche l’infrastruttura col-          Scelta che verrà seguita anche da altri
legata in quanto l’azienda ha optato per la            esercenti, probabilmente anche da Busi-
ricarica in linea (scelta, viste le distanze           talia.
da coprire, che è stata oggetto di forti cri-          Tutto regolare e tutto alla luce del sole, ci
tiche). Per l’occasione hanno presentato               mancherebbe altro. Ma dichiarare un in-
offerta Solaris e Byd. Non sono date a sa-             vestimento enorme sul piano della mobi-
pere le motivazioni dell’assenza di Iveco,             lità elettrica e poi ritrovarsi sul tavolo tre
Irizar e Mercedes (quest’ultima aveva vin-             offerte di mild hybrid sarebbe una cosa da
to l’ultima gara con i Citaro Euro VI).                spiegare bene.Non a me, ma ai cittadini.
Nel prossimo mese usciranno altri tender
da tenere sott’occhio.                                                                                   Roberto Sommariva
Genova, Cagliari e Ancona hanno già
le idee molto chiare. Mentre a Bolo-
gna i tre lotti firmati da Bottazzi fan-                                     ATLANTE
no già tremare i polsi ai possibili pre-
tendenti.
                                                                 DEI
                                                                     TRASPORTI
                                                                             I TA L I A N I
Quella di Bologna, comunque, sarà                                          INFRASTRUTTURE - OFFERTA - DOMANDA

una gara che farà letteratura. Di que-                                                   La più ricca base dati sui trasporti pubblici
                                                                                         e privati mai pubblicata:
sto ne siamo sicuri.                                                                     • oltre 400.000 corse codificate
                                                                                         e standardizzate tra autobus di lunga

Ultimo capitolo da affrontare è quello                                                   percorrenza, servizi ferroviari, aerei
                                                                                         e di navigazione;

della transizione energetica anche in
                                                                                         • più di 500 aziende di trasporto o enti gestori
                                                                                         presi in esame;
                                                                                         • più di 40 differenti banche dati interfacciate
virtù del fatto che secondo uno stu-                                                     provenienti da fonti istituzionali e associazioni
                                                                                         di categoria.

dio di Asstra, e sottoscritto da molte
aziende tpl, investire i fondi disponibi-
li in mezzi a basso impatto ambientale
comporta, visto i costi d’acquisto, un
invecchiamento del parco circolante.
E questa è matematica. Ma è anche
vero che la tecnologia, la tecnica e
l’ingegneria hanno una terminologia
precisa che non può, o non dovreb-
                                                TRASPORTO STRADALE     TRASPORTO FERROVIARIO     TRASPORTO AEREO      TRASPORTO VIA MARE

                                                 AREE URBANE    DOMANDA DI MOBILITÀ     ATLANTE CARTOGRAFICO       SAGGI INTERPRETATIVI

be, essere usata a fini di consenso o
come coperta sotto cui nascondere                                                     disponibile su
                                                                             www.libreriageografica.com
le polveri (sottili). Alcuni costruttori,

                                                                                                                                             13
numero 189 - 10 Aprile 2019

Focus
Il futuro del filobus
Ci sarà uno spazio per il filobus nel futuro     ch. Anche in Medio Oriente si registrano
del trasporto urbano? Questo veicolo in-         sporadiche riapparizioni a Teheran, Riyad
termedio tra il tram e l’autobus potrebbe        ed a Malatya in Turchia.
godere della diffusa propensione verso i         Qua e là si incontrano reti estese anche
veicoli elettrici, di cui è stato l’antesigna-   nelle Americhe (San Francisco, Vancouver,
no, ma continua a conoscere non pochi            Seattle, Città del Messico, San Paolo). Ma
detrattori che gli imputano i costi e le ri-     in alcuni importanti paesi dell’Europa Oc-
gidità derivanti dalla linea aerea di con-       cidentale questa modalità è assente (Gran
tatto, mentre non riesce a raccogliere i         Bretagna, ancorché proprio oltre Mani-
consensi, ormai largamente condivisi, che        ca venga pubblicata “Trolleybus Magazi-
hanno accompagnato la rinascita del tram         ne”, l’unica rivista unicamente dedicata
in molte nazioni.                                al filobus), limitata a poche reti (quattro
Oggi si contano circa 300 sistemi filoviari      in Francia, tre in Germania), o presente
attivi nel Mondo, ma oltre un terzo di que-      a titolo quasi sperimentale (Castellòn in
sti sono concentrati nei territori dell’ex       Spagna, Landskrona in Svezia). Mentre ci
Unione Sovietica, dove, per altro, si regi-      sono poi buoni ed estesi sistemi in alcune
stra la decisione del sindaco della capitale     città che hanno sostenuto con determina-
russa di eliminare il bifilare nel giro di po-   zione questo veicolo (Arnhem in Olanda,
chi anni proprio sulla rete più estesa del       Salisburgo in Austria, Atene in Grecia).
globo. Altre diffuse presenze nelle nazioni      Ed infine due nazioni che vantano una lun-
dell’Europa dell’Est e dell’Estremo Orien-       ga tradizione nel settore: la Svizzera con
te (Cina, Corea del Nord, Mongolia). Il vet-     13 reti attive (alcune di rilievo, come Lo-
tore si è di fatto estinto in Oceania, dopo      sanna e Lucerna) e l’Italia che al momento
la chiusura intervenuta a Wellington, ma è       dispone di 14 città dotate di bifilare (Mi-
recentemente risorto in Africa, a Marrake-       lano, Genova, Sanremo, La Spezia, Par-
                                                                     ma, Modena, Bologna,
                                                                     Rimini, Ancona, Chieti,
                                                                     Roma, Napoli, Lecce,
                                                                     Cagliari), cui dovrebbe
                                                                     aggiungersi nel pros-
                                                                     simo futuro Verona,
                                                                     mentre altri investi-
                                                                     menti già parzialmen-
                                                                     te realizzati (Pescara,
                                                                     Avellino) sono in for-
                                                                     se, per le solite penose
                                                                     diatribe politico gestio-
                                                                     nali.
                                                                     Il nostro Paese è stato
                                                                     tra gli antesignani di
 Filobus TEP di Parma
                                                                     questa tecnologia fin

14
numero 189 - 10 Aprile 2019

dagli anni Trenta per ragioni autarchiche.     frontate recentemente proprio a Parma in
Non a caso fu coniato da noi il nome “fi-      occasione della “Quarta giornata italiana
lobus” (ed in Germania “obus”), mentre         del filobus”. Il vincolo tradizionale della
in quasi tutte le altre nazioni si impose,     linea aerea – fonte di costi per l’attrezzag-
con piccole varianti locali, il vocabolo in-   gio degli impianti e di riserve (probabil-
glese “trolleybus”. Nel dopoguerra il bifi-    mente esagerate ad arte) da parte di chi
lare ebbe un forte sviluppo, soprattutto in    non gradirebbe l’intrusione estetica – sa-
sostituzione delle vetuste tranvie, ma, a      rebbe così in parte superato, non solo in
partire dalla fine degli anni Sessanta, co-    via occasionale (incidenti, incagli vari), ma
nobbe a sua volta la decadenza a fronte        anche su porzioni più o meno lunghe del
del miglioramento tecnologico dell’auto-       tracciato (non più di un terzo del totale,
bus, unito al prezzo contenuto del gaso-       però). Talvolta in periferia, per raggiunge-
lio. Oltre alla non celata avversione dei      re un ventaglio più largo di destinazioni,
produttori che preferivano un prodotto         oppure in centro, in presenza di ambiti di
meno duraturo per                                                       alto pregio architet-
garantirsi frequenti                                                    tonico.
ricambi nelle com-                                                      Già col bimoda-
messe.                                                                  le diesel si è però
Oggi ci sono alcune                                                     esagerato con que-
grandi città che con-                                                   sti utilizzi impro-
fermano l’attenzio-                                                     pri: non si capisce,
ne al filobus, come                                                     ad esempio, quale
Roma, Napoli e so-                                                      particolare valore
prattutto Milano, la                                                    estetico      presenti
quale, nell’ambito                                                      la tratta fra Porta
della decisione di Convegno Parma                                       Pia e Termini, in cui
convertire      l’inte-                                                 la linea “90” della
ro parco circolante                                                     capitale viaggia in
all’elettrico nel giro di un decennio, oltre   marcia autonoma. Trascurando il fatto che
all’acquisto di bus a batterie, investe nel    una relativa “rigidità” del tracciato – pro-
rinnovo del parco metropolitano, tranvia-      tetta dal capriccio di assessori usi a con-
rio e filoviario, con 80 nuovi mezzi desti-    cedere frequenti deviazioni di percorso in
nati alle circolari esterne.                   occasione di ogni manifestazione o merca-
E poi ci sono centri di medie dimensioni –     to rionale – rappresenta semmai un fatto-
Parma, La Spezia, Ancona, Cagliari – che       re di riconoscibilità e quindi di affidabilità
prevedono un’espansione del proprio si-        a vantaggio degli utenti abituali e non.
stema di filobus, magari utilizzando mez-      Chi scrive ritiene, infatti, che le città di me-
zi bimodali adatti ad alternare tratte in      die dimensioni (quelle comprese tra i 100
marcia autonoma con altre sotto bifilare,      mila ed i 300 mila abitanti, per intenderci)
utili anche a ricaricare le batterie. Mentre   dovrebbero dotarsi di una rete “commer-
alcuni produttori propongono veicoli pri-      ciale” basata su non più di quattro o cin-
vi di linea aerea, ma dotati di pantografo     que linee con percorsi fissi e protetti, se-
adatto a captare la corrente in prossimità     maforizzazione asservita ed alte frequenze
di fermate opportunamente attrezzate.          (corse ogni 10’ nella morbida e 5’ nella
Queste diverse esperienze si sono con-         punta), in grado di “catturare” la clientela

                                                                                                15
numero 189 - 10 Aprile 2019

motorizzata. Il che non comporta neces-          scala (adeguato numero di veicoli e di chi-
sariamente pensare ad una linea integral-        lometri percorsi sotto la rete aerea: alme-
mente separata, come la discussa TRC di          no 800 mila km all’anno) il maggior inve-
Rimini, dove il vantaggio della sede pro-        stimento richiesto dal filobus si giustifica
pria è svilito dai numerosi sensi unici alter-   e si ammortizza in virtù di una durata me-
nati. La                                                                            dia tren-
re sta nte                                                                          te n n a l e ,
rete di                                                                             molto su-
natura                                                                              periore
“sociale”                                                                           a quella
potreb-                                                                             d e l l ’a u -
be arti-                                                                            tobus.
colarsi,                                                                            Perché
invece,                                                                             non pre-
su linee                                                                            v e d e -
ad orario                                                                           re, per
o anche                                                                             esempio
a chia-                                                                             a Geno-
mata per                                                                            va, che
servire                                                                             t u t t e
c a p i l l a r-                                                                    le linee
                 Filobus ATM di Milano
mente i                                                                             passan-
quartie-                                                                            ti       per
ri. E’ un modello adottato con successo          il centro, siano dotate di veicoli ibridi in
nelle città francesi.                            grado di sfruttare la tratta sotto bifilare
Se decidessimo seriamente di proteggere          tra Brignole e Sanpierdarena, ora percorsa
alcuni itinerari di forza, vincendo le mio-      (non sempre) solo dal “20”. Allora si che il
pi resistenze di una parte dei residenti e       vantaggio ambientale sarebbe tangibile e
commercianti, affezionati al parcheggio          non di facciata.
creativo sotto casa o davanti al negozio,        Ed ottima cosa sarebbero ordinazioni per
la scelta modale (tram, filobus o autobus)       ampie flotte di mezzi, onde abbattere i
sarebbe poi da individuare caso per caso.        costi di produzione (cosa teoricamente
Certamente il tram per le linee a maggior        possibile se si consorziassero le 14 città
carico. Ma anche il filobus bimodale o           dotate di filobus, superando lo spezzatino
l’autobus in situazioni meno trafficate.         di gare basate su ristretti ordinativi).
Rispetto all’autobus a batterie, il filobus      Ma perché questo accada occorrono am-
bimodale mantiene (almeno per il mo-             ministrazioni capaci di pensare (ed inve-
mento) numerosi vantaggi in termini di           stire) guardando al lungo periodo e non
autonomia e maggiore portata. Ma ambe-           solo alla prossima scadenza elettorale.
due le scelte hanno un senso se non si li-       Merce rara, ahimè, nell’Italia dei nostri
mitano a semplici esperimenti pensati per        giorni.
accontentare qualche produttore e dimo-
strare la sensibilità ambientale dell’ammi-                                 Massimo Ferrari
nistrazione.                                                      Presidente Assoutenti/Utp
Solo in presenza di una certa economia di

16
TRIESTE
                                                25 marzo - 2019
                                                Sede:
                                                MIB Trieste School

MOBILITY
                                                of Management
                                                L.go Caduti
                                                di Nassiriya, 1
                                                34142 Trieste
INNOVATION TOUR
                                                      ANCONA
                                                10 maggio - 2019
                                                Sede: da denire

                                                      GENOVA
                                                31 maggio - 2019
                                                Sede:
                                                Comune di Genova
                                                Via Garibaldi, 9
                                                Palazzo Tursi
                                                16124 Genova

                                  Sei                 MILANO
                      convegni in 6             18 giugno - 2019
                                                Sede:
                       città italiane           Talent garden
                                                Via Arcivescovo
                                                Calabiana, 6
                                                20139 Milano

                                                      BOLOGNA
 Il Giro d’Italia in AUTOBUS                    20 settembre - 2019
                                                Sede:
                                                sede Tper

 LA MOBILITA’                                   via Saliceto, 3
                                                40128 Bologna

 IN VIAGGIO                                           NAPOLI
                                                novembre - 2019
                                                Sede: da denire

            Partner                         sponsor

   Organizzato da     Comitato scientico     Mobility partner

                                                                  17
numero 189 - 10 Aprile 2019

Focus
Micromobility's 15,000-mile checkup. Il report di McKinsey
Il modello di business
della micromobilità ha
guadagnato recente-
mente un’attenzione
enorme, accompagna-
to da un crescente in-
teresse e nuovi investi-
menti.
Secondo il report di
McKinsey “Micromo-
bility’s    15,000-mile
checkup”, tale mercato
sta vivendo una fase di grande espansione        ader nella mobilità condivisa mostra che
e successo: dal 2015 gli investitori hanno       un servizio di e-scooter potrebbe arrivare
speso 5,7 miliardi di dollari in start-up sul-   al pareggio di bilancio anche in meno di
la micromobilità, l’85% delle quali è con-       quattro mesi.
centrato in Cina.                                Considerando che più di un quarto della
Due circostanze hanno favorito questa            popolazione mondiale vive in città con più
espansione accelerata. In primo luogo, la        di un milione di abitanti e che la velocità
maggior parte dei servizi di micromobilità       del traffico in molti di questi centri urbani
condivisa avviene in ambienti favorevo-          è in media di appena 15 chilometri all’ora,
li come le città. I consumatori urbani già       la micromobilità offre a una vasta porzio-
apprezzano e utilizzano soluzioni per la         ne di abitanti delle città una serie di van-
mobilità condivisa, come il car sharing, il      taggi: velocità medie più elevate, meno
ridesharing e l’e-hailing. Inoltre, la micro-    tempo di attesa o di parcheggio, minori
mobilità è più veloce dei viaggi in auto in      costi di proprietà e benefici per la salute.
molte situazioni e quindi gli utenti sono        Quanto è grande il mercato?
più propensi a farne uso.                        La micromobilità potrebbe teoricamente
In secondo luogo, i costi ridotti della mi-      coprire tutti i viaggi inferiori agli 8 chilo-
cromobilità condivisa avvantaggiano gli          metri, che rappresentano tra il 50% e il
operatori del settore. Le aziende trovano        60% delle attuali distanze totali percorse
molto più facile incrementare gli asset re-      dai passeggeri in Cina, Unione Europea e
lativi a servizi di micromobilità (come le       Stati Uniti. Ad esempio, circa il 60% dei
biciclette elettriche) rispetto a quelli di      viaggi in auto e il 20% dei tragitti con mez-
car sharing. Basti pensare che sono ne-          zi pubblici è inferiore a 8 chilometri.
cessari circa 400 dollari per l’acquisto di      Tuttavia, si stima che la micromobilità
uno scooter elettrico e migliaia di dolla-       condivisa coprirà solo l’8-15% di questo
ri per un’auto. Dunque, mentre le odier-         mercato teorico, in quanto ha dei vincoli
ne soluzioni di car-sharing hanno bisogno        legati a specifici casi d’uso, alle condizioni
di diversi anni per diventare economica-         meteorologiche, all’età e la presenza nelle
mente redditizie, una stima fatta da un le-      aree rurali.

18
numero 189 - 10 Aprile 2019

McKinsey ha identificato vari possibili sce-           intermodali per rendere più conveniente
nari di sviluppo di questo comparto. Lo                l’interscambio tra i servizi di micromobili-
scenario base ha rivelato un mercato po-               tà e il trasporto pubblico.
tenziale di circa 200-300 miliardi di dollari          Tuttavia, gli operatori del mercato della
negli Stati Uniti, 100-150 miliardi di dol-            micromobilità devono essere cauti, dato
lari in Europa e 30-50 miliardi di dollari             che oggi alcune città esitano ad adottare
in Cina entro il 2030, per un valore totale            tali servizi. I problemi sono molteplici e ri-
compreso tra i 300 e i 500 miliardi di dol-            guardano i clienti che abbandonano mezzi
lari. Si tratta di un valore pari a circa un           vecchi o danneggiati, la sicurezza e le bas-
quarto di quello potenziale previsto per il            se barriere all’ingresso, per cui aziende
mercato dei mezzi a guida autonoma a li-               concorrenti potrebbero investire un bud-
vello globale, pari a circa 1.600 miliardi di          get leggermente superiore e rubare l’in-
dollari entro il 2030.                                 tera base clienti di un player.        RED
Affinché questo
potenziale       di
mercato diven-
ti realtà, le città
devono sostene-
re la micromobi-
lità condivisa in
modo proattivo,
ad esempio, sup-
portando ulte-
riormente il suo
modello di busi-
ness per risolve-
re i problemi di
congestione del
traffico. Le azio-
ni     potrebbero
includere il di-
vieto di circola-
zione delle auto,
con      eccezioni
per i veicoli elet-
trici, nei quartie-                       Corso di alta formazione
ri congestionati
o inquinati, o la        Analisi e dimensionamento
creazione di in-         di flotte di autobus elettrici
centivi per l’uso
della micromo-                     Bologna,17 maggio 2019
bilità per viag-                             Ing. Andrea Bottazzi
gi brevi. Si po-
trebbero anche
                                  con il supporto di
installare     hub
                                                Per maggiori informazioni clicca qui

                                                                                                                19
numero 189 - 10 Aprile 2019

 AMR: grande livello di soddisfazione per il              Tiemme: Pay and go: da Siena a San Gimignano il
 Trasporto Pubblico Locale in Romagna                     biglietto si paga con carta contactless

     Atac: Ricci (Fit-Cisl Lazio), per ovviare a guasti   Tranvia di Firenze: via libera del Cipe al progetto
     sollecitiamo assunzione operai manutentivi           della linea 4 Leopolda-Piagge

     Amt: prosegue il programma di lotta all’evasione     Parma: al via la 4° Giornata nazionale del filobus.
     tariffaria                                           In arrivo 10 nuovi mezzi sulla linea 1

     Trasportopubblicolocale:sindacatialministro          CTT Nord: al via il progetto “Fermata d’autobus” per
     Toninelli,servecertezzadirisorse                     l’uso consapevole dei mezzi pubblici

20
numero 189 - 10 Aprile 2019

  CDA RFI approva progetto incorporazione UM Ferro         Ferrovie dello Stato Italiane: conclusa la cessione del
  persubentrogestioneexFCU                                 100% del capitale di Centostazioni Retail

  Busitalia Campania: apre la biglietteria mobile, nuovo   Trenord: dal 7 aprile sulla linea Milano-Mortara-
  puntovenditaadisposizioneditutti                         Alessandria in circolazione tre treni Vivalto

Mobility Magazine                                          Cap. Soc. E 10.327 I.V.
Periodico informativo sulla mobilità nelle città           Impianto grafico, gestione del sito a cura di
e tra le città italiane a cura della redazione di          Akama
www.ferpress.it                                            Lo sfogliabile è su piattaforma Mokazine
Direttore responsabile Gisella Pandolfo                    Curatrice e impaginazione grafica: Anna
FerPress e MobilityPress sono trasmesse da                 Argiolas
Roma                                                       Giornalisti: Anna Argiolas, Alessia Belcastro,
FerPress è registrata presso il Tribunale di               Antonio D'Angelo, Antonio Riva.
Roma                                                       Per contattare la redazione e inviare comunicati
(registrazione n. 453 del 08/12/2010).                     stampa: redazione@ferpress.it
FerPress S.r.l. Piazza di Firenze 24 00186                 Tel. 06.4815303 Fax 06.68806085
Roma                                                       Per abbonamenti, pubblicità e info generali
Partita Iva e Codice Fiscale 12510731008 -                 segreteria@ferpress.it

                                                                                                                 21
Puoi anche leggere