RASSEGNA STAMPA DEL 10 marzo 2020 - Assiterminal

Pagina creata da Roberta Ferrero
 
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             RASSEGNA STAMPA DEL

                10 marzo 2020
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          THE MEDI TELEGRAPH
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    Confetra:*"In*Liguria*porti*pienamente*operativi"*
    !
    La!Spezia!)!Porti!liguri!pienamente!operativi!e!nessuna!restrizione!ai!trasporti!su!gomma!da!
    e!per!gli!scali!di!Savona,!Genova!e!La!Spezia.!A!lanciare!acqua!sul!fuoco!per!spegnere!ogni!
    allarmismo!relativo!a!un!possibile!blocco!dei!trasporti!di!merce!post!decreto!su!coronavirus!
    è!Alessandro!Laghezza,!presidente!di!Confetra!Liguria,!precisando!fra!l’altro!che!la!Liguria!
    non!è!inclusa,!a!oggi!fra!le!aree!ad!alto!impatto.!È!indispensabile!e!urgente!–!secondo!
    Laghezza!–!non!aggiungere!danno!al!danno!e!allarme!all’allarme.!

    L’ordinanza!di!queste!ore!della!presidenza!del!Consiglio!dei!ministri!a!firma!del!capo!del!
    dipartimento!della!Protezione!civile!ha,!con!ritardo,!fatto!chiarezza!sul!fatto!che!i!trasporti!
    di!merce!per!la!filiera!produttiva!e!la!distribuzione!sono!esclusi!dai!vincoli!previsti!per!le!
    persone!fisiche.!

    In!considerazione!del!caos!che!si!è!già!generato!causa!la!mancata!chiarezza!del!Dpcm!
    iniziale,!dicono!da!Confetra!Liguria,!è!ora!indispensabile!che!dal!governo!giunga!a!tutte!le!
    Regioni!e!agli!enti!e!autorità!locali!un!ordine!di!servizio!preciso:!no,!quindi!a!misure!locali!
    che!possano!aggravare!una!situazione!già!critica!e!imporre!ulteriori!restrizioni!immotivate!
    alla!mobilità!delle!merci!e!quindi!al!lavoro!dei!trasportatori,!ma!anche!di!agenti!marittimi,!
    spedizionieri!e!operatori!logistici,!che!stanno!continuando!ad!alimentare!e!approvvigionare!
    l’economia!del!Paese.!
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          THE MEDI TELEGRAPH
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    Apl:%"I%porti%cinesi%stanno%tornando%pienamente%operativi"%
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    Genova%5%La%Cina%sta%tornando%alla%normalità.%In%un%ultimo%aggiornamento%
    sull'impatto%del%coronavirus,%la%compagnia%Apl%ha%comunicato%che%i%principali%porti%
    costieri%della%Cina%continentale%in%questo%momento%“operano%a%livelli%di%produttività%
    normali”.%Con%la%ripartenza%dei%servizi%di%autotrasporto,%i%carichi%arretrati%“vengono%
    rapidamente%smaltiti”,%restituendo%quindi%fluidità%ai%movimenti%dei%container,%
    secondo%la%compagnia%di%navigazione.%Nei%giorni%scorsi%ottimismo%era%stato%diffuso%
    anche%da%Oocl.%
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    Da%oggi,%9%marzo,%la%maggior%parte%degli%uffici%Apl%ha%ripreso%a%lavorare%a%pieno%
    regime,%tranne%nei%seguenti%luoghi:%negli%uffici%della%Cina%settentrionale%i%dipendenti%
    opererani%alternando%gruppi%divisi%i%smart%working%e%ufficio;%a%Wuhan,%Yichang%e%
    Yangtze,%i%dipendenti%di%Apl%continueranno%a%fornire%servizi%a%distanza.%
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          SHIP2SHORE
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    Ecco$cosa$cambia$(e$cosa$no)$per$la$logistica&del&Nord&
    Italia!
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    Il cortocircuito informativo di sabato sera, lo stesso che ha portato centinaia di
    persone a riversarsi in fretta e furia alla stazione Centrale di Milano prima che tutta
    la Lombardia e altre 14 province italiane fossero classificate come ‘zone di
    sicurezza’, ha colpito anche i trasporti, lo shipping e tutta la filiera logistica. Non
    sarebbe potuto essere diversamente, visto che il provvedimento governativo va a
    colpire di fatto l’area più produttiva del nostro Paese, quella a ridosso del principale
    sistema portuale, quello ligure, dove insistono un gran numero di imprese attive in
    questo settore, a partire proprio da quegli ‘hub’ rappresentati dagli interporti.
    Andiamo con ordine e proviamo a fare chiarezza, mai utile come in questo
    momento. Nella notte fra sabato e domenica viene varato un DPCM (Decreto del
    Presidente del Consiglio dei Ministri) nel quale vengono disposte misure drastiche al
    fine di contenere l’epidemia di COVID-19 in tutta la regione Lombardia e in altre 14
    province italiane, quelle di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesare
    e Urbino, Alessandria, Asiti, Novara, Verbano-Chiuso-Ossola, Vercelli, Padova,
    Treviso e Venezia. Fra queste misure, citiamo testualmente, “evitare ogni
    spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita da questi territori, nonché
    all’interno dei medesimi, salvo che per comprovate esigenze lavorative”. È su
    questo punto che le interpretazioni, nell’immediato, si fanno divergenti: in che cosa
    consiste una ‘comprovata esigenza lavorativa’? Il settore della logistica, così
    importante per queste aree e non solo, si deve fermare?
    La risposta, che arriverà qualche ora più tardi sia dai Ministeri competenti, sia da
    alcune associazioni di categoria e sia dagli enti territoriali è che no, il sistema dei
    trasporti merci non si deve fermare. “La scriminante è proprio il lavoro: se è
    indispensabile che una persona vada a lavorare per proseguire l’attività aziendale,
    può andare”, dirà il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana.
    “Il decreto adottato non blocca né trasporti né produzione. Risulta chiaro che fra
    queste ‘comprovate esigenze lavorative’ rientrano le attività di imprese non gestibili
    in remoto o in smart working. Vale per il trasporto merci, le attività logistiche, ma
    anche per la produzione manifatturiera. Tutto il Governo ci ha dato rassicurazioni in
    tal senso”, l’intervento del Presidente di Confetra, Guido Nicolini.

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    E in effetti, a stretto giro di posta, arriverà anche la nota esplicativa del Ministero dei
    Trasporti: “Le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. L’attività degli
    operatori addetti al trasporto è un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i
    mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi
    all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle
    merci”. La stessa rassicurazione è arrivata anche dal Capo Dipartimento della
    Protezione Civile, Angelo Borrelli: “Il decreto si applica alla persone fisiche e non
    alle merci”.
    A dettagliare meglio il quadro della situazione è Assolombarda, che prova a
    spiegare in che modo si possano dimostrare le ‘comprovate esigenze lavorative’:
    “Gli interessati potranno farlo mostrando il cedolino paga, il tesserino di
    identificazione aziendale, una dichiarazione del datore di lavoro che attesti
    l’esigenza del viaggio. Le nuove limitazioni non determinano il blocco delle merci, in
    entrata e in uscita dai territori interessati e circolanti all’interno degli stessi. Pertanto,
    il personale addetto alla conduzione dei mezzi di trasporto potrà fare ingresso dalle
    aree richiamate e uscire da esse, per svolgere le operazioni di consegna o prelievo
    delle merci stesse. Anche in questo caso, le comprovate esigenze di trasferimento
    potranno essere oggetto di verifica da parte delle Autorità competenti, mediante
    l’esibizione di idonea documentazione, tra cui i documenti di trasporto o le fatture di
    accompagnamento”, puntualizza l’associazione. Che poi suggerisce anche alcune
    misure che gli autotrasportatori dovrebbero adottare: “Limitare la discesa dai mezzi
    degli autisti e munirli di dispositivi medici a protezione di mani, naso e bocca;
    qualora il carico/scarico richieda la discesa dal mezzo rispettare, in aggiunta, la
    misura di sicurezza della distanza di un metro tra le persone; trasmettere la
    documentazione di trasporto in via telematica”.
    Anche la Prefettura di Alessandria si è mossa su un solco analogo, con una
    circolare diramata agli operatori logistici: “Si è sottolineata la necessità, allo scopo di
    agevolare i controlli, che i datori di lavoro forniscano ai dipendenti una attestazione
    o un documento che comprovi il rapporto di lavoro”.
    In alternativa ai posti di controllo potrà essere chiesta un’autocertificazione sulla
    base di questo modello.
    Il Freight Leaders Council, associazione che riunisce i maggiori player della logistica
    nazionale, chiede “un Protocollo di sicurezza per il settore logistico. Tra gli aspetti
    più critici da tenere in considerazione, c'è l'eventuale quarantena degli autisti che
    attraversano i confini della zona rossa: se non si elabora un protocollo che eviti
    questa misura di prevenzione, l'autotrasporto tra pochi giorni non avrà più autisti
    disponibili”. !

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          SHIP2SHORE
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    CMA$CGM$chiude$il$2019$con$una$perdita$di$oltre$200$
    milioni&di&dollari!
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    Il gruppo marittimo e logistico francese CMA CGM ha realizzato buone performance
    per quanto riguarda il business strettamente armatoriale, ma la recente acquisizione
    di CEVA Logistics e, soprattutto, l’introduzione dei principi contabili IFRS16, hanno
    pesato sul risultato finale del 2019 che è stato negativo per ben 229 milioni di dollari.
    Dato che non scalfisce tuttavia l’ottimismo del Presidente e CEO di CMA CGM
    Rodolphe Saadé: l’armatore transalpino, figlio del fondate recentemente scomparso
    Jaques, ha infatti sottolineato le “robuste performance del segmento shipping, che
    ha incrementato la profittabilità con risultati migliori di quelli registrati dai principali
    concorrenti nel quarto trimestre dell’anno. Risultato ottenuto grazie allo sviluppo
    delle attività short-sea e all’efficacia del piano di riduzione dei costi implementato lo
    scorso anno”.
    Nessuna paura per quanto riguarda l’anno appena cominciato, ovviamente “segnato
    dall’epidemia di coronavirus”. Saadé ha assicurato che CMA CGM ha intrapreso
    tutte le misure necessarie per tutelare i propri dipendenti in tutto il mondo, e per
    riuscire ad offrire ai propri clienti soluzioni logistiche in grado di non interrompere la
    supply-chain. Questo in attesa di una ripresa che sembra già essere alle porte,
    almeno in Far East: “Oggi stiamo vedendo una ripartenza del business in Cina, con
    la produzione riattivata nelle fabbriche e volumi di export in aumento” ha infatti
    rivelato il numero uno della corporation francese.
    Guardando ai numeri, nel 2019 il fatturato del gruppo è cresciuto del 29% rispetto
    all’anno precedente, arrivando a 30,3 miliardi, grazie al contributo di CEVA, pari a
    7,1 miliardi di dollari (senza il quale il saldo sarebbe stato negativo per lo 0,8%).
    Per quanto riguarda il risultato netto, il valore negativo di ben 229 milioni di dollari
    con cui si è chiuso lo scorso esercizio è dovuto in larga parte all’impatto negativo dei
    nuovi principi contabili IFRS 16, che ha pesato per 329 milioni di dollari, e anche ai
    costi relativi all’incorporazione di CEVA, che hanno a loro volta contribuito in
    negativo per altri 140 milioni.
    L’indebitamento netto sarebbe rimasto stabile, se non fosse – ancora una volta –
    per l’impatto negativo dell’IFRS 16, che ha pesato per 7,6 miliardi, i costi relativi
    all’acquisizione di CEVA, 1,1 miliardi, e il consolidamento del debito pregresso del
    logistic provider, pari a circa 1 miliardo. L’ammontare complessivo

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    dell’indebitamento di CMA CMG, al 31 dicembre 2019, aveva così raggiunto i 17,8
    miliardi di dollari.
    Come detto, però, il gruppo transalpino è soddisfatto delle proprie performance, e in
    particolare di quelle della divisione shipping: i volumi trasportati si sono attestati a
    quota 21,6 milioni di TEUs nel 2019, il 4% in più rispetto all’anno precedente grazie
    soprattutto al consolidamento della neo-acquisita Containerships e in generale al
    buon andamento dei traffici regionali, sia intra-europei che intra-asiatici. Incremento
    che ha fatto il paio con una sensibile diminuzione dei costi operativi, scesi del 5,6%
    a 1.017 dollari per TEU. Conseguentemente – spiega CMA CGM nella sua nota –
    l’EBITDA ante IFRS 16 del business shipping è aumentato del 18% a 1,4 miliardi di
    dollari, mentre il risultato netto della business unit è stato positivo per 240 milioni di
    dollari, rispetto al profitto di 34 milioni totalizzato dalla stessa divisione nel 2018.
    Analizzando infine le prospettive per il 2020, CMA CGM rivela di aver ridotto la
    capacità di trasporto impiegata in Asia, in conseguenza del calo dei volumi generato
    dall’impatto del coronavirus, ma aggiunge anche che, in base al proprio costante
    monitoraggio dell’andamento della produzione industriale cinese, i segnali di
    ripartenza sono già evidenti a partire dalla fine di febbraio.
    Considerando quindi la necessità dei sistemi economici occidentali di
    riapprovvigionare i propri magazzini, la compagnia prevede di tornare ad operare ad
    un normale livello di capacità entro la metà di marzo.

    F.B.
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          SHIP2SHORE
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    Coronavirus*e*traffici*Cina!Italia,'i'numeri'a'disposizione"
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    La diffusione del coronavirus in Italia – i cui effetti sulla produzione e quindi sulla movimentazione di
    merci sono ancora tutti da comprendere (come del resto gli effetti su ogni altro aspetto della vita del
    paese) – sembra molto più preoccupante (anche) per la portualità tricolore di quanto lo sarebbe stata
    l’epidemia qualora fosse rimasta circoscritta alla Cina.
    A dirlo sono le statistiche a disposizione, anche nell’ipotesi che l’economia cinese, come è invece
    sempre più possibile, non torni alla normalità entro la fine di marzo.
    Innanzitutto va evidenziato che nel 2018 (il dato 2019 non è ancora disponibile) sono stati
    movimentati nei porti italiani 491,39 milioni di tonnellate di merci (fonte Assoporti). L’import-export
    con la Cina in quell’anno è stato di 9,48 milioni di tonnellate, meno della metà di quello con gli USA
    (fonte Istat). Anche ammesso che siano state movimentate tutte via mare, significa meno del 2% del
    totale.
    A Genova, che è il porto italiano principale per le relazioni con la Cina (insieme a quello di La Spezia,
    che però non fornisce statistiche di traffico per singolo paese), i milioni di tonnellate movimentati da e
    per la Cina sono stati 3,9 milioni. Appena sopra al 7% dei 55,31 milioni totali (fonte Autorità di
    Sistema Portuale di Genova e Savona).
    I tre mesi scarsi di rallentamento dell’economia cinese, pertanto, sempre nell’ipotesi che l’economia
    di quel paese sia prossima a ripartire, avranno un impatto relativo sulla portualità italiana. Tanto più
    che restando a Genova, gennaio ha fatto registrare un +0,4%. Molto influenzato peraltro dai valori
    negativi di ‘traffici non cinesi’ (siderurgici -27,2%, rinfuse solide -56,8% e oli vegetali, vino, chimici -
    36,8%), mentre i container (tipologia massimamente significativa nei flussi con il Far East) sono
    aumentati del 4,2% in tonnellate.
    A preoccupare, per quanto ogni previsione sia oggi un azzardo, dovrebbe quindi essere il fronte
    interno. E, che piaccia o meno al cluster portuale e logistico, indefesso nella questua di sconti fiscali
    in un momento di stress fiscale (e non) estremo per il paese, non certo esclusivamente per questo
    settore.
    A.M.
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                                  PORT NEWS
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    Comunicazione in terapia intensiva
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    Sospensione per 12 mesi dei contributi INPS e IRPEF; annullamento
    dell’addizionale IRES per i concessionari art. 18 e per le imprese autorizzate art. 16;
    e congelamento e azzeramento dei canoni concessori dal 31/12/2020.

    Sono solo alcune delle richieste che l’Associazione Italiana dei Terminalisti Portuali
    ha rivolto ai Ministeri competenti – anche per il tramite di Confetra – per far fronte
    all’emergenza Coronavirus.

    «Più che richieste, sono bisogni» ha detto a Port News Alessandro Ferrari, che non
    nasconde le proprie preoccupazioni per una situazione su cui all’inizio in molti
    avevano espresso scetticismo ma che ora è diventata critica: «Il problema c’è ed è
    reale: se è vero che il Paese nel suo insieme accusa già danni tangibili nel settore
    dei passeggeri e in quello della movimentazione delle merci, occorre passare dalle
    parole ai fatti e fare sintesi su temi di comune interesse: tutti si rendono conto
    finalmente oggi di quanto la supply chain della logistica sia connessa al tessuto
    produttivo e al mondo dei servizi».

    Il DG di Assiterminal considera prioritari per il settore interventi di carattere
    economico e finanziario non più rinviabili: «Lo stiamo chiedendo tutti e dobbiamo
    continuare a farlo insieme: le misure vanno dall’abbattimento dei canoni
    all’azzeramento per 12 mesi delle accise gravanti sui combustibili usati dai mezzi
    operativi portuali, dal rinvio del pagamento delle rate dei mutui finanziari accesi dalle
    imprese concessionarie alla non debenza per il nostro settore dei contributi
    all’ART».

    Insomma, «è necessaria una forte iniezione di liquidità per un settore che a causa
    dell’emergenza Covid-19 e di altri deficit non risolti sta soffrendo più di altri questo
    drammatico inizio d’anno».

    Ferrari afferma inoltre di condividere pienamente il punto di vista di Spediporto sulla
    necessità di semplificare le procedure amministrative, non solo tra pubblico e privato
    ma anche tra privati: «L’amico Gianpaolo Botta ha ragione da vendere: se vogliamo
    ridurre al minimo i rischi di contagio dobbiamo abbandonare una volte per tutte il
    cartaceo e puntare sulla digitalizzazione dei varchi portuali, sull’attivazione di
    fascicoli elettronici per tutte le PA addette ai controlli in porto e sulla diffusione dello
    svincolo elettronico degli ordini di consegna. Sono misure di buon senso, che ci
    eviterebbero non pochi problemi: come Associazioni dobbiamo mostrare maturità e
    agire per l’interesse generale».

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    Il settore portuale avrebbe poi bisogno di direttive chiare e univoche da richiamare in
    ogni porto: «Nelle ultime settimane siamo rimasti incollati al telefono per parlare con
    i vari Usmaf regionali: ogni Regione si è dotata di regole proprie, spesso diverse tra
    di loro. Bisogna far capire a chi di dovere che un sistema come il nostro non
    collassa soltanto se calano i volumi di traffico ma anche e soprattutto se manca una
    comunicazione univoca sulla materia: bisogna rifuggire dalle informazioni
    distoniche».

    Il DG di Assiterminal apprezza lo sforzo che la politica e le associazioni di categoria
    stanno compiendo in questi giorni per fare sistema: «Confetra in primis sta facendo
    molto per cercare di muoversi in sinergia con Confindustria e Confcommercio e
    ritengo che i primi risultati stiamo cominciando a vedersi»; ora occorrerebbe un
    ulteriore sforzo da parte del Governo e dei Ministeri e una migliore capacità
    comunicativa e di sintesi basata sul rispetto dei normali criteri di crisis
    management: «Abbiamo tutti appreso con soddisfazione che le merci in Italia non
    sono soggette a limitazioni di sorta ma sul tema ci sono ancora molti interrogativi cui
    non è ancora stata data una risposta. Il settore ha bisogno di avere indicazioni
    chiare e uniformi per tutti i porti».

    Ferrari conclude le sue riflessioni rivolgendo a chi di dovere un appello accorato:
    «Facciamo capire alla clientela internazionale che il nostro Paese non è in
    quarantena. I porti sono aperti! Aiutateci a comunicarlo a chi oggi preferisce evitare
    l’Italia, come se fosse un lazzaretto. Noi possiamo e dobbiamo rialzarci, tutti
    assieme».

    Marco Casale
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                  MESSAGGERO MARITTIMO
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    Ancona: primi segni di una stagione non semplice

    ANCONA – Primi chiari segnali di una stagione che si presenta non semplice per il
    porto di Ancona e non solo. “Questa situazione ci preoccupa sia dal punto di vista
    sanitario sia economico perché avrà conseguenze su un momento fortemente
    positivo che sta vivendo il porto di Ancona, sia per la sua fase espansiva e di
    sviluppo sia per l’incremento dell’occupazione”. Così il presidente dell’Autorità di
    Sistema portuale del mare Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri, commenta il
    particolare momento che si sta vivendo.
    Le restrizioni decise dal Governo albanese per il contenimento della diffusione del
    Coronavirus nel Paese prevedono, fra l’altro, di sospendere fino al 3 Aprile i voli
    dagli aeroporti e dai porti del nord Italia verso Durazzo. Sono stati quindi cancellati i
    voli da Milano Malpensa, Milano-Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Perugia,
    Pisa, Rimini, Venezia, Verona e il traffico traghettistico dai porti di Trieste e Ancona.

    Naturalmente nel sistema portuale l’attenzione sul Coronavirus è massima. Si
    stanno applicando tutte le indicazioni del ministero della Salute in attesa di ulteriori
    disposizioni nazionali relative al protocollo da utilizzare per il traffico internazionale
    dei passeggeri nei porti italiani, attualmente in discussione, che saranno
    presumibilmente emanate dal Governo in settimana. Ogni iniziativa va ovviamente
    coordinata con le disposizioni del Governo.

    “L’Autorità di Sistema portuale – dice il segretario generale Matteo Paroli – rimane
    in costante collegamento con le altre amministrazioni e forze di polizia che operano
    nei porti di competenza per garantire ai passeggeri in transito il consueto livello di
    qualità nei servizi senza che risultino compromesse le tempistiche di imbarco e di
    sbarco”.
    “E’ evidente che sono i primi chiari segnali di una stagione che si presenta non
    semplice – conclude Giampieri -, occorre mantenere i nervi saldi, consapevoli che
    l’impegno di tutti, anche delle singole persone, diventa fondamentale per superare
    questa fase critica”.

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                  MESSAGGERO MARITTIMO
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    Blue Economy Summit rinviato a Giugno

    GENOVA – L’edizione 2020 del Blue Economy Summit è rinviata a Giugno, a
    seguito delle misure adottate per la gestione dell’emergenza epidemiologica da
    Covid-19.
    L’annuncio arriva dal Comune di Genova che in una nota informa come anche
    questa manifestazione nazionale dedicata alle filiere produttive del mare prevista
    nelle settimane tra il 30 Marzo e l’8 Aprile, subisce la stessa sorte di analoghe
    iniziative.
    La manifestazione si svolgerà tra il 15 e il 20 Giugno, mantenendo gli
    appuntamenti legati al mondo della cultura nautica e marittima.
    “La decisione di rinviare il Blue Economy Summit è evidentemente dettata dal
    momento di emergenza e dal rispetto verso le indicazioni nazionali e regionali –
    dichiara l’assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco
    Maresca –. Voglio ringraziare tutti i soggetti coinvolti che con entusiasmo hanno
    aderito all’iniziativa e che hanno già dato la propria disponibilità a rinnovare la
    partecipazione per giugno. La salute viene prima di tutto quale valore massimo da
    tutelare al di là di ogni interesse”.
    Il Blue Economy Summit rientra negli appuntamenti del Genoa Blue
    Forum promossi dal Comune di Genova, Università degli Studi di Genova, Camera
    di Commercio di Genova, Regione Liguria e Associazione Agenti Raccomandatari
    Mediatori Marittimi. www.besummit.it
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                  MESSAGGERO MARITTIMO
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    Fvg: 22 milioni per le imprese

    UDINE – La Regione ha liberato ulteriori 22 milioni di euro per consentire alle
    imprese del Friuli Venezia Giulia, in particolare nei settori del commercio, turismo e
    servizi, di fronteggiare la crisi dovuta all’epidemia da Coronavirus.
    Lo ha confermato l’assessore alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini,
    durante un confronto tenutosi oggi in audio conferenza con i rappresentanti delle
    sigle sindacali.
    “Oltre agli 11,5 milioni di risorse fresche – ha spiegato Bini -, nel disegno di legge
    sulle prime misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica Covid-19,
    abbiamo liberato ulteriori risorse già previste dallo SviluppoImpresa rendendole
    fruibili da subito”.

    “Abbiamo destinato 16,5 milioni delle sezioni anticrisi a questa specifica situazione
    di cui 14,2 milioni ai settori del commercio, turismo e servizi per garantire l’equilibrio
    finanziario delle imprese concedendo liquidità a medio e breve termine e 2,3 milioni
    a disposizione di provvedimenti a sostegno degli artigiani” ha dettagliato
    l’assessore, aggiungendo che “ci sono poi ulteriori 5,4 milioni di euro di fondi rischi,
    finanziati nel 2011 e nel 2012 dalla Regione presso Confidimprese Fvg e Confidi
    Friulia, che presentano disponibilità utilizzabili”.

    “Di fatto – ha evidenziato l’assessore – la Regione sta mettendo in campo
    complessivamente 33,4 milioni di euro nella consapevolezza che queste risorse
    garantiscono copertura alle prime misure per affrontare l’emergenza; ad esse
    dovranno necessariamente seguire ulteriori provvedimenti, da definire quando
    avremo chiara la contabilità della crisi, destinata purtroppo a prolungarsi ancora nel
    tempo”.

    Oltre allo sblocco di ulteriori 22 milioni di euro, l’assessore ha deciso di aprire un
    tavolo permanente di confronto con i sindacati per affrontare in tempo reale tutti gli
    aspetti dell’emergenza, anticipando di fatto quanto previsto all’articolo 5 del ddl
    SviluppoImpresa relativamente all’istituzione di un tavolo permanente per le crisi
    aziendali.

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                  INFORMAZIONI MARITTIME
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    Laghezza:("Trasporti(pienamente(operativi(da(e(per(i(porti(liguri"!
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    I!porti!liguri!sono!pienamente!operativi!e!non!c'è!nessuna!restrizione!ai!trasporti!su!gomma!
    da!e!per!gli!scali!di!Savona,!Genova!e!La!Spezia.!Lo!assicura!Alessandro!Laghezza,!presidente!
    di!Confetra!Liguria,!che!intende!spegnere!ogni!allarmismo!relativo!a!un!possibile!blocco!dei!
    trasporti!di!merce!post!decreto!su!Coronavirus,!anche!perché!la!Liguria!non!è!inclusa,!a!
    oggi,!fra!le!aree!ad!alto!impatto.!

    "È!indispensabile!e!urgente!–!secondo!Laghezza!–!non!aggiungere!danno!al!danno!e!allarme!
    all'allarme.!L'ordinanza!di!queste!ore!della!Presidenza!del!Consiglio!dei!ministri!a!firma!del!
    capo!del!dipartimento!della!Protezione!Civile!ha,!con!ritardo,!fatto!chiarezza!sul!fatto!che!i!
    trasporti!di!merce!per!la!filiera!produttiva!e!la!distribuzione!sono!esclusi!dai!vincoli!previsti!
    per!le!persone!fisiche.!In!considerazione!del!caos!che!si!è!già!generato!causa!la!mancata!
    chiarezza!del!Dpcm!iniziale,!è!ora!indispensabile!che!dal!governo!giunga!a!tutte!le!Regioni!e!
    agli!enti!e!autorità!locali!un!ordine!di!servizio!preciso:!no,!quindi!–!conclude!Laghezza!–!a!
    misure!locali!che!possano!aggravare!una!situazione!già!critica!e!imporre!ulteriori!restrizioni!
    immotivate!alla!mobilità!delle!merci!e!quindi!al!lavoro!dei!trasportatori,!ma!anche!di!agenti!
    marittimi,!spedizionieri!e!operatori!logistici,!che!stanno!continuando!ad!alimentare!e!
    approvvigionare!l'economia!del!Paese".!

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                  INFORMAZIONI MARITTIME
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    Cresce&la&flotta&mondiale&dei&container&cisterna!
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    L'anno!scorso!è!cresciuta!del!7,9%!la!consistenza!della!flotta!mondiale!di!container!cisterna!
    con!652.350!unità!rispetto!alle!604.700!del!2018.!Lo!attesta!il!report!annuale!su!questo!
    segmento!dell'industria!dei!container!elaborato!dall'International!Tank!Container&
    Organization!(Itco),!l'associazione!che!rappresenta!operatori!e!produttori!del!settore.!!

    La!flotta!complessiva!risulta!costituita!da!418.500!contenitori!cisterna!degli!operatori!del!
    settore!(proprietari!e!noleggiatori)!(+9,6%),!da!45.840!container!inattivi!(+7,1%)!e!da!
    188.010!di!aziende!dei!comparti!chimico!e!alimentare!e!da!altri!operatori!tra!cui!compagnie!
    di!navigazione,!organizzazioni!militari,!società!ferroviarie,!petrolifere!e!industrie!minerarie!
    (+4,4%).!Itco!spiega!che!il!mercato!ha!continuato!ad!espandersi!nel!2019!grazie!alla!
    frequente!conversione!ai!container!cisterna!di!alcune!tipologie!di!carichi!precedentemente!
    spediti!in!fusti!oppure!trasportati!da!navi!chimichiere.!

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                  TRASPORTO EUROPA
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    Hamburg Süd ristruttura le attività nel Mediterraneo

    La compagnia marittima tedesca Hamburg Süd, che fa parte del Gruppo danese
    Maersk, ha ristrutturato le attività in tre importanti Paesi del Mediterraneo, rilevando
    il controllo diretto attraverso filiali proprie, compresa l’Italia. Nel nostro Paese, la
    controllata Hamburg Süd Italia ha incorporato le due agenzie Hamburg Süd Agency
    Central Italy e Hamburg Süd Agency South Italy. Genova è la sede per l’Italia e il
    Mediterraneo occidentale, che governa le due filiali di Livorno e Salerno,
    impiegando complessivamente un centinaio di persone.
    In Spagna la compagnia tedesca ha stabilito la sede a Barcellona tramite la
    controllata Hamburg Süd Iberia, che gestisce le filiali di Valencia, Bilbao, Madrid e
    Vigo, con un organico di 75 dipendenti. Hamburg Süd ha ristrutturato le attività
    anche in Egitto acquisendo le quote delle joint-venture Tabadol e Mesco. La sede
    egiziana è ad Alessandria, con una filiale al Cairo e uffici a Port Said e Damietta.

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          CORRIERE MARITTIMO
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    Covid-19/ Conte, annuncia le nuove misure sull'intero territorio
    nazionale - Il testo del decreto
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    ROMA - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato ieri sera alle ore
    21,45 in conferenza stampa in diretta RAI, la firma del nuovo Dpcm, 9 marzo 2020,
    recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-
    19 sull'intero territorio nazionale. Le disposizioni producono sono entrate in vigore dalla
    data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.
    Di fatto il provvedimento, estende le misure di cui all'art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 a
    tutto il territorio nazionale. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in
    luoghi pubblici o aperti al pubblico. In ultimo, è modificata la lettera d dell'art.1 del Dpcm
    8 marzo 2020 relativa agli eventi e manifestazioni sportive.

    Il testo del decreto.

    Art. 1
    Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale

    1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di
    cui all'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono
    estese all'intero territorio nazionale.

    2. Sull'intero territorio nazionale e' vietata ogni forma di assembramento di persone in
    luoghi pubblici o aperti al pubblico.

    3. La lettera d) dell'art. 1 decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020
    e' sostituita dalla seguente: «d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni
    ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a
    porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non
    professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale
    italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi
    olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente
    lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi
    sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero
    all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le societa'
    sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli
    idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i
    dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attivita' motorie svolti
    all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il
    rispetto della distanza interpersonale di un metro;».

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    Art. 2
    Disposizioni finali

    1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 10 marzo 2020
    e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

    2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre
    effetti le misure di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
    ministri 8 marzo 2020 ove incompatibili con la disposizione dell'art. 1 del presente
    decreto.

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          SHIPPING ITALY
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    !Crolla!il!prezzo!del!petrolio:!i!noli!marittimi!potrebbero!salire!

    La#rapida#discesa#del#barile,#che#in#queste#ore#ha#toccato#i#32#dollari/barile#per#il#WTI#e#i#35#
    per#il#Brent,#ricorda#molto#la#discesa#che#avevamo#visto#fra#la#metà#del#2014#e#la#fine#del#
    2015,#finché,#a#gennaio#2016,#il#WTI#non#era#sceso#a#27#dollari#al#barile#(una#perdita#del#70%#
    rispetto#a#metà#2014).#

    La#causa#era#stata#l’eccessiva#produzione#globale#di#petrolio,#e#la#discesa#aveva#portato#
    molti#tipi#di#greggio#al#di#sotto#del#breakNeven,#inducendo#quindi#molti#investitori#a#ridurre#o#
    rimandare#nuovi#progetti#di#esplorazione#e#ricerca.#

    Mentre#una#riduzione#drastica#del#prezzo#del#barile#danneggia#l’industria#petrolifera,#accade#
    il#contrario#per#le#altre#industrie,#che#sono#affamate#di#energia,#e#quando#l’energia#comincia#
    a#costare#meno,#in#genere#l’attività#economica#viene#rilanciata.#Aumentando#la#domanda#di#
    energia,#si#rilanciano#i#traffici#marittimi,#e#infatti#i#noli#tankers#da#metà#2014#fino#a#tutto#il#
    2015#sono#saliti#fino#a#livelli#molto#remunerativi#per#gli#armatori.#Noli#che#hanno#permesso#
    alla#categoria#di#riscattare#la#lunga#crisi#durata#dal#2009#al#2014.#

    Poi#nel#2016,#per#porre#un#freno#al#crollo,#i#paesi#OPEC#hanno#fatto#un#accordo#anche#con#
    qualche#produttore#non#OPEC#(come#la#Russia),#per#autolimitare#la#produzione,#e#il#barile#è#
    ritornato#a#60N70#dollari,#indebolendo#la#domanda#di#energia#e#di#conseguenza#i#trasporti#e#i#
    noli.#

    Anche#nella#situazione#attuale#si#può#parlare#di#eccesso#di#offerta#di#olio#sul#mercato,#a#
    fronte#di#una#domanda#leggermente#diminuita,#anche#a#causa#del#coronavirus.#Questo#
    nonostante#il#quadro#generale#vedesse#invece#i#consumi#globali#di#petrolio#in#continuo,#
    costante#aumento,#avendo#per#la#prima#volta#superato#la#soglia#dei#100#milioni#di#barili#al#
    giorno#a#fine#2018,#e#puntando#ai#110#milioni,#che#secondo#la#B.P.#dovremmo#toccare#nel#
    2030.#

    Quindi#le#previsioni#a#breve#sui#traffici#marittimi#dovrebbero#contemplare#un#aumento#di#
    domanda#di#trasporto,#non#solo#per#i#consumi,#che#sono#incoraggiati#dai#prezzi#bassi,#ma#
    anche#per#l’aumento#delle#scorte,#che#molti#paesi#provvederanno#a#fare,#approfittando#del#
    prezzo,#e#di#conseguenza#si#può#immaginare#un#aumento#dei#noli.#

    C’è#però#una#componente#puramente#finanziaria,#che#è#molto#più#difficile#da#capire#e#quindi#
    da#prevedere.#Per#esempio,#c’era#stata#un’altra#brusca#diminuzione#del#prezzo#del#barile#in#
    novembre#2018#(di#circa#il#30%#rispetto#a#novembre#2017),#che#gli#esperti#hanno#però#
    addebitato#alla#speculazione#e#non#ai#fondamentali#del#mercato.#

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    Goldman#Sachs#aveva#verificato#come#ci#fossero#sul#mercato#un#gran#numero#di#opzioni#
    “put”#(che#danno#il#diritto#di#vendere#a#un#determinato#prezzo).#In#molti#casi#quel#prezzo#era#
    a#livello#dei#55#dollari,#un#livello#al#di#sotto#del#quale#molti#produttori#cominciano#a#perdere#
    soldi#e#quindi#un#livello#al#quale#scattano#le#operazioni#di#hedging.#Quando#le#quotazioni#
    sono#scese#sotto#a#quel#livello,#sono#partite#le#vendite#in#automatico,#dettate#dai#computer,#
    iniziando#un#circolo#vizioso.#Infatti#le#banche,#a#loro#volta,#hanno#cominciato#a#vendere#i#
    futures#per#riequilibrare#la#loro#esposizione,#aumentando#i#ribassi#sul#pronto.#A#
    dimostrazione#che#le#operazioni#di#hedging#in#automatico#spesso#prevalgono#sul#sentimento#
    degli#operatori.#

    Contributo-a-cura-di-Ennio-Palmesino-*#

    *--Broker-marittimo#

    #

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                                  SHIPMAG
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    !Coronavirus*e*crisi,*gli*armatori*non"ordinano"più"le"navi!
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    Milano!–!Il!mercato!è!sempre!più!incerto!e!i!primi!a!farne!le!spese!sono!i!cantieri!
    navali.!Secondo!Clarkson!Research!Services!gli!ordini!sono!in!calo!del!64%!rispetto!
    all’anno!scorso!e!hanno!raggiunto!la!cifra!totale!di!65!navi!nelle!prime!10!settimane!
    dell’anno.!

    E’!un!dato!molto!negativo,!considerando!anche!che!l’anno!scorso!le!commesse!
    erano!calate!di!un!terzo!rispetto!al!2018.!

    Negli!ultimi!dieci!anni!gli!ordini!di!navi!con!stazza!superiore!alle!mille!tonnellate!è!
    calato!del!70%!in!termini!numerici!(meno!di!3!mila!unità)!del!67%!in!tonnellaggio!a!
    174!milioni!di!dwt.!Anche!il!valore!economico!dei!contratti!è!crollato,!segnando!una!
    diminuzione!del!54%!a!226!miliardi!di!dollari.!

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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          INFORMARE
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    Confetra, il decreto del governo sul coronavirus «non blocca né trasporti né
    produzione»

    Il provvedimento varato sabato notte dal governo italiano per contenere la
    diffusione del coronavirus sul territorio nazionale «non blocca né trasporti né
    produzione». Lo ha sottolineato ieri Guido Nicolini, presidente di Confetra. «È
    chiaro - ha spiegato - che tra le “comprovate esigenze lavorative” rientrano le
    attività di imprese non gestibili in remoto o in smart working. Vale per il trasporto
    merci, le attività logistiche, ma anche per la produzione manifatturiera. Tutto il
    governo, da Palazzo Chigi a MIT e MISE - ha precisato Nicolini - ci hanno dato
    garanzia in tal senso. Restiamo tuttavia convinti - ha aggiunto il presidente di
    Confetra - che, anche per tranquillizzare i clienti internazionali, una circolare
    ulteriormente esplicativa e una dichiarazione pubblica diretta della nostra ministra
    o del governo tutto, sarebbero di grande aiuto in queste ore di vero e proprio
    panico commerciale».

    Anche Confartigianato Trasporti ha confermato che Ministero degli Affari esteri e
    Ministero dei Trasporti hanno fatto chiarezza «sul fatto che non vi è nessuna
    limitazione o restrizione al transito delle merci e di tutta la filiera produttiva da e
    per i territori indicati dall'art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020». Le aree a cui si riferisce
    l'articolo 1 del decreto governativo sono la regione Lombardia e le province di
    Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria,
    Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
    Confartigianato Trasporti ha specificato che, in attesa di linee guida sulla
    movimentazione delle merci su cui si sta lavorando insieme alla Protezione civile,
    il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha precisato e chiarito alcuni punti
    relativi ai trasfrontalieri e alle merci.

    Relativamente alla mobilità transfrontaliera, infatti, la nota di ieri del Ministero
    delle Infrastrutture e dei Trasporti puntualizza che le limitazioni introdotte «non
    vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Pertanto, salvo che siano
    soggetti a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i trasfrontalieri
    potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro
    e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello
    spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa
    alle forze di polizia in caso di eventuali controlli». Relativamente alla mobilità
    delle merci, queste - chiarisce la nota del Ministero - «possono entrare ed uscire
    dai territori interessati. L'attività degli operatori addetti al trasporto è un'esigenza
    lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e

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    uscire dai territori interessati e spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle
    esigenze di consegna o prelievo delle merci».

    Un'altra organizzazione del settore dei trasporti non è così sicura che il trasporto
    delle merci non subirà interruzioni. «Nonostante le notizie rassicuranti di chi non
    rappresenta particolarmente l'autotrasporto, che ha dato per risolta, forse un po'
    troppo in fretta, la questione», ha affermato il presidente di Conftrasporto, Fabrizio
    Palenzona, commentando l'esito della riunione di ieri presso la Protezione Civile,
    «per ora non è emerso alcuna linea certa». «Forse non è noto - ha proseguito
    Palenzona - che le imprese alcune già hanno fatto partire gli automezzi, altre
    organizzato la settimana lavorativa. La querelle comunque continua ed è legata sia
    alla nota del dicastero degli Esteri che sostiene chiaramente che i trasporti non
    sono oggetto di limitazioni ulteriori da quelle previste. Occorre comunque
    attenzione. Vedremo la nota del Ministro dei Trasporti (successivamente emessa
    da questo dicastero, ndr) ma devo ricordare che le competenze sulla sanità sono
    assegnate dalla Costituzione alle Regioni». «Ricordo - ha chiarito il presidente di
    Conftrasporto - che infatti le Regioni Campania, Puglia, Abruzzo e Basilicata
    hanno emanato a loro volta decisioni che in modo esplicito dispongono che tutti
    coloro che provengono dalle “zone rosse” devono dare comunicazione ed
    osservare l'isolamento».
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          INFORMARE
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    Il porto di Ancona teme l'impatto della decisione albanese di sospendere
    collegamenti marittimi ed aerei con parte dell'Italia

    Per affrontare l'emergenza coronavirus in Albania la ministra alle Infrastrutture e
    all'Energia, Belinda Balluku, ha stabilito la sospensione di tutti i servizi marittimi
    di trasporto di veicoli e passeggeri da e per i porti del Nord Italia, mentre
    l'albanese Civil Aviation Authority (AAC) ha disposto la sospensione di tutti i voli
    fra Tirana e dieci aeroporti delle città italiane di Bologna, Firenze, Genova,
    Milano, Perugia, Pisa, Rimini, Verona e Venezia.

    Queste misure hanno allarmato l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
    Centrale, che teme le ripercussioni negative sull'attività del porto di Ancona:
    «questa situazione - ha spiegato il presidente dell'AdSP, Rodolfo Giampieri - ci
    preoccupa sia dal punto di vista sanitario sia economico perché avrà conseguenze
    su un momento fortemente positivo che sta vivendo il porto di Ancona, sia per la
    sua fase espansiva e di sviluppo sia per l'incremento dell'occupazione».

    «È evidente - ha osservato Giampieri - che sono i primi chiari segnali di una
    stagione che si presenta non semplice. Occorre mantenere i nervi saldi,
    consapevoli che l'impegno di tutti, anche delle singole persone, diventa
    fondamentale per superare questa fase critica».

    Giampieri ha evidenziato che naturalmente nel sistema portuale dell'Adriatico
    Centrale l'attenzione sul coronavirus è massima e si stanno applicando tutte le
    indicazioni del Ministero della Salute in attesa di ulteriori disposizioni nazionali
    relative al protocollo da utilizzare per il traffico internazionale dei passeggeri nei
    porti italiani, attualmente in discussione, che saranno presumibilmente emanate
    dal governo in settimana. «L'Autorità di Sistema Portuale - ha specificato il
    segretario generale dell'ente, Matteo Paroli - rimane in costante collegamento con
    le altre amministrazioni e forze di polizia che operano nei porti di competenza per
    garantire ai passeggeri in transito il consueto livello di qualità nei servizi senza che
    risultino compromesse le tempistiche di imbarco e di sbarco».
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          INFORMARE
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    Calo dei risultati economici del noleggiatore di container CAI International

    Il bilancio del 2019 del noleggiatore di container intermodali CAI International,
    documento contabile riclassificato per tenere conto dell'intenzione dell'azienda di
    cedere il segmento d'attività relativo ai carri ferroviari, ramo di business che è
    stato classificato come destinato alla dismissione, mostra ricavi pari a 416,5
    milioni di dollari, con un incremento del +5,1% sull'esercizio annuale precedente,
    di cui 298,8 milioni di dollari generati dall'attività di noleggio dei container
    (+4,9%). La voce dei costi, con 281,9 milioni di dollari, ha registrato un
    incremento del +13,0% determinato da una crescita generalizzata delle spese.
    L'utile operativo è ammontato a 134,7 milioni di dollari (-8,3%) e l'utile netto a
    31,0 milioni di dollari, con un calo del -60,5% causato da perdite dalle attività
    destinate alla dismissione pari a -20,0 milioni di dollari.

    Nel solo quarto trimestre del 2019 i ricavi hanno totalizzato 103,4 milioni di
    dollari, con una flessione del -2,8% sullo stesso periodo dell'anno precedente, di
    cui 73,5 milioni di dollari prodotti dal noleggio dei container (-4,1%). I costi sono
    aumentati del +5,5% a 71,9 milioni di dollari. Utile operativo e utile netto hanno
    segnato diminuzioni rispettivamente del -18,5% e -34,4% scendendo a 31,5
    milioni e 12,7 milioni di dollari.

    Relativamente all'impatto sul settore dei container della diffusione dell'epidemia di
    coronavirus, commentando i risultati annuali il presidente e amministratore
    delegato di CAI International, Victor Garcia, ha rilevato che l'evoluzione del
    contagio «ha portato alla chiusura su vasta scala di attività manifatturiere cinesi,
    inclusa la produzione di container, e alla riduzione delle esportazioni di merci dai
    porti cinesi. Anche se la produzione in Cina sta lentamente riprendendo e le
    esportazioni dalla regione sono in aumento - ha spiegato Garcia - CAI prevede che
    le attività complessive di trasporto marittimo containerizzato diminuiranno durante
    il primo semestre del 2020. Anche se l'azienda si aspetta una risalita della
    produzione e una crescita delle domanda di trasporto delle merci - ha precisato - al
    momento tuttavia l'impatto economico rimane imprecisato».
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    Kuehne + Nagel cede la maggior parte delle attività di contract logistics nel
    Regno Unito alla XPO Logistics

    Il gruppo logistico elvetico Kuehne + Nagel ha stretto un accordo vincolante per
    cedere la maggior parte delle proprie attività nel Regno Unito nel segmento della
    contract logistics all'americana XPO Logistics, incluse le attività nei settori della
    logistica delle bevande, dei servizi ai prodotti alimentarie, del retail e delle
    tecnologie, ramo di business - ha reso noto l'azienda europea - che nel 2019 ha
    generato complessivamente un fatturato di circa 750 milioni di franchi svizzeri
    (708 milioni di euro). Secondo le previsioni, la transazione sarà conclusa entro la
    prima metà di quest'anno.

    L'amministratore delegato di Kuehne + Nagel, Detlef Trefzger, ha sottolineato che
    si tratta di una vendita di attività non core e che la cessione si inquadra nell'ambito
    della revisione strategica delle attività di contract logistics del gruppo annunciata
    un anno fa con lo scopo di migliorare la redditività e concentrare l'attenzione sulle
    attività core.
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    DATA 9/3/2020                           TESTATA                          INFORMARE
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    L'associazione+crocieristica+internazionale+CLIA+rafforza+le+misure+per+
    far+fronte+all'emergenza+coronavirus!
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    La!Cruise!Lines!International!Association!(CLIA)!ha!annunciato!l'adozione!di!
    ulteriori!misure!di!screening!nel!tentativo!di!ridurre!l'impatto!della!diffusione!
    del!coronavirus!sull'attività!crocieristica,!emergenza!che!ha!comportato!la!
    modifica!degli!itinerari!crocieristici!sia!in!corso!che!programmati!dalle!
    compagnie!del!settore!a!causa!delle!restrizioni!imposte!nelle!località!di!
    approdo,!e!con!lo!scopo!di!tutelare!la!salute!e!la!sicurezza!dei!passeggeri!e!
    degli!equipaggi!delle!navi!nonché!dei!residenti!delle!città!portuali.!
    !
    L'associazione!ha!stabilito!che!le!compagnie!crocieristiche!associate!debbano!
    negare!l'imbarco!a!tutte!le!persone!che!hanno!viaggiato,!visitato!o!transitato!
    attraverso!aeroporti!in!Corea!del!Sud,!Iran,!Cina,!compresi!Hong!Kong!e!
    Macao,!e!in!qualsiasi!comune!in!Italia!soggetto!a!misure!di!blocco!
    (quarantena)!da!parte!del!governo!italiano,!come!designato!dal!Ministero!
    degli!Affari!esteri,!entro!14!giorni!prima!dell'imbarco.!
    !
    Inoltre!è!stata!imposta!l'effettuazione!dello!screening!della!malattia!per!tutte!
    le!persone!che!hanno!viaggiato,!visitato!o!transitato!attraverso!gli!aeroporti!in!
    qualsiasi!destinazione!elencata!nella!pagina!web!“Coronavirus!Disease!2019!
    Information!for!Travel”!del!Centers!for!Disease!Control!and!Prevention!(CDC)!
    degli!Stati!Uniti!entro!14!giorni!prima!dell'imbarco.!Lo!screening!della!
    malattia!include!controlli!anamnestici!di!febbre,!tosse!e!difficoltà!respiratorie!
    nei!14!giorni!precedenti!l'imbarco!e!la!misurazione!della!temperatura.!
    !
    Inoltre!è!stata!stabilita!l'effettuazione!della!misurazione!della!temperatura,!
    non!appena!possibile,!per!tutte!le!persone!al!momento!dell'imbarco!sulle!navi!
    e!che!qualsiasi!individuo!con!una!temperatura!di!almeno!100,4!gradi!
    fahrenheit!o!38!gradi!centigradi!debba!essere!sottoposto!ad!un!ulteriore!
    screening!che!includa!una!valutazione!medica.!!
    È!stato!anche!disposto!il!diniego!all'imbarco!a!tutte!le!persone!che,!entro!14!
    giorni!prima!dell'imbarco,!abbiano!avuto!contatti!o!abbiano!assistito!persone!
    affette!o!sospettate!di!essere!affette!da!COVIDY19!o!che!sono!attualmente!
    soggette!a!controlli!sanitari!per!la!possibile!esposizione!al!virus.!
    La!CLIA!ha!inoltre!stabilito!l'effettuazione!degli!screening!preYimbarco!
    necessari!per!attuare!queste!misure!di!prevenzione,!precisando!che!controlli!
    approfonditi!e!supporto!medico!iniziale!debbano!essere!forniti,!se!necessario,!
    a!qualsiasi!persona!che!presenti!sintomi!di!sospetto!COVIDY19.!

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