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Si è conclusa con successo l’11ma edizione di Ascolinscena: tutti i premiati Per il pubblico ascolano vince BEN HUR della Bottega dei Rebardò di Roma Ascoli Piceno – Si è conclusa sabato scorso 14 aprile 2018 l’edizione XI della Rassegna di commedie Ascolinscena svoltasi al PalaFolli di Ascoli Piceno dallo scorso novembre. Dopo un inizio scoppiettante con lo spettacolo di apertura, fuori concorso, “Mi piaci da morire” con Debora Mancini, la rassegna è entrata nel vivo del concorso ospitando in questi mesi 6 compagnie provenienti da diverse parti d’Italia. Spettacoli di genere diverso, alcuni in dialetto altri in lingua, autori differenti, italiani e stranieri, che hanno permesso alle compagnie in concorso di portare in scena storie e avvenimenti coinvolgenti. Durante la serata di sabato scorso sono stati assegnati i Premi Ascolinscena decretati da una giuria e dal pubblico abbonato alla Rassegna. La Premiazione è stata guidata dal presentatore ufficiale di Ascolinscena, Paolo Fratoni, aiutato da Elide Agostini, della Compagnia Li Freciute, e da Rita Sansoni e Lara Ciaffardoni del PalaFolli.
Dopo l’assegnazione dei consueti Attestati di Partecipazione, consegnati per l’occasione da Alessio Stracci della Cantina San Filippo, si è passati alla lettura delle nomination e alla consegna dei Premi. Le compagnie che hanno partecipato al concorso sono state: La Bottega dei RebArdò (Roma) con lo spettacolo “Ben Hur” Colpi di Scena (Gravina in Puglia) con “L’uomo che incontrò se stesso” Compagnia Atriana (Atri) con “Tu che li trunche, ie che la paie, foche fi…foche facce” Compagnia Aes Dana (Falconara Marittima) con “Lo spirito del Tiranno” Compagnia dei Teatranti (Bisceglie) con “Rumors” Compagnia La Moscheta (Verona) con “Alcazar – Il rifugio”.
I premi assegnati sono stati i seguenti: Miglior Attore Protagonista a NICOLA MARCONI in “Alcazar – Il rifugio” – Compagnia La Moscheta Miglior Attrice Protagonista ex-equo BARBARA URBANI in “Alcazar – Il rifugio” – Compagnia La Moscheta EMANUELA NARDONE in “Alcazar – Il rifugio” – Compagnia La Moscheta Miglior Attore Non Protagonista a SANDRO CALABRESE in “Ben Hur” – La bottega dei RebArdò Miglior Spettacolo “ALCAZAR Il rifugio” – Compagnia La Moscheta Miglior Allestimento “RUMORS” – Compagnia dei Teatranti Gradimento del Pubblico – Premio assegnato dagli abbonati di Ascolinscena: “BEN HUR” – La bottega dei RebArdò Le sei compagnie in concorso hanno presentato lavori molto differenti tra di loro, ma che hanno appassionato e divertito il pubblico in sala, tra i quali gli abbonati che ogni sera hanno votato per l’assegnazione del Premio Gradimento del Pubblico assegnato all’ultimo voto alla Compagnia La bottega dei RebArdò di Roma. Dopo la consegna dei Premi, la serata è proseguita con un divertentissimo spettacolo di Angelo Carestia. Comico, cantante, imitatore, presentatore, Carestia ha divertito il pubblico con barzellette, canzoni e gags. Ascolinscena 2017–2018 registra un’altra edizione di successo con i suoi abbonati e la presenza di un numero sempre maggiore di spettatori. Organizzata dalle compagnie amatoriali Castoretto Libero, Donattori, Li Freciute e la Compagnia dei Folli, l’edizione XI di Ascolinscena è sostenuta dalla Fita Gatt Marche – Federazione Italiana di Teatro Amatoriale, da Fainplast Compounds srl, dal Gruppo Gabrilelli SpA e dalla Cantina San Filippo di Offida che ha offerto le degustazioni di vino al termine di ogni spettacolo.
La mostra su Lotto e Leopardi appassiona 11mila visitatori: proroga fino a giugno Recanati, Villa Colloredo Mels Fino al 3 giugno 2018 Continua il successo della mostra “Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” a Recanati che da dicembre ha appassionato quasi 11mila visitatori. Tanti gli eventi collaterali che hanno ruotato intorno alla mostra e che hanno registrato il tutto esaurito, confermando Recanati meta culturale. Recanati – Il rapporto due anime inquiete e di grande sensibilità a Recanati continuerà ad appassionare i visitatori. Vista l’ampia richiesta da parte delle scuole e dei visitatori, è stata prorogata fino al 3 giugno la mostra a Villa Colloredo Mels “Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” a cura di Vittorio Sgarbi ed inaugurata il 21 dicembre 2017. L’evento espositivo ha riscontrato grande interesse proprio perché rivela due uomini che hanno vissuto in modo travagliato la loro epoca, ma che hanno
saputo raccontarla nel profondo. Dall’apertura ad oggi la mostra ha registrato quasi 11mila visitatori. “Siamo oltre ogni aspettativa di pubblico per la mostra in corso a Villa Colloredo Mels che vede protagonisti Lorenzo Lotto e Giacomo Leopardi” ha commentato l’assessore alle Culture del Comune di Recanati Rita Soccio. “La felice intuizione del curatore ha realmente interessato e affascinato il pubblico, in particolare quello più giovane, che forse si è identificato nella forte intimità che trapela dai ritratti del pittore e dai manoscritti del poeta. Pur distanti nel tempo, entrambi hanno trovato nella città di Recanati il loro luogo di studio e di ricerca. L’interesse suscitato dalla mostra è solo l’inizio di un percorso virtuoso da continuare e implementare insieme ai partner culturali del territorio”. Anche gli istituti scolastici del Paese hanno particolarmente apprezzato l’immaginario dialogo di Sgarbi, con prenotazioni per visite da parte delle scolaresche. Quattro le proposte didattiche in mostra che si possono ancora prenotare, differenziate in base all’età dei partecipanti. Per i giovani visitatori sono stati ideati tre laboratori didattici per stimolare la loro creatività e conoscere questi due grandi personaggi che a Recanati hanno lasciato un segno. Il laboratorio “La poesia dei 5 sensi”, quello “Multi- ritratto in cornice” dove Lotto e Leopardi ci insegnano che esistono tanti modi per raccontare se stessi e gli altri: parole, immagini e oggetti. Infine l’attività didattica “Un profilo, sono io!” dove, partendo da alcune riflessioni sulle opere in mostra di Lotto e Leopardi, gli studenti hanno tracciato il loro volto con parole e immagini fino a farlo diventare un originale autoritratto contemporaneo. I ragazzi della Scuola secondaria di I-II grado hanno partecipato al laboratorio “I giovani favolosi”. Inoltre, per tutte le età, la visita guidata su misura, incentrata sul talento straordinario dei due artisti, uno per la pittura e l’altro per poesia, che hanno saputo mettere la loro anima all’interno di capolavori di tutti i tempi. Al percorso della mostra “Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” a Villa Colloredo Mels è collegata l’esposizione straordinaria di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, unici e significativi, la cui selezione e cura scientifica è affidata alla professoressa Laura Melosi e al dottor Lorenzo Abbate della cattedra leopardiana dell’Università degli studi di Macerata. Una vera e propria
riscoperta del patrimonio leopardiano che torna dopo molti anni a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e degli studiosi. Nel museo civico troviamo esposte, ad esempio, dalle carte relative alla pubblicazione della prima edizione dello Zibaldone e una commovente lettera spedita da Firenze da Giovanni al padre. Un viaggio nella cultura che ha indagato l’inquietudine sotto diversi aspetti, come durante la presentazione del libro di Mauro Zanchi “In principio sarà il sole. Il coro simbolico di Lorenzo Lotto” dedicato alla simbologia lottesca o durante il recente incontro “La forza e la poesia dell’inquietudine. Mogol racconta”. Tanti gli eventi collaterali organizzati in questi mesi da Sistema Museo che hanno ruotato intorno alla mostra e che hanno registrato il tutto esaurito, confermando Recanati come meta culturale. Oltre ai tour esperienziali Lorenzo Lotto e Giacomo Leopardi Experience, che hanno visto i visitatori impegnati in una visita guidata per le vie della città e per la mostra, anche gli appuntamenti con “Lotto Marzo”, in occasione della Festa delle donne con la partecipazione della storica dell’arte Marta Paraventi, “Lotto alle 8 colazione d’artista”. Senza dimenticare gli originali eventi in occasione di San Valentino “Cuori inquieti. Eros e sentimento nelle vite e nelle opere di Giacomo Leopardi e Lorenzo Lotto” e “Baci al museo”. Grazie al biglietto unico, oltre alla mostra “Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi”, si possono visitare i Musei Civici di Villa Colloredo Mels, il Museo dell’Emigrazione Marchigiana, il Museo “Beniamino Gigli” e la Torre del Borgo. La mostra è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Recanati, con il contributo della Camera di Commercio di Macerata, Università degli Studi di Macerata e Centro Nazionale Studi Leopardiani e organizzata in collaborazione con Spazio Cultura. La mostra fa parte della programmazione di mostre ed eventi culturali per il 2017 – 2019 a Recanati dell’innovativo progetto della Società Sistema Museo“Recanati verso l’Infinito”, che fa leva sulla forte identità della città legata all’arte, alla poesia e alla musica, progetto realizzato con il contributo della Regione Marche e del Comune di Recanati.
dall’Amat 2018-04-16 MUSICA A KM 0, VENERDÌ 20 APRILE A PESARO JELLYFISH NEBULA, DAWN STREET, NIJHIDA E PROWLERS IN CONCERTO Spazio alla musica locale di qualità venerdì 20 aprile al Teatro Sperimentale di Pesaro con Musica a km 0, la serata che prende il nome dal bando-concorso promosso dall’Assessorato al Benessere del Comune di Pesaro per selezionare band musicali pesaresi con l’obiettivo di offrire, grazie alla partecipazione a concerti promossi dall’Amministrazione comunale, un contributo per la loro valorizzazione artistica. L’occasione offre la possibilità a Jellyfish Nebula, Dawn Street, Nijhida e Prowlers di farsi conoscere dal pubblico di Playlist Pesaro, rassegna promossa dall’Assessorato alla Bellezza del Comune e dall’AMAT. Psichedelia prét-à-porter, pop mutante, elettronica artigianale: questo è il suono dei Jellyfish Nebula, nati nel settembre 2015. Il quadrato è composto da Andrea Boidi alle tastiere e ai synth, Matteo Petrillo al basso, Daniele Targhini alla voce, Vittorio Topi alla batteria e dalla preziosa ed eccezionale collaborazione di Edoardo Gennari alle programmazioni. Produttori della colonna sonora Popsophia 2016 e finalisti del concorso “Giovani per la musica” indotto dall’Orchestra Sinfonica Rossini, hanno iniziato l’attività live nel giugno 2016. Dawn Street nascono a Pesaro nell’estate del 2015 da un’idea di Eugenio Deluca (chitarra voce), Elisa Lucentini (chitarra voce) e Alessandro Maggiori (batteria), tutti proveniente da altre esperienze nell’ambito musicale. Durante l’inverno-primavera 2015 la band incide il primo EP self-titled. Nell’estate 2016 i Dawn Street iniziano la loro stagione concertistica che li porta a suonare prima nella propria zona e poi in altre parti d’Italia. Nel gennaio 2017 un cambio di formazione vede Giulia Di Muzio prendere il posto di Alessandro alla batteria e i Dawn Street iniziano a lavorare sul nuovo ep. Il primo EP dei
Dawn Street si contraddistingue da sonorità punk rock melodiche, a tratti potenti a tratti morbide, caratterizzate da un contrasto della voce maschile e femminile di Eugenio ed Elisa; canzoni come Early End, BYOH e The Shine ne sono un esempio lampante. Nijhida è un trio strumentale di stampo post-rock con sonorità ambient e influenze elettroniche. Il gruppo si forma nell’estate 2015 mettendosi subito al lavoro per la produzione del loro primo EP e partecipando allo Zoe Microfestival di Pesaro. Nell’estate 2016 partecipa alla 25°edizione del GulliveRock Festival di Ancona, dopo aver vinto il contest che gli permette di aprire il concerto dei Marta sui Tubi. Partecipa inoltre alla 7°edizione del Festival Giovani per la Musica di Pesaro, vincendo il premio Città di Pesaro e il premio speciale del Festival; prende parte, inoltre, alla 23°edizione del Gubbstock Rock Festival di Gubbio, aprendo il concerto ai C+C=Maxigross. Nel settembre 2016 poi, l’EP della band viene recensito dalla rivista “Rockit. I Prowlers iniziano a suonare a Pesaro nel 2004. Luca Segatori (voce e chitarra), Alex Santoriello (chitarra), Leo Ruggeri (basso) e Giuseppe Del Bianco (batteria); il loro primo EP, The Shadow of Tomorrow, è un disco duro e seminale, molto improntato sull’hard and heavy. La band durante gli anni si affina e riprende delle sonorità più prog e glam e inizia a comporre brani più complessi e introspettivi. Nel 2011 esce il singolo Joseph Merrick. Nel 2013 entra a far parte della band in pianta stabile Massimo Trivento alle tastiere, proprio mentre il gruppo ha iniziato le sessioni di registrazione del nuovo album Freak Parade la cui produzione termina nel 2016. Nel 2017 Francesco Vichi e Sebastian Magni Marcowicz sostituiscono Giuseppe del Bianco e Leo Ruggeri, alla batteria e al basso. Biglietto posto unico 5 euro. Informazioni e biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Sperimentale 0721 387548, il giorno del concerto dalle 10 alle 13 e dalle 17 ad inizio concerto previsto alle ore 21. TEATROLTRE, GIOVEDÌ 19 APRILE A URBINO IRENE GRANDI E PASTIS IN LUNGOVIAGGIO È un Lungoviaggio in cui video, musica, fotografia e voce
concorrono a creare un’opera visionaria quello che offrono Irene Grandi e Pastis al Teatro Sanzio di Urbino giovedì 19 aprile per TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti legati a esperienze del contemporaneo promossa da AMAT con i Comuni del territorio. Frammenti del reale costituiscono il punto di partenza per la costruzione di videocanzoni in una simbiosi tra chitarre, pianoforte, macchina fotografica, canto. La musica prende forma dall’interazione viva con quel che accade nei video mentre sul palco Irene Grandi, accompagnata da Marco e Saverio Lanza dei Pastis, dialoga cantando con persone e personaggi filmati in un momento in cui esprimono una musicalità interiore inconsapevole, ma proprio per questo autentica rappresentazione della loro essenza e unicità. Uno spettacolo atipico in cui le immagini “si suonano e si cantano”, una sorta di “fotoconcerto” dove ogni opera messa in scena rappresenta un viaggio, concorrendo così a delineare il tema portante voluto dagli artisti e da cui nasce il titolo Lungoviaggio?. Sin da giovanissima Irene Grandi canta con diversi gruppi rock e blues nei locali di Firenze e in Toscana, partecipa a contest musicali e inizia a scrivere le sue prime canzoni con Telonio, con cui collaborerà per molti anni. Decisivo è l’incontro con Dado Parisini, produttore dell’album d’esordio Irene Grandi, uscito nel 1994. Da allora gli album sono pubblicati in rapida successione: In vacanza da una vita (1995), Per fortuna purtroppo (1997), Verde rosso e blu (1999). A quegli anni risale anche l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione con Vasco Rossi, che scrive per lei La tua ragazza sempre, canzone con la quale si classificherà seconda al Festival di Sanremo 2000. Nel 2001 esce il greatest hits Irek, contenente gli inediti Per fare l’amore e Sconvolto così. Lo stesso anno incanta centomila persone all’Heineken Jammin’ Festival di Imola, aprendo per l’amico Vasco. La collaborazione con Vasco porta alla pubblicazione di Prima di partire per un lungo viaggio, title track dell’album successivo (2003). Oltre che con Vasco Rossi, Irene ha collaborato con moltissimi artisti italiani: Pino Daniele, con cui realizza il dolcissimo e celebre singolo Se mi vuoi già nel 1995, Jovanotti, Edoardo Bennato, Luciano Pavarotti, Alex Britti, Elio e le storie tese, Simona Bencini, Francesco Renga, Eros Ramazzotti e, in molte occasioni, con Stefano Bollani
e artisti internazionali come Youssou N’Dour, Patti Smith, Hector Zazou, James Rei. Dietro lo pseudonimo Pastis, che ci riporta subito al nome del famoso drink francese, si muovono i fratelli Marco e Saverio Lanza di Firenze. La singolarità di questa unione artistica risiede nelle diverse discipline che i due interpretano, rispettivamente fotografia e musica, due mestieri diversi che con i Pastis si fondono in una nuova forma espressiva. Gli output Pastis sono brevi opere di videoarte musicale che attingono fortemente alla vita quotidiana. L’esibizione è una simbiosi tra gli strumenti di lavoro dei fratelli: chitarre, pianoforte, macchina fotografica e telecamera che convivono in una sorta di “fotoconcerto”; perfino gli spettatori diventano parte attiva della performance attraverso un’improvvisazione fotografico musicale. Hanno partecipato come ospiti dei loro concerti o ritratti nelle loro opere importanti personaggi e artisti che hanno amato il loro particolare linguaggio, tra gli altri Cristina Donà, Bugo, Wayne Marshall, Max Gazzè, Fiorucci, James Bradburn. Per informazioni e biglietti (10 euro, ridotto 8 euro): biglietterie circuito AMAT (071 2072439 – www.vivaticket.it vendita on line), Teatro Sanzio 0722 2281. Inizio spettacolo ore 21. FABRIANO, TEATRO GENTILE VENERDÌ 20 APRILE CARMEN CON L’ORCHESTRA RAFFAELLO DIRETTA DA STEFANO BARTOLUCCI Venerdì 20 aprile al Teatro Gentile di Fabriano si torna all’opera con il capolavoro di Bizet Carmen, opéra-comique su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy con Julija Samsonova-Khayet nel ruolo della protagonista e Alessandro Moccia, Daniele Girometti e Alina Godunov. Una storia d’amore, destinata a trasfigurasi in odio e infine in morte, un classico della lirica caratterizzato da alcune delle arie più belle e conosciute dal pubblico di tutto il mondo, affidata all’Orchestra Raffaello diretta da Stefano Bartolucci, con il Coro Città Futura Regina di Cattolica diretto da Gilberto Del Chierico e dal Coro di voci bianche “Le verdi note” e il Coro della scuola primaria “Allegretto di Nuzio” di Fabriano diretti da L. Formica e M. G. Trontino con il corpo di ballo Accademia A.
Bartolacci. La regia è di Francesco Corlianò e le scene di Daniele Pieri. Carmen, capolavoro di Georges Bizet, è considerata opera nazionale francese, simile all’Aida in Italia, storia d’amore e morte che tocca i vertici più alti della drammaticità. L’opera, in quattro atti è tratta da una novella di Prosper Mérimée (1845). Della Carmen esistono diverse edizioni che variano soprattutto nelle parti di recitativo e del duello fra José ed Escamillo. Anche se oggi la Carmen è considerata una delle più belle opere liriche, alla su prima non piacque agli spettatori ed alla critica. Il lavoro era troppo carico di intensità drammatica per piacere al pubblico dell’epoca; l’intreccio della storia venne giudicato immorale, per la presenza di zingari, contrabbandieri e fuorilegge e con un finale sanguinoso da cronaca nera. Anche la musica non fu gradita agli amanti della tradizione, perché giudicata dai critici, troppo “wagneriana”. La prima rappresentazione fu all’Opéra Comique di Parigi il 3 marzo 1875 mentre la prima rappresentazione italiana avvenne al Teatro Bellini di Napoli il 15 novembre 1879. La vicenda si svolge a Siviglia, in Spagna, e ha come protagonista una bella e provocante zingara, Carmen, di cui si innamora perdutamente Don José, un brigadiere del corpo di guardia, il quale viene meno ai propri doveri di soldato per seguirla, arrivando perfino a unirsi a una banda di contrabbandieri. Ma la capricciosa zingara si stanca presto e rivolge le sue attenzioni all’affascinante torero Escamillo. Impazzito per la gelosia, mentre la folla della corrida applaude il vittorioso Escamillo, Don José uccide Carmen e poi si costituisce ai gendarmi. La scabrosità del soggetto, che contravveniva alle convenzioni teatrali dell’opéra-comique, e il realismo con cui erano presentati i personaggi sulla scena non piacquero inizialmente e il compositore fu accusato di immoralità. Qualche anno più tardi il giudizio mutò e la Carmen divenne una delle opere più rappresentate nel mondo. Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, che l’apprezzava molto, ne esaltò il carattere solare e mediterraneo che esprimeva, a suo dire, “un ritorno alla natura, alla gaiezza, alla giovinezza e alla virtù”. Caratteristici sono nell’opera i brani che si ispirano alle forme e ai colori della tradizione popolare spagnola, come la famosa habanera, una danza simile al tango sul cui ritmo Carmen intona l’aria L’amore è un uccello ribelle.
Biglietti da 8 a 20 euro. Per informazioni Teatro Gentile 0732 3644. Inizio spettacolo ore 21. Giornata finale del ciclo “Crescendo per Rossini” Mercoledì 18 aprile la giornata finale del ciclo “Crescendo per Rossini” – Alle 18 alla Data la conferenza di Ernesto Palacio, alle 21 il Concerto Rossiniano al Teatro Sanzio – Urbino – Giornata conclusiva, mercoledì 18 aprile, del ciclo “Crescendo per Rossini” organizzato dal Rossini Opera Festival e dalla Fondazione Rossini nei locali della Data, Orto dell’Abbondanza, a Borgo Mercatale di Urbino. Si comincia alle 18 con Ernesto Palacio, Sovrintendente del Rossini Opera Festival che terrà una conferenza sul tema Il cantante d’opera. Esperienze e ricordi di una carriera nata sotto il segno di Rossini, arricchita dall’incontro con il più grande cantante rossiniano Juan Diego Flórez. Testimonianze di un’attività manageriale e didattica
condotta da Palacio sia al Rossini Opera Festival che in altri contesti culturali. E a coronamento e conclusione del “Crescendo”, alle 21 il Concerto rossiniano al Teatro Sanzio, che vedrà in scena gli ex allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” Giorgia Paci, soprano, Daniele Antonangeli, basso-baritono e al pianoforte Mirca Rosciani con il seguente programma: Aria di Alidoro: «Là del ciel nell’arcano profondo» La Cenerentola Daniele Antonangeli Cavatina di Fiorilla: «Non si dà follia maggiore» Il Turco in Italia Giorgia Paci Aria di Mustafà: «Già d’insolito ardore» L’Italiana in Algeri Daniele Antonangeli Aria della Contessa di Folleville: «Partir, oh ciel! desio» Il viaggio a Reims Giorgia Paci Aria di Assur: «Deh… ti ferma… ti placa… perdona…» Semiramide Daniele Antonangeli Recitativo ed aria di Sofia: «Ah voi condur volete … Ah donate il caro sposo» Il signor Bruschino Giorgia Paci Per ottenere i biglietti gratuiti e partecipare allo spettacolo, ci si potrà registrare sulla pagina di Uniurb dedicata all’evento: https://www.uniurb.it/novita-ed-eventi/4229 (“prenota il tuo posto”) Il ciclo “Crescendo per Rossini” è stato organizzato da Rossini Opera Festival e Fondazione Rossini in collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Comune di Urbino, Centro Teatrale Universitario Cesare Questa, Comune di Pesaro e Provincia di Pesaro e Urbino.
A UniFestival, il Giacomo Leopardi, gobbo snob, di Gianni Aversano Martedì 17 aprile alle 21.15 al Teatro Don Bosco, uno spettacolo che mischia con sapienza passione e ironia, drammaticità e comicità Macerata – Per martedì 17 aprile alle 21.15 al Teatro Don Bosco Unifestival porta in scena “Gobbosnob” di Gianni Aversano, che interpreta anche il protagonista, con Peppe Papa, Domenico De Luca e Andrea Soffiantini per la regia di Franco Palmieri. Il cuoco di casa Ranieri, che a Napoli segue giorno e notte Giacomo Leopardi durante gli ultimi quattro anni di vita nei suoi cambiamenti di abitazione e nei suoi smodati desideri, dialoga con un operaio di traslochi circa la quotidianità singolare del grande poeta. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti. La più alta poesia italiana del un genio mondiale “maledetto gobbo e snob” si ritrova immersa nella bassa, ma al contempo sincera e aperta, cultura di popolani. Questi, a modo loro, faranno sentire all’uomo Leopardi quel contatto e quella vitalità che sempre aveva desiderato. Tra aneddoti esilaranti e pittoresche interpretazioni delle poesie, si apprendono notizie sconosciute ai più, fino alla
misteriosa morte e sepoltura. Fino al 20 aprile 2018 Unifestival, il festival organizzato dagli studenti dell’Università di Macerata con il patrocinio del Comune di Macerata e dell’Erdis, propone concerti, spettacoli, mostre, dibattiti sul tema “La memoria del futuro”. Le iniziative sono aperte a tutti e a ingresso gratuito. Il programma completo può essere consultato on line sul sito unifestival.unimc.it. Progetto Tracce R-Esistenti Ascoli Piceno, 2018-04-16 – Con il progetto Tracce R- Esistenti si intende valorizzare una testimonianza storica e stimolarne il ricordo, mediante differenti forme artistiche: musica, teatro, pittura, fotografia, letteratura. Il nostro obiettivo è che la Festa di Liberazione non sia solo la commemorazione di pochi, ma lo spunto per riunire, ricordare, ma soprattutto vivere nel presente ciò che è lascito delle precedenti generazioni: i valori sociali ed etici della solidarietà, del sacrificio, della lotta contro l’oppressione. In sostanza il valore
della libertà, che non è disgiunto da quello del rispetto e dell’impegno verso il vivere comune. Il progetto Tracce R-Esistenti è ideato e promosso dal Comitato Territoriale ARCI Piceno Fermano in collaborazione con l’Associazione ARCI Libero Spazio Stay Human di Ascoli Piceno, l’ANPI sezione Provinciale di Ascoli Piceno, l’ISML Istituto di Storia contemporanea di Ascoli Piceno, Libreria Prosperi, Libreria Rinascita, Circolo UAAR Ascoli Piceno, Comitato Antirazzista Ascoli Piceno e CGIL di Ascoli Piceno. La manifestazione è patrocinata dalla Provincia di Ascoli Piceno e dal Comune di Ascoli Piceno ed è sostenuta da COOP Alleanza 3.0, Quanto Basta e NO Triv. Programma: 22 aprile 2018 – Galleria Insieme Tracce dal sisma. Mostra fotografica a cura del Gruppo di ricerca Emidio di Treviri in collaborazione con le BSA – Brigate di Solidarietà Attiva; 23 aprile 2018, ore 18.00 – Libreria Rinascita Fascismo e Resistenza nel Piceno. Inaugurazione della mostra foto-documentaria di Maria Grazia Battistini e Costantino Di Sante a cura dell’ISML Istituto di Storia contemporanea di Ascoli Piceno. La mostra resterà fruibile fino al 07 maggio 2018; 24 aprile 2018 ore 9.30 – Palazzo dei Capitani – Sala della Ragione My war is not over. Proiezione del film documentario, incontro con Harry Shindler ed il giornalista Marco Patucchi; ore 18.00 – Libreria Prosperi – Spazio Nova Dea Tracce di Libertà. Installazione sulla Costituzione e la laicità dello Stato, a cura dell’UAAR, sezione di Ascoli Piceno; ore 18.00 – Largo Crivelli Piccole Tracce. Laboratori creativi di manualità e riciclo per bambini a cura di Bimbi del Bosco; Tracce solidali. Stand espositivi e informativi a cura di ARCI, COOP, Equosolidale, Antirazzisti Piceni, Libera; ore 18,30 Tracce di memoria. Intervento a cura della CGIL di Ascoli Piceno; Tracce dal mondo. Intervento a cura del Comitato Antirazzista di Ascoli Piceno; Tracce antifasciste. Intervento a cura dell’ANPI sezione di Ascoli Piceno; ore 19.30
Tracce musicali. Aperitivo musicale con Luca Orsini; Tracce di colore. Azione pittorica a cura di Vincenzo Lopardo; ore 20.45 Storie di pietra. Incursioni teatrali a cura del gruppo Articolate Teatro; ore 21.30 Mi troverai tra le costellazioni. Storie di Resistenza picena. Monologo teatrale di e con Emiliano Valente; ore 22.30 Tracce musicali. Têtes de Bois in concerto; ore 24.00 – FUGA Music Room Tracce rock. Dj-set. Si invita a prendere parte alla celebrazione cittadina del 25 aprile presso il Sacrario Partigiano di Colle San Marco. Biografie artisti Têtes de Bois Têtes de Bois è un sestetto composto di voce, tromba, basso, piano, chitarra, batteria: Andrea Satta (voce), Carlo Amato (basso, contrabbasso e computer), Angelo Pelini (pianoforte e tastiere), Luca De Carlo (tromba), Lorenzo Gentile (batteria), Stefano Ciuffi (chitarre). La band nasce nel 1992 con un concerto su un vecchio camioncino Fiat 615 NI in Piazza Campo de’ Fiori, A Roma. Una storia fatta di strade e svincoli, luoghi impropri, capitali europee, periferie e cinture urbane, di concerti sul camioncino, sulle scale mobili nei sotterranei dei metrò, in fabbriche abbandonate, di interventi estemporanei con le biciclette, sui tram, nelle stazioni ferroviarie, di eventi, festival, club, centri sociali, teatri, progetti e grandi palchi. La loro musica tra rock, folk e poesia, passa e cresce attraverso una lettura del presente sempre attuale e mai scontata, si riempie di parole, suggestioni e rumori catturati nel transito, e sublima in quel suono sospeso tra emozione pura, ironia e straniamento che è la cifra propria della band. Luca Orsini Cantautore e bassista ascolano, da metà degli anni 90 inizia a militare in diverse band, prima nell’orbita del punk rock revival, successivamente in formazioni molto diverse, riuscendo a collaborare anche con musicisti jazz. Negli anni alterna
momenti di intensa attività live a periodi di ricerca e lavoro in studio. Con Marco Bassi fonda i Coniugi Orsini, la band si esibisce in molti festival nazionali tra cui: Avellino Blues Festival, Un festival alle Corde e Maremoto Festival. Luca è attivo anche nel settore sociale: nel 2016 in collaborazione con l’Istituto di riabilitazione Santo Stefano, realizza l’album Canta che ti passa, dedicato ai pazienti affetti da morbo di Parkinson. Il 22 gennaio 2018 pubblica il suo nuovo lavoro discografico intitolato L’ordine delle cose gambere che racchiude cinque brani. Emiliano Valente Autore, attore e regista teatrale. Nei suoi primi anni di carriera è attore della compagnia Teatro Internato diretta da Stefano Tè. Nel 2005 intraprende la sua carriera solista. All’attivo 7 spettacoli. I suoi spettacoli non hanno un unico stile riconoscibile, si passa da tematiche sociali e civili a storie surreali e grottesche. La volontà è sempre quella di raccontare la storia, con la S maiuscola, attraverso le singole storie di personaggi che realmente hanno attraversato quell’epoca. Il tutto è sempre condito da tratti comici e surreali e dalla caratterizzazione dei personaggi raccontati. Oltre al suo percorso solista numerose le collaborazioni con compagnie professioniste. Dal 2009 è insegnante in diversi laboratori a Roma presso il Teatro Villa Pamphilj, Subiaco, Ascoli. Dal 2009 è direttore artistico del Pollino in Festa, festival di musica e teatro a Buonvicino(CS) e presidente dell’associazione culturale TiConZero. Vincenzo Lopardo Artista di Ascoli. Un’arte intima e loquace la sua. Da trent’anni cerca di trovare una forma espressiva che rappresenti il giorno, la notte, il sogno, l’uomo, lo spazio, la terra, l’aria e i movimenti, ma anche più semplicemente forme cose e segni che stiano bene insieme, e che diano piacere alla contemplazione. Affronta il tema dal lato opposto, ama mettersi di lato per trovare una nuova lettura del reale. La pittura è vista non come sola rappresentazione del reale, ma come interpretazione. Cerca la sana e spietata insoddisfazione dell’arte che lo spinge nel lavoro e nel
giorno. Numerose esposizioni e live painting tra il 2016 e oggi ad Ascoli, Roma, Teramo, Malaga. Concorso internazionale di poesia “Premio Città di San Benedetto” SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Compagnia teatrale Gli O’ Scenici e Antoniana Eventi presieduta da Tarcisio Bassarelli, con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto, organizza la prima edizione del concorso internazionale di poesia “Premio Città San Benedetto del Tronto 2018”. Ideato dal regista cinematografico e teatrale Marco Trionfante ha come scopo quello di creare un momento di sviluppo e diffusione della poesia e delle emozioni che tale attività creativa è capace di suscitare. Il Premio vuole essere altresì l’occasione per fare conoscere le bellezze uniche della città, del territorio e del dialetto sambenedettese in tutta Italia e in Europa. Al Concorso possono partecipare autori giovani e maggiorenni residenti in Italia e all’ estero con opere edite o inedite in lingua italiana o in vernacolo, di lunghezza non superiore ai 30 versi. Per i minorenni non è prevista alcuna quota di iscrizione. Per questo motivo l’organizzazione ha coinvolto anche tutti gli istituti scolastici primari e secondari di San Benedetto del Tronto. Sono ammesse anche opere premiate in altri concorsi. Il termine ultimo per la loro presentazione è fissato per il prossimo 30 maggio 2018, mentre la cerimonia di premiazione
è in programma il 22 luglio 2018. Tra i giurati anche Olga Merli sceneggiatrice Cine Televisiva ed autrice. clicca il regolamento Lidia Ravera, “Heimat, (piccola) patria” @ Parole&Nuvole PAROLE&NUVOLE 2018 HEIMAT – (PICCOLA) PATRIA LIDIA RAVERA PORTO SANT’ELPIDIO – VILLA BARUCHELLO 19 APRILE 2018 – ORE 21,15 Porto Sant’Elpidio – Dopo l’incredibile successo dell’apertura con il teologo Vito Mancuso, la rassegna Parole&Nuvole continua il suo percorso, gemellato con la rassegna Fermo sui Libri 2018 e in collaborazione con il progetto La città che legge, con un secondo appuntamento molto particolare. Verrà a dire la sua sul tema
dell’Heimat, (piccola) patria, una scrittrice e politica molto effervescente, che nel corso degli anni è riuscita a stupire sempre di nuovo con il suo stile brillante e la scelta di temi scomodi ed attuali, stiamo parlando di Lidia Ravera, che interverrà il 19 Aprile 2018 alle ore 21,15 presso Villa Baruchello di Porto Sant’Elpidio. Lidia Ravera è nata a Torino nel 1951, e, dopo gli studi al liceo classico, ha incominciato subito una fitta attività di scrittrice, tra racconti brevi, romanzi romantici per la collana Bluemoon e sceneggiature Rai, sognando un giorno di pubblicare un romanzo che raccontasse la realtà della sua generazione e non una finzione ben confezionata per famiglie. L’occasione e il successo arrivano nel 1976, quando riesce a pubblicare un romanzo scritto a quattro mani con Lombardi Radice che racconta la la gioventù post- sessantottina che lei stessa aveva vissuto, dall’emblematico titolo Porci con le ali. Da lì la sua popolarità e la sua penna prendono il volo assieme ai suini del titolo, e seguono grandi romanzi che raccontano la crescita, la libertà e il malessere vissuto dai figli della rivluzione culturale, come Ammazzare il tempo (1978), Bambino mio (1979), Voi grandi (1990), Due volte vent’anni(1992), Né giovani, né vecchi (2000), La festa è finita (2002), Il freddo dentro (2003) e Piangi pure (2013), che è stato il vincitore assoluto del premio letterario Pisa nel 2013. Nel 2013 decide di condividere il suo impegno nel sociale con un grande progetto politico condiviso assieme a Nicola Zingaretti per la Regione Lazio, di cui diventa Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili, e grazie al quale si impegna per cambiare le prospettive della giovane generazione senza patria dei nostri anni. Nonostante gli impegni istituzionali, la Ravera però non ha mai però abbandonato la riflessione e la scrittura sui frutti e le conseguenze sociologiche dei ruggenti anni ‘70 e ‘80, sul presente e il futuro, e ha continuato a svilupparla nel romanzo Gli scaduti del 2015 e nel suo ultimo lavoro, Terzo tempo, che presenta a Parole&Nuvole. Questo romanzo racconta la vecchiaia della propria generazione, del suo sentirsi al di fuori di ogni dinamica e gioco, e la necessità per essa di un totale cambio di prospettive su sé stessi e sul proprio tempo. Urge, sembra sottesamente dire la Ravera, una riflessione che aiuti i suoi coetanei a prendere atto dei cambiamenti della c.d. terza età, del suo poter essere viva, vitale, assolutamente
non passiva e invecchiata come le generazioni precedenti già a 60 anni, e soprattutto in grado di riuscire, tramite ascolto, esempio e sostegno, ad aiutare la nuova generazione a dare, nonostante le catastrofiche situazioni contingenti, il meglio di sé per costruire una nuova piccola patria a misura di tutti. Monica Leoni, Assessore alla Cultura del Comune di Posto Sant’Elpidio, ha così definito la personalità di Lidia Ravera e l’importanza del suo intervento a Villa Baruchello: “Lidia Ravera è stata, negli anni, un punto di riferimento per intere generazioni di donne. Una donna libera, una pensatrice acuta e brillante, una scrittrice indefessa ed originale. Porterà a Parole&Nuvole il suo ultimo libro che sarà il pretesto per una riflessione più ampia e a largo raggio sulla contemporaneità. Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha così comentato il grande contributo al tema complesso dell’Heimat che la Ravera darà con il suo libro “Terzo Tempo” : ” Il libro della Ravera, Terzo Tempo, è l’occasione per parlare di come la nostra era rimuova una delle variabili più importanti della nostra esistenza: Il tempo. Ci si illude di essere immortali, ma non è così. E la vecchiaia non è l’inferno, può essere il luogo della libertà, del progetto, della vita vera. E ancora è necessario ristabilire un rapporto fra generazioni differenti, è necessario dare il giusto valore all’esperienza e i giovani dovrebbero accogliere l’eredità di coloro che rimangono nel cuore ancora giovani per forza, energia, visione e coraggio!!!
Gli Stili Liberi con “Vasche e Samba-ta” vincono il Festival della Canzone Ascolana Con il brano “Vasche e Samba-ta” il gruppo musicale “Gli Stili Liberi” si è aggiudicato il primo posto al “Festival della Canzone Ascolana 2018”. Ascoli Piceno, 2018-04-15 – Al termine di una kermesse canora molto articolata, con i cantanti in gara e numerosi ospiti, sono stati proclamati i vincitori della quindicesima edizione. Il premio per il Miglior Testo, scelto da una giuria di giornalisti, è andato al brano “Te prèghe papà”, scritto da Endrio Di Girolamo e cantato insieme alla figlia Sandy Carol Il Premio “Ivan Graziani” ha avuto due vincitori: Andrea Petrucci, che sul palco, da ospite, ha presentato il brano “Polvere e sassi nel cuore” scritto a quattro mani con il Vescovo di Ascoli Monsignor Giovanni D’ Ercole. Un guasto al computer di regia non ha permesso di vedere in contemporanea l’interpretazione e un video molto toccante, trasmesso solamente sul finire della serata. La seconda targa dedicata a “Ivan Graziani” è stata
destinata, dalla commissione del Festival, al Gruppo “I Fagiani”che, per l’ occasione, si sono ritrovati sul palco del Ventidio a commemorare lo scomparso e amato Fabio Zeppilli, venuto a mancare lo scorso anno e a cui è stata dedicata l’intera manifestazione. Sia il Premio “Ivan Graziani” che una maiolica con l’effige di Zeppilli, offerta dall’ Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, sono stati consegnati alla moglie e a sua figlia Valentina. Durante la serata aperta con gli interventi del Sindaco di Ascoli Avv. Guido Castelli e dall’ Onorevole Giorgia Latini, è stato assegnato anche un riconoscimento a un artista emergente del piceno. Ad aggiudicarsi il premio è stato Davide Peroni: giovane baritono tra i migliori in italia, che ha proposto due brani accompagnato al piano dalla talentuosa Irene Filliagi. Queste le prime tre canzoni classificate per il Festival 2018: Al primo posto “Vasche e Samba-ta” cantata dagli Stili liberi, scritta e musicata da Roberto Mistichelli. Seconda classificata: La Solidarietà, cantata da Maria Chiara Sabbatini, scritta dalla stessa Sabbatini in collaborazione con Alessandra Lazzarini, musicata da Alberto Albanesi Terza Classificata: Mamma, cantata da Cristina Paolini, scritta da Enzo Titta e Marina Castelli, musicata da Enzo Titta. Pur con qualche problema tecnico che si è evidenziato nel corso di ben oltre tre ore e mezza di spettacolo, il numeroso pubblico presente ha assistito ad una serata piacevole in cui il dialetto, le musiche, i balli tradizionali hanno suscitato ricordi e procurato emozioni. La manifestazione è stata condotta dal binomio storico nella presentazione del Festival: Fabiola Silvestri e Gabriele Brandozzi, che facendo leva sulla loro esperienza sono intervenuti durante i momenti di défaillance tecnica. Insieme a loro hanno presentato due splendide ragazze: Giovanna Marozzi e Annabella Brandozzi. L’ appuntamento per una manifestazione che è diventata negli anni sempre più importante è per la sedicesima edizione.
dall’Amat 2018-04-13 ASCOLI PICENO, TEATRO VENTIDIO BASSO DOMENICA 15 APRILE IL GATTO CON GLI STIVALI CONCLUDELA STAGIONE DI TEATRO PER RAGAZZI Domenica 15 aprile appuntamento conclusivo della stagione di teatro per ragazzi al Ventidio Basso di Ascoli Piceno. La rassegna, realizzata su iniziativa del Comune di Ascoli Picenocon l’AMAT, con il contributo di Regione Marche, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Bim Tronto, chiude il sipario con un classico della narrativa dell’infanzia, Il Gatto con gli stivali della compagnia Accademia Perduta. Una fiaba antica che dal 1500 ha attraversato le penne di gradi scrittori, come Perrault, Basile e i Fratelli Grimm, giungendoci ancora fresca e attuale con il suo carico di immaginifiche avventure. Un universo fantastico nel quale, come recitano le note di regia “i due artisti in scena, alternando i ruoli di attori, narratori e animatori, rappresentano la storia in modo dolce e delicato, con semplicità, efficacia e situazioni comiche, punteggiate di piccole gag e momenti di stupore. Sono, infatti, moltissime le piccole e grandi magie che si alternano sulla scena: il gatto, la colomba bianca, la carpa e il delicato fenicottero rosa sembrano vivere di vita propria grazie alla particolare tecnica di realizzazione e animazione; la scena si trasforma continuamente rivelando il forno acceso in cui il pane cuoce lentamente, il fiume in cui il protagonista cade e fa il bagno, lo stagno nel giardino delle principessa che si fa specchio per gli sguardi dei due innamorati, delicate piogge di petali di fiore e, naturalmente, il terribile orco signore del castello, che si rivela in modo sorprendente ed emozionante”.
Un’occasione unica per i più piccoli di scoprire questo affascinate classico e per i grandi di ritrovare, nel coinvolgente adattamento dell’Accademia Perduta, un ricordo della propria infanzia restituito dalle tecniche di teatro d’attore e teatro di figura. Uno spettacolo di Marcello Chiarenza per la regia di Claudio Casadio, interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola, con le musiche originali di Cialdo Capelli. Biglietti – intero 8 euro, ridotto fino a 14 anni 4 euro, ridotto fino a 3 anni 0,50 euro – presso biglietteria del teatro 0736 298770. Inizio spettacolo ore 17.30. DOMENICA 15 APRILE DOPPIO APPUNTAMENTO PER LA CHIUSURA DI ANDAR PER FIABE A CAGLI AIDA E A MONDAVIO HANSEL E GRETEL Ultimi appuntamenti per Andar per fiabe, l’amata rassegna sostenuta da MiBACT, Regione Marche e AMAT in collaborazione con Comuni del territorio, che anche quest’anno ha ricevuto grandissimi consensi e partecipazione. Domenica 15 aprile doppio appuntamento alle ore 17 al Teatro Comunale di Cagli (recupero data saltata per neve) e al Teatro Apollo di Mondavio. A Cagli, in collaborazione con Istituzione Teatro Comunale di Cagli, la compagnia ATGTP presenta Bella da morir. Aida e il bambino che sognava l’opera, di Fabrizio Bartolucci eSandro Fabiani, con Sandro Fabiani e Roberta Biagiarelli, spettacolo vincitore “Lucca Teatro Festival – Che cosa sono le nuvole? 2017”. Dopo Mozart, Rossini, Puccini e Monteverdi ATGTP si rivolge ora ad uno dei più grandi compositori del melodramma italiano, Giuseppe Verdi, e a una delle sue opere più conosciute in tutto di tutto il mondo, Aida. Raccontare Aida ai bambini offre anche l’occasione di raccontare Verdi: Giuseppe Fortunino Francesco nato nel piccolo paese di Roncole. Il bambino che sognava la musica, l’enfant prodige che suonava l’organo ad orecchio nella chiesa del paese, che percorreva chilometri a piedi per andare a lezione di musica, che non è stato ammesso al conservatorio. Il ragazzino timido e scarso di parole che s’affacciava affascinato dalla porta dell’osteria di
famiglia per ascoltare un suonatore di violino ambulante. A Mondavio, Teatro Apollo, in scena il Teatrino dell’Erba Matta con Hansel e Gretel di e con Daniele Debernardi. L’habitat di Hansel e Gretel, i due fratellini protagonisti di questa storia, e di tutti gli altri personaggi del racconto è la miseria. Tutti inseguono “tre soldi” che fanno disperare chi li possiede e rappresentano l’illusione della ricchezza materiale, e al tempo stesso la frustrazione di non poter masticare delle briciole di pane. Allora la fantasia ha il sopravvento e si intravedono nel bosco, come un miraggio, grandi case di cioccolata e marzapane, si corre il rischio di essere mangiati da vecchie affamate e malintenzionate, si cerca di sognare e si comincia a cantare… per dimenticare. Al termine dello spettacolo per tutti i bambini La Merenda della Strega a cura di Panificio Artigianale Sara di Mondavio. Andar per Fiabe non è solo spettacolo, ma una ricca offerta di eventi collaterali. Dalle 16 infatti nei foyer dei teatri ad attendere tutti i bambini ci saranno: laboratori a cura di DI&FA e letture a cura dei Lettori Volontari di Nati per Leggere. Per informazioni: 366 6305500.
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