Si è conclusa con successo di - Il Mascalzone

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Si è conclusa con successo di - Il Mascalzone
Si è conclusa con successo
l’11ma     edizione     di
Ascolinscena:    tutti   i
premiati
 Per il pubblico ascolano vince BEN HUR della Bottega dei
                      Rebardò di Roma

Ascoli Piceno – Si è conclusa sabato scorso 14 aprile 2018
l’edizione XI della Rassegna di commedie Ascolinscena
svoltasi al PalaFolli di Ascoli Piceno dallo scorso
novembre.
Dopo un inizio scoppiettante con lo spettacolo di apertura,
fuori concorso, “Mi piaci da morire” con Debora Mancini, la
rassegna è entrata nel vivo del concorso ospitando in
questi mesi 6 compagnie provenienti da diverse parti
d’Italia. Spettacoli di genere diverso, alcuni in dialetto
altri in lingua, autori differenti, italiani e stranieri,
che hanno permesso alle compagnie in concorso di portare in
scena storie e avvenimenti coinvolgenti.
Durante la serata di sabato scorso sono stati assegnati i
Premi Ascolinscena decretati da una giuria e dal pubblico
abbonato alla Rassegna.
La Premiazione è stata guidata dal presentatore ufficiale
di Ascolinscena, Paolo Fratoni, aiutato da Elide Agostini,
della Compagnia Li Freciute, e da Rita Sansoni e Lara
Ciaffardoni del PalaFolli.
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Dopo l’assegnazione dei consueti Attestati di
Partecipazione, consegnati per l’occasione da Alessio
Stracci della Cantina San Filippo, si è passati alla
lettura delle nomination e alla consegna dei Premi.

Le compagnie che hanno partecipato al concorso sono state:
La Bottega dei RebArdò (Roma) con lo spettacolo “Ben Hur”
Colpi di Scena (Gravina in Puglia) con “L’uomo che incontrò
se stesso”
Compagnia Atriana (Atri) con “Tu che li trunche, ie che la
paie, foche fi…foche facce”
Compagnia Aes Dana (Falconara Marittima) con “Lo spirito
del Tiranno”
Compagnia dei Teatranti (Bisceglie) con “Rumors”
Compagnia La Moscheta (Verona) con “Alcazar – Il rifugio”.
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I premi assegnati sono stati i seguenti:
Miglior Attore Protagonista a NICOLA MARCONI in “Alcazar –
Il rifugio” – Compagnia La Moscheta
Miglior Attrice Protagonista ex-equo
BARBARA URBANI in “Alcazar – Il rifugio” – Compagnia La
Moscheta
EMANUELA NARDONE in “Alcazar – Il rifugio” – Compagnia La
Moscheta
Miglior Attore Non Protagonista a SANDRO CALABRESE in “Ben
Hur” – La bottega dei RebArdò
Miglior Spettacolo “ALCAZAR Il rifugio” – Compagnia La
Moscheta
Miglior Allestimento “RUMORS” – Compagnia dei Teatranti
Gradimento del Pubblico – Premio assegnato dagli abbonati
di Ascolinscena:
“BEN HUR” – La bottega dei RebArdò
Le sei compagnie in concorso hanno presentato lavori molto
differenti tra di loro, ma che hanno appassionato e
divertito il pubblico in sala, tra i quali gli abbonati che
ogni sera hanno votato per l’assegnazione del Premio
Gradimento del Pubblico assegnato all’ultimo voto alla
Compagnia La bottega dei RebArdò di Roma.
Dopo la consegna dei Premi, la serata è proseguita con un
divertentissimo spettacolo di Angelo Carestia. Comico,
cantante, imitatore, presentatore, Carestia ha divertito il
pubblico con barzellette, canzoni e gags.
Ascolinscena 2017–2018 registra un’altra edizione di
successo con i suoi abbonati e la presenza di un numero
sempre maggiore di spettatori.
Organizzata dalle compagnie amatoriali Castoretto Libero,
Donattori, Li Freciute e la Compagnia dei Folli, l’edizione
XI di Ascolinscena è sostenuta dalla Fita Gatt Marche –
Federazione Italiana di Teatro Amatoriale, da Fainplast
Compounds srl, dal Gruppo Gabrilelli SpA e dalla Cantina
San Filippo di Offida che ha offerto le degustazioni di
vino al termine di ogni spettacolo.
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La   mostra  su   Lotto  e
Leopardi appassiona 11mila
visitatori: proroga fino a
giugno
Recanati, Villa Colloredo Mels
Fino al 3 giugno 2018
Continua il successo della mostra “Solo, senza fidel
governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto
dialoga con Giacomo Leopardi” a Recanati che da dicembre ha
appassionato quasi 11mila visitatori.

Tanti gli eventi collaterali che hanno ruotato intorno alla
mostra e che hanno registrato il tutto esaurito,
confermando Recanati meta culturale.

Recanati – Il rapporto due anime inquiete e di grande
sensibilità a Recanati continuerà ad appassionare i
visitatori. Vista l’ampia richiesta da parte delle scuole e
dei visitatori, è stata prorogata fino al 3 giugno la
mostra a Villa Colloredo Mels “Solo, senza fidel governo et
molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con
Giacomo Leopardi” a cura di Vittorio Sgarbi ed inaugurata
il 21 dicembre 2017. L’evento espositivo ha riscontrato
grande interesse proprio perché rivela due uomini che hanno
vissuto in modo travagliato la loro epoca, ma che hanno
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saputo raccontarla nel profondo.
Dall’apertura ad oggi la mostra ha registrato
quasi 11mila visitatori. “Siamo oltre ogni aspettativa di
pubblico per la mostra in corso a Villa Colloredo Mels che
vede protagonisti Lorenzo Lotto e Giacomo Leopardi” ha
commentato l’assessore alle Culture del Comune di
Recanati Rita Soccio. “La felice intuizione del curatore ha
realmente interessato e affascinato il pubblico, in
particolare quello più giovane, che forse si è identificato
nella forte intimità che trapela dai ritratti del pittore e
dai manoscritti del poeta. Pur distanti nel tempo, entrambi
hanno trovato nella città di Recanati il loro luogo di
studio e di ricerca. L’interesse suscitato dalla mostra è
solo l’inizio di un percorso virtuoso da continuare e
implementare insieme ai partner culturali del territorio”.
Anche gli istituti scolastici del Paese hanno
particolarmente apprezzato l’immaginario dialogo di Sgarbi,
con   prenotazioni      per   visite    da  parte    delle
scolaresche. Quattro le proposte didattiche in mostra che
si possono ancora prenotare, differenziate in base all’età
dei partecipanti. Per i giovani visitatori sono stati
ideati tre laboratori didattici per stimolare la loro
creatività e conoscere questi due grandi personaggi che a
Recanati hanno lasciato un segno.
Il laboratorio “La poesia dei 5 sensi”, quello “Multi-
ritratto in cornice” dove Lotto e Leopardi ci insegnano che
esistono tanti modi per raccontare se stessi e gli altri:
parole, immagini e oggetti. Infine l’attività didattica “Un
profilo, sono io!” dove, partendo da alcune riflessioni
sulle opere in mostra di Lotto e Leopardi, gli studenti
hanno tracciato il loro volto con parole e immagini fino a
farlo diventare un originale autoritratto contemporaneo. I
ragazzi della Scuola secondaria di I-II grado hanno
partecipato al laboratorio “I giovani favolosi”. Inoltre,
per tutte le età, la visita guidata su misura, incentrata
sul talento straordinario dei due artisti, uno per la
pittura e l’altro per poesia, che hanno saputo mettere la
loro anima all’interno di capolavori di tutti i tempi.
Al percorso della mostra “Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo
Leopardi” a Villa Colloredo Mels è collegata l’esposizione
straordinaria di documenti, manoscritti e cimeli del poeta,
unici e significativi, la cui selezione e cura scientifica
è affidata alla professoressa Laura Melosi e al
dottor Lorenzo Abbate della cattedra leopardiana
dell’Università degli studi di Macerata. Una vera e propria
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riscoperta del patrimonio leopardiano che torna dopo molti
anni a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e
degli studiosi. Nel museo civico troviamo esposte, ad
esempio, dalle carte relative alla pubblicazione della
prima edizione dello Zibaldone e una commovente lettera
spedita da Firenze da Giovanni al padre.
Un viaggio nella cultura che ha indagato l’inquietudine
sotto diversi aspetti, come durante la presentazione del
libro di Mauro Zanchi “In principio sarà il sole. Il coro
simbolico di Lorenzo Lotto” dedicato alla simbologia
lottesca o durante il recente incontro “La forza e la
poesia dell’inquietudine. Mogol racconta”. Tanti gli eventi
collaterali organizzati in questi mesi da Sistema Museo che
hanno ruotato intorno alla mostra e che hanno registrato il
tutto esaurito, confermando Recanati come meta culturale.
Oltre ai tour esperienziali Lorenzo Lotto e Giacomo
Leopardi Experience, che hanno visto i visitatori impegnati
in una visita guidata per le vie della città e per la
mostra, anche gli appuntamenti con “Lotto Marzo”, in
occasione della Festa delle donne con la partecipazione
della storica dell’arte Marta Paraventi, “Lotto alle 8
colazione d’artista”. Senza dimenticare gli originali
eventi in occasione di San Valentino “Cuori inquieti. Eros
e sentimento nelle vite e nelle opere di Giacomo Leopardi e
Lorenzo Lotto” e “Baci al museo”.
Grazie al biglietto unico, oltre alla mostra “Lorenzo Lotto
dialoga con Giacomo Leopardi”, si possono visitare i Musei
Civici di Villa Colloredo Mels, il Museo dell’Emigrazione
Marchigiana, il Museo “Beniamino Gigli” e la Torre del
Borgo.
La mostra è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di
Recanati, con il contributo della Camera di Commercio di
Macerata, Università degli Studi di Macerata e Centro
Nazionale Studi Leopardiani e organizzata in collaborazione
con Spazio Cultura. La mostra fa parte della programmazione
di mostre ed eventi culturali per il 2017 – 2019 a Recanati
dell’innovativo     progetto     della  Società    Sistema
Museo“Recanati verso l’Infinito”, che fa leva sulla forte
identità della città legata all’arte, alla poesia e alla
musica, progetto realizzato con il contributo della Regione
Marche e del Comune di Recanati.
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dall’Amat
2018-04-16
MUSICA A KM 0, VENERDÌ 20 APRILE A PESARO
JELLYFISH NEBULA, DAWN STREET, NIJHIDA E PROWLERS IN
CONCERTO

Spazio alla musica locale di qualità venerdì 20
aprile al Teatro Sperimentale di Pesaro con Musica a km 0,
la serata che prende il nome dal bando-concorso promosso
dall’Assessorato al Benessere del Comune di Pesaro per
selezionare band musicali pesaresi con l’obiettivo di
offrire, grazie alla partecipazione a concerti promossi
dall’Amministrazione comunale, un contributo per la loro
valorizzazione artistica. L’occasione offre la possibilità
a Jellyfish Nebula, Dawn Street, Nijhida e Prowlers di
farsi conoscere dal pubblico di Playlist Pesaro, rassegna
promossa dall’Assessorato alla Bellezza del Comune e
dall’AMAT.

Psichedelia prét-à-porter, pop mutante, elettronica
artigianale: questo è il suono dei Jellyfish Nebula, nati
nel settembre 2015. Il quadrato è composto da Andrea Boidi
alle tastiere e ai synth, Matteo Petrillo al basso, Daniele
Targhini alla voce, Vittorio Topi alla batteria e dalla
preziosa ed eccezionale collaborazione di Edoardo Gennari
alle programmazioni. Produttori della colonna sonora
Popsophia 2016 e finalisti del concorso “Giovani per la
musica” indotto dall’Orchestra Sinfonica Rossini, hanno
iniziato l’attività live nel giugno 2016.

Dawn Street nascono a Pesaro nell’estate del 2015 da
un’idea di Eugenio Deluca (chitarra voce), Elisa Lucentini
(chitarra voce) e Alessandro Maggiori (batteria), tutti
proveniente da altre esperienze nell’ambito musicale.
Durante l’inverno-primavera 2015 la band incide il primo EP
self-titled. Nell’estate 2016 i Dawn Street iniziano la
loro stagione concertistica che li porta a suonare prima
nella propria zona e poi in altre parti d’Italia. Nel
gennaio 2017 un cambio di formazione vede Giulia Di Muzio
prendere il posto di Alessandro alla batteria e i Dawn
Street iniziano a lavorare sul nuovo ep. Il primo EP dei
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Dawn Street si contraddistingue da sonorità punk rock
melodiche, a tratti potenti a tratti morbide,
caratterizzate da un contrasto della voce maschile e
femminile di Eugenio ed Elisa; canzoni come Early
End, BYOH e The Shine ne sono un esempio lampante.

Nijhida è un trio strumentale di stampo post-rock con
sonorità ambient e influenze elettroniche. Il gruppo si
forma nell’estate 2015 mettendosi subito al lavoro per la
produzione del loro primo EP e partecipando allo Zoe
Microfestival di Pesaro. Nell’estate 2016 partecipa alla
25°edizione del GulliveRock Festival di Ancona, dopo aver
vinto il contest che gli permette di aprire il concerto dei
Marta sui Tubi. Partecipa inoltre alla 7°edizione del
Festival Giovani per la Musica di Pesaro, vincendo il
premio Città di Pesaro e il premio speciale del Festival;
prende parte, inoltre, alla 23°edizione del Gubbstock Rock
Festival di Gubbio, aprendo il concerto ai C+C=Maxigross.
Nel settembre 2016 poi, l’EP della band viene recensito
dalla rivista “Rockit.

I Prowlers iniziano a suonare a Pesaro nel 2004. Luca
Segatori (voce e chitarra), Alex Santoriello (chitarra),
Leo Ruggeri (basso) e Giuseppe Del Bianco (batteria); il
loro primo EP, The Shadow of Tomorrow, è un disco duro e
seminale, molto improntato sull’hard and heavy. La band
durante gli anni si affina e riprende delle sonorità più
prog e glam e inizia a comporre brani più complessi e
introspettivi. Nel 2011 esce il singolo Joseph Merrick. Nel
2013 entra a far parte della band in pianta stabile Massimo
Trivento alle tastiere, proprio mentre il gruppo ha
iniziato le sessioni di registrazione del nuovo album Freak
Parade la cui produzione termina nel 2016. Nel 2017
Francesco Vichi e Sebastian Magni Marcowicz sostituiscono
Giuseppe del Bianco e Leo Ruggeri, alla batteria e al
basso.

Biglietto posto unico 5 euro. Informazioni e biglietteria
Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Sperimentale 0721
387548, il giorno del concerto dalle 10 alle 13 e dalle 17
ad inizio concerto previsto alle ore 21.
TEATROLTRE, GIOVEDÌ 19 APRILE A URBINO
IRENE GRANDI E PASTIS IN LUNGOVIAGGIO

È un Lungoviaggio in cui video, musica, fotografia e voce
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concorrono a creare un’opera visionaria quello che
offrono Irene Grandi e Pastis al Teatro Sanzio di
Urbino giovedì 19 aprile per TeatrOltre, la più ampia
rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti
legati a esperienze del contemporaneo promossa da AMAT con
i Comuni del territorio.

Frammenti del reale costituiscono il punto di partenza per
la costruzione di videocanzoni in una simbiosi tra
chitarre, pianoforte, macchina fotografica, canto. La
musica prende forma dall’interazione viva con quel che
accade nei video mentre sul palco Irene Grandi,
accompagnata da Marco e Saverio Lanza dei Pastis, dialoga
cantando con persone e personaggi filmati in un momento in
cui esprimono una musicalità interiore inconsapevole, ma
proprio per questo autentica rappresentazione della loro
essenza e unicità. Uno spettacolo atipico in cui le
immagini “si suonano e si cantano”, una sorta di
“fotoconcerto” dove ogni opera messa in scena rappresenta
un viaggio, concorrendo così a delineare il tema portante
voluto    dagli    artisti     e   da   cui    nasce    il
titolo Lungoviaggio?.

Sin da giovanissima Irene Grandi canta con diversi gruppi
rock e blues nei locali di Firenze e in Toscana, partecipa
a contest musicali e inizia a scrivere le sue prime canzoni
con Telonio, con cui collaborerà per molti anni. Decisivo è
l’incontro con Dado Parisini, produttore dell’album
d’esordio Irene Grandi, uscito nel 1994. Da allora gli
album sono pubblicati in rapida successione: In vacanza da
una vita (1995), Per fortuna purtroppo (1997), Verde rosso
e blu (1999). A quegli anni risale anche l’inizio di una
lunga e fruttuosa collaborazione con Vasco Rossi, che
scrive per lei La tua ragazza sempre, canzone con la quale
si classificherà seconda al Festival di Sanremo 2000. Nel
2001 esce il greatest hits Irek, contenente gli inediti Per
fare l’amore e Sconvolto così. Lo stesso anno incanta
centomila persone all’Heineken Jammin’ Festival di Imola,
aprendo per l’amico Vasco. La collaborazione con Vasco
porta alla pubblicazione di Prima di partire per un lungo
viaggio, title track dell’album successivo (2003). Oltre
che con Vasco Rossi, Irene ha collaborato con moltissimi
artisti italiani: Pino Daniele, con cui realizza il
dolcissimo e celebre singolo Se mi vuoi già nel 1995,
Jovanotti, Edoardo Bennato, Luciano Pavarotti, Alex Britti,
Elio e le storie tese, Simona Bencini, Francesco Renga,
Eros Ramazzotti e, in molte occasioni, con Stefano Bollani
e artisti internazionali come Youssou N’Dour, Patti Smith,
Hector Zazou, James Rei.

Dietro lo pseudonimo Pastis, che ci riporta subito al nome
del famoso drink francese, si muovono i fratelli Marco e
Saverio Lanza di Firenze. La singolarità di questa unione
artistica risiede nelle diverse discipline che i due
interpretano, rispettivamente fotografia e musica, due
mestieri diversi che con i Pastis si fondono in una nuova
forma espressiva. Gli output Pastis sono brevi opere di
videoarte musicale che attingono fortemente alla vita
quotidiana. L’esibizione è una simbiosi tra gli strumenti
di lavoro dei fratelli: chitarre, pianoforte, macchina
fotografica e telecamera che convivono in una sorta di
“fotoconcerto”; perfino gli spettatori diventano parte
attiva della performance attraverso un’improvvisazione
fotografico musicale. Hanno partecipato come ospiti dei
loro concerti o ritratti nelle loro opere importanti
personaggi e artisti che hanno amato il loro particolare
linguaggio, tra gli altri Cristina Donà, Bugo, Wayne
Marshall, Max Gazzè, Fiorucci, James Bradburn.

Per informazioni e biglietti (10 euro, ridotto 8 euro):
biglietterie       circuito     AMAT   (071     2072439
– www.vivaticket.it vendita on line), Teatro Sanzio 0722
2281. Inizio spettacolo ore 21.

FABRIANO, TEATRO GENTILE VENERDÌ 20 APRILE
CARMEN CON   L’ORCHESTRA   RAFFAELLO   DIRETTA   DA   STEFANO
BARTOLUCCI

Venerdì 20 aprile al Teatro Gentile di Fabriano si torna
all’opera con il capolavoro di Bizet Carmen, opéra-comique
su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy con Julija
Samsonova-Khayet nel ruolo della protagonista e Alessandro
Moccia, Daniele Girometti e Alina Godunov. Una storia
d’amore, destinata a trasfigurasi in odio e infine in
morte, un classico della lirica caratterizzato da alcune
delle arie più belle e conosciute dal pubblico di tutto il
mondo, affidata all’Orchestra Raffaello diretta da Stefano
Bartolucci, con il Coro Città Futura Regina di
Cattolica diretto da Gilberto Del Chierico e dal Coro di
voci bianche “Le verdi note” e il Coro della scuola
primaria “Allegretto di Nuzio” di Fabriano diretti da L.
Formica e M. G. Trontino con il corpo di ballo Accademia A.
Bartolacci. La regia è di Francesco Corlianò e le scene
di Daniele Pieri.

Carmen, capolavoro di Georges Bizet, è considerata opera
nazionale francese, simile all’Aida in Italia, storia
d’amore e morte che tocca i vertici più alti della
drammaticità. L’opera, in quattro atti è tratta da una
novella di Prosper Mérimée (1845). Della Carmen esistono
diverse edizioni che variano soprattutto nelle parti di
recitativo e del duello fra José ed Escamillo. Anche se
oggi la Carmen è considerata una delle più belle opere
liriche, alla su prima non piacque agli spettatori ed alla
critica. Il lavoro era troppo carico di intensità
drammatica per piacere al pubblico dell’epoca; l’intreccio
della storia venne giudicato immorale, per la presenza di
zingari, contrabbandieri e fuorilegge e con un finale
sanguinoso da cronaca nera. Anche la musica non fu gradita
agli amanti della tradizione, perché giudicata dai critici,
troppo “wagneriana”. La prima rappresentazione fu all’Opéra
Comique di Parigi il 3 marzo 1875 mentre la prima
rappresentazione italiana avvenne al Teatro Bellini di
Napoli il 15 novembre 1879.

La vicenda si svolge a Siviglia, in Spagna, e ha come
protagonista una bella e provocante zingara, Carmen, di cui
si innamora perdutamente Don José, un brigadiere del corpo
di guardia, il quale viene meno ai propri doveri di soldato
per seguirla, arrivando perfino a unirsi a una banda di
contrabbandieri. Ma la capricciosa zingara si stanca presto
e rivolge le sue attenzioni all’affascinante torero
Escamillo. Impazzito per la gelosia, mentre la folla della
corrida applaude il vittorioso Escamillo, Don José uccide
Carmen e poi si costituisce ai gendarmi. La scabrosità del
soggetto, che contravveniva alle convenzioni teatrali
dell’opéra-comique, e il realismo con cui erano presentati
i personaggi sulla scena non piacquero inizialmente e il
compositore fu accusato di immoralità. Qualche anno più
tardi il giudizio mutò e la Carmen divenne una delle opere
più rappresentate nel mondo. Il filosofo tedesco Friedrich
Nietzsche, che l’apprezzava molto, ne esaltò il carattere
solare e mediterraneo che esprimeva, a suo dire, “un
ritorno alla natura, alla gaiezza, alla giovinezza e alla
virtù”. Caratteristici sono nell’opera i brani che si
ispirano alle forme e ai colori della tradizione popolare
spagnola, come la famosa habanera, una danza simile al
tango sul cui ritmo Carmen intona l’aria L’amore è un
uccello ribelle.
Biglietti da 8 a 20 euro. Per informazioni Teatro Gentile
0732 3644. Inizio spettacolo ore 21.

Giornata finale del ciclo
“Crescendo per Rossini”
Mercoledì 18 aprile la giornata finale del ciclo “Crescendo
                        per Rossini”
– Alle 18 alla Data la conferenza di Ernesto Palacio, alle
       21 il Concerto Rossiniano al Teatro Sanzio –

Urbino – Giornata conclusiva, mercoledì 18 aprile, del
ciclo “Crescendo per Rossini” organizzato dal Rossini Opera
Festival e dalla Fondazione Rossini nei locali della Data,
Orto dell’Abbondanza, a Borgo Mercatale di Urbino. Si
comincia alle 18 con Ernesto Palacio, Sovrintendente del
Rossini Opera Festival che terrà una conferenza sul tema Il
cantante d’opera. Esperienze e ricordi di una carriera nata
sotto il segno di Rossini, arricchita dall’incontro con il
più grande cantante rossiniano Juan Diego Flórez.
Testimonianze di un’attività manageriale e didattica
condotta da Palacio sia al Rossini Opera Festival che in
altri contesti culturali.
E a coronamento e conclusione del “Crescendo”, alle 21 il
 Concerto rossiniano al Teatro Sanzio, che vedrà in scena
gli ex allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”
Giorgia Paci, soprano, Daniele Antonangeli, basso-baritono
e al pianoforte Mirca Rosciani con il seguente programma:
Aria di Alidoro: «Là del ciel nell’arcano profondo» La
Cenerentola
Daniele Antonangeli
Cavatina di Fiorilla: «Non si dà follia maggiore» Il Turco
in Italia
Giorgia Paci
Aria di Mustafà: «Già d’insolito ardore» L’Italiana in
Algeri
Daniele Antonangeli
Aria della Contessa di Folleville: «Partir, oh ciel! desio»
Il viaggio a Reims
Giorgia Paci
Aria di Assur: «Deh… ti ferma… ti placa… perdona…»
Semiramide
Daniele Antonangeli
Recitativo ed aria di Sofia: «Ah voi condur volete … Ah
donate il caro sposo» Il signor Bruschino
Giorgia Paci
Per ottenere i biglietti gratuiti e partecipare allo
spettacolo, ci si potrà registrare sulla pagina di Uniurb
dedicata all’evento:
https://www.uniurb.it/novita-ed-eventi/4229
(“prenota il tuo posto”)
Il ciclo “Crescendo per Rossini” è stato organizzato da
Rossini Opera Festival e Fondazione Rossini in
collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo
Bo, Comune di Urbino, Centro Teatrale Universitario Cesare
Questa, Comune di Pesaro e Provincia di Pesaro e Urbino.
A UniFestival, il Giacomo
Leopardi, gobbo snob, di
Gianni Aversano
Martedì 17 aprile alle 21.15 al Teatro Don Bosco, uno
spettacolo che mischia con sapienza passione e ironia,
drammaticità e comicità

Macerata – Per martedì 17 aprile alle 21.15 al Teatro Don
Bosco Unifestival porta in scena “Gobbosnob” di Gianni
Aversano, che interpreta anche il protagonista, con Peppe
Papa, Domenico De Luca e Andrea Soffiantini per la regia di
Franco Palmieri. Il cuoco di casa Ranieri, che a Napoli
segue giorno e notte Giacomo Leopardi durante gli ultimi
quattro anni di vita nei suoi cambiamenti di abitazione e
nei suoi smodati desideri, dialoga con un operaio di
traslochi circa la quotidianità singolare del grande poeta.
L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.
La più alta poesia italiana del un genio mondiale
“maledetto gobbo e snob” si ritrova immersa nella bassa, ma
al contempo sincera e aperta, cultura di popolani. Questi,
a modo loro, faranno sentire all’uomo Leopardi quel
contatto e quella vitalità che sempre aveva desiderato. Tra
aneddoti esilaranti e pittoresche interpretazioni delle
poesie, si apprendono notizie sconosciute ai più, fino alla
misteriosa morte e sepoltura.

Fino al 20 aprile 2018 Unifestival, il festival organizzato
dagli studenti dell’Università di Macerata con il
patrocinio del Comune di Macerata e dell’Erdis, propone
concerti, spettacoli, mostre, dibattiti sul tema “La
memoria del futuro”. Le iniziative sono aperte a tutti e a
ingresso gratuito. Il programma completo può essere
consultato on line sul sito unifestival.unimc.it.

Progetto Tracce R-Esistenti
Ascoli Piceno, 2018-04-16 – Con il progetto Tracce R-
Esistenti si intende valorizzare una testimonianza storica
e stimolarne il ricordo, mediante differenti forme
artistiche: musica, teatro, pittura, fotografia,
letteratura. Il nostro obiettivo è che la Festa di
Liberazione non sia solo la commemorazione di pochi, ma
lo spunto per riunire, ricordare, ma soprattutto vivere nel
presente ciò che è lascito delle precedenti generazioni: i
valori sociali ed etici della solidarietà, del sacrificio,
della lotta contro l’oppressione. In sostanza il valore
della libertà, che non è disgiunto da quello del rispetto e
dell’impegno verso il vivere comune.
Il progetto Tracce R-Esistenti è ideato e promosso dal
Comitato Territoriale ARCI Piceno Fermano in collaborazione
con l’Associazione ARCI Libero Spazio Stay Human di Ascoli
Piceno, l’ANPI sezione Provinciale di Ascoli Piceno, l’ISML
Istituto di Storia contemporanea di Ascoli Piceno, Libreria
Prosperi, Libreria Rinascita, Circolo UAAR Ascoli Piceno,
Comitato Antirazzista Ascoli Piceno e CGIL di Ascoli
Piceno. La manifestazione è patrocinata dalla Provincia di
Ascoli Piceno e dal Comune di Ascoli Piceno ed è sostenuta
da COOP Alleanza 3.0, Quanto Basta e NO Triv.
Programma:
22 aprile 2018 – Galleria Insieme
Tracce dal sisma. Mostra fotografica a cura del Gruppo di
ricerca Emidio di Treviri in collaborazione
con le BSA – Brigate di Solidarietà Attiva;
23 aprile 2018, ore 18.00 – Libreria Rinascita
Fascismo e Resistenza nel Piceno. Inaugurazione della
mostra foto-documentaria di Maria Grazia
Battistini e Costantino Di Sante a cura dell’ISML Istituto
di Storia contemporanea di Ascoli Piceno.
La mostra resterà fruibile fino al 07 maggio 2018;
24 aprile 2018
ore 9.30 – Palazzo dei Capitani – Sala della Ragione
My war is not over. Proiezione del film documentario,
incontro con Harry Shindler ed il giornalista
Marco Patucchi;
ore 18.00 – Libreria Prosperi – Spazio Nova Dea
Tracce di Libertà. Installazione sulla Costituzione e la
laicità dello Stato, a cura dell’UAAR, sezione
di Ascoli Piceno;
ore 18.00 – Largo Crivelli
Piccole Tracce. Laboratori creativi di manualità e riciclo
per bambini a cura di Bimbi del Bosco;
Tracce solidali. Stand espositivi e informativi a cura di
ARCI, COOP, Equosolidale, Antirazzisti Piceni,
Libera;
ore 18,30
Tracce di memoria. Intervento a cura della CGIL di Ascoli
Piceno;
Tracce dal mondo. Intervento a cura del Comitato
Antirazzista di Ascoli Piceno;
Tracce antifasciste. Intervento a cura dell’ANPI sezione di
Ascoli Piceno;
ore 19.30
Tracce musicali. Aperitivo musicale con Luca Orsini;
Tracce di colore. Azione pittorica a cura di Vincenzo
Lopardo;
ore 20.45
Storie di pietra. Incursioni teatrali a cura del gruppo
Articolate Teatro;
ore 21.30
Mi troverai tra le costellazioni. Storie di Resistenza
picena. Monologo teatrale di e con Emiliano
Valente;
ore 22.30
Tracce musicali. Têtes de Bois in concerto;
ore 24.00 – FUGA Music Room
Tracce rock. Dj-set.
Si invita a prendere parte alla celebrazione cittadina del
25 aprile presso il Sacrario Partigiano di
Colle San Marco.
Biografie artisti
Têtes de Bois
Têtes de Bois è un sestetto composto di voce, tromba,
basso, piano, chitarra, batteria: Andrea
Satta (voce), Carlo Amato (basso, contrabbasso e computer),
Angelo Pelini (pianoforte e tastiere),
Luca De Carlo (tromba), Lorenzo Gentile (batteria), Stefano
Ciuffi (chitarre). La band nasce nel
1992 con un concerto su un vecchio camioncino Fiat 615 NI
in Piazza Campo de’ Fiori, A Roma. Una
storia fatta di strade e svincoli, luoghi impropri,
capitali europee, periferie e cinture urbane, di
concerti sul camioncino, sulle scale mobili nei sotterranei
dei metrò, in fabbriche abbandonate, di
interventi estemporanei con le biciclette, sui tram, nelle
stazioni ferroviarie, di eventi, festival,
club, centri sociali, teatri, progetti e grandi palchi. La
loro musica tra rock, folk e poesia, passa e
cresce attraverso una lettura del presente sempre attuale e
mai scontata, si riempie di parole,
suggestioni e rumori catturati nel transito, e sublima in
quel suono sospeso tra emozione pura,
ironia e straniamento che è la cifra propria della band.
Luca Orsini
Cantautore e bassista ascolano, da metà degli anni 90
inizia a militare in diverse band, prima
nell’orbita del punk rock revival, successivamente in
formazioni molto diverse, riuscendo a
collaborare anche con musicisti jazz. Negli anni alterna
momenti di intensa attività live a periodi di
ricerca e lavoro in studio. Con Marco Bassi fonda i Coniugi
Orsini, la band si esibisce in molti
festival nazionali tra cui: Avellino Blues Festival, Un
festival alle Corde e Maremoto Festival. Luca è
attivo anche nel settore sociale: nel 2016 in
collaborazione con l’Istituto di riabilitazione Santo
Stefano, realizza l’album Canta che ti passa, dedicato ai
pazienti affetti da morbo di Parkinson. Il 22
gennaio 2018 pubblica il suo nuovo lavoro discografico
intitolato L’ordine delle cose gambere che
racchiude cinque brani.
Emiliano Valente
Autore, attore e regista teatrale. Nei suoi primi anni di
carriera è attore
della compagnia Teatro Internato diretta da Stefano Tè. Nel
2005 intraprende la sua carriera
solista. All’attivo 7 spettacoli. I suoi spettacoli non
hanno un unico stile riconoscibile, si passa da
tematiche sociali e civili a storie surreali e grottesche.
La volontà è sempre quella di raccontare la
storia, con la S maiuscola, attraverso le singole storie di
personaggi che realmente hanno
attraversato quell’epoca. Il tutto è sempre condito da
tratti comici e surreali e dalla
caratterizzazione dei personaggi raccontati. Oltre al suo
percorso solista numerose le
collaborazioni con compagnie professioniste. Dal 2009 è
insegnante in diversi laboratori a Roma
presso il Teatro Villa Pamphilj, Subiaco, Ascoli. Dal 2009
è direttore artistico del Pollino in Festa,
festival di musica e teatro a Buonvicino(CS) e presidente
dell’associazione culturale TiConZero.
Vincenzo Lopardo
Artista di Ascoli. Un’arte intima e loquace la sua. Da
trent’anni cerca di trovare una forma
espressiva che rappresenti il giorno, la notte, il sogno,
l’uomo, lo spazio, la terra, l’aria e i
movimenti, ma anche più semplicemente forme cose e segni
che stiano bene insieme, e che diano
piacere alla contemplazione. Affronta il tema dal lato
opposto, ama mettersi di lato per trovare
una nuova lettura del reale. La pittura è vista non come
sola rappresentazione del reale, ma come
interpretazione. Cerca la sana e spietata insoddisfazione
dell’arte che lo spinge nel lavoro e nel
giorno. Numerose esposizioni e live painting tra il 2016 e
oggi ad Ascoli, Roma, Teramo, Malaga.

Concorso internazionale di
poesia “Premio Città di San
Benedetto”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Compagnia teatrale Gli O’
Scenici e Antoniana Eventi presieduta da Tarcisio
Bassarelli, con il patrocinio del Comune di San Benedetto
del Tronto, organizza la prima edizione del concorso
internazionale di poesia “Premio Città San Benedetto del
Tronto 2018”. Ideato dal regista cinematografico e teatrale
Marco Trionfante ha come scopo quello di creare un momento
di sviluppo e diffusione della poesia e delle emozioni che
tale attività creativa è capace di suscitare. Il Premio
vuole essere altresì l’occasione per fare conoscere le
bellezze uniche della città, del territorio e del dialetto
sambenedettese in tutta Italia e in Europa.
Al Concorso possono partecipare autori giovani e
maggiorenni residenti in Italia e all’ estero con opere
edite o inedite in lingua italiana o in vernacolo, di
lunghezza non superiore ai 30 versi. Per i minorenni non è
prevista alcuna quota di iscrizione. Per questo motivo
l’organizzazione ha coinvolto anche tutti gli istituti
scolastici primari e secondari di San Benedetto del Tronto.
Sono ammesse anche opere premiate in altri concorsi. Il
termine ultimo per la loro presentazione è fissato per il
prossimo 30 maggio 2018, mentre la cerimonia di premiazione
è in programma il 22 luglio 2018. Tra i giurati anche Olga
Merli sceneggiatrice Cine Televisiva ed autrice.
clicca il   regolamento

Lidia   Ravera,   “Heimat,
(piccola)     patria”    @
Parole&Nuvole
                     PAROLE&NUVOLE 2018
                  HEIMAT – (PICCOLA) PATRIA
                          LIDIA RAVERA
            PORTO SANT’ELPIDIO – VILLA BARUCHELLO
                 19 APRILE 2018 – ORE 21,15

Porto Sant’Elpidio – Dopo l’incredibile successo
dell’apertura con il teologo Vito Mancuso, la rassegna
Parole&Nuvole continua il suo percorso, gemellato con la
rassegna Fermo sui Libri 2018 e in collaborazione con il
progetto La città che legge, con un secondo appuntamento
molto particolare. Verrà a dire la sua sul tema
dell’Heimat, (piccola) patria, una scrittrice e politica
molto effervescente, che nel corso degli anni è riuscita a
stupire sempre di nuovo con il suo stile brillante e la
scelta di temi scomodi ed attuali, stiamo parlando di Lidia
Ravera, che interverrà il 19 Aprile 2018 alle ore 21,15
presso Villa Baruchello di Porto Sant’Elpidio.
Lidia Ravera è nata a Torino nel 1951, e, dopo gli studi al
liceo classico, ha incominciato subito una fitta attività
di scrittrice, tra racconti brevi, romanzi romantici per la
collana Bluemoon e sceneggiature Rai, sognando un giorno di
pubblicare un romanzo che raccontasse la realtà della sua
generazione e non una finzione ben confezionata per
famiglie. L’occasione e il successo arrivano nel 1976,
quando riesce a pubblicare un romanzo scritto a quattro
mani con Lombardi Radice che racconta la la gioventù post-
sessantottina      che   lei   stessa    aveva   vissuto,
dall’emblematico titolo Porci con le ali. Da lì la sua
popolarità e la sua penna prendono il volo assieme ai suini
del titolo, e seguono grandi romanzi che raccontano la
crescita, la libertà e il malessere vissuto dai figli della
rivluzione culturale, come Ammazzare il tempo (1978),
Bambino mio (1979), Voi grandi (1990), Due volte
vent’anni(1992), Né giovani, né vecchi (2000), La festa è
finita (2002), Il freddo dentro (2003) e Piangi pure
(2013), che è stato il vincitore assoluto del premio
letterario Pisa nel 2013.
Nel 2013 decide di condividere il suo impegno nel sociale
con un grande progetto politico condiviso assieme a Nicola
Zingaretti per la Regione Lazio, di cui diventa Assessore
alla Cultura e alle Politiche Giovanili, e grazie al quale
si impegna per cambiare le prospettive della giovane
generazione senza patria dei nostri anni.
Nonostante gli impegni istituzionali, la Ravera però non ha
mai però abbandonato la riflessione e la scrittura sui
frutti e le conseguenze sociologiche dei ruggenti anni ‘70
e ‘80, sul presente e il futuro, e ha continuato a
svilupparla nel romanzo Gli scaduti del 2015 e nel suo
ultimo lavoro, Terzo tempo, che presenta a Parole&Nuvole.
Questo romanzo racconta la vecchiaia della propria
generazione, del suo sentirsi al di fuori di ogni dinamica
e gioco, e la necessità per essa di un totale cambio di
prospettive su sé stessi e sul proprio tempo. Urge, sembra
sottesamente dire la Ravera, una riflessione che aiuti i
suoi coetanei a prendere atto dei cambiamenti della c.d.
terza età, del suo poter essere viva, vitale, assolutamente
non passiva e invecchiata come le generazioni precedenti
già a 60 anni, e soprattutto in grado di riuscire, tramite
ascolto, esempio e sostegno, ad aiutare la nuova
generazione a dare, nonostante le catastrofiche situazioni
contingenti, il meglio di sé per costruire una nuova
piccola patria a misura di tutti.
Monica Leoni, Assessore alla Cultura del Comune di Posto
Sant’Elpidio, ha così definito la personalità di Lidia
Ravera e l’importanza del suo intervento a Villa
Baruchello: “Lidia Ravera è stata, negli anni, un punto di
riferimento per intere generazioni di donne. Una donna
libera, una pensatrice acuta e brillante, una scrittrice
indefessa ed originale. Porterà a Parole&Nuvole il suo
ultimo libro che sarà il pretesto per una riflessione più
ampia e a largo raggio sulla contemporaneità.
Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha
così comentato il grande contributo al tema complesso
dell’Heimat che la Ravera darà con il suo libro “Terzo
Tempo” : ” Il libro della Ravera, Terzo Tempo, è
l’occasione per parlare di come la nostra era rimuova una
delle variabili più importanti della nostra esistenza: Il
tempo. Ci si illude di essere immortali, ma non è così. E
la vecchiaia non è l’inferno, può essere il luogo della
libertà, del progetto, della vita vera. E ancora è
necessario ristabilire un rapporto fra generazioni
differenti, è necessario dare il giusto valore
all’esperienza e i giovani dovrebbero accogliere l’eredità
di coloro che rimangono nel cuore ancora giovani per forza,
energia, visione e coraggio!!!
Gli   Stili   Liberi    con
“Vasche e Samba-ta” vincono
il Festival della Canzone
Ascolana

Con il brano “Vasche e Samba-ta” il gruppo musicale “Gli
Stili Liberi” si è aggiudicato il primo posto al “Festival
della Canzone Ascolana 2018”.

Ascoli Piceno, 2018-04-15 – Al termine di una kermesse
canora molto articolata, con i cantanti in gara e numerosi
ospiti, sono stati proclamati i vincitori della
quindicesima edizione.
Il premio per il Miglior Testo, scelto da una giuria di
giornalisti, è andato al brano “Te prèghe papà”, scritto da
Endrio Di Girolamo e cantato insieme alla figlia Sandy
Carol Il Premio “Ivan Graziani” ha avuto due vincitori:
Andrea Petrucci, che sul palco, da ospite, ha presentato il
brano “Polvere e sassi nel cuore” scritto a quattro mani
con il Vescovo di Ascoli Monsignor Giovanni D’ Ercole.
Un guasto al computer di regia non ha permesso di vedere in
contemporanea l’interpretazione e un video molto toccante,
trasmesso solamente sul finire della serata.
La seconda targa dedicata a “Ivan Graziani” è stata
destinata, dalla commissione del Festival, al Gruppo “I
Fagiani”che, per l’ occasione, si sono ritrovati sul palco
del Ventidio a commemorare lo scomparso e amato Fabio
Zeppilli, venuto a mancare lo scorso anno e a cui è stata
dedicata l’intera manifestazione.
Sia il Premio “Ivan Graziani” che una maiolica con l’effige
di Zeppilli, offerta dall’ Amministrazione Comunale di
Ascoli Piceno, sono stati consegnati alla moglie e a sua
figlia Valentina.
Durante la serata aperta con gli interventi del Sindaco di
Ascoli Avv. Guido Castelli e dall’ Onorevole Giorgia
Latini, è stato assegnato anche un riconoscimento a un
artista emergente del piceno. Ad aggiudicarsi il premio è
stato Davide Peroni: giovane baritono tra i migliori in
italia, che ha proposto due brani accompagnato al piano
dalla talentuosa Irene Filliagi.
Queste le prime tre canzoni classificate per il Festival
2018:
Al primo posto “Vasche e Samba-ta” cantata dagli Stili
liberi, scritta e musicata da Roberto Mistichelli. Seconda
classificata: La Solidarietà, cantata da Maria Chiara
Sabbatini, scritta dalla stessa Sabbatini in collaborazione
con Alessandra Lazzarini, musicata da Alberto Albanesi
Terza Classificata: Mamma, cantata da Cristina Paolini,
scritta da Enzo Titta e Marina Castelli, musicata da Enzo
Titta.
Pur con qualche problema tecnico che si è evidenziato nel
corso di ben oltre tre ore e mezza di spettacolo, il
numeroso pubblico presente ha assistito ad una serata
piacevole in cui il dialetto, le musiche, i balli
tradizionali hanno suscitato ricordi e procurato emozioni.
La manifestazione è stata condotta dal binomio storico
nella presentazione del Festival: Fabiola Silvestri e
Gabriele Brandozzi, che facendo leva sulla loro esperienza
sono intervenuti durante i momenti di défaillance tecnica.
Insieme a loro hanno presentato due splendide ragazze:
Giovanna Marozzi e Annabella Brandozzi.
L’ appuntamento per una manifestazione che è diventata
negli anni sempre più importante è per la sedicesima
edizione.
dall’Amat
2018-04-13
ASCOLI PICENO, TEATRO VENTIDIO BASSO DOMENICA 15 APRILE
IL GATTO CON GLI STIVALI CONCLUDELA STAGIONE DI TEATRO PER
RAGAZZI

Domenica 15 aprile appuntamento conclusivo della stagione
di teatro per ragazzi al Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
La rassegna, realizzata su iniziativa del Comune di Ascoli
Picenocon l’AMAT, con il contributo di Regione
Marche, Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo e Bim Tronto, chiude il sipario con un classico
della narrativa dell’infanzia, Il Gatto con gli
stivali della compagnia Accademia Perduta. Una fiaba antica
che dal 1500 ha attraversato le penne di gradi scrittori,
come Perrault, Basile e i Fratelli Grimm, giungendoci
ancora fresca e attuale con il suo carico di immaginifiche
avventure.

Un universo fantastico nel quale, come recitano le note di
regia “i due artisti in scena, alternando i ruoli di
attori, narratori e animatori, rappresentano la storia in
modo dolce e delicato, con semplicità, efficacia e
situazioni comiche, punteggiate di piccole gag e momenti di
stupore. Sono, infatti, moltissime le piccole e grandi
magie che si alternano sulla scena: il gatto, la colomba
bianca, la carpa e il delicato fenicottero rosa sembrano
vivere di vita propria grazie alla particolare tecnica di
realizzazione e animazione; la scena si trasforma
continuamente rivelando il forno acceso in cui il pane
cuoce lentamente, il fiume in cui il protagonista cade e fa
il bagno, lo stagno nel giardino delle principessa che si
fa specchio per gli sguardi dei due innamorati, delicate
piogge di petali di fiore e, naturalmente, il terribile
orco signore del castello, che si rivela in modo
sorprendente ed emozionante”.
Un’occasione unica per i più piccoli di scoprire questo
affascinate classico e per i grandi di ritrovare, nel
coinvolgente adattamento dell’Accademia Perduta, un ricordo
della propria infanzia restituito dalle tecniche di teatro
d’attore e teatro di figura.
Uno spettacolo di Marcello Chiarenza per la regia di
Claudio Casadio, interpretato da Maurizio Casali e
Mariolina Coppola, con le musiche originali di Cialdo
Capelli.

Biglietti – intero 8 euro, ridotto fino a 14 anni 4 euro,
ridotto fino a 3 anni 0,50 euro – presso biglietteria del
teatro 0736 298770. Inizio spettacolo ore 17.30.

DOMENICA 15 APRILE DOPPIO APPUNTAMENTO PER LA CHIUSURA
DI ANDAR PER FIABE
A CAGLI AIDA E A MONDAVIO HANSEL E GRETEL

Ultimi appuntamenti per Andar per fiabe, l’amata rassegna
sostenuta da MiBACT, Regione Marche e AMAT in
collaborazione con Comuni del territorio, che anche
quest’anno ha ricevuto grandissimi consensi e
partecipazione.
Domenica 15 aprile doppio appuntamento alle ore
17 al Teatro Comunale di Cagli (recupero data saltata per
neve) e al Teatro Apollo di Mondavio.

A Cagli, in collaborazione con Istituzione Teatro Comunale
di Cagli, la compagnia ATGTP presenta Bella da morir. Aida
e il bambino che sognava l’opera, di Fabrizio
Bartolucci eSandro Fabiani, con Sandro Fabiani e Roberta
Biagiarelli, spettacolo vincitore “Lucca Teatro Festival –
Che cosa sono le nuvole? 2017”.
Dopo Mozart, Rossini, Puccini e Monteverdi ATGTP si rivolge
ora ad uno dei più grandi compositori del melodramma
italiano, Giuseppe Verdi, e a una delle sue opere più
conosciute in tutto di tutto il mondo, Aida.
Raccontare Aida ai bambini offre anche l’occasione di
raccontare Verdi: Giuseppe Fortunino Francesco nato nel
piccolo paese di Roncole. Il bambino che sognava la musica,
l’enfant prodige che suonava l’organo ad orecchio nella
chiesa del paese, che percorreva chilometri a piedi per
andare a lezione di musica, che non è stato ammesso al
conservatorio. Il ragazzino timido e scarso di parole che
s’affacciava affascinato dalla porta dell’osteria di
famiglia per ascoltare un suonatore di violino ambulante.

A Mondavio, Teatro Apollo, in scena il Teatrino dell’Erba
Matta con Hansel e Gretel di e con Daniele Debernardi.
L’habitat di Hansel e Gretel, i due fratellini protagonisti
di questa storia, e di tutti gli altri personaggi del
racconto è la miseria. Tutti inseguono “tre soldi” che
fanno disperare chi li possiede e rappresentano l’illusione
della ricchezza materiale, e al tempo stesso la
frustrazione di non poter masticare delle briciole di pane.
Allora la fantasia ha il sopravvento e si intravedono nel
bosco, come un miraggio, grandi case di cioccolata e
marzapane, si corre il rischio di essere mangiati da
vecchie affamate e malintenzionate, si cerca di sognare e
si comincia a cantare… per dimenticare.
Al termine dello spettacolo per tutti i bambini La Merenda
della Strega a cura di Panificio Artigianale Sara di
Mondavio.

Andar per Fiabe non è solo spettacolo, ma una ricca offerta
di eventi collaterali. Dalle 16 infatti nei foyer dei
teatri ad attendere tutti i bambini ci saranno: laboratori
a cura di DI&FA e letture a cura dei Lettori Volontari di
Nati per Leggere.

Per informazioni: 366 6305500.
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