Aperto bando di concorso Ascolinscena: il PalaFolli prova a ripartire!
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Aperto bando di concorso Ascolinscena: il PalaFolli prova a ripartire! Ascoli Piceno – Dopo la chiusura forzata di tutti i luoghi di spettacolo e cultura a causa dell’emergenza sanitaria, finalmente dal prossimo 15 giugno 2020 sarà possibile tornare a lavorare e a produrre nuovi spettacoli anche al teatro PalaFolli di Ascoli Piceno. La prima novità per il teatro ascolano è la decisione di recuperare gli spettacoli sospesi a marzo, in particolar modo quelli della Rassegna Ascolinscena. Nel rispetto delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’organizzazione ha ritenuto possibile recuperare le date a partire da metà settembre. Sabato 19 settembre saranno gli attori della Compagnia Li Freciute con “Bugie e tradimenti” ad andare in scena. Lo spettacolo è un libero adattamento da “Tre pecore viziose” di Scarpetta. Sabato 26 settembre sarà la volta della compagnia Amici della Ribalta di Lanciano che presenteranno “Non ti conosco più”, esilarante commedia di Aldo De Benedetti. Sabato 10 ottobre il PalaFolli ospiterà la Serata di Premiazioni di
Ascolinscena ed il concorso Avis In Corto realizzato insieme ad Avis Provinciale di Ascoli Piceno. Questi tre appuntamenti concluderanno la XIII Edizione di Ascolinscena, rassegna e concorso teatrale oramai conosciuta ed apprezzata in tutta Italia e che ogni anno ospita ad Ascoli Piceno compagnie provenienti da ogni regione. I possessori dei biglietti e degli abbonamenti possono contattare il PalaFolli teatro per ogni informazione. In questi giorni, inoltre, le compagnie che realizzano ogni anno Ascolinscena, ossia Castoretto Libero, DonAttori, Li Freciute e Compagnia dei Folli, hanno deciso di aprire il nuovo bando di concorso per la XIV edizione della rassegna. La decisione, ponderata attentamente, è un primo passo per riprendere l’attività teatrale con le compagnie amatoriali. L’idea è stata quella di aprire il bando fino a metà novembre e valutare la possibilità di iniziare la nuova edizione a gennaio 2021, con la speranza che l’emergenza sanitaria permetta di ospitare quanti più spettatori possibili. Considerando il periodo particolarmente difficile per le compagnie teatrali, spesso impossibilitate anche a fare prove, la scadenza del bando è stata fissata per il 16 novembre e darà la possibilità alle compagnie di iscriversi anche presentando registrazioni di prove dello spettacolo. Al concorso sono ammesse compagnie teatrali amatoriali che
possono presentare uno o più lavori, editi o inediti, inviando un video dello spettacolo o, in via eccezionale, una registrazione delle prove. Requisito indispensabile per l’iscrizione è il genere di spettacolo: commedie, testi brillanti, musical o commedie musicali purché comico- brillanti. Tra i lavori presentati saranno selezionati i partecipanti agli appuntamenti della nuova stagione di Ascolinscena che prenderà il via solo ad anno nuovo, probablimente da metà gennaio. Il PalaFolli teatro nel frattempo sta già provvedendo a studiare la nuova disposizione degli spettatori in platea e la nuova segnaletica per il rispetto delle norme previste in questo periodo. Per tutte le informazioni è possibile contattare il Teatro PalaFolli allo 0736- 35 22 11 (dalle 9:00 alle 13:00) oppure scirvere a info@palafolli.it Il bando di concorso di Ascolinscena è reperibile sul sito www.palafolli.it Ceriscioli rendiconta i
lavori dell’emergenza sisma IL PRESIDENTE CERISCIOLI PRESENTA LA RENDICONTAZIONE DEI LAVORI DELL’EMERGENZA SISMA: SPESI 1.050 MILIONI DI EURO Passaggio di consegne del soggetto attuatore: da David Piccinini a Silvia Moroni “Cambiamo il soggetto attuatore e, in termini di rafforzamento della Protezione Civile, investiamo su risorse interne per lavorare tutti al meglio”. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli questa mattina a Palazzo Raffaello durante il passaggio di consegne del dirigente della Protezione Civile David Piccini al funzionario per l’amministrazione generale della Protezione Civile Silvia Moroni che è stato occasione per rendicontare, attraverso una videoconferenza stampa, il lavoro fatto in questi anni sull’emergenza sisma dalla Regione Marche. “Un lavoro enorme – ha proseguito Ceriscioli – in favore delle comunità. Dirigente e soggetto attuatore del sisma è stato fino ad oggi David Piccinini. Silvia Moroni porterà nuova energia, ma anche la competenza di chi ha sempre lavorato sul sisma in questi anni”. Il presidente ha ringraziato i dirigenti di tutti i Servizi ed ha sottolineato l’importanza della creazione di una piattaforma informatica “che ha messo tutti i soggetti coinvolti in condizione di operare in modo veloce per poter intervenire con dati certi e condivisi: dai Comuni ai tecnici e agli operatori che si sono confrontati in un’area di coworking che ci ha rafforzato”. Un pensiero particolare Ceriscioli lo ha rivolto a Piccini “per il lavoro svolto nella massima fiducia che ho riposto in lui e per la totale dedizione in questi anni così particolari”. In conclusione il presidente ha sottolineato ancora una volta “la necessità di cambiare le regole per velocizzare la ricostruzione e della riproposizione del ‘modello Genova’ per
le opere pubbliche”. “Le risorse, le regole e più personale sono fondamentali – ha detto -. Il Consiglio dei Ministri deciderà il prolungamento dello stato di emergenza, le condizioni oggettive ci sono. Come è noto, la Regione ha più volte proposto al Governo le norme necessarie per accelerare, perchè siamo consapevoli e convinti che servano nuove regole per mettere in moto una ricostruzione diversa”. Piccinini ha poi svolto la relazione di rendicontazione a nome del soggetto attuatore del sisma. Il dirigente ha voluto ringraziare tutti, dal presidente, al segretario generale, agli assessori, ai suoi collaboratori e a tutti i volontari “per il grande impegno e la disponibilità” sottolineando che tutto il lavoro è stato fatto solo con le unità di personali dell’amministrazione con un surplus di ore di straordinari, sabati domeniche e notti”.
I NUMERI DEL SISMA Il totale delle spese sostenute ammonta a 1.050,40 milioni di euro. I Comuni del cratere danneggiati dopo la scossa del 24 agosto 2016 sono stati 24, ma sono saliti a 85 dopo quella del 30 ottobre e è stata coinvolta una popolazione residente di 362mila abitanti. In tutto i Comuni che hanno subito danni sono stati 163, di cui 78 fuori dal cratere. Nelle Marche è stato il 65% del territorio ad essere interessato dal sisma, rispetto al 17% dell’Abruzzo, e all’11% dell’Umbria e del Lazio. Le vittime sono state in tutto 299. Di queste 51 ad Arquata del Tronto, 237 ad Amatrice e 11 ad Accumoli. I cittadini feriti per cui è stata necessaria l’ospedalizzazione sono stati 365. Nelle Marche gli edifici danneggiati e verificati sono stati 89.913, 49.084 quelli evacuati. Gli sfollati all’1 giugno 2020 risultano 26.201. Di questi, 20.993 sono le persone con Contributo di autonoma sistemazione (CAS), 4.118 le persone in soluzioni abitative di emergenza (SAE), 204 le persone in
hotel (404 i contratti stipulati) , 353 le persone in container o altro, 533 le persone in alloggi invenduti acquisiti per un totale di 36 milioni di euro. 16 le strutture temporanee costruite per il culto, 111 quelle per usi pubblici, 13 le strutture socio-sanitarie evacuate di cui 9 delocalizzate. In particolare le Sae sono state installate in 28 Comuni distribuite su 75 aree. In tutto sono 1.942. Prevista la realizzazione di 229 nuovi immobili al posto delle SAE per 35,8 milioni di euro. La gestione delle macerie è avvenuta in tre siti di depositi temporanei. Le macerie rimosse al 1° marzo 2020 ammontano a 771.651 tonnellate: di queste 389.876 provengono dalla provincia di Ascoli Piceno, 370.191 dalla provincia di Macerata, 11.584 da quella di Fermo. Gli interventi per le operazioni di messa in sicurezza per la salvaguardia della pubblica incolumità sono stati 3.252 con una spesa sostenuta al 3 giugno 2020 pari a 99,4 milioni di euro. Per quanto riguarda i beni culturali gli interventi pianificati sono stati 203 per una spesa complessiva di 19,6 milioni di euro di cui 18,2 liquidati. Attualmente sono ancora 26 i Comuni marchigiani con zone rosse nel centro storico. 1,2 miliardi di euro sono stati erogati dalla UE all’Italia e affidati alla Protezione Civile con spesa da rendicontare entro novembre 2019. Le spese sostenute per l’emergenza dalla Regione Marche ammontano a 417,5 milioni, quella degli Enti locali a 401,3 milioni. Sono state delocalizzate perché danneggiate 267 attività produttive in 846 moduli per un totale di 10 milioni di euro.
A supporto delle attività agricole e zootecniche sono stati consegnati: 121 strutture Mapre, 300 stalle tunnel, 59 stalle ex ord 5/2016, 196 fienili e 14 fienili ex ord 5/2016. Circa 12 milioni di euro al 31 maggio 2020 sono stati destinati al Trasporto pubblico locale con nuove linee allestite per l’emergenza. 4.500 sono stati i volontari di Protezione Civile coinvolti nelle operazioni. dalla Regione Marche Ceriscioli alla presentazione di Popsophia 2020: “Interessanti i dati sulle prenotazioni turistiche. Dalla Ue via libera al bando per nuovi voli verso le Marche” “I dati che abbiamo sulle prenotazioni turistiche sono interessanti. L’abbiamo rilevato, a livello locale, con le piccole realtà ricettive dell’entroterra che si dichiarano soddisfatte dalle prenotazioni finora ricevute. Lo riscontriamo, a livello nazionale, con canali informali che ci segnalano come le Marche siano tra le tre regioni d’Italia con le migliori performance. È un dato importante che ci spinge a rafforzare il connubio tra turismo e cultura, puntando anche su manifestazioni come Popsophia”. Lo ha detto il presidente
Luca Ceriscioli, intervenendo alla video conferenza stampa di presentazione dell’evento che si terrà, a Pesaro, dal 2 al 5 luglio. Ceriscioli ha anche anticipato che “la Commissione europea ha approvato la concessione degli aiuti per le start up di nuovi voli verso l’aeroporto delle Marche. Significa che potremmo avviare il bando per aggiungere circa 40/50 nuove destinazioni collegate con le Marche. Siamo la prima Regione, in Europa, che riesce a ottenere questo risultato, quindi la possibilità di utilizzare fondi pubblici per incrementare i voli con destinazione Marche. È un contributo per guardare con ottimismo al futuro. Come fatto nell’emergenza sisma, ripartiamo all’insegna della cultura, di cui Popsophia, con i 100 mila euro di contributo regionale, rappresenta un piccolo tassello della manovra complessiva di rilancio da 210 milioni”. Ceriscioli rendiconta i lavori dell’emergenza sisma Questionario delle Regioni sulle criticità di realizzazione delle opere pubbliche. Gestito da Itaca, è rivolto alle Stazioni appaltanti e alle imprese di settore. Casini: “La ripresa economica passa dalla semplificazione e accelerazione degli investimenti” Rilevare, dalla viva voce delle imprese di settore e dei gestori degli appaltati, le criticità che rallentano la realizzazione delle infrastrutture e delle opere pubbliche. È l’obiettivo di un’indagine conoscitiva, promossa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, gestita da Itaca (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, organo tecnico della Conferenza). “L’accelerazione degli investimenti pubblici è un tema di stretta attualità e necessità, divenuto prioritario a
seguito delle ricadute della pandemia sull’economia nazionale – evidenzia Anna Casini, presidente di Itaca e vicepresidente delle Marche – Gli investimenti pubblici saranno il volano alla crescita del Paese, se elimineremo tutte quelle strettoie e farraginosità che limitano l’efficacia stessa delle risorse investite. Chiederemo ai protagonisti diretti di questo settore, come le imprese e le stazioni appaltanti, di fornire al decisore pubblico le indicazioni necessarie per rimuovere gli ostacoli che penalizzano la rapidità degli investimenti”. L’iniziativa dà attuazione al Protocollo d’intesa sottoscritto (il 14 gennaio 2020) dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Confindustria, ANCE (Costruttori edili) e Università Luiss “Guido Carli”. Verrà realizzata attraverso un questionario online, anonimo, che sarà divulgato nei territori tramite gli Osservatori regionali dei contratti pubblici. La compilazione richiederà pochi minuti, collegandosi all’indirizzo: http://www.itaca.org/questionariorup.asp Sopralluogo al cantiere della vasta di colmata del fiume Foglia, Ceriscioli: “Dagli allagamenti agli investimenti”. Biancani: “Valorizziamo il corso d’acqua e la sua sicurezza” “Dagli allagamenti agli investimenti. Un intervento realizzato da chi, amministrando, pensa a gestire non solo l’ordinario, ma a creare i presupposti per rendere sicuro il territorio di fronte al rischio di eventi calamitosi”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, nel corso del sopralluogo odierno al cantiere di realizzazione delle casse di espansione sul fiume Foglia, a difesa del centro urbano di Pesaro. I lavori, in fase conclusiva, sono stati affidati al Consorzio di bonifica delle Marche e finanziati con 2,2 milioni di euro. “Per capire l’importanza dell’investimento – ha detto Ceriscioli – basta fare un parallelo con l’ospedale Covid di Civitanova Marche: nel momento in cui ci fosse un ritorno della pandemia è in grado di accogliere i malati. Anche qui, sul Foglia, si guarda e si previene il futuro”. Il presidente della Commissione ambiente
e governo del territorio dell’Assemblea legislativa, Andrea Biancani, ha parlato di “una giornata importante e bellissima. Sono oltre 15 anni che, in questo territorio e a livello nazionale, si parla di vasche di espansone. Una tipologia di investimento difficile da concretizzare per la vischiosità delle norme. Oggi sta diventando una realtà per le nostre comunità”. Ceriscioli ha ribadito che “i lavori su Foglia sono in fase avanzata. Si tratta di un investimento che, nel nostro Paese, si fatica a concretizzare, ma di grande importanza. Sono spazi che, normalmente hanno altre valenze e utilizzo, come quella di riserve naturali, ma, quando serve, aiutano a contenere l’equilibrio idraulico delle tracimazioni e a protegger il territorio”. Ha poi evidenziato che, “in pochi anni, siamo riusciti a realizzare, con l’ex Genio civile, ora regionale, 30 milioni di euro di investimenti sul territorio di Pesaro e Urbino, mentre il Consorzio di bonifica parla di 120 milioni su tutta la regione. Sono fondi che vanno costantemente a risolvere quelle che, per anni, abbiamo considerato criticità (come la gestione idraulica di Senigallia, del fiume Aspio di Ancona, Falconara Marittima e altro ancora) e che adesso possiamo gestire con maggiore tranquillità. Parliamo di fondi fermi addirittura dal 2004, ora divenuti cantieri e opere: segno di una grande capacità operativa che restituisce sicurezza ai cittadini”. Biancani ha ricordato gli altri interventi previsti lungo il Foglia, oltre alle casse di colmata: “La messa in sicurezza degli argini, il contratto di fiume per la mobilità dolce, la pista ciclabile, il taglio selettivo della vegetazione. Tanti interventi coordinati per valorizzar e il corso d’acqua e per la sua messa in sicurezza”. La cassa di espansione in località Cà Paci costituisce il primo stralcio esecutivo degli interventi di sistemazione sul fiume Foglia. Si inserisce nel quadro generale degli interventi volti alla mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio di Pesaro. L’area della cassa ricopre una superficie di circa 17.6 ettari, con un volume massimo di invaso alla quota di 13.80 m.s.m. pari a 308770 mc. Le finalità principali delle opere previste in progetto sono
quelle di fornire un effetto immediato di riduzione delle condizioni di rischio idraulico indotte dal Rio La Fossa e di predisporre le aree di intervento per il futuro ampliamento dell’opera di invaso, funzionale alla mitigazione delle piene del Foglia. Al fine di salvaguardare il delicato ecosistema fluviale, mitigare visivamente l’intervento e creare i presupposti necessari alla formazione di un’area umida a significativa valenza ambientale, è stato previsto un taglio selettivo delle specie arbustivo-arboree alloctone riqualificando la vegetazione presente mediante messa a dimora di formazioni arbustive a dominanza di pioppi e salici. La realizzazione degli interventi non comporterà impatti significativi sulla comunità ittica del Foglia. La Giunta regionale ha approvato il Programma Cultura 2020 Dotazione complessiva di 11 milioni anche per i prossimi bandi in uscita per beni e attività culturali, cinema, spettacolo. Moreno Pieroni: “Uno strumento reinterpretato alla luce dell’emergenza e delle esigenze dei territori. Proposto un Fondo Emergenza Cultura e un programma per l’organizzazione di spettacoli per l’estate 2020 in area sisma grazie al finanziamento del MIBACT.” La Giunta regionale ha approvato il Programma annuale per la cultura che detta criteri, modalità e piano di riparto, per la gestione delle risorse regionali ordinarie stanziate con la legge di bilancio 2020/2022 per il settore Cultura. Con una dotazione complessiva di 11 milioni di euro vengono finanziate le tre principali leggi di settore (la L.R. n. 4/2010 su Beni e attività culturali, la L.R. n. 11/2009 sullo Spettacolo dal vivo e la L.R. n. 7/2009 su Cinema e audiovisivo). I ll Programma 2020 era stato elaborato prima dell’emergenza sanitaria, alla vigilia del lockdown era stato inviato alla
commissione consiliare competente per il consueto parere, ma le condizioni emergenziali hanno costretto a ripensare profondamente le strategie e le politiche di intervento nei rispettivi settori. “ Con l’approvazione di questo atto – sottolinea l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – abbiamo a disposizione uno strumento di programmazione che consente di lavorare speditamente per venire incontro alle esigenze del territorio. Abbiamo ritenuto prioritario, infatti, reinterpretare le azioni di sostegno al settore dei beni e delle attività culturali e, in stretta collaborazione e sinergia con la commissione consiliare, abbiamo condotto un’analisi tecnica delle attività effettivamente realizzabili nel 2020; promosso il massimo confronto con gli operatori di settore, tenendo conto delle linee guida ministeriali per lo spettacolo, il cinema e i beni culturali e agevolando la possibilità di attivare progetti innovativi di fruizione e valorizzazione anche in chiave digitale per i soggetti dello Spettacolo. E’ stato, inoltre, previsto l’aumento del cofinanziamento e della quota di anticipo regionale, in tutti i bandi del settore Cultura.” I bandi sono in corso di lavorazione, pronti per essere emanati e riguardano i seguenti settori: attività culturali (festival, premi); spettacolo (teatro danza musica); mostre; arti visive contemporanee; teatro amatoriale; istituzioni culturali; produzioni cinematografiche. Sono già disponibili due bandi del settore Cinema destinati a piccole produzioni attuati per conto della Regione Marche dalla Fondazione Marche Cultura (scadenza: 30 settembre 2020 www.fondazionemarchecultura.it). Contemporaneamente l’assessorato alla Cultura è impegnato con il territorio nella valorizzazione di eventi di punta del 2020 come gli eventi di Raffaello, Osvaldo Licini con la mostra antologica La Regione delle Madri. I paesaggi di Licini che aprirà a luglio a Monte Vidon Corrado e Mario Giacomelli a
Senigallia; in corso le attività per celebrare Dante Alighieri nel 2021 in occasione dei 700 anni dalla morte e Federico da Montefeltro nel 2022. Sul fronte Spettacolo sono in corso le attività per garantire anche nel 2020 e 2021 gli spettacoli nei luoghi colpiti dal sisma, grazie all’accordo con il Ministero per i Beni, le Attività culturali e del Turismo. “ A fronte di una attività che intende tutelare l’ordinario – conclude Pieroni – non si può tuttavia non tenere conto del momento straordinario che si sta attraversando: per questo è stato proposto di utilizzare i fondi derivanti da attività non realizzabili nel 2020 nel settore dei Beni e Attività culturali, dello Spettacolo, del Cinema, per istituire un Fondo Regionale di Emergenza destinato al settore Cultura (FEC).” ll fondo sarà attivato attraverso bandi a sportello che sono in corso di predisposizione, unitamente alle misure di sostegno al settore Cultura, mirate alle imprese e agli operatori, previste dalla L.R.20 del 3/06/2020.
Realismo visionario il tema di Popsophia in omaggio a Fellini Pesaro riparte con il primo festival nazionale con pubblico dal vivo “L’unico vero realista è il visionario”, diceva Federico Fellini. Pesaro, 2020-06-12 – Nel centenario della sua nascita, Popsophia omaggia il grande cineasta italiano prendendo in prestito dalla sua poetica il tema dell’edizione 2020: Realismo visionario. Popsophia torna a Pesaro dal 2 al 5 luglio, col patrocinio della Regione Marche e del Comune di Pesaro, con un tema che raccoglie la sfida culturale dei tempi difficili che stiamo vivendo: uno sguardo visionario sulla realtà come possibilità per uscire dall’attuale clima emergenziale e per immaginare scenari alternativi. Pesaro, una delle città più profondamente colpite
dall’emergenza sanitaria, si fa capofila della ripartenza culturale del paese ospitando il primo festival italiano dell’era post-covid con pubblico e ospiti dal vivo. “La Regione Marche continua a credere nell’appuntamento pesarese di Popsophia, ancor di più dopo l’emergenza sanitaria che ha colpito duramente la città. È importante ripartire proprio dalla cultura. – dice Luca Ceriscioli, presidente della regione Marche assieme all’assessore regionale Angelo Sciapichetti – Il festival di Pesaro è riuscito a diventare un punto di riferimento del dibattito culturale nazionale e sarà il volano della stagione di turismo culturale dell’era post- covid19”. “In un anno difficile, in una stagione difficile, Popsophia sarà la prima realtà in Italia a realizzare un festival con pubblico dal vivo e aprirà la stagione estiva della città e della Regione. Un segnale importante per uscire dalla crisi. – aggiunge il sindaco di Pesaro Matteo Ricci – La città torna capitale esclusiva del festival Popsophia, un’eccellenza nazionale che contribuisce a rendere Pesaro una città capace di entrare nella battaglia delle idee che si svolge oltre i confini regionali”. “Popsophia è un festival che vive nei cuori dei pesaresi ed è un elemento indennitario della nostra stagione culturale. – le parole di Daniele Vimini, vice sindaco e assessore del Comune di Pesaro – Popsophia sarà una
grande iniezione di fiducia per i cittadini e per i turisti, che potranno riaffacciarsi nel nostro territorio. C’è una gran voglia di ripartire”. Con prenotazione obbligatoria e protocolli di sicurezza, il centro storico pesarese torna a respirare cultura con quattro giornate di conferenze, spettacoli musicali, rassegne filosofiche e istallazioni espositive. Tanti giornalisti, filosofi, scrittori e artisti di fama nazionale interpreteranno il loro “realismo visionario”. “Il tema 2020 è un ossimoro che coniuga realtà e sogno, storia e immaginario – riflette la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – I lucidi sogni felliniani ci aiutano a uscire dalla dittatura del reale per scorgere la possibilità dell’impossibile. Ci affideremo all’immaginario della cultura pop e al potere creativo del pensiero filosofico contemporaneo per costruire un futuro che non c’è”. Gli organizzatori stanno studiando le location più adatte del centro storico, per raggiungere la miglior capienza per una fruizione dal vivo. Intanto, nel corso della video-conferenza stampa promossa in Regione, la direttrice Lucrezia Ercoli ha anticipato due degli ospiti che faranno parte del ricco programma che sta delineandosi. E che verrà ufficializzato la prossima settimana. Ad immaginare la città del futuro ci sarà lo storico dell’arte Philippe Daverio, mentre lo storico Alessandro Barbero farà riferimento al nostro passato per immaginare gli scenari futuri. La partecipazione è gratuita ma per assistere agli appuntamenti del festival sarà obbligatoria la prenotazione online (la procedura sarà attiva da lunedì 15 giugno sul sito www.popsophia.com). Chi non riuscirà a partecipare dal vivo (i posti sono limitati a causa delle norme di distanziamento) potrà seguire la diretta online esclusiva sul sito del festival.
Coronavirus Marche: aggiornamento venerdì 12 giugno 2020 19:09 Socialità e gioco per bambini 0-3 anni Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato nel pomeriggio il decreto con cui a partire dal 15 giugno 2020 si estende ai bambini nella fascia di età da 0 a 3 anni le opportunità, già stabilite con i precedenti decreti per i bambini e ragazzi più grandi, per garantire l’esercizio del diritto alla socialità e al gioco: la riapertura regolamentata di parchi, giardini pubblici ed aree gioco; le attività ludico-ricreative, di educazione non formale come i centri estivi e le attività sperimentali di educazione all’aperto (in inglese, outdoor education) con la presenza di operatori, educatori o animatori addetti alla loro conduzione, utilizzando le potenzialità di accoglienza di nidi e spazi per l’infanzia, scuole e di altri ambienti similari ed aree verdi. Tali attività sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento fisico e del lavoro in piccoli gruppi, così come previsto dalle specifiche “Linee guida settoriali per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità
e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” di cui all’Allegato 8 del DPCM 11 giugno 2020. Il decreto stabilisce che i Comuni, nel disciplinare le procedure di avvio delle attività ludico ricreative, dovranno favorire la partenza dei progetti nei tempi più brevi possibili. Resta la facoltà di ciascun gestore di procedere ad eventuali adeguamenti o integrazioni delle suddette Linee Guida qualora si rendessero necessari. Resta confermato quanto disposto con il Decreto n. 192 firmato ieri dal Presidente della Regione Marche, in base al quale è prevista solo l’effettuazione di controlli a campione, a posteriori, da parte dell’Asur. Le disposizioni restano in vigore per tutto il periodo estivo e fino alla data del 31/08/2020. Decreto n.194 del 12/06/2020 venerdì 12 giugno 2020 19:04 Ripresa Spettacoli Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato nel pomeriggio il decreto con cui a partire dal 15 giugno 2020 possono riprendere le attività relative a spettacoli aperti al pubblico in sale cinematografiche, teatri, sale da concerto, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere anche viaggianti. Sono consentite inoltre le produzioni liriche, sinfoniche e orchestrali, le produzioni teatrali, le produzioni di danza, le attività di bande e cori. Le attività e le relative prove possono essere svolte in coerenza con le previsioni e i principi previsti dalla legge in tema di sicurezza sanitaria e contenimento del contagio (Allegato 9 del DPCM 11 giugno 2020 – scheda n. 18 “Cinema e spettacolo dal vivo”).
Il decreto stabilisce inoltre che eventuali rivalutazioni del numero massimo consentito di spettatori potranno essere effettuate in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi interessati. Le linee guida prevedono le seguenti misure: Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. Privilegiare, se possibile, l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche. È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto in particolare nei punti di ingresso. L’eventuale interazione tra artisti e pubblico deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico- comportamentali ed in particolare il distanziamento tra artisti e pubblico di almeno 2 metri. Per il personale devono essere utilizzati idonei dispositivi di protezione delle vie aeree negli spazi
condivisi o a contatto con il pubblico. Tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso. Per spettacoli al chiuso, il numero massimo di spettatori è 200, per quelli all’aperto il numero massimo di spettatori è 1000, installando le strutture per lo stazionamento del pubblico nella loro più ampia modulazione. Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, locali e attrazioni. Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti. Per le produzioni liriche, sinfoniche, orchestrali e gli spettacoli musicali: L’entrata e l’uscita dal palco dovrà avvenire indossando la mascherina, che potrà essere tolta durante l’esecuzione della prestazione artistica se sono mantenute le distanze interpersonali, e in maniera ordinata, mantenendo il distanziamento interpersonale, dando precedenza a coloro che dovranno posizionarsi nelle postazioni più lontane dall’accesso (in fase di uscita dal palco, si procederà con l’ordine inverso). I Professori d’orchestra dovranno mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro; per gli strumenti a fiato, la distanza interpersonale minima sarà di 1,5 metri; per il Direttore d’orchestra, la distanza minima con la prima fila dell’orchestra dovrà essere di 2 metri. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. Per gli ottoni, ogni postazione dovrà essere provvista
di una vaschetta per la raccolta della condensa, contenente liquido disinfettante. I componenti del coro dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti sul palco. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. Si dovrà evitare l’uso di spogliatoi promiscui e privilegiare l’arrivo in teatro degli orchestrali già in abito da esecuzione. Produzioni teatrali: L’accesso alla struttura che ospita le prove deve avvenire in maniera ordinata, mantenendo il distanziamento interpersonale; lo stesso distanziamento va garantito al termine delle prove in uscita dalla struttura. Negli spazi comuni che consentono di accedere ai camerini degli artisti, al laboratorio sartoriale, alla sala/area trucco ed ai locali/aree che ospitano i sistemi di gestione delle luci e dei suoni, all’ufficio di produzione, etc. deve essere mantenuto il distanziamento interpersonale e individuati passaggi che consentano di escludere interferenze. L’uso promiscuo dei camerini è da evitare salvo adeguato distanziamento interpersonale unito ad una adeguata pulizia delle superfici. Il personale deve indossare la mascherina quando l’attività non consente il rispetto del distanziamento interpersonale. Per la preparazione degli artisti, trucco e acconciatura, si applicano le indicazioni previste per i settori di riferimento; per la vestizione, l’operatore e
l’attore per il periodo in cui devono mantenere la distanza inferiore a 1 metro devono indossare una mascherina a protezione delle vie aeree, l’operatore deve indossare anche i guanti. Gli oggetti eventualmente utilizzati per la scena devono essere manipolati dagli attori muniti di guanti. I costumi di scena dovranno essere individuali; non potranno essere condivisi dai singoli artisti prima di essere stati igienizzati. Produzioni di danza: Devono essere prese in considerazione anche altre misure di mitigazione, definite dalle singole compagnie e mutuate dai protocolli per gli allenamenti sportivi messi a punto per lo sportivo professionista di squadra, a cui la categoria “danzatori” può considerarsi assimilabile. In particolare, vanno attuate: la riduzione del numero totale delle persone (compresi eventuali accompagnatori) presenti nel sito, anche tramite turni; la riorganizzazione delle attività e la formazione sulle stesse, ricorrendo anche a strumenti di collegamento a distanza; l’obbligo, per i danzatori, quando non direttamente impegnati in allenamento/spettacolo, di mantenere la distanza di almeno 1 metro tra loro e gli altri operatori presenti e di indossare la mascherina. Decreto n.193 del 12/06/2020 DPCM 11 Giugno 2020- Allegato 9 venerdì 12 giugno 2020 18:00
Coronavirus Marche: aggiornamento dati dal GORES – situazione al 12/06/2020 ore 18.00 SCARICA PDF venerdì 12 giugno 2020 14:38 Coronavirus Marche: aggiornamento dati dal GORES – situazione al 12/06/2020 ore 12.00 #GORES #SchedaGialla SCARICA IL PDF venerdì 12 giugno 2020 10:08 Coronavirus Marche: aggiornamento dati dal GORES –
situazione al 12/06/2020 ore 9.00 Un caso positivo nelle ultime 24 ore, a fronte dei 638 tamponi effettuati. Scarica il PDF Attrezzatura dedicata allo
sport nell’area verde a ridosso della spiaggia sul pennello San Benedetto del Tronto – Su indicazione dell’assessore all’ambiente Andrea Traini, il servizio Aree Verdi ha installato nell’area verde a ridosso della spiaggia che si trova tra il pennello sull’Albula e la prima concessione demaniale una nuova attrezzatura dedicata allo sport, in particolare al “Callisthenic”, una disciplina sportiva molto in voga in questo momento che costituisce l’evoluzione della tradizionale ginnastica a corpo libero. L’attrezzo ginnico ha un costo complessivo di circa 8mila euro e poggia su un tappetino antitrauma spesso 9 centimetri che assorbe salti da un’altezza massima di 2 metri. “Nonostante si trovi in uno dei posti più belli della città – dice l’assessore Traini – quello spazio è sempre stato privo di una destinazione specifica con conseguente frequente degrado. Con questa installazione lo trasformiamo in un’area per il benessere con l’auspicio che l’utilizzo da parte di amanti dello sport lo preservi da utilizzi impropri”.
Bevande, alcol e movida molesta: il giro di vite di Piunti Nuove regole per la vendita di bevande e la somministrazione di alcol Il sindaco Pasqualino Piunti ha firmato una nuova ordinanza con cui si vieta “a chiunque risulti, a vario titolo ed in forme diverse, autorizzato alla vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande anche attraverso distributori automatici o in circoli privati, e/o alla vendita al dettaglio, anche in qualità di artigiano, di bevande confezionate in contenitori di vetro o lattine e/o alcoliche e superalcoliche”, dalle ore 21 alle ore 6 del giorno successivo, di “vendere per asporto bevande in contenitori di vetro, lattine e in metallo, o in altro materiale potenzialmente utilizzabile quale strumento atto ad offendere o a turbare l’incolumità fisica e l’ordine pubblico”. E’ inoltre vietato, nella stessa fascia oraria, somministrare o vendere bevande alcoliche e superalcoliche per l’asporto in qualsiasi contenitore. Sono altresì vietati dalle
ore 21 alle ore 6 del giorno successivo il consumo di bevande alcoliche e la detenzione di qualsiasi genere di contenitore di vetro e/o lattine nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, comunque denominate e definibili, delimitate o meno. Il testo integrale dell’ordinanza San Benedetto del Tronto, 12-06-2020 Ripartono le attività nei laboratori didattici UniCam
Camerino, 12 giugno 2020 – Sono sempre maggiori in questi giorni le richieste da parte degli studenti degli Atenei italiani relative alla ripresa delle lezioni e delle attività laboratoriali : non è il caso dell’Universi tà di Camerino che non ha mai chiuso, non si è mai fermata, ha solamente cambiato le modalità di erogazione delle attività didattiche e dei servizi, utilizzando la piattaforma telematica Cisco Webex. Sono state solo calendarizzate in maniera diversa alcune attività nei laboratori di ricerca, che tuttavia, dallo scorso 4 maggio sono riprese in tutta sicurezza, rispettando tutte le norme sul distanziamento fisico e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, garantendo pertanto non solo la prosecuzione di alcune attività di ricerca, ma anche la possibilità di accesso ai nostri studenti tesisti che hanno così potuto concludere il loro percorso di studio e laurearsi nei tempi previsti secondo i loro progetti.
In questa settimana, poi, sono riprese anche le attività nei laboratori didattici, laddove i numeri e gli spazi delle strutture lo hanno consentito, in particolare per alcuni corsi della Scuola di Scienze e Tecnologie, naturalmente nel rispetto di tutto le norme di sicurezza. “La salute, il benessere e la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – sono stati la nostra priorità in tutte le decisioni e le scelte strategiche che abbiamo intrapreso, sempre, non solo in questo periodo di emergenza. In pochissimo tempo, grazie all’ausilio delle infrastrutture informatiche che già Unicam aveva in dotazione, lavorando incessantemente, siamo riusciti a poter erogare tutti i servizi, senza creare ulteriori disagi. Non abbiamo dovuto rimandare nulla e abbiamo potuto dare attuazione al calendario didattico già previsto senza problemi. Ora stiamo continuando a lavorare alacremente per poter riprendere quella che è la cosiddetta normalità: iniziamo ora con la ripresa delle attività di laboratorio, mentre nel mese di luglio, seguendo tutte le indicazioni per la sicurezza, sperimenteremo la ripresa delle lauree in presenza.”
La Samb Basket ritorna al futuro San Benedetto del Tronto, 2020-06-12 – La Sambenedettese basket, attraverso i suoi soci, archiviata una stagione di incertezze causate dall’emergenza sanitaria e non solo, intende fare il punto sull’attuale situazione in modo da dissipare qualsiasi eventuale dubbio sulle strategie di
programmazione dell’immediato futuro. Per prima cosa è giusto ricordare la situazione patrimoniale della società, che nonostante l’emergenza Coronavirus ha ottemperato attraverso i suoi soci a tutti gli impegni presi, nei confronti di giocatori, allenatori e fornitori, garantendo a tutti quanto dovuto se non di più. I soci si sono confrontati riguardo le decisioni da prendere riguardo il futuro sportivo del club; alcuni di loro hanno deciso di lasciare così come hanno fatto nel periodo di difficoltà nell’immediato post lockdown i responsabili del settore giovanile e minibasket Aniello e Simonetti. Il Consiglio Direttivo e tutti i restanti soci desiderano ringraziare per quanto fatto in questi anni (sia in termini di soldi investiti che di tempo dedicato), chi ha deciso in questo momento di fare un passo indietro, con la certezza che resterà immutata la stima, il rispetto e l’amicizia nei confronti di chi ha dato tanto per il sostentamento della Sambenedettese Basket. Non sono tuttavia comprensibili né giustificabili le voci fraudolente e tendenziose che circolano riguardo gli interessi o i fini perseguiti da Noi; come Dante fa infatti dire a Virgilio la frode attraverso l’ingiuria (D’ogne malizia, ch’odio in cielo acquista ingiuria è ‘l fine) è ben più grave di quella compiuta attraverso la violenza, in quanto si fonda sulla Ragione. L’incertezza economica a livello nazionale e in particolare nel nostro territorio a vocazione turistica, a causa dell’emergenza Covid-19, con la conseguente difficoltà nel reperire fondi da sponsorizzazioni, obbliga ad un riadattamento riguardo il modello organizzativo e gestionale di una società, che in 4 anni di vita, ha non solamente riportato il grande basket di serie C Gold a San Benedetto del Tronto, ma ha soprattutto ridato vita ad un settore giovanile che negli ultimi anni si era ristretto per numeri e qualità. La Sambenedettese Basket conferma la propria partecipazione al prossimo campionato e al contempo intende rilanciare il proprio settore giovanile e minibasket. Siamo al lavoro per completare il nostro staff, tenendo presente che esso andrà rimpinguato perché numericamente scarso, anche se di eccellente valore. Gli allenatori e gli Istruttori che la Sambenedettese Basket vanta già nel proprio organico, dobbiamo
necessariamente specificare, sono infatti figure eccezionali sia dal punto di vista tecnico che umano (e saranno per questo da noi sempre difesi), come infatti hanno potuto dimostrare nelle loro carriere e attraverso i numerosi atleti passati “tra le loro mani” e che continuano ad amare questo sport grazie alla loro infinita passione. Riprenderemo ad occuparci con ancora maggior cura dei nostri ragazzi, in quanto, ed è assai scontato dirlo, sono il nostro futuro, e non di certo per un eventuale valore economico. Con il presente comunicato, si vogliono anche sensibilizzare i tifosi e tutti gli appassionati allo scopo di sollecitare ciascuno, nessuno escluso, ad una partecipazione attiva e concreta al progetto di rilancio della Sambenedettese Basket nell’era del post-lockdown. Ribadiamo con forza che la Sambenedettese Basket c’è oggi e ci sarà sempre anche in futuro, con obiettivi sempre di maggiore livello, ascoltando tutte le critiche (se costruttive) che dovessero arrivare, con il solo scopo di far sempre meglio, per i nostri ragazzi e per la nostra città e Riviera. Desideriamo chiudere con un vecchio detto popolare orientale che recita: “Non mollare mai. Oggi è difficile, domani sarà peggio, ma dopodomani il sole sorgerà per tutti” I Soci ed i consigli direttivi: Sambenedettese Basket Scuola Basket Sambenedettese Basket Club San Benedetto Carlo Coccia Mauro Di Monte Emidio Marconi Gian Luigi Marini Bernardino Micucci Sebastiano Ortu Ugo Orzincolo Mara Panella Donato Pescatore Marco Roncarolo Paolo Tartaglini Giovanna Zanetti
Riparte OperaH: prima smart e poi covid-free da Fondazione Pergolesi Spontini Jesi (AN), 12 giugno 2020 – Il 13 giugno riparte a Jesi, dal vivo, il laboratorio di teatralità “Opera H” per utenti dei servizi socio sanitari della città. Un progetto che non si è mai fermato, nei giorni del lock-down con i partecipanti al lavoro da casa sulla piattaforma “Zoom”, ed ora insieme in modalità “Covid-free” Dopo la modalità “smart” con i partecipanti al lavoro da casa tramite la piattaforma Zoom, riprendono finalmente ad incontrarsi dal vivo e a fare teatro insieme i disabili di “OperaH”, il progetto di inclusione sociale della Fondazione Pergolesi Spontini che mette in relazione il melodramma con il sociale per costruire percorsi di integrazione e di benessere. OperaH è un percorso teatrale e di danza movimento terapia, che da nove anni coinvolge gli utenti dei servizi socio sanitari della città, con il contributo di A.S.P. – Ambito 9 del Comune di Jesi, in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta Asur Marche AV2- Jesi, COOSS Marche, Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata e Nuovo
Spazio Studio Danza. Sospesi gli incontri settimanali ad inizio marzo a causa del lockdown, gli incontri sono stati ripresi “virtualmente” e a distanza utilizzando pc e smartphone dal 16 maggio, e da sabato 13 giugno riprendono dal vivo e in modalità “covid free” presso la sede di Nuovo Spazio Studio Danza nel rispetto di tutte le indicazioni di sicurezza anticontagio: autocertificazione, igienizzazione, mascherine, distanziamento e sanificazione degli spazi dopo ogni incontro. Grazie alla Delibera Regione Marche – DGR n. 560 dell’11 maggio 2020 – Ulteriori disposizioni specifiche per la disabilità – sono potuti ripartire i laboratori teatrali per disabili nell’ambito dell’ASP 9. Gli operatori sono Simone Guerro (supervisore, regista e 1° operatore teatrale), Arianna Baldini (2° operatore teatrale), e Sara Lippi (operatore di espressività corporea). Il progetto coinvolge un gruppo di 14 utenti individuati sulla base delle indicazioni delle strutture sanitarie e di assistenza coinvolte: obiettivo è la promozione del benessere e della salute facendo sperimentare il valore emozionale e socializzante dell’arte del teatro e della danza. “Siamo pronti per ritrovarci e sperimentare l’incontro, finalmente dopo questo periodo in modalità online!”, dice il regista Simone Guerro. “È stata una grande sfida riuscire a coinvolgere quasi tutti i partecipanti, e grazie alla loro grande forza di volontà, all’aiuto delle famiglie, degli educatori e degli operatori ce l’abbiamo fatta. Siamo riusciti a collegarci tutti. Abbiamo lavorato sia sul teatro e sulla danza con i video, piccole cose che hanno mantenuto il gruppo unito e pieno di entusiasmo”. Come ogni anno, OperaH propone un laboratorio di teatro e danza, il cui esito finale sarà uno spettacolo al Teatro Pergolesi di Jesi nell’ambito del Festival Pergolesi Spontini.
Il progetto del 2020 è incentrato su “Ma Bohème” (La mia Bohème)”, con un laboratorio che avrà come oggetto di indagine il concetto di Bohemien, l’artista diverso, isolato, che fa della ricerca del bello il suo status simbolo. Di nuovo un lavoro sulle emozioni, sulla bellezza della diversità, da affrontare attraverso “un corpo che parla”.
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