Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...

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Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
IL MAGAZINE PER LA DISABILITÀ / GIUGNO 2015 / NUMERO 6
Redazione: Piazza Cavour 17 - 00193 Roma • Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - Milano

                                                                                                                                                          FABIANO LIOI
                                                                                                                                                          Attore istrionico
                                                                                                                                                          dal Cile all’Italia

                                                                                                                                                          BENVENUTI AL SUD
                                                                                                                                                          Il sogno di Claudio:
                                                                                                                                                          una carriera paralimpica

                                                                                                                              MUTISMO SELETTIVO
                                                                                                                              Maria e gli altri,
                                                                                                                              prigionieri del silenzio
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
EDITORIALE
di Giovanni Paura
Direttore Centrale Prestazioni Sanitarie e Reinserimento, Inail

Una cultura più accessibile
per un Paese più civile

                            L
                              a metafora per antonomasia della mancanza di acces-
                              sibilità è una rampa di scale. Quante volte negli ultimi
                              anni abbiamo visto l’immagine di una persona in se-
                         dia a ruote, attonita e impotente, di fronte a una scalina-
                         ta insormontabile. Un’icona che rimbalza sui social, i blog,
                         i siti dedicati alle persone con disabilità. Cosa c’è in cima
                         a quella scala non è dato saperlo. Spetta alla fantasia di
                         chi guarda immaginarselo: un ufficio, un luogo d’incon-
                         tro, una vita diversa e senza barriere? Chissà. Ma al termi-
                         ne di quei gradini potrebbe trovarsi anche una piazza, una
                         basilica, la possibilità di ammirare da vicino un’opera d’ar-
  te. Perché uno degli effetti positivi della modernità è proprio questo: abbiamo ca-
  pito che non di solo pane si vive. E che tale conquista vale per tutti, anche per le
  persone con disabilità, le cui esigenze vengono ancora troppo spesso derubricate
  a pratica burocratica per la soddisfazione dei bisogni essenziali.

     Per questo, abbiamo accolto con profonda soddisfazione la notizia dell’inaugurazio-
  ne dell’ascensore che conduce alla tomba di San Francesco, nella Basilica di Assisi.
  È solo l’ultima di una lunga lista di buone pratiche per l’accessi-
  bilità dei beni artistici e culturali: un argomento di cui ci siamo L’inaugurazione dell’ascensore
  più volte occupati sulle pagine di questa rivista, cercando di far che conduce alla tomba
  conoscere le sperimentazioni di maggiore successo a un nume-
  ro più ampio di persone. Tanti gli esempi possibili in un Paese di san Francesco di Assisi è
  come il nostro che, per altri versi, non svetta certo nella clas- solo l’ultima di una lista
  sifica degli Stati europei che hanno dichiarato guerra alle bar-
  riere architettoniche. E così, se a Milano aumentano i percorsi di buone pratiche per
  tattili all’interno dei musei cittadini, a Torino la diocesi assi- l’accessibilità culturale
  cura percorsi prioritari dedicati a malati e disabili per l’osten-
  sione della Sacra Sindone. E se nello scorso mese di marzo Venezia ha realizzato
  una mappa dell’accessibilità del centro storico, a Sud la città di Matera ha promos-
  so un vero e proprio Manifesto per l’accessibilità, dando un significato più ricco e
  più pieno al conseguimento del titolo di Capitale europea della cultura per il 2019.

     Lo spirito dei tempi è cambiato, insomma. E questi esempi, scelti tra i tanti pos-
  sibili, ce ne danno chiaramente l’idea. Anche noi dal nostro particolare punto di
  vista abbiamo il compito di osservare il mutamento con sguardo largo e spirito
  aperto. Per poter meglio interpretare le esigenze sempre più complesse dei nostri
  assistiti e di tutte le persone disabili che vedono nell’Inail un punto di riferimen-
  to nell’erogazione di servizi.

                                                        SuperAbile INAIL   3 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
NUMERO sei Giugno 2015                                                                                                                                                                 ACCADE CHE...

                                                                                                                                                                                         mondo inail
                                                                                                                                                                                       Basilicata: un laboratorio di scrittura creativa solo per donne
                                                                                                                                                                                       “G      iuseppina e Isabella:
                                                                                                                                                                                               due lucane nel rogo del
                                                                                                                                                                                       Triangle. La sicurezza sul lavoro
                                                                                                                                                                                                                             l’idea dell’Inail Basilicata, che
                                                                                                                                                                                                                             ha organizzato l’evento, di dar
                                                                                                                                                                                                                             vita a un laboratorio di scrittura
                                                                                                                                                                                                                                                                    anche lo spunto di riflessione da
                                                                                                                                                                                                                                                                    cui prenderà avvio il laboratorio
                                                                                                                                                                                                                                                                    di scrittura creativa che si terrà
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         sionale. Obiettivo? Utilizzare
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         le emozioni e il ricordo per
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         ricostruire un nuovo progetto
                                                                                                                                                                                       e i diritti calpestati delle invi-    creativa tutto al femminile, in        a Potenza, in collaborazione con     esistenziale dopo che il trauma
                                                                                                                                                                                       sibili”. Ad aprile, a Potenza, si     programma per dopo l’estate.           l’associazione Libera università     dell’infortunio ha stravolto vite,
                                                                                                                                                                                       è svolto un incontro su questo            E se l’incendio della Triangle     delle donne di Basilicata. Come      fisicità e ruoli all’interno della
                                                                                                                                                                                       tema con Ester Rizzo, autrice del     Waist Company di New York –            Rizzo e Quatriglio hanno rac-        famiglia. «Descrivere i propri
                                                                                                                                                                                       libro Camicette bianche. Oltre        una fabbrica di camicie in cui         contato le vite di quelle operaie,   sentimenti e le proprie paure
                                                                                                                                                                                       l’8 marzo, accompagnato dalla         il 25 marzo 1911 morirono 123          così il laboratorio darà voce a un   non solo è terapeutico, ma è
                                                                                                                                                                                       proiezione del documentario           donne soprattutto emigrate,            gruppo di 15 donne: non solo         anche un patrimonio cultu-
EDITORIALE                                 cronache italiane                              CULTURA                                        miscellanea                                   Triangle di Costanza Quatriglio       di cui 38 italiane, e tra queste       infortunate, ma anche madri,         rale che potrà eventualmente
3 Una cultura più accessibile              18 Dove le note sono per tutti                 30 Talenti irregolari in Pinacoteca            40 Che impresa                                (un parallelismo con la tragedia      anche due sorelle lucane di            mogli e sorelle di persone che       sfociare in una futura pubbli-
     per un Paese più civile                     di Sara Mannocci                               di Laura Pasotti                               Cooperativa Solidarietà                 di Barletta, dove nel 2011 cinque     Armento – è l’incidente sul            hanno vissuto un tragico inci-       cazione», afferma Filomena
     di Giovanni Paura                                                                    31 Temple Grandin: scienziata                        di Michela Trigari                      operaie persero la vita in uno        lavoro che ha dato origine alla        dente sul lavoro o sono state        Zaccagnino, assistente sociale
                                           PORTFOLIO                                                                                                                                   stabilimento tessile). Da qui         Festa della donna, rappresenta         colpite da una malattia profes-      dell’Inail Basilicata. [M.T.]
ACCADE CHE...                              20 Sguardi limpidi                                   senza pari                                     Record
5 Basilicata: un laboratorio di            di Eleonora Camilli                                  di Antonella Patete                            Haki Doku: 121 chilometri su sedia
     scrittura creativa solo per donne SPoRT                                              34    Scherzare con l’autismo?                       a ruote in dodici ore non stop
7    Percorsi più rapidi per                                                                    In Francia si può                              di M.T.
     i lavoratori infortunati. Grazie
                                       24 In pista con grinta, grazie                           di E.C.                                  41    Cronache marziane
     alla Regione e all’Inail
                                           a una protesi                                  35    La bellezza della sindrome                     Quella battaglia contro
                                           di Stefano Caredda                                   di Down                                        il sostegno per vocazione
L’INCHIESTA                                                                                     di E.C.                                        di Gianluca Nicoletti
                                           tempo libero
8 Quel silenzio che blocca la vita         26 Gondola accessibile, Venezia                RUBRICHE
                                                                                                                                               Idee
     di Laura Badaracchi                                                                                                                       Da Bergamo a Rio e ritorno:
                                                 ci prova                                 36 Inail... per saperne di più                       così i ragazzi Down diventano
INSUPERABILI                                     di Giorgia Gay                                 “Si rip... arte”: la riabilitazione si
16 Vivo a tempo di blues e tango           viaggi                                               fa anche con la scultura                       parrucchieri
     Intervista a Fabiano Lioi                                                            37                                                   di Lorenzo Bagnoli
     di L.B.
                                           28 Con le guide dell’Aipd l’Europa                   Lavoro
                                                                                                                                         42    Databile
                                                 è più smart                                    Congedo per cure. Istruzioni
                                                                                                per l’uso                                      Disabilità e lavoro in Italia
                                                 di Marta Rovagna                                                                              di Cristina Graziani/Agenda
                                                                                          38    Senza barriere
                                                                                                Accessibilità e ferrovie. Piani
                                                                                                nazionali e norme europee
                                                                                          39    L’esperto risponde
                                                                                                Previdenza, Scuola

SuperAbile Inail                           Hanno collaborato: Lorenzo Bagnoli,            Editore: Istituto Nazionale                    Un ringraziamento, per averci                   lazio
Anno IV - numero sei, giugno 2015          Eleonora Camilli, Stefano Caredda, Hélène
                                           D’Angelo, Giorgia Gay, Sara Mannocci,
                                                                                          per l’Assicurazione contro gli Infortuni
                                                                                          sul Lavoro
                                                                                                                                         gentilmente concesso l’uso delle foto, a
                                                                                                                                         Stefano Dal Pozzolo/Contrasto (pagg. 4,       Sì alla legge per promuovere la Lis e lo screening uditivo neonatale
Direttore: Giovanni Paura
In redazione: Antonella Patete,
                                           Ambra Notari, Laura Pasotti, Marta
                                           Rovagna, Michela Trigari di Redattore
                                           Sociale; Cristina Graziani/Agenda;
                                                                                          Redazione: SuperAbile Inail
                                                                                          c/o agenzia di stampa Redattore Sociale
                                                                                                                                         8-15), Istituto Chiossone (pagg. 4, 20-23),
                                                                                                                                         Floriana Ausili (pag. 16), Paolo Ranzani
                                                                                                                                         (pag. 17), Angelo Bernasconi (pag. 18),
                                                                                                                                                                                       U   nanimità per la legge che nel Lazio promuove
                                                                                                                                                                                           il riconoscimento della Lingua italiana dei
                                                                                                                                                                                       segni e la piena accessibilità delle persone
                                                                                                                                                                                                                                                                                       la possibilità di ricorrere alla Lis nei servizi
                                                                                                                                                                                                                                                                                       educativi già dalla prima infanzia, nei percorsi
                                                                                                                                                                                                                                                                                       formativi professionali, nei servizi erogati
Laura Badaracchi e Diego Marsicano                                                        Piazza Cavour 17 - 00193 Roma
                                           Gianluca Nicoletti; Erica Battaglia, Giorgia                                                  Alessandro Molaro (pagg. 24-25), Aipd         sorde alla vita collettiva. Il provvedimento,                                                   dall’amministrazione pubblica locale e nella
                                                                                          E-mail: superabilemagazine@inail.it
Direttore responsabile: Stefano Trasatti   Di Cristofaro, Rosanna Giovèdi, Daniela                                                       (pagg. 28-29).                                approvato dal Consiglio regionale, gode di un                                                   comunicazione istituzionale, promuovendo
                                           Orlandi, Alessandra Torreggiani del            Stampa: Tipografia Inail                                                                     finanziamento di 100mila euro per il 2015 (più                                                  manifestazioni culturali ed eventi in Lingua
                                                                                                                                         In copertina: Maria, affetta da mutismo
                                           Consorzio sociale Coin; Ilaria Cannella,       Via Boncompagni 41 - 20139 Milano                                                            altri 500mila per il 2016 e il 2017) e prevede anche
                                           Cristina Cianotti, Francesca Iardino, Monica
                                                                                                                                         selettivo, in un ritratto di Stefano                                                                                                          italiana dei segni. Per l’Istat, l’1,5% delle famiglie
                                           Marini, Mariella Pedroli, Irene Varveri
                                                                                          Autorizzazione del Tribunale di Roma           Dal Pozzolo/Contrasto                         l’attivazione dello screening uditivo neonatale                                                 laziali presenta un deficit uditivo e lo 0,8
                                                                                          numero 45 del 13/2/2012                                                                      in tutti i punti nascita. Inoltre il testo introduce il                                         per mille della popolazione riferisce di avere
                                           dell’Inail
                                                                                                                                                                                       principio di progettazione universale, garantisce                                               un’invalidità per sordità.
                                           Progetto grafico: Giulio Sansonetti

                                                                  SuperAbile INAIL        4 Giugno 2015                                                                                                                                          SuperAbile INAIL   5 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
ACCADE CHE...

                               SENZA BARRIERE                                                                                                       emilia romagna
                           Il Centro nazionale del libro                                                                                          Percorsi più rapidi per lavoratori infortunati. Grazie alla Regione e all’Inail
                           parlato tocca quota 55.660 titoli
                                                                                                                                                  R   icetta del Servizio sanitario     accordo triennale che introduce        direttamente sui tempi di

                           S  ono 55.660 gli              universitaria dei delegati                                                                  anche per i medici Inail,         alcune novità nei percorsi di          attesa e assicurando un rapido
                              audiolibri in catalogo      per la disabilità, su                                                                   integrazione e condivisione dei       riabilitazione di chi ha subito        reinserimento socio-lavorativo.
                           al Centro nazionale del        un campione di 1.500                                                                    sistemi di prenotazione Cup e         un infortunio sul lavoro o ha          Sarà infatti il medico Inail a
                           libro parlato gestito          persone è emerso che                                                                    percorsi specifici per favorire       una malattia professionale.            prescrivere la visita al lavoratore,
                           dall’Unione italiana           i ciechi e gli ipovedenti                                                               l’erogazione tempestiva delle         L’insieme degli interventi             indicando la classe di priorità
                           ciechi e ipovedenti            leggono tre volte di                                                                    prestazioni ai lavoratori.            previsti consentirà di velocizzare     nella ricetta. La prenotazione         Barriere
Ecco la Guida alle         (Uic) a Roma. Si va            più rispetto a chi ci                                                                      Regione Emilia-Romagna             le procedure e l’erogazione            verrà fatta direttamente               architettoniche
agevolazioni fiscali       dalla narrativa ai testi       vede bene. I formati                                                                    e Inail hanno firmato un              delle prestazioni, incidendo           dall’Istituto all’Asl.                 in casa? La Toscana
per i disabili. Nella      scolastici. Fra chi si         digitali, poi, rispetto                                                                                                                                                                                     paga i lavori alle
                                                                                                                                                                                                                                                                      persone disabili che
nuova edizione di          rivolge ai centri di           al Braille e ai caratteri                                                                 Petizioni                                                 TEMPO LIBERO
                                                                                                                                                                                                                                                                      vivono negli edifici
quest’anno, realizzata
come sempre
                           distribuzione, e chi
                           effettua i download dal
                                                          ingranditi, sono sempre
                                                          più spesso i preferiti dai
                                                                                                                                                  La mamma di una bambina Down Marche: arriva il sito del turismo                                                     privati. Le agevolazioni
dall’Agenzia delle         sito, sono migliaia le         giovani. Librerie (42%),       la traversata                                            sfida il lessico spagnolo    per tutti di Fermo e dintorni                                                          non vengono erogate
                                                                                                                                                                                                                                                                      soltanto per opere edili,
                                                                                                                                                                                                            F
entrate, il quadro         persone che ne fanno           prestiti da biblioteche                                                                                                                              ermanofriendly.           per permettere a tutti
aggiornato dei             richiesta. Da un’indagine      specializzate (31%), web     Sei giorni in mare, remando su                                                                                          it, “il fermano per       di godere delle bellezze
                                                                                                                                                                                                                                                                      ma anche per l’acquisto
                                                                                                                                                                                                                                                                      e l’installazione di
benefici in favore         condotta due anni fa           (20%) e scambi tra amici     un pattino dalla Liguria al Lazio                                                                                    tutti”. Si chiama così il    locali. Sei i percorsi       attrezzature finalizzate
dei contribuenti con
                                                                                      D
                           da Uic, Associazione           costituiscono i canali          a Genova a Santa Marinella (Roma) su un pattino                                                                   portale per il turismo       previsti: aria aperta,       all’eliminazione delle
disabilità o dei loro      italiana editori e             privilegiati per procurarsi                                                                                                                       accessibile nel territorio   cultura, rievocazioni
                                                                                          monoposto. Con un equipaggio misto di persone                                                                                                                               barriere architettoniche,
familiari.                 Conferenza nazionale           libri accessibili.                                                                                                                                di Fermo. Il progetto        storiche, antichi
                                                                                      disabili e non che si alternerà ai remi. È la terza edi-                                                                                                                        fisiche e percettive, il
                                                                                      zione della “Traversata per una stella”, in programma                                                                 – portato avanti da          mestieri, shopping,          cui importo non dovrà
                                                                                      tra il 15 e il 31 luglio (in base alle condizioni meteo),                                                             cooperativa sociale          gusto ed eventi.             superare 100mila euro.
                                                                                      che quest’anno arriverà fino al nord del Tirreno.                                                                     Cogito, Confcommercio           «Il turismo accessibile   Per le opere edilizie
                                                                                         Organizzata dall’associazione Stella Polare onlus e                                                                e Confesercenti,             è un’opportunità e un        possono essere concessi
                                                                                      dal Nucleo sommozzatori di Santa Marinella, in col-                                                                   associazione                 volano di sviluppo –         contributi non superiori
                                                                                      laborazione con l’associazione Amici della Darsena                                                                    Commercianti e               ha dichiarato Carmen         al 50% delle spese
                                                                                      romana, la traversata toccherà anche Camogli,                                                                         associazione Paraplegici     Mattei di Cogito –,          sostenute, per un
                                                                                      Chiavari, Porto Venere, Livorno, Piombino e l’Isola                                                                   delle Marche, grazie a       soprattutto in un            importo massimo di
                                                                                      del Giglio coinvolgendo anche ragazzi disabili liguri                                                                 finanziamenti europei        momento di crisi come        7.500 euro. Domande
                                                                                      e toscani (undici in tutto). Sei le tappe, della durata                                                               e del Gal fermano –          questo. Una nicchia di       entro fine anno al
                                                                                      di un giorno ciascuna (ma di notte non si rema),                                                                      mira alla promozione         mercato che gode di          proprio Comune di
Il manuale, che indica
con chiarezza sgravi
fiscali e persone che
                                                                                      per realizzare un centro diurno all’interno del parco
                                                                                      Martiri delle Foibe di Santa Marinella e rendere ac-        A   ggiornare e modificare, all’interno del vocabola-
                                                                                                                                                      rio, la definizione di parole come “subnormale”
                                                                                                                                                  e “mongolismo”. È quanto chiede una petizione
                                                                                                                                                                                                            delle strutture senza
                                                                                                                                                                                                            barriere già censite da
                                                                                                                                                                                                            persone disabili anche
                                                                                                                                                                                                                                         potenzialità, qualità e
                                                                                                                                                                                                                                         accoglienza».
                                                                                                                                                                                                                                         [Hélène D’Angelo]
                                                                                                                                                                                                                                                                      residenza.

ne hanno diritto,                                                                     cessibile a tutti quest’area verde.
è consultabile e                                                                                                                                  online lanciata da una donna spagnola, madre
scaricabile dal sito                                                                                                                              di una bambina con Trisomia 21, su Change.org/
Agenziaentrate.gov.                                                                                                                               sediceDown. La raccolta firme si rivolge alla Reale
                               Dati                                                                                                               Accademia di Spagna, l’organismo responsabile di
it, cliccando sul banner
“L’Agenzia informa”.       Incidenti stradali, ogni anno 100mila persone diventano disabili                                                       elaborare le regole linguistiche concretizzate nel di-
                                                                                                                                                  zionario, per far rivedere il significato obsoleto dato
                           I n Italia il numero di coloro che
                             diventano disabili in seguito
                           a un incidente in auto o moto
                                                                                                           mettono al primo posto la distra-
                                                                                                           zione (17%), seguita dal mancato
                                                                                                           rispetto della segnaletica e dalla
                                                                                                                                                  a questi termini.
                                                                                                                                                     La connotazione negativa che queste parole
                                                                                                                                                  hanno assunto nell’uso corrente, infatti, è
                           è alto. La Fondazione Ania per                                                  velocità. L’alcol, invece, è con-
                                                                                                                                                  palesemente omessa nel vocabolario della lingua
                           la sicurezza stradale registra                                                  siderato solo una “concausa”,
                                                                                                                                                  spagnola, che continua a definirle semplicemente
                           100mila casi l’anno d’invalidità                                                anche se provoca un incidente
                           permanente, di cui 20mila gravi                                                 su tre. Oltre l’80% degli incidenti    come termini per indicare una persona con «una
                           (tetraplegie, paraplegie, perdita                                               sono imputabili, quindi, all’uomo      capacità intellettiva notevolmente inferiore al
                           di arti). Tra le cause principali                                               e solo il 20% è dovuto alla condi-     normale». L’iniziativa ha ottenuto anche il supporto
                           dei sinistri, le statistiche ufficiali                                          zione delle strade.                    della Federazione spagnola sindrome di Down.

                                                       SuperAbile INAIL   6 Giugno 2015                                                                                                                 SuperAbile INAIL   7 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
l’inchiesta Senza parole

Quel silenzio che blocca la vita

                                                             Laura Badaracchi/foto Stefano Dal Pozzolo      gere ininterrottamente. E non riusciva         insegnato a crescere dentro e mi ha fatto

                                                             L’
                                                                   appuntamento è davanti alla scuo-        a rispondere né alla maestra né ad al-         capire come sono veramente le persone:
                                                                   la, al momento dell’uscita. Un isti-     tre persone. Non era successo all’asilo,       ho imparato a riconoscere quelle vere
                                                                   tuto professionale di moda, alla         dov’era timida ma non bloccata. A casa         dalle false», confida Maria. A casa mi fa
                                                             periferia est della Capitale, che Maria        parlava ed era serena». Per i genitori co-     vedere con orgoglio il libro Braccialet-
                                                             frequenta con ottimi voti. Si volta indie-     mincia il giro dei medici, degli psicolo-      ti rossi, nella libreria della sua camera.
 Hanno la voce,                                              tro, attende invano le amiche che le ave-      gi, degli insegnanti di sostegno. E Maria      «Mi è piaciuto moltissimo, soprattutto
 ma non riescono                                             vano promesso di esserci, almeno per           è sempre più sola, con quell’ansia che le      il personaggio di Leo per la sua grinta
                                                             l’intervista, anche se non volevano esse-      toglie il fiato, che la fa scoppiare a pian-   anche nei momenti di sconforto, e Va-
 a parlare, soprattutto                                      re fotografate. Invece le ragazze si sono      gere all’improvviso, che le incute paura.      le, molto riflessivo», commenta in un
 in pubblico e con                                           dileguate nel vociare collettivo e Maria
                                                             è rimasta sola. Mi porge la mano con gli          Ma scopre un’alleata potente: la scrit-
                                                                                                                                                           soffio, mentre guardo il poster della
                                                                                                                                                           cantante Emma attaccato alla parete e
 alcune persone.                                             occhi bassi, in silenzio, come saluto. La      tura. Sui fogli bianchi, al computer, sullo    faccio finta di non averla sentita parlare.
 Viaggio nel pianeta                                         madre Roberta scioglie l’imbarazzo di-
                                                             cendo: «Siamo abituate a queste situa-
                                                                                                            smartphone annota pensieri, sensazio-
                                                                                                            ni, riflessioni. Che sono diventate pagi-
                                                                                                                                                           Ha una voce sommessa, frequenta lezio-
                                                                                                                                                           ni di canto per modularla. Ha un carat-
 del mutismo selettivo,                                      zioni, a rimanere sole; non fa niente».        ne stampate nel volume I Quaderni. Dal         tere tenace, Maria, e sogna di diventare
 disturbo d’ansia                                                Per Maria (nelle foto), capelli raccolti   silenzio il canto: storie di mutismo selet-    una scrittrice.
                                                             in una lunga treccia, non è facile accet-      tivo (cfr. pag. 14). Un altro suo scritto –        «Il mutismo selettivo è un distur-
 poco conosciuto che                                         tare di essere diversa dalle altre compa-      in cui annota fra l’altro che «il silenzio     bo d’ansia con esordio nell’età evoluti-
 si manifesta dai tre                                        gne, che la snobbano se si tratta di uscire    è come l’oro, ma le parole sono come il        va, che si manifesta quando i bambini
                                                             in comitiva o di andare al cinema. A sei       cristallo» – è stato tradotto in francese      fanno il loro “debutto” in società, all’a-
 anni in su e, se non                                        anni ha scoperto di essere una muta se-        e verrà pubblicato a Parigi all’interno di     silo nido – spiega Simona Ius, psicologa
 risolto, può generare                                       lettiva. «Ricorda bene il primo giorno         un libro che raccoglie storie di muti se-      e psicoterapeuta di Roma che si occupa
                                                             delle elementari – racconta Roberta, in-       lettivi d’Oltralpe. «Perché di cristallo?      da anni di mutismo selettivo, al quale
 patologie sociali                                           fermiera cinquantenne –. Quando l’ho           Le vedo fragili, per me è molto difficol-      ha dedicato la sua tesi di laurea –. A ca-
                                                             lasciata in classe, ha cominciato a pian-      toso tirarle fuori. Ma il silenzio mi ha       sa sono sciolti, invece a scuola e in al-

                          SuperAbile INAIL   8 Giugno 2015                                                       SuperAbile INAIL   9 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
l’inchiesta Senza parole

tri contesti (come al supermercato o al     Ma se non viene affrontato in tempo ri-       «darsi un appuntamento, con tecniche              C’è chi riesce a uscire dal silenzio anche diede un nome al mio problema. Nono-       Mutismo selettivo
parco giochi) non parlano con i coetanei    schia di diventare un aspetto caratte-        e strategie che abbassano l’ansia e ren-       da adolescente. Fabio Spanu, che a set- stante ciò, però, quelle parole scritte in       Fu lo psichiatra infantile Moritz Tramer a
                                                                                                                                                                                                                                  coniare nel 1934 la definizione del disturbo
né con gli adulti e possono avere anche     riale marcato e, nei casi più gravi, una      dono meno necessario il sintomo stes-          tembre compirà 30 anni, si è laureato al-   quella pagella furono quasi come igno-       come «mutismo elettivo», espressione sostituita
una difficoltà motoria». Le parole sono     forma di disagio sociale.                     so. Bisogna evitare di incalzare i mutici      la magistrale di Informatica, a Cagliari.   rate, sottovalutate, anche da me stesso».    poi con «mutismo selettivo». Si tratta di un
bloccate in loro, «non è che non voglio-                                                  a parlare: si ottiene l’effetto contrario».    «Sto imparando a fare i colloqui di la-         In classe si esprimeva con i gesti per   disturbo ansioso poco conosciuto; colpisce
                                                                                                                                                                                                                                  prevalentemente bambini, ma anche giovani
no o non riescono. Purtroppo a vol-           Mentre i bambini trovano un canale di       Quali terapie per superare l’impasse,          voro, in cui viene esaminato soprattut-     farsi capire o con disegni a cui aggiun-     e adulti, impossibilitati a parlare in alcune
te insegnanti ed educatori pensano che      comunicazione nel gioco, nonostante il        che può durare anni? «Lavorare insie-          to il carattere e il modo di esprimersi     geva fumetti con le frasi che avrebbe vo-    situazioni, come a scuola o in pubblico, mentre si
questi bambini siano oppositivi o timi-     silenzio, per l’adolescente c’è il rischio    me sulle piccole cose: per i bimbi, gio-       del candidato. Per questo sto cercando      luto dire a voce. Suo padre, cercando di     esprimono liberamente in ambiti dove si sentono
                                                                                                                                                                                                                                  a loro agio, per esempio in famiglia. Nonostante
di. Invece loro giocano, si muovono, co-    di emarginazione da parte dei compa-          care in casa con un amico, per esempio,        di correggere le insicurezze comunicati-    scuoterlo, si impose dicendogli: «O vai      lo sviluppo e la comprensione del linguaggio
municano in altri modi, ma la richiesta     gni (oltre alla difficoltà di entrare in un   fino a stabilire confidenza. Ricordando        ve, come l’uso del linguaggio del corpo o   dallo psicologo, o ti iscrivi a una scuo-    siano nella norma, in presenza di estranei,
di produrre parole li blocca». L’agget-     gruppo di pari) e manca una mediazio-         che non è magico guarire, ma graduale          del tono della voce, che inevitabilmente    la calcio». Ancora ragazzino, Fabio lo       in luoghi pubblici o in contesti sociali i muti
                                                                                                                                                                                                                                  selettivi non riescono a parlare, anche se non ci
tivo calzante per definire il sintomo è     ne dei genitori, meno presenti rispetto       – rileva la psicoterapeuta –. Poi il rispet-   mi sono rimaste nonostante abbia supe-      ha preso come «una specie di ultima-         sono disfunzioni organiche a impedirlo. Spesso
«autoincastrante: se una persona non        agli anni della scuola dell’obbligo». Co-     to: se la persona mutica dice una parola       rato il mutismo selettivo». Figlio unico,   tum, una sorta di pressione che mi ve-       questo blocco viene erroneamente interpretato
parla, l’ultima cosa da fare per indurla    sì – fa notare Ius – «i genitori di ragaz-    oggi non vuol dire che la dirà domani.         alla scuola materna «non riuscivo mai       niva fatta. Il giorno dopo me lo ridisse,    come eccessiva timidezza.
                                                                                                                                                                                                                                  Per la letteratura internazionale circa un
a parlare è insistere, perché l’ansia au-   zi con mutismo selettivo sono gli unici       Ci sono giornate sì, giornate no e gior-       a far sentire la mia voce, mentre a ca-     mi innervosii ed ebbi uno scatto d’orgo-     bambino su 1.000 soffre di mutismo selettivo.
menta – osserva la dottoressa –. Biso-      felici dell’esistenza di WhatsApp, con        nate forse. I tempi sono imprevedibili.        sa continuavo a parlare normalmente         glio. Gli dissi “Io non ho niente!” e de-    Il riconoscimento precoce di questa patologia
gna dimenticare di voler sentire la sua     cui i loro figli possono inviare messag-      Non poter parlare è faticoso e usare i ge-     con i miei genitori. Divenni quindi fa-     cisi di iscrivermi a calcio. Mio padre si    è essenziale perché impedisce che si sviluppino
                                                                                                                                                                                                                                  problemi più gravi e limita le ricadute negative
voce e puntare a far sentire il paziente    gi audio, immagini, video. Ad alcuni dà       sti non è un segno di pigrizia».               moso nell’ambiente scolastico per essere    rese conto che volevo reagire e modificò     che interferiscono sul piano scolastico, cognitivo,
a proprio agio. Possiamo estorcere pa-      fastidio sentire la propria voce registra-        Occorre imparare la fatica e il valore     un bambino muto. In prima elementare        il suo atteggiamento nei miei confronti,     relazionale e affettivo del paziente.
role, ma serve? Prima o poi usciranno».     ta, ma per altri diventa una svolta poter     dell’attesa. Imparare a decifrare sguardi      la mia maestra Anna Oppo scrisse nella      diventando un genitore che incoraggia,
Negli adolescenti la casistica è minore:    usare questo mezzo per le interrogazio-       e messaggi non verbali, lasciare spazio a      pagella di fine anno: “È da rilevare che    sprona, dà consigli».
«Dal disturbo si guarisce; il mutismo è     ni a scuola, a parte i compiti scritti». E    linguaggi alternativi, come la musica o        il bambino presenta una preoccupante            La madre, invece, «ha sempre avuto
qualcosa che hai, non qualcosa che sei.     poi la messaggistica istantanea, utile per    il disegno.                                    forma di mutismo elettivo”. Era il 1992 e   un approccio morbido, mi ha sostenu-

                                                SuperAbile INAIL   10 Giugno 2015                                                                                                        SuperAbile INAIL   11 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
l’inchiesta Senza parole

to in modo non invasivo, senza metter-       cale, di sera. Oppure inforca la biciclet-      autocritici. Parlare allo specchio e no-      bo», racconta Daniela, che vive a Cas-         in quasi due decenni dall’Associazione ti non erano oppositivi, né dovuti a una
mi alle strette; rispondeva al mio posto     ta e scatta fotografie ai panorami: «Amo        tare il modo in cui parliamo, provare a       sano Magnago, in provincia di Varese.          per la dislessia», conclude Daniela.         timidezza estrema o a maleducazione».
quando gli estranei mi facevano do-          godermi la pace e riflettere», dice. Ma         sorridere e osservare la postura. Abbia-      E aggiunge: «I progetti che realizziamo                                                     Tuttavia «abbiamo sempre trovato gran-
mande e mi proteggeva. Poi ho scoperto       nel suo paese a 35 chilometri da Caglia-        mo delle paure ingiustificate e dobbia-       cercano proprio di fare tesoro di espe-           Francesca Conforti, di Roma, è un’altra de collaborazione negli insegnanti, che
perché: da piccola ha sofferto a sua volta   ri non ha amici: «Da quando ho lasciato         mo smontarle una a una», esorta Fabio.        rienze positive nella cura e risoluzione       mamma. Con suo marito Marco ha avu- si sono informati sul mutismo selettivo,
di mutismo selettivo». Sette anni fa, ri-    la scuola calcio, nel 2001, non ho avu-                                                       della patologia. Siamo nati non per fare       to due figlie con mutismo selettivo, di leggendo libri e articoli sull’argomento
cordando le parole scritte sulla pagella     to più occasione di frequentare nessun             Ma come vivono i genitori il mutismo se-   rete con altre associazioni, ma per pro-       14 e 12 anni. «La più grande ha iniziato e coordinandosi con la nostra terapeu-
dalla maestra Anna, Fabio fa una ricer-      compaesano. Le mie amicizie le ho avu-          lettivo di un figlio? Insieme all’avvocato    muoverla fra professionisti accreditati e      a manifestare i primi sintomi alla scuola ta per adottare le strategie migliori», ag-
ca su Google e riconosce il nome del suo     te tutte a Cagliari, al liceo e all’Universi-   Elena Galli, Daniela Postizzi è referen-      formati in questo ambito. Poi abbiamo          materna, e la sorella più piccola ha “imi- giunge la mamma.
problema: «C’erano tanti altri casi come     tà, dove ho imparato a essere socievole.        te dell’associazione Milla onlus, un cen-     avviato un programma di ricerca, per-          tato” questo comportamento, rimanen-            Per lei e Marco è stato importan-
il mio. Da qui la mia adesione all’asso-     Della vita sentimentale non ne parliamo         tinaio di soci in tutta Italia, fondata nel   ché in Italia la letteratura scientifica sul   do a sua volta intrappolata nel disturbo te, cinque anni fa, incontrare la onlus
ciazione Aimuse su Facebook, quindi la       proprio. Però non mi fa paura stare da          2013 insieme a suo marito Alessandro          mutismo selettivo è praticamente assen-        diagnosticato tardi, quando si era ormai Aimuse, circa 300 soci in tutta Italia.
partecipazione a I Quaderni con la mia       solo e so che è questione di tempo. So-         Rizza, l’attuale presidente. «Nostra fi-      te». Non solo: la onlus sta finanziando        consolidato. Quindi, nonostante abbia- «L’abbiamo scoperta per caso, grazie
storia (cfr. pag. 14). Quando ho ricevuto    no abbastanza inadatto a relazioni su-          glia, che oggi ha otto anni, ha sofferto      il percorso terapeutico di due famiglie        no risolto gran parte del problema, so- a un’insegnante di nostra figlia mino-
le prime copie del libro, sono subito an-    perficiali; forse la mia compagna sarà          di mutismo selettivo. Due anni fa è stata     a basso reddito e corsi di formazione          no ancora silenziose con tante persone, re – ricorda Francesca –. A un conve-
dato a cercare la maestra Anna Oppo,         una persona semplice, capace di cono-           dichiarata clinicamente guarita; grazie       per gli insegnanti, oltre a due congres-       in particolar modo a scuola», racconta gno, tenutosi a Torino nel novembre
dopo più di vent’anni, per regalargliene     scermi senza giudicarmi troppo presto».         a questa esperienza a lieto fine – dalla      si per i pediatri. «Con il prezioso aiuto      Francesca.                                   2011, abbiamo conosciuto alcuni dei
una copia e ringraziarla. Era molto fe-      Anche se uscire dal mutismo selettivo è         diagnosi precoce alla presa in carico di      del nostro testimonial Rino Gattuso, ex           Per i genitori non è stato facile «accet- soci fondatori e tanti genitori che vi-
lice e si ricordava perfettamente di me.     faticoso, «si tratta di un processo inevi-      una terapeuta esperta nella patologia, al     giocatore della Nazionale di calcio, cer-      tare il fatto che le nostre figlie – a casa vevano la nostra stessa condizione di
Senza di lei non avrei mai saputo come       tabile e irreversibile. Guarire equivale        lavoro di équipe fra terapeuta, famiglia e    chiamo di far conoscere questo disturbo        vivaci, chiacchierone, brillanti – in altri difficoltà nell’affrontare il problema. Ci
si chiama il mio disturbo».                  a fare delle piccole conquiste quotidia-        scuola – in noi è sorto il desiderio di fa-   ancora poco noto anche agli “addetti ai        contesti si bloccassero e non riuscissero si è aperto un mondo: non eravamo più
    Nel tempo libero Fabio ama cantare       ne, anche solo mentali, di pezzettini di        re qualcosa di concreto per aiutare altri     lavori”. Il sogno? Poter fare un lavoro di     a parlare. È stato frustrante dover spie- soli. All’assemblea di Firenze, nell’apri-
e si diverte anche a farlo in qualche lo-    consapevolezza. Occorre essere critici e        bambini che soffrono di questo distur-        sensibilizzazione simile a quello svolto       gare più volte che i loro comportamen- le 2012, mi sono proposta come referen-

                                                  SuperAbile INAIL   12 Giugno 2015                                                                                                           SuperAbile INAIL   13 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
l’inchiesta Senza parole

Due onlus in campo: Aimuse e Milla                     te regionale per il Lazio e mio marito è       Nell’associazione Francesca ha incon-         casa non riesce a parlare. Dice che le si      neamente con l’età. Ma poi ho passato         mi, stimolato empatia, raccolto e reso
L’Aimuse (Associazione italiana mutismo                stato eletto membro del consiglio diret-       trato «persone eccezionali: genitori,         bloccano le parole nella gola, che davve-      giorni e notti a informarmi, cercan-          fluide storie dolorose o gioiose». Tessu-
selettivo, fondata a Torino nel 2009 da un gruppo
di genitori, è stata la prima nel nostro Paese a       tivo nazionale. Ci siamo divisi i compiti      bambini, specialisti che si sono messi a      ro non riesce a tirarle fuori, come se ci      do riferimenti su Internet, incontrando       te con pazienza: «Attraverso la scrittura
“dar voce” a questo disturbo ancora poco noto.         per poterci occupare ambedue di questo         disposizione come volontari, insegnanti       fosse un ostacolo a impedirne l’uscita.        l’Aimuse e poi Adriana Cigni, l’editrice      si possono combattere i propri mostri, le
Si rivolge soprattutto a famiglie e insegnanti.        disturbo, sia come soci che come geni-         che hanno preso a cuore i problemi dei        Dice che si vergogna, che non sa alza-         di A.G. Editions».                            paure e si diventa più forti. Raccontare,
Tra gli obiettivi: costituire una rete di auto-aiuto
tra le famiglie e organizzare incontri formativi.      tori». L’esperienza con Aimuse «all’ini-       loro alunni. L’unione fa la forza: non sa-    re lo sguardo, e quindi rimane immobi-                                                       a volte, è imparare ad amarsi».
Grazie alla collaborazione con diversi atenei,         zio è servita come vera e propria ancora       remmo riusciti ad affrontare con sereni-      le, rigida e fissa, con gli occhi puntati ai     Secondo Daniela, una persona che non            Tutto è cominciato lo scorso anno,
la onlus raccoglie pubblicazioni scientifiche,         di salvezza. Ci siamo scambiati consigli,      tà il mutismo selettivo delle nostre figlie   piedi». Marina ha frequentato centri di        parla «probabilmente ha affinato al-          dopo la pubblicazione (sempre per i tipi
mantenendo rapporti con associazioni gemelle
(in particolare in Francia e Gran Bretagna) e          abbiamo fatto amicizia, ci siamo tenu-         senza poter contare sull’appoggio di al-      aggregazione, invitato amichetti a casa        tre capacità, quella introspettiva pri-       di A.G. Editions) di La sfida di Riccardo,
cooperando con esperti di altri Paesi. Info:           ti in contatto aggiornandoci sui pro-          tri genitori che vivono lo stesso disagio».   e iniziato a pattinare sul ghiaccio «per       ma di tutto, la capacità di ri-conoscersi.    scritta da Valérie Marschall, presidente
Aimuse.it.                                             gressi dei figli – riferisce Francesca –.                                                    esprimersi attraverso uno sport partico-       Se questa rimanesse inespressa, pe-           di un’associazione francese: la storia ve-
Fondata da genitori che hanno vissuto
l’esperienza di mutismo selettivo con i loro           Poi, quando abbiamo deciso di met-                Alcune di queste esperienze sono con-      lare che richiede amore, forza e caratte-      rò, potremmo pensare che finisca per          ra di suo figlio che ha superato il mu-
bambini, Milla onlus promuove la ricerca               terci a disposizione dell’associazione e       fluite nel volume I Quaderni. Dal silen-      re. Ho soprattutto lottato perché i suoi       contribuire a creare un isolamento pro-       tismo selettivo. «Facendo pubblicità su
scientifica su questo disturbo. Grazie a un            delle altre famiglie, è stato ancora più       zio il canto: storie di mutismo selettivo,    diritti possano essere rispettati, cercan-     gressivo. La comunicazione invece al-         Facebook a questo libro, una ragazza
comitato scientifico composto da psicologi e
psicoterapeuti, finanzia progetti, sensibilizza        bello. Per me, in particolare: come re-        pubblicato da A.G. Editions e curato da       do di dar voce al mutismo selettivo in         leggerisce il fardello che, proprio perché    francese mi ha scritto: perché parlate
e informa medici, insegnanti e chiunque sia            ferente tengo i contatti con tanti genito-     Daniela Conti, 45enne milanese, madre         ogni luogo possibile, scrivendo e parlan-      rivolto all’esterno, permette di sentirsi     solo del mutismo selettivo dei bambi-
interessato. Info: Millaonlus.it.                      ri, oltre che con insegnanti e specialisti.    di Marina, 9 anni, muta selettiva. «Pen-      do, incontrando psicologi e insegnanti»,       meno soli e più forti. Per i 28 autori si è   ni? Nessuno pensa a noi adolescenti, co-
                                                       Tutto questo mi ha permesso di vedere i        so che per chi vive il mutismo selettivo      riferisce la madre.                            trattato quindi non solo di prendere co-      me se non ci fosse più una speranza»,
                                                       miei problemi in maniera più distacca-         la scrittura sia una sorta di autoterapia         Fino a tre anni fa Daniela non cono-       scienza di sé, dei propri traguardi, delle    racconta l’editrice Adriana, confidando:
In alto, Maria all’uscita da scuola, nella sua         ta e oggettiva. Quando ho dubbi chiedo         che nasce dentro ma si risolve nel met-       sceva questo disturbo: «Alla materna e         sfide ancora da affrontare, ma anche di       «Da giovane ero timida. Così è scattata
camera e durante una passeggiata con il nonno          consiglio ad altri referenti più esperti, ci   tere a disposizione il proprio sofferto       in prima elementare mi segnalavano il          veder riconosciuta la propria voce dagli      una sorta di empatia: la persona che può
materno Renato. Alle pagg. 10-11, da sinistra:
la ragazza a casa di Rosa, nonna materna;              confrontiamo su come affrontare alcu-          vissuto, affinché diventi patrimonio di       suo atteggiamento come semplice “ti-           altri, forse per la prima volta». Danie-      parlare, ma è bloccata, prova una soffe-
al centro e a destra con la madre Roberta.             ne situazioni particolarmente difficili».      tutti», testimonia. Sua figlia «fuori di      midezza”, che si sarebbe risolta sponta-       la ha conosciuto persone, «creato lega-       renza inaudita».

                                                           SuperAbile INAIL   14 Giugno 2015                                                                                                           SuperAbile INAIL   15 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
INSUPERABILI Intervista a Fabiano Lioi

                                                                                                                                                                     Progetti artistici e approfondimenti su
                                                                                                                                                                     Fabianolioi.com. Sotto, i Mantic in una foto
                                                                                                                                                                     di Paolo Ranzani. Nella pagina precedente,
                                                                                                                      lettiva di tipo creativo basata su abilità     uno scatto di Floriana Ausili                  di integrazione e di abbattimento dei
                                                                                                                      innate o acquisite attraverso lo studio.                                                      pregiudizi, ma dove a farla da padrone
                                                                                                                      Su questa base ritengo che l’arte sia co-      ri americani come John Fante, Charles          sono il Botox, la chirurgia plastica e i
                                                                                                                      municazione e come tale abbia la forza         Bukowski o Ernest Hemingway. Miguel            ritocchi con Photoshop, quando c’è da
                                                                                                                      per migliorare o rovinare una società.         de Cervantes con il suo Don Chisciot-          andare in tv o sui mass media si prefe-
                                                                                                                      Chi fa arte, in qualsiasi forma, ha una        te della Mancia, le avventure di El Cid        risce non far apparire le persone disabi-
                                                                                                                      grande responsabilità nei confronti del        Campeador, scritte da una o più perso-         li, e se proprio devono andare in onda
                                                                                                                      mondo e delle nuove generazioni. Per           ne anonime che raccontano le gesta di          vengono inserite in un contesto di pie-
                                                                                                                      quanto riguarda la bellezza, risponde-         Rodrigo Dìas Conte de Bivar, condottie-        tà, pianto e dolore. Quindi per loro l’a-
                                                                                                                      rei con due frasi proverbiali molto vere:      ro valenciano. Oscar Wilde con Il ritrat-      sticella delle difficoltà per affermarsi
                                                                                                                      «Non è bello ciò che è bello ma è bello        to di Dorian Gray e Fernando Pessoa            come artisti o semplicemente come
                                                                                                                      ciò che piace» e «De gustibus non est di-      con Il banchiere anarchico. I roman-           persone si alza più del normale.
                                                                                                                      sputandum».                                    zi russi di Fëdor Dostoevskij e Michail          Quali sono state le sue maggiori soddisfa-
                                                                                                                        Il suo genere musicale preferito?            Bulgakov. Tra gli scrittori italiani con-        zioni professionali finora? E personali?
                                                                                                                         Dipende molto dallo stato d’animo           temporanei mi piace Lorenzo Amurri e             Sono un insoddisfatto perenne per
                                                                                                                      in cui mi trovo. Mi piace ascoltare tut-       il suo Apnea. Se dovete fare un regalo, quanto riguarda il lavoro: voglio sem-
                                                                                                                      ta la musica, dalla classica al tango, dal     regalate un libro che già avete letto: chi pre di più e il meglio, e per averlo do
                                                                                                                      blues al metal, mi piace capire perché         regala un libro, regala una parte di sé. sempre il massimo di me. Di conse-
                                                                                                                      e come nasce un determinato genere                 Ritiene che le persone con disabilità con guenza, pretendo altrettanto da par-
                                                                                                                      musicale o una canzone. Ultimamen-                 un talento artistico debbano affrontare te dalle persone con le quali lavoro. Le

Vivo a tempo di blues e tango
                                                                                                                      te sono molto incuriosito da Sixto Ro-             maggiori difficoltà per affermarsi?       soddisfazioni le trovo nelle persone:
                                                                                                                      driguez: la sua storia musicale e la sua           Se penso a Michel Petrucciani, Ray quando leggo e-mail scritte da gente
                                                                                                                      vita sono fuori dal comune, come rac-          Charles, Andrea Bocelli, Michael J. An- che non conosco ma che in poche righe
                                                                                                                      conta il documentario biografico Sear-         derson, Simona Atzori, per citare al- mi dimostra affetto, quando mi rendo

          C
Eclettico,                   ileno e italiano. Musicista e attore.      rio che unisce genitori e figli, e che a      ching for Sugar man.                           cuni, a quello che fanno e sono stati conto che il mio lavoro piace, che rie-
anticonformista,             Difficile descrivere in poche righe i
                             tanti volti di Fabiano Lioi: chitarri-
                                                                        volte solo la morte o le lunghe distanze
                                                                        riescono a tagliare del tutto. Ho scelto
                                                                                                                        Il suo scrittore e il suo libro preferiti?
                                                                                                                         La scrittura della Beat generation (da
                                                                                                                                                                     capace di fare, ritengo che sicuramen- sco a comunicare e far provare emozio-
                                                                                                                                                                     te avranno avuto delle difficoltà, come ni, lì mi sento ripagato, soddisfatto. Per
con una continua        sta, pianista, modello per artisti e rivi-      l’Italia perché ci ero già stato in passato   Jack Kerouac ad Allen Ginsberg) mi ha          chiunque altro con o senza un handi- quanto riguarda la sfera personale, pos-
e incolmabile voglia    ste di moda, interprete di spettacoli e di      (sono figlio di padre italiano e di madre     influenzato moltissimo. Altri scritto-         cap. In un mondo dove si parla tanto so dirmi soddisfatto ma ancora non del
                        ruoli cinematografici. Classe 1977, nep-        cilena) e l’Europa mi sembrava un po-                                                                                                      tutto della mia indipendenza, che può e
d’indipendenza          pure ventenne decide di attraversare            sto abbastanza lontano, dove non avrei                                                                                                     deve migliorare.
e libertà espressiva,   l’Atlantico per sbarcare a Roma. I limi-        potuto chiedere o essere aiutato facil-                                                                                                       Quali sono i suoi progetti artistici?
l’attore e musicista    ti che gli pone l’osteogenesi imperfetta
                        – malattia genetica rara che alcuni han-
                                                                        mente dai miei famigliari. La sfida con
                                                                        il mondo, con me stesso, iniziava vera-
                                                                                                                                                                                                                       Da un paio d’anni – con gli amici
                                                                                                                                                                                                                    Edoardo Dionea, Emanuele e Alessan-
italo-cileno è          no soprannominato sindrome delle os-            mente. Come tutti gli inizi è stato com-                                                                                                    dro Vona – abbiamo dato vita al grup-
convinto che i sogni    sa di cristallo – non lo fermano: dorme         plicato e sofferto, ma se hai in testa una                                                                                                  po musicale Mantic e registrato il disco
possano avverarsi:      per qualche giorno in una stazione, im-         meta basta solo mettere in atto un pia-                                                                                                     Mantic EP, disponibile su iTunes e an-
                        para a suonare, entra nella band Ladri          no per poterla raggiungere. Le difficol-                                                                                                    che su Spotify. E sono usciti film in cui
basta volerlo           di carrozzelle. Neppure un incidente in         tà, le sofferenze diventano il carburante,                                                                                                  ho lavorato come attore: nel 2014 il
                        moto può bloccare la sua voglia istrioni-       la benzina, che ti darà la forza per non                                                                                                    thriller In nomine Satan, che mette in
                        ca di esprimersi.                               fermarti, per avverare i tuoi sogni.                                                                                                        discussione un fatto di cronaca italiana.
                          Come sono stati gli inizi nel nostro Paese?     Se volesse definirsi con tre aggettivi?                                                                                                   La pellicola Fantasticherie di un passeg-
                           Dopo una forte discussione con i        Ottimista, determinato, ma molto re-                                                                                                             giatore solitario ha vinto il Grand Prix
                        miei genitori presi la decisione di ab- alista.                                                                                                                                             de La Samain du cinéma fantastique di
                        bandonare la casa paterna a Iquique,       Qual è la sua idea di arte e di bellezza?                                                                                                        Nizza e dovrebbe essere nelle sale nel
                        in Cile; inconsciamente volevo rompe-      L’arte, nel suo significato, compren-                                                                                                            secondo semestre di quest’anno. L’im-
                        re quel cordone ombelicale immagina- de ogni attività umana singola o col-                                                                                                                  portante è non fermarsi mai. [L.B.]

                            SuperAbile INAIL   16 Giugno 2015                                                                                                              SuperAbile INAIL      17 Giugno 2015
Maria e gli altri, prigionieri del silenzio - Orchestra Allegro ...
cronache italiane Milano

Dove le note sono per tutti
                                                                                                                                       sti molto grandi e colorati, o un mou-                     pensiamo all’equitazione, si parla subi-      Con AccordiAbili
                                                                                                                                       se speciale con un controllo più facile                    to di ippoterapia; se si pensa alla musi-     a ciascuno
                                                                                                                                       vanno incontro a chi conserva una di-                      ca, ecco la musicoterapia: è chiaro che       il suo strumento
                                                                                                                                       screta autonomia del movimento», spie-                     c’è un valore terapeutico in tutto que-
Software sofisticati,                                                                                                                  ga Angelo Bernasconi, programmatore
                                                                                                                                       che supporta i partecipanti al progetto,
                                                                                                                                                                                                  sto, ma proprio perché se lo si fa al me-
                                                                                                                                                                                                  glio produce il meglio, fa bene e diventa
                                                                                                                                                                                                                                                T    rombe ad aria compressa, flauti,
                                                                                                                                                                                                                                                     clarinetti, fingers drums, ovvero
                                                                                                                                                                                                                                                guanti speciali che riproducono i
elettronica, ma soprattutto                                                                                                            persone tra i 20 e i 30 anni, insegnando                   così terapia. E questo vale per tutti gli     suoni di una batteria. Sono tanti gli
passione. Alla cooperativa                                                                                                             loro l’uso delle tecnologie. «Quando le                    allievi dei corsi che offriamo, qualun-       strumenti musicali adattati creati da
                                                                                                                                       difficoltà sono più serie, sul piano fisico                que sia il disagio. Abbiamo certamente        AccordiAbili, l’associazione fondata nel
AllegroModerato anche                                                                                                                  e mentale – continua – abbiamo un rile-                    tra i nostri professionisti psicoterapeu-     2011 a Fasano (Brindisi) da Vincenzo
le persone con gravi                                                                                                                   vatore a infrarossi della posizione delle                  ti formati all’educazione musicale, ma        Deluci «per costruire modi di suonare».
                                                                                                                                                                                                                                                Classe 1974, Deluci (di cui la rivista
disabilità psicofisiche                                                                                                                mani nello spazio, che ne capta e ripro-                   lo sguardo non vuole essere clinico o         SuperAbile Inail si è già occupata
                                                                                                                                       duce sul monitor il movimento mentre                       sanitario bensì educativo». Una vol-          nel numero di febbraio 2014) è un
possono suonare                                                                                                                        suonano strumenti virtuali. Esiste un                      ta a settimana i partecipanti a Musi-         trombettista jazz che, prima di divenire
gli strumenti di                                                                                                                       software che percepisce anche solo il                      Matica siedono ai computer in gruppi          disabile, ha suonato, tra gli altri, con
                                                                                                                                       movimento della testa e, cliccando con                     di due o tre per lezioni di 45-50 minu-       Lucio Dalla, Sergio Caputo, Vinicio
un’orchestra. Grazie                                                                                                                   il mouse, il cursore si sposta seguendo                    ti e si approcciano alla musica tra lo-       Capossela, Renzo Arbore e gli Avion
ai computer e a insegnanti                                                                                                             il capo». Certo, non è e non sarà mai co-                  ro, all’ascolto interiore, all’attenzione     Travel.
                                                                                                                                                                                                                                                Vittima di un incidente stradale
che portano con sé                                                                                                                     me imbracciare un contrabbasso o piz-                      al contesto. «C’è molto entusiasmo –
                                                                                                                                                                                                                                                all’età di 30 anni, il musicista ha
                                                                                                                                       zicare le corde di un’arpa. Ma chi siede                   sottolinea Maria Press, violinista, che
una convinzione: «Far                                                                                                                  davanti a questi computer, con la gui-                     affianca i partecipanti insieme a Berna-
                                                                                                                                                                                                                                                ricominciato a suonare grazie a una
                                                                                                                                                                                                                                                tromba adattata, che suona attraverso
bene musica fa bene.                                                                                                                   da dell’insegnante, impara non solo a                      sconi –. Ciascuno apprende qualcosa,          il joystick della sedia a ruote e un
                                                                                                                                       creare musica con tutti gli strumenti di                   in base alle proprie capacità. Insegnia-      sistema di fili e sensori collegati a una
Qui sta la terapia»                                                                                                                    un’orchestra e a sentire i propri suoni,                   mo a creare cd, a utilizzare la rete per      scheda per computer. Da qui l’idea di
                                                                                                                                       ma anche a registrare mescolando trac-                     scaricare partiture, materiale didattico      creare strumenti adatti alle esigenze di
                                                                                                                                       ce di violoncello, tamburo, triangolo per                  per il lavoro interno. Tra le varie tecno-    ciascuno, anche grazie agli ingegneri e
                                                                                                                                                                                                                                                informatici che fanno parte del team:
                                                                                                                                       farle suonare insieme, a far interagire il                 logie c’è un ausilio per il theremin, il      «Le tempistiche sono ancora un po’
                                                                                                                                       suono con la grafica e altri parametri,                    più antico strumento elettronico cono-        lunghe – spiega Deluci –. Facciamo
                                                                                                                                       a scrivere note sul pentagramma. Pas-                      sciuto, che non prevede il contatto fisi-     videochiamate ai ragazzi, ma c’è anche
                                                                                                                                       so dopo passo la testa, il cuore, il corpo                 co con l’esecutore ma produce il suono        un momento di briefing, in cui o loro
                                                                                                                                       dei partecipanti, già avviati all’ascolto                  con un’antenna che capta il movimen-          vengono qui o parte della nostra
Sara Mannocci                               gravi limitazioni psicofisiche di acce-      persone con una mobilità molto com-           del suono attraverso i corsi della coope-                  to delle mani».                               squadra va da loro: non è semplice

L
     a musica è musica, punto. Lo è per     dere alla straordinaria esperienza del-      promessa, come nei casi delle tetrapa-        rativa, si aprono a esperienze multisen-                       L’intento è calibrare sempre di più       realizzare lo strumento perfetto,
     chiunque legga queste righe, per       la musica, in modo virtuale, con il solo     resi spastiche o anche nei casi più severi    soriali, graduali e di forte complessità.                  gli ausili alle capacità, cercando di con-    sono moltissime le modifiche che
                                                                                                                                                                                                                                                apportiamo di volta in volta». I soldi
     una persona nel pieno delle facol-     intento di far musica, e farla bene. In      di autismo», racconta il presidente della                                                                tenere i costi di tecnologie molto avan-      per la realizzazione degli strumenti,
tà fisiche e mentali e per chi in que-      via della Bindellina, a Milano, presso       cooperativa Marco Sciammarella, pia-             Imparare la musica è come ascoltarsi.                   zate. Per arrivare, un domani, a fondere      AccordiAbili li trova autofinanziandosi:
ste facoltà è fortemente limitato perché    la sede della onlus AllegroModerato,         nista e ideatore del progetto.                «La terapia è proprio dentro il far mu-                    l’acustica con l’elettronica, a far suona-    «Per un’associazione come la nostra
disabile. Ma la musica, anche in que-       dall’inizio dell’anno un gruppo di die-          La tecnologia offre strumenti, da usa-    sica, perché fare musica fa bene – tie-                    re Beethoven attraverso un computer           non esistono fondi ad hoc. Tocca a
sto caso, rimane sempre musica, non         ci persone con problematiche di varia e      re al meglio. La ricognizione sul mondo       ne a precisare Sciammarella –. Quando                      insieme all’orchestra reale di Allegro-       noi organizzare eventi e serate per
nasce come terapia. Ecco cosa aveva-        particolare gravità è coinvolto in questo    delle tecnologie di assistenza ha per-        si offre qualcosa alle persone disabili,                   Moderato. Un’orchestra sinfonica a cui        raccogliere quanto necessario». Info:
no chiaro in mente gli insegnanti del-      innovativo progetto pilota finanziato        messo di dotarsi di software e hardwa-                                                                   gli allievi della cooperativa con le abili-   Accordiabili.it. [Ambra Notari]
la cooperativa sociale AllegroModerato,     dalla Stavros Niarchos Foundation. Un        re specifici, molto sofisticati e dal costo                                                              tà meno compromesse accedono come
specializzata in vari corsi di educazione   progetto che coniuga musica, elettroni-      ingente, collegati agli strumenti reali,      Nel campo della musica una tecnologia                      straordinario punto di arrivo dei corsi
musicale rivolti a persone con disabili-    ca e informatica per rielaborare i limiti,   capaci di riprodurre i suoni e consen-        all’avanguardia offre software e hardware specifici        individuali e di gruppo, esibendosi in
tà, quando hanno dato vita al proget-       anche dove le ferite sono più profonde.      tire esperienze di esecuzione musica-         e molto sofisticati che, collegati agli strumenti reali,   tutta Italia e all’estero. Per tutti c’è un
                                                                                                                                       possono riprodurre i suoni e consentire esperienze
to MusiMatica: servirsi della tecnologia    «Abbiamo pensato a quanto potessero          le, seppur virtuale, su più livelli. «Ecco    di esecuzione musicale, seppur virtuale, su vari           cammino graduale di accesso alla mu-
per consentire anche alle persone con       trovarsi escluse da queste esperienze        come una tastiera semplificata, con ta-       e diversi livelli                                          sica. Tutti, comunque, ci provano.

                                                SuperAbile INAIL   18 Giugno 2015                                                                                                                     SuperAbile INAIL   19 Giugno 2015
portfolio Sguardi limpidi

         Da quasi 150 anni è un centro
         di eccellenza a livello nazionale
         per l’assistenza e la cura dei ciechi
         e degli ipovedenti. L’Istituto Chiossone
         di Genova diventa una fondazione
         e si racconta nella mostra
         “Guardiamo oltre. Dagli sguardi
         alle prospettive, dalla disabilità
         all’integrazione”.
         Negli scatti, realizzati dalla fotografa
         Margherita Loewy, i protagonisti di
         questa lunga storia: neonati, ragazzi,
         adulti e anziani, tutti ipovedenti,
         ritratti insieme a medici, infermieri
         e volontari che svolgono la loro
         attività nella struttura.
         Un’esposizione, composta da 50 foto,
         che con valenza documentaristica
         ritrae le attività terapeutiche
         dell’Istituto ma punta anche
         a evidenziare l’empatia che si crea
         nel rapporto tra medico e paziente.

                           SuperAbile INAIL   20 Giugno 2015   SuperAbile INAIL   21 Maggio 2015
portfolio Sguardi limpidi

                                                                                               L’Istituto Chiossone di Genova
                                                                                               opera in tutti i campi del deficit
                                                                                               visivo. Tra le sue attività principali
                                                                                               figurano: la prevenzione dei danni
                                                                                               alla vista, la riabilitazione, la
                                                                                               ricerca scientifica, la formazione
                                                                                               professionale e l’inserimento
                                                                                               lavorativo.
                                                                                               Complessivamente si contano
                                                                                               220 posti letto disponibili,
                                                                                               mentre i dipendenti sono 170.
                                                                                               L’istituzione della fondazione è
                                                                                               una «trasformazione storica»,
                                                                                               sottolineano i responsabili, che
                                                                                               «garantirà all’Istituto basi più
                                                                                               forti e adeguate alla missione, alle
                                                                                               attività e alle dimensioni sempre
                                                                                               più rilevanti acquisite».
                                                                                               [Eleonora Camilli]

Protagonista degli scatti è la
luce, che scolpisce plasticamente
i volti delle persone ritratte.
Nel lavoro di Loewy è il simbolo
della fiducia riposta nel futuro
da parte dei pazienti. Che hanno
uno sguardo aperto, vero,
rivolto verso di essa. Volti vividi,
eloquenti e positivi, ma spesso
anche segnati dal tempo e da un
cammino faticoso di accettazione
e autodeterminazione. La
mostra fa parte del percorso di
rinnovamento dell’immagine
dell’Istituto, che si è trasformato
in fondazione. Il messaggio è in
linea con la sua filosofia di mettere
sempre le persone al centro.

                                        SuperAbile INAIL   22 Giugno 2015   SuperAbile INAIL   23 Giugno 2015
SPORT Sogni paralimpici

In pista
                                                                                                                                       la Campania e ad altri successi qua e là      gegner Gennaro Verni: e man mano che             Un nuovo lavoro non ce l’ha, ma l’at-
                                                                                                                                       per lo stivale nella sua categoria, la T44.   andiamo avanti anche io sto diventan-        tività sportiva lo tiene occupato. «Quan-
                                                                                                                                       Vittorie, tutte queste, raggiunte anche       do più bravo a capire, in base alle sensa-   do decisi di fare sport cercai qualche

con
                                                                                                                                       grazie alla continua messa a punto del-       zioni che provo nella corsa, che cosa va     opportunità qui a Napoli, ma mi ac-
                                                                                                                                       la protesi sportiva transtibiale realizza-    cambiato o perfezionato, e a riferirglie-    corsi che per i disabili, semplicemente,
                                                                                                                                       ta dal Centro protesi Inail di Vigorso        lo con maggiore precisione».                 non c’era nulla, che è difficile entra-
                                                                                                                                       di Budrio (Bologna), che segue Clau-             Claudio è da sempre un tipo abitua-       re negli stadi o nei centri sportivi, che

grinta,
                                                                                                                                       dio fin da quando lui decise di assecon-      to a darsi da fare. Al momento dell’in-      è una lotta continua con i Comuni per
                                                                                                                                       dare i consigli che da più parti (la “sua”    cidente aveva 28 anni e lavorava, in una     capire se ti mettono a disposizione an-
                                                                                                                                       sede Inail, quella di Nola, e poi gli ami-    ditta edile stradale, già da dieci an-       che il più piccolo degli spazi». Insieme
                                                                                                                                       ci, un altro campione paralimpico come        ni, avendo iniziato appena raggiunta la      a due grandi amici – è il settembre 2014

grazie
                                                                                                                                       Davide Melis, e naturalmente Luisa) gli       maggiore età: «Uscivo alle sei di matti-     – mette in piedi un’associazione sporti-
                                                                                                                                       erano arrivati, per lanciarsi nella prati-    na e tornavo a casa alle sette di sera, la   va, la Asd Giuseppe Casolaro 1994. I tre
                                                                                                                                       ca sportiva. Oggi segue un programma          mia vita era lavorare, mangiare e dor-       si impegnano in prima persona, trova-
                                                                                                                                       definito di allenamenti, che lo impe-         mire. Ora è molto diversa».                  no un campo dove fare gli allenamenti.

a una
                                                                                                                                       gna quattro giorni alla settimana: «Un                                                     Con Claudio ci sono il presidente della
                                                                                                                                       obiettivo che mi sono dato è quello di                                                     Asd, Egidio Casolaro, e l’allenatore Ciro
                                                                                                                                       battere il record italiano di Roberto La                                                   Iodice: «Entrambi sono stati importan-
                                                                                                                                       Barbera», che è uno dei mostri sacri del-                                                  ti per me, grandi nel fondare l’associa-

protesi
                                                                                                                                       la specialità, detentore dal 2003 dei pri-                                                 zione, nel seguirmi, nell’invogliarmi e
                                                                                                                                       mati nazionali sui 100 e 400 metri piani.                                                  nello stimolarmi a correre». L’agonismo
                                                                                                                                       «Poi, spero di arrivare a disputare un’e-                                                  ha le sue regole, le gare e le trasferte a
                                                                                                                                       dizione delle Paralimpiadi: Rio è mol-                                                     buon livello costano, trovare uno spon-
                                                                                                                                       to, forse troppo vicina, andrà benissimo                                                   sor – anche in un piccolo centro – non è
                            Stefano Caredda                               senza di lei – confida – non so davvero                      anche l’edizione del 2020».                   Discipline sportive                          facilissimo: non a caso Claudio non per-

                            S                                                                                                                                                        per il reinserimento sociale de occasione per «ringraziare i super-
Claudio De Vivo ha               e fosse costretto a scegliere un gior-   cosa avrei fatto, non so che sarebbe sta-
                                 no dell’anno, uno solo, Claudio          to di me: lei mi ha fatto capire che si va                     «Il mio rapporto con l’Inail è molto buo-   « a Sede di Nola guarda con profonda mercati            Gennari e la grafica Molaro per
35 anni, vive a Somma            è una di quelle persone che non
                            avrebbero alcun problema a farlo: «Il 21
                                                                          avanti e che si vive ancora». E così ora
                                                                          il 21 luglio è il giorno del loro anniver-
                                                                                                                                       no», dice Claudio con il suo bell’accento
                                                                                                                                       partenopeo ricordando quando, da gio-
                                                                                                                                                                                      L   soddisfazione i ripetuti successi       l’aiuto che mi danno». A Somma Vesu-
                                                                                                                                                                                                                                  viana è conosciuto, tifano per lui.
Vesuviana e per il futuro   luglio», risponderebbe di getto, pron-        sario di matrimonio. «Una data bella»,                       vanissimo, iniziava a fare le sue prime
                                                                                                                                                                                     sportivi del nostro assicurato Claudio De
                                                                                                                                                                                     Vivo, vincitore di tre medaglie d’argento        Per il momento, nell’associazione so-
progetta di diventare       to anche a spiegarti il motivo di una co-     non c’è il benché minimo dubbio.                             esperienze di lavoro e a chi gliele offri-    (60, 200 e 400 metri) nella categoria        lo lui partecipa a gare agonistiche, ma
campione europeo            sì grande sicurezza. Motivo che poi è
                            di una semplicità disarmante: «Per me
                                                                              Claudio De Vivo ha 35 anni, vive a
                                                                          Somma Vesuviana, un tiro di schiop-
                                                                                                                                       va diceva spesso «dammi cinque euro
                                                                                                                                       di meno ma mettimi in regola». Og-
                                                                                                                                                                                     T44» al Campionato paralimpico indoor
                                                                                                                                                                                     svoltosi ad Ancona il 21 e 22 marzo. Lo
                                                                                                                                                                                                                                  ad allenarsi e a fare pratica sportiva so-
                                                                                                                                                                                                                                  no in sei. Altre persone con disabilità
di atletica leggera         quella è una data bella». Il 21 luglio è il   po da Napoli, e per il futuro progetta di                    gi «ho un bel rapporto con tutti, sia a       ricorda Alessandra Baffa Trasci, dirigente
                                                                                                                                                                                     dell’Unità territoriale Inail di Nola/
                                                                                                                                                                                                                                  potrebbero arrivare nei prossimi mesi,
paralimpica:                giorno in cui, correva l’anno 2008, men-
                            tre lavora ha un incidente che gli cause-
                                                                          diventare campione europeo di atletica
                                                                          leggera paralimpica: nel cammino per
                                                                                                                                       Budrio che qui a Nola: io non la chia-
                                                                                                                                       mo Inail, la chiamo “mamma Inail”. Le
                                                                                                                                                                                     Castellammare di Stabia. Successi che
                                                                                                                                                                                                                                  visto l’impegno che tutti stanno met-
                                                                                                                                                                                                                                  tendo nella promozione: «Con l’inci-
nel cammino per             rà l’amputazione di una gamba sotto al        arrivarci, ha intanto iniziato a mettere                     due assistenti sociali che negli anni ho
                                                                                                                                                                                     «sono la tangibile dimostrazione di
                                                                                                                                                                                     quanto l’efficace programmazione della       dente – racconta – è cambiato il mio
arrivarci, ha iniziato      ginocchio. «Mi ha investito un camion         da parte qualche trofeo e qualche me-                        incontrato nella sede di Nola sono state      riabilitazione sia di beneficio morale e     modo di vivere e di vedere: prima non
                            ma ne sono uscito vivo: quel giorno so-       daglia. Tre argenti ai recenti campiona-                     bravissime e gentilissime. Quella attua-      psicofisico per gli infortunati», aggiunge,  mi accorgevo delle persone e delle lo-
a mettere da parte          no come rinato, e allora si tratta di una     ti italiani paralimpici indoor di atletica                   le, Annarita Ferrigno, è una ragazza che      sollecitando «l’adesione sempre più          ro necessità, ora sento di dover aiutare
qualche trofeo              data bella, non di una data brutta», di-      leggera, sulle distanze dei 60, 200 e 400                    ha la mia stessa età, mi indirizza e poi      ampia alle iniziative della nostra Sede per quelli che hanno il mio stesso proble-
                                                                                                                                                                                     diffondere e valorizzare la pratica sportiva
                            ce. Una data bella che cinque anni dopo,      metri piani, oltre al titolo regionale del-                  stimola moltissimo tutte le persone a fa-                                                  ma e che hanno bisogno». Perché «ho
e qualche medaglia          correva l’anno 2013, è diventata bellis-                                                                   re sport». Anche con il Centro protesi di
                                                                                                                                                                                     tra i disabili da lavoro quale strumento
                                                                                                                                                                                     per il reinserimento sociale». E assicura:   sempre reagito bene a quello che mi è
                            sima: il 21 luglio si sposa con Luisa, la     Sopra, Claudio De Vivo durante un allenamento.               Vigorso va tutto a gonfie vele: «L’aiuto      «Continueremo a seguire De Vivo e gli        successo ma ci sono molte persone che
                            donna con cui era fidanzato già all’epo-      Nella pagina seguente, da sinistra, gli atleti paralimpici   che ho trovato lì è straordinario, la pro-    auguriamo di poterlo applaudire alle         non reagiscono e che bisogna invoglia-
                            ca dell’incidente e che in tutti questi an-   Moreno Marchetti e Antonio Magra, l’ingegner                 tesi sportiva è realizzata con la massima     Paralimpiadi di Rio 2016». [S.C.]            re a reagire. E per chi è come me, fare
                                                                          Gennaro Verni del Centro protesi Inail di Vigorso
                            ni lo ha aiutato a «capire cosa è la vita:    di Budrio, De Vivo e il paralimpico Davide Melis.            cura da parte di tutti, a iniziare dall’in-                                                sport aiuta molto».

                                SuperAbile INAIL   24 Giugno 2015                                                                                                                         SuperAbile INAIL   25 Giugno 2015
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