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la propedeutica
La propedeutica. Strumenti e materiali da disegno Gli Strumenti per tracciare: le matite Sono l’oggetto principale per disegnare; la materia che lascia il segno, chiamata mina, è composta da grafite e caolino che funge da legante. Esse sono classificate secondo la durezza: le mine morbide sono contrassegnate dalla lettera B (black), le mine di durezza intermedia dalle lettere HB o F (firm) e quelle dure dalla lettera H (hard). A fianco delle lettere B ed H si trova anche un numero che rappresenta il grado di 18. Varie tipologie di matita durezza o di morbidezza. Le matite morbide (dal 6B al 2B) sono usate in genere per il disegno a schizzo, ampie campiture ecc.; le medie (dal B al 3H) per il disegno tecnico di piante, prospetti, prospettive, assonometrie ecc., le dure e le durissime (dal 4H al 9H) per disegni tenici speciali che richiedono estrema precisione. La tradizionale matita di legno contenente la mina è stata da tempo sostituita dal portamine di metallo o di plastica, più pratico ed economico; una mina di grafite è inserita nell’apposito cannello, dove, attraverso delle piccole ganasce viene bloccata. Più raffinato del precedente, il portamine sottile, fornito di graduatore telescopico, permette l’uso di mine di spessore calibrato (0,3-0,5-0,7-0,9 mm) in grado di 19. Varie tipologie di gomme per cancellare tracciare linee di spessore costante senza dover continuamente affilare la punta ricorrendo ad appositi strumenti. Il più semplice di questi è rappresentato da un foglietto di carta vetrata a grana sottile applicato su un pezzetto di legno; più sofisticati sono i temperamatite da tavolo; spesso un piccolo affilamine è posto sul pulsante del portamine. Per le matite di legno occorre ricorrere al temperamatite scolastico o da tavolo; molto efficace risulta anche una lama ben affilata, con la quale è possibile dare alla punta la forma desiderata. A seconda del tipo di disegno da eseguire molto importante risulta l’inclinazione della matita rispetto al 20. Strumenti ed accessori per il disegno a matita foglio da disegno; per tracciare linee a riga e squadra questa dovrà essere perpendicolare al foglio, mentre via via che il disegno tende allo schizzo e alla campitura l’inclinazione dovrà essere minore. Nel disegno tecnico, al fine di ottenere uno spessore di segno più uniforme, è opportuno far ruotare fra le dita la matita mentre questa scorre sulla carta. Per ottenere buoni risultati grafici è consigliabile tracciare prima tutte le linee sottili ripassando successivamente con forza quelle definitive che si intende evidenziare. Per cancellare eventuali errori le gomme in plastica sono le migliori. Per cancellare con precisione i particolari di un disegno si può coprire con un foglio la parte corretta lasciando fuori solo le linee da togliere. 21. Disegno esplicativi sull'uso della matita e della gomma 17
La propedeutica. Strumenti e materiali da disegno Raccordi speciali consentono l’uso delle punte del Gli strumenti per tracciare: le penne rapidograph con il compasso o con cannucce a testa snodata per scrittura a normografo. Per tracciare linee ad inchiostro si usano le penne. Per cancellare i segni dell’inchiostro di china si La tradizionale penna, costituita da una cannuccia e utilizzano speciali gomme ad effetto chimico o una da pennini metallici mobili, di durezza variabile, è lo lametta da barba, con la quale si raschia di piatto strumento più adatto al disegno a mano libera e allo asportando un sottile strato della carta lucida. schizzo; graduando la pressione della mano infatti si Nel caso in cui il supporto è costituito da carta o conferisce al segno maggiore o minore spessore cartoncino si può anche usare della carta smeriglio ottenendo efficaci effetti plastici. sottilissima (600 o più). Per i disegni tecnici lo strumento più usato è la penna a china con serbatoio a stantuffo e pennino cilindrico; con la stessa punta, a spessore costante, è possibile sia tracciare linee rette, con la riga e la squadra, sia disegnare e scrivere a mano libera. Suo diretto derivato è il rapidograph, con serbatoio a cartuccia e puntale intercambiabile; quest’ultimo è la parte più importante e, il suo funzionamento si basa su un sistema a stantuffo che consente all’inchiostro di defluire regolarmente durante l’impiego della penna. Uno spicillo, inserito nel cilindro della punta, impedisce all’inchiostro di seccarsi e ostruirne il passaggio; appositi umidificatori permettono di tenere aperte le 22. Disegno esplicativo sull'uso della penna a china penne anche per lunghi periodi. Per permettere la pulitura e la manutenzione dei pennini sono inoltre in circolazione appositi pulitori che attraverso vibrazioni e/o solventi permettono di ripristinare penne ostruite da residui ormai secchi di inchiostro. I l caricamento e la pulizia sono indispensabili per mantenere l’efficienza della penna e la buona qualità del segno. Al momento di tracciare una linea, uno sbattimento dall’alto in basso della penna consente 23 un afflusso regolare dell’inchiostro alla punta. L’inchiostro per rapidograph, più fluido di quello 24 normale di china, si trova in commercio in flaconi dotati di contagocce, in cartucce o in bottigliette, nei colori nero, rosso, blu, verde, giallo, seppia. Sono disponibili pure inchiostri speciali per disegnare su acetato. Onde evitare sbavature dell’inchiostro sul foglio, bisogna usare strumenti di ausilio al tracciamento con spigoli smussati o mantenere una certa distanza fra la riga e il foglio. 23-24. Operazioni di manutenzione su penne a china tipo Rapidorgaph e visualizzazione dei diversi spessori 25. Rappresentazione in proiezione ortogonale dei componenti di una moderna penna a china 18
La propedeutica. Strumenti e materiali da disegno Altri strumenti da disegno Pennarelli. I pennarelli permettono rapidità di disegno e ampia scelta di colori, Ne esistono molti tipi che variano fra di loro per prestazioni e qualità. Una prima distinzione riguarda il tipo di punta scrivente che può essere molto sottile, in genere per il disegno a riga e squadra, media o grossa per scritte ed ampie campiture. Alcuni pennarelli sono a base di acqua e il loro colore può essere stemperato; altri sono a base di alcool, non solubile in acqua; altri sono realizzati con inchiostri speciali e servono per scrivere e disegnare su acetato, vetro e stoffa; altri ancora, ad inchiostro luminescente sono detti “evidenziatori”. Per ottenere buoni risultati il pennarello deve essere fatto scorrere sulla carta mantenendo una costante e 26. Varie tipologie di pennarelli leggera pressione. Se vogliamo una superficie colorata in modo uniforme si dovrà tracciare una serie di linee parallele con l’ausilio di una squadra, facendo attenzione a non sovrapporre un tratto all’altro. Matite colorate. Esistono in moltissime sfumature di colore, in genere contrassegnate da un numero; alcuni tipi sono anche acquerellabili, altri eliocopiabili. Per 27. Matite colorate ottenere buoni risultati grafici occorre stenderle uniformemente dal chiaro allo scuro. Pennelli. Per stendere acquerelli, tempere, chine colorate, ecc. esistono vari tipi di pennelli; quelli rotondi a punta fine sono i più adatti per l’acquerello, mentre quelli piatti sono più adatti per stendere il colore su superfici più grandi. Esistono anche pennelli molto sottili con setole piccole e appuntite, adatte al ritocco. Trasferibili. Sono stati realizzati per facilitare le operazioni di scrittura o di disegno. 28. Esemplificazione dell'uso di trasferibili È possibile scegliere fra moltissimi caratteri, di tutte le dimensioni, e fra una serie innumerevole di simboli grafici e disegni da trasportare sul supporto su cui stiamo lavorando. Una volta tolta la velina di protezione si appoggia la pellicola nel punto desiderato, si preme 29. Immagine di un pennello con una punta arrotondata sulla lettera o simbolo scelto, alzando successivamente la pellicola; si fissa ciò che è stato trasferito con un apposito spray o sfregando sulla carta protettiva, appoggiata sulle lettere o su simboli. 30. Rappresentazione dei diversi profili delle punte di un pennello 19
La propedeutica. Strumenti e materiali da disegno I supporti cartacei del disegno Il disegno di architettura richiede l’uso di carte di vario genere, a seconda del tipo di elaborato da realizzare, raggruppabili in tre categorie: carte opache, carte da lucido, carte per riproduzioni eliografiche. Della prima categoria fanno parte tutti quei tipi di carta più o meno pesante, utilizzati per eseguire bozzetti, disegni colorati, prospettive ecc. Questo tipo di carta può avere superficie molto liscia da utilizzare per il disegno geometrico, il disegno a china ecc., oppure superficie ruvida più adatta per il disegno con mine morbide, per l’acquerello o simili. 31. Acquerello realizzato su supporto cartaceo colorato Un tipo di carta, detta da spolvero, abbastanza pesante, di color giallo paglierino è utilizzata per eseguire schizzi preliminari o brutte copie dei disegni di progetto. Della seconda categoria fanno parte tutte le carte più o meno trasparenti; le più sottili e translucide si utilizzano per schizzi a matita, o a pennarello (hanno una grammatura che va da 20 a 50 g/m2). Per ripassare a china il disegno, per la stesura definitiva, occorre invece una grammatura maggiore (100-120 g/m2) per evitare danni irreparabili durante la correzione degli errori, tramite sgommatura o abrasione con lametta. La carta “burro” e il “cipollino” sono tipi di carta trasparente molto economici, utili per schizzi e primi abbozzi di progetto; la prima si usa in genere per i disegni a matita o a pennarello, la seconda per i disegni a china. La terza categoria raccoglie una serie di carte sensibili alla luce; permettono di riprodurre meccanicamente il disegno eseguito su carta lucida, su un supporto opaco (copia eliografica) o su un supporto lucido (controlucido), da cui è possibile ottenere, successivamente altre copie eliografiche. Per lavori particolari, molto utile risulta la carta millimetrata; essa presenta un reticolo ortogonale 32. Carte aventi apposita grammatura e grana, si prestano stampato per facilitare il disegno ed è reperibile in fogli all'utilizzo di tecniche umide come acquerello e tempera di vari formati o in rotoli; può essere opaca o trasparente a seconda dell’utilizzo a cui è destinata. Molto utile per costruire rapidamente prospettive centrali o accidentali risulta la carta millimetrata dove il reticolo converge verso punti di fuga. Di questo genere di carta è possibile reperirne di vari tipi: a prospettiva accidentale con le due fughe pressoché simmetriche rispetto all’asse verticale; a prospettiva accidentale con un reticolo molto scorciato e l’altro vicino all’ortogonalità; a prospettiva centrale. Questi reticoli si possono costruire anche da soli e riutilizzarli successivamente ogni qual volta se ne presenti l’occasione. 33. Particolari supporti millimetrati con impianti prospettici 20
La propedeutica. Strumenti e materiali da disegno Strumenti di ausilio al tracciamento Riga e squadra sono gli strumenti universalmente utilizzati per tracciare con precisione linee rette; esse sono in genere fatte di legno, plastica, alluminio, con scanalature per il disegno a china o graduate con scale millimetrate, a seconda dell’uso a cui sono destinate. Le squadre sono di due tipi: una con due angoli a 45° e l’altra con un angolo di 30° e l’altro di 60°. La così detta riga a T, per la forma che presenta permette di tracciare linee parallele tra loro con il semplice scorrimento della parte corta sul bordo di un tavolo. Il compasso è l’attrezzo che permette di tracciare archi di circonferenza. Dei due bracci, uno ha una parte 34. Uso combinato di riga e squadre intercambiabile per il disegno a china o a matita. I compassi più precisi montano un asse a spirale che mediante una rondella permette dei movimenti anche minimi dei due bracci; per cerchi molto piccoli è consigliabile l’uso del bilancino o balaustrino; per quelli molto ampi esistono delle apposite prolunghe. Per misurazioni di distanze e per il trasporto di punti da un foglio ad un altro esiste il compasso a punte fisse. Lo scalimetro è una riga particolare che presenta sui bordi millimetrati una gradazione uguale ad una 35. Utilizzo del curvilineo rigido e flessibile posizione prefissata chiamata scala. Il tecnigrafo è lo strumento più completo per il tracciamento di linee. Solidamente applicato ad un tavolo con piano reclinabile, è costituito, nei tipi più recenti, da un braccio metallico che scorre da destra a sinistra mentre su questo è fissato un goniometro che scorre dall’alto in basso. Al goniometro sono applicate, ortogonali tra loro, le due stecche graduate. Con la riga e una squadra o con due squadrette, è possibile condurre delle linee parallele ad una prefissata o con angoli predeterminati rispetto a questa. Con la combinazione delle squadre e delle riga è possibile ottenere numerosi angoli, oltre ai quattro più comunemente usati di 30°, 45°, 60°, 90°; in particolare 36. Diverse tipologie di compasso quelli di 120° e 150°, 15°, 105°, 135°, 75°. Per il tracciamento di linee non rette si può ricorrere all’ausilio dei curvilinei, mascherine in plastica dove è possibile ritrovare la curva desiderata. Esiste inoltre un altro strumento in gomma con anime a lamelle metalliche, che essendo flessibile si adatta a qualunque curva, anche complessa. Sono inoltre in commercio una grande quantità di mascherine, sempre in plastica, per mezzo delle quali è possibile tracciare circonferenze, ellissi e moltissimi altri segni-simboli quali l’arredamento di un bagno o di una cucina, di un soggiorno ecc. Non disponendo del tecnigrafo per tracciare angoli è possibile ricorrere all’aiuto del goniometro. 37. Rappresentazione del tavolo da disegno munito di tecnigrafo 21
La propedeutica. Strumenti e materiali da disegno 39 Le tecnologie informatizzate Uno strumento molto utile per la realizzazione, la restituzione e il perfezionamento del disegno è sicuramente il computer. Le soluzioni informatiche si sono sviluppate notevolmente, affinando tecniche e perfezionando programmi che ci permettono di velocizzare la realizzazione la correzione di disegni, con una precisione migliore rispetto alla tradizionale a “riga e squadra”. Ovviamente l’utilizzo del computer comporta un’ottima conoscenza delle tecniche e dei criteri che regolano il disegno e non può essere pensato distaccato dalla realizzazione a “mano”, ma come complemento e aiuto. I software in commercio sono tra i più svariati e molto specifici a seconda di ciò che vogliamo ottenere. Le tecniche CAD (Computer Aided Design) sono le più diffuse e le più complete e comprendono una serie di 40 strumenti che agevolano il tracciamento e, punto fondamentale, ci permettono di correggere o modificare direttamente il nostro disegno senza doverlo realizzare nuovamente. Quindi il controllo sulla qualità e la perfezione del disegno tecnico diventa molto più immediato, diventa “facile” quotare una tavola, diventa “facile” impaginarla. L’ausilio di tale strumento è sia per per il disegno bidimensionale, che per quello tridimensionale, con la possibilità di poter ottenere assonometrie e prospettive, arrivando ad una definizione eccellente dei particolari. 41 38-39-40-41. Rappresentazione di un complesso architettonico, tramite tecnica CAD. Prospetto-sezione, spaccato assonometrico, piante di dettaglio e planimetria 38 22
La propedeutica. Presentazione del disegno Rappresentazione del disegno I formati Essendo il disegno un mezzo di comunicazione, la chiarezza risulta esserne una caratteristica fondamentale.Una delle prime cose da stabilire sarà il formato della carta in modo che la serie di elaborati grafici possa essere raccolta in una cartella, in un album,o piegata nelle misure scelte. La necessità di scambi di informazioni grafiche e di collaborazioni, anche a livello internazionale, ha portato ad unificare simbologie e formati. In Italia l’Ente preposto è l’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) che per la carta ha stabilito vari formati, correlati fra loro. I più usati sono quelli della serie A che partendo dall’AO 118,9 x 84,1 cm, per suddivisioni successive arrivano all’A4 29,7 x 21 cm (il formato della carta da lettere), per raggiungere l’A6 14,8 x 10,5 cm corrispondente al formato cartolina. Le norme UNI stabiliscono regole anche per la squadratura e la disposizione del titolo e delle scritte di individuazione occorrenti (in basso a destra, sia che il formato sia orizzontale che verticale). Riquadrare le immagini con una riga sottile può aiutare a definire le varie parti. 43. Modalità di piegamento standardizzato nel formato A4 degli elaborati grafici 42. Suddivisione dei formati cartacei secondo le convenzioni UNI. 44. Tabella relativa al dimensionamento dei principali formati UNI Ogni formato, raddoppiato, genera il formato superiore 23
La propedeutica. Presentazione del disegno La composizione dell’immagine Una accurata impaginazione degli elaborati può migliorarne la chiarezza e la leggibilità, oltre a mostrare con immediatezza la gerarchia dei contenuti. Prima di eseguire i disegni finali è necessario preparare un bozzetto in cui collocare i diversi grafici rappresentati (ad esempio piante, prospetti, sezioni di un edificio), allo scopo di avere una vista d’insieme dell’intera tavola. In questa fase, tracciare una griglia di riferimento aiuta la composizione, l’allineamento ed il proporzionamento delle varie parti. Come contenitore dell’insieme dei disegni, la griglia ci permette di ricercare l’equilibrio nei rapporti fra pieni e vuoti, fra chiari e scuri, fra positivo e negativo, oltre a rendere più omogenea tutta la serie di disegni. 49.Composizione di tavola tramite impaginazione informatizzata 45 47 46 48 45-46- 47- 48. Esempi e schemi relativi alla composizione grafica degli elaborati per ottenere una lettura chiara e razionale dei disegni 24
La propedeutica. Presentazione del disegno 50 Il lettering Costituiscono una parte molto importante dell’elaborato, in quanto servono a renderlo più comprensibile fornendo indicazioni indispensabili che non possono essere ricavate dal disegno, oltre a ricoprire un ruolo fondamentale per l’equilibrio complessivo dell’immagine Con qualunque mezzo si traccino, le scritte o i numeri dovranno avere uguale carattere, variando colore e dimensione a seconda delle esigenze. In un unico disegno non si usano generalmente più di tre dimensioni e il carattere più grande sarà destinato al titolo, o comunque a quelle parti dell’elaborato che si intende far risaltare. La posizione delle scritte nel foglio varia col tipo di grafico da commentare; se si tratterà di riportare una 51 legenda, le scritte, raggruppate possibilmente a blocchi, potranno indicare direttamente con un tratto l’elemento cui si riferiscono, oppure potranno essere accorpate ai margini del disegno e legate all’oggetto cui si riferiscono attraverso un simbolo o un numero. La scelta della dimensione delle lettere è elemento importante; una scritta troppo grande può focalizzare interamente l’attenzione a scapito del disegno, mentre una troppo piccola può risultare difficilmente leggibile. Il tipi di carattere e le modalità di esecuzione delle scritte 52 devono essere correlati alle caratteristiche del disegno. La griglia usata per posizionare i grafici può servire di riferimento anche per collocare le scritte. 50. Schizzo di progetto con scritte e annotazioni dell'architetto Giuseppe Pagano 51. Proporzionamento su griglia modulare delle lettere maiuscole 52. Esempio di intestazione di un elaborato con scritte realizzate manualmente 53. Diverse grafie per la realizzazione di numeri e lettere 53 25
La propedeutica. Presentazione del disegno 54 Simbologie normalizzate Oltre al formato dei fogli, l’UNI ha emanato alcune norme per il disegno tecnico esecutivo cui accenniamo brevemente a titolo di esempio, rimandando agli appositi manuali per una informazione più completa. In aggiunta alle norme sullo spessore delle linee da usare a seconda della scala del disegno, l’UNI ha fornito una serie di simboli grafici raggruppati per categorie di funzioni come la rappresentazione di porte e finestre, dei materiali, di arredi e servizi o, dei molti tipi di impianti (idrico, elettrico, termico, e di ventilazione ecc.). Indicazioni sono fornite anche circa il sistema di quotatura dei disegni: i riferimenti alle misure possono essere completamente esterni al disegno delle murature dell’edificio, eventualmente con le quote relative alle aperture sugli assi delle aperture stesse. 55 Le quote possono essere spezzate o progressive e riferirsi al rustico della costruzione o all’edificio intonacato. Un triangolo accompagnato da un numero (positivo o negativo) indica, in pianta prospetto o sezione, la quota di livello. Nel quotare una finestra sul suo asse, la misura della larghezza va riportata al di sopra della linea, l’altezza al di sotto. 56 54. La tabella mostra i riferimenti normativi stabiliti dall'UNI per le principali voci rigurdanti il disegno tecnico 55. Esempi di simbologie convenzionali per la rappresentazione di elementi di arredo in pianta 56. Disegno tecnico in pianta redatto con sistema di quotatura e simbologie convenzionali 26
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